2. La Carta di Peters è stata pubblicata da Arno Peters nel 1973, in
contrapposizione a quella cosiddetta di Mercatore,che era stata
concepita essenzialmente per agevolare il tracciamento di rotte sulla
superficie terrestre ma che, per le sue modalità di
costruzione, distorce in maniera drastica le effettive proporzioni tra
le superfici dei vari continenti.
3. Proprio per contrapposizione
con le distorsioni mercatoriane,
la Carta di Peters è realizzata
per mantenere tali proporzioni,
attraverso una scomposizione del
mondo in 100 parti orizzontali e
100 verticali e a una
rappresentazione che mantiene
sempre ortogonali, su un piano a
due dimensioni, i meridiani e i
paralleli. Come ogni proiezione,
anche questa perde precisione
sotto alcuni punti di vista ed in
particolare nella precisione della
rappresentazione delle distanze
verticali.
4. In ogni caso, nella Carta di Peters la superficie di ogni elemento
cartografato è realmente proporzionale alla vera estensione nello spazio.
Senza che ce ne rendessimo conto, le carte del passato davano
un'immagine distorta dello spazio. Se si pensa, ciò è inevitabile, in quanto
è impossibile rappresentare fedelmente su una carta piana una superficie
sferica.Ma gli studiosi hanno chiaramente dimostrato che ogni carta
geografica, al di là dei dati oggettivi, veicola anche messaggi di tipo
ideologico e politico. L'enorme diffusione della proiezione mercatoriana non
dipende affatto dalla comodità del calcolo lossodromico.ma solo dalla
rilevanza che attribuisce alle regioni dell'emisfero settentrionale che, non
a caso, coincidono con le popolazioni attive nell'espansione colonialista ed
imperialista tra '500 e '900.
5. Il calcolo della lossodromia. La carta di Mercatore aveva però
il pregio di rispettare gli angoli tra ogni segmento che unisca
due punti sulla carta: meridiani e paralleli. Arno Peters
modificò questa buona qualità della classica carta di
Mercatore, e in più, pur deformando anch'egli i contorni dei
continenti, è riuscito a mantenere la proporzionalità delle aree;
la sua, insomma, è stata la prima carta del mondo a rispettare
sia gli angoli, come quella di Mercatore, sia le superfici. Tutti
i paesi nel suo planisfero sono rappresentati in maniera
equivalente, in base alle loro reali dimensioni.
6. Arno Peters non era un
geografo, ma uno storico: ciò
può sembrare strano, ma solo
se non si tiene conto della
forza che i paradigmi scientifici
esercitano sulla comunità degli
studiosi che ne fanno parte..
Con una scelta
provocatoria, certo anch'essa
ad alto tasso ideologico. Peters
ha poi voluto portare la sua
rivoluzione anche nella
geografia. Non si è fermato
neppure davanti alle estreme
conseguenze: nel suo
planisfero, scompare il
meridiano di Greenwich. Non
solo, scompare persino la
millenaria divisione tra
meridiani e paralleli, a favore
di una griglia a divisione