2. 1)disturbi della forma
I disturbi della forma si riferiscono alle alterazioni di quelli che
sono i principi generali di strutturazione del pensiero, il modo in
generale in cui il pensiero si struttura.
2)disturbi del contenuto
I disturbi del contenuto del pensiero si
riferiscono alla abnormità delle singole idee
I disturbi del pensiero sono
suddivisi in:
4. Disturbi della forma del pensiero
“Pensare è connettere; pensare è
analizzare; pensare è appercepire;
l’essenza del pensare è l’astrazione,
pensare è mettere in relazione; pensare è
attività, un processo volontario”
Eugen Bleuler, 1907
7. Inibizione e Rallentamento
ideativo
• Le idee scorrono lentamente, con riduzione della
vivacità, ricchezza e varietà dei legami associativi:
– L’attività del pensiero appare impigrita, rallentata e come
spenta.
• E’ presente nel paziente depresso in cui non soltanto
si possono avere disturbi del contenuto del pensiero
(d. di colpa, di rovina), ma si può avere, più in
generale, quella che è l'alterazione della strutturazione
della forma del pensiero. Questa alterazione consiste
nel fatto che il pensiero è rallentato, stentato, è
difficile.
8. Accelerazione ideativa
• Viceversa nel paziente maniacale esistono insieme a disturbi del
contenuto del pensiero, i disturbi della forma del pensiero
rappresentati dall‘ accelerazione ideativa, forse perché il
pensiero è estremamente rapido
• Si nota altresì un’abnorme produzione ideica con carenza dei
meccanismi selezionatori, logici e finalizzati strutturanti il
pensiero (Jaspers)
• Nei casi più gravi il decorso ideico è talmente veloce che
l’eloquio diventa continuo ed inarrestabile (logorrea), persino
sconnesso,
• fino ad arrivare alla cosiddetta fuga del pensiero, in cui il
pensiero si sussegue a ritmo incessante ed il soggetto stesso
non è in grado di seguire, di tener testa a queste idee.
9. Dissociazione ideativa
• Rappresenta il disturbo della forma del pensiero
caratteristico dello schizofrenico.
• Si intende per dissociazione ideativa l'allentamento
fino alla rottura dei nessi associativi delle idee.
Ascoltiamo gli schizofrenici, ma abbiamo l'impressione
che le varie idee non siano collegate in maniera
logica.
• Le singole idee non appaiono collegate tra di loro nella
consueta concatenazione.
• I pensieri vengono espressi in maniera incongrua,
sconnessa, strana, incoordinata, bizzarra, caotica.
10. Dissociazione ideativa “L’insalata di parole”
• È come se i concetti fossero stati gettati in un
vaso, mescolati assieme, ed estratti casualmente
uno per volta casualmente e collegati tra di loro
mediante forme grammaticali e rappresentazioni
ausiliare (Bleuler, 1991)
• Nei casi gravi si arriva alla c.d “insalata di parole”
12. Disturbi parcellari del pensiero
Condensazione
• Due o più frammenti delle idee si fondono in
una nuova idea bizzarra o incongrua
13. Disturbi parcellari del pensiero
Tangezialità
• La tangenzialità è un disturbo in seguito al quale un
soggetto risponde ad una precisa domanda in maniera
solo marginalmente collegata al tema della domanda
stessa.
• Nella tangenzialità il fine è solo marginalmente perseguito
e il soggetto non risponde alla domande in maniera diretta
e pertinente, ma parte da un punto senza mai arrivare
all’obiettivo desiderato.
14. Disturbi parcellari del pensiero
Tangezialità
• Esempio:
– Alla domanda: “Di quale città è lei?”
– Risponde: “ Beh, questa è una domanda a cui è difficile rispondere
a causa dei miei genitori … io sono nato nell’Italia del nord, anche
se i tratti del mio viso non sembrerebbero confermare questo
fatto… il problema è dei miei nonni, i genitori di mia madre, loro
sono immigrati… al loro tempo il lavoro scarseggiava ed era
difficile….”
15. Disturbi parcellari del pensiero
Deragliamento
• Fenomeno per il quale il filo del pensiero sembra per un
certo tempo essere logico poi improvvisamente devia da
un tema ad un altro.
• Si verifica un allentamento dei nessi associativi fino alla
perdita di finalizzazione con totale incoerenza.
• Il “filo del discorso” interno tiene per il soggetto al punto
che questi sarà meravigliato dalle richieste di spiegazione
del senso delle sue parole.
16. Disturbi parcellari del pensiero
Deragliamento
• Esempio:
– Domanda: “ Qual’è l’obiettivo della visita di oggi?
– Risposta: “Sono venuto qui… non si passa con il rosso. La barca
potrebbe affondare ma la maestra non è arrabbiata con me…”
• Alla richiesta di chiarificazione dalle parole del soggetto si
potrebbe dedurre che egli voleva raccontare la sua rabbia
di essere arrivato in ritardo per via dei semafori e della sua
intenzione di trovare comprensione, come faceva la sua
maestra quando sbagliava i compiti da piccolo anche se si
sentiva di essere come una barca che affonda.
17. Disturbi parcellari del pensiero
Iperinclusione
• Fenomeno caratteristico della ideazione del paziente
schizofrenico per il quale determinati contenuti parassiti
che il soggetto normale elimina (a chiunque di noi capita
che mentre si sta pensando a qualcosa ci si trova di fronte
a contenuti parassiti che normalmente eliminiamo,
ritornando al contenuto precedente del pensiero) mentre il
paziente schizofrenico è incapace di eliminare e questi
contenuti entrano in quello che è il suo pensiero, il suo
discorso.
18. Disturbi parcellari del pensiero
Barrage o blocco
• Si intende l'interruzione improvvisa del flusso del pensiero;
un arresto brusco e inaspettato dell’eloquio, a cui sottende
un probabile arresto del flusso associativo.
19. • Ecolalia
• Parafrasia
• Parafrasia fonemica
• Parafrasia
semantica
• Associazioni per
assonanza
• In questa categoria
rientrano delle alterazioni
fonemiche, somatiche e
semantiche che pur non
rivestendo un ruolo
importante nell’ambito
della trattazione dei
disturbi formali del
pensiero possono talvolta
essere individuati nella
clinica.
Alterazioni elementari
del linguaggio
20. Alterazioni elementari del linguaggio
Ecolalia
• Disturbo abbastanza raro, più frequente nei bambini.
• In alcuni casi può imitare, sia il tono della voce che nella
mimica, persone che sono nel suo ambiente ma che non si
rivolgono a lui direttamente.
• Attualmente è più identificabile sottoforma di ripetizione
dell’ultima parola della domanda:
– D: Come ti chiami?
– R: Come mi chiamo? Mi chiamo…..
21. Alterazioni elementari del linguaggio
Parafrasia
• Il paziente adopera nel suo eloquio delle vecchie parole in
un’accezione nuova o comunque non comune
22. Alterazioni elementari del linguaggio
Parafrasia fonemica
• Alcune parole pronunciate dal soggetto sono difficilmente
comprensibili in quanto suoni o sillabe non seguono la
normale sequenza.
• Normalmente il soggetto affetto da questa alterazione è in
grado di riconoscerla e di correggerla.
23. Alterazioni elementari del linguaggio
Parafrasia semantica
• Il soggetto fa uso di termini inappropriati pur volendo dire
qualcosa di specifico.