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Qualità e sicurezza
in dialisi
Antonio Santoro
Divisione di Nefrologia e Dialisi
Policlinico S.Orsola-Malpighi
Bologna
I Progressi in dialisi
Primo
paziente in
dialisi
cronica

Macchina a sinsle pass
dialyzers
Primo
programma di
Dialisi cronica

Trasporto

Prima dialisi

diffusivo

nell’animale

Monitoring
&Bioffedback
Polysulfone

1850 1860 1870 1880 1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000

Primo
anticoagulante
(Irudina)

Prima
Dialisi ,
uomo
Eparina come prodotto
di estrazione animale

Primo dializzatore
High flux e
macchina relativa

EPO
CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE
INCIDENTE IN DIALISI: anni 2000 - 2001
Numero crescente
Età in costante aumento
Proporzione del diabete in crescita
Aumento di frequenza di malnutrizione
Aumento delle cardiopatie
Aumento della vasculopatie
Mortalità e KT/V
Rischio relativo
1.6
Linear RR =0.93/? 0.1 Kt/V
(p = < 0.01)
1.4

Patients > 1 year
Bicarbonate only
Stratified by region
Adj. For comorbid

1.2
1.0
0.8
0.6

1.41
p=0.01

1.08
p=0.44

1.00
(ref)

0.75
p=0.01

0.84
p=0.22

<0.8

0.8 - 1.0

1.0 - 1.2

1.2 - 1.4

> 1.4

0.4

USRDS Case Mix Adequacy Study, 1990/91, n = 2,410

Kt/V
Kt / V : Indice di qualità di trattamento
D

Clearance
efettiva
Volume distribuzione
dell’urea
V= 50% peso secco

Kt / V

Tempo effettivo : t

Clearance x tempo
Volume
6
Fattori che influiscono sulla depurazione
dialitica
Accumulo di liquidi
+
Introito di proteine

Ricircolo
Velocità rimozione = clearance (K) tempo trattamento (t)
Rimozione totale
Variabili
trattamento

H2O
Corporea (V)
+
Compartimentalizzazione
dei soluti

Clearance
residua

Variabili del paziente

DOSE DIALITICA
( SRI, KT/V )
7
Modifiche del KT/V con il
cambio di superficie del filtro
Kt/V

1,10

1.7 m2
1.4 m2

1,00

0,90

0,80

Sessioni
1

2

3

4

5

6

7

8

Qb =250 ml/min
Effetto del ricircolo sulla dialysance
1

0,92

+/- 0,04

0,8

0,84

+/- 0,04

0,76

+/- 0,03

0,6
0,4
0,2
0

10%

20%

30%

Ricircolo (%)
(n = 6)

(n = 7)

(n = 3)
9
Effetti del verso del flusso sangue e liquido di
dialisi sulla dialysance
Dialysance(ml / mn)
178

+/- 8
180
160

145

+/- 14

140

p < 0.05

120
100

Stesso verso

(n = 21)

Controcorrente

(n = 21)
10
KT/V e qualità della fistola
Kt/V 1,3
1,2
1,1
1
0,9
0,8

Sessioni
0

10

20

30

Prima della revisione FAV
Dopo la revisione della FAV

40
Calibro degli aghi e dialysance
Dialysance
(ml/min) 250
200

191
171

207
185

150
100

300

350
Qb (ml/min)

17 Aghi

15G Aghi
PRESCRITTO vs SOMMINISTRATO = ?

KT/V
prescritto

UFFICIO DEL
NEFROLOGO

SALA DIALISI

KT/V
somministrato
Fattori responsabili di discrepanze tra dose dialitica
prescritta e realmente somministrata al paziente
• Fattori legati al paziente
Flusso ematico insufficiente
Ricircolo dell’accesso vascolare
Riduzioni temporanee del flusso ematico
(ipotensione, riposizionamento aghi fistola…)

• Fattori legati al personale
Errori nella programmazione dei tempi di dialisi o nella impostazione dei
parametri macchina (flussi, infusioni…)

• Fattori dipendenti dalla macchina
Cattiva calibrazione pompe
Malfunzionamento clock macchina

• Fattori legati al dializzatore
Coagulazione
Riuso inadeguato
Dose dialitica
dialitica
insufficiente
Gruppi di pazienti
Modificare
Modificare
alcuni
alcuni
comportamenti
comportamenti

materiali
materiali
Check
- linee

Arrivi tardivi
e/o
termine
precoce

-calibrazione pompa

sangue

-calibrazione pompa

dializzato

- clearance
dializzatore
- eparina
- aghi

Paziente singolo
Paziente singolo
Circuito extracorporeo
Flusso sangue
Flusso sangue
reale
reale

Circuito liquido
liquido
di dialisi
di dialisi
Dializzatore
Dializzatore

- valore
- calibro aghi
- kinking linee
- eparinizzazione
- occlusione pompa
- ipotensione

Ricircolo
Ricircolo

- superficie
- membrana
- priming
- eparina

Flusso
Flusso
liquido
liquido

- posizione aghi
- stenosi vena
- scarso flusso arteria

- valore flusso
- direzione
- by-pass

Urea biosensori
Urea biosensori
- basso Kc
- ampio V
- alto G
- distrettualizzazione flussi
Dose dialitica nella pratica clinica

SRI
URR

rim
P

o

pp
a

ci
oc
r

o

Prelievi ematici

DDQ
UKM

Biosensori
Misura della dialysance ionica
Definizione di Dialysance:
Dializzato

Cdo

Cdi

Dializzante

J
Arteria

Cbi

Definizione di Dialysance secondo
Gotch

Definizione di Clearance secondo
Gotch

Dalla definizione di Dialysance e
dal principio di
conservazione della massa

Cbo

Vena

J
Dy=
df Cbi-Cdi
Ky=

J
Cbi

Qdi(Cdo-Cdi)+QfCdo
Dy =
df Cbi-Cdi
Dialysance ionica: metodo di misura
Cdi2

[C]
1° lettura sonde
di conducibilità

Cdi1

2° lettura sonde di
conducibilità

Cdo2

Cdo1

1 mS/cm

t

J1 = D ⋅ Cbi − Cdi1

+ Qf Cbi = (Qd+Qf)Cdo1+QdCdi1

J2 = D ⋅ Cbi − Cdi2

+ Qf Cbi = (Qd+Qf)Cdo2+QdCdi2

risolvendo il sistema rispetto a D e Cbi:

D = ( Qd + Q f ) 1 -

Cdo1 - Cdo2
Cdi1 - Cdi2

Cbi =

Cdi1 • Cdo2 - Cdi2 • Cdo1
( Cdi1 - Cdi2 ) - ( Cdo1 - Cdo2 )
DIASCAN:Estimation of Kt/V
1,2

1,12

1,09

1,13

1,11

1
0,8
0,6
0,4
0,2
0

Kt/Veq

Smye

Daugirdas

Diascan

VDIASCAN = (D * t) / (Kt/Veq)
Kt/Veq = Equilibrated Kt/V corrected for rebound.
Ref:Di Filippo et al.ISBP 1996

19
A DE G U A TE ZZA DIA LITIC A
 Rimozione di soluti tossici
 Buona nutrizione (introduzione proteico-calorico)
 Correzione acidosi
 Biocompatibilità
 Normalizzazione del sovraccarico idrico
 Correzione dell’anemia
 Frequenza e durata dei trattamenti
Odds Ratio di morte

14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0

<.0001

<.0001
<.0001

<.0001

<.0001
<.0001

N.S.

<.0001 N.S.

< = 2.5

2.5 - 3.0

3.0 - 3.5

Reference

3.5 - 4.0

4.0 - 4.5

<.05

> 4.5

Albumina sierica (g/dl)
Lowrie EG. Am J Kidney Dis. 1994
Presssione arteriosa

120

100

Mean r = 0.76
BP
p = 0.015

80

60
0

+5

+10

+15

+20

+25

Acuq corporea totale

Sensori
di volume e pressione

Polmone

Spazio
interstiziale

Liquido
extracellulare

(=edema
polmonare)

vene
(=congestione)

(=edema
periferico)

Cavità
peritoneale
(=ascite)
8
7
Edema

6
5

Dialisi

4
3
2

H

Morte

dV Blood
=
dVEC

1

dV Blood  dVEC −

=

dt  dt 

1
0
0

10

20
Volume extracellulare (litri)

30

40
Peso secco
 Il peso del paziente che comporta un

liquido extracellulare nei limiti della
norma (Blumberg et al, 1967)
 Il peso al termine della dialisi che

permette al paziente di restare
normoteso sino alla dialisi successiva
nonostante l’assunzione di sale ed
acqua (Charra et al, 1994)
JcU
ICFV

Qo

Na
ECFV

U

JU
PV

JdNa
Quf

Qr

Variazioni del
volume
plasmatico

=

Refilling
vascolare

∆ PV
∆t

= Qr - Quf

-

Ultrafiltrazione
Ultrafiltrato
3.0
totale
L
2.0

1.5
UF medio = 0.875 L/h

2.0

1.0
0.5

1.0

0

0

0

% variazione

-6

Del BV -12

Pazienti

-18

1

-24

2
3
4
5
0

60

120
Tempo , min

180

240

Santoro A. Blood Purif 1993

UF L/h
p<0.001

Variazioni pre-post
del volume ematico

%
0

p<0.001

-8
-16
-24

pazienti

Normoidratati

Sovraidratati

Sottoidratati
Refilling rate dBV/dVF (%/liters)

30
20
10
0
-10
-20
-30
0

50

100
Time (min)

150

200
Sovraccarico idrico

Alta UF

Farmaci
anti-ipertensivi

Trattamento inadeguato
Ipertensione
Sintomi da
ipovolemia
Dialisi ad alto
sodio

Precoce interruzione
seduta
Infusione di
sol.fisiologica e
Na ipertonico

Non raggiungimento
del peso secco

Sete
Aumento della introduzione
liquidi

Eccessivo
aumento di
peso
UF set
DC set

Desired BV BV error
+

Controller

UF
DC
Dialyzer

BV
Patient

Measured BV

Blood Volume
Monitor

Blood Volume Regulation During Hemodialysis,
A. Santoro et al, Am J Kidney Dis, 1998, 32, 5: 738-748
Blood Volume Tracking
0
-5

-10

3
TWL (L)

BV (%)

5

2
1
0
0

60

120

180

240

17
15

WLR (L/h)

13
1,25
1
0,75
0,5
0,25
0
0

60

120

time (min)

180

240

DC (mS/cm)

time (min)

The controller
adjusts the UFR
and DC in order to
minimize the error
between the BVdesired (white line)
and the observed
(red line) curves.
CONTROLLO ADATTATIVO
UNITA’ DIALITICA

PAZIENTE

PA
FC
SV
VE
ECG
TEMPER.
IONI
SOLUTI
PAR. GASANALITICI

MODULO
SANGUE
MODULO
IDRAULICO
MODULO
ELABORAZIONE
DEI SEGNALI

CONTROLLORE
- Flussi
- Flussi
- Elettroliti
- Elettroliti
- Tamponi
- Tamponi
- Temperatura
- Temperatura
A DE G U A TE ZZA DIA LITIC A
 Rimozione di soluti tossici
 Buona nutrizione (introduzione proteico-calorico)
 Correzione acidosi
 Biocompatibilità
 Normalizzazione del sovraccarico idrico
 Correzione dell’anemia
 Frequenza e durata dei trattamenti
relative risk of death

12
11
p<0.0001
10
9
8
7
6
p<0.0001
5
4
3
p<0.0001
2 p<0.0001
Reference
1
p<0.001
p<0.05
0
>25 22.5-25 20-22.5 17.5-20 15-17.5 12.5-15 10-12.5 <10
HCO3 mmol/l

Lowrie, Am J Kidney Dis 1990
Conseguenze clinico-metaboliche
dell’acidosi uremica
Sistema cardiovascolare
•
•
•

Riduzione della contrattilità miocardica
Aritmie ipercinetiche
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•
•
•

Stimolazione dei centri del respiro
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•

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•
•
•
•
•
•
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Ipercatabolismo proteico
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aldosterone
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Shift di K dall’intra all’extracellulare
Ipersecrezione di P T H
Ridotta sintesi di Vitamina D3
Ipercalciura e demineralizzazione ossea
Come ottenere un miglior controllo
dell’acidosi nel paziente in
trattamento emodialitico cronico
• Aumentare il bilancio di basi durante
il trattamento
• Ridurre l’apporto di acidi nel periodo
interdialitico
• Somministrare alkali nel periodo
interdialitico
• Trattamenti continui
• Aumento di frequenza del trattamento
(dialisi giornaliera)
Quale deve essere la
concentrazione di HCO3 nel liquido
di dialisi e nell’infusato?

La concentrazione che mantiene i
livelli di bicarbonati pre-dialitici
intorno ai 22 mEq/l
DOQI Clinical Practice guidelines for nutrition in chronic renal
failure. Management of acid-base status Am J Kidney Dis 2000
A DE G U A TE ZZA DIA LITIC A
 Rimozione di soluti tossici
 Buona nutrizione (introduzione proteico-calorico)
 Correzione acidosi
 Biocompatibilità
 Normalizzazione del sovraccarico idrico
 Correzione dell’anemia
 Frequenza e durata dei trattamenti
Anemia
↑blood flow
↑Cardiac work
↑ LV dimensions

↑ LV wall stress
LV H and adaptive
rimodelling

Maladaptive LVH

↑ arterial diameter
UREMIA-RELATED
FACTORS
•oxidized LDL
•free radicals
• homocysteinemia
•infections
•acidosis
•toxins

↑ arterial wall tension
Arterial wall remodelling

Arterial
stiffness

Arterial vascular
damage
Declino della funzione renale e % di sviluppo di
Ipertrofia Ventricolare sinistra
Hb (g/dL)

LVH (%)

160

80

120

60

80

40

40

20

0

Pop.
generale

75–50

50–25 <25
CCr (mL/min)

Dialisi

0

75–50 50–25 <25
Dialisi
CCr (mL/min)

Levin. Am J Kidney Dis. 1996.
Linee Guida SIN
Media 11.5
Media ≈ 13
Media 11.5

50% 50%

10 11 12

14
16
Hb (gr/dl)

18

20

• Target raccomandato
• Via, ritmo e
frequenza di
somministrazione di
EPO alfa devono
essere adeguate alle
esigenze individuali e
alla risposta del
paziente
Reduction rate (RR) for urea, creatinine, phosphorus, and B2microglobuline (B2mG) in post dilution HDF

Diffusion,Convection,Adsorption
85
80

79,5

78,1
75,2

75
70
65
60

71,1

72

71,9

71,7
63,6

61,5

59,3

55
50

62,8

Urea
Creatinine
Phosphorus
B2m

53
AN69(1.65m²)

HF PS(1.8m²)

Ref:Bosc JY et al. JASN 1997

HF
PMMA(2.1m²)

43
Rischio relativo di sviluppare segni
radiologici di amiloidosi dell'osso come
funzione dell’età all'inizio della dialisi
100

(%)

80
60

Cuprophan
AN69

40
20
0
10

20

30

40

50

60

Età all’inizio della dialisi
Rif: Van Ypersle et al. Kidney Int. (1991)
L’errore
Errori possono succedere in dialisi
come in qualsiasi altra circostanza
quando un evento imprevisto
interferisce con un processo ed una
procedura assolutamente normale.
In genere, quando una catena di
eventi positivi si interrompe, non vi
è una singola causa ma una serie di
fattori e coicidenze negative
Evento avverso
Un reale o potenziale danno
causato da un atto medico
piuttosto che da una
particolare condizione del
paziente.
SICUREZZA
Sicurezza attiva:
L’insieme di misure
che
servono
a
prevenire la comparsa
di un avvento avverso

Sicurezza passiva:
L’insieme di misure
che una volta che
l’evento avverso si è
verificato ne
prevengono del tutto o
ne limitano gli effetti
negativi
Sistemi di sicurezza attivi e passivi
sulla macchina da dialisi
Sistemi di sicurezza attiva:
• Controllo della TMP
• Controllo P pre e post
filtro
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• Controllo temperatura
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Sistemi di sicurezza
passiva :
•
•
•
•
•

Blocco pompa UF
Blocco pompa sangue
Blocco Infusione
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Sistemi di sicurezza attiva
nell’interazione macchina-paziente
• Biofeedback sul volume (variabile controllata
volume ematico, variabili di controllo
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conducibilità)
• Biofeedback temperatura (variabile controllata
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• Biofeedback pressione (variabile controllata
pressione arteriosa, variabile di controllo
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tecnologie
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  • 1. Qualità e sicurezza in dialisi Antonio Santoro Divisione di Nefrologia e Dialisi Policlinico S.Orsola-Malpighi Bologna
  • 2. I Progressi in dialisi Primo paziente in dialisi cronica Macchina a sinsle pass dialyzers Primo programma di Dialisi cronica Trasporto Prima dialisi diffusivo nell’animale Monitoring &Bioffedback Polysulfone 1850 1860 1870 1880 1890 1900 1910 1920 1930 1940 1950 1960 1970 1980 1990 2000 Primo anticoagulante (Irudina) Prima Dialisi , uomo Eparina come prodotto di estrazione animale Primo dializzatore High flux e macchina relativa EPO
  • 3. CARATTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE INCIDENTE IN DIALISI: anni 2000 - 2001 Numero crescente Età in costante aumento Proporzione del diabete in crescita Aumento di frequenza di malnutrizione Aumento delle cardiopatie Aumento della vasculopatie
  • 4.
  • 5. Mortalità e KT/V Rischio relativo 1.6 Linear RR =0.93/? 0.1 Kt/V (p = < 0.01) 1.4 Patients > 1 year Bicarbonate only Stratified by region Adj. For comorbid 1.2 1.0 0.8 0.6 1.41 p=0.01 1.08 p=0.44 1.00 (ref) 0.75 p=0.01 0.84 p=0.22 <0.8 0.8 - 1.0 1.0 - 1.2 1.2 - 1.4 > 1.4 0.4 USRDS Case Mix Adequacy Study, 1990/91, n = 2,410 Kt/V
  • 6. Kt / V : Indice di qualità di trattamento D Clearance efettiva Volume distribuzione dell’urea V= 50% peso secco Kt / V Tempo effettivo : t Clearance x tempo Volume 6
  • 7. Fattori che influiscono sulla depurazione dialitica Accumulo di liquidi + Introito di proteine Ricircolo Velocità rimozione = clearance (K) tempo trattamento (t) Rimozione totale Variabili trattamento H2O Corporea (V) + Compartimentalizzazione dei soluti Clearance residua Variabili del paziente DOSE DIALITICA ( SRI, KT/V ) 7
  • 8. Modifiche del KT/V con il cambio di superficie del filtro Kt/V 1,10 1.7 m2 1.4 m2 1,00 0,90 0,80 Sessioni 1 2 3 4 5 6 7 8 Qb =250 ml/min
  • 9. Effetto del ricircolo sulla dialysance 1 0,92 +/- 0,04 0,8 0,84 +/- 0,04 0,76 +/- 0,03 0,6 0,4 0,2 0 10% 20% 30% Ricircolo (%) (n = 6) (n = 7) (n = 3) 9
  • 10. Effetti del verso del flusso sangue e liquido di dialisi sulla dialysance Dialysance(ml / mn) 178 +/- 8 180 160 145 +/- 14 140 p < 0.05 120 100 Stesso verso (n = 21) Controcorrente (n = 21) 10
  • 11. KT/V e qualità della fistola Kt/V 1,3 1,2 1,1 1 0,9 0,8 Sessioni 0 10 20 30 Prima della revisione FAV Dopo la revisione della FAV 40
  • 12. Calibro degli aghi e dialysance Dialysance (ml/min) 250 200 191 171 207 185 150 100 300 350 Qb (ml/min) 17 Aghi 15G Aghi
  • 13. PRESCRITTO vs SOMMINISTRATO = ? KT/V prescritto UFFICIO DEL NEFROLOGO SALA DIALISI KT/V somministrato
  • 14. Fattori responsabili di discrepanze tra dose dialitica prescritta e realmente somministrata al paziente • Fattori legati al paziente Flusso ematico insufficiente Ricircolo dell’accesso vascolare Riduzioni temporanee del flusso ematico (ipotensione, riposizionamento aghi fistola…) • Fattori legati al personale Errori nella programmazione dei tempi di dialisi o nella impostazione dei parametri macchina (flussi, infusioni…) • Fattori dipendenti dalla macchina Cattiva calibrazione pompe Malfunzionamento clock macchina • Fattori legati al dializzatore Coagulazione Riuso inadeguato
  • 15. Dose dialitica dialitica insufficiente Gruppi di pazienti Modificare Modificare alcuni alcuni comportamenti comportamenti materiali materiali Check - linee Arrivi tardivi e/o termine precoce -calibrazione pompa sangue -calibrazione pompa dializzato - clearance dializzatore - eparina - aghi Paziente singolo Paziente singolo Circuito extracorporeo Flusso sangue Flusso sangue reale reale Circuito liquido liquido di dialisi di dialisi Dializzatore Dializzatore - valore - calibro aghi - kinking linee - eparinizzazione - occlusione pompa - ipotensione Ricircolo Ricircolo - superficie - membrana - priming - eparina Flusso Flusso liquido liquido - posizione aghi - stenosi vena - scarso flusso arteria - valore flusso - direzione - by-pass Urea biosensori Urea biosensori - basso Kc - ampio V - alto G - distrettualizzazione flussi
  • 16. Dose dialitica nella pratica clinica SRI URR rim P o pp a ci oc r o Prelievi ematici DDQ UKM Biosensori Misura della dialysance ionica
  • 17. Definizione di Dialysance: Dializzato Cdo Cdi Dializzante J Arteria Cbi Definizione di Dialysance secondo Gotch Definizione di Clearance secondo Gotch Dalla definizione di Dialysance e dal principio di conservazione della massa Cbo Vena J Dy= df Cbi-Cdi Ky= J Cbi Qdi(Cdo-Cdi)+QfCdo Dy = df Cbi-Cdi
  • 18. Dialysance ionica: metodo di misura Cdi2 [C] 1° lettura sonde di conducibilità Cdi1 2° lettura sonde di conducibilità Cdo2 Cdo1 1 mS/cm t J1 = D ⋅ Cbi − Cdi1 + Qf Cbi = (Qd+Qf)Cdo1+QdCdi1 J2 = D ⋅ Cbi − Cdi2 + Qf Cbi = (Qd+Qf)Cdo2+QdCdi2 risolvendo il sistema rispetto a D e Cbi: D = ( Qd + Q f ) 1 - Cdo1 - Cdo2 Cdi1 - Cdi2 Cbi = Cdi1 • Cdo2 - Cdi2 • Cdo1 ( Cdi1 - Cdi2 ) - ( Cdo1 - Cdo2 )
  • 19. DIASCAN:Estimation of Kt/V 1,2 1,12 1,09 1,13 1,11 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Kt/Veq Smye Daugirdas Diascan VDIASCAN = (D * t) / (Kt/Veq) Kt/Veq = Equilibrated Kt/V corrected for rebound. Ref:Di Filippo et al.ISBP 1996 19
  • 20. A DE G U A TE ZZA DIA LITIC A  Rimozione di soluti tossici  Buona nutrizione (introduzione proteico-calorico)  Correzione acidosi  Biocompatibilità  Normalizzazione del sovraccarico idrico  Correzione dell’anemia  Frequenza e durata dei trattamenti
  • 21. Odds Ratio di morte 14 13 12 11 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 <.0001 <.0001 <.0001 <.0001 <.0001 <.0001 N.S. <.0001 N.S. < = 2.5 2.5 - 3.0 3.0 - 3.5 Reference 3.5 - 4.0 4.0 - 4.5 <.05 > 4.5 Albumina sierica (g/dl) Lowrie EG. Am J Kidney Dis. 1994
  • 22. Presssione arteriosa 120 100 Mean r = 0.76 BP p = 0.015 80 60 0 +5 +10 +15 +20 +25 Acuq corporea totale Sensori di volume e pressione Polmone Spazio interstiziale Liquido extracellulare (=edema polmonare) vene (=congestione) (=edema periferico) Cavità peritoneale (=ascite)
  • 23. 8 7 Edema 6 5 Dialisi 4 3 2 H Morte dV Blood = dVEC 1 dV Blood  dVEC −  =  dt  dt  1 0 0 10 20 Volume extracellulare (litri) 30 40
  • 24. Peso secco  Il peso del paziente che comporta un liquido extracellulare nei limiti della norma (Blumberg et al, 1967)  Il peso al termine della dialisi che permette al paziente di restare normoteso sino alla dialisi successiva nonostante l’assunzione di sale ed acqua (Charra et al, 1994)
  • 26. Ultrafiltrato 3.0 totale L 2.0 1.5 UF medio = 0.875 L/h 2.0 1.0 0.5 1.0 0 0 0 % variazione -6 Del BV -12 Pazienti -18 1 -24 2 3 4 5 0 60 120 Tempo , min 180 240 Santoro A. Blood Purif 1993 UF L/h
  • 27. p<0.001 Variazioni pre-post del volume ematico % 0 p<0.001 -8 -16 -24 pazienti Normoidratati Sovraidratati Sottoidratati
  • 28. Refilling rate dBV/dVF (%/liters) 30 20 10 0 -10 -20 -30 0 50 100 Time (min) 150 200
  • 29. Sovraccarico idrico Alta UF Farmaci anti-ipertensivi Trattamento inadeguato Ipertensione Sintomi da ipovolemia Dialisi ad alto sodio Precoce interruzione seduta Infusione di sol.fisiologica e Na ipertonico Non raggiungimento del peso secco Sete Aumento della introduzione liquidi Eccessivo aumento di peso
  • 30. UF set DC set Desired BV BV error + Controller UF DC Dialyzer BV Patient Measured BV Blood Volume Monitor Blood Volume Regulation During Hemodialysis, A. Santoro et al, Am J Kidney Dis, 1998, 32, 5: 738-748
  • 31. Blood Volume Tracking 0 -5 -10 3 TWL (L) BV (%) 5 2 1 0 0 60 120 180 240 17 15 WLR (L/h) 13 1,25 1 0,75 0,5 0,25 0 0 60 120 time (min) 180 240 DC (mS/cm) time (min) The controller adjusts the UFR and DC in order to minimize the error between the BVdesired (white line) and the observed (red line) curves.
  • 32. CONTROLLO ADATTATIVO UNITA’ DIALITICA PAZIENTE PA FC SV VE ECG TEMPER. IONI SOLUTI PAR. GASANALITICI MODULO SANGUE MODULO IDRAULICO MODULO ELABORAZIONE DEI SEGNALI CONTROLLORE - Flussi - Flussi - Elettroliti - Elettroliti - Tamponi - Tamponi - Temperatura - Temperatura
  • 33. A DE G U A TE ZZA DIA LITIC A  Rimozione di soluti tossici  Buona nutrizione (introduzione proteico-calorico)  Correzione acidosi  Biocompatibilità  Normalizzazione del sovraccarico idrico  Correzione dell’anemia  Frequenza e durata dei trattamenti
  • 34. relative risk of death 12 11 p<0.0001 10 9 8 7 6 p<0.0001 5 4 3 p<0.0001 2 p<0.0001 Reference 1 p<0.001 p<0.05 0 >25 22.5-25 20-22.5 17.5-20 15-17.5 12.5-15 10-12.5 <10 HCO3 mmol/l Lowrie, Am J Kidney Dis 1990
  • 35. Conseguenze clinico-metaboliche dell’acidosi uremica Sistema cardiovascolare • • • Riduzione della contrattilità miocardica Aritmie ipercinetiche Vasodilatazione arteriolare e venodilatazione Apparato respiratorio • • • Stimolazione dei centri del respiro Vasocostrizione delle arteriole polmonari Alterazioni dell’affinità dell’Hb per l’O2 Apparato gastrointestinale • Anoressia e vomito Metabolismo ed ormoni • • • • • • • Ipercatabolismo proteico Ipersecrezione di catecolamine ed aldosterone Iperuricemia Shift di K dall’intra all’extracellulare Ipersecrezione di P T H Ridotta sintesi di Vitamina D3 Ipercalciura e demineralizzazione ossea
  • 36. Come ottenere un miglior controllo dell’acidosi nel paziente in trattamento emodialitico cronico • Aumentare il bilancio di basi durante il trattamento • Ridurre l’apporto di acidi nel periodo interdialitico • Somministrare alkali nel periodo interdialitico • Trattamenti continui • Aumento di frequenza del trattamento (dialisi giornaliera)
  • 37. Quale deve essere la concentrazione di HCO3 nel liquido di dialisi e nell’infusato? La concentrazione che mantiene i livelli di bicarbonati pre-dialitici intorno ai 22 mEq/l DOQI Clinical Practice guidelines for nutrition in chronic renal failure. Management of acid-base status Am J Kidney Dis 2000
  • 38. A DE G U A TE ZZA DIA LITIC A  Rimozione di soluti tossici  Buona nutrizione (introduzione proteico-calorico)  Correzione acidosi  Biocompatibilità  Normalizzazione del sovraccarico idrico  Correzione dell’anemia  Frequenza e durata dei trattamenti
  • 39. Anemia ↑blood flow ↑Cardiac work ↑ LV dimensions ↑ LV wall stress LV H and adaptive rimodelling Maladaptive LVH ↑ arterial diameter UREMIA-RELATED FACTORS •oxidized LDL •free radicals • homocysteinemia •infections •acidosis •toxins ↑ arterial wall tension Arterial wall remodelling Arterial stiffness Arterial vascular damage
  • 40. Declino della funzione renale e % di sviluppo di Ipertrofia Ventricolare sinistra Hb (g/dL) LVH (%) 160 80 120 60 80 40 40 20 0 Pop. generale 75–50 50–25 <25 CCr (mL/min) Dialisi 0 75–50 50–25 <25 Dialisi CCr (mL/min) Levin. Am J Kidney Dis. 1996.
  • 41.
  • 42. Linee Guida SIN Media 11.5 Media ≈ 13 Media 11.5 50% 50% 10 11 12 14 16 Hb (gr/dl) 18 20 • Target raccomandato • Via, ritmo e frequenza di somministrazione di EPO alfa devono essere adeguate alle esigenze individuali e alla risposta del paziente
  • 43. Reduction rate (RR) for urea, creatinine, phosphorus, and B2microglobuline (B2mG) in post dilution HDF Diffusion,Convection,Adsorption 85 80 79,5 78,1 75,2 75 70 65 60 71,1 72 71,9 71,7 63,6 61,5 59,3 55 50 62,8 Urea Creatinine Phosphorus B2m 53 AN69(1.65m²) HF PS(1.8m²) Ref:Bosc JY et al. JASN 1997 HF PMMA(2.1m²) 43
  • 44. Rischio relativo di sviluppare segni radiologici di amiloidosi dell'osso come funzione dell’età all'inizio della dialisi 100 (%) 80 60 Cuprophan AN69 40 20 0 10 20 30 40 50 60 Età all’inizio della dialisi Rif: Van Ypersle et al. Kidney Int. (1991)
  • 45. L’errore Errori possono succedere in dialisi come in qualsiasi altra circostanza quando un evento imprevisto interferisce con un processo ed una procedura assolutamente normale. In genere, quando una catena di eventi positivi si interrompe, non vi è una singola causa ma una serie di fattori e coicidenze negative
  • 46. Evento avverso Un reale o potenziale danno causato da un atto medico piuttosto che da una particolare condizione del paziente.
  • 47. SICUREZZA Sicurezza attiva: L’insieme di misure che servono a prevenire la comparsa di un avvento avverso Sicurezza passiva: L’insieme di misure che una volta che l’evento avverso si è verificato ne prevengono del tutto o ne limitano gli effetti negativi
  • 48. Sistemi di sicurezza attivi e passivi sulla macchina da dialisi Sistemi di sicurezza attiva: • Controllo della TMP • Controllo P pre e post filtro • Controllo flussimetri • Controllo temperatura • Controllo pH dializzato • Connettologia Sistemi di sicurezza passiva : • • • • • Blocco pompa UF Blocco pompa sangue Blocco Infusione By-pass Elettropinza
  • 49. Sistemi di sicurezza attiva nell’interazione macchina-paziente • Biofeedback sul volume (variabile controllata volume ematico, variabili di controllo UF e conducibilità) • Biofeedback temperatura (variabile controllata temperatura sangue, variabile di controllo temperatura bagno dialisi) • Biofeedback pressione (variabile controllata pressione arteriosa, variabile di controllo ultrafiltrazione
  • 50. Sicurezza del paziente in dialisi • Comune tassonomia (linguaggio) • Diffusione delle informazioni e reportistica continua • Educazione e training dello staff • Uso dei nuovi sistemi e delle nuove tecnologie • Sviluppare linee guida sulla sicurezza del paziente e degli operatori
  • 51. Errori in dialisi Qualsiasi errore che, anche solo potenzialmente, può danneggiare un paziente, è un errore troppo grande. Tolleranza zero per gli errori

Editor's Notes

  1. Kt/V is computed from the effective Dialysance, the dialysis time and the urea distribution volume Next slide
  2. First, we have to consider patient variables such as body weight, urea diffusion volume, residual clearance, and the quality of the blood access. Second, we have to consider the treatment variables as the dialyzer clearance and treatment time. Combination of patient and treatment variables allows the treatment dose to be computed or measured using parameters such as Kt/V value. Next slide
  3. This slide shows the influence of the membrane surface area on KT/V value The surface area of the dialysis membrane is know to affect the dialysance, and thus the Kt/V . This figure shows how switching from a 1.7 m2 to a 1.4 m2 surface area affects the Kt/V THE REDUCTION IN Kt/V THUS UNDUCED IS PERFECTLY ASSESSED BY DIASCAN. Next slide
  4. This slide shows the influence of the fistula recirculation on Dialysance The figure shows how from a recirculation rate from 10 % to 30 % it decreases the treatment efficiency . Next slide
  5. This slide shows what occurred during a dialysis session , when the dialysate was erroneously circulated co-currently to the patient’s blood . Inverting the dialysate flow to circulate it in the counter-current mode allowed the dialysance to be corrected . Next slide
  6. Arterial stenosis of a fistula impairs depuration quality, essentially due to recirculation. This figure shows the exemple of a patient with Kt/V values lower than those expected . Angiography demonstrated the existence of arterial stenosis, which was corrected and which induced Kt/V correction during subsequent sessions. DIASCAN MAY THUS BE AN INTERESTING TOOL FOR CONTROLLING FISTULAS QUALITY Next slide
  7. This study compares the influence of needle diameter on dialysance For a blood flow rate of 300 ml/ min , dialysance was reduced by about 12% when switching from a 15G needle to a thinner 17G needle. This is the result of the decrease of the effective blood flow Next slide
  8. 8 Measure of Ionic Dialysance: Uf, Infusion and Recirculation Because we perform our measurements just on the dialysate side, by looking at the outlet conductivity, we include all the other interfering phenomena such as ultrafiltration, infusion, recirculation thus obtaining an effective ionic dialysance which is the &quot;effective &quot; transport coefficient which we can use to describe ions transport from and to dialysate to systemic extra-cellular concentration of the patient.
  9. Considerando due istanti diversi t1 e t2 rappresentati dalla medesima equazione, realizziamo un sistema in 2 eq. e 2 incognite la cui soluzione permette di calcolare l’incognita D (Dialysance) e la II° incognita Cbi (conducibilità plasmatica). Praticamente i due momenti t1 e t2 per i quali sono vere le equazioni sopra descritte sono determinati producendo una variazione di conducibilità nel bagno dialisi.
  10. This study compares in fact the DIASCAN KT/V value with different urea kinetic models corrected for double pool effect or rebound effect. Results are very similar . It must be noted that the volume V for Diascan Kt/V has been determined from the equilibrated Kt/V measurement Next slide
  11. Figure 2
  12. LVH è un fattore di rischio indipendente di morbilità e mortalità in pazienti in dialisi. 70% dei pazienti che iniziano la dialisi presentano ipertrofia ventricolare sinistra e il 40% ha una patologia CV sintomatica. .Uno studio prospettico di coorte canadese ha mostrato che non solo la prevalenza di LVH è più alta nei pazienti con insufficienza renale lieve-moderata (creatinine clearance 25–75 ml/min) che nella popolazione generale ma anche che LVH è presente nel corso della CKD nelle fasi precoci della malattia. In un periodo di 12-mesi, sia la severità dell’anemia che il declino della concentrazione di Hb sono associate alla crescita del ventricolo sinistro. REFERENCE Levin A et al. Left ventricular mass index increase in early renal disease: impact of decline in hemoglobin. Am J Kidney Dis 1999;34:125–34
  13. Effetto della correzione parziale dell’anemia sulla massa del ventricolo sinistro.