SlideShare a Scribd company logo
1 of 6
Download to read offline
Periodico gratuito di libere e approfondite informazioni. Fondato ed edito da Carmine Gonnella (2005/2016) II edizione N. 23 June 2016
L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO E NON INDOTTRINAMENO
Siamo anche su https://issuu.com/carminegonnella e https://www.facebook.com/carmine.gonnella e su altri motori di ricerca
Free
Britalyca News LondraCalabritto e dintorni
Nota editoriale
PER UN VOTO
PARITARIO ANCHE
ALL' ESTERO,
BASTEREBBE
CAMBIARE LA LEGGE
TREMAGLIA
Per chi non lo sapesse, si tratta della
legge sulle modalita' del voto dall' es-
tero: la legge n. 459 del 2001, da sotto-
scritto ribattezzata: Il Tremaglium !
Una legge ordinaria, che qualsiasi
maggioranza di governo puo' modifi-
care da nattina a sera.
Ecco come secondo noi dovrebbe
essere cambiata
:
Il plico dovra' essere gestito esclu-
sivamente dai Comuni e non dai Con-
solati
Il Comune (AIRE) spedisce il plico di-
rettamente al cittadino, il cittadino eser-
cita il suo voto e ri-spedisce il plico al
comune, il Comune lo deposita in
apprropriati e sigillat contenitori, sino al
giorno dell' elezioni e successivo scru-
tinio generale. Utilizzando questo mec-
canismo automatico, non solo il citta-
dino puo' votare un candidato nella sua
ripartizione all' estero, ma anche se
optiona, un candidato in Italia, Altresi'
potrebbe benissimamente votare a
tutte le tornate elettorali, osssia region-
ali e comunali. Questo provvedimento
legislativo e' stato gia' presentato al
Parlamento Italiano dal sottoscrito,
tramite petizione individuale nel 2010
(Art. Cost. 50) Vorrei inoltre ricordare,
che queste nuove modalita' sono a
prova di brogli.
UN' ALTRA EUROPA E' POSSIBILE
[WAS A MISTAKE KEEK OFF THE REFERENDUM MILLIONS
OF COMMUNITY RESIDENTS IN GREAT BRITAIN
I say this, because many of English, Scottish and Northern Ireland
M.P. 's in the European Parliament, were voted also by EU citizens
residents , living for so many years in Great Britain ]
E' da anni che stiamo ribadendo che occorre un' Europa Unita, non
solo economicamente, ma sopratutto politicamente. (1) Un unico
sistema elettorale, che eleggera' tutto il Parlamento, che a sua volta
eleggera' il Consiglio dei Ministri e cosi via fino al Presidente (2) Un
unico esercito ed un unica politica estera (3) Un unico sistema fiscale
(4) Un' unico statuto del lavoratori. (4) Un unica legge
sull' immigrazione.(5) Un unica Costituzione.
La moneta unica doveva essere l' ultima ad essere contemplata,
invece nel 2003, fu introdotta senza regole ben precise, questo ha
favorito solo alcune nazioni a discapito di altre. Un unico statuto dei
lavoratori, doveva essere introdotto prima dell' apertura dei confini. E
quando parlo di un unico statuto del lavoratori, parlo anche di una paga
unica minima garantita in tutti gli Stati membri. E questo andava fatto
ancor prima di chiamarlo " Mercato Comune". Senza una Costituzione,
ogni stato membro utilizza a propria e questo in sede del parlamemto,
causa non pochi problemi. Un unco esercito, farebbe risparmiare alcu
muilioni se non miliardi alla Comunita'. Per una legge unica
sull' immigrazione,extracomunitaria ovviamente. Basterebbe solo
questo , per riavviare la "locomotiva" [cg]
Un Gionale nel Giornale . Supplemento de Bnl La Voce Alternativa. Londra
Free
Da euroscettico non posso che essere d' accordo con quella
percentuale che ha votato per uscire dall' Europa, perche' crede
ad un’ Europa migliore e piu' efficiente politicamente. Sono
invece contro chi ha votato per uscire per motivi nazionalistici,
egoistici ed egotistici
PRESENTAZKIONE DEI DUE LIBRI DELLA SCRITTRICE
MARIA PIA CAPPELLO A LONDRA. ORGANIZZATA
E COORDINATA DA CARMINE GONNELLA
E PIETRO MOLLE
Potevamo fare di piu’ ?
Si e’ svolta alla presenza di una sessantina di anime. E’ stato secondo
noi un vero successo, che molto probabilmente ripeteremo prima della
fine di quest’ anno. Presenti all’ evento ( che oserei definire il primo del
genere) la moglie e figlia di Zeynel Ozgul, artista presente nel libro
"Tratti poetici" , e la presenza del noto pittore, scultore e filosofo dell’
Arte inglese, Abu Jafar. La professoressa Maria Pia Cappello prima di
lasciare Londra , ha espresso il desiderio di ritornarci per un secondo evento e noi , (maestri d’ ospitalita’,) cer-
cheremo di fare il possible, perche’ il suo desidero si materializzi. Molto rammaricati per la non partecipazione
dell’ autorita’ consolari e la stampa locale italiana in Gran Bretagna. Nella pagina 5 abbiamo semplicemente fatto
parlare alcune delle tantissime foto , scattate per la gran maggioranza dall’ Editore Luigi Sarpi, della SarpiArte,
che ringraziamo; anche perche’ il fotografo professionista Salvatore Mancuso ha ―marinato‖ l’ evento.)
I suoi due libri, Tratti Poetici e La Poesia nell’Arte , per l’ area londinese, possono essere aquistati a
lavocealtrnativa@gmal.com al prezzo di £20. Ricordiamo inoltre che i libri trattano molti pittori e scultori di
fama internazionale e italiana, adatti e consigliabili anche e sopratutto ad un pubblico giovane [cg] l
TRASCORRI UN POMERIGGIO ALLA PINETA DEL
GAUDO, OASI DI PACE E FRESCURA A 1000 METRI
D'ALTITUDINE
[Il nome Gaudo, molto probabilmente risale al period eneoli-
tico, era una cultura sviluppatasi nel sud Italia tra la fine
del IV e la prima metà del III millennio a.C. Va anche detto
che il gaudo e’ anche una pianta , nome d’ arte Isatis tinctoria,
da cui se ne ricavava un colore.blu porpora ]
Aneddoto...
MA LA MIGLIERI E' MIEZZ PANU RU CHIU' O RU
MENU ?
Quando avevo 20 anni, il mio "povero" papa' mi diceva
spesso:" Spositi mio mio ca la miglieri e' miezz panu" e lo
diceva sempre alla presenza di mia madre (pace all' anima
loro) Una sera che eravano rinasti soli in casa, perche la
mamma era andata a consolare una sua cugnina, perche pic-
chiata a sangue dal marito ubriaco (come al solito) , gli chiesi:"
Ma papa' la miglieri e' miezz panu ru chiu' o ru meno?. La ris-
posta che mi diete mi lascio' del tutto a desiderare: " Dipende
ra la muglieri che scegli" In quel momento pensavo alla cugina
di mia e mi chiedevo:" Za Lucia e' miezz panu ru chiu' o ru
menu? . Oggi a distanza di oltre 40 anni, scapolo e felice di
esserlo, l' unica cosa che potrei aggiungere e' un mio nuovo
aforisma: " La famiglia e' un dono , pero' bisogna sempre stare
attenti al tipo di pane che durante la vita mangiamo" [c.g.]
Il NUOVO COMITATO
FESTE 2016 di Calabritto -
Il Forum dei Giovani rende noto
che, dal 14 al 19 giugno, presso gli
uffici del Comune di Calabritto, è
possibile firmare il modello per
contribuire alla costituzione del
Comitato Feste, promotore delle
festività estive Calabrittane
11 maggio scorso: il
Giro d'Italia sulla
superstrada
Fondovalle Sele
(Da: Lu Bannaiulu , organo di
stampa locale )
Strade dissestate: il Giro d'Italia mercoledi' 11 maggio cambia
rotta. Il percorso prevede che i ciclisti non attraverseranno i paesi
della Valle del Sele tra cui Quaglietta, nè il bivio di San Mauro.
Ma percorreranno la superstrada Fondovalle Sele. Giunti a Lioni
proseguiranno sull'Ofantina bis fino alla zona industriale di Avel-
lino. L'arrivo è previsto a Benevento.
Il passaggio agli svincoli della superstrada di Quaglietta/zona in-
dustriale Calabritto e Ponte Sele/Calabritto è previsto intorno alle
14:50-15:00.
Pagina 2
CULTURA & SOCIETA’
a cura di Nino Bellinvia
Pagine centrali
COMUNICATI
Palmerini
Pagina 8
CRONACA
A cura di Doriana Goracci
Pagina 4
ITALIANI
ALL’ ESTERO E IN
ITALIA
A cura di Giorgio Brignola
Pagina 3
Lu Chiazzaiulu
(Supplemento )
Ultima pagina
Chi siamo, varie e ―Dalla parte
dei Cittadini ―a cura di
Giorgio Brignola
Pagina 11
BREXIT
Cosa ne pensano i politici
Italiani
Pagina 10
Foto Presentazione Libri
Di Maria Pia Cappello
Pagna 5
Sistemi elettorali:
L’ Uniproporzionale
Pagina 9
Calabritto e dintorni Britalyca News Londra
Britalyca News Londra ————————————————–—— 2 ———————————–—————————— Giugno 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 11 ——————————————————————— Giugno 2016
CHI SIAMO
Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da una idea innovratrice di Carmine Gonnella. Siamo picccoli operatori dell’ informazione libera, anal-
izziamo e approfondiamo le tematiche scientemente e con metodo imparziale. Il poltichese da salotti e il giornalismo prezzolato non ci interessa in
alcun modo. Sede: 32 Fletcher Close , Bromley , BR2 9JD. Kent
Carmine Gonnella
LE INFORMAZIONI DI RITORNO DELLA “COSIDETTA” SPAMPA ITALIANA ALL’ ESTERO, RIPORTA SOLE LE NOTIZIE, NOI A DIFFERENZA
LE ANALIZZIAMO E LE APPROFONDIAMO
Perla pubblicita’ e le pubblicazioni contattare l’ editore via e-mail lavocealternativa@gmail.com . Siamo online e il formato cartaceo ha una tiratura
limitata. Per una copia contattare l’ editore.
Collaboratori Cronaca, Doriana Goracci (Italia) Alle politiche in Italia e all’ Estero , il Comm. Giorno Brignola. Cultura e Societa’ Nino Bellinvia
( Italia )
Comunicati, Goffredo Palmerini (Italia) all distribuizione e diffusione, Mario Ponzi. In redazione, Alfonso del Guercio ( G.B)
DALLA PARTE DEI CITTADINI
Rubrica a cura del Comm. Giorgio Brignola
Al momento non si sa se e' il citta-
dino che si sta allontanando dal leg-
islatore, o il legislatore che crede di
poter fare a meno del cittadino ! La
realta' e' che, se non si ripristina il
libero associazionismo sociopolito in
contrapposizione alla partitocrazia,
la politica restera' sempre una
"cosa" a se stante, chiamatela
anche "casta",se volete. Le cam-
pagne elettorali costono troppo,
perche' negl' ultimi decenni la poli-
tica si e' spostata dalla piazza sui
mass medias, e stampa nazionale,
dando via alle "cosidette" candida-
ture multiple, dove anche un primo
ministro, puo' candidarsi a qualsiasi
tornata elettorale. Badate bene che
in Inglilterra ogni campagna eletto-
rale costa piu' o meno 10 milioni, in
Italia questa cifra la intasca il piu'
piccolo partito. La politica nel corso
dei decenni si e' concentrata sem-
plicemente, sul diritto di tutti a for-
mare partiti, dimenticando il libero
associazionismo e il metodo democ-
ratico. Questa e' la ragione per cui
non si mai fatta una legge che regoli,
le candidature, i partiti e le cam-
pagne elettorali.
L' Italia e' suddivisa in 50 circoscrizi-
oni elettorali e da collegi correlati ad
ognuna, invece di concentrare le
campagne elettorali a livello nazion-
ale, occorre ripristinare "La Piazza"
e quindi abolizione delle candidature
multiple e campagne elettorali a
livello circoscrizionale e collegiale,
con candidati del posto, con liste
presentate e sottoscritte a livello
circoscrizionale; il cittadino deve
conoscere vita, morte e miracoli del
futuro legislatore
NON E' VERO CHE LE
RIFORME COSTITUZIONALI DI
OTTOBRE NON REVISIONANO LA
FORMA REPUBLICANA
"La forma repubblicana non può
essere oggetto di revisione costituzi-
onale." [art. Cost. 139]
Spesso penso che il legislatore itali-
ano abbia confuso, ancora una volta
la Monarchia con la Repubblica,
come se fossimo rimasti al 1946.
Voglio dire che la forma repubbli-
cana non va confusa con la Repub-
blica e chi sostiene che le riforme
renziane non modificano la forma
repubblicana lo fa in cattiva fede. La
forma repubblicana comprente tutta
la seconda parte della Costituzione,
dall' Ordinamento del Parlamento
alla Corte Costituzionale. Avete mai
letto nella Costituzione che le elezi-
oni si termina con i balloggiaggi ?
Sappiamo che i doppii turni sono
metodi poco democratici e poco
rappresentativi ! Avete letto da qual-
che parte della Costituzione che si
vota con le liste bloccate ? Tutti sap-
piamo che il voto e' libero, eguale e
personale ! Avete mai letto che il
partito maggioritario che ai ballot-
taggi vince le elezioni e prende il
AUTAFORISMO
Carmine Gonnella
Gli onomastici sono come i battesimi e ti
ritrovi tutta la tua vita a festeggiare un santo
che qualcun' altro ti ha imposto
Sono abbastanza intelligente, ma mi manza
la furbizia, per adeguarmi al sistema
Solo i poveri e i disperati credono in Dio, i ric-
chi ne fanno solo un buon uso
Una realdemocrazia la si riconosce dall'assenza
di istituti di beneficenza
Non e' con la carita' che ami il prossimo tuo
come te stesso , ma nel garantirgli i tuoi
stessi diritti
Sino a quando la politica antepone la
teori alla matematica, non ci potra mai
essere egualitarismo
La religione si e' inventato il peccato per
tenere sotto controllo i popoli
Degli esodi migratori ne stiamo parlando da
molto tempoi, sino adesso i potenti della
Terra, hanno fatto orecchie da mer-
canti, un giorno l' umanita' ne paghera' le
conseguenze
Quando il debito pubblico cresce in dis-
misura, significa che ci sono dei poteri oc-
culti che rubano all' insaputa della
politica
La dignita' di un disoccupato vale piu' di
mille politici incapace di creare lavoro
...augh!!!!
la miseria
dell'anima...sempre piu'
nota dolente della razza
umana...quella miseria inte-
riore...che acceca l'uomo e
lo spinge a sentirsi
superiore...superiore ai suoi stessi simili e
consimili,superiore alle leggi della
natura,superiore persino al mondo e
all'universo...sacrificando anche l'anima
sull'altare di un falso
progresso...l'avidita' di bellezza e
ricchezza possono soltanto alleviare il
prurito...non servono di certo a "nutrire" lo
spirito...elevati misero uomo...solo cosi non
sarai piu' schiavo e mai domo
IL PRINCIPIO
D' EGUAGLIANZA
"Solo rimuovendo gli ostacoli di
ordine ecnonomico e sociale, la
Politica sara' in grado di garantire
e tutelare il diritto di pari dignita'
sociali ed eguaglianza di tutti i
cittadini"
Qualcuno si chiedera' se e' un mio
nuovo aforisma, la risposta e' no,
puesto e' il principio d'
eguaglianza sancito a tutti dalla
nostra Costituzione, da me con-
cretizzato. L' originale narra: " Tutti
i cittadini hanno pari dignità so-
ciale e sono eguali davanti alla
legge, senza distinzione di sesso,
di razza, di lingua, di religione, di
opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali (primo
comma ). È compito della Repub-
blica rimuovere gli ostacoli di or-
dine economico e sociale, che,
limitando di fatto la libertà e la
uguaglianza dei cittadini, impedis-
cono il pieno sviluppo della per-
sona umana e l'effettiva parteci-
pazione di tutti i lavoratori all'or-
ganizzazione politica, economica
e sociale del Paese. (secondo
comma)
Leggendolo cosi, come fu scritto
dai nostri padri costituenti, non ha
senso, tutti, significa tutti a pre-
scindere, non c' era bisogno di
puntulizzare, perche' alla fine
manca sempre qualcosa , o come
nel nostro caso, senza distinzioni
culturali ed etniche.
Il secondo comma invece, e' com-
pito della Repubblica, e' troppo
generico, la Repubblica e' anche
Stato e Nazione, occorreva speci-
ficare meglio: E' compito della
Politica ....." Badate bene che lo
SAtato e' gestito interamente dalla
politica !!!
RIPRISTINARE IL LIBERO
ASSOCIAZIONISMO
SOCIOPOLITICO
Tutti i cittadini hanno diritto di as-
sociarsi liberamente in partiti per
concorrere con metodo democ-
ratico a determinare la politica
nazionale.
Questo e' l' articolo della Costituzi-
one, che regola il rapporto tra il
cittadino e il legislatore e "Quando
in Politica manca il rapporto diretto
tra il cittadino e il legislatore, pos-
siamo dire addio alla Democrazia
(autocit) "
La domanda che nessuno sino
adesso si e' mai posto e: " Esiste
un sistema elettorale a costo
zero?
"
55% dei seggi, con un consenso
senza quorum, in altre parole con l'
Itallicum un partito o un "pentolone"
di partiti o liste, anche con un as-
tensionismo elettorale del (senza
esagerare)d 90% ? Altro che voto a
suffragio universale e diretto in
proprozione ai voti presi ! Questa
revisione scellerata , sta anndando
avanti da alcuni decenni all' insa-
puta della Corte Costituzionale.
Facciamo presente che per bocci-
are un metodo elettorale "poco
democratico", come il porcellum, la
Consulta ci ha impiegato circa otto
anni. E sono sicuro che se l'
avesse fatto entro un anno dal ri-
corso oggi non staremmo qui a
parlare di Italicum e riforme costi-
tuzionali. A nostro avviso la Corte
Costituzionale, come organo di
garanzie di diritti e tettami costituzi-
onali, dovrebbe sentenziare in
tempi reali e non a babbo morto...
I poltici si sono sempre concentrati
su come vincere le elezioni e non
con quale metodo (da: Autaforismo
2016)
SOCIOPOLITISMO
Una societa’ puo’ funzionare solo
se il cittadino e il legislatore con-
corrono “mutualm ente” al
benessere del Paese, nel ri-
muovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, elaborando
politiche sociali necessarie al bene
commune di tutti.. La democrazia
e’ evoluzione sociopolitica, ma
senza la partezipazione diretta dei
cittadini, viene meno il pragmati-
smo e le varie forme di dittature
ritormano sempre, quando la poli-
tica generale non e’ piu’ in grado di
gestire la democrazia partecipativa.
La differenza tra una democrazia
rappresentativa e la partecipativa,
e' che in quella rappresentativa la
politica la fa da padre padrone, in
quella partecipativa l' ultima parola
spetta sempre al Popolo"
RIFORMARE O RIFORMARSI,
THAT IS THE QUESTION !
E' da un po' di tempo che nel nos-
tro piccolo ribadiamo, che non e' la
forma repubblicana che va rifor-
mata, ma la Politica nel suo in-
sieme. A ottobre il Popolo Italiano
non si rechera' alla urne per miglio-
rare a determinazione della Politica
nazionale, ma semplicemente per
riformare una Costituzione gia' in
se per se avanzatissima, con un
bicameralismo, che noi abbiamo
sempre ritenuto paritario e molto
equilibrato:
" L'iniziativa delle leggi appartiene
al Governo, a ciascun membro
delle Camere ed agli organi ed enti
ai quali sia conferita da legge costi-
tuzionale. Il popolo esercita l'inizia-
tiva delle leggi, mediante la pro-
posta, da parte di almeno cinquan-
tamila elettori, di un progetto re-
datto in articoli. Ogni disegno di
legge, presentato ad una Camera
è, secondo le norme del suo rego-
lamento, esaminato da una com-
missione e poi dalla Camera
stessa, che l'approva articolo per
articolo e con votazione finale".
Questa per chi non lo sapesse, e'
la forma repubblicana!
Le riforme renziane, andranno
verso un monocameralismo imper-
fetto, con una Camera alta, (che
francamente non sappiamo se
chiamarla ancora Senato ), nelle
eslusive mani delle regioni e la
Camera bassa in mano ai soliti
noti. Si dice che con le riforme si
vuole abbattere la supremazia dei
piccoli partiti, niente di piu' falso.
I piccoli partiti o nuovi movimenti si
annideranno nelle coalizioni pre-
ballottaggio, perche' con l' Italicum '
unico modo per poter vincere e'
ragruppare sotto lo stesso ombrel-
lone o "partito delle nazioni" , tutti
belli e brutti per ottenere il grande
premio di maggioranza.
E qui non cambia nulla e siamo
certi che anche in futuro, avremo
difficolta' a legiferare per il bene
comune dei cittadini
IN UNA DEMOCRAZIA
COMPIUTA ANCHE I PARTITI
VENGONO ELETTI
Si puo' fare a meno dei partiti ?
E' esattamente quanto e' scritto
nell' articolo 49 della Costituzione:"
Tutti i cittadini hanno diritto di asso-
ciarsi liberamente in partiti per con-
correre con metodo democratico a
determinare la politica nazionale"
Qiu partito e' inteso come liste elet-
torali.
Chi sa quante sottoscrizioni occor-
rono per formare un partito alzi la
mano?
Si parla di quanche migliaia , di-
ciamo piu si 100 mila. Da non di-
menticare poi che i partiti hanno
bisogno di risorse, risoese che o
provengono dai contribuenti o da
privati. Non stiamo qui a raccon-
tarvi ancora una volta di tangen-
topoly e dgli attuali finanziamenti
illegiti i partiti, ma indirizzarvi ad
una altra alternativa e sistema elet-
torale,: !Abolizione dei partiti, con
liste elettorali circoscrizionali o col-
legiali ad ogn tornata elettorale. Un'
associazione, movimento o singolo
cittadino, presenta la sua lista e se
raggiunge il quorum di sottoscrizi-
oni, concorre alla teterminazione
della politica nazionale.
Al momento e' tutto centrato sui
partiti (non per niente siamo alla
terza partitocrazia e alla terza tan-
gentopoly) con questo sistema
alternativo, il tutto si sposta sul
cittadino, gestione. parto e all' allat-
tamento.
La signora F,O,P. di Bath ci
segnala un problema
previdenziale. La sorella della
Lettrice andrà in pensione il
prossimo settembre. In Italia
ha insegnato per 42 anni ed
è intenzionata a trasferirsi in
Gran Bretagna.
Il problema è che potrà
avere la sua “liquidazione”
solo dopo due anni dalla data
del pensionamento. Chi ci ha
scritto è perplessa.
Purtroppo, la liquidazione dei
pubblici dipendenti è versata
dopo ventiquattro mesi dalla
data del pensionamento. Se
l’importo è superiore a
cinquantamila Euro lordi, la
somma è rateizzata in più
anni.
La signora F.C.K. di Londra è
la benvenuta ed inaugura il
varo di questa Rubrica che
abbiamo ritenuto utile
proporre ai Lettori. La
signora riceve, da tempo,
programmi televisivi italiani
via satellite. Non è stata mai
abbonata alla TV in Italia e
non ha beni immobili nella
Penisola. Ci chiede come si
debba regolare con la nuova
normativa che “lega” il
canone televisivo all’energia
elettrica domestica nella
Penisola. Nello stesso tempo,
ci chiede se sia opportuno
assicurare la parabola
satellitare (diametro m.1,20)
che si trova su traliccio nel
giardino.
Per la nostra Lettrice, non
cambierà nulla. Potrà
continuare a ricevere i
programmi televisivi, italiani
e non, che riesce a ricevere
nel Regno Unito. Tra l’altro,
da come abbiamo rilevato,
sono “free”. Quindi, esenti da
ogni canone. Per
l’assicurazione RC, invece,
siamo propensi ad attivarla.
La spesa non è esagerata e
la “tranquillità” non ha
prezzo.
Il signor P.D. di Crojdon
formula un interessante
quesito. Ci chiede se un
proprietario italiano di un
alloggio sito in Paese non UE
sia soggetto a imposizioni
fiscali immobiliari in Patria.
La risposta è, purtroppo,
positiva. Data la specificità
della materia, chiediamo al
lettore un indirizzo postale
tradizionale per fornire più
specifiche informazioni.
La signora F,O,P. di Bath ci
segnala un problema
previdenziale. La sorella della
Lettrice andrà in pensione il
prossimo settembre. In Italia
ha insegnato per 42 anni ed è
intenzionata a trasferirsi in
Gran Bretagna. Il problema è
che potrà avere la sua
“liquidazione” solo dopo due
anni dalla data del
pensionamento. Chi ci ha
scritto è perplessa.
Purtroppo, la liquidazione dei
pubblici dipendenti è versata
dopo ventiquattro mesi dalla
data del pensionamento. Se
l’importo è superiore a
cinquantamila Euro lordi, la
somma è rateizzata in più
anni.
acura di Carmine Gonneella
“Solo rimuovendo gli ostacoli di ordine ecnonomico e sociale, la Politica sara' in grado di garantire
e tutelare il diritto di pari dignita' sociali ed eguaglianza di tutti i cittadini"
Vignette di Enzo Apicella
Auguri ad Enzo e che quell 94 diventi 194
ITALIANI
ALL’ ESTERO E IN
ITALIA
A cura di Giorgio Brignola
Britalyca News Londra ————————————————— 10 ————————————————————–—–-— Giugno 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 3 ————————————————————–——–——— Giugno 2016
Matteo Renzi ha convocato un
vertice a Palazzo Chigi per esami-
nare i risvolti della Brexit e del
voto dei britannici che hanno san-
cito l'uscita dall'Unione europea. E
domani sarà all'Eliseo per un in-
contro con François Hollande. In-
torno al tavolo oggi, insieme al
presidente del Consiglio, si sono
ritrovati il ministro degli Esteri
Paolo Gentiloni, quello dell'Econo-
mia Pier Carlo Padoan, il collega
dello Sviluppo economico Carlo
Calenda, il governatore della
Banca d'Italia Ignazio Visco e il
sottosegretario alla presidenza del
Consiglio con delega ai servizi
segreti Marco Minniti.
Alla fine del vertice il premier,
dopo avere parlato al telefono con
il presidente francese Hollande e la
cancelliera tedesca Merke ha twit-
tato: "Dobbiamo cambiarla per
renderla più umana e più giusta.
Ma l'Europa è la nostra casa, è il
nostro futuro". Parole che il presi-
dentre del Consiglio ha ripetuto in
una conferenza stampa in cui ha
annunciato un vertice lunedì a Ber-
lino con Holland e la Merkel. "Se
voglio dare un nome all'europa
voglio chiamarla casa. L'Europa è
casa nostra. E' la casa dei nostri
figli e dei nostri nipoti. E' una casa
che ha bisogno di essere ristruttu-
rata, rinfrescata, ma è la casa del
nostro domani", ha ribadito il pre-
mier. Percorso condiviso dal min-
istro degli Esteri Paolo Gentiloni
che dice: "Questo voto è una sve-
glia per l'Europa, un'occasione per
il rilancio della politica comune di
crescita, difesa e immigrazione.
L'Italia ci crede"
Renzi risponde anche alle preoccu-
pazioni di chi, come Romano
Prodi si aspetta dall'Europa e dal
governo italiano "delle rassicurazi-
oni e impegni di intervento, anche
fuori dalle regole europee,previste
in situazioni di emergenza". "Il
governo le istituzioni europee sono
nella condizioni di garantire con
qualsiasi mezzo la stabilità del
sistema finanziario e la sicurezza
dei risparmiatori", replica il presi-
dente del Consiglio.
Il capo dello Stato, Sergio Mat-
tarella, non nasconde l'amarezza:
"Rispettiamo l'esito del referen-
dum britannico anche se è motivo
di rammarico. Intendiamo riaffer-
mare la validità storica e l'impor-
tanza per il futuro dei nostri gio-
vani dell'Unione Europea e delle
sue prospettive, che vanno rilanci-
ate con convinzione", ha detto il
presidente della Repubblica inter-
venendo alle celebrazioni del 25°
anniversario dell'indipendenza
della Repubblica di Slovenia. E
aggiunge: "Sono a Lubiana con i
presidenti della repubblica aus-
triaca, tedesca e croata per parteci-
pare alla festa dei 25 anni di fon-
dazione della slovenia. Siamo qui
con paesi amici e vicini. Particolar-
mente oggi va sottolineato come
siamo legati dal comune destino
europeo. E` significativo che
questo incontro a Lubiana tra paesi
appartenenti all`unione europea
avvenga dopo aver conosciuto
l`esito del referendum britannico".
Mentre le istituzioni provano a
correre ai ripari contro i possibili
effetti della Brexit, la politica si
divide sul voto britannico.
Esulta Matteo Salvini: "Evviva il
coraggio dei liberi cittadini di Gran
Bretagna!!! Il cuore, la testa e l'or-
goglio hanno battuto le bugie, le
minacce e i ricatti. Grazie UK, ora
finalmente cambierà l'Europa, ora
tocca a noi". Commento a caldo
che il governatore leghista del Ve-
neto Luca Zaia traduce con un
auspicio: "Il contagio referendario
sarà il mood in tutti i Paesi, l'Italia
compresa". E infatti in una succes-
siva conferenza stampa Salvini
annuncia: "L'importante è che l'I-
talia non sia l'ultima a scendere da
questa nave che affonda. Noi rac-
coglieremo le firme per una pro-
posta di legge di iniziativa popo-
lare per permettere agli italiani di
votare anche sui trattati internazi-
onali".
Un atteggiamento che viene rias-
sunto in un appello L'ex presidente
della Repubblica Giorgio Napoli-
tano, invece, lancia un "appello
affinché tutte le forze sociali e
politiche e le persone di responsa-
bilità ripensino i propri atteggia-
menti e ne assumano tali da raffor-
zare le istituzioni, perché non
prevalga il vuoto". Il ministro
dell'Interno, Angelino Alfano,
chiede al Consiglio europeo di
intervenire senza esitazione.
"Spero che al prossimo Consiglio
europeo si prenda la decisione di
mandare fuori chi non vuole stare
in Europa. Avrei voluto non dirlo
mai, ma questa è l'unica strada:
non si può far finta di uscire e poi
non farlo. Così è troppo comodo:
non si può avere la botte piena e la
moglie ubriaca". E aggiunge: "E'
arrivato il momento che il partito
Socialista e quello Popolare Eu-
ropeo decidano insieme di dare
una grossa sterzata alla politica
economica, decidendo di allentare
i vincoli".
Situazione più complicata nel
Movimento Cinque Stelle. Ieri sul
blog di Beppe Grillo era apparso
un post favorevole alla perma-
nenza nell'Unione Europea. Per
canbiarla dall'interno, aveva spie-
gato il leader dei grillini.
Oggi inveceLuigi Di Maio plaude
al voto dei britannici e si schiera
per un voto sulla Ue anche in
Italia. "La Gran Bretagna è fuori
dall'Unione - dice il vicepresidente
grillino della Camera - e Cameron
si è dimesso. Lo hanno deciso i
cittadini britannici con il referen-
dum. E' la strada più cara al
Movimento 5 Stelle, quella di
chiedere ai cittadini un parere sugli
argomenti decisivi per i popoli.
Nessun governo deve aver paura
delle espressioni democratiche del
proprio popolo, anzi deve consid-
erare il suo volere come il più
LA DINAMICA ECONOMICA
Renzi è andato oltre gli iniziali
proponimenti. Ha tentato di riequilibrare
la nostra economia. I risultati non sono
stati, per ora, quelli auspicati. Né per il
Governo, né per gli italiani che sono
l’ultimo anello di quest’interminabile
catena di Sant’Antonio. Nella generalità,
il ristagno dell’occupazione non si è
trasformato in palude. Flette la
disoccupazione, ma restano ridotte le
certezze sociali. Sono questi i salienti
aspetti che si notano in quest’intricata
situazione di fine primavera. Allora,
cosa sta succedendo? Ora non è più
possibile trovare la scusa del particolare
momento politico nazionale per
attribuire le ―colpe‖. Certo è che
l’origine di questa crisi, che è più nostra
che internazionale, è determinata da un
particolare fenomeno involutivo che si è
andato a infrangere contro una
redditività che è peggiorata in tempi
brevissimi.
In pratica, nonostante il crollo degli
investimenti e delle conseguenti
speculazioni, è venuto meno quello
spirito di mutua assistenza che, almeno
per il passato, era riuscito a compensare
la mancanza delle entrate con una
migliore ripartizione del reddito
nazionale. Da noi, non sono mai stati i
grandi capitali a far marciare l’Azienda
Italia. Le nostre risorse erano i piccoli e
medi risparmiatori che si
accontentavano del poco sicuro, che del
molto incerto. Oggi nessuno si sente
d’investire il suo ―tesoretto‖. I giochi di
Borsa non convincono nessuno, ma
condizionano oggettivamente tutta
l’economia.
L’Italia vive con un sistema economico
libero all’interno, ma maggiormente
esposto alla concorrenza internazionale.
Essere in UE non è solo un vantaggio;
anche i rischi sono ben presenti.
Speravamo che Renzi instaurasse una
politica più favorevole all’iniziativa
privata con, ovviamente, ridotti carichi
fiscali. Così non è stato. Chi è stato
formica, nel passato, oggi rischia di fare
la tragica fine della cicala. Il Paese resta
privo dell’iniziativa ―agevolata‖. In
Europa il problema è stato affrontato
prima che da noi ed, in parte, anche
risolto. C’è chi ha consentito al
capitale privato di sorreggere le
mancanze di quello pubblico; in
cambio d’infrastrutture capaci di
compensare, anche nel tempo, gli
investimenti. Da noi, è assai
improbabile che l’auspicata ripresa
possa trovare le sue radici dando
maggior spazio all’iniziativa privata
che è, poi, quella che subordina
realmente i mercati. Per superare la
crisi bisognerebbe garantire uno
scambio tra prodotti elaborati e
materie prime. Attraverso una
remunerazione non solo di natura
economica, ma anche sotto forma
d’investimento a medio termine. Come
a scrivere che se la ―barca‖ procede
bene, i vantaggi ci saranno per tutti e
in proporzione allo ―sforzo‖
economico impiegato.
Le regole per non soccombere erano
chiare da qualche tempo.
Evidentemente, si è ritenuto più
agevole concentrare gli sforzi su una
stabilità a venire a discapito di quelle
presente; anche se in regresso.
L’effetto domino non si è fatto
attendere. Dopo i primi sentori di
depressione nel 2008, chi ha potuto si
è messo al riparo. La maggioranza
degli Italiani non è stata in grado di
fare lo stesso. Anche perché
l’Esecutivo non è mai stato chiaro
sulle reali mancanze dei conti del
Paese e sino a che punto sarebbe stato
possibile tamponare con titoli pubblici
la voragine nazionale. Ora la crisi s’è
ridimensionata. Le terapie ci sono
tutte. Saranno efficaci? Se i bilanci
non sono chimere, ci vorranno almeno
ancora tre o quattro anni per tornare a
livelli di solidità accettabili. Un
percorso ancora lungo che comporterà
altre privazioni a chi già a dato molto.
L’unica strategia è recuperare, almeno,
il terreno perduto senza provocare altre
flessioni al nostro sinistrato sistema
economico. Poi, con la nuova legge
elettorale, la mano torni al Popolo
sovrano.
Finalmente, gli accorgimenti per
salvare il salvabile possono essere
focalizzati con obiettività. A nostro
avviso, il ―rimedio, ‖ utile per la
terapia del Bel Paese, si concreta in tre
punti. Primo: politica tendente a sanare
i problemi strutturali dell’economia
nazionale che sono alla base
dell’acuirsi dell’involuzione. Secondo:
pianificazione economica, interna ed
internazionale, tramite progetti di
rilancio, anche settoriale, dei cicli
produttivi; favorendo, soprattutto,
l’imprenditoria privata. Terzo: cambio
delle regole sulle quali si fondano gli
obiettivi socio/ politici nazionali.
Chiaramente, quanto esposto richiede
responsabilità e coerenza. Da parte di
tutti. Col concreto contributo anche di
chi ha preferito, sino ad ora, non
schierarsi.
Gli italiani chiedono chiare
spiegazioni sul futuro prossimo della
Penisola. Insomma, i provvedimenti
governativi per fronteggiare le
mancanze del Paese dovranno far parte
di un ―pacchetto‖ d’articolato impegno
politico che, sino ad ora, è stato solo
congetturato. Se non è possibile
promuovere un accordo d’emergenza,
si tenti, almeno, di sfrondare l’attuale
sistema con nuove strategie. In altri
termini, è particolarmente necessario
esprimere contenuti sociali; anche per
concedere al Paese una fase di reale
sviluppo. Indubbiamente, in una
situazione delicata come quella che
stiamo vivendo, i pubblici poteri sono
spesso messi sotto una luce non
sempre consona alle finalità del loro
mandato; a questo punto essere critici,
anche se a ragione, non basta più.
Forse, non è bastato mai.
Senza tanti contraddittori, è necessario
dimostrare una maturità che supporti
tutte le classi sociali e, soprattutto,
quella di base. La realtà ha dimostrato,
di là da ogni ragionevole dubbio, che
la strada che percorrevamo non era
quella giusta. Stavamo disperdendo
preziose energie senza riscontro. Le
esternazioni di Renzi non sono tutte
inattuabili. Quando la politica non è
più gestibile, resta la solidarietà sociale
che rappresenta, senza nessuna riserva,
un mezzo d’impegno per tentare di
chiarire la situazione; anche per essere
più che spettatori, protagonisti delle
sorti del Paese. Di conseguenza, serve
una maggior presa di coscienza che
vada oltre le manifestazioni troppo
sfruttate. L’Italia, tanto per chiarire, è
degli italiani. I partiti sono solo una
realtà instabile.
Non a caso, l’Esecutivo continua
propone soluzioni che, forse, potevano
essere prese anche prima. Magari non
ignorando l’assunzione di scelte già
insufficienti all’origine. E’ un
suggerimento che rivolgiamo al Capo
dell’Esecutivo e ai Partiti che lo
sostengono. Anche se non sappiamo
ancora per quanto.
LAVORO NEL VECCHIO
CONINENTE
I redditi da lavoro dipendente e da
pensione hanno registrato un
incremento dello 0,9%. In area UE, il
valore che abbiamo rilevato non può
essere considerato fisiologico. Intanto,
oltre confine, le retribuzioni e i vitalizi
hanno registrato un incremento (medio)
dell’1,7 %, per lo stesso periodo.
Quindi, più consono al costo esistenziale
che interessa il Vecchio Continente. Poi,
ci sono altre considerazioni da fare per
meglio inquadrate la situazione italiana.
Al presente, le cifre di riferimento
devono essere anche considerate
sull’ammontare delle paghe riconosciute
nelle varie realtà dei Paesi UE.
L’Italia è al terzo posto in negativo per
quanto attiene le paghe e,
conseguentemente, le pensioni. Questo è
quanto. Insomma, il futuro sarà tutt’altro
che roseo. Se la tendenza occupazionale
dovesse mantenere questo ritmo, entro i
prossimi cinque anni, potremmo perdere
altri 60.000 posti di lavoro. Soprattutto
occupazioni di concetto e tecniche. Per
lo stesso periodo, l’Italia avrà bisogno
d’almeno 50.000 operai tra generici e
qualificati. Ora, il mercato interno è
privo di queste figure professionali.
Sono, invece, in aumento il numero dei
diplomati e laureati alla ricerca di una
prima occupazione. Insomma, la
manodopera che ci occorre la cerchiamo
altrove a discapito degli aspiranti
lavoratori nazionali. Penalizzata è,
soprattutto, la fascia d’età tra i 18 ed i
26 anni. Per garantire nuove prospettive
all’occupazione, ci piaccia o no, sembra
necessario rivedere il concetto di
―lavoro‖.
Fare un passo indietro non significa
rinunciare a quello cui aspiriamo. E’
solo una questione di metodo dettata
dall’emergenza. Senza aspettare oltre, ci
sono da riscoprire i lavori che nessuno
vuole più fare e di cui si prospetta la
necessità nei prossimi anni. La maggior
parte comprende qualifiche tecniche o
artigianali. Indipendenti o a tempo
indeterminato. Manca, a nostro avviso,
una politica che consente la
riqualificazione della manodopera con
particolare riferimento alle attività di
supporto. Del resto, proprio sotto questo
profilo, lo scorso anno le imprese
interessate non sono riuscite a coprire
25.000 posti che, progressivamente,
sono stati occupati da manovalanza dei
nuovi Stati UE dell’Est.
Del resto, non posiamo sottovalutare
queste realtà internazionali che
evidenziano, tra l’altro, un impegno
limitato rispetto alle concrete necessità
italiane. Per cambiare realtà, anche se è
tutt’altro che scontato, bisognerebbe
avere un Potere Legislativo
―aggiornato‖ ai tempi. Purtroppo, ancora
non lo è.
autorevole dei mandati".
La voglia di un voto sulla Ue
emerge anche dalle dalle parole del
membro del direttorio
grillino Alessandro Di Battista:
"Piaccia o non piaccia il popolo
Inglese ha scelto e ne ha tutto il
diritto. E mentre in Gran Bretagna
i cittadini si prendono il diritto di
comandare da noi fanno finta di
togliere il Senato quando in realtà
l'unica cosa che tolgono è il diritto
di votare i senatori". E alla fine
riceve l'imprimatur del blog del
fondatore che rilancia la richiesta
di un voto popolare.
Dunque dietro i commenti sulla
Brexit fanno capolino il nostro
referendum costituzionale di otto-
bre e le polemiche sull'annunciato
abbandono di Renzi in caso di
scofitta. Abbandono che era stato
messo in forse dopo che il premier
inglese aveva escluso le dimis-
sioni. Cameron, spiega il costi-
tuzionalista Stefano Ceccanti, ren-
ziano, si è dimesso dopo la scon-
fitta. "Perchè - dice - com'era ov-
vio un premier che perde un refer-
endum nazionale si dimette. Tutte
le volte in cui la democrazia diretta
smentisce la democrazia rappre-
sentativa ci si dimette, è politica-
mente inevitabile, dichiarazioni o
no, evitiamo ipocrisie".
Fonte : repubblica.it
Brexit: Renzi va all'Eliseo, Salvini esulta e
chiede un referendum. Mattarella:
rispettiamo esito con rammarico
Senza un unico sistema elettorale
universale, un unica politica
estera, un unico sistema fiscale,
un unico statuto del lavoratori,
con paga minima garantita, una
Costituzioneed un' unica legge
sull' immigrazione; l' Unione
Europea non sara' mai una
potenza economica
(da: Autaforismo 2016)
ITALIA DA SALVARE?
Britalyca News Londra ————————————————— 4 ——————————————————–-—— Giugno 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 9 ——————————————————— — Giugno 2016
Se a Parigi la Manifestazione Nazion-
ale per il Lavoro, di oggi 14 giugno
2016, si è conclusa con incidenti ed
arresti, a Marsiglia ha marciato solo la
ferma coloratissima protesta dei la-
voratori e un maestrale da paura che
purtroppo ha dilagato in un incendio
per più di 150 ettari nella non lon-
tana Ventabren: l'autostrada e i treni
sono bloccati, volano anora gli elicot-
teri ed è ormai pomeriggio.
Ho scattato decine di fotografie a gio-
vani donne anziani... a mio av-
viso senza necessità di traduzioni:
sulla mia pagina Facebook ci sarà un
album "14 giugno 2016 in piazza con-
tro la Legge sul Lavoro, a Mar-
siglia".Il mondo del lavoro francese è
determinato a proseguire la sua pro-
testa, e costa tanto a chi ce l'ha
perdere giornate di paga, anche per
chi non ce l'ha il lavoro.
Da noi in Italia neanche si manifesta
più per il lavoro che non c'è. Tu chia-
mali se vuoi "Diritti dei Lavora-
tori"... lo sciopero qui si
chiama "grève" e non è ilgreve vino
del Chianti, buono per dimenticare.
à bientôt, che poi è a presto.
Doriana Goracci
OCSE: Cina prima
economia mondiale nel
2016
L’economia cinese, che ha già su-
perato quella dell’Eurozona, è proi-
ettata a diventare la prima econo-
mia al mondo nel 2016 circa. Quasi
un quarto della popolazione vive
nelle città, dove il reddito pro capite
è pari a quello di alcuni paesi
dell’OCSE.
La migrazione dalle campagne
verso le città e l’abbandono dell’at-
tività agricola a favore di settori e
servizi a elevata produttività con-
tinuerà ad alimentare la crescita.
Se saranno implementate le riforme
delineate nel dodicesimo piano
quinquennale (2011-15) e nelle
conclusioni del tredicesimo Con-
gresso del partito comunista cinese
(novembre 2012) il rapido migliora-
mento degli standard di vita con-
tinuerà. In parallelo, anche il ren-
minbi inizierà, gradualmente, ad
essere più utilizzato oltre i confini
nazionali e i vincoli apposti sugli
afflussi e i deflussi di capitale
saranno allentati.
Tuttavia, nonostante questi impor-
tanti fattori di crescita citati
dall’OCSE il mercato azionario
cinese (indice MSCI China) non ha
brillato nei primi mesi dell’anno,
fatta eccezione per alcune delle
società legate ai consumi interni.
Parte della spiegazione può essere
riconducibile all’atteso cambio alla
guida del Paese e più recente-
mente le misure introdotte per dis-
sipare il rischio di possibili bolle nel
settore immobiliare.
Catherine Yeung, Direttore degli
Investimenti azionari asiatici di Fi-
delity Worldwide Investment,
spiega a FinanciaLounge perché le
prospettive per il mercato cinese
restino favorevoli, confermando la
tesi sostenuta dal OCSE:
“Il cambio al vertice della Cina è
avvenuto all’insegna della conti-
nuità e riteniamo che con tutta
probabilità il governo proseguirà
sulla strada tracciata, seguendo le
linee del piano quinquennale in
vigore, che come noto è incentrato
sul ribilanciamento dell’economia
dalle esportazioni a favore dei con-
sumi interni”.
La Cina infatti, è fermamente im-
pegnata nel ribilanciamento dell’e-
conomia dalle esportazioni ai con-
sumi interni, come delineato nel
Piano Quinquennale del Governo
di Pechino: l’obiettivo è quello di
rendere la crescita economica
cinese più bilanciata e sostenibile,
meno dipendente dall’economia
internazionale e con un maggior
contributo dei consumi interni al
PIL.
“Rispetto al resto del mondo”,
prosegue Catherine Yeung “la cre-
scita in Cina registra tuttora valori
molti positivi. Anche su questo
fronte, però, occorre mantenere il
giusto equilibrio. Una crescita fuori
controllo, infatti, renderebbe neces-
sario intervenire con una politica
più restrittiva. Inoltre, il governo e
le autorità di regolamentazione si
stanno adoperando per rendere
accessibili le azioni A, ad esempio
aumentando le quote di investitori
istituzionali esteri qualificati (QFII),
e questo ci ha permesso di cogliere
alcune opportunità d’investimento
molto interessanti, soprattutto con-
siderato il livello appetibile dei mul-
tipli”.
Un fattore chiave poi è quello della
liberalizzazione di numerosi settori,
attualmente caratterizzati da una
massiccia presenza di aziende
statali. I cinesi vogliono aprire il
proprio mercato, consentire l’ac-
cesso a concorrenti esteri e
promuovere il settore privato. Per-
tanto vi sono numerosi motivi per
ritenere che le liberalizzazioni con-
tinueranno.
In particolare è molto probabile che
sia varata anche la riforma dei tassi
d’interesse, per consentire alle
banche di fissare autonomamente i
propri tassi sui depositi e sui pres-
titi, come avviene nei mercati
sviluppati, contribuendo ad una
maggiore efficienza del settore del
credito.
“Complessivamente riteniamo che
vi siano prospettive di medio-lungo
periodo particolarmente positive
per le società meglio posizionate
per beneficiare della crescita dei
consumi in Cina, mentre prosegue
la corsa della Cina verso una
posizione di leadership economica
a livello mondiale, con l’atteso sor-
passo sugli Stati Uniti, con quanto
ne consegue anche in termini di
internazionalizzazione e apprez-
zamento del Renminbi” conclude
Catherine Yeung.
Per maggiori informazioni si può
anche fare riferimento alla docu-
mentazione riferita ai fondi FF –
China Consumer Fund e FF –
China RMB Bond Fund.
Doriana Goracci.................Cronaca
Sono una blogger in copy left da circa dieci anni e mi piace impegnarmi appena possibile nel giornalismo partecipativo, usando il cestino
come mezzo non per scaricare le notizie inutili ma quelle piccole e preziose e spesso sotto traccia.
Quanto troverete su Rossella
Casini, è frutto di stralci dalla
Rete che citerò alla fine.Ne scrivo
anche per chi rimane su questa
terra, per chi lotta per avere
giustizia.
E s i s t e u n a s u a f o t o ,
unica... recuperata dal libretto uni-
versitario, di lei studentessa
19enne, uccisa dalla 'ndrangheta
per aver collaborato con la
giustizia, grazie ad Andrea Bigalli,
coordinatore regionale dell'associ-
azione Libera-Toscana e a Fran-
cesca Chirico, giornalista calabrese
che alla giovane Rossella ha dedi-
cato nel 2013 un suo libro dal titolo
“Donne ribelli in terra di
'ndrangheta”: "Gli individui si ri-
conoscono, anche nella loro dignità
personale, nei tratti somatici della
faccia, che è elemento distintivo di
ogni persona da un'altra”.
A Scandicci le hanno dedicato l'istituto
comprensivo "Rossella Casini". A
Palmi dal 2013 si aspetta la posa di
una targa per dedicarle una strada.
Era il 22 febbraio 1981 quando una
giovane studentessa di Firenze,
Rossella Casini,
chiamò suo padre
per l'ultima volta. Si
trovava a Palmi.
«Sto rientrando»,
gli disse inconsa-
pevole che stava,
invece, per incontrare i suoi carne-
fici e affrontare il suo martirio: è
stata uccisa, fatta a pezzi e gettata
in mare. È morta per amore,
Rossella. In anni in cui la parola
mafia nessuno osava nemmeno
mormorarla, lei aveva convinto il
suo fidanzato, Francesco Frisina, a
rompere il silenzio e a svelare la
lunga scia di sangue che aveva
toccato anche la sua famiglia nella
faida tra le cosche Gallico-Frisina e
Parrello-Condello.
Se non le avessero rubato il futuro, se
35 anni fa - il 22 febbraio 1981 - non
l'avessero rapita, violentata, fatta a
pezzi e gettata nella tonnara di Palmi,
Rossella Casini avrebbe compiuto 60
anni il 29 maggio prossimo. Impossi-
bile immaginarlo guardando la sua
unica foto, recuperata da Libera nel
libretto universitario di 40 anni fa. Un
viso fresco, bellissimo e triste da
Madonna rinascimentale. Oggi
Rossella non sarebbe più così graziosa
ma forse avrebbe dei figli e dei nipoti e
farebbe la psicologa a Firenze.
Avrebbe vissuto una vita fatta di gioie
e dolori "normali", se non avesse avuto
a dicembre dello stesso anno, vi-
ene colpito alla testa nel corso di
un'imboscata e scampa alla morte
per miracolo. È Rossella che lo fa
trasferire a Firenze, in una clinica
neurochirurgica, lo assiste e du-
rante la convalescenza lo convince
a parlare coi magistrati, a rompere
il muro d'omertà che circonda gli
affari della sua famiglia. Anche lei
racconta quello che sa. Quello che
ha visto e che ha intuito lo riferisce
al sostituto procuratore di Firenze
Francesco Fleury. L'indagine
venne poi trasmessa a Palmi. Il 22
febbraio del 1980 Pino Mazzullo,
cognato di Francesco, marito di
sua sorella Concetta, viene in-
tercettato mentre dice: «Ci ha in-
guaiato tutti». 
Quello che è av-
venuto è un fatto gravissimo al
quale rimediare al più presto. La
famiglia convince bene presto
Francesco a ritrattare, cosa che
costerà il carcere a lui e a suo cog-
nato.
Rossella, sempre innamorata,
sempre vicina al suo Francesco,
continua a viaggiare tra Firenze e
Palmi. A pochi giorni dal processo
scende in Calabria per parlare con
un giudice. È il febbraio 1981. «Sto
rientrando», dice a suo padre, Lo-
reto Casini.
la sventura di innamorarsi di uno stu-
dente universitario di Palmi, Francesco
Frisina, e di finire stritolata in una fe-
roce faida di 'ndrangheta, fra le due
cosche contrapposte dei Gallico - Frisina
e dei Condello - Porpiglia. Il suo omi-
cidio - ha scritto la corte di assise di
Palmi - è forse l'episodio più turpe di
quella guerra di mafia. Una guerra nella
quale il bene non ha trionfato. Rossella è
scomparsa per sempre.
Non sapeva nulla della 'ndrangheta
Rossella, studentessa di Psicologia
all'università di Firenze, figlia unica
di un operaio in pensione della Fiat e
di una casalinga. Nel 1978 conosce
Francesco Frisina che studiava
Economia. Un amore grande, impor-
tante, i due ragazzi si fidanzano uffi-
cialmente, i genitori si conoscono.
Tutto sembra scorrere felicemente
per quell'appassionata ragazza dagli
occhi chiari. Fino al quattro luglio del
1979, quando Domenico Frisina,
padre del suo fidanzato, viene uc-
ciso in un agguato da due sconosci-
uti.
È così che Rossella, che in quei
giorni era a Palmi, viene catapultata
nel gorgo delle faide di 'ndrangheta.
Ma lei non scappa, resta accanto a
Francesco fino a quando anche lui,
Francia e Jobs Act. Tu chiamali se vuoi "Diritti
Rossella Casini: una ragazza di cui
nessuno voleva parlare
ECONOMIA
We present : L 'UNIPROPORTIONAL
(Provided that this electoral system does not exist,
and it a mine elaboration )
The system is not proportional, or uninominal, but
uninominal / proportional. (As a system would be bet-
ter in England than in Italy) It consists of dividing the
country into 50 constituency (in Italy already there
are) reduce the Camera to 500 and the Senate to
250. In each constituency people will elect 10 depu-
ties and 5 senators with the uninominal and the allo-
cation of seats is done proportionally and based on
the votes taken by each candidates regardless of
lists. With this system won the election the most
'suitable, but especially is elected by a vote at univer-
sal suffrage, personal, free and equal. In this way the
people, can also control the political parties
RIPROPONIAMO L' UNIPROPORZIONALE
(premesso che questo sistema elettorale non esiste, e' una
mia elaborazione)
Il sistema non e' ne' proporzionale, ne' uninominale,
ma uninominale /proporzionale. (come sistema an-
drebbe meglio in Inglilterra che in Italia) Consiste in
suddividere il paese in 50 circoscrizioni ( in Italia gia;
ci sono) ridurre la camera a 500 e il senato a 250. In
ogni circoscrizione si eleggono 10 deputati e 5 sena-
tori con l' uninominale e l' assegnazione dei seggi av-
viene in modo proporzionale e in base ai voti presi dai
candidati a prescindere dalle liste Con questo sistema
vince il piu' idoneo, ma sopratutto e' eletto a suffragio
universale, personale, libero ed eguale. In questo
modo possiamo anche controllare la Partitocrazia .
Britalyca News Londra ————————————————— 8 ————————————————————–—— Giugno 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 5 ———————————————————–—–-——— Giugno 2016
PRESENTAZIONE DEI DUE LIBRI DELLA SCRITTRICE MARIA PIA CAPPELLO,
TRATTI POETICI E LA POESIA NELL’ ARTE. ORGANIZZATA E COORDINATA
DA CARMINE GONNELLA E PIETRO MOLLE
Vorrei scusarmi con i partecipanti, per non ricordare tutti i loro nomi, non e’ cosa facile , eravamo in tanti , sara’ per la prossima volta .Faccio inoltre presente che la
tiratura cartacea de La Voce Alternativa e’ molto limitata, chiunque voglia le foto da poter stampare a proprie spese potra’ chiederle a lavocealternativa@gmail.com ,
oppure a Pierto Molle appena le metto tutte in un file. Grazie a tutti per aver partecipato all’ eventodel Gargano
scende spesso a
picco sul mare,
imperlando la
costiera di
incantevoli
insenature di
roccia, ricamata
dalle onde del
mare con grotte,
anfratti, scogliere
a picco e
profondi valloni.
La costa, per le
meraviglie
naturalistiche e
per la bellezza dei
borghi che la trapuntano, è di forte
richiamo per il turismo balneare. Turisti
e villeggianti possono godere della
limpida trasparenzadel mare, della
suggestione dei luoghi, del carattere
gioviale ed accogliente della gente del
posto. E possono godere anche della
ricchezza di sapori d’una cucina
semplice ed antica, d’una feconda
fioritura di architetture che raccontano
una storia millenaria, densa di civiltà e di
forte spiritualità. Poca terra la natura
calcarea del Gargano lascia
all’agricoltura. Laddove lembi di terra lo
consentono crescono gli ulivi e la vite,
che dà buoni vini, come il tipico “Nero
di Troia”. Sulla costa anche agrumeti
disposti a terrazze. Colture di ortaggi
crescono invece solo alle falde del
promontorio e sulle sponde dei laghi di
Lesina e Varano, quasi nei pressi del
mare. Da qui iniziamo il periplo per
descrivere le meraviglie del Gargano,
lungo la strada costiera che segue il
profilo del promontorio, fino a
Manfredonia. Poi saliremo da
Mattinata a Monte Sant’Angelo fino a
San Giovanni Rotondo, per
ridiscendere a San Marco in Lamis
fino a San Severo.
Mantiene svegli la strada stretta e piena
di curve, appena erta sulla scogliera.
Fino a Rodi Garganico, un bel paese
arroccato su uno scoglio di roccia. Il
popoloso borgo marinaro ha un
caratteristico intrico di viuzze ed è
dominatodal Castello e dalla chiesa di
Santa Maria della Libera, che all’interno
custodisce una bella immagine bizantina
della Vergine. Dal porticciolo partono
aliscafi per le stupende isole Tremiti,
cinque piccole perle nell’Adriatico. Poco
più avanti s’incontra Peschici. Vecchie
mura cingono l’antico borgo di case
dalle cupole grigie, aggruppate su uno
spuntone a picco sul mare. Ancora una
ventina di chilometri ed eccoci a Vieste,
magnifica cittadina di case bianche
arrampicate sulla costa, con stretti vicoli
lastricati a scalinate ed archi su cui
cresce l’agave. Su una grossa rupe resiste
ai secoli il quartiere medioevale. Ma
Vieste fu anche colonia greca e poi
municipium romano. Contro gli assalti dal
mare, l’imperatore Federico II fece
costruire il possente Castelloa difesa dai
Saraceni, poi rinforzato con bastioni
pentagonali ad opera degli Spagnoli. Da
qui, punta estrema orientale del
promontorio, s’ammira una meravigliosa
vista sul mare e a sud il luminoso litorale
di spiaggia bianca. In cima ad un’erta
scalinata domina il portale centrale della
splendida Cattedrale romanica, risalente
all’XI secolo, e di fronte il Palazzo
vescovile con un grandioso interno a tre
navate e colonne con finissimi capitelli.
Il ricco soffitto ligneo tardo-barocco
cela le originali capriate. Altre tracce
della struttura originaria, scampate ad
incendi e terremoti, si ammirano sul lato
nord dell’edificio, dove prospetta un
magnificente portale ornato da
bassorilievi di pregevolissima fattura.
Vieste è davvero un incanto, specie di
notte osservandola dal mare.
Da qui Celestino V, nel 1295, alcuni
mesi dopo le dimissioni dal soglio
pontificio, tentò di partire per la
Terrasanta. Ma una tempesta e il
naufragio lo riportarono sulla riva. Preso
dalle guardie di papa Bonifacio VIII, fu
chiuso nel Castello di Fumone, dove un
anno dopo morì. Ora la chiesetta di S.
Maria di Merino ricorda S.Pietro
Celestino. La devozione verso il papa
santo è molto diffusa a Vieste e in tutto
il Gargano, dove molti eremiti seguirono
la sua Regola. Costeggiando verso sud si
giunge a Manfredonia,città fondata da
re Manfredi, figlio di Federico II. Cinta
di mura, con un impianto urbano
ortogonale, con un Castello quasi sul
mare, fu fiorente in epoca romana,
bizantina e normanna, poi molto
esposta alle incursioni saracene. Bella la
Cattedrale e molto interessante il Museo
del Gargano, dove sono custoditi
preziosi reperti archeologici, alcuni
risalenti fino al Neolitico. D’altronde,
proprio accanto a Manfredonia sorgeva
l’antica Siponto, da dove si partirono i
Santi Sipontini (Giustino, Giusta,
Fiorenzo, Felice e Umbrasia) che nel
III secolo risalirono lungo il tratturo per
evangelizzare le genti dell’Abruzzo
aquilano.
Tornando fin quasi a Mattinata,
s’incrocia la strada che inerpica sul
Gargano. Salendo, a mezza costa si
arriva a Monte Sant’Angelo. Dalla
cittadina si scopre la bellezza del golfo e
ad occidente la vasta spianata del
Tavoliere. Monte Sant’Angelo deve il
nome all’Arcangelo Michele, qui
apparso in una grotta nell’anno
493mentre Siponto lottava
vittoriosamente per difendersi dai
Barbari. A S. Michele Arcangelo è
dedicato un santuario del XIII secolo,
sui resti d’uno dei templi più antichi
della cristianità. Bellissimi questi templi.
In questi luoghi operarono i monaci di
S. Equizio e di S. Benedetto da
Norcia.Sono luoghi di forte spiritualità,
da secoli, verso l’Arcangelo Michele,
verso S. Pietro Celestino ed ora verso S.
Pio da Pietrelcina. Dobbiamo salire
ancor più su, sul dorso del Gargano,
fino a San Giovanni Rotondo, dove a
lungo è vissuto Padre Pio, il frate
cappuccino con le stimmate,
recentemente elevato agli altari ma
considerato santo già da decenni.
Vissuto nel convento di San Giovanni
Rotondo dal 1916, vi fece erigere
accanto un grande ospedale a sollievo
della sofferenza. Per le virtù
taumaturgiche di Padre Pio, San
Giovanni Rotondo divenne subito meta
Iniziava dalle porte della bella capitale
d’Abruzzo il tratturo che congiungeva
L’Aquila a Foggia. Largo più di cento
metri e lungo 244 chilometri, era il più
grande e importante dei cinque tratturi
che dall’Abruzzo conducevano in
Puglia. Per questo chiamato Tratturo
Magno. Era un’arteria di traffico vitale
per condurre enormi greggi di pecore in
transumanza verso il Tavoliere. Guidate
dai loro pastori, le pecorescendevano dai
monti del Gran Sasso, del Sirente e della
Majella per raggiungere i verdi pascoli
del Tavoliere pugliese, la grande pianura
senza confini ai piedi del Gargano. Lì
milioni di pecore discese dagli altipiani
d’Abruzzo e del Molise andavano a
passare l’inverno, trovandovi sempre
erba fresca. “Settembre, andiamo. E’ tempo
di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei
pastori lascian gli stazzi e vanno verso il
mare…”. Così inizia una bella poesia di
Gabriele d’Annunzio. Partivano infatti
in settembre i pastori, con le loro greggi
per la “transumanza”. Camminavano
per giorni e giorni lungo il percorso
tracciato nei secoli, già prima della
dominazione di Roma. Raggiungevano il
mare Adriatico e poi il Tavoliere delle
Puglie, dove le greggi restavano a
svernare fino ad aprile con i loro pastori,
sotto un tetto di stelle. Dagli altipiani il
lungo,faticoso viaggio faceva soste, per
il riposo di greggi e pastori, spesso
accanto a chiese e luoghi di preghiera.
Quando il primo pastore scopriva il
mare all’orizzonte,il cuore si apriva alla
letizia. Poi si camminava ancora per
giorni accanto all’Adriatico, sulla costa
splendida bagnata dal mare color
smeraldo. E gioia ancor più grande peri
pastoriera quando all’orizzonte si
profilava il verde promontorio del
Gargano, come un annuncio dell’arrivo
prossimo a destinazione. Il tratturo, una
grande highway di terra ed erba, ha unito
per due millenni con la Transumanza
l’Abruzzo e il Tavoliere pugliese,
alimentando un’intensa commistione di
culture e tradizioni di grande
suggestione.
Appunto dal Tavoliere, terra dell’antico
popolo dei Dauni, iniziano i contrafforti
del Gargano, ampia zolla calcarea che
sullo Stivale italiano disegna un
magnifico sperone. Il promontorio è
sovrastato da un vasto bosco di faggi,
aceri, querce e lecci. Un paradiso verde
di flora e fauna, oggi Parco Nazionale.
E’ laForesta Umbra, così chiamata
perché ombrosa.Dalla vetta di monte
Calvo, alta1055 metri, il promontorio
di pellegrini con una forte devozione
verso il frate. Un fenomeno che è
cresciuto nel tempo fino alla morte del
religioso, nel 1968, ed esploso ancor più
dopo con l’avvio del suo processo di
canonizzazione e l’elevazione sugli altari.
Attualmente la cittadina, diventata luogo
di pellegrinaggi e di cura, si è dotata di
strutture ricettive ed alberghiere, mentre
alla primitiva chiesa del Convento si è
aggiunta l’imponente struttura
progettata da Renzo Piano per
accogliere le migliaia di pellegrini che
ogni giorno si recano a San Giovanni
Rotondo per pregare intorno all’urna
che conserva le spoglie incorrotte del
Santo.
Lasciato San Giovanni Rotondo, e
scendendo ai piedi del Gargano,
s’incontra San Marco in Lamis, ridente
cittadina in un contesto ameno e
grazioso, per la luminosità dei colori, la
bellezza della montagna, per l’aspetto
selvaggio della terra e dei suoi frutti.
Terra di leggende, legate anche al
percorso della Via Sacra Longobardorum,
l’itinerario che porta al Santuario di San
Michele Arcangelo, a Monte
Sant’Angelo, che qui aveva una tappa
obbligata. Notevole è l’imponente
monastero situato alle pendici del monte
Celano, tra il verde dei carpini e dei
frassini, antica abbazia la cui fondazione
si fa risalire all’anno 1007, ma su
preesistenze di epoca longobarda. Nel
1311 papa Clemente V, affidò il
monastero,lasciato dai Benedettini,ai
Cistercensi dell’Abbazia di Santa Maria
di Casanova, in Abruzzo. Due secoli
dopo l’ebbero i Francescani
dell’Osservanza. In quest’ultimo periodo
il monastero ricevette una reliquia
attribuita a San Matteo evangelista, che
ha dato il nome più popolare al
Convento, diventando luogo di
pellegrinaggio, cresciuto ancor più con
San Pio da Pietrelcina a San Giovanni
Rotondo.
Per concludere, dunque anche oggi,
come nei tempi più remoti, il Gargano
è meta di pellegrinaggi, luogo per secoli
caratterizzato dal silenzio e dalla
meditazione.Caratteristiche molto
comuni con l’Abruzzo interno, terra di
contemplazione, di preghiera, di eremiti
e di santi. E infatti S. Equizio- monaco
vissuto a cavallo tra il V e VI secolo nei
pressi nella Sabina amiternina, coevo di
San Benedetto, che con il santo di
Norcia fu padre e diffusore del
monachesimo in Italia -, S. Pietro
Celestino, entrambi protettori
dell’Aquila con S. Bernardino da
Sienae S. Massimo, e i Santi
Sipontini, ci riportanolungo l’antico
tratturo nel cuore dell’Abruzzo, sulle
montagne e negli altipiani dai lunghi
inverni, nei borghi incantevoli
aggrappati alle falde dei monti, fino alla
conca aquilana, da dove il nostro viaggio
ha preso lo spunto sulle tracce della
transumanza, in un viaggio della
memoria che ci ha condotto in una
porzione di Puglia ricca di sensazioni, di
bellezze, di suggestioni e di spiritualità.
Merita d’essere visitato e scoperto, il
Gargano, nella straordinaria ricchezza
delle sue infinite attrazioni.
In questa prima terzina abbiamo l’ autrice con l’ artista e filosofo dell’ Arte, Abu Jafar. Nella seconda insieme a due signore di spicco del Circolo della
Terza Eta’, idem la terza
Qui, nella prima e’ mentre si suonava e si cantava il nostro inno nazionale, nel mezzo abbiamo MariaPia con la figlia e la moglie di Zeynel Ozgul,. Nella
terza invece insieme alla responsabile della libreria ―Italian Book Shop‖ a Londra
Nella prima foto vediamo MariaPia, sempre con gli ― alunni della terza eta’, (da notare che la signora con gli occhali mi ha vinto a briscola uhh)
Nella seconda foto con il ―parroco‖ Don Giuseppe della Chiesa di San Pietro e nella terza abbiamo il avolo della Sala riunioni mentre proettavamo
il PowerPoint da me ―sufficientemente‖ elaborato
Nella prima con Roberto Stasi (segretario PD estero qui a Londra) Pietro Molle (gia’ Presidente del Comites di Londra) , Luigi Sarpi (editore) e Abu
Jafar. Nella seconda una sezione della sala riunioni., dove e’ avvenuta la presentazione. Nella terza con alcuni ―alunni‖ della terza eta’
COMUNICATI
Alla scoperta delle meraviglie sullo sperone dello Stivale
Gargano: natura, arte e spiritualità di Goffredo Palmerini
Britalyca News Londra ————————————————— 6 ———————————————————–—–——–-- Giugno 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 7 ——————————————————–——–—— Giugno 2016
ispirati all’antica Roma, realizzati
dal pasticciere Giovanni Freni.
Sempre nella stessa giornata presso
l’Istituto d’Istruzione Superiore
―Medi‖ (sede Liceo Classico Valli)
ci sono stati una mostra di
documenti e momenti di
animazione musicale e lettura di
testi da parte di artisti
barcelgottesi.
Da ricordare ancora che nella
stessa data si è svolta ―La Notte
dell’Unione‖ con intrattenimenti
musicali in Piazza Duomo, Piazza
Alfano, via Umberto I°, ex
Pescheria, Seme d’Arancia, Piazza
Marsalini e via Mandanici.
Domenica pomeriggio, 5 giugno,
si è tenuto un nuovo convegno,
nell'Auditorium Parco ―Maggiore
La Rosa‖, a cura dell’Associazione
―Genius Loci, incentrato su
"Barcellona Pozzo di Gotto dai
Casali all'Area Metropolitana. Le
prospettive di sviluppo di
Barcellona Pozzo di Gotto e del
suo comprensorio". Dopo i saluti
del sindaco dott. Roberto Materia
sono intervenuti sul tema ―Città
Metropolitana‖ il prof. Michele
Limosani, docente di Politica
economica presso l’Università di
Messina e l'arch. Giovanni
Lazzari, fra l'altro presidente
dell’Ordine degli Architetti della
provincia di Messina. Moderatore
Nel mese di giugno 2016, in
occasione della ricorrenza del 180°
Anniversario dell’unione dei due
antichi Comuni di Barcellona e
Pozzo di Gotto (Baccialona
Pizzaottu in siciliano, Baccialona o
Baccellona in dialetto messinese),
risalente al 1836,
l’Amministrazione Comunale di
Barcellona Pozzo di Gotto, in
collaborazione con uno spontaneo
Comitato organizzatore (musei,
circoli, associazioni, varie
parrocchie, operatori economici,
studiosi e semplici cittadini), con
la serie di eventi culturali, storici,
di valorizzazione del territorio e
d’intrattenimento, per ricordare e
celebrare questo importante evento
che hanno portato alla ribalta
Cultura e Storia della città.
Particolare l'impegno del sindaco
Roberto Materia e degli assessori
Ilenia Torre (Cultura) e Gianluca
Sidoti (Spettacoli e Grandi Eventi).
Nel libro ―Barcellona un
tempo‖ (Corda Fratres 1983) si
possono leggere origine e storia di
Barcellona (Barsalona" e
"Barcellonetta") e di Pozzo di
appunto, il “Monumento al Seme
d'arancia‖ che è collocato nella
piazza antistante la vecchia
stazione ferroviaria.
Le celebrazioni hanno preso il via
il 1 giugno nell’Aula Consiliare
con la cerimonia di presentazione
da parte del sindaco Roberto
Materia, dell’assessore alla Cultura
Ilenia Torre, dell’assessore
Gianluca Sidoti della nuova
bandiera ufficiale della Città di
Barcellona Pozzo di Gotto
consistente nell’immagine dello
stemma municipale su un fondo
azzurro e con la spiegazione del
senso dell’iniziativa. Hanno
proseguito con l’illustrazione del
vasto programma alla presenza di
consiglieri, varie autorità e diversi
cittadini.
Il secondo appuntamento si è
tenuto il 3 giugno in Piazza
Duomo con lo spettacolo musicale
della Fanfara Bersaglieri
―Maggiore Marcello Garzia‖.
Nello stesso pomeriggio
nell’Auditorium San Vito è stato in
funzione un ufficio postale
temporaneo che ha apposto un
annullo filatelico commemorativo
su tre cartoline antiche riprodotte
per l’occasione, assieme alla foto
del Nuovo Teatro Mandanici. Con
le Poste Italiane ha collaborato il
locale Circolo Filatelico
Numismatico ―Longano‖, che ha
anche allestito una mostra di
cartoline antiche riguardanti
Barcellona.
Nella serata, nello stesso
Auditorium, si è svolto il
convegno ―Dall’Unione
all’Unità‖, organizzato dalla Pro
Loco ―Manganaro‖, presieduta da
Andrea Italiano. Dopo i saluti del
sindaco dott. Roberto Materia,
sono seguiti gli interventi di prof.
Gino Trapani. arch. Giovanni
Pantano, prof. Salvina Miano e
dott. Andrea Italiano-
Il 4 giugno, sabato, presso la
Biblioteca Comunale ―Nannino Di
Giovanni‖, è stata presentata a cura
della Pro Loco ―Nomos di Manno‖
e della Biblioteca Comunale
―Nannino Di Giovanni‖,
un’edizione del 1747 del celebre
trattato ―De Architectura‖ di
Marco Vitruvio Pollione,
appartenente alla Biblioteca e
proveniente dalla biblioteca
privata del Barone dei Grani
Giorgio Nicolaci. L’incontro è
stato introdotto dalla dottoressa
Maria Rosa Naselli e dall’arch.
Mimma Rosa Barresi. Saluti del
presidente della Pro Loco
Nomos, Carmelo Maimone, e
degli assessori Ilenia Torre e
Gianluca Sidoti, anche a nome
del sindaco. Infine tutti hanno
potuto gustare dolci liberamente
Gotto (Puzzo de Gotho).
Originariamente, infatti, Barcellona e
Pozzo di Gotto furono due distinti
comuni. Anticamente, il primo
costituiva un casale della città di
Castroreale, mentre il secondo era alle
dipendenze della vicina Milazzo.
Il 20 giugno del 1836 un decreto,
firmato da Ferdinando II il 5 gennaio
1835, sanciva l’unione di Pozzo di
Gotto e Barcellona in un unico
Comune, come risulta dalla lettura del
manifesto firmato dal Segretario
Generale A. Vaccaro, datato 27
giugno 1836. Pozzo di Gotto era
divenuto comune autonomo nel 1639,
distaccandosi da Milazzo, mentre
Barcellona si distaccò da Castroreale
nel 1815.
L’ultima volta in cui questo evento è
stato celebrato risale a trenta anni fa,
con una serie di manifestazioni
culminanti nell’inaugurazione a
cantiere aperto nel 1986 del nascente
Teatro Mandanici con ―Didone
Adonais Domine‖ (trasmesso in diretta
l’8 agosto da RaiTre nel 1986) di
Emilio Isgrò, il quale ha realizzato per
la sua città, Barcellona Pozzo di Gotto
dell’incontro, e membro del
direttivo Genius Loci, è stato
l’arch. Marcello Crino che ha
intrattenuto sulle prospettive di
sviluppo di Barcellona Pozzo di
Gotto e del suo comprensorio e
letto anche alcuni stralci della tesi
di laurea di Elena Coppolino
incentrata sulle potenzialità
turistiche di Barcellona.
Domenica 19 giugno, organizzato
dalla Pro Loco ―Manganaro‖,
presso il Parco Urbano ―Maggiore
La Rosa‖ ha avuto luogo la
presentazione del libro ―Il ritorno
di Garibaldi in Sicilia – Piazza
Roosevelt‖ (Giambra Editori)
scritto dal Prof. Gino Trapani,
Presidente Onorario della Pro Loco
―Alessandro Manganaro‖, già
docente presso lo storico Liceo
Classico ―Luigi Valli".
Sono intervenuti: prof. Raffaella
Campo, senatore Domenico Nania,
presidente della Pro Loco
―Manganaro dott. Andrea Italiano,
sindacalista Orazio Calamuneri.
La conclusione degli eventi lunedì,
21 giugno con due manifestazioni.
La prima con protagonista la Pro
Loco ―Nomos di Manno‖ che
insieme alla Giambra Editori ha
presentato ―Il Carnet de Croquis di
un liutaio‖, Taccuino di disegni
barcellonesi di Fabio Balotta. Sono
intervenuti Carmelo Maimone,
Presidente della ―Nomos di
Manno‖, Mimmarosa Barresi e
Franco Cassata.
La seconda manifestazione si è
svolta presso il Palazzo di Monte
Pietà con Mostra-Conferenza
―Promozione del Fondo Fausta
Squadriti, dall’uno alla serie
1986” con la presentazione
dell’importante collezione di opere
grafiche donata alla città di
Barcellona P.G. nel 1986, in
occasione del 150 esimo
anniversario dell’unione dei
Comuni di Barcellona e Pozzo di
Gotto. L’obiettivo, fortemente
voluto dall’artista Emilio Isgrò, era
quello di fondare un Museo
didattico di grafica contemporanea,
comprendente una serie di lavori di
celebri artisti, sia italiani che
stranieri. Relatori sono stati la
restauratrice di arte
contemporanea, dott.ssa Barbara
Fazzari, l’Arch. Marcello Crinò e
al Presidente della Pro Loco ―A.
Manganaro‖, Andrea Italiano. Ha
coordinato l’Arch. Andrea
Cristelli.
A conclusione delle celebrazioni la
notizia che la collezione sarà
nuovamente in mostra permanente
presso il Palazzo dell’ex Monte di
Pietà, ove, finalmente, sarà
allestita il Museo Didattico di Arte
grafica contemporanea.
Nell’ambito dei festeggiamenti per
il ―180° Anniversario 1836-2016
Unione Barcellona Pozzo di
Gotto‖ si sono tenute varie mostre,
tra cui: Mostra-mercato nella
Galleria Ex Monte di Pietà
Giardino Oasi a cura del Museo
Etnostorico ―Nello Cassata‖, con
esposizione ―Oggetti di Barcellona
un tempo‖ appartenuti e usati dai
nostri bisnonni, mentre al primo
piano dell’edificio totalmente
ristrutturato una rassegna di vecchi
e interessanti documenti a
testimonianza di Barcellona e
Pozzo di Gotto; Mostra nel Villino
Liberty ―La Città e il Teatro‖ a
cura della Pro Loco ―Manganaro‖;
―Esposizione del Restauro di S.
Eusenzio‖, a cura della
Confraternita di S. Eusenzio presso
la chiesa di Gesù e Maria, ecc.
Infine ricordiamo che il 1° giugno,
in occasione della presentazione
della nuova bandiera nell’Aula
Consiliare, è stato anche presente,
tra gli altri, il noto artista Giuseppe
Messina che al suo attivo ha tante
opere come poeta, pittore, scultore,
scrittore, musicista, produttore,
regista. Quest’anno nei giorni dal
19 al 21 agosto organizzerà la
ventesima edizione de "I Giorni
della Divulgazione della Cultura"
nell’occasione del 35° anniversario
della fondazione "Movimento per
la Divulgazione Culturale" che
sarà ricordato anche da un annullo
filatelico. Vogliamo ricordare
anche che a l’artista Giuseppe
Messina ha scritto la poesia “Per i
180 anni dell’unificazione di
Barcellona Pozzo di Gotto”.
Poesia di cui con piacere
riportiamo il testo. ―Da Sud-Est a
Sud-Ovest, colline / ricche di
fresche, pure, limpide acque, /
maestose delimitano ad arco / ciò
che cento ottant’anni fa piacque; /
Due comunità, qui riunite / in un
unico comune sulle sponde / del
Dio Longano le cui antiche acque /
vanno dove il Tirreno batte
l’onde. / E’ qui che Omero portò a
pascolare / i buoi dell’Imperion
divino, / qui dove la gente più
fantasiosa / parla con Eolo il
dirimpettaio / che ospitò Odisseo
di ritorno / dal decennale, atroce
conflitto / Nella Troade il cui
popolo fiero / dal cavallo di legno
fu sconfitto. / Questa è Barcellona
Pozzo di Gotto, / unificato centro,
in prospettiva / di un futuro più
fiorente, si spera, / perché c’è tanta
gente colta e attiva‖. Nella foto la
locandina con annullo filatelico
dell’evento.
Nelle foto: Scorcio
panorama Barcellona
Pozzo di Gotto; Sindaco
Roberto Materia e
Assessori Ilenia Torre e
Gianluca Sidoti;
Locandina evento con
annullo filatelico; Emilio
Isgrò davanti alla sua
scultura "Monumento al
seme di arancia".
CULTURA & SOCIETA’ a cura di Nino Bellinvia
Celebrato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con uno spontaneo Comitato
180° ANNIVERSARIO dell’UNIONE di BARCELLONA E
POZZO DI GOTTO

More Related Content

Similar to Britalyca

La Voce Alternativa (BNL)
La Voce Alternativa (BNL) La Voce Alternativa (BNL)
La Voce Alternativa (BNL) Carmine Gonnella
 
18.3.2013 Convegno su legalità e corruzione (Gabriella Pastore)
18.3.2013 Convegno su legalità e corruzione (Gabriella Pastore)18.3.2013 Convegno su legalità e corruzione (Gabriella Pastore)
18.3.2013 Convegno su legalità e corruzione (Gabriella Pastore)mariella
 
Storia Europea E Regionale
Storia Europea E  RegionaleStoria Europea E  Regionale
Storia Europea E Regionalemaria.cammarella
 
Premio Lucia Mastrodomenico: L'immigrazione, di Alexis Agustin e Simona Stefa...
Premio Lucia Mastrodomenico: L'immigrazione, di Alexis Agustin e Simona Stefa...Premio Lucia Mastrodomenico: L'immigrazione, di Alexis Agustin e Simona Stefa...
Premio Lucia Mastrodomenico: L'immigrazione, di Alexis Agustin e Simona Stefa...Piero Pavanini
 
C&c dalla cronaca alle carte dei diritti
C&c dalla cronaca alle carte dei dirittiC&c dalla cronaca alle carte dei diritti
C&c dalla cronaca alle carte dei dirittiSMSColetti
 

Similar to Britalyca (20)

BNL La Voce Alternativa
BNL La Voce Alternativa BNL La Voce Alternativa
BNL La Voce Alternativa
 
La Voce Alternativa (BNL)
La Voce Alternativa (BNL) La Voce Alternativa (BNL)
La Voce Alternativa (BNL)
 
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa)
 
Britalyca News Londra
Britalyca News Londra Britalyca News Londra
Britalyca News Londra
 
Britalyca News Londra
Britalyca News Londra Britalyca News Londra
Britalyca News Londra
 
Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa
 
18.3.2013 Convegno su legalità e corruzione (Gabriella Pastore)
18.3.2013 Convegno su legalità e corruzione (Gabriella Pastore)18.3.2013 Convegno su legalità e corruzione (Gabriella Pastore)
18.3.2013 Convegno su legalità e corruzione (Gabriella Pastore)
 
Britalyca News Londra
Britalyca News LondraBritalyca News Londra
Britalyca News Londra
 
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa )
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa )Britalyca News Londra (La Voce Alternativa )
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa )
 
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa )
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa )Britalyca News Londra (La Voce Alternativa )
Britalyca News Londra (La Voce Alternativa )
 
Britalyca News Londra (La Voce Altrnativa )
Britalyca News Londra (La Voce Altrnativa )Britalyca News Londra (La Voce Altrnativa )
Britalyca News Londra (La Voce Altrnativa )
 
Storia Europea E Regionale
Storia Europea E  RegionaleStoria Europea E  Regionale
Storia Europea E Regionale
 
Premio Lucia Mastrodomenico: L'immigrazione, di Alexis Agustin e Simona Stefa...
Premio Lucia Mastrodomenico: L'immigrazione, di Alexis Agustin e Simona Stefa...Premio Lucia Mastrodomenico: L'immigrazione, di Alexis Agustin e Simona Stefa...
Premio Lucia Mastrodomenico: L'immigrazione, di Alexis Agustin e Simona Stefa...
 
La voce alternativa3
La voce alternativa3La voce alternativa3
La voce alternativa3
 
C&c dalla cronaca alle carte dei diritti
C&c dalla cronaca alle carte dei dirittiC&c dalla cronaca alle carte dei diritti
C&c dalla cronaca alle carte dei diritti
 
La Voce Alternativa1
La Voce Alternativa1La Voce Alternativa1
La Voce Alternativa1
 
Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa
 
Cesena 10 Aprile 2008
Cesena 10 Aprile 2008Cesena 10 Aprile 2008
Cesena 10 Aprile 2008
 
Festa de l'unità 2016 a Torino
Festa de l'unità 2016 a TorinoFesta de l'unità 2016 a Torino
Festa de l'unità 2016 a Torino
 
22 aprile 2
22 aprile 222 aprile 2
22 aprile 2
 

More from Britalyca News Londra (La Voce Alternativa )

More from Britalyca News Londra (La Voce Alternativa ) (16)

Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa
 
Lu chiazzaiuolu
Lu chiazzaiuolu Lu chiazzaiuolu
Lu chiazzaiuolu
 
La Voce Alternativa
La Voce AlternativaLa Voce Alternativa
La Voce Alternativa
 
Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa
 
Britalyca News Londra La Voce Alternativa
Britalyca News Londra La Voce Alternativa Britalyca News Londra La Voce Alternativa
Britalyca News Londra La Voce Alternativa
 
BNL La Voce Alternativa
BNL La Voce Alternativa BNL La Voce Alternativa
BNL La Voce Alternativa
 
Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa
 
Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa Britalyca La Voce Alternativa
Britalyca La Voce Alternativa
 
BritalycaNewsLondra " LaVoce Alternativa"
BritalycaNewsLondra " LaVoce Alternativa" BritalycaNewsLondra " LaVoce Alternativa"
BritalycaNewsLondra " LaVoce Alternativa"
 
Britalyca News Londra
Britalyca News Londra Britalyca News Londra
Britalyca News Londra
 
Lavoce8
Lavoce8Lavoce8
Lavoce8
 
Lavoce7
Lavoce7Lavoce7
Lavoce7
 
La voce alternativa
La voce alternativaLa voce alternativa
La voce alternativa
 
La voce alternativa5
La voce alternativa5La voce alternativa5
La voce alternativa5
 
La voce alternativa2
La voce alternativa2La voce alternativa2
La voce alternativa2
 
Britalyca 27
Britalyca 27Britalyca 27
Britalyca 27
 

Britalyca

  • 1. Periodico gratuito di libere e approfondite informazioni. Fondato ed edito da Carmine Gonnella (2005/2016) II edizione N. 23 June 2016 L’ INFORMAZIONE E’ MEZZO DI APPROFONDIMENTO E NON INDOTTRINAMENO Siamo anche su https://issuu.com/carminegonnella e https://www.facebook.com/carmine.gonnella e su altri motori di ricerca Free Britalyca News LondraCalabritto e dintorni Nota editoriale PER UN VOTO PARITARIO ANCHE ALL' ESTERO, BASTEREBBE CAMBIARE LA LEGGE TREMAGLIA Per chi non lo sapesse, si tratta della legge sulle modalita' del voto dall' es- tero: la legge n. 459 del 2001, da sotto- scritto ribattezzata: Il Tremaglium ! Una legge ordinaria, che qualsiasi maggioranza di governo puo' modifi- care da nattina a sera. Ecco come secondo noi dovrebbe essere cambiata : Il plico dovra' essere gestito esclu- sivamente dai Comuni e non dai Con- solati Il Comune (AIRE) spedisce il plico di- rettamente al cittadino, il cittadino eser- cita il suo voto e ri-spedisce il plico al comune, il Comune lo deposita in apprropriati e sigillat contenitori, sino al giorno dell' elezioni e successivo scru- tinio generale. Utilizzando questo mec- canismo automatico, non solo il citta- dino puo' votare un candidato nella sua ripartizione all' estero, ma anche se optiona, un candidato in Italia, Altresi' potrebbe benissimamente votare a tutte le tornate elettorali, osssia region- ali e comunali. Questo provvedimento legislativo e' stato gia' presentato al Parlamento Italiano dal sottoscrito, tramite petizione individuale nel 2010 (Art. Cost. 50) Vorrei inoltre ricordare, che queste nuove modalita' sono a prova di brogli. UN' ALTRA EUROPA E' POSSIBILE [WAS A MISTAKE KEEK OFF THE REFERENDUM MILLIONS OF COMMUNITY RESIDENTS IN GREAT BRITAIN I say this, because many of English, Scottish and Northern Ireland M.P. 's in the European Parliament, were voted also by EU citizens residents , living for so many years in Great Britain ] E' da anni che stiamo ribadendo che occorre un' Europa Unita, non solo economicamente, ma sopratutto politicamente. (1) Un unico sistema elettorale, che eleggera' tutto il Parlamento, che a sua volta eleggera' il Consiglio dei Ministri e cosi via fino al Presidente (2) Un unico esercito ed un unica politica estera (3) Un unico sistema fiscale (4) Un' unico statuto del lavoratori. (4) Un unica legge sull' immigrazione.(5) Un unica Costituzione. La moneta unica doveva essere l' ultima ad essere contemplata, invece nel 2003, fu introdotta senza regole ben precise, questo ha favorito solo alcune nazioni a discapito di altre. Un unico statuto dei lavoratori, doveva essere introdotto prima dell' apertura dei confini. E quando parlo di un unico statuto del lavoratori, parlo anche di una paga unica minima garantita in tutti gli Stati membri. E questo andava fatto ancor prima di chiamarlo " Mercato Comune". Senza una Costituzione, ogni stato membro utilizza a propria e questo in sede del parlamemto, causa non pochi problemi. Un unco esercito, farebbe risparmiare alcu muilioni se non miliardi alla Comunita'. Per una legge unica sull' immigrazione,extracomunitaria ovviamente. Basterebbe solo questo , per riavviare la "locomotiva" [cg] Un Gionale nel Giornale . Supplemento de Bnl La Voce Alternativa. Londra Free Da euroscettico non posso che essere d' accordo con quella percentuale che ha votato per uscire dall' Europa, perche' crede ad un’ Europa migliore e piu' efficiente politicamente. Sono invece contro chi ha votato per uscire per motivi nazionalistici, egoistici ed egotistici PRESENTAZKIONE DEI DUE LIBRI DELLA SCRITTRICE MARIA PIA CAPPELLO A LONDRA. ORGANIZZATA E COORDINATA DA CARMINE GONNELLA E PIETRO MOLLE Potevamo fare di piu’ ? Si e’ svolta alla presenza di una sessantina di anime. E’ stato secondo noi un vero successo, che molto probabilmente ripeteremo prima della fine di quest’ anno. Presenti all’ evento ( che oserei definire il primo del genere) la moglie e figlia di Zeynel Ozgul, artista presente nel libro "Tratti poetici" , e la presenza del noto pittore, scultore e filosofo dell’ Arte inglese, Abu Jafar. La professoressa Maria Pia Cappello prima di lasciare Londra , ha espresso il desiderio di ritornarci per un secondo evento e noi , (maestri d’ ospitalita’,) cer- cheremo di fare il possible, perche’ il suo desidero si materializzi. Molto rammaricati per la non partecipazione dell’ autorita’ consolari e la stampa locale italiana in Gran Bretagna. Nella pagina 5 abbiamo semplicemente fatto parlare alcune delle tantissime foto , scattate per la gran maggioranza dall’ Editore Luigi Sarpi, della SarpiArte, che ringraziamo; anche perche’ il fotografo professionista Salvatore Mancuso ha ―marinato‖ l’ evento.) I suoi due libri, Tratti Poetici e La Poesia nell’Arte , per l’ area londinese, possono essere aquistati a lavocealtrnativa@gmal.com al prezzo di £20. Ricordiamo inoltre che i libri trattano molti pittori e scultori di fama internazionale e italiana, adatti e consigliabili anche e sopratutto ad un pubblico giovane [cg] l TRASCORRI UN POMERIGGIO ALLA PINETA DEL GAUDO, OASI DI PACE E FRESCURA A 1000 METRI D'ALTITUDINE [Il nome Gaudo, molto probabilmente risale al period eneoli- tico, era una cultura sviluppatasi nel sud Italia tra la fine del IV e la prima metà del III millennio a.C. Va anche detto che il gaudo e’ anche una pianta , nome d’ arte Isatis tinctoria, da cui se ne ricavava un colore.blu porpora ] Aneddoto... MA LA MIGLIERI E' MIEZZ PANU RU CHIU' O RU MENU ? Quando avevo 20 anni, il mio "povero" papa' mi diceva spesso:" Spositi mio mio ca la miglieri e' miezz panu" e lo diceva sempre alla presenza di mia madre (pace all' anima loro) Una sera che eravano rinasti soli in casa, perche la mamma era andata a consolare una sua cugnina, perche pic- chiata a sangue dal marito ubriaco (come al solito) , gli chiesi:" Ma papa' la miglieri e' miezz panu ru chiu' o ru meno?. La ris- posta che mi diete mi lascio' del tutto a desiderare: " Dipende ra la muglieri che scegli" In quel momento pensavo alla cugina di mia e mi chiedevo:" Za Lucia e' miezz panu ru chiu' o ru menu? . Oggi a distanza di oltre 40 anni, scapolo e felice di esserlo, l' unica cosa che potrei aggiungere e' un mio nuovo aforisma: " La famiglia e' un dono , pero' bisogna sempre stare attenti al tipo di pane che durante la vita mangiamo" [c.g.] Il NUOVO COMITATO FESTE 2016 di Calabritto - Il Forum dei Giovani rende noto che, dal 14 al 19 giugno, presso gli uffici del Comune di Calabritto, è possibile firmare il modello per contribuire alla costituzione del Comitato Feste, promotore delle festività estive Calabrittane 11 maggio scorso: il Giro d'Italia sulla superstrada Fondovalle Sele (Da: Lu Bannaiulu , organo di stampa locale ) Strade dissestate: il Giro d'Italia mercoledi' 11 maggio cambia rotta. Il percorso prevede che i ciclisti non attraverseranno i paesi della Valle del Sele tra cui Quaglietta, nè il bivio di San Mauro. Ma percorreranno la superstrada Fondovalle Sele. Giunti a Lioni proseguiranno sull'Ofantina bis fino alla zona industriale di Avel- lino. L'arrivo è previsto a Benevento. Il passaggio agli svincoli della superstrada di Quaglietta/zona in- dustriale Calabritto e Ponte Sele/Calabritto è previsto intorno alle 14:50-15:00. Pagina 2 CULTURA & SOCIETA’ a cura di Nino Bellinvia Pagine centrali COMUNICATI Palmerini Pagina 8 CRONACA A cura di Doriana Goracci Pagina 4 ITALIANI ALL’ ESTERO E IN ITALIA A cura di Giorgio Brignola Pagina 3 Lu Chiazzaiulu (Supplemento ) Ultima pagina Chi siamo, varie e ―Dalla parte dei Cittadini ―a cura di Giorgio Brignola Pagina 11 BREXIT Cosa ne pensano i politici Italiani Pagina 10 Foto Presentazione Libri Di Maria Pia Cappello Pagna 5 Sistemi elettorali: L’ Uniproporzionale Pagina 9 Calabritto e dintorni Britalyca News Londra
  • 2. Britalyca News Londra ————————————————–—— 2 ———————————–—————————— Giugno 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 11 ——————————————————————— Giugno 2016 CHI SIAMO Britalyca La Voce Alternativa, nasce nel 2005 da una idea innovratrice di Carmine Gonnella. Siamo picccoli operatori dell’ informazione libera, anal- izziamo e approfondiamo le tematiche scientemente e con metodo imparziale. Il poltichese da salotti e il giornalismo prezzolato non ci interessa in alcun modo. Sede: 32 Fletcher Close , Bromley , BR2 9JD. Kent Carmine Gonnella LE INFORMAZIONI DI RITORNO DELLA “COSIDETTA” SPAMPA ITALIANA ALL’ ESTERO, RIPORTA SOLE LE NOTIZIE, NOI A DIFFERENZA LE ANALIZZIAMO E LE APPROFONDIAMO Perla pubblicita’ e le pubblicazioni contattare l’ editore via e-mail lavocealternativa@gmail.com . Siamo online e il formato cartaceo ha una tiratura limitata. Per una copia contattare l’ editore. Collaboratori Cronaca, Doriana Goracci (Italia) Alle politiche in Italia e all’ Estero , il Comm. Giorno Brignola. Cultura e Societa’ Nino Bellinvia ( Italia ) Comunicati, Goffredo Palmerini (Italia) all distribuizione e diffusione, Mario Ponzi. In redazione, Alfonso del Guercio ( G.B) DALLA PARTE DEI CITTADINI Rubrica a cura del Comm. Giorgio Brignola Al momento non si sa se e' il citta- dino che si sta allontanando dal leg- islatore, o il legislatore che crede di poter fare a meno del cittadino ! La realta' e' che, se non si ripristina il libero associazionismo sociopolito in contrapposizione alla partitocrazia, la politica restera' sempre una "cosa" a se stante, chiamatela anche "casta",se volete. Le cam- pagne elettorali costono troppo, perche' negl' ultimi decenni la poli- tica si e' spostata dalla piazza sui mass medias, e stampa nazionale, dando via alle "cosidette" candida- ture multiple, dove anche un primo ministro, puo' candidarsi a qualsiasi tornata elettorale. Badate bene che in Inglilterra ogni campagna eletto- rale costa piu' o meno 10 milioni, in Italia questa cifra la intasca il piu' piccolo partito. La politica nel corso dei decenni si e' concentrata sem- plicemente, sul diritto di tutti a for- mare partiti, dimenticando il libero associazionismo e il metodo democ- ratico. Questa e' la ragione per cui non si mai fatta una legge che regoli, le candidature, i partiti e le cam- pagne elettorali. L' Italia e' suddivisa in 50 circoscrizi- oni elettorali e da collegi correlati ad ognuna, invece di concentrare le campagne elettorali a livello nazion- ale, occorre ripristinare "La Piazza" e quindi abolizione delle candidature multiple e campagne elettorali a livello circoscrizionale e collegiale, con candidati del posto, con liste presentate e sottoscritte a livello circoscrizionale; il cittadino deve conoscere vita, morte e miracoli del futuro legislatore NON E' VERO CHE LE RIFORME COSTITUZIONALI DI OTTOBRE NON REVISIONANO LA FORMA REPUBLICANA "La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzi- onale." [art. Cost. 139] Spesso penso che il legislatore itali- ano abbia confuso, ancora una volta la Monarchia con la Repubblica, come se fossimo rimasti al 1946. Voglio dire che la forma repubbli- cana non va confusa con la Repub- blica e chi sostiene che le riforme renziane non modificano la forma repubblicana lo fa in cattiva fede. La forma repubblicana comprente tutta la seconda parte della Costituzione, dall' Ordinamento del Parlamento alla Corte Costituzionale. Avete mai letto nella Costituzione che le elezi- oni si termina con i balloggiaggi ? Sappiamo che i doppii turni sono metodi poco democratici e poco rappresentativi ! Avete letto da qual- che parte della Costituzione che si vota con le liste bloccate ? Tutti sap- piamo che il voto e' libero, eguale e personale ! Avete mai letto che il partito maggioritario che ai ballot- taggi vince le elezioni e prende il AUTAFORISMO Carmine Gonnella Gli onomastici sono come i battesimi e ti ritrovi tutta la tua vita a festeggiare un santo che qualcun' altro ti ha imposto Sono abbastanza intelligente, ma mi manza la furbizia, per adeguarmi al sistema Solo i poveri e i disperati credono in Dio, i ric- chi ne fanno solo un buon uso Una realdemocrazia la si riconosce dall'assenza di istituti di beneficenza Non e' con la carita' che ami il prossimo tuo come te stesso , ma nel garantirgli i tuoi stessi diritti Sino a quando la politica antepone la teori alla matematica, non ci potra mai essere egualitarismo La religione si e' inventato il peccato per tenere sotto controllo i popoli Degli esodi migratori ne stiamo parlando da molto tempoi, sino adesso i potenti della Terra, hanno fatto orecchie da mer- canti, un giorno l' umanita' ne paghera' le conseguenze Quando il debito pubblico cresce in dis- misura, significa che ci sono dei poteri oc- culti che rubano all' insaputa della politica La dignita' di un disoccupato vale piu' di mille politici incapace di creare lavoro ...augh!!!! la miseria dell'anima...sempre piu' nota dolente della razza umana...quella miseria inte- riore...che acceca l'uomo e lo spinge a sentirsi superiore...superiore ai suoi stessi simili e consimili,superiore alle leggi della natura,superiore persino al mondo e all'universo...sacrificando anche l'anima sull'altare di un falso progresso...l'avidita' di bellezza e ricchezza possono soltanto alleviare il prurito...non servono di certo a "nutrire" lo spirito...elevati misero uomo...solo cosi non sarai piu' schiavo e mai domo IL PRINCIPIO D' EGUAGLIANZA "Solo rimuovendo gli ostacoli di ordine ecnonomico e sociale, la Politica sara' in grado di garantire e tutelare il diritto di pari dignita' sociali ed eguaglianza di tutti i cittadini" Qualcuno si chiedera' se e' un mio nuovo aforisma, la risposta e' no, puesto e' il principio d' eguaglianza sancito a tutti dalla nostra Costituzione, da me con- cretizzato. L' originale narra: " Tutti i cittadini hanno pari dignità so- ciale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (primo comma ). È compito della Repub- blica rimuovere gli ostacoli di or- dine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impedis- cono il pieno sviluppo della per- sona umana e l'effettiva parteci- pazione di tutti i lavoratori all'or- ganizzazione politica, economica e sociale del Paese. (secondo comma) Leggendolo cosi, come fu scritto dai nostri padri costituenti, non ha senso, tutti, significa tutti a pre- scindere, non c' era bisogno di puntulizzare, perche' alla fine manca sempre qualcosa , o come nel nostro caso, senza distinzioni culturali ed etniche. Il secondo comma invece, e' com- pito della Repubblica, e' troppo generico, la Repubblica e' anche Stato e Nazione, occorreva speci- ficare meglio: E' compito della Politica ....." Badate bene che lo SAtato e' gestito interamente dalla politica !!! RIPRISTINARE IL LIBERO ASSOCIAZIONISMO SOCIOPOLITICO Tutti i cittadini hanno diritto di as- sociarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democ- ratico a determinare la politica nazionale. Questo e' l' articolo della Costituzi- one, che regola il rapporto tra il cittadino e il legislatore e "Quando in Politica manca il rapporto diretto tra il cittadino e il legislatore, pos- siamo dire addio alla Democrazia (autocit) " La domanda che nessuno sino adesso si e' mai posto e: " Esiste un sistema elettorale a costo zero? " 55% dei seggi, con un consenso senza quorum, in altre parole con l' Itallicum un partito o un "pentolone" di partiti o liste, anche con un as- tensionismo elettorale del (senza esagerare)d 90% ? Altro che voto a suffragio universale e diretto in proprozione ai voti presi ! Questa revisione scellerata , sta anndando avanti da alcuni decenni all' insa- puta della Corte Costituzionale. Facciamo presente che per bocci- are un metodo elettorale "poco democratico", come il porcellum, la Consulta ci ha impiegato circa otto anni. E sono sicuro che se l' avesse fatto entro un anno dal ri- corso oggi non staremmo qui a parlare di Italicum e riforme costi- tuzionali. A nostro avviso la Corte Costituzionale, come organo di garanzie di diritti e tettami costituzi- onali, dovrebbe sentenziare in tempi reali e non a babbo morto... I poltici si sono sempre concentrati su come vincere le elezioni e non con quale metodo (da: Autaforismo 2016) SOCIOPOLITISMO Una societa’ puo’ funzionare solo se il cittadino e il legislatore con- corrono “mutualm ente” al benessere del Paese, nel ri- muovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, elaborando politiche sociali necessarie al bene commune di tutti.. La democrazia e’ evoluzione sociopolitica, ma senza la partezipazione diretta dei cittadini, viene meno il pragmati- smo e le varie forme di dittature ritormano sempre, quando la poli- tica generale non e’ piu’ in grado di gestire la democrazia partecipativa. La differenza tra una democrazia rappresentativa e la partecipativa, e' che in quella rappresentativa la politica la fa da padre padrone, in quella partecipativa l' ultima parola spetta sempre al Popolo" RIFORMARE O RIFORMARSI, THAT IS THE QUESTION ! E' da un po' di tempo che nel nos- tro piccolo ribadiamo, che non e' la forma repubblicana che va rifor- mata, ma la Politica nel suo in- sieme. A ottobre il Popolo Italiano non si rechera' alla urne per miglio- rare a determinazione della Politica nazionale, ma semplicemente per riformare una Costituzione gia' in se per se avanzatissima, con un bicameralismo, che noi abbiamo sempre ritenuto paritario e molto equilibrato: " L'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro delle Camere ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costi- tuzionale. Il popolo esercita l'inizia- tiva delle leggi, mediante la pro- posta, da parte di almeno cinquan- tamila elettori, di un progetto re- datto in articoli. Ogni disegno di legge, presentato ad una Camera è, secondo le norme del suo rego- lamento, esaminato da una com- missione e poi dalla Camera stessa, che l'approva articolo per articolo e con votazione finale". Questa per chi non lo sapesse, e' la forma repubblicana! Le riforme renziane, andranno verso un monocameralismo imper- fetto, con una Camera alta, (che francamente non sappiamo se chiamarla ancora Senato ), nelle eslusive mani delle regioni e la Camera bassa in mano ai soliti noti. Si dice che con le riforme si vuole abbattere la supremazia dei piccoli partiti, niente di piu' falso. I piccoli partiti o nuovi movimenti si annideranno nelle coalizioni pre- ballottaggio, perche' con l' Italicum ' unico modo per poter vincere e' ragruppare sotto lo stesso ombrel- lone o "partito delle nazioni" , tutti belli e brutti per ottenere il grande premio di maggioranza. E qui non cambia nulla e siamo certi che anche in futuro, avremo difficolta' a legiferare per il bene comune dei cittadini IN UNA DEMOCRAZIA COMPIUTA ANCHE I PARTITI VENGONO ELETTI Si puo' fare a meno dei partiti ? E' esattamente quanto e' scritto nell' articolo 49 della Costituzione:" Tutti i cittadini hanno diritto di asso- ciarsi liberamente in partiti per con- correre con metodo democratico a determinare la politica nazionale" Qiu partito e' inteso come liste elet- torali. Chi sa quante sottoscrizioni occor- rono per formare un partito alzi la mano? Si parla di quanche migliaia , di- ciamo piu si 100 mila. Da non di- menticare poi che i partiti hanno bisogno di risorse, risoese che o provengono dai contribuenti o da privati. Non stiamo qui a raccon- tarvi ancora una volta di tangen- topoly e dgli attuali finanziamenti illegiti i partiti, ma indirizzarvi ad una altra alternativa e sistema elet- torale,: !Abolizione dei partiti, con liste elettorali circoscrizionali o col- legiali ad ogn tornata elettorale. Un' associazione, movimento o singolo cittadino, presenta la sua lista e se raggiunge il quorum di sottoscrizi- oni, concorre alla teterminazione della politica nazionale. Al momento e' tutto centrato sui partiti (non per niente siamo alla terza partitocrazia e alla terza tan- gentopoly) con questo sistema alternativo, il tutto si sposta sul cittadino, gestione. parto e all' allat- tamento. La signora F,O,P. di Bath ci segnala un problema previdenziale. La sorella della Lettrice andrà in pensione il prossimo settembre. In Italia ha insegnato per 42 anni ed è intenzionata a trasferirsi in Gran Bretagna. Il problema è che potrà avere la sua “liquidazione” solo dopo due anni dalla data del pensionamento. Chi ci ha scritto è perplessa. Purtroppo, la liquidazione dei pubblici dipendenti è versata dopo ventiquattro mesi dalla data del pensionamento. Se l’importo è superiore a cinquantamila Euro lordi, la somma è rateizzata in più anni. La signora F.C.K. di Londra è la benvenuta ed inaugura il varo di questa Rubrica che abbiamo ritenuto utile proporre ai Lettori. La signora riceve, da tempo, programmi televisivi italiani via satellite. Non è stata mai abbonata alla TV in Italia e non ha beni immobili nella Penisola. Ci chiede come si debba regolare con la nuova normativa che “lega” il canone televisivo all’energia elettrica domestica nella Penisola. Nello stesso tempo, ci chiede se sia opportuno assicurare la parabola satellitare (diametro m.1,20) che si trova su traliccio nel giardino. Per la nostra Lettrice, non cambierà nulla. Potrà continuare a ricevere i programmi televisivi, italiani e non, che riesce a ricevere nel Regno Unito. Tra l’altro, da come abbiamo rilevato, sono “free”. Quindi, esenti da ogni canone. Per l’assicurazione RC, invece, siamo propensi ad attivarla. La spesa non è esagerata e la “tranquillità” non ha prezzo. Il signor P.D. di Crojdon formula un interessante quesito. Ci chiede se un proprietario italiano di un alloggio sito in Paese non UE sia soggetto a imposizioni fiscali immobiliari in Patria. La risposta è, purtroppo, positiva. Data la specificità della materia, chiediamo al lettore un indirizzo postale tradizionale per fornire più specifiche informazioni. La signora F,O,P. di Bath ci segnala un problema previdenziale. La sorella della Lettrice andrà in pensione il prossimo settembre. In Italia ha insegnato per 42 anni ed è intenzionata a trasferirsi in Gran Bretagna. Il problema è che potrà avere la sua “liquidazione” solo dopo due anni dalla data del pensionamento. Chi ci ha scritto è perplessa. Purtroppo, la liquidazione dei pubblici dipendenti è versata dopo ventiquattro mesi dalla data del pensionamento. Se l’importo è superiore a cinquantamila Euro lordi, la somma è rateizzata in più anni. acura di Carmine Gonneella “Solo rimuovendo gli ostacoli di ordine ecnonomico e sociale, la Politica sara' in grado di garantire e tutelare il diritto di pari dignita' sociali ed eguaglianza di tutti i cittadini" Vignette di Enzo Apicella Auguri ad Enzo e che quell 94 diventi 194
  • 3. ITALIANI ALL’ ESTERO E IN ITALIA A cura di Giorgio Brignola Britalyca News Londra ————————————————— 10 ————————————————————–—–-— Giugno 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 3 ————————————————————–——–——— Giugno 2016 Matteo Renzi ha convocato un vertice a Palazzo Chigi per esami- nare i risvolti della Brexit e del voto dei britannici che hanno san- cito l'uscita dall'Unione europea. E domani sarà all'Eliseo per un in- contro con François Hollande. In- torno al tavolo oggi, insieme al presidente del Consiglio, si sono ritrovati il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, quello dell'Econo- mia Pier Carlo Padoan, il collega dello Sviluppo economico Carlo Calenda, il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti Marco Minniti. Alla fine del vertice il premier, dopo avere parlato al telefono con il presidente francese Hollande e la cancelliera tedesca Merke ha twit- tato: "Dobbiamo cambiarla per renderla più umana e più giusta. Ma l'Europa è la nostra casa, è il nostro futuro". Parole che il presi- dentre del Consiglio ha ripetuto in una conferenza stampa in cui ha annunciato un vertice lunedì a Ber- lino con Holland e la Merkel. "Se voglio dare un nome all'europa voglio chiamarla casa. L'Europa è casa nostra. E' la casa dei nostri figli e dei nostri nipoti. E' una casa che ha bisogno di essere ristruttu- rata, rinfrescata, ma è la casa del nostro domani", ha ribadito il pre- mier. Percorso condiviso dal min- istro degli Esteri Paolo Gentiloni che dice: "Questo voto è una sve- glia per l'Europa, un'occasione per il rilancio della politica comune di crescita, difesa e immigrazione. L'Italia ci crede" Renzi risponde anche alle preoccu- pazioni di chi, come Romano Prodi si aspetta dall'Europa e dal governo italiano "delle rassicurazi- oni e impegni di intervento, anche fuori dalle regole europee,previste in situazioni di emergenza". "Il governo le istituzioni europee sono nella condizioni di garantire con qualsiasi mezzo la stabilità del sistema finanziario e la sicurezza dei risparmiatori", replica il presi- dente del Consiglio. Il capo dello Stato, Sergio Mat- tarella, non nasconde l'amarezza: "Rispettiamo l'esito del referen- dum britannico anche se è motivo di rammarico. Intendiamo riaffer- mare la validità storica e l'impor- tanza per il futuro dei nostri gio- vani dell'Unione Europea e delle sue prospettive, che vanno rilanci- ate con convinzione", ha detto il presidente della Repubblica inter- venendo alle celebrazioni del 25° anniversario dell'indipendenza della Repubblica di Slovenia. E aggiunge: "Sono a Lubiana con i presidenti della repubblica aus- triaca, tedesca e croata per parteci- pare alla festa dei 25 anni di fon- dazione della slovenia. Siamo qui con paesi amici e vicini. Particolar- mente oggi va sottolineato come siamo legati dal comune destino europeo. E` significativo che questo incontro a Lubiana tra paesi appartenenti all`unione europea avvenga dopo aver conosciuto l`esito del referendum britannico". Mentre le istituzioni provano a correre ai ripari contro i possibili effetti della Brexit, la politica si divide sul voto britannico. Esulta Matteo Salvini: "Evviva il coraggio dei liberi cittadini di Gran Bretagna!!! Il cuore, la testa e l'or- goglio hanno battuto le bugie, le minacce e i ricatti. Grazie UK, ora finalmente cambierà l'Europa, ora tocca a noi". Commento a caldo che il governatore leghista del Ve- neto Luca Zaia traduce con un auspicio: "Il contagio referendario sarà il mood in tutti i Paesi, l'Italia compresa". E infatti in una succes- siva conferenza stampa Salvini annuncia: "L'importante è che l'I- talia non sia l'ultima a scendere da questa nave che affonda. Noi rac- coglieremo le firme per una pro- posta di legge di iniziativa popo- lare per permettere agli italiani di votare anche sui trattati internazi- onali". Un atteggiamento che viene rias- sunto in un appello L'ex presidente della Repubblica Giorgio Napoli- tano, invece, lancia un "appello affinché tutte le forze sociali e politiche e le persone di responsa- bilità ripensino i propri atteggia- menti e ne assumano tali da raffor- zare le istituzioni, perché non prevalga il vuoto". Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, chiede al Consiglio europeo di intervenire senza esitazione. "Spero che al prossimo Consiglio europeo si prenda la decisione di mandare fuori chi non vuole stare in Europa. Avrei voluto non dirlo mai, ma questa è l'unica strada: non si può far finta di uscire e poi non farlo. Così è troppo comodo: non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca". E aggiunge: "E' arrivato il momento che il partito Socialista e quello Popolare Eu- ropeo decidano insieme di dare una grossa sterzata alla politica economica, decidendo di allentare i vincoli". Situazione più complicata nel Movimento Cinque Stelle. Ieri sul blog di Beppe Grillo era apparso un post favorevole alla perma- nenza nell'Unione Europea. Per canbiarla dall'interno, aveva spie- gato il leader dei grillini. Oggi inveceLuigi Di Maio plaude al voto dei britannici e si schiera per un voto sulla Ue anche in Italia. "La Gran Bretagna è fuori dall'Unione - dice il vicepresidente grillino della Camera - e Cameron si è dimesso. Lo hanno deciso i cittadini britannici con il referen- dum. E' la strada più cara al Movimento 5 Stelle, quella di chiedere ai cittadini un parere sugli argomenti decisivi per i popoli. Nessun governo deve aver paura delle espressioni democratiche del proprio popolo, anzi deve consid- erare il suo volere come il più LA DINAMICA ECONOMICA Renzi è andato oltre gli iniziali proponimenti. Ha tentato di riequilibrare la nostra economia. I risultati non sono stati, per ora, quelli auspicati. Né per il Governo, né per gli italiani che sono l’ultimo anello di quest’interminabile catena di Sant’Antonio. Nella generalità, il ristagno dell’occupazione non si è trasformato in palude. Flette la disoccupazione, ma restano ridotte le certezze sociali. Sono questi i salienti aspetti che si notano in quest’intricata situazione di fine primavera. Allora, cosa sta succedendo? Ora non è più possibile trovare la scusa del particolare momento politico nazionale per attribuire le ―colpe‖. Certo è che l’origine di questa crisi, che è più nostra che internazionale, è determinata da un particolare fenomeno involutivo che si è andato a infrangere contro una redditività che è peggiorata in tempi brevissimi. In pratica, nonostante il crollo degli investimenti e delle conseguenti speculazioni, è venuto meno quello spirito di mutua assistenza che, almeno per il passato, era riuscito a compensare la mancanza delle entrate con una migliore ripartizione del reddito nazionale. Da noi, non sono mai stati i grandi capitali a far marciare l’Azienda Italia. Le nostre risorse erano i piccoli e medi risparmiatori che si accontentavano del poco sicuro, che del molto incerto. Oggi nessuno si sente d’investire il suo ―tesoretto‖. I giochi di Borsa non convincono nessuno, ma condizionano oggettivamente tutta l’economia. L’Italia vive con un sistema economico libero all’interno, ma maggiormente esposto alla concorrenza internazionale. Essere in UE non è solo un vantaggio; anche i rischi sono ben presenti. Speravamo che Renzi instaurasse una politica più favorevole all’iniziativa privata con, ovviamente, ridotti carichi fiscali. Così non è stato. Chi è stato formica, nel passato, oggi rischia di fare la tragica fine della cicala. Il Paese resta privo dell’iniziativa ―agevolata‖. In Europa il problema è stato affrontato prima che da noi ed, in parte, anche risolto. C’è chi ha consentito al capitale privato di sorreggere le mancanze di quello pubblico; in cambio d’infrastrutture capaci di compensare, anche nel tempo, gli investimenti. Da noi, è assai improbabile che l’auspicata ripresa possa trovare le sue radici dando maggior spazio all’iniziativa privata che è, poi, quella che subordina realmente i mercati. Per superare la crisi bisognerebbe garantire uno scambio tra prodotti elaborati e materie prime. Attraverso una remunerazione non solo di natura economica, ma anche sotto forma d’investimento a medio termine. Come a scrivere che se la ―barca‖ procede bene, i vantaggi ci saranno per tutti e in proporzione allo ―sforzo‖ economico impiegato. Le regole per non soccombere erano chiare da qualche tempo. Evidentemente, si è ritenuto più agevole concentrare gli sforzi su una stabilità a venire a discapito di quelle presente; anche se in regresso. L’effetto domino non si è fatto attendere. Dopo i primi sentori di depressione nel 2008, chi ha potuto si è messo al riparo. La maggioranza degli Italiani non è stata in grado di fare lo stesso. Anche perché l’Esecutivo non è mai stato chiaro sulle reali mancanze dei conti del Paese e sino a che punto sarebbe stato possibile tamponare con titoli pubblici la voragine nazionale. Ora la crisi s’è ridimensionata. Le terapie ci sono tutte. Saranno efficaci? Se i bilanci non sono chimere, ci vorranno almeno ancora tre o quattro anni per tornare a livelli di solidità accettabili. Un percorso ancora lungo che comporterà altre privazioni a chi già a dato molto. L’unica strategia è recuperare, almeno, il terreno perduto senza provocare altre flessioni al nostro sinistrato sistema economico. Poi, con la nuova legge elettorale, la mano torni al Popolo sovrano. Finalmente, gli accorgimenti per salvare il salvabile possono essere focalizzati con obiettività. A nostro avviso, il ―rimedio, ‖ utile per la terapia del Bel Paese, si concreta in tre punti. Primo: politica tendente a sanare i problemi strutturali dell’economia nazionale che sono alla base dell’acuirsi dell’involuzione. Secondo: pianificazione economica, interna ed internazionale, tramite progetti di rilancio, anche settoriale, dei cicli produttivi; favorendo, soprattutto, l’imprenditoria privata. Terzo: cambio delle regole sulle quali si fondano gli obiettivi socio/ politici nazionali. Chiaramente, quanto esposto richiede responsabilità e coerenza. Da parte di tutti. Col concreto contributo anche di chi ha preferito, sino ad ora, non schierarsi. Gli italiani chiedono chiare spiegazioni sul futuro prossimo della Penisola. Insomma, i provvedimenti governativi per fronteggiare le mancanze del Paese dovranno far parte di un ―pacchetto‖ d’articolato impegno politico che, sino ad ora, è stato solo congetturato. Se non è possibile promuovere un accordo d’emergenza, si tenti, almeno, di sfrondare l’attuale sistema con nuove strategie. In altri termini, è particolarmente necessario esprimere contenuti sociali; anche per concedere al Paese una fase di reale sviluppo. Indubbiamente, in una situazione delicata come quella che stiamo vivendo, i pubblici poteri sono spesso messi sotto una luce non sempre consona alle finalità del loro mandato; a questo punto essere critici, anche se a ragione, non basta più. Forse, non è bastato mai. Senza tanti contraddittori, è necessario dimostrare una maturità che supporti tutte le classi sociali e, soprattutto, quella di base. La realtà ha dimostrato, di là da ogni ragionevole dubbio, che la strada che percorrevamo non era quella giusta. Stavamo disperdendo preziose energie senza riscontro. Le esternazioni di Renzi non sono tutte inattuabili. Quando la politica non è più gestibile, resta la solidarietà sociale che rappresenta, senza nessuna riserva, un mezzo d’impegno per tentare di chiarire la situazione; anche per essere più che spettatori, protagonisti delle sorti del Paese. Di conseguenza, serve una maggior presa di coscienza che vada oltre le manifestazioni troppo sfruttate. L’Italia, tanto per chiarire, è degli italiani. I partiti sono solo una realtà instabile. Non a caso, l’Esecutivo continua propone soluzioni che, forse, potevano essere prese anche prima. Magari non ignorando l’assunzione di scelte già insufficienti all’origine. E’ un suggerimento che rivolgiamo al Capo dell’Esecutivo e ai Partiti che lo sostengono. Anche se non sappiamo ancora per quanto. LAVORO NEL VECCHIO CONINENTE I redditi da lavoro dipendente e da pensione hanno registrato un incremento dello 0,9%. In area UE, il valore che abbiamo rilevato non può essere considerato fisiologico. Intanto, oltre confine, le retribuzioni e i vitalizi hanno registrato un incremento (medio) dell’1,7 %, per lo stesso periodo. Quindi, più consono al costo esistenziale che interessa il Vecchio Continente. Poi, ci sono altre considerazioni da fare per meglio inquadrate la situazione italiana. Al presente, le cifre di riferimento devono essere anche considerate sull’ammontare delle paghe riconosciute nelle varie realtà dei Paesi UE. L’Italia è al terzo posto in negativo per quanto attiene le paghe e, conseguentemente, le pensioni. Questo è quanto. Insomma, il futuro sarà tutt’altro che roseo. Se la tendenza occupazionale dovesse mantenere questo ritmo, entro i prossimi cinque anni, potremmo perdere altri 60.000 posti di lavoro. Soprattutto occupazioni di concetto e tecniche. Per lo stesso periodo, l’Italia avrà bisogno d’almeno 50.000 operai tra generici e qualificati. Ora, il mercato interno è privo di queste figure professionali. Sono, invece, in aumento il numero dei diplomati e laureati alla ricerca di una prima occupazione. Insomma, la manodopera che ci occorre la cerchiamo altrove a discapito degli aspiranti lavoratori nazionali. Penalizzata è, soprattutto, la fascia d’età tra i 18 ed i 26 anni. Per garantire nuove prospettive all’occupazione, ci piaccia o no, sembra necessario rivedere il concetto di ―lavoro‖. Fare un passo indietro non significa rinunciare a quello cui aspiriamo. E’ solo una questione di metodo dettata dall’emergenza. Senza aspettare oltre, ci sono da riscoprire i lavori che nessuno vuole più fare e di cui si prospetta la necessità nei prossimi anni. La maggior parte comprende qualifiche tecniche o artigianali. Indipendenti o a tempo indeterminato. Manca, a nostro avviso, una politica che consente la riqualificazione della manodopera con particolare riferimento alle attività di supporto. Del resto, proprio sotto questo profilo, lo scorso anno le imprese interessate non sono riuscite a coprire 25.000 posti che, progressivamente, sono stati occupati da manovalanza dei nuovi Stati UE dell’Est. Del resto, non posiamo sottovalutare queste realtà internazionali che evidenziano, tra l’altro, un impegno limitato rispetto alle concrete necessità italiane. Per cambiare realtà, anche se è tutt’altro che scontato, bisognerebbe avere un Potere Legislativo ―aggiornato‖ ai tempi. Purtroppo, ancora non lo è. autorevole dei mandati". La voglia di un voto sulla Ue emerge anche dalle dalle parole del membro del direttorio grillino Alessandro Di Battista: "Piaccia o non piaccia il popolo Inglese ha scelto e ne ha tutto il diritto. E mentre in Gran Bretagna i cittadini si prendono il diritto di comandare da noi fanno finta di togliere il Senato quando in realtà l'unica cosa che tolgono è il diritto di votare i senatori". E alla fine riceve l'imprimatur del blog del fondatore che rilancia la richiesta di un voto popolare. Dunque dietro i commenti sulla Brexit fanno capolino il nostro referendum costituzionale di otto- bre e le polemiche sull'annunciato abbandono di Renzi in caso di scofitta. Abbandono che era stato messo in forse dopo che il premier inglese aveva escluso le dimis- sioni. Cameron, spiega il costi- tuzionalista Stefano Ceccanti, ren- ziano, si è dimesso dopo la scon- fitta. "Perchè - dice - com'era ov- vio un premier che perde un refer- endum nazionale si dimette. Tutte le volte in cui la democrazia diretta smentisce la democrazia rappre- sentativa ci si dimette, è politica- mente inevitabile, dichiarazioni o no, evitiamo ipocrisie". Fonte : repubblica.it Brexit: Renzi va all'Eliseo, Salvini esulta e chiede un referendum. Mattarella: rispettiamo esito con rammarico Senza un unico sistema elettorale universale, un unica politica estera, un unico sistema fiscale, un unico statuto del lavoratori, con paga minima garantita, una Costituzioneed un' unica legge sull' immigrazione; l' Unione Europea non sara' mai una potenza economica (da: Autaforismo 2016) ITALIA DA SALVARE?
  • 4. Britalyca News Londra ————————————————— 4 ——————————————————–-—— Giugno 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 9 ——————————————————— — Giugno 2016 Se a Parigi la Manifestazione Nazion- ale per il Lavoro, di oggi 14 giugno 2016, si è conclusa con incidenti ed arresti, a Marsiglia ha marciato solo la ferma coloratissima protesta dei la- voratori e un maestrale da paura che purtroppo ha dilagato in un incendio per più di 150 ettari nella non lon- tana Ventabren: l'autostrada e i treni sono bloccati, volano anora gli elicot- teri ed è ormai pomeriggio. Ho scattato decine di fotografie a gio- vani donne anziani... a mio av- viso senza necessità di traduzioni: sulla mia pagina Facebook ci sarà un album "14 giugno 2016 in piazza con- tro la Legge sul Lavoro, a Mar- siglia".Il mondo del lavoro francese è determinato a proseguire la sua pro- testa, e costa tanto a chi ce l'ha perdere giornate di paga, anche per chi non ce l'ha il lavoro. Da noi in Italia neanche si manifesta più per il lavoro che non c'è. Tu chia- mali se vuoi "Diritti dei Lavora- tori"... lo sciopero qui si chiama "grève" e non è ilgreve vino del Chianti, buono per dimenticare. à bientôt, che poi è a presto. Doriana Goracci OCSE: Cina prima economia mondiale nel 2016 L’economia cinese, che ha già su- perato quella dell’Eurozona, è proi- ettata a diventare la prima econo- mia al mondo nel 2016 circa. Quasi un quarto della popolazione vive nelle città, dove il reddito pro capite è pari a quello di alcuni paesi dell’OCSE. La migrazione dalle campagne verso le città e l’abbandono dell’at- tività agricola a favore di settori e servizi a elevata produttività con- tinuerà ad alimentare la crescita. Se saranno implementate le riforme delineate nel dodicesimo piano quinquennale (2011-15) e nelle conclusioni del tredicesimo Con- gresso del partito comunista cinese (novembre 2012) il rapido migliora- mento degli standard di vita con- tinuerà. In parallelo, anche il ren- minbi inizierà, gradualmente, ad essere più utilizzato oltre i confini nazionali e i vincoli apposti sugli afflussi e i deflussi di capitale saranno allentati. Tuttavia, nonostante questi impor- tanti fattori di crescita citati dall’OCSE il mercato azionario cinese (indice MSCI China) non ha brillato nei primi mesi dell’anno, fatta eccezione per alcune delle società legate ai consumi interni. Parte della spiegazione può essere riconducibile all’atteso cambio alla guida del Paese e più recente- mente le misure introdotte per dis- sipare il rischio di possibili bolle nel settore immobiliare. Catherine Yeung, Direttore degli Investimenti azionari asiatici di Fi- delity Worldwide Investment, spiega a FinanciaLounge perché le prospettive per il mercato cinese restino favorevoli, confermando la tesi sostenuta dal OCSE: “Il cambio al vertice della Cina è avvenuto all’insegna della conti- nuità e riteniamo che con tutta probabilità il governo proseguirà sulla strada tracciata, seguendo le linee del piano quinquennale in vigore, che come noto è incentrato sul ribilanciamento dell’economia dalle esportazioni a favore dei con- sumi interni”. La Cina infatti, è fermamente im- pegnata nel ribilanciamento dell’e- conomia dalle esportazioni ai con- sumi interni, come delineato nel Piano Quinquennale del Governo di Pechino: l’obiettivo è quello di rendere la crescita economica cinese più bilanciata e sostenibile, meno dipendente dall’economia internazionale e con un maggior contributo dei consumi interni al PIL. “Rispetto al resto del mondo”, prosegue Catherine Yeung “la cre- scita in Cina registra tuttora valori molti positivi. Anche su questo fronte, però, occorre mantenere il giusto equilibrio. Una crescita fuori controllo, infatti, renderebbe neces- sario intervenire con una politica più restrittiva. Inoltre, il governo e le autorità di regolamentazione si stanno adoperando per rendere accessibili le azioni A, ad esempio aumentando le quote di investitori istituzionali esteri qualificati (QFII), e questo ci ha permesso di cogliere alcune opportunità d’investimento molto interessanti, soprattutto con- siderato il livello appetibile dei mul- tipli”. Un fattore chiave poi è quello della liberalizzazione di numerosi settori, attualmente caratterizzati da una massiccia presenza di aziende statali. I cinesi vogliono aprire il proprio mercato, consentire l’ac- cesso a concorrenti esteri e promuovere il settore privato. Per- tanto vi sono numerosi motivi per ritenere che le liberalizzazioni con- tinueranno. In particolare è molto probabile che sia varata anche la riforma dei tassi d’interesse, per consentire alle banche di fissare autonomamente i propri tassi sui depositi e sui pres- titi, come avviene nei mercati sviluppati, contribuendo ad una maggiore efficienza del settore del credito. “Complessivamente riteniamo che vi siano prospettive di medio-lungo periodo particolarmente positive per le società meglio posizionate per beneficiare della crescita dei consumi in Cina, mentre prosegue la corsa della Cina verso una posizione di leadership economica a livello mondiale, con l’atteso sor- passo sugli Stati Uniti, con quanto ne consegue anche in termini di internazionalizzazione e apprez- zamento del Renminbi” conclude Catherine Yeung. Per maggiori informazioni si può anche fare riferimento alla docu- mentazione riferita ai fondi FF – China Consumer Fund e FF – China RMB Bond Fund. Doriana Goracci.................Cronaca Sono una blogger in copy left da circa dieci anni e mi piace impegnarmi appena possibile nel giornalismo partecipativo, usando il cestino come mezzo non per scaricare le notizie inutili ma quelle piccole e preziose e spesso sotto traccia. Quanto troverete su Rossella Casini, è frutto di stralci dalla Rete che citerò alla fine.Ne scrivo anche per chi rimane su questa terra, per chi lotta per avere giustizia. E s i s t e u n a s u a f o t o , unica... recuperata dal libretto uni- versitario, di lei studentessa 19enne, uccisa dalla 'ndrangheta per aver collaborato con la giustizia, grazie ad Andrea Bigalli, coordinatore regionale dell'associ- azione Libera-Toscana e a Fran- cesca Chirico, giornalista calabrese che alla giovane Rossella ha dedi- cato nel 2013 un suo libro dal titolo “Donne ribelli in terra di 'ndrangheta”: "Gli individui si ri- conoscono, anche nella loro dignità personale, nei tratti somatici della faccia, che è elemento distintivo di ogni persona da un'altra”. A Scandicci le hanno dedicato l'istituto comprensivo "Rossella Casini". A Palmi dal 2013 si aspetta la posa di una targa per dedicarle una strada. Era il 22 febbraio 1981 quando una giovane studentessa di Firenze, Rossella Casini, chiamò suo padre per l'ultima volta. Si trovava a Palmi. «Sto rientrando», gli disse inconsa- pevole che stava, invece, per incontrare i suoi carne- fici e affrontare il suo martirio: è stata uccisa, fatta a pezzi e gettata in mare. È morta per amore, Rossella. In anni in cui la parola mafia nessuno osava nemmeno mormorarla, lei aveva convinto il suo fidanzato, Francesco Frisina, a rompere il silenzio e a svelare la lunga scia di sangue che aveva toccato anche la sua famiglia nella faida tra le cosche Gallico-Frisina e Parrello-Condello. Se non le avessero rubato il futuro, se 35 anni fa - il 22 febbraio 1981 - non l'avessero rapita, violentata, fatta a pezzi e gettata nella tonnara di Palmi, Rossella Casini avrebbe compiuto 60 anni il 29 maggio prossimo. Impossi- bile immaginarlo guardando la sua unica foto, recuperata da Libera nel libretto universitario di 40 anni fa. Un viso fresco, bellissimo e triste da Madonna rinascimentale. Oggi Rossella non sarebbe più così graziosa ma forse avrebbe dei figli e dei nipoti e farebbe la psicologa a Firenze. Avrebbe vissuto una vita fatta di gioie e dolori "normali", se non avesse avuto a dicembre dello stesso anno, vi- ene colpito alla testa nel corso di un'imboscata e scampa alla morte per miracolo. È Rossella che lo fa trasferire a Firenze, in una clinica neurochirurgica, lo assiste e du- rante la convalescenza lo convince a parlare coi magistrati, a rompere il muro d'omertà che circonda gli affari della sua famiglia. Anche lei racconta quello che sa. Quello che ha visto e che ha intuito lo riferisce al sostituto procuratore di Firenze Francesco Fleury. L'indagine venne poi trasmessa a Palmi. Il 22 febbraio del 1980 Pino Mazzullo, cognato di Francesco, marito di sua sorella Concetta, viene in- tercettato mentre dice: «Ci ha in- guaiato tutti». 
Quello che è av- venuto è un fatto gravissimo al quale rimediare al più presto. La famiglia convince bene presto Francesco a ritrattare, cosa che costerà il carcere a lui e a suo cog- nato. Rossella, sempre innamorata, sempre vicina al suo Francesco, continua a viaggiare tra Firenze e Palmi. A pochi giorni dal processo scende in Calabria per parlare con un giudice. È il febbraio 1981. «Sto rientrando», dice a suo padre, Lo- reto Casini. la sventura di innamorarsi di uno stu- dente universitario di Palmi, Francesco Frisina, e di finire stritolata in una fe- roce faida di 'ndrangheta, fra le due cosche contrapposte dei Gallico - Frisina e dei Condello - Porpiglia. Il suo omi- cidio - ha scritto la corte di assise di Palmi - è forse l'episodio più turpe di quella guerra di mafia. Una guerra nella quale il bene non ha trionfato. Rossella è scomparsa per sempre. Non sapeva nulla della 'ndrangheta Rossella, studentessa di Psicologia all'università di Firenze, figlia unica di un operaio in pensione della Fiat e di una casalinga. Nel 1978 conosce Francesco Frisina che studiava Economia. Un amore grande, impor- tante, i due ragazzi si fidanzano uffi- cialmente, i genitori si conoscono. Tutto sembra scorrere felicemente per quell'appassionata ragazza dagli occhi chiari. Fino al quattro luglio del 1979, quando Domenico Frisina, padre del suo fidanzato, viene uc- ciso in un agguato da due sconosci- uti. È così che Rossella, che in quei giorni era a Palmi, viene catapultata nel gorgo delle faide di 'ndrangheta. Ma lei non scappa, resta accanto a Francesco fino a quando anche lui, Francia e Jobs Act. Tu chiamali se vuoi "Diritti Rossella Casini: una ragazza di cui nessuno voleva parlare ECONOMIA We present : L 'UNIPROPORTIONAL (Provided that this electoral system does not exist, and it a mine elaboration ) The system is not proportional, or uninominal, but uninominal / proportional. (As a system would be bet- ter in England than in Italy) It consists of dividing the country into 50 constituency (in Italy already there are) reduce the Camera to 500 and the Senate to 250. In each constituency people will elect 10 depu- ties and 5 senators with the uninominal and the allo- cation of seats is done proportionally and based on the votes taken by each candidates regardless of lists. With this system won the election the most 'suitable, but especially is elected by a vote at univer- sal suffrage, personal, free and equal. In this way the people, can also control the political parties RIPROPONIAMO L' UNIPROPORZIONALE (premesso che questo sistema elettorale non esiste, e' una mia elaborazione) Il sistema non e' ne' proporzionale, ne' uninominale, ma uninominale /proporzionale. (come sistema an- drebbe meglio in Inglilterra che in Italia) Consiste in suddividere il paese in 50 circoscrizioni ( in Italia gia; ci sono) ridurre la camera a 500 e il senato a 250. In ogni circoscrizione si eleggono 10 deputati e 5 sena- tori con l' uninominale e l' assegnazione dei seggi av- viene in modo proporzionale e in base ai voti presi dai candidati a prescindere dalle liste Con questo sistema vince il piu' idoneo, ma sopratutto e' eletto a suffragio universale, personale, libero ed eguale. In questo modo possiamo anche controllare la Partitocrazia .
  • 5. Britalyca News Londra ————————————————— 8 ————————————————————–—— Giugno 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 5 ———————————————————–—–-——— Giugno 2016 PRESENTAZIONE DEI DUE LIBRI DELLA SCRITTRICE MARIA PIA CAPPELLO, TRATTI POETICI E LA POESIA NELL’ ARTE. ORGANIZZATA E COORDINATA DA CARMINE GONNELLA E PIETRO MOLLE Vorrei scusarmi con i partecipanti, per non ricordare tutti i loro nomi, non e’ cosa facile , eravamo in tanti , sara’ per la prossima volta .Faccio inoltre presente che la tiratura cartacea de La Voce Alternativa e’ molto limitata, chiunque voglia le foto da poter stampare a proprie spese potra’ chiederle a lavocealternativa@gmail.com , oppure a Pierto Molle appena le metto tutte in un file. Grazie a tutti per aver partecipato all’ eventodel Gargano scende spesso a picco sul mare, imperlando la costiera di incantevoli insenature di roccia, ricamata dalle onde del mare con grotte, anfratti, scogliere a picco e profondi valloni. La costa, per le meraviglie naturalistiche e per la bellezza dei borghi che la trapuntano, è di forte richiamo per il turismo balneare. Turisti e villeggianti possono godere della limpida trasparenzadel mare, della suggestione dei luoghi, del carattere gioviale ed accogliente della gente del posto. E possono godere anche della ricchezza di sapori d’una cucina semplice ed antica, d’una feconda fioritura di architetture che raccontano una storia millenaria, densa di civiltà e di forte spiritualità. Poca terra la natura calcarea del Gargano lascia all’agricoltura. Laddove lembi di terra lo consentono crescono gli ulivi e la vite, che dà buoni vini, come il tipico “Nero di Troia”. Sulla costa anche agrumeti disposti a terrazze. Colture di ortaggi crescono invece solo alle falde del promontorio e sulle sponde dei laghi di Lesina e Varano, quasi nei pressi del mare. Da qui iniziamo il periplo per descrivere le meraviglie del Gargano, lungo la strada costiera che segue il profilo del promontorio, fino a Manfredonia. Poi saliremo da Mattinata a Monte Sant’Angelo fino a San Giovanni Rotondo, per ridiscendere a San Marco in Lamis fino a San Severo. Mantiene svegli la strada stretta e piena di curve, appena erta sulla scogliera. Fino a Rodi Garganico, un bel paese arroccato su uno scoglio di roccia. Il popoloso borgo marinaro ha un caratteristico intrico di viuzze ed è dominatodal Castello e dalla chiesa di Santa Maria della Libera, che all’interno custodisce una bella immagine bizantina della Vergine. Dal porticciolo partono aliscafi per le stupende isole Tremiti, cinque piccole perle nell’Adriatico. Poco più avanti s’incontra Peschici. Vecchie mura cingono l’antico borgo di case dalle cupole grigie, aggruppate su uno spuntone a picco sul mare. Ancora una ventina di chilometri ed eccoci a Vieste, magnifica cittadina di case bianche arrampicate sulla costa, con stretti vicoli lastricati a scalinate ed archi su cui cresce l’agave. Su una grossa rupe resiste ai secoli il quartiere medioevale. Ma Vieste fu anche colonia greca e poi municipium romano. Contro gli assalti dal mare, l’imperatore Federico II fece costruire il possente Castelloa difesa dai Saraceni, poi rinforzato con bastioni pentagonali ad opera degli Spagnoli. Da qui, punta estrema orientale del promontorio, s’ammira una meravigliosa vista sul mare e a sud il luminoso litorale di spiaggia bianca. In cima ad un’erta scalinata domina il portale centrale della splendida Cattedrale romanica, risalente all’XI secolo, e di fronte il Palazzo vescovile con un grandioso interno a tre navate e colonne con finissimi capitelli. Il ricco soffitto ligneo tardo-barocco cela le originali capriate. Altre tracce della struttura originaria, scampate ad incendi e terremoti, si ammirano sul lato nord dell’edificio, dove prospetta un magnificente portale ornato da bassorilievi di pregevolissima fattura. Vieste è davvero un incanto, specie di notte osservandola dal mare. Da qui Celestino V, nel 1295, alcuni mesi dopo le dimissioni dal soglio pontificio, tentò di partire per la Terrasanta. Ma una tempesta e il naufragio lo riportarono sulla riva. Preso dalle guardie di papa Bonifacio VIII, fu chiuso nel Castello di Fumone, dove un anno dopo morì. Ora la chiesetta di S. Maria di Merino ricorda S.Pietro Celestino. La devozione verso il papa santo è molto diffusa a Vieste e in tutto il Gargano, dove molti eremiti seguirono la sua Regola. Costeggiando verso sud si giunge a Manfredonia,città fondata da re Manfredi, figlio di Federico II. Cinta di mura, con un impianto urbano ortogonale, con un Castello quasi sul mare, fu fiorente in epoca romana, bizantina e normanna, poi molto esposta alle incursioni saracene. Bella la Cattedrale e molto interessante il Museo del Gargano, dove sono custoditi preziosi reperti archeologici, alcuni risalenti fino al Neolitico. D’altronde, proprio accanto a Manfredonia sorgeva l’antica Siponto, da dove si partirono i Santi Sipontini (Giustino, Giusta, Fiorenzo, Felice e Umbrasia) che nel III secolo risalirono lungo il tratturo per evangelizzare le genti dell’Abruzzo aquilano. Tornando fin quasi a Mattinata, s’incrocia la strada che inerpica sul Gargano. Salendo, a mezza costa si arriva a Monte Sant’Angelo. Dalla cittadina si scopre la bellezza del golfo e ad occidente la vasta spianata del Tavoliere. Monte Sant’Angelo deve il nome all’Arcangelo Michele, qui apparso in una grotta nell’anno 493mentre Siponto lottava vittoriosamente per difendersi dai Barbari. A S. Michele Arcangelo è dedicato un santuario del XIII secolo, sui resti d’uno dei templi più antichi della cristianità. Bellissimi questi templi. In questi luoghi operarono i monaci di S. Equizio e di S. Benedetto da Norcia.Sono luoghi di forte spiritualità, da secoli, verso l’Arcangelo Michele, verso S. Pietro Celestino ed ora verso S. Pio da Pietrelcina. Dobbiamo salire ancor più su, sul dorso del Gargano, fino a San Giovanni Rotondo, dove a lungo è vissuto Padre Pio, il frate cappuccino con le stimmate, recentemente elevato agli altari ma considerato santo già da decenni. Vissuto nel convento di San Giovanni Rotondo dal 1916, vi fece erigere accanto un grande ospedale a sollievo della sofferenza. Per le virtù taumaturgiche di Padre Pio, San Giovanni Rotondo divenne subito meta Iniziava dalle porte della bella capitale d’Abruzzo il tratturo che congiungeva L’Aquila a Foggia. Largo più di cento metri e lungo 244 chilometri, era il più grande e importante dei cinque tratturi che dall’Abruzzo conducevano in Puglia. Per questo chiamato Tratturo Magno. Era un’arteria di traffico vitale per condurre enormi greggi di pecore in transumanza verso il Tavoliere. Guidate dai loro pastori, le pecorescendevano dai monti del Gran Sasso, del Sirente e della Majella per raggiungere i verdi pascoli del Tavoliere pugliese, la grande pianura senza confini ai piedi del Gargano. Lì milioni di pecore discese dagli altipiani d’Abruzzo e del Molise andavano a passare l’inverno, trovandovi sempre erba fresca. “Settembre, andiamo. E’ tempo di migrare. Ora in terra d’Abruzzi i miei pastori lascian gli stazzi e vanno verso il mare…”. Così inizia una bella poesia di Gabriele d’Annunzio. Partivano infatti in settembre i pastori, con le loro greggi per la “transumanza”. Camminavano per giorni e giorni lungo il percorso tracciato nei secoli, già prima della dominazione di Roma. Raggiungevano il mare Adriatico e poi il Tavoliere delle Puglie, dove le greggi restavano a svernare fino ad aprile con i loro pastori, sotto un tetto di stelle. Dagli altipiani il lungo,faticoso viaggio faceva soste, per il riposo di greggi e pastori, spesso accanto a chiese e luoghi di preghiera. Quando il primo pastore scopriva il mare all’orizzonte,il cuore si apriva alla letizia. Poi si camminava ancora per giorni accanto all’Adriatico, sulla costa splendida bagnata dal mare color smeraldo. E gioia ancor più grande peri pastoriera quando all’orizzonte si profilava il verde promontorio del Gargano, come un annuncio dell’arrivo prossimo a destinazione. Il tratturo, una grande highway di terra ed erba, ha unito per due millenni con la Transumanza l’Abruzzo e il Tavoliere pugliese, alimentando un’intensa commistione di culture e tradizioni di grande suggestione. Appunto dal Tavoliere, terra dell’antico popolo dei Dauni, iniziano i contrafforti del Gargano, ampia zolla calcarea che sullo Stivale italiano disegna un magnifico sperone. Il promontorio è sovrastato da un vasto bosco di faggi, aceri, querce e lecci. Un paradiso verde di flora e fauna, oggi Parco Nazionale. E’ laForesta Umbra, così chiamata perché ombrosa.Dalla vetta di monte Calvo, alta1055 metri, il promontorio di pellegrini con una forte devozione verso il frate. Un fenomeno che è cresciuto nel tempo fino alla morte del religioso, nel 1968, ed esploso ancor più dopo con l’avvio del suo processo di canonizzazione e l’elevazione sugli altari. Attualmente la cittadina, diventata luogo di pellegrinaggi e di cura, si è dotata di strutture ricettive ed alberghiere, mentre alla primitiva chiesa del Convento si è aggiunta l’imponente struttura progettata da Renzo Piano per accogliere le migliaia di pellegrini che ogni giorno si recano a San Giovanni Rotondo per pregare intorno all’urna che conserva le spoglie incorrotte del Santo. Lasciato San Giovanni Rotondo, e scendendo ai piedi del Gargano, s’incontra San Marco in Lamis, ridente cittadina in un contesto ameno e grazioso, per la luminosità dei colori, la bellezza della montagna, per l’aspetto selvaggio della terra e dei suoi frutti. Terra di leggende, legate anche al percorso della Via Sacra Longobardorum, l’itinerario che porta al Santuario di San Michele Arcangelo, a Monte Sant’Angelo, che qui aveva una tappa obbligata. Notevole è l’imponente monastero situato alle pendici del monte Celano, tra il verde dei carpini e dei frassini, antica abbazia la cui fondazione si fa risalire all’anno 1007, ma su preesistenze di epoca longobarda. Nel 1311 papa Clemente V, affidò il monastero,lasciato dai Benedettini,ai Cistercensi dell’Abbazia di Santa Maria di Casanova, in Abruzzo. Due secoli dopo l’ebbero i Francescani dell’Osservanza. In quest’ultimo periodo il monastero ricevette una reliquia attribuita a San Matteo evangelista, che ha dato il nome più popolare al Convento, diventando luogo di pellegrinaggio, cresciuto ancor più con San Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo. Per concludere, dunque anche oggi, come nei tempi più remoti, il Gargano è meta di pellegrinaggi, luogo per secoli caratterizzato dal silenzio e dalla meditazione.Caratteristiche molto comuni con l’Abruzzo interno, terra di contemplazione, di preghiera, di eremiti e di santi. E infatti S. Equizio- monaco vissuto a cavallo tra il V e VI secolo nei pressi nella Sabina amiternina, coevo di San Benedetto, che con il santo di Norcia fu padre e diffusore del monachesimo in Italia -, S. Pietro Celestino, entrambi protettori dell’Aquila con S. Bernardino da Sienae S. Massimo, e i Santi Sipontini, ci riportanolungo l’antico tratturo nel cuore dell’Abruzzo, sulle montagne e negli altipiani dai lunghi inverni, nei borghi incantevoli aggrappati alle falde dei monti, fino alla conca aquilana, da dove il nostro viaggio ha preso lo spunto sulle tracce della transumanza, in un viaggio della memoria che ci ha condotto in una porzione di Puglia ricca di sensazioni, di bellezze, di suggestioni e di spiritualità. Merita d’essere visitato e scoperto, il Gargano, nella straordinaria ricchezza delle sue infinite attrazioni. In questa prima terzina abbiamo l’ autrice con l’ artista e filosofo dell’ Arte, Abu Jafar. Nella seconda insieme a due signore di spicco del Circolo della Terza Eta’, idem la terza Qui, nella prima e’ mentre si suonava e si cantava il nostro inno nazionale, nel mezzo abbiamo MariaPia con la figlia e la moglie di Zeynel Ozgul,. Nella terza invece insieme alla responsabile della libreria ―Italian Book Shop‖ a Londra Nella prima foto vediamo MariaPia, sempre con gli ― alunni della terza eta’, (da notare che la signora con gli occhali mi ha vinto a briscola uhh) Nella seconda foto con il ―parroco‖ Don Giuseppe della Chiesa di San Pietro e nella terza abbiamo il avolo della Sala riunioni mentre proettavamo il PowerPoint da me ―sufficientemente‖ elaborato Nella prima con Roberto Stasi (segretario PD estero qui a Londra) Pietro Molle (gia’ Presidente del Comites di Londra) , Luigi Sarpi (editore) e Abu Jafar. Nella seconda una sezione della sala riunioni., dove e’ avvenuta la presentazione. Nella terza con alcuni ―alunni‖ della terza eta’ COMUNICATI Alla scoperta delle meraviglie sullo sperone dello Stivale Gargano: natura, arte e spiritualità di Goffredo Palmerini
  • 6. Britalyca News Londra ————————————————— 6 ———————————————————–—–——–-- Giugno 2016 Britalyca News Londra ————————————————— 7 ——————————————————–——–—— Giugno 2016 ispirati all’antica Roma, realizzati dal pasticciere Giovanni Freni. Sempre nella stessa giornata presso l’Istituto d’Istruzione Superiore ―Medi‖ (sede Liceo Classico Valli) ci sono stati una mostra di documenti e momenti di animazione musicale e lettura di testi da parte di artisti barcelgottesi. Da ricordare ancora che nella stessa data si è svolta ―La Notte dell’Unione‖ con intrattenimenti musicali in Piazza Duomo, Piazza Alfano, via Umberto I°, ex Pescheria, Seme d’Arancia, Piazza Marsalini e via Mandanici. Domenica pomeriggio, 5 giugno, si è tenuto un nuovo convegno, nell'Auditorium Parco ―Maggiore La Rosa‖, a cura dell’Associazione ―Genius Loci, incentrato su "Barcellona Pozzo di Gotto dai Casali all'Area Metropolitana. Le prospettive di sviluppo di Barcellona Pozzo di Gotto e del suo comprensorio". Dopo i saluti del sindaco dott. Roberto Materia sono intervenuti sul tema ―Città Metropolitana‖ il prof. Michele Limosani, docente di Politica economica presso l’Università di Messina e l'arch. Giovanni Lazzari, fra l'altro presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Messina. Moderatore Nel mese di giugno 2016, in occasione della ricorrenza del 180° Anniversario dell’unione dei due antichi Comuni di Barcellona e Pozzo di Gotto (Baccialona Pizzaottu in siciliano, Baccialona o Baccellona in dialetto messinese), risalente al 1836, l’Amministrazione Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, in collaborazione con uno spontaneo Comitato organizzatore (musei, circoli, associazioni, varie parrocchie, operatori economici, studiosi e semplici cittadini), con la serie di eventi culturali, storici, di valorizzazione del territorio e d’intrattenimento, per ricordare e celebrare questo importante evento che hanno portato alla ribalta Cultura e Storia della città. Particolare l'impegno del sindaco Roberto Materia e degli assessori Ilenia Torre (Cultura) e Gianluca Sidoti (Spettacoli e Grandi Eventi). Nel libro ―Barcellona un tempo‖ (Corda Fratres 1983) si possono leggere origine e storia di Barcellona (Barsalona" e "Barcellonetta") e di Pozzo di appunto, il “Monumento al Seme d'arancia‖ che è collocato nella piazza antistante la vecchia stazione ferroviaria. Le celebrazioni hanno preso il via il 1 giugno nell’Aula Consiliare con la cerimonia di presentazione da parte del sindaco Roberto Materia, dell’assessore alla Cultura Ilenia Torre, dell’assessore Gianluca Sidoti della nuova bandiera ufficiale della Città di Barcellona Pozzo di Gotto consistente nell’immagine dello stemma municipale su un fondo azzurro e con la spiegazione del senso dell’iniziativa. Hanno proseguito con l’illustrazione del vasto programma alla presenza di consiglieri, varie autorità e diversi cittadini. Il secondo appuntamento si è tenuto il 3 giugno in Piazza Duomo con lo spettacolo musicale della Fanfara Bersaglieri ―Maggiore Marcello Garzia‖. Nello stesso pomeriggio nell’Auditorium San Vito è stato in funzione un ufficio postale temporaneo che ha apposto un annullo filatelico commemorativo su tre cartoline antiche riprodotte per l’occasione, assieme alla foto del Nuovo Teatro Mandanici. Con le Poste Italiane ha collaborato il locale Circolo Filatelico Numismatico ―Longano‖, che ha anche allestito una mostra di cartoline antiche riguardanti Barcellona. Nella serata, nello stesso Auditorium, si è svolto il convegno ―Dall’Unione all’Unità‖, organizzato dalla Pro Loco ―Manganaro‖, presieduta da Andrea Italiano. Dopo i saluti del sindaco dott. Roberto Materia, sono seguiti gli interventi di prof. Gino Trapani. arch. Giovanni Pantano, prof. Salvina Miano e dott. Andrea Italiano- Il 4 giugno, sabato, presso la Biblioteca Comunale ―Nannino Di Giovanni‖, è stata presentata a cura della Pro Loco ―Nomos di Manno‖ e della Biblioteca Comunale ―Nannino Di Giovanni‖, un’edizione del 1747 del celebre trattato ―De Architectura‖ di Marco Vitruvio Pollione, appartenente alla Biblioteca e proveniente dalla biblioteca privata del Barone dei Grani Giorgio Nicolaci. L’incontro è stato introdotto dalla dottoressa Maria Rosa Naselli e dall’arch. Mimma Rosa Barresi. Saluti del presidente della Pro Loco Nomos, Carmelo Maimone, e degli assessori Ilenia Torre e Gianluca Sidoti, anche a nome del sindaco. Infine tutti hanno potuto gustare dolci liberamente Gotto (Puzzo de Gotho). Originariamente, infatti, Barcellona e Pozzo di Gotto furono due distinti comuni. Anticamente, il primo costituiva un casale della città di Castroreale, mentre il secondo era alle dipendenze della vicina Milazzo. Il 20 giugno del 1836 un decreto, firmato da Ferdinando II il 5 gennaio 1835, sanciva l’unione di Pozzo di Gotto e Barcellona in un unico Comune, come risulta dalla lettura del manifesto firmato dal Segretario Generale A. Vaccaro, datato 27 giugno 1836. Pozzo di Gotto era divenuto comune autonomo nel 1639, distaccandosi da Milazzo, mentre Barcellona si distaccò da Castroreale nel 1815. L’ultima volta in cui questo evento è stato celebrato risale a trenta anni fa, con una serie di manifestazioni culminanti nell’inaugurazione a cantiere aperto nel 1986 del nascente Teatro Mandanici con ―Didone Adonais Domine‖ (trasmesso in diretta l’8 agosto da RaiTre nel 1986) di Emilio Isgrò, il quale ha realizzato per la sua città, Barcellona Pozzo di Gotto dell’incontro, e membro del direttivo Genius Loci, è stato l’arch. Marcello Crino che ha intrattenuto sulle prospettive di sviluppo di Barcellona Pozzo di Gotto e del suo comprensorio e letto anche alcuni stralci della tesi di laurea di Elena Coppolino incentrata sulle potenzialità turistiche di Barcellona. Domenica 19 giugno, organizzato dalla Pro Loco ―Manganaro‖, presso il Parco Urbano ―Maggiore La Rosa‖ ha avuto luogo la presentazione del libro ―Il ritorno di Garibaldi in Sicilia – Piazza Roosevelt‖ (Giambra Editori) scritto dal Prof. Gino Trapani, Presidente Onorario della Pro Loco ―Alessandro Manganaro‖, già docente presso lo storico Liceo Classico ―Luigi Valli". Sono intervenuti: prof. Raffaella Campo, senatore Domenico Nania, presidente della Pro Loco ―Manganaro dott. Andrea Italiano, sindacalista Orazio Calamuneri. La conclusione degli eventi lunedì, 21 giugno con due manifestazioni. La prima con protagonista la Pro Loco ―Nomos di Manno‖ che insieme alla Giambra Editori ha presentato ―Il Carnet de Croquis di un liutaio‖, Taccuino di disegni barcellonesi di Fabio Balotta. Sono intervenuti Carmelo Maimone, Presidente della ―Nomos di Manno‖, Mimmarosa Barresi e Franco Cassata. La seconda manifestazione si è svolta presso il Palazzo di Monte Pietà con Mostra-Conferenza ―Promozione del Fondo Fausta Squadriti, dall’uno alla serie 1986” con la presentazione dell’importante collezione di opere grafiche donata alla città di Barcellona P.G. nel 1986, in occasione del 150 esimo anniversario dell’unione dei Comuni di Barcellona e Pozzo di Gotto. L’obiettivo, fortemente voluto dall’artista Emilio Isgrò, era quello di fondare un Museo didattico di grafica contemporanea, comprendente una serie di lavori di celebri artisti, sia italiani che stranieri. Relatori sono stati la restauratrice di arte contemporanea, dott.ssa Barbara Fazzari, l’Arch. Marcello Crinò e al Presidente della Pro Loco ―A. Manganaro‖, Andrea Italiano. Ha coordinato l’Arch. Andrea Cristelli. A conclusione delle celebrazioni la notizia che la collezione sarà nuovamente in mostra permanente presso il Palazzo dell’ex Monte di Pietà, ove, finalmente, sarà allestita il Museo Didattico di Arte grafica contemporanea. Nell’ambito dei festeggiamenti per il ―180° Anniversario 1836-2016 Unione Barcellona Pozzo di Gotto‖ si sono tenute varie mostre, tra cui: Mostra-mercato nella Galleria Ex Monte di Pietà Giardino Oasi a cura del Museo Etnostorico ―Nello Cassata‖, con esposizione ―Oggetti di Barcellona un tempo‖ appartenuti e usati dai nostri bisnonni, mentre al primo piano dell’edificio totalmente ristrutturato una rassegna di vecchi e interessanti documenti a testimonianza di Barcellona e Pozzo di Gotto; Mostra nel Villino Liberty ―La Città e il Teatro‖ a cura della Pro Loco ―Manganaro‖; ―Esposizione del Restauro di S. Eusenzio‖, a cura della Confraternita di S. Eusenzio presso la chiesa di Gesù e Maria, ecc. Infine ricordiamo che il 1° giugno, in occasione della presentazione della nuova bandiera nell’Aula Consiliare, è stato anche presente, tra gli altri, il noto artista Giuseppe Messina che al suo attivo ha tante opere come poeta, pittore, scultore, scrittore, musicista, produttore, regista. Quest’anno nei giorni dal 19 al 21 agosto organizzerà la ventesima edizione de "I Giorni della Divulgazione della Cultura" nell’occasione del 35° anniversario della fondazione "Movimento per la Divulgazione Culturale" che sarà ricordato anche da un annullo filatelico. Vogliamo ricordare anche che a l’artista Giuseppe Messina ha scritto la poesia “Per i 180 anni dell’unificazione di Barcellona Pozzo di Gotto”. Poesia di cui con piacere riportiamo il testo. ―Da Sud-Est a Sud-Ovest, colline / ricche di fresche, pure, limpide acque, / maestose delimitano ad arco / ciò che cento ottant’anni fa piacque; / Due comunità, qui riunite / in un unico comune sulle sponde / del Dio Longano le cui antiche acque / vanno dove il Tirreno batte l’onde. / E’ qui che Omero portò a pascolare / i buoi dell’Imperion divino, / qui dove la gente più fantasiosa / parla con Eolo il dirimpettaio / che ospitò Odisseo di ritorno / dal decennale, atroce conflitto / Nella Troade il cui popolo fiero / dal cavallo di legno fu sconfitto. / Questa è Barcellona Pozzo di Gotto, / unificato centro, in prospettiva / di un futuro più fiorente, si spera, / perché c’è tanta gente colta e attiva‖. Nella foto la locandina con annullo filatelico dell’evento. Nelle foto: Scorcio panorama Barcellona Pozzo di Gotto; Sindaco Roberto Materia e Assessori Ilenia Torre e Gianluca Sidoti; Locandina evento con annullo filatelico; Emilio Isgrò davanti alla sua scultura "Monumento al seme di arancia". CULTURA & SOCIETA’ a cura di Nino Bellinvia Celebrato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con uno spontaneo Comitato 180° ANNIVERSARIO dell’UNIONE di BARCELLONA E POZZO DI GOTTO