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Periodico di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [ D.O.B.2005] II Edizione N 13, Giugno 2015
L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO
CHI SIAMO
Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda edizione
limitata a 200 copie cartacee a colori & bianco e nero di circa 16 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mailist. Siamo online
[ https://www.facebook.com/carmine.gonnella https://www.facebook.com/lavocealternativa https://twitter.com/CarmineGonnell1 Online informatios
go to www.britalycanreslondra.com
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Siamo operatori dell’ informazione [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo
imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“
Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore
E-mail : lavocealternativa@gmail.com
Collaboratori: DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia , Goffredo Plmerini
DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) , Antonio Murabito e alla distribuzione e diffusione Ilario
Mario Ponzi.
: Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto.
La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni : Via posta, pagabili a La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close,
Bromley BR2 9JD Kent conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie .
Calabritto e dintorni
11
FREEFREE
Enzo Apicella
"
.soltanto tu conosci e sai...la mia
storia e i suoi guai...dammi la forza e
la serenita'...per continuare questa
vita con la giusta dignita'...so che la
strada e' lunga e tortuosa...faccio a
meno di quella virtuosa...ma vorrei
evitare quella piu' pericolosa...spesso
buia e misteriosa...non cerco ne fama
e ne gloria...ne tantomeno finire sui
libri di storia...desidero soltanto una
vita serena...con tanta salute e in
meno qualche pena...mi rivolgo a te
"Grande Spirito" che mi as-
colti...proteggimi da questa societa'
infame intrisa di superficialita' e vis-
suta da stolti...
Antonio Murabito
Aforismi
I TUTTOLOGI CONO COLORO CHE
CREDENO DI SAPER TUTTO, NON
AVENDO NIENT' ALTRO PIU' DA
CHIEDERSI
PER L' EVOLUZIONE DELLA SPECIE, GUAI SE
L' UOMO SMETTESSE DI RITICARE E
CRITICARSI
LA VERITA' E' UN INSIEME DI TANTE
REALTA'
lavocealternativa @Britalycanews www.britalycanewslondra.com
"La mucca deve mangiare per essere munta"
ILLEGALMENTE PARLANDO...
In Italia da decenni , quando si parla di
illegalita’ e criminalita’ organizzata,si e’
comiato un termine che non ha nessun
significato etimologico: Mafia, Forse e’
arrivato il momento di iniziare a parlare
apertamente di antistatalismo politico e
amministrativo , sopratutto nella gestione
della Cosa Pubblica. L’ antistatalismo
politico/amministrativo secondo noi (e l’
abbiamo sempre ribadito) nasce nel 1970
con l’ istituzione delle regioni elettive e
legislative. Non era necessario ! Per am-
ministrare pragmaticamente il territorio,
bastava istituire degl’ enti amministrativi,
[ Art. Cost. 5] ma direttamente controllati
dallo Stato Centrale, con l’ istituzione di
una commissione bicamerale perma-
nente .Detto cio’, crediamo che sia
troppo tardi per poter cambiare le regioni
oramai sono diventati a tutti gli effetti
Stati nello Stato [cg]
Pagina 4
“Capitalmafia”
Mafia Capitale, inchiesta bis: 44 arresti e 21 perquisizioni. In manette consigliere regionale Gramazio Pagina 2
CULTURA & SOCIETA
Nino Bellinvia
“Berlino-Roma e viceversa"
di Antonietta Benagiano
Pagine 6 & 7
Note Editoriali
Mono
Cameralismo
Imperfetto
FESTA
DELLA
...
Pagina 5
INPS: ONLINE IL
NUOVO
PORTALE PER I
CONSOLATI
Comites
30 Maggio, Clerk-
enwell Road, Chi-
esa Italiana: sec-
onda seduta del
Comtes Londra
Pagina 10
Cultura
all'Estero
Il tutto a...
Pagina 9
COMUNICATI
Pagina 8
A UNO MATTINA
RAI ANTEPRIMA
DELL’INNO DEGLI
ITALIANI NEL
MONDO “ITALIA
PATRIA MIA”
Italiani all’ estero
Da:” Il vero peccato originale
IL “RAZZISMO DIVINO”
( il lettore usi discrezione, capisco che quando diro’ potra’ offendere la sensibilita’ di qualcuno
ed e’ libero di cancellarsi)
L’ odio razziale o se vogliamo umano ha
origini bibbliche. In Genesi , Dio ( o chi
perLui) scelse tra la specie umana
Adamo ed Eva, come custodi del suo
“Regno”. Quella del primo uomo e prima
donna, lo sappiamo e’ solo una favola, o
meglio geneticamente impossibile, ma fu
la prima distinzione
o discriminazione tra
gli uomini, operata
da Dio ( o chi per-
Lui). Badate bene
( e va detto) che
Caino ammazzo il
fratello perche’ Dio
( o chi perLui) rifiuto’
i suoi doni della
Terra, mentre accet-
tava quelli dei primo-
geniti del gregge di Abele, generando in
lui l’ odio verso il fratello, che di colpe
non ne aveva, fu solo una vittima.
Questo comportamento “poco” divino, lo
possiamo carpire ancora oggi, nelle
famiglie, nelle societa’, idologie e poli-
tiche. [cg]
SIAMO ONLINE @
WWW.BRITALYCANEWSLONDRA.COM
2 11
LocalNews Calabritto e dintorni
“Ma questi i consiglieri comunali devono
sta ai nostri ordini …. faccio come … ma
perché io devo sta agli ordini tuoi …. te
pago … ma va a fanculo”. Salvatore
Buzzi, l’uomo delle coop che diceva:
“Pago tutti”, spiega in una intercettazione
l’asservimento totale dei politici agli ordini
di Mafia Capitale. Il secondo atto
dell’inchiesta è arrivato questa mattina: 44
arresti, 21 perquisizioni A tre giorni dal
giudizio immediato per il “Mondo di
mezzo” arriva una nuova tempesta
giudiziaria sulla politica. Ci sono, tra gli
altri: l’ex consigliere regionale di Forza
Italia (Luca Gramazio), l’ex presidente Pd
del Consiglio comunale in Campidoglio
(Mirko Coratti) e l’ex assessore alla Casa
del Pd (Daniele Ozzimo). E poi i con-
siglieri comunali di Fi (Giordano Tredi-
cine) e “Centro democratico con Ta-
bacci” (Massimo Caprari). Ma anche l’ex
presidente Pd del X Municipio di Ostia
(Andrea Tassone) e l’ex assessore Pd alle
Politiche sociali (Angelo Scozzava).
ome nella prima tranche nel mirino degli
inquirenti sono finiti democratici e forzisti,
alcuni dei quali risultavano già inda-
gati. Cuore di questa seconda parte di
inchiesta il business degli immigrati di
cui parlava in una famosa intercettazi-
oneBuzzi: “Con gli immigrati si fanno più
soldi che con la droga”. In manette anche i
manager di una cooperativa di
area Comunione e Liberazione.
Tra gli arrestati uomini di Forza Italia e
del Pd
Tra i 44 arresti del Ros c’è Luca
Gramazio, consigliere di Forza
Italia in Regione Lazio che si era dimesso
dal capogruppo subito dopo la prima tranche
dell’inchiesta, ma non aveva lasciato la pol-
trona di consigliere alla Pisana. Per lui l’ac-
cusa è di partecipazione all’associazione
mafiosa capeggiata da Massimo Carmi-
nati per aver favorito sfruttando la sua carica
politica: prima come capogruppo Pdl al
Consiglio di Roma Capitale e in seguito
come capogruppo Pdl (poi FI) appunto
in Consiglio Regionale. Per gli inquirenti era
stato a cena nel 2013 insieme al padre con
Carminati: “Nulla da rimproverarmi – aveva
detto rispondendo alla domanda sulla
nomina alla commissione Trasparenza –
Non faccio parte di un sistema”. In una in-
tercettazione, il 23 luglio del 2013, però
Carminati gli diceva: “Mo te sto a guarda’
‘sta cosa per la … commissione tras-
parenza”.
Misura cautelare anche per l’ex presidente
del Consiglio comunale di Roma, Mirko
Coratti, che si era autosospeso dal Partito
democratico a dicembre. Lo scorso gennaio
contro il suo ufficio politico c’era stato un
attentato incendiario. In manette anche l’ex
assessore alla Casa del Campi-
doglio, Daniele Ozzimo (Pd): quest’ultimo
era alla cena risalente al 2010 che per qual-
che giorno ha rappresentato con una foto-
grafia della capacità di infiltrazione di Mafia
capitale nelle istituzioni. I Ros hanno ese-
guito gli arresti anche dei consiglieri
c o m u n a l i G i o r d a n o T r e d i -
cine (vicepresidente del consiglio comunale
e vicecoordinatore di Forza Italia per il
L a z i o ) , M a s s i m o
Caprari (capogruppo Centro democ-
ratico in Comune), l’ex presidente del X
Municipio (Ostia), Andrea Tas-
sone (Pd), Fabrizio Franco Testa, Angelo
Scozzava, ex assessore alle Politiche sociale
e già alla guida del dipartimento Promozione
dei Servizi Sociali e della salute del
Comune. Nuova ordinanza di custodia cau-
telare anche per Carminati e Buzzi.
Il gip Flavia Costantini ha firmato l’ordine
di cattura anche per Stefano Bravo (già
protagonista delle polemiche politiche leg-
ate alla prima ondata di arresti, perché tra i
creatori della fondazione Human di Gio-
vanna Melandri) e Pierpaolo
Pedetti (Pd), presidente della commissione
comunale Patrimoni. Domiciliari
per Stefano Venditti, ex presidente della
Lega Coop Lazio, il dirigente della Re-
gione LazioGuido Magrini nella veste di
responsabile del dipartimento politiche
Sociali, Mario Cola, dipendente del dipar-
timento Patrimonio del Campi-
doglio, Franco Figurelli (misura carcere)
che lavorava presso la segreteria di Coratti.
Domiciliari per il costruttore Daniele Pul-
cini.
I carabinieri del Ros hanno eseguito misure
cautelari per 44 persone con accuse
di associazione di tipo mafi-
oso, corruzione, turbativa d’asta, false
fatturazioni, trasferimento fraudolento di
valori e altri reati. E la procura di Roma
allarga al resto d’Italia l’inchiesta sulle
relazioni pericolose tra colletti bianchi e
criminali ormai organizzati: gli arresti sono
stati eseguiti nelle province di Roma, Rieti,
Frosinone, L’Aquila, Catania ed Enna.
Perquisite 21 persone c’è anche l’ex capo
di gabinetto di Nicola Zingaretti alla Re-
gione Lazio, Maurizio Venafro. L’ex
braccio destro del presidente della Regione
è indagato dai pm romani per il reato di
tentativo di turbativa d’asta. La vicenda,
per la quale Venafro si è dimesso nel
marzo scorso, è relativa ad una gara d’ap-
palto per l’acquisto del servizio Cup (il
Centro Unico Prenotazione) che venne
indetta e poi revocata nel dicembre scorso
dallo stesso Zingaretti dopo che il bando
era finito nelle carte dell’inchiesta.
I carabinieri, questa mattina all’alba, sono
arrivati nella sede della cooperativa La
Cascina a Tor Vergata (Roma) per ac-
quisire documenti. Cuore di questa seconda
tranche di il business degli immigrati di cui
parlava in una famosa intercettazione l’ex
uomo delle coop, Salvatore Buzzi: “Con gli
immigrati si fanno più soldi che con la
droga”. La rete di cooperative sociali, gra-
zie a Mafia Capitale, si “sono assicurate
numerosi appalti e finanziamenti
della Regione Lazio, del Comune di
Roma e delle aziende municipalizzate”.
Da: Il Fatto
“Capitalmafia”
Mafia Capitale, inchiesta bis: 44 arresti e 21
perquisizioni. In manette consigliere regionale
Calabritto e Quaglietta si tingono d'Europa. Da venerdì 29
maggio a lunedì 1 giugno il paese sta ospitando una rap-
presentanza di studenti impegnati nel progetto Erasmus
presso l'Università di Salerno. Uno scambio culturale che
si muove sulle basi dell'ospitalità e della conoscenza delle
bellezze naturalistiche e architettoniche di Calabritto e
Quaglietta.
L'evento è promosso da Erasmus Student Network - Salerno in
collaborazione con il Forum Dei Giovani di Calabritto, con la
partecipazione di Rete dei Giovani e il patrocinio del Comune
di Calabritto, Fis.Av Federziario Avellino, FNI Federterziario
Salerno, Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani,
Lu Bannaiuolu - Il mensile di Calabritto e Quaglietta, Gruppo
Escursionistico Piceni-Sele, Pro Loco Aquae Electae, Lo
Scrigno.
Gli studenti universitari provengono da Lettonia, Ungheria,
Germania, Colombia, Argentina, Spagna e sono stati accolti
presso il casale adiacente il santuario della Madonna della
Neve. A coordinare il palinsesto della "quattro giorni" il Forum
dei Giovani dei Calabritto.
Agli studenti è stata riservata una calorosa festa d'accoglienza
la serata di venerdì 29; mentre la giornata di sabato 30 l'hanno
trascorsa nel segno del trekking tra i sentieri Cai del Parco
Regionale dei Monti Picentini, raggiungendo prima il santuario
della Madonna di Grienzi e poi il centro abitato di Calabritto, e
visitando la splendida cascata del Tuorno.
Nella giornata domenicale (31 maggio) sono stati accolti in
mattinata in piazza San Nicola a Quaglietta, dove insieme ai
ragazzi de Lo Scrigno e le massaie quagliettane hanno la-
vorato la pasta fatta in casa, A seguire visita del Borgo Medio-
evale e passeggiata lungo il fiume Sele. Oggi 1 giugno, a
Calabritto, il saluto delle istituzioni e il rientro a Salerno.
IrpiniaFocus
Festival musicale "Il Sele in Musica", manifestazione canora
regionale, in programma a Calabritto domani, venerdì 5 giugno,
alle ore 20:30 in piazza Matteotti.
Alla serata parteciperanno oltre venti concorrenti divisi per categoria
big e under 16. Ospite d'eccezione della serata è la can-
tautrice Roberta Faccani, voce dei Matia Bazar fino al 2010. Il suo
brano forse più conosciuto, cantato insieme ai Matia Bazar è "Ti
sento". A presentare la serata la serata sono il giornalistaGelso-
mino Del Guercio insieme a Michela Lione.
A promuovere la serata è l'associazione onlus CRE.DI.AMO.CI. di
Calabritto. «Quando, insieme ad altri, ho pensato ad organizzare un
evento - spiega il presidente Romina Grasso - avevo in mente qual-
cosa che potesse far “aprire” il paese , qualcosa che potesse far
scoppiare “questa bolla” in cui viviamo, qualcosa che potesse per-
metterci di confrontarci con realtà diverse, di vedere persone nuove,
culture nuove ma soprattutto di rendere il tutto un puro divertimento
per grandi e per piccoli. Il risultato ottenuto da diverse giornate pas-
sate a discuterne è stato un Festival… che avrebbe dovuto richia-
mare tutta la Valle, tutte le popolazioni limitrofe , per azzerare
quanto più possibile il campanilismo che prevale, e così è nato, pre-
ceduto dal Concorso Canoro dell’anno 2014, il FESTIVAL “IL SELE
IN MUSICA” …».
Inserito nell’evento PRIMAVERA IN PIAZZA, ormai alla sua Terza
Edizione, il Festival apre la stagione calda, appunto ormai siamo
agli sgoccioli della primavera e all'avvento dell'estate, e vedrà pro-
tagonisti ragazze e ragazzi provenienti da tutta la Campania,
promuovendo appieno l’ idea di apertura che l’Associazione di Vo-
lontariato “CRE.DI.AMO.CI” ONLUS incoraggia fin dall’inizio.
L’Associazione di volontariato “CRE.DI.AMO.CI.” Onlus, prosegue la
presidente Romina Grasso, «unisce Musica e Solidarietà per lanci-
are un messaggio positivo alla Società. In un momento delicato
come questo dove la società tende a creare piccole anarchie, l’As-
sociazione vuole inviare un messaggio positivo e la Musica diventa
veicolo di aggregazione tramite cui scoprire la Solidarietà e crea
l’opportunità di approcciarsi al Mondo del Volontariato anche at-
traverso momenti di svago». IrpiniaFocus
Il Sele in Musica", Weekend a Calabritto e
Quaglietta per gli studenti
dell'Erasmus dell'Università
10 3
ROMA aise - L’INPS ha messo a
punto un nuovo portale telematico
dei servizi per leRappresentanze
Diplomatiche.
Nel darne notizia, l’Istituto di previ-
denza ricorda che il portale nasce in
applicazione dellaConvenzione
siglata il 20 giugno 2012 con
il Ministero degli Esteri, che
prevede diverse iniziative dirette ad
intensificare i rapporti di collabora-
zione fra le due Istituzioni, semplifi-
cando le procedure per migliorare il
servizio all’utenza.
In tale ottica, prosegue la nota,
“Inps e MAE aprono sperimental-
mente il nuovo portale dei servizi
ad un numero significativo di Rap-
presentanze Diplomatiche, indi-
viduate in base alla consistenza
della comunità di pensionati resi-
denti nella circoscrizione di compe-
tenza ed alla quantità di richieste
che pervengono all’INPS”.
In via sperimentale sono state indi-
viduate trenta rappresentanze, in
base alla consistenza della comu-
nità di pensionati residenti e alla
quantità di richieste trasmesse
all’INPS.
Si tratta dei Consolati di Bahia
Blanca, Buenos Aires, Cordoba,
La Plata, Lomas De Zamora,
Mar Del Plata, Mendoza, Moron
e Rosario; Melbourne, Charle-
roi, Porto Alegre, Montreal, Li-
one, Marsiglia, Metz, Colonia,
Dortmund, Jakarta, Managua,
Detroit, New York, Johannes-
burg, Cape Town, Basilea, Gi-
nevra, Zurigo, Bangkok, Monte-
video e Caracas.
Per queste sedi i servizi disponibili
sul portale sono Archivio pensioni,
per consultare l’archivio dei tito-
lari di pensione; variazioni ana-
grafiche, per comunicare variazi-
oni inerenti lo stato di famiglia,
cambi di residenza, decessi, etc.;
Variazione coordinate bancarie,
per comunicare la variazione delle
coordinate bancarie per l’ac-
credito della pensione; Acquisizi-
oni RED - 2014, per trasmettere
le dichiarazioni reddituali finaliz-
zate alla verifica del diritto alle
prestazioni collegate al reddito e
le dichiarazioni dirette ad ottenere
l’applicazione di detrazioni d’im-
posta sulle pensioni; link al por-
tale di Citibank, per comunicare
l’attestazione di esistenza in vita
dei pensionati.
L’applicativo è accessibile at-
traverso il percorso “Servizi
Online > Per tipologia di utente >
Enti pubblici e previdenziali >
Servizi per i consolati”.
Per accedervi è necessario il PIN
rilasciato dall’INPS, che le Am-
basciate e i Consolati potranno
richiedere via PEC alla Direzione
Centrale Sistemi Informativi e
Tecnologici – Area Sicurezza
ICT, secondo le modalità che
verranno loro comunicate dal
MAE.
(aise)
INPS: ONLINE IL NUOVO PORTALE PER I CONSOLATI
18 PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE
Italiani all’ estero
O meglio, una “appollaiata”
senza galli. Il gallo in questione
era il Capo dell’ Ufficio conso-
lare o un suo rappresentante
appositamente delegato, as-
sente alla seduta, come legge
prevede. Una mancanza non
trascurabile, perche’ attenzi-
one, questi ha il ruolo di ga-
rante. La seduta e’ stata pre-
sieduta dal neo eletto Presi-
dente Pietro Molle, uomo di
spicco dell vecchio associazi-
onismo ed aggiungerei persona
rispettabile e stimabile. A parte
qualche veterano tutti i membri
erano alle loro prime armi, in
rotaggio come loro stessi
hanno fatto notare ai presenti.
Devo ammettere che tutto
sommato si sono comportati
“discetamente”, a parte un epi-
sodio increscioso tra due
membri, fatto per altro di
natura del tutto personale che
riguaderebbe piu’ la psicologia
moderna che la vita politica e
amministrativa di un ente elet-
tivo.
Gli ordini del giorno,
sono stati le com-
missioni e i parerei
obbligatori sulle
richieste di con-
tributo ricevuto dagli
Enti gestori e i
mezzi di comuni-
cazioni. Qui devo
dire che ci sono
state dell’ anomalie
da parte dell’ ese-
cutivo. Tutti sap-
piamo che i membri
del comitato ( non
oserei mai chiamarli
consiglieri) per po-
tere esprimere un
parere obbligatorio,
hanno 30 giorni di
tempo, questi servono per ac-
certare, l’ autenticita’ delle
documentazioni ad esse corre-
late. Questo non e’ stato pos-
sibli perche’ mancavano le
dovute documentazioni e pro-
gettazioni e il tutto e stato posti-
c ip a t o , a l la p r o s s im a
“appollaiata” ( il lettore usi dis-
crezione) Altro discorso e’ stato
per i contrinbuti per la stampa
italiana all’ estero. Solo SM La
Notizia ha presentato la do-
manda. Anche qui’ una
“piccola” anomalia da riportare,
era documentata da un’ unica
fattura di £ 3.200.00, poi a
parere dato il direttore respon-
sabile ha fatto girare tra i mem-
bri una foto sul suo telefonin-
ino, di una pila di giornali. Onde
sta l’ anomalia ? Per chi ha
avuto gia’ a che fare con la
stampa italiana all’ estero sa
che non e’ la prassi e mi fermo
qui. Il Presidente e non solo,
durante la seduta, onde evitare
troppi interventi da parte del
pubblico ( togliendo la stampa
cartacea e online circa due)
aveva promesso e per la prima
volta nella storia dei Comites,
di dare loro la parola, purtroppo
per il fattaccio sopra menzi-
onato, la promessa si e’ “ arru-
alta nella marina”, per usare un
eufemismo. (io ho sempre
scritto e riscritto, che i Comites
prenderanno reale valore solo
quando i membri del pubblico
supereranno quelli del Comi-
tato).
Tutto su
www.britalycanreslondra.com
Nella foto il neo Presidente Pietro
Molle intervistato da Londra One
Radio [cg]
30 Maggio, Clerkenwell Road, Chiesa Italiana: seconda seduta del Comtes Londra
Note editoriali...................... MONOCAMERALISMO IMPERFETTO
IL PRIMO PORCELLUM
FU IL MATTARELLUM
Vogliamo sfatare un’ altra
( come si suol dire) leggenda
metropolitana. Nel referendum
del 1993 proposto dai radicali
( all’ epoca ne facevo parte) il
popolo venne chiamato non per
abolire il sistela elettorale dei
padre repubblicani, cio’ il pro-
porzionale, ma solo rafforzare il
sistema elettorale al Senato,
ma avere sempre due sistemi
elettorali per equilibrare il po-
tere legislativo. poi venne Mat-
tarella ( si, l’ attuale presidente
della Repubblica) e con il suo
“minotauro”....
ANDARE VERSO
L’ ASSOLUTISMO E’
ANDARE CONTRO
NATURA
(Niente a che vedere con il
sesso ovviamente )
Badate bene che in Italia e nel
nostro Stato di Diritto, vuoi cos-
tituzionale, vuoi politico, il plu-
ralismo socio-politico e' da de-
cenni radicato nell' immaginario
collettivo. La stessa nostra
( fottuta) Costituzione ( non
solo sancisce) lo detta: " Tutti i
cittadini hanno diritto di associ-
arsi liberamente in partiti per
concorrere con metodo democ-
ratico a determinare la politica
nazionale.
" Noi comuni
mortali senza caste,
apettiamo
pazientemente che
anche il legislatore lo
carpisse senza se e
senza, che e’ solo
con un sistema
uniproporzionale si
potrebbero
eleggere
direttamente , anche
il Capo dello Stato o
governo, nonche’ i
membri della
Consulta
Alcune settimane fa lan-
ciammo l’ uniproporzionale,
ossia un sistema elettorale che
consiste nella suddivisione del
territorio in 50 circoscrizioni
con 10 collegi per la Camera e
5 per il Senato. In tutto 750
parlamentari. In ogni circoscri-
zione vengono eletti con l’ uni-
nominale ( una sola prefer-
enza) dieci deputati e sei
senatori. I seggi vengono poi
assegnati proporzionalemente
ai voti ottenuti da ogni singolo
candidato a prescindere dalla
lsta. Con questo metodo si
potrebbe eleggere anche il
Capo dello Stato e la consulta,
basterebbe aggiungere sulla
su ogni scheda elettorale le
voci “Capo dello Stato” e
“Membro della Consulta”. Si
porrebbe definitivamente fine,
sia ad un Parlamento di nomi-
nate e disonorati, sia alla co-
sidetta partitocrazia. Il cittadino
prima di tutto. In Italia
purtroppo e va detto, non e’
tutta colpa dei cittadini se i
“nostri” politici sono quelli che
sono, bensi’ colpa di una
classe dirigente e politica me-
diocre e apatica, senza inizia-
tive legislative pragmatiche.
Invitiamo come al solito alla
riflessione ….
VELO DO IO
L’ ITALICUM
Dopo il mattarellum non e’
cambiato assolutamente
nulla. Badate bene che ilmale
assoluto repubblicano e’ stato
ed e’ ancora la mancata ma-
terializzazione del pluralismo
socio-politico , ossia la de-
mocrazia partecipativa. Sergio
Mattarella ( l’ attuale Capo
dello Stato) con il suo Mat-
tarellum, nel 93/4 diete inizio,
a cio’ che oggi io definirei, “
riformismo ad personam” e l’
Italicum ne e’ la prova. Detto
cio’, vuoi con il mattarellum,
vuoi con il porcellum, il sis-
tema legislativo, il piu’ di un
ventennio, non e’ cambiato di
una sola virgola, perche’ le
vere riforme non ci sono state
e non ci saranno nemmenoo
con il monocameralismo im-
perfetto renzisconiano. Quello
che avverra’ ( ammesso e non
concesso passera’ anche la
riforma del Senato) sara’
quello gia’ accaduto in pas-
sato. Si faranno dei listoni
( per la cronaca i primi listoni
furono introdotti da Benito
Mussolini per ottenere il per-
mio di maggioranza nel
1923) , ove alberghera’ di
tutto e di tutti. Questo e’ esat-
tamente cio’ che avveniva
durante la “cosidetta” prima
Repubblica. Anche dopo Mat-
teo Renzi l’ anomalia legisla-
tive restera’ purtroppo. (detto
e ridetto) Noi riteniamo che
per una qualsiasi colazione di
governo per essere prag-
matica, occorre innanzi tutto
un programma legislativo
condiviso e sottoscritto da
tutte le forze politiche, intro-
ducendo il reato di lesa sov-
ranita’; onde evitare lo scilipo-
tismo* governativo. [BNL]
*prassi tipicamente italiana di
cambiare casacca politica
senza precise motivazioni
DEMOCRAZIA
ALTERNATIVA
In una democrazia avanzata e
moderna come la nostra le
opposizioni, il parlamento, il
Quirinale e la Corte Costituzi-
onale, sono organo dell' alter-
nanza. Le opposizioni sono
costruttive quando hanno le
alternative. Il parlamento e'
sovrano quando legifera senza
vincolo di mandato. Il Quirinale
e' bilanciato quando sa con-
trolla il Governo (art.Cost. 87)
La Corte Costituzionale e' su-
prema quando giudica equal-
mente e in tempi reali. Oggi,
abbiamo un opposizione senza
alternative. Un Parlamento di
nominati e sciliposti. Un Quiri-
nale che per paura di conflitti
istituzionali fa orecchie da mer-
cante. Una Consulta che
giudica a tempi "alternati " e
come si suol dire a babbo
morto. In conclusione, una de-
mocrazia senza paletti e bilan-
cieri non potra' mai funzionare,
ne' ora ne dopo Matteo
Britalycanewslondra.com
4 9
A ZAGABRIA “LA PIÙ BELLA MUSICA DA FILM MADE IN ITALY”
.
Dall’ Italia e dall’ Esteo Giorgio Brignola
Per agosto, parola di Renzi, i
trattamenti previdenziali, almeno
nella generalità medio/bassa,
saranno meno “stringati”. La Con-
sulta ha emesso, infatti, un
giudizio che è stato interpretato e
divulgato ufficialmente dall’Esecu-
tivo. Dato che non pochi Lettori,
pensionati INPS, ci hanno chiesto
maggiori notizie sul profilo della
loro”sopravvivenza previdenziale”,
tenteremo di fornire informazioni
semplici, ma solo indicative.
Intanto, le pensioni che avranno
un incremento, “una tantum”, con
la rata d’agosto, tengono conto
degli importi al lordo d’imposta.
Per i pensionati con più di una
certa somma mensile non cam-
bierà nulla. Per i valori inferiori, il
“tesoretto” d’agosto non supererà
Euro 750. Ovviamente, sull’im-
porto della pensione percepito al
lordo. A conti fatti, l’incremento
sarà contenuto tra Euro 750 ed
Euro 278. Per i trattamenti superi-
ori a Euro 3200 mensili (al lordo)
n on è pr e vis to nes s u n
“bonus”.Con una pensione simile,
lo possiamo anche motivare. Per
gli altri, resta una goccia insignifi-
cante nel mare del disagio
economico che dovranno, da set-
tembre, tornare a tirare la cinghia.
Dal 2016, con la riforma del mec-
canismo previdenziale, dovrebbe
esserci un adeguamento previ-
denziale più articolato. Comun-
que, poche decine d’Euro e non
per tutti. Prendiamo atto della
parziale soluzione governativa.
Anche se abbiamo seri dubbi sulla
sua applicabilità e sul concreto
impatto socio/economico che an-
drebbe a coinvolgere milioni di ex
lavoratori.
Restiamo, di conseguenza, assai
scettici e su posizioni di prudente
osservazione circa gli eventi che
si andranno a sviluppare, in mate-
ria,nei prossimi mesi. I problemi
che ne deriveranno potrebbero
scalzare anche il più ottimista dei
politici. Come a scrivere che “se
son rose, fioriranno!”
Metà anno si avvicina. Dopo i
provvedimenti promossi da Renzi,
sembra che la nostra situazione
socio/economica abbia trovato i
presupposti per un futuro equi-
librio economico. Ci auguriamo
che non sia solo una nostra im-
pressione. Il rinnovamento,
quando ci sarà, si trascinerà dietro
quel fardello politico tanto ingom-
brante e responsabile d’aver fatto
naufragare la Seconda Repub-
blica e d’aver compromesso
anche questa Terza. I fatti sono
palesi. E’ il Popolo italiano, sono i
lavoratori, a pretendere garanzie
di sopravvivenza. Il Palazzo ri-
mane un organismo sempre meno
strutturato per dibattere i destini
del Paese. Uscire dalla crisi è la
finalità di quest’Esecutivo
“giovane”. Di fatto, però, la
“certezza” è l’”incertezza” fanno
parte di una “stagione” politica da
poco iniziata. Neppure Renzi è
riuscito ad allontanare d’instabilità
che è tipica dei nostri mercati
economici. Puntare sul futuro d’I-
talia continua ad essere un’im-
presa a lungo termine. Vivere nel
Bel Paese resta ancora difficile e i
mesi che verranno potrebbero
riservarci altre sorprese. La cura
per l’Italia è ancora tutta da accer-
tare. Intanto, dovremo fare i conti
con un meccanismo socio/
previdenziale differente. Insomma,
gli italiani non ci stanno a ipote-
care il futuro senza tener conto
degli eventi passati.
Per quest’anno, anche se nes-
suno è profeta in Patria, non ci
dovrebbero essere altre manovre
”amare”. Renzi è riuscito a trasci-
nare in porto dei provvedimenti
che, anche nel recente passato,
sarebbero stati improponibili. C’è
da pensare, di conseguenza, che i
nostri errori avevano origini lon-
tane e, forse, non erano stati con-
siderati con maggiore attenzione.
Mentre il “lavoro” è indispensabile
per andare avanti, le famiglie te-
mono di non riuscire a tenere il
passo. La disoccupazione è come
una febbre perniciosa che, invece,
dovrebbe essere sconfitta.
Certo è che la panacea ai nostri
mali peggiori non può essere solo
l’ottimismo renziano. Pure se si
considera come il rimedio migliore
per salvare ciò che ancora può
essere salvato. Tenendo anche
conto che i provvedimenti
”positivi” sono stati varati da un
Parlamento alla vecchia maniera.
Del resto, le terapie d’urto non
hanno mai dato garanzie. Tra-
montati i tempi delle promesse
non mantenibili, ora si confida
sulle sorti di un’Italia in avvicenda-
mento. Di fatto, ci siamo resi
conto che è bastata una certa
determinazione per dare una spal-
lata alla politica nazionale; nata e
sviluppata sull’argilla. Il cambio
generazionale sta avvenendo in
tempi e in modi inattesi. Il difficile,
però, è capire dove s’assesterà. I
nostri dubbi d’apertura restano,
così, a tutto campo.
I problemi d’Italia ci sono
ancora tutti.
Soprattutto sul fronte economico,
che è quello che più ci preme;
anche se le mancanze non rispar-
miano neppure quello politico. Lo
abbiamo già scritto e ora giova
rammentarlo: l’Esecutivo Renzi
resta un Governo di transizione.
Durerà, almeno lo speriamo, sino
al 2016. In seguito, le elezioni
daranno una risposta popolare
alla situazione d’emergenza che si
è venuta a determinare in Italia,
ma non solo. Il “dopo” di questo
governo è ancora da definire. Il
prossimo Esecutivo sarà varato
con la“nuova” legge elettorale. Del
resto, questa Legislatura resta in
piedi proprio per non lasciare le
“castagne sul fuoco” a quella che
la seguirà. Con la fine del sistema
bicamerale “perfetto”, le novità
non mancheranno. Il cambio della
guardia riguarderà, in ogni caso,
più gli uomini che i partiti. Destra,
Centro e Sinistra dovranno, gioco
forza, trovare un”compromesso”
per garantire quella stabilità che,
in questa fase di vita del Paese,
non sembra preoccupare più di
tanto. Il comportamento dei partiti
sarà l’eloquente premessa per
evidenziare chi si mostrerà in
grado di ridare all’Italia una di-
versa dimensione politica. Forse,
l’avvicendamento potrebbe essere
migliore di quanto la realtà nazion-
ale ha saputo offrirci in questi
primi quattordici anni del nuovo
secolo. Sarà il livello comporta-
mentale degli uomini a guida dei
partiti a fare la differenza. Già nei
prossimi mesi, sarà possibile fare
la prima verifica della reale vo-
lontà di cambiare. I facili ottimismi
sono definitivamente finiti. La poli-
tica liberista è terminata con loro.
Non osiamo neppure ipotizzare se
chi verrà dopo Renzi intenda met-
tere in pratica ciò che ci aspetta-
vamo da questa Terza Repubblica.
E’, pur vero, che la realtà italiana
ha seguito le sorti di quell’europea;
ma è anche evidente che per cam-
biare la classe politica ci vorreb-
bero uomini nuovi che proprio non
ci sono. Pure per questo motivo,
Renzi è nelle condizioni per por-
tare avanti il suo progetto di
“ristabilimento” nazionale. Nel se-
colo scorso, avevamo dato la
nostra fiducia alle formule di
“centro-sinistra”, oggi non lo pot-
remmo più fare, anche volendolo. Il
“Centro” è sulla sottile linea di con-
fine che isola la “Destra” dalla
“Sinistra” e le simpatie di un ipo-
tetico Terzo Polo sono equamente
suddivise tra le opposte ali parla-
mentari. Eppure, un compromesso
dovrà essere trovato. In caso con-
trario, non sarà possibile andare
oltre. Con la mancanza di statisti,
l’Italia ha bisogno, almeno, di poli-
tici di rango. Ma dove sono? Tutti
sentono il bisogno di cambia-
mento. Però, tra realtà e bisogno i
contorni restano sempre indefiniti.
Se le cose stanno così, e così
stanno, c’è solo da sperare che il
prossimo Governo si muova con
“nuove” regole di stabilità.
Guardando all’Europa, gli esempi
di coerenza politica non mancano.
Meglio far tesoro delle esperienze
maturate in quest’Unione di cui
facciamo indissolubilmente parte.
A parole, è facile promettere. Man-
tenere ò ben altra cosa. Tant’è che
anche Renzi dovrà, gioco forza,
rivedere alcune posizioni che, poi,
non potrebbe mantenere. Averci
messo la “faccia”, su certe garan-
zie, non è stata la mossa risolu-
trice. Sul piano psicologico e me-
diatico, nulla da ribadire. Sul piano
pratico, però, c 'è un Parlamento
che dovrà confermare le tesi del
nostro Primo Ministro. In de-
mocrazia, e giova rammentarlo, tra
promettere e mantenere, soprat-
tutto sotto il profilo economico, c’è
un abisso non sempre colmabile.
Ora Renzi è ben conosce dei suoi
limiti e di quelli del partito al quale
appartiene. Gli “alleati” non sono
migliori. Quando ci sono dei bilanci
da fare e delle decisioni da pren-
dere, non si mette in gioco solo la
persona, ma anche il futuro di un
Esecutivo che dovrebbe reggere
sino al varo della nuova legge elet-
torale. Sul fronte dell’economia,
invece, è inutile sottacere certi
limiti e, tanti, nostri legittimi dubbi.
(bnl)
ESSERCI PER
CONTARE
SE SON ROSE
FIORIRANNO
EFFETTO
DOMINO
Cultura all'Estero
“OPEN ROADS”: IL CINEMA ITALIANO PROTAGONISTA A NEW YORK
NEW YORK- L’Italia sul red carpet a New
York per “Open Roads: New Italian Cin-
ema”. Prende il via oggi la rassegna che, gi-
unta alla quindicesima edizione, rappresenta il
maggior evento dedicato al cinema italiano
contemporaneo negli Stati Uniti.
Organizzata dalla Film Society of Lincoln
Center in partnership con Istituto Luce
Cinecittà e con il supporto dell’Istituto
italiano di cultura di New York, Italian
Trade Commission, Casa Italiana Zerilli
Marimò, la kermesse presenterà al pub-
blico newyorchese per otto giorni, fino
all’11 giugno, al Walter Reade Theater,
un’ampia selezione delle più importanti
produzioni italiane di quest’anno.
Il programma 2015 di Open Roads, curato
dal Program Director della Film Society of
Lincoln Center, Dennis Lim, docente della
NYU, già film editor del Village Voice e col-
laboratore del New York Times e del Los An-
geles Times, e da Isa Cucinotta, prevede quat-
tro proiezioni giornaliere per i 16 titoli scelti.
Tra questi, ben tre titoli hanno già una dis-
tribuzione statunitense: “I nostri ragazzi” di
Ivano De Matteo (Film Movement), “Cloro” di
Lamberto Sanfelice (Uncork’d), “Natural Re-
sistance” di Jonathan Nossiter (Filmbuff).
Nutrita anche la delegazione che accompagnerà
i titoli oltre oceano: saranno nella Grande Mela
Cristina Comencini, Francesca Archibugi,
Ivano De Matteo, Duccio Chiarini, Masbedo
(Jacopo Bedogni e Niccolò Massazza), Eleon-
ora Danco e gli attori Claudio Santamaria,
Adriano Giannini e Sara Serraiocco.
In contemporanea con Open Roads la Film
Society of Lincoln Center ospiterà "Guardando
con Michelangelo Antonioni", mostra, organiz-
zata da Evol Design, che propone rare foto di
Renato Zacchia realizzate durante le riprese del
documentario “Sicilia” (1997).
(aise)
"SCUSATE SE ESISTO!": PAOLA CORTELLESI A
LONDRA PER LA "PRIMA" SUI CERVELLI IN FUGA
LONDRA aise - Oltre 350 persone, per lo più
italiani residenti Oltremanica, hanno assistito
domenica sera a Londra alla
prima britannica di "Scusate
se esisto!", il film diretto
da Riccardo Mi-
lani con Paola Cortellesi nei
panni di un "cervello in fuga"
che decide di tornare in Italia
e si confronta con le difficoltà
della vita nel Bel Paese.
Molte scene della pellicola
sono girate sulle rive del
Tamigi e la Cortellesi era
presente alla proiezione su invito della ras-
segna CinemaItaliaUK. La rassegna, sostenuta
dal Consolato italiano e dall'Istituto Italiano di
Cultura a Londra, ogni due domeniche porta i
film italiani direttamente nel cuore della
metropoli inglese, nella sala Genesis.
Un'iniziativa che va avanti da mesi anche gra-
zie all'impegno della direttrice artistica, Clara
Caleo Green, e al lavoro di tanti giovani e
giovanissimi. Il film è "la storia di un cervello
in rientro che decide di tornare e di mettere a
frutto quello che ha imparato", ha spiegato
l'attrice romana, "una donna che poi però si
deve scontrare con le ingiustizie del mondo
del lavoro nel nostro Paese". A essere apprez-
zato in questo caso, ha aggiunto la Cortellesi,
"è il registro umoristico con cui trattiamo un
tema che altrimenti, preso seriamente, sarebbe
sicuramente indigesto".
(aise)
Sipus, della Scienza Mornar e dei Veterani
Matic, la Presidente della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia Serracchiani, i Vertici
dell'Unione Italiana e dell'Università popolare
di Trieste, ha offerto l'occasione per fare stato
delle eccellenti relazioni tra Italia e Croazia, a
poca distanza dalla Visita a Zagabria del Presi-
dente Sergio Mattatella.I
l successivo ricevimento, organizzato con il
sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia,
ha consentito agli ospiti di assaggiare alcune
delle migliori produzioni alimentari e vinicole
dei territori di Goriza, Pordenone, Trieste ed
Udine.
Alla serata hanno preso parte anche i Presi-
denti delle Comunità italiane in Croazia non-
ché una rappresentanza di 100 membri delle
Comunità italiane dell'Istria, del Quarnero,
della Dalmazia e della Slavonia occidentale e
di 100 studenti delle Scuole della Minoranza
italiana. (aise)
Michelangelo Galeati, ha eseguito un
programma di brani scelti tra le colonne
sonore dei più celebri film italiani. La
voce narrante di Zrinka Cvitesic, attrice
croata di grande successo, ha accompag-
nato l'esecuzione di composizioni di
Nino Rota, Ennio Morricone, Nicola
Piovani, Riz Ortolani e molti altri autori.
La musica e le immagini, tratte dai rela-
tivi film, hanno emozionato e con-
quistato il numeroso pubblico di oltre
1300 persone che ha dimostrato il pro-
prio apprezzamento anche accompag-
nando a ritmo di applausi, in un crescendo di
entusiasmo, il bis finale della colonna sonora
di 8 e1/2 di Federico Fellini composta da Nino
Rota. Il saluto di apertura rivolto dall'Ambas-
ciatore Emanuela D'Alessandro al pubblico
intervenuto, tra cui il Presidente dalla Repub-
blica croata Grabar-Kitarovic, il Presidente
emerito Josipovic, i Vice Presidenti del Parla-
mento Stazic e Reiner, i Ministri della Cultura
ZAGABRIA aise - In occasione della Festa
della Repubblica, l'Ambasciata d'Italia in
Croazia, in collaborazione con l’Istituto Itali-
ano di Cultura, ha organizzato presso la sala
da concerti Vatroslav Lisinski di Zagabria, il
principale Auditorium del Paese, il con-
certo “La più bella musica da film Made in
Italy”. L'orchestra sinfonica della Radio Tele-
visione Croata HRT, diretta dal maestro
8 5
FESTA DELLA......................................................(Repubblica Democratica Italiana)
REPUBBLICA ?
COMUNICATI Goffedo Palmerini
2 Giugno 1946
2 Giugno 2015
“12.717.923 voti a favore
contro 10.719.284 a sostegno
del regime monarchico”
A distanza di 69 anni, sembra
ancora il 46 e se oggi si
dovesse fare un referendum,
Repubblica democratica Vs
Repubblica populista, sono
quasi certo che avremmo gli
stessi risultati.
In Italia, storicamente par-
lando e’ sempre ( come di-
rebbe il compianto Toto’) la
stessa mosica, si festeggia l’
inizio della Repubblica e
non la sua materializzazi-
one, che come tutti sap-
piamo, avvenne con la nas-
cita della Costituzione nel
Gennaio del 48.
Lo stesso vale per l’ Unita’
del Paese , festeggiamo la
nascita del Regno d’ Italia il
17 Marzo (1861) e non l’
Unita’ Nazionale reale, che
avvenne con la fine della
Terza Guerra d’ In-
dipendenza, dopo la presa
di Porta Pia e Roma Capi-
tale, nel 1871. Tant e’ vero
che il 20 settembre si cele-
brava come festa nazionale,
simbolo della conclusione e
quindi l’ Unita’ del Paese,
prima che venisse abolita da
Mussolini, con i patti Later-
anensi.
E’ la stessa mosica vale
anche per l’ attuale legisla-
tura, si esulta per il nuovo
sistema elettorale, dimenti-
cando che non avra’ nessun
valore se non passa anche il
“monocameralismo imper-
fetto” ( riforma del Senato).
Come abbiamo spesso ri-
badito, se non dovesse pas-
sare la riforma del Senato l’
Italicum diverra’ a tutti gli
effetti un porcellum e la
Consulta non potra’ che
abolirlo di nuovo. Piu’ che
un difetto italiaco, si trat-
terebbe invece di una vera
e’ propria syndrome, “La
Sindrome Annunzio”, ossia
esultare prima ancora di re-
alizzare.! E come disse Pep-
pino: “ abbiamo fatto l’
Italia, adesso facciamo gli
italiani. Aggiungerei, per
rimanere sul tema:” Ab-
biamo fatto la Repubblica,
adesso facciamo il legisla-
tore ! [cg]
Bnl
vi mando quanto scrissi il 2 giugno 2010,
niente è cambiato in me.
La dedico questa giornata a chi non man-
gia a nessun tavolo della pace in guerra, a
chi ha il coraggio di denunciare, a chi è
sempre contro ogni parata, a chi vive e
non uccide il Ricordo, a chi rifiuta la
guerra, a chi non scende a patti con nes-
sun Potere, a chi è in viaggio verso Gaza
come la Rachel Corrie. Dedicato a chi non
si nasconde, ci mette la Faccia.
Nel commento che sto ascoltando su Rai 3,
si parla di Spettacolo
Divertente e delle
Grandi Speranze an-
nunciate da Napolitano. Per me è
osceno. Si, ancora e sempre NO
WAR. Onorate i Caduti, come le
donne oggi introdotte e ben inser-
ite per pari opportunità, in
10.000, nelle Forze Armate. Al-
lego al presente testo, la lettera
che ho ricevuta dai genitori di un
soldato, morto in servizio di leva,
in circostanze rimaste oscure.
Questa è la Festa che viene pro-
posta e questa è la mia lettera.
Insegnate altro ai vostri figli, che
mangiare armi e affari, oggi in
Vetrina Italia. Non insegnate ai
vostri bambini la vostra morale...noi
adulti non vi daremo pace, finchè
avremo vita.
Doriana Goracci - giugno 2010
Oggi, 2 Giugno "Festa della Repub-
blica" il Capo dello Stato festeggia al
Quirinale
questa fes della ...omissis.... Invi-
tando al Quirinale 2.000 ospiti, alla
faccia dei sacrifici imposti a noi cit-
tadini (come si evince anche dal suo
discorso di ieri 1° giugno), nonostante
le casse dello Stato non supportino la
"spesa" per riconoscere a noi genitori di
militari caduti in servizio un equo risar-
cimento per la morte dei nostri figli in
servizio allo Stato. Penalità che
dovremo subire così come ci è stato
ribadito ancora una volta lunedì 31
maggio, proprio alla vigilia di questa
ricorrenza, presso la sede della Com-
missione Difesa del Senato dove una
delegazione di genitori di militari ca-
duti "vittime del servizio" si è recata,
provenendo da tutta Italia, per
chiedere ancora una volta l'approvazi-
one di una Proposta di legge risarcito-
ria che si trascina da oltre trenta anni.
Noi tutti a cui lo Stato ha scippato i
figli, commemoreremo ancora una
volta in silenzio, ignorati da tutti.
BUONA FESTA A TUTTI i nostri politici e
BUONA
ABBUFFATA.
Noi personalmente commemoreremo
nostro figlio lassù in Friuli fra Venzone
e Gemona dove si è fermato per sem-
pre, sul Cippo che lo ricorda.
(genitori di militare vittima del ser-
vizio)
Bnl
FESTA DELLA....
A UNO MATTINA RAI ANTEPRIMA DELL’INNO DEGLI
ITALIANI NEL MONDO “ITALIA PATRIA MIA”
ROMA - “Italia Patria mia”,
questo il titolo dell’Inno degli
Italiani nel Mondo che sarà al
“Caffè” di Uno Mattina, il pro-
gramma televisivo che apre la
programmazione quotidiana della
RAI per gli italiani in tutto il
mondo, il 28 maggio prossimo,
come omaggio dell’Italia a tutti i
connazionali all’estero in vista
della Festa della Repubblica. Il
brano sarà subito dopo presente
su tutte le piattaforme musicali
digitali conosciute nel mondo. In
Argentina, inoltre, in occasione
della Festa della Repubblica ital-
iana, il 2 giugno, il tenore
Giuseppe Gambi è stato invitato
dall’Ambasciatore d’Italia,
Teresa Castaldo, e dal Console
Generale d’Italia a Buenos Aires,
Giuseppe Scognamiglio, per ese-
guire in anteprima mondiale
l’Inno degli Italiani nel mondo e
per celebrare poi solennemente,
presso il Senado de la Nacion, il
“Dia del Inmigrante Italiano”,
festività nazionale sancita da una
legge che il Parlamento argentino
ha approvato per celebrare il con-
tributo offerto alla crescita e allo
sviluppo del Paese dall'emigrazi-
one italiana, l'unica ad avere rice-
vuto un simile onore. “Italia Pa-
tria mia” celebra la storia di 27
milioni di italiani partiti oltrecon-
fine tra Otto e Novecento e che
oggi si riverbera in 80 milioni di
oriundi sparsi nel mondo. Un’al-
tra Italia che attende segnali di
attenzione da parte della madre-
patria, alla quale il Tenore na-
poletano Giuseppe Gambi, in-
sieme a Tiziana Grassi - nota
studiosa di Emigrazione italiana
e per 10 anni autrice di pro-
grammi di servizio per gli italiani
nel mondo a Rai International
(oggi Rai Italia), - hanno voluto
scrivere e dedicare un testo di
particolare intensità emozionale
nel segno dell’appartenenza,
dell’identità e dei legami tra le
due Italie.
“Una storia – sottolinea la co-
autrice dell’Inno degli Italiani nel
Mondo, Tiziana Grassi – fatta di
coraggio, orgoglio, sogni e con-
quiste, e che ben conosco per il
mio lungo e appassionato lavoro
presso Rai International. Un’es-
perienza straordinaria, perché è lì
che ho potuto conoscere da vicino,
direttamente, ogni giorno, il vis-
suto dei nostri connazionali nel
mondo. Ed è lì che ho potuto dare
loro risposte a bisogni espressi ed
inespressi. Tutto questo, con il
tenore Giuseppe Gambi, è l’humus
generativo di questo Inno, e sono
lieta di poterlo esprimere non solo
attraverso un’opera scientifica di
approfondimento che ho recente-
mente diretto, qual è il “Dizionario
Enciclopedico delle Migrazioni
Italiane nel Mondo” (SER Itali-
Ateneo-Roma con Fondazione
Migrantes della CEI), ma anche
attraverso le parole e la musica,
linguaggio universale per eccel-
lenza, in profonda empatia con i
nostri meravigliosi connazionali
all’estero che ho appena avuto
modo di salutare personalmente in
un mio recente viaggio in Argen-
tina, dove ho presentato il Dizion-
ario presso l’Istituto Italiano di
Cultura di Buenos Aires e il Teatro
Municipal Diagonal di Mar del
Plata. E’ lì, all’estero, che trovo
particolarmente sentito e toccante
il senso dell’italianità, delle radici,
dei legami, dell’orgoglio. E’
all’estero dove i nostri connazion-
ali, dopo la sofferenza dell’ambi-
entamento in una terra e cultura
nuove, hanno avuto storie di suc-
cesso, amando come la propria
anche la Patria che li ha accolti,
diventandone parte fondante e
coltivando nel cuore l’amore forte
per due Patrie. E’ all’estero che ho
visto persone commuoversi sol-
tanto al sentire il suono della pro-
pria lingua-madre, come già mi
accadeva quando dalla redazione
di Saxa Rubra noi chiamavamo i
nostri telespettatori e con grande
partecipazione mettevamo a dis-
posizione tutto il nostro impegno
professionale per risolvere i loro
problemi. Un lavoro prezioso,
quello che faceva e fa Rai Italia in
una dimensione di servizio, una
televisione vicina alle persone, alle
loro istanze, al loro universo val-
oriale. Questo Inno è dedicato a
tutti loro - conclude la Grassi -, a
tutti gli italiani che ieri come oggi
partono, emigrano alla ricerca di
una vita migliore, lasciando tre
madri: la propria madre naturale,
la madre-terra e la madre-lingua”.
“Di fronte a tanta travolgente pas-
sione di Tiziana Grassi - annota il
Tenore Giuseppe Gambi -, rispetto
a questo bel sodalizio profession-
ale, non potevo non mettermi im-
mediatamente al lavoro. E con
altrettanta passione ho partecipato
alla stesura del testo di questo Inno
per e degli Italiani nel Mondo,
coinvolgendo il compositore M°
Luigi Polge, persona di straordi-
naria sensibilità ed umanità, ed un
altro grande professionista, un
vero maestro degli arrangiamenti
qual è Armando De Simone,
autore di numerose colonne
sonore. A loro mi legano, oltre che
affinità elettive e le comuni origini
napoletane, un certo modo empa-
tico di partecipare al vissuto mi-
gratorio, che trovo sia un valore
aggiunto quando si affrontano temi
così delicati qual è il distacco dalle
persone care, per migrare verso
luoghi sconosciuti, spesso ostili,
dove riconfigurare ex novo le pro-
prie mappe interiori. Un’esperi-
enza di distacco che ho vissuto
sulla mia pelle, in quanto la mia
famiglia, come credo molte
famiglie italiane, ha avuto una
storia di emigrazione. Sin da pic-
colo ho sentito le lacrime di mia
nonna per la lontananza di un fig-
lio emigrato da Napoli negli Stati
Uniti – il ‘sogno americano’ -
dove faticosamente ha percorso
tutte le tappe di una vita nuova. E
quindi conosco da vicino la soffer-
enza vissuta sia da chi era (ed è)
costretto a partire, sia da chi
restava, come ‘orfano’.”
................................
Il restoi su
BritalycaNesLondra
CULTURA & SOCIETA’ a cura di Nino Bellinvia
6 7
In Puglia (Massafra) presentato con successo il romanzo
“Berlino-Roma e viceversa" di Antonietta Benagiano
Quella di giorni fa al Palazzo della Cultura “Nicola Lazzaro” di Massafra,
presente un numeroso pubblico, è stata una serata culturale di grande
spessore. Si è svolta in occasione dell’"Incontro con l'Autore", cioè con
Antonietta Benagiano e il suo romanzo "Berlino-Roma e vice-
versa" (Besa Editrice – Collana Comete 53, pagine 208). L'evento, vo-
luto dall'UPGI - Università Popolare delle Gravine Ioniche, è stato mag-
nificamente coordinato da suo presidente, prof.ssa Carla Gallo, chiara e
precisa come suo stile. In una sintesi davvero efficace per gli opportuni
rilievi offerti, ha presentato con piacere e grande gioia (…rendiamo
omaggio e pubblico riconoscimento alla nostra concittadina,… ha fra
l’altro detto) la multiforme attività letteraria della Benagiano (centinaia di
premi e onorificenze ricevute) che spazia dal romanzo al saggio, dalla
poesia al teatro, corredandola di stralci da note critiche di personalità
illustri in campo letterario internazionale. La prof. Gallo ha voluto subito
salutare e ringraziare il numeroso pubblico e i presidenti e soci di di-
verse associazioni, il gruppo di studenti dell’IISS “De Ruggieri”, e natu-
ralmente, ancora prima, il Comune di Massafra e l’assessore alla Cul-
tura e all’Associazionismo Antonio Cerbino, Stella Valle e la Biblioteca
Comunale "Paolo Catucci", l'IISS "De Ruggieri" e il preside prof. Stefano
Milda e il presidente della Consulta delle Associazioni Pino Presicci. Tra
i presenti ricordiamo il giudice Francesco Losavio, il vice presidente
delle Consulta delle Associazioni Barbara Wojciechowska, Emmanuele
La Tanza (già presidente della Consulta delle Associazioni), Angela
Andreace (Segmenti d’Arte), Francesca Bongiorno (Fidapa), Salvatore
Acquaro (Grandangolo), Loris Rossi (UPGI), Teresa Bosco (Alliance
française), ecc. A dialogare con l'autrice è stata la docente di Lettere
dell’IISS “De Ruggieri”, prof.ssa Maria Carmela Pagliari, che sin
dall’inizio ha avvinto tutti i presenti. La sua presentazione del romanzo è
stata puntuale e ricca di approfondimenti. “E’ sera, pensava tra se
Elena, questa stanza s’è all’improvviso illuminata d’altra luce, ma resta
risulta innovativo come impostazione… Novità di forma, poiché gli otto
capitoli si articolano in strutture che stimolano la lettura e la rendono varia
e interessante grazie al pensiero divergente…” (Luciano Nanni, poeta,
scrittore, critico, già docente all’università di Bologna, nel gruppo letterario
“Formica nera”, fondatore del relativo Premio di Poesia, attivo nella rivista
“Punto di vista”).
Berlino-Roma e viceversa… è una cosa e molte cose insieme… un’analisi
emozionale, attraverso l’amore narrato, della modernità… la dulcedo …
dell’amore che a volte può opporre all’effimero la sua categoria sovratem-
porale… E poi: le fini annotazioni dei particolari… l’avventura come meta-
fora della vita… la bellezza… luce che illumina le nostre vite
oscure…” (Roberto Pasanisi, docente universitario e direttore del CISAT
(Centro Italiano Studi Arte-Terapia). “L’amore? Non si spiega: è come la
rosa di Silesius. Storia di una passione che si ferma ai confini. Un viaggio
nella violenza che sta nel divenire della storia. Omaggio alla donna con
Ortensia, e al dialogo con Moro e Martini… All’autrice, potenza evocatrice
della sua prosa, bastano due desolanti squarci per raccontare la guerra:
“Immoto sulle macerie, tumulo dei cari”, “Fra le vie superstiti silenziosi,
affamati, sporchi, lerci”: condanna totale”. (Michele Cristella, già capo re-
dattore del Corriere del Giorno).
Foto di Salvatore Acquaro. Nel collage n. 1: l’autrice Antonietta Benagiano,
la coordinatrice Carla Gallo, la relatrice Maria Carmela Pagliari e un mo-
mento della presentazione del libro (da sx: l’assessore alla Cultura Cer-
bino, la scrittrice Benagiano, la coordinatrice Gallo, la relatrice Pagliari, il
dirigente scolastico Milda). Nel collage n. 2: l’assessore alla Cultura con-
segna icona in ceramica alla scrittrice Benagiano con accanto la coordina-
trice Gallo; la relatrice Pagliari, il dirigente scolastico Milda e gli alunni del
Liceo intervenuti alla presentazione del libro.
ombra nell’angolo. Attenderò. Meglio attendere il
nuovo giorno”. Ha iniziato così la presentazione di
“Roma-Berlino e viceversa” evidenziando che luce-
ombra-attesa-memoria” sono i punti cardine su cui
ruota questo nuovo romanzo di Antonietta
Benagiano che ha ben definito “perla del nostro
sud”, in quanto a ben ragione si colloca fra le scrit-
trici meridionali più poliedriche e feconde, oltre che
di romanzi, di poesia, di testi teatrali, saggistica
filosofica, storica e letteraria. Autrice che è stata
più volte ospite gradita del Liceo “De Ruggieri” di
Massafra, tanto da esserne diventata un’istituzi-
one. “E questa volta con un romanzo d’amore (ha
evidenziato la relatrice), ma l’amore che la
Benagiano ci racconta non può essere un amore
“normale”, ma un amore speciale, fatto di condivi-
sione libera, un amore “diverso”, con tutto quello
che di ricco e straordinario questo termine può
significare. “Diversi per rimanere se stessi”, come
scrive l’autrice. E questo il segno distintivo che carat-
terizza l’amore tra i due protagonisti del romanzo,
Thomas ed Elena, un tedesco e un’italiana, elemento
anche questo non da poco, se si pensa all’indole così
differente fra le due etnie. “Eppure l’amore è capace
di superare le differenze, gli stessi stereotipi”. I pro-
tagonisti, quindi, si amano a distanza da trent’anni,
s’incontrano sporadicamente soprattutto a Roma,
dove si sono conosciuti al tempo dell’Università, e
proprio la città eterna con la sua aura magica con-
tribuisce a renderlo eterno. Ma solo apparentemente
il romanzo è il racconto di una storia d’amore, anche
se “speciale”. “In realtà (ha fatto presente la relatrice)
è un concentrato di riflessioni che toccano vari campi
e spaziano da quello della medicina (il neurologo
Thomas ci conduce nei meandri della psiche umana,
Elena, medico anche lei, ci offre l’immagine di una
medicina al servizio dell’umanità e della dignità, valori
chiave del giuramento di Ippocrate ma spesso,
purtroppo, disattesi)”. Le riflessioni toccano anche
altri temi, ad esempio la storia, dalla seconda guerra
mondiale, all’occupazione e alla follia tedesca, alle distruzioni degli ameri-
cani, e poi agli anni di piombo e al rapimento di Aldo Moro, oppure toccano
temi d’attualità come l’ambiente, nella parte riguardante i veleni di Taranto,
i farmaci killer. Ha detto questo e tanto, tanto altro la relatrice Pagliari che,
comunque, non ha volto la sua attenzione di critico ad analizzare sol-
tanto il piano affettivo-sentimentale nelle vicende dei due protagonisti
della storia d'amore con le implicazioni psicologiche e i momenti medita-
tivi. Ma ha posto in rilievo anche altri piani narrativi denotanti l'ampia
cultura della Benagiano, da quello storico-sociologico con il dramma
della seconda guerra mondiale (come abbiamo già citato) sino alla
nostra problematica attualità, enucleando pure aspetti sociali, culturali,
ideologici e comportamentali. Ha inoltre posto in rilievo lo stile, la prosa
fluida che diviene talora lirica avvalorando quanto determinata critica
sostiene: un "non distinguo" tra prosa e poesia quando la scrittura
sgorga da vero sentire, da un pensiero profondo. La relatrice si è anche
soffermata sul perfetto connubio tempo-poesia che pervade tutto il ro-
manzo. L’uso frequente, poi, di flash-back porta la narrazione (come ha
precisato) a procedere su due piani, quello del presente e quello del
passato. L’attesa, cui la relatrice faceva riferimento all’inizio, è l’ele-
mento focale con il quale ha concluso la sua conversazione. “Il romanzo
intriga, avvince proprio perché offre al lettore la possibilità di pensare e
di “creare” il finale, facendolo suo. Il gioco del tempo, della distanza ri-
torna (ha continuato) ancora a ridare essenza ai protagonisti e alla
realtà in cui vivono…”. Comunque nessuna conclusione scontata o banale.
Alla fine sono i lettori ad essere risucchiati nel romanzo, ad immaginare il
procedere della storia di Elena e Thomas ed a ridarle continuità e nuova
vita, in “quell’alternanza d’amore e di pensiero” che il grande critico letter-
ario Giorgio Barberi Squarotti, fra i più grandi critici viventi, recensendo
l’opera, ha voluto sottolineare. Il pubblico ha calorosamente applaudito la
brava relatrice, che già abbiamo avuto modo di seguite e apprezzate in
altre relazioni. La prof. Antonietta Benagiano si è sentita molto gratificata e
dal suo cuore è sgorgato un sincero grazie alla Presidente dell'UPGI,
per aver così bene considerato la sua opera e offerto un’efficace pre-
sentazione, all'Assessorato alla Cultura e alla Biblioteca, così attivi nel
seguire le proposte culturali, al Dirigente del "De Ruggieri" sempre ap-
erto ad accogliere ed elogiare le sue opere (e ha menzionato la memo-
randa presentazione del saggio "Quale patria?"), alla Consulta delle
Associazioni presieduta dal dott. Pino Presicci, a tutto il pubblico, agli
studenti del Liceo per aver letto il suo romanzo, qualificato non opera da
para-letteratura o di Kulturindustrie, ma che sollecita a riflettere, cosa da
tenere in conto nell'era della digitalizzazione. E, dulcis in fundo il suo
grazie alla relatrice Maria Carmela Pagliari (straordinario critico), dav-
vero unica come in tanti altri appuntamenti culturali. E’ stata lei la prima
dei massafresi a leggere le sue opere e a sollecitarne la conoscenza
(ha presentato altre opere della Benagiano). Ha offerto un'analisi appro-
fondita percorrendo le varie tematiche che rendono il romanzo presen-
t a t o n o n u n a s e m p l i c e s t o r i a d ' a m o r e .
Tanti gli interventi degli studenti del "De Ruggieri", tutti dimostrativi, per
la qualità delle varie domande, di una lettura attenta e partecipativa che
sfata la generalizzazione di certi luoghi comuni sui giovani. Hanno chiesto
dell'amore, di come poter tornare a un amore non "liquido", della società
contemporanea, di come creare punti di riferimento validi, e inoltre della
guerra e di tanto altro ancora. La scrittrice ha ben volentieri risposto, par-
lando dell'amore totalizzante e di quello che lascia spazio a che l'essere
possa porre in atto le sue potenzialità, dell'amore che non ammette
omologazioni nel rapporto di coppia, e ancora dell'essere umano, rifacen-
dosi a Jaspers, come "enigma affascinante... onda unica tra le infinite onde
del mare". E poi dell'uomo di oggi come problema per se stesso, perché ha
perso la capacità di essere ens amans, è divenuto "pendolo oscillante" che
deve ripensare tutto (come dice Bauman), della società narcisista e della
lotta oscura dei poteri finanziari, della violenza presente nei totalitarismi e
anche nelle democrazie, e di altro. Ricordiamo anche gli altri interventi. Il
dirigente scolastico prof. Stefano Milda citando quest’ultima opera della
Benagiano, ha precisato che è “…ultima in ordine di tempo, ma non sicura-
mente ultima perché il carattere prolifico dell’autrice è tale che sicuramente
altre novità stanno per arrivare”. Si è soffermato sulla particolare qualità
della scrittura della brava scrittrice, specificando tra l’altro che questo ro-
manzo è stato congegnato in maniera eccezionale tanto da attirare molto i
ragazzi a leggerlo “… in quanto all’interno di esso c’è tutto, c’è una storia
vita, ma c’è anche la storia e quindi storia e microstoria perché dalla mi-
crostorie nasce la vera storia…”. Inoltre ha offerto l'analisi di talune espres-
sioni, come lo sguardo alla storia d'Europa dell'illustre Giorgio Barberi
Squarotti. E’ intervenuto anche il Presidente della Consulta delle Associ-
azioni dott. Pino Presicci che ha sollecitato i giovani a seguire la via del
sapere autentico e a porre in atto la solidarietà che è il primo principio
dell’associazionismo. A conclusione di una serata, da tutti ritenuta cul-
turalmente molto interessante, l'intervento dell'Assessore Antonio Cer-
bino che ha posto in rilievo proprio la qualità alta dell'incontro con la
Benagiano e il suo romanzo, come Massafra possa menar vanto di
quanto venga in essa proposto a livello culturale. E, da parte del
Comune, ha consegnato alla scrittrice la realizzazione artistica in ce-
ramica di una delle più pregevoli icone rupestri, Il battesimo di Gesù,
tratta da un affresco della Candelora con la dicitura. "La cultura è vita e
la vita è bella". Inoltre, bouquet di fiori dall'UPGI e dal "Del Ruggieri",
sono stati consegnati all'autrice e alla relatrice. E tanti si sono fermati a
complimentarsi con loro e con gli organizzatori. Da dire anche, e fa
piacere, che sono stati comprati tutti i libri posti in vendita, il cui ricavato,
per volontà dell’autrice, sarà assegnato al ragazzo del Liceo maggior-
mente meritevole per i progressi compiuti. All’inizio della serata la coor-
dinatrice, prof.ssa Carla Gallo, ha anche menzionato, tra l’altro, per le
loro recensioni, l’Accademico dei Lincei prof. Cosimo Damiano
Fonseca, la prof.ssa Lorenzo Rocco (saggista e direttrice della presti-
giosa rivista “Silarus”), i docenti universitari Francesco Di Ciaccia ed
Eugen Galasso, la vice direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Maria Pe-
ruzzini, il saggista barese Giuseppe Mario Tufarolo, il critico tarantino Gio-
vanni Amodio. Ed ha letto anche alcune critiche su questo libro.
Alcune critiche
“Qualunque sia la tipologia letterari con cui l’autrice si presenta, si incontra
sempre una felice sorpresa, e sorprendente è anche questo romanzo…

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  • 1. Periodico di lbere e approfondite informazioni Fondato ed edito da Carmine Gonnella [ D.O.B.2005] II Edizione N 13, Giugno 2015 L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO NON DI INDOTTRINAMENTO CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da un idea di Carmine Gonnella residente italiano in Gran Bretagna. , questa e’ una seconda edizione limitata a 200 copie cartacee a colori & bianco e nero di circa 16 pagine, con un formato Pdf telematico, spedito ad una vastissima mailist. Siamo online [ https://www.facebook.com/carmine.gonnella https://www.facebook.com/lavocealternativa https://twitter.com/CarmineGonnell1 Online informatios go to www.britalycanreslondra.com “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Siamo operatori dell’ informazione [ Citizen journalism ] non politicanti , analizziamo e approfondiamo la politica scientemente con metodo imparziale e il politichese pressapochista da salotto e da giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo“ Per le pubblicazioni e le pubblicita’ contattare l’ Editore E-mail : lavocealternativa@gmail.com Collaboratori: DALL’ ITALIA : Giorgio Brignola, Arnaldo De Porti, Maria Rosaria Longobardi, Doriana Goracci, Nino Bellinvia , Goffredo Plmerini DALL’ ESTERO: Alfonso Del Guercio (Redazione), Carmine Gonnella (editore e fondatore) , Antonio Murabito e alla distribuzione e diffusione Ilario Mario Ponzi. : Il primo periodico cartaceo pellegrino, preghiamo cortesemente i lettori di inoltrarlo a parenti e amici dopo averlo letto. La Pubblicita’ e le pubblicazioni sono gratuite, ma accettiano donazioni : Via posta, pagabili a La Voce Alternativa, 32 Fletchers Close, Bromley BR2 9JD Kent conto corrente N: 69959393 sorte code 09-01-28 Grazie . Calabritto e dintorni 11 FREEFREE Enzo Apicella " .soltanto tu conosci e sai...la mia storia e i suoi guai...dammi la forza e la serenita'...per continuare questa vita con la giusta dignita'...so che la strada e' lunga e tortuosa...faccio a meno di quella virtuosa...ma vorrei evitare quella piu' pericolosa...spesso buia e misteriosa...non cerco ne fama e ne gloria...ne tantomeno finire sui libri di storia...desidero soltanto una vita serena...con tanta salute e in meno qualche pena...mi rivolgo a te "Grande Spirito" che mi as- colti...proteggimi da questa societa' infame intrisa di superficialita' e vis- suta da stolti... Antonio Murabito Aforismi I TUTTOLOGI CONO COLORO CHE CREDENO DI SAPER TUTTO, NON AVENDO NIENT' ALTRO PIU' DA CHIEDERSI PER L' EVOLUZIONE DELLA SPECIE, GUAI SE L' UOMO SMETTESSE DI RITICARE E CRITICARSI LA VERITA' E' UN INSIEME DI TANTE REALTA' lavocealternativa @Britalycanews www.britalycanewslondra.com "La mucca deve mangiare per essere munta" ILLEGALMENTE PARLANDO... In Italia da decenni , quando si parla di illegalita’ e criminalita’ organizzata,si e’ comiato un termine che non ha nessun significato etimologico: Mafia, Forse e’ arrivato il momento di iniziare a parlare apertamente di antistatalismo politico e amministrativo , sopratutto nella gestione della Cosa Pubblica. L’ antistatalismo politico/amministrativo secondo noi (e l’ abbiamo sempre ribadito) nasce nel 1970 con l’ istituzione delle regioni elettive e legislative. Non era necessario ! Per am- ministrare pragmaticamente il territorio, bastava istituire degl’ enti amministrativi, [ Art. 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Questo comportamento “poco” divino, lo possiamo carpire ancora oggi, nelle famiglie, nelle societa’, idologie e poli- tiche. [cg] SIAMO ONLINE @ WWW.BRITALYCANEWSLONDRA.COM
  • 2. 2 11 LocalNews Calabritto e dintorni “Ma questi i consiglieri comunali devono sta ai nostri ordini …. faccio come … ma perché io devo sta agli ordini tuoi …. te pago … ma va a fanculo”. Salvatore Buzzi, l’uomo delle coop che diceva: “Pago tutti”, spiega in una intercettazione l’asservimento totale dei politici agli ordini di Mafia Capitale. Il secondo atto dell’inchiesta è arrivato questa mattina: 44 arresti, 21 perquisizioni A tre giorni dal giudizio immediato per il “Mondo di mezzo” arriva una nuova tempesta giudiziaria sulla politica. Ci sono, tra gli altri: l’ex consigliere regionale di Forza Italia (Luca Gramazio), l’ex presidente Pd del Consiglio comunale in Campidoglio (Mirko Coratti) e l’ex assessore alla Casa del Pd (Daniele Ozzimo). E poi i con- siglieri comunali di Fi (Giordano Tredi- cine) e “Centro democratico con Ta- bacci” (Massimo Caprari). Ma anche l’ex presidente Pd del X Municipio di Ostia (Andrea Tassone) e l’ex assessore Pd alle Politiche sociali (Angelo Scozzava). ome nella prima tranche nel mirino degli inquirenti sono finiti democratici e forzisti, alcuni dei quali risultavano già inda- gati. Cuore di questa seconda parte di inchiesta il business degli immigrati di cui parlava in una famosa intercettazi- oneBuzzi: “Con gli immigrati si fanno più soldi che con la droga”. In manette anche i manager di una cooperativa di area Comunione e Liberazione. Tra gli arrestati uomini di Forza Italia e del Pd Tra i 44 arresti del Ros c’è Luca Gramazio, consigliere di Forza Italia in Regione Lazio che si era dimesso dal capogruppo subito dopo la prima tranche dell’inchiesta, ma non aveva lasciato la pol- trona di consigliere alla Pisana. Per lui l’ac- cusa è di partecipazione all’associazione mafiosa capeggiata da Massimo Carmi- nati per aver favorito sfruttando la sua carica politica: prima come capogruppo Pdl al Consiglio di Roma Capitale e in seguito come capogruppo Pdl (poi FI) appunto in Consiglio Regionale. Per gli inquirenti era stato a cena nel 2013 insieme al padre con Carminati: “Nulla da rimproverarmi – aveva detto rispondendo alla domanda sulla nomina alla commissione Trasparenza – Non faccio parte di un sistema”. In una in- tercettazione, il 23 luglio del 2013, però Carminati gli diceva: “Mo te sto a guarda’ ‘sta cosa per la … commissione tras- parenza”. Misura cautelare anche per l’ex presidente del Consiglio comunale di Roma, Mirko Coratti, che si era autosospeso dal Partito democratico a dicembre. Lo scorso gennaio contro il suo ufficio politico c’era stato un attentato incendiario. In manette anche l’ex assessore alla Casa del Campi- doglio, Daniele Ozzimo (Pd): quest’ultimo era alla cena risalente al 2010 che per qual- che giorno ha rappresentato con una foto- grafia della capacità di infiltrazione di Mafia capitale nelle istituzioni. I Ros hanno ese- guito gli arresti anche dei consiglieri c o m u n a l i G i o r d a n o T r e d i - cine (vicepresidente del consiglio comunale e vicecoordinatore di Forza Italia per il L a z i o ) , M a s s i m o Caprari (capogruppo Centro democ- ratico in Comune), l’ex presidente del X Municipio (Ostia), Andrea Tas- sone (Pd), Fabrizio Franco Testa, Angelo Scozzava, ex assessore alle Politiche sociale e già alla guida del dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della salute del Comune. Nuova ordinanza di custodia cau- telare anche per Carminati e Buzzi. Il gip Flavia Costantini ha firmato l’ordine di cattura anche per Stefano Bravo (già protagonista delle polemiche politiche leg- ate alla prima ondata di arresti, perché tra i creatori della fondazione Human di Gio- vanna Melandri) e Pierpaolo Pedetti (Pd), presidente della commissione comunale Patrimoni. Domiciliari per Stefano Venditti, ex presidente della Lega Coop Lazio, il dirigente della Re- gione LazioGuido Magrini nella veste di responsabile del dipartimento politiche Sociali, Mario Cola, dipendente del dipar- timento Patrimonio del Campi- doglio, Franco Figurelli (misura carcere) che lavorava presso la segreteria di Coratti. Domiciliari per il costruttore Daniele Pul- cini. I carabinieri del Ros hanno eseguito misure cautelari per 44 persone con accuse di associazione di tipo mafi- oso, corruzione, turbativa d’asta, false fatturazioni, trasferimento fraudolento di valori e altri reati. E la procura di Roma allarga al resto d’Italia l’inchiesta sulle relazioni pericolose tra colletti bianchi e criminali ormai organizzati: gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Roma, Rieti, Frosinone, L’Aquila, Catania ed Enna. Perquisite 21 persone c’è anche l’ex capo di gabinetto di Nicola Zingaretti alla Re- gione Lazio, Maurizio Venafro. L’ex braccio destro del presidente della Regione è indagato dai pm romani per il reato di tentativo di turbativa d’asta. La vicenda, per la quale Venafro si è dimesso nel marzo scorso, è relativa ad una gara d’ap- palto per l’acquisto del servizio Cup (il Centro Unico Prenotazione) che venne indetta e poi revocata nel dicembre scorso dallo stesso Zingaretti dopo che il bando era finito nelle carte dell’inchiesta. I carabinieri, questa mattina all’alba, sono arrivati nella sede della cooperativa La Cascina a Tor Vergata (Roma) per ac- quisire documenti. Cuore di questa seconda tranche di il business degli immigrati di cui parlava in una famosa intercettazione l’ex uomo delle coop, Salvatore Buzzi: “Con gli immigrati si fanno più soldi che con la droga”. La rete di cooperative sociali, gra- zie a Mafia Capitale, si “sono assicurate numerosi appalti e finanziamenti della Regione Lazio, del Comune di Roma e delle aziende municipalizzate”. Da: Il Fatto “Capitalmafia” Mafia Capitale, inchiesta bis: 44 arresti e 21 perquisizioni. In manette consigliere regionale Calabritto e Quaglietta si tingono d'Europa. Da venerdì 29 maggio a lunedì 1 giugno il paese sta ospitando una rap- presentanza di studenti impegnati nel progetto Erasmus presso l'Università di Salerno. Uno scambio culturale che si muove sulle basi dell'ospitalità e della conoscenza delle bellezze naturalistiche e architettoniche di Calabritto e Quaglietta. L'evento è promosso da Erasmus Student Network - Salerno in collaborazione con il Forum Dei Giovani di Calabritto, con la partecipazione di Rete dei Giovani e il patrocinio del Comune di Calabritto, Fis.Av Federziario Avellino, FNI Federterziario Salerno, Banca di Credito Cooperativo dei Comuni Cilentani, Lu Bannaiuolu - Il mensile di Calabritto e Quaglietta, Gruppo Escursionistico Piceni-Sele, Pro Loco Aquae Electae, Lo Scrigno. Gli studenti universitari provengono da Lettonia, Ungheria, Germania, Colombia, Argentina, Spagna e sono stati accolti presso il casale adiacente il santuario della Madonna della Neve. A coordinare il palinsesto della "quattro giorni" il Forum dei Giovani dei Calabritto. Agli studenti è stata riservata una calorosa festa d'accoglienza la serata di venerdì 29; mentre la giornata di sabato 30 l'hanno trascorsa nel segno del trekking tra i sentieri Cai del Parco Regionale dei Monti Picentini, raggiungendo prima il santuario della Madonna di Grienzi e poi il centro abitato di Calabritto, e visitando la splendida cascata del Tuorno. Nella giornata domenicale (31 maggio) sono stati accolti in mattinata in piazza San Nicola a Quaglietta, dove insieme ai ragazzi de Lo Scrigno e le massaie quagliettane hanno la- vorato la pasta fatta in casa, A seguire visita del Borgo Medio- evale e passeggiata lungo il fiume Sele. Oggi 1 giugno, a Calabritto, il saluto delle istituzioni e il rientro a Salerno. IrpiniaFocus Festival musicale "Il Sele in Musica", manifestazione canora regionale, in programma a Calabritto domani, venerdì 5 giugno, alle ore 20:30 in piazza Matteotti. Alla serata parteciperanno oltre venti concorrenti divisi per categoria big e under 16. Ospite d'eccezione della serata è la can- tautrice Roberta Faccani, voce dei Matia Bazar fino al 2010. Il suo brano forse più conosciuto, cantato insieme ai Matia Bazar è "Ti sento". A presentare la serata la serata sono il giornalistaGelso- mino Del Guercio insieme a Michela Lione. A promuovere la serata è l'associazione onlus CRE.DI.AMO.CI. di Calabritto. «Quando, insieme ad altri, ho pensato ad organizzare un evento - spiega il presidente Romina Grasso - avevo in mente qual- cosa che potesse far “aprire” il paese , qualcosa che potesse far scoppiare “questa bolla” in cui viviamo, qualcosa che potesse per- metterci di confrontarci con realtà diverse, di vedere persone nuove, culture nuove ma soprattutto di rendere il tutto un puro divertimento per grandi e per piccoli. Il risultato ottenuto da diverse giornate pas- sate a discuterne è stato un Festival… che avrebbe dovuto richia- mare tutta la Valle, tutte le popolazioni limitrofe , per azzerare quanto più possibile il campanilismo che prevale, e così è nato, pre- ceduto dal Concorso Canoro dell’anno 2014, il FESTIVAL “IL SELE IN MUSICA” …». Inserito nell’evento PRIMAVERA IN PIAZZA, ormai alla sua Terza Edizione, il Festival apre la stagione calda, appunto ormai siamo agli sgoccioli della primavera e all'avvento dell'estate, e vedrà pro- tagonisti ragazze e ragazzi provenienti da tutta la Campania, promuovendo appieno l’ idea di apertura che l’Associazione di Vo- lontariato “CRE.DI.AMO.CI” ONLUS incoraggia fin dall’inizio. L’Associazione di volontariato “CRE.DI.AMO.CI.” Onlus, prosegue la presidente Romina Grasso, «unisce Musica e Solidarietà per lanci- are un messaggio positivo alla Società. In un momento delicato come questo dove la società tende a creare piccole anarchie, l’As- sociazione vuole inviare un messaggio positivo e la Musica diventa veicolo di aggregazione tramite cui scoprire la Solidarietà e crea l’opportunità di approcciarsi al Mondo del Volontariato anche at- traverso momenti di svago». IrpiniaFocus Il Sele in Musica", Weekend a Calabritto e Quaglietta per gli studenti dell'Erasmus dell'Università
  • 3. 10 3 ROMA aise - L’INPS ha messo a punto un nuovo portale telematico dei servizi per leRappresentanze Diplomatiche. Nel darne notizia, l’Istituto di previ- denza ricorda che il portale nasce in applicazione dellaConvenzione siglata il 20 giugno 2012 con il Ministero degli Esteri, che prevede diverse iniziative dirette ad intensificare i rapporti di collabora- zione fra le due Istituzioni, semplifi- cando le procedure per migliorare il servizio all’utenza. In tale ottica, prosegue la nota, “Inps e MAE aprono sperimental- mente il nuovo portale dei servizi ad un numero significativo di Rap- presentanze Diplomatiche, indi- viduate in base alla consistenza della comunità di pensionati resi- denti nella circoscrizione di compe- tenza ed alla quantità di richieste che pervengono all’INPS”. In via sperimentale sono state indi- viduate trenta rappresentanze, in base alla consistenza della comu- nità di pensionati residenti e alla quantità di richieste trasmesse all’INPS. Si tratta dei Consolati di Bahia Blanca, Buenos Aires, Cordoba, La Plata, Lomas De Zamora, Mar Del Plata, Mendoza, Moron e Rosario; Melbourne, Charle- roi, Porto Alegre, Montreal, Li- one, Marsiglia, Metz, Colonia, Dortmund, Jakarta, Managua, Detroit, New York, Johannes- burg, Cape Town, Basilea, Gi- nevra, Zurigo, Bangkok, Monte- video e Caracas. Per queste sedi i servizi disponibili sul portale sono Archivio pensioni, per consultare l’archivio dei tito- lari di pensione; variazioni ana- grafiche, per comunicare variazi- oni inerenti lo stato di famiglia, cambi di residenza, decessi, etc.; Variazione coordinate bancarie, per comunicare la variazione delle coordinate bancarie per l’ac- credito della pensione; Acquisizi- oni RED - 2014, per trasmettere le dichiarazioni reddituali finaliz- zate alla verifica del diritto alle prestazioni collegate al reddito e le dichiarazioni dirette ad ottenere l’applicazione di detrazioni d’im- posta sulle pensioni; link al por- tale di Citibank, per comunicare l’attestazione di esistenza in vita dei pensionati. L’applicativo è accessibile at- traverso il percorso “Servizi Online > Per tipologia di utente > Enti pubblici e previdenziali > Servizi per i consolati”. Per accedervi è necessario il PIN rilasciato dall’INPS, che le Am- basciate e i Consolati potranno richiedere via PEC alla Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici – Area Sicurezza ICT, secondo le modalità che verranno loro comunicate dal MAE. (aise) INPS: ONLINE IL NUOVO PORTALE PER I CONSOLATI 18 PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE Italiani all’ estero O meglio, una “appollaiata” senza galli. Il gallo in questione era il Capo dell’ Ufficio conso- lare o un suo rappresentante appositamente delegato, as- sente alla seduta, come legge prevede. Una mancanza non trascurabile, perche’ attenzi- one, questi ha il ruolo di ga- rante. La seduta e’ stata pre- sieduta dal neo eletto Presi- dente Pietro Molle, uomo di spicco dell vecchio associazi- onismo ed aggiungerei persona rispettabile e stimabile. A parte qualche veterano tutti i membri erano alle loro prime armi, in rotaggio come loro stessi hanno fatto notare ai presenti. Devo ammettere che tutto sommato si sono comportati “discetamente”, a parte un epi- sodio increscioso tra due membri, fatto per altro di natura del tutto personale che riguaderebbe piu’ la psicologia moderna che la vita politica e amministrativa di un ente elet- tivo. Gli ordini del giorno, sono stati le com- missioni e i parerei obbligatori sulle richieste di con- tributo ricevuto dagli Enti gestori e i mezzi di comuni- cazioni. Qui devo dire che ci sono state dell’ anomalie da parte dell’ ese- cutivo. Tutti sap- piamo che i membri del comitato ( non oserei mai chiamarli consiglieri) per po- tere esprimere un parere obbligatorio, hanno 30 giorni di tempo, questi servono per ac- certare, l’ autenticita’ delle documentazioni ad esse corre- late. Questo non e’ stato pos- sibli perche’ mancavano le dovute documentazioni e pro- gettazioni e il tutto e stato posti- c ip a t o , a l la p r o s s im a “appollaiata” ( il lettore usi dis- crezione) Altro discorso e’ stato per i contrinbuti per la stampa italiana all’ estero. Solo SM La Notizia ha presentato la do- manda. Anche qui’ una “piccola” anomalia da riportare, era documentata da un’ unica fattura di £ 3.200.00, poi a parere dato il direttore respon- sabile ha fatto girare tra i mem- bri una foto sul suo telefonin- ino, di una pila di giornali. Onde sta l’ anomalia ? Per chi ha avuto gia’ a che fare con la stampa italiana all’ estero sa che non e’ la prassi e mi fermo qui. Il Presidente e non solo, durante la seduta, onde evitare troppi interventi da parte del pubblico ( togliendo la stampa cartacea e online circa due) aveva promesso e per la prima volta nella storia dei Comites, di dare loro la parola, purtroppo per il fattaccio sopra menzi- onato, la promessa si e’ “ arru- alta nella marina”, per usare un eufemismo. (io ho sempre scritto e riscritto, che i Comites prenderanno reale valore solo quando i membri del pubblico supereranno quelli del Comi- tato). Tutto su www.britalycanreslondra.com Nella foto il neo Presidente Pietro Molle intervistato da Londra One Radio [cg] 30 Maggio, Clerkenwell Road, Chiesa Italiana: seconda seduta del Comtes Londra Note editoriali...................... MONOCAMERALISMO IMPERFETTO IL PRIMO PORCELLUM FU IL MATTARELLUM Vogliamo sfatare un’ altra ( come si suol dire) leggenda metropolitana. Nel referendum del 1993 proposto dai radicali ( all’ epoca ne facevo parte) il popolo venne chiamato non per abolire il sistela elettorale dei padre repubblicani, cio’ il pro- porzionale, ma solo rafforzare il sistema elettorale al Senato, ma avere sempre due sistemi elettorali per equilibrare il po- tere legislativo. poi venne Mat- tarella ( si, l’ attuale presidente della Repubblica) e con il suo “minotauro”.... ANDARE VERSO L’ ASSOLUTISMO E’ ANDARE CONTRO NATURA (Niente a che vedere con il sesso ovviamente ) Badate bene che in Italia e nel nostro Stato di Diritto, vuoi cos- tituzionale, vuoi politico, il plu- ralismo socio-politico e' da de- cenni radicato nell' immaginario collettivo. La stessa nostra ( fottuta) Costituzione ( non solo sancisce) lo detta: " Tutti i cittadini hanno diritto di associ- arsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democ- ratico a determinare la politica nazionale. " Noi comuni mortali senza caste, apettiamo pazientemente che anche il legislatore lo carpisse senza se e senza, che e’ solo con un sistema uniproporzionale si potrebbero eleggere direttamente , anche il Capo dello Stato o governo, nonche’ i membri della Consulta Alcune settimane fa lan- ciammo l’ uniproporzionale, ossia un sistema elettorale che consiste nella suddivisione del territorio in 50 circoscrizioni con 10 collegi per la Camera e 5 per il Senato. In tutto 750 parlamentari. In ogni circoscri- zione vengono eletti con l’ uni- nominale ( una sola prefer- enza) dieci deputati e sei senatori. I seggi vengono poi assegnati proporzionalemente ai voti ottenuti da ogni singolo candidato a prescindere dalla lsta. Con questo metodo si potrebbe eleggere anche il Capo dello Stato e la consulta, basterebbe aggiungere sulla su ogni scheda elettorale le voci “Capo dello Stato” e “Membro della Consulta”. Si porrebbe definitivamente fine, sia ad un Parlamento di nomi- nate e disonorati, sia alla co- sidetta partitocrazia. Il cittadino prima di tutto. In Italia purtroppo e va detto, non e’ tutta colpa dei cittadini se i “nostri” politici sono quelli che sono, bensi’ colpa di una classe dirigente e politica me- diocre e apatica, senza inizia- tive legislative pragmatiche. Invitiamo come al solito alla riflessione …. VELO DO IO L’ ITALICUM Dopo il mattarellum non e’ cambiato assolutamente nulla. Badate bene che ilmale assoluto repubblicano e’ stato ed e’ ancora la mancata ma- terializzazione del pluralismo socio-politico , ossia la de- mocrazia partecipativa. Sergio Mattarella ( l’ attuale Capo dello Stato) con il suo Mat- tarellum, nel 93/4 diete inizio, a cio’ che oggi io definirei, “ riformismo ad personam” e l’ Italicum ne e’ la prova. Detto cio’, vuoi con il mattarellum, vuoi con il porcellum, il sis- tema legislativo, il piu’ di un ventennio, non e’ cambiato di una sola virgola, perche’ le vere riforme non ci sono state e non ci saranno nemmenoo con il monocameralismo im- perfetto renzisconiano. Quello che avverra’ ( ammesso e non concesso passera’ anche la riforma del Senato) sara’ quello gia’ accaduto in pas- sato. Si faranno dei listoni ( per la cronaca i primi listoni furono introdotti da Benito Mussolini per ottenere il per- mio di maggioranza nel 1923) , ove alberghera’ di tutto e di tutti. Questo e’ esat- tamente cio’ che avveniva durante la “cosidetta” prima Repubblica. Anche dopo Mat- teo Renzi l’ anomalia legisla- tive restera’ purtroppo. (detto e ridetto) Noi riteniamo che per una qualsiasi colazione di governo per essere prag- matica, occorre innanzi tutto un programma legislativo condiviso e sottoscritto da tutte le forze politiche, intro- ducendo il reato di lesa sov- ranita’; onde evitare lo scilipo- tismo* governativo. [BNL] *prassi tipicamente italiana di cambiare casacca politica senza precise motivazioni DEMOCRAZIA ALTERNATIVA In una democrazia avanzata e moderna come la nostra le opposizioni, il parlamento, il Quirinale e la Corte Costituzi- onale, sono organo dell' alter- nanza. Le opposizioni sono costruttive quando hanno le alternative. Il parlamento e' sovrano quando legifera senza vincolo di mandato. Il Quirinale e' bilanciato quando sa con- trolla il Governo (art.Cost. 87) La Corte Costituzionale e' su- prema quando giudica equal- mente e in tempi reali. Oggi, abbiamo un opposizione senza alternative. Un Parlamento di nominati e sciliposti. Un Quiri- nale che per paura di conflitti istituzionali fa orecchie da mer- cante. Una Consulta che giudica a tempi "alternati " e come si suol dire a babbo morto. In conclusione, una de- mocrazia senza paletti e bilan- cieri non potra' mai funzionare, ne' ora ne dopo Matteo Britalycanewslondra.com
  • 4. 4 9 A ZAGABRIA “LA PIÙ BELLA MUSICA DA FILM MADE IN ITALY” . Dall’ Italia e dall’ Esteo Giorgio Brignola Per agosto, parola di Renzi, i trattamenti previdenziali, almeno nella generalità medio/bassa, saranno meno “stringati”. La Con- sulta ha emesso, infatti, un giudizio che è stato interpretato e divulgato ufficialmente dall’Esecu- tivo. Dato che non pochi Lettori, pensionati INPS, ci hanno chiesto maggiori notizie sul profilo della loro”sopravvivenza previdenziale”, tenteremo di fornire informazioni semplici, ma solo indicative. Intanto, le pensioni che avranno un incremento, “una tantum”, con la rata d’agosto, tengono conto degli importi al lordo d’imposta. Per i pensionati con più di una certa somma mensile non cam- bierà nulla. Per i valori inferiori, il “tesoretto” d’agosto non supererà Euro 750. Ovviamente, sull’im- porto della pensione percepito al lordo. A conti fatti, l’incremento sarà contenuto tra Euro 750 ed Euro 278. Per i trattamenti superi- ori a Euro 3200 mensili (al lordo) n on è pr e vis to nes s u n “bonus”.Con una pensione simile, lo possiamo anche motivare. Per gli altri, resta una goccia insignifi- cante nel mare del disagio economico che dovranno, da set- tembre, tornare a tirare la cinghia. Dal 2016, con la riforma del mec- canismo previdenziale, dovrebbe esserci un adeguamento previ- denziale più articolato. Comun- que, poche decine d’Euro e non per tutti. Prendiamo atto della parziale soluzione governativa. Anche se abbiamo seri dubbi sulla sua applicabilità e sul concreto impatto socio/economico che an- drebbe a coinvolgere milioni di ex lavoratori. Restiamo, di conseguenza, assai scettici e su posizioni di prudente osservazione circa gli eventi che si andranno a sviluppare, in mate- ria,nei prossimi mesi. I problemi che ne deriveranno potrebbero scalzare anche il più ottimista dei politici. Come a scrivere che “se son rose, fioriranno!” Metà anno si avvicina. Dopo i provvedimenti promossi da Renzi, sembra che la nostra situazione socio/economica abbia trovato i presupposti per un futuro equi- librio economico. Ci auguriamo che non sia solo una nostra im- pressione. Il rinnovamento, quando ci sarà, si trascinerà dietro quel fardello politico tanto ingom- brante e responsabile d’aver fatto naufragare la Seconda Repub- blica e d’aver compromesso anche questa Terza. I fatti sono palesi. E’ il Popolo italiano, sono i lavoratori, a pretendere garanzie di sopravvivenza. Il Palazzo ri- mane un organismo sempre meno strutturato per dibattere i destini del Paese. Uscire dalla crisi è la finalità di quest’Esecutivo “giovane”. Di fatto, però, la “certezza” è l’”incertezza” fanno parte di una “stagione” politica da poco iniziata. Neppure Renzi è riuscito ad allontanare d’instabilità che è tipica dei nostri mercati economici. Puntare sul futuro d’I- talia continua ad essere un’im- presa a lungo termine. Vivere nel Bel Paese resta ancora difficile e i mesi che verranno potrebbero riservarci altre sorprese. La cura per l’Italia è ancora tutta da accer- tare. Intanto, dovremo fare i conti con un meccanismo socio/ previdenziale differente. Insomma, gli italiani non ci stanno a ipote- care il futuro senza tener conto degli eventi passati. Per quest’anno, anche se nes- suno è profeta in Patria, non ci dovrebbero essere altre manovre ”amare”. Renzi è riuscito a trasci- nare in porto dei provvedimenti che, anche nel recente passato, sarebbero stati improponibili. C’è da pensare, di conseguenza, che i nostri errori avevano origini lon- tane e, forse, non erano stati con- siderati con maggiore attenzione. Mentre il “lavoro” è indispensabile per andare avanti, le famiglie te- mono di non riuscire a tenere il passo. La disoccupazione è come una febbre perniciosa che, invece, dovrebbe essere sconfitta. Certo è che la panacea ai nostri mali peggiori non può essere solo l’ottimismo renziano. Pure se si considera come il rimedio migliore per salvare ciò che ancora può essere salvato. Tenendo anche conto che i provvedimenti ”positivi” sono stati varati da un Parlamento alla vecchia maniera. Del resto, le terapie d’urto non hanno mai dato garanzie. Tra- montati i tempi delle promesse non mantenibili, ora si confida sulle sorti di un’Italia in avvicenda- mento. Di fatto, ci siamo resi conto che è bastata una certa determinazione per dare una spal- lata alla politica nazionale; nata e sviluppata sull’argilla. Il cambio generazionale sta avvenendo in tempi e in modi inattesi. Il difficile, però, è capire dove s’assesterà. I nostri dubbi d’apertura restano, così, a tutto campo. I problemi d’Italia ci sono ancora tutti. Soprattutto sul fronte economico, che è quello che più ci preme; anche se le mancanze non rispar- miano neppure quello politico. Lo abbiamo già scritto e ora giova rammentarlo: l’Esecutivo Renzi resta un Governo di transizione. Durerà, almeno lo speriamo, sino al 2016. In seguito, le elezioni daranno una risposta popolare alla situazione d’emergenza che si è venuta a determinare in Italia, ma non solo. Il “dopo” di questo governo è ancora da definire. Il prossimo Esecutivo sarà varato con la“nuova” legge elettorale. Del resto, questa Legislatura resta in piedi proprio per non lasciare le “castagne sul fuoco” a quella che la seguirà. Con la fine del sistema bicamerale “perfetto”, le novità non mancheranno. Il cambio della guardia riguarderà, in ogni caso, più gli uomini che i partiti. Destra, Centro e Sinistra dovranno, gioco forza, trovare un”compromesso” per garantire quella stabilità che, in questa fase di vita del Paese, non sembra preoccupare più di tanto. Il comportamento dei partiti sarà l’eloquente premessa per evidenziare chi si mostrerà in grado di ridare all’Italia una di- versa dimensione politica. Forse, l’avvicendamento potrebbe essere migliore di quanto la realtà nazion- ale ha saputo offrirci in questi primi quattordici anni del nuovo secolo. Sarà il livello comporta- mentale degli uomini a guida dei partiti a fare la differenza. Già nei prossimi mesi, sarà possibile fare la prima verifica della reale vo- lontà di cambiare. I facili ottimismi sono definitivamente finiti. La poli- tica liberista è terminata con loro. Non osiamo neppure ipotizzare se chi verrà dopo Renzi intenda met- tere in pratica ciò che ci aspetta- vamo da questa Terza Repubblica. E’, pur vero, che la realtà italiana ha seguito le sorti di quell’europea; ma è anche evidente che per cam- biare la classe politica ci vorreb- bero uomini nuovi che proprio non ci sono. Pure per questo motivo, Renzi è nelle condizioni per por- tare avanti il suo progetto di “ristabilimento” nazionale. Nel se- colo scorso, avevamo dato la nostra fiducia alle formule di “centro-sinistra”, oggi non lo pot- remmo più fare, anche volendolo. Il “Centro” è sulla sottile linea di con- fine che isola la “Destra” dalla “Sinistra” e le simpatie di un ipo- tetico Terzo Polo sono equamente suddivise tra le opposte ali parla- mentari. Eppure, un compromesso dovrà essere trovato. In caso con- trario, non sarà possibile andare oltre. Con la mancanza di statisti, l’Italia ha bisogno, almeno, di poli- tici di rango. Ma dove sono? Tutti sentono il bisogno di cambia- mento. Però, tra realtà e bisogno i contorni restano sempre indefiniti. Se le cose stanno così, e così stanno, c’è solo da sperare che il prossimo Governo si muova con “nuove” regole di stabilità. Guardando all’Europa, gli esempi di coerenza politica non mancano. Meglio far tesoro delle esperienze maturate in quest’Unione di cui facciamo indissolubilmente parte. A parole, è facile promettere. Man- tenere ò ben altra cosa. Tant’è che anche Renzi dovrà, gioco forza, rivedere alcune posizioni che, poi, non potrebbe mantenere. Averci messo la “faccia”, su certe garan- zie, non è stata la mossa risolu- trice. Sul piano psicologico e me- diatico, nulla da ribadire. Sul piano pratico, però, c 'è un Parlamento che dovrà confermare le tesi del nostro Primo Ministro. In de- mocrazia, e giova rammentarlo, tra promettere e mantenere, soprat- tutto sotto il profilo economico, c’è un abisso non sempre colmabile. Ora Renzi è ben conosce dei suoi limiti e di quelli del partito al quale appartiene. Gli “alleati” non sono migliori. Quando ci sono dei bilanci da fare e delle decisioni da pren- dere, non si mette in gioco solo la persona, ma anche il futuro di un Esecutivo che dovrebbe reggere sino al varo della nuova legge elet- torale. Sul fronte dell’economia, invece, è inutile sottacere certi limiti e, tanti, nostri legittimi dubbi. (bnl) ESSERCI PER CONTARE SE SON ROSE FIORIRANNO EFFETTO DOMINO Cultura all'Estero “OPEN ROADS”: IL CINEMA ITALIANO PROTAGONISTA A NEW YORK NEW YORK- L’Italia sul red carpet a New York per “Open Roads: New Italian Cin- ema”. Prende il via oggi la rassegna che, gi- unta alla quindicesima edizione, rappresenta il maggior evento dedicato al cinema italiano contemporaneo negli Stati Uniti. Organizzata dalla Film Society of Lincoln Center in partnership con Istituto Luce Cinecittà e con il supporto dell’Istituto italiano di cultura di New York, Italian Trade Commission, Casa Italiana Zerilli Marimò, la kermesse presenterà al pub- blico newyorchese per otto giorni, fino all’11 giugno, al Walter Reade Theater, un’ampia selezione delle più importanti produzioni italiane di quest’anno. Il programma 2015 di Open Roads, curato dal Program Director della Film Society of Lincoln Center, Dennis Lim, docente della NYU, già film editor del Village Voice e col- laboratore del New York Times e del Los An- geles Times, e da Isa Cucinotta, prevede quat- tro proiezioni giornaliere per i 16 titoli scelti. Tra questi, ben tre titoli hanno già una dis- tribuzione statunitense: “I nostri ragazzi” di Ivano De Matteo (Film Movement), “Cloro” di Lamberto Sanfelice (Uncork’d), “Natural Re- sistance” di Jonathan Nossiter (Filmbuff). Nutrita anche la delegazione che accompagnerà i titoli oltre oceano: saranno nella Grande Mela Cristina Comencini, Francesca Archibugi, Ivano De Matteo, Duccio Chiarini, Masbedo (Jacopo Bedogni e Niccolò Massazza), Eleon- ora Danco e gli attori Claudio Santamaria, Adriano Giannini e Sara Serraiocco. In contemporanea con Open Roads la Film Society of Lincoln Center ospiterà "Guardando con Michelangelo Antonioni", mostra, organiz- zata da Evol Design, che propone rare foto di Renato Zacchia realizzate durante le riprese del documentario “Sicilia” (1997). (aise) "SCUSATE SE ESISTO!": PAOLA CORTELLESI A LONDRA PER LA "PRIMA" SUI CERVELLI IN FUGA LONDRA aise - Oltre 350 persone, per lo più italiani residenti Oltremanica, hanno assistito domenica sera a Londra alla prima britannica di "Scusate se esisto!", il film diretto da Riccardo Mi- lani con Paola Cortellesi nei panni di un "cervello in fuga" che decide di tornare in Italia e si confronta con le difficoltà della vita nel Bel Paese. Molte scene della pellicola sono girate sulle rive del Tamigi e la Cortellesi era presente alla proiezione su invito della ras- segna CinemaItaliaUK. La rassegna, sostenuta dal Consolato italiano e dall'Istituto Italiano di Cultura a Londra, ogni due domeniche porta i film italiani direttamente nel cuore della metropoli inglese, nella sala Genesis. Un'iniziativa che va avanti da mesi anche gra- zie all'impegno della direttrice artistica, Clara Caleo Green, e al lavoro di tanti giovani e giovanissimi. Il film è "la storia di un cervello in rientro che decide di tornare e di mettere a frutto quello che ha imparato", ha spiegato l'attrice romana, "una donna che poi però si deve scontrare con le ingiustizie del mondo del lavoro nel nostro Paese". A essere apprez- zato in questo caso, ha aggiunto la Cortellesi, "è il registro umoristico con cui trattiamo un tema che altrimenti, preso seriamente, sarebbe sicuramente indigesto". (aise) Sipus, della Scienza Mornar e dei Veterani Matic, la Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Serracchiani, i Vertici dell'Unione Italiana e dell'Università popolare di Trieste, ha offerto l'occasione per fare stato delle eccellenti relazioni tra Italia e Croazia, a poca distanza dalla Visita a Zagabria del Presi- dente Sergio Mattatella.I l successivo ricevimento, organizzato con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, ha consentito agli ospiti di assaggiare alcune delle migliori produzioni alimentari e vinicole dei territori di Goriza, Pordenone, Trieste ed Udine. Alla serata hanno preso parte anche i Presi- denti delle Comunità italiane in Croazia non- ché una rappresentanza di 100 membri delle Comunità italiane dell'Istria, del Quarnero, della Dalmazia e della Slavonia occidentale e di 100 studenti delle Scuole della Minoranza italiana. (aise) Michelangelo Galeati, ha eseguito un programma di brani scelti tra le colonne sonore dei più celebri film italiani. La voce narrante di Zrinka Cvitesic, attrice croata di grande successo, ha accompag- nato l'esecuzione di composizioni di Nino Rota, Ennio Morricone, Nicola Piovani, Riz Ortolani e molti altri autori. La musica e le immagini, tratte dai rela- tivi film, hanno emozionato e con- quistato il numeroso pubblico di oltre 1300 persone che ha dimostrato il pro- prio apprezzamento anche accompag- nando a ritmo di applausi, in un crescendo di entusiasmo, il bis finale della colonna sonora di 8 e1/2 di Federico Fellini composta da Nino Rota. Il saluto di apertura rivolto dall'Ambas- ciatore Emanuela D'Alessandro al pubblico intervenuto, tra cui il Presidente dalla Repub- blica croata Grabar-Kitarovic, il Presidente emerito Josipovic, i Vice Presidenti del Parla- mento Stazic e Reiner, i Ministri della Cultura ZAGABRIA aise - In occasione della Festa della Repubblica, l'Ambasciata d'Italia in Croazia, in collaborazione con l’Istituto Itali- ano di Cultura, ha organizzato presso la sala da concerti Vatroslav Lisinski di Zagabria, il principale Auditorium del Paese, il con- certo “La più bella musica da film Made in Italy”. L'orchestra sinfonica della Radio Tele- visione Croata HRT, diretta dal maestro
  • 5. 8 5 FESTA DELLA......................................................(Repubblica Democratica Italiana) REPUBBLICA ? COMUNICATI Goffedo Palmerini 2 Giugno 1946 2 Giugno 2015 “12.717.923 voti a favore contro 10.719.284 a sostegno del regime monarchico” A distanza di 69 anni, sembra ancora il 46 e se oggi si dovesse fare un referendum, Repubblica democratica Vs Repubblica populista, sono quasi certo che avremmo gli stessi risultati. In Italia, storicamente par- lando e’ sempre ( come di- rebbe il compianto Toto’) la stessa mosica, si festeggia l’ inizio della Repubblica e non la sua materializzazi- one, che come tutti sap- piamo, avvenne con la nas- cita della Costituzione nel Gennaio del 48. Lo stesso vale per l’ Unita’ del Paese , festeggiamo la nascita del Regno d’ Italia il 17 Marzo (1861) e non l’ Unita’ Nazionale reale, che avvenne con la fine della Terza Guerra d’ In- dipendenza, dopo la presa di Porta Pia e Roma Capi- tale, nel 1871. Tant e’ vero che il 20 settembre si cele- brava come festa nazionale, simbolo della conclusione e quindi l’ Unita’ del Paese, prima che venisse abolita da Mussolini, con i patti Later- anensi. E’ la stessa mosica vale anche per l’ attuale legisla- tura, si esulta per il nuovo sistema elettorale, dimenti- cando che non avra’ nessun valore se non passa anche il “monocameralismo imper- fetto” ( riforma del Senato). Come abbiamo spesso ri- badito, se non dovesse pas- sare la riforma del Senato l’ Italicum diverra’ a tutti gli effetti un porcellum e la Consulta non potra’ che abolirlo di nuovo. Piu’ che un difetto italiaco, si trat- terebbe invece di una vera e’ propria syndrome, “La Sindrome Annunzio”, ossia esultare prima ancora di re- alizzare.! E come disse Pep- pino: “ abbiamo fatto l’ Italia, adesso facciamo gli italiani. Aggiungerei, per rimanere sul tema:” Ab- biamo fatto la Repubblica, adesso facciamo il legisla- tore ! [cg] Bnl vi mando quanto scrissi il 2 giugno 2010, niente è cambiato in me. La dedico questa giornata a chi non man- gia a nessun tavolo della pace in guerra, a chi ha il coraggio di denunciare, a chi è sempre contro ogni parata, a chi vive e non uccide il Ricordo, a chi rifiuta la guerra, a chi non scende a patti con nes- sun Potere, a chi è in viaggio verso Gaza come la Rachel Corrie. Dedicato a chi non si nasconde, ci mette la Faccia. Nel commento che sto ascoltando su Rai 3, si parla di Spettacolo Divertente e delle Grandi Speranze an- nunciate da Napolitano. Per me è osceno. Si, ancora e sempre NO WAR. Onorate i Caduti, come le donne oggi introdotte e ben inser- ite per pari opportunità, in 10.000, nelle Forze Armate. Al- lego al presente testo, la lettera che ho ricevuta dai genitori di un soldato, morto in servizio di leva, in circostanze rimaste oscure. Questa è la Festa che viene pro- posta e questa è la mia lettera. Insegnate altro ai vostri figli, che mangiare armi e affari, oggi in Vetrina Italia. Non insegnate ai vostri bambini la vostra morale...noi adulti non vi daremo pace, finchè avremo vita. Doriana Goracci - giugno 2010 Oggi, 2 Giugno "Festa della Repub- blica" il Capo dello Stato festeggia al Quirinale questa fes della ...omissis.... Invi- tando al Quirinale 2.000 ospiti, alla faccia dei sacrifici imposti a noi cit- tadini (come si evince anche dal suo discorso di ieri 1° giugno), nonostante le casse dello Stato non supportino la "spesa" per riconoscere a noi genitori di militari caduti in servizio un equo risar- cimento per la morte dei nostri figli in servizio allo Stato. Penalità che dovremo subire così come ci è stato ribadito ancora una volta lunedì 31 maggio, proprio alla vigilia di questa ricorrenza, presso la sede della Com- missione Difesa del Senato dove una delegazione di genitori di militari ca- duti "vittime del servizio" si è recata, provenendo da tutta Italia, per chiedere ancora una volta l'approvazi- one di una Proposta di legge risarcito- ria che si trascina da oltre trenta anni. Noi tutti a cui lo Stato ha scippato i figli, commemoreremo ancora una volta in silenzio, ignorati da tutti. BUONA FESTA A TUTTI i nostri politici e BUONA ABBUFFATA. Noi personalmente commemoreremo nostro figlio lassù in Friuli fra Venzone e Gemona dove si è fermato per sem- pre, sul Cippo che lo ricorda. (genitori di militare vittima del ser- vizio) Bnl FESTA DELLA.... A UNO MATTINA RAI ANTEPRIMA DELL’INNO DEGLI ITALIANI NEL MONDO “ITALIA PATRIA MIA” ROMA - “Italia Patria mia”, questo il titolo dell’Inno degli Italiani nel Mondo che sarà al “Caffè” di Uno Mattina, il pro- gramma televisivo che apre la programmazione quotidiana della RAI per gli italiani in tutto il mondo, il 28 maggio prossimo, come omaggio dell’Italia a tutti i connazionali all’estero in vista della Festa della Repubblica. Il brano sarà subito dopo presente su tutte le piattaforme musicali digitali conosciute nel mondo. In Argentina, inoltre, in occasione della Festa della Repubblica ital- iana, il 2 giugno, il tenore Giuseppe Gambi è stato invitato dall’Ambasciatore d’Italia, Teresa Castaldo, e dal Console Generale d’Italia a Buenos Aires, Giuseppe Scognamiglio, per ese- guire in anteprima mondiale l’Inno degli Italiani nel mondo e per celebrare poi solennemente, presso il Senado de la Nacion, il “Dia del Inmigrante Italiano”, festività nazionale sancita da una legge che il Parlamento argentino ha approvato per celebrare il con- tributo offerto alla crescita e allo sviluppo del Paese dall'emigrazi- one italiana, l'unica ad avere rice- vuto un simile onore. “Italia Pa- tria mia” celebra la storia di 27 milioni di italiani partiti oltrecon- fine tra Otto e Novecento e che oggi si riverbera in 80 milioni di oriundi sparsi nel mondo. Un’al- tra Italia che attende segnali di attenzione da parte della madre- patria, alla quale il Tenore na- poletano Giuseppe Gambi, in- sieme a Tiziana Grassi - nota studiosa di Emigrazione italiana e per 10 anni autrice di pro- grammi di servizio per gli italiani nel mondo a Rai International (oggi Rai Italia), - hanno voluto scrivere e dedicare un testo di particolare intensità emozionale nel segno dell’appartenenza, dell’identità e dei legami tra le due Italie. “Una storia – sottolinea la co- autrice dell’Inno degli Italiani nel Mondo, Tiziana Grassi – fatta di coraggio, orgoglio, sogni e con- quiste, e che ben conosco per il mio lungo e appassionato lavoro presso Rai International. Un’es- perienza straordinaria, perché è lì che ho potuto conoscere da vicino, direttamente, ogni giorno, il vis- suto dei nostri connazionali nel mondo. Ed è lì che ho potuto dare loro risposte a bisogni espressi ed inespressi. Tutto questo, con il tenore Giuseppe Gambi, è l’humus generativo di questo Inno, e sono lieta di poterlo esprimere non solo attraverso un’opera scientifica di approfondimento che ho recente- mente diretto, qual è il “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” (SER Itali- Ateneo-Roma con Fondazione Migrantes della CEI), ma anche attraverso le parole e la musica, linguaggio universale per eccel- lenza, in profonda empatia con i nostri meravigliosi connazionali all’estero che ho appena avuto modo di salutare personalmente in un mio recente viaggio in Argen- tina, dove ho presentato il Dizion- ario presso l’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e il Teatro Municipal Diagonal di Mar del Plata. E’ lì, all’estero, che trovo particolarmente sentito e toccante il senso dell’italianità, delle radici, dei legami, dell’orgoglio. E’ all’estero dove i nostri connazion- ali, dopo la sofferenza dell’ambi- entamento in una terra e cultura nuove, hanno avuto storie di suc- cesso, amando come la propria anche la Patria che li ha accolti, diventandone parte fondante e coltivando nel cuore l’amore forte per due Patrie. E’ all’estero che ho visto persone commuoversi sol- tanto al sentire il suono della pro- pria lingua-madre, come già mi accadeva quando dalla redazione di Saxa Rubra noi chiamavamo i nostri telespettatori e con grande partecipazione mettevamo a dis- posizione tutto il nostro impegno professionale per risolvere i loro problemi. Un lavoro prezioso, quello che faceva e fa Rai Italia in una dimensione di servizio, una televisione vicina alle persone, alle loro istanze, al loro universo val- oriale. Questo Inno è dedicato a tutti loro - conclude la Grassi -, a tutti gli italiani che ieri come oggi partono, emigrano alla ricerca di una vita migliore, lasciando tre madri: la propria madre naturale, la madre-terra e la madre-lingua”. “Di fronte a tanta travolgente pas- sione di Tiziana Grassi - annota il Tenore Giuseppe Gambi -, rispetto a questo bel sodalizio profession- ale, non potevo non mettermi im- mediatamente al lavoro. E con altrettanta passione ho partecipato alla stesura del testo di questo Inno per e degli Italiani nel Mondo, coinvolgendo il compositore M° Luigi Polge, persona di straordi- naria sensibilità ed umanità, ed un altro grande professionista, un vero maestro degli arrangiamenti qual è Armando De Simone, autore di numerose colonne sonore. A loro mi legano, oltre che affinità elettive e le comuni origini napoletane, un certo modo empa- tico di partecipare al vissuto mi- gratorio, che trovo sia un valore aggiunto quando si affrontano temi così delicati qual è il distacco dalle persone care, per migrare verso luoghi sconosciuti, spesso ostili, dove riconfigurare ex novo le pro- prie mappe interiori. Un’esperi- enza di distacco che ho vissuto sulla mia pelle, in quanto la mia famiglia, come credo molte famiglie italiane, ha avuto una storia di emigrazione. Sin da pic- colo ho sentito le lacrime di mia nonna per la lontananza di un fig- lio emigrato da Napoli negli Stati Uniti – il ‘sogno americano’ - dove faticosamente ha percorso tutte le tappe di una vita nuova. E quindi conosco da vicino la soffer- enza vissuta sia da chi era (ed è) costretto a partire, sia da chi restava, come ‘orfano’.” ................................ Il restoi su BritalycaNesLondra
  • 6. CULTURA & SOCIETA’ a cura di Nino Bellinvia 6 7 In Puglia (Massafra) presentato con successo il romanzo “Berlino-Roma e viceversa" di Antonietta Benagiano Quella di giorni fa al Palazzo della Cultura “Nicola Lazzaro” di Massafra, presente un numeroso pubblico, è stata una serata culturale di grande spessore. Si è svolta in occasione dell’"Incontro con l'Autore", cioè con Antonietta Benagiano e il suo romanzo "Berlino-Roma e vice- versa" (Besa Editrice – Collana Comete 53, pagine 208). L'evento, vo- luto dall'UPGI - Università Popolare delle Gravine Ioniche, è stato mag- nificamente coordinato da suo presidente, prof.ssa Carla Gallo, chiara e precisa come suo stile. In una sintesi davvero efficace per gli opportuni rilievi offerti, ha presentato con piacere e grande gioia (…rendiamo omaggio e pubblico riconoscimento alla nostra concittadina,… ha fra l’altro detto) la multiforme attività letteraria della Benagiano (centinaia di premi e onorificenze ricevute) che spazia dal romanzo al saggio, dalla poesia al teatro, corredandola di stralci da note critiche di personalità illustri in campo letterario internazionale. La prof. Gallo ha voluto subito salutare e ringraziare il numeroso pubblico e i presidenti e soci di di- verse associazioni, il gruppo di studenti dell’IISS “De Ruggieri”, e natu- ralmente, ancora prima, il Comune di Massafra e l’assessore alla Cul- tura e all’Associazionismo Antonio Cerbino, Stella Valle e la Biblioteca Comunale "Paolo Catucci", l'IISS "De Ruggieri" e il preside prof. Stefano Milda e il presidente della Consulta delle Associazioni Pino Presicci. Tra i presenti ricordiamo il giudice Francesco Losavio, il vice presidente delle Consulta delle Associazioni Barbara Wojciechowska, Emmanuele La Tanza (già presidente della Consulta delle Associazioni), Angela Andreace (Segmenti d’Arte), Francesca Bongiorno (Fidapa), Salvatore Acquaro (Grandangolo), Loris Rossi (UPGI), Teresa Bosco (Alliance française), ecc. A dialogare con l'autrice è stata la docente di Lettere dell’IISS “De Ruggieri”, prof.ssa Maria Carmela Pagliari, che sin dall’inizio ha avvinto tutti i presenti. La sua presentazione del romanzo è stata puntuale e ricca di approfondimenti. “E’ sera, pensava tra se Elena, questa stanza s’è all’improvviso illuminata d’altra luce, ma resta risulta innovativo come impostazione… Novità di forma, poiché gli otto capitoli si articolano in strutture che stimolano la lettura e la rendono varia e interessante grazie al pensiero divergente…” (Luciano Nanni, poeta, scrittore, critico, già docente all’università di Bologna, nel gruppo letterario “Formica nera”, fondatore del relativo Premio di Poesia, attivo nella rivista “Punto di vista”). Berlino-Roma e viceversa… è una cosa e molte cose insieme… un’analisi emozionale, attraverso l’amore narrato, della modernità… la dulcedo … dell’amore che a volte può opporre all’effimero la sua categoria sovratem- porale… E poi: le fini annotazioni dei particolari… l’avventura come meta- fora della vita… la bellezza… luce che illumina le nostre vite oscure…” (Roberto Pasanisi, docente universitario e direttore del CISAT (Centro Italiano Studi Arte-Terapia). “L’amore? Non si spiega: è come la rosa di Silesius. Storia di una passione che si ferma ai confini. Un viaggio nella violenza che sta nel divenire della storia. Omaggio alla donna con Ortensia, e al dialogo con Moro e Martini… All’autrice, potenza evocatrice della sua prosa, bastano due desolanti squarci per raccontare la guerra: “Immoto sulle macerie, tumulo dei cari”, “Fra le vie superstiti silenziosi, affamati, sporchi, lerci”: condanna totale”. (Michele Cristella, già capo re- dattore del Corriere del Giorno). Foto di Salvatore Acquaro. Nel collage n. 1: l’autrice Antonietta Benagiano, la coordinatrice Carla Gallo, la relatrice Maria Carmela Pagliari e un mo- mento della presentazione del libro (da sx: l’assessore alla Cultura Cer- bino, la scrittrice Benagiano, la coordinatrice Gallo, la relatrice Pagliari, il dirigente scolastico Milda). Nel collage n. 2: l’assessore alla Cultura con- segna icona in ceramica alla scrittrice Benagiano con accanto la coordina- trice Gallo; la relatrice Pagliari, il dirigente scolastico Milda e gli alunni del Liceo intervenuti alla presentazione del libro. ombra nell’angolo. Attenderò. Meglio attendere il nuovo giorno”. Ha iniziato così la presentazione di “Roma-Berlino e viceversa” evidenziando che luce- ombra-attesa-memoria” sono i punti cardine su cui ruota questo nuovo romanzo di Antonietta Benagiano che ha ben definito “perla del nostro sud”, in quanto a ben ragione si colloca fra le scrit- trici meridionali più poliedriche e feconde, oltre che di romanzi, di poesia, di testi teatrali, saggistica filosofica, storica e letteraria. Autrice che è stata più volte ospite gradita del Liceo “De Ruggieri” di Massafra, tanto da esserne diventata un’istituzi- one. “E questa volta con un romanzo d’amore (ha evidenziato la relatrice), ma l’amore che la Benagiano ci racconta non può essere un amore “normale”, ma un amore speciale, fatto di condivi- sione libera, un amore “diverso”, con tutto quello che di ricco e straordinario questo termine può significare. “Diversi per rimanere se stessi”, come scrive l’autrice. E questo il segno distintivo che carat- terizza l’amore tra i due protagonisti del romanzo, Thomas ed Elena, un tedesco e un’italiana, elemento anche questo non da poco, se si pensa all’indole così differente fra le due etnie. “Eppure l’amore è capace di superare le differenze, gli stessi stereotipi”. I pro- tagonisti, quindi, si amano a distanza da trent’anni, s’incontrano sporadicamente soprattutto a Roma, dove si sono conosciuti al tempo dell’Università, e proprio la città eterna con la sua aura magica con- tribuisce a renderlo eterno. Ma solo apparentemente il romanzo è il racconto di una storia d’amore, anche se “speciale”. “In realtà (ha fatto presente la relatrice) è un concentrato di riflessioni che toccano vari campi e spaziano da quello della medicina (il neurologo Thomas ci conduce nei meandri della psiche umana, Elena, medico anche lei, ci offre l’immagine di una medicina al servizio dell’umanità e della dignità, valori chiave del giuramento di Ippocrate ma spesso, purtroppo, disattesi)”. Le riflessioni toccano anche altri temi, ad esempio la storia, dalla seconda guerra mondiale, all’occupazione e alla follia tedesca, alle distruzioni degli ameri- cani, e poi agli anni di piombo e al rapimento di Aldo Moro, oppure toccano temi d’attualità come l’ambiente, nella parte riguardante i veleni di Taranto, i farmaci killer. Ha detto questo e tanto, tanto altro la relatrice Pagliari che, comunque, non ha volto la sua attenzione di critico ad analizzare sol- tanto il piano affettivo-sentimentale nelle vicende dei due protagonisti della storia d'amore con le implicazioni psicologiche e i momenti medita- tivi. Ma ha posto in rilievo anche altri piani narrativi denotanti l'ampia cultura della Benagiano, da quello storico-sociologico con il dramma della seconda guerra mondiale (come abbiamo già citato) sino alla nostra problematica attualità, enucleando pure aspetti sociali, culturali, ideologici e comportamentali. Ha inoltre posto in rilievo lo stile, la prosa fluida che diviene talora lirica avvalorando quanto determinata critica sostiene: un "non distinguo" tra prosa e poesia quando la scrittura sgorga da vero sentire, da un pensiero profondo. La relatrice si è anche soffermata sul perfetto connubio tempo-poesia che pervade tutto il ro- manzo. L’uso frequente, poi, di flash-back porta la narrazione (come ha precisato) a procedere su due piani, quello del presente e quello del passato. L’attesa, cui la relatrice faceva riferimento all’inizio, è l’ele- mento focale con il quale ha concluso la sua conversazione. “Il romanzo intriga, avvince proprio perché offre al lettore la possibilità di pensare e di “creare” il finale, facendolo suo. Il gioco del tempo, della distanza ri- torna (ha continuato) ancora a ridare essenza ai protagonisti e alla realtà in cui vivono…”. Comunque nessuna conclusione scontata o banale. Alla fine sono i lettori ad essere risucchiati nel romanzo, ad immaginare il procedere della storia di Elena e Thomas ed a ridarle continuità e nuova vita, in “quell’alternanza d’amore e di pensiero” che il grande critico letter- ario Giorgio Barberi Squarotti, fra i più grandi critici viventi, recensendo l’opera, ha voluto sottolineare. Il pubblico ha calorosamente applaudito la brava relatrice, che già abbiamo avuto modo di seguite e apprezzate in altre relazioni. La prof. Antonietta Benagiano si è sentita molto gratificata e dal suo cuore è sgorgato un sincero grazie alla Presidente dell'UPGI, per aver così bene considerato la sua opera e offerto un’efficace pre- sentazione, all'Assessorato alla Cultura e alla Biblioteca, così attivi nel seguire le proposte culturali, al Dirigente del "De Ruggieri" sempre ap- erto ad accogliere ed elogiare le sue opere (e ha menzionato la memo- randa presentazione del saggio "Quale patria?"), alla Consulta delle Associazioni presieduta dal dott. Pino Presicci, a tutto il pubblico, agli studenti del Liceo per aver letto il suo romanzo, qualificato non opera da para-letteratura o di Kulturindustrie, ma che sollecita a riflettere, cosa da tenere in conto nell'era della digitalizzazione. E, dulcis in fundo il suo grazie alla relatrice Maria Carmela Pagliari (straordinario critico), dav- vero unica come in tanti altri appuntamenti culturali. E’ stata lei la prima dei massafresi a leggere le sue opere e a sollecitarne la conoscenza (ha presentato altre opere della Benagiano). Ha offerto un'analisi appro- fondita percorrendo le varie tematiche che rendono il romanzo presen- t a t o n o n u n a s e m p l i c e s t o r i a d ' a m o r e . Tanti gli interventi degli studenti del "De Ruggieri", tutti dimostrativi, per la qualità delle varie domande, di una lettura attenta e partecipativa che sfata la generalizzazione di certi luoghi comuni sui giovani. Hanno chiesto dell'amore, di come poter tornare a un amore non "liquido", della società contemporanea, di come creare punti di riferimento validi, e inoltre della guerra e di tanto altro ancora. La scrittrice ha ben volentieri risposto, par- lando dell'amore totalizzante e di quello che lascia spazio a che l'essere possa porre in atto le sue potenzialità, dell'amore che non ammette omologazioni nel rapporto di coppia, e ancora dell'essere umano, rifacen- dosi a Jaspers, come "enigma affascinante... onda unica tra le infinite onde del mare". E poi dell'uomo di oggi come problema per se stesso, perché ha perso la capacità di essere ens amans, è divenuto "pendolo oscillante" che deve ripensare tutto (come dice Bauman), della società narcisista e della lotta oscura dei poteri finanziari, della violenza presente nei totalitarismi e anche nelle democrazie, e di altro. Ricordiamo anche gli altri interventi. Il dirigente scolastico prof. Stefano Milda citando quest’ultima opera della Benagiano, ha precisato che è “…ultima in ordine di tempo, ma non sicura- mente ultima perché il carattere prolifico dell’autrice è tale che sicuramente altre novità stanno per arrivare”. Si è soffermato sulla particolare qualità della scrittura della brava scrittrice, specificando tra l’altro che questo ro- manzo è stato congegnato in maniera eccezionale tanto da attirare molto i ragazzi a leggerlo “… in quanto all’interno di esso c’è tutto, c’è una storia vita, ma c’è anche la storia e quindi storia e microstoria perché dalla mi- crostorie nasce la vera storia…”. Inoltre ha offerto l'analisi di talune espres- sioni, come lo sguardo alla storia d'Europa dell'illustre Giorgio Barberi Squarotti. E’ intervenuto anche il Presidente della Consulta delle Associ- azioni dott. Pino Presicci che ha sollecitato i giovani a seguire la via del sapere autentico e a porre in atto la solidarietà che è il primo principio dell’associazionismo. A conclusione di una serata, da tutti ritenuta cul- turalmente molto interessante, l'intervento dell'Assessore Antonio Cer- bino che ha posto in rilievo proprio la qualità alta dell'incontro con la Benagiano e il suo romanzo, come Massafra possa menar vanto di quanto venga in essa proposto a livello culturale. E, da parte del Comune, ha consegnato alla scrittrice la realizzazione artistica in ce- ramica di una delle più pregevoli icone rupestri, Il battesimo di Gesù, tratta da un affresco della Candelora con la dicitura. "La cultura è vita e la vita è bella". Inoltre, bouquet di fiori dall'UPGI e dal "Del Ruggieri", sono stati consegnati all'autrice e alla relatrice. E tanti si sono fermati a complimentarsi con loro e con gli organizzatori. Da dire anche, e fa piacere, che sono stati comprati tutti i libri posti in vendita, il cui ricavato, per volontà dell’autrice, sarà assegnato al ragazzo del Liceo maggior- mente meritevole per i progressi compiuti. All’inizio della serata la coor- dinatrice, prof.ssa Carla Gallo, ha anche menzionato, tra l’altro, per le loro recensioni, l’Accademico dei Lincei prof. Cosimo Damiano Fonseca, la prof.ssa Lorenzo Rocco (saggista e direttrice della presti- giosa rivista “Silarus”), i docenti universitari Francesco Di Ciaccia ed Eugen Galasso, la vice direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura Maria Pe- ruzzini, il saggista barese Giuseppe Mario Tufarolo, il critico tarantino Gio- vanni Amodio. Ed ha letto anche alcune critiche su questo libro. Alcune critiche “Qualunque sia la tipologia letterari con cui l’autrice si presenta, si incontra sempre una felice sorpresa, e sorprendente è anche questo romanzo…