1. ANDERSEN
Hans Christian Andersen nasce il 2
aprile del 1805 nei quartieri poveri
della città di Odense, in Danimarca,
nell'isola di Fionia, figlio di un
calzolaio che fabbricava scarpe, Hans
Andersen e di Anne Marie
Andersdatter, più anziana del marito
di quasi quindici anni.
2. L’infanzia di Andersen
Anche grazie al padre, i primi anni di Hans
Christian sono ricchi di frequentazioni
letterarie e sollecitazioni fantastiche. Egli gli
legge sovente brani di commedie di Johan
Ludvig Heiberg e racconti tratti da Le mille e
una notte. Di conseguenza, il bambino passa
gran parte del tempo a mettere in scena
spettacoli in un suo teatrino delle marionette;
spesso si tratta di opere teatrali dello stesso
Holberg,Shakespeare e altri autori, imparate a
memoria oppure completamente create da
lui: spinto dalla passione per la lirica cantata
in lingua tedesca, idioma che il giovane
Andersen non conosceva, allestiva spettacoli
in una personale lingua inventata.
3. I sacrifici del padre
In cerca di fortuna e con l'aspirazione
a diventare tenente, il padre
abbandona tuttavia la famiglia per
arruolarsi nell'esercito e prendere
parte
alle
campagne
militari
di Napoleone, di cui all'epoca i danesi
sono alleati. Ne torna gravemente
ammalato e nel 1816 muore. A soli
undici anni Andersen rimane
pertanto orfano, mentre la madre
vedova (si risposerà in breve) inizia il
mestiere di lavandaia, diventando
ben presto alcolista.
4. Andersen e il teatro
Il primo direttore di teatro che lo
esamina giudica Andersen troppo
magro per calcare le scene. Nei primi
tempi trascorsi nella capitale, per
guadagnarsi da vivere Hans si adatta
quindi a fare il garzone di bottega e
l'operaio in una fabbrica di sigarette.
Fin da allora deve subire le angherie
dei compagni di lavoro, che lo
perseguitano per il suo aspetto fisico,
il carattere introverso e i modi
effeminati. Contemporaneamente,
non rinuncia, comunque, a cercare di
entrare
nell'ambiente
teatrale
come cantante, ballerino o attore.
5. I libri di Andersen
L'attività letteraria di Andersen,
piuttosto vasta (le opere complete in
lingua
danese,
pubblicate
a
Copenaghen tra il 1854 e il 1879,
comprendono ben trentatré volumi)
inizia, di fatto, alla fine degli anni
venti del XIX secolo e coincide
sostanzialmente con il termine del
periodo di studi. Un collega
di teatro di Hans aveva parlato di lui
come di un "poeta": spinto dalla sua
vocazione artistica,il giovane prende
la cosa molto sul serio, indirizzando le
proprie energie creative verso la
scrittura, divenendo il maggior
esponente della cultura letteraria del
periodo nel suo Paese.
6. Le fiabe
Già dal 1835 appare la prima
pubblicazione di Fiabe (Eventyr),
che costituiranno la sua produzione
più importante, sebbene non subito
riconosciuta come tale.Con cadenza
quasi annuale, le pubblicazioni si
succedono fino al 1872 (non di rado
la prima edizione è in inglese,
anziché in danese). L'insieme di
queste danno origine a diverse
raccolte, le prime due proprio del
1835.