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Il Programma


                              Alberto Zambianchi
               Presidente Camera di Commercio di Forlì-Cesena
Il posizionamento del sistema territoriale attraverso i principali indicatori della
                           Giornata dell’Economia

                                 Giulio Ecchia
          Preside Facoltà di Economia di Forlì - Università di Bologna
Riflessioni sulle prospettive di sviluppo della provincia nel contesto generale

                                Fabio Porcellini
      Presidente Associazione Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
                         Delegazione di Forlì-Cesena
        I punti di forza e le criticità del tessuto economico provinciale:
          spunti di lettura e di analisi dal contatto diretto con imprese

                              Franco Napolitano
             In rappresentanza di “Una Sola Voce per l’Economia”
                             Commenti e proposte
Il valore informativo
                          della Giornata dell’Economia


La Giornata dell'Economia:
è un evento nazionale annuale del Sistema Camerale
dedicato alla lettura e all’interpretazione delle dinamiche territoriali attraverso lo
strumento strategico dell'informazione statistica;
è caratterizzata dalla divulgazione di dati confrontabili per le singole realtà
territoriali e dall'approfondimento di contenuti specifici da parte di ciascuna
Camera di Commercio;
rappresenta un'occasione preziosa per proseguire le riflessioni avviate con la
presentazione del Rapporto sull'Economia provinciale.



Il Report Provinciale, che comprende numerose aree tematiche sociali ed economiche, e tutti i
                             materiali della Giornata dell’Economia
                                 sono disponibili all’indirizzo:
               http://www.fc.camcom.it/studiestatistica/prodotti/
L’andamento congiunturale dal
                               Rapporto sull’Economia 2010
Le dinamiche del Sistema economico provinciale confermano il perdurare di una situazione
difficile che però lascia intravedere segnali positivi e uno scenario per alcuni aspetti
“alleggerito”:

Tessuto imprenditoriale: sostanzialmente stabile con sofferenza più acuta per attività
manifatturiere, agricoltura, trasporti e costruzioni.
Performance delle imprese: i dati più aggiornati disponibili, riferiti alle società di capitale nel
periodo più critico (2007-2009), indicano un andamento del fatturato e del valore aggiunto
meno negativo della media regionale; si conferma però un peso superiore del debito
finanziario sul capitale proprio.

- Agricoltura: lieve contrazione delle quantità e ripresa dei prezzi dopo un pessimo 2009
- Attività manifatturiere: in netto miglioramento rispetto al 2009, ma i livelli produttivi pre crisi
   sono lontani
- Edilizia: grande difficoltà
- Trasporti: continua la forte crisi del settore
- Commercio: continua a risentire del calo dei consumi
- Turismo: segnali di tenuta
- Scambi con l’estero: in ripresa

- Artigianato: sostanziale tenuta pur con difficoltà in alcuni comparti
- Cooperazione: nel complesso buona capacità di reazione

Lavoro: persistono aspetti di difficoltà
Il contributo informativo della
                         Giornata dell’Economia


Il Rapporto sull’economia è uno strumento informativo mirato alla
dinamica congiunturale dei settori,
il dati della Giornata dell’Economia sono invece finalizzati alla lettura
dei fenomeni in un‘ottica di confronto territoriale e consentono di
delineare il posizionamento della provincia nel contesto nazionale
Le aree tematiche più significative sono:
• il tessuto imprenditoriale
• gli scambi con l’estero
• la ricchezza prodotta e il reddito disponibile
• il mercato del lavoro
Il tessuto imprenditoriale
Imprese attive al 31/12/2010                 40.538               Nel 2010 il tasso di variazione delle imprese
variazione rispetto al 2009                   -0,3%               registrate è stato particolarmente lento a livello
                                                                  provinciale.
 Posizione                       Tasso di                         La densità imprenditoriale che caratterizza
                                                  1 L’Aquila      la nostra provincia si conferma però elevata
   nella                        variazione
                                                  2 Roma          (17° posto nella graduatoria crescente nazionale).
graduatoria      Province       2010 delle
                                                  3 Terni
 nazionale                       imprese
decrescente                     registrate
    14        Rimini                 1,81%                                     Le “vere” nuove imprese
                                                  Abitanti per impresa         rispetto a 100 imprese iscritte
    58        Bologna                0,89%
                                                                               45 sono vere nuove imprese,
    60        Piacenza               0,88%                                     55 sono trasformazioni, scorpori,
                                                   9,7 in provincia
    67        Ferrara                0,68%        10,2 in regione              separazioni, filiazioni.
    68        Ravenna                0,67%        11,5 in Italia               Il profilo dei
    80        Modena                 0,48%                                     “veri” nuovi imprenditori:
                                                                               71% maschi
    83        Parma                  0,42%
                                                                               37% 25-35 anni (classe di età prevalente)
    93        Forlì-Cesena           0,23%
    103       Reggio Emilia         -0,27%        104 Sondrio                  I settori più “gettonati”:
                                                  105 Agrigento                commercio e costruzioni.
              ITALIA                 1,19%
Movimentazione delle imprese:
                                             Attrattività e delocalizzazione
Saldi al netto cancellazioni d’ufficio       Il “bilancio” per la provincia si conferma positivo:
2007          +250                           i posti di lavoro creati nel nostro territorio da imprese italiane con
2008          +143                           sede fuori dalla provincia (attrattività)
2009          –256                           superano quelli creati nel territorio nazionale da imprese con sede in
2010          +103                           provincia (delocalizzazione).
Le principali caratteristiche
                                 del tessuto imprenditoriale

Società di capitale 5.751          (+4,8%)
Il tessuto produttivo provinciale si conferma tuttora scarsamente strutturato:
l’incidenza delle società di capitale è il 14,2% rispetto al 17,9% regionale a al 17,6% nazionale
e la nostra provincia si posiziona solo al 46° posto nella graduatoria decrescente nazionale.


Imprese artigiane 13.751          (-1,7%)

Nel 2010 il tessuto imprenditoriale artigiano della provincia ha subito pesantemente gli effetti
della crisi: il tasso di variazione è risultato nettamente negativo nel confronto con le province
italiane (-1,76% rispetto al -0,34% rilevato a livello nazionale).
L’incidenza delle imprese artigiane sul totale delle imprese (33,9%) si conferma però molto
elevata rispetto alle province italiane (27,6% il dato medio).


Imprese cooperative 541           (+0,7%)
L’incidenza delle cooperative sul totale in termini di numerosità delle imprese (1,3%) è
leggermente superiore alla media regionale (1,2%), ma inferiore alla media italiana (1,5%).
Il fattore nettamente distintivo provinciale e regionale è invece la spiccata capacità di creare
occupazione del sistema cooperativo: 10,6% degli addetti alle imprese della provincia (11,9%
della regione e 6,5% dell’Italia).
Le principali caratteristiche
                                            degli imprenditori
Imprese individuali con titolari stranieri                        2.530      (+1,7%)

L’imprenditorialità straniera nel nostro territorio risulta mediamente diffusa rispetto alle province italiane:
il 10,2% delle imprese individuali ha un titolare straniero (percentuale uguale al dato medio nazionale)
Forlì-Cesena si posiziona al 49° posto della graduatoria nazionale decrescente
(al 1° posto Prato con il 37,7% al 105° Taranto con il 3%).
I paesi di nascita più ricorrenti sono:
Albania, Svizzera, Romania, Cina, Marocco e Tunisia.
I settori economici nei quali la presenza di stranieri è più rilevante sono:
edilizia, commercio, attività manifatturiere, alloggio e ristorazione, trasporto-magazzinaggio e agricoltura.



Imprese femminili                       8.722         (+0,4%)

L’imprenditoria femminile (21,5% delle imprese) è meno diffusa della media nazionale (24,1%)
e la nostra provincia si posiziona all’87° posto della graduatoria nazionale decrescente.
I settori economici nei quali la presenza è più rilevante sono:
commercio, agricoltura, alloggio e ristorazione, altre attività dei servizi.


Persone con cariche in imprese con meno di 30 anni                              3.058        -3,7%
I “titolari, soci etc..” giovani sono solo il 4,5% del totale rispetto ad una media nazionale del 5,7%.
La nostra provincia si posiziona al 96° posto della graduatoria nazionale decrescente
accanto alle province emiliano romagnole
Gli scambi con l’estero

                                             Valore                        Il ritmo degli scambi con
                                                            var.%
          2010                           (migliaia di
                                                          sul 2009
                                                                               l’estero è in ripresa
                                               euro)
                                                                          dopo i risultati nettamente
ESPORTAZIONI     FORLI-CESENA              2.535.116       +14,8%             negativi del 2009
                 EMILIA-ROMAGNA                            +16,1%
                 ITALIA                                    +15,7%
IMPORTAZIONI     FORLI-CESENA              1.546.658       +25,0%
                 EMILIA-ROMAGNA                            +21,5%
                 ITALIA                                    +22,6%


  Propensione all’export 2010                           Grado di apertura dell’economia 2010
  EXPORT/VALORE AGGIUNTO                                IMPORT + EXPORT / VALORE AGGIUNTO


  Forlì-Cesena             22,2%                        Forlì-Cesena               35,7%
  Emilia-Romagna           34,9%                        Emilia-Romagna             56,7%
  Nord-Est                 33,5%                        Nord-Est                   57,9%
  Italia                   24,3%                        Italia                     50,7%

                         Gli indicatori di struttura confermano un gap
                      negativo rispetto agli altri livelli territoriali che però
                            risente anche del nostro mix produttivo
Gli scambi con l’estero


                CONTENUTO TECNOLOGICO DEI PRODOTTI ESPORTATI
                  Incidenza percentuale dei principali prodotti – 2010

                                                                 Forlì-       Emilia-
                                                                                        Italia
                                                               Cesena       Romagna
Prodotti dell’agricoltura e materie prime (*)                      9,4           2,0     2,0
Prodotti tradizionali e standard                                  55,6          50,0    56,0
Prodotti specializzati e “high tech”                              35,0          48,0    42,0

(*) I prodotti dell’agricoltura sono considerati a parte,
    poiché non è valutabile il contenuto tecnologico e innovativo che incorporano




              I dati 2010 confermano la minore incidenza a livello provinciale
                             di prodotti specializzati e high tech
La ricchezza prodotta

                                                        Incidenza su Emilia-Romagna
       PIL complessivo 2010
     Provincia di FORLI’-CESENA
                                                       Forlì-Cesena (5°)             9,4%

       12.725 milioni di euro correnti
                                                                 Incidenza su Italia
                                                                      (su 107 province)

                                                        Forlì-Cesena (34°)            0,8%
 Variazione media annua dal
1995 al 2010 a prezzi correnti                          ai primi posti
                                                        Milano                       9,3%
                                                        Roma                         8,8%
 Forlì-Cesena   +5,5%
                                                        agli ultimi
 Emilia-Romagna +4,1%
                                                        Medio Campidano              0,1%
 Italia         +4,2%                                   Ogliastra                    0,1%

             L’unica variazione provinciale annua negativa della serie,
                  come prevedibile, è stata quella del 2009 sul 2008
       che ha fatto registrare in termini correnti un -2,1% (-3,7% ER e -3% IT).
La ricchezza prodotta


                                                 La dinamica 2010                           1 Milano 36.362
                                                                                            2 Bolzano 35.250
                                                                                            3 Aosta   33.874
                                    posizione
PIL per abitante 2010                 nella
                                   graduatoria
                                                  differenza
                                                                   province
                                                                                 PIL per
                                                                                abitante
                                                  con il 1995
a prezzi correnti in euro           nazionale
                                   decrescente
                                        4             =         Bologna            33.118
                                        7            +15        Forlì-Cesena       32.306
Forlì-Cesena         32.306             8             -5        Modena             31.999
                                       17             -9        Parma              30.359
Emilia-Romagna       30.572
                                       23             4         Piacenza           29.439    105 Medio
Nord-Est             30.240            26             +9        Ravenna            28.938    Campidano 15.285
Italia               25.615            29            -24        Reggio Emilia      28.727    106 Caserta 15.188
                                                                                             107 Crotone 14.096
                                       39             2         Rimini             27.922
                                       48             -9        Ferrara            26.961


         La ricchezza per abitante prodotta dalla provincia nel 2010
            è stata superiore sia a quella regionale, del Nord Est
                  e nettamente più elevata di quella italiana.
Il reddito disponibile
                          delle famiglie consumatrici

                                               La dinamica 2009
Reddito disponibile               posizione
                                                                                 reddito       1 Milano  25.069
                                    nella
pro capite 2009                  graduatoria
                                               differenza
                                                                province
                                                                             disponibile pro   2 Bologna 23.147
                                               con il 2004                       capite        3 Trieste 22.586
in euro correnti                  nazionale
                                 decrescente
                                      2            =         Bologna               23.147
                                      5            +5        Forlì-Cesena          20.988
Forlì-Cesena        20.988            8            -4        Modena                20.341
                                      9            -1        Parma                 20.327
Emilia-Romagna      20.353           15            3         Piacenza              19.461
Nord-Est            19.438           16            -2        Reggio Emilia         19.289      101 Enna      10.907
                                                                                               102 Agrigento 10.692
Italia              16.864           18            -2        Rimini                19.241
                                                                                               103 Caserta 10.612
                                     25            -3        Ravenna               18.846
                                     48            -6        Ferrara               16.923



          Il reddito per abitante relativo alla provincia nel 2009
          è stato superiore sia a quella regionale, del Nord Est
                e nettamente più elevato di quella italiano.
La partecipazione al mercato del lavoro

Tassi di attività 15-64 anni                                                             La partecipazione al mercato del
                                                                                         lavoro a livello provinciale
Anno 2010
                                                                                         è elevata, nonostante i problemi
                                                                       Posizione nella   strutturali e le pesanti dinamiche
                                     2009              2010
                                                                      graduatoria 2010   congiunturali.
                                                                         nazionale
                                                                        decrescente

 RAVENNA                             71,7              73,5                 1            Nel 2010 la nostra provincia
 BOLOGNA                             72,6              72,7                 3            evidenzia un tasso di attività
 FORLI'-CESENA                       70,6              72,5                 4            tra i più alti a livello italiano
                                                                                         e tra i migliori fra le province della
 FERRARA                             72,6              71,7                 5
                                                                                         regione.
 PARMA                               71,8              71,4                 7
 MODENA                              72,2              71,3                 8
 REGGIO EMILIA                       73,6              71,0                 10           Dal 2004 ad oggi
 RIMINI                              71,6              69,3                 22           il livello di partecipazione al
                                                                                         mercato del lavoro
 PIACENZA                            69,5              68,3                 37           ha fatto registrare
 EMILIA-ROMAGNA                      72,0              71,6                              una costante progressione positiva.

 ITALIA                              62,4             62,2
Tasso di attività: rapporto tra le forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e oltre
I livelli occupazionali
                                                                      I livelli occupazionali in provincia hanno tenuto
Tassi di occupazione 15-64 anni
                                                                      nonostante la gravità della crisi.
                                                                      Le stime comprendono, però, per tutti i livelli
                                                   Posizione nella    territoriali, anche i lavoratori in cassa integrazione
                                                   graduatoria 2010
                               2009 2010              nazionale       Nel 2010 la nostra provincia evidenzia un
                                                     decrescente
                                                                      tasso di occupazione tra i più elevati a livello
 BOLOGNA                        70,1     69,0             2           italiano e occupa una posizione intermedia
 RAVENNA                        67,8     68,9             3           fra le province della regione.
 PARMA                          69,0     68,5             5
 FORLI'-CESENA                  66,3     67,9             7           Dal 2004 in poi il tasso di occupazione ha fatto
                                                                      rilevare valori sostanzialmente stabili.
 REGGIO EMILIA                  69,8     67,1            10
 FERRARA                        67,8     66,3            11           Il settore che assorbe nettamente la quota
 MODENA                         68,4     66,3            12           maggiore di occupati è quello dei servizi.
 PIACENZA                       67,9     66,3            13
 RIMINI                         66,1     63,9            37           Nel 2010 (dato medio primi tre trimestri)
 EMILIA-ROMAGNA                                                       gli occupati stranieri rappresentano l’11,1% del
                                68,5     67,4                         totale degli occupati rispetto ad una media
 ITALIA                        57,6      56,9                         dell’11,4% della regione e del 9% a livello italiano.

Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati
e popolazione 15-64 anni


 Nel 2008 (ultimo dato) il tasso di irregolarità dell’occupazione interna della provincia
 è stato stimato intorno al 10,2% rispetto ad una media regionale del 7,6% e uguale al dato medio nazionale
 10,2% (nella graduatoria nazionale decrescente: 1° Crotone 25,4%; 107° Belluno 5,8%).
La disoccupazione

Tassi di disoccupazione                                                 Nel 2010 la nostra provincia evidenzia
                                                                        un tasso di disoccupazione
                                                      Posizione nella
                                                     graduatoria 2010
                                                                        più elevato di quello regionale
                                2009          2010      nazionale       ma nettamente inferiore a quello nazionale.
                                                        crescente

 PIACENZA                         2,1          2,9          2
 PARMA                            3,8          4,0          5           Il tasso di disoccupazione 15-24 anni nel 2010
 BOLOGNA                          3,4          5,0         16           per la provincia è stimato al 22%
 REGGIO EMILIA                    5,0          5,4         24           rispetto al 21% del Nord e al 28% dato nazionale.
 RAVENNA                          5,3          6,1         38
 FORLI'-CESENA                    5,9          6,2         39
 MODENA                           5,2          6,8         50           Il livello della disoccupazione dal 2007 in poi
 FERRARA                          6,5          7,4         55           è stato in costante aumento.
                                  7,6          7,8         58           Si è passati dalle 7.000 unità alle 12.000 del 2010.
 RIMINI
 EMILIA-ROMAGNA                   4,8          5,7                      L’aumento dei disoccupati tra il 2006 e il 2007
                                                                        ha anticipato la crisi.
 ITALIA                           7,8          8,4

Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone
in cerca di occupazione e le forze di lavoro



 Il tasso giovani 15-29 anni Neet (not in education employment or training) è stimato
 al 13,6% per l’Emilia Romagna e al 21,2% a livello nazionale.

 La regione con i dati migliori è il Trentino (10,5%) quella con le maggiori criticità è la Campania (33,5%).
Spunti di sintesi

I dati complessivamente a disposizione evidenziano la gravità della crisi e gli
effetti che ha prodotti nel territorio provinciale, ma anche la buona capacità di
tenuta del nostro Sistema, pur con elementi di fragilità che, per alcuni aspetti,
continuano a distanziarci dal modello di riferimento medio regionale.

In questa fase particolarmente complessa, risulta fondamentale il ruolo di tutte le
componenti del Sistema Territoriale per delineare azioni condivise e di lungo
respiro, mirate a cogliere i segnali di ripresa ed a valorizzare il rapporto sinergico
tra società ed economia che ci ha contraddistinto negli ultimi decenni.

Tali azioni devono essere quindi rivolte a promuovere i tanti fattori qualificanti del
nostro tessuto sociale ed economico e al superamento delle criticità.

Proseguiranno quindi anche nel 2011, e negli anni immediatamente successivi, le
nostre iniziative finalizzate ad alleviare le situazioni di difficoltà e quelle dirette ad
agganciare la ripresa attraverso l’innovazione e l’internazionalizzazione e tutto ciò
con particolare attenzione alle imprese più piccole che stanno ancora
soffrendo in misura maggiore.
Le principali linee di intervento
                  della Camera di Commercio e
                  dell’Azienda Speciale CISE



•   Credito e finanza d’impresa
•   Internazionalizzazione
•   Identità e marketing territoriale, valorizzazione tipicità ed
    eccellenze
•   Innovazione, ricerca, sviluppo sostenibile e tutela
    dell’ambiente, responsabilità sociale
•   Sviluppo della cultura economica e delle competenze
•   Regolazione del mercato, trasparenza e cultura conciliativa
•   Semplificazione amministrativa
•   Informazione statistica economica e sociale

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Giornata economia 2011

  • 1.
  • 2. Il Programma Alberto Zambianchi Presidente Camera di Commercio di Forlì-Cesena Il posizionamento del sistema territoriale attraverso i principali indicatori della Giornata dell’Economia Giulio Ecchia Preside Facoltà di Economia di Forlì - Università di Bologna Riflessioni sulle prospettive di sviluppo della provincia nel contesto generale Fabio Porcellini Presidente Associazione Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Delegazione di Forlì-Cesena I punti di forza e le criticità del tessuto economico provinciale: spunti di lettura e di analisi dal contatto diretto con imprese Franco Napolitano In rappresentanza di “Una Sola Voce per l’Economia” Commenti e proposte
  • 3. Il valore informativo della Giornata dell’Economia La Giornata dell'Economia: è un evento nazionale annuale del Sistema Camerale dedicato alla lettura e all’interpretazione delle dinamiche territoriali attraverso lo strumento strategico dell'informazione statistica; è caratterizzata dalla divulgazione di dati confrontabili per le singole realtà territoriali e dall'approfondimento di contenuti specifici da parte di ciascuna Camera di Commercio; rappresenta un'occasione preziosa per proseguire le riflessioni avviate con la presentazione del Rapporto sull'Economia provinciale. Il Report Provinciale, che comprende numerose aree tematiche sociali ed economiche, e tutti i materiali della Giornata dell’Economia sono disponibili all’indirizzo: http://www.fc.camcom.it/studiestatistica/prodotti/
  • 4. L’andamento congiunturale dal Rapporto sull’Economia 2010 Le dinamiche del Sistema economico provinciale confermano il perdurare di una situazione difficile che però lascia intravedere segnali positivi e uno scenario per alcuni aspetti “alleggerito”: Tessuto imprenditoriale: sostanzialmente stabile con sofferenza più acuta per attività manifatturiere, agricoltura, trasporti e costruzioni. Performance delle imprese: i dati più aggiornati disponibili, riferiti alle società di capitale nel periodo più critico (2007-2009), indicano un andamento del fatturato e del valore aggiunto meno negativo della media regionale; si conferma però un peso superiore del debito finanziario sul capitale proprio. - Agricoltura: lieve contrazione delle quantità e ripresa dei prezzi dopo un pessimo 2009 - Attività manifatturiere: in netto miglioramento rispetto al 2009, ma i livelli produttivi pre crisi sono lontani - Edilizia: grande difficoltà - Trasporti: continua la forte crisi del settore - Commercio: continua a risentire del calo dei consumi - Turismo: segnali di tenuta - Scambi con l’estero: in ripresa - Artigianato: sostanziale tenuta pur con difficoltà in alcuni comparti - Cooperazione: nel complesso buona capacità di reazione Lavoro: persistono aspetti di difficoltà
  • 5. Il contributo informativo della Giornata dell’Economia Il Rapporto sull’economia è uno strumento informativo mirato alla dinamica congiunturale dei settori, il dati della Giornata dell’Economia sono invece finalizzati alla lettura dei fenomeni in un‘ottica di confronto territoriale e consentono di delineare il posizionamento della provincia nel contesto nazionale Le aree tematiche più significative sono: • il tessuto imprenditoriale • gli scambi con l’estero • la ricchezza prodotta e il reddito disponibile • il mercato del lavoro
  • 6. Il tessuto imprenditoriale Imprese attive al 31/12/2010 40.538 Nel 2010 il tasso di variazione delle imprese variazione rispetto al 2009 -0,3% registrate è stato particolarmente lento a livello provinciale. Posizione Tasso di La densità imprenditoriale che caratterizza 1 L’Aquila la nostra provincia si conferma però elevata nella variazione 2 Roma (17° posto nella graduatoria crescente nazionale). graduatoria Province 2010 delle 3 Terni nazionale imprese decrescente registrate 14 Rimini 1,81% Le “vere” nuove imprese Abitanti per impresa rispetto a 100 imprese iscritte 58 Bologna 0,89% 45 sono vere nuove imprese, 60 Piacenza 0,88% 55 sono trasformazioni, scorpori, 9,7 in provincia 67 Ferrara 0,68% 10,2 in regione separazioni, filiazioni. 68 Ravenna 0,67% 11,5 in Italia Il profilo dei 80 Modena 0,48% “veri” nuovi imprenditori: 71% maschi 83 Parma 0,42% 37% 25-35 anni (classe di età prevalente) 93 Forlì-Cesena 0,23% 103 Reggio Emilia -0,27% 104 Sondrio I settori più “gettonati”: 105 Agrigento commercio e costruzioni. ITALIA 1,19% Movimentazione delle imprese: Attrattività e delocalizzazione Saldi al netto cancellazioni d’ufficio Il “bilancio” per la provincia si conferma positivo: 2007 +250 i posti di lavoro creati nel nostro territorio da imprese italiane con 2008 +143 sede fuori dalla provincia (attrattività) 2009 –256 superano quelli creati nel territorio nazionale da imprese con sede in 2010 +103 provincia (delocalizzazione).
  • 7. Le principali caratteristiche del tessuto imprenditoriale Società di capitale 5.751 (+4,8%) Il tessuto produttivo provinciale si conferma tuttora scarsamente strutturato: l’incidenza delle società di capitale è il 14,2% rispetto al 17,9% regionale a al 17,6% nazionale e la nostra provincia si posiziona solo al 46° posto nella graduatoria decrescente nazionale. Imprese artigiane 13.751 (-1,7%) Nel 2010 il tessuto imprenditoriale artigiano della provincia ha subito pesantemente gli effetti della crisi: il tasso di variazione è risultato nettamente negativo nel confronto con le province italiane (-1,76% rispetto al -0,34% rilevato a livello nazionale). L’incidenza delle imprese artigiane sul totale delle imprese (33,9%) si conferma però molto elevata rispetto alle province italiane (27,6% il dato medio). Imprese cooperative 541 (+0,7%) L’incidenza delle cooperative sul totale in termini di numerosità delle imprese (1,3%) è leggermente superiore alla media regionale (1,2%), ma inferiore alla media italiana (1,5%). Il fattore nettamente distintivo provinciale e regionale è invece la spiccata capacità di creare occupazione del sistema cooperativo: 10,6% degli addetti alle imprese della provincia (11,9% della regione e 6,5% dell’Italia).
  • 8. Le principali caratteristiche degli imprenditori Imprese individuali con titolari stranieri 2.530 (+1,7%) L’imprenditorialità straniera nel nostro territorio risulta mediamente diffusa rispetto alle province italiane: il 10,2% delle imprese individuali ha un titolare straniero (percentuale uguale al dato medio nazionale) Forlì-Cesena si posiziona al 49° posto della graduatoria nazionale decrescente (al 1° posto Prato con il 37,7% al 105° Taranto con il 3%). I paesi di nascita più ricorrenti sono: Albania, Svizzera, Romania, Cina, Marocco e Tunisia. I settori economici nei quali la presenza di stranieri è più rilevante sono: edilizia, commercio, attività manifatturiere, alloggio e ristorazione, trasporto-magazzinaggio e agricoltura. Imprese femminili 8.722 (+0,4%) L’imprenditoria femminile (21,5% delle imprese) è meno diffusa della media nazionale (24,1%) e la nostra provincia si posiziona all’87° posto della graduatoria nazionale decrescente. I settori economici nei quali la presenza è più rilevante sono: commercio, agricoltura, alloggio e ristorazione, altre attività dei servizi. Persone con cariche in imprese con meno di 30 anni 3.058 -3,7% I “titolari, soci etc..” giovani sono solo il 4,5% del totale rispetto ad una media nazionale del 5,7%. La nostra provincia si posiziona al 96° posto della graduatoria nazionale decrescente accanto alle province emiliano romagnole
  • 9. Gli scambi con l’estero Valore Il ritmo degli scambi con var.% 2010 (migliaia di sul 2009 l’estero è in ripresa euro) dopo i risultati nettamente ESPORTAZIONI FORLI-CESENA 2.535.116 +14,8% negativi del 2009 EMILIA-ROMAGNA +16,1% ITALIA +15,7% IMPORTAZIONI FORLI-CESENA 1.546.658 +25,0% EMILIA-ROMAGNA +21,5% ITALIA +22,6% Propensione all’export 2010 Grado di apertura dell’economia 2010 EXPORT/VALORE AGGIUNTO IMPORT + EXPORT / VALORE AGGIUNTO Forlì-Cesena 22,2% Forlì-Cesena 35,7% Emilia-Romagna 34,9% Emilia-Romagna 56,7% Nord-Est 33,5% Nord-Est 57,9% Italia 24,3% Italia 50,7% Gli indicatori di struttura confermano un gap negativo rispetto agli altri livelli territoriali che però risente anche del nostro mix produttivo
  • 10. Gli scambi con l’estero CONTENUTO TECNOLOGICO DEI PRODOTTI ESPORTATI Incidenza percentuale dei principali prodotti – 2010 Forlì- Emilia- Italia Cesena Romagna Prodotti dell’agricoltura e materie prime (*) 9,4 2,0 2,0 Prodotti tradizionali e standard 55,6 50,0 56,0 Prodotti specializzati e “high tech” 35,0 48,0 42,0 (*) I prodotti dell’agricoltura sono considerati a parte, poiché non è valutabile il contenuto tecnologico e innovativo che incorporano I dati 2010 confermano la minore incidenza a livello provinciale di prodotti specializzati e high tech
  • 11. La ricchezza prodotta Incidenza su Emilia-Romagna PIL complessivo 2010 Provincia di FORLI’-CESENA Forlì-Cesena (5°) 9,4% 12.725 milioni di euro correnti Incidenza su Italia (su 107 province) Forlì-Cesena (34°) 0,8% Variazione media annua dal 1995 al 2010 a prezzi correnti ai primi posti Milano 9,3% Roma 8,8% Forlì-Cesena +5,5% agli ultimi Emilia-Romagna +4,1% Medio Campidano 0,1% Italia +4,2% Ogliastra 0,1% L’unica variazione provinciale annua negativa della serie, come prevedibile, è stata quella del 2009 sul 2008 che ha fatto registrare in termini correnti un -2,1% (-3,7% ER e -3% IT).
  • 12. La ricchezza prodotta La dinamica 2010 1 Milano 36.362 2 Bolzano 35.250 3 Aosta 33.874 posizione PIL per abitante 2010 nella graduatoria differenza province PIL per abitante con il 1995 a prezzi correnti in euro nazionale decrescente 4 = Bologna 33.118 7 +15 Forlì-Cesena 32.306 Forlì-Cesena 32.306 8 -5 Modena 31.999 17 -9 Parma 30.359 Emilia-Romagna 30.572 23 4 Piacenza 29.439 105 Medio Nord-Est 30.240 26 +9 Ravenna 28.938 Campidano 15.285 Italia 25.615 29 -24 Reggio Emilia 28.727 106 Caserta 15.188 107 Crotone 14.096 39 2 Rimini 27.922 48 -9 Ferrara 26.961 La ricchezza per abitante prodotta dalla provincia nel 2010 è stata superiore sia a quella regionale, del Nord Est e nettamente più elevata di quella italiana.
  • 13. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici La dinamica 2009 Reddito disponibile posizione reddito 1 Milano 25.069 nella pro capite 2009 graduatoria differenza province disponibile pro 2 Bologna 23.147 con il 2004 capite 3 Trieste 22.586 in euro correnti nazionale decrescente 2 = Bologna 23.147 5 +5 Forlì-Cesena 20.988 Forlì-Cesena 20.988 8 -4 Modena 20.341 9 -1 Parma 20.327 Emilia-Romagna 20.353 15 3 Piacenza 19.461 Nord-Est 19.438 16 -2 Reggio Emilia 19.289 101 Enna 10.907 102 Agrigento 10.692 Italia 16.864 18 -2 Rimini 19.241 103 Caserta 10.612 25 -3 Ravenna 18.846 48 -6 Ferrara 16.923 Il reddito per abitante relativo alla provincia nel 2009 è stato superiore sia a quella regionale, del Nord Est e nettamente più elevato di quella italiano.
  • 14. La partecipazione al mercato del lavoro Tassi di attività 15-64 anni La partecipazione al mercato del lavoro a livello provinciale Anno 2010 è elevata, nonostante i problemi Posizione nella strutturali e le pesanti dinamiche 2009 2010 graduatoria 2010 congiunturali. nazionale decrescente RAVENNA 71,7 73,5 1 Nel 2010 la nostra provincia BOLOGNA 72,6 72,7 3 evidenzia un tasso di attività FORLI'-CESENA 70,6 72,5 4 tra i più alti a livello italiano e tra i migliori fra le province della FERRARA 72,6 71,7 5 regione. PARMA 71,8 71,4 7 MODENA 72,2 71,3 8 REGGIO EMILIA 73,6 71,0 10 Dal 2004 ad oggi RIMINI 71,6 69,3 22 il livello di partecipazione al mercato del lavoro PIACENZA 69,5 68,3 37 ha fatto registrare EMILIA-ROMAGNA 72,0 71,6 una costante progressione positiva. ITALIA 62,4 62,2 Tasso di attività: rapporto tra le forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e oltre
  • 15. I livelli occupazionali I livelli occupazionali in provincia hanno tenuto Tassi di occupazione 15-64 anni nonostante la gravità della crisi. Le stime comprendono, però, per tutti i livelli Posizione nella territoriali, anche i lavoratori in cassa integrazione graduatoria 2010 2009 2010 nazionale Nel 2010 la nostra provincia evidenzia un decrescente tasso di occupazione tra i più elevati a livello BOLOGNA 70,1 69,0 2 italiano e occupa una posizione intermedia RAVENNA 67,8 68,9 3 fra le province della regione. PARMA 69,0 68,5 5 FORLI'-CESENA 66,3 67,9 7 Dal 2004 in poi il tasso di occupazione ha fatto rilevare valori sostanzialmente stabili. REGGIO EMILIA 69,8 67,1 10 FERRARA 67,8 66,3 11 Il settore che assorbe nettamente la quota MODENA 68,4 66,3 12 maggiore di occupati è quello dei servizi. PIACENZA 67,9 66,3 13 RIMINI 66,1 63,9 37 Nel 2010 (dato medio primi tre trimestri) EMILIA-ROMAGNA gli occupati stranieri rappresentano l’11,1% del 68,5 67,4 totale degli occupati rispetto ad una media ITALIA 57,6 56,9 dell’11,4% della regione e del 9% a livello italiano. Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e popolazione 15-64 anni Nel 2008 (ultimo dato) il tasso di irregolarità dell’occupazione interna della provincia è stato stimato intorno al 10,2% rispetto ad una media regionale del 7,6% e uguale al dato medio nazionale 10,2% (nella graduatoria nazionale decrescente: 1° Crotone 25,4%; 107° Belluno 5,8%).
  • 16. La disoccupazione Tassi di disoccupazione Nel 2010 la nostra provincia evidenzia un tasso di disoccupazione Posizione nella graduatoria 2010 più elevato di quello regionale 2009 2010 nazionale ma nettamente inferiore a quello nazionale. crescente PIACENZA 2,1 2,9 2 PARMA 3,8 4,0 5 Il tasso di disoccupazione 15-24 anni nel 2010 BOLOGNA 3,4 5,0 16 per la provincia è stimato al 22% REGGIO EMILIA 5,0 5,4 24 rispetto al 21% del Nord e al 28% dato nazionale. RAVENNA 5,3 6,1 38 FORLI'-CESENA 5,9 6,2 39 MODENA 5,2 6,8 50 Il livello della disoccupazione dal 2007 in poi FERRARA 6,5 7,4 55 è stato in costante aumento. 7,6 7,8 58 Si è passati dalle 7.000 unità alle 12.000 del 2010. RIMINI EMILIA-ROMAGNA 4,8 5,7 L’aumento dei disoccupati tra il 2006 e il 2007 ha anticipato la crisi. ITALIA 7,8 8,4 Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro Il tasso giovani 15-29 anni Neet (not in education employment or training) è stimato al 13,6% per l’Emilia Romagna e al 21,2% a livello nazionale. La regione con i dati migliori è il Trentino (10,5%) quella con le maggiori criticità è la Campania (33,5%).
  • 17. Spunti di sintesi I dati complessivamente a disposizione evidenziano la gravità della crisi e gli effetti che ha prodotti nel territorio provinciale, ma anche la buona capacità di tenuta del nostro Sistema, pur con elementi di fragilità che, per alcuni aspetti, continuano a distanziarci dal modello di riferimento medio regionale. In questa fase particolarmente complessa, risulta fondamentale il ruolo di tutte le componenti del Sistema Territoriale per delineare azioni condivise e di lungo respiro, mirate a cogliere i segnali di ripresa ed a valorizzare il rapporto sinergico tra società ed economia che ci ha contraddistinto negli ultimi decenni. Tali azioni devono essere quindi rivolte a promuovere i tanti fattori qualificanti del nostro tessuto sociale ed economico e al superamento delle criticità. Proseguiranno quindi anche nel 2011, e negli anni immediatamente successivi, le nostre iniziative finalizzate ad alleviare le situazioni di difficoltà e quelle dirette ad agganciare la ripresa attraverso l’innovazione e l’internazionalizzazione e tutto ciò con particolare attenzione alle imprese più piccole che stanno ancora soffrendo in misura maggiore.
  • 18. Le principali linee di intervento della Camera di Commercio e dell’Azienda Speciale CISE • Credito e finanza d’impresa • Internazionalizzazione • Identità e marketing territoriale, valorizzazione tipicità ed eccellenze • Innovazione, ricerca, sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente, responsabilità sociale • Sviluppo della cultura economica e delle competenze • Regolazione del mercato, trasparenza e cultura conciliativa • Semplificazione amministrativa • Informazione statistica economica e sociale