E. coli come bioindicatore della qualità delle acque superficiali - Caso studio della Valle d'Aosta
1. E. coli come bioindicatore della qualità
delle acque superficiali
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TORINO
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA
Anno Accademico 2015-2016
Candidata: Co-relatrice:
Dott.ssa Silvia Piovano Prof.ssa Giuliana Banche
Caso studio della Valle d’Aosta
3. BIOINDICATORI MICROBICI della qualità delle acque
Indice diretto e teorico dell’eventuale contemporanea presenza di
patogeni, cioè spie della qualità microbiologica.
PERTINENZA
Caratteristica
essenziale del
fenomeno
SPECIFICITA’
Caratteristica
esclusiva del
fenomeno
PRECISIONE
L’indicatore lo
segnala sempre
L’indicatore non è
influenzato da altri
fenomeni
L’indicatore misura
le variazioni allo
stesso livello
quantitativo del
fenomeno
4. INDICATORI DI CONTAMINAZIONE FECALE
Appartenenza alla microflora
intestinale degli animali a
sangue caldo.
Individuabili in modo rapido e con
analisi poco costose.
Presenza in quantità maggiori
rispetto ai patogeni.
Resistenza almeno in egual misura
verso condizioni ambientali
sfavorevoli e processi di disinfezione.
Enterococchi ed E. coli sono attualmente ritenuti i più
validi indicatori di contaminazione fecale e parametri
che, meglio di altri, possono segnalare la eventuale
presenza di patogeni.
5. E. coli
Scarse probabilità di ritrovarlo nel terreno
→ la presenza nelle acque non può essere ascritta ad un evento
casuale;
INDICATORE DELLE ACQUE SUPERFICIALI
Famiglia delle Enterobatteriaceae, gruppo tassonomicamente non
definito dei coliformi fecali;
Bastoncello Gram -, aerobio e anaerobio facoltativo, non sporigeno,
44°C, lattosio +, indolo +, β-glucuronidasi +;
Feci umane e animali: 109 cellule per g (1% biomassa nell’intestino
crasso).
Incapace di moltiplicarsi nell’acqua
→ non c’è amplificazione nel tempo di una contaminazione
inizialmente inapparente;
Salmonella, Shigella e ceppi STEC hanno in comune l’origine e le
caratteristiche di labilità.
6. MALATTIE MICROBICHE DI ORIGINE IDRICA
Patogeni trasmessi per mezzo di acqua contaminata trattata non in
modo appropriato usata per scopi domestici o ricreazionali.
Più di 100 tipi di microrganismi patogeni (batteri, virus, parassiti
e miceti) possono essere presenti nelle acque contaminate.
Sintomatologia principale associata al consumo/contatto di
acqua contaminata: GASTROENTERITE.
Diarrea infettiva acuta:
Incremento del contenuto acquoso, di volume e di
frequenza delle emissioni fecali quotidiane;
Evoluzione clinica benigna con risoluzione entro 14 gg.
7. NORMATIVA in materia di QUALITA’ DELLE ACQUE
SUPERFICIALI
Regolamentazione organica della disciplina delle acque, con primo
vero obiettivo la tutela ecologico-funzionale dei fiumi.
D. Lgs. 152/99 e s.m.i.
Definizione dell’indice LIM:
O2 disciolto (% sat.)
BOD5
COD
N-NH4
N-NO3
P totale
+
E. coli unico parametro
microbiologico (classificazione
dei corsi d’acqua e controllo
emissioni degli scarichi).
D. Lgs. 152/2006 e s.m.i
Definizione dell’indice LIMeco:
O2 disciolto (% sat.)
N-NH4
N-NO3
P totale
L’inquinamento microbiologico
non viene più preso in
considerazione, tranne per il
controllo emissioni scarichi
Acquisizione di tutti i fattori che possono influenzare le
condizioni ambientali.
8. NORMATIVA in materia di TUTELA DELLE ACQUE
RICREAZIONALI
Esistono diversi tipi di attività ricreazionali a seconda del grado di
contatto con l’acqua e dunque della probabilità di ingestione.
Balneazione
D. Lgs. 116/2008 e s.m.i.
Monitoraggio durante la
stagione balneare di:
E. coli
Enterococchi
Attività a “contatto limitato”
Linee guida internazionali
• Guidelines for Canadian
Recreational Water Quality
• Environmental Protection Agency
(EPA): Texas, Ohio,Wyoming, ecc.
• Agencie Régionale de Santé (ARS)
Bretagne
Non sempre è immediato collocare una determinata attività
sportiva in una categoria piuttosto che in un’altra.
Valori limite di E. coli
9. SCOPO DEL LAVORO
Approfondimento di quello che può essere
considerato un vuoto normativo in materia di
tutela della salute di coloro che praticano
sport d’acqua viva.
Dimostrazione di come E. coli sia ancora un
parametro utile nella valutazione della qualità
dei corpi idrici superficiali.
19. E. coli : METODO PER CONTEGGIO SU MEMBRANA
APAT CNR IRSA 7030 C
Man 29 2003
20. ELABORAZIONE DATI E. coli E CALCOLO LIM
(D. Lgs. 152/99)
• 75° percentile su base annua
• 75° percentile stagionale
• media del periodo 2010-2016
1^ Fase
Concentrazione E. coli Classe Colore convenzionale
< 100 ufc/100 mL I Classe
100-1.000 ufc/100 mL II Classe
1.000-5.000 ufc/100 mL III Classe
5.000-20.000 ufc/100 mL IV Classe
> 20.000 ufc/100 mL V Classe
•75° percentile su base annua di altri 6 macrodescrittori
• somma dei punteggi
2^ Fase
21. CALCOLO LIMeco (D. Lgs. 260/2010)
• punteggio assegnato ad ogni parametro di un
singolo campionamento
• media dei punteggi
3^ Fase
22. ANALISI STAGIONALITA’ E ATTIVITA’ RICREAZIONALI
• INVERNO: gen-feb-mar
• PRIMAVERA: apr-mag-giu
• ESTATE: lug-ago-set
• AUTUNNO: ott-nov-dic
Stagioni
Test t di Student:
confronto tra inverno e le
altre stagioni
da maggio a settembre
11 stazioni di monitoraggio
interessate
Periodo
90° percentile, 95° percentile, STV
(Statistical Treshold Value), media
geometrica, concentrazione
massima :
confronto tra i dati in possesso e
valori limiti trovati in letteratura
23. RISULTATI E DISCUSSIONE
Elaborazione dei dati di E. coli
Elaborazione degli indici LIM e LIMeco
Analisi della stagionalità
Analisi delle attività ricreazionali
3
24. CONSIDERAZIONI GENERALI
n° campioni % camp. sul totale
< 100 100 - 1000 1000 - 5000 5000 - 20000 > 20000 NUM. TOT. STAZ
Alto Bacino della Dora Baltea 681 35% 27% 25% 18% 16% 13% 55
Medio Bacino della Dora Baltea 731 37% 44% 12% 26% 16% 2% 57
Basso Bacino della Dora Baltea 547 28% 38% 30% 13% 18% 3% 40
Totale 1959 100% 36% 22% 20% 16% 6% 152
Bacino idrografico
STAZIONIATTIVEDISTRIBUITEPER CLASSIDIQUALITA'
2010-2016
34. DIFFERENZE STAGIONALI (Inverno-Primavera)
Gruppo Inverno Primavera
Mean 2,65439930775 2,42360706122
SD 1,64220739051 1,51845645771 P value = 0,0232
SEM 0,07640240235 0,06737061110
N 462 508
• Elevato/buono: 63% inverno
73% primavera
• Scarso/cattivo: 17% inverno
12% primavera
35. DIFFERENZE STAGIONALI (Inverno-Estate)
Gruppo Inverno Estate
Mean 2,65439930775 3,08606671982
SD 1,64220739051 1,28423738422 P value < 0,0001
SEM 0,07640240235 0,05743284181
N 462 500
• Scarso/cattivo: 17% inverno
26% estate
36. DIFFERENZE STAGIONALI (Inverno-Autunno)
Gruppo Inverno Autunno
Mean 2,65439930775 2,69300652251
SD 1,64220739051 1,57469709189 P value < 0,7114
SEM 0,07640240235 0,07121026401
N 462 489
• Scarso/cattivo: 17-18%
INVERNO
9% scarso
8% cattivo
AUTUNNO
15% scarso
3% cattivo
37. PRATICA DI SPORT D’ACQUA VIVA
• 11 stazioni
• dati da maggio a settembre
41. L’estate è la stagione più critica
periodo di pratica sportiva
Alla luce dei risultati, porre l’attenzione su un possibile rischio
microbiologico sottostimato.
E. coli
più precisa lettura della realtà, registrando in maniera più
accurata impatti che altrimenti il LIMeco non rileverebbe
(scarichi fognari, derivazioni);
valutazione sistemi depurativi.
CONCLUSIONI
Collaborazione con ASL locale, società sportive e
attività commerciali per:
ricerca di segnalazioni di casi di GE;
somministrazione di interviste e questionari.