SISMABONUS & ECOBONUS Gli aspetti tecnici ingegneristici degli interventi di mitigazione del rischio sismico e del miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici civili.
Convegno "La vulnerabilità sismica degli edifici esistenti. Sismabonus. Criteri di intervento con materiali compositi innovativi" organizzato dagli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti di Frosinone, con la collaborazione dell'Università di Cassino. Frosinone, 10 Maggio 2019
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Modalità di svolgimento delle funzioni del direttore dei lavori D.M. 07/03/20...
SISMABONUS & ECOBONUS Gli aspetti tecnici ingegneristici degli interventi di mitigazione del rischio sismico e del miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici civili.
1. SISMABONUS & ECOBONUS
Gli aspetti tecnici ingegneristici degli interventi di mitigazione del rischio sismico e del
miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici civili.
Ing. Pierluigi Pascale
ArchLivIng srl
16. Concetti base per l’assegnazione della classe di
rischio sismico e calcolo degli incrementi di
classe secondo le linee guida sul SismaBonus
17. RISCHIO SISMICO
Pericolosità inferiore ma esposizione alta → rischio alto per la vita
umana per le conseguenze economiche in caso di fermo attività
produttive
Pericolosità elevata – esposizione nulla → rischio nullo
La pericolosità sismica P (definita anche sismicità del luogo) è costituita dalla probabilità che si verifichino terremoti di una data entità in un
data zona ed in un prefissato intervallo di tempo.
La vulnerabilità sismica V misura la predisposizione di una costruzione, di una infrastruttura o di una parte del territorio a subire danni per
effetto di un sisma di prefissata entità
L’esposizione E è costituita dal complesso dei beni e delle attività che possono subire perdite per effetto del sisma.
18.
19. Il SISMABONUS si applica in tutte le zone
sismiche 1,2,3 di Italia
Frosinone – Zona sismica 2
20. 8 Classi di Rischio dalla A+ alla G
Metodo semplificato → per valutazione speditiva ai soli edifici in muratura e per interventi
locali
Metodo convenzionale → applicabile a qualsiasi tipo di struttura
Passaggio solo di 1 Classe di Rischio → Se attraverso il metodo semplificato si adottano interventi locali
Se l’intervento riduce il rischio ma non consente il passaggio alla Classe di Rischio minore, si può ricorrere a sgravi fiscali minimi (detrazione del
50%).
Per le singole unità immobiliari la classe di rischio coincide con il fattore inerente la sicurezza strutturale dell’edificio
Per aggregati edilizi si può far riferimento al metodo semplificato
LE CLASSI DI RISCHIO SISMICO
D.M. 28 Febbraio 2017
21. IMMAGINE DEL PALAZZO EX-BORSA
LA CLASSE DI RISCHIO SISMICO SI ATTRIBUISCE SEMPRE
ALL’UNITA’ STRUTTURALE
UNITÁ STRUTTURALE → continuità da cielo a terra
per quanto riguarda il flusso dei carichi verticali e
delimitata o da spazi aperti, o da giunti strutturali.
(§8.7.1 NTC2018)
UNITÁ IMMOBILIARE ogni parte di immobile che, nello
stato di fatto in cui si trova, è di per se stessa utile ed
atta a produrre un reddito proprio
D.M. 28 Febbraio 2017
23. STRUTTURE IN
CALCESTRUZZO
ARMATO
Passaggio superiore immediato eseguendo solamente interventi locali di rafforzamento, se sono
presenti:
• Confinamento di tutti i nodi perimetrali non confinati dell’edificio
• Opere volte a scongiurare il ribaltamento delle tamponature perimetrali presenti sulle facciate
• Eventuali opere di ripristino delle zone danneggiate e/o degradate
Nell’intervenire su tali costruzioni è opportuno il dimensionamento dei
collegamenti riferito
al criterio di gerarchia delle resistenze
adottando collegamenti duttili e prevedendo sistemi di ancoraggio
efficaci e pertanto lontani dai lembi esterni degli elementi
PASSAGGIO DI UNA CLASSE DI RISCHIO SISMICO PER EDIFICI IN C.C.A.
D.M. 28 Febbraio 2017
24. ALCUNI ESEMPI DI INTERVENTI SU TELAI IN CALCESTRUZZO ARMATO
Intervento
nodi non confinati
25. STRUTTURE IN C.C.A.
PREFABBRICATO
Passaggio superiore immediato eseguendo solamente interventi locali di rafforzamento, se
NON sono presenti:
• Carenze nelle unioni di elementi strutturali rispetto azioni sismiche
• Carenza di connessione tra il sistema di tamponatura esterna e la struttura portante
• Carenza di stabilità dei sistemi presenti internamente al capannone, quali macchinari o
scaffalature, privi di sistemi di controventamento e che possono indurre danni alle strutture che li
ospitano
Nell’intervenire su tali costruzioni è opportuno il dimensionamento dei
collegamenti riferito
al criterio di gerarchia delle resistenze
adottando collegamenti duttili e prevedendo sistemi di ancoraggio
efficaci e pertanto lontani dai lembi esterni degli elementi
PASSAGGIO DI UNA CLASSE DI RISCHIO PER EDIFICI PREFABBRICATI:
DIREZIONALI/CENTRI COMMERCIALI/INDUSTRIALI
26. ALCUNI ESEMPI DI INTERVENTO PER ELIMINAZIONE DELLE CARENZEIN STRUTTURE
PREFABBRICATE
Collegamenti trave-tegolo
Collegamento pilastro-trave-tegolo
Collegamento pilastro-pannello
ELIMINAZIONE CARENZE STRUTTURALI
28. STRUTTURE IN MURATURA
Classe di
vulnerabilità
V5
Classe di
vulnerabilità
V4
Classe di
rischio
D*
Classe di
rischio
C*
29. STRUTTURE IN MURATURA
Soluzioni di intervento locale
Ristilatura armata sulla faccia
esterna della muratura
- Rinforzo muratura
Rete GFRM e fiocchi
-Rinforzo parete
muraria
30. PER MITIGAZIONE VULNERABILITA’ SENZA PASSAGGIO DI CLASSE:
comignoli, parapetti, muri in falso su solaio (elementi strutturali
secondari)
INTERVENTI LOCALI CHE CONSENTONO LA DETRAZIONE FISCALE
DEL 50% SENZA PASSAGGIO DI CLASSE DI RISCHIO SISMICO
32. Indici di sicurezza della struttura (IS-V) o Indice di Rischio (IR)
METODO
CONVENZIONALE
LA CLASSE DI RISCHIO SISMICO E’ IL VALORE MINIMO DI DUE
PARAMETRI
D.M. 28 Febbraio 2017
33. PAM INDICE DI RISCHIO
CLASSE DI RISCHIO - Minimo tra PAM e IR
METODO
CONVENZIONALE
PAM:COSTO DI RIPARAZIONE DEI DANNI RIPARTITO ANNUALMENTE: 3%
DEL CR NELL’ESEMPIO CON CLASSE D
D
C
D.M. 28 Febbraio 2017
68. LIVELLO DI IMPATTO DI INTERVENTO
Livelli di impatto Intervento – Struttura
Poco invasivo
Non prevede lo sfollamento o l’interruzione
di attività
•
Mediamente invasivo
Parziale sfollamento ed interruzione
controllata delle attività
• •
Invasivo
Totale sfollamento con interruzione delle
attività
• • •
Interventi su MURATURA Passaggio di 1 classe
Interventi locali Livello di impatto
Scuci e cuci e ripristino delle zone danneggiate •
Messa in sicurezza degli elementi non strutturali •
Eliminazione delle spinte a vuoto •
Collegamento degli elementi verticali ed orizzontali – e tra elementi verticali • •
Stabilizzazione fuori piano di pareti con elevate dimensioni in altezza e
larghezza
• •
Sostituzione architravi • •
Interventi su MURATURA Passaggio di 2 classi
Interventi globali Livello di impatto
Irrigidimento orizzontamenti • • •
Inserimento di diatoni nella muratura • •
Cerchiature •
Incremento resistenza a taglio e duttilità • •
Ringrosso fondazione • • •
69. Livelli di impatto Intervento – Struttura
Poco invasivo
Non prevede lo sfollamento o l’interruzione
di attività
•
Mediamente invasivo
Parziale sfollamento ed interruzione
controllata delle attività
• •
Invasivo
Totale sfollamento con interruzione delle
attività
• • •
Interventi su C.C.A. Passaggio di 1 classe
Interventi locali Livello di impatto
Confinamento nodi
• •
Presidi anti-ribaltamento delle tamponature perimetrali
•
Ripristino di lesioni o zone degradate
• •
Rinforzo di elementi trave
• •
Interventi su C.C.A. Passaggio di 2 classi
Interventi globali Livello di impatto
Controventi interni o esterni
• • •
Rinforzo base pilastri con FPR
• •
Irrigidimento orizzontamenti
• • •
Consolidamento fondazioni
• • •
Installazione di dissipatori sismici
• • •
LIVELLO DI IMPATTO DI INTERVENTO
70. Livelli di impatto Intervento – Struttura
Poco invasivo
Non prevede lo sfollamento o l’interruzione
di attività
•
Mediamente invasivo
Parziale sfollamento ed interruzione
controllata delle attività
• •
Invasivo
Totale sfollamento con interruzione delle
attività
• • •
Interventi su PREFABBRICATO Passaggio di 1 classe
Interventi locali Livello di impatto
Eliminazione carenze unioni strutturali (Collegamenti tegoli/trave –
trave/pilastro )
•
Eliminazione carenze unione pannello/struttura
•
Messa in sicurezza di impianti, macchinari e scaffalature
•
Interventi su PREFABBRICATO Passaggio di 2 classi
Interventi globali Livello di impatto
Controventi interni o esterni
• •
Rinforzo base pilastri con FPR
• •
Rinforzo di fondazioni
• •
Installazione di dissipatori sismici
• •
LIVELLO DI IMPATTO DI INTERVENTO
72. STRUTTURE PREFABBRICATE
Sez. pilastro Verifiche
Num. C/D
1-2-3-5-6-7-9 45%
4-12-13 48%
8 25%
10-11 (I°) 30%
10-11 (II°) 32%
14-15-16 (I°) 49%
14-15-16 (II°) 51%
17 100%
20-21-22-23 42%
24-25-26 71%
Stato di FATTO
Modellazione
Analisi
Stabilimento produttivo con 8000 m2 corpo fabbrica
1800 m2 corpo uffici
73. CLASSE
F
LINEE GUIDA PER L’ATTRIBUZIONE DELLA CLASSE DI RISCHIO SISMICO
METODO
CONVENZIONALE
SLR SLC SLV SLD SLO SLID
CLASSE DI
RISCHIO
Ir [%] 25% 29% 66% 79%
PAM,rif 1,13%
PAM,c 5,63%
IS-V 29%
74. STRUTTURE PREFABBRICATE
Stato di PROGETTO
ELEMENTI C/D (C/D)min
PILASTRI
1-2-3-5-6-7-9 100% ≥ 60%
4-12-13 100% ≥ 60%
8 74% ≥ 60%
10-11 (I°) 71% ≥ 60%
10-11 (II°) 77% ≥ 60%
14-15-16 (I°) 100% ≥ 60%
14-15-16 (II°) 100% ≥ 60%
20-21-22-23 100% ≥ 60%
Progettazione
architettonica
Progettazione strutturale
Stabilimento produttivo con 8000 m2 corpo fabbrica
1800 m2 corpo uffici
77. CLASSE DI RISCHIO
CLASSE
B
LINEE GUIDA PER L’ATTRIBUZIONE DELLA CLASSE DI RISCHIO SISMICOMETODO
CONVENZIONALE
SLR SLC SLV SLD SLO SLID
PAM,rif 1,13%
PAM,c 1,06%
IS-V 73%
Ir [%] 71% 73% 122% 133%
78. CLASSE DI
RISCHIO
CLASS
EB
LINEE GUIDA PER L’ATTRIBUZIONE DELLA CLASSE DI RISCHIO SISMICO
METODO
CONVENZIONALE
CLASS
E
CLASSE DI
RISCHIO
Carpenteria metallica – CONTROVENTI : 50 €/mq
PALI TRIVELLATI : 30 €/mq
PLINTI : 20 €/mq
ELIMINAZIONE CARENZE STRUTTURALI
Collegamenti pilastro-trave e pannelli laterali : 18 €/mq
Controventi
Pali triv.
Plinti
Eliminazione
carenze
0
10
20
30
40
50
€/mq
Controventi Pali triv. Plinti Eliminazione carenze
79. STRUTTURE PREFABBRICATE IN C.C.A.
ESEMPIO DI PROGETTAZIONE
Edificio a due piani di 1800 mq adibito ad uffici
81. CLASSE
E
LINEE GUIDA PER L’ATTRIBUZIONE DELLA CLASSE DI RISCHIO SISMICO
METODO
CONVENZIONALE
SLR SLC SLV SLD SLO SLID
CLASSE DI
RISCHIO
PAM,rif 1,13%
PAM,c 3,58%
IS-V 34%
Ir [%] 32% 34% 75% 86%
83. LINEE GUIDA PER L’ATTRIBUZIONE DELLA CLASSE DI RISCHIO SISMICO
Miglioramento sismico struttura prefabbricata
84. CLASSE DI
RISCHIO
CLASSE
B
LINEE GUIDA PER L’ATTRIBUZIONE DELLA CLASSE DI RISCHIO SISMICO
METODO
CONVENZIONALE
SLR SLC SLV SLD SLO SLID
Ir [%] 71% 73% 122% 133%
PAM,rif 1,13%
PAM,c 1,44%
IS-V 73%
85. POST - INTERVENTO
CLASS
B
LINEE GUIDA PER L’ATTRIBUZIONE DELLA CLASSE DI RISCHIO SISMICO
METODO
CONVENZIONALE
CLASS
E
ANTE - INTERVENTO
Carpenteria metallica : 17,00 €/mq
PALI TRIVELLATI : 60 €/mq
PLINTI : 40 €/mq
ELIMINAZIONE CARENZE STRUTTURALI
Collegamenti pilastro-trave e pannelli laterali : 18 €/mq
SETTI CLS/ACCIAIO : 35 €/mq
Carpenteria metallica
Pali
PlintiEliminazione carenze
Setti
0
10
20
30
40
50
60
€/mq
Carpenteria metallica Pali Plinti Eliminazione carenze Setti
95. Deposito e distribuzione prodotti chimici – Ferrara
Struttura realizzata tra 1980 – 1981:
• Tipologia costruttiva – calcestruzzo cementizio
prefabbricato
• Fondazione composta da plinti isolati
• Classe d’uso III, relativo coeff. d’uso Cu = 1,5
Stato di FATTO
106. SICUREZZA DEI MAGAZZINI – SCAFFALATURE
Indagine del danno
Un corrente, una mensola o un ripiano è da considerarsi sovraccarico se si è verificata una deformazione
permanente o se la flessione è maggiore di quella specificata.
L/200 per correnti di scaffalature porta-pallet e scaffali di acciaio
Per tutte le scaffalature e strutture di scaffali servite da carrello elevatore a forche, la non verticalità sotto
carico non deve eccedere 1/200.
Qualsiasi spostamento oltre tale livello deve essere comunicato al fornitore per un controllo del progetto.
Si deve, inoltre, tenere conto di tutte le ulteriori deformazioni del pavimento dovute a consolidamento e
assestamento del terreno sotto il massetto.
In caso di montanti di scaffalature a mensola, la flessione laterale sotto il carico verticale influenza
sostanzialmente la non verticalità
111. Detrazioni fiscali
(Ecobonus)
Legge 30 dicembre 2018, n. 145
Utili anche:
AE «LE AGEVOLAZIONI FISCALI PER IL RISPARMIO ENERGETICO» edizione marzo 2019
Decreto Legge 30/04/2019 n. 34 (decr. Sviluppo) riguardo cessione
credito
112. L’ ECOBONUS RIGUARDA:
le spese sostenute entro il 31 dicembre 2019,
nel caso di interventi sulle singole unità immobiliari
le spese sostenute entro il 31 dicembre 2021,
nel caso di interventi sulle parti comuni degli edifici.
113. 100.000 euro 65% di 153.846,15 euro
60.000 euro 50% di 120.000 euro
50% di 60.000 euro
60.000 euro 50% di 120.000 euro
30.000 euro 50% di 60.000 euro
100.000 euro 65% di 153.846,15 euro
30.000 euro
65% di 46.153,84 euro
non è previsto un limite massimo di
detrazione
detrazione massima
SINGOLE UNITA' IMMMOBILIARI DETRAZIONE MASSIMA PER I PRINCIPALI INTERVENTI
sostituzione di impipanti esistenti con micro-cogeneratori (risparmio minimo >20%)
Tipo di intervento
installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda
60.000 euro
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a
condensazione ad aria o ad acqua (classe > A)
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di pompe di
calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia
sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a
condensazione ad aria o ad acqua (classe > A) + sist. Termoregolazione evoluti
riqualificazione energetica di edifici esistenti
su involucro opaco di edifici esistenti (per esempio, paretitetti e pavimenti, NO
finestre)
Acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi
65% di 92.307,69 euro
sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla
produzione di acqua calda sanitaria
acquisto e posa in opera di schermature solari
acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori
di calore alimentati da biomasse combustibili
dal 2016, acquisto, installazione e messa in opera di dispositivi multimediali per il
controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di
climatizzazione delle unità abitative
114. interventi che conseguono almeno la qualità media di cui al DM 26 giugno 2015
PARTI COMUNI DI CONDOMINI AMMONTARE COMPLESSIVO DELLE SPESE
Tipo di intervento di EFFICIENTAMENTO ENERGETICO detrazione massima
N x 70% x 40.000 euro (Esempio per
condominio 6 appartamenti 70% x 40.000
euro x 6 = 168.000 euro
interventi che riguardano almeno il 25% della superficie dell'involucro
N x 75% x 40.000 euro (Esempio per
condominio 6 appartamenti 75% x 40.000
euro x 6 = 180.000 euro)
PARTI COMUNI DI CONDOMINI AMMONTARE COMPLESSIVO DELLE SPESE
riqualificazione energetica + riduzione di 1 classe rischio sismico
classe di rischio sismico Inferioreper i quali spetta la detrazione dell’80 o 85%
N x 80% x 136.000 euro (Esempio per
condominio 6 appartamenti 80% x 136.000
euro x 6 = 652.800 euro)
riqualificazione energetica + riduzione di 2 classi rischio sismico
N x 85% x 136.000 euro (Esempio per
condominio 6 appartamenti 85% x 136.000
euro x 6 = 693.600 euro)
Tipo di intervento di EFFICIENTAMENTO ENERGETICO + RIDUZIONE RISCHIO SISMICO detrazione massima
121. Cessione del credito
Agenzia Entrate Provvedimento 19/04/2019 n. 100372
Decreto Legge 30/04/2019 n. 34 (decr. Sviluppo)
122. Il Decreto Crescita interviene anche sulle norme che regolano le detrazioni fiscali
riservate ai proprietari che decidono di effettuare interventi di messa in sicurezza
antisismica e riqualificazione energetica sulle proprie abitazioni.
Con l’obiettivo di incentivare maggiormente la realizzazione degli interventi il Decreto
Crescita stabilisce che il soggetto che effettuerà gli interventi di messa in sicurezza dal
rischio sismico e di efficientamento energetico potrà ricevere un contributo, anticipato
dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo
spettante.
Cessione del credito