1. Le code del XXV aprile
Il primo compleanno è
sempre un avvenimento. La
torta le candeline e i regali
che affollano la tavola…
Ci sono compleanni,
invece, che non sono
simpatici e si caricano sulla
pazienza e la sopportazione
dei cittadini.
Nel nostro piccolo, a
Novara, un compleanno su
tutti: i lavori di messa in
sicurezza e sistemazione
del cavalcavia di via XXV
Aprile.
Un anno fa venne ristretta
la carreggiata per motivi di
sicurezza, rischio causato
dalla rotazione dei travi di
sostegno del cavalcavia.
Per tutto questo tempo, un
anno(!) appunto, il solo
provvedimento preso è
stato il restringimento della
carreggiata.
I cittadini, comprensivi e
responsabili, hanno subìto
senza troppo strepito, tutti i
disagi del caso, visto che
negli orari di massimo
traffico la coda si allunga di
oltre un chilometro e
mezzo.
E se passa un mezzo di
soccorso? C’è da sperare di
non esserne coinvolti in
nessun modo.
Una prima interrogazione
come M5S l’abbiamo già
presentata un anno fa. La
r i s p o s t a p a r l a v a d i
progettazione preliminare
entro febbraio 2014 e un
mese dopo assegnazione
dei lavori…
In questi giorni ne abbiamo
presentata un’altra per
sapere lo stato dei lavori.
I cittadini hanno il diritto di
sapere come mai un anno
non è stato sufficiente per
risolvere i l problema
dell’instabilità della struttura.
Stampato in proprio
I cittadini, invece, hanno il
diritto di conoscere per
quanto tempo dovranno
a n c o r a a s p e t t a r e l a
risoluzione di questo
problema! Non è affatto
bello che al ritorno a
Novara, negli orari di punta
si debbano, mettere in coda
sistematicamente.
I cittadini hanno il dovere di
pagare l e tasse che
l’amministrazione impone,
ma anche il diritto di essere
considerati persone a cui
porgere rispetto.
Non è bello che trascorra
un altro anno in questo
modo, con il silenzio della
giunta su questi lavori.
Renzi: “La più significativa
riforma è quella della scuola. Ci
farà uscire dalla crisi”.
Un vero maestro delle battute
questo bomba!
GabrieleSozzani@twitter
di Gabriele Sozzani
2. Eternit Salasso
Il caso del processo Eternit
ha riportato alla ribalta il
problema della prescrizione.
Un problema conosciuto, ma
si deve attendere sempre un
caso eclatante, la morte di
tanti cittadini italiani che non
avranno mai giustizia. Oggi la
parola Eternit diventa la
vergogna dell'Italia. La
Cassazione ha applicato
semplicemente il diritto. Il
vero latitante è la politica.
Se il PD votasse la proposta
M5S sulla prescrizione,
depositata ormai da giugno
2013, situazioni come il
processo Eternit non si
verificherebbero. Nel
frattempo è latitante il
ministro Orlando, la sua
riforma della Giustizia e
tutto il Governo.
I d e p u t a t i M 5 S
e s p r i m o n o p i e n a
solidarietà alle famiglie
vittime dell'amianto e lo
sdegno per l'attuale politica
di Renzi.
Sulla nostra proposta, già a
giugno 2014, si era espresso
favorevolmente il procuratore
nazionale antimafia Franco
Roberti, definendola l'unica
proposta davvero efficace
per combattere il problema
della prescrizione. Ieri in
audizione in Commissione
anche due professori ordinari
di diritto - Giostra e Padovani
- h a n n o m o s t r a t o
apprezzamento per la
nostra proposta.
Invece di fare semplice
solidarietà chiediamo cosa
aspetta il PD?
S i amo s t a n c h i d e l l e
affermazioni di Renzi,
senza un briciolo di testo
scritto e di fatti concreti.
Se vogliono possono
votare la nostra proposta
di legge e il problema della
prescrizione è risolto.
I n v e c e i l p a t t o d e l
Nazareno incombe e la
g e n t e mu o r e s e n z a
nessuna giustizia.
Salasso
Scongiurato
Scongiurato grazie al M5S
il pericolo dell'ennesimo
ingiusto salasso ai danni
delle imprese, soprattutto
le medie e piccole del nord-est.
E' appena passato un
emendamento a l l a
legge di Stabilità, a
prima firma Gessica
Rostellato, che stanzia
35,5 milioni di euro per
b l o c c a r e
definitivamente le note
di rettifica dell'Inps
verso i datori di lavoro allo
scopo di recuperare le ex
agevolazioni previste per chi
ha as sunto di soc cupat i
provenienti dalle liste della
cosiddetta 'piccola mobilità'.
Una vittoria concreta del
MoV iment o su una
nostra antica battaglia.
G r a z i e a q u e s t o
e m e n d a m e n t o g l i
imprenditori sono salvi per
gli sgravi 2013 e 2014 sulle
a s s u n z i o n i f i n o a l 3 1
dicembre 2012. Un risultato
che una volta tanto ha visto la
collaborazione tra governo e
Parlamento per ristabilire un
minimo di certezza delle
regole e ridare un po' di
f i d u c i a a g l i
imprenditori.
Ciò dimostra che l'Inps,
c o n l a s u a
interpretazione delle
norme, aveva seminato
un terrore ingiustificato
che noi abbiamo fugato
definitivamente. Si tratta di
una iniezione di fiducia per
quegli imprenditori medi e
piccoli che continuano a
lottare contro la crisi e che
hanno a che fare con uno
Stato molto bravo a tassare e
meno bravo, nonostante la
propaganda del governo, a
saldare i propri debiti nei
tempi di legge. Il M5S
continua a lavorare accanto ai
veri produttori di ricchezza
del Paese.
&
3. L’informazione
Intervista esclusiva a Petra Resky sul tema
dell'informazione in Italia. Nello specifico
abbiamo chiesto alla giornalista tedesca
di spiegarci come la stampa italiana è
percepita dai cugini tedeschi.
BLOG
Secondo lei l’informazione in Italia è
credibile?
Petra Resky
Sulla politica è molto pilotata, i grandi
giornali, per lo meno, anche la
televisione, sono pilotati dalle correnti
politiche per avere qui una idea di cosa
veramente succede devo leggere
almeno tre o quattro giornali.
Quando uno compra la Repubblica che
cosa legge dentro? Sembra portavoce del
PD. Non leggo mai un articolo a favore
del Movimento5Stelle su LaRepubblica o
in altri giornali, per ovvi motivi politici.
Purtroppo in Italia si fa politica
attraverso i media, questa è una cosa
chiarissima.
BLOG
Lei è stata ospite diverse volte in
televisione di alcuni talk show, io la
ricordo per esempio da Santoro. Ricorda
un evento particolare o una discussione,
un dialogo dove ha avuto chiaramente il
sentore che le domande fossero faziose?
Da un certo punto di vista, per screditare
un Movimento politico, in questo caso 5
stelle, o comunque un movimento
politico?
Petra Resky
Quella volta quando sono stata invitata
da Santoro era un momento molto critico
anche per il PD, perché il
Movimento5stelle aveva ottenuto il 25%
e loro hanno cercato di screditare la mia
intervista fatta a Grillo per la rivista Focus.
Hanno cercato di manipolare il
contenuto nel facendo un resoconto di
cose che non aveva detto, che non avevo
scritto. Dunque era già una cosa molto
delicata, di per se, per l’informazione, per la
politica italiana, per quei partiti almeno di
maggioranza. Santoro non era molto
interessato a sapere esattamente che cosa era
successo, era secco nei miei confronti. Quello
che io volevo dire, in quella circostanza non
era solo una critica verso il giornalismo
italiano, (io non voglio dire che il giornalismo
italiano in generale è così). Però ci sono
soprattutto queste correnti politiche e
quando si tratta di politica purtroppo il
giornalismo è molto scarso in Italia.
Però io volevo anche parlare del giornalismo
tedesco in questa trasmissione, perché alla
fine la propaganda politica che viene
trasmessa dai media italiani, dal Corriere
della Sera, la Stampa, la stampa riunita,
unificata, la rete unificata della stampa
italiana arriva in copia incolla, purtroppo,
anche in Germania e questo crea un
problema per me come giornalista, perché
quando vedo che articoli della stampa,
soprattutto della Repubblica, vengono
riportati come tali, il contenuto come tale,
come se fosse una analisi politica della
stampa tedesca, questo è un problema,
perché un lettore tedesco non sa che la
Repubblica fa ovviamente propaganda per il
PD. Dunque se almeno fosse citata la fonte,
se fosse denunciato che la Repubblica è
molto vicina al PD, un lettore tedesco
potrebbe farsi un’opinione, ma di spacciare
questo come una analisi politica questo è un
problema per un giornalista. Da Santoro non
ho avuto l’occasione di spiegare questo
punto.
BLOG
Quanto dipende il fatto che esiste in Italia un
finanziamento pubblico all’editoria e che
quindi il Movimento 5 Stelle si sia
schieramento nettamente contro, avere
quindi giornali contro per questo motivo,
secondo lei è questo il reale motivo e come
funziona invece il finanziamento, se
esiste, pubblico all’editoria in Germania.
Petra Resky
Intanto il finanziamento pubblico in
Germania non esiste, a parte la
televisione pubblica ovviamente, ma per
i giornali assolutamente no, Un
finanziamento pubblico non sarebbe
neanche pensabile per ovvi motivi, cioè,
è assurdo! In questo momento stiamo
vivendo la grande crisi del giornalismo in
generale, che non è dovuto alla qualità
del giornalismo, ma al fatto che
attraverso la rete ogni giorno ognuno
legge per ore Internet e non ci pensa
neanche più di comprarsi un giornale
cartaceo. Nonostante questo in
Germania non c’è nessun tentativo di
introdurre un finanziamento pubblico,
sarebbe una cosa impensabile in
Germania.
Ci sono giornali che fanno pura
propaganda! Bild-Zeitung, che è il
giornale con la più alta tiratura, sostiene
ed è molto vicino alla CDU, in generale,
però nonostante tutto, vuole anche
esercitare una certa pressione sui politici.
Quando è scoppiato il caso del
Presidente tedesco Wolf, lui è stato
corteggiato sempre da questi giornalisti,
loro sono andati a casa sua, hanno
realizzato interviste, belle foto della
moglie. Lui pensava di averli a
disposizione, in un certo senso. Ma il
Bild-Zeitung ha detto chi sale con noi
scende anche con noi, nel senso quando
il Presidente ha chiamato per lamentarsi
di un articolo e in qualche maniera non
minacciato, però con toni abbastanza
bruschi ha parlato con questo capo
redattore, lui l’ha reso pubblico subito e
quindi c’è stato un grande scandalo che
ha contribuito anche alla fine e alla
caduta di questo Presidente, che ha fatto
anche una figura un po’ miserabile…
4. lavori farlocchi di Gabriele Sozzani
A volte penso che la storia si
srotoli sotto la regia di un
drammaturgo greco. Gli
eventi sono talmente ben
incatenati che si stenta a
credere che sia solo il caso a
gestire tutte le vicende che
accadono.
La data. Poche
settimane or sono
alcuni lastroni del
cimitero comunale di
N o v a r a h a n n o
deciso di cedere di
scivolare e cadere a
terra, proprio pochi
giorni prima della
ricorrenza del giorno
dei santi, primo
novembre.
Molti parenti che
stavano portando fiori e
lumini ai loro cari, sono stati
testimoni e quasi vittime dello
sciagurato evento.
L ’ a m m i n i s t r a z i o n e
giustamente ha pagato i
disagi.
Con i tempi necessari si è
scoperto che i lastroni
erano stati fissati in modo
e r r a t o . Secondo l e
richieste ci dovevano
essere sia viti in acciaio
sia colla per saldare le
fessure.
In realtà all’esame del
manufatto di viti e acciaio
non c’era traccia e la
tenuta era tutta delegata alla
colla, un eccesso di fiducia nei
polimeri collosi.
Una tragedia sfiorata, questo sì.
Una responsabilità enorme per la
commissione d i collaudo
dell’ufficio tecnico del comune di
Novara. La commissione ha
firmato, certificandolo, l’idoneità
del lavoro e il pieno rispetto
bando richiesto dal comune di
Novara.
Adesso, si penserà, che i
responsabili saranno richiamati
all’ordine e a rifondere i danni
arrecati al comune di Novara.
Ma il nostro “regista” della
vicenda, dicevamo, ha
l ’ i r o n i a d i u n
commediografo greco e
così il responsabile del
servizio che ha firmato la
correttezza dei lavori è
passato a miglior vita e
la ditta che ha svolto i
lavori in modo farlocco è
fallita.
In sintesi nessuno con
cui prendersela a cui
chiedere conto, se non
ai soliti per pagare gli
errori altrui. Per cui i
soldi per la ri-messa in
s i c u r e z z a s u c h i
graveranno?
Non lo indovinate? ma
su di noi naturalmente.
Abbiamo bisogno di
persone oneste o di
imbonitori?
Alla prossima tornata
e l e t t o r a l e p r i m a d i
tracciare il vostro voto,
pensateci.
Attenzione
ci troviamo sempre al
venerdì dalle ore 21.00
In piazza Sacro Cuore 5.
(zona viale Roma) Come sempre a Novara