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18 aprile 201618 aprile 2016
L’andamento dell’economia
provinciale nel 2015
Antonio Nannini
Segretario Generale
L’andamento dell’economia
provinciale nel 2015
Antonio Nannini
Segretario Generale
2
DEMOGRAFIA
Provincia
-1.236Saldo naturale (2)
395.897Popolazione residente al 1°gennaio 2015 (1)
-3,4Var.‰ fine/inizio periodo
(a) Differenza tra gli iscritti (da altri Comuni e dall'estero) e cancellati (da altri Comuni e dall'estero)
394.569Popolazione residente al 31 dicembre 2015 (1+2+3)
+1.219Saldo migratorio effettivo (a)
-92Saldo iscritti-cancellati (3)
DINAMICA DEMOGRAFICA al 31/12/2015
I residenti stranieri sono pari all’11,1% del totale (dato provvisorio al 31/12/2015)
I principali Paesi di provenienza sono:
Romania (18,2%), Albania (15,9%), Marocco (13,7%), Cina (7,0%), Ucraina (4,7%), Polonia (4,0%), Senegal
(3,3%), Tunisia (3,2%)
3
DEMOGRAFIA
8,212,111,1Inc. % stranieri residenti su totale popolazione
55,158,658,8Indice di dipendenza totale (o di carico sociale)
129,3140,7139,6Indice di struttura della popolazione in età lavorativa
21,421,421,6Indice di dipendenza giovanile
536.747
2,22
141,3
173,6
Emilia-
Romagna
5.014.437
2,34
126,8
157,7
Italia
43.808
2,33
142,3
172,0
Provincia
di Forlì-
Cesena
Indicatori demografici
Indice di ricambio della popolazione in età lavorativa
Indice di vecchiaia
Stranieri residenti
Numero medio componenti per famiglia
PROFILO DI COMUNITÀ al 31/12/2014
4
LAVORO
Premessa la gravità degli effetti prodotti dalla crisi
in tutti territori, il tasso di occupazione della provincia risulta
in aumento e superiore a quello regionale e nazionale, anche
per l’occupazione femminile
Tassi di occupazione 2015 - età 15-64 anni
Annuali - Valori percentuali
Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente
popolazione di riferimento
65,5
73,8
74,7
Maschi
47,2
59,7
61,6
Femmine M+F
56,3Italia
66,7Emilia-Romagna
68,1Forlì-Cesena
OCCUPAZIONE
5
LAVORO
Sempre premessa la gravità degli effetti prodotti dalla crisi in
tutti i territori, nel 2015 il livello di disoccupazione provinciale
risulta in diminuzione e inferiore alla media degli altri territori di
riferimento
Tassi di disoccupazione 2015 - età 15 anni e oltre
Annuali - Valori percentuali
Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di
occupazione e le corrispondenti forze di lavoro
11,3
6,6
5,4
Maschi
12,7
9,1
7,2
Femmine M+F
11,9Italia
7,7Emilia-Romagna
6,2Forlì-Cesena
DISOCCUPAZIONE
6
+17,9% nel 2015
ASSUNZIONI
+11,2% nel 2015
CESSAZIONI
Totale utenti in stato di disoccupazione dei Centri per l’Impiego +3,5% rispetto al 2014
di cui Disoccupati +3,2%
Inoccupati +5,8%
LAVORO
CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI
ore autorizzate nel 2015 5.892.900
Rallenta sensibilmente l’aumento degli utenti ed in modo particolare di quelli disoccupati
CENTRI PER L’IMPIEGO Quadro di sintesi al 31/12/2015
-35,0%CIG Totale
Var.% sul 2014
-41,3%CIG in Deroga
-27,8%CIG Straordinaria
-37,4%CIG Ordinaria
La flessione delle ore autorizzate riflette il graduale
esaurimento della disponibilità delle stesse, che ha
portato a cessazioni definitive dei rapporti di lavoro
Netta ripresa delle assunzioni con variazione ampiamente positiva dopo tre anni di segni negativi.
Crescono però ancora anche le cessazioni
7
Sedi e Unità locali attive 45.715
STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015
IMPRENDITORIALITÀ
Italia9,7
Emilia-Romagna8,9
Forlì-Cesena8,7
Abitanti per sedi e unità locali attive
La diffusione di sedi e unità locali si conferma
superiore agli altri livelli territoriali
La diminuzione delle imprese nel lungo periodo è
principalmente dovuta alla flessione delle iscrizioni
rispetto all’aumento delle cessazioni
Il calo delle imprese si è stabilizzato rispetto al
2014
in Italia+0,2%
in regione-0,3%
in provincia-0,7%
Variazione 31/12/2015 su 31/12/2014
delle sedi e unità locali attive
in Italia+0,3%
in regione-0,2%
in provincia-0,6%
Variazione 31/12/2015 su 31/12/2014
delle sedi e unità locali attive
(escluso Agricoltura)
8
STRUTTURA al 31/12/2015
IMPRENDITORIALITÀ
di cui:
Var. % 2015
su 2014
Imprese al
31/12/2015
IMPRESE ATTIVE PER CARATTERISTICHE
DELL’IMPRENDITORE
=7.765Femminili
+0,43.172Straniere
-4,72.823Giovanili
-1,137.871Totale imprese attive
IMPRESE ATTIVE PER NATURA GIURIDICA
(esclusa agricoltura)
-1,4
-2,3
+1,5
Var. % 2015
su 2014
5.898Società di capitale
16.660Ditte individuali
7.466Società di persone
Imprese al
31/12/2015
Continua la crescita delle società di capitale
La diminuzione delle imprese è maggiormente
accentuata nelle società di persone
0,3107oltre 99 addetti
IMPRESE ATTIVE PER CLASSE DI ADDETTI
(esclusa agricoltura)
2,2
4,1
81,9
11,5
Comp. %
2015
3.5440 addetti
69120-99 addetti
1.25810-19 addetti
25.3471-9 addetti
Imprese al
31/12/2015
La composizione delle imprese per classi di addetti
è sostanzialmente rimasta invariata nel medio
periodo
38 Start Up innovative (all’8/02/2016)
114 contratti di rete (al 3/02/2016)
9
IMPRENDITORIALITÀ
-2,64,01.821H Trasporto e magazzinaggio
+2,04,41.997S Altre attività di servizi
-0,6
-0,7
-2,8
+0,8
-0,3
-3,5
-1,3
-0,1
Var. %
2015/2014
Sedi di impresa e Unità locali attive al 31/12/2015
Principali settori
(codifica ATECO2007)
Comp. %N.
-38.654Totale esclusa Agricoltura
100,045.715Totale
5,42.484L Attività immobiliari
7,83.556I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
10,34.718C Attività manifatturiere
13,66.227F Costruzioni
16,07.309A Agricoltura, silvicoltura pesca
23,910.943
G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione
di autoveicoli e motocicli
Forlì-Cesena
Segnali positivi nella dinamica delle imprese si rilevano nel turismo (alloggio e ristorazione) e negli altri
servizi. Sostanziale stabilità per il commercio e per l’industria manifatturiera
STRUTTURA PER SETTORE al 31/12/2015
10
AGRICOLTURA E PESCA
533,6 milioni di euro (in calo)
PRODUZIONE LORDA VENDIBILE (2015)
=
100
67
15
18
Indice di
comp. %
-3,8%Coltivazioni erbacee
-3,0%Totale generale
-4,1%Prodotti zootecnici
+3,4%Coltivazioni arboree
Var. su annata
precedente
• Annata non positiva e particolare dal punto di vista meteorologico, con riflessi sui prezzi
• In flessione il comparto delle coltivazioni erbacee, per effetto della contrazione dei prezzi medi
• Problemi di redditività nel comparto frutticolo in particolare per la frutta estiva
• In flessione anche la PLV del comparto zootecnico per la riduzione dei prezzi medi del pollo da carne e delle uova
-0,8%Italia
-1,1%Emilia-Romagna
-1,3%Forlì-Cesena
7.162 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE
Variazione rispetto al 2014
STRUTTURA IMPRENDITORIALE
al 31/12/2015
In termini reali, il valore della produzione agricola negli ultimi 10 anni è diminuito dell’11,1%
• Imprese in diminuzione (-6,2% comprese imprese di acquacoltura)
• Flessione nella quantità del prodotto commercializzato (-4,1%)
• Valore del pescato in diminuzione (-2,6%)
COMPARTO PESCA
AGRICOLTURA
11
INDUSTRIA MANIFATTURIERA
Per le imprese manifatturiere con 10 addetti e oltre ,nel
2015:
• prosegue la fase congiunturale positiva, rilevata
nei trimestri precedenti, sostenuta
prevalentemente dal settore “macchinari”,
“prodotti in metallo” e “mobili”
• cresce della produzione (+2,4%), aumenta il
fatturato (+10,7%), gli ordini interni (+2,4%) ed
esterni (+3,2%)
• saldo occupazionale positivo (+1,5%)
• previsioni per il primo trimestre 2016
maggiormente caute rispetto a quelle dello scorso
anno
STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015
-0,7%Italia
-0,9%Emilia-Romagna
-0,3%Forlì-Cesena
4.718 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE
Variazione rispetto al 2014
CONGIUNTURA al 31/12/2015
Performance produttive contenute ma complessivamente positive
-8
-6
-4
-2
0
2
4
6
8
10
12
14
1°trim2012
2°trim2012
3°trim2012
4°trim2012
1°trim2013
2°trim2013
3°trim2013
4°trim2013
1°trim2014
2°trim2014
3°trim2014
4°trim2014
1°trim2015
2°trim2015
3°trim2015
4°trim2015
Tassidicrescita
PRODUZIONEINDUSTRIALE
Indagine Camera di Commercio
Imprese da 10 addetti e oltre
12
INDUSTRIA MANIFATTURIERA
ANDAMENTO SETTORIALE
nelle imprese manifatturiere con 10 addetti e oltre
NEL 2015
LA MAGGIOR PARTE DEI SETTORI E’ IN
TERRENO POSITIVO MA IL RITMO DI
CRESCITA SI E’ UN PO’ RAFFREDDATO
PRODUZIONE (a volume fisico)
media 2015 rispetto a media 2014
-0,4
2
-1
-5,2
1,9
5,7
5,9
3,2
6,9
2,4
-10 -5 +0 +5 +10 +15
Alimentare
Confezioni
Calzature
Legno
Chimica e plastica
Prodotti in metallo
Macchinari
Mobili
Altre industrie
Manifatturiero
13
EDILIZIA
• Domanda stagnante
• Volume d’affari in ulteriore rallentamento
• Gravi difficoltà finanziarie e di accesso al credito
per le imprese
• Forte calo occupazionale
CASSE EDILI *
FORLÌ- CESENA
-13,25.276.605Ore lavorate
-12,94.676Dipendenti
-7,1873Imprese
var.%
2014/2015 su
2013/2014
annata
2014/2015
var. %
media 2015
su 2014
VOLUME D’AFFARI*
+1,9%Emilia-Romagna
n.d.Italia
-0,7%Forlì-Cesena
STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015
-1,6%Italia
-2,1%Emilia-Romagna
-3,5%Forlì-Cesena
6.227 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE
Variazione rispetto al 2014
28,1%Ditte individuali con titolari stranieri
81,6%Imprese artigiane
67,9%Imprese individuali
SETTORE CHE SI CONFERMA IN
GRAVE DIFFICOLTÀ
* Imprese con dipendenti
14
COMMERCIO INTERNO
LE IMPRESE INDIVIDUALI:
• sono il 65,7%
• il 14,0% dei titolari è straniero
VENDITE
NEL COMMERCIO AL DETTAGLIO
IN IMPRESE CON DIPENDENTI
variazione media rispetto all’anno precedente
+0,5
Emilia-
Romagna
n.d.+1,62015
Italia
Forlì-
Cesena
A livello provinciale, nel quarto trimestre 2015,
le vendite risultano in aumento dell’1,9%
STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015
+0,3%Italia
-0,4%Emilia-Romagna
-0,1%Forlì-Cesena
10.943 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE
Variazione rispetto al 2014
• Tenuta complessiva del numero delle imprese
ma con elevato turnover
• Lieve ripresa dei consumi
• Difficoltà per le piccolissime e piccole imprese
(rapporti critici con la GDO)
• Pressione fiscale elevata
• Problemi di liquidità e di accesso al credito
• Caduta generalizzata della redditività che sta
compromettendo la base imprenditoriale
15
COMMERCIO ESTERO
ESPORTAZIONI E IMPORTAZIONI
gennaio-dicembre 2015
+3,3
+3,6
+6,2
IMPORTAZIONI
+45.166
+23.968
+1.459
SALDO
COMMERCIALE
413.881
55.322
3.216
ESPORTAZIONI ESPORTAZIONIIMPORTAZIONI
Italia
Emilia-Romagna
Forlì-Cesena
+3,8368.715
+4,431.354
+7,11.756
Var. % 2015 su 2014Valore (milioni di euro)
+3,3
+3,6
+6,2
IMPORTAZIONI
+45.166
+23.968
+1.459
SALDO
COMMERCIALE
413.881
55.322
3.216
ESPORTAZIONI ESPORTAZIONIIMPORTAZIONI
Italia
Emilia-Romagna
Forlì-Cesena
+3,8368.715
+4,431.354
+7,11.756
Var. % 2015 su 2014Valore (milioni di euro)
Nel 2015 la performance delle esportazioni è risultata positiva già dal primo trimestre dell’anno
16
COMMERCIO ESTERO
+10,412,6%Metalli e prodotti in metallo
PRINCIPALI PRODOTTI ESPORTATI
+10,08,4%
Altri prod. manif. (articoli
sportivi)
-1,88,1%Prodotti dell’agricoltura
-2,112,0%Articoli in pelle (calzature)
+4,216,7%
Macchinari e apparecchi
meccanici
Var.%
sul 2014
Comp. %
nel 2015
-3,88,7Asia Orientale
PRINCIPALI DESTINAZIONI
+6,74,6Medio Oriente
+24,48,2America Settentrionale
-9,58,6Europa extra UE
+7,958,9Unione Europea
Var.%
sul 2014
Comp. %
nel 2015
ESPORTAZIONI DI FORLÌ-CESENA
gennaio-dicembre 2015
La performance delle esportazioni provinciali è
stata trainata dai principali settori, mentre le
calzature e i prodotti agricoli hanno manifestato una
flessione
In crescita le esportazioni verso i Paesi UE e
l’America Settentrionale.
In flessione quelle verso i Paesi europei extra
UE e l’Asia Orientale
17
TURISMO
+0,8%5.024.201Presenze
+2,6%3.970.456di italiani
+1,8%1.052.922Arrivi
-5,5%1.053.745di stranieri
var.%
sul 2014
valori
assoluti 2015
• Condizioni molto favorevoli (meteoclimatiche e
competitor in difficoltà)
• Arrivi e presenze in lieve aumento nonostante la
flessione dei turisti stranieri
Criticità rilevate:
• difficoltà nell’accesso al credito
• carenza di infrastrutture
• cambiamento del modello di soggiorno dei turisti
e conseguente necessità di modifica dell’offerta
• problemi di redditività e di capacità di
investimento
• Lievissimo aumento del comparto marittimo (che
rappresenta oltre l’83,2 delle presenze)
• In deciso aumento parchi e località montane
STRUTTURA RICETTIVA agosto 2015
38.190 posti lettodi cui 534 alberghi67.296 posti letto2.838 esercizi
4,8 giorni2014
Periodo medio di
soggiorno
4,8 giorni2015
7,3 giorni2000
22,4%2014
Quota di presenze
straniere
21,0%2015
22,4%2000
MOVIMENTO TURISTICO COMPLESSIVO gennaio-dicembre 2015
Tenuta della stagione turistica 2015
Dal 2000 ad oggi
18
TRASPORTI
Il 2015 ha visto, dopo anni molto negativi,
qualche lieve segnale incoraggiante
Ristrutturazione del settore con la chiusura di
imprese di medio-grande dimensione
Competizione sui prezzi al ribasso, generata da
una domanda limitata e dalla concorrenza di
imprese con sede in altro Stato della UE
il 78,7% sono imprese individuali
l’88,4% sono imprese artigiane
TRASPORTO DI MERCI SU STRADA
Variazione rispetto al 2014
-2,1%Italia
-2,8%Emilia-Romagna
-3,7%Forlì-Cesena
1.263 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE
STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015
TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO
(Indagine Unioncamere)
Volume d’affari (Var. % 4°tr. 2015 su 4°tr. 2014)
n.d.Italia
n.d.Emilia-Romagna
-2,7%Forlì-Cesena
CONGIUNTURA
TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO
Variazione rispetto al 2014
-0,4%Italia
-1,4%Emilia-Romagna
-2,6%Forlì-Cesena
1.821 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE
In una situazione di prolungata e grave difficoltà, la
riduzione del prezzo del petrolio ha determinato la
diminuzione di alcune voci di costo delle imprese
19
CREDITO
50
71
79
Sportelli ogni
100.000
abitanti
Var. %
2015/2014
Numero
al 30/09/2015
SPORTELLI BANCARI
30.198
3.146
313
-3,3%Emilia-Romagna
-3,1%Italia
-3,4%Forlì-Cesena
STRUTTURA IMPRENDITORIALE
Prosegue il ridimensionamento strutturale del settore
La densità degli sportelli si conferma superiore in provincia
rispetto agli altri livelli territoriali
20
CREDITO
DEPOSITI
PER ABITANTE
dati al 31/12/2015 in euro
26.147Emilia-Romagna
22.776Italia
24.071Forlì-Cesena
Valori
I depositi per abitante sono inferiori alla
media regionale e superiori al dato
nazionale
DEPOSITI
PER LOCALIZZAZIONE DELLA CLIENTELA
dati al 31/12/2015 milioni di euro
1.384.679
116.366
9.530
Valori
+4,0%Emilia-Romagna
+3,5%Italia
+4,8%Forlì-Cesena
Var. %
dic 2015
su dic 2014
RACCOLTA BANCARIA
Prosegue l’incremento dei depositi con
un ritmo superiore alla media regionale e
nazionale
21
CREDITO
IMPIEGHI (AL NETTO DELLE SOFFERENZE)
Variazioni % dicembre 2015 – dicembre 2014
-1,0%
-4,6%
-1,4%
Totale Imprese
-3,7%
-4,0%
-3,0%
Italia
Emilia-Romagna
Forlì-Cesena
QUALITÀ DEL CREDITO
Sofferenze su impieghi totali (al 31/12/2015)
11,92%Emilia-Romagna
10,25%Italia
11,76%Forlì-Cesena
IMPIEGHI (AL NETTO DELLE SOFFERENZE)
PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA
Variazioni % dicembre 2015 – dicembre 2014
-2,1%
-0,4%
+3,7%
Industria
-2,7%-10,8%Italia
-12,3%
-18,1%
Costru-
zioni
-3,7%Emilia-Romagna
-0,6%Forlì-Cesena
Servizi
IMPIEGHI VIVI PER ABITANTE
dati al 31/12/2015 in euro
26.705
30.264
31.009
Emilia-Romagna
Italia
Forlì-Cesena
IMPIEGHI BANCARI
22
ARTIGIANATO
Difficoltà diffuse in tutti i settori “artigiani”
Più rilevanti le problematiche per edilizia e
trasporti
Criticità segnalate:
• pressione fiscale elevata
• difficoltà nella riscossione dei crediti
• crisi di liquidità e di accesso al credito
• adempimenti burocratici gravosi
PRODUZIONE
ARTIGIANATO MANIFATTURIERO
DI FORLÌ-CESENA
STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015
-1,5%Italia
-1,8%Emilia-Romagna
-1,8%Forlì-Cesena
13.557 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE
Variazione rispetto al 2014
-12,0
-10,0
-8,0
-6,0
-4,0
-2,0
0,0
2,0
4,0
1°t.2011
2°t.
3°t.
4°t.
1°t.2012
2°t.
3°t.
4°t.
1°t.2013
2°t.
3°t.
4°t.
1°t.2014
2°t.
3°t.
4°t.
1°t.2015
2°t.
3°t.
4°t.
Tassidicrescita
La produzione dell’artigianato manifatturiero resta
in terreno negativo
23
COOPERAZIONE
Nel 2015 il comparto ha fatto rilevare segnali di
criticità:
• ha continuato però a far leva sui propri fattori
distintivi (spirito solidaristico)
• le criticità maggiori si sono riscontrate nelle
aree cultura, servizi, sociale, edilizia e
autotrasporti
• è proseguita la difesa dei livelli occupazionali
+2,5%Italia
-0,1%Emilia-Romagna
+2,4%Forlì-Cesena
548 IMPRESE ATTIVE*
Variazione rispetto al 2014
STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015
* Dato delle unità locali non disponibile
104 cooperative sociali: stabili
• punto di riferimento per il welfare locale
• difficile fase di consolidamento
• incertezze circa l’andamento degli appalti
pubblici
• rallentamento nell’attività di inserimento di
soggetti svantaggiati
COOPERAZIONE SOCIALE
24
NON PROFIT
99
15
59
6
ER
99
20
64
7
FC
11Addetti ogni 1.000 abitanti
80Volontari ogni 1.000 abitanti
57ONP ogni 1.000 imprese attive
5ONP ogni 1.000 abitanti
ITCensimento 2011
RISULTATI DEL 9°CENSIMENTO ISTAT
+14,4%38.844Volontari
+84,5%7.648Addetti
+22,3%2.582ONP
Var.% dal
Censimento del
2001
N.Censimento 2011
Il “settore” Non Profit provinciale riveste un ruolo rilevante nell'economia del territorio.
Lo sviluppo del Non Profit si muove parallelamente ai cambiamenti della società su cui insiste e alla
rimodulazione dei bisogni sociali dei singoli individui
Il “settore” genera il 2,1% del valore aggiunto totale della provincia (Emilia-Romagna 1,7%, Italia 1,8%)
10,9
10,6
10,6
13,5
Inc. %
FC su ER
825
314
407
104
Numero
Organizzazioni di
volontariato
Totale
Associazioni di promozione
sociale
Cooperative sociali
Le ONP registrate
(dati al 31/12/2015)
INQUADRAMENTO (PARZIALE) AL 31/12/2015
25
SCENARI DI PREVISIONE
2016 2017
Mondo +2,6 +3,1
Stati Uniti +1,7 +2,0
Cina +6,0 +6,0
India +6,6 +6,9
Giappone +0,8 +0,4
Russia -0,8 +1,2
2016 2017
UEM +1,4 +1,5
Germania +1,4 +1,6
Francia +1,1 +1,2
Spagna +2,7 +2,0
Regno Unito +1,8 +1,8
Italia +1,1 +1,2
PRODOTTO INTERNO LORDO
Variazione percentuale sull’anno precedente
PROMETEIA
Aprile 2016
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Prometeia (aprile 2016)
26
+0,9
2016
+1,1+0,4Forlì-Cesena
20172015
SCENARI DI PREVISIONE
VALORE AGGIUNTO TOTALE
Variazione percentuale sull’anno precedente
PROMETEIA
Aprile 2016
Il valore aggiunto provinciale è tornato in zona positiva nel 2015 ed è previsto in
crescita progressiva nei prossimi due anni
Fonte: Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Prometeia (aprile 2016)
27
VALUTAZIONE DI SINTESI SUI
DATI
Nel 2015, nonostante il tessuto imprenditoriale della provincia abbia continuato a
risentire di difficoltà diffuse, alcuni importanti indicatori hanno mostrato una
significativa discontinuità:
• il calo delle imprese si è stabilizzato
• la grave tensione registrata nel mercato del lavoro si è lievemente affievolita
• l’industria manifatturiera, anche se con ritmi di crescita non ancora soddisfacenti,
conferma una dinamica congiunturale positiva
• l’export ha manifestato performance positive
• il valore aggiunto prodotto nel 2015 è stimato in aumento con un trend in
miglioramento per il 2016 e il 2017
28
RAPPORTO SULL’ECONOMIA:
STRUMENTO DI ANALISI
E DI INTERPRETAZIONE
CO-PRODOTTO
Tra le caratteristiche distintive del Rapporto sull’economia della provincia di Forlì-
Cesena va evidenziato che:
• è disponibile con il livello di articolazione attuale dal 1989
• l’analisi dei dati è arricchita da un lavoro di network interpretativo che coinvolge,
attraverso interviste specifiche e dedicate, tutti i principali attori dell’economia
provinciale
29
FOCUS TESTIMONI
AUTOREVOLI
I principali risultati:
• Anche se il clima di fiducia delle imprese è per certi aspetti ancora critico, si
avverte una forte aspettativa di stabilizzazione e, soprattutto, si rileva in alcuni
casi un’inversione di tendenza
• Si tratta di segnali che, dopo anni fortemente negativi, non sono sufficienti ad un
pieno recupero, ma sono comunque interpretati in senso positivo
• E’ ormai maturata diffusamente la convinzione che è necessario “guardare
avanti” e non fossilizzarsi nel tentativo di ricostruire la situazione pre-crisi che ha
caratteristiche non ripetibili e anche superate
• Tutti i settori, nessuno escluso, sono interessati da forti cambiamenti che
ridefiniscono contesto e scenario
• In tutti i settori sono ritenute sempre più indispensabili professionalità e
competenza in un’ottica di formazione continua
• Le aree imprenditoriali con maggiori prospettive sono quelle nelle quali si
compete con la specificità e la creatività
• I driver trasversali di crescita sono individuati principalmente nella
digitalizzazione e nella comunicazione
30
I principali risultati:
• La crisi ha colpito più duramente le piccole imprese, le imprese artigiane e in
generale quelle meno strutturate
• Siamo di fronte ad una forte polarizzazione:
- una parte di imprese, che hanno affrontato positivamente la crisi, ora sono
particolarmente provate e in difficoltà
- un’altra parte di imprese si è dimostrata resiliente alla crisi e evidenzia ottime
performance; anche quelle che operano in settori “maturi”, grazie alle leve
dell'internazionalizzazione e dell'innovazione sono diventate più solide e
competitive
• La capacità di reazione e di resilienza alla crisi prolungata è stata diversa nei tre
principali macro comparti (Agricoltura, Manifattura, Servizi) . Il “prezzo più duro” è
stato pagato dall'edilizia e dai trasporti: settori entrambi tuttora in grave difficoltà
• Nei settori a scarsa specializzazione il turn over è più elevato e il ricambio difficile
• La redditività ha in alcuni casi raggiunto un livello critico
• Situazione che si combina con il problema dell’accesso al credito
FOCUS TESTIMONI
AUTOREVOLI
31
I principali risultati:
• Anche l'operatività dei Confidi è rappresentativa dell'andamento generale: i
finanziamenti hanno subìto una pesante riduzione e quelli erogati hanno
prevalentemente un orizzonte di breve termine e sono volti al consolidamento.
Solo una parte limitata di essi è dedicata agli investimenti
• Sono diffusamente evidenziati gravi problemi tuttora irrisolti del nostro Sistema
Paese che rendono difficile la sopravvivenza delle imprese (elevato prelievo
fiscale, eccessiva burocrazia e approccio ai controlli sanzionatorio e repressivo)
• Anche il nostro sistema produttivo ha sperimentato la pervasività della
globalizzazione e l’interdipendenza dei fenomeni globali
• In questo contesto il tema della qualità della vita delle imprese è percepito come
cruciale a partire dalle dotazioni infrastrutturali fisiche e relazionali
• Strategico è ritenuto anche il rafforzamento dei processi di governance e il ruolo
dei corpi intermedi
• E’ molto sentita la necessità di lavorare sulle specializzazioni per sostenere lo
sviluppo: prevale la percezione che il nostro Territorio abbia forti opportunità di
crescita che dobbiamo, insieme, esser in grado di cogliere
FOCUS TESTIMONI
AUTOREVOLI
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Rapporto Economia 2015

  • 1. 18 aprile 201618 aprile 2016 L’andamento dell’economia provinciale nel 2015 Antonio Nannini Segretario Generale L’andamento dell’economia provinciale nel 2015 Antonio Nannini Segretario Generale
  • 2. 2 DEMOGRAFIA Provincia -1.236Saldo naturale (2) 395.897Popolazione residente al 1°gennaio 2015 (1) -3,4Var.‰ fine/inizio periodo (a) Differenza tra gli iscritti (da altri Comuni e dall'estero) e cancellati (da altri Comuni e dall'estero) 394.569Popolazione residente al 31 dicembre 2015 (1+2+3) +1.219Saldo migratorio effettivo (a) -92Saldo iscritti-cancellati (3) DINAMICA DEMOGRAFICA al 31/12/2015 I residenti stranieri sono pari all’11,1% del totale (dato provvisorio al 31/12/2015) I principali Paesi di provenienza sono: Romania (18,2%), Albania (15,9%), Marocco (13,7%), Cina (7,0%), Ucraina (4,7%), Polonia (4,0%), Senegal (3,3%), Tunisia (3,2%)
  • 3. 3 DEMOGRAFIA 8,212,111,1Inc. % stranieri residenti su totale popolazione 55,158,658,8Indice di dipendenza totale (o di carico sociale) 129,3140,7139,6Indice di struttura della popolazione in età lavorativa 21,421,421,6Indice di dipendenza giovanile 536.747 2,22 141,3 173,6 Emilia- Romagna 5.014.437 2,34 126,8 157,7 Italia 43.808 2,33 142,3 172,0 Provincia di Forlì- Cesena Indicatori demografici Indice di ricambio della popolazione in età lavorativa Indice di vecchiaia Stranieri residenti Numero medio componenti per famiglia PROFILO DI COMUNITÀ al 31/12/2014
  • 4. 4 LAVORO Premessa la gravità degli effetti prodotti dalla crisi in tutti territori, il tasso di occupazione della provincia risulta in aumento e superiore a quello regionale e nazionale, anche per l’occupazione femminile Tassi di occupazione 2015 - età 15-64 anni Annuali - Valori percentuali Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento 65,5 73,8 74,7 Maschi 47,2 59,7 61,6 Femmine M+F 56,3Italia 66,7Emilia-Romagna 68,1Forlì-Cesena OCCUPAZIONE
  • 5. 5 LAVORO Sempre premessa la gravità degli effetti prodotti dalla crisi in tutti i territori, nel 2015 il livello di disoccupazione provinciale risulta in diminuzione e inferiore alla media degli altri territori di riferimento Tassi di disoccupazione 2015 - età 15 anni e oltre Annuali - Valori percentuali Tasso di disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro 11,3 6,6 5,4 Maschi 12,7 9,1 7,2 Femmine M+F 11,9Italia 7,7Emilia-Romagna 6,2Forlì-Cesena DISOCCUPAZIONE
  • 6. 6 +17,9% nel 2015 ASSUNZIONI +11,2% nel 2015 CESSAZIONI Totale utenti in stato di disoccupazione dei Centri per l’Impiego +3,5% rispetto al 2014 di cui Disoccupati +3,2% Inoccupati +5,8% LAVORO CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ore autorizzate nel 2015 5.892.900 Rallenta sensibilmente l’aumento degli utenti ed in modo particolare di quelli disoccupati CENTRI PER L’IMPIEGO Quadro di sintesi al 31/12/2015 -35,0%CIG Totale Var.% sul 2014 -41,3%CIG in Deroga -27,8%CIG Straordinaria -37,4%CIG Ordinaria La flessione delle ore autorizzate riflette il graduale esaurimento della disponibilità delle stesse, che ha portato a cessazioni definitive dei rapporti di lavoro Netta ripresa delle assunzioni con variazione ampiamente positiva dopo tre anni di segni negativi. Crescono però ancora anche le cessazioni
  • 7. 7 Sedi e Unità locali attive 45.715 STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015 IMPRENDITORIALITÀ Italia9,7 Emilia-Romagna8,9 Forlì-Cesena8,7 Abitanti per sedi e unità locali attive La diffusione di sedi e unità locali si conferma superiore agli altri livelli territoriali La diminuzione delle imprese nel lungo periodo è principalmente dovuta alla flessione delle iscrizioni rispetto all’aumento delle cessazioni Il calo delle imprese si è stabilizzato rispetto al 2014 in Italia+0,2% in regione-0,3% in provincia-0,7% Variazione 31/12/2015 su 31/12/2014 delle sedi e unità locali attive in Italia+0,3% in regione-0,2% in provincia-0,6% Variazione 31/12/2015 su 31/12/2014 delle sedi e unità locali attive (escluso Agricoltura)
  • 8. 8 STRUTTURA al 31/12/2015 IMPRENDITORIALITÀ di cui: Var. % 2015 su 2014 Imprese al 31/12/2015 IMPRESE ATTIVE PER CARATTERISTICHE DELL’IMPRENDITORE =7.765Femminili +0,43.172Straniere -4,72.823Giovanili -1,137.871Totale imprese attive IMPRESE ATTIVE PER NATURA GIURIDICA (esclusa agricoltura) -1,4 -2,3 +1,5 Var. % 2015 su 2014 5.898Società di capitale 16.660Ditte individuali 7.466Società di persone Imprese al 31/12/2015 Continua la crescita delle società di capitale La diminuzione delle imprese è maggiormente accentuata nelle società di persone 0,3107oltre 99 addetti IMPRESE ATTIVE PER CLASSE DI ADDETTI (esclusa agricoltura) 2,2 4,1 81,9 11,5 Comp. % 2015 3.5440 addetti 69120-99 addetti 1.25810-19 addetti 25.3471-9 addetti Imprese al 31/12/2015 La composizione delle imprese per classi di addetti è sostanzialmente rimasta invariata nel medio periodo 38 Start Up innovative (all’8/02/2016) 114 contratti di rete (al 3/02/2016)
  • 9. 9 IMPRENDITORIALITÀ -2,64,01.821H Trasporto e magazzinaggio +2,04,41.997S Altre attività di servizi -0,6 -0,7 -2,8 +0,8 -0,3 -3,5 -1,3 -0,1 Var. % 2015/2014 Sedi di impresa e Unità locali attive al 31/12/2015 Principali settori (codifica ATECO2007) Comp. %N. -38.654Totale esclusa Agricoltura 100,045.715Totale 5,42.484L Attività immobiliari 7,83.556I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 10,34.718C Attività manifatturiere 13,66.227F Costruzioni 16,07.309A Agricoltura, silvicoltura pesca 23,910.943 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Forlì-Cesena Segnali positivi nella dinamica delle imprese si rilevano nel turismo (alloggio e ristorazione) e negli altri servizi. Sostanziale stabilità per il commercio e per l’industria manifatturiera STRUTTURA PER SETTORE al 31/12/2015
  • 10. 10 AGRICOLTURA E PESCA 533,6 milioni di euro (in calo) PRODUZIONE LORDA VENDIBILE (2015) = 100 67 15 18 Indice di comp. % -3,8%Coltivazioni erbacee -3,0%Totale generale -4,1%Prodotti zootecnici +3,4%Coltivazioni arboree Var. su annata precedente • Annata non positiva e particolare dal punto di vista meteorologico, con riflessi sui prezzi • In flessione il comparto delle coltivazioni erbacee, per effetto della contrazione dei prezzi medi • Problemi di redditività nel comparto frutticolo in particolare per la frutta estiva • In flessione anche la PLV del comparto zootecnico per la riduzione dei prezzi medi del pollo da carne e delle uova -0,8%Italia -1,1%Emilia-Romagna -1,3%Forlì-Cesena 7.162 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE Variazione rispetto al 2014 STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015 In termini reali, il valore della produzione agricola negli ultimi 10 anni è diminuito dell’11,1% • Imprese in diminuzione (-6,2% comprese imprese di acquacoltura) • Flessione nella quantità del prodotto commercializzato (-4,1%) • Valore del pescato in diminuzione (-2,6%) COMPARTO PESCA AGRICOLTURA
  • 11. 11 INDUSTRIA MANIFATTURIERA Per le imprese manifatturiere con 10 addetti e oltre ,nel 2015: • prosegue la fase congiunturale positiva, rilevata nei trimestri precedenti, sostenuta prevalentemente dal settore “macchinari”, “prodotti in metallo” e “mobili” • cresce della produzione (+2,4%), aumenta il fatturato (+10,7%), gli ordini interni (+2,4%) ed esterni (+3,2%) • saldo occupazionale positivo (+1,5%) • previsioni per il primo trimestre 2016 maggiormente caute rispetto a quelle dello scorso anno STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015 -0,7%Italia -0,9%Emilia-Romagna -0,3%Forlì-Cesena 4.718 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE Variazione rispetto al 2014 CONGIUNTURA al 31/12/2015 Performance produttive contenute ma complessivamente positive -8 -6 -4 -2 0 2 4 6 8 10 12 14 1°trim2012 2°trim2012 3°trim2012 4°trim2012 1°trim2013 2°trim2013 3°trim2013 4°trim2013 1°trim2014 2°trim2014 3°trim2014 4°trim2014 1°trim2015 2°trim2015 3°trim2015 4°trim2015 Tassidicrescita PRODUZIONEINDUSTRIALE Indagine Camera di Commercio Imprese da 10 addetti e oltre
  • 12. 12 INDUSTRIA MANIFATTURIERA ANDAMENTO SETTORIALE nelle imprese manifatturiere con 10 addetti e oltre NEL 2015 LA MAGGIOR PARTE DEI SETTORI E’ IN TERRENO POSITIVO MA IL RITMO DI CRESCITA SI E’ UN PO’ RAFFREDDATO PRODUZIONE (a volume fisico) media 2015 rispetto a media 2014 -0,4 2 -1 -5,2 1,9 5,7 5,9 3,2 6,9 2,4 -10 -5 +0 +5 +10 +15 Alimentare Confezioni Calzature Legno Chimica e plastica Prodotti in metallo Macchinari Mobili Altre industrie Manifatturiero
  • 13. 13 EDILIZIA • Domanda stagnante • Volume d’affari in ulteriore rallentamento • Gravi difficoltà finanziarie e di accesso al credito per le imprese • Forte calo occupazionale CASSE EDILI * FORLÌ- CESENA -13,25.276.605Ore lavorate -12,94.676Dipendenti -7,1873Imprese var.% 2014/2015 su 2013/2014 annata 2014/2015 var. % media 2015 su 2014 VOLUME D’AFFARI* +1,9%Emilia-Romagna n.d.Italia -0,7%Forlì-Cesena STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015 -1,6%Italia -2,1%Emilia-Romagna -3,5%Forlì-Cesena 6.227 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE Variazione rispetto al 2014 28,1%Ditte individuali con titolari stranieri 81,6%Imprese artigiane 67,9%Imprese individuali SETTORE CHE SI CONFERMA IN GRAVE DIFFICOLTÀ * Imprese con dipendenti
  • 14. 14 COMMERCIO INTERNO LE IMPRESE INDIVIDUALI: • sono il 65,7% • il 14,0% dei titolari è straniero VENDITE NEL COMMERCIO AL DETTAGLIO IN IMPRESE CON DIPENDENTI variazione media rispetto all’anno precedente +0,5 Emilia- Romagna n.d.+1,62015 Italia Forlì- Cesena A livello provinciale, nel quarto trimestre 2015, le vendite risultano in aumento dell’1,9% STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015 +0,3%Italia -0,4%Emilia-Romagna -0,1%Forlì-Cesena 10.943 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE Variazione rispetto al 2014 • Tenuta complessiva del numero delle imprese ma con elevato turnover • Lieve ripresa dei consumi • Difficoltà per le piccolissime e piccole imprese (rapporti critici con la GDO) • Pressione fiscale elevata • Problemi di liquidità e di accesso al credito • Caduta generalizzata della redditività che sta compromettendo la base imprenditoriale
  • 15. 15 COMMERCIO ESTERO ESPORTAZIONI E IMPORTAZIONI gennaio-dicembre 2015 +3,3 +3,6 +6,2 IMPORTAZIONI +45.166 +23.968 +1.459 SALDO COMMERCIALE 413.881 55.322 3.216 ESPORTAZIONI ESPORTAZIONIIMPORTAZIONI Italia Emilia-Romagna Forlì-Cesena +3,8368.715 +4,431.354 +7,11.756 Var. % 2015 su 2014Valore (milioni di euro) +3,3 +3,6 +6,2 IMPORTAZIONI +45.166 +23.968 +1.459 SALDO COMMERCIALE 413.881 55.322 3.216 ESPORTAZIONI ESPORTAZIONIIMPORTAZIONI Italia Emilia-Romagna Forlì-Cesena +3,8368.715 +4,431.354 +7,11.756 Var. % 2015 su 2014Valore (milioni di euro) Nel 2015 la performance delle esportazioni è risultata positiva già dal primo trimestre dell’anno
  • 16. 16 COMMERCIO ESTERO +10,412,6%Metalli e prodotti in metallo PRINCIPALI PRODOTTI ESPORTATI +10,08,4% Altri prod. manif. (articoli sportivi) -1,88,1%Prodotti dell’agricoltura -2,112,0%Articoli in pelle (calzature) +4,216,7% Macchinari e apparecchi meccanici Var.% sul 2014 Comp. % nel 2015 -3,88,7Asia Orientale PRINCIPALI DESTINAZIONI +6,74,6Medio Oriente +24,48,2America Settentrionale -9,58,6Europa extra UE +7,958,9Unione Europea Var.% sul 2014 Comp. % nel 2015 ESPORTAZIONI DI FORLÌ-CESENA gennaio-dicembre 2015 La performance delle esportazioni provinciali è stata trainata dai principali settori, mentre le calzature e i prodotti agricoli hanno manifestato una flessione In crescita le esportazioni verso i Paesi UE e l’America Settentrionale. In flessione quelle verso i Paesi europei extra UE e l’Asia Orientale
  • 17. 17 TURISMO +0,8%5.024.201Presenze +2,6%3.970.456di italiani +1,8%1.052.922Arrivi -5,5%1.053.745di stranieri var.% sul 2014 valori assoluti 2015 • Condizioni molto favorevoli (meteoclimatiche e competitor in difficoltà) • Arrivi e presenze in lieve aumento nonostante la flessione dei turisti stranieri Criticità rilevate: • difficoltà nell’accesso al credito • carenza di infrastrutture • cambiamento del modello di soggiorno dei turisti e conseguente necessità di modifica dell’offerta • problemi di redditività e di capacità di investimento • Lievissimo aumento del comparto marittimo (che rappresenta oltre l’83,2 delle presenze) • In deciso aumento parchi e località montane STRUTTURA RICETTIVA agosto 2015 38.190 posti lettodi cui 534 alberghi67.296 posti letto2.838 esercizi 4,8 giorni2014 Periodo medio di soggiorno 4,8 giorni2015 7,3 giorni2000 22,4%2014 Quota di presenze straniere 21,0%2015 22,4%2000 MOVIMENTO TURISTICO COMPLESSIVO gennaio-dicembre 2015 Tenuta della stagione turistica 2015 Dal 2000 ad oggi
  • 18. 18 TRASPORTI Il 2015 ha visto, dopo anni molto negativi, qualche lieve segnale incoraggiante Ristrutturazione del settore con la chiusura di imprese di medio-grande dimensione Competizione sui prezzi al ribasso, generata da una domanda limitata e dalla concorrenza di imprese con sede in altro Stato della UE il 78,7% sono imprese individuali l’88,4% sono imprese artigiane TRASPORTO DI MERCI SU STRADA Variazione rispetto al 2014 -2,1%Italia -2,8%Emilia-Romagna -3,7%Forlì-Cesena 1.263 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015 TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO (Indagine Unioncamere) Volume d’affari (Var. % 4°tr. 2015 su 4°tr. 2014) n.d.Italia n.d.Emilia-Romagna -2,7%Forlì-Cesena CONGIUNTURA TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO Variazione rispetto al 2014 -0,4%Italia -1,4%Emilia-Romagna -2,6%Forlì-Cesena 1.821 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE In una situazione di prolungata e grave difficoltà, la riduzione del prezzo del petrolio ha determinato la diminuzione di alcune voci di costo delle imprese
  • 19. 19 CREDITO 50 71 79 Sportelli ogni 100.000 abitanti Var. % 2015/2014 Numero al 30/09/2015 SPORTELLI BANCARI 30.198 3.146 313 -3,3%Emilia-Romagna -3,1%Italia -3,4%Forlì-Cesena STRUTTURA IMPRENDITORIALE Prosegue il ridimensionamento strutturale del settore La densità degli sportelli si conferma superiore in provincia rispetto agli altri livelli territoriali
  • 20. 20 CREDITO DEPOSITI PER ABITANTE dati al 31/12/2015 in euro 26.147Emilia-Romagna 22.776Italia 24.071Forlì-Cesena Valori I depositi per abitante sono inferiori alla media regionale e superiori al dato nazionale DEPOSITI PER LOCALIZZAZIONE DELLA CLIENTELA dati al 31/12/2015 milioni di euro 1.384.679 116.366 9.530 Valori +4,0%Emilia-Romagna +3,5%Italia +4,8%Forlì-Cesena Var. % dic 2015 su dic 2014 RACCOLTA BANCARIA Prosegue l’incremento dei depositi con un ritmo superiore alla media regionale e nazionale
  • 21. 21 CREDITO IMPIEGHI (AL NETTO DELLE SOFFERENZE) Variazioni % dicembre 2015 – dicembre 2014 -1,0% -4,6% -1,4% Totale Imprese -3,7% -4,0% -3,0% Italia Emilia-Romagna Forlì-Cesena QUALITÀ DEL CREDITO Sofferenze su impieghi totali (al 31/12/2015) 11,92%Emilia-Romagna 10,25%Italia 11,76%Forlì-Cesena IMPIEGHI (AL NETTO DELLE SOFFERENZE) PER SETTORE DI ATTIVITÀ ECONOMICA Variazioni % dicembre 2015 – dicembre 2014 -2,1% -0,4% +3,7% Industria -2,7%-10,8%Italia -12,3% -18,1% Costru- zioni -3,7%Emilia-Romagna -0,6%Forlì-Cesena Servizi IMPIEGHI VIVI PER ABITANTE dati al 31/12/2015 in euro 26.705 30.264 31.009 Emilia-Romagna Italia Forlì-Cesena IMPIEGHI BANCARI
  • 22. 22 ARTIGIANATO Difficoltà diffuse in tutti i settori “artigiani” Più rilevanti le problematiche per edilizia e trasporti Criticità segnalate: • pressione fiscale elevata • difficoltà nella riscossione dei crediti • crisi di liquidità e di accesso al credito • adempimenti burocratici gravosi PRODUZIONE ARTIGIANATO MANIFATTURIERO DI FORLÌ-CESENA STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015 -1,5%Italia -1,8%Emilia-Romagna -1,8%Forlì-Cesena 13.557 SEDI E UNITÀ LOCALI ATTIVE Variazione rispetto al 2014 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 1°t.2011 2°t. 3°t. 4°t. 1°t.2012 2°t. 3°t. 4°t. 1°t.2013 2°t. 3°t. 4°t. 1°t.2014 2°t. 3°t. 4°t. 1°t.2015 2°t. 3°t. 4°t. Tassidicrescita La produzione dell’artigianato manifatturiero resta in terreno negativo
  • 23. 23 COOPERAZIONE Nel 2015 il comparto ha fatto rilevare segnali di criticità: • ha continuato però a far leva sui propri fattori distintivi (spirito solidaristico) • le criticità maggiori si sono riscontrate nelle aree cultura, servizi, sociale, edilizia e autotrasporti • è proseguita la difesa dei livelli occupazionali +2,5%Italia -0,1%Emilia-Romagna +2,4%Forlì-Cesena 548 IMPRESE ATTIVE* Variazione rispetto al 2014 STRUTTURA IMPRENDITORIALE al 31/12/2015 * Dato delle unità locali non disponibile 104 cooperative sociali: stabili • punto di riferimento per il welfare locale • difficile fase di consolidamento • incertezze circa l’andamento degli appalti pubblici • rallentamento nell’attività di inserimento di soggetti svantaggiati COOPERAZIONE SOCIALE
  • 24. 24 NON PROFIT 99 15 59 6 ER 99 20 64 7 FC 11Addetti ogni 1.000 abitanti 80Volontari ogni 1.000 abitanti 57ONP ogni 1.000 imprese attive 5ONP ogni 1.000 abitanti ITCensimento 2011 RISULTATI DEL 9°CENSIMENTO ISTAT +14,4%38.844Volontari +84,5%7.648Addetti +22,3%2.582ONP Var.% dal Censimento del 2001 N.Censimento 2011 Il “settore” Non Profit provinciale riveste un ruolo rilevante nell'economia del territorio. Lo sviluppo del Non Profit si muove parallelamente ai cambiamenti della società su cui insiste e alla rimodulazione dei bisogni sociali dei singoli individui Il “settore” genera il 2,1% del valore aggiunto totale della provincia (Emilia-Romagna 1,7%, Italia 1,8%) 10,9 10,6 10,6 13,5 Inc. % FC su ER 825 314 407 104 Numero Organizzazioni di volontariato Totale Associazioni di promozione sociale Cooperative sociali Le ONP registrate (dati al 31/12/2015) INQUADRAMENTO (PARZIALE) AL 31/12/2015
  • 25. 25 SCENARI DI PREVISIONE 2016 2017 Mondo +2,6 +3,1 Stati Uniti +1,7 +2,0 Cina +6,0 +6,0 India +6,6 +6,9 Giappone +0,8 +0,4 Russia -0,8 +1,2 2016 2017 UEM +1,4 +1,5 Germania +1,4 +1,6 Francia +1,1 +1,2 Spagna +2,7 +2,0 Regno Unito +1,8 +1,8 Italia +1,1 +1,2 PRODOTTO INTERNO LORDO Variazione percentuale sull’anno precedente PROMETEIA Aprile 2016 Fonte: Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Prometeia (aprile 2016)
  • 26. 26 +0,9 2016 +1,1+0,4Forlì-Cesena 20172015 SCENARI DI PREVISIONE VALORE AGGIUNTO TOTALE Variazione percentuale sull’anno precedente PROMETEIA Aprile 2016 Il valore aggiunto provinciale è tornato in zona positiva nel 2015 ed è previsto in crescita progressiva nei prossimi due anni Fonte: Elaborazioni Unioncamere Emilia-Romagna su dati Prometeia (aprile 2016)
  • 27. 27 VALUTAZIONE DI SINTESI SUI DATI Nel 2015, nonostante il tessuto imprenditoriale della provincia abbia continuato a risentire di difficoltà diffuse, alcuni importanti indicatori hanno mostrato una significativa discontinuità: • il calo delle imprese si è stabilizzato • la grave tensione registrata nel mercato del lavoro si è lievemente affievolita • l’industria manifatturiera, anche se con ritmi di crescita non ancora soddisfacenti, conferma una dinamica congiunturale positiva • l’export ha manifestato performance positive • il valore aggiunto prodotto nel 2015 è stimato in aumento con un trend in miglioramento per il 2016 e il 2017
  • 28. 28 RAPPORTO SULL’ECONOMIA: STRUMENTO DI ANALISI E DI INTERPRETAZIONE CO-PRODOTTO Tra le caratteristiche distintive del Rapporto sull’economia della provincia di Forlì- Cesena va evidenziato che: • è disponibile con il livello di articolazione attuale dal 1989 • l’analisi dei dati è arricchita da un lavoro di network interpretativo che coinvolge, attraverso interviste specifiche e dedicate, tutti i principali attori dell’economia provinciale
  • 29. 29 FOCUS TESTIMONI AUTOREVOLI I principali risultati: • Anche se il clima di fiducia delle imprese è per certi aspetti ancora critico, si avverte una forte aspettativa di stabilizzazione e, soprattutto, si rileva in alcuni casi un’inversione di tendenza • Si tratta di segnali che, dopo anni fortemente negativi, non sono sufficienti ad un pieno recupero, ma sono comunque interpretati in senso positivo • E’ ormai maturata diffusamente la convinzione che è necessario “guardare avanti” e non fossilizzarsi nel tentativo di ricostruire la situazione pre-crisi che ha caratteristiche non ripetibili e anche superate • Tutti i settori, nessuno escluso, sono interessati da forti cambiamenti che ridefiniscono contesto e scenario • In tutti i settori sono ritenute sempre più indispensabili professionalità e competenza in un’ottica di formazione continua • Le aree imprenditoriali con maggiori prospettive sono quelle nelle quali si compete con la specificità e la creatività • I driver trasversali di crescita sono individuati principalmente nella digitalizzazione e nella comunicazione
  • 30. 30 I principali risultati: • La crisi ha colpito più duramente le piccole imprese, le imprese artigiane e in generale quelle meno strutturate • Siamo di fronte ad una forte polarizzazione: - una parte di imprese, che hanno affrontato positivamente la crisi, ora sono particolarmente provate e in difficoltà - un’altra parte di imprese si è dimostrata resiliente alla crisi e evidenzia ottime performance; anche quelle che operano in settori “maturi”, grazie alle leve dell'internazionalizzazione e dell'innovazione sono diventate più solide e competitive • La capacità di reazione e di resilienza alla crisi prolungata è stata diversa nei tre principali macro comparti (Agricoltura, Manifattura, Servizi) . Il “prezzo più duro” è stato pagato dall'edilizia e dai trasporti: settori entrambi tuttora in grave difficoltà • Nei settori a scarsa specializzazione il turn over è più elevato e il ricambio difficile • La redditività ha in alcuni casi raggiunto un livello critico • Situazione che si combina con il problema dell’accesso al credito FOCUS TESTIMONI AUTOREVOLI
  • 31. 31 I principali risultati: • Anche l'operatività dei Confidi è rappresentativa dell'andamento generale: i finanziamenti hanno subìto una pesante riduzione e quelli erogati hanno prevalentemente un orizzonte di breve termine e sono volti al consolidamento. Solo una parte limitata di essi è dedicata agli investimenti • Sono diffusamente evidenziati gravi problemi tuttora irrisolti del nostro Sistema Paese che rendono difficile la sopravvivenza delle imprese (elevato prelievo fiscale, eccessiva burocrazia e approccio ai controlli sanzionatorio e repressivo) • Anche il nostro sistema produttivo ha sperimentato la pervasività della globalizzazione e l’interdipendenza dei fenomeni globali • In questo contesto il tema della qualità della vita delle imprese è percepito come cruciale a partire dalle dotazioni infrastrutturali fisiche e relazionali • Strategico è ritenuto anche il rafforzamento dei processi di governance e il ruolo dei corpi intermedi • E’ molto sentita la necessità di lavorare sulle specializzazioni per sostenere lo sviluppo: prevale la percezione che il nostro Territorio abbia forti opportunità di crescita che dobbiamo, insieme, esser in grado di cogliere FOCUS TESTIMONI AUTOREVOLI
  • 32. GRAZIE PER L’ATTENZIONEGRAZIE PER L’ATTENZIONE