1. Tommaso Landolfi
Vita: Nacqueil 9 Agosto 1908 aPico in provinciadi
caserta. La famiglia possedevaingenti proprietàtra le
quali anche parte del paese al quale lui rimasesempre
legato. Nel 1910 morìlamadrela quale era anche
incinta di un secondo figlio, episodio questo che lo
accompagneràper il resto della vita; non venne
cresciuto molto dal padre, il quale viaggiava molto, ma
piuttosto daunazia paterna e dalle suefiglie.
Durantela suaprimainfanziafece molti spostamentitra Pico e Roma,
tendenzaquesta che rimase anche per il resto della sua vita, molte infatti
sono le abitazioni che luiebbe.
Frequentò la scuolaelementare a Roma in istituti privati, fu iscritto poial
ginnasio diMontepulciano, aquesto periodo appartengono forsei suoi
primiscritti. Nel 1919-20stette nelcollegio Cicognini DiPrato per poi
spostarsi in quello di Roma. Nel 1926 preselalicenza liceale e si iscrisse
alla facoltà di lettere diRoma, poi si trasferì a Firenze dovela concluse.
In questi anniscrisse molto e imparò anche linguequali il tedesco e il russo.
Nel 1934 iniziò acollaborare con periodici letterari dovepubblicò
recensioni, saggi critici e soprattutto testi narrativi. La quasi totalità dei
suoi libri fu poi formataraccogliendo scritti già editi; gli stessi romanzi,
primadella pubblicazionein volume, vennero fattiuscire in rivista.
Gli anniTrenta videro anche l'inizio dell'attività di traduttoredel L., che
ebbe un'importanzanon secondarianellasuavicendaletteraria.
Fu carcerato per circa un mese con l’accusa diessere contro il fascismo,
nonostanteciò luiricorda questo come uno deimomentipiù felici della sua
vita perché proprio nelcarcere riuscìa sentirsi libero.
Alla finedel 1946 ilL. vinseal gioco unafortissima sommadi denaro, che
gli permisediriassestare almeno momentaneamentele suefinanze, ormai
tutt'altro che floride.
Nel 1955 vinseilpremio Marzotto che fu il primo di unaserie di
riconoscimenti. Si sposò ed ebbe duefigli. Negli anni 70 si trasferì in liguria
ed incominciò a collaborare con il corrieredella sera.
2. Dal 1972 iniziò ad ammalarsidicuore, venneoperato per un cancro e morì
poi nel8 Luglio 1979 aRonciglionepresso il lago diVico.
Pensiero: Tommaso Landolfifu unapersonasempremolto solitaria,
questo lo portò a passaremolti periodidi solitudine, soprattutto in seguito
ai suoi attacchi di cuore. In lui vi era un certo gusto per il macabro, per il
lugubree per il mistero presentenella vita di tutti i giorni; in questo senso
lo scrittore indagale tematiche esistenziali senza però raggiungeredelle
note tragiche. Landolfiè troppo languido, sfiduciato e malinconico per
essere straziato e straziante e triste, maè disperato e la sua disperazione
commuoveed incuriosisceil lettore.
Poetica:
Tommaso Landolfifu uno scrittore geniale e fuoridagli schemi, con i suoi
scritti più importantisi può vederecomeil modo in cui scrive sia una
novitàrispetto ai canoniprecedentidai quali si discosta completamente.
Predilige un lessico ottocentesco alternato a toni realistici ma senza far
mancareil fantastico che è legato all’orrore e la crudeltà connessaal sogno.
Landolfiera anche un grandeconoscitore della lingue straniere, infatti
recentemente unacasa editrice italiana pubblica i suoi scritti “I Russi” nei
quali ci faconoscere grandiartisti come Dostoevskij, Tolstoj, Gogol e Anna
Achmatova, e crea uno stile e unalinguatutta suainfatti non è possibile
paragonarlo ad altri.