3. Indice
Introduzione - 4
0050 – 5
Abbiamo un Corpo - 7
Avere una Stanza - 8
Dannazione - 9
Finalmente furibondo – 10
Voglio scrivere una Trappola – 11
Immediata - 13
Io pendo come un Fungo velenoso – 14
Le notti della Zitella - 15
L'ogni del Nuovo - 16
Mi chiamo Joel Barish e sragiono – 17
Ossa del Tamburello - 18
Paesaggio comunitario - 20
Pesante - 21
Più insensatamente violento e sbagliato – 22
Pulito e Formale - 23
Ringraziamo - 25
Ripiegata da altri - 26
Vagare - 27
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4. Introduzione
Può un computer scrivere poesia? La rielaborazione di un
testo di senso compiuto, data in pasto ad un processore
automatico, che tipo di comunicazione è in grado di creare?
Questo tipo di interrogazione non è un campo di indagine così
nuovo nella società contemporanea. La raccolta "Bot" si
aggiunge a questa già affermata (e ampiamente dibattuta)
corrente poetica. "Bot" centrifuga appunti di oltre 4.000
parole, inizialmente ordinate, creando frasi sconnesse e
apparentemente prive di un significato. Il lavoro
dell'autore-poeta sta nella riorganizzazione del cumulo
verbale così formato nel tentativo di creare materiale di
senso.
Qual è stato il risultato ottenuto? Metapoesia, versi che
parlano della composizione di se stessi. Numerosi sono i
momenti in cui appare la difficoltà nel creare l'evocazione
di un senso. In altri punti le immagini diventano prepotente
critica sociale o crudi spaccati di vita quotidiana. Numerosi
rimangono i momenti in cui appaiono brevi frasi in grado di
richiamare le esperienze prossime dell'autore.
L'interpretazione di versi non canonici può risultare
complessa. La lettura può apparire nauseante e
sconclusionata. Tuttavia, se la poesia è evocazione, non è
tanto importante cosa viene evocato. Se la lettura dei versi
che seguono produce emozione, qualunque essa sia, il lavoro
dell'autore è valido.
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5. 0050
Io piuttosto come il suolo,
arrivato così, com'è giusto,
alla vita che amo,
quando ricordo con rabbia
migliaia di Regine.
Percepisci la posizione contraria
che mi rende microscopico.
Abbiamo occhi qualunque,
un dio con il suo spazio.
Pensare come una donna
può accadere, immergervisi.
Lascio a terra innumerevoli "che".
Passa qualcosa: uno spirito.
Oh. Ucciderlo.
Gli sfoghi non sono furbi:
ti sei evoluta sola, basta.
Quel peccato meccanicistico
che sto cantando da ore:
che tutto in me sparisca.
Cosa saresti?
Solo non-idee
del niente-popolo.
La nostra posta al cui
pensiero ci delineiamo domani.
Ovvero: alcuni suoni, gesti.
Forse essa. Lei, scimmia ignorata.
No, ti voglio non-semplicemente,
nessun adorabile amico.
Guardati: tutte mai, il, l'hai, mi, mi.
Di omosessuale in omosessulae andava,
pubblicò un brevissimo Angelo esistente.
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6. Vogliono resistere più facce
di quante ne meritino.
Possono e ficcano cose.
Creano, dite? Frantumazione
dell'odiata sensazione.
Stiamo a sfogarla da soli,
la testa di un atomo può esistere.
Più solitudine.
Che distrutta depressione,
valla a nascondere!
Contatto un contesto con rancore,
opachi sguardi agli antipodi,
almeno dieci sistemi
in un esempio in cui spacciare
vetro in una scuola.
Noi non siamo
quando crediamo
di essere vita.
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7. Abbiamo un Corpo
Lo abbiamo: il Corpo.
Prendiamo tutto di buon grado,
dieci sacchi di tempo pesanti.
No! Torna a vivere!
Si volta e si esclude al
concetto del Male.
Ci ho dormito con i miei spettacoli.
Laviamo sempre peggio il nostro
gorilla personale, a noi è chiaro.
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8. Avere una Stanza
Se avessimo una stanza:
Ahahahahahah!
Piango indietro
un nostro momento di vita
sopra un palco furibondo.
Potevo non svegliarmi,
pensare diventa una virgola
impressa fuori momento.
Nostra è sicuramente la
Terra polverosa vista
dai pagliacci.
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9. Dannazione
Come posso essere gradito da tutti?
Lei fa incubi sul cazzo in ogni quando.
(era una frase di giusto tocco)
Soffermarsi anni fa,
suppongo essere un
celeste nulla in cerca di bene:
voglio del pubblico ogni sera.
Capire il significato ti attirerebbe ma,
spesso è questo il perché.
E credo, sorrisi, da questo
porterò gli undici tecnici:
Dio.
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10. Finalmente furibondo
La mia particolare ragazza,
ne ho ridotto il bisogno. E tu?
Sembra svuotata, ci schiantiamo.
Alone buio, spiaggia.
Potevamo gustarci ogni celebrità
e intendo pensare perché puoi
averla tu, furbo, ci sei riuscito.
Ti dà il cazzo!
"amici" dell'ora: addosso!
Sparire: mentre si esibisce
tu ricerchi la mia ira.
Quanti ossicini passano
in una giornata offensiva.
Grandi sì devo alla mia Lei che
ora racconta la funzione della pazzia,
non di parole sono i sui soli mezzi.
Rivedere significato:
per Lei, in Lei.
Diversamente no.
Peggiore di farò.
Continuare l'indomani,
essere meglio.
Amplificarla,
continuerà a chiamarmi.
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11. Voglio scrivere una
Trappola
Ah, gli dei Gong...
La donna delle pulizie si lamenta:
trova aloni a forma di tempo fa.
I conduttori sono stupidi,
non riescono a fracassarti il gin
e si inventano solo mostri.
Adesso infatti siamo tutti comici,
scienziati della vostra poesia.
Ritagliate l’articolo,
gli operatori vomitano,
ci puoi riempire un pullman,
e rompono i giorni.
Ma in realtà la gente è inutile:
un tizio in limousine che parla,
te che passi le prime tre ore
della mattina in casa
e io che lo dico in un film:
ricchi sfondati che stanno
facendo delle scelte sbagliate.
C'era necessità di gestire
cose eccessivamente cattive.
Inizi a cazzeggiare con la produzione
di scorie radioattive impossibili,
scatarrando e dormendo.
Squilla il NUOVO anno: un Natale.
La mia bisnonna che NON servirà a molto,
l'anomalia sta dilagando in inglese,
è rossa, bianca, con parole.
Cade una bomba atomica.
Un bombardiere con un suono diverso,
non so pronunciarlo, non so scriverlo.
Non riesco MAI!
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12. Nonsense non significa:
"probabili lesioni permanenti".
Una colonna portante in un sacchetto.
Agitate dolcemente. Tirate fuori ciascun ritaglio.
Uno scrittore infinitamente originale.
Il nome: Zeno.
Vivo in una nube grigiastra.
L'incapacità di resistere all'urto,
il vecchio effetto diretto della sera:
ubriacarsi, disfare l'albero di Natale.
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13. Immediata
Nessuna verità,
perché a volte la storia
del cappio vorresti non odiare.
Dalla mia mano è
partita la manciata di dolore.
A volte permettiamo che accadano
cose insignificanti.
Questa raggiungerà le altre,
la odio ancora, capisco che continua.
Sì. Un'altra o altre tre
e questo sarà il pubblico dei domati.
Distratto non ritrova nulla:
la parola, l'esperienza, la persona.
Ed è lei dai primati.
Nello stesso tempo non sfiori:
ti manca viaggiare.
Senti Tanto Sotto i Denti:
un nuovo nascere sottomesso.
Che bello.
Chiniamo il capo con più forza.
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14. Io pendo come un Fungo
velenoso
Un applauso alla gente che compra sempre!
Vanno dicendo: "Il mio PC pare sia uscito!"
Ancora fatico ad evocarla,
sarà difficile colpire TUTTI con questi versi.
Riesco ancora a chiamarla alternativa?
Sento il bisogno di passare
le giornate a guardare le Olimpiadi.
Solo pezzi di vita di altri,
solo per segarsi davanti alle 23 atlete.
Quell'idiota che combatte con Pluto!
Ecco, brava!
Eh, perché si lucidano il cranio,
grassone più agili delle bandiere,
chi più chi meno.
Libri. Fogli scritti. Pennarelli. Chiodi.
Vinavil. Una bottiglia di qualità.
Ho sentito questa frase da una Mantide.
Va la, vai a inalare
gli inebrianti vapori del treno,
chi vorrà le ferrovie?
Ma stavo guardando il nuovo anno: è arrivato!
Bisogna pagare dei commensali.
Un vaffanculo di quelli densi
e le persone confondono
l'appariscente con l'interessante.
HO VOGLIA di fare solo uno spettacolo.
Le nostre vite: andare in giro
toccando cose, guardando orologi e promozioni.
Eh, perché allora avevo solo le parole!
Siamo stati mangiati da un centro alcolisti anonimi,
costretti a comprare prodotti HD senza forma.
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15. Le Notti della Zitella
Ma qual è questa parola? è strana...
Ci vorrebbe più spazio.
Caffè, birra e prosecco
mentre assaporo il 26 gennaio
mediante versamento del sottomarino
che è la Luce, forse,
che la portasse con sè
e assieme agli Angeli.
Credo di essermi lamentata
anche se non lo sapevo.
Mosche, pappataci, api, vespe.
Falene, mosconi, calabroni.
Zanzaroni enormi con zampe infinite,
locuste gigantesche e libellule raccapriccianti.
Come si chiama? L'ho visto!
Come potrei farne a meno?
Tutte le donne hanno
un piumaggio super soffice,
fanno il conigletto morbido.
L'impiccagione, se non ricordo male.
Sono la personificazione della mia amica,
bravissima decoratrice,
in piena frenesia alimentare.
Da stritolare fra le dita.
Io mi ricordo di pomeriggi interi
mai letti fino in fondo.
Ma chi si interessa
di voler conquistare una donna?
Io mi lascio tutta incendiata di Marte!
Io accetto sempre le Formiche!
Domani primo approccio: digiunare.
Ti mando un bacio e una congiura.
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16. L'ogni del Nuovo
Differenza. Di qui
saremo passati?
Dagli tutto una volta,
Esistenza! Non sopportare
davanti. Maschi rinfrescati
da gente comune, bastardi.
Scientifici tantomeno
artistici gruppi del mondo.
2012: termine, profonda
idea allevata, sembra
come se avesse
dentro una festa.
Violenza: cambiamo la partenza.
Un assistere residuo
alle emozioni di
non notate notti.
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17. Mi chiamo Joel Barish e
sragiono
Accendi il giardino,
superi a pieni voti
l'Università delle Scelte Sbagliate.
FACCIO SOLO SPRUZZATE DI MERDA.
Produrrò, tra le altre cose,
orologi e chitarre.
Guarda mia nonna: perché è in orario?
Non essere un'idea: dipende tutto
da come i nostri sensi approcciano.
Stupidissime battute sessuali nella testa.
Perché, come tutte le cose senza forma,
il pene continua a starmi sulle palle.
Sì, me l'hanno detto:
dimostratemi la solitudine
che desiderate dare alla vostra poesia.
Ritagliate l’articolo.
Ritagliate... poi non lo riesco a fare.
No, sembro in gioco da un paio d'ore ormai.
Fondamentalmente dovete dirmi Sì.
Lo so, perché ci sono andato dal ribrezzo.
Bisognerebbe sempre tenersi un simile macello.
Sì: ora c'è abbastanza della vita!
Un uomo continuerà sempre
e non farà mai niente su cui sprecare tempo!
Mi chiamo Joel Barish, e sragiono.
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18. Ossa del Tamburello
Se io mi carico già
del contatto di Lei,
mi Sento umano.
Motivo passato, poi i compagni,
la nascita di un Santo.
La tua lingua non va?
Insisto per seguire
e capirne il significato.
Quando il pennello
ha più importanza.
L'essere da una Galassia,
non sento l'Istante.
Fortunatamente contrario all'Ira,
quest'ultimo celebre sentimento:
oblio, spalle, facile?
Lo sdegno dei volumi,
sono innamorato diversamente.
Rimango a fare funghi
in casa e guardo gli istanti.
Il profondissimo, fine
scienziato, arrivato
a come pensare.
Che la smettano presto:
io invento, amo,
loro sperimentano.
Oggi lavoro.
L'unico e nemmeno vero.
Un dì vorrà accecare
qualcuno nel cervello.
Glielo spiaccica
e cambierà, si chiederà:
perché riempire ciò
che è stato rimpiazzato?
Non che avrebbe
il volume dell'oceano.
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20. Paesaggio comunitario
Eppure è un problema:
persone estremamente tenere,
marinai il cui problema è la felicità.
Non ricordi se questa
è un carico, poiché costretto
mistico solo se subito mi schiero.
Chiamami come sono:
quella terrificante,
precisa emozione.
Continua il singolo piccione:
quelli che possono, metterebbero.
Capisco, consideriamo intelligenti
anche se si è inevoluti.
Vanno i sei occhi di Novembre,
sembra facendo un che-so-io.
Attraverso queste nubi
il tuo valicare, sono
le grandi volte, un fino
silenzio che tutto chiude.
Individuo un paesaggio
di comunità per lavorare.
Riso. Morte infuriare.
Mai dire ghiaccio!
Sentirne che un singolo movimento
che proprio un movimento non è.
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21. Pesante
Regolo piano la forza,
faccio spettacolo con coetanei.
Lei è una omosessuale.
La vera comunicazione respinge
la specie di parole oscure.
Galassie di lampadine fatte per essere
un singolo urlo d'odio contro
l'aver dato pesce ai moralisti.
Nel mio rosicchiare contro la pace,
la chitarra sembra la metà.
Ci provavo, col buco, con una così, eppure
credo di essere costretto ad una sola notte,
dove sono cresciuto infervorandomi
ad affrontare un carnevale
che distrugge l'intelligenza.
Amplifica la riduzione a te stesso.
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22. Più insensatamente
violento e sbagliato
*BOOOOM*
Più insensatamente violento e sbagliato.
Eterna risorge la speranza, come un cane,
l'alito un po' ubriachello.
Però... pesa una cosa meravigliosa!
Gli atomi si presentano a tutti,
li riconosci dalla brillante
sabbia di pane, uova e pizza.
Dovrebbero chiamarla alternativa?
Sì, ok, ma ora sono senza energia.
Povero quartiere, centro di alcolisti anonimi...
Mando un bel missile atomico
e vedi come si risolvono le cose!
E non ho studiato ieri,
ultimamente ho solo ragionato.
Ma ho solo voglia di ELIMINARE AMICIZIE!
Li trascinerò nella tomba!
Assieme all'insalata!
Sì, ora che vedo, è la MERDA che non ho fatto.
Ma ho forse guardato negli occhi,
in profondità,
un'altra creatura?
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23. Pulito e Formale
Io l'ho guardato giocare
in campionato con dei pianeti,
verso nuove speranze di conoscenza
e fumava come una motocicletta.
Non hai tutti i torti!
Ora che posso dire il vero,
sento il cervello con la
vecchia formazione.
Esse valgono poco,
si cammina per le lezioni pomeridiane.
Prima o poi
bisognerà rendersi conto
di quanto siamo tutti
l'opera di Auèuè Ouàuà
dal titolo Terremoto.
Adesso siamo in complicati ragionamenti sull'essenza
e dopo correremo dal Signore e dai Numeri Sconosciuti.
Non chiedo tanto,
solo una vagonata di schiaffi
per tenere insieme ogni cosa
in uno spazio perfetto,
dove non sentire il rumore.
Sentivo abbaiare, come il Papa:
pariupaauum dididi... bam... BAM!!!
pariupaauum dididi... bam... BAM!!!
pariupaauum dididi... bam... BAM!!!
Vorrei vedere ogni minuto
un herpes a forma di ciabatta.
Come posso sentirmi
più stramaledettamente diffuso di così,
perché tra tutti i torti,
ora, non so se vedere... un tacchino!
Industrie farmaceutiche
che si trasforano in vecchi appunti.
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24. Io sono peggio di quello che ho sentito,
un libro illustrato su diversi spigoli
è l'aspetto più faticoso del fare bau.
Avevamo scoperto il collante segreto
che teneva insieme ogni pianeta.
Potrebbe ospitare forme di città,
epicentro del Quirinale.
Era un coglione pulito e formale.
24
26. Ripiegata da altri
È singola e ripiegata da altri,
quattro, forse, non penso di
chiamarli appieno diversi.
Avanzo, dico, allora:
danno del silenzio.
Ripulito Spirito.
Livello Esistenza.
Strisciano talmente,
il mondo, l'Australia.
Che tempo! Mesi, sera
e sono noi.
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27. Vagare
Mettono gli psicolabili di casa
l'ansante Dio dei beffardi.
Lui li capisce.
Così cerchiamo
gli interessi primordiali.
Ti mostro il giorno e, se ti piace,
ti mostrerò la carne flaccida.
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