2. La penisola arabica prima dell’Islam
La penisola era abitata da genti nomadi, che si vivevano e si spostavano nel deserto, chiamate
beduini(= “abitanti del deserto”)
che vivevano allevando dromedari, montoni e capre
e
da genti sedentarie che risidevanolungo le oasi situate nelle zone carovaniere, soprattutto a La Mecca, e nello Yemen
3. Tratti comuni delle genti arabe
Tratti comuni delle popolazioni, nomadi e sedentarie, che abitavano nella penisola arabica erano:
il ceppo linguistico
l’organizzazione sociale,
basata sul lignaggio e sui rapporti clientelari
la struttura tribale
Presentavano affinità anche religiose: religioni politeiste fondate su divinità astrali e spesso dedite al culto di pietre
La più celebre era una pietra nera, un frammento di meteorite conservato e venerato nella Ka’Ba,una costruzione di legno, a La Mecca presso cui giungevano annualmente molti pellegrini. Questi pellegrinaggi suscitavano un grande giro d’affari per i commercide la Mecca.
5. L’avvio al monoteismo. La nascita di Maometto
I contatti dei mercanti arabi con le credenze ebraiche e cristiane, avvenute grazie alle carovane e agli scambi commerciali,
e l’influsso degli hanif, asceti che si ritirarono in solitudine alla ricerca di un dio unico e personale
preparavano la via a forme religiose diverse da quelle politeiste.
In questo contesto di grande fermento religioso, tra il 569 e il 571 a La Mecca nacque Muhammad, membro di una famiglia decaduta di mercanti della tribù dei qurayshiti, il clan meccano più potente
La nascita di
Muhammad (Maometto)
in un manoscritto ottomano
6. La rivelazione a Muhammad
Aquarant’annicirca,Muhammadattrattodaquestionireligioseversolequaliavevaunanaturaleinclinazione, esostenutodallamoglie,iniziòunapercorsodimeditazioneecominciòaaverevisioninotturnedigrandeintensità.
Nel610,mentreeraritiratoinunagrottasullecollinepressoLaMecca,ebbelarivelazionediesserestatosceltodalcielo:unangelodiDiogliapparveegliindicòlasuamissione,diventareprofetadiAllah,l’unicoDio.
IlmessaggiorivelatodaDioaMuhammadecontenutonelCoranoaffermavalanecessitàchegliarabiabbandonasseroicultipoliteistienonpartecipasseroallediatribeinterneaglialtricultimonoteisti.
Gliuominidovevanoarrendersieabbandonarsi(radiceslmchestaallabasedeltermineIslamemuslim)all’unicoDiocheavevasempreavutoisuoifedelitrauominipii:Abramo,Mosè,Gesù
Muhammad visitato
dall’arangelo Gabriele
nella grotta presso La Mecca
Il Corano (lettura ad alta voce) è diviso in 114 capitoli, detti sūre, a loro volta divise in 6236 versetti
7. I pilastri della fede islamica
Il rifiuto delle forme di politeismo si espresse nella professione di fede dell’Islam, l’atto di conversione secondo il quale “non esiste altro Dio se non Allah e Muhammad è il suo profeta”.
Questo atto è il primo pilastro della fede islamica, a cui si affiancano gli altri quattro doveri di ogni membro della comunità:
preghiere quotidiane
santificazione per mezzo del digiunonel mese di Ramadan
pellegrinaggio a La Mecca
elemosina ai poveri.
8. L’egira e la fondazione di una nuova comunità
I qurayshiti, il potente clan di mercanti a cui apparteneva anche Muhammad, lo denunciarono come indovino, perché temevano che il suo messaggio religioso mettesse in pericolo i loro affari e il loro potere.
Muhammad e i suoi seguaci si rifugiarono allora a Medina, un’oasi agricola: è l’hijira(egira=migrazione).
Con questa migrazione da La Mecca a Medina, Muhammad fondò ufficialmente la Umma, una nuova comunità e questo fu l’anno primo del calendario musulmano: 622
Muhammad
conquista l’oasi di
Khaybar nell’anno
7°dell’”egira”
9. Il ritorno di Muhammad a la Mecca
A MedinaMuhammad diventò il leader politico della zona.
Mediò nelle rivalità tra i clan locali, eliminò la comunità ebraica qui presente con uccisioni o esili, si difese contro gli attacchi militari che provenivano da La Mecca.
Nel 628egli rese legittimo il pellegrinaggio alla Ka’ Bacome omaggio al luogo nel quale Abramo aveva sacrificato all’unico Dio.
Nel 630 dopo conflitti e mediazioni diplomatiche con i clan meccani e della penisola araba, la Mecca cedette e buona parte delle tribù non ancora convertitesi alla religione musulmana la abbracciarono. Muhammad morì nel 632.
I territori della penisola arabica conquistati
da Muhammad
10. La prima espansione territoriale dell’Islam
Muhammad morì nel 632e non diede indicazioni sulla successione alla testa della comunità islamica.
Essa fu guidata negli anni successivi alla sua scomparsa dai quattro califfi (“successori”)detti “ben guidati”: AbuBakr( suocero di Muhammad), Omar, Othmane Alì (genero di Muhammad). tra il 632e il 661
Abu Bakrcominciò le prime spedizioni militari contro le tribù che dopo essersi converite, volevano rinunciare all’Islam.
Da qui cominciarono movimenti di popolazioni verso Siriae Iraq.
Centri di Siria, Persia, Asia Minore e Africa settentrionalefurono conquistati dagli altri califfi, che dimostrarono una notevole forza e organizzazione militare (635 –645), soprattutto con Omar
Inoltre sfruttarono la debolezza degli imperi confinanti , Sasanide e Bizantino e le divisioni interne ai popoli sottomessi che preferivano essere guidati da poteri esterni a loro e quindi neutrali.
il califfo Abu Bakr
Il califfo Omar
11. Il califfato di Alì. Sunniti e sciiti.
L’ultimo califfo ben guidato fu Alì, genero e cugino di Muhammad che sosteneva di essere stato designato dal primo profeta stesso a succedergli.
Questa nomina provocò una forte divisione politica e ideologica tra i capi della comunità islamica.
Si formarono due gruppi
uno, maggioritario,riteneva che il califfo dovesse essere scelto sulla base dei suoi meriti, all’interno della
tribù dei qurayshiti. questo gruppo riteneva doveroso il rispetto della tradizione, sunna, e fu indicato con il nome di sunnita
l’altro gruppo, minoritario, riteneva che il califfo dovesse essere scelto esclusivamente nella famiglia di Muhammad.
Essendo il gruppo della “parte”, shi’a, di Alì, fu chiamato sciita
12. L’avvento degli Omayyadi
Discordie e conflitti civili portarono all’assassinio di Alì (660-61)
Nuovo califfo fu Mu’awija, un aristocratico della Mecca, il quale apparteneva alla tribù omayyadee era sostenuto dai sunniti
Egli guidò gli arabi per vent’anni imponendo un forte potere centrale, organizzato sul modello della monarchia bizantina e persiana.
Cominciò con Mu’awijala dinastia degli omayyadi, che dominò l’Islam dal 661 al 750 e spostò la capitale del califfato da la Mecca a Damasco.
il califfo
Mu’awija,
primo della
dinastia
omayyade
13. I motivi dell’espansione dell’Islam
L’espansione territoriale dell’Islam sotto la guida dei califfi fu dovuta a una insieme di cause.
1. la forza militare
2. la volontà di conquista
3. la tolleranza verso i popoli monoteisti sottomessi, dhimmi, che potevano continuare a professare la propria fede purchèpagassero lealmente le tasse
4. l’insoddisfazione dei popoli di Siria e Africa settentrionale per il dominio dell’impero bizantino
5. la conversione dei popoli arabi alla fede di Allah dovuta anche al fatto di non dover versare la tassadovuta dai non musulmani e alla possibilità di entrare nella classe dominanteda parte di chi aspirava a posizioni di comando
14. Espansione dell’Islam sotto i califfi e gli omayyadi (fino al 750)
L’espansione sotto i califfi ben guidati seguì due direzioni, Est, verso l’impero persiano e Nordverso l’impero bizantino (Siria, Egitto, l’odierna Libia).
Sotto gli omayyadila spinta espansiva si indirizzò verso il bacino dell’Indo (India) a Est, mentre a Nord portò alla conquista delle odierne Tunisia, Algeria, Maroccoe Spagna
15. La conquista della Spagna
L’espansione degli islamici nel continente europeo portò alla conquista della Spagna, a parte i territori abitati dai Baschi. Tale conquista prese il via dalla costruzione di un avamposto fortificato su uno sperone montuoso che fu chiamato Gebel–Tarik(monte di Tarik) , da cui il nome di Gibilterra.
La conquista della Spagnaavvenne tra il 711 e il 715, e l’acquisizione di questo dominio portò al tentativo di espansione fino alla odierna Francia meridionale.
In questo tentativo di ulteriore espansione però gli omayyadisi scontrarono contro i Franchi, guidati dal re Carlo Martello, in Occidente, e contro i bizantini di Leone III in Oriente
Lo stretto di Gibilterra visto
dalla parte spagnola
16. Fine dell’espansione musulmana in Europa e Oriente
Nel 732un esercito di Franchiguidati dal maggiordomoCarlo Martellosconfisse truppe islamiche guidate da Abdulramana Poitiers, vicino Bordeaux.
Gli islamici erano probabilmente in spedizione di ricerca e di razzia, più che essere un’avanguardia con l’obiettivo di effettuare conquiste territoriali.
Questo successo permise ai Franchi di impedire un’ulteriore avanzata dei musulmani al di là dei Pirenei.
Leone III, imperatore d’Oriente, a sua volta sconfisse a Amorion, nell’odierna Turchia, gli islamici, e questa battaglia fu probabilmente più importante di quella di Poitiers per impedire l’espansione dell’Islam in Europa orientale.
La battaglia di Poitiers
17. Damasco capitale omayyade e monarchia ereditaria
Gli omayyadispostarono la capitale dei domini islamici a Damasco,in Siria, per controllare meglio la costa mediterranea, mentre laMeccae Medina, in Arabia, rimanevano i centri religiosi più importanti.
Il regime diventò una monarchia ereditaria governata con una forte struttura burocratica e fiscale, modellata sugli imperi sassanide e bizantino
18. Integrazione tra conquistatori e conquistati
Conquistatori e conquistati cominciarono a integrarsi a causa dell’abbandono della vita militare con lo stabilizzarsi dei domini
Altra causa dell’integrazione fu l’afflusso verso le città di immigratiprovenienti dalle comunità conquistate, ma non convertite, che si convertirono anche per i vantaggi che ne ricavavano.
L’accentramento del potere portò all’usodell’arabo come lingua ufficiale dell’impero Omayyade
Tutti i sudditi di religione islamica erano posti sullo stesso piano con l’eliminazione dello status separato degli Arabi
La tassazione fu estesa a tutti i sudditi, sia i convertiti, sia gli Arabi di origine che erano soprattutto proprietari terrieri
19. Vittoria degli Abbasidi. Baghadcapitale
La scontentezza provocata dagli ultimi califfi omayyadiportò a una forte opposizione nei confronti di quella dinastia
La guida dell’opposizione fu assunta dagli Abbasidi,una dinastia discendente da Abbas, uno zio di Maometto.
Il confllittotra Omayyadie Abbasidiconcluse con la vittoria di questi ultimi sostenuti soprattutto dai Persiani islamizzati, (750)
L’impero abbasidecambiò strategia: non più conquista di nuovi territori, ma rafforzamento dei domini esistenti.
Fu fondata una capitale nuova, Baghdadsul fiume Tigri.
La città di Bagdad fu fondata sulla riva occidentale del Tigri tra il 762 e il 767dalla dinastia degli Abbasidi, per volere del califfo al- Mansūr. L'insediamento fu probabilmente realizzato sul sito di un preesistente villaggio persiano. La città sorse nei pressi di Ctesifonte, capitale dell'Impero Persiano dei Sasanidi e sostituì Damasco come capitale del califfato islamico che si estendeva dal Nord Africa alla Persia..
20. La struttura del potere abbaside
I califfi abbasidinel secolo 750 –850 ristrutturarono il sistema di potere secondo le caratteristiche volute e non del tutto realizzate dagli omayyadi.
Un apparato burocratico distinto in tre rami(cancelleria, esattoria fiscale, amministrazione militare)
Avocarono la nomina dei giudici
potenziarono la figura del wazir: in origine era un collaboratore del califfo, ma con gli abbasididiventò il capo dell’intera amministrazione con i compiti di controllare la burocrazia, nominare i funzionari e sedere in alcuni tribunali
21. Bibliografia
Mario Gallina, «La formazione del Mediterraneo medievale», in Aa.Vv., Storia medievale, Roma, Donzelli
Marcello Montanari, Storia medievale, Bari-Roma, Laterza