3. 1.
L’età non ha inta ccato l a tua na tura le bellezza
(e di bellezza pa rl o, non di bana le fi sicità , né di sempli ce pers onali tà)
L’età , a nzi, gl i ha conferi to ma tura sensualità
Perché chiedi doveri anzi ché amore?
I tuoi racconti s ono s pas mi all e mi e vis cere
Le tue di gnità perdute ferite sa nguinolente
Le tue terribili profezie, ins opporta bili frastuoni
per l e mi e orecchie
Allora s ogno per te
Un sogno presuntuosamente mas chil e, penetrante e un po’ inva dente
Sogno un giorno nel qual e ves ti ta a festa
Ballerai da sola i n mezzo
a tutti i tuoi “si deve”
a quelli fatti persona
a quelli fatti di cose
a quelli solo imma gina ti
fino a che un accecante l ampo,
ful mine di resi dua forza di vol ontà
li poss a incenerire
Sogno che la tua pa ssione di vi vere
ris orga , dalle ceneri fuma nti di doveri in/uti li
e ri spl enda i lluminandoci tutti (ma proprio tutti)
di nuova vi ta a nimati
Sogno il giorno i n cui las cerai andare
Il tuo dover ess ere
Il tuo dover fa re
Il tuo dover insegnare
Le tue gi us tizie e le tue ra gioni
Il mondo che deve essere come non è
Sogno per te, sapendo che del mi o s ogno s i tra tta (e s olo del tuo s e l o vorrai )
Sogno per te, sapendo puoi s ogna re tu s tessa
Sogno per te sapendo che i sogni s ognati forte s ’a vverano
di pi ù e megli o di quel li non s ognati
Sogno il giorno i n cui leggerai quest’inutile poesia, scritta senza al tro scopo che quello di esistere…
… e senza ragione a lcuna, s educente e bambina
sorri derai !
4. 2.
Spi aggiato s ulle ri ve della memoria
Pas seggiava ossessivamente
s ulla s abbia umida di un lungo e duro
i nverno della pa tria
Nel le orecchi e i l ronzio delle cuffi e
Ca nta va neri rumori di li bertà svanite,
perse e sepolte s otto mil iardi
di i nnocui gra nell idi sa bbia
Nel la ma no, una perti ca tecnologica ,
braccio bionico protes o al mondo
s ondava meta lli dell’anima
Ori e argenti cerca va ,
mol ti tudini di pi ombo e ruggi nosi ferri
trova va
Intorno i l vento s pal mava sa bbie altrimenti vola nti
A offus ca re ulteriormente cose, a nime e animali .
Li mentre i l cerca tore di oggetti perduti
ri piegato su s e stess o, dubbioso rall enta va
Lui e Lei ,
Si s tri ngevano, s i a ma va no, si gua rda vano
In quella a rena fa tta nebbia
Si s pecchia va no in quell'uomo,
Cercatori di s entimenti perduti
Ca mminatori di s entieri ri trova ti
Al vento dell a pas sione,
ora a cceca ti , ora di radios a luce, i lluminati
Dol cemente l a tormenta di sa bbia l i ha porta ti
5. 3.
tutti i fiori della mi a terra
al s ole della pri ma vera
ves tono la tua lontana nza
di nuovi abi ti , profumati e mera vi gli osi
mentre io, mendi ca nte di s ogni,
al lungo bra ccia ra ttra ppi te
vers o quel ci elo che il lumina
ognimodo l e mi e, le tue, l e nostre notti
i mostri fuori e dentro di me,
voraci, s i nutrono delle mie i ndeci sioni
es istenziali, mentre un'emozione
decisa, quella vers o i tuoi occhi
la ngue, nel l'attesa vora ce
a marti, abbracci arti ,
carezzarti dentro e fuori
ori gl iare i ba ttiti del tuo cuore
sorbi re tutti gli attimi del tuo des iderio
ahi, dolci ri cordi che sca rni scono il mio cuore
cia o amore, di lontano i l mi o a more per te
vuol e essere gra nde come i l mondo che cammi ni cos ì tenace
s tai cambia ndo, come s ei ora ?, s tai cres cendo, vers o dove?
Porta a ca sa, amore mio, un po' di lontani mondi.
che possa no a rrestare come pol iziotti esis tenziali
i miei pensieri
li voglio fermi i mmobi li e ris oluti
s ui tuoi occhi, pieni di dolci netta ri globali
6. 4.
Occhi l ontani dai corpi
Lontani ed eppure presenti
Movenze senza padroni
fel inamente menzognere ed eppur
vere
e
mas chere,
una , cento, mi lle mas chere
e nemmeno una che fosse nessuna
e
ges ti ,
ca tene di senso, uno a ll’al tro
l ega ti , contorti , annodati
eppure li beri nel la musi ca siderale
e
pa role
carezze neura li, non sempre sensate
fina nche in/pensa te,
comunque di autonomia i ntrise
poi , l ’i ncontro, in/as pettato,
un corpo, un gesto, pa role,
maschera ti di stelle,
s mas cherano, d’un botto, il fuoco d’a rtificio della
passione
7. 5.
come sabbia di spi agge s ognate
il vento mi ha portato
autentico e si ncero
il tuo gesto che non chiede
al tro che as col to
regal o vero
di una bella s conosci uta
pri ma
splendidamente ora
per s empre dis / vela ta
al la quale i o
in coma d’amore
nella cal ura es ti va
non ri cambio,
apro un credi to illi mita to
press o la banca delle belle persone
8. 6.
Ieri il sole s altellava allegro sul le cris talli ne acque
di un mare s tupenda mente intriso di fatiche uma ne
Ieri anche il mio a ni mo vol ava leggero
rica ccia ndo pens ieri esis tenziali che
pure s ’affacciavano mali gni a lla mente
Ieri anche tu pi eno di giova ne vita
e tens ione da crescita veleggia vi
frenetico e spensierato s ul ma re della tua,
e anche un po’ mia , s toria
Poi la s tra da poc’a nzi di ri tta e solita ria
si popola di fantasmi , si ri al za i mprovvi sa
il mondo pri ma frenetico e amico
ora non ti offre pi ù appigl i
fors e nemmeno i l tempo di capire,
il tempo di riflettere, di agire
poi l o s chi anto e i l buio
nella fres ca rugi ada sala ta di un’alba es ti va
buio s ul ma re e sulle tue giova ni membra
...
Oggi il tuo mondo è fa tto di tubi, fl ebo,
el ettrodi ,
ni ente di pi ù freddo, mecca nico e duro
per i tuoi pensieri i mpazziti,
eppure l’unico filo a dis posizione
per ria nnoda re i tuoi pensieri vaganti
Oggi io i mpotente come mai pri ma d’ora
posso s olo pensa re
e pensa re forte
(e s pero di esserne ca pa ce)
e pensa re per te i l megl io che s i possa pens are
la sciando l e preoccupazioni e l e pa ure
ad al tri momenti
Domani innanzi a me e a te, una vi ta
Domani, a domani
da ca mmi nare e cons uma re i nsieme,
figlio mio
se i l des ti no e l a tua forza lo vorra nno
riposa tranquillo
il mondo (e io con lui) ti aspettiamo
9. 7.
Sveglia rsi, al za rsi ,ri metters i i n moto
per partire
per a nda re
per costrui re
per a ma re
per produrre e l avora re...
...e torna re a sognare
quel che non si può ne di re ne fa re
E se continuassi a dormi re ?
10. Pasticche di umanità al Bar del Ponte
Il mi o amico Eli o cuoce l e pi zze al bar del Ponte. Tutti i gi orni del l'anno, tra nne il l unedì e le finali di
coppa del Mi lan puoi ferma rti da lui , bere qualcosa, ma ngia re e, se ti va , chia cchiera re. Qual cuno
lo chia ma "Obi uan" e come il vecchio s aggio di Guerre Stell ari , ha sempre qual cosa di importante
da a ggiungere e, come l a gramigna delle nostre pa rti , è tenace e profondo. Il ca pello rado e la
fronte s tempiata contribuiscono a rendere più i ncerta la s ua età e comunque potrebbe anche
a vere il doppi o degli anni che ha s enza fa re una piega; eppure ness uno si s tupirebbe s e non avess e
neanche quelli che ha. Spiana l e pizze con noncura nza, senza guarda rle, poi le s tende e l e ri empie
di ingredienti sempre diversi , a ri chies ta può fa re qualsiasi combina zione, ma non tutte. Poi le
inforna e pri ma , un a tti mo, l e gua rda quasi per a ssicura rsi che stiano bene.
Era una sera tersa e fredda , come è giusto che sia , pri ma di un na ta le qua lunque.
Il local e al lora era a rreda to alla buona , l o frequentava gente cos ì e cos ì, di pendeva da lle ore. La
domeni ca a lle sette di sera , per esempio, c’era no quell i che venivano da fuori ci ttà che d'esta te si
metteva no sul la vera nda e a nche se “fa ceva ” un po' "cyna r"2 respi ra ndo ossi do di ca rbonio più
fres co di quello che si respirava dentro.
La s era ta rdi c’era no i pi ù gi ova ni qua lcuno i n
gruppo e di versi "solitari ". Ul ti ma mente poi era
a rri va ta a nche la televi sione, che se non c'avevi
vogl ia, ti mettevi a guarda rla e non cagavi
nessuno anche se di sol ito era “ness uno” che
faceva l 'indifferente e l ei (la televi sione) se ne
s ta va l ì a parla re da s ola. Poi c’era i l gruppo
della forchetta s elvaggia, ca pi ta va no l ì ad orari
i mpossibili, sembra va no un branco di animali (e
si a detto i n senso mol to buono) appena us ci ti
da llo zoo, non c'è n’era uno ugual e a ll'al tro. Di
solito porta vano l a ma teri a prima e si faceva no
cuci na re s va riati chili di pas ta.
In cucina c'è (e c’era anche allora) Iva n. Igor è l'alter ego di El io e qua ndo non li tigano gli fa da
fratell o, non s o s e ma ggiore o minore o tutti e due insieme. Se a ques to si a ggiunge che hanno
sposa to due s orelle ca pi rete che l a questione si fa complessa .
Al ba r del Ponte veni va anche George con l a pelle s cura perchè Lui veniva dal Senegal. George
a veva una s edia riserva ta , a vol te ci ri poneva la borsa con dentro il s uo “negozio”, a vol te ci s i
sedeva, col “negozio” sulle ga mbe. Non ho mai ca pi to bene quale foss e l a li ngua ma dre di George
ma se l a ca va va megli o col dialetto che tutti si premuravano di i nsegna rgl i. Se entravi i n confidenza
con l ui da lla canti na del “negozio” tira va fuori l e vi deocassette porno che ti vendeva in ga ra nzi a.
Non vendeva mol to George al Bar del Ponte, non per colpa s ua e, forse, neanche nostra .
Una sera , ma ncava poco ad un Na ta le qualunque, ero l ì che filosofa vo con El io dei gi ova ni di oggi ,
di politica , di ca lcio e di donne, come mi ni mo. Poi a rriva Girol amo col s uo ca ne e un pa cco in
2
In un mitico spot degli anni ’70 l ’impareggiabile Ernesto Calindri sorseggiava beato un Cynar seduto ad un tavolino in mezzo al
traffico di una strada mi lanese mentre la voce fuori campo assicurava: “… cynar, contro il logorio della vita moderna!”
11. mano, un occhi olino a El io e fa con George: <<Toh, George, vis to che c’hai la gia cca a vento rotta
te ne abbiamo regal ata una nuova , nera (vi rgola) perchè te sei negro!>>
Ci fu un a tti mo,
i mpercetti bilmente lungo e
tes o, l ungo il qua le l'insidios o
pregiudi zio ra zziale tentò di
insinua rsi, per un momento
sembra va che si fos se rotto
l 'inca ntesimo per al tro non
ancora nato.
Poi , però, l o stupore genuino
e la gioia composta ma
inequivocabile di Gorge, alla
vis ta di una mera vi gli osa
Moncler3 nera i n vera piuma
d’oca, eva pora rono quel
ba rlume di etnocentrismo,
incons apevole e popola re,
che tutti a vol te ci a ggrovi glia l a lingua … e scoppiammo tutti quanti a ri dere.
George a veva gli occhi l ucidi, che qua ndo sei nero l uccicano anche di pi ù, come uno che a veva
trovato ca sa lontano da casa .
A fine s erata furono più di trenta quelli che, qua tti quatti , s ottovoce o s ottobanco, di edero il loro
contributo a l regalo di George e si dovette compra rgli anche i guanti e il berretto.
Quella sera , poco prima di un natale qua lunque, George non vendette qua si nulla, come al solito,
mentre noi tutti, da sol iti egoi sti , comprammo merce ra ra s eppur di contra bba ndo: pas ti cche di
uma nità a l Ba r del Ponte.
PS - il bar del ponte è a Firenze in riva all’Arno, oppure a Pr aga sulla Moldava. Mi hanno detto che ce n’è uno anche a Parigi sulla Senna. Forse
anche a Manaus, in Brasile… no, forse lì no!. Ce n’è uno anche a Cesena ma magari è solo una banale omonimia.
3
Capo di abbigliamento molto in voga in tempi preistorici
12. Dal diario di uno che voleva smettere di fumare….
[…] pri ma del complea nno. Nisba diceva no nei ca rtoni , non è andata per un ca zzo. Nemmeno il
ui cchend dopo, ero con Lei , la go di bol sena, cena a Ci vi ta di Ba gnoreggi o, bottiglia di vi no in ri va al
la go, poi a letto insieme, tutta la notte i nsieme…. Con Lei ci ri es co, non mi vi ene (qua si) voglia …. DI
FUMARE!
[..] Ma la domanda res ta , cosa cazzo è la dipendenza ? come funzi ona ? chi colpi sce e come? Che
di fferenza c’è tra quella da tabacco e quella da eroina? E tra l’alcol e la cocaina? Tra la dipendenza
a ffetti va e quella da gi oco? Fors e è s olo la parte dietro dell ’autonomia, quella che non si vede,
quel la che tutti a bbiamo cerca to ma senza dirlo.
[…] So che s embra idiota: ma chi è che decide s e io stasera deci do di a nda re a compra re l e mi e MS
Extral ight, s ono fulano matuno, na to in romagna , il gi orno x del mese y dell’anno xxyy, eccetera
eccetera, i nsomma i o con l a mi a cos cienza, la mia pers ona lità, i vi zi e l e vi rtù? Oppure c’è qualcun
al tro o qualcosa d’a ltro, neuroni impazzi ti, un al tro da me, un a ltro ME, i nconsapevolmente
incons ci o, che a gis ce quando l’altro ME (ci oè quel lo di pri ma ) è s tufo, stanco di pensare o,
sempl icemente non ne ha propri o vogl ia. Detta così è qua si comoda , va bbè c’è un a ltro ME,
di verso da me, comunque i n me, ins omma come si può vedere i matti s tanno qua fuori non dentro
là dove tutti li vorremmo.
[…] Tra l ’altro i matti : una cosa che mi ha s empre s tupi to dei ma tti (quelli veri, i pazienti
ps ichiatri ci ) è la quoti diana batta gl ia dei l oro tutori (opera tori , a ssistenti educatori , psi col ogi e
ps ichiatri ) nel dosa re le sigarette. Non troppe che fanno male e cos ta no, - pi ù la s econda che la
pri ma -, ma nemmeno poche “che non s ’a gi ti per ca rità che poi ci va fuori di testa”… come s e di
solito fosse dentro!.
[…] Non è sol o che non ri es ca a s mettere di fumare, no c’è dell ’al tro. La ca sa è un ces so di polvere,
sporco, puzza , ra gna tele, il ces so….. be quello ve l o la scio i mmagi nare! Mi vergogno s olo a prova re
a des cri verl o. La vora re? Fortuna che è fi ne l ugl io, che mi sono i nventato un la voro che mi
permette a nche di cazzeggia re ogni ta nto. Sono un procastina tore. Tempo fa ho trovato a nche un
si to (c’è s empre qual che s ito a d hoc) che da va lezi oni gra tui te a noi proca sti natori ci oè a quelle
persone che come me, ri ma ndano, pos ti cipano, s pos tano in a va nti qua lsiasi cosa da fa re qualsiasi
cos a che sia mi nima mente ri tenuta odios a. Ecco credo che i n questo momento, s e non fosse che di
Ms sono a rri va to a due pa cchi al giorno, vorrei tarda re qualche anno a smettere.
[…] Non ri cordo grandi sofferenze fi no al peri odo i n cui ho comi nciato. C’è è vero un buco nei
ricordi , un buco s trano tra i 13 e i 15 anni . Un buco strano (“s tra no”, a ppunto un buco, lo s tesso
termine degli eroi nomani ) perché non è che non ricordi null a.....
[…] Già la volontà. Ma cos ’è poi questa volontà? Qua li costi, quali al tri cos ti , menta li, di s tress, di
s enso di impotenza , richiama e a tti va l’imporsi con la vol ontà i n ques te di mensioni . A vol te
osservando quell o che succede intorno a me, nel mondo, ho l’impressione che a forza di imporci
delle cos e creia mo sempl icemente lo spa zio affi nché la s offerenza esista e si prenda la vita del le
persone, al meno fi no a qua ndo uno s coppio di pazzi a o vi ol enza non ponga, in qual che malo
modo, fi ne a questo ci rcol o decisamente vizioso.
13. Càpita
Comincerei proprio da un gi orno di prima vera, umido e afoso come di fores ta a ma zzoni ca sebbene
a ncora poco i nvi tante in quanto a cal ura. Non so se ve ne siete a ccorti , ma da qual che a nno
l ’esta te comincia sempre pri ma nell a tes ta delle persone. Qua ndo ero adoles cente occorreva la
fine della s cuol a e non s olo per noi che a s cuola ci andavamo (a nzi l ì s i cominci ava pri ma a “fa r
buco” per a nda re a l ma re), a nche il mondo degli adulti era lega to a quella data. Poi , comunque,
non era no cos ì ta nti i fortuna ti che a nda va no i n va ca nza. No, adesso è mol to diverso, arri va
Pas qua , poi s eguono i ponti tra apri le e maggi o e gi à ci s entiamo tutti improvvi samente s tanchi ,
esauriti, bi sognosi di va canza come un assetato di acqua fres ca . Appena la pri ma vera comi ncia, a
dir il vero con poca convinzione orma i, a colorare l a città, tutti ci senti amo preda di una strana
condizione: in a meri ca la tina l o chi amerebbero “ma l vi ento” o “coleri na”: è quel s ens o di non-so-
bene-cosa -si a-ma -non-s to-poi -così-bene. Improvvisa mente i ma tti che adorna no le contrade della
tua città sembra no di venta ti ma ggioranza mentre i pochi “norma li”, tra i quali s enza troppo
s pingere ti ritrovi, si
gua rdano intorno impauri ti .
Cos’è questa stanchezza
esistenziale che perva de ogni
cosa, ogni gi orna ta , ogni
a zi one e che non molla
nemmeno dopo interi giorni
di ripos o?.
Salto
Pers onalmente s ono fi n
troppo trasparente, c’è
perfino chi , vedendomi
ca mmina re da dietro
i ndovina il mio s tato d’a nimo
prima che lo sappia i o,
togl iendomi qua lsiasi possibilità di menzogna <<Cia o? Come va?, Come stai?>> Cos a ri spondere a
queste fra si di ri to?. Vediamo. Al l’italiana s i potrebbe pa rti re con le lamentazi oni , <<ah! Con
questo tempo, non s i sa nea nche cosa mettersi >> (tanto non lo so neanche quando c’è i l sole);
oppure, <<hai senti to i n tel evisione, che roba! Non si capisce più niente! >>(e quando mai s ’è
ca pito poi qua lcosa); o a ncora : <<hai vis to tizio, ma com’è messo>> (che ta nto è una vita che va
a va nti così). Oppure megl io un <<bene, gra zi e>> molto di ci rcos ta nza che fra na a ppena lo di ci e
s enti che non ci crederebbe nessuno nemmeno s e te lo a vessero tol to di bocca dopo giorni di
tortura . Qua lche volta ho prova to l a via dell’i mmediatezza <<s to male>> ma a parte che poi ti devi
s ma zza re lo s ma rrimento di chi ti s ta da va nti (sembra che per s ta re l egi ttima nte male come
minimo ci vogl ia un ma le i ncura bile) poi comunque devi s piegare a ll’interdetto i nterlocutore i l
“perché”… e qui i problemi diventa no i nsormontabili come l ’Everest con i pa tti ni a i piedi.
Insomma le fras i di rito di un i ncontro cas uale e quotidiano sono un concentrato di null a da fa r
invidi a al vuoto si derale, ma come fa re al lora? Non s o se tutti si vi va la s tessa cos a ma quando
incontro qual cuno che conos co vorrei ferma rmi un a ttimo, gua rdare, os servare, sentire, toccare,
pa rlare, ascol tare, di re che sto bene, che s to ma le e non senti rmi obbli gato a riuscire a s piegarl o,
as colta re gioie e dolori , da re e ri cevere un po’ di energia vi tal e.
14. titoli di coda
1) Sogno d’estate, 22 agos to
2007, s cri tta per un'a mica, i n
un cal do a gosto, dopo
intermi nabili di scussioni
2) Il cercatore di oggetti
perduti, 5 novembre 2008,
una mattina ventos a, Ma ri na
Romea , una spiaggia
roma nticamente
intermi nabile
3) Ciao amore, 13 april e 2009,
pri ma vera di una rel azi one,
l a lontananza, l a spera nza ,
l 'a ttes a
4) Bailando en el cielo lleno de estrellas - Ballando in un cielo pieno di stelle - , 25 ma ggio
2005, dopo un s emi nario di forma zione, un turbine di vel i, ma schere, pa ssioni e corpi
5) Come sabbia, 14 l uglio 2005, un giorno qua lunque, un regalo fuori luogo, un ges to gra tui to
6) Buio nero sul mare, 31 lugli o 1997, … e luce, luce i n fondo, ma mol to in fondo
7) Sempre, 19 settembre 1992, l a pri ma, con un ti tol o eterno
tes ti :
− Pasticche di umanità al Bar del Ponte
− Dal diario di uno che voleva smettere di fumare (pezzi)
− Capita
− Salto
le fotografie in ordine di apparizione
via Ancona 2009 con un po' di neve
San Ma ri no in un gi orno di nebbi a
“… ehi tu, chi sssseiiiiii?”(Bol ogna, s eminario FIDAS 2008, cortesia di Jody Sticca)
bellissmo, mal inconi co, pierrot (Cesena s emi nari o ELSA, 2008)
pellegri ni a ttra versando Iruña (Pa mplona, Spa gna , 2008)
volto multirazziale (museo dei nativi, Washi ngton 2009)
cammi nando i nsieme a l gra no (Zirua ki, Spagna, 2008)
My fa vorite word, i s pa radox (museo dei na ti vi, Wa shington 2009)
Ca rretti Mus icali (festa di San Gi ovanni, Cesena 2009)
cammi nando nel la meseta (Redeci llas,Spa gna 2008)
un a lbero (Viana, Spa gna 2008)