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SINDROME ATASSICASINDROME ATASSICA
OSPEDALE CIVILE VOLTA MANTOVANA S.R.L.
Via Tonello 5, 46049 Volta Mantovana (MN)
UNITÀ DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
Responsabile: Dott. ANDREA ZATTIN
SINDROME ATASSICASINDROME ATASSICA
Categoria speciale ad alto potenziale
invalidante
Non è una sindrome paralitica e ritrova la
sua patogenesi nel sistema cerebellare
Il danno non è rappresentato dalla perdita
del movimento ma da una imperizia nel
controllo del movimento presente
SINDROME ATASSICASINDROME ATASSICA
Frequentemente
trattata con
procedure
riabilitative non
dedicate.
CERVELLETTO = STRAORDINARIO CALCOLATORECERVELLETTO = STRAORDINARIO CALCOLATORE
L’uomo per muoversi con abilità in posizione
eretta e per esprimere la sua creatività con un
perfetto controllo del suo corpo, della sua
mano e della sua fluidità verbale dispone di
un imponente neurosistema che trova al suo
centro il cervelletto, con il quale è in grado di
gestire una mastodontica attività riflessa.
SISTEMA CEREBELLARESISTEMA CEREBELLARE
Attività riflessa promossa da INPUT AFFERENZIALI integrati
e selezionati nel cervelletto e da questo utilizzati per esprimere
l’OUTPUT EFFETTORE controllo del movimento
SISTEMA CEREBELLARESISTEMA CEREBELLARE
SCOPO ESISTENZIALE
L’EQULIBRIO
STATICO-DINAMICO
DEL CORPO
SISTEMA CEREBELLARESISTEMA CEREBELLARE
Analizzando il percorso attraverso il quale il
sistema raggiunge tale scopo
è possibile ipotizzare procedure riabilitative
razionali. razionali
SISTEMA CEREBELLARE PILOTA AUTOMATICOSISTEMA CEREBELLARE PILOTA AUTOMATICO
ATASSIA GUIDA BALORDA di un pilota
incapace su una macchina di straordinaria fattura.
RIABILITAZIONE DELLE SINDROMIRIABILITAZIONE DELLE SINDROMI
ATASSICHEATASSICHE
Riaddestramento del pilota automatico,
trasmettendogli le più elementari nozioni a
cui attenersi, nozioni appartenenti ad un
programma già depositato nel sistema
cerebellare e successivamente perduto.
PROCESSO DI APPRENDIMENTO MOTORIOPROCESSO DI APPRENDIMENTO MOTORIO
PROGRAMMAZIONE DEL SISTEMA CEREBELLARE
(messa a punto del suo software)
Il corpo umano si trova a suo agio “IN
PIEDI” ed in piedi svolge molte attività
relazionali, svincolando gli arti superiori
dalle esigenze posizionali e dinamiche del
restante sistema motorio.
Nell’uomo l’arto superiore abbandona il ruolo locomotorio
proprio dei quadrupedi per dedicarsi all’espressività
manipolativa, creativa, grafica.
Più alta gerarchia neurologica
corteccia cerebrale
I primi 20 mesi di vita del bambino sono una
tappa di addestramento alla gestione del suo
corpo per raggiungere la posizione eretta e
liberare gli arti superiori, abbandonando
gradualmente l’appoggio manuale.
Solo se la perizia di pilotaggio del neurosistema si
evolve di pari passo con la crescita della macchina
è possibile raggiungere prestazioni di particolare
abilità proprie del gesto sportivo o artistico.
EFFETTO BALLERINAEFFETTO BALLERINA
Il gesto artistico, sportivo o acrobatico altro non è
che una gigantografia di un gesto comune.
MACCHINA UOMOMACCHINA UOMO
 200 ELEMENTI SCHELETRICI
 500 PUNTI DI LIBERTA’
REGOLE MECCANICHE COMUNI AREGOLE MECCANICHE COMUNI A
TUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICITUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICI
I° REGOLA: - minimale ampiezza delle
superfici articolari
- costante inclinazione delle
superfici rispetto
all’ortogonale gravitazionale
SUPERFICI ARTICOLARI = basi di appoggio del segmento
anatomico sovrastante
BASI DI APPOGGIO = piano inclinato che sollecita moti angolari
associati a moti traslatori
I movimenti traslatori si amplificano quando
la macchina presenta una particolare lassità
ligamentosa o per fattori costituzionali o per
eventi traumatici, distorsioni o per cause
mediche.
EFFETTO PIANO INCLINATOEFFETTO PIANO INCLINATO
La forza peso incontra la superficie di
appoggio lontano dall’ortogonale,
generando un effetto statico di pressione e
un effetto dinamico traslatorio.
EFFETTO PIANO INCLINATOEFFETTO PIANO INCLINATO
Il corpo umano in posizione eretta, appoggia grandi masse
anatomiche su minime superfici di appoggio: capo su
atlante, tronco sulla prima vertebra sacrale, bacino sulla
testa femorale e così via, in costante rischio di caduta.
L’effetto statico e dinamico della forza
gravitazionale può essere amministrata con:
Controforza muscolare
(tensione muscolo/ligamentosa)
Correzione attiva dell’inclinazione del
piano
MODELLO DEI CONIMODELLO DEI CONI
CAPOVOLTICAPOVOLTI
L’effetto piano inclinato può essere letto ad
ogni livello articolare del nostro corpo.
REGOLE MECCANICHE COMUNI AREGOLE MECCANICHE COMUNI A
TUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICITUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICI
II°REGOLA: Vocazione del nostro corpo e di ogni
elemento anatomico che lo compone di restare il più
a lungo possibile sulla stessa base di appoggio su cui
è atterrato.
MINIMI AGGIUSTAMENTI SEGMENTALI
AGGIUSTAMENTI SEGMENTALIAGGIUSTAMENTI SEGMENTALI
Il corpo umano dispone di una innumerevole serie
di punti di libertà senza i quali l’uomo sarebbe
condannato a rincorrere costantemente il suo
baricentro per offrirgli una base su cui cadere.
REGOLE MECCANICHE COMUNI AREGOLE MECCANICHE COMUNI A
TUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICITUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICI
III° REGOLA:
Alto posizionamento dei baricentri nei vari
segmenti anatomici, sempre lontani dal
vincolo o dalla base.
REGOLE MECCANICHE COMUNI AREGOLE MECCANICHE COMUNI A
TUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICITUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICI
Il corpo umano, programmato per muoversi in
posizione eretta, a fatica mantiene gli
atteggiamenti statici e tutta la sua morfologia
facilita ogni espressione dinamica.
APPOGGIO MONOPODALICO
Atteggiamento ad alta instabilità
LA STRUTTURA ANATOMICA DEL CORPO
UMANO E’ UNA VERA CONGIURA CONTRO
L’EQUILIBRIO STATICO.
Perche’ il corpo umano risultaPerche’ il corpo umano risulta
così instabile?così instabile?
FISICA MECCANICA:
Per rimuovere un corpo dallo stato di quiete
occorre applicare una forza perturbante di
grandezza sempre maggiore rispetto all’indice
di stabilità del corpo in quiete.
““PESO”PESO”
Energia implicita in ogni elemento
anatomico
Energia che il corpo utilizza sempre in
ogni gesto ed in ogni postura come forza
stabilizzante per la quiete e come forza
motrice per il movimento.
POSIZIONE DI RIPOSOPOSIZIONE DI RIPOSO
L’ampia base impedisce che l’intervento di forze
perturbanti combinandosi con la forza-peso portino
ad una risultante diretta fuori dalla base di appoggio.
Nel corpo umano il peso realizza movimento
ad effetti dinamici in quanto la MACCHINA
CORPO UMANO è composta da elementi
articolati privi di una rassicurante base di
appoggio.
I vari segmenti anatomici del corpo umano
si muovono sollecitati dal peso seguendo
percorsi programmati dalla morfologia
articolare.
REGOLE MECCANICHE COMUNI AREGOLE MECCANICHE COMUNI A
TUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICITUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICI
CONCLUSIONI
L’elasticità dei vincoli articolari, la
morfologia delle superfici articolari ed il
limitato sviluppo dell’area articolare
d’appoggio insieme all’altezza del baricentro
offrono alla forza-peso continue occasioni per
evocare da sola gestualità anche complesse.
EQUILIBRIO STATICOEQUILIBRIO STATICO
Nei momenti in cui peso e base di appoggio
si incontrano sulla verticale, si ottengono
puri effetti statici che si esprimono in
trazioni o pressioni.
EQULIBRIO DINAMICOEQULIBRIO DINAMICO
Gli effetti statico-dinamico del peso si
confrontano con effetti statico-dinamici delle
forze muscolari, degli attriti, delle forze esterne
al corpo umano stesso e delle forze di inerzia.
INDICE di STABILITA’(I.S.): Ampiezza base di appoggio (AB)
Altezza baricentro ( H BR)
INTERFERENZE DIINTERFERENZE DI
STABILITA’STABILITA’
Grandezza forza-peso
Orientamento forza-peso in rapporto alla
base di appoggio
Attriti interni fra corpo e basi di
appoggio
Tenuta base di appoggio
Deformabilità base di appoggio
Piccola base di appoggio
Alto baricentro
Grande forza-peso
Basso baricentro
Ampia base di appoggio
Evanescente forza-peso
LA STABILITA’ DI UN EQUILIBRIO E’
ESPRESSA DALLA QUANTITA’ DI
FORZA CHE OCCORE PER ROMPERE
L’EQUILIBRIO STESSO, CIOE’ DALLA
GRANDEZZA DELLA FORZA
DESTABILIZZANTE.
MACCHINA UMANAMACCHINA UMANA
FORZA PESO
Fonte di energia
per il movimento
FORZA MUSCOLARE
Controllo dell’assetto
statico e dinamico del corpo
FORZA MUSCOLAREFORZA MUSCOLARE
Interviene dove il peso non può agire,
modula nel corso della traiettoria il gesto
per definire la direzione e la velocità.
Controlla il gesto motorio anche quando
agisce il peso come prima forza motrice.
FORZA MUSCOLARE = BRACCIO DELFORZA MUSCOLARE = BRACCIO DEL
SISTEMA CEREBELLARESISTEMA CEREBELLARE
MODULI FUNZIONALI
FORZE DI INERZIAFORZE DI INERZIA
L’equilibrio dinamico (su una base in movimento) di
un elemento anatomico è mantenuto da FORZE DI
INERZIA evocate ora dalla forza-peso ora dalla forza
muscolare.
L’equilibrio inerziale dell’intero corpo viene
realizzato da silenti contrazioni del tricipite surale
e dal tibiale anteriore che stabilizzano, in senso
antero-posteriore o latero-laterale, l’intera
macchina motoria.
IL CERVELLETTOIL CERVELLETTO
1. Peduncolo cerebellare superiore
2. Peduncolo cerebellare medio
3. Peduncolo cerebellare inferiore
IL CERVELLETTOIL CERVELLETTO
NUCLEI CEREBELLARI PROFONDINUCLEI CEREBELLARI PROFONDI
 Regione vermiana: nuclei fastigiale
 Regione paravermiana: nuclei interposti
(globoso ed emboliforme)
 Regione laterale: nuclei dentati
CORTECCIA CEREBELLARECORTECCIA CEREBELLARE
Al verme è affidata la gestione equilibrata
del tronco, gli emisferi controllano la
gestualità degli arti.
ORGANIZZAZIONE SINAPTICAORGANIZZAZIONE SINAPTICA
FIBRE MUSCOIDI
FIBRE RAMPICANTI
INTERNEURONI: cellule dei canestri, cellule stellate e cellule di Golgi
CELLULE
DI
PURKINJE
Cellule
granulari
+
NUCLEI
CEREBELLARI
PROFONDI
-+
+
FIBRE NORADRENERGICHE
FIBRE DOPAMINERGICHE
FIBRE SEROTONINENERGICHE
-
-
-
+
ORIGINE
FIBRE MUSCOIDI: Midollo spinale
Nuclei basilari del ponte
Nuclei vestibolari
Nuclei trigeminali
Nuclei della formazione
reticolare
FIBRE RAMPICANTI: Oliva inferiore
(glutammato)
ORIGINE
FIBRE NORADRENERGICHE: Locus coeruleus
FIBRE DOPAMINENERGICHE: Substantia nigra
Mesencefalo
(tegmentum)
FIBRE SEROTONINENERGICHE: Tronco cerebrale
(nuclei del rafe)
FIBRE MUSCOIDI
Attraverso le informazioni ricevute dalle fibre afferenti e le
interazioni tra la corteccia cerebellare ed i nuclei profondi, il
CERVELLETTO effettua il monitoraggio dei movimenti in corso e
mette in azione movimenti nuovi o modificati.
CELLULE
DI
PURKINJE
Cellule
granulari
FIBRE RAMPICANTI
NUCLEI
CEREBELLARI
PROFONDI
-
+
+
FIBRE NORADRENERGICHE
FIBRE DOPAMINERGICHE
FIBRE SEROTONINENERGICHE
-
-
-
+
+
FIBRE AFFERENTI ALLAFIBRE AFFERENTI ALLA
CORTECCIA CEREBELLARECORTECCIA CEREBELLARE
TRATTO CORTICOPONTO CEREBELLARE
DALLA CORTECCIA CEREBRALE TRATTO CEREBROOLIVO CEREBELLARE
(aree motorie e sensitive)
TRATTO CEREBRO RETICOLOCEREBELLARE
DALLA CUTE, ARTICOLAZIONI, TRATTO SPINOCEREBELLARE DORSALE
MUSCOLI, ARTI E TRONCO
TRATTO SPINOCEREBELLARE VENTRALE
TRATTO SPINOCEREBELLARE ROSTRALE
TRATTO CUNEATOCEREBELLARE
FIBRE AFFERENTIFIBRE AFFERENTI
ALLA CORTECCIA CEREBELLAREALLA CORTECCIA CEREBELLARE
 Zone vermiane ed intermedie del lobo anteriore
MIDOLLO
SPINALE
 Porzione caudale del lobo posteriore
 Lobo flocculoonodulare SISTEMA VESTIBOLARE
 Emisferi cerebellari CORTECCIA CEREBRALE
FIBRE EFFERENTI DAI NUCLEIFIBRE EFFERENTI DAI NUCLEI
CEREBELLARI PROFONDICEREBELLARI PROFONDI
Nucleo fastigiale nuclei reticolari e vestibolari del tronco
cerebrale
Nuclei interposti nucleo rosso ( midollo spinale)
Nucleo dentato nucleo rosso ( oliva inferiore)
nuclei ventrale laterale ( lobo frontale)
ed intralaminari del talamo dorsale ( lobo parietale,
temporale, preforntale, regione cingolata, paraippocampica)
PRINCIPALI CIRCUITI CEREBELLARIPRINCIPALI CIRCUITI CEREBELLARI
OGNI META’ DEL CERVELLETO,
ATTRAVERSO LE SUE CONNESSIONI,
RICEVE NOTIZIE DALLA E
CONTROLLA LA META’
OMOLATERALE DEL CORPO, MENTRE
E’ IN RAPPORTO CON L’EMISFERO
CEREBRALE CONTROLATERALE.
Il cervelletto riesce a dirigere il comportamento
motorio giocando d’anticipo sulle intenzioni
motorie corticali, preparando in modo
automatico la macchina all’atteggiamento
posizionale migliore per poter poi svolgere
l’operazione motoria voluta dalla corteccia in
perfetto equilibrio evitando scompensi posturali o
cadute.
Successivamente controlla lo svolgersi
dell’operazione motoria nella velocità e nella
traiettoria garantendo il successo.
PATTERN MOTORI: operazioni motorie
volute dalla corteccia cerebrale o promosse dai
sistemi sottocorticali gestualità protagoniste
PREPATTERN MOTORI: gestualità
spontanea preparatoria del gesto protagonista.
Il calcolatore cerebellare decide la traiettoria, la
velocità, le accelerazioni del gesto protagonista per
evitare l’insuccesso.
Svolge un controllo costante per tutto il corso
dell’operazione stessa.
Il cervelletto sa utilizzare le forze di inerzia e sa
evocarle quando hanno un effetto stabilizzante, le
domina e le controlla quando hanno un effetto
destabilizzante.
INTENZIONI MOTORIE
CERVELLETTO
PREALLARME
SEGMENTI
LOCOMOTORI
AGGIUSTAMENTI
TONICI/POSTURALI
PREPARATORI
GUIDA IL
SEGMENTO ANATOMICO
IN MOVIMENTO
I° TEMPO
II° TEMPO
TRACCIATO GESTOTRACCIATO GESTO
FISIOLOGICO e PATOLOGICOFISIOLOGICO e PATOLOGICO
GESTO URGENTE precipitoso con
traiettorie e percorsi brevi
(attacco e fuga)
GESTO DI PRECISIONE lento con
traiettorie comode
CERVELLETTOCERVELLETTO GESTO PROTAGONISTAGESTO PROTAGONISTA
Previene il disequilibrio e l’effetto destabilizzante legato
ad ogni gestualità.
ASSISTENZA INTERESSATA
CERVELLETTOCERVELLETTO assetto globale delassetto globale del
corpo nei distretti non direttamente coinvolticorpo nei distretti non direttamente coinvolti
nel gesto protagonista.nel gesto protagonista.
CERVELLETTO calcola la base
di partenza ed immagina la base di
arrivo atteggiando i segmenti anatomici
che sostengono il gesto protagonista nelle
posture a massima stabilità.
PATOGENESI DELL’ATASSIAPATOGENESI DELL’ATASSIA
SINDROMI ATASSICHE PRIMITIVE SISTEMA CEREBELLARE
SINDROMI ATASSICHE SECONDARIE SISTEMA EXTRACEREBELLARE
DANNO
DANNO
SINDROMI ATASSICHESINDROMI ATASSICHE
TRANSITORIE: - ALCOLICHE
- IATROGENE
- DISMETABOLICHE
PERSISTENTI: - EREDO ATASSIE
- ACCIDENTI VASCOLARI
- NEOPLASIE
DISTURBI CIRCOLATORIDISTURBI CIRCOLATORI
Il sistema
vertebro-basilare
irrora tutto il
distretto
cerebellare spinale
tronco encefalico e
cerebellare
posteriore.
DISTURBI CIRCOLATORIDISTURBI CIRCOLATORI
Fenomeni trombotici
Fenomeni emorragici
Embolie
Aneurismi
Ischemie transitorie
Ematomi traumatici
DISTURBI CIRCOLATORIDISTURBI CIRCOLATORI
Sindrome della cerebellare superiore:
- atassia con lateropulsione omolaterale
- disartria
- nistagmo
Sindrome della cerebellare postero-inferiore:
- vertigine rotatoria
(afferenze vestibolari)
- emiatassia omolaterale
Sindrome cerebellare antero-inferiore:
- emiatassia omolaterale
- lesione trigemino (ponte)
- lesione facciale (ponte)
PROCESSI INFIAMMATORI e VIRALIPROCESSI INFIAMMATORI e VIRALI
 Varicella
 Parotite
 Virus di Epstein Barr
 Citomegalovirus
 Mycoplasma pneumonie
 Tripanosoma
 Toxoplasmosi
 Chlamydia
 Salmonella
 Sifilide
PROCESSI ATROFICI DEGENERATIVIPROCESSI ATROFICI DEGENERATIVI
 ATASSIA EREDITARIA dell’ADULTO
o atassiaspinocerebellare SCA: - SCA tipo 1 o atassia di Marie
- SCA tipo 2
- SCA tipo 3
- SCA tipo 4
- SCA tipo 5
- SCA tipo 6
- SCA tipo 7
- SCA tipo 8
- SCA tipo 9
- SCA tipo 10
- SCA tipo 11
- SCA tipo 12
- SCA tipo 13
- SCA tipo 14
 ATASSIA DENTATO-RUBRO-PALLIDO-LUISIANA (DRPLA)
 ATASSIA EPISODICA TIPO I - II
 ATASSIA EREDITARIA SPINALE DELL’ETÀ EVOLUTIVA DI
FRIEDRICH
 ATASSIA TELEANGECTASICA
 ATASSIA SPASTICA DI CHARLEVOIX-SAGUENAY
EREDOATASSIEEREDOATASSIE
 Atrofia corteccia cerebellare
(cellule di Purkinje)
 Atrofia cordoni posteriori e
laterali del midollo
 Atrofia fasci piramidali
crociati
 Atrofia fasci spinocerebellari
PROCESSI ESPANSIVIPROCESSI ESPANSIVI
FOSSA CRANICA POSTERIOREFOSSA CRANICA POSTERIORE
 Tumori intraparenchiali primitivi
(astrocitomi, medulloblastomi) ETA’ EVOLUTIVA
70%
 Tumori extraparenchimali
(meningiomi, metastasi) ETA’ ADULTA
30%
SINDROMI ATASSICHE DA STRESSSINDROMI ATASSICHE DA STRESS
Meccanico: trauma cranico
Termico: - colpo di calore
- folgorazione
Gravitazionale: atassia dell’astronauta
ATASSIE IATROGENEATASSIE IATROGENE
(DA FARMACI)(DA FARMACI)
Acido Valproico Alprazolam Amantadina Atropina Amiodarone
Buspirone Carbamazepina Carbidopa/Levodopa Cianocobalamina Citarabina
Clonazepam Clorfeniramina Clorazepato Clordiazepossido Diazepam
Dimenidrinato Disulfiram Etanolo Etosuccimide Felbamato
Fenitoina Fluorouracile Fluorazepam Flurbiprofene Gabapentin
Ifosfamide Interferone gamma Lamotrigina Levodopa Litio
Carbonato
Lorazepam Metronidazolo Meprobramato Metotrexato Mexiletina
Minociclina Modafanil Oxazepam Oxcarbazepina Pentobarbital
Piridossina Prazepam Primidone Procarbazina Spironolattone
Temazepam Temozolomide Tiagabina Topiramato Triazolam
Vancomicina Vincristina Vinorelbina
ATASSIAATASSIA
A- TAXIS: privo di ordineprivo di ordine
mancata coordinazione del movimentomancata coordinazione del movimento
Quando si realizza un turbamento del sistema cerebellare in
qualunque punto afferenziale o efferenziale o al centro del
sistema stesso, compare la sdr. Atassica globale o settoriale a
seconda del focolaio patogeno.
SEGNI CLINICI DISEGNI CLINICI DI
DISFUNZIONE CEREBELLAREDISFUNZIONE CEREBELLARE
VERME: gestione equilibrata del tronco e di tutti i
pattern motori dedicati alla meccanica verbale.
EMISFERI LATERALI CEREBELLARI: controllo
spazio/temporale della gestualità degli arti.
ESAME OBIETTIVOESAME OBIETTIVO
 Tono muscolare (ipotonia, ipertonia)
 Riflessi: profondi, propriocettivi o osteotendinei
cutanei
mucosi
patologici
 Prove antigravitarie
 Forza segmentale
 Sensibilità: superficiale o esterocettiva
profonda o propriocettiva
combinata o discriminativa
 Coordinazione motoria: prova indice-naso
prova calcagno-ginocchio
 Stazione eretta
- Prova filo a piombo
- Prova Romberg
- Prova Romberg sensibilizzata
SEGNO ATASSICOSEGNO ATASSICO
Disordini della postura e dell’incedere
(base allargata, marcia tandem non
concessa, abasia, astasia)
Titubanza (tremore ritmico di corpo e
testa)
Posizioni ruotate o inclinate della testa
Nistagmo di fissazione (difficoltà a
mantenere lo sguardo su un punto fermo)
SEGNO ATASSICOSEGNO ATASSICO
Dismetria (ipometria, ipermetria, errore di
misura nella presa di un bersaglio)
Asinergia (difficoltà nella regolazione
tonica fra muscoli antagonisti e agonisti
nello svolgere un gesto)
Segno del rimbalzo (difficoltà nell’arresto
di un gesto che viene contrastato)
Tremore statico
Tremore cinetico intenzionale
SEGNO ATASSICOSEGNO ATASSICO
 Braditeleocinesia o frenage
(rallentamento del gesto in vicinanza dell’oggetto da raggiungere)
 Adiadococinesia - disdiadococinesia
(errore o difficoltà nella esecuzione in successione di gesti opposti)
 Difficoltà linguistiche: bradilalia, disprosodia, anomia, deficit
grammaticali
 Deficit delle funzioni esecutive: pianificazione, pensiero astratto,
memoria
 Deficit della cognitività spaziale: disorganizzazione
visivospaziale, deficit della memoria visivospaziale
 Deficit affettivi: appiattimento o ottundimento dell’espressione
emozionale, comportamento disinibito od improprio
SINDROME ATASSICASINDROME ATASSICA
ATASSIA STATICA: turbe della stazione eretta statica
ATASSIA DINAMICA: turbe della marcia
DISTURBI DELLA COORDINAZIONE
SEGMENTALE: turbe del movimento volontario segmentale
SINDROME ATASSICASINDROME ATASSICA
Interessamento del cervelletto
Interessamento del sistema sensitivo
(propriocezione)
Interessamento dell’apparato vestibolare
(labirinto)
ATASSIA SENSITIVAATASSIA SENSITIVA
Riduzione o abolizione della batiestesia
(posizione nello spazio)
Romberg positivo (stazione eretta
difficoltosa ad occhi chiusi)
Marcia con caduta a terra dei talloni
piuttosto decisa
ATASSIA VESTIBOLAREATASSIA VESTIBOLARE
Incremento delle oscillazioni sagitto-
frontali in stazione eretta
Base di appoggio allargata
Peggioramento ad occhi chiusi
Deviazione verso il lato colpito ad occhi
aperti e chiusi nel test della marcia, verso
il lato opposto nella retromarcia
ATASSIA CEREBELLAREATASSIA CEREBELLARE
Oscillazioni sagitto-frontali in stazione eretta
sia ad occhi aperti che chiusi
Andatura barcollante a base allargata con arti
superiori aperti
Dismetria, tremore cinetico,
adiadococinesia…
costruzione del gesto terapeutico
assemblaggio delle procedure rieducative
SEGNO
ATASSICO
tempi della riabilitazione
modalità operative
PROTOCOLLO
RIABILITATIVO
SEGNO ATASSICOSEGNO ATASSICO
Molti segni e sintomi, considerati patologici ed
attribuiti al primitivo danno cerebellare, altro
non sono che veri compensi spontanei volti ad
evitare la caduta e a migliorare l’efficienza del
gesto.
Tentativi di autorecupero che il paziente realizza,
dettati dal sistema automatico sottocorticale.
SEGNO ATASSICOSEGNO ATASSICO
SCALE DI VALUTAZIONESCALE DI VALUTAZIONE
S.A.R.A. Scale for the Assessment and rating of Ataxia
S.C.A.F.I. SCA Functional Index
I.N.A.S. Inventory of Non.Ataxia Symptoms
F.A.R.S. Rating Scale for Friedrich Ataxia
I.C.A.R.S. International Cooperative Ataxia Rating Scale
S.A.R.A. IIIS.A.R.A. IIIªª versioneversione
TEST DI TINETTI
EQUILIBRIO
1. EQUILIBRIO DA SEDUTO Si inclina sulla sedia 0
È stabile e sicuro 1
2. ALZARSI DALLA SEDIA Incapace senza aiuto 0
Deve aiutarsi con le braccia 1
Si alza senza aiutarsi 2
3. TENTATIVO DI ALZARSI Incapace senza aiuto 0
Capace ma con più tentativi 1
Capace al primo tentativo 2
4. EQUILIBRIO IN STAZIONE ERETTA Instabile 0
(primi 5 secondi) Stabile, ma con ausilio 1
5. EQUILIBRIO IN STAZIONE ERETTA Instabile 0
Stabile, ma a base larga 1
Stabile a base stretta 2
6. ROMBERG Instabile 0
Stabile 1
7. ROMBERG (sensibilizzato) Incomincia a cadere 0
Oscilla ma si riprende 1
Stabile 2
8. GIRARSI DI 360° A passi discontinui 0
A passi continui 1
Instabile, si aggrappa/oscilla 0
Stabile 1
9. SEDERSI Insicuro, sbaglia la distanza, cade sulla sedia 0
Usa le braccia, discontinuo 1
Sicuro, con continuità 2
PUNTEGGIO EQUILIBRIO:________/16
ANDATURA
10. INIZIO DELLA DEAMBULAZIONE Esitazioni, più tentativi 0
Nessuna esitazione 1
11. LUNGHEZZA ED ALTEZZA DEL Piede dx non supera il sinistro 0
PASSO (Piede dx) Piede dx supera il sinistro 1
Piede dx non si alza completamente da terra 0
Piede dx si alza completamente 1
12. LUNGHEZZA ED ALTEZZA DEL Piede sx non supera il destro 0
PASSO (Piede sx) Piede sx supera il destro 1
Piede sx non si alza completamente da terra 0
Piede sx si alza completamente 1
13. SIMMETRIA DEL PASSO Piede dx e sx non sono simmetrici 0
Piedi simmetrici ed uguali 1
14. CONTINUITA’ DEL PASSO Interrotto o discontinuo 0
Continuo 1
15. TRAIETTORIA Marcata deviazione o ausili 0
Deviazione modesta 1
Non deviazione e non ausili 2
16. TRONCO Netta oscillazione o uso di ausili 0
Non oscilla, ma flette le gambe, tronco o 1
allarga le braccia durante il cammino
Non oscillazioni o ausili 2
17. CAMMINO I talloni sono separati 0
I talloni quasi si toccano 1
PUNTEGGIO ANDATURA: ________/12
TEST DITEST DI
TINETTITINETTI
SCALA DI BERG
1. Da seduto in piedi.
Istruzioni: Per favore, si alzi in piedi, cercando di non aiutarsi con le mani.
Punteggio: 4 Riesce ad alzarsi senza l’uso delle mani e a stabilizzarsi da solo
3 Riesce ad alzarsi da solo aiutandosi con le mani
2 Riesce ad alzarsi da solo aiutandosi con le mani dopo molti tentativi
1 Richiede minima assistenza per alzarsi o per stabilizzarsi
0 Richiede media o massima assistenza per alzarsi
2. In piedi senza sostegno (distanza fra i talloni non > 10 cm).
Istruzioni: Cerchi di rimanere in piedi per almeno due minuti senza sostenersi con le mani.
Punteggio: 4 Riesce a stare in piedi con sicurezza per due minuti
3 Riesce a stare in piedi per due minuti con sorveglianza
2 Riesce a stare in piedi senza sostegno per 30 secondi
1 Riesce a stare in piedi senza sostegno per 30 secondi dopo parecchi tentativi
0 Non riesce a stare in piedi per 30 scondi senza assitenza
3. Seduto senza appoggio (piedi a terra).
Istruzioni: Rimanga seduto con le braccia conserte per due minuti.
Punteggio: 4 Riesce a stare seduto con sicurezza per due minuti
3 Riesce a stare seduto per due minuti con sorveglianza
2 Riesce a stare seduto senza sostegno per 30 secondi
1 Riesce a stare seduto senza sostegno per 10 secondi
0 Non riesce a stare seduto senza sostegno per 10 secondi
4. Da in piedi a seduto.
Istruzioni: Per favore, si sieda.
Punteggio: 4 Si siede con sicurezza con minimo aiuto delle mani
3 Controlla la discesa aiutandosi con le mani
2 Appoggia la parte posteriore delle gambe alla sedia per controllare la discesa
1 Si siede in maniera indipendente ma non controlla bene la discesa
0 Richiede assistenza per sedersi
5. Trasferimenti.
Istruzioni: Per favore, si sposti dalla sedia al letto e poi di nuovo sulla sedia. (Una volta con una sedia con braccioli e
una volta con una sedia senza braccioli)
Punteggio: 4 Riesce a trasferirsi con sicurezza con minimo aiuto delle mani
3 Riesce a trasferirsi con sicurezza con aiuto delle mani
2 Riesce a trasferirsi con suggerimenti verbali e/o sorveglianza
1 Richiede l’assistenza di una persona
0 Richiede l’assitenza o la supervisione di due persone
6. In piedi senza sostegno con occhi chiusi (distanza fra i talloni non > 10 cm).
Istruzioni: Chiuda gli occhi e rimanga fermo per 10 secondi
Punteggio: 4 Sta in piedi con sicurezza per 10 secondi
3 Sta in piedi per 10 secondi con sorveglianza
2 È capace di stare in piedi per 3 secondi
1 Non riesce a tenere gli occhi chiusi per tre secondi ma non cade
0 Richiede aiuto per non cadere
7. In piedi senza sostegno con i piedi uniti
Istruzioni: Metta i piedi uniti e stia fermo senza appogiarsi
Punteggio: 4 Unisce i piedi senza assistenza e rimane in posizione per 1’ con sicurezza
3 Unisce i piedi senza assistenza e rimane in posizione per 1’ con sorveglianza
2 Unisce i piedi senza assistenza ma non mantiene la posizione per 30”
1 Richiede aiuto per unire i piedi ma riesce a mantenere la posizione per 15”
0 Richiede aiuto per unire i piedi e non riesce a mantenere la posizione per 15”
8. Reaching in avanti con braccia a 90°
Istruzioni: Alzi le braccia a 90° con i gomiti estesi e allunghi le dita in avanti il più possibile. (Si mette un righello a
livello della punta delle dita quando le spalle sono a 90°. Il soggetto si allunga in avanti senza toccare il
righello con le dita. Si misura la distanza coperta dalle dita dalla posizione di partenza a quella di
inclinazione anteriore).
Punteggio: 4 Si allunga in avanti con sicurezza per più di 25 cm
3 Si allunga in avanti con sicurezza per più di 12.5 cm
2 Si allunga in avanti con sicurezza per più di 5 cm
1 Si allunga in avanti ma richiede sorveglianza
0 Richiede aiuto per non cadere
9. Raccogliere un oggetto da terra.
Istruzioni: Per favore, raccolga la ciabatta (o la scarpa) che è posta davanti ai suoi piedi.
Punteggio: 4 Riesce a raccogliere la ciabatta facilmente e con sicurezza
3 Riesce a raccogliere la ciabatta ma richiede sorveglianza
2 Non riesce, ma si avvicina fino a 5 cm mantenendo l’equilibrio senza aiuto
1 Non riesce a raccogliere la ciabatta e richiede sorveglianza durante i tentativi
0 Non riesce a compiere il tentativo, richiede assistenza per non cadere
10. Girarsi per guardare dietro le spalle, a sinistra e a destra.
Istruzioni: Per favore, si giri e guardi dietro la sua spalla sinistra, poi faccia lo stesso a destra.
Punteggio: 4 Guarda dietro da entrambi i lati e sposta il carico con sicurezza
3 Guarda dietro con sicurezza solo da un lato, dall’altro sposta meno il carico
2 Si gira solo di lato, ma mantiene l’equilibrio
1 Richiede sorveglianza mentre si gira
0 Richiede assistenza per non cadere durante il tentativo
11. Girarsi a 360°
Istruzioni: Per favore, faccia un giro descrivendo un cerchio, prima da un lato e poi dall’altro.
Punteggio: 4 Compie il giro completo con sicurezza in meno di 4 secondi da ogni lato
3 Compie il giro completo con sicurezza in meno di 4 secondi solo da un lato
2 Riesce a compiere il giro completo con sicurezza ma lentamente
1 Richiede sorveglianza stretta o suggerimenti verbali
0 Richiede assistenza per non cadere durante il tentativo
12. Trasferimento dinamico alternato del peso
Istruzioni: Per favore, metta alternativamente ciascun piede sullo scalino e continui finchè non ha toccato lo scalino per
quattro volte con ciascun piede.
Punteggio: 4 Riesce a completare 8 step in 20” con sicurezza
3 Rimane in piedi da solo e con sicurezza e completa 8 step in più di 20”
2 Riesce a completare 4 step senza aiuto ma con sorveglianza
1 Riesce a completare più di 2 step con minimo aiuto
0 Richiede assistenza per non cadere o è incapace di fare il tentativo
13. In piedi in posizione di tandem
Istruzioni: Per favore, metta un piede precisamente davanti all’altro. Se non ci riesce, sposti un piede direttamente in
avanti, cercando di portare il tallone oltre la punta dell’altro piede. (Dimostrare al soggetto il compito
richiesto).
Punteggio: 4 Mette i piedi in tandem senza aiuto e mantiene la posizione per 30”
3 Mette un piede davanti all’altro senza aiuto e mantiene la posizione per 30”
2 Riesce a fare un piccolo passo senza aiuto e mantiene la posizione per 30”
1 Richiede aiuto per fare il passo, ma mantiene la posizione per 15 secondi
0 Perde l’equilibrio durante il tentativo
14. In piedi su una gamba sola
Istruzioni: Per favore, stia in piedi su una gamba il più possibile senza appoggio delle mani.
Punteggio: 4 Riesce a sollevare un piede senza aiuto e mantiene la posizione per oltre 10”
3 Riesce a sollevare un piede senza aiuto e mantiene la posizione per 5-10”
2 Riesce a sollevare un piede senza aiuto e mantiene la posizione per oltre 3”
1 Non mantiene la posizione per 3”, ma mantiene l’equilibrio durante il tentativo
0 Non riesce a compiere il tentativo o richiede assistenza per non cadere
PUNTEGGIO
TOTALE
SCALA DI VALUTAZIONESCALA DI VALUTAZIONE
ATASSIA ADATTATAATASSIA ADATTATA
MANTENIMENTO DELLA POSIZIONE SEDUTA
Mantiene la posizione seduta statica senza appoggi (schienale, braccioli) 0
Mantiene la posizione senza appoggi con lievi oscillazioni 1
Mantiene la posizione senza appoggi con forti oscillazioni 2
Mantiene la posizione solo con appoggi occasionali 3
Non mantiene la posizione seduta se non con appoggi fissi 4
STATICA ERETTA
Mantiene la posizione in tandem 0
Mantiene la posizione con i piedi paralleli uniti 1
Mantiene la posizione con la base di appoggio allargata 2
Mantiene la posizione solo con supporto (anche occasionale) 3
Impossibile mantenere la statica eretta 4
PUNTEGGIO TOTALE: __________
Equilibrio statico
SCALA DI VALUTAZIONESCALA DI VALUTAZIONE
ATASSIA ADATTATAATASSIA ADATTATA
PASSAGGIO SUPINO-SEDUTO A LETTO
Raggiunge la posizione senza difficoltà 0
Lievi difficoltà, ma raggiunge autonomamente la posizione seduta 1
Moderate difficoltà: raggiunge la posizione con evidente fatica in più di 10 secondi 2
Incapace di raggiungere la posizione senza ausili 3
Impossibile raggiungere la posizione seduta 4
CAMMINO IN AMBIENTE PROTETTO
Cammino in tandem 0
Cammino con base di appoggio normale 1
Cammino con base di appoggio evidentemente allargata, ma senza ausili-appoggi 2
Cammino con appoggio fisso/occasionale, ausilio, care-giver 3
Impossibile eseguire il compito anche con assistenza 4
SALITA-DISCESA SCALE
A scalini alternati, senza aiuto, senza appoggio 0
A gradini semplici e/o con appoggio singolo 1
Con doppio appoggio fisso 2
Con appoggio e assistenza continua 3
Impossibile eseguire il compito anche con assitenza 4
CAMMINO SU TERRENO SCONNESSO
Cammino con base di appoggio normale senza ausili 0
Cammino con base di appoggio evidentemente allargata, ma senza ausili-appoggi 1
Cammino con appoggio occasionale 2
Cammino con ausili e/o assistenza del care-giver 3
Impossibile eseguire il compito anche con assitenza 4
PUNTEGGIO TOTALE: __________
Equilibrio dinamico
SCALA DI VALUTAZIONESCALA DI VALUTAZIONE
ATASSIA ADATTATAATASSIA ADATTATA
TEST DITO-DITO
Normale 0
Lieve oscillazioni delle dita (<2cm) 1
Moderate oscillazioni delle dita (2-6 cm) 2
Ampie oscillazioni delle dita (>6 cm) 3
Impossibilità a mantenere la posizione 4
TEST NASO-DITO-NASO DX SX
Normale 0 0
Lieve (oscillazioni <2 cm) 1 1
Moderato (oscillazioni 2-4 cm o persistenza del tremore durante il movimento) 2 2
Grave (oscillazioni >6 cm e/o persistenza del tremore durante il movimento) 3 3
Impossibile eseguire il compito 4 4
DISMETRIA (NASO-DITO RAPIDO) DX SX
Normale 0 0
Lieve: fallisce il bersaglio 2 volte o meno 1 1
Moderata: fallisce il bersaglio 3-5 volte 2 2
Grave. Fallisce il bersaglio 6-8 volte 3 3
Impossibile eseguire il compito 4 4
MOVIMENTI RAPIDI ALTERNATI DELLE MANI DX SX
Normale 0 0
Movimento lievemente irregolare o lento 1 1
Movimento molto irregolare e lento 2 2
Impossibile eseguire il movimento richiesto 3 3
Se impiega più di 7 secondi aggiungere 1 al punteggio finale +1 +1
PRENSIONE DELLE DITA DX SX
Normale 0 0
Lieve: fallisce il bersaglio 1-3 volte 1 1
Moderata: fallisce il bersaglio 4-9 volte 2 2
Grave: fallisce il bersaglio 10-15 volte 3 3
Impossibile eseguire il compito 4 4
PUNTEGGIO TOTALE: __________
Coordinazione degli arti superiori
SCALA DI VALUTAZIONESCALA DI VALUTAZIONE
ATASSIA ADATTATAATASSIA ADATTATA
Coordinazione degli arti inferiori
SCIVOLAMANTO TALLONE-TIBIA DX SX
Normale 0 0
Lieve (molto lento, tremori, ma contatto mantenuto) 1 1
Moderato (perde il contatto con la tibia, max per 3 volte nei 3 cicli) 2 2
Grave (perde il contatto con la tibia, > = 4 volte nei 3 cicli) 3 3
Impossibile eseguire il movimento 4 4
PROVA TALLONE –TIBIA DX SX
Normale (sta sull’obiettivo) 0 0
Lieve (manca l’obiettivo =< 2 volte) 1 1
Moderato (manca l’obiettivo 3-5 volte) 2 2
Grave (manca l’obiettivo >5volte) 3 3
Impossibile eseguire il compito 4 4
PUNTEGGIO TOTALE: __________
SCALA DI VALUTAZIONE ATASSIA ADATTATASCALA DI VALUTAZIONE ATASSIA ADATTATA
PARLARE
Normale 0
Lievemente affetto, ma senza difficoltà ad essere compreso 1
Moderatamente affetto: alcune volte l’interlocutore chiede che vengano ripetute le
affermazioni del paziente
2
Gravemente affetto: frequentemente l’interlocutore chiede che vengano ripetute le
affermazioni del paziente
3
Incomprensibile la maggior parte delle volte 4
DEGLUTIRE
Normale 0
Rari episodi disfagici (<1 volta/mese) 1
Frequenti episodi disfaici (<1 volta/settimana->1 volta/mese) 2
Necessita di una dieta modificata o rischia episodi disfaici (> 1 volta/settimana) 3
Non è possibile alimentarsi per OS 4
TAGLIARE IL CIBO E MANEGGIARE UTENSILI
Normale 0
Alcune volte è lento e impacciato, ma non necessita di aiuto 1
Lento e impacciato, necessita di poco aiuto 2
Il cibo deve essere tagliato da un care-giver, ma il paziente si alimenta autonomamente 3
Necessita di essere imboccato 4
VESTIRSI
Normale 0
Lento, ma non necessita di aiuto 1
Occasionalmente assistenza o modificazioni/ausili per l’autonomia 2
Necessita di considerevole aiuto, ma partecipa in minima parte alla vestizione 3
Completa dipendenza dal care-giver 4
IGIENE PERSONALE
Normale 0
Lento, ma non necessita di aiuto 1
Molto lento, ma autonomo con ausili 2
Necessita di aiuto da parte del care-giver 3
Completa dipendenza dal care-giver 4
FUNZIONALITA’ VESCICALE (se vengono usati farmaci per il controllo vescicole
attribuire automaticamente 3 punti)
Normale 0
Lieve urgenza/ritenzione (<1 volta/mese) 1
Moderata urgenza7ritenzione/incontinenza (<1 volta/settimana->1 volta/mese) 2
Frequente incontinenza urinaria (>1 volta/settimana) 3
Necessita di cateterismi a intermittenza/permanenza 4
CAPACITA’ DI SOLLEVARSI DOPO UN’EVENTUALE CADUTA
Normale 0
Rare cadute (<1 volta/mese) 1
Occasionali cadute (<1 volta/settimana->1 volta/mese) 2
Cade più volte alla settimana/necessita di ausili per prevenire le cadute 3
Inabilità al cammino 4
PUNTEGGIO TOTALE: __________
ADL
STANDING BALANCESTANDING BALANCE
(by(by BOHANNON)BOHANNON)
GRADO DESCRIZIONE
0 incapace di stare in piedi
1 capace di stare in piedi con base di
appoggio allargata ma meno di 30 sec.
2 capace di stare 30 sec. in piedi con base di
appoggio allargata ma non con piedi uniti
3 stazione eretta a piedi uniti per meno di 30 sec.
4 stazione eretta a piedi uniti per 30 sec. o più
TANDEM GAIT TESTTANDEM GAIT TEST
(by H.O. BARBER)(by H.O. BARBER)
OCCHI APERTI OCCHI CHIUSI SIGNIFICATO
O-1 passi laterali 0-3 passi laterali Normale
5 o più passi laterali 4 o più passi laterali Vestibolare acuta
unilaterale
0-3 passi laterali 4 o più passi laterali Vestibolare cronica
bilaterale
4-5 o più passi laterali
o incapace
Idem Cerebrale
a salti, a forbice Idem o migliora con la
Suggestione, teme di provare
Non organica
DIAGNOSTICA STRUMENTALEDIAGNOSTICA STRUMENTALE
TRADIZIONALETRADIZIONALE
 Esame del liquor
 Elettromiografia ed elettroneurografia
 Elettroencefalogramma
 Potenziali evocati computerizzati
 Dosaggio enzimi muscolari nel siero
 TAC
 RMN
 Ecodoppler tronchi sovraortici
DIAGNOSTICA STRUMENTALEDIAGNOSTICA STRUMENTALE
FISIATRICAFISIATRICA
BIOMETRIA DIGITALIZZATA:
È una definizione spazio-temporale dei dati
morfologici statici e dinamici di ciascun
individuo, ottenuta mediante l’utilizzo di
applicativi optoelettronici che sfruttano
software dedicati.
BIOMETRIA DIGITALIZZATABIOMETRIA DIGITALIZZATA
INDICATORI:
- Variabili relative all’oggetto che si vuole osservare
- selezionati in base ad ipotesi, valori ed obiettivi
- utilizzati per descrivere, valutare e predire
- facilitare previsioni e formulare diagnosi
- prendere decisioni e progettare trattamenti
CASA DI CURA PRIVATA POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A.
REGIONE VENETO - Presidio Ospedaliero U.L.S.S. 22
Via Monte Baldo, 24 - 37019 Peschiera del Garda (Verona)
UNITÀ DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
ABORATORIO DI POSTUROLOGIA DIGITALIZZAT
Ambulatorio valutazione e rieducazione disturbi dell’equilibrio e della dinamica posturale.
(Tel. 045/6449216)
Responsabile: Dott. Andrea Zattin
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
La valutazione viene eseguita in tutti quei pazienti
che dall’esame obiettivo dimostrano di poter
mantenere la prova del filo a piombo e del
Romberg per almeno 30 secondi.
La StabilometriaLa Stabilometria
Il mantenimento della posizione eretta, non è un fenomenoIl mantenimento della posizione eretta, non è un fenomeno staticostatico, come potrebbe, come potrebbe
sembrare a prima vista, bensìsembrare a prima vista, bensì dinamicodinamico
Il corpo in posizione ortostatica oscilla per mantenere l’equilibrio e le prestazioni delIl corpo in posizione ortostatica oscilla per mantenere l’equilibrio e le prestazioni del
sistema di controllo (biomeccanico e recettoriale)sistema di controllo (biomeccanico e recettoriale) sono valutabili misurando talisono valutabili misurando tali
oscillazioni posturali (oscillazioni posturali (postural swaypostural sway))
La stabilometria, “misura della stabilità”, si occupa dellaLa stabilometria, “misura della stabilità”, si occupa della caratterizzazione dellecaratterizzazione delle
oscillazionioscillazioni nella postura eretta in condizioni di quiete e innella postura eretta in condizioni di quiete e in assenza di perturbazioniassenza di perturbazioni
((spontaneous swayspontaneous sway))
Input di controlloInput di controllo
 Per mantenere l’equilibrio nella posizione ortostatica, il sistema diPer mantenere l’equilibrio nella posizione ortostatica, il sistema di
controllo centrale integra le informazioni afferenti dai sistemicontrollo centrale integra le informazioni afferenti dai sistemi
vestibolarevestibolare,, visivovisivo ee somatosensorialesomatosensoriale
 Se uno di questi sistemi è alterato, il sistema di controllo è costrettoaSe uno di questi sistemi è alterato, il sistema di controllo è costrettoa
gestiregestire in modo diverso le informazioni fornite dai vari ingressiin modo diverso le informazioni fornite dai vari ingressi
sensoriali al fine di continuare a svolgere il compito motorio con unsensoriali al fine di continuare a svolgere il compito motorio con un
livello di affidabilità accettabile.livello di affidabilità accettabile.
 L’esame si esegue in ortostasi condizionata a 30° sia ad occhi apertiL’esame si esegue in ortostasi condizionata a 30° sia ad occhi aperti
(nel tempo di 30 secondi) che ad occhi chiusi (nel tempo di 30(nel tempo di 30 secondi) che ad occhi chiusi (nel tempo di 30
secondi).secondi).
 Il test evidenzia significativamente l’effetto stabilizzante del sistemaIl test evidenzia significativamente l’effetto stabilizzante del sistema
visivovisivo
Cosa misuriamo: CoPCosa misuriamo: CoP
 Centro di pressioneCentro di pressione (Center of Pressure, CoP):(Center of Pressure, CoP):
punto di applicazione della risultante delle forzepunto di applicazione della risultante delle forze
scambiate tra piede e terreno; ossia il baricentroscambiate tra piede e terreno; ossia il baricentro
delle reazioni vincolari al suolo applicate ad ognidelle reazioni vincolari al suolo applicate ad ogni
punto della superficie del piede in contatto con lapunto della superficie del piede in contatto con la
base di appoggio.base di appoggio.
 Va distinto dal:Va distinto dal:
– Centro di massaCentro di massa (Center of Mass, CoM):(Center of Mass, CoM):
punto dello spazio tridimensionale chepunto dello spazio tridimensionale che
rappresenta il baricentro delle forze pesorappresenta il baricentro delle forze peso
agenti su ogni parte del corpo. Rappresentaagenti su ogni parte del corpo. Rappresenta
la media pesata dei CoM di tutti i segmentila media pesata dei CoM di tutti i segmenti
corporei nello spazio.corporei nello spazio.
– Centro di gravitàCentro di gravità (Center of Gravity, CoG):(Center of Gravity, CoG):
proiezione sul piano orizzontale di appoggioproiezione sul piano orizzontale di appoggio
del CoM.del CoM.
Stabilogramma eStabilogramma e
StatokinesigrammaStatokinesigramma
 La pedana baropodometrica fornisce, in ogni istante di tempo, le dueLa pedana baropodometrica fornisce, in ogni istante di tempo, le due
coordinate del CoPcoordinate del CoP riferite ad un sistema di assi cartesiani, definitoriferite ad un sistema di assi cartesiani, definito
sulla sua superficiesulla sua superficie
 L’analisi dell’andamento temporale della posizione del CoP può essereL’analisi dell’andamento temporale della posizione del CoP può essere
effettuata attraverso due tipi di rappresentazione, standardizzati dallaeffettuata attraverso due tipi di rappresentazione, standardizzati dalla
Società Internazionale di Posturografia*: loSocietà Internazionale di Posturografia*: lo StatokinesigrammaStatokinesigramma (o(o
Gomitolo) e loGomitolo) e lo StabilogrammaStabilogramma
*T.S. Kapteyn, C.J. Njikoktjien, W. Bles, L. Kodde, C.H. Massen e J.M.F.Mol.
Standardisation in Platform Stabilometry being a part of Posturography. Aggressologie 24,321-
326,1983
StatokinesigrammaStatokinesigramma
E’ la rappresentazione bidimensionaleE’ la rappresentazione bidimensionale
deldel percorsopercorso del centro di pressionedel centro di pressione
sulla superficie orizzontale di appoggiosulla superficie orizzontale di appoggio
In questo grafico la coordinataIn questo grafico la coordinata medio-medio-
lateralelaterale del CoP è rappresentatadel CoP è rappresentata
sull’asse delle ascisse, mentre lasull’asse delle ascisse, mentre la
coordinatacoordinata antero-posterioreantero-posteriore èè
rappresentata sull’asse delle ordinaterappresentata sull’asse delle ordinate
E’ un grafico qualitativo che esprimeE’ un grafico qualitativo che esprime
con immediatezza la traiettoria del CoPcon immediatezza la traiettoria del CoP
(gomitolo)(gomitolo)
OO
AA
OCOC
StabilogrammaStabilogramma
 E’ il grafico delle coordinate del centro di pressioneE’ il grafico delle coordinate del centro di pressione in funzione del tempoin funzione del tempo
 Lo spostamento del CoP in questi grafici, elaborati per ogni test, è rappresentato in mmLo spostamento del CoP in questi grafici, elaborati per ogni test, è rappresentato in mm
seguendo l’asse delle ordinate :seguendo l’asse delle ordinate :
-- StabilogrammaStabilogramma CoPCoP, come coordinata radiale (distanza dal centro del gomito), come coordinata radiale (distanza dal centro del gomito)
-- StabilogrammaStabilogramma antero-posterioreantero-posteriore, come coordinata degli spostamenti sull’asse Y, come coordinata degli spostamenti sull’asse Y
-- StabilogrammaStabilogramma medio-lateralemedio-laterale, come coordinata degli spostamenti sull’asse X, come coordinata degli spostamenti sull’asse X
 La scala temporale è riportata in ascissaLa scala temporale è riportata in ascissa
 Questi grafici permettono di evidenziare l’evolversi delle oscillazioni nel tempo siaQuesti grafici permettono di evidenziare l’evolversi delle oscillazioni nel tempo sia
nell’esame ad OA che in quello ad OCnell’esame ad OA che in quello ad OC
Diagrammi delle velocitàDiagrammi delle velocità
 Permettono di visualizzare e quantificare le velocità istantanee del CoP, ovveroPermettono di visualizzare e quantificare le velocità istantanee del CoP, ovvero
delle oscillazioni nel tempodelle oscillazioni nel tempo
 Sono presentati tre diagrammi relativi alla velocità:Sono presentati tre diagrammi relativi alla velocità:
– CoPCoP, ovvero velocità radiale (dal centro del gomitolo), ovvero velocità radiale (dal centro del gomitolo)
– Scomposizione nella componente APScomposizione nella componente AP
– Scomposizione nella componente MLScomposizione nella componente ML
– Questi valori evidenziano la velocità istantanea e pertanto identificanoQuesti valori evidenziano la velocità istantanea e pertanto identificano
momenti di maggior velocità dell’oscillazione (che non necessariamentemomenti di maggior velocità dell’oscillazione (che non necessariamente
corrisponde a maggior ampiezza del segnale)corrisponde a maggior ampiezza del segnale)
Radar balanceRadar balance
Questo indicatore, di tipo quali-quantitativo mette in evidenza laQuesto indicatore, di tipo quali-quantitativo mette in evidenza la
direzione principale dello spostamento, consentendo una rapidadirezione principale dello spostamento, consentendo una rapida
correlazione dei dati tra il test ad OA e quello ad OC. Eventualicorrelazione dei dati tra il test ad OA e quello ad OC. Eventuali
direzioni preferenziali del radar Balance sono attualmente utilizzatidirezioni preferenziali del radar Balance sono attualmente utilizzati
per programmare il trattamento riabilitativo.per programmare il trattamento riabilitativo.
OO
AA
OCOC
Rettangolo delleRettangolo delle
oscillazionioscillazioni OO
AA
OCOC
Questo indicatore, di tipo quali-quantitativo permette di valutare conQuesto indicatore, di tipo quali-quantitativo permette di valutare con
immediatezza a seguito del test l’ampiezza e la direzione delleimmediatezza a seguito del test l’ampiezza e la direzione delle
oscillazioni sia del CoP (in verde), che del piede destro (in rosso) cheoscillazioni sia del CoP (in verde), che del piede destro (in rosso) che
del sinistro (in blu).del sinistro (in blu).
Indicatori numericiIndicatori numerici
L’esame stabilometrico fornisce indicatoriL’esame stabilometrico fornisce indicatori
quantitativi specifici in base ai parametriquantitativi specifici in base ai parametri
rilevati a seguito di ciascun test.rilevati a seguito di ciascun test.
Gli indicatori mettono in evidenza valoriGli indicatori mettono in evidenza valori
relativi a:relativi a:
AreaArea (Ellisse di confidenza)(Ellisse di confidenza)
DistanzaDistanza (Lunghezza del gomitolo e(Lunghezza del gomitolo e
velocità)velocità)
FrequenzaFrequenza (Analisi di Fourier e(Analisi di Fourier e
Densità Spettrale di Potenza)Densità Spettrale di Potenza)
L’Ellisse di confidenzaL’Ellisse di confidenza
 L’Ellisse di confidenza è definitaL’Ellisse di confidenza è definita
come l’ellisse che con il 95% dicome l’ellisse che con il 95% di
probabilitàprobabilità contiene il centro deicontiene il centro dei
punti dell’oscillazionepunti dell’oscillazione
 Dell’Ellisse di confidenza si calcolano:Dell’Ellisse di confidenza si calcolano:
– Superficie (mm2)Superficie (mm2)
– Eccentricità (%)Eccentricità (%)
– Inclinazione dell’Asse MaggioreInclinazione dell’Asse Maggiore
(gradi)(gradi)
Superficie dell’EllisseSuperficie dell’Ellisse
 E’ espressa in mmE’ espressa in mm22
e permettee permette
di valutaredi valutare l’ampiezza dellel’ampiezza delle
oscillazionioscillazioni e quindi evidenziae quindi evidenzia
il dispendio energetico delil dispendio energetico del
paziente per mantenere lapaziente per mantenere la
posizione ortostaticaposizione ortostatica
 Fisiologicamente è inferiore aFisiologicamente è inferiore a
1cm1cm22
= 100mm= 100mm22
EccentricitàEccentricità
 E’ calcolata come il rapporto percentualeE’ calcolata come il rapporto percentuale
tra i due semiassi dell’ellissetra i due semiassi dell’ellisse
 Può essere visualizzata come la misuraPuò essere visualizzata come la misura
di quanto l’ellisse si discosta dalla figuradi quanto l’ellisse si discosta dalla figura
di una circonferenzadi una circonferenza
 Più è alta l'eccentricità, più deformataPiù è alta l'eccentricità, più deformata
risulterà l'ellisse, e pertanto più saràrisulterà l'ellisse, e pertanto più sarà
evidente unaevidente una direzione preferenzialedirezione preferenziale didi
oscillazioni nel pazienteoscillazioni nel paziente
 V. norm. 20-30%V. norm. 20-30%
Eccentricità = 0%Eccentricità = 0% Eccentricità mediaEccentricità media Eccentricità elevataEccentricità elevata
Inclinazione dell’asse maggioreInclinazione dell’asse maggiore
 Inclinazione dell’asse rispetto alla direzioneInclinazione dell’asse rispetto alla direzione
antero-posterioreantero-posteriore
 Positiva se in senso orario e negativa se inPositiva se in senso orario e negativa se in
senso antiorariosenso antiorario
 E’ valutabile solo se l’ellisse haE’ valutabile solo se l’ellisse ha
un’un’eccentricitàeccentricità apprezzabileapprezzabile
 V. norm. 30°. Una variazione in sensoV. norm. 30°. Una variazione in senso
opposto tra i due test (OA/OC) è indice diopposto tra i due test (OA/OC) è indice di
scoordinamento dell’equilibrio, che potrebbescoordinamento dell’equilibrio, che potrebbe
presupporre problemi di convergenza visiva .presupporre problemi di convergenza visiva .
+-
Lunghezza del gomitolo e Velocità mediaLunghezza del gomitolo e Velocità media
 LaLa lunghezza del gomitololunghezza del gomitolo è laè la
lunghezza totale della traiettoria dellunghezza totale della traiettoria del
CoPCoP
 LaLa velocità mediavelocità media è la lunghezza delè la lunghezza del
gomitolo diviso il tempo digomitolo diviso il tempo di
esecuzione della provaesecuzione della prova
 Entrambi le grandezze, che sono traEntrambi le grandezze, che sono tra
loroloro direttamente proporzionalidirettamente proporzionali,,
quantificano la strada percorsa dalquantificano la strada percorsa dal
CoP e sono anch’esse indicatori diCoP e sono anch’esse indicatori di
dispendio energeticodispendio energetico e pertantoe pertanto
precario mantenimentoprecario mantenimento
dell’equilibrio.dell’equilibrio.
Componenti della velocità mediaComponenti della velocità media
La velocità media éLa velocità media é
scomposta nelle componenti:scomposta nelle componenti:
APAP ee MLML
Il rapporto velocità mediaIl rapporto velocità media
ML/AP indica quale delleML/AP indica quale delle
due componenti prevale e indue componenti prevale e in
quale Testquale Test..
Valori del confronto tra OA e OCValori del confronto tra OA e OC
 Indice di RombergIndice di Romberg: confronta le: confronta le superficisuperfici
delle singole ellissi di confidenza. Questodelle singole ellissi di confidenza. Questo
indicatore se inferiore a 100 indicaindicatore se inferiore a 100 indica
maggior oscillazione ad OA (v.norm. 65-maggior oscillazione ad OA (v.norm. 65-
250)250)
 Rapporti velocitàRapporti velocità: confrontano le: confrontano le velocitàvelocità
sia nella direzione ML che in quella APsia nella direzione ML che in quella AP
(v.norm. 80-120). Questo indicatore se(v.norm. 80-120). Questo indicatore se
inferiore a 100 indica maggiorinferiore a 100 indica maggior
oscillazione ad OA (sia della componenteoscillazione ad OA (sia della componente
ML che AP)ML che AP)
 Variazione direzione oscillazioniVariazione direzione oscillazioni::
confrontaconfronta l’inclinazionel’inclinazione dell’assedell’asse
maggiore delle ellisse e evidenzia lamaggiore delle ellisse e evidenzia la
differenza tra l’angolo di inclinazionedifferenza tra l’angolo di inclinazione
OC/OA (v.norm 30°)OC/OA (v.norm 30°)
Analisi in FrequenzaAnalisi in Frequenza
 Permette di valutare l’ampiezza dellePermette di valutare l’ampiezza delle
oscillazionioscillazioni in funzione dellain funzione della
frequenzafrequenza (Hz) e facilita(Hz) e facilita
l’approfondimento di problematichel’approfondimento di problematiche
del sistema di controllo dell’equilibrio.del sistema di controllo dell’equilibrio.
Gli indicatori nell’analisi di FourierGli indicatori nell’analisi di Fourier
 Frequenza MassimaFrequenza Massima: è la frequenza delle: è la frequenza delle
oscillazioni con ampiezza maggiore (daoscillazioni con ampiezza maggiore (da
valutare nella trasformata di Fourier)valutare nella trasformata di Fourier)
 Frequenza CentroidaleFrequenza Centroidale: È la frequenza: È la frequenza
attorno alla quale è concentrata laattorno alla quale è concentrata la
“massa” dello spettro di potenza. Si“massa” dello spettro di potenza. Si
parla anche diparla anche di zero crossing frequencyzero crossing frequency
intesa come il numero medio nell’unitàintesa come il numero medio nell’unità
di tempo, di attraversamenti dello zerodi tempo, di attraversamenti dello zero
nella serie temporale considerata.nella serie temporale considerata.
 Frequenza 50%Frequenza 50%:: È la frequenza al diÈ la frequenza al di
sotto della quale si trova il 50% dellasotto della quale si trova il 50% della
potenza della seriepotenza della serie
 Frequenza 95%Frequenza 95%:: È la frequenza al diÈ la frequenza al di
sotto della quale si trova il 95% dellasotto della quale si trova il 95% della
potenza della seriepotenza della serie
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
SOGGETTO NORMALE: oscillazioni sagitto-frontali e latero-
laterali saranno quasi impercettibili. Le
strategie adottate saranno sempre
“basse”: di caviglia, al massimo
ginocchio. Mai saranno presenti dei
compensi.
PAZIENTE ATASSICO: oscillazioni ben evidenti con possibilità
di innesco di varie strategie (caviglie-
ginocchio, bacino, tronco) o compensi
(allargamento arti superiori e inferiori)
a seconda della gravità della patologia.
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
L’analisi grafica delle prove ci dimostra
il tipo di instabilità.
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
SOGGETTO NORMALE
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON ESITI ASPORTAZIONE ASTROCITOMA
VERME CEREBELLARE
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON ESITI ICTUS CEREBELLARE SINISTRO
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON SCLEROSI MULTIPLA
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
SOGETTO NORMALE
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
SOGETTO NORMALE
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON ESITI ASPORTAZIONE ASTROCITOMA
VERME CEREBELLARE (OCCHI APERTI)
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON ESITI ASPORTAZIONE ASTROCITOMA
VERME CEREBELLARE (OCCHI APERTI)
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON ESITI ASPORTAZIONE ASTROCITOMA
VERME CEREBELLARE (OCCHI CHIUSI)
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON ESITI ASPORTAZIONE ASTROCITOMA
VERME CEREBELLARE (OCCHI CHIUSI)
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON ESITI ICTUS CEREBELLARE SINISTRO
(OCCHI APERTI)
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON ESITI ICTUS CEREBELLARE SINISTRO
(OCCHI APERTI)
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON ESITI ICTUS CEREBELLARE SINISTRO
(OCCHI CHIUSI)
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
PZ. CON ESITI ICTUS CEREBELLARE SINISTRO
(OCCHI CHIUSI)
STABILOMETRIASTABILOMETRIA
L’analisi numerica ci mostra il grado di
instabilità, secondo l’uso di opportune
tabelle di normalità.
BAROPODOMETRIA DINAMICABAROPODOMETRIA DINAMICA
Mediante l’utilizzo di una pedana
dinamometrica con plurimi sensori in platino, è
possibile studiare la deambulazione con o senza
calzature, in tutti i pazienti che sono in grado di
effettuare almeno 3-4 passi.
Baropodometria DinamicaBaropodometria Dinamica
Lo studio del movimento permette diLo studio del movimento permette di
analizzare le effettive capacità dianalizzare le effettive capacità di
coordinamento motorio del soggetto in esamecoordinamento motorio del soggetto in esame
(DCT = Dynamic Coordination Test)(DCT = Dynamic Coordination Test)..
Una corretta valutazione prevede l’esecuzioneUna corretta valutazione prevede l’esecuzione
di almenodi almeno 4-6 dinamiche4-6 dinamiche (ciascuna contenente(ciascuna contenente
almeno unalmeno un semipassosemipasso, ovvero due impronte, ovvero due impronte
consecutive in pedana, o unconsecutive in pedana, o un passopasso, ovvero tre, ovvero tre
impronte consecutive in pedana). A seguitoimpronte consecutive in pedana). A seguito
delle varie impronte acquisite il softwaredelle varie impronte acquisite il software
elabora l’impronta media pressoria ed i valorielabora l’impronta media pressoria ed i valori
numerici relativi ai dati quantitativi.numerici relativi ai dati quantitativi.
BAROPODOMETRIA DINAMICABAROPODOMETRIA DINAMICA
L’apparecchiatura consente di rilevare graficamente le
pressioni plantari (indicatori qualitativi) esprimibili in
codifiche a colori come: analisi a punti, in isobare, in
3D, numerica, di cui se ne può studiare analiticamente
la loro distribuzione.
BAROPODOMETRIA DINAMICABAROPODOMETRIA DINAMICA
La risultante parziale (piede destro e sinistro)
è l’espressione del cosiddetto centro di pressione (COP) e
si deve considerare come un punto localizzato nella base
di appoggio, dove è applicata la risultante delle forze
scambiate tra i piedi e il terreno, cioè la risultante delle
forze di reazione.
BAROPODOMETRIA DINAMICABAROPODOMETRIA DINAMICA
La risultante media è l’espressione di come si
sposta la proiezione a terra del baricentro medio
o centro di pressione media (CPSm) durante la
deambulazione.
RISULTANTE MEDIARISULTANTE MEDIA
La sua linearità è espressione di quanto dispendio energetico medio
serve al sistema locomotore per mantenere l’equilibrio dinamico.
Mantenimento del CPSm all’interno del poligono di appoggio
interpodalico (fluidità).
Parametri spaziali del Ciclo delParametri spaziali del Ciclo del PassoPasso
 Lunghezza del SemipassoLunghezza del Semipasso::
distanza, lungo la traiettoria deldistanza, lungo la traiettoria del
passo, tra l’appoggio dei talloni deipasso, tra l’appoggio dei talloni dei
due piedi.due piedi.
Un valore di riferimento è apprezzabileUn valore di riferimento è apprezzabile
se riscontrato intorno al 40% riferitose riscontrato intorno al 40% riferito
all’altezza del soggetto.all’altezza del soggetto.
 Larghezza Passo:Larghezza Passo: calcolatacalcolata
come la distanza, su una rettacome la distanza, su una retta
ortogonale alla traiettoria del passo,ortogonale alla traiettoria del passo,
tra l’appoggio dei talloni dei duetra l’appoggio dei talloni dei due
piedi.piedi.
Traiettoria del CoPTraiettoria del CoP
 LaLa lunghezza della risultantelunghezza della risultante esprimeesprime
la lunghezza percorsa dalla tracciala lunghezza percorsa dalla traccia
del CoP di ogni improntadel CoP di ogni impronta
 Deve essere raffrontata allaDeve essere raffrontata alla
lunghezza del piede:lunghezza del piede: questo indicatorequesto indicatore
dovrebbe assumere un valore compresodovrebbe assumere un valore compreso
tra 80%-90% ad evidenziare un buontra 80%-90% ad evidenziare un buon
svolgimento dell’elica podalica.svolgimento dell’elica podalica.
 Una riduzione dei valori può indicare unaUna riduzione dei valori può indicare una
rigidità articolare, un aumento dei valoririgidità articolare, un aumento dei valori
può riferire instabilità podaliche.può riferire instabilità podaliche.
 Elevate asimmetrie tra i valori diElevate asimmetrie tra i valori di DevStdDevStd
sono da imputarsi a maggior impegnosono da imputarsi a maggior impegno
nella coordinazione motoria (sul lato innella coordinazione motoria (sul lato in
cui il valore è maggiore) e quindicui il valore è maggiore) e quindi
maggior dispendio energeticomaggior dispendio energetico..
Esempio di valutazione dei parametriEsempio di valutazione dei parametri
temporalitemporali
 Per avere i valori percentuali di tempo di stance e di swing e diPer avere i valori percentuali di tempo di stance e di swing e di
double support basta dividere gli stessi per il tempo di stride edouble support basta dividere gli stessi per il tempo di stride e
moltiplicare per 100moltiplicare per 100
 Stance time % = (0.69s/1.21s)*100 =Stance time % = (0.69s/1.21s)*100 = 57%57%
 Swing time % = (0.52s/1.21s)*100 =Swing time % = (0.52s/1.21s)*100 = 43%43%
 Double sup time % = (0.12s/1.21s)*100 =Double sup time % = (0.12s/1.21s)*100 = 11%11%
Stride time = 1.21s
Stance time = 0.69s Swing time = 0.52s
Indice Gait CycleIndice Gait Cycle
 Evidenzia il tempo di appoggioEvidenzia il tempo di appoggio
di ciascun piede. L’indicatoredi ciascun piede. L’indicatore
preso in considerazione è lapreso in considerazione è la
STD Gait CycleSTD Gait Cycle..
 Un’alterazione di questoUn’alterazione di questo
indicatore denota instabilitàindicatore denota instabilità
strutturali con scoordinamentostrutturali con scoordinamento
del rotolamento podalico. Undel rotolamento podalico. Un
valore di riferimento èvalore di riferimento è
apprezzabile se riscontrato nonapprezzabile se riscontrato non
superiore a 0.10superiore a 0.10
 Rosso evidenzia valori delRosso evidenzia valori del
SinistroSinistro
 Blu valori del DestroBlu valori del Destro
Indice Gait Cycle double supportIndice Gait Cycle double support
 L’STD Gait Cycle double supportL’STD Gait Cycle double support
è la deviazione standard delè la deviazione standard del
tempo durante il quale entrambi itempo durante il quale entrambi i
piedi sono a contatto con ilpiedi sono a contatto con il
terreno (double support time),terreno (double support time),
nelle diverse dinamiche acquisite.nelle diverse dinamiche acquisite.
 Un’alterazione di questoUn’alterazione di questo
indicatore denota instabilità nelindicatore denota instabilità nel
trasferire il carico da un artotrasferire il carico da un arto
all’altro e può evidenziareall’altro e può evidenziare
problematiche sia strutturali cheproblematiche sia strutturali che
di mantenimento dell’equilibrio.di mantenimento dell’equilibrio.
Un valore di riferimento èUn valore di riferimento è
apprezzabile se riscontrato nonapprezzabile se riscontrato non
superiore a 0.5superiore a 0.5
 Viola distingue il DoppioViola distingue il Doppio
AppoggioAppoggio
Altri Parametri Temporali del CicloAltri Parametri Temporali del Ciclo
del Passodel Passo
 Velocità:Velocità: velocità delvelocità del
passo, v. norm. 1m/s èpasso, v. norm. 1m/s è
calcolata dividendo lacalcolata dividendo la
lunghezza del passo per lalunghezza del passo per la
sua durata.sua durata.
 Cadenza:Cadenza: cadenza delcadenza del
passo espressa in passi alpasso espressa in passi al
minuto (v. norm. 60).minuto (v. norm. 60).
Dinamica con filmatoDinamica con filmato
 L’esame pressorioL’esame pressorio
dinamico può esseredinamico può essere
associato anche ad unassociato anche ad un
filmato di riferimentofilmato di riferimento
che permette loche permette lo studiostudio
delle informazionidelle informazioni
relative alla strutturarelative alla struttura
sovrasegmentariasovrasegmentaria..
 Le proiezioni possonoLe proiezioni possono
essere frontaliessere frontali
(antero/posteriori) o(antero/posteriori) o
sagittali (latero/laterale)sagittali (latero/laterale)
o trasversali (dall’alto)o trasversali (dall’alto)
Il soggetto normale, solitamente presenta una
deambulazione fluida, con base allargata di
poco, normale movimento pendolare degli arti
superiori e lascia sulla pedana al massimo 2-3
podogrammi.
L’andatura del soggetto atassico solitamente
presenta un certo grado di instabilità con base
allargata e compensi vari.
STABILOMETRIA INSTABILOMETRIA IN
POSIZIONE SEDUTAPOSIZIONE SEDUTA
Mediante l’utilizzo di una pedana dinamometrica
denominata CASSIOPEA la posizione seduta può
essere indagata nella sua componente statica e
statico-dinamica (mediante perturbazioni)
STABILOMETRIA INSTABILOMETRIA IN
POSIZIONE SEDUTAPOSIZIONE SEDUTA
Il poligono di appoggio in tale postura è detto
crurogramma. E’ definito dall’area di appoggio
del bacino e dei due femori (“vu femorale”)
STABILOMETRIA INSTABILOMETRIA IN
POSIZIONE SEDUTAPOSIZIONE SEDUTA
SOGGETTO
ATASSICO
PROGRAMMA RIABILITATIVOPROGRAMMA RIABILITATIVO
“Suggerimenti” organizzati in un
programma rigoroso
Addestramento svolto su gesti e posture a
difficoltà crescente (evitare che l’atassico,
sottoposto ad un caotico ed improvviso
addestramento invece di apprendere resti
disorientato)
PROGRAMMA RIABILITATIVOPROGRAMMA RIABILITATIVO
NORME GENERALINORME GENERALI
I. Informare il paziente sulla gestualità terapeutica scelta:
illustrare sempre il PREPATTERN da realizzare
sostituendosi al mancato preallarme cerebellare.
II. Gestualità terapeutica con caratteristiche ripetitive in
successione ritmata e pendolare.
III. L’ambiente con bassa perturbazione emotiva, così
come l’eventuale meta o bersaglio da raggiungere.
PROGRAMMA RIABILITATIVOPROGRAMMA RIABILITATIVO
NORME GENERALINORME GENERALI
IV. Lento incremento dell’ampiezza delle traiettorie
gestuali.
V. Lento incremento del numero dei fulcri articolari da
coinvolgere nel gesto terapeutico.
VI. Lenta immersione del gesto e del cammino nello
spazio libero.
VII. Due sedute terapeutiche di 1 ora
3-4 esercizi terapeutici di 15 minuti.
PROGRAMMA RIABILITATIVOPROGRAMMA RIABILITATIVO
NORME GENERALINORME GENERALI
VIII. Il passaggio da un esercizio al successivo e da una fase
all’altra avviene solo quando il paziente dimostra
sicurezza.
IX. Incremento possibile di facilitazioni e ausili utili ad
anticipare il risultato funzionale (scarponi,
deambulatori, cinture zavorrate).
X. Ogni procedura riabilitativa deve avere come obiettivo
il raggiungimento di atti motori finalizzati
all’autonomia quotidiana del paziente.
Procedure per gradi di difficoltà crescenti, soffermandosi
sulle procedure a massima difficoltà (operazioni motorie di
risalita).
PROGRAMMA RIABILITATIVOPROGRAMMA RIABILITATIVO
GRADUALE ELEVAZIONEGRADUALE ELEVAZIONE
DEL BARICENTRODEL BARICENTRO
GRADUALE ELEVAZIONEGRADUALE ELEVAZIONE
DEL BARICENTRODEL BARICENTRO
ELEVAZIONE DEL BARICENTROELEVAZIONE DEL BARICENTRO
SENZA MODIFICHE DELLASENZA MODIFICHE DELLA
BASE DI APPOGGIOBASE DI APPOGGIO
ELEVAZIONE DEL BARICENTROELEVAZIONE DEL BARICENTRO
SENZA MODIFICHE DELLASENZA MODIFICHE DELLA
BASE DI APPOGGIOBASE DI APPOGGIO
OSCILLAZIONIOSCILLAZIONI
DELDEL
BARICENTROBARICENTRO
AI CONFINIAI CONFINI
DELLA BASE DIDELLA BASE DI
APPOGGIOAPPOGGIO
RISALITA DEL BARICENTRORISALITA DEL BARICENTRO
CON BASE DI APPOGGIOCON BASE DI APPOGGIO
INVARIATAINVARIATA
RISALITA DEL BARICENTRORISALITA DEL BARICENTRO
CON BASE DI APPOGGIOCON BASE DI APPOGGIO
INVARIATAINVARIATA
CONTROLLO DEL CAPOCONTROLLO DEL CAPO
CONTROLLO DEL CAPOCONTROLLO DEL CAPO
CON RIDUZIONE DELLA BASECON RIDUZIONE DELLA BASE
DI APPOGGIODI APPOGGIO
CONTROLLOCONTROLLO
DEL CAPO EDEL CAPO E
DEL TRONCODEL TRONCO
VARIAZIONE DELLA BASE DIVARIAZIONE DELLA BASE DI
APPOGGIO CON EQUILIBRIO DIAPPOGGIO CON EQUILIBRIO DI
VOLOVOLO
CONTROLLO CAPO-TRONCOCONTROLLO CAPO-TRONCO
CON ABBANDONO APPOGGIOCON ABBANDONO APPOGGIO
MANUALEMANUALE
APPOGGIOAPPOGGIO
GINOCCHIOGINOCCHIO
PIEDEPIEDE
APPOGGIO GINOCCHIO-PIEDEAPPOGGIO GINOCCHIO-PIEDE
CON TORSIONE TRONCOCON TORSIONE TRONCO
FASI DELLAFASI DELLA
RISALITARISALITA
FINO ALLAFINO ALLA
STAZIONESTAZIONE
ERETTAERETTA
APPOGGIOAPPOGGIO
PALMO SUPALMO SU
PALMO APERTOPALMO APERTO
CONTROLLOCONTROLLO
STAZIONE ERETTASTAZIONE ERETTA
CONTROLLO STAZIONE ERETTACONTROLLO STAZIONE ERETTA
APPOGGIOAPPOGGIO
MONOPODALICOMONOPODALICO
RIDUZIONE BASE DI APPOGGIORIDUZIONE BASE DI APPOGGIO
POSTURA ERETTAPOSTURA ERETTA
LIBERA ELIBERA E
PREPATTERN DIPREPATTERN DI
POSIZIONAMENTOPOSIZIONAMENTO
ESERCIZI PREPARATORI ALLAESERCIZI PREPARATORI ALLA
MARCIAMARCIA
OSCILLAZIONI DEL BARICENTROOSCILLAZIONI DEL BARICENTRO
IN SENSO ANTERO-POSTERIOREIN SENSO ANTERO-POSTERIORE
ADDESTRAMENTOADDESTRAMENTO
AL CAMMINOAL CAMMINO
LIBEROLIBERO
RIEDUCAZIONE ALLARIEDUCAZIONE ALLA
GESTUALITA’ MANUALEGESTUALITA’ MANUALE
Per recuperare la manualità esplorante e
manipolativa dell’arto superiore, occorre
misurare le difficoltà meccaniche collegate
all’equilibrio di volo, in quanto l’arto superiore
svolge ogni gestualità in una perenne elevazione
e deve percorrere traiettorie nello spazio libero
per raggiungere un determinato punto.
RIEDUCAZIONE ALLARIEDUCAZIONE ALLA
GESTUALITA’ MANUALEGESTUALITA’ MANUALE
L’arto superiore deve disegnare una traiettoria che
consenta il raggiungimento in tempi brevi del
bersaglio, che consenta l’aggiustamento in volo dei
segmenti anatomici per un perfetto atterraggio
mirato sull’oggetto da raggiungere, che consenta
l’atteggiamento terminale della mano, già
predisposto all’azione da compiere.
ARTO SUPERIOREARTO SUPERIORE
Il controllo temporo-spaziale dell’arto
superiore richiede il calcolo delle forze che
intervengono sui vari segmenti anatomici, le
forze gravitazionali, muscolari, inerziali e gli
attriti interni ed esterni, per ottenere la giusta
risulatante d’azione. Prevede inoltre il calcolo
delle accelerazioni per ottenere una guida
fluida senza contracolpi, per ottenere una
partenza ed uno stop “a tempo”.
OGNI PROCEDURA
RIABILITATIVA SI
PROPONE LA
MASSIMA
SEMPLIFICAZIONE
DELLA
GESTUALITA’
MANUALE
REGOLE PER LA RIEDUCAZIONEREGOLE PER LA RIEDUCAZIONE
DELLA GESTUALITA’ MANUALEDELLA GESTUALITA’ MANUALE
1. Informare il paziente sull’operazione motoria che si
intende attuare mentre l’operatore la illustra
eseguendo concretamente l’esercizio
2. Le gestualità terapeutiche vanno eseguite in
successione ritmica, adottando quasi un tempo
musicale
3. Ritardata introduzione del bersaglio reale
4. Graduale amplificazione delle traiettorie gestuali
5. Graduale abbandono dei piani guida verso lo spazio
libero
DINAMICHEDINAMICHE
CINGOLOCINGOLO
SCAPOLARE ESCAPOLARE E
TRONCOTRONCO
DINAMICHE CINGOLODINAMICHE CINGOLO
SCAPOLARE E TRONCOSCAPOLARE E TRONCO
(BIMANUALE)(BIMANUALE)
DINAMICHE CINGOLODINAMICHE CINGOLO
SCAPOLARE E TRONCOSCAPOLARE E TRONCO
(MONOMANUALE)(MONOMANUALE)
ATTIVITA’ BIMANUALE CONATTIVITA’ BIMANUALE CON
BERSAGLIO REALEBERSAGLIO REALE
PRESA EPRESA E
ABBANDONOABBANDONO
DELDEL
BERSAGLIOBERSAGLIO
(con piano(con piano
guida)guida)
PRESA EPRESA E
ABBANDONOABBANDONO
DELDEL
BERSAGLIOBERSAGLIO
(senza piano(senza piano
guida)guida)
TRAIETTORIATRAIETTORIA
BREVEBREVE
GESTOGESTO
POLIARTICOLAREPOLIARTICOLARE
BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA
 A.M. Vannini; G Felzani: Sindromi atassiche e protocollo riabilitativo. Edizione
Martina, Bologna 2005.
 A.M. Vannini: La chinesiologia propedeutica alla riabiliatazione. Edizione
Martina, Bologna 2000.
 J. Nolte: Anatomia funzionale del sistema nervoso dell’uomo. Piccin, Padova
1991.
 Manter e Gatz’s: Le basi essenziali di neuroanatomia clinica e neurofisiologia.
Piccin, Padova 2004.
 M. Frascarelli: Neurofisiopatologia in Riabilitazione. Edizioni Minerva Medica,
Torino 2003.
 R. Schiffer: Pedane dinamometriche: posturografia.Editrice Speciale
Riabilitazione, Milano 2003.
 R. Schiffer, A. Balsamo: Monografia “Il laboratorio di posturologia
digitalizzato“ Volume I e II. Riabilitazione Oggi, dicembre 2007.
 S. Boccardi, A. Lissoni: Chinesiologia. Società Editrice Universo, Roma 1984.

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SINDROME ATASSICA

  • 1. SINDROME ATASSICASINDROME ATASSICA OSPEDALE CIVILE VOLTA MANTOVANA S.R.L. Via Tonello 5, 46049 Volta Mantovana (MN) UNITÀ DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA Responsabile: Dott. ANDREA ZATTIN
  • 2. SINDROME ATASSICASINDROME ATASSICA Categoria speciale ad alto potenziale invalidante Non è una sindrome paralitica e ritrova la sua patogenesi nel sistema cerebellare Il danno non è rappresentato dalla perdita del movimento ma da una imperizia nel controllo del movimento presente
  • 3. SINDROME ATASSICASINDROME ATASSICA Frequentemente trattata con procedure riabilitative non dedicate.
  • 4. CERVELLETTO = STRAORDINARIO CALCOLATORECERVELLETTO = STRAORDINARIO CALCOLATORE L’uomo per muoversi con abilità in posizione eretta e per esprimere la sua creatività con un perfetto controllo del suo corpo, della sua mano e della sua fluidità verbale dispone di un imponente neurosistema che trova al suo centro il cervelletto, con il quale è in grado di gestire una mastodontica attività riflessa.
  • 5. SISTEMA CEREBELLARESISTEMA CEREBELLARE Attività riflessa promossa da INPUT AFFERENZIALI integrati e selezionati nel cervelletto e da questo utilizzati per esprimere l’OUTPUT EFFETTORE controllo del movimento
  • 6. SISTEMA CEREBELLARESISTEMA CEREBELLARE SCOPO ESISTENZIALE L’EQULIBRIO STATICO-DINAMICO DEL CORPO
  • 7. SISTEMA CEREBELLARESISTEMA CEREBELLARE Analizzando il percorso attraverso il quale il sistema raggiunge tale scopo è possibile ipotizzare procedure riabilitative razionali. razionali
  • 8. SISTEMA CEREBELLARE PILOTA AUTOMATICOSISTEMA CEREBELLARE PILOTA AUTOMATICO ATASSIA GUIDA BALORDA di un pilota incapace su una macchina di straordinaria fattura.
  • 9. RIABILITAZIONE DELLE SINDROMIRIABILITAZIONE DELLE SINDROMI ATASSICHEATASSICHE Riaddestramento del pilota automatico, trasmettendogli le più elementari nozioni a cui attenersi, nozioni appartenenti ad un programma già depositato nel sistema cerebellare e successivamente perduto.
  • 10. PROCESSO DI APPRENDIMENTO MOTORIOPROCESSO DI APPRENDIMENTO MOTORIO PROGRAMMAZIONE DEL SISTEMA CEREBELLARE (messa a punto del suo software)
  • 11. Il corpo umano si trova a suo agio “IN PIEDI” ed in piedi svolge molte attività relazionali, svincolando gli arti superiori dalle esigenze posizionali e dinamiche del restante sistema motorio.
  • 12. Nell’uomo l’arto superiore abbandona il ruolo locomotorio proprio dei quadrupedi per dedicarsi all’espressività manipolativa, creativa, grafica. Più alta gerarchia neurologica corteccia cerebrale
  • 13. I primi 20 mesi di vita del bambino sono una tappa di addestramento alla gestione del suo corpo per raggiungere la posizione eretta e liberare gli arti superiori, abbandonando gradualmente l’appoggio manuale.
  • 14. Solo se la perizia di pilotaggio del neurosistema si evolve di pari passo con la crescita della macchina è possibile raggiungere prestazioni di particolare abilità proprie del gesto sportivo o artistico.
  • 15. EFFETTO BALLERINAEFFETTO BALLERINA Il gesto artistico, sportivo o acrobatico altro non è che una gigantografia di un gesto comune.
  • 16. MACCHINA UOMOMACCHINA UOMO  200 ELEMENTI SCHELETRICI  500 PUNTI DI LIBERTA’
  • 17. REGOLE MECCANICHE COMUNI AREGOLE MECCANICHE COMUNI A TUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICITUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICI I° REGOLA: - minimale ampiezza delle superfici articolari - costante inclinazione delle superfici rispetto all’ortogonale gravitazionale
  • 18. SUPERFICI ARTICOLARI = basi di appoggio del segmento anatomico sovrastante BASI DI APPOGGIO = piano inclinato che sollecita moti angolari associati a moti traslatori
  • 19. I movimenti traslatori si amplificano quando la macchina presenta una particolare lassità ligamentosa o per fattori costituzionali o per eventi traumatici, distorsioni o per cause mediche.
  • 20. EFFETTO PIANO INCLINATOEFFETTO PIANO INCLINATO La forza peso incontra la superficie di appoggio lontano dall’ortogonale, generando un effetto statico di pressione e un effetto dinamico traslatorio.
  • 21. EFFETTO PIANO INCLINATOEFFETTO PIANO INCLINATO Il corpo umano in posizione eretta, appoggia grandi masse anatomiche su minime superfici di appoggio: capo su atlante, tronco sulla prima vertebra sacrale, bacino sulla testa femorale e così via, in costante rischio di caduta.
  • 22. L’effetto statico e dinamico della forza gravitazionale può essere amministrata con: Controforza muscolare (tensione muscolo/ligamentosa) Correzione attiva dell’inclinazione del piano
  • 23. MODELLO DEI CONIMODELLO DEI CONI CAPOVOLTICAPOVOLTI L’effetto piano inclinato può essere letto ad ogni livello articolare del nostro corpo.
  • 24. REGOLE MECCANICHE COMUNI AREGOLE MECCANICHE COMUNI A TUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICITUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICI II°REGOLA: Vocazione del nostro corpo e di ogni elemento anatomico che lo compone di restare il più a lungo possibile sulla stessa base di appoggio su cui è atterrato. MINIMI AGGIUSTAMENTI SEGMENTALI
  • 25. AGGIUSTAMENTI SEGMENTALIAGGIUSTAMENTI SEGMENTALI Il corpo umano dispone di una innumerevole serie di punti di libertà senza i quali l’uomo sarebbe condannato a rincorrere costantemente il suo baricentro per offrirgli una base su cui cadere.
  • 26. REGOLE MECCANICHE COMUNI AREGOLE MECCANICHE COMUNI A TUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICITUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICI III° REGOLA: Alto posizionamento dei baricentri nei vari segmenti anatomici, sempre lontani dal vincolo o dalla base.
  • 27. REGOLE MECCANICHE COMUNI AREGOLE MECCANICHE COMUNI A TUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICITUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICI Il corpo umano, programmato per muoversi in posizione eretta, a fatica mantiene gli atteggiamenti statici e tutta la sua morfologia facilita ogni espressione dinamica.
  • 29. LA STRUTTURA ANATOMICA DEL CORPO UMANO E’ UNA VERA CONGIURA CONTRO L’EQUILIBRIO STATICO.
  • 30. Perche’ il corpo umano risultaPerche’ il corpo umano risulta così instabile?così instabile? FISICA MECCANICA: Per rimuovere un corpo dallo stato di quiete occorre applicare una forza perturbante di grandezza sempre maggiore rispetto all’indice di stabilità del corpo in quiete.
  • 31. ““PESO”PESO” Energia implicita in ogni elemento anatomico Energia che il corpo utilizza sempre in ogni gesto ed in ogni postura come forza stabilizzante per la quiete e come forza motrice per il movimento.
  • 32. POSIZIONE DI RIPOSOPOSIZIONE DI RIPOSO L’ampia base impedisce che l’intervento di forze perturbanti combinandosi con la forza-peso portino ad una risultante diretta fuori dalla base di appoggio.
  • 33. Nel corpo umano il peso realizza movimento ad effetti dinamici in quanto la MACCHINA CORPO UMANO è composta da elementi articolati privi di una rassicurante base di appoggio.
  • 34. I vari segmenti anatomici del corpo umano si muovono sollecitati dal peso seguendo percorsi programmati dalla morfologia articolare.
  • 35. REGOLE MECCANICHE COMUNI AREGOLE MECCANICHE COMUNI A TUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICITUTTI GLI ELEMENTI ANATOMICI CONCLUSIONI L’elasticità dei vincoli articolari, la morfologia delle superfici articolari ed il limitato sviluppo dell’area articolare d’appoggio insieme all’altezza del baricentro offrono alla forza-peso continue occasioni per evocare da sola gestualità anche complesse.
  • 36. EQUILIBRIO STATICOEQUILIBRIO STATICO Nei momenti in cui peso e base di appoggio si incontrano sulla verticale, si ottengono puri effetti statici che si esprimono in trazioni o pressioni.
  • 37. EQULIBRIO DINAMICOEQULIBRIO DINAMICO Gli effetti statico-dinamico del peso si confrontano con effetti statico-dinamici delle forze muscolari, degli attriti, delle forze esterne al corpo umano stesso e delle forze di inerzia. INDICE di STABILITA’(I.S.): Ampiezza base di appoggio (AB) Altezza baricentro ( H BR)
  • 38. INTERFERENZE DIINTERFERENZE DI STABILITA’STABILITA’ Grandezza forza-peso Orientamento forza-peso in rapporto alla base di appoggio Attriti interni fra corpo e basi di appoggio Tenuta base di appoggio Deformabilità base di appoggio
  • 39. Piccola base di appoggio Alto baricentro Grande forza-peso
  • 40. Basso baricentro Ampia base di appoggio Evanescente forza-peso
  • 41. LA STABILITA’ DI UN EQUILIBRIO E’ ESPRESSA DALLA QUANTITA’ DI FORZA CHE OCCORE PER ROMPERE L’EQUILIBRIO STESSO, CIOE’ DALLA GRANDEZZA DELLA FORZA DESTABILIZZANTE.
  • 42. MACCHINA UMANAMACCHINA UMANA FORZA PESO Fonte di energia per il movimento FORZA MUSCOLARE Controllo dell’assetto statico e dinamico del corpo
  • 43. FORZA MUSCOLAREFORZA MUSCOLARE Interviene dove il peso non può agire, modula nel corso della traiettoria il gesto per definire la direzione e la velocità. Controlla il gesto motorio anche quando agisce il peso come prima forza motrice.
  • 44. FORZA MUSCOLARE = BRACCIO DELFORZA MUSCOLARE = BRACCIO DEL SISTEMA CEREBELLARESISTEMA CEREBELLARE MODULI FUNZIONALI
  • 45. FORZE DI INERZIAFORZE DI INERZIA L’equilibrio dinamico (su una base in movimento) di un elemento anatomico è mantenuto da FORZE DI INERZIA evocate ora dalla forza-peso ora dalla forza muscolare.
  • 46. L’equilibrio inerziale dell’intero corpo viene realizzato da silenti contrazioni del tricipite surale e dal tibiale anteriore che stabilizzano, in senso antero-posteriore o latero-laterale, l’intera macchina motoria.
  • 48. 1. Peduncolo cerebellare superiore 2. Peduncolo cerebellare medio 3. Peduncolo cerebellare inferiore
  • 50. NUCLEI CEREBELLARI PROFONDINUCLEI CEREBELLARI PROFONDI  Regione vermiana: nuclei fastigiale  Regione paravermiana: nuclei interposti (globoso ed emboliforme)  Regione laterale: nuclei dentati
  • 52. Al verme è affidata la gestione equilibrata del tronco, gli emisferi controllano la gestualità degli arti.
  • 53. ORGANIZZAZIONE SINAPTICAORGANIZZAZIONE SINAPTICA FIBRE MUSCOIDI FIBRE RAMPICANTI INTERNEURONI: cellule dei canestri, cellule stellate e cellule di Golgi CELLULE DI PURKINJE Cellule granulari + NUCLEI CEREBELLARI PROFONDI -+ + FIBRE NORADRENERGICHE FIBRE DOPAMINERGICHE FIBRE SEROTONINENERGICHE - - - +
  • 54. ORIGINE FIBRE MUSCOIDI: Midollo spinale Nuclei basilari del ponte Nuclei vestibolari Nuclei trigeminali Nuclei della formazione reticolare FIBRE RAMPICANTI: Oliva inferiore (glutammato)
  • 55. ORIGINE FIBRE NORADRENERGICHE: Locus coeruleus FIBRE DOPAMINENERGICHE: Substantia nigra Mesencefalo (tegmentum) FIBRE SEROTONINENERGICHE: Tronco cerebrale (nuclei del rafe)
  • 56. FIBRE MUSCOIDI Attraverso le informazioni ricevute dalle fibre afferenti e le interazioni tra la corteccia cerebellare ed i nuclei profondi, il CERVELLETTO effettua il monitoraggio dei movimenti in corso e mette in azione movimenti nuovi o modificati. CELLULE DI PURKINJE Cellule granulari FIBRE RAMPICANTI NUCLEI CEREBELLARI PROFONDI - + + FIBRE NORADRENERGICHE FIBRE DOPAMINERGICHE FIBRE SEROTONINENERGICHE - - - + +
  • 57. FIBRE AFFERENTI ALLAFIBRE AFFERENTI ALLA CORTECCIA CEREBELLARECORTECCIA CEREBELLARE TRATTO CORTICOPONTO CEREBELLARE DALLA CORTECCIA CEREBRALE TRATTO CEREBROOLIVO CEREBELLARE (aree motorie e sensitive) TRATTO CEREBRO RETICOLOCEREBELLARE DALLA CUTE, ARTICOLAZIONI, TRATTO SPINOCEREBELLARE DORSALE MUSCOLI, ARTI E TRONCO TRATTO SPINOCEREBELLARE VENTRALE TRATTO SPINOCEREBELLARE ROSTRALE TRATTO CUNEATOCEREBELLARE
  • 58. FIBRE AFFERENTIFIBRE AFFERENTI ALLA CORTECCIA CEREBELLAREALLA CORTECCIA CEREBELLARE  Zone vermiane ed intermedie del lobo anteriore MIDOLLO SPINALE  Porzione caudale del lobo posteriore  Lobo flocculoonodulare SISTEMA VESTIBOLARE  Emisferi cerebellari CORTECCIA CEREBRALE
  • 59. FIBRE EFFERENTI DAI NUCLEIFIBRE EFFERENTI DAI NUCLEI CEREBELLARI PROFONDICEREBELLARI PROFONDI Nucleo fastigiale nuclei reticolari e vestibolari del tronco cerebrale Nuclei interposti nucleo rosso ( midollo spinale) Nucleo dentato nucleo rosso ( oliva inferiore) nuclei ventrale laterale ( lobo frontale) ed intralaminari del talamo dorsale ( lobo parietale, temporale, preforntale, regione cingolata, paraippocampica)
  • 61. OGNI META’ DEL CERVELLETO, ATTRAVERSO LE SUE CONNESSIONI, RICEVE NOTIZIE DALLA E CONTROLLA LA META’ OMOLATERALE DEL CORPO, MENTRE E’ IN RAPPORTO CON L’EMISFERO CEREBRALE CONTROLATERALE.
  • 62. Il cervelletto riesce a dirigere il comportamento motorio giocando d’anticipo sulle intenzioni motorie corticali, preparando in modo automatico la macchina all’atteggiamento posizionale migliore per poter poi svolgere l’operazione motoria voluta dalla corteccia in perfetto equilibrio evitando scompensi posturali o cadute. Successivamente controlla lo svolgersi dell’operazione motoria nella velocità e nella traiettoria garantendo il successo.
  • 63. PATTERN MOTORI: operazioni motorie volute dalla corteccia cerebrale o promosse dai sistemi sottocorticali gestualità protagoniste PREPATTERN MOTORI: gestualità spontanea preparatoria del gesto protagonista.
  • 64. Il calcolatore cerebellare decide la traiettoria, la velocità, le accelerazioni del gesto protagonista per evitare l’insuccesso. Svolge un controllo costante per tutto il corso dell’operazione stessa.
  • 65. Il cervelletto sa utilizzare le forze di inerzia e sa evocarle quando hanno un effetto stabilizzante, le domina e le controlla quando hanno un effetto destabilizzante.
  • 67. TRACCIATO GESTOTRACCIATO GESTO FISIOLOGICO e PATOLOGICOFISIOLOGICO e PATOLOGICO
  • 68. GESTO URGENTE precipitoso con traiettorie e percorsi brevi (attacco e fuga) GESTO DI PRECISIONE lento con traiettorie comode
  • 69.
  • 70.
  • 71. CERVELLETTOCERVELLETTO GESTO PROTAGONISTAGESTO PROTAGONISTA Previene il disequilibrio e l’effetto destabilizzante legato ad ogni gestualità. ASSISTENZA INTERESSATA
  • 72. CERVELLETTOCERVELLETTO assetto globale delassetto globale del corpo nei distretti non direttamente coinvolticorpo nei distretti non direttamente coinvolti nel gesto protagonista.nel gesto protagonista.
  • 73. CERVELLETTO calcola la base di partenza ed immagina la base di arrivo atteggiando i segmenti anatomici che sostengono il gesto protagonista nelle posture a massima stabilità.
  • 74.
  • 75. PATOGENESI DELL’ATASSIAPATOGENESI DELL’ATASSIA SINDROMI ATASSICHE PRIMITIVE SISTEMA CEREBELLARE SINDROMI ATASSICHE SECONDARIE SISTEMA EXTRACEREBELLARE DANNO DANNO
  • 76. SINDROMI ATASSICHESINDROMI ATASSICHE TRANSITORIE: - ALCOLICHE - IATROGENE - DISMETABOLICHE PERSISTENTI: - EREDO ATASSIE - ACCIDENTI VASCOLARI - NEOPLASIE
  • 77. DISTURBI CIRCOLATORIDISTURBI CIRCOLATORI Il sistema vertebro-basilare irrora tutto il distretto cerebellare spinale tronco encefalico e cerebellare posteriore.
  • 78. DISTURBI CIRCOLATORIDISTURBI CIRCOLATORI Fenomeni trombotici Fenomeni emorragici Embolie Aneurismi Ischemie transitorie Ematomi traumatici
  • 79. DISTURBI CIRCOLATORIDISTURBI CIRCOLATORI Sindrome della cerebellare superiore: - atassia con lateropulsione omolaterale - disartria - nistagmo Sindrome della cerebellare postero-inferiore: - vertigine rotatoria (afferenze vestibolari) - emiatassia omolaterale Sindrome cerebellare antero-inferiore: - emiatassia omolaterale - lesione trigemino (ponte) - lesione facciale (ponte)
  • 80. PROCESSI INFIAMMATORI e VIRALIPROCESSI INFIAMMATORI e VIRALI  Varicella  Parotite  Virus di Epstein Barr  Citomegalovirus  Mycoplasma pneumonie  Tripanosoma  Toxoplasmosi  Chlamydia  Salmonella  Sifilide
  • 81. PROCESSI ATROFICI DEGENERATIVIPROCESSI ATROFICI DEGENERATIVI  ATASSIA EREDITARIA dell’ADULTO o atassiaspinocerebellare SCA: - SCA tipo 1 o atassia di Marie - SCA tipo 2 - SCA tipo 3 - SCA tipo 4 - SCA tipo 5 - SCA tipo 6 - SCA tipo 7 - SCA tipo 8 - SCA tipo 9 - SCA tipo 10 - SCA tipo 11 - SCA tipo 12 - SCA tipo 13 - SCA tipo 14  ATASSIA DENTATO-RUBRO-PALLIDO-LUISIANA (DRPLA)  ATASSIA EPISODICA TIPO I - II  ATASSIA EREDITARIA SPINALE DELL’ETÀ EVOLUTIVA DI FRIEDRICH  ATASSIA TELEANGECTASICA  ATASSIA SPASTICA DI CHARLEVOIX-SAGUENAY
  • 82. EREDOATASSIEEREDOATASSIE  Atrofia corteccia cerebellare (cellule di Purkinje)  Atrofia cordoni posteriori e laterali del midollo  Atrofia fasci piramidali crociati  Atrofia fasci spinocerebellari
  • 83. PROCESSI ESPANSIVIPROCESSI ESPANSIVI FOSSA CRANICA POSTERIOREFOSSA CRANICA POSTERIORE  Tumori intraparenchiali primitivi (astrocitomi, medulloblastomi) ETA’ EVOLUTIVA 70%  Tumori extraparenchimali (meningiomi, metastasi) ETA’ ADULTA 30%
  • 84. SINDROMI ATASSICHE DA STRESSSINDROMI ATASSICHE DA STRESS Meccanico: trauma cranico Termico: - colpo di calore - folgorazione Gravitazionale: atassia dell’astronauta
  • 85. ATASSIE IATROGENEATASSIE IATROGENE (DA FARMACI)(DA FARMACI) Acido Valproico Alprazolam Amantadina Atropina Amiodarone Buspirone Carbamazepina Carbidopa/Levodopa Cianocobalamina Citarabina Clonazepam Clorfeniramina Clorazepato Clordiazepossido Diazepam Dimenidrinato Disulfiram Etanolo Etosuccimide Felbamato Fenitoina Fluorouracile Fluorazepam Flurbiprofene Gabapentin Ifosfamide Interferone gamma Lamotrigina Levodopa Litio Carbonato Lorazepam Metronidazolo Meprobramato Metotrexato Mexiletina Minociclina Modafanil Oxazepam Oxcarbazepina Pentobarbital Piridossina Prazepam Primidone Procarbazina Spironolattone Temazepam Temozolomide Tiagabina Topiramato Triazolam Vancomicina Vincristina Vinorelbina
  • 86. ATASSIAATASSIA A- TAXIS: privo di ordineprivo di ordine mancata coordinazione del movimentomancata coordinazione del movimento Quando si realizza un turbamento del sistema cerebellare in qualunque punto afferenziale o efferenziale o al centro del sistema stesso, compare la sdr. Atassica globale o settoriale a seconda del focolaio patogeno.
  • 87. SEGNI CLINICI DISEGNI CLINICI DI DISFUNZIONE CEREBELLAREDISFUNZIONE CEREBELLARE VERME: gestione equilibrata del tronco e di tutti i pattern motori dedicati alla meccanica verbale. EMISFERI LATERALI CEREBELLARI: controllo spazio/temporale della gestualità degli arti.
  • 88. ESAME OBIETTIVOESAME OBIETTIVO  Tono muscolare (ipotonia, ipertonia)  Riflessi: profondi, propriocettivi o osteotendinei cutanei mucosi patologici  Prove antigravitarie  Forza segmentale  Sensibilità: superficiale o esterocettiva profonda o propriocettiva combinata o discriminativa  Coordinazione motoria: prova indice-naso prova calcagno-ginocchio  Stazione eretta
  • 89. - Prova filo a piombo - Prova Romberg - Prova Romberg sensibilizzata
  • 90. SEGNO ATASSICOSEGNO ATASSICO Disordini della postura e dell’incedere (base allargata, marcia tandem non concessa, abasia, astasia) Titubanza (tremore ritmico di corpo e testa) Posizioni ruotate o inclinate della testa Nistagmo di fissazione (difficoltà a mantenere lo sguardo su un punto fermo)
  • 91. SEGNO ATASSICOSEGNO ATASSICO Dismetria (ipometria, ipermetria, errore di misura nella presa di un bersaglio) Asinergia (difficoltà nella regolazione tonica fra muscoli antagonisti e agonisti nello svolgere un gesto) Segno del rimbalzo (difficoltà nell’arresto di un gesto che viene contrastato) Tremore statico Tremore cinetico intenzionale
  • 92. SEGNO ATASSICOSEGNO ATASSICO  Braditeleocinesia o frenage (rallentamento del gesto in vicinanza dell’oggetto da raggiungere)  Adiadococinesia - disdiadococinesia (errore o difficoltà nella esecuzione in successione di gesti opposti)  Difficoltà linguistiche: bradilalia, disprosodia, anomia, deficit grammaticali  Deficit delle funzioni esecutive: pianificazione, pensiero astratto, memoria  Deficit della cognitività spaziale: disorganizzazione visivospaziale, deficit della memoria visivospaziale  Deficit affettivi: appiattimento o ottundimento dell’espressione emozionale, comportamento disinibito od improprio
  • 93. SINDROME ATASSICASINDROME ATASSICA ATASSIA STATICA: turbe della stazione eretta statica ATASSIA DINAMICA: turbe della marcia DISTURBI DELLA COORDINAZIONE SEGMENTALE: turbe del movimento volontario segmentale
  • 94. SINDROME ATASSICASINDROME ATASSICA Interessamento del cervelletto Interessamento del sistema sensitivo (propriocezione) Interessamento dell’apparato vestibolare (labirinto)
  • 95. ATASSIA SENSITIVAATASSIA SENSITIVA Riduzione o abolizione della batiestesia (posizione nello spazio) Romberg positivo (stazione eretta difficoltosa ad occhi chiusi) Marcia con caduta a terra dei talloni piuttosto decisa
  • 96. ATASSIA VESTIBOLAREATASSIA VESTIBOLARE Incremento delle oscillazioni sagitto- frontali in stazione eretta Base di appoggio allargata Peggioramento ad occhi chiusi Deviazione verso il lato colpito ad occhi aperti e chiusi nel test della marcia, verso il lato opposto nella retromarcia
  • 97. ATASSIA CEREBELLAREATASSIA CEREBELLARE Oscillazioni sagitto-frontali in stazione eretta sia ad occhi aperti che chiusi Andatura barcollante a base allargata con arti superiori aperti Dismetria, tremore cinetico, adiadococinesia…
  • 98. costruzione del gesto terapeutico assemblaggio delle procedure rieducative SEGNO ATASSICO tempi della riabilitazione modalità operative PROTOCOLLO RIABILITATIVO
  • 99. SEGNO ATASSICOSEGNO ATASSICO Molti segni e sintomi, considerati patologici ed attribuiti al primitivo danno cerebellare, altro non sono che veri compensi spontanei volti ad evitare la caduta e a migliorare l’efficienza del gesto. Tentativi di autorecupero che il paziente realizza, dettati dal sistema automatico sottocorticale.
  • 101. SCALE DI VALUTAZIONESCALE DI VALUTAZIONE S.A.R.A. Scale for the Assessment and rating of Ataxia S.C.A.F.I. SCA Functional Index I.N.A.S. Inventory of Non.Ataxia Symptoms F.A.R.S. Rating Scale for Friedrich Ataxia I.C.A.R.S. International Cooperative Ataxia Rating Scale
  • 102. S.A.R.A. IIIS.A.R.A. IIIªª versioneversione
  • 103. TEST DI TINETTI EQUILIBRIO 1. EQUILIBRIO DA SEDUTO Si inclina sulla sedia 0 È stabile e sicuro 1 2. ALZARSI DALLA SEDIA Incapace senza aiuto 0 Deve aiutarsi con le braccia 1 Si alza senza aiutarsi 2 3. TENTATIVO DI ALZARSI Incapace senza aiuto 0 Capace ma con più tentativi 1 Capace al primo tentativo 2 4. EQUILIBRIO IN STAZIONE ERETTA Instabile 0 (primi 5 secondi) Stabile, ma con ausilio 1 5. EQUILIBRIO IN STAZIONE ERETTA Instabile 0 Stabile, ma a base larga 1 Stabile a base stretta 2 6. ROMBERG Instabile 0 Stabile 1 7. ROMBERG (sensibilizzato) Incomincia a cadere 0 Oscilla ma si riprende 1 Stabile 2 8. GIRARSI DI 360° A passi discontinui 0 A passi continui 1 Instabile, si aggrappa/oscilla 0 Stabile 1 9. SEDERSI Insicuro, sbaglia la distanza, cade sulla sedia 0 Usa le braccia, discontinuo 1 Sicuro, con continuità 2 PUNTEGGIO EQUILIBRIO:________/16 ANDATURA 10. INIZIO DELLA DEAMBULAZIONE Esitazioni, più tentativi 0 Nessuna esitazione 1 11. LUNGHEZZA ED ALTEZZA DEL Piede dx non supera il sinistro 0 PASSO (Piede dx) Piede dx supera il sinistro 1 Piede dx non si alza completamente da terra 0 Piede dx si alza completamente 1 12. LUNGHEZZA ED ALTEZZA DEL Piede sx non supera il destro 0 PASSO (Piede sx) Piede sx supera il destro 1 Piede sx non si alza completamente da terra 0 Piede sx si alza completamente 1 13. SIMMETRIA DEL PASSO Piede dx e sx non sono simmetrici 0 Piedi simmetrici ed uguali 1 14. CONTINUITA’ DEL PASSO Interrotto o discontinuo 0 Continuo 1 15. TRAIETTORIA Marcata deviazione o ausili 0 Deviazione modesta 1 Non deviazione e non ausili 2 16. TRONCO Netta oscillazione o uso di ausili 0 Non oscilla, ma flette le gambe, tronco o 1 allarga le braccia durante il cammino Non oscillazioni o ausili 2 17. CAMMINO I talloni sono separati 0 I talloni quasi si toccano 1 PUNTEGGIO ANDATURA: ________/12 TEST DITEST DI TINETTITINETTI
  • 104. SCALA DI BERG 1. Da seduto in piedi. Istruzioni: Per favore, si alzi in piedi, cercando di non aiutarsi con le mani. Punteggio: 4 Riesce ad alzarsi senza l’uso delle mani e a stabilizzarsi da solo 3 Riesce ad alzarsi da solo aiutandosi con le mani 2 Riesce ad alzarsi da solo aiutandosi con le mani dopo molti tentativi 1 Richiede minima assistenza per alzarsi o per stabilizzarsi 0 Richiede media o massima assistenza per alzarsi 2. In piedi senza sostegno (distanza fra i talloni non > 10 cm). Istruzioni: Cerchi di rimanere in piedi per almeno due minuti senza sostenersi con le mani. Punteggio: 4 Riesce a stare in piedi con sicurezza per due minuti 3 Riesce a stare in piedi per due minuti con sorveglianza 2 Riesce a stare in piedi senza sostegno per 30 secondi 1 Riesce a stare in piedi senza sostegno per 30 secondi dopo parecchi tentativi 0 Non riesce a stare in piedi per 30 scondi senza assitenza 3. Seduto senza appoggio (piedi a terra). Istruzioni: Rimanga seduto con le braccia conserte per due minuti. Punteggio: 4 Riesce a stare seduto con sicurezza per due minuti 3 Riesce a stare seduto per due minuti con sorveglianza 2 Riesce a stare seduto senza sostegno per 30 secondi 1 Riesce a stare seduto senza sostegno per 10 secondi 0 Non riesce a stare seduto senza sostegno per 10 secondi 4. Da in piedi a seduto. Istruzioni: Per favore, si sieda. Punteggio: 4 Si siede con sicurezza con minimo aiuto delle mani 3 Controlla la discesa aiutandosi con le mani 2 Appoggia la parte posteriore delle gambe alla sedia per controllare la discesa 1 Si siede in maniera indipendente ma non controlla bene la discesa 0 Richiede assistenza per sedersi 5. Trasferimenti. Istruzioni: Per favore, si sposti dalla sedia al letto e poi di nuovo sulla sedia. (Una volta con una sedia con braccioli e una volta con una sedia senza braccioli) Punteggio: 4 Riesce a trasferirsi con sicurezza con minimo aiuto delle mani 3 Riesce a trasferirsi con sicurezza con aiuto delle mani 2 Riesce a trasferirsi con suggerimenti verbali e/o sorveglianza 1 Richiede l’assistenza di una persona 0 Richiede l’assitenza o la supervisione di due persone 6. In piedi senza sostegno con occhi chiusi (distanza fra i talloni non > 10 cm). Istruzioni: Chiuda gli occhi e rimanga fermo per 10 secondi Punteggio: 4 Sta in piedi con sicurezza per 10 secondi 3 Sta in piedi per 10 secondi con sorveglianza 2 È capace di stare in piedi per 3 secondi 1 Non riesce a tenere gli occhi chiusi per tre secondi ma non cade 0 Richiede aiuto per non cadere 7. In piedi senza sostegno con i piedi uniti Istruzioni: Metta i piedi uniti e stia fermo senza appogiarsi Punteggio: 4 Unisce i piedi senza assistenza e rimane in posizione per 1’ con sicurezza 3 Unisce i piedi senza assistenza e rimane in posizione per 1’ con sorveglianza 2 Unisce i piedi senza assistenza ma non mantiene la posizione per 30” 1 Richiede aiuto per unire i piedi ma riesce a mantenere la posizione per 15” 0 Richiede aiuto per unire i piedi e non riesce a mantenere la posizione per 15” 8. Reaching in avanti con braccia a 90° Istruzioni: Alzi le braccia a 90° con i gomiti estesi e allunghi le dita in avanti il più possibile. (Si mette un righello a livello della punta delle dita quando le spalle sono a 90°. Il soggetto si allunga in avanti senza toccare il righello con le dita. Si misura la distanza coperta dalle dita dalla posizione di partenza a quella di inclinazione anteriore). Punteggio: 4 Si allunga in avanti con sicurezza per più di 25 cm 3 Si allunga in avanti con sicurezza per più di 12.5 cm 2 Si allunga in avanti con sicurezza per più di 5 cm 1 Si allunga in avanti ma richiede sorveglianza 0 Richiede aiuto per non cadere 9. Raccogliere un oggetto da terra. Istruzioni: Per favore, raccolga la ciabatta (o la scarpa) che è posta davanti ai suoi piedi. Punteggio: 4 Riesce a raccogliere la ciabatta facilmente e con sicurezza 3 Riesce a raccogliere la ciabatta ma richiede sorveglianza 2 Non riesce, ma si avvicina fino a 5 cm mantenendo l’equilibrio senza aiuto 1 Non riesce a raccogliere la ciabatta e richiede sorveglianza durante i tentativi 0 Non riesce a compiere il tentativo, richiede assistenza per non cadere 10. Girarsi per guardare dietro le spalle, a sinistra e a destra. Istruzioni: Per favore, si giri e guardi dietro la sua spalla sinistra, poi faccia lo stesso a destra. Punteggio: 4 Guarda dietro da entrambi i lati e sposta il carico con sicurezza 3 Guarda dietro con sicurezza solo da un lato, dall’altro sposta meno il carico 2 Si gira solo di lato, ma mantiene l’equilibrio 1 Richiede sorveglianza mentre si gira 0 Richiede assistenza per non cadere durante il tentativo 11. Girarsi a 360° Istruzioni: Per favore, faccia un giro descrivendo un cerchio, prima da un lato e poi dall’altro. Punteggio: 4 Compie il giro completo con sicurezza in meno di 4 secondi da ogni lato 3 Compie il giro completo con sicurezza in meno di 4 secondi solo da un lato 2 Riesce a compiere il giro completo con sicurezza ma lentamente 1 Richiede sorveglianza stretta o suggerimenti verbali 0 Richiede assistenza per non cadere durante il tentativo 12. Trasferimento dinamico alternato del peso Istruzioni: Per favore, metta alternativamente ciascun piede sullo scalino e continui finchè non ha toccato lo scalino per quattro volte con ciascun piede. Punteggio: 4 Riesce a completare 8 step in 20” con sicurezza 3 Rimane in piedi da solo e con sicurezza e completa 8 step in più di 20” 2 Riesce a completare 4 step senza aiuto ma con sorveglianza 1 Riesce a completare più di 2 step con minimo aiuto 0 Richiede assistenza per non cadere o è incapace di fare il tentativo 13. In piedi in posizione di tandem Istruzioni: Per favore, metta un piede precisamente davanti all’altro. Se non ci riesce, sposti un piede direttamente in avanti, cercando di portare il tallone oltre la punta dell’altro piede. (Dimostrare al soggetto il compito richiesto). Punteggio: 4 Mette i piedi in tandem senza aiuto e mantiene la posizione per 30” 3 Mette un piede davanti all’altro senza aiuto e mantiene la posizione per 30” 2 Riesce a fare un piccolo passo senza aiuto e mantiene la posizione per 30” 1 Richiede aiuto per fare il passo, ma mantiene la posizione per 15 secondi 0 Perde l’equilibrio durante il tentativo 14. In piedi su una gamba sola Istruzioni: Per favore, stia in piedi su una gamba il più possibile senza appoggio delle mani. Punteggio: 4 Riesce a sollevare un piede senza aiuto e mantiene la posizione per oltre 10” 3 Riesce a sollevare un piede senza aiuto e mantiene la posizione per 5-10” 2 Riesce a sollevare un piede senza aiuto e mantiene la posizione per oltre 3” 1 Non mantiene la posizione per 3”, ma mantiene l’equilibrio durante il tentativo 0 Non riesce a compiere il tentativo o richiede assistenza per non cadere PUNTEGGIO TOTALE
  • 105. SCALA DI VALUTAZIONESCALA DI VALUTAZIONE ATASSIA ADATTATAATASSIA ADATTATA MANTENIMENTO DELLA POSIZIONE SEDUTA Mantiene la posizione seduta statica senza appoggi (schienale, braccioli) 0 Mantiene la posizione senza appoggi con lievi oscillazioni 1 Mantiene la posizione senza appoggi con forti oscillazioni 2 Mantiene la posizione solo con appoggi occasionali 3 Non mantiene la posizione seduta se non con appoggi fissi 4 STATICA ERETTA Mantiene la posizione in tandem 0 Mantiene la posizione con i piedi paralleli uniti 1 Mantiene la posizione con la base di appoggio allargata 2 Mantiene la posizione solo con supporto (anche occasionale) 3 Impossibile mantenere la statica eretta 4 PUNTEGGIO TOTALE: __________ Equilibrio statico
  • 106. SCALA DI VALUTAZIONESCALA DI VALUTAZIONE ATASSIA ADATTATAATASSIA ADATTATA PASSAGGIO SUPINO-SEDUTO A LETTO Raggiunge la posizione senza difficoltà 0 Lievi difficoltà, ma raggiunge autonomamente la posizione seduta 1 Moderate difficoltà: raggiunge la posizione con evidente fatica in più di 10 secondi 2 Incapace di raggiungere la posizione senza ausili 3 Impossibile raggiungere la posizione seduta 4 CAMMINO IN AMBIENTE PROTETTO Cammino in tandem 0 Cammino con base di appoggio normale 1 Cammino con base di appoggio evidentemente allargata, ma senza ausili-appoggi 2 Cammino con appoggio fisso/occasionale, ausilio, care-giver 3 Impossibile eseguire il compito anche con assistenza 4 SALITA-DISCESA SCALE A scalini alternati, senza aiuto, senza appoggio 0 A gradini semplici e/o con appoggio singolo 1 Con doppio appoggio fisso 2 Con appoggio e assistenza continua 3 Impossibile eseguire il compito anche con assitenza 4 CAMMINO SU TERRENO SCONNESSO Cammino con base di appoggio normale senza ausili 0 Cammino con base di appoggio evidentemente allargata, ma senza ausili-appoggi 1 Cammino con appoggio occasionale 2 Cammino con ausili e/o assistenza del care-giver 3 Impossibile eseguire il compito anche con assitenza 4 PUNTEGGIO TOTALE: __________ Equilibrio dinamico
  • 107. SCALA DI VALUTAZIONESCALA DI VALUTAZIONE ATASSIA ADATTATAATASSIA ADATTATA TEST DITO-DITO Normale 0 Lieve oscillazioni delle dita (<2cm) 1 Moderate oscillazioni delle dita (2-6 cm) 2 Ampie oscillazioni delle dita (>6 cm) 3 Impossibilità a mantenere la posizione 4 TEST NASO-DITO-NASO DX SX Normale 0 0 Lieve (oscillazioni <2 cm) 1 1 Moderato (oscillazioni 2-4 cm o persistenza del tremore durante il movimento) 2 2 Grave (oscillazioni >6 cm e/o persistenza del tremore durante il movimento) 3 3 Impossibile eseguire il compito 4 4 DISMETRIA (NASO-DITO RAPIDO) DX SX Normale 0 0 Lieve: fallisce il bersaglio 2 volte o meno 1 1 Moderata: fallisce il bersaglio 3-5 volte 2 2 Grave. Fallisce il bersaglio 6-8 volte 3 3 Impossibile eseguire il compito 4 4 MOVIMENTI RAPIDI ALTERNATI DELLE MANI DX SX Normale 0 0 Movimento lievemente irregolare o lento 1 1 Movimento molto irregolare e lento 2 2 Impossibile eseguire il movimento richiesto 3 3 Se impiega più di 7 secondi aggiungere 1 al punteggio finale +1 +1 PRENSIONE DELLE DITA DX SX Normale 0 0 Lieve: fallisce il bersaglio 1-3 volte 1 1 Moderata: fallisce il bersaglio 4-9 volte 2 2 Grave: fallisce il bersaglio 10-15 volte 3 3 Impossibile eseguire il compito 4 4 PUNTEGGIO TOTALE: __________ Coordinazione degli arti superiori
  • 108. SCALA DI VALUTAZIONESCALA DI VALUTAZIONE ATASSIA ADATTATAATASSIA ADATTATA Coordinazione degli arti inferiori SCIVOLAMANTO TALLONE-TIBIA DX SX Normale 0 0 Lieve (molto lento, tremori, ma contatto mantenuto) 1 1 Moderato (perde il contatto con la tibia, max per 3 volte nei 3 cicli) 2 2 Grave (perde il contatto con la tibia, > = 4 volte nei 3 cicli) 3 3 Impossibile eseguire il movimento 4 4 PROVA TALLONE –TIBIA DX SX Normale (sta sull’obiettivo) 0 0 Lieve (manca l’obiettivo =< 2 volte) 1 1 Moderato (manca l’obiettivo 3-5 volte) 2 2 Grave (manca l’obiettivo >5volte) 3 3 Impossibile eseguire il compito 4 4 PUNTEGGIO TOTALE: __________
  • 109. SCALA DI VALUTAZIONE ATASSIA ADATTATASCALA DI VALUTAZIONE ATASSIA ADATTATA PARLARE Normale 0 Lievemente affetto, ma senza difficoltà ad essere compreso 1 Moderatamente affetto: alcune volte l’interlocutore chiede che vengano ripetute le affermazioni del paziente 2 Gravemente affetto: frequentemente l’interlocutore chiede che vengano ripetute le affermazioni del paziente 3 Incomprensibile la maggior parte delle volte 4 DEGLUTIRE Normale 0 Rari episodi disfagici (<1 volta/mese) 1 Frequenti episodi disfaici (<1 volta/settimana->1 volta/mese) 2 Necessita di una dieta modificata o rischia episodi disfaici (> 1 volta/settimana) 3 Non è possibile alimentarsi per OS 4 TAGLIARE IL CIBO E MANEGGIARE UTENSILI Normale 0 Alcune volte è lento e impacciato, ma non necessita di aiuto 1 Lento e impacciato, necessita di poco aiuto 2 Il cibo deve essere tagliato da un care-giver, ma il paziente si alimenta autonomamente 3 Necessita di essere imboccato 4 VESTIRSI Normale 0 Lento, ma non necessita di aiuto 1 Occasionalmente assistenza o modificazioni/ausili per l’autonomia 2 Necessita di considerevole aiuto, ma partecipa in minima parte alla vestizione 3 Completa dipendenza dal care-giver 4 IGIENE PERSONALE Normale 0 Lento, ma non necessita di aiuto 1 Molto lento, ma autonomo con ausili 2 Necessita di aiuto da parte del care-giver 3 Completa dipendenza dal care-giver 4 FUNZIONALITA’ VESCICALE (se vengono usati farmaci per il controllo vescicole attribuire automaticamente 3 punti) Normale 0 Lieve urgenza/ritenzione (<1 volta/mese) 1 Moderata urgenza7ritenzione/incontinenza (<1 volta/settimana->1 volta/mese) 2 Frequente incontinenza urinaria (>1 volta/settimana) 3 Necessita di cateterismi a intermittenza/permanenza 4 CAPACITA’ DI SOLLEVARSI DOPO UN’EVENTUALE CADUTA Normale 0 Rare cadute (<1 volta/mese) 1 Occasionali cadute (<1 volta/settimana->1 volta/mese) 2 Cade più volte alla settimana/necessita di ausili per prevenire le cadute 3 Inabilità al cammino 4 PUNTEGGIO TOTALE: __________ ADL
  • 110. STANDING BALANCESTANDING BALANCE (by(by BOHANNON)BOHANNON) GRADO DESCRIZIONE 0 incapace di stare in piedi 1 capace di stare in piedi con base di appoggio allargata ma meno di 30 sec. 2 capace di stare 30 sec. in piedi con base di appoggio allargata ma non con piedi uniti 3 stazione eretta a piedi uniti per meno di 30 sec. 4 stazione eretta a piedi uniti per 30 sec. o più
  • 111. TANDEM GAIT TESTTANDEM GAIT TEST (by H.O. BARBER)(by H.O. BARBER) OCCHI APERTI OCCHI CHIUSI SIGNIFICATO O-1 passi laterali 0-3 passi laterali Normale 5 o più passi laterali 4 o più passi laterali Vestibolare acuta unilaterale 0-3 passi laterali 4 o più passi laterali Vestibolare cronica bilaterale 4-5 o più passi laterali o incapace Idem Cerebrale a salti, a forbice Idem o migliora con la Suggestione, teme di provare Non organica
  • 112. DIAGNOSTICA STRUMENTALEDIAGNOSTICA STRUMENTALE TRADIZIONALETRADIZIONALE  Esame del liquor  Elettromiografia ed elettroneurografia  Elettroencefalogramma  Potenziali evocati computerizzati  Dosaggio enzimi muscolari nel siero  TAC  RMN  Ecodoppler tronchi sovraortici
  • 113. DIAGNOSTICA STRUMENTALEDIAGNOSTICA STRUMENTALE FISIATRICAFISIATRICA BIOMETRIA DIGITALIZZATA: È una definizione spazio-temporale dei dati morfologici statici e dinamici di ciascun individuo, ottenuta mediante l’utilizzo di applicativi optoelettronici che sfruttano software dedicati.
  • 114. BIOMETRIA DIGITALIZZATABIOMETRIA DIGITALIZZATA INDICATORI: - Variabili relative all’oggetto che si vuole osservare - selezionati in base ad ipotesi, valori ed obiettivi - utilizzati per descrivere, valutare e predire - facilitare previsioni e formulare diagnosi - prendere decisioni e progettare trattamenti
  • 115. CASA DI CURA PRIVATA POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. REGIONE VENETO - Presidio Ospedaliero U.L.S.S. 22 Via Monte Baldo, 24 - 37019 Peschiera del Garda (Verona) UNITÀ DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA ABORATORIO DI POSTUROLOGIA DIGITALIZZAT Ambulatorio valutazione e rieducazione disturbi dell’equilibrio e della dinamica posturale. (Tel. 045/6449216) Responsabile: Dott. Andrea Zattin
  • 116. STABILOMETRIASTABILOMETRIA La valutazione viene eseguita in tutti quei pazienti che dall’esame obiettivo dimostrano di poter mantenere la prova del filo a piombo e del Romberg per almeno 30 secondi.
  • 117. La StabilometriaLa Stabilometria Il mantenimento della posizione eretta, non è un fenomenoIl mantenimento della posizione eretta, non è un fenomeno staticostatico, come potrebbe, come potrebbe sembrare a prima vista, bensìsembrare a prima vista, bensì dinamicodinamico Il corpo in posizione ortostatica oscilla per mantenere l’equilibrio e le prestazioni delIl corpo in posizione ortostatica oscilla per mantenere l’equilibrio e le prestazioni del sistema di controllo (biomeccanico e recettoriale)sistema di controllo (biomeccanico e recettoriale) sono valutabili misurando talisono valutabili misurando tali oscillazioni posturali (oscillazioni posturali (postural swaypostural sway)) La stabilometria, “misura della stabilità”, si occupa dellaLa stabilometria, “misura della stabilità”, si occupa della caratterizzazione dellecaratterizzazione delle oscillazionioscillazioni nella postura eretta in condizioni di quiete e innella postura eretta in condizioni di quiete e in assenza di perturbazioniassenza di perturbazioni ((spontaneous swayspontaneous sway))
  • 118. Input di controlloInput di controllo  Per mantenere l’equilibrio nella posizione ortostatica, il sistema diPer mantenere l’equilibrio nella posizione ortostatica, il sistema di controllo centrale integra le informazioni afferenti dai sistemicontrollo centrale integra le informazioni afferenti dai sistemi vestibolarevestibolare,, visivovisivo ee somatosensorialesomatosensoriale  Se uno di questi sistemi è alterato, il sistema di controllo è costrettoaSe uno di questi sistemi è alterato, il sistema di controllo è costrettoa gestiregestire in modo diverso le informazioni fornite dai vari ingressiin modo diverso le informazioni fornite dai vari ingressi sensoriali al fine di continuare a svolgere il compito motorio con unsensoriali al fine di continuare a svolgere il compito motorio con un livello di affidabilità accettabile.livello di affidabilità accettabile.  L’esame si esegue in ortostasi condizionata a 30° sia ad occhi apertiL’esame si esegue in ortostasi condizionata a 30° sia ad occhi aperti (nel tempo di 30 secondi) che ad occhi chiusi (nel tempo di 30(nel tempo di 30 secondi) che ad occhi chiusi (nel tempo di 30 secondi).secondi).  Il test evidenzia significativamente l’effetto stabilizzante del sistemaIl test evidenzia significativamente l’effetto stabilizzante del sistema visivovisivo
  • 119. Cosa misuriamo: CoPCosa misuriamo: CoP  Centro di pressioneCentro di pressione (Center of Pressure, CoP):(Center of Pressure, CoP): punto di applicazione della risultante delle forzepunto di applicazione della risultante delle forze scambiate tra piede e terreno; ossia il baricentroscambiate tra piede e terreno; ossia il baricentro delle reazioni vincolari al suolo applicate ad ognidelle reazioni vincolari al suolo applicate ad ogni punto della superficie del piede in contatto con lapunto della superficie del piede in contatto con la base di appoggio.base di appoggio.  Va distinto dal:Va distinto dal: – Centro di massaCentro di massa (Center of Mass, CoM):(Center of Mass, CoM): punto dello spazio tridimensionale chepunto dello spazio tridimensionale che rappresenta il baricentro delle forze pesorappresenta il baricentro delle forze peso agenti su ogni parte del corpo. Rappresentaagenti su ogni parte del corpo. Rappresenta la media pesata dei CoM di tutti i segmentila media pesata dei CoM di tutti i segmenti corporei nello spazio.corporei nello spazio. – Centro di gravitàCentro di gravità (Center of Gravity, CoG):(Center of Gravity, CoG): proiezione sul piano orizzontale di appoggioproiezione sul piano orizzontale di appoggio del CoM.del CoM.
  • 120. Stabilogramma eStabilogramma e StatokinesigrammaStatokinesigramma  La pedana baropodometrica fornisce, in ogni istante di tempo, le dueLa pedana baropodometrica fornisce, in ogni istante di tempo, le due coordinate del CoPcoordinate del CoP riferite ad un sistema di assi cartesiani, definitoriferite ad un sistema di assi cartesiani, definito sulla sua superficiesulla sua superficie  L’analisi dell’andamento temporale della posizione del CoP può essereL’analisi dell’andamento temporale della posizione del CoP può essere effettuata attraverso due tipi di rappresentazione, standardizzati dallaeffettuata attraverso due tipi di rappresentazione, standardizzati dalla Società Internazionale di Posturografia*: loSocietà Internazionale di Posturografia*: lo StatokinesigrammaStatokinesigramma (o(o Gomitolo) e loGomitolo) e lo StabilogrammaStabilogramma *T.S. Kapteyn, C.J. Njikoktjien, W. Bles, L. Kodde, C.H. Massen e J.M.F.Mol. Standardisation in Platform Stabilometry being a part of Posturography. Aggressologie 24,321- 326,1983
  • 121. StatokinesigrammaStatokinesigramma E’ la rappresentazione bidimensionaleE’ la rappresentazione bidimensionale deldel percorsopercorso del centro di pressionedel centro di pressione sulla superficie orizzontale di appoggiosulla superficie orizzontale di appoggio In questo grafico la coordinataIn questo grafico la coordinata medio-medio- lateralelaterale del CoP è rappresentatadel CoP è rappresentata sull’asse delle ascisse, mentre lasull’asse delle ascisse, mentre la coordinatacoordinata antero-posterioreantero-posteriore èè rappresentata sull’asse delle ordinaterappresentata sull’asse delle ordinate E’ un grafico qualitativo che esprimeE’ un grafico qualitativo che esprime con immediatezza la traiettoria del CoPcon immediatezza la traiettoria del CoP (gomitolo)(gomitolo) OO AA OCOC
  • 122. StabilogrammaStabilogramma  E’ il grafico delle coordinate del centro di pressioneE’ il grafico delle coordinate del centro di pressione in funzione del tempoin funzione del tempo  Lo spostamento del CoP in questi grafici, elaborati per ogni test, è rappresentato in mmLo spostamento del CoP in questi grafici, elaborati per ogni test, è rappresentato in mm seguendo l’asse delle ordinate :seguendo l’asse delle ordinate : -- StabilogrammaStabilogramma CoPCoP, come coordinata radiale (distanza dal centro del gomito), come coordinata radiale (distanza dal centro del gomito) -- StabilogrammaStabilogramma antero-posterioreantero-posteriore, come coordinata degli spostamenti sull’asse Y, come coordinata degli spostamenti sull’asse Y -- StabilogrammaStabilogramma medio-lateralemedio-laterale, come coordinata degli spostamenti sull’asse X, come coordinata degli spostamenti sull’asse X  La scala temporale è riportata in ascissaLa scala temporale è riportata in ascissa  Questi grafici permettono di evidenziare l’evolversi delle oscillazioni nel tempo siaQuesti grafici permettono di evidenziare l’evolversi delle oscillazioni nel tempo sia nell’esame ad OA che in quello ad OCnell’esame ad OA che in quello ad OC
  • 123. Diagrammi delle velocitàDiagrammi delle velocità  Permettono di visualizzare e quantificare le velocità istantanee del CoP, ovveroPermettono di visualizzare e quantificare le velocità istantanee del CoP, ovvero delle oscillazioni nel tempodelle oscillazioni nel tempo  Sono presentati tre diagrammi relativi alla velocità:Sono presentati tre diagrammi relativi alla velocità: – CoPCoP, ovvero velocità radiale (dal centro del gomitolo), ovvero velocità radiale (dal centro del gomitolo) – Scomposizione nella componente APScomposizione nella componente AP – Scomposizione nella componente MLScomposizione nella componente ML – Questi valori evidenziano la velocità istantanea e pertanto identificanoQuesti valori evidenziano la velocità istantanea e pertanto identificano momenti di maggior velocità dell’oscillazione (che non necessariamentemomenti di maggior velocità dell’oscillazione (che non necessariamente corrisponde a maggior ampiezza del segnale)corrisponde a maggior ampiezza del segnale)
  • 124. Radar balanceRadar balance Questo indicatore, di tipo quali-quantitativo mette in evidenza laQuesto indicatore, di tipo quali-quantitativo mette in evidenza la direzione principale dello spostamento, consentendo una rapidadirezione principale dello spostamento, consentendo una rapida correlazione dei dati tra il test ad OA e quello ad OC. Eventualicorrelazione dei dati tra il test ad OA e quello ad OC. Eventuali direzioni preferenziali del radar Balance sono attualmente utilizzatidirezioni preferenziali del radar Balance sono attualmente utilizzati per programmare il trattamento riabilitativo.per programmare il trattamento riabilitativo. OO AA OCOC
  • 125. Rettangolo delleRettangolo delle oscillazionioscillazioni OO AA OCOC Questo indicatore, di tipo quali-quantitativo permette di valutare conQuesto indicatore, di tipo quali-quantitativo permette di valutare con immediatezza a seguito del test l’ampiezza e la direzione delleimmediatezza a seguito del test l’ampiezza e la direzione delle oscillazioni sia del CoP (in verde), che del piede destro (in rosso) cheoscillazioni sia del CoP (in verde), che del piede destro (in rosso) che del sinistro (in blu).del sinistro (in blu).
  • 126. Indicatori numericiIndicatori numerici L’esame stabilometrico fornisce indicatoriL’esame stabilometrico fornisce indicatori quantitativi specifici in base ai parametriquantitativi specifici in base ai parametri rilevati a seguito di ciascun test.rilevati a seguito di ciascun test. Gli indicatori mettono in evidenza valoriGli indicatori mettono in evidenza valori relativi a:relativi a: AreaArea (Ellisse di confidenza)(Ellisse di confidenza) DistanzaDistanza (Lunghezza del gomitolo e(Lunghezza del gomitolo e velocità)velocità) FrequenzaFrequenza (Analisi di Fourier e(Analisi di Fourier e Densità Spettrale di Potenza)Densità Spettrale di Potenza)
  • 127. L’Ellisse di confidenzaL’Ellisse di confidenza  L’Ellisse di confidenza è definitaL’Ellisse di confidenza è definita come l’ellisse che con il 95% dicome l’ellisse che con il 95% di probabilitàprobabilità contiene il centro deicontiene il centro dei punti dell’oscillazionepunti dell’oscillazione  Dell’Ellisse di confidenza si calcolano:Dell’Ellisse di confidenza si calcolano: – Superficie (mm2)Superficie (mm2) – Eccentricità (%)Eccentricità (%) – Inclinazione dell’Asse MaggioreInclinazione dell’Asse Maggiore (gradi)(gradi)
  • 128. Superficie dell’EllisseSuperficie dell’Ellisse  E’ espressa in mmE’ espressa in mm22 e permettee permette di valutaredi valutare l’ampiezza dellel’ampiezza delle oscillazionioscillazioni e quindi evidenziae quindi evidenzia il dispendio energetico delil dispendio energetico del paziente per mantenere lapaziente per mantenere la posizione ortostaticaposizione ortostatica  Fisiologicamente è inferiore aFisiologicamente è inferiore a 1cm1cm22 = 100mm= 100mm22
  • 129. EccentricitàEccentricità  E’ calcolata come il rapporto percentualeE’ calcolata come il rapporto percentuale tra i due semiassi dell’ellissetra i due semiassi dell’ellisse  Può essere visualizzata come la misuraPuò essere visualizzata come la misura di quanto l’ellisse si discosta dalla figuradi quanto l’ellisse si discosta dalla figura di una circonferenzadi una circonferenza  Più è alta l'eccentricità, più deformataPiù è alta l'eccentricità, più deformata risulterà l'ellisse, e pertanto più saràrisulterà l'ellisse, e pertanto più sarà evidente unaevidente una direzione preferenzialedirezione preferenziale didi oscillazioni nel pazienteoscillazioni nel paziente  V. norm. 20-30%V. norm. 20-30% Eccentricità = 0%Eccentricità = 0% Eccentricità mediaEccentricità media Eccentricità elevataEccentricità elevata
  • 130. Inclinazione dell’asse maggioreInclinazione dell’asse maggiore  Inclinazione dell’asse rispetto alla direzioneInclinazione dell’asse rispetto alla direzione antero-posterioreantero-posteriore  Positiva se in senso orario e negativa se inPositiva se in senso orario e negativa se in senso antiorariosenso antiorario  E’ valutabile solo se l’ellisse haE’ valutabile solo se l’ellisse ha un’un’eccentricitàeccentricità apprezzabileapprezzabile  V. norm. 30°. Una variazione in sensoV. norm. 30°. Una variazione in senso opposto tra i due test (OA/OC) è indice diopposto tra i due test (OA/OC) è indice di scoordinamento dell’equilibrio, che potrebbescoordinamento dell’equilibrio, che potrebbe presupporre problemi di convergenza visiva .presupporre problemi di convergenza visiva . +-
  • 131. Lunghezza del gomitolo e Velocità mediaLunghezza del gomitolo e Velocità media  LaLa lunghezza del gomitololunghezza del gomitolo è laè la lunghezza totale della traiettoria dellunghezza totale della traiettoria del CoPCoP  LaLa velocità mediavelocità media è la lunghezza delè la lunghezza del gomitolo diviso il tempo digomitolo diviso il tempo di esecuzione della provaesecuzione della prova  Entrambi le grandezze, che sono traEntrambi le grandezze, che sono tra loroloro direttamente proporzionalidirettamente proporzionali,, quantificano la strada percorsa dalquantificano la strada percorsa dal CoP e sono anch’esse indicatori diCoP e sono anch’esse indicatori di dispendio energeticodispendio energetico e pertantoe pertanto precario mantenimentoprecario mantenimento dell’equilibrio.dell’equilibrio.
  • 132. Componenti della velocità mediaComponenti della velocità media La velocità media éLa velocità media é scomposta nelle componenti:scomposta nelle componenti: APAP ee MLML Il rapporto velocità mediaIl rapporto velocità media ML/AP indica quale delleML/AP indica quale delle due componenti prevale e indue componenti prevale e in quale Testquale Test..
  • 133. Valori del confronto tra OA e OCValori del confronto tra OA e OC  Indice di RombergIndice di Romberg: confronta le: confronta le superficisuperfici delle singole ellissi di confidenza. Questodelle singole ellissi di confidenza. Questo indicatore se inferiore a 100 indicaindicatore se inferiore a 100 indica maggior oscillazione ad OA (v.norm. 65-maggior oscillazione ad OA (v.norm. 65- 250)250)  Rapporti velocitàRapporti velocità: confrontano le: confrontano le velocitàvelocità sia nella direzione ML che in quella APsia nella direzione ML che in quella AP (v.norm. 80-120). Questo indicatore se(v.norm. 80-120). Questo indicatore se inferiore a 100 indica maggiorinferiore a 100 indica maggior oscillazione ad OA (sia della componenteoscillazione ad OA (sia della componente ML che AP)ML che AP)  Variazione direzione oscillazioniVariazione direzione oscillazioni:: confrontaconfronta l’inclinazionel’inclinazione dell’assedell’asse maggiore delle ellisse e evidenzia lamaggiore delle ellisse e evidenzia la differenza tra l’angolo di inclinazionedifferenza tra l’angolo di inclinazione OC/OA (v.norm 30°)OC/OA (v.norm 30°)
  • 134. Analisi in FrequenzaAnalisi in Frequenza  Permette di valutare l’ampiezza dellePermette di valutare l’ampiezza delle oscillazionioscillazioni in funzione dellain funzione della frequenzafrequenza (Hz) e facilita(Hz) e facilita l’approfondimento di problematichel’approfondimento di problematiche del sistema di controllo dell’equilibrio.del sistema di controllo dell’equilibrio.
  • 135. Gli indicatori nell’analisi di FourierGli indicatori nell’analisi di Fourier  Frequenza MassimaFrequenza Massima: è la frequenza delle: è la frequenza delle oscillazioni con ampiezza maggiore (daoscillazioni con ampiezza maggiore (da valutare nella trasformata di Fourier)valutare nella trasformata di Fourier)  Frequenza CentroidaleFrequenza Centroidale: È la frequenza: È la frequenza attorno alla quale è concentrata laattorno alla quale è concentrata la “massa” dello spettro di potenza. Si“massa” dello spettro di potenza. Si parla anche diparla anche di zero crossing frequencyzero crossing frequency intesa come il numero medio nell’unitàintesa come il numero medio nell’unità di tempo, di attraversamenti dello zerodi tempo, di attraversamenti dello zero nella serie temporale considerata.nella serie temporale considerata.  Frequenza 50%Frequenza 50%:: È la frequenza al diÈ la frequenza al di sotto della quale si trova il 50% dellasotto della quale si trova il 50% della potenza della seriepotenza della serie  Frequenza 95%Frequenza 95%:: È la frequenza al diÈ la frequenza al di sotto della quale si trova il 95% dellasotto della quale si trova il 95% della potenza della seriepotenza della serie
  • 136. STABILOMETRIASTABILOMETRIA SOGGETTO NORMALE: oscillazioni sagitto-frontali e latero- laterali saranno quasi impercettibili. Le strategie adottate saranno sempre “basse”: di caviglia, al massimo ginocchio. Mai saranno presenti dei compensi. PAZIENTE ATASSICO: oscillazioni ben evidenti con possibilità di innesco di varie strategie (caviglie- ginocchio, bacino, tronco) o compensi (allargamento arti superiori e inferiori) a seconda della gravità della patologia.
  • 137. STABILOMETRIASTABILOMETRIA L’analisi grafica delle prove ci dimostra il tipo di instabilità.
  • 139. STABILOMETRIASTABILOMETRIA PZ. CON ESITI ASPORTAZIONE ASTROCITOMA VERME CEREBELLARE
  • 140. STABILOMETRIASTABILOMETRIA PZ. CON ESITI ICTUS CEREBELLARE SINISTRO
  • 144. STABILOMETRIASTABILOMETRIA PZ. CON ESITI ASPORTAZIONE ASTROCITOMA VERME CEREBELLARE (OCCHI APERTI)
  • 145. STABILOMETRIASTABILOMETRIA PZ. CON ESITI ASPORTAZIONE ASTROCITOMA VERME CEREBELLARE (OCCHI APERTI)
  • 146. STABILOMETRIASTABILOMETRIA PZ. CON ESITI ASPORTAZIONE ASTROCITOMA VERME CEREBELLARE (OCCHI CHIUSI)
  • 147. STABILOMETRIASTABILOMETRIA PZ. CON ESITI ASPORTAZIONE ASTROCITOMA VERME CEREBELLARE (OCCHI CHIUSI)
  • 148. STABILOMETRIASTABILOMETRIA PZ. CON ESITI ICTUS CEREBELLARE SINISTRO (OCCHI APERTI)
  • 149. STABILOMETRIASTABILOMETRIA PZ. CON ESITI ICTUS CEREBELLARE SINISTRO (OCCHI APERTI)
  • 150. STABILOMETRIASTABILOMETRIA PZ. CON ESITI ICTUS CEREBELLARE SINISTRO (OCCHI CHIUSI)
  • 151. STABILOMETRIASTABILOMETRIA PZ. CON ESITI ICTUS CEREBELLARE SINISTRO (OCCHI CHIUSI)
  • 152. STABILOMETRIASTABILOMETRIA L’analisi numerica ci mostra il grado di instabilità, secondo l’uso di opportune tabelle di normalità.
  • 153. BAROPODOMETRIA DINAMICABAROPODOMETRIA DINAMICA Mediante l’utilizzo di una pedana dinamometrica con plurimi sensori in platino, è possibile studiare la deambulazione con o senza calzature, in tutti i pazienti che sono in grado di effettuare almeno 3-4 passi.
  • 154. Baropodometria DinamicaBaropodometria Dinamica Lo studio del movimento permette diLo studio del movimento permette di analizzare le effettive capacità dianalizzare le effettive capacità di coordinamento motorio del soggetto in esamecoordinamento motorio del soggetto in esame (DCT = Dynamic Coordination Test)(DCT = Dynamic Coordination Test).. Una corretta valutazione prevede l’esecuzioneUna corretta valutazione prevede l’esecuzione di almenodi almeno 4-6 dinamiche4-6 dinamiche (ciascuna contenente(ciascuna contenente almeno unalmeno un semipassosemipasso, ovvero due impronte, ovvero due impronte consecutive in pedana, o unconsecutive in pedana, o un passopasso, ovvero tre, ovvero tre impronte consecutive in pedana). A seguitoimpronte consecutive in pedana). A seguito delle varie impronte acquisite il softwaredelle varie impronte acquisite il software elabora l’impronta media pressoria ed i valorielabora l’impronta media pressoria ed i valori numerici relativi ai dati quantitativi.numerici relativi ai dati quantitativi.
  • 155. BAROPODOMETRIA DINAMICABAROPODOMETRIA DINAMICA L’apparecchiatura consente di rilevare graficamente le pressioni plantari (indicatori qualitativi) esprimibili in codifiche a colori come: analisi a punti, in isobare, in 3D, numerica, di cui se ne può studiare analiticamente la loro distribuzione.
  • 156. BAROPODOMETRIA DINAMICABAROPODOMETRIA DINAMICA La risultante parziale (piede destro e sinistro) è l’espressione del cosiddetto centro di pressione (COP) e si deve considerare come un punto localizzato nella base di appoggio, dove è applicata la risultante delle forze scambiate tra i piedi e il terreno, cioè la risultante delle forze di reazione.
  • 157. BAROPODOMETRIA DINAMICABAROPODOMETRIA DINAMICA La risultante media è l’espressione di come si sposta la proiezione a terra del baricentro medio o centro di pressione media (CPSm) durante la deambulazione.
  • 158. RISULTANTE MEDIARISULTANTE MEDIA La sua linearità è espressione di quanto dispendio energetico medio serve al sistema locomotore per mantenere l’equilibrio dinamico. Mantenimento del CPSm all’interno del poligono di appoggio interpodalico (fluidità).
  • 159. Parametri spaziali del Ciclo delParametri spaziali del Ciclo del PassoPasso  Lunghezza del SemipassoLunghezza del Semipasso:: distanza, lungo la traiettoria deldistanza, lungo la traiettoria del passo, tra l’appoggio dei talloni deipasso, tra l’appoggio dei talloni dei due piedi.due piedi. Un valore di riferimento è apprezzabileUn valore di riferimento è apprezzabile se riscontrato intorno al 40% riferitose riscontrato intorno al 40% riferito all’altezza del soggetto.all’altezza del soggetto.  Larghezza Passo:Larghezza Passo: calcolatacalcolata come la distanza, su una rettacome la distanza, su una retta ortogonale alla traiettoria del passo,ortogonale alla traiettoria del passo, tra l’appoggio dei talloni dei duetra l’appoggio dei talloni dei due piedi.piedi.
  • 160. Traiettoria del CoPTraiettoria del CoP  LaLa lunghezza della risultantelunghezza della risultante esprimeesprime la lunghezza percorsa dalla tracciala lunghezza percorsa dalla traccia del CoP di ogni improntadel CoP di ogni impronta  Deve essere raffrontata allaDeve essere raffrontata alla lunghezza del piede:lunghezza del piede: questo indicatorequesto indicatore dovrebbe assumere un valore compresodovrebbe assumere un valore compreso tra 80%-90% ad evidenziare un buontra 80%-90% ad evidenziare un buon svolgimento dell’elica podalica.svolgimento dell’elica podalica.  Una riduzione dei valori può indicare unaUna riduzione dei valori può indicare una rigidità articolare, un aumento dei valoririgidità articolare, un aumento dei valori può riferire instabilità podaliche.può riferire instabilità podaliche.  Elevate asimmetrie tra i valori diElevate asimmetrie tra i valori di DevStdDevStd sono da imputarsi a maggior impegnosono da imputarsi a maggior impegno nella coordinazione motoria (sul lato innella coordinazione motoria (sul lato in cui il valore è maggiore) e quindicui il valore è maggiore) e quindi maggior dispendio energeticomaggior dispendio energetico..
  • 161. Esempio di valutazione dei parametriEsempio di valutazione dei parametri temporalitemporali  Per avere i valori percentuali di tempo di stance e di swing e diPer avere i valori percentuali di tempo di stance e di swing e di double support basta dividere gli stessi per il tempo di stride edouble support basta dividere gli stessi per il tempo di stride e moltiplicare per 100moltiplicare per 100  Stance time % = (0.69s/1.21s)*100 =Stance time % = (0.69s/1.21s)*100 = 57%57%  Swing time % = (0.52s/1.21s)*100 =Swing time % = (0.52s/1.21s)*100 = 43%43%  Double sup time % = (0.12s/1.21s)*100 =Double sup time % = (0.12s/1.21s)*100 = 11%11% Stride time = 1.21s Stance time = 0.69s Swing time = 0.52s
  • 162. Indice Gait CycleIndice Gait Cycle  Evidenzia il tempo di appoggioEvidenzia il tempo di appoggio di ciascun piede. L’indicatoredi ciascun piede. L’indicatore preso in considerazione è lapreso in considerazione è la STD Gait CycleSTD Gait Cycle..  Un’alterazione di questoUn’alterazione di questo indicatore denota instabilitàindicatore denota instabilità strutturali con scoordinamentostrutturali con scoordinamento del rotolamento podalico. Undel rotolamento podalico. Un valore di riferimento èvalore di riferimento è apprezzabile se riscontrato nonapprezzabile se riscontrato non superiore a 0.10superiore a 0.10  Rosso evidenzia valori delRosso evidenzia valori del SinistroSinistro  Blu valori del DestroBlu valori del Destro
  • 163. Indice Gait Cycle double supportIndice Gait Cycle double support  L’STD Gait Cycle double supportL’STD Gait Cycle double support è la deviazione standard delè la deviazione standard del tempo durante il quale entrambi itempo durante il quale entrambi i piedi sono a contatto con ilpiedi sono a contatto con il terreno (double support time),terreno (double support time), nelle diverse dinamiche acquisite.nelle diverse dinamiche acquisite.  Un’alterazione di questoUn’alterazione di questo indicatore denota instabilità nelindicatore denota instabilità nel trasferire il carico da un artotrasferire il carico da un arto all’altro e può evidenziareall’altro e può evidenziare problematiche sia strutturali cheproblematiche sia strutturali che di mantenimento dell’equilibrio.di mantenimento dell’equilibrio. Un valore di riferimento èUn valore di riferimento è apprezzabile se riscontrato nonapprezzabile se riscontrato non superiore a 0.5superiore a 0.5  Viola distingue il DoppioViola distingue il Doppio AppoggioAppoggio
  • 164. Altri Parametri Temporali del CicloAltri Parametri Temporali del Ciclo del Passodel Passo  Velocità:Velocità: velocità delvelocità del passo, v. norm. 1m/s èpasso, v. norm. 1m/s è calcolata dividendo lacalcolata dividendo la lunghezza del passo per lalunghezza del passo per la sua durata.sua durata.  Cadenza:Cadenza: cadenza delcadenza del passo espressa in passi alpasso espressa in passi al minuto (v. norm. 60).minuto (v. norm. 60).
  • 165. Dinamica con filmatoDinamica con filmato  L’esame pressorioL’esame pressorio dinamico può esseredinamico può essere associato anche ad unassociato anche ad un filmato di riferimentofilmato di riferimento che permette loche permette lo studiostudio delle informazionidelle informazioni relative alla strutturarelative alla struttura sovrasegmentariasovrasegmentaria..  Le proiezioni possonoLe proiezioni possono essere frontaliessere frontali (antero/posteriori) o(antero/posteriori) o sagittali (latero/laterale)sagittali (latero/laterale) o trasversali (dall’alto)o trasversali (dall’alto)
  • 166. Il soggetto normale, solitamente presenta una deambulazione fluida, con base allargata di poco, normale movimento pendolare degli arti superiori e lascia sulla pedana al massimo 2-3 podogrammi.
  • 167. L’andatura del soggetto atassico solitamente presenta un certo grado di instabilità con base allargata e compensi vari.
  • 168.
  • 169. STABILOMETRIA INSTABILOMETRIA IN POSIZIONE SEDUTAPOSIZIONE SEDUTA Mediante l’utilizzo di una pedana dinamometrica denominata CASSIOPEA la posizione seduta può essere indagata nella sua componente statica e statico-dinamica (mediante perturbazioni)
  • 170. STABILOMETRIA INSTABILOMETRIA IN POSIZIONE SEDUTAPOSIZIONE SEDUTA Il poligono di appoggio in tale postura è detto crurogramma. E’ definito dall’area di appoggio del bacino e dei due femori (“vu femorale”)
  • 171. STABILOMETRIA INSTABILOMETRIA IN POSIZIONE SEDUTAPOSIZIONE SEDUTA SOGGETTO ATASSICO
  • 172. PROGRAMMA RIABILITATIVOPROGRAMMA RIABILITATIVO “Suggerimenti” organizzati in un programma rigoroso Addestramento svolto su gesti e posture a difficoltà crescente (evitare che l’atassico, sottoposto ad un caotico ed improvviso addestramento invece di apprendere resti disorientato)
  • 173. PROGRAMMA RIABILITATIVOPROGRAMMA RIABILITATIVO NORME GENERALINORME GENERALI I. Informare il paziente sulla gestualità terapeutica scelta: illustrare sempre il PREPATTERN da realizzare sostituendosi al mancato preallarme cerebellare. II. Gestualità terapeutica con caratteristiche ripetitive in successione ritmata e pendolare. III. L’ambiente con bassa perturbazione emotiva, così come l’eventuale meta o bersaglio da raggiungere.
  • 174. PROGRAMMA RIABILITATIVOPROGRAMMA RIABILITATIVO NORME GENERALINORME GENERALI IV. Lento incremento dell’ampiezza delle traiettorie gestuali. V. Lento incremento del numero dei fulcri articolari da coinvolgere nel gesto terapeutico. VI. Lenta immersione del gesto e del cammino nello spazio libero. VII. Due sedute terapeutiche di 1 ora 3-4 esercizi terapeutici di 15 minuti.
  • 175. PROGRAMMA RIABILITATIVOPROGRAMMA RIABILITATIVO NORME GENERALINORME GENERALI VIII. Il passaggio da un esercizio al successivo e da una fase all’altra avviene solo quando il paziente dimostra sicurezza. IX. Incremento possibile di facilitazioni e ausili utili ad anticipare il risultato funzionale (scarponi, deambulatori, cinture zavorrate). X. Ogni procedura riabilitativa deve avere come obiettivo il raggiungimento di atti motori finalizzati all’autonomia quotidiana del paziente.
  • 176. Procedure per gradi di difficoltà crescenti, soffermandosi sulle procedure a massima difficoltà (operazioni motorie di risalita). PROGRAMMA RIABILITATIVOPROGRAMMA RIABILITATIVO
  • 177.
  • 178.
  • 179. GRADUALE ELEVAZIONEGRADUALE ELEVAZIONE DEL BARICENTRODEL BARICENTRO
  • 180. GRADUALE ELEVAZIONEGRADUALE ELEVAZIONE DEL BARICENTRODEL BARICENTRO
  • 181. ELEVAZIONE DEL BARICENTROELEVAZIONE DEL BARICENTRO SENZA MODIFICHE DELLASENZA MODIFICHE DELLA BASE DI APPOGGIOBASE DI APPOGGIO
  • 182. ELEVAZIONE DEL BARICENTROELEVAZIONE DEL BARICENTRO SENZA MODIFICHE DELLASENZA MODIFICHE DELLA BASE DI APPOGGIOBASE DI APPOGGIO
  • 184. RISALITA DEL BARICENTRORISALITA DEL BARICENTRO CON BASE DI APPOGGIOCON BASE DI APPOGGIO INVARIATAINVARIATA
  • 185. RISALITA DEL BARICENTRORISALITA DEL BARICENTRO CON BASE DI APPOGGIOCON BASE DI APPOGGIO INVARIATAINVARIATA
  • 187. CONTROLLO DEL CAPOCONTROLLO DEL CAPO CON RIDUZIONE DELLA BASECON RIDUZIONE DELLA BASE DI APPOGGIODI APPOGGIO
  • 188. CONTROLLOCONTROLLO DEL CAPO EDEL CAPO E DEL TRONCODEL TRONCO
  • 189. VARIAZIONE DELLA BASE DIVARIAZIONE DELLA BASE DI APPOGGIO CON EQUILIBRIO DIAPPOGGIO CON EQUILIBRIO DI VOLOVOLO
  • 190. CONTROLLO CAPO-TRONCOCONTROLLO CAPO-TRONCO CON ABBANDONO APPOGGIOCON ABBANDONO APPOGGIO MANUALEMANUALE
  • 192. APPOGGIO GINOCCHIO-PIEDEAPPOGGIO GINOCCHIO-PIEDE CON TORSIONE TRONCOCON TORSIONE TRONCO
  • 193. FASI DELLAFASI DELLA RISALITARISALITA FINO ALLAFINO ALLA STAZIONESTAZIONE ERETTAERETTA
  • 198. RIDUZIONE BASE DI APPOGGIORIDUZIONE BASE DI APPOGGIO
  • 199. POSTURA ERETTAPOSTURA ERETTA LIBERA ELIBERA E PREPATTERN DIPREPATTERN DI POSIZIONAMENTOPOSIZIONAMENTO
  • 200. ESERCIZI PREPARATORI ALLAESERCIZI PREPARATORI ALLA MARCIAMARCIA
  • 201. OSCILLAZIONI DEL BARICENTROOSCILLAZIONI DEL BARICENTRO IN SENSO ANTERO-POSTERIOREIN SENSO ANTERO-POSTERIORE
  • 203. RIEDUCAZIONE ALLARIEDUCAZIONE ALLA GESTUALITA’ MANUALEGESTUALITA’ MANUALE Per recuperare la manualità esplorante e manipolativa dell’arto superiore, occorre misurare le difficoltà meccaniche collegate all’equilibrio di volo, in quanto l’arto superiore svolge ogni gestualità in una perenne elevazione e deve percorrere traiettorie nello spazio libero per raggiungere un determinato punto.
  • 204. RIEDUCAZIONE ALLARIEDUCAZIONE ALLA GESTUALITA’ MANUALEGESTUALITA’ MANUALE L’arto superiore deve disegnare una traiettoria che consenta il raggiungimento in tempi brevi del bersaglio, che consenta l’aggiustamento in volo dei segmenti anatomici per un perfetto atterraggio mirato sull’oggetto da raggiungere, che consenta l’atteggiamento terminale della mano, già predisposto all’azione da compiere.
  • 206. Il controllo temporo-spaziale dell’arto superiore richiede il calcolo delle forze che intervengono sui vari segmenti anatomici, le forze gravitazionali, muscolari, inerziali e gli attriti interni ed esterni, per ottenere la giusta risulatante d’azione. Prevede inoltre il calcolo delle accelerazioni per ottenere una guida fluida senza contracolpi, per ottenere una partenza ed uno stop “a tempo”.
  • 207.
  • 208. OGNI PROCEDURA RIABILITATIVA SI PROPONE LA MASSIMA SEMPLIFICAZIONE DELLA GESTUALITA’ MANUALE
  • 209. REGOLE PER LA RIEDUCAZIONEREGOLE PER LA RIEDUCAZIONE DELLA GESTUALITA’ MANUALEDELLA GESTUALITA’ MANUALE 1. Informare il paziente sull’operazione motoria che si intende attuare mentre l’operatore la illustra eseguendo concretamente l’esercizio 2. Le gestualità terapeutiche vanno eseguite in successione ritmica, adottando quasi un tempo musicale 3. Ritardata introduzione del bersaglio reale 4. Graduale amplificazione delle traiettorie gestuali 5. Graduale abbandono dei piani guida verso lo spazio libero
  • 211. DINAMICHE CINGOLODINAMICHE CINGOLO SCAPOLARE E TRONCOSCAPOLARE E TRONCO (BIMANUALE)(BIMANUALE)
  • 212. DINAMICHE CINGOLODINAMICHE CINGOLO SCAPOLARE E TRONCOSCAPOLARE E TRONCO (MONOMANUALE)(MONOMANUALE)
  • 213. ATTIVITA’ BIMANUALE CONATTIVITA’ BIMANUALE CON BERSAGLIO REALEBERSAGLIO REALE
  • 218. BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA  A.M. Vannini; G Felzani: Sindromi atassiche e protocollo riabilitativo. Edizione Martina, Bologna 2005.  A.M. Vannini: La chinesiologia propedeutica alla riabiliatazione. Edizione Martina, Bologna 2000.  J. Nolte: Anatomia funzionale del sistema nervoso dell’uomo. Piccin, Padova 1991.  Manter e Gatz’s: Le basi essenziali di neuroanatomia clinica e neurofisiologia. Piccin, Padova 2004.  M. Frascarelli: Neurofisiopatologia in Riabilitazione. Edizioni Minerva Medica, Torino 2003.  R. Schiffer: Pedane dinamometriche: posturografia.Editrice Speciale Riabilitazione, Milano 2003.  R. Schiffer, A. Balsamo: Monografia “Il laboratorio di posturologia digitalizzato“ Volume I e II. Riabilitazione Oggi, dicembre 2007.  S. Boccardi, A. Lissoni: Chinesiologia. Società Editrice Universo, Roma 1984.

Editor's Notes

  1. &amp;lt;number&amp;gt;
  2. &amp;lt;number&amp;gt; Valori di Normalità 0 ÷ 0.09
  3. &amp;lt;number&amp;gt; Valori di Normalità 0 ÷ 0.09