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( Poesie e Monologhi )
Trattasi di Poesie autobiografiche e monografiche
Scritte e dedicate a singole persone o a me stesso come
unica persona.
Testi a Cura di :
Nunzio Barbato
- Amore di Cui ho Bisogno -
Amore di cui ho bisogno
Seguimi regalami un sogno
Fammi ridere
Fammi essere felice e non farmi credere alla gente ciò che dice
Esisto esisto solo io
Non è vero con me cè dio !
Ce l’amore universale che mi porta a sconfiggere il male
L’amore fraterno l’amore quello eterno
Fammi credere fammi volare
Fammi soltanto pensare di poter sognare.
Perche i sogni quando esistono sono belli sono dolci
Sono sogni felici sogni per chi ha soltanto pochi amici
Ha pochi amici questo è vero
Ma nel suo piccolo nasconde un mistero
È grande è bello bisognerebbe poterlo scoprire
Per poi dire che anche un semplice mistero
Nasconde dentro di sé qualcosa di vero.
Amore di cui ho bisogno
Mostrami il tuo volto fatti scoprire tanto di me
Gia sai cosa dire
Amore sentimenti passione
Tutto ciò con un tocco di religione.
Dall’amore più lontano a quello più vicino
Perché in fin dei conti è sempre bello potersi innamorare
Annaffiare il proprio cuore con semplici frasi d’amore.
1
- Il Mondo -
Seduto su questa terra e guardando il cielo dal basso
Guardo in alto e dico
Dio ! Dio ! quanto ti amo
e quanto ti adoro con le mie mani tutto questo mondo coloro
lo disegno, lo pitturo e quasi quasi è come un quadro appeso al muro
ma per me il mondo è tanto
è qualcosa di immenso è qualcosa a cui penso
è qualcosa , è qualcosa è forse solo una rosa
Che crescendo piano piano
Si stacca e poi mi cade in mano
Il mondo lo osservo, lo tocco,
Io l’ho capito tutto questo mondo ed è per questo che rimango stupito
ma stando sdraiato su di un terreno tanti pensieri sembrano veleno
ma quando poi ti trovi rialzato tutto il mondo pare affrontato !
2
- Sulla scia del vento (Emozioni) -
Sulla scia del vento inseguo le mie emozioni
Emozioni che un di avrò !
Emozioni che poi regalerò !
Emozioni inseguite e poi sparite
Nell’ arco di una vita passata e forse trascurata
Di un cammino intrapreso e poi sospeso
La vita che sfugge il sogno la incorre
E sulla scia del vento trasparente sarà
La mia ombra e il mio sentiero abbandonato
A misteri nascosti e a mete perdute,
A muri innalzati ma con pietre cadute
Sulla scia del vento io l’avrò una vita
Sarà splendida e infinita
3
- Il Saluto della vita –
( Dedicata Ad Un Malato Terminale )
Ciao,lui mi disse
sdraiato su quel letto e con il cuore in petto
la malinconia mi circonda, guardami amico
la malinconia mi circonda
io la osservo ma è lei che mi sta addosso
mi toglie il respiro !
Come faccio amico vorrei stare senza di lei
ma il silenzio è forte è troppo forte mi rammarica
a saperlo che mi sta prendendo a poco a poco
in questo letto cosi vuoto e privo di speranze!
non vorrei dire no alla vita essa mi appartiene
ma il dolore di chi sta male non si sopporta facilmente
Esso ti prende e ti distrugge
ti toglie il respiro ed in questo letto
cosi triste e abbandonato io do’ uno sguardo
al mio vecchio passato a quello che è stato
si a quello che è stato
ed alzandomi poi da questo letto
le andrò vicino e le porgerò un saluto
si il saluto della vita !
4
- Alba caduta -
Alba caduta , alba distrutta !
Ti vedo ti sento tutta !
Quando mai sei risorta quando mai sei apparita
In questa triste , pigra, e monotona vita
Me l’hai promesso questo è vero
Ma io con te soltanto mi dispero
Aspetto un giorno nuovo , aspetto quel che sia , aspetto il via
Ma tu sembra che non risorgi mai anzi tramonti e tramontando
Distruggi il mio essere e la mia quotidianità
Tramontando non mi spieghi il perchè di quel giorno che se ne và
Tramontando mi lasci impietrito e solo nella mia povertà
Ti prego non tramontare più cerca sempre di risorgere !
Fa si che anch’io risorga assieme a te
E che quel giorno sia per me una nuova veduta e non la semplice alba caduta !
5
- Amore proibito -
Amore proibito , amore acclamato
Amore cercato ma sempre disperato
Amore , amore proibito , amore che soltanto si tocca con un dito
Amore proibito per me !
Per me che non ho altezze, per me che non ho binari , e per me che non ho salari !
L’amore proibito di un uomo pessimista ma umile
Generoso grande di cuore e sopratutto assetato d’amore…………..
L’amore proibito non soltanto quello mio ma quello di ogni io !
Amore proibito forse perché non si è mai concepito , non si è mai costruito
Non è mai nato !
non è uguale a prima forse è inteso come qualcosa che non si può avere
Qualcosa a cui si aspira da tanto tempo
ma è soltanto un lamento
soltanto un volere
Amore proibito come quello degli sposi promessi
Come qualcosa che non può nascere non può valere
A cui bisogna solo credere e intendere !
Pensare e disperare oppure sognare !
6
- Strade disfatte -
Strade disfatte , abbandonate
Strade che non sorgete
Vie cupe ed oscure , vie piene di paure
In queste strade io mi avveleno
E cerco sempre il ciel sereno
Ma il ciel sereno non mi compare , che strano non mi appare !
Sono disfatte queste strade
Sono amari questi buchi
è amaro il mio destino
è amaro tutto intorno
finchè azzurro non diventi
Sarà sempre nero e amaro
Che sapore avaro
Avare queste strade
Avaro questo via
Non giunge mai al traguardo
E mi toglie persino lo sguardo !
Che strada disfatta , Che via oscura
Entri ! chi non ha paura
Entri pure e regali una luce in questo tunnel senza voce……
La vita è fatta a strade
Chi comincia è già alla soglia
Ma la strada però mi spoglia
Mi desnuda , é il mio cuore che è d’aliante
resta solo e distante
Così le strade saranno fatte
un giorno si ! che saranno fatte
Avremmo tutti un futuro davanti e nuovi orizzonti !
Non ci saranno più paure, angosce e tenebrosità
Ma soltanto la strada che và !
7
- Luna sorgente -
Luna sorgente che brilli nel mio cuore
In questa notte cosi buia e nebbiosa,
Io la vedo una luce radiosa
Seì come il sole del mattino
Tu però ci accompagni sul cuscino
Ci vieni incontri nella notte oscura
Luna sorgente per me che ne avevo bisogno
Per me che non raggiungo il sogno!
Oh ! luna sorgente, come sei splendente
La tua forma a volte tonda a volte semionda
Ti fa sembrare una luna baraonda !
Oh ! ma io lo sò che tu nascosta dietro quelle stelle
Illumini le tue sorelle stelle !
Lo sò che anche di notte dai uno sguardo alla mia vita
E vorresti che fosse infinita!
Ma sai luna sorgente, luna splendente
La vita è dì chi la guida , io la guido a verso mio
E su quel sentiero forse strano ed insicuro
Io ho te luna che mi brilli nell’oscuro.
8
- Di Più -
Di più fammi volare fammi sognare
Fammi pretendere al mondo qualcosa da dare
Di più fa che il mio sogno non resti soltanto un sogno
Ma diventi anche un bisogno
Di più a tutto di più a niente
Che né sà di me l’altra gente ?
Sono unico universale
E da solo lotto contro il male
Chi mi vede ? chi mi crede ?
Poco importa nel cuore cè la fede
La fede che mi lega a qualcosa
Una fede che non resta soltanto in posa
Tanta fede tanto amore
Ogni persona possiede nel cuore
Dentro il cuore ne nasce un sacco che abbandona quel distacco
Di più a me di più a tutti
Perché mai siamo brutti ?
Non è vero non lo siamo
Ma nella mente lo pensiamo
Di più bellezza meno amarezza
Di più capacità di più saggezza
Buttiamo via questo vento che soffia come una brezza
Di più tanto di più poco
Che mi costa io trasloco
Trasloco cambio strada ma con la mente
Ho una sola fermata
Di più pensiero di più precisione
Di più riflessione
Di più caparbio di meno testardo
Di tanto di troppo
Di poco di nulla
Per una vita alquanto fasulla
Menzoniera ma sotto sotto veritiera
Di più di tanto di poco di meno
Io resto qua a solcare il terreno.
9
- Angelo senza peccato -
Angelo senza peccato ti ho visto sei nato
Venuto su questa terra hai iniziato già la tua guerra
guerra nostra guerra di tutti
di tutti quegli angeli oramai distrutti
Distrutti perchè a combattere per ore ed ore
hanno perso il fiato hanno perso il cuore
Angelo senza peccato ora sei nato ! ora sei nato !
sei venuto su questa terra dicendo o promettendo
a te e a gli altri di portare pace , fede , e compassione
La vera religione……………
Angelo senza peccato hai visto ti ho nominato
anche tu dentro al creato avrai una stella da illuminare
una stella tutta tua brillerà nel cielo di notte
e le tue ali bianche e pure saranno per noi le nostre cure
Le tue ali diverranno le nostre ali
Il tuo cuore diverrà il nostro cuore e il tuo amore
bhè quello poi lo condivideremo tutti insieme
affinchè in questo mondo stupido e bastardo ci porti un pò di bene
In questo mondo triste e fasullo dove ogni cosa ha valore nullo
Ma un mondo però fatto di te e di persone come noi
sarà di certo un più che puoi
Una spinta per lottare non soltanto a pensare
Perchè a pensare poi ci penseremo ma a lottare invece impareremo.
Angelo senza peccato caduto nel creato hai visto cosa ti ho raccontato ?
Speriamo poi e soltanto che quello che ti ho raccontato non resti solo un sogno
ma qualcosa di cui ho bisogno !
E con questa mano mia che ora termina questa poesia
Ciao angelo ci incontreremo sulla via .
10
- Vite spezzate -
Ancor’ oggi all’orizzonte si intravede uno strano monte
un monte triste ed amaro , un monte molto caro
Sono state abbandonate , quelle vie mai solcate
Sono ormai vite spezzate !
Il futuro non ha più occhi
Solo ombre danno i rintocchi
E all’interno di queste vite tutto buio appare e nulla ci compare
vite strane, vite sepolte, vite che mai toccano la morte
quale sarà il sentiero di queste vite ?
Come udire il suono di queste voci che zitte se ne stanno
Lungo il mare dell’inganno ?
vite spezzate, abbandonate da qualcosa da qualcuno
Chi lo sà ! il mondo è uno
Sono spezzate queste ali non ci sono più le mie mani !
Ora che ne sarà dì queste vite ?
Cosa sarà dei nostri corpi ?
0h ! forse lo sò poggeremo gli occhi e questo sguardo
Aldilà dì questo mondo bastardo ,affinché anche una vita spezzata
Possa essere lunga e irradìata……………..
11
- Liberando il cuore -
Liberando il cuore risorge questo amore
amore forse abbandonato , amore forse trascurato
per un cuore che già era occupato
allora e per questo che solo liberando il cuore può nascere un nuovo amore
un nuovo sogno, una nuova scoperta e una nuova vita
per chi il proprio cuore l’ha sempre tenuto attaccato e ristretto nei suoi margini
Liberando il cuore nuovi sospiri nasceranno
e nuove emozioni poi verranno
liberando sarà tutto più diverso e anche tu non sarai più lo stesso
Il mondo l’ha segnalato e il cuore mio si è affermato
finalmente cè posto nel mio cuore !
finalmente cè spazio per amore !
Non essere più occupato cuore dìstratto cuore malintenzionato!
sfogati reagisci anche tu lo capisci !
essere attaccato non serve a nulla ti puoi sentire un cuore imprigionato
un cuore depresso ed affamato , affamato d’amore…………..
12
- Una lacrima d’amore -
Una lacrima d’amore scende dal mio cuore
E riempe questi occhi tuoi spenti
che da tanto non seran accesi
Li ho sorpresi , finalmente lì ho sorpresi!
La mia lacrima è riuscita a darti gioia
E ad uccidere la tua tristezza
La tua perenne tristezza che dà tanto ti giace dentro
Una lacrima d’amore per me anche che ho sofferto dì cuore
Anche i miei occhi lo sono stati tristi e abbandonati
Pure la mia anima si è distaccata
Ed il mio corpo non l’ha più accettata!
Ma ora finalmente l’accetta ed io così accetto anche te!
In modo che la mia lacrima dì cuore e la tua lacrima dì cuore
si uniscano in un perenne sogno d’ amore !
13
- Vivere all’ incontrario -
Vivere all’ incontrario e come viaggiare su uno strano binario
come un treno a luci spente
Come un vagone senza cuccette
Una strada vuota senza confine
Una meta con tante rime
Vivere all’incontrario il mio corpo ne risente
e pure la mia anima si è risentita
di questa stufa, strana e monotona vita!
il mondo che mi circonda che strano è una baraonda
Ie persone attorno strani omini che passandoti vicino
ti fanno uno sguardo da manichino
all’ incontrario conduco questa vita
al contrario cerco una libera uscita
tutto quello che và all’ incontrario
per me e puro è vario !
ciò che mi ha circondato e ciò che mi circonda ancora
è soltanto un vento che soffia lontano come una bora
Soffierà pure in futuro questo vento così oscuro
e quando il mio corpo polvere diverrà
tutto quanto poi lascerà e assieme a questo vento e a questo destino così spento
condurrò una vita all’ incontrano lì dove ci sarà forse un binario.
14
- L’ombra del mio io -
L’ ombra del mio io la seguo la osservo
mentre mi sta vicino poi mi cede il passo
mentre mi aiuta poi mi abbandona
Che strana maratona.
Io la inseguo e lei mi sfugge
Io la sfuggo e lei mi incorre
Entrambi una cosa siamo insieme e una cosa saremo fino alla morte
L’ombra del mio io conosce la mia vita , conosce i miei dolori ,
e conosce i distrutti cuori
E’ un’ombra trasparente che mi ha seguito per tanti anni e mi segue ancora
Fatti trasportare dal vento , soffiami addosso
soffiami tenera, irraggiungibile, invisibile , metamorfosi della vita
Mi sembri impaurita mi sembri disfatta
Lo sò la morte ti adotta !
E pure Ia mia anima un giorno adotterà
perchè sul sentiero del paradiso poi la condurrà
Lì solo la mia ombra avrà una voce , avrà una vita
E da tutto sarà seguita , sarà descritta , sarà umiliata, sarà vista, ed osservata
Il mio corpo l’avrà lasciato già e su nuovi corpi poi regnerà
Perché con la reincarnazione lei vivrà.
15
- Il saluto dell’inganno -
Ti ho vista sei seduta
Ti ho ammirata , ti ho vista , ti ho guardata
All’improvviso ti sei alzata
Ti ho vista ti sei alzata
Mi hai guardato stranamente
Ti ho vista ti tengo in mente
Un doppio sguardo tu mi hai fatto
Ed io già mi sento tumefatto
Uno sguardo secco ed appassito
Uno sguardo non fiorito, perché non hai fiorito ?
Il tuo sguardo era però un saluto
Un amaro e triste saluto
Un saluto sospettoso
Un saluto forse dubbioso
Lo è già da tempo, lo era già da un anno
Eccolo il saluto , il saluto dell’inganno !
16
- Occhi che non parlano -
Occhi che non parlano
Sono oscuri, sono lenti
sono occhi fraudolenti
Su quel volto secco ed appassito
Sull’occhio mi casca il dito
Oggi stanchi, oggi arresi
Ma perché non li ho presi ?
Falsi,dubbiosi, constanti ma curiosi
Sono occhi di un pagliaccio
Su quel volto che è di ghiaccio
Sono occhi addormentati , quelli che dal sonno si son svegliati
Occhi azzurri, occhi chiari, occhi scuri , occhi amari
Occhi che non parlano, hanno un sapore e dentro il colore
Affondano con le lacrime nel loro dolore.
17
- Triste realtà -
Triste realtà che passi mi circondi, addio mondi giocondi
Quanto tempo è passato e il sole è cambiato ! , la luce è cambiata !
niente più è lo stesso e pure io mi sento depresso
Che strano non ci sono più raggi di luce!
Che strano non sento più voce !
Ma forse tutto ciò è scomparso ,che strano non mi è parso !
E’ una triste realtà quella che sto seguendo
è amara la sto vedendo!
Dovè ? dovè il mondo ?
Che fine ha fatto dio?
Perché ci sono solo io?
E’ l’irrealtà che mi circonda tutto ciò è come un onda !
Mi trasporta via con se, senza ma e senza se !
Lo assaggiata è triste , annebbiata
E’ scomparsa l’ho trovata , era sola e distratta
Era triste e distrutta
Perché ? perchè tutta?
Cosa faccio or io senza aiuto del buon dio ?
a chi racconterò le mie pene chi mi scioglierà queste catene ?
E’ soltanto che verrà lo so che verrà!
Una triste realtà !
18
- Piccoli Passi -
PIccoli passi compio negli anni
il tempo mi è vicino
la notte mi fa compagnia
ed io lento mi incammino nella via
piccoli passi per un neonato che solo adesso è nato
piccoli passi per una creatura nascosta dietro quelle mura
Piccoli passi , piccole angoscie
Piccoli passi , piccoli traguardi
Per un mondo che è senza sguardi
Piccoli orizzonti , ma grandi destini
Tante paure ma pochi confini
Piccoli passi
Cammino ! cammino su questi sassi !
La strada è dura è rocciosa ,
La notte è buia e nebbiosa
Il mio corpo oramai abituato con piccoli passi ha campato !
19
- Scivolando verso l’alto -
Scivolando verso l’alto
mete, confini state più vicini
Albe , orizzonti , apritemi gli occhi a questi confronti
Cosa faccio ? cosa dico ?
La strada però esiste ! è vicina !
ma io da solo non la incammino!
ho paura ! ho terrore !
ma non cambia quel colore
il colore della salita che dura e difficile vita !
Aiutami dio ! aiutami con il cuore !
Dammelo ! dammi il tuo amore !
Ho bisogno ! ho bisogno ! ma solo resto in questo sogno
E buio si fa scuro e il futuro diventa nero
nero , secco , ed appassito che strano non è esistito
Scivolando verso l’alto sarebbe però un traguardo ! un difficile traguardo !
amami ! dammi il tuo sguardo !
scoprimi ! scoprimi davvero ! e fammi capire tutto se vero
scivolando verso l’alto ogni uomo lo vorrebbe ma il suo sogno non lo ammette !
non lo ammette perchè resta un sogno un sogno dentro al sogno !
Cosa faccio ora io ? smetto di sognare ?
I miei occhi lo vogliono ……vogliono parlare !
Il mio cuore è stanco è solo e depresso pure lui non è più lo stesso
ma è scivolando forse che questo cuore avrà una vita ,
la sua vita avrà un senso e pure io lo penso………….
20
- Voglio scomparire -
Voglio scomparire !
voglio morire !
voglio lasciare al mondo qualcosa da dire !
cosa addosso non ora , ora non posso !
perchè, perchè tanto ed ora chissà fino a quanto……………
Dentro di me un’anima cè un cuore che batte più forte di me !
Ogni persona custodisce un dono ma il mio perchè non viene fuori ?
E’ teso e chiuso ma perché mi tiene il muso ?
è bloccato da qualcosa…………….
Ti prego dio fallo nascere fà che sia una rosa !
Una rosa fiorita e non una spina tra le dita…………….
non una spina dentro al cuore che sofferma quel colore !
quel colore triste ,cupo, ed avaro
Ma no ! dentro di me esiste , esiste qualcosa di chiaro !
Fammi luce ! fammi vedere !
fammi toccare e fammi dire………
voglio scomparire………..
21
- Dannato Amore -
Dannato amore , dannato peccato
Ma cosa ? cosa è stato ?
Perché Perchè mi hai lasciato ?
Credimi , Credimi davvero
Ti amo e lo sono , sono sincero !
Custodiscimi dentro di te
Fa di me ! Fa di me una persona ferita
Perche quel dolore ha assopito lo so l’ho capito
Il nostro amore è come un mito
Passano gli anni ma resta nel tempo
Amore dannato , amore disperato
Quanto amore , Quanto dolore
Aspetta , aspettami amore………….
22
- Metastasi Idilliaca -
Dall’alba al tramonto cosa vedo , cosa racconto ?
Dalla mattina alla sera il mio cuore si dispera !
Dall’oggi al domani cosa fanno queste mani ?
Dimmi tutto , dimmi amore
Perché si dispera questo cuore ?
E’ un sogno ! cosa dico ho bisogno
Ho bisogno ! cosa dico è un sogno !
Sfiorare le tue labbra , accarezzare la tua pelle
Sembra seta è tenera è fragile
Dimmi tutto , dimmi amore
Cosa vorrebbe questo cuore ?
E’ il desiderio di averti che mi porta avanti
Il desiderio di avere te o di avere cosa ?
Mettiti in posa
Fammi vedere , fammi toccare
Voglio credere , voglio amare
Voglio dare al cielo qualcosa su cui parlare
Oh tu cielo !
Che sei come un foglio , tu lo sai cosa voglio ?
Ma in questo immenso colore azzurro
I miei occhi perdono fiato , la mia bocca non vede più e non parla più
Niente più orecchie…………….
Ma solo una voce muta per parlarti………….
23
- C’aggia ffa' -
C’aggia ffà' c’aggia ffà
si o munne e chistu ccà ?
Niente me sonne , niente m’aspetta sule suonne int ‘ a nu cassette
Sto scrivenne e sto parlanne ma ccà e sorde nun ce stanne
Vurria tennere nu borsone cu trenta quaranta milione
Vurria tennero nu yacht a mare , na villa ca a piscina e
pecchè no ? pura na ferrari
Ma Briatore nun ce songo e sule ccu st’anema je me stongo
M’accatta nu gratta e vinci , me gioco na lotteria ma chi mo fà ffa'
Je perde a casa mia !
Tris, totip, e superenalotto , jamme avvincimmme ca po sparammo e botte
E sorde so tutta na lusinga , e sorde fanne venì a vista a e cecate
Ah mò capisco pirciò nun vego niente
E forse pa cuntentezza dde a vvedè je ce vedesse ma pò a doppe
Può darsi pure ca svenesse
Tanta sorda chi l’ha mai visto che diebbete e cambiale
Je tante ce so state male
Figurate ca perfino Gesù criste se sesute e a ritte
ma tu vire nu poco a chiste.
24
- Stu core malandate -
Stu core malandate
Se cchiure e disperate
L’anne sò passate
E stu core se sfasteriate
S’addorme dinte o scure
E tene sempe cchiu’paura
S’avvicina a na fenestra
Ma è passate o tiempe e festa
Se ne torne sule sule
Stu core ca a paura
Ca dimane forse chisà
Stu core saraparrà !
25
- E Stelle -
Comme sò belle chesti stelle
So piccerelle e sò llumenarelle
e guardo dinte ò cielo scure scure
Nun me fanne paura
e vulesse tuccà cu sti mmane
ma nun ciarrive sò luntane
E vulesse guardà a vicino ma nun posso
comme e chine
però comme è chine
A luna e circonne
ne fa da padrone
dinta a sta notte lione
E dinte a chistu ciele je me sto guardanne
pensanne pensanne………
26
- O’ Tramiezze -
O’ sole a dinte e nuvole è già scise
E a luna a poco a poco cià lasciate
E venuta nata jurnata !
Na jurnata nove , so tante anne ca ffà cheste !
ò sole jesce e a luna se ne và
A luna jesce e o sole se ne và
A pensà a pensà o ssaje a pensà
comme se ffà ?
0’ tramiezz da vita e chistu ccà !
E si fosse nata vita
Booh chisà…………
27
- O' Dimane è -
O' dimane è sempe nata cosa
pecchè o dimane e nu juorne nuovo
si dice è overe è !
dimane gesù ce pense e maria dispensa !
O' dimane pò essere tanti ccose ,
cose belle e cose brutte !
ò dimane pò essere n'aucielle cà vola
e mentre vola se spezz e scelle
Na femmene ca parturisce e pò aburtisce
nu povero omme ca pè sta senza lavoro
saccide e chest è ò dimane
però ponne essere pure cose belle
stu dimane dipende a chi ce crede
e a chi nun ce crede
A chi pè troppe peccate
ca fatte se pentute
a chi' a date ammore a nata e po se sbagliate ,
ò dimane è sempe nata jurnata !
28
- O’ Sole è Tramuntate -
Quanta juorne sò passate
e stu sole è tramuntate !
t’ arricuorde chella jurnate ?
si t’ arricuorde chella jurnata ?
Era estate si era estate !
steveme tutte e dduje abbracciate une n’cuolle a nate
erame appassiunate
ce piaceva chella jurnate
ce piaceva chell’ estate !
ma ormai ò sole è tramuntate !
ed è fernute pure chell’ estate
quanta sole però ca ce simme pigliate !
quanta sole !
è state belle a ce vedè abbrunzate
sotte a chillu sole scarfate !!!
sta sabbia pure avimme tuccate
ma ormai o sole è tramuntate
tutte e cose se sò asciuttate !
29
- L’ Abbite ( L’abito ) -
Chisto abbite te mise
Giacca , cravatta e cammisa
Te si vestute aligante pe parè cchiù grante
Te si priparate sciccate
Pà essere ammirate !
Ma l’abito comme dice ò pruverbie
Non fa il monaco !
E quinde lievete sta giacca a cuolle
Miettete na felpa na maglietta
e cu nu Jeans a sotte !
Nun fa o grante quanne pò nun sì !
Nun essere orgoglioso
Miettece o core dinte e cose !
e dalle na mane a chi sta male
Primme e sta male pure tu !
Lievete sta maschera ca te mise
nun dimustrà e essere accussi quanne pò nun si’ !
ò ssaje comme se dice no ?
l’abbito non fa il monaco !
cià omme grante nun essere cchiù aligante !
30
- O’ Mare -
Guarda comme è azzurre chistu mare
All’ improvvise n’aucielle a dinte c’iaccumpare !
Chisà sarrà nu gabbiano
Ca po atterre chiane chiane ?
L’onnde o’ccarezzane
ò stanne accarezzanne !
A poco a poco ò stanne lascianne
Fine n’copp a rive l’onne
O’ stanno tuccanne !
Comme è belle però alle verè accavallate chesti onnde
Tutte schizzate ca dinte a stu mare
Se ne vanne !
Passane l’anne ma saranne sempe e stesse !
Chesti onnde cò ò riflesse !
31
- A ‘ Nuvola -
All' improvviso na nuvola è passata !
e quant’ acqua ca sà purtate !
A n’fose sta terra secca
Ca a tanto tiempe nun se n’funneve
A date tanta acqua a chi a tanto nun l’aveva
A ggente s’ arreparene
Arapene sti m’brielle
Se cummogliene l’ aucielle
Ncopp’ a quacche ramo spezzato
Speranne e nun cadè
Ma quando a nuvola è passata tutte cose pare fernute
E torne chistu ciele schiarute
A ggente chiurene e m’brielle
E se ne volane l’ aucielle !
Cia nuvola nera e tuorne quante nisciune te vere !
32
O’ Latitante -
Quanti sere ca se faceve miezz a strada
Quanti nuttate , tutte quante o cercavane s’aveva sfasteriate
E fujenne fujenne sule isso se deve a campa’
Cu quatte spicciole dinte a sacca e cu n’arma a rreto
O munne sane vuleve affruntà !
Rapine a mane armate , spaccio , siquestre sule cheste sapeve fà
E fujenne sempe da galera pe mise sane se faceve cercà
Nun teneve famiglia sultante a na sore cu na mamma
Ca pe tante anne dint o carcere o devene a campà
Chillo era o mestiere suoje accussi isso jeve annanze
Poveri guardie e finanze…. povera pulizia ormai stu latitante a pigliate a via
Vattenne a miezz a via vattenne a napule te si fatte schifà a tutte quante
Pecchè ne fatte tante e mai nun te si mparate a campà !
Mo che vuò ? vulisse sta ccà ? vattenne và nisciune cchiu te pò pensà
Si latitante ……. si uno miezz a tante .
33
- L’ Ammore è -
L’ammore è colorate quante e llore l’hanno tuccate !
Quante sanne n’tiso nnammurate
abbrraccianese dint a na jurnate !
L’ammore fa fà strunzate ca sò grosse e sò sbagliate !
Ma quante l’ ammore è riturnate
basta a ffà e strunzate !
L’amore non è bello se non litigarello
E che so sti ccose l’ ammore e na rosa !
Chi o tocc pò se ne accorge
L’ammore dura a lluonghe
L’ammore nun fernesce
L’ammore e na spina e pesce
Pò fa male dinte o core
E po dà tante dulore
Quante e llore sanne mise a ffà ammore
L’anne pruvate già chistu dulore
Se sarrà lassate cheste e vvere
chi all’ ammore nun ce crere
avrà ditte basta mò e fernute
Ma po invece a continuate
Chi forse dint a st’ ammore
Nun ave mai sbagliate
O’ sapite vuje pecchè ?
Pecchè l’ammore è !
34
- Songo nu cavaliere -
Cià chistu saluto tadda fà onore
Pecchè je song nomme cò o core
Song nomme pulite e sistemate
Nun song nomme n’ grate
Song n’esperto do mestiere song nu cavaliere
Che femmene faccie faville
E cu l’uommene faccie scintille
Song o meglio dint’ o campo
E pertante me ne vante
Si e vvote sto nervuse
Maddorme tutte n’fuse
Doppe ca a sotto a doccia me sò sesute
Me faccie na scupata
E pure na fumata
Mugliereme m’aspette
Me dice puose sti sigarette
Ma je song nomme tutto d’un pezzo
Song nu cavaliere
Song l’esperto dò mestiere !
35
- A rosa fiorita -
Chesta rosa taggia date e tu pò me perdunate !
me ditte grazie ammore mio
me passate a ppeccundrià !
Cheste e na rosa fiorita tienile cu ccura
nun avè paura nun pogne dinte e mmane !
Cheste e na rose d’ ammore , l’ammore ca je prove ppe ttè
Primm o poi l’aggia avè !
Primm o poi l’aggia avè !
Me serve chist ‘ammore me degne dinte o core
nun me fa sta male acciettele sta rosa
A siente comme addore e na rosa senza spine
Nun e’ na rose n’fame
E sultante na rosa d’ammore ppe duje viecchie nnammurate
Ca po serane lassate………………
36
- E’ Femmene -
So peggio de ghianare chesti femmene traseticce
Se menene mmiezz e mpicce vulessene fa questione
Song e femmene do rionè !
Vulessene piglià a capille tutte e rivale llore
Vulessene dì ca nun song accussi
Ca nun sò femmene malamente quanne pò sì
Spannene e panne s’affacciane a na fenestra
Menene quatte n’ciuce e te fanne a festa !
Song e femmene dò rione chelli cchiù burdellone
Song amanti de neomelodici
E da canzona napulitane
E figlie crescene mariuole se fanne ruosse
e fanne pure e rapine
E magari pò a dopp chiedene pure
e solde a dinto ò borsellino
pè nà dose d’eroina !
Crescene a famiglia !
se fanne a casa comme a nu’ giglio !
se preparane pò a sera chesti femmene mugliere
pascì fore a dinte e vicule
e pè cercà l’uommene amico
Mettene e corne a chilli poveri marite
pè guadagnà solde e pè fà a vita !
e llore ca faticane so scuntente
guadagnane poco e se lamentene
Alla fine so tutte e stesse
chesti femmene n’ciucesse
e comme è difficile alle stà appriesse !
37
- Na Scarpa vecchia –
Na scarpa vecchia te si ridotte
Tu ca nun è mai avute a stoff a sotto !
Anne e anne sò passate e nu mestiere nun te mparate !
Ive ò guappe dò rione !
chest sule era a prufessione !
Te mustrave annanze a ggente
allustrate e comme a nu tenente !
mettive mane a sacca cacciave e denare
nun vulive male !
Ive nu guapp buone nu guappe cò core
e chiunque te veneve vicine , e te deve ammore !
Dinto a piazzetta o cchiù cunusciute
pigliave e femmene e te facive e asciute
te purtavane rispette tutte l‘ uommene cà basette
e perfine o sacerdote t’ammirave e te spiegave a dote !
ma mò ca anne sò passate
nun serve cchiù chesta allustrate
vattenne guappe criate !
chesta veste le lasciate
na scarpa vecchia si addivintate !
38
- Je e solde nun e tengo -
Je è solde nun è tengo
Me puzze e famme song nu barbone !
Me faccie pa strada e dorme dint ò cartone
Stong n’terre cheste e vvero marraggie e me dispere !
Mugliereme me lasciai dicette vai vai
E fore da a porte me vuttaje
nun ere nomme buone
nun faticave e manco me lavave
Steve sempe n’copp a casa
ero scucciate e dinte o diarie
me sunnave miliardarie
maccussì nun è state
tutte e suonne sò sparute
e a mugliereme manco nu figlie ciaggia date
che vuò ffa cheste e state
ma je mò me song arricurdate
o tiempe e passate mugliereme ma secutate
e pa strade sò rrimmanute………
39
- A’ Faccia do pazze -
A faccia do pazze aggiu fatte pecchè !
Tu me lassate e nun staje cchiù n’zieme a mè !
Quante asciute c’iavimme fatte !
Quanta cose c’iavimme ritte !
Ma mo e meglie ca me sto zitte !
Te ne si jiute ne pecchè ?
Me lassate uè chedè ?
Ma forse tutte e ccose ca facevane n’zieme nun te piacevane ?
Forse ero nu tipo strano o ero nu tipo alla mano ?
Booh chest nun o saccie , saccie sule ca appriesse a ttè
Pe tanta mise me fatte patè !
Vabbuo’ cia mugliera mia fatte a strade toje
Ca je me faccie a mia
E superanne sta peccundria primme o poi sempe a trovo a via !
Ma mo che ce conto a chistu cazzo ca a tante nun s’arrizze
Che manelle toje sempe a copp , pe tante anne le fatte arrezzà !
Ma mo ca nun ce staje sule isse adda sfuga’
E je ca stò peggio e stu cazzo aggie fatte a faccia dò pazzo !
40
- A ‘ Giuventù -
Guarda sta giuventù ca passe e se dispere
Spere ma nun s’avvere
A giuventù e nu buone guaglione
Ca a studiate comme a nù lione
Che serate chiuse a dinte a pensate tante tante
Ma mò a vita e stu guaglione chi o sape si è corlione ?
Fattelle sta giuventu’ nun sta cchiù sule tu
Piense ca po dimane nisciune te pò patè
Piense ca tutte e cose do ‘ munne so belle e li a vvedè
O sole splende dinte a jurnate a luna t’illumina a sera
E chesta giuventu passe e se dispere
Ma forse dimane sta giuventù se piglie dinte e mmane ?
E na giuventu’ segreta ca nisciune pò capè
E na giuventù e nu guaglione ca a tante anne sta a patè
Fosse bello si po stesse tutte e sere sule cu essa
Po mumente cheste e state accussi me sò criate
E sta giuventù da mia se ne jiute assieme o tiempe
Sola sola e appeccundrose ma dimane sarrà na rosa
Ca pigliannele dinte e mane sarrà grosse e và luntane.
41
- Si Na Bambola -
Si na bambola tu pe mmè
Si bella e li a sapè
ive sempe a cchiu’ scurnose dinte a piazze appecundrose
Te facive nu quintale quant me venive dinte e mmane
ive rossa e pelle e rossa e capille
E ancora oggi si na stella ca brille
Tu pe mè a chhiù importante
L’ unica miezze a tante !
ive a figlie do tenente ma nu poco indisponente
Si vizziate cheste e vere e pe te je me dispere
Te desse a luna dinte e mmane
E ò sole e nu dimane !
Perfino ddie o vò capì quanta bbene te voglie je !
A natu poco ce spusamme e stu sogno coronamme
Speranne pe mille anne
E nun ghi’ a mare cu tutte e panne !
42
- A’ Fine do munne -
Guarda ammore mie chistu munne sta fernenne !
E nuje ? e nuje ? chisà che fine facimme……..
O ‘ saccio ciastrignimme !
E cu sti mmane ce tenimme
Guarda ò ciele se sta scurenne ù madonna e che sta succedenne !
No….. nun e niente chelle che sta venenne !
Guarda a vecchia ca spanne e panne sta carenne !
Forza currimme jammele a salvà
Guarda a chella mamma cò o carruzzine sta svenenne
U ‘ madonna a terra tremme a terra tremme !
jammuncemme jammuncemme !
ca sta venenne , si sta venenne !
tutte napule sta sparenne !
ammore mie sta venenne che cose ?
ma comme ? a fine dò munne !
43
- E Cozzeca -
( Dedicata Al frutto di mare Napoletano )
Dinte o mare e mergellina vedisse comme e chine
Vedisse comme e chine
Se sente addore già dà fore
So nere e sapurite e attaccate a nu ramp e scoglio
Songo e napule l’orgoglio !
Venene e piscature ne cogliene nu sacco
E se menene n’copp a varca
Si tu e rrape vide comme sò piccerelle ma talvote
So grosse e sò pure belle
A napule pure nata cosa nè fà dà padrone
A trippa cò ò limone
Na spiga vullute e nu pulle arrustute
Na pizza cà a pummarole e na belle coca cola
Ma comme frutte e mare sule a cozza e a reggina
E cresce rinte a stù mare dà a sera a matina
Comme so belle e cozzeca comme e belle margellina .
44
- Nu Criature -
Nu criature ca mò è nnate
A napule è arrivate
E nata mamme se accuntentate
Ce piaciarrà a pizza
Edde napule sarrà o scugnizzo
Sarrà e napule o padrone
Stu criature corlione
E cresciute abbasce o vasce
Addò guappe già se nasce
N’coppe e scoglie e margelline
stu creature pò cammenarrà
farrà filone ca a cumpagnia
e tutte e sere miezz a via !
n’copp e mezz sballestrate
stu guaglione farrà e nuttate
scetannese a matina cu sotte e braccie già o panine
nun sempe faticarrà ma di certo restarrà !
pecchè napule la crisciute
e dinte e braccia se la strigniute !
45
- Napule -
Napule tu o ssaje ca a te nun te lasse maje
Stai dinte o ‘core cheste e vvere
E si te lasse je me dispere !
O ssaje no ? comme si bella cu stu sole e cu stu mare
A gente te guardane so cuntente
E pure je e te nun me lamente
Ma e vvote me dispere quande vego ca napule addivente nera
E pe vie e chesta delinquenza nisciune chhiu a napule pensa
Ma forse e sule n’illusione napule tene sempe o core lione
ma pè mè nun è cchiu napule e na vota
Ormai cchiu tiempe passe e cchiu napule sarrevota
Na vota o ssaje che spasse pe dinte a villa comunale
co e criature e co e bracciale
Doppe asciute a dinte e giostre pe fore margelline co e birre e co e panine ?
Mamma mia comm ‘ era bella
Chella pizza ca a muzzarella
Mamma mia comme ere cucente chillu pulle arrustute
E comme ere sapurite chella spiga vullute
Ma che dico ancore ogge ne fernute napule e tene sempe chesti bellezze
E persine Giulietta ca a trezza scennesse alle vedè !
Napule si sempe tu ca continui a me stupi’ e mai na vuo fernì
Che vuò ò saccio te rammarica sta delinquenza te da fastidio chesta spurcizia
Ma ormai e nu brutte vizie chistu ccà e primm o poi sadda levà
Jamme napule si na bella città e tutte quante te vonne guardà !
Jamme te vego tutta distrutta che e state o pallone ?
O’ saccie se ne jute Maradona !
na vote e che squadrone ma mò pare ca pure o calcio ta schifate
chisà si ritorna chella napule trionfante cò pallone e cu ati tante
di certe sarrà vere ca a napule niente s’avvere…………….
46
- N ’ omme fernute -
Uè omme fernute ma che è stato comme te si criate ?
Comme te si ridotte u madonne e chedè stu sangue a sotto ?
Dimme a mmè omme fernute che e succiesse t’anne sparate ?
Si signò e miezze palle me l’hanne date !
Ere nomme tante brave
Ma purtroppe aggio tradite e pertante n’ciaggie perso a vita !
U è pecchè dimme a mmè !
Dinta a camorra me sò vuttate
E a nu fetente po maggia cantate !
Ma mo o sape sule san Gennaro
Quantu sang aggie fatte amare !
Steve miezz e delinquente
Sule mo je me lamente !
Purtropp mò chest è state
A camorra aggiu lasciate e stu colpo me sò pigliate !
Si forse aggie sbagliate nun l’era fa chella nummenate !
Ma ò rispette mie nun se perdute pecche’
Je song nomme fernute !
47
- A’ Pernacchia -
Sempe belle è state chistu geste malandate
Appartene a tradizione e edde napule o padrone
Si a napule nun te e fanne forse e pecchè nun te sanne
Ma di certe porte a nummenate chistu geste arricurdate !
A’ pernacchia è comme a na macchia
Se mette ma po se leve
Ma fatte int a chillu mumente di certe nun t’accuntente
quacche d’uno a piglie a male ne pò suffrì
e pe stu geste vo murì !
O’ ssaje però ca sotto sotto porta fortuna ?
pò parè nu cumplimente e quacche d’uno nun se lamente !
ma che pirete e che pernacchia a napule a fanne nera
e perfine o juorne addivente sera !
je ne song abbituate pecchè a napule ciaggia appartenute
Nun me fa niente cchiù pure si o sent !
pecche’ alla fine e na strunzate e je me faccie na resate !
ma na persona degne e rispetto
stu geste nun l’accette !
sopratutte si nun e napulitane
e vene do’ nord che e valige mmane
Che vuò fà a napule cheste sa ause
pe persone allustrate
ca cu stu geste e fanne schifate !
a me pare na cosa bella
na pizza ca a ‘ muzzarella ca dopp ca te le magniate
nun te fa niente cchiù !
E comme a nu rutte doppe alleggerute !
e comme a nu pirete doppe sesute
tutte quante o sanne fà !
e na strofa chesta ccà !
che vuo fà ? che vuò ffà ?
tienatelle chesta macchia tienatelle sta pernacchia !
48
- O’ Viente -
Guarda ccà siente chistu viente o siente ? o siente ?
Sta sciuscianne dinte e capille
E na lacrema dinte all’uocchie già me brilla !
Ma che sarrà nu ciclone o e sultante na tromba d’aria
Ca chist ogge è arrivate ?
Guarda chella carta u madonna e comme se ghizzate !
Guarda chella suffitta u madonna e comme se scuperchiate !
Ma che e state ? ma che e state ?
Che sta succedenne sta jurnate ?
Guarda ccà sta tromba d’aria perfino a macchina ma vuttate pè llaria !
Ma allora è forte stu ciclone è forte chistu viente !
Pero’ e vvote quando o siente o ssaje che malincunia ?
allo sentì ! allo sentì !
E brivide n’cuolle me fà venì !
E penso e muorte ca sotto terra manco cheste ponne senti’ !
Pecche’ cupierte dinta a na casce e legno
A tante anne stanne addurmì !
O viente e comme a nu lamiente nun to fire e sentì e vote no e vote sì !
je chiuse dinte a sta casa a dinte e fenestre mo mette a sentì
e forte quante sciosce e te lasce a ‘ ppeccundria
si me trove sotte casa
a copp a tutto vulesse stà pò sentere e sciuscià
Vulesse essere n’aereoplano pò ffruntà
nu gabbiano pe n’cuolle a isse a me scuntrà
ma purtroppe chesti scelle nun e tengo
e sule chistu sciuscià me sente !
O viente sotto sotto è na bella cosa
sopratutto si e viente e vierne
quande sotto e cuperte te staje cummeglianne e a chistu viente staje fujenne !
cchiù brutto invece e ò viente e nu temporale
ca assieme e lampe te fa sta male !
te miette dinta a notte a pensà a quante guaie e fatte passà
a quante ne già passate e a quante ne arremmediate .
Je pure songo accussì e assjeme a chistu viente e vote vulesse murì
comme e brutto si staje pa a strada
e a chistu viente nun te si cummegliate
ce vulesse nu cappotte m’buttite e ca a lane a sotte
nu cappielle cu na sciarpe , e a sotte e vierne nu pare e scarpe !
49
Si je sule accussi o saccie affruntà e nu fenomene naturale
e sotte sotte nun fà male !
maggiormente e autunnale e fronne a copp all’albero fà cadè
e tutte e chiome fa sparè !
perfine l’ aucielle o sanne e se ne vanne !
pecchè’ quanne vene o viente d’autunno pare tante ca care o’ munne !
che vuò fà quante sciosce o viente cheste è accussi te siente
e pure je me so n’tise accussì pecchè stu viente maggiu mise a sentì !
50
- Nu muorse e pane -
( Dedicata Soprattutto al Pane come unico alimento in tempi di guerra .)
Nu muorse e pane me pò bastà !
Mo ca sule cheste riesco a mangià !
Tutte e capille aggie perdute e tutte e diente a vocc me sò cadute !
Mo ca chesta vicchiaia me sta a piglià !
Sule sule voglie restà e affiancate a nu muorse e pane
E juorne mie me voglie passà !
O’ pane era a meglio cosa dinte a guerra
e perfine e muorte a sotte terre faceve risuscità !
Ere nu suldato do battaglione ,
quanti piezze e pane se cercavane dint o rione
Pure e fasciste pe nu piezz e pane te putevane sparà !
Era l’ unico alimento dint a chilli mumente……
Comma a na voglia pè femmene incinte
Si si trasite dinte , trasite o teng o pane ! o teng a dinto !
E perfine cu na notte d’ammore stu pane putive accatta’
A meglie gente faceve suspirà e nobbile perfine so nascunnevane dint o cestino
E pè dinte e bumbardamente sultante a chelle se steve a pensà
pò tennere mocc e tirà a campà !
Pure mò ca e tiempe e guerre so fernute
Je ancora o pane stongo a pensà ! pecchè viecchie me so fatte
E sule cheste riesco a mangià !
Quanta mangiate me so fatte quante abbuffate !
E dinto a stu stommaco tutte cose cè trasute !
Steve n’te meglie ristorante , dinte e meglie tratturia
Perfine a spesa pà a casa ma faceve je……
O’ mangià era a vita mia senza e isso e che malincunia !
Piatte e paste , pulle arrustute , cozzeca e mare e spighe vullute !
Tutte cose cè trasute tutte cose ciaggia fatte trasì !
dinto a stu stommaco dò mio !
ma mò ca a vicchiaia me sta piglianne sule brodino me sto magnianne !
e a sotte a tutte stu muorse e pane me sto spugnanne !
si e vere me ne sò scise a dinte e panne
ca attacco e panze me so venute , poveru core quante cè sbattute !
mo me pare sultante nu vecchie n’zalanute ca annanze e a rreto
sule sule cu stu muorse e pane dinte e mmane
a vicchiaia mie me stongo a passà !
che vuò fà ? che vuò fa ?
pure si a guerra è fernute cheste me rimaste !
altro ca piatte e pasta !
51
- E Che Paura -
E che paura n’copp a chella strade o scure me song appaurate !
me song spaventate !
Sule sule ciagge sempe state ma maje me song appaurate !
Chi o ssape che è state ? chi o ssape che è state ?
Maggia mise a ppaure e pò spaviente e corse me ne so fujute
Steve turnanne do lavoro stanc e affaticato
quande all’ improvvise nu cristiane ma chiammate !
A ditte tiene mente chi ce sta cca ?
e je sentennele aggio ditte nè che guarda a ffà ?
Stu cristiane ma fermate e pò braccio ma tirate
Mamma mia che brutta faccia ca teneve era sfriggiate !
E già o stommaco me steve a vutà !
che passa a ffà cca ? che passe a ffa ?
E je pecchè che ce sta e strane sto cammenanne
e che panne n’cuolle me stong arritiranne !
No guagliò è sbagliate strada chesta e na brutta fermata
u madonna e pecchè ?
Ca so muorte nu sacco e persone !
Ma tu allora chi sì ?
Je pure so uno accussì !
Song nu spirito che muorte sotte e n’copp carbonizzate
dint a na macchina tutte appicciate !
Ma chedè nun ta fatte piacere e ma avvedè ?
assolutamente no ……..e pecchè ?
Nuje nun simme niente n’copp a terra
simme acqua appantanata ca primme o poi vene jittate !
Ma forse tu nun le cunusciute ancora a vita nun saje niente e chesta ccà !
a vita e comme a na n’ammurate primme te fà annamurà
e po te fà n’catastà e brutte alla n’cuntrà
E difficile alla sfidà !
Ma quande uno è muorte sotte terra se pò truivà
E niente cchiù se n’adda m’purtà !
a vita e nu sicchio e munnezza ca pè tante anne adda puzzà !
ma mo basta a tò raccuntà ! vego ca te spaviente ?
triemme che mmane e vabbuo te lascie sta !
Magari quacche anema perdute a tiene pure tù e và và !
valla a truvà raccuntace dà vita comme aggio fatte je cù ttè !
raccuntace e chell ca e visto edde chelle ca staje avvedè !
nun te prioccupà cchiù pè mmè
52
Je song nu muorte e a me nisciune me po avvedè !
me ne torne la sule sule però sta morte di certo nun a vuleve !
e state brutta pe me alla vedè !
spere ca nun a vire pure tu vabbuò vavattenne lasciame stà !
so sule accumparute e che paura cà taggia fatte piglià !
53
- Sta faccia n’fose -
Sta faccia n’fose me fa preoccupà !
ma che è state pecchè a tiene n’fose ?
Che è state ma forse te si appiccicate ?
Asciuttatelle si brutt accussì ne vale a pena e murì !
O saccie coccose sotte sotte ta fatte piglià collera
e sule mò te ne staje accurgenne
staje chiagnenne aggiu capito staje chiagnenne !
e sta faccia tè staje n’funnenne !
sciacquatella nun fà accussi ! dimme almeno sì !
Ma forse e pecchè ce simme lasciate embè nun steveme cchiu buone assieme ?
ma e facce n’fose nun sa ausane cchiù !
sò comme a nu tumore te fanne addulurà !
e sule sule dinte a na stanza po a dopp te li asciuttà !
pe tanti cose se pò chiagnere na morte e nu pate , na morte e na mamma ,
o addirittura a morte e n’animale
ca pè tante anne cià fatte cumpagnia n’copp a cheti cosce
superanno appecundria
e facce nfose …..che brutti ccose !!!!
Sulamente e funerale je chiagne e stong male ma pè tutte ò rieste dà a vita
chesti lacreme nun tenene uscita !
a vita sadda affruntà ! basta a chiagnere fà l’omme fa ò cristiane
e pigliale stà vita dinte e mmane !
sciuogliele sti nudeco , sciuogliele sta matasse
vire ca pò a dopp certamente te passe !
ò chiante e na cose brutte tutte e persone ponne essere distrutte !
si è vere a dopp te siente sfugate
è tutte o dulore ca steve n’cuorp te pare passate !
è allora fattell sti chiagnute fattell addulurate !
Sule fazzulette ne cunsumate e chesta vita maje le affruntate !
sta faccie n’fose sule te si purtate !
Annanze e a rreto ce cammenate e sta facce pò se asciuttate
ma forse ò dulore n’cuorp e rimasto ? e cu chesti
lacreme nun se stagniate ? chi ò ssape ?
chi ò ssape ? certamente passane e jurnate
a lacrema a può vasà’ a può dà nu vase
e comme si pò vasasse o core tuoje e capisse comme stà !
e vvote però ponne essere pure lacreme e coccodrille
quande a coccose staje fujenne e mine sule strille ! pà paura de ffrunta’
ma allore statte annascoste e mine lacreme tutte o stess posto !
e po’ a fine quante e chiagnute fattelle na resate e dice mò sì cà è fernute .
54
- Vierne -
siente chistu vierne sientele……
Chist’anne dice cà sarrà cchiu lluongo dò rieste e l’anne
Sarrà cchiu fridde e cchiù ansimante !
Je già na stufa me stongo appiccianne pecchè a chistu fridde me stongo arreparanne !
Vierne e a cchiù brutta stagione e malinconico e lluong e te porta a nostalgia…….
Soprattutto dinte ò core quanne e nu lampo siente ò rummore
E che stagione marò e che staggione………….
Chistu vierne quanne vene pare ca nun fernesce maje
E vetre da a macchina giaà se stanne annebbianne o suonne gia me sta venenne
E sotte a ddoje cuperte e vierne mo me vulesse cummeglià pà avè calore e superà !
Speramme ca nun chiove sperammo ca nun votte ò viente
Ma a magare facesse sule fridde accussi o suppurtamme………..
Ma a vierne cò e grandine e cò alluvione se fa nera pè televisione…………
Tutto ò nord pare affogate dint a chest’acqua ca dò cielo è scurrute
Mentre ò sudd pare assiccate sule viente ce vene menate e forse ogni tante
Quacche acquazzone ce vene regalate……….
Ma e’ sultante nà rinfrescate sultante nà schizzechiate………
Cavimma ffà mò cà e tiempe nun sò cchiù e stesse pure o clima ce fa fesse !
Tutte e stagione fujene ampresse è ò munne nun me pare cchiu ò stesso
Autunne, vierne estate e primavera dint’ a chesta vita pare ca niente s’avvera
Cò clima autunnale nun se sta tantu male è sicco è fa fridde
Cò clima invernale invece chiove acqua a temporale
Mentre cò clima primaverile cu llallergì te pare e fernì
Ma pò finalmente torna ò clima estivo e pure tu rituorne vivo !
Accussì songo e stagione accussi se campe n’copp a chesta terra
Ma co smog e l’inquinamento perfine a frutta mo cresce dinte e serre
So mmise e sanna sule superà !
Pecchè pò quanne le superate te siente cchiù vinciute
Se sempe ditte ca a natura è cchiù forte e ll’omme
Ma pure l’omme quanne se mette riesce a superà .
55
- N’Aucielle -
Vurria essere n’aucielle pe vulà dinte a chistu ciele accussi bello
Pa ammirà ò sole ò juorne è e stelle a sera
Vurria essere n’aucielle e primmavera……...
Padduràe primme ciure e maggio e primme rose n’fose è e primme girasule
Vurria essere n’aucielle sule…………
Senza tanti complicazione n’aucielle senza stazione !
N’aucielle libberate a dinta na gabbia cà pè tante anne la tenute
Nu passere , nu cardillo o nu canarie piccerillo………..
Nu colombe , nu gabbiane o nu falco cà vene mmane………
N’aucielle solitarie , n’aucielle cà và luntane
Ca vede o munne tutto o late e copp
Ca nun tene paura de stagione e ddò maletiempe
Ca l’affronta cu tanta curaggie e pure cu nu poco e rraggie…….
N’aucielle forse nu poco n’cazzate ca pè tante anne nun se liberate
N’aucielle do meridione ca cantanne da a matina a sera
ammesscole vierne e primavera……..
N’aucielle ca primma o poi sempe se stanca e abbandunannese dinte o vole
E scelle se spezz e n’terre pò se trova………
N’aucielle cà ffà o covo……..se riproduce e ffà e figlie
N’aucielle ca a famiglia !
A copp e rame e ll’albere spezzate chist’aucielle s’abboccarrà
E piglianne o volo a terra po subbete n’ciele se truvarrà
Cupierte dè nuvole e accumpagnate a nu sciosce e viente e viagge suoje se farrà
E po’ a fine quanne proprio se sarrà stancate allora diciarrà ?
U madonna pe quant’anne me so mise a vulà………..
Mo è fernute famme arrepusà.
56
- C’ammine C’ammine -
C’ammine c’ammine
Aizze ll’uocchie e c’ammine
Comme e strane stò cammenanne e cù sta cape stò pensanne…
Stò pensanne stò cammenanne
Mentre c’ammine vulesse tenè a ttè vicino
Ma vicino nun te tengo e sule sule ne risente……….
Quanta juorne ca a famiglia è ò passato cu sti figlie…….
Era bello tutte cose pure ò munne addurava e rose
Tu sempe vicino a mme e je sempe vicino a ttè………….
Ma moò che succiesse ? Che state……..?
Pecchè ce simme lassate ?
Cè sta na ragione ?
dammelle a mutivazione !
Core stanco core n’grate, core ruosse ma strazziate
Strazziate pecchè senza e ttè quasi muorte me stongo a vvedè
So triste so cuntente e dinte e suonne je me lamente………….
Forse o ssaccio forse e vvere…….ma je sultante me dispere……..
Me dispere cagne faccia e sule stongo sotto a sta doccia………….
Perfine chistu cuscino ma ditte……….guarda che fatte cretino ………..
57
- A ‘ Vita -
Tante anne fà quanne ddio nascette e stu munne criaje
Che mane mane pò a mè dicette tiè !
Pigliale dinte e mmane chesta e a toje tappartene
Tienile stretta comme a na calamita fanne parte chest’è a vita !
A vita e che bella cosa a inta a vita primme se nasce e po s’arrepose
A vita rignante e nu giovane signore
A vita pezzentamme e nun povero muorte e famme
A vita trascurate e nu barbone abbandunate
A vita sempe urdinata e nu guaglione sistemate
A vita a fine e semmane pe na povera puttana
A vita …………è sempe a vita !
Na vita m’picciose cà tà dato tutte cose doppe cà te si sacrificate tante tante
Na vita fatte e stiente e cchiante
Na vita felice pe chi parole nun ne dice
Na vita abbuffate pe chi ha sempe faticate
Na vita asseccate pe chi chine diebbete è addivintate
Na vita insomma………..a vita chest’è a vita !
E po a fine quanne proprio tutte e juorne stanne fernenne
È sta vita staje abbandunanne
Allora te ne accuorge e dice che schifo cheste è state a vita ?
Ma ò signore cà stà n’ciele cheste cià’ donate , cheste cià regalate…………
E po cià ditte nun à sfruttate nun à perdite…………
Vulitele bbène à sta povera vita !
58
- Core sulitarie -
Core sulitarie core sulità
Nun stà male nun taffaticà
Fiermele sti battite fiermele stu tremore
Tanto primm o poi sempe ò truove l’ammore
O saccio te fà stà male a restà sule
Te vene appeccundrì e forse pure a voglia e murì
Ma no ! Nun fà accussì dinte a vita sempe se trovane e cose belle
Sempe a truov l’anima gemella…………..
E cu essa po arigne stu core e te miett a ffà ammore
Accussì pure tu a dopp nun te siente cchiù sule
comme à chistu core chine e paura…………
Accussi pure tu a doppe può campà sicure e vai annanze cà a vita
Tante dice ormai aggio truvate l’appiglie aggio truvate a chi mi piglia
O core mio è state sempe sulitarie pe isso era comme a na malaria
Ca nun se levave a cuolle mà mò cà se levate trionfa o core a vierne e a estate !
59
- Raggio e sole -
Che raggio e sole madò che raggio e sole cà si pè mmè !
Si a cosa cchiu bella e te vengo a vvedè !
Si comme ò mare a primma matina
Si comme ò sole quanne tramonta a sera tu si cà si vvera !
Da quanne te n’cuntraje tutte e stelle pò me cuntaje
E miezze allore nun ce ne steva una comma a ttè !
E’ strano ma era overe, sule tu ive a stella cchiù sincera
Comma a nu paravise ma senza zuoccole e cammisa
N’anema pulita na luce ca te dà a vita !
Nu sole e nu dimane n’alba nove pè quanta juorne venaranne
Je cu tte tutte ll’anne
Accussì me sunnave e accussì me sonne ancora
Simmo ingenue simme pulite nun tenimme peccate……….
Chesta è a cosa cchiù bella dà a vita !
60
- Omme pendute -
Me sò pentute me sò perdute
Doppe tutto chella caggia fatto taggia tradute
Me dispiace songo nun n’zalanute
Tu me arapute e porte e je l’aggio chiuse
Nun me mierete , nun te serve je nun sò niente sò sule terra
Terra vecchia e sporca , terra maledetta e avvelenate
Terra e uno cà nu se perdunate…………
Stu dulore taggia date e na fiamma a dinte t’aggia appicciate
Mò tiene stu fuoco n’cuorpo e chi all’improvviso è state pugnalate
Ma comm è ? nun te si mmedecate ?
Strana addulurate me cercate me cercate………….
E je a te mè nè sò fujute
Chisà nun taggia accettate forse è pecchè n’cuorpe a mmè
Già me steve e te tradè
Allora pure si te porte quatte scuse nun serve ormai è cchiuse !
Me faceva assaje piacere però si tu a mmè me perdunave
Ma nu t’accette me sente n’colpa
E cu sti colpe ca tengo n’cuorpe vago annanze e a reto dint à nà stanza
Fumanne sigarette è senza nà speranza……
Ma tante uommene avranno tradito
E je nu sò quindi l’unico marito
Pè muggliere si certo è nu dispiacere……….
Soprattutto si po s’anna sentì femmene divorziate doppe tante anne cà sò spusate
Ma mò cà e tiempe sò cagniate ognuno tene a ciorta soje
E si o passato mio se ne fujute resto sule je l’omme pendute !
61
- Nu surdate napulitane –
Nu surdate napulitane sta partenne che valige mmane
napule ò suoje sta lassanne e nu ciele nuove se stà aspettanne
à mamma soje sta lassanne e dinte à stu trene se ne sta jenne
S’avvicina na vita nova pè stu guaglione strane e core
nu guaglione cà semp è state chiuse e garbate
ma mò taspette taspette chistu surdate!
A patria o ssaje
A patrie và rispettate !
L’ unica dimora ca tenive à lasse e te nè vaje
jenne n’contre à nu future nuovo cù tanti speranze e tanta guaje
jittanne fore e cose vecchie, o passate cà a famiglia
e à chi forse dinte o core suoje t’ astrignute comma à nu figlio
mò abbracciate à stu generale abbraciale no vulè male !
fattelle comme pate e comme amico pecchè a dopp te pò servì
pè tè dà e grate e chesta divisa…………..
accussì quanta tà miette te sientarraje nu signore
veramante n ‘omme d’onore
n’omme cà a dinte a caserma era o cchliù rispettate
ò cchiù stimate !
N’anne e botta o saccie è pesante pò essere na lotta
ma stanne ca a cumpagnia e pigliannele in allegria
passane e mise e te truove a via !
e viste manco e nonne so passate i’ unica ammiria erane e grate!
sti stemme cà tiene n ‘cuolle cà cù tanta sacrifice tè conquistate
stà divisa abbuttunate , stu cappielle belle n’casate mò si cà sì surdate !
pure o vesuvie ta n’cuntrate, ta stise e mmane
e ha ditte cià finalmente si turnate ? surdate napulitane !
62
- O’ Mare e sera -
O’ mare e sera madò je c’atmosfera
O mare e sera che bella cosa……..pare a natura cà s’arrepose
E’ sempe belle nun cè stà niente a fà quanne dinte a nu ciele scure scure
te stienne e te miette a pensà !
A sabbia a truove toste e n’fose ma te vene o stesso a voglia dà tuccà
Comme so belle chesti onnde e sera parene quase ca spruzzane n’ciele e po tornane n’terra
sò ancora cchiù belle………….
E sera vicino o mare nisciuna anema c’iaccumpare
nu fuoco però già ò vego appicciate pecchè pò a sotte
C’hanna fà ammore duje viecchie nnamurate
aumentane a legna, aumentane stu fuoco
affinche’ tutta a nuttate reste bella llummenata
E fine e quanne schiare matine se degnene e vase edde grattine
O’ mare e sera se sape e sempe nata cosa !
Pecchè nisciune te dà fastidio, nisciune tè dìce e ccose
staje sultante tu cà parlanne cu stu mare te sfuoghe e nun te siente cchiù male
je pure tanti pensiere ce faccio vicino o mare
Pecchè è bello me fa cumpagnia e ò rummore è llonne ca s’accavallane
e ancore cchiù speciale si è nu mare e temporale…………
ma tante però te ne ja sule fujì pecchè a paura
è essere acchiappate a chesti onne meravigliate
te fa venì e brivide n’cuolle e a paura da nuttate
O mare e sere che tavola stese !
pe nu disperate e comma a na corda appese addò sadda sule menà !
pè e nnamurate invece chest’acqua schizzate co scure dà nuttate
signfica ammore e carnalità , pè piscature invece nun è tanta sazietà
pecchè ò mare e tranquille e sere e pure e pisce s’addormene e nun se fanne acchiappà !
sulamente si è mare agitate allora se po piscà !
pecchè ddoje anguille se vottane a zumbà
o mare e sera je ò stong semp a pensà
soprattutto quanne a vierne o lassane sule e senza pietà
O’ mare e sera…………. je c’atmosfera .
63
- Cchiu’ luntane a te -
Cchiù luntane a tè possibilmente pè nun te vedè
Me sfasteriate me illuse sulamente
e je a appriesse a tè ce sto sule perdenne a mente
vulesse cagnia vita vulesse sta vicino a chi mai aggia avute vicino
Ma mo teng a tè cà me dispiere e me faje sta male
me puorte dulore e m’adduorme chistu core
Cchiù luntane voglie stà !
cchiù luntane pè nu poco e tiempe
cchiù luntane cù tutte e stiente !
Pecchè alluntananneme a tè sule accussi forse
addivente omme veramente e me sente indipendente
l ‘ammore tuoje nun me basta cchiù !
e carezze ? addò stanne cchiù ?
Si pure l’uocchie tuoie chiagnene e se disperane
je nun ce posse fa niente cchiù m’ alluntane e te lasse
Cchiù luntane a tè voglìe riflettere voglie vedè
Voglio capì e cose do munne e me voglìe scurdà e te
L’ammore tuoje nun era ammore overe primme me tradive e po me vulive bene
Disprezzanne l’ ammore mio e tutte o rieste pe miezz a via
Cchiu luntane jà che ffà ? Pò a dopp te veng a piglià !
te raccont e chell c’aggiu pensate edde chelle ca stong a pensà !
Te lasse pure a tè na decisione ognune l’adda esprimere chest’ opinione
Si nun simme tale e qquale che fa ? ce stai male ?
Nu truove tante e aneme gemelle e forse a truove pure cchiu bella
Cchiu bella e mme cchiu bella pe tte………….
64
- Tu -
Si comm all’ acqua ca scenne a dinte a stu puzzo
Si pure si pulita
Si tu l’anema e chesta vita
Accumpagneme famme felice
Famme senti n’ciele chella ca se dice
Famme tuccà e stelle cu sti mmane
Famme pensà ò dimane……
Te voglio bene si a vita mia
E sule cu ttè me passe st’ appeccundria
E juorne ca venene so tutte e stesse
Ma je nun me o faccie o core fesso!
So cuntento so felice si saccio n’ciele chelle ca se dice
Nun me ne vago nun me ne sto ghienne !
Ma sempe ò truove à chi và fujenne
Comme aggio fujiute je pe tante anne , aspettanne aspettanne…………
Sò e verse e chistu core ca ne stanne parlanne
e stanne dicenne e stanne dicenne
riferito a quacche d’uno scorre sta poesia
ma che monotonia !
Sta penna ca scrive mmane chisà si me porte luntane ?
Luntane chisà assaje
nun suspirà maje ………….
65
- Stà rosa n’fose -
Stà rosa nfose
a tengo ancora astipate
sta dinte e capille tuoje
pare nà stella allumenate
Stà rosa se n ‘fose
pecchè proprio chillu juorne
steve chiuvenne
faceve fridde e tutte e rose
se stevene n’funnenne
Je là per là te nè dett una mmane!
me pensave ca era a cchiù asciutte
mentre invece era n’fose
pecchè chisti uocchie dè tuoje
tenennela dinte e mmane e guardannela a vicino
à stevene n’funnenne
Stà rosa n’fose che dispiacere
Pare na rosa e carnevale
nà rosa cà nun vale !
invece valeva chillu juorne e valìve pure tu !
pecchè me stive vicino
E assieme, sott a chell’ acqua
a levaime à dinte a chillu giardino……..
66
- Lirica alla luna ( E jurnate ) -
Juorne ca nun passane
Sò triste sò amaruse
te fanne sentì sule e appecuntruse
cà a miseria e à povertà tanta rrobba
se pò sule ammirà !
mentre cò e ricchezze e cù I’ammore
hai voglia e degnere core ……….
me pare cà e jurnate sò sempe è stesse
ciò mettene n ‘culo è cè fanne fesse
ò ppane se guadagna a ghiurnate
E si nun ce stà poveri nuttate !
Pure tu luna cà staje n’cielò
Si sempe a stessa Je ccu tte tante naggia fatte e prumesse
ogni serata taggio guardata………..
Cu ll’uocchie chiuse taggio parlato
Mo je e tte nun parlamme cchiù !
pecchè chistu ciele nun è cchiù bblù !
Nun è cchiù o ciele e chelli nuttate………
Quanne assieme avimme parlate……….
Dimme tù luna anvicchiate ma chedè nun te siente cchiù vizziggiate ?
Ah….forse aggio capito pruove tanto dulore pecchè stu scuro
Cà tè stà attuorne te fà senti sola !
Ma piense……..e jurnate so triste pure pe mmè !
E vulesse sta je n’ciele pè te vedè a te e conducere sta vita
n’copp a chesta munnezza e terra
Addò niente ce jesce e niente ce nasce !
Cià ! luna mia
Pure stavota stà penna dà mia tà scritto nà poesia…………….
Te tengo dinte o core nun sta cchiù’ annascuse !
Tanto e te chi è c’abbuse ?
So je ? no no !
E’ sultante stu ciele allargate ca pe tanta anne t’accumpagnate………
67
- Mamma mia –
( Dedicata Alla mamma di un amico )
Mammà ! mamma mia
mamma mia e che malincunia
Sti dduje anne che distanza
Che paura inte a stà stanza!
ah mammà mamma mia!
mò e stu figlio do tuoie ca tte stà parlanne
Te stà d’anne ò core mmane cu sti parole
Cu stì quatte parole…………
Pecchè si rimaste na mamme senza prole
Senza prole e senza marito che disgrazzia chesta vita!
Tutti sti figlie cà cù affetto te si cresciute
T’anne astrignute e se ne sò jute
Ma piense mammà ?
Piense ca n’ copp a sta terra sule sule nun se pò restà
Je invece ce stò restanne !
Ma me stò m’pugnanno………..
Me manco tu, me manco forse ancora chist’ affette dò tuoje
Cà ppè trent’ anne aggio tenute
Ma nò ! che cose ?
Mò basta è fernute!
je song n’omme e tu na mamma !
E tu ? Si ttù ! a mamma e chiste omme,
e chiste omme asciute a dinte a sti vicule oscure
senza future pe cercà na vita nova
addò manco o mare se trova
Ma je già guardanne nu juorne nuove
È comme si vedesse a ttè !
è comme si te vedesse semp nu poco stanca e affaticate
è dinte a chesta casa addò’ simme state assieme!
l‘unica cosa ca ne jesce è ò bbene ! ò bbene tra me e tè
ò bbene cà nisciune pò cape’
l’ ammore e na mamma pe nu figlio
l’ ammore e stu figlio pè stà mamma
cià mammà fatte arricurdà
comme je marricorde e ttè
accussì me parene mill’ anne e t’avvedè……
68
- A Vita e chi stà male -
Vita e chi sta male nun te suppuorte faje dulore
Faje sta male pure a stù core
Comme si strane comme si triste
Me crire me pare nu cristo !
appriesse a ttè je stò murenne
appriesse a ttè je stò suffrenne
Vita e chi sta male nun me parle nun risponne
ha perso tutta a voce
Nun tene cchiù parole ……..E’ stanca e sola
Vita e chi stà male
una sola e a destinazzione
P’ascì à dinto à stà priggione………..
Vita e chi sta male
Se scrive dinte a nu libbro
Se racconte a voce aperta
Se sonne se suspire
A vita e chi sta male tene tanti cumbinazzione
Ma una sola è a raggione…………….
Vita e chi sta male fa suffrì amaramente
E fa murì allegramente…………….
Pecchè sule quanne staje murenne
Sta vita se fà lìggera è scumparisce
E pure tù cchiù nun patisce…………..
69
- Sonne pè sunnà -
Sonne pe sunnà
Dorme ppè ddurmì qualè o sentiero e chesta via ?
Anema bella , anema mia
Me crire so rimaste sule je !
E sunnanne dinte à stù suonne
me sente vinte me sente cuntente…………..
Comme a nu cristo libberate
Sti catene ormai llevate………….
Comme è bello chistu suonne , comme è bello………
Ma stò sunnanne ? ò stò veglianne ?
O forse pè stanchezza me stongo addubbechianne ?
Sonne pè sunnà’ penso pè pensà’
Pecchè chisti suonne sò accussì curte ?
Me dispiace comme è brutto………je vulesse cà nun fernessene maje
Ma purtroppo vene a matina è lascio stu cuscino
Sonne pè sunnà suspire pè suspirà
Affinchè o sole a dinte e nuvole sa aizz e me vene a scetà !
70
- Cchiante sulitario -
Sto chiagnenne sto suffrenne
E dinte a sti mmane e stò verennne
Stanne scennenne, stanne scennenne
song lacreme triste cà stanne venenn....
e nu chiante sulitario cà stò facenne
pecchè sule sule me stò pentenne
Me stò pentenne me stò pentenne e cu stu chiante ò stò capenne
stà fernenne stà fernenne nat ‘anne sta fernenne
cchiu gruoss me sto facenne e amaramente sto chiagnenne
e sulìtarie comm a mmè nun tenene ò pecchè
Sulitario pecchè sò semp state accussì
e quase quase me vene a voglia e murì
chiagne chiagne cà fà bbene te sfuoghe per lo meno
ma stu chiante a tene nà raggione ? a tene à soluzione ?
o forse comma à nu cane senza o padrone
sto chiagnenn ppè disperazione ?
No ! nun ce crere non nun è overo
e sultante ca faccia a vita e na galera
allora chiuse inte a n’angulille e co e mmane sott à panza
stu chiante se ffà à lagnanza
Fine e quanne nun se sape
Stu chiante nun tene orario
E cchiante sulitario.
71
- Sienteme nennè -
Sienteme nennè
Je te stò guardanne ,te stò pensanne…………
Sienteme pecchè je te stò sentenne
Guarda nennè…….guarda
Guarda stu munne comme è bello
Ma nò ? tu mò staje nascenne ?
O saccio vide tutte scuro ll’oco dinte……..
Ma tra poco sta mamma sta mamma jesce incinta
Parturisce e pure tu cchiù nun patisce
Tra poco aizze lluocchie ò ciele
E ddice famme vedè a luce ca mò sò nnate !
Nun è stato nu partero sbagliato…………
Stò nascenne ! stò nascenne !
E cu sti strille o state capenne………….
Astrignitela dinte a chesti bbraccia
Mieddece e pariente facitele l’attiente………
Jamme tagliatele chistu curdone mò è nata mò è felice
E cu chesti parole sape chella ca ddice !
Sienteme nennè comme je aggio n’tise a ttè.
72
- Parol’amare -
Poveru guaglione poveru a ttè
Che disgrazzia a te vedè
Me fai sta male me faje sta in pena
Me dispiace e sti ccatene !
Ma comm’è ? comme è stato ?
Chi è cà tà cundannate ?
E’ brutta chesta galera è brutta
Pecchè perfine l’anema t’addiventa nera
Vulisse senti a libbertà vulisse sentì chell’addore
E me fà male o core allo pensà
Chell’addore ca nun e maje sentute
Pecchè pè disgrazzia te si pentute…………
Songo amare sti parole songo amare ma venene dò core
Me dispiace me rammarica sta situazzione
Ma che vuò ffà chi cumanne è ò padrone !
Già ò viente ò stò sentenne me sta sciuscianne
Me sta tuccanne e je chiuse inte a chesti cancelle ò stò ammiranne…………
Te prego madonna mia famme ascì ! famme ascì !
Famme almeno je a vasà e pariente mie
C’appecundri’ c’appecundri………..
Me manca a casa mia………………
Sule lettere nè sto scrivenne è n’coppe a chesta carta je sto chiagnenne
A stò n’funnenne , à stò n’funnenne……….
Comme faccio mò all’asciuttà ? quacche cosa ciadda stà !
Je nun trovo chiu raggione je voglio a libberazione……….
Ma o baffone è o baffone……..nun m’arape stà priggione
E fino all’ultima agonia je me chiagne sta vita dà mia………..
Chiuse dinte a sti cancelle senza pate , senza amico……..
Comme è triste chesta vita………………….
73
- O ’ Treno de culure -
Stò viaggianne ! stò viaggianne
E dinte a chistu trene mè nè stò ghienne
Quanti ccose cà stò vedenne
Madò quanti ccose.
Me pare tutto me pare niente
Ma stu trene arrassumiglia a n’arcobaleno !
Chistu viaggie tene tanta culure
E’ bell pecchè je è vego è nun me metto paura
Ma chisà ? chisà ?
Chisà stù trene addò me porte ?
Ce sta na stazione ? je nun crede , nun tengo ragione
Ma o stò sentenne chistu viaggie
E’ vicino ! vicino a mmè !
Dinti a chisti vagone nun ce stanne tanti persone
E’ strano è comme si fosse partute pè ghì luntane
Addò sò ghiute ? addò sò ghiute ?
Pecchè se ne so fujute ?
Ma che dico ? che sto dicenne e persone ce stanno e sto vedenne !
E assieme a mmè stanne partenne.
Chesti persone però nun tenene facce , nun tenene uocchie , nun tenene capille
Ma sule l’essenza dà a vita cà brilla
Songo aneme , songo aneme trasparente
cà però me stanne vicino e me fanne cumpagnia
ogni anema rappresenta nu culore !
chi è bianca , chi è rossa , chi è nera
tutte quante so state persone , tutte quante hanno viaggiate dinte a chisti vagone
ma chistu trene ca nun tene stazione addò e porte a sti persone ?
saccio sule na cosa e nun me mette paura pecchè chisto è o treno de culure.
74
- O’ Munne -
O’ munne cià date na sorte
à chi è longa à cchi è strett à chi è corta
poco ! poco basta ma nun facimmene una pasta
O’ munne pò essere tanti culure
ò cchiu bianco ò cchiu russe e ò cchiu scure
je ancora e stongo a vvedè pecchè uno sule
uno tra tutte e tre e chille ca me serve a mmè !
O’ munne e a natura ca se tocca se vede e se sente
o munne tene tanti sembianze ognune e chesta e nà via
ognune è cheste pò essere à strada mia
ma je no ! nun me stanco nun me affatico pecchè’ saccio chella ca dico
Siente ! siente chelle cà tè stò dicenne
je ne parle pecchè ò stò vedenne
ma quale munne a nuje ciappartene ?
si pò è sule sangue ca scorre dinte e vvene ?
quale munne ce sustene qualle munne crede a mmè ?
Nun ò saccio voglio avvedè !
75
- O’ Vulcane -
Ogni anne tutte e napulitane stamme a pregà
Cò e mmane mmane
Nuje tenimme ò vulcane ! tenimme ò vulcane !
E quanne chillu diciannove e settembre
Ricorre la festa di San Gennaro
Nuje ce facimme o sang amare !
Aspettamme tutte quante ca se scuaglie chillu sang
Ca avimma chella grazzia
Pecchè ogni anne o passamme cu pacienza e strazzie
Pacienza strazzie e illusione
Pecchè nun sia mai ddje venesse n’eruzzione
C’amma ffà che facimme
Nuje napulitane ormai temimme
Tenimme appaura pecchè napule addiventa scura
Cenere lapille scosse e terramote
E na parola chella napule s’arrevota
Altro che piani di evacuazzione
Ca ce facimme sotte into o cazone
Tutti sti viculille e chistu paese ppe ll’evacuà
Nun basta nu mese
Sta venenne n’eruzione
Sta venenne n’eruzione
Ormai e triste a situazione !
Pompei Torre del Greco Ercolano
Già na vvota s’anne n’tise e tremmà e mmane
E mmane ma pure a terra
Ca che scosse ffà nà guerra
Stà bbuone campamme sicure
O vulcane sta tutto o scure
Chistu vesuvie sta durmenne
E nun penz a se scetà dò suonne !
E si proprio se scetasse tutta napule che fine facesse ?
Ppe dinte a sti pprete stampate po stesse
Già na vvota e dimaste dint a storia
76
Stu fenomene c’appartene a natura
E nu probbleme ruosse ma nun cè mette appaura
Pecchè alla fin dei conti nuje
Dinte a sti terre cè simme nnate
Cè simme crisciute
E maje na vvota ne simme fujute !
E pecchè maje avessema fujì ?
Ppe neruzione ca putessa vvenì ?
Ma nò ? che ccosa ? nuje ce stamme dinte a sti paese
Cchiu vicine e cchiu luntane
Pecchè alla fine è sultante nu vulcane.
77
- A’ Pazzaria –
( La Malattia Mentale )
Tutte e juorne stà capa dà mia se sfrene cà sfrennesia
E pazze e malate ò e sultanta na capa ca nun è state aiutate ?
Povera mente poveri cervelle
Na vota je comme era belle
A studià sempe co e libbre apierte mmane dalla storia al corpo umano
Mamma mia quanti materie mammia quanti sette e quanti otto !
Comm era bella chillu cappotto !
Chillu cappotte ca addivintave na punizione
quanne pe troppi voti je era nu secchione
Ma ormai l’ anne e scola so passate
Che ce penzamme ormai ce simme invecchiate
Ormai nuje simme asciute pazze
Né tu a chi vuo rompere o cazz ?
Simme pazze embe e che ffà ?
Facitece passà assieme a pazzaria o surrise e l’alleria !
Pecchè forse pè tante anne nuje n’avimme maje rerute
Ma sultante chiagniute !
Forse pecchè nuje pe tante anne crerenne e essere poveri cretini
N’avimme n’fuse e sti cuscine
L’avimme n’fuse ma pò se sò asciuttatte
Pecchè assieme a mamma e papà nuje avimma parlato.
Avimma parlate avimme chiarite
Amme ritte pure basta cu sti llite
Nuje ca simme e figlie vuoste nun ne putimme cchiù !
Facitele ppe nuje facitele ppe giesù !
Basta cu sti lite basta appicecate
Pate e mmamme se song divorziate
Se so divorziate se so rimesse assieme
Pecchè sotte sotte pure llore ce vulevene bbene
Ma mo ca nuje figlie cchiu dinte a casa nun ce stamme
O rieste de mise comme e passamme ?
Rimanimme miezza a via
Ca a capa nosta e cu chesta pazzaria……………..
78
- Simme Guagliune –
( Dedicata A tutti i Ragazzi con Disturbi Psichiatrici )
Simme guagliune
ne simme tante no sule uno
Simme filo e currente
Simme alta tensione
Nuje pirciò pigliamme sta pensione
Ma che dico ?
Che sto dicenne…
U’ maronna e cerevelle se ne stanne jenne
A mia ?
No chelli e tutte quante cà sotte sotte ne simme tanta
Ma è belle a essere pazze è belle a essere allere
Pecchè pò alla fine
Simme guagliune serie
Depressione , solitudine , appecundria
Ma tu che dice
Je aggia sta miezz’a via !
Aggia stà miezz’ all’ate
Pecchè nun song n’emarginate !
Mieddece , scienzate
a nuje nisciune c’aiutate
e dda a matina fino e a sera
c’avimma magnià e sorde do ministere.
Simme guagliune , ne simme tante
dint a na stanza ne facimme tante
comma è brutta sta galera
ma a quanne dinte o centro me ne so gghiute
je pure ne song asciute
pazziamme , redimme
facimme e pazze ? cchiu’ pazz e primme !
C’iannamuramme , C’iannascunnimme
Ma ò core m’piette nuje ò tenimme
E gruosse e gruosse assaje
E cu isse ce scansamme e guaje.
79
Cara italia , caro paese
C’amma ffà….
Nuje simme nu popole e persone offese
Offese , ferite a dinte
Ma cca fora facimme tante
n’terra a na strada
N’copp e cartune
No !
Nun simme fatte ppe ffà e barbune
Simma sole guagliune
Simma tanta guagliune……………
80
- Pullecenella -
Salve a tutti sò pullecenella
Sò chella mariunetta ca a maschera nera
Cà chiagne racconta ma è sempe allera
Cu stu vestite bbianco n’cuolle e cu stu cappuccio bbianco n’capo
Tutta napule ormai me sape !
Canto ballo faccie e tarantelle
E pe tutta sta ggente so sempe pullecenella !
Songo na maschera e carnevale
Na mariunetta nu burattino ma nun faccio o manichino !
Chi mi imita e me vvò bbene
Cu stu vestite n’cuolle pure isse vene
Vene se presenta balla e canta
Pe dinte a sti ristorante
Che bell che bell è arrivate pullecenella
E pe tutte e quartiere e ppe tutte e riune
Nun s’annasconna cchiu nisciune
Pullecenè ? pullecenè ?
Chedè ? chedè ?
Faccie ridere ! faccie pazzià !
Faccie scurdà a napule chella ca stamme a passà
Dalle na mane a tutti sti napulitane
Cagniala faccia cagniale culore
A chistu paese ca tene e bell o core
Nu core ruosse assaje
Ca ce porta a scanzà e guaje
A ddà na mane all’ate
Pecchè pure tu pullecenè ce aiutate
Ce aiutate ce fatte cumpagnia
Ce purtate o surrise e ll’alleria
Ogne napulitane o tene a dinte ma tu cu sta maschera
Ormai ce vinte
Pullecenella mio pullecenella e tutte quante
Tuorne nata vota assieme a sta ggente
A sta ggente e a stu paese
Ca te crede sempe e nun ta maje offese.
81
- Nennille –
( Dedicata Ad Andrea il mio Primo Nipote )
Si nnato comme si bellille tiene e capille scure e si piccerille
Quanta gioia ....quanta agonia era nu juorne e ll'epifania
quann' all'improvvise e ddiece a matina
s'aizzane strille pe tutto o quartine
è nate ! è nate !
venitele avvedè tene ll'uocchie azzurre e se chiamma andrè
Andrea Barbato chiste è o nomme ca t'hanno dato
si o figlie e n'operaio ca comme pate ha deciso e passà stu guaje
è nate o nennille ...è nate o nennille è nepoteme o piccerille
chistu nomme ca tiene e t'appartene a nu giurnalista famose po pruvene
Papà e mammà t'hanno date chistu nomme
pecchè nu juorne tu sarraje n'omme !
n'omme illustre e importante a stima e tutte sti pariente
Crisce , cammina miettele sti riente
famme senti e primme parole e primme lamentielle
strille cchiù forte strill ca si bello
si belle quanne chiagne si belle quanne rire
si a fine do munne ma ancora nun ce crire
Quanta strada ca tiene annanze quanta strada
ma che te ne fotte ormaje si asciute a dint a sta panze
ll'addinte tutte o scuro chiagnive e te mettive appaura
ma mò ca a luce do sole e viste
e ritte famme sosere ca sò n'siste
so n'siste so sfaccemuse
songo o figlie e na coppia ca tutte cia refuse
c’ha refuse e c'ha regalate
pe stu nennille ca mo e nnate
Crescitele ratele allegria
facitele capi comme è bella a vita e comme è belle a sta miezz' a via
Box , girelle e carruzzine e primme passe e muove tu bambino
fino a quanna po vene a notte e dinte a sta culla te faje sotte
te faje sotte e cupertelle addurmi belle belle
Buonanotte e sogni d'oro statte sempe assieme a lloro.
82
- Ragazzi del Centro –
( Dedicata a Tutti i Ragazzi del Centro Giovani Telemaco )
Noi ragazzi , ragazzi del centro
siamo chiusi , chiusi qua dentro !
Ma fuori il mondo, il mondo ci aspetta
ed a noi regala una fetta !
Ragazzi del centro , ragazzi qua dentro
ragazzi chiusi con tristi musi
Ragazzi ovunque , ragazzi comunque
ragazzi che non hanno una strada
Ragazzi che ce l’hanno una strada
Ragazzi con uno strano destino
Ragazzi spezzati nel cammino.
Ragazzi che amano qualcosa
Ragazzi ai quali doniamo una rosa
Ragazzi fuori ragazzi dentro
Ragazzi comunque con un gran talento
Talento , amore , e fantasia
Per questi ragazzi che non hanno una via
Siamo noi ragazzi del centro , che cerchiamo
cerchiamo qua dentro
cerchiamo l’amore
Cerchiamo il colore , il colore che ci illumini
il colore del fato !
Ragazzi presi , ragazzi arresi , ragazzi delusi , ragazzi illusi
Quanti ragazzi qua rinchiusi provano rabbia , gioia , e tormento
ma i ragazzi , i ragazzi del centro
Loro si ce l’hanno un momento
Un momento in cui anche e solo per mezz’ora il proprio sogno si corona
Si corona , si avvera e il passato vecchio sfiora
Passato vecchio , abbandonato
Di un destino ormai spezzato
ma spezzato solo fuori no qui dentro ai nostri cuori
Ragazzi del centro ragazzi qua dentro
che attendono tutti il proprio momento
sperate , sognate la nostra non e solo un illusione
ma e il talento di un artista di cui si ha gia la visione .
83
- Triste Commemorazione –
( La Festa Dei Defunti )
Triste commemorazione
Ogn’anne se compie chesta azione
E a nuje defunte cà stamme sotte terra
e pariente nuoste ce venene a truvà
c’iappicciane dduje lumine
ce dicene ddoje preghiere
ma tante ccà ssotto
ccà ssotte chi ce vere
gloria al padre requie materne
ma a nuje chi ce aizz a rint a chiste inferno ?
Simme aneme sporche simme anema cattive
simme muorte ca sotte terra ce magniamme pure e vive
ma ccà sotte tutte n’fuse e cunsumate
addivintamme comme e a llota n’cartucciate
venite , venite , venitece a pregà
tante vuje n’copp a sta terra che tenite a ffà
nuje per lo meno ccà sotte na vota muorte
facimme e muorte a vita !
E bene o male na dimora fissa a tenimma
ate c’affitte e pigione e casa
ccà sotte manco na luce ce trasa
e nemmene o sole a primma matina
riuscimme all’ammirà
ma tante mò, mò ca parlamme a ffà
so sule e cuorpe cca stanne llà
e tutto o rieste ?
chisà addò và ?
Ma certe mo me ricorde
inferno , purgatorio e paravise
ogni anema primma e muri riceve chist’avvise
simme aneme cattive vabbuò
ce ne jamme all’inferno
simme aneme pulite ce ne jamme m’paravise
e si fosseme aneme pentute
quale fosse o destine e sta vita ca se stute ?
Ma comme esiste o purgatorio ?
addò passamme o rieste da a vita
a scuntà peccate ca già sapite
triste commemorazione , felice azione
ogni crestiane va e prega
co e mmane mmane
sotte sotte già s’aspetta o dimane
ma sotte sotte si ce venene a pregà
84
e pecchè forse chesta vita a vulessena cagnià
preghiamo i nostri cari facciamo pianti amari
sentite condoglianze
jamme apparatece dinte a sti stanze
Se dice e se sempe ditte
ca e muorte sanno tutte cose
e allora chistu munne e chistu destine comma vanne a fferni ?
si e vere ca nuje n’ciele tutte cose sapimme
vuje n’copp a sta terra pecchè ce chiagnite ?
lassate je lassate stà
pigliatela chesta vita comme vvà
pecchè tante po alla fine nuje stamme llà
e sempe meglie ca a sta ccà.
85
- Trene -
Trene cà cammina cà corre ma nun frene
Trene cà và chiane cà corre
Trene cà comunque n’copp a sti binarie scorre
O’ trene e na vita , O’ Trene e dimane
O trene ca ognune sò sonne dinte e mmane
Trene ca viaggia fa tanti stazione
Nu trene ca cumanna ma nun tene o padrone
Nu trene senza autista
Nu trene ca và in pista
Treni a motore, treni a vapore
Ognune e llore rispecchia nu culore
Treno mio ! treno mio !
Addò me staje purtanne miezz a na via ?
Simme tanti viaggiatori a bordo e chistu trene
Ca corre corre ma nun frene
Nun sia mai ddje !
E si stu trene frenasse che fine facesse po je ?
No ma e trene so fatte ppe correre
Hanna sempe je luntane e n’copp n’copp a sti binarie
Fujene cchiu veloce ddò viente
Cchiu veloce e ll’ aria
E ll’aria ca respiramme quanne dinte a chistu trene
Stamme fujenne
Trene và puortame luntane
Dille a tutte quante chella ca e visto e chella ca ssaje
Pecchè alla fine tu e cunusce chisti guaje
Ah trene trene bello
Je pure vulesse essere e fierre comma a tte
Veloce a nun tenè paura e niente
Nu trene dde bbuone e dde malamente
Nu trene cu tanta gente
Trene furastiere
Trene guerriero
Nu trene ca però nun va a tiempe cu ll’orarie
Nun fa stop nun fa fermate
Isse sule o ssape addò ma purtate !
Ma purtate ! ma raccontate !
Ma fatte capi comme e bello o juorne e comme e bella a nuttata !
Pechè alla fine dinte a chistu trene c’iaggie viaggiate
Aggia viste aggia sapute
Aggia pure vistu stu trene ca mentre cammine po se stute
Camma ffà che facimme
Cammenamme ah si nò o perdimme……………….
86
- Cerevella Annamurate -
( Dedicata a Caterina )
Cerevella pazze
Cerevella annamurate
Cervella e na guaglione ca a poco se lassate
Povera figliola
Povera ddje
Mi ha credere na mane cia desse pure je
Doppe quatte anne fatte ammore
Se distrugge tutte cose
Tutte cose assieme o viente
Addiventa niente , sultante niente
Ma o core mpiette ca t’appartene
Isse o ssape chella cà vvene
Isse o ssape figliola mia
Nun se po asci a’mpazzi ?
Pe nu viecchie nnamurate
Pe ne na storia ormaje fernute
Ma tu a che piense ? fatte na resate !
A vita e bella e nun ta condannate !
Cerevella pazze cerevella annamurate
Cerevella a na guagliona trist e desolate
Ce perse , ce perse o fiate
A alla fine che ce ricavate ?
Siente a mme truovate a nate
E na da auriense a chesta cerevella nn’ammurate
Che ta fatte asci pazz nuttate a copp nuttate !
Sienteme falle pure sti pazzaria
Pecche po alla fine
Ne simme tante miezz a via
Ma arricuordate !
Pe ogni storia ca fernesce
N’albero nuovo cresce
Na stella n’ciele jesce e nu figlio nuovo nasce
Cerevella pazze
Cerevella annamurate
E vista ca t’aggia raccuntate
Jamme bella fatte na resata ! !!!
87
- Munnezza -
(Dedicata Alla Drammatica Vicenda Dei Rifiuti a Napoli )
Ce jettene ccà ffora , ccà nterra
o addirittura
appise a nu balcone
Simme vetre , simme carta tutte cose dinte a stu bidone
Che peccate ! che cazzimma !
nuje na morte nun a tenimme
Comme stamme accussi rimanimme
ma cchiu passe o tiempe e chhiu ce n’fracetamme
Buste e munnezza rifiute ingombranti
ccà a napule ne simme tanta
Ma che fine hanno fatte e spazzine
addò stanne cchiu e netturbine ?
Che peccate, che cazzimma
songa na busta ca ffà a calimma
A vierne nun puzz assaje ma a comme vene a staggione
poveri persone
Nisciune ccchiu s’affaccia a sti balconi
Sò munnezza , sò spazzatura
simme e rifiute e na vita ca dura
Ce raccogliene ci’ammucchiejene o addirittura ce m’pacchettane
ma po alla fine
Ma po alla fine nun ce jet tana !
O ssaje ca putesseme addivintà cenere
o ssaje ca putessema addivintà currente e allora
Che facimme ppe tramente …….niente
Ammucchiate n’terra a sti strada
nuje ce facimme sfrantummate
Diventamme cchiu spazzatura e primme
Ce stanne e rifute ! ce stanne e rifiute !
Azz ma cca nisciune chiede aiuto !
e ppe strada e po paese
Diventamme comma a n’arnese
ca porte peste, tunmure e malattia
Ma camma ffà a colpa e a nosta
se ce lassane miezz a via ?
Simme sule munnezz simme sule spazzatura
Simme e rifiute e na vita ca ddura !
88
- A Psichiatria -
( Il mio percorso farmacologico)
Ddiec’ianne sò passate
E pure je nun me sente cchiu malate
Quanta ostacole càggia sorpassate
Inizziaje tutte cose ddiece anne ffà.
Chillu brutte duimilaettrè
Tàrricuorde tu stive annanze a mme
E mentre chillu duttore steve lla a scrivere a primma ricetta
Je n’cuorpe a mme diceve mò si ca me jette
Mò me votte cu chesta mmedecina
A ffà a vita e na latrina.
Anne passate agghiottere pasticche compresse
E chelli gocce sempe e stesse
Mò chi song ? nun m’arricorde cchiù ?
O ssaje chella era a meglia giuventù ?
E mò chi sa gode cchiù !
Je nun so pazze cheste e vvere mo to dico
Mò ca so sincere
Quant’anne da vita mia c’aggia spise p’asci
A dinte a sta cazzo e malatia
Ca se chiamme psichiatria.
Tutte e mieddece mò dicene cà stò bbuone
Me guardane e so cuntente
E mò je pure a notte nun chiagne cchiù
E nun me lamente
Ma o dulore caggia sufferte o canusce sule tu
Quanti sere quanti appicecate
Quanti tavole n’tussecate
Mamma mia steve lla
Me guardava e me riceve
Figlie mije nun fa accussi
Ca me faje suffri appriesse a tte
Pecchè sotte sotte pure je stongo a ppatè
Ma e lacreme e cunosce tutte quante chistu cuscino
Quanne tutte e ssere trascinannele sotto a chesta capa
O metteve n’terra a nu pavimente
Me stenneve e po diceve
E nu mumente è sultante nu mumente.
89
Primm o poi e truove l’amicizzia e ll’ammore
Accussi a fernisce e chiagnere pe ore ed ore
Guagliò guagliuncièll
Guardate a dinte a stu specchio
Guardate ca cu sta faccia e fesso
Pure tu nun si cchiu o stesso.
Aizzate a terra
A terra a stu pavimente
A vita toja nun è fernute ancora
Ma mò a chi circo ?
Mò l’ammore stà cu tte te vene appriesse
Nun o perdere nun fa o fesso.
90
- Chiane Chiane -
Chiane chiane me ne sto jenne
E sti mise stanne fujenne
O dio o dio santo mo pure l’autunno
Viene tutto quanto
Mise semplici , mesi n’vernale addò però
Je chiagne e ce stongo male
Ma che me m’porta
Ma che me ne fotte
Je stong dint a casa stongo o cupierte
O saccio fore a via e fore
Tutte cose se sta n’funnenne
Tutte e ccose se stanne n’fracetanne
Traffico di auto , caos in città
Strade allagate ma a nuje chi cio fa ffà ?
Chi cio fa ffà e asci a dinte
Stammece assieme
Appicciammele sti stufe chisti caminette
E facimmece a lana comma a quatte vecchietti
Jamme ca mò int a niente e comme se fosse niente
S’arravogliene e feste e natale
Appicciamme e lampetelle
Facimme l’abbete sentimmo sti zzampugnare
Vigilia , capuranne e triste epifania
O vvi lloco stamme nata vota miez a via
Se dice e overe doppe natale vene o fridde e vene a famme
Ma a nuje che ce mporta ppe tramente
Campammo e campanne campanne o ssicuro
Appicciamme sti lluce addò tutte e cchiu scure
Chiane chiane , sotte pe sotte , dinte pe dinte
Nuje ce facimme o nnuoste e vuje ve facite o vvuoste
Voce di pubblico voce e tribunale
Guardata ccà sta ggente stà male
Sta male sta suffrenne pecchè e famme stanne murenne
91
E ricchi e puverielle
Non cè distinzione simme tutte belle
O nobbile , o signore pure isso m’pietto tene o core
E cu stu core ca isso tene ccà se votte a ffà o bbene
A ffà ò bbene all’ate
A tutti gli amici pecchè comme se dice
Chi stenne pè primme na mane
Co tiempe poi viene ricompensato.
Chiane chiane annascuse annascuse
je pure accussi ause
adopero queste azioni pecchè rint a mme song soluzioni
soluzioni pe chi ha fatto male
pe chi ha tradite
e ppe chi chiane chiane
se ne jute rint a chesta vita
chiane chiane o ampress ampress
a cosa importante e a nun se fa piglià ppe fessi.
92
- A Festa e Nu Criature -
( Dedicata al Primo Compleanno di mio nipote Andrea )
A festa e nu criature che e nnato è bellille
e tene e capille scure è e piccerille
Che bellezza allo vvedè tene già n’anne e se chiamme andrè
Eh si ! mo già n’anne è passate quanne nu juorne e ll’epifania
Dint a na stanza ma no a mia….
Steve nascenne piccerille piccerille e tutte russe e pelle
Comme era belle o pate e a mamma circa n’anne ffà
O pigliavane m’braccia so astrignevane dinte e mmane
Ma mò nun e cchiu ajere ogge e dimane.
E chistu criature cresciute dinte e mmane voste
Mò esiste overe nun è apposta
Tene già n’anne o primm anne da vita ssoja
Speranne long assaje
E sperannele pure senza nisciune guaje
A festa e nu criature nuje stamme llà e se festeggia pure
Se festeggia chistu nepote o primm nepote dint a famiglia mia
Ca a purtate gioia e allegria
O primme compleanno o primme anne a primma festa
tutti su con la testa
chistu criature ca mo esiste se chiamme andrè
e che bellezza allo vvedè !
93
- Je ssò nnato –
( La Mia Storia )
Je ssò nnato je ssò nnato
Mo vvò racconto e pò vvò ddico
Song nnate trentaduje anne ffà
Verso e cinque da a matina dinte a nu liette
e nnò n’copp a na brandina
Mammà mia me steve facenne , me steve parturenne
Tutte e mieddece dinta a sala operatoria
Chillu juorne a stevene attuorne
Ma chedeva nu ricreatorio ?
Povera mamma ….
Per lei non fu un parto naturale
Perché tutto andò male
Ll’avettena addurmi
E mentre o suonne le steve a sagli’
Ll’avettena ffà na cicatrice
Ca se conta ma nun se dice….
Che peccate o cuorpicielle mmje
Dinte a chella panza steve stuorte e che dulore po’ ffà asci’
Steve stuorte si overe steve stuorte ma ll’importante
Ca song asciute e nun so muorte !
Puoss ittà o ssangue
Quanta juorne quanta agonia
E chella ca a passata po’ sta capa da a mia
Je nascette tutte gialle e che rottura e palle !
Avetta stà ppè ddiece juorne
Dint a na cunnullella e senza nu mieddeco attuorne
Che peccate ero piccerille nascette tre chile e cinqueciento
Ma poi durante quella trafila
addivintate tre chile e ddujeciente
Purtroppo quell ‘ ittero neonatale aveva scennere s’aveva levà
E pure je aveva turnà dinte a ddoje braccia ca so chelle e mammà !
Si è overe ppe ddiece juorne
Mammà mia nun avette o sfizio e m’avvedè
E vvedè a chillu figlie ca essa aveva partorito
E accussi facenne zittu zitte e pè sotte pè sotte
Trasetta dinta a chillu posto addò je steve annascoste.
Ero tutte bionde parevo n’angiulille
L’unica pecca ?
Ca ero piccerille………
Je ssò nnate si proprio o vulite a ssapè
94
Dinte a nu quartiere ca edde napule o rrè
Si ssò nnato a forcella………..
A mia ? e che storia bella !
E forse ppe chesta ancora ogge
saccio parlà e napule accussi belle.
Ma purtroppe o ppe dispiacere
Nun è state o mie chillu quartiere
Nel senso mò vvò spiego
Ccà ssò sule nnato dinta a chillu posto
Ma ssò cresciute dinta a nu paese
Ca ma viste e crescere mese ppè mese
Anne ppè anne e fino ai giorni nostri.
Je ssò nnato ma po’ so cresciute
Me ssò fatte omme ma nun me ne so fujute
Stong ancora ccà dint a casarella mia
Ca ma viste e crescere dinte e chiante e ll’allegri’
O’ n’omme mje comunque se chiamme Nunzio
Annunziato e ssole ddje o ssape comme ssò criate
Si overe s’arraggie strane s’arraggie diverso
Ma ppè mmè je so sempe o stesso.
Song state o’ ll’urdeme e cinque figli
E ppè cheste mamma mia ma cresciute comma a nu giglie
Mò so gruosse so intelligente e song istruito
Dicimme ca tengo pure ll’età pa essere marito
Ma marito ancora nun ce songo
Pecchè nemmene n’ annamurate je mo tengo.
Si è vvero ma forse so je ca ancora nun a voglio tenè
Pecchè ancora sotto a mammà je mo voglie ppatè
Putessa ffà o scrittore
Putessa ffà l’infermiere
Ma mò chi o ssape qualè o mestiere……
Avessa studià a scienza , medicina o religione
Ma je ancora nun saccio nun saccio a raggione.
L’importante ppe mmò e chistu talente ddò mje
Ca me porte a scrivere chesti poesie
Ssò però poesie napulitane
Forse pecchè e napule me ssò rimaste
E segne miezze e mmane
Chi o ssape ?
Chi o vvò ssapè ?
O future o teng annanze facitemo o’ vvedè……
95
- Madonna e LL’Arco -
( Dedicata Alla Ss.Madonna Dell’Arco )
Madonna e ll’arco madonna nosta
A quant’anne tu o ssaje porta annanze chesta varca
Chesta varca ormaie pesante
Ma no ppè chi comma a mmè
Te prega comma a nu sante
Madonna e ll’arco madonna e lll’arco
Quante anne ffà tu già sapive ma na mane nun ma rive
Quant’anne e quant’agonia
E quanti vvote pe sotte o balcone mio
Cu stu disco e cu chella melodia
Ca ancora ogge a sto sentenne
Forse pecchè luntane a te me ne sto jenne
Quanta chiante quanta stiente
Quanta allustre chisti fujente
Ca ogne anne sempe cchiu assaje
Te venene appriesse e fanne o vute
Pe scanzà e guaje……
Ppè scanzà e guaje è tutte e peccate
Ca chistu signore c’ha mannate
Madonna marunnella mia
Me crire mò dinte a chisti panne me mette pure je
Ce stongo pecchè tengo chist’uocchie quase cecate
E chesta cape ca è sempe malate !
Ma je ssò sicure e crede a ttè
Ca na grazzia ma staje facenne già avvedè
So sicuro sicuro assaje
Ca pure tu e me nun te scuorde maje.
Nun te scuorde maje e chillu guaglione
Ca comme e sempe affacciate a nu balcone
Te guardava e t’ammirava
Ammirava chella prucessione
Ca steve arigniute cu tanti persone.
E je a copp a copp a stu balcone
Ere felice ere cuntente pecchè maje aveve viste tanta ggente
Tanta ggente ca cu tanti disgrazie
Te venene appriesse e cercane e grazzie
Cercane a grazzia doppe ca hanno fatte nu vute
Pecchè annanze a stu quadre ddo tuoje
Stuorpie e bbuone se so sesute
Nu vute pà ogni guaje
Nu guaje na storia
Ca tu cu sti mmane ne fatte ne gloria
96
Tutta sta ggente hanno ormaje avvinciute
Pecchè addu ttè llore ssò venute
Perciò e ppe cheste je crede a tttè e chesta festa
Chesta festa ca ogn’anne o mese e aprile
Tene a ricorrenza ppè sotte e curtile
Addò ogni persona ca fatte nu vute
Scenne abbasce e te porte nu done
Tò cunsegnene cu tanta allegria
Pecchè tu dint a casa propria a quacche malate le fatte guari
Le purtate furtuna e isso mo se sente
Comma a nu divine n’copp a na luna…….
Madonna e ll’arco madonna e ll’arco
Sta fernenne chesta poesia e Petrarca
Pure je a ttè me songo assignate
Pecchè t’aggiu sempe pensate.
97
- Fujente –
( Dedicata A tutti I Devoti Di Questa Festa )
Simme fujente Simme vattiente
E Quacche vvota pura c’iavimma sta attiente
Cu sti piere scavese e cu chesta anema n’fose
appere ce ne jamme facenne tanti ccose.
Ogni anne o mese e aprile
quanta burdelle ca facimme pe sotte e cortile
Simme tutte vestite janco si overe forse
simme pure nu poco stanchi
Cu Na fascia azzurra e vvote pure rossa
Alluccamme e ce vene a tosse !
Jamme appriesse a maronna
Simme e devote ca facimme
Chistu pellegrinaggio !
Purtamme e done e vulimme a grazzia
Nu done pa ogni grazia ricevuta………..
Nu quadre d’argiente , na treccia e capille
E quacche vvota coccose pure de cchiu bellille !
Madonna e ll’arco si a madonna nosta
E fore a chesta cchiesa ognune e nuje s’apposta !
Fuori al santuario a Sant’ Anastasia
Chella e a strada chella e a via……………..
Addò purtamme o sudore nuoste
e addò vulimme e grazzie noste !
Simme fujente simme vattiente
cheste facimme cheste e o mestiere nuoste !
nu mestiere ca facimme co o core
pecchè forse a te vulimme pure nu lavoro !
ma nun ce ne m’porta madonna nosta…………..
A cosa bella e o bbene ca ricevimme a tte !
e tutte ll’ammore ca ce daje……
quanne pe miezz a chesti strade tutte deserte
chillu lunneri e pasquetta alluccamme e facimme burdelline !
comme so chine e strade comme so chine !
carre ca passane fanne a sfilata…………
a suon di musica abballamme nacchere e tammorre
pe tutta a serata…………………..
Ogni carre ca rappresenta na paranza
Ogni carre ca allustrate e priparate
Se presenta a sta sfilata…………..
Facenne cheste pe tutte a jurnata
Fine e quanne po vene a sera
E tutta chesta truppa accussi allera
98
Se ferme pe rendere onore
Pure sule cu nu mazz e fiore…………..
Annanze a chistu quadre benedette
Annanze all’altarine………..
Addò pe tutta a serata avimme fatte o burdelline !
Purtamme a festa a gioia e ll’allegria
Pecchè sule a madonna nosta se mmerete sta litania……………..
Fuochi d’artificio tricche tracco e botte mmane
Manco si fosse na festa a fine e semmana.
Ma o mumente cchiu bellle però
e quanne arrivamme a Sant’Anastasia………….
Al cosiddetto santuario l’addinte llà
Ognune e nuje tene nu diarie
Na storia nu verdette addò chiedere clemenza
Niente scemenza cheste so cose serie !
E a madonna nosta ò ssape pure
E ffà si ca ognune e nuje
Supere tutte e paure………………
E paure ca sa purtate appriesse
cu na fascia azzurra e nata rossa !
arrivate llà po’ facimme a ggara…………
o carre cchiu belle vene premiate…………..
ogni carre pa ogni paranza
affinchè po’ stanco e afflitte
doppe na jurnata sana e sacrifice
c’iarritiramme e ccase tutte felice…………
facenne a stazzzione pa ogni paese
e ringrazzianne a festa e chistu mese.
99
Turmiente
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Turmiente

  • 1. Turmiente ( Poesie e Monologhi ) Trattasi di Poesie autobiografiche e monografiche Scritte e dedicate a singole persone o a me stesso come unica persona. Testi a Cura di : Nunzio Barbato
  • 2. - Amore di Cui ho Bisogno - Amore di cui ho bisogno Seguimi regalami un sogno Fammi ridere Fammi essere felice e non farmi credere alla gente ciò che dice Esisto esisto solo io Non è vero con me cè dio ! Ce l’amore universale che mi porta a sconfiggere il male L’amore fraterno l’amore quello eterno Fammi credere fammi volare Fammi soltanto pensare di poter sognare. Perche i sogni quando esistono sono belli sono dolci Sono sogni felici sogni per chi ha soltanto pochi amici Ha pochi amici questo è vero Ma nel suo piccolo nasconde un mistero È grande è bello bisognerebbe poterlo scoprire Per poi dire che anche un semplice mistero Nasconde dentro di sé qualcosa di vero. Amore di cui ho bisogno Mostrami il tuo volto fatti scoprire tanto di me Gia sai cosa dire Amore sentimenti passione Tutto ciò con un tocco di religione. Dall’amore più lontano a quello più vicino Perché in fin dei conti è sempre bello potersi innamorare Annaffiare il proprio cuore con semplici frasi d’amore. 1
  • 3. - Il Mondo - Seduto su questa terra e guardando il cielo dal basso Guardo in alto e dico Dio ! Dio ! quanto ti amo e quanto ti adoro con le mie mani tutto questo mondo coloro lo disegno, lo pitturo e quasi quasi è come un quadro appeso al muro ma per me il mondo è tanto è qualcosa di immenso è qualcosa a cui penso è qualcosa , è qualcosa è forse solo una rosa Che crescendo piano piano Si stacca e poi mi cade in mano Il mondo lo osservo, lo tocco, Io l’ho capito tutto questo mondo ed è per questo che rimango stupito ma stando sdraiato su di un terreno tanti pensieri sembrano veleno ma quando poi ti trovi rialzato tutto il mondo pare affrontato ! 2
  • 4. - Sulla scia del vento (Emozioni) - Sulla scia del vento inseguo le mie emozioni Emozioni che un di avrò ! Emozioni che poi regalerò ! Emozioni inseguite e poi sparite Nell’ arco di una vita passata e forse trascurata Di un cammino intrapreso e poi sospeso La vita che sfugge il sogno la incorre E sulla scia del vento trasparente sarà La mia ombra e il mio sentiero abbandonato A misteri nascosti e a mete perdute, A muri innalzati ma con pietre cadute Sulla scia del vento io l’avrò una vita Sarà splendida e infinita 3
  • 5. - Il Saluto della vita – ( Dedicata Ad Un Malato Terminale ) Ciao,lui mi disse sdraiato su quel letto e con il cuore in petto la malinconia mi circonda, guardami amico la malinconia mi circonda io la osservo ma è lei che mi sta addosso mi toglie il respiro ! Come faccio amico vorrei stare senza di lei ma il silenzio è forte è troppo forte mi rammarica a saperlo che mi sta prendendo a poco a poco in questo letto cosi vuoto e privo di speranze! non vorrei dire no alla vita essa mi appartiene ma il dolore di chi sta male non si sopporta facilmente Esso ti prende e ti distrugge ti toglie il respiro ed in questo letto cosi triste e abbandonato io do’ uno sguardo al mio vecchio passato a quello che è stato si a quello che è stato ed alzandomi poi da questo letto le andrò vicino e le porgerò un saluto si il saluto della vita ! 4
  • 6. - Alba caduta - Alba caduta , alba distrutta ! Ti vedo ti sento tutta ! Quando mai sei risorta quando mai sei apparita In questa triste , pigra, e monotona vita Me l’hai promesso questo è vero Ma io con te soltanto mi dispero Aspetto un giorno nuovo , aspetto quel che sia , aspetto il via Ma tu sembra che non risorgi mai anzi tramonti e tramontando Distruggi il mio essere e la mia quotidianità Tramontando non mi spieghi il perchè di quel giorno che se ne và Tramontando mi lasci impietrito e solo nella mia povertà Ti prego non tramontare più cerca sempre di risorgere ! Fa si che anch’io risorga assieme a te E che quel giorno sia per me una nuova veduta e non la semplice alba caduta ! 5
  • 7. - Amore proibito - Amore proibito , amore acclamato Amore cercato ma sempre disperato Amore , amore proibito , amore che soltanto si tocca con un dito Amore proibito per me ! Per me che non ho altezze, per me che non ho binari , e per me che non ho salari ! L’amore proibito di un uomo pessimista ma umile Generoso grande di cuore e sopratutto assetato d’amore………….. L’amore proibito non soltanto quello mio ma quello di ogni io ! Amore proibito forse perché non si è mai concepito , non si è mai costruito Non è mai nato ! non è uguale a prima forse è inteso come qualcosa che non si può avere Qualcosa a cui si aspira da tanto tempo ma è soltanto un lamento soltanto un volere Amore proibito come quello degli sposi promessi Come qualcosa che non può nascere non può valere A cui bisogna solo credere e intendere ! Pensare e disperare oppure sognare ! 6
  • 8. - Strade disfatte - Strade disfatte , abbandonate Strade che non sorgete Vie cupe ed oscure , vie piene di paure In queste strade io mi avveleno E cerco sempre il ciel sereno Ma il ciel sereno non mi compare , che strano non mi appare ! Sono disfatte queste strade Sono amari questi buchi è amaro il mio destino è amaro tutto intorno finchè azzurro non diventi Sarà sempre nero e amaro Che sapore avaro Avare queste strade Avaro questo via Non giunge mai al traguardo E mi toglie persino lo sguardo ! Che strada disfatta , Che via oscura Entri ! chi non ha paura Entri pure e regali una luce in questo tunnel senza voce…… La vita è fatta a strade Chi comincia è già alla soglia Ma la strada però mi spoglia Mi desnuda , é il mio cuore che è d’aliante resta solo e distante Così le strade saranno fatte un giorno si ! che saranno fatte Avremmo tutti un futuro davanti e nuovi orizzonti ! Non ci saranno più paure, angosce e tenebrosità Ma soltanto la strada che và ! 7
  • 9. - Luna sorgente - Luna sorgente che brilli nel mio cuore In questa notte cosi buia e nebbiosa, Io la vedo una luce radiosa Seì come il sole del mattino Tu però ci accompagni sul cuscino Ci vieni incontri nella notte oscura Luna sorgente per me che ne avevo bisogno Per me che non raggiungo il sogno! Oh ! luna sorgente, come sei splendente La tua forma a volte tonda a volte semionda Ti fa sembrare una luna baraonda ! Oh ! ma io lo sò che tu nascosta dietro quelle stelle Illumini le tue sorelle stelle ! Lo sò che anche di notte dai uno sguardo alla mia vita E vorresti che fosse infinita! Ma sai luna sorgente, luna splendente La vita è dì chi la guida , io la guido a verso mio E su quel sentiero forse strano ed insicuro Io ho te luna che mi brilli nell’oscuro. 8
  • 10. - Di Più - Di più fammi volare fammi sognare Fammi pretendere al mondo qualcosa da dare Di più fa che il mio sogno non resti soltanto un sogno Ma diventi anche un bisogno Di più a tutto di più a niente Che né sà di me l’altra gente ? Sono unico universale E da solo lotto contro il male Chi mi vede ? chi mi crede ? Poco importa nel cuore cè la fede La fede che mi lega a qualcosa Una fede che non resta soltanto in posa Tanta fede tanto amore Ogni persona possiede nel cuore Dentro il cuore ne nasce un sacco che abbandona quel distacco Di più a me di più a tutti Perché mai siamo brutti ? Non è vero non lo siamo Ma nella mente lo pensiamo Di più bellezza meno amarezza Di più capacità di più saggezza Buttiamo via questo vento che soffia come una brezza Di più tanto di più poco Che mi costa io trasloco Trasloco cambio strada ma con la mente Ho una sola fermata Di più pensiero di più precisione Di più riflessione Di più caparbio di meno testardo Di tanto di troppo Di poco di nulla Per una vita alquanto fasulla Menzoniera ma sotto sotto veritiera Di più di tanto di poco di meno Io resto qua a solcare il terreno. 9
  • 11. - Angelo senza peccato - Angelo senza peccato ti ho visto sei nato Venuto su questa terra hai iniziato già la tua guerra guerra nostra guerra di tutti di tutti quegli angeli oramai distrutti Distrutti perchè a combattere per ore ed ore hanno perso il fiato hanno perso il cuore Angelo senza peccato ora sei nato ! ora sei nato ! sei venuto su questa terra dicendo o promettendo a te e a gli altri di portare pace , fede , e compassione La vera religione…………… Angelo senza peccato hai visto ti ho nominato anche tu dentro al creato avrai una stella da illuminare una stella tutta tua brillerà nel cielo di notte e le tue ali bianche e pure saranno per noi le nostre cure Le tue ali diverranno le nostre ali Il tuo cuore diverrà il nostro cuore e il tuo amore bhè quello poi lo condivideremo tutti insieme affinchè in questo mondo stupido e bastardo ci porti un pò di bene In questo mondo triste e fasullo dove ogni cosa ha valore nullo Ma un mondo però fatto di te e di persone come noi sarà di certo un più che puoi Una spinta per lottare non soltanto a pensare Perchè a pensare poi ci penseremo ma a lottare invece impareremo. Angelo senza peccato caduto nel creato hai visto cosa ti ho raccontato ? Speriamo poi e soltanto che quello che ti ho raccontato non resti solo un sogno ma qualcosa di cui ho bisogno ! E con questa mano mia che ora termina questa poesia Ciao angelo ci incontreremo sulla via . 10
  • 12. - Vite spezzate - Ancor’ oggi all’orizzonte si intravede uno strano monte un monte triste ed amaro , un monte molto caro Sono state abbandonate , quelle vie mai solcate Sono ormai vite spezzate ! Il futuro non ha più occhi Solo ombre danno i rintocchi E all’interno di queste vite tutto buio appare e nulla ci compare vite strane, vite sepolte, vite che mai toccano la morte quale sarà il sentiero di queste vite ? Come udire il suono di queste voci che zitte se ne stanno Lungo il mare dell’inganno ? vite spezzate, abbandonate da qualcosa da qualcuno Chi lo sà ! il mondo è uno Sono spezzate queste ali non ci sono più le mie mani ! Ora che ne sarà dì queste vite ? Cosa sarà dei nostri corpi ? 0h ! forse lo sò poggeremo gli occhi e questo sguardo Aldilà dì questo mondo bastardo ,affinché anche una vita spezzata Possa essere lunga e irradìata…………….. 11
  • 13. - Liberando il cuore - Liberando il cuore risorge questo amore amore forse abbandonato , amore forse trascurato per un cuore che già era occupato allora e per questo che solo liberando il cuore può nascere un nuovo amore un nuovo sogno, una nuova scoperta e una nuova vita per chi il proprio cuore l’ha sempre tenuto attaccato e ristretto nei suoi margini Liberando il cuore nuovi sospiri nasceranno e nuove emozioni poi verranno liberando sarà tutto più diverso e anche tu non sarai più lo stesso Il mondo l’ha segnalato e il cuore mio si è affermato finalmente cè posto nel mio cuore ! finalmente cè spazio per amore ! Non essere più occupato cuore dìstratto cuore malintenzionato! sfogati reagisci anche tu lo capisci ! essere attaccato non serve a nulla ti puoi sentire un cuore imprigionato un cuore depresso ed affamato , affamato d’amore………….. 12
  • 14. - Una lacrima d’amore - Una lacrima d’amore scende dal mio cuore E riempe questi occhi tuoi spenti che da tanto non seran accesi Li ho sorpresi , finalmente lì ho sorpresi! La mia lacrima è riuscita a darti gioia E ad uccidere la tua tristezza La tua perenne tristezza che dà tanto ti giace dentro Una lacrima d’amore per me anche che ho sofferto dì cuore Anche i miei occhi lo sono stati tristi e abbandonati Pure la mia anima si è distaccata Ed il mio corpo non l’ha più accettata! Ma ora finalmente l’accetta ed io così accetto anche te! In modo che la mia lacrima dì cuore e la tua lacrima dì cuore si uniscano in un perenne sogno d’ amore ! 13
  • 15. - Vivere all’ incontrario - Vivere all’ incontrario e come viaggiare su uno strano binario come un treno a luci spente Come un vagone senza cuccette Una strada vuota senza confine Una meta con tante rime Vivere all’incontrario il mio corpo ne risente e pure la mia anima si è risentita di questa stufa, strana e monotona vita! il mondo che mi circonda che strano è una baraonda Ie persone attorno strani omini che passandoti vicino ti fanno uno sguardo da manichino all’ incontrario conduco questa vita al contrario cerco una libera uscita tutto quello che và all’ incontrario per me e puro è vario ! ciò che mi ha circondato e ciò che mi circonda ancora è soltanto un vento che soffia lontano come una bora Soffierà pure in futuro questo vento così oscuro e quando il mio corpo polvere diverrà tutto quanto poi lascerà e assieme a questo vento e a questo destino così spento condurrò una vita all’ incontrano lì dove ci sarà forse un binario. 14
  • 16. - L’ombra del mio io - L’ ombra del mio io la seguo la osservo mentre mi sta vicino poi mi cede il passo mentre mi aiuta poi mi abbandona Che strana maratona. Io la inseguo e lei mi sfugge Io la sfuggo e lei mi incorre Entrambi una cosa siamo insieme e una cosa saremo fino alla morte L’ombra del mio io conosce la mia vita , conosce i miei dolori , e conosce i distrutti cuori E’ un’ombra trasparente che mi ha seguito per tanti anni e mi segue ancora Fatti trasportare dal vento , soffiami addosso soffiami tenera, irraggiungibile, invisibile , metamorfosi della vita Mi sembri impaurita mi sembri disfatta Lo sò la morte ti adotta ! E pure Ia mia anima un giorno adotterà perchè sul sentiero del paradiso poi la condurrà Lì solo la mia ombra avrà una voce , avrà una vita E da tutto sarà seguita , sarà descritta , sarà umiliata, sarà vista, ed osservata Il mio corpo l’avrà lasciato già e su nuovi corpi poi regnerà Perché con la reincarnazione lei vivrà. 15
  • 17. - Il saluto dell’inganno - Ti ho vista sei seduta Ti ho ammirata , ti ho vista , ti ho guardata All’improvviso ti sei alzata Ti ho vista ti sei alzata Mi hai guardato stranamente Ti ho vista ti tengo in mente Un doppio sguardo tu mi hai fatto Ed io già mi sento tumefatto Uno sguardo secco ed appassito Uno sguardo non fiorito, perché non hai fiorito ? Il tuo sguardo era però un saluto Un amaro e triste saluto Un saluto sospettoso Un saluto forse dubbioso Lo è già da tempo, lo era già da un anno Eccolo il saluto , il saluto dell’inganno ! 16
  • 18. - Occhi che non parlano - Occhi che non parlano Sono oscuri, sono lenti sono occhi fraudolenti Su quel volto secco ed appassito Sull’occhio mi casca il dito Oggi stanchi, oggi arresi Ma perché non li ho presi ? Falsi,dubbiosi, constanti ma curiosi Sono occhi di un pagliaccio Su quel volto che è di ghiaccio Sono occhi addormentati , quelli che dal sonno si son svegliati Occhi azzurri, occhi chiari, occhi scuri , occhi amari Occhi che non parlano, hanno un sapore e dentro il colore Affondano con le lacrime nel loro dolore. 17
  • 19. - Triste realtà - Triste realtà che passi mi circondi, addio mondi giocondi Quanto tempo è passato e il sole è cambiato ! , la luce è cambiata ! niente più è lo stesso e pure io mi sento depresso Che strano non ci sono più raggi di luce! Che strano non sento più voce ! Ma forse tutto ciò è scomparso ,che strano non mi è parso ! E’ una triste realtà quella che sto seguendo è amara la sto vedendo! Dovè ? dovè il mondo ? Che fine ha fatto dio? Perché ci sono solo io? E’ l’irrealtà che mi circonda tutto ciò è come un onda ! Mi trasporta via con se, senza ma e senza se ! Lo assaggiata è triste , annebbiata E’ scomparsa l’ho trovata , era sola e distratta Era triste e distrutta Perché ? perchè tutta? Cosa faccio or io senza aiuto del buon dio ? a chi racconterò le mie pene chi mi scioglierà queste catene ? E’ soltanto che verrà lo so che verrà! Una triste realtà ! 18
  • 20. - Piccoli Passi - PIccoli passi compio negli anni il tempo mi è vicino la notte mi fa compagnia ed io lento mi incammino nella via piccoli passi per un neonato che solo adesso è nato piccoli passi per una creatura nascosta dietro quelle mura Piccoli passi , piccole angoscie Piccoli passi , piccoli traguardi Per un mondo che è senza sguardi Piccoli orizzonti , ma grandi destini Tante paure ma pochi confini Piccoli passi Cammino ! cammino su questi sassi ! La strada è dura è rocciosa , La notte è buia e nebbiosa Il mio corpo oramai abituato con piccoli passi ha campato ! 19
  • 21. - Scivolando verso l’alto - Scivolando verso l’alto mete, confini state più vicini Albe , orizzonti , apritemi gli occhi a questi confronti Cosa faccio ? cosa dico ? La strada però esiste ! è vicina ! ma io da solo non la incammino! ho paura ! ho terrore ! ma non cambia quel colore il colore della salita che dura e difficile vita ! Aiutami dio ! aiutami con il cuore ! Dammelo ! dammi il tuo amore ! Ho bisogno ! ho bisogno ! ma solo resto in questo sogno E buio si fa scuro e il futuro diventa nero nero , secco , ed appassito che strano non è esistito Scivolando verso l’alto sarebbe però un traguardo ! un difficile traguardo ! amami ! dammi il tuo sguardo ! scoprimi ! scoprimi davvero ! e fammi capire tutto se vero scivolando verso l’alto ogni uomo lo vorrebbe ma il suo sogno non lo ammette ! non lo ammette perchè resta un sogno un sogno dentro al sogno ! Cosa faccio ora io ? smetto di sognare ? I miei occhi lo vogliono ……vogliono parlare ! Il mio cuore è stanco è solo e depresso pure lui non è più lo stesso ma è scivolando forse che questo cuore avrà una vita , la sua vita avrà un senso e pure io lo penso…………. 20
  • 22. - Voglio scomparire - Voglio scomparire ! voglio morire ! voglio lasciare al mondo qualcosa da dire ! cosa addosso non ora , ora non posso ! perchè, perchè tanto ed ora chissà fino a quanto…………… Dentro di me un’anima cè un cuore che batte più forte di me ! Ogni persona custodisce un dono ma il mio perchè non viene fuori ? E’ teso e chiuso ma perché mi tiene il muso ? è bloccato da qualcosa……………. Ti prego dio fallo nascere fà che sia una rosa ! Una rosa fiorita e non una spina tra le dita……………. non una spina dentro al cuore che sofferma quel colore ! quel colore triste ,cupo, ed avaro Ma no ! dentro di me esiste , esiste qualcosa di chiaro ! Fammi luce ! fammi vedere ! fammi toccare e fammi dire……… voglio scomparire……….. 21
  • 23. - Dannato Amore - Dannato amore , dannato peccato Ma cosa ? cosa è stato ? Perché Perchè mi hai lasciato ? Credimi , Credimi davvero Ti amo e lo sono , sono sincero ! Custodiscimi dentro di te Fa di me ! Fa di me una persona ferita Perche quel dolore ha assopito lo so l’ho capito Il nostro amore è come un mito Passano gli anni ma resta nel tempo Amore dannato , amore disperato Quanto amore , Quanto dolore Aspetta , aspettami amore…………. 22
  • 24. - Metastasi Idilliaca - Dall’alba al tramonto cosa vedo , cosa racconto ? Dalla mattina alla sera il mio cuore si dispera ! Dall’oggi al domani cosa fanno queste mani ? Dimmi tutto , dimmi amore Perché si dispera questo cuore ? E’ un sogno ! cosa dico ho bisogno Ho bisogno ! cosa dico è un sogno ! Sfiorare le tue labbra , accarezzare la tua pelle Sembra seta è tenera è fragile Dimmi tutto , dimmi amore Cosa vorrebbe questo cuore ? E’ il desiderio di averti che mi porta avanti Il desiderio di avere te o di avere cosa ? Mettiti in posa Fammi vedere , fammi toccare Voglio credere , voglio amare Voglio dare al cielo qualcosa su cui parlare Oh tu cielo ! Che sei come un foglio , tu lo sai cosa voglio ? Ma in questo immenso colore azzurro I miei occhi perdono fiato , la mia bocca non vede più e non parla più Niente più orecchie……………. Ma solo una voce muta per parlarti…………. 23
  • 25. - C’aggia ffa' - C’aggia ffà' c’aggia ffà si o munne e chistu ccà ? Niente me sonne , niente m’aspetta sule suonne int ‘ a nu cassette Sto scrivenne e sto parlanne ma ccà e sorde nun ce stanne Vurria tennere nu borsone cu trenta quaranta milione Vurria tennero nu yacht a mare , na villa ca a piscina e pecchè no ? pura na ferrari Ma Briatore nun ce songo e sule ccu st’anema je me stongo M’accatta nu gratta e vinci , me gioco na lotteria ma chi mo fà ffa' Je perde a casa mia ! Tris, totip, e superenalotto , jamme avvincimmme ca po sparammo e botte E sorde so tutta na lusinga , e sorde fanne venì a vista a e cecate Ah mò capisco pirciò nun vego niente E forse pa cuntentezza dde a vvedè je ce vedesse ma pò a doppe Può darsi pure ca svenesse Tanta sorda chi l’ha mai visto che diebbete e cambiale Je tante ce so state male Figurate ca perfino Gesù criste se sesute e a ritte ma tu vire nu poco a chiste. 24
  • 26. - Stu core malandate - Stu core malandate Se cchiure e disperate L’anne sò passate E stu core se sfasteriate S’addorme dinte o scure E tene sempe cchiu’paura S’avvicina a na fenestra Ma è passate o tiempe e festa Se ne torne sule sule Stu core ca a paura Ca dimane forse chisà Stu core saraparrà ! 25
  • 27. - E Stelle - Comme sò belle chesti stelle So piccerelle e sò llumenarelle e guardo dinte ò cielo scure scure Nun me fanne paura e vulesse tuccà cu sti mmane ma nun ciarrive sò luntane E vulesse guardà a vicino ma nun posso comme e chine però comme è chine A luna e circonne ne fa da padrone dinta a sta notte lione E dinte a chistu ciele je me sto guardanne pensanne pensanne……… 26
  • 28. - O’ Tramiezze - O’ sole a dinte e nuvole è già scise E a luna a poco a poco cià lasciate E venuta nata jurnata ! Na jurnata nove , so tante anne ca ffà cheste ! ò sole jesce e a luna se ne và A luna jesce e o sole se ne và A pensà a pensà o ssaje a pensà comme se ffà ? 0’ tramiezz da vita e chistu ccà ! E si fosse nata vita Booh chisà………… 27
  • 29. - O' Dimane è - O' dimane è sempe nata cosa pecchè o dimane e nu juorne nuovo si dice è overe è ! dimane gesù ce pense e maria dispensa ! O' dimane pò essere tanti ccose , cose belle e cose brutte ! ò dimane pò essere n'aucielle cà vola e mentre vola se spezz e scelle Na femmene ca parturisce e pò aburtisce nu povero omme ca pè sta senza lavoro saccide e chest è ò dimane però ponne essere pure cose belle stu dimane dipende a chi ce crede e a chi nun ce crede A chi pè troppe peccate ca fatte se pentute a chi' a date ammore a nata e po se sbagliate , ò dimane è sempe nata jurnata ! 28
  • 30. - O’ Sole è Tramuntate - Quanta juorne sò passate e stu sole è tramuntate ! t’ arricuorde chella jurnate ? si t’ arricuorde chella jurnata ? Era estate si era estate ! steveme tutte e dduje abbracciate une n’cuolle a nate erame appassiunate ce piaceva chella jurnate ce piaceva chell’ estate ! ma ormai ò sole è tramuntate ! ed è fernute pure chell’ estate quanta sole però ca ce simme pigliate ! quanta sole ! è state belle a ce vedè abbrunzate sotte a chillu sole scarfate !!! sta sabbia pure avimme tuccate ma ormai o sole è tramuntate tutte e cose se sò asciuttate ! 29
  • 31. - L’ Abbite ( L’abito ) - Chisto abbite te mise Giacca , cravatta e cammisa Te si vestute aligante pe parè cchiù grante Te si priparate sciccate Pà essere ammirate ! Ma l’abito comme dice ò pruverbie Non fa il monaco ! E quinde lievete sta giacca a cuolle Miettete na felpa na maglietta e cu nu Jeans a sotte ! Nun fa o grante quanne pò nun sì ! Nun essere orgoglioso Miettece o core dinte e cose ! e dalle na mane a chi sta male Primme e sta male pure tu ! Lievete sta maschera ca te mise nun dimustrà e essere accussi quanne pò nun si’ ! ò ssaje comme se dice no ? l’abbito non fa il monaco ! cià omme grante nun essere cchiù aligante ! 30
  • 32. - O’ Mare - Guarda comme è azzurre chistu mare All’ improvvise n’aucielle a dinte c’iaccumpare ! Chisà sarrà nu gabbiano Ca po atterre chiane chiane ? L’onnde o’ccarezzane ò stanne accarezzanne ! A poco a poco ò stanne lascianne Fine n’copp a rive l’onne O’ stanno tuccanne ! Comme è belle però alle verè accavallate chesti onnde Tutte schizzate ca dinte a stu mare Se ne vanne ! Passane l’anne ma saranne sempe e stesse ! Chesti onnde cò ò riflesse ! 31
  • 33. - A ‘ Nuvola - All' improvviso na nuvola è passata ! e quant’ acqua ca sà purtate ! A n’fose sta terra secca Ca a tanto tiempe nun se n’funneve A date tanta acqua a chi a tanto nun l’aveva A ggente s’ arreparene Arapene sti m’brielle Se cummogliene l’ aucielle Ncopp’ a quacche ramo spezzato Speranne e nun cadè Ma quando a nuvola è passata tutte cose pare fernute E torne chistu ciele schiarute A ggente chiurene e m’brielle E se ne volane l’ aucielle ! Cia nuvola nera e tuorne quante nisciune te vere ! 32
  • 34. O’ Latitante - Quanti sere ca se faceve miezz a strada Quanti nuttate , tutte quante o cercavane s’aveva sfasteriate E fujenne fujenne sule isso se deve a campa’ Cu quatte spicciole dinte a sacca e cu n’arma a rreto O munne sane vuleve affruntà ! Rapine a mane armate , spaccio , siquestre sule cheste sapeve fà E fujenne sempe da galera pe mise sane se faceve cercà Nun teneve famiglia sultante a na sore cu na mamma Ca pe tante anne dint o carcere o devene a campà Chillo era o mestiere suoje accussi isso jeve annanze Poveri guardie e finanze…. povera pulizia ormai stu latitante a pigliate a via Vattenne a miezz a via vattenne a napule te si fatte schifà a tutte quante Pecchè ne fatte tante e mai nun te si mparate a campà ! Mo che vuò ? vulisse sta ccà ? vattenne và nisciune cchiu te pò pensà Si latitante ……. si uno miezz a tante . 33
  • 35. - L’ Ammore è - L’ammore è colorate quante e llore l’hanno tuccate ! Quante sanne n’tiso nnammurate abbrraccianese dint a na jurnate ! L’ammore fa fà strunzate ca sò grosse e sò sbagliate ! Ma quante l’ ammore è riturnate basta a ffà e strunzate ! L’amore non è bello se non litigarello E che so sti ccose l’ ammore e na rosa ! Chi o tocc pò se ne accorge L’ammore dura a lluonghe L’ammore nun fernesce L’ammore e na spina e pesce Pò fa male dinte o core E po dà tante dulore Quante e llore sanne mise a ffà ammore L’anne pruvate già chistu dulore Se sarrà lassate cheste e vvere chi all’ ammore nun ce crere avrà ditte basta mò e fernute Ma po invece a continuate Chi forse dint a st’ ammore Nun ave mai sbagliate O’ sapite vuje pecchè ? Pecchè l’ammore è ! 34
  • 36. - Songo nu cavaliere - Cià chistu saluto tadda fà onore Pecchè je song nomme cò o core Song nomme pulite e sistemate Nun song nomme n’ grate Song n’esperto do mestiere song nu cavaliere Che femmene faccie faville E cu l’uommene faccie scintille Song o meglio dint’ o campo E pertante me ne vante Si e vvote sto nervuse Maddorme tutte n’fuse Doppe ca a sotto a doccia me sò sesute Me faccie na scupata E pure na fumata Mugliereme m’aspette Me dice puose sti sigarette Ma je song nomme tutto d’un pezzo Song nu cavaliere Song l’esperto dò mestiere ! 35
  • 37. - A rosa fiorita - Chesta rosa taggia date e tu pò me perdunate ! me ditte grazie ammore mio me passate a ppeccundrià ! Cheste e na rosa fiorita tienile cu ccura nun avè paura nun pogne dinte e mmane ! Cheste e na rose d’ ammore , l’ammore ca je prove ppe ttè Primm o poi l’aggia avè ! Primm o poi l’aggia avè ! Me serve chist ‘ammore me degne dinte o core nun me fa sta male acciettele sta rosa A siente comme addore e na rosa senza spine Nun e’ na rose n’fame E sultante na rosa d’ammore ppe duje viecchie nnammurate Ca po serane lassate……………… 36
  • 38. - E’ Femmene - So peggio de ghianare chesti femmene traseticce Se menene mmiezz e mpicce vulessene fa questione Song e femmene do rionè ! Vulessene piglià a capille tutte e rivale llore Vulessene dì ca nun song accussi Ca nun sò femmene malamente quanne pò sì Spannene e panne s’affacciane a na fenestra Menene quatte n’ciuce e te fanne a festa ! Song e femmene dò rione chelli cchiù burdellone Song amanti de neomelodici E da canzona napulitane E figlie crescene mariuole se fanne ruosse e fanne pure e rapine E magari pò a dopp chiedene pure e solde a dinto ò borsellino pè nà dose d’eroina ! Crescene a famiglia ! se fanne a casa comme a nu’ giglio ! se preparane pò a sera chesti femmene mugliere pascì fore a dinte e vicule e pè cercà l’uommene amico Mettene e corne a chilli poveri marite pè guadagnà solde e pè fà a vita ! e llore ca faticane so scuntente guadagnane poco e se lamentene Alla fine so tutte e stesse chesti femmene n’ciucesse e comme è difficile alle stà appriesse ! 37
  • 39. - Na Scarpa vecchia – Na scarpa vecchia te si ridotte Tu ca nun è mai avute a stoff a sotto ! Anne e anne sò passate e nu mestiere nun te mparate ! Ive ò guappe dò rione ! chest sule era a prufessione ! Te mustrave annanze a ggente allustrate e comme a nu tenente ! mettive mane a sacca cacciave e denare nun vulive male ! Ive nu guapp buone nu guappe cò core e chiunque te veneve vicine , e te deve ammore ! Dinto a piazzetta o cchiù cunusciute pigliave e femmene e te facive e asciute te purtavane rispette tutte l‘ uommene cà basette e perfine o sacerdote t’ammirave e te spiegave a dote ! ma mò ca anne sò passate nun serve cchiù chesta allustrate vattenne guappe criate ! chesta veste le lasciate na scarpa vecchia si addivintate ! 38
  • 40. - Je e solde nun e tengo - Je è solde nun è tengo Me puzze e famme song nu barbone ! Me faccie pa strada e dorme dint ò cartone Stong n’terre cheste e vvero marraggie e me dispere ! Mugliereme me lasciai dicette vai vai E fore da a porte me vuttaje nun ere nomme buone nun faticave e manco me lavave Steve sempe n’copp a casa ero scucciate e dinte o diarie me sunnave miliardarie maccussì nun è state tutte e suonne sò sparute e a mugliereme manco nu figlie ciaggia date che vuò ffa cheste e state ma je mò me song arricurdate o tiempe e passate mugliereme ma secutate e pa strade sò rrimmanute……… 39
  • 41. - A’ Faccia do pazze - A faccia do pazze aggiu fatte pecchè ! Tu me lassate e nun staje cchiù n’zieme a mè ! Quante asciute c’iavimme fatte ! Quanta cose c’iavimme ritte ! Ma mo e meglie ca me sto zitte ! Te ne si jiute ne pecchè ? Me lassate uè chedè ? Ma forse tutte e ccose ca facevane n’zieme nun te piacevane ? Forse ero nu tipo strano o ero nu tipo alla mano ? Booh chest nun o saccie , saccie sule ca appriesse a ttè Pe tanta mise me fatte patè ! Vabbuo’ cia mugliera mia fatte a strade toje Ca je me faccie a mia E superanne sta peccundria primme o poi sempe a trovo a via ! Ma mo che ce conto a chistu cazzo ca a tante nun s’arrizze Che manelle toje sempe a copp , pe tante anne le fatte arrezzà ! Ma mo ca nun ce staje sule isse adda sfuga’ E je ca stò peggio e stu cazzo aggie fatte a faccia dò pazzo ! 40
  • 42. - A ‘ Giuventù - Guarda sta giuventù ca passe e se dispere Spere ma nun s’avvere A giuventù e nu buone guaglione Ca a studiate comme a nù lione Che serate chiuse a dinte a pensate tante tante Ma mò a vita e stu guaglione chi o sape si è corlione ? Fattelle sta giuventu’ nun sta cchiù sule tu Piense ca po dimane nisciune te pò patè Piense ca tutte e cose do ‘ munne so belle e li a vvedè O sole splende dinte a jurnate a luna t’illumina a sera E chesta giuventu passe e se dispere Ma forse dimane sta giuventù se piglie dinte e mmane ? E na giuventu’ segreta ca nisciune pò capè E na giuventù e nu guaglione ca a tante anne sta a patè Fosse bello si po stesse tutte e sere sule cu essa Po mumente cheste e state accussi me sò criate E sta giuventù da mia se ne jiute assieme o tiempe Sola sola e appeccundrose ma dimane sarrà na rosa Ca pigliannele dinte e mane sarrà grosse e và luntane. 41
  • 43. - Si Na Bambola - Si na bambola tu pe mmè Si bella e li a sapè ive sempe a cchiu’ scurnose dinte a piazze appecundrose Te facive nu quintale quant me venive dinte e mmane ive rossa e pelle e rossa e capille E ancora oggi si na stella ca brille Tu pe mè a chhiù importante L’ unica miezze a tante ! ive a figlie do tenente ma nu poco indisponente Si vizziate cheste e vere e pe te je me dispere Te desse a luna dinte e mmane E ò sole e nu dimane ! Perfino ddie o vò capì quanta bbene te voglie je ! A natu poco ce spusamme e stu sogno coronamme Speranne pe mille anne E nun ghi’ a mare cu tutte e panne ! 42
  • 44. - A’ Fine do munne - Guarda ammore mie chistu munne sta fernenne ! E nuje ? e nuje ? chisà che fine facimme…….. O ‘ saccio ciastrignimme ! E cu sti mmane ce tenimme Guarda ò ciele se sta scurenne ù madonna e che sta succedenne ! No….. nun e niente chelle che sta venenne ! Guarda a vecchia ca spanne e panne sta carenne ! Forza currimme jammele a salvà Guarda a chella mamma cò o carruzzine sta svenenne U ‘ madonna a terra tremme a terra tremme ! jammuncemme jammuncemme ! ca sta venenne , si sta venenne ! tutte napule sta sparenne ! ammore mie sta venenne che cose ? ma comme ? a fine dò munne ! 43
  • 45. - E Cozzeca - ( Dedicata Al frutto di mare Napoletano ) Dinte o mare e mergellina vedisse comme e chine Vedisse comme e chine Se sente addore già dà fore So nere e sapurite e attaccate a nu ramp e scoglio Songo e napule l’orgoglio ! Venene e piscature ne cogliene nu sacco E se menene n’copp a varca Si tu e rrape vide comme sò piccerelle ma talvote So grosse e sò pure belle A napule pure nata cosa nè fà dà padrone A trippa cò ò limone Na spiga vullute e nu pulle arrustute Na pizza cà a pummarole e na belle coca cola Ma comme frutte e mare sule a cozza e a reggina E cresce rinte a stù mare dà a sera a matina Comme so belle e cozzeca comme e belle margellina . 44
  • 46. - Nu Criature - Nu criature ca mò è nnate A napule è arrivate E nata mamme se accuntentate Ce piaciarrà a pizza Edde napule sarrà o scugnizzo Sarrà e napule o padrone Stu criature corlione E cresciute abbasce o vasce Addò guappe già se nasce N’coppe e scoglie e margelline stu creature pò cammenarrà farrà filone ca a cumpagnia e tutte e sere miezz a via ! n’copp e mezz sballestrate stu guaglione farrà e nuttate scetannese a matina cu sotte e braccie già o panine nun sempe faticarrà ma di certo restarrà ! pecchè napule la crisciute e dinte e braccia se la strigniute ! 45
  • 47. - Napule - Napule tu o ssaje ca a te nun te lasse maje Stai dinte o ‘core cheste e vvere E si te lasse je me dispere ! O ssaje no ? comme si bella cu stu sole e cu stu mare A gente te guardane so cuntente E pure je e te nun me lamente Ma e vvote me dispere quande vego ca napule addivente nera E pe vie e chesta delinquenza nisciune chhiu a napule pensa Ma forse e sule n’illusione napule tene sempe o core lione ma pè mè nun è cchiu napule e na vota Ormai cchiu tiempe passe e cchiu napule sarrevota Na vota o ssaje che spasse pe dinte a villa comunale co e criature e co e bracciale Doppe asciute a dinte e giostre pe fore margelline co e birre e co e panine ? Mamma mia comm ‘ era bella Chella pizza ca a muzzarella Mamma mia comme ere cucente chillu pulle arrustute E comme ere sapurite chella spiga vullute Ma che dico ancore ogge ne fernute napule e tene sempe chesti bellezze E persine Giulietta ca a trezza scennesse alle vedè ! Napule si sempe tu ca continui a me stupi’ e mai na vuo fernì Che vuò ò saccio te rammarica sta delinquenza te da fastidio chesta spurcizia Ma ormai e nu brutte vizie chistu ccà e primm o poi sadda levà Jamme napule si na bella città e tutte quante te vonne guardà ! Jamme te vego tutta distrutta che e state o pallone ? O’ saccie se ne jute Maradona ! na vote e che squadrone ma mò pare ca pure o calcio ta schifate chisà si ritorna chella napule trionfante cò pallone e cu ati tante di certe sarrà vere ca a napule niente s’avvere……………. 46
  • 48. - N ’ omme fernute - Uè omme fernute ma che è stato comme te si criate ? Comme te si ridotte u madonne e chedè stu sangue a sotto ? Dimme a mmè omme fernute che e succiesse t’anne sparate ? Si signò e miezze palle me l’hanne date ! Ere nomme tante brave Ma purtroppe aggio tradite e pertante n’ciaggie perso a vita ! U è pecchè dimme a mmè ! Dinta a camorra me sò vuttate E a nu fetente po maggia cantate ! Ma mo o sape sule san Gennaro Quantu sang aggie fatte amare ! Steve miezz e delinquente Sule mo je me lamente ! Purtropp mò chest è state A camorra aggiu lasciate e stu colpo me sò pigliate ! Si forse aggie sbagliate nun l’era fa chella nummenate ! Ma ò rispette mie nun se perdute pecche’ Je song nomme fernute ! 47
  • 49. - A’ Pernacchia - Sempe belle è state chistu geste malandate Appartene a tradizione e edde napule o padrone Si a napule nun te e fanne forse e pecchè nun te sanne Ma di certe porte a nummenate chistu geste arricurdate ! A’ pernacchia è comme a na macchia Se mette ma po se leve Ma fatte int a chillu mumente di certe nun t’accuntente quacche d’uno a piglie a male ne pò suffrì e pe stu geste vo murì ! O’ ssaje però ca sotto sotto porta fortuna ? pò parè nu cumplimente e quacche d’uno nun se lamente ! ma che pirete e che pernacchia a napule a fanne nera e perfine o juorne addivente sera ! je ne song abbituate pecchè a napule ciaggia appartenute Nun me fa niente cchiù pure si o sent ! pecche’ alla fine e na strunzate e je me faccie na resate ! ma na persona degne e rispetto stu geste nun l’accette ! sopratutte si nun e napulitane e vene do’ nord che e valige mmane Che vuò fà a napule cheste sa ause pe persone allustrate ca cu stu geste e fanne schifate ! a me pare na cosa bella na pizza ca a ‘ muzzarella ca dopp ca te le magniate nun te fa niente cchiù ! E comme a nu rutte doppe alleggerute ! e comme a nu pirete doppe sesute tutte quante o sanne fà ! e na strofa chesta ccà ! che vuo fà ? che vuò ffà ? tienatelle chesta macchia tienatelle sta pernacchia ! 48
  • 50. - O’ Viente - Guarda ccà siente chistu viente o siente ? o siente ? Sta sciuscianne dinte e capille E na lacrema dinte all’uocchie già me brilla ! Ma che sarrà nu ciclone o e sultante na tromba d’aria Ca chist ogge è arrivate ? Guarda chella carta u madonna e comme se ghizzate ! Guarda chella suffitta u madonna e comme se scuperchiate ! Ma che e state ? ma che e state ? Che sta succedenne sta jurnate ? Guarda ccà sta tromba d’aria perfino a macchina ma vuttate pè llaria ! Ma allora è forte stu ciclone è forte chistu viente ! Pero’ e vvote quando o siente o ssaje che malincunia ? allo sentì ! allo sentì ! E brivide n’cuolle me fà venì ! E penso e muorte ca sotto terra manco cheste ponne senti’ ! Pecche’ cupierte dinta a na casce e legno A tante anne stanne addurmì ! O viente e comme a nu lamiente nun to fire e sentì e vote no e vote sì ! je chiuse dinte a sta casa a dinte e fenestre mo mette a sentì e forte quante sciosce e te lasce a ‘ ppeccundria si me trove sotte casa a copp a tutto vulesse stà pò sentere e sciuscià Vulesse essere n’aereoplano pò ffruntà nu gabbiano pe n’cuolle a isse a me scuntrà ma purtroppe chesti scelle nun e tengo e sule chistu sciuscià me sente ! O viente sotto sotto è na bella cosa sopratutto si e viente e vierne quande sotto e cuperte te staje cummeglianne e a chistu viente staje fujenne ! cchiù brutto invece e ò viente e nu temporale ca assieme e lampe te fa sta male ! te miette dinta a notte a pensà a quante guaie e fatte passà a quante ne già passate e a quante ne arremmediate . Je pure songo accussì e assjeme a chistu viente e vote vulesse murì comme e brutto si staje pa a strada e a chistu viente nun te si cummegliate ce vulesse nu cappotte m’buttite e ca a lane a sotte nu cappielle cu na sciarpe , e a sotte e vierne nu pare e scarpe ! 49
  • 51. Si je sule accussi o saccie affruntà e nu fenomene naturale e sotte sotte nun fà male ! maggiormente e autunnale e fronne a copp all’albero fà cadè e tutte e chiome fa sparè ! perfine l’ aucielle o sanne e se ne vanne ! pecchè’ quanne vene o viente d’autunno pare tante ca care o’ munne ! che vuò fà quante sciosce o viente cheste è accussi te siente e pure je me so n’tise accussì pecchè stu viente maggiu mise a sentì ! 50
  • 52. - Nu muorse e pane - ( Dedicata Soprattutto al Pane come unico alimento in tempi di guerra .) Nu muorse e pane me pò bastà ! Mo ca sule cheste riesco a mangià ! Tutte e capille aggie perdute e tutte e diente a vocc me sò cadute ! Mo ca chesta vicchiaia me sta a piglià ! Sule sule voglie restà e affiancate a nu muorse e pane E juorne mie me voglie passà ! O’ pane era a meglio cosa dinte a guerra e perfine e muorte a sotte terre faceve risuscità ! Ere nu suldato do battaglione , quanti piezze e pane se cercavane dint o rione Pure e fasciste pe nu piezz e pane te putevane sparà ! Era l’ unico alimento dint a chilli mumente…… Comma a na voglia pè femmene incinte Si si trasite dinte , trasite o teng o pane ! o teng a dinto ! E perfine cu na notte d’ammore stu pane putive accatta’ A meglie gente faceve suspirà e nobbile perfine so nascunnevane dint o cestino E pè dinte e bumbardamente sultante a chelle se steve a pensà pò tennere mocc e tirà a campà ! Pure mò ca e tiempe e guerre so fernute Je ancora o pane stongo a pensà ! pecchè viecchie me so fatte E sule cheste riesco a mangià ! Quanta mangiate me so fatte quante abbuffate ! E dinto a stu stommaco tutte cose cè trasute ! Steve n’te meglie ristorante , dinte e meglie tratturia Perfine a spesa pà a casa ma faceve je…… O’ mangià era a vita mia senza e isso e che malincunia ! Piatte e paste , pulle arrustute , cozzeca e mare e spighe vullute ! Tutte cose cè trasute tutte cose ciaggia fatte trasì ! dinto a stu stommaco dò mio ! ma mò ca a vicchiaia me sta piglianne sule brodino me sto magnianne ! e a sotte a tutte stu muorse e pane me sto spugnanne ! si e vere me ne sò scise a dinte e panne ca attacco e panze me so venute , poveru core quante cè sbattute ! mo me pare sultante nu vecchie n’zalanute ca annanze e a rreto sule sule cu stu muorse e pane dinte e mmane a vicchiaia mie me stongo a passà ! che vuò fà ? che vuò fa ? pure si a guerra è fernute cheste me rimaste ! altro ca piatte e pasta ! 51
  • 53. - E Che Paura - E che paura n’copp a chella strade o scure me song appaurate ! me song spaventate ! Sule sule ciagge sempe state ma maje me song appaurate ! Chi o ssape che è state ? chi o ssape che è state ? Maggia mise a ppaure e pò spaviente e corse me ne so fujute Steve turnanne do lavoro stanc e affaticato quande all’ improvvise nu cristiane ma chiammate ! A ditte tiene mente chi ce sta cca ? e je sentennele aggio ditte nè che guarda a ffà ? Stu cristiane ma fermate e pò braccio ma tirate Mamma mia che brutta faccia ca teneve era sfriggiate ! E già o stommaco me steve a vutà ! che passa a ffà cca ? che passe a ffa ? E je pecchè che ce sta e strane sto cammenanne e che panne n’cuolle me stong arritiranne ! No guagliò è sbagliate strada chesta e na brutta fermata u madonna e pecchè ? Ca so muorte nu sacco e persone ! Ma tu allora chi sì ? Je pure so uno accussì ! Song nu spirito che muorte sotte e n’copp carbonizzate dint a na macchina tutte appicciate ! Ma chedè nun ta fatte piacere e ma avvedè ? assolutamente no ……..e pecchè ? Nuje nun simme niente n’copp a terra simme acqua appantanata ca primme o poi vene jittate ! Ma forse tu nun le cunusciute ancora a vita nun saje niente e chesta ccà ! a vita e comme a na n’ammurate primme te fà annamurà e po te fà n’catastà e brutte alla n’cuntrà E difficile alla sfidà ! Ma quande uno è muorte sotte terra se pò truivà E niente cchiù se n’adda m’purtà ! a vita e nu sicchio e munnezza ca pè tante anne adda puzzà ! ma mo basta a tò raccuntà ! vego ca te spaviente ? triemme che mmane e vabbuo te lascie sta ! Magari quacche anema perdute a tiene pure tù e và và ! valla a truvà raccuntace dà vita comme aggio fatte je cù ttè ! raccuntace e chell ca e visto edde chelle ca staje avvedè ! nun te prioccupà cchiù pè mmè 52
  • 54. Je song nu muorte e a me nisciune me po avvedè ! me ne torne la sule sule però sta morte di certo nun a vuleve ! e state brutta pe me alla vedè ! spere ca nun a vire pure tu vabbuò vavattenne lasciame stà ! so sule accumparute e che paura cà taggia fatte piglià ! 53
  • 55. - Sta faccia n’fose - Sta faccia n’fose me fa preoccupà ! ma che è state pecchè a tiene n’fose ? Che è state ma forse te si appiccicate ? Asciuttatelle si brutt accussì ne vale a pena e murì ! O saccie coccose sotte sotte ta fatte piglià collera e sule mò te ne staje accurgenne staje chiagnenne aggiu capito staje chiagnenne ! e sta faccia tè staje n’funnenne ! sciacquatella nun fà accussi ! dimme almeno sì ! Ma forse e pecchè ce simme lasciate embè nun steveme cchiu buone assieme ? ma e facce n’fose nun sa ausane cchiù ! sò comme a nu tumore te fanne addulurà ! e sule sule dinte a na stanza po a dopp te li asciuttà ! pe tanti cose se pò chiagnere na morte e nu pate , na morte e na mamma , o addirittura a morte e n’animale ca pè tante anne cià fatte cumpagnia n’copp a cheti cosce superanno appecundria e facce nfose …..che brutti ccose !!!! Sulamente e funerale je chiagne e stong male ma pè tutte ò rieste dà a vita chesti lacreme nun tenene uscita ! a vita sadda affruntà ! basta a chiagnere fà l’omme fa ò cristiane e pigliale stà vita dinte e mmane ! sciuogliele sti nudeco , sciuogliele sta matasse vire ca pò a dopp certamente te passe ! ò chiante e na cose brutte tutte e persone ponne essere distrutte ! si è vere a dopp te siente sfugate è tutte o dulore ca steve n’cuorp te pare passate ! è allora fattell sti chiagnute fattell addulurate ! Sule fazzulette ne cunsumate e chesta vita maje le affruntate ! sta faccie n’fose sule te si purtate ! Annanze e a rreto ce cammenate e sta facce pò se asciuttate ma forse ò dulore n’cuorp e rimasto ? e cu chesti lacreme nun se stagniate ? chi ò ssape ? chi ò ssape ? certamente passane e jurnate a lacrema a può vasà’ a può dà nu vase e comme si pò vasasse o core tuoje e capisse comme stà ! e vvote però ponne essere pure lacreme e coccodrille quande a coccose staje fujenne e mine sule strille ! pà paura de ffrunta’ ma allore statte annascoste e mine lacreme tutte o stess posto ! e po’ a fine quante e chiagnute fattelle na resate e dice mò sì cà è fernute . 54
  • 56. - Vierne - siente chistu vierne sientele…… Chist’anne dice cà sarrà cchiu lluongo dò rieste e l’anne Sarrà cchiu fridde e cchiù ansimante ! Je già na stufa me stongo appiccianne pecchè a chistu fridde me stongo arreparanne ! Vierne e a cchiù brutta stagione e malinconico e lluong e te porta a nostalgia……. Soprattutto dinte ò core quanne e nu lampo siente ò rummore E che stagione marò e che staggione…………. Chistu vierne quanne vene pare ca nun fernesce maje E vetre da a macchina giaà se stanne annebbianne o suonne gia me sta venenne E sotte a ddoje cuperte e vierne mo me vulesse cummeglià pà avè calore e superà ! Speramme ca nun chiove sperammo ca nun votte ò viente Ma a magare facesse sule fridde accussi o suppurtamme……….. Ma a vierne cò e grandine e cò alluvione se fa nera pè televisione………… Tutto ò nord pare affogate dint a chest’acqua ca dò cielo è scurrute Mentre ò sudd pare assiccate sule viente ce vene menate e forse ogni tante Quacche acquazzone ce vene regalate………. Ma e’ sultante nà rinfrescate sultante nà schizzechiate……… Cavimma ffà mò cà e tiempe nun sò cchiù e stesse pure o clima ce fa fesse ! Tutte e stagione fujene ampresse è ò munne nun me pare cchiu ò stesso Autunne, vierne estate e primavera dint’ a chesta vita pare ca niente s’avvera Cò clima autunnale nun se sta tantu male è sicco è fa fridde Cò clima invernale invece chiove acqua a temporale Mentre cò clima primaverile cu llallergì te pare e fernì Ma pò finalmente torna ò clima estivo e pure tu rituorne vivo ! Accussì songo e stagione accussi se campe n’copp a chesta terra Ma co smog e l’inquinamento perfine a frutta mo cresce dinte e serre So mmise e sanna sule superà ! Pecchè pò quanne le superate te siente cchiù vinciute Se sempe ditte ca a natura è cchiù forte e ll’omme Ma pure l’omme quanne se mette riesce a superà . 55
  • 57. - N’Aucielle - Vurria essere n’aucielle pe vulà dinte a chistu ciele accussi bello Pa ammirà ò sole ò juorne è e stelle a sera Vurria essere n’aucielle e primmavera……... Padduràe primme ciure e maggio e primme rose n’fose è e primme girasule Vurria essere n’aucielle sule………… Senza tanti complicazione n’aucielle senza stazione ! N’aucielle libberate a dinta na gabbia cà pè tante anne la tenute Nu passere , nu cardillo o nu canarie piccerillo……….. Nu colombe , nu gabbiane o nu falco cà vene mmane……… N’aucielle solitarie , n’aucielle cà và luntane Ca vede o munne tutto o late e copp Ca nun tene paura de stagione e ddò maletiempe Ca l’affronta cu tanta curaggie e pure cu nu poco e rraggie……. N’aucielle forse nu poco n’cazzate ca pè tante anne nun se liberate N’aucielle do meridione ca cantanne da a matina a sera ammesscole vierne e primavera…….. N’aucielle ca primma o poi sempe se stanca e abbandunannese dinte o vole E scelle se spezz e n’terre pò se trova……… N’aucielle cà ffà o covo……..se riproduce e ffà e figlie N’aucielle ca a famiglia ! A copp e rame e ll’albere spezzate chist’aucielle s’abboccarrà E piglianne o volo a terra po subbete n’ciele se truvarrà Cupierte dè nuvole e accumpagnate a nu sciosce e viente e viagge suoje se farrà E po’ a fine quanne proprio se sarrà stancate allora diciarrà ? U madonna pe quant’anne me so mise a vulà……….. Mo è fernute famme arrepusà. 56
  • 58. - C’ammine C’ammine - C’ammine c’ammine Aizze ll’uocchie e c’ammine Comme e strane stò cammenanne e cù sta cape stò pensanne… Stò pensanne stò cammenanne Mentre c’ammine vulesse tenè a ttè vicino Ma vicino nun te tengo e sule sule ne risente………. Quanta juorne ca a famiglia è ò passato cu sti figlie……. Era bello tutte cose pure ò munne addurava e rose Tu sempe vicino a mme e je sempe vicino a ttè…………. Ma moò che succiesse ? Che state……..? Pecchè ce simme lassate ? Cè sta na ragione ? dammelle a mutivazione ! Core stanco core n’grate, core ruosse ma strazziate Strazziate pecchè senza e ttè quasi muorte me stongo a vvedè So triste so cuntente e dinte e suonne je me lamente…………. Forse o ssaccio forse e vvere…….ma je sultante me dispere…….. Me dispere cagne faccia e sule stongo sotto a sta doccia…………. Perfine chistu cuscino ma ditte……….guarda che fatte cretino ……….. 57
  • 59. - A ‘ Vita - Tante anne fà quanne ddio nascette e stu munne criaje Che mane mane pò a mè dicette tiè ! Pigliale dinte e mmane chesta e a toje tappartene Tienile stretta comme a na calamita fanne parte chest’è a vita ! A vita e che bella cosa a inta a vita primme se nasce e po s’arrepose A vita rignante e nu giovane signore A vita pezzentamme e nun povero muorte e famme A vita trascurate e nu barbone abbandunate A vita sempe urdinata e nu guaglione sistemate A vita a fine e semmane pe na povera puttana A vita …………è sempe a vita ! Na vita m’picciose cà tà dato tutte cose doppe cà te si sacrificate tante tante Na vita fatte e stiente e cchiante Na vita felice pe chi parole nun ne dice Na vita abbuffate pe chi ha sempe faticate Na vita asseccate pe chi chine diebbete è addivintate Na vita insomma………..a vita chest’è a vita ! E po a fine quanne proprio tutte e juorne stanne fernenne È sta vita staje abbandunanne Allora te ne accuorge e dice che schifo cheste è state a vita ? Ma ò signore cà stà n’ciele cheste cià’ donate , cheste cià regalate………… E po cià ditte nun à sfruttate nun à perdite………… Vulitele bbène à sta povera vita ! 58
  • 60. - Core sulitarie - Core sulitarie core sulità Nun stà male nun taffaticà Fiermele sti battite fiermele stu tremore Tanto primm o poi sempe ò truove l’ammore O saccio te fà stà male a restà sule Te vene appeccundrì e forse pure a voglia e murì Ma no ! Nun fà accussì dinte a vita sempe se trovane e cose belle Sempe a truov l’anima gemella………….. E cu essa po arigne stu core e te miett a ffà ammore Accussì pure tu a dopp nun te siente cchiù sule comme à chistu core chine e paura………… Accussi pure tu a doppe può campà sicure e vai annanze cà a vita Tante dice ormai aggio truvate l’appiglie aggio truvate a chi mi piglia O core mio è state sempe sulitarie pe isso era comme a na malaria Ca nun se levave a cuolle mà mò cà se levate trionfa o core a vierne e a estate ! 59
  • 61. - Raggio e sole - Che raggio e sole madò che raggio e sole cà si pè mmè ! Si a cosa cchiu bella e te vengo a vvedè ! Si comme ò mare a primma matina Si comme ò sole quanne tramonta a sera tu si cà si vvera ! Da quanne te n’cuntraje tutte e stelle pò me cuntaje E miezze allore nun ce ne steva una comma a ttè ! E’ strano ma era overe, sule tu ive a stella cchiù sincera Comma a nu paravise ma senza zuoccole e cammisa N’anema pulita na luce ca te dà a vita ! Nu sole e nu dimane n’alba nove pè quanta juorne venaranne Je cu tte tutte ll’anne Accussì me sunnave e accussì me sonne ancora Simmo ingenue simme pulite nun tenimme peccate………. Chesta è a cosa cchiù bella dà a vita ! 60
  • 62. - Omme pendute - Me sò pentute me sò perdute Doppe tutto chella caggia fatto taggia tradute Me dispiace songo nun n’zalanute Tu me arapute e porte e je l’aggio chiuse Nun me mierete , nun te serve je nun sò niente sò sule terra Terra vecchia e sporca , terra maledetta e avvelenate Terra e uno cà nu se perdunate………… Stu dulore taggia date e na fiamma a dinte t’aggia appicciate Mò tiene stu fuoco n’cuorpo e chi all’improvviso è state pugnalate Ma comm è ? nun te si mmedecate ? Strana addulurate me cercate me cercate…………. E je a te mè nè sò fujute Chisà nun taggia accettate forse è pecchè n’cuorpe a mmè Già me steve e te tradè Allora pure si te porte quatte scuse nun serve ormai è cchiuse ! Me faceva assaje piacere però si tu a mmè me perdunave Ma nu t’accette me sente n’colpa E cu sti colpe ca tengo n’cuorpe vago annanze e a reto dint à nà stanza Fumanne sigarette è senza nà speranza…… Ma tante uommene avranno tradito E je nu sò quindi l’unico marito Pè muggliere si certo è nu dispiacere………. Soprattutto si po s’anna sentì femmene divorziate doppe tante anne cà sò spusate Ma mò cà e tiempe sò cagniate ognuno tene a ciorta soje E si o passato mio se ne fujute resto sule je l’omme pendute ! 61
  • 63. - Nu surdate napulitane – Nu surdate napulitane sta partenne che valige mmane napule ò suoje sta lassanne e nu ciele nuove se stà aspettanne à mamma soje sta lassanne e dinte à stu trene se ne sta jenne S’avvicina na vita nova pè stu guaglione strane e core nu guaglione cà semp è state chiuse e garbate ma mò taspette taspette chistu surdate! A patria o ssaje A patrie và rispettate ! L’ unica dimora ca tenive à lasse e te nè vaje jenne n’contre à nu future nuovo cù tanti speranze e tanta guaje jittanne fore e cose vecchie, o passate cà a famiglia e à chi forse dinte o core suoje t’ astrignute comma à nu figlio mò abbracciate à stu generale abbraciale no vulè male ! fattelle comme pate e comme amico pecchè a dopp te pò servì pè tè dà e grate e chesta divisa………….. accussì quanta tà miette te sientarraje nu signore veramante n ‘omme d’onore n’omme cà a dinte a caserma era o cchliù rispettate ò cchiù stimate ! N’anne e botta o saccie è pesante pò essere na lotta ma stanne ca a cumpagnia e pigliannele in allegria passane e mise e te truove a via ! e viste manco e nonne so passate i’ unica ammiria erane e grate! sti stemme cà tiene n ‘cuolle cà cù tanta sacrifice tè conquistate stà divisa abbuttunate , stu cappielle belle n’casate mò si cà sì surdate ! pure o vesuvie ta n’cuntrate, ta stise e mmane e ha ditte cià finalmente si turnate ? surdate napulitane ! 62
  • 64. - O’ Mare e sera - O’ mare e sera madò je c’atmosfera O mare e sera che bella cosa……..pare a natura cà s’arrepose E’ sempe belle nun cè stà niente a fà quanne dinte a nu ciele scure scure te stienne e te miette a pensà ! A sabbia a truove toste e n’fose ma te vene o stesso a voglia dà tuccà Comme so belle chesti onnde e sera parene quase ca spruzzane n’ciele e po tornane n’terra sò ancora cchiù belle…………. E sera vicino o mare nisciuna anema c’iaccumpare nu fuoco però già ò vego appicciate pecchè pò a sotte C’hanna fà ammore duje viecchie nnamurate aumentane a legna, aumentane stu fuoco affinche’ tutta a nuttate reste bella llummenata E fine e quanne schiare matine se degnene e vase edde grattine O’ mare e sera se sape e sempe nata cosa ! Pecchè nisciune te dà fastidio, nisciune tè dìce e ccose staje sultante tu cà parlanne cu stu mare te sfuoghe e nun te siente cchiù male je pure tanti pensiere ce faccio vicino o mare Pecchè è bello me fa cumpagnia e ò rummore è llonne ca s’accavallane e ancore cchiù speciale si è nu mare e temporale………… ma tante però te ne ja sule fujì pecchè a paura è essere acchiappate a chesti onne meravigliate te fa venì e brivide n’cuolle e a paura da nuttate O mare e sere che tavola stese ! pe nu disperate e comma a na corda appese addò sadda sule menà ! pè e nnamurate invece chest’acqua schizzate co scure dà nuttate signfica ammore e carnalità , pè piscature invece nun è tanta sazietà pecchè ò mare e tranquille e sere e pure e pisce s’addormene e nun se fanne acchiappà ! sulamente si è mare agitate allora se po piscà ! pecchè ddoje anguille se vottane a zumbà o mare e sera je ò stong semp a pensà soprattutto quanne a vierne o lassane sule e senza pietà O’ mare e sera…………. je c’atmosfera . 63
  • 65. - Cchiu’ luntane a te - Cchiù luntane a tè possibilmente pè nun te vedè Me sfasteriate me illuse sulamente e je a appriesse a tè ce sto sule perdenne a mente vulesse cagnia vita vulesse sta vicino a chi mai aggia avute vicino Ma mo teng a tè cà me dispiere e me faje sta male me puorte dulore e m’adduorme chistu core Cchiù luntane voglie stà ! cchiù luntane pè nu poco e tiempe cchiù luntane cù tutte e stiente ! Pecchè alluntananneme a tè sule accussi forse addivente omme veramente e me sente indipendente l ‘ammore tuoje nun me basta cchiù ! e carezze ? addò stanne cchiù ? Si pure l’uocchie tuoie chiagnene e se disperane je nun ce posse fa niente cchiù m’ alluntane e te lasse Cchiù luntane a tè voglìe riflettere voglie vedè Voglio capì e cose do munne e me voglìe scurdà e te L’ammore tuoje nun era ammore overe primme me tradive e po me vulive bene Disprezzanne l’ ammore mio e tutte o rieste pe miezz a via Cchiu luntane jà che ffà ? Pò a dopp te veng a piglià ! te raccont e chell c’aggiu pensate edde chelle ca stong a pensà ! Te lasse pure a tè na decisione ognune l’adda esprimere chest’ opinione Si nun simme tale e qquale che fa ? ce stai male ? Nu truove tante e aneme gemelle e forse a truove pure cchiu bella Cchiu bella e mme cchiu bella pe tte…………. 64
  • 66. - Tu - Si comm all’ acqua ca scenne a dinte a stu puzzo Si pure si pulita Si tu l’anema e chesta vita Accumpagneme famme felice Famme senti n’ciele chella ca se dice Famme tuccà e stelle cu sti mmane Famme pensà ò dimane…… Te voglio bene si a vita mia E sule cu ttè me passe st’ appeccundria E juorne ca venene so tutte e stesse Ma je nun me o faccie o core fesso! So cuntento so felice si saccio n’ciele chelle ca se dice Nun me ne vago nun me ne sto ghienne ! Ma sempe ò truove à chi và fujenne Comme aggio fujiute je pe tante anne , aspettanne aspettanne………… Sò e verse e chistu core ca ne stanne parlanne e stanne dicenne e stanne dicenne riferito a quacche d’uno scorre sta poesia ma che monotonia ! Sta penna ca scrive mmane chisà si me porte luntane ? Luntane chisà assaje nun suspirà maje …………. 65
  • 67. - Stà rosa n’fose - Stà rosa nfose a tengo ancora astipate sta dinte e capille tuoje pare nà stella allumenate Stà rosa se n ‘fose pecchè proprio chillu juorne steve chiuvenne faceve fridde e tutte e rose se stevene n’funnenne Je là per là te nè dett una mmane! me pensave ca era a cchiù asciutte mentre invece era n’fose pecchè chisti uocchie dè tuoje tenennela dinte e mmane e guardannela a vicino à stevene n’funnenne Stà rosa n’fose che dispiacere Pare na rosa e carnevale nà rosa cà nun vale ! invece valeva chillu juorne e valìve pure tu ! pecchè me stive vicino E assieme, sott a chell’ acqua a levaime à dinte a chillu giardino…….. 66
  • 68. - Lirica alla luna ( E jurnate ) - Juorne ca nun passane Sò triste sò amaruse te fanne sentì sule e appecuntruse cà a miseria e à povertà tanta rrobba se pò sule ammirà ! mentre cò e ricchezze e cù I’ammore hai voglia e degnere core ………. me pare cà e jurnate sò sempe è stesse ciò mettene n ‘culo è cè fanne fesse ò ppane se guadagna a ghiurnate E si nun ce stà poveri nuttate ! Pure tu luna cà staje n’cielò Si sempe a stessa Je ccu tte tante naggia fatte e prumesse ogni serata taggio guardata……….. Cu ll’uocchie chiuse taggio parlato Mo je e tte nun parlamme cchiù ! pecchè chistu ciele nun è cchiù bblù ! Nun è cchiù o ciele e chelli nuttate……… Quanne assieme avimme parlate………. Dimme tù luna anvicchiate ma chedè nun te siente cchiù vizziggiate ? Ah….forse aggio capito pruove tanto dulore pecchè stu scuro Cà tè stà attuorne te fà senti sola ! Ma piense……..e jurnate so triste pure pe mmè ! E vulesse sta je n’ciele pè te vedè a te e conducere sta vita n’copp a chesta munnezza e terra Addò niente ce jesce e niente ce nasce ! Cià ! luna mia Pure stavota stà penna dà mia tà scritto nà poesia……………. Te tengo dinte o core nun sta cchiù’ annascuse ! Tanto e te chi è c’abbuse ? So je ? no no ! E’ sultante stu ciele allargate ca pe tanta anne t’accumpagnate……… 67
  • 69. - Mamma mia – ( Dedicata Alla mamma di un amico ) Mammà ! mamma mia mamma mia e che malincunia Sti dduje anne che distanza Che paura inte a stà stanza! ah mammà mamma mia! mò e stu figlio do tuoie ca tte stà parlanne Te stà d’anne ò core mmane cu sti parole Cu stì quatte parole………… Pecchè si rimaste na mamme senza prole Senza prole e senza marito che disgrazzia chesta vita! Tutti sti figlie cà cù affetto te si cresciute T’anne astrignute e se ne sò jute Ma piense mammà ? Piense ca n’ copp a sta terra sule sule nun se pò restà Je invece ce stò restanne ! Ma me stò m’pugnanno……….. Me manco tu, me manco forse ancora chist’ affette dò tuoje Cà ppè trent’ anne aggio tenute Ma nò ! che cose ? Mò basta è fernute! je song n’omme e tu na mamma ! E tu ? Si ttù ! a mamma e chiste omme, e chiste omme asciute a dinte a sti vicule oscure senza future pe cercà na vita nova addò manco o mare se trova Ma je già guardanne nu juorne nuove È comme si vedesse a ttè ! è comme si te vedesse semp nu poco stanca e affaticate è dinte a chesta casa addò’ simme state assieme! l‘unica cosa ca ne jesce è ò bbene ! ò bbene tra me e tè ò bbene cà nisciune pò cape’ l’ ammore e na mamma pe nu figlio l’ ammore e stu figlio pè stà mamma cià mammà fatte arricurdà comme je marricorde e ttè accussì me parene mill’ anne e t’avvedè…… 68
  • 70. - A Vita e chi stà male - Vita e chi sta male nun te suppuorte faje dulore Faje sta male pure a stù core Comme si strane comme si triste Me crire me pare nu cristo ! appriesse a ttè je stò murenne appriesse a ttè je stò suffrenne Vita e chi sta male nun me parle nun risponne ha perso tutta a voce Nun tene cchiù parole ……..E’ stanca e sola Vita e chi stà male una sola e a destinazzione P’ascì à dinto à stà priggione……….. Vita e chi sta male Se scrive dinte a nu libbro Se racconte a voce aperta Se sonne se suspire A vita e chi sta male tene tanti cumbinazzione Ma una sola è a raggione……………. Vita e chi sta male fa suffrì amaramente E fa murì allegramente……………. Pecchè sule quanne staje murenne Sta vita se fà lìggera è scumparisce E pure tù cchiù nun patisce………….. 69
  • 71. - Sonne pè sunnà - Sonne pe sunnà Dorme ppè ddurmì qualè o sentiero e chesta via ? Anema bella , anema mia Me crire so rimaste sule je ! E sunnanne dinte à stù suonne me sente vinte me sente cuntente………….. Comme a nu cristo libberate Sti catene ormai llevate…………. Comme è bello chistu suonne , comme è bello……… Ma stò sunnanne ? ò stò veglianne ? O forse pè stanchezza me stongo addubbechianne ? Sonne pè sunnà’ penso pè pensà’ Pecchè chisti suonne sò accussì curte ? Me dispiace comme è brutto………je vulesse cà nun fernessene maje Ma purtroppo vene a matina è lascio stu cuscino Sonne pè sunnà suspire pè suspirà Affinchè o sole a dinte e nuvole sa aizz e me vene a scetà ! 70
  • 72. - Cchiante sulitario - Sto chiagnenne sto suffrenne E dinte a sti mmane e stò verennne Stanne scennenne, stanne scennenne song lacreme triste cà stanne venenn.... e nu chiante sulitario cà stò facenne pecchè sule sule me stò pentenne Me stò pentenne me stò pentenne e cu stu chiante ò stò capenne stà fernenne stà fernenne nat ‘anne sta fernenne cchiu gruoss me sto facenne e amaramente sto chiagnenne e sulìtarie comm a mmè nun tenene ò pecchè Sulitario pecchè sò semp state accussì e quase quase me vene a voglia e murì chiagne chiagne cà fà bbene te sfuoghe per lo meno ma stu chiante a tene nà raggione ? a tene à soluzione ? o forse comma à nu cane senza o padrone sto chiagnenn ppè disperazione ? No ! nun ce crere non nun è overo e sultante ca faccia a vita e na galera allora chiuse inte a n’angulille e co e mmane sott à panza stu chiante se ffà à lagnanza Fine e quanne nun se sape Stu chiante nun tene orario E cchiante sulitario. 71
  • 73. - Sienteme nennè - Sienteme nennè Je te stò guardanne ,te stò pensanne………… Sienteme pecchè je te stò sentenne Guarda nennè…….guarda Guarda stu munne comme è bello Ma nò ? tu mò staje nascenne ? O saccio vide tutte scuro ll’oco dinte…….. Ma tra poco sta mamma sta mamma jesce incinta Parturisce e pure tu cchiù nun patisce Tra poco aizze lluocchie ò ciele E ddice famme vedè a luce ca mò sò nnate ! Nun è stato nu partero sbagliato………… Stò nascenne ! stò nascenne ! E cu sti strille o state capenne…………. Astrignitela dinte a chesti bbraccia Mieddece e pariente facitele l’attiente……… Jamme tagliatele chistu curdone mò è nata mò è felice E cu chesti parole sape chella ca ddice ! Sienteme nennè comme je aggio n’tise a ttè. 72
  • 74. - Parol’amare - Poveru guaglione poveru a ttè Che disgrazzia a te vedè Me fai sta male me faje sta in pena Me dispiace e sti ccatene ! Ma comm’è ? comme è stato ? Chi è cà tà cundannate ? E’ brutta chesta galera è brutta Pecchè perfine l’anema t’addiventa nera Vulisse senti a libbertà vulisse sentì chell’addore E me fà male o core allo pensà Chell’addore ca nun e maje sentute Pecchè pè disgrazzia te si pentute………… Songo amare sti parole songo amare ma venene dò core Me dispiace me rammarica sta situazzione Ma che vuò ffà chi cumanne è ò padrone ! Già ò viente ò stò sentenne me sta sciuscianne Me sta tuccanne e je chiuse inte a chesti cancelle ò stò ammiranne………… Te prego madonna mia famme ascì ! famme ascì ! Famme almeno je a vasà e pariente mie C’appecundri’ c’appecundri……….. Me manca a casa mia……………… Sule lettere nè sto scrivenne è n’coppe a chesta carta je sto chiagnenne A stò n’funnenne , à stò n’funnenne………. Comme faccio mò all’asciuttà ? quacche cosa ciadda stà ! Je nun trovo chiu raggione je voglio a libberazione………. Ma o baffone è o baffone……..nun m’arape stà priggione E fino all’ultima agonia je me chiagne sta vita dà mia……….. Chiuse dinte a sti cancelle senza pate , senza amico…….. Comme è triste chesta vita…………………. 73
  • 75. - O ’ Treno de culure - Stò viaggianne ! stò viaggianne E dinte a chistu trene mè nè stò ghienne Quanti ccose cà stò vedenne Madò quanti ccose. Me pare tutto me pare niente Ma stu trene arrassumiglia a n’arcobaleno ! Chistu viaggie tene tanta culure E’ bell pecchè je è vego è nun me metto paura Ma chisà ? chisà ? Chisà stù trene addò me porte ? Ce sta na stazione ? je nun crede , nun tengo ragione Ma o stò sentenne chistu viaggie E’ vicino ! vicino a mmè ! Dinti a chisti vagone nun ce stanne tanti persone E’ strano è comme si fosse partute pè ghì luntane Addò sò ghiute ? addò sò ghiute ? Pecchè se ne so fujute ? Ma che dico ? che sto dicenne e persone ce stanno e sto vedenne ! E assieme a mmè stanne partenne. Chesti persone però nun tenene facce , nun tenene uocchie , nun tenene capille Ma sule l’essenza dà a vita cà brilla Songo aneme , songo aneme trasparente cà però me stanne vicino e me fanne cumpagnia ogni anema rappresenta nu culore ! chi è bianca , chi è rossa , chi è nera tutte quante so state persone , tutte quante hanno viaggiate dinte a chisti vagone ma chistu trene ca nun tene stazione addò e porte a sti persone ? saccio sule na cosa e nun me mette paura pecchè chisto è o treno de culure. 74
  • 76. - O’ Munne - O’ munne cià date na sorte à chi è longa à cchi è strett à chi è corta poco ! poco basta ma nun facimmene una pasta O’ munne pò essere tanti culure ò cchiu bianco ò cchiu russe e ò cchiu scure je ancora e stongo a vvedè pecchè uno sule uno tra tutte e tre e chille ca me serve a mmè ! O’ munne e a natura ca se tocca se vede e se sente o munne tene tanti sembianze ognune e chesta e nà via ognune è cheste pò essere à strada mia ma je no ! nun me stanco nun me affatico pecchè’ saccio chella ca dico Siente ! siente chelle cà tè stò dicenne je ne parle pecchè ò stò vedenne ma quale munne a nuje ciappartene ? si pò è sule sangue ca scorre dinte e vvene ? quale munne ce sustene qualle munne crede a mmè ? Nun ò saccio voglio avvedè ! 75
  • 77. - O’ Vulcane - Ogni anne tutte e napulitane stamme a pregà Cò e mmane mmane Nuje tenimme ò vulcane ! tenimme ò vulcane ! E quanne chillu diciannove e settembre Ricorre la festa di San Gennaro Nuje ce facimme o sang amare ! Aspettamme tutte quante ca se scuaglie chillu sang Ca avimma chella grazzia Pecchè ogni anne o passamme cu pacienza e strazzie Pacienza strazzie e illusione Pecchè nun sia mai ddje venesse n’eruzzione C’amma ffà che facimme Nuje napulitane ormai temimme Tenimme appaura pecchè napule addiventa scura Cenere lapille scosse e terramote E na parola chella napule s’arrevota Altro che piani di evacuazzione Ca ce facimme sotte into o cazone Tutti sti viculille e chistu paese ppe ll’evacuà Nun basta nu mese Sta venenne n’eruzione Sta venenne n’eruzione Ormai e triste a situazione ! Pompei Torre del Greco Ercolano Già na vvota s’anne n’tise e tremmà e mmane E mmane ma pure a terra Ca che scosse ffà nà guerra Stà bbuone campamme sicure O vulcane sta tutto o scure Chistu vesuvie sta durmenne E nun penz a se scetà dò suonne ! E si proprio se scetasse tutta napule che fine facesse ? Ppe dinte a sti pprete stampate po stesse Già na vvota e dimaste dint a storia 76
  • 78. Stu fenomene c’appartene a natura E nu probbleme ruosse ma nun cè mette appaura Pecchè alla fin dei conti nuje Dinte a sti terre cè simme nnate Cè simme crisciute E maje na vvota ne simme fujute ! E pecchè maje avessema fujì ? Ppe neruzione ca putessa vvenì ? Ma nò ? che ccosa ? nuje ce stamme dinte a sti paese Cchiu vicine e cchiu luntane Pecchè alla fine è sultante nu vulcane. 77
  • 79. - A’ Pazzaria – ( La Malattia Mentale ) Tutte e juorne stà capa dà mia se sfrene cà sfrennesia E pazze e malate ò e sultanta na capa ca nun è state aiutate ? Povera mente poveri cervelle Na vota je comme era belle A studià sempe co e libbre apierte mmane dalla storia al corpo umano Mamma mia quanti materie mammia quanti sette e quanti otto ! Comm era bella chillu cappotto ! Chillu cappotte ca addivintave na punizione quanne pe troppi voti je era nu secchione Ma ormai l’ anne e scola so passate Che ce penzamme ormai ce simme invecchiate Ormai nuje simme asciute pazze Né tu a chi vuo rompere o cazz ? Simme pazze embe e che ffà ? Facitece passà assieme a pazzaria o surrise e l’alleria ! Pecchè forse pè tante anne nuje n’avimme maje rerute Ma sultante chiagniute ! Forse pecchè nuje pe tante anne crerenne e essere poveri cretini N’avimme n’fuse e sti cuscine L’avimme n’fuse ma pò se sò asciuttatte Pecchè assieme a mamma e papà nuje avimma parlato. Avimma parlate avimme chiarite Amme ritte pure basta cu sti llite Nuje ca simme e figlie vuoste nun ne putimme cchiù ! Facitele ppe nuje facitele ppe giesù ! Basta cu sti lite basta appicecate Pate e mmamme se song divorziate Se so divorziate se so rimesse assieme Pecchè sotte sotte pure llore ce vulevene bbene Ma mo ca nuje figlie cchiu dinte a casa nun ce stamme O rieste de mise comme e passamme ? Rimanimme miezza a via Ca a capa nosta e cu chesta pazzaria…………….. 78
  • 80. - Simme Guagliune – ( Dedicata A tutti i Ragazzi con Disturbi Psichiatrici ) Simme guagliune ne simme tante no sule uno Simme filo e currente Simme alta tensione Nuje pirciò pigliamme sta pensione Ma che dico ? Che sto dicenne… U’ maronna e cerevelle se ne stanne jenne A mia ? No chelli e tutte quante cà sotte sotte ne simme tanta Ma è belle a essere pazze è belle a essere allere Pecchè pò alla fine Simme guagliune serie Depressione , solitudine , appecundria Ma tu che dice Je aggia sta miezz’a via ! Aggia stà miezz’ all’ate Pecchè nun song n’emarginate ! Mieddece , scienzate a nuje nisciune c’aiutate e dda a matina fino e a sera c’avimma magnià e sorde do ministere. Simme guagliune , ne simme tante dint a na stanza ne facimme tante comma è brutta sta galera ma a quanne dinte o centro me ne so gghiute je pure ne song asciute pazziamme , redimme facimme e pazze ? cchiu’ pazz e primme ! C’iannamuramme , C’iannascunnimme Ma ò core m’piette nuje ò tenimme E gruosse e gruosse assaje E cu isse ce scansamme e guaje. 79
  • 81. Cara italia , caro paese C’amma ffà…. Nuje simme nu popole e persone offese Offese , ferite a dinte Ma cca fora facimme tante n’terra a na strada N’copp e cartune No ! Nun simme fatte ppe ffà e barbune Simma sole guagliune Simma tanta guagliune…………… 80
  • 82. - Pullecenella - Salve a tutti sò pullecenella Sò chella mariunetta ca a maschera nera Cà chiagne racconta ma è sempe allera Cu stu vestite bbianco n’cuolle e cu stu cappuccio bbianco n’capo Tutta napule ormai me sape ! Canto ballo faccie e tarantelle E pe tutta sta ggente so sempe pullecenella ! Songo na maschera e carnevale Na mariunetta nu burattino ma nun faccio o manichino ! Chi mi imita e me vvò bbene Cu stu vestite n’cuolle pure isse vene Vene se presenta balla e canta Pe dinte a sti ristorante Che bell che bell è arrivate pullecenella E pe tutte e quartiere e ppe tutte e riune Nun s’annasconna cchiu nisciune Pullecenè ? pullecenè ? Chedè ? chedè ? Faccie ridere ! faccie pazzià ! Faccie scurdà a napule chella ca stamme a passà Dalle na mane a tutti sti napulitane Cagniala faccia cagniale culore A chistu paese ca tene e bell o core Nu core ruosse assaje Ca ce porta a scanzà e guaje A ddà na mane all’ate Pecchè pure tu pullecenè ce aiutate Ce aiutate ce fatte cumpagnia Ce purtate o surrise e ll’alleria Ogne napulitane o tene a dinte ma tu cu sta maschera Ormai ce vinte Pullecenella mio pullecenella e tutte quante Tuorne nata vota assieme a sta ggente A sta ggente e a stu paese Ca te crede sempe e nun ta maje offese. 81
  • 83. - Nennille – ( Dedicata Ad Andrea il mio Primo Nipote ) Si nnato comme si bellille tiene e capille scure e si piccerille Quanta gioia ....quanta agonia era nu juorne e ll'epifania quann' all'improvvise e ddiece a matina s'aizzane strille pe tutto o quartine è nate ! è nate ! venitele avvedè tene ll'uocchie azzurre e se chiamma andrè Andrea Barbato chiste è o nomme ca t'hanno dato si o figlie e n'operaio ca comme pate ha deciso e passà stu guaje è nate o nennille ...è nate o nennille è nepoteme o piccerille chistu nomme ca tiene e t'appartene a nu giurnalista famose po pruvene Papà e mammà t'hanno date chistu nomme pecchè nu juorne tu sarraje n'omme ! n'omme illustre e importante a stima e tutte sti pariente Crisce , cammina miettele sti riente famme senti e primme parole e primme lamentielle strille cchiù forte strill ca si bello si belle quanne chiagne si belle quanne rire si a fine do munne ma ancora nun ce crire Quanta strada ca tiene annanze quanta strada ma che te ne fotte ormaje si asciute a dint a sta panze ll'addinte tutte o scuro chiagnive e te mettive appaura ma mò ca a luce do sole e viste e ritte famme sosere ca sò n'siste so n'siste so sfaccemuse songo o figlie e na coppia ca tutte cia refuse c’ha refuse e c'ha regalate pe stu nennille ca mo e nnate Crescitele ratele allegria facitele capi comme è bella a vita e comme è belle a sta miezz' a via Box , girelle e carruzzine e primme passe e muove tu bambino fino a quanna po vene a notte e dinte a sta culla te faje sotte te faje sotte e cupertelle addurmi belle belle Buonanotte e sogni d'oro statte sempe assieme a lloro. 82
  • 84. - Ragazzi del Centro – ( Dedicata a Tutti i Ragazzi del Centro Giovani Telemaco ) Noi ragazzi , ragazzi del centro siamo chiusi , chiusi qua dentro ! Ma fuori il mondo, il mondo ci aspetta ed a noi regala una fetta ! Ragazzi del centro , ragazzi qua dentro ragazzi chiusi con tristi musi Ragazzi ovunque , ragazzi comunque ragazzi che non hanno una strada Ragazzi che ce l’hanno una strada Ragazzi con uno strano destino Ragazzi spezzati nel cammino. Ragazzi che amano qualcosa Ragazzi ai quali doniamo una rosa Ragazzi fuori ragazzi dentro Ragazzi comunque con un gran talento Talento , amore , e fantasia Per questi ragazzi che non hanno una via Siamo noi ragazzi del centro , che cerchiamo cerchiamo qua dentro cerchiamo l’amore Cerchiamo il colore , il colore che ci illumini il colore del fato ! Ragazzi presi , ragazzi arresi , ragazzi delusi , ragazzi illusi Quanti ragazzi qua rinchiusi provano rabbia , gioia , e tormento ma i ragazzi , i ragazzi del centro Loro si ce l’hanno un momento Un momento in cui anche e solo per mezz’ora il proprio sogno si corona Si corona , si avvera e il passato vecchio sfiora Passato vecchio , abbandonato Di un destino ormai spezzato ma spezzato solo fuori no qui dentro ai nostri cuori Ragazzi del centro ragazzi qua dentro che attendono tutti il proprio momento sperate , sognate la nostra non e solo un illusione ma e il talento di un artista di cui si ha gia la visione . 83
  • 85. - Triste Commemorazione – ( La Festa Dei Defunti ) Triste commemorazione Ogn’anne se compie chesta azione E a nuje defunte cà stamme sotte terra e pariente nuoste ce venene a truvà c’iappicciane dduje lumine ce dicene ddoje preghiere ma tante ccà ssotto ccà ssotte chi ce vere gloria al padre requie materne ma a nuje chi ce aizz a rint a chiste inferno ? Simme aneme sporche simme anema cattive simme muorte ca sotte terra ce magniamme pure e vive ma ccà sotte tutte n’fuse e cunsumate addivintamme comme e a llota n’cartucciate venite , venite , venitece a pregà tante vuje n’copp a sta terra che tenite a ffà nuje per lo meno ccà sotte na vota muorte facimme e muorte a vita ! E bene o male na dimora fissa a tenimma ate c’affitte e pigione e casa ccà sotte manco na luce ce trasa e nemmene o sole a primma matina riuscimme all’ammirà ma tante mò, mò ca parlamme a ffà so sule e cuorpe cca stanne llà e tutto o rieste ? chisà addò và ? Ma certe mo me ricorde inferno , purgatorio e paravise ogni anema primma e muri riceve chist’avvise simme aneme cattive vabbuò ce ne jamme all’inferno simme aneme pulite ce ne jamme m’paravise e si fosseme aneme pentute quale fosse o destine e sta vita ca se stute ? Ma comme esiste o purgatorio ? addò passamme o rieste da a vita a scuntà peccate ca già sapite triste commemorazione , felice azione ogni crestiane va e prega co e mmane mmane sotte sotte già s’aspetta o dimane ma sotte sotte si ce venene a pregà 84
  • 86. e pecchè forse chesta vita a vulessena cagnià preghiamo i nostri cari facciamo pianti amari sentite condoglianze jamme apparatece dinte a sti stanze Se dice e se sempe ditte ca e muorte sanno tutte cose e allora chistu munne e chistu destine comma vanne a fferni ? si e vere ca nuje n’ciele tutte cose sapimme vuje n’copp a sta terra pecchè ce chiagnite ? lassate je lassate stà pigliatela chesta vita comme vvà pecchè tante po alla fine nuje stamme llà e sempe meglie ca a sta ccà. 85
  • 87. - Trene - Trene cà cammina cà corre ma nun frene Trene cà và chiane cà corre Trene cà comunque n’copp a sti binarie scorre O’ trene e na vita , O’ Trene e dimane O trene ca ognune sò sonne dinte e mmane Trene ca viaggia fa tanti stazione Nu trene ca cumanna ma nun tene o padrone Nu trene senza autista Nu trene ca và in pista Treni a motore, treni a vapore Ognune e llore rispecchia nu culore Treno mio ! treno mio ! Addò me staje purtanne miezz a na via ? Simme tanti viaggiatori a bordo e chistu trene Ca corre corre ma nun frene Nun sia mai ddje ! E si stu trene frenasse che fine facesse po je ? No ma e trene so fatte ppe correre Hanna sempe je luntane e n’copp n’copp a sti binarie Fujene cchiu veloce ddò viente Cchiu veloce e ll’ aria E ll’aria ca respiramme quanne dinte a chistu trene Stamme fujenne Trene và puortame luntane Dille a tutte quante chella ca e visto e chella ca ssaje Pecchè alla fine tu e cunusce chisti guaje Ah trene trene bello Je pure vulesse essere e fierre comma a tte Veloce a nun tenè paura e niente Nu trene dde bbuone e dde malamente Nu trene cu tanta gente Trene furastiere Trene guerriero Nu trene ca però nun va a tiempe cu ll’orarie Nun fa stop nun fa fermate Isse sule o ssape addò ma purtate ! Ma purtate ! ma raccontate ! Ma fatte capi comme e bello o juorne e comme e bella a nuttata ! Pechè alla fine dinte a chistu trene c’iaggie viaggiate Aggia viste aggia sapute Aggia pure vistu stu trene ca mentre cammine po se stute Camma ffà che facimme Cammenamme ah si nò o perdimme………………. 86
  • 88. - Cerevella Annamurate - ( Dedicata a Caterina ) Cerevella pazze Cerevella annamurate Cervella e na guaglione ca a poco se lassate Povera figliola Povera ddje Mi ha credere na mane cia desse pure je Doppe quatte anne fatte ammore Se distrugge tutte cose Tutte cose assieme o viente Addiventa niente , sultante niente Ma o core mpiette ca t’appartene Isse o ssape chella cà vvene Isse o ssape figliola mia Nun se po asci a’mpazzi ? Pe nu viecchie nnamurate Pe ne na storia ormaje fernute Ma tu a che piense ? fatte na resate ! A vita e bella e nun ta condannate ! Cerevella pazze cerevella annamurate Cerevella a na guagliona trist e desolate Ce perse , ce perse o fiate A alla fine che ce ricavate ? Siente a mme truovate a nate E na da auriense a chesta cerevella nn’ammurate Che ta fatte asci pazz nuttate a copp nuttate ! Sienteme falle pure sti pazzaria Pecche po alla fine Ne simme tante miezz a via Ma arricuordate ! Pe ogni storia ca fernesce N’albero nuovo cresce Na stella n’ciele jesce e nu figlio nuovo nasce Cerevella pazze Cerevella annamurate E vista ca t’aggia raccuntate Jamme bella fatte na resata ! !!! 87
  • 89. - Munnezza - (Dedicata Alla Drammatica Vicenda Dei Rifiuti a Napoli ) Ce jettene ccà ffora , ccà nterra o addirittura appise a nu balcone Simme vetre , simme carta tutte cose dinte a stu bidone Che peccate ! che cazzimma ! nuje na morte nun a tenimme Comme stamme accussi rimanimme ma cchiu passe o tiempe e chhiu ce n’fracetamme Buste e munnezza rifiute ingombranti ccà a napule ne simme tanta Ma che fine hanno fatte e spazzine addò stanne cchiu e netturbine ? Che peccate, che cazzimma songa na busta ca ffà a calimma A vierne nun puzz assaje ma a comme vene a staggione poveri persone Nisciune ccchiu s’affaccia a sti balconi Sò munnezza , sò spazzatura simme e rifiute e na vita ca dura Ce raccogliene ci’ammucchiejene o addirittura ce m’pacchettane ma po alla fine Ma po alla fine nun ce jet tana ! O ssaje ca putesseme addivintà cenere o ssaje ca putessema addivintà currente e allora Che facimme ppe tramente …….niente Ammucchiate n’terra a sti strada nuje ce facimme sfrantummate Diventamme cchiu spazzatura e primme Ce stanne e rifute ! ce stanne e rifiute ! Azz ma cca nisciune chiede aiuto ! e ppe strada e po paese Diventamme comma a n’arnese ca porte peste, tunmure e malattia Ma camma ffà a colpa e a nosta se ce lassane miezz a via ? Simme sule munnezz simme sule spazzatura Simme e rifiute e na vita ca ddura ! 88
  • 90. - A Psichiatria - ( Il mio percorso farmacologico) Ddiec’ianne sò passate E pure je nun me sente cchiu malate Quanta ostacole càggia sorpassate Inizziaje tutte cose ddiece anne ffà. Chillu brutte duimilaettrè Tàrricuorde tu stive annanze a mme E mentre chillu duttore steve lla a scrivere a primma ricetta Je n’cuorpe a mme diceve mò si ca me jette Mò me votte cu chesta mmedecina A ffà a vita e na latrina. Anne passate agghiottere pasticche compresse E chelli gocce sempe e stesse Mò chi song ? nun m’arricorde cchiù ? O ssaje chella era a meglia giuventù ? E mò chi sa gode cchiù ! Je nun so pazze cheste e vvere mo to dico Mò ca so sincere Quant’anne da vita mia c’aggia spise p’asci A dinte a sta cazzo e malatia Ca se chiamme psichiatria. Tutte e mieddece mò dicene cà stò bbuone Me guardane e so cuntente E mò je pure a notte nun chiagne cchiù E nun me lamente Ma o dulore caggia sufferte o canusce sule tu Quanti sere quanti appicecate Quanti tavole n’tussecate Mamma mia steve lla Me guardava e me riceve Figlie mije nun fa accussi Ca me faje suffri appriesse a tte Pecchè sotte sotte pure je stongo a ppatè Ma e lacreme e cunosce tutte quante chistu cuscino Quanne tutte e ssere trascinannele sotto a chesta capa O metteve n’terra a nu pavimente Me stenneve e po diceve E nu mumente è sultante nu mumente. 89
  • 91. Primm o poi e truove l’amicizzia e ll’ammore Accussi a fernisce e chiagnere pe ore ed ore Guagliò guagliuncièll Guardate a dinte a stu specchio Guardate ca cu sta faccia e fesso Pure tu nun si cchiu o stesso. Aizzate a terra A terra a stu pavimente A vita toja nun è fernute ancora Ma mò a chi circo ? Mò l’ammore stà cu tte te vene appriesse Nun o perdere nun fa o fesso. 90
  • 92. - Chiane Chiane - Chiane chiane me ne sto jenne E sti mise stanne fujenne O dio o dio santo mo pure l’autunno Viene tutto quanto Mise semplici , mesi n’vernale addò però Je chiagne e ce stongo male Ma che me m’porta Ma che me ne fotte Je stong dint a casa stongo o cupierte O saccio fore a via e fore Tutte cose se sta n’funnenne Tutte e ccose se stanne n’fracetanne Traffico di auto , caos in città Strade allagate ma a nuje chi cio fa ffà ? Chi cio fa ffà e asci a dinte Stammece assieme Appicciammele sti stufe chisti caminette E facimmece a lana comma a quatte vecchietti Jamme ca mò int a niente e comme se fosse niente S’arravogliene e feste e natale Appicciamme e lampetelle Facimme l’abbete sentimmo sti zzampugnare Vigilia , capuranne e triste epifania O vvi lloco stamme nata vota miez a via Se dice e overe doppe natale vene o fridde e vene a famme Ma a nuje che ce mporta ppe tramente Campammo e campanne campanne o ssicuro Appicciamme sti lluce addò tutte e cchiu scure Chiane chiane , sotte pe sotte , dinte pe dinte Nuje ce facimme o nnuoste e vuje ve facite o vvuoste Voce di pubblico voce e tribunale Guardata ccà sta ggente stà male Sta male sta suffrenne pecchè e famme stanne murenne 91
  • 93. E ricchi e puverielle Non cè distinzione simme tutte belle O nobbile , o signore pure isso m’pietto tene o core E cu stu core ca isso tene ccà se votte a ffà o bbene A ffà ò bbene all’ate A tutti gli amici pecchè comme se dice Chi stenne pè primme na mane Co tiempe poi viene ricompensato. Chiane chiane annascuse annascuse je pure accussi ause adopero queste azioni pecchè rint a mme song soluzioni soluzioni pe chi ha fatto male pe chi ha tradite e ppe chi chiane chiane se ne jute rint a chesta vita chiane chiane o ampress ampress a cosa importante e a nun se fa piglià ppe fessi. 92
  • 94. - A Festa e Nu Criature - ( Dedicata al Primo Compleanno di mio nipote Andrea ) A festa e nu criature che e nnato è bellille e tene e capille scure è e piccerille Che bellezza allo vvedè tene già n’anne e se chiamme andrè Eh si ! mo già n’anne è passate quanne nu juorne e ll’epifania Dint a na stanza ma no a mia…. Steve nascenne piccerille piccerille e tutte russe e pelle Comme era belle o pate e a mamma circa n’anne ffà O pigliavane m’braccia so astrignevane dinte e mmane Ma mò nun e cchiu ajere ogge e dimane. E chistu criature cresciute dinte e mmane voste Mò esiste overe nun è apposta Tene già n’anne o primm anne da vita ssoja Speranne long assaje E sperannele pure senza nisciune guaje A festa e nu criature nuje stamme llà e se festeggia pure Se festeggia chistu nepote o primm nepote dint a famiglia mia Ca a purtate gioia e allegria O primme compleanno o primme anne a primma festa tutti su con la testa chistu criature ca mo esiste se chiamme andrè e che bellezza allo vvedè ! 93
  • 95. - Je ssò nnato – ( La Mia Storia ) Je ssò nnato je ssò nnato Mo vvò racconto e pò vvò ddico Song nnate trentaduje anne ffà Verso e cinque da a matina dinte a nu liette e nnò n’copp a na brandina Mammà mia me steve facenne , me steve parturenne Tutte e mieddece dinta a sala operatoria Chillu juorne a stevene attuorne Ma chedeva nu ricreatorio ? Povera mamma …. Per lei non fu un parto naturale Perché tutto andò male Ll’avettena addurmi E mentre o suonne le steve a sagli’ Ll’avettena ffà na cicatrice Ca se conta ma nun se dice…. Che peccate o cuorpicielle mmje Dinte a chella panza steve stuorte e che dulore po’ ffà asci’ Steve stuorte si overe steve stuorte ma ll’importante Ca song asciute e nun so muorte ! Puoss ittà o ssangue Quanta juorne quanta agonia E chella ca a passata po’ sta capa da a mia Je nascette tutte gialle e che rottura e palle ! Avetta stà ppè ddiece juorne Dint a na cunnullella e senza nu mieddeco attuorne Che peccate ero piccerille nascette tre chile e cinqueciento Ma poi durante quella trafila addivintate tre chile e ddujeciente Purtroppo quell ‘ ittero neonatale aveva scennere s’aveva levà E pure je aveva turnà dinte a ddoje braccia ca so chelle e mammà ! Si è overe ppe ddiece juorne Mammà mia nun avette o sfizio e m’avvedè E vvedè a chillu figlie ca essa aveva partorito E accussi facenne zittu zitte e pè sotte pè sotte Trasetta dinta a chillu posto addò je steve annascoste. Ero tutte bionde parevo n’angiulille L’unica pecca ? Ca ero piccerille……… Je ssò nnate si proprio o vulite a ssapè 94
  • 96. Dinte a nu quartiere ca edde napule o rrè Si ssò nnato a forcella……….. A mia ? e che storia bella ! E forse ppe chesta ancora ogge saccio parlà e napule accussi belle. Ma purtroppe o ppe dispiacere Nun è state o mie chillu quartiere Nel senso mò vvò spiego Ccà ssò sule nnato dinta a chillu posto Ma ssò cresciute dinta a nu paese Ca ma viste e crescere mese ppè mese Anne ppè anne e fino ai giorni nostri. Je ssò nnato ma po’ so cresciute Me ssò fatte omme ma nun me ne so fujute Stong ancora ccà dint a casarella mia Ca ma viste e crescere dinte e chiante e ll’allegri’ O’ n’omme mje comunque se chiamme Nunzio Annunziato e ssole ddje o ssape comme ssò criate Si overe s’arraggie strane s’arraggie diverso Ma ppè mmè je so sempe o stesso. Song state o’ ll’urdeme e cinque figli E ppè cheste mamma mia ma cresciute comma a nu giglie Mò so gruosse so intelligente e song istruito Dicimme ca tengo pure ll’età pa essere marito Ma marito ancora nun ce songo Pecchè nemmene n’ annamurate je mo tengo. Si è vvero ma forse so je ca ancora nun a voglio tenè Pecchè ancora sotto a mammà je mo voglie ppatè Putessa ffà o scrittore Putessa ffà l’infermiere Ma mò chi o ssape qualè o mestiere…… Avessa studià a scienza , medicina o religione Ma je ancora nun saccio nun saccio a raggione. L’importante ppe mmò e chistu talente ddò mje Ca me porte a scrivere chesti poesie Ssò però poesie napulitane Forse pecchè e napule me ssò rimaste E segne miezze e mmane Chi o ssape ? Chi o vvò ssapè ? O future o teng annanze facitemo o’ vvedè…… 95
  • 97. - Madonna e LL’Arco - ( Dedicata Alla Ss.Madonna Dell’Arco ) Madonna e ll’arco madonna nosta A quant’anne tu o ssaje porta annanze chesta varca Chesta varca ormaie pesante Ma no ppè chi comma a mmè Te prega comma a nu sante Madonna e ll’arco madonna e lll’arco Quante anne ffà tu già sapive ma na mane nun ma rive Quant’anne e quant’agonia E quanti vvote pe sotte o balcone mio Cu stu disco e cu chella melodia Ca ancora ogge a sto sentenne Forse pecchè luntane a te me ne sto jenne Quanta chiante quanta stiente Quanta allustre chisti fujente Ca ogne anne sempe cchiu assaje Te venene appriesse e fanne o vute Pe scanzà e guaje…… Ppè scanzà e guaje è tutte e peccate Ca chistu signore c’ha mannate Madonna marunnella mia Me crire mò dinte a chisti panne me mette pure je Ce stongo pecchè tengo chist’uocchie quase cecate E chesta cape ca è sempe malate ! Ma je ssò sicure e crede a ttè Ca na grazzia ma staje facenne già avvedè So sicuro sicuro assaje Ca pure tu e me nun te scuorde maje. Nun te scuorde maje e chillu guaglione Ca comme e sempe affacciate a nu balcone Te guardava e t’ammirava Ammirava chella prucessione Ca steve arigniute cu tanti persone. E je a copp a copp a stu balcone Ere felice ere cuntente pecchè maje aveve viste tanta ggente Tanta ggente ca cu tanti disgrazie Te venene appriesse e cercane e grazzie Cercane a grazzia doppe ca hanno fatte nu vute Pecchè annanze a stu quadre ddo tuoje Stuorpie e bbuone se so sesute Nu vute pà ogni guaje Nu guaje na storia Ca tu cu sti mmane ne fatte ne gloria 96
  • 98. Tutta sta ggente hanno ormaje avvinciute Pecchè addu ttè llore ssò venute Perciò e ppe cheste je crede a tttè e chesta festa Chesta festa ca ogn’anne o mese e aprile Tene a ricorrenza ppè sotte e curtile Addò ogni persona ca fatte nu vute Scenne abbasce e te porte nu done Tò cunsegnene cu tanta allegria Pecchè tu dint a casa propria a quacche malate le fatte guari Le purtate furtuna e isso mo se sente Comma a nu divine n’copp a na luna……. Madonna e ll’arco madonna e ll’arco Sta fernenne chesta poesia e Petrarca Pure je a ttè me songo assignate Pecchè t’aggiu sempe pensate. 97
  • 99. - Fujente – ( Dedicata A tutti I Devoti Di Questa Festa ) Simme fujente Simme vattiente E Quacche vvota pura c’iavimma sta attiente Cu sti piere scavese e cu chesta anema n’fose appere ce ne jamme facenne tanti ccose. Ogni anne o mese e aprile quanta burdelle ca facimme pe sotte e cortile Simme tutte vestite janco si overe forse simme pure nu poco stanchi Cu Na fascia azzurra e vvote pure rossa Alluccamme e ce vene a tosse ! Jamme appriesse a maronna Simme e devote ca facimme Chistu pellegrinaggio ! Purtamme e done e vulimme a grazzia Nu done pa ogni grazia ricevuta……….. Nu quadre d’argiente , na treccia e capille E quacche vvota coccose pure de cchiu bellille ! Madonna e ll’arco si a madonna nosta E fore a chesta cchiesa ognune e nuje s’apposta ! Fuori al santuario a Sant’ Anastasia Chella e a strada chella e a via…………….. Addò purtamme o sudore nuoste e addò vulimme e grazzie noste ! Simme fujente simme vattiente cheste facimme cheste e o mestiere nuoste ! nu mestiere ca facimme co o core pecchè forse a te vulimme pure nu lavoro ! ma nun ce ne m’porta madonna nosta………….. A cosa bella e o bbene ca ricevimme a tte ! e tutte ll’ammore ca ce daje…… quanne pe miezz a chesti strade tutte deserte chillu lunneri e pasquetta alluccamme e facimme burdelline ! comme so chine e strade comme so chine ! carre ca passane fanne a sfilata………… a suon di musica abballamme nacchere e tammorre pe tutta a serata………………….. Ogni carre ca rappresenta na paranza Ogni carre ca allustrate e priparate Se presenta a sta sfilata………….. Facenne cheste pe tutte a jurnata Fine e quanne po vene a sera E tutta chesta truppa accussi allera 98
  • 100. Se ferme pe rendere onore Pure sule cu nu mazz e fiore………….. Annanze a chistu quadre benedette Annanze all’altarine……….. Addò pe tutta a serata avimme fatte o burdelline ! Purtamme a festa a gioia e ll’allegria Pecchè sule a madonna nosta se mmerete sta litania…………….. Fuochi d’artificio tricche tracco e botte mmane Manco si fosse na festa a fine e semmana. Ma o mumente cchiu bellle però e quanne arrivamme a Sant’Anastasia…………. Al cosiddetto santuario l’addinte llà Ognune e nuje tene nu diarie Na storia nu verdette addò chiedere clemenza Niente scemenza cheste so cose serie ! E a madonna nosta ò ssape pure E ffà si ca ognune e nuje Supere tutte e paure……………… E paure ca sa purtate appriesse cu na fascia azzurra e nata rossa ! arrivate llà po’ facimme a ggara………… o carre cchiu belle vene premiate………….. ogni carre pa ogni paranza affinchè po’ stanco e afflitte doppe na jurnata sana e sacrifice c’iarritiramme e ccase tutte felice………… facenne a stazzzione pa ogni paese e ringrazzianne a festa e chistu mese. 99