SlideShare a Scribd company logo
1 of 27
Tredici anni di grandezza: 336 - 323
I regni ellenistici
Origini e formazione di Alessandro
• Alessandro era figlio di Filippo II di Macedonia
e Olimpiade
• Nacque nel 356
• Nel 343, il grande filosofo Aristotele divenne
suo precettore e lo rimase fino al 340.
• Aristotele educò Alessandro all’amore per la
cultura greca, in particolare per l’ «Iliade», da
cui trasse il desiderio di gloria e la concezione
eroica della vita
• In seguito Alessandro, anche se giovanissimo,
cominciò a partecipare agli affari politici e alle
battaglie, con ruoli di responsabilità
Aristotele e Alessandro
Alessandro diventa re di Macedonia e
egemone in Grecia
• 336: Filippo II morì e Alessandro fu il suo successore in ogni senso
• Eliminò ogni altro pretendente al trono
• Si fece riconoscere dalle pòlis greche le stesse prerogative di suo padre: il controllo
sull’anfizionia di Delfi e la guida della guerra contro la Persia, attraverso la «Lega
ellenica»
• Atene eTebe erano però inquiete e il «Gran re» persiano tentò di corromperle
perché combattessero contro il giovane re macedone
• Alessandro reagì facendo uccidere i capi della fazione antimacedone di Atene e
distruggendo Tebe nel 335, su decisione della lega ellenica
La spedizione di Alessandro
contro l’impero persiano
• Alessandro decise di proseguire il progetto di espansione
territoriale di suo padre Flippo, rivolto alla conquista
dell’impero persiano
• Tuttavia presentò alle città greche questa spedizione militare
come punizione degli atti sacrileghi compiuti dai Persiani
durante la seconda guerra contro le polis
• 334: Alessandro diede il via alla sua spedizione in Oriente,
che era pensata come un guerra da combattere più sulla terra
che per mare
• Il re macedone volle che fosse un’impresa memorabile:
infatti si fece seguire anche da storici, geografi, naturalisti e
interpreti, testimoni della sua gloria
• Attraversò con il suo esercito lo stretto dell’Ellesponto e
prima di giungere alla sponda asiatica, lanciò il suo
giavellotto verso la terra ferma: il gesto significava che era
pronto a conquistare le terre persiane.
334 – 333: Granico e Gordio
• Alessandro, giunto in Asia, visitò a Ilio il santuario di Atena
e compì sacrifici sulla tomba di Achille
• Giugno 334: prima battaglia e prima vittoria di
Alessandro a Granico, contro gli eserciti di tre satrapi.
Poche perdite per i macedoni
• Poi il re macedone avanzò lungo le coste dell’Asia Minore e
allontanò i Persiani dalla polis greche. Qui lasciò che le
città greche intasurassero governi democratici
• Si stabilì nei mesi invernali a Gordio, città frigia, dove
avvenne il famoso episodio del «nodo di Gordio», che
legava un occhio nel tempio di Zeus: chi lo avesse sciolto,
avrebbe dominato sull’Asia. Alessandro lo tagliò con un
colpo di spada.
Alessandro vince a Isso,
sottomette Fenicia e Egitto
• Novembre 333: a Isso, in Cilicia, battaglia tra i Macedoni e i Persiani.Vittoria
dei Macedoni grazie alla forza della loro cavalleria. Il re persiano Dario III fuggì,
lasciando sua moglie e sua figlia come ostaggi a Alessandro, che acquisì anche un
grande bottino.
• 332: Alessandro avanzò lungo le coste fenicie: alcune città si arresero subito,
altre comeTiro fecero resistenza e subirono un assedio lungo. Il re macedone
conquistò siaTiro, sia Gaza. Morirono migliaia di persone, altre migliaia furono
ridotte in schiavitù
• Dario III si era rifugiato a Babilonia, cercando una resa onorevole attraverso gli
ambasciatori, ma Alessandro rifiutò
• Alessandro giunse in Egitto, dove il satrapo di Menfi gli consegnò la regione
senza combattere e i sacerdoti lo onorarono
• 331: in Egitto, Alessandro fondò Alessandria, nella zona occidentale del delta
del Nilo. La città diventerà uno dei porti più importanti nel mondo antico e un
centro culturale importantissimo.
Isso
Alessandria
Vittoria di Gaugamela
e sottomissione del Medio Oriente
• 331: il re macedone dall’Egitto si spostò in Mesopotamia,
oltrepassò i fiumiTigri e Eufrate e a Gaugamela, l’antica
Ninive, a ottobre, sconfisse di nuovo l’esercito persiano
ancora guidato da Dario III
• Dario III fuggì ancora una volta, mentre Alessandro
conquistava Babilonia, Susa, Persepoli e Pasagarde, tutte
le grandi città degli achemenidi
• Il re macedone decise di far valere il diritto delle armi: tutti i
territori conquistati erano di sua proprietà e avrebbero
dovuto versare a lui il tributo che prima era raccolto dal
Gran Re persiano sconfitto. Grazie a questo denaro,
Alessandro poteva mantenere il suo grande esercito,e le
città greche non avrebbero pagato una tassa pesante.
Gaugamela
Alessandro in Asia centrale
• Alessandro aveva un piano: diventare il nuovo re dell’Asia al posto di Dario
III. Per fare questo doveva imprigionare o eliminare il Gran Re persiano
• Dario si era rifugiato in Battriana (nell’odiernoAfghanistan), ma il satrapo di
quella regione, di nome Besso lo fece uccidere e si autoproclamò re.
• Alessandro recuperò il corpo di Dario e lo fece seppellire con tutti gli onori,
presentandosi così come il suo erede legittimo
• 330 – 327: Alessandro combattè battaglie durissime e decise di cambiare il
suo esercito: unità più piccole e arruolamento di soldati persiani o nati in quei
luoghi.
• Besso fuggì a nord della Battriana, poi fu tradito dai suoi stessi uomini.
Consegnato al generale di Alessandro,Tolemeo, fu ucciso nel 329
• 327: il re macedone sposò Rossane, figlia del satrapo della Sogdiana ( e
quindi schiava di guerra) e reclutò soldati della zona: in questo modo
Alessandro voleva mostrare che Persiani e Greci potevano costituire un
unico popolo
326, Idaspe: l’ultima vittoria di Alessandro
• Alessandro voleva ampliare il suo dominio fino al
bacino del fiume Indo, per raggiungere di nuovo
la massima estensione che aveva avuto l’impero
persiano sotto Dario I
• Un principe indiano diTassila era minacciato dal
vicino principe Poro, e chiese aiuto al re
macedone che vide la possibilità di portare a
termine il suo progetto di conquiste.
• L’esercito di 120.000 uomini di Alessandro superò il
fiume Indo e giunse fino al suo fiume affluente,
l’Idaspe.
• 326: sull’Idaspe si svolse l’ultima grande
battaglia in campo aperto, guidata da
Alessandro contro Poro. Il suo esercito vinse,
ancora grazie alla cavalleria e alle capacità
strategiche del re nel guidare i suoi uomini
324-323
Marcia verso oriente e ritorno
• Il re macedone consigliato da Poro decise di spingersi ancora a est, ma
poi rinunciò a avanzare fino al fiume Gange: forse perché le truppe
erano sfinite dalla fatica o forse perché il territorio in cui l’esercito
alessandrino si trovava era sconosciuto e quindi pericoloso. Il confine
del dominio diAlessandro fu collocato sul fiume Ifasi.
• Durante il viaggio di ritorno, Alessandro fu ferito gravemente in uno
scontro con la tribù dei Malli
• L’esercito del re si divise: la flotta percorse una propria rotta lungo le
coste fino ai fiumiTigri e Eufrate. L’esercito di terra fu diviso a sua volta
in due parti, rientrando verso la Persia verso Nord e verso Sud. L’intero
tragitto di ritorno dell’esercito di Alessandro durò un anno, con
gravi perdite, e giunse a compimento nel 324 a Hormuz.
• Primavera del 324: Alessandro rientrò a Passagarde. Aveva riunito
sotto il suo comando tutto il territorio che un tempo era stato nelle
mani di Ciro il Grande e Dario I.
Confronto
tra impero persiano
e impero di
Alessandro Magno
Alessandro organizza il suo potere
• Alessandro dovette organizzare il suo vasto dominio
• In sua assenza gli ex satrapi, i generali e gli alti funzionari del re
macedone che gli aveva affidato il governo dei diversi territori, si erano
impadroniti di quei territori, alcuni formando un proprio esercito
• Alessandro li punì duramente
• Per organizzare il suo regno, Alessandro seguì due strade
• 1. rafforzare il suo potere rendendolo autoritario
• 2 fondere la componente greca-macedone e la componente
persiana del regno
I mutamenti voluti da Alessandro
• Una serie di scelte rese ostili al re molti ufficiali dell’esercito e anche
i nobili macedoni
• Il re macedone decise di assumere il comportamento e i caratteri
tipici di un monarca dell’Oriente
• 327: Alessandro volle che tutti i Macedoni facessero la proscinesi,
cioè che si inchinassero di fronte a lui. Per la cultura greca, questo
tipo di omaggio era riservato soltanto agli dei.
• Nello stesso anno, il re macedone aveva deciso di arruolare nel suo
esercito 30.000 persiani.
• Gli ufficiali e i soldati macedoni venivano così ridotti nel numero,
al punto di perdere importanza. Il legame tra il re, l’esercito e gli
Eteri si spezzava, e questo modificava le tradizioni macedoni
Una cerimonia simbolica: le «nozze di Susa»
• Alessandro riteneva che solo integrando greco-macedoni e
popolazioni orientali avrebbe potuto governare in modo unitario
il suo vasto dominio composto di genti molto diversi per lingua,
cultura e tradizioni.
• 324: a Susa Alessandro sposò una figlia e una nipote di Dario, e
contemporaneamente decine di ufficiali e amici del re e 10.000
soldati veterani di guerra sposavano donne persiane.
• Le «nozze di Susa» avrebbero dovuto essere il simbolo che il regno
era uno solo e che avrebbe avuto una nuova classe dirigente.
• In realtà alcuni soldati veterani dopo le nozze si rivoltarono
contro il re. La rivolta fu pacificata da Alessandro stesso, che però
mise a morte i suoi capi.
L’ultimo periodo e la morte: 323 a.C.
• Alessandro ebbe rapporti difficili anche con il
mondo greco, soprattutto quando decise di far
rientrare in Grecia tutti coloro che erano stati esiliati
dalle diverse pòlis
• E quando volle che al suo generale Efestione le città
greche concedessero onori divini: i greci non
consideravano dignitoso tributare onori divini a un
uomo
• Alessandro trascorse gli ultimi mesi di vita a
Babilonia dove ricevette visite e doni da tutti i popoli
del bacino del Mediterraneo, compresi Romani e
Cartaginesi
• Stava preparando una spedizione per conquistare
l’Arabia, probabilmente per rafforzare il confine
meridionale del suo impero.
• Invece morì di malaria il 10 giugno 323, a 33 anni.
L’ellenismo e i regni ellenistici
La successione al trono di Alessandro
• Dopo la morte diAlessandro, si pose il problema della successione al trono
• Il figlio diAlessandro e Rossane non era ancora nato, e sarebbe stato un erede di discendenza non solo macedone
• I soldati macedoni avrebbero voluto che diventasse re il fratellastro di Alessandro, Filippo Arrideo, che però
aveva un ritardo mentale
• I tre principali generali del re macedone - i diadochi - si divisero la guida dell’impero
• I tre procedettero poi a dividere le satrapie: questa spartizione determinò nei vent’anni successivi la
divisione definitiva dell’impero di Alessandro
Antipatro già uomo
di fiducia di Filippo II,
governò i territori
greci e la lega
ellenica
Perdicca, generale già con
Filippo e molto legato a
Alessandro, ebbe la guida
della parte centrale dell’ex
impero persiano.
Dovevano obbedire a lui
tutti i satrapi della regione
Cratero divenne reggente
del regno di Macedonia,
comandante generale
dell’esercito e responsabile
delle finanze di tutti i
possedimenti di Alessandro
I regni ellenistici
Al termine di vent’anni
passati tra guerre di
spartizione dell’ex impero
si formarono sei territori
politicamente
indipendenti
I principali furono,
regno dei Seleucidi:
fondato dal generale
Seleuco, era il più
grande e difficile da
mantenere unito
regno deiTolemei:
fondato dal generale
Tolomeo I,
comprendeva l’Egitto
regno di Macedonia,
governato dagli
Antigonidi
Seleucidi
Tolemei
Antigonidi
Età ellenistica: anni 323 – 31
Caratterizzata dalla diffusione della cultura ellenica[greca] in
tutto il mondo allora conosciuto, chiamato ecumène
L’impero di Alessandro si divise in diversi regni
Non vi fu la mescolanza tra greci-macedoni e orientali
Il monarca ellenistico e l’organizzazione del potere
• Il re, in epoca ellenistica, aveva un potere assoluto e sacro
• Era affiancato da un gruppo di «amici» che contribuivano alle sue decisioni,
che tuttavia erano prese da lui soltanto
• Il re si occupava personalmente di tutto, con la collaborazione di un primo
ministro, di un responsabile delle politiche finanziarie e i «cancellieri», una
sorta di ministri di rango inferiore
• L’amministrazione delle diverse zone del regno era affidata a funzionari, in
genere di origine greca o macedone
• L’esercito era composto da mercenari, cioè soldati a pagamento: doveva
difendere il regno dagli attacchi esterni e combattere nelle guerre.Tuttavia
l’esercito aveva anche la responsabilità di garantire l’ordine pubblico
In Grecia: il ruolo delle pòlis
• Le pòlis continuarono a esistere durante l’età ellenistica
• Alcune si riunirono in leghe per avere maggiore forza di
opposizione o di contrattazione con il monarca
• Le città non ebbero più la forza politica del periodoVI-IV sec.a.C.
• Le pòlis cercavano di mantenere la loro autonomia e la loro
libertà, ma avevano bisogno del sovrano e del suo esercito per non
cedere a attacchi esterni, e quindi ottenere protezione
• Il re a sua volta faceva concessioni alle pòlis – in ambito fiscale o
amministrativo – per non indebolire il proprio regno
• Il rapporto re – pòlis era basato su una forte contrattazione
rispetto ai diritti e ai doveri
Economia dei regni ellenistici
• L’attività fondamentale era l’agricoltura
• Il re possedeva vastissime proprietà terriere che venivano lavorate direttamente
da braccianti salariati o schiavi. Esistevano anche affittuari di questi campi, laici
oppure templi
• Il regno economicamente si basava sugli affitti della terra e sulla vendita di quanto
veniva prodotto nei campi del re; inoltre erano assai alte le imposte su tutte le
attività. Chi sfruttava le risorse naturali come miniere, boschi e saline doveva
pagare denaro.
• Le guerre si concludevano sempre, se l’esercito regio vinceva, con la razzìa di diversi
bottini
• Il denaro serviva al monarca per pagare: l’esercito e le guerre, le spese della sua
corte, i funzionari e le attività culturali
• Entrate e uscite dei regni erano controllate capillarmente
Commercio e economia monetaria
• Il commercio assunse una grande importanza, anche se non tale da diminuire
la centralità dell’agricoltura
• Il commercio ebbe un grosso giovamento dalla scelta di Alessandro Magno che
creò un’economia basata sulla moneta, sfruttando le grandi risorse di oro e
argento che esistevano nell’impero persiano
• Ogni area aveva la propria moneta
• Siccome le transazioni commerciali avvenivano usando la moneta, si
affermarono anche le banche: esse cambiavano le valute, le tenevano nei
propri forzieri e le prestavano
• Gli armatori, cioè i proprietari di flotte di navi che praticavano il commercio,
ricevettero ingenti prestiti dalle banche per le loro attività commerciali
• L’economia basata sulla moneta permetteva che i traffici commerciali si
svolgessero su distanze ampie e anche che venissero costituiti nuovi
mercati
Le città ellenistiche
• Le città erano i centri fondamentali del mondo
ellenistico
• Rispetto alle pòlis tradizionali, come Atene o Corinto, in
età ellenistica si affermarono altre città: Rodi,
Alessandria, Pergamo e Antiochia
• Le grandi città ellenistiche avevano templi, stadi,
palestre e teatri come le pòlis classiche ma erano
diverse da queste
• Nelle città ellenistiche le differenze sociali erano
estremamente forti
• Le classi sociali superiori dovevano la loro preminenza
al denaro e non al prestigio dovuto alla nascita e alla
capacità di combattere
• Le distinzioni tra cittadino – polìtes – e straniero
erano molto ridotte perché le città ellenistiche erano
aperte verso il mondo esterno: uomini, merci e culture
differenti
Alessandria
Pergamo
Antiochia
La lingua comune: koinè
• Elemento unificante del mondo ellenistico era
la lingua greca, chiamata koinè
• Alessandro l’aveva imposta come lingua ufficiale, in quanto era la
lingua usata da lui e dal suo esercito e veniva usata nei documenti
ufficiali e nelle transazioni commerciali
• Divenne la lingua della cultura in ogni zona dei regni ellenistici:
gli scrittori che volevano diffondere le loro opere, anche se erano di
origine persiana o egiziana, erano «costretti» a usare la koinè
• Essi formarono una sorta di comunità internazionale, che si
rivolgeva a un pubblico ampio, composto da tutte le persone colte
Il mecenatismo dei sovrani
• I sovrani erano molto attenti a finanziare la cultura, attuando il
mecenatismo
• Costituirono istituzioni e organizzazioni culturali in cui
assumevano persone colte: scienziati, artisti e filosofi, per
lavorare
• A Alessandria, vera capitale culturale del mondo antico, sorsero
due importanti istituzioni, il Museo e la Biblioteca
• Museo («casa delle Muse) era un luogo in cui gli intellettuali
operavano utilizzando le strutture messe a disposizione dal
sovrano – osservatorio astronomico, orto botanico, zoo, biblioteca
– e da qui potevano dialogare con altri intellettuali degli altri regni
• Grazie al Museo, scienziati come Euclide e Archimede
svilupparono le proprie ricerche e elaborarono le loro tesi
Euclide
Archimede
Bibliografia
• Domenico Musti, Introduzione alla storia greca, 2003, Laterza
• M. Bettalli,A.L.D’Agata,A.Magnetto, Storia Greca, 2007, Carocci

More Related Content

What's hot (20)

Guerre puniche
Guerre punicheGuerre puniche
Guerre puniche
 
L'età di Elisabetta I e di Filippo II
L'età di Elisabetta I e di Filippo IIL'età di Elisabetta I e di Filippo II
L'età di Elisabetta I e di Filippo II
 
Guerra dei trent'anni
Guerra dei trent'anniGuerra dei trent'anni
Guerra dei trent'anni
 
Flavi e imperatori adottivi
Flavi e imperatori adottiviFlavi e imperatori adottivi
Flavi e imperatori adottivi
 
Storia 1liceo-grecia
Storia 1liceo-greciaStoria 1liceo-grecia
Storia 1liceo-grecia
 
Guerre persiane e età periclea
Guerre persiane e età pericleaGuerre persiane e età periclea
Guerre persiane e età periclea
 
La Polis greca
La Polis greca La Polis greca
La Polis greca
 
Guerra del Peloponneso
Guerra del PeloponnesoGuerra del Peloponneso
Guerra del Peloponneso
 
13 la crisi della repubblica
13 la crisi della repubblica13 la crisi della repubblica
13 la crisi della repubblica
 
I longobardi
I longobardiI longobardi
I longobardi
 
Minoici e micenei
Minoici e miceneiMinoici e micenei
Minoici e micenei
 
La Riforma Protestante e la Controriforma
La Riforma Protestante e la ControriformaLa Riforma Protestante e la Controriforma
La Riforma Protestante e la Controriforma
 
Le crociate
Le crociateLe crociate
Le crociate
 
La crisi dell-impero romano
La crisi dell-impero romanoLa crisi dell-impero romano
La crisi dell-impero romano
 
La civiltà micenea
La civiltà miceneaLa civiltà micenea
La civiltà micenea
 
Le repubbliche marinare
Le repubbliche marinareLe repubbliche marinare
Le repubbliche marinare
 
Gli achei e la civiltà micenea
Gli achei e la civiltà miceneaGli achei e la civiltà micenea
Gli achei e la civiltà micenea
 
Paradiso
ParadisoParadiso
Paradiso
 
Alessandro Manzoni
Alessandro ManzoniAlessandro Manzoni
Alessandro Manzoni
 
La Lirica Provenzale
La Lirica ProvenzaleLa Lirica Provenzale
La Lirica Provenzale
 

Similar to Alessandro Magno e l'ellenismo

Alessandro Magno e l'Ellenismo
Alessandro Magno e l'EllenismoAlessandro Magno e l'Ellenismo
Alessandro Magno e l'EllenismoFrancesco Manzella
 
1 vss lavoro sugli hittiti
1 vss   lavoro sugli hittiti1 vss   lavoro sugli hittiti
1 vss lavoro sugli hittitifabiosteccanella
 
Persiani
PersianiPersiani
Persianifefina
 
Persiani
PersianiPersiani
Persianifefina
 
Persiani
PersianiPersiani
PersianiLalla92
 
I Persiani
I PersianiI Persiani
I PersianiLalla92
 
Regni e imperi nel vicino oriente
Regni e imperi nel vicino orienteRegni e imperi nel vicino oriente
Regni e imperi nel vicino orientecampustralenuvole
 
Babilonesi E Assiri
Babilonesi E AssiriBabilonesi E Assiri
Babilonesi E Assiriguest8be186
 
Alessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismoAlessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismofilopono
 
Alessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismoAlessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismopinasalvatore
 
Alessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismoAlessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismosantoromario
 
L’Assiria E Babilonia
L’Assiria E BabiloniaL’Assiria E Babilonia
L’Assiria E Babilonialisa94
 
Dalla preistoria alla storia presentazione
Dalla preistoria alla storia presentazioneDalla preistoria alla storia presentazione
Dalla preistoria alla storia presentazioneGiuliDosu
 

Similar to Alessandro Magno e l'ellenismo (20)

Alessandro Magno e l'Ellenismo
Alessandro Magno e l'EllenismoAlessandro Magno e l'Ellenismo
Alessandro Magno e l'Ellenismo
 
LA PERSIA
LA PERSIALA PERSIA
LA PERSIA
 
Antico egitto
Antico egittoAntico egitto
Antico egitto
 
Antico egitto
Antico egittoAntico egitto
Antico egitto
 
1 vss lavoro sugli hittiti
1 vss   lavoro sugli hittiti1 vss   lavoro sugli hittiti
1 vss lavoro sugli hittiti
 
Persiani
PersianiPersiani
Persiani
 
Persiani
PersianiPersiani
Persiani
 
Persiani [1 Es]
Persiani [1 Es]Persiani [1 Es]
Persiani [1 Es]
 
Persiani
PersianiPersiani
Persiani
 
I Persiani
I PersianiI Persiani
I Persiani
 
Regni e imperi nel vicino oriente
Regni e imperi nel vicino orienteRegni e imperi nel vicino oriente
Regni e imperi nel vicino oriente
 
I Persiani
I PersianiI Persiani
I Persiani
 
Babilonesi E Assiri
Babilonesi E AssiriBabilonesi E Assiri
Babilonesi E Assiri
 
Storia della Mesopotamia
Storia della MesopotamiaStoria della Mesopotamia
Storia della Mesopotamia
 
Alessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismoAlessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismo
 
Alessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismoAlessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismo
 
Alessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismoAlessandro magno e_l-_ellenismo
Alessandro magno e_l-_ellenismo
 
L’Assiria E Babilonia
L’Assiria E BabiloniaL’Assiria E Babilonia
L’Assiria E Babilonia
 
Dalla preistoria alla storia presentazione
Dalla preistoria alla storia presentazioneDalla preistoria alla storia presentazione
Dalla preistoria alla storia presentazione
 
La terra tra i due fiumi
La terra tra i due fiumiLa terra tra i due fiumi
La terra tra i due fiumi
 

More from Giorgio Scudeletti

Prussia, Russia e Austria tra Seicento e Settecento
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e SettecentoPrussia, Russia e Austria tra Seicento e Settecento
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e SettecentoGiorgio Scudeletti
 
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.Giorgio Scudeletti
 
Le origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in ItaliaLe origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in ItaliaGiorgio Scudeletti
 
La crisi dei poteri universali
La crisi dei poteri universaliLa crisi dei poteri universali
La crisi dei poteri universaliGiorgio Scudeletti
 
L'Impero romano d'oriente e le Crociate
L'Impero romano d'oriente e le CrociateL'Impero romano d'oriente e le Crociate
L'Impero romano d'oriente e le CrociateGiorgio Scudeletti
 
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IX
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IXL'affermazione dell'Islam, secc. VII-IX
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IXGiorgio Scudeletti
 
I Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo MagnoI Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo MagnoGiorgio Scudeletti
 
Il secondo dopoguerra (1945-1953)
Il secondo dopoguerra (1945-1953)Il secondo dopoguerra (1945-1953)
Il secondo dopoguerra (1945-1953)Giorgio Scudeletti
 
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)Giorgio Scudeletti
 
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso Medioevo
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso MedioevoUngari, normanni e saraceni, tra alto e basso Medioevo
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso MedioevoGiorgio Scudeletti
 
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a Roma
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a RomaAgrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a Roma
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a RomaGiorgio Scudeletti
 
Neoclassicismo e preromanticismo
Neoclassicismo e preromanticismoNeoclassicismo e preromanticismo
Neoclassicismo e preromanticismoGiorgio Scudeletti
 
Europa nel secondo '500: Lepanto, Invencible Armada...
Europa nel secondo '500: Lepanto, Invencible Armada...Europa nel secondo '500: Lepanto, Invencible Armada...
Europa nel secondo '500: Lepanto, Invencible Armada...Giorgio Scudeletti
 

More from Giorgio Scudeletti (20)

Il feudalesimo
Il feudalesimoIl feudalesimo
Il feudalesimo
 
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e Settecento
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e SettecentoPrussia, Russia e Austria tra Seicento e Settecento
Prussia, Russia e Austria tra Seicento e Settecento
 
Le donne del primo imperatore
Le donne del primo imperatoreLe donne del primo imperatore
Le donne del primo imperatore
 
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.
Come non si uccide Nerone: la congiura di Pisone, 65 d.C.
 
Le origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in ItaliaLe origini della lingua in Italia
Le origini della lingua in Italia
 
La crisi dei poteri universali
La crisi dei poteri universaliLa crisi dei poteri universali
La crisi dei poteri universali
 
L'Impero romano d'oriente e le Crociate
L'Impero romano d'oriente e le CrociateL'Impero romano d'oriente e le Crociate
L'Impero romano d'oriente e le Crociate
 
La "Scuola siciliana"
La "Scuola siciliana"La "Scuola siciliana"
La "Scuola siciliana"
 
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IX
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IXL'affermazione dell'Islam, secc. VII-IX
L'affermazione dell'Islam, secc. VII-IX
 
I Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo MagnoI Franchi, dalle origini a Carlo Magno
I Franchi, dalle origini a Carlo Magno
 
Il secondo dopoguerra (1945-1953)
Il secondo dopoguerra (1945-1953)Il secondo dopoguerra (1945-1953)
Il secondo dopoguerra (1945-1953)
 
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)
La decolonizzazione in Asia e Africa (1949-1975)
 
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso Medioevo
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso MedioevoUngari, normanni e saraceni, tra alto e basso Medioevo
Ungari, normanni e saraceni, tra alto e basso Medioevo
 
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a Roma
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a RomaAgrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a Roma
Agrippina, Giulia Domna, Zenobia: tre donne in cerca del potere a Roma
 
Il romanticismo
Il romanticismoIl romanticismo
Il romanticismo
 
Neoclassicismo e preromanticismo
Neoclassicismo e preromanticismoNeoclassicismo e preromanticismo
Neoclassicismo e preromanticismo
 
Le rivoluzioni inglesi
Le rivoluzioni inglesiLe rivoluzioni inglesi
Le rivoluzioni inglesi
 
Europa nel secondo '500: Lepanto, Invencible Armada...
Europa nel secondo '500: Lepanto, Invencible Armada...Europa nel secondo '500: Lepanto, Invencible Armada...
Europa nel secondo '500: Lepanto, Invencible Armada...
 
La seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondialeLa seconda guerra mondiale
La seconda guerra mondiale
 
La controriforma
La controriformaLa controriforma
La controriforma
 

Recently uploaded

Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaStefano Lariccia
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 

Recently uploaded (6)

Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia RomanaXIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
 
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia RomanaXI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 

Alessandro Magno e l'ellenismo

  • 1. Tredici anni di grandezza: 336 - 323 I regni ellenistici
  • 2. Origini e formazione di Alessandro • Alessandro era figlio di Filippo II di Macedonia e Olimpiade • Nacque nel 356 • Nel 343, il grande filosofo Aristotele divenne suo precettore e lo rimase fino al 340. • Aristotele educò Alessandro all’amore per la cultura greca, in particolare per l’ «Iliade», da cui trasse il desiderio di gloria e la concezione eroica della vita • In seguito Alessandro, anche se giovanissimo, cominciò a partecipare agli affari politici e alle battaglie, con ruoli di responsabilità Aristotele e Alessandro
  • 3. Alessandro diventa re di Macedonia e egemone in Grecia • 336: Filippo II morì e Alessandro fu il suo successore in ogni senso • Eliminò ogni altro pretendente al trono • Si fece riconoscere dalle pòlis greche le stesse prerogative di suo padre: il controllo sull’anfizionia di Delfi e la guida della guerra contro la Persia, attraverso la «Lega ellenica» • Atene eTebe erano però inquiete e il «Gran re» persiano tentò di corromperle perché combattessero contro il giovane re macedone • Alessandro reagì facendo uccidere i capi della fazione antimacedone di Atene e distruggendo Tebe nel 335, su decisione della lega ellenica
  • 4. La spedizione di Alessandro contro l’impero persiano • Alessandro decise di proseguire il progetto di espansione territoriale di suo padre Flippo, rivolto alla conquista dell’impero persiano • Tuttavia presentò alle città greche questa spedizione militare come punizione degli atti sacrileghi compiuti dai Persiani durante la seconda guerra contro le polis • 334: Alessandro diede il via alla sua spedizione in Oriente, che era pensata come un guerra da combattere più sulla terra che per mare • Il re macedone volle che fosse un’impresa memorabile: infatti si fece seguire anche da storici, geografi, naturalisti e interpreti, testimoni della sua gloria • Attraversò con il suo esercito lo stretto dell’Ellesponto e prima di giungere alla sponda asiatica, lanciò il suo giavellotto verso la terra ferma: il gesto significava che era pronto a conquistare le terre persiane.
  • 5.
  • 6. 334 – 333: Granico e Gordio • Alessandro, giunto in Asia, visitò a Ilio il santuario di Atena e compì sacrifici sulla tomba di Achille • Giugno 334: prima battaglia e prima vittoria di Alessandro a Granico, contro gli eserciti di tre satrapi. Poche perdite per i macedoni • Poi il re macedone avanzò lungo le coste dell’Asia Minore e allontanò i Persiani dalla polis greche. Qui lasciò che le città greche intasurassero governi democratici • Si stabilì nei mesi invernali a Gordio, città frigia, dove avvenne il famoso episodio del «nodo di Gordio», che legava un occhio nel tempio di Zeus: chi lo avesse sciolto, avrebbe dominato sull’Asia. Alessandro lo tagliò con un colpo di spada.
  • 7. Alessandro vince a Isso, sottomette Fenicia e Egitto • Novembre 333: a Isso, in Cilicia, battaglia tra i Macedoni e i Persiani.Vittoria dei Macedoni grazie alla forza della loro cavalleria. Il re persiano Dario III fuggì, lasciando sua moglie e sua figlia come ostaggi a Alessandro, che acquisì anche un grande bottino. • 332: Alessandro avanzò lungo le coste fenicie: alcune città si arresero subito, altre comeTiro fecero resistenza e subirono un assedio lungo. Il re macedone conquistò siaTiro, sia Gaza. Morirono migliaia di persone, altre migliaia furono ridotte in schiavitù • Dario III si era rifugiato a Babilonia, cercando una resa onorevole attraverso gli ambasciatori, ma Alessandro rifiutò • Alessandro giunse in Egitto, dove il satrapo di Menfi gli consegnò la regione senza combattere e i sacerdoti lo onorarono • 331: in Egitto, Alessandro fondò Alessandria, nella zona occidentale del delta del Nilo. La città diventerà uno dei porti più importanti nel mondo antico e un centro culturale importantissimo. Isso Alessandria
  • 8. Vittoria di Gaugamela e sottomissione del Medio Oriente • 331: il re macedone dall’Egitto si spostò in Mesopotamia, oltrepassò i fiumiTigri e Eufrate e a Gaugamela, l’antica Ninive, a ottobre, sconfisse di nuovo l’esercito persiano ancora guidato da Dario III • Dario III fuggì ancora una volta, mentre Alessandro conquistava Babilonia, Susa, Persepoli e Pasagarde, tutte le grandi città degli achemenidi • Il re macedone decise di far valere il diritto delle armi: tutti i territori conquistati erano di sua proprietà e avrebbero dovuto versare a lui il tributo che prima era raccolto dal Gran Re persiano sconfitto. Grazie a questo denaro, Alessandro poteva mantenere il suo grande esercito,e le città greche non avrebbero pagato una tassa pesante. Gaugamela
  • 9. Alessandro in Asia centrale • Alessandro aveva un piano: diventare il nuovo re dell’Asia al posto di Dario III. Per fare questo doveva imprigionare o eliminare il Gran Re persiano • Dario si era rifugiato in Battriana (nell’odiernoAfghanistan), ma il satrapo di quella regione, di nome Besso lo fece uccidere e si autoproclamò re. • Alessandro recuperò il corpo di Dario e lo fece seppellire con tutti gli onori, presentandosi così come il suo erede legittimo • 330 – 327: Alessandro combattè battaglie durissime e decise di cambiare il suo esercito: unità più piccole e arruolamento di soldati persiani o nati in quei luoghi. • Besso fuggì a nord della Battriana, poi fu tradito dai suoi stessi uomini. Consegnato al generale di Alessandro,Tolemeo, fu ucciso nel 329 • 327: il re macedone sposò Rossane, figlia del satrapo della Sogdiana ( e quindi schiava di guerra) e reclutò soldati della zona: in questo modo Alessandro voleva mostrare che Persiani e Greci potevano costituire un unico popolo
  • 10. 326, Idaspe: l’ultima vittoria di Alessandro • Alessandro voleva ampliare il suo dominio fino al bacino del fiume Indo, per raggiungere di nuovo la massima estensione che aveva avuto l’impero persiano sotto Dario I • Un principe indiano diTassila era minacciato dal vicino principe Poro, e chiese aiuto al re macedone che vide la possibilità di portare a termine il suo progetto di conquiste. • L’esercito di 120.000 uomini di Alessandro superò il fiume Indo e giunse fino al suo fiume affluente, l’Idaspe. • 326: sull’Idaspe si svolse l’ultima grande battaglia in campo aperto, guidata da Alessandro contro Poro. Il suo esercito vinse, ancora grazie alla cavalleria e alle capacità strategiche del re nel guidare i suoi uomini 324-323
  • 11. Marcia verso oriente e ritorno • Il re macedone consigliato da Poro decise di spingersi ancora a est, ma poi rinunciò a avanzare fino al fiume Gange: forse perché le truppe erano sfinite dalla fatica o forse perché il territorio in cui l’esercito alessandrino si trovava era sconosciuto e quindi pericoloso. Il confine del dominio diAlessandro fu collocato sul fiume Ifasi. • Durante il viaggio di ritorno, Alessandro fu ferito gravemente in uno scontro con la tribù dei Malli • L’esercito del re si divise: la flotta percorse una propria rotta lungo le coste fino ai fiumiTigri e Eufrate. L’esercito di terra fu diviso a sua volta in due parti, rientrando verso la Persia verso Nord e verso Sud. L’intero tragitto di ritorno dell’esercito di Alessandro durò un anno, con gravi perdite, e giunse a compimento nel 324 a Hormuz. • Primavera del 324: Alessandro rientrò a Passagarde. Aveva riunito sotto il suo comando tutto il territorio che un tempo era stato nelle mani di Ciro il Grande e Dario I.
  • 12. Confronto tra impero persiano e impero di Alessandro Magno
  • 13. Alessandro organizza il suo potere • Alessandro dovette organizzare il suo vasto dominio • In sua assenza gli ex satrapi, i generali e gli alti funzionari del re macedone che gli aveva affidato il governo dei diversi territori, si erano impadroniti di quei territori, alcuni formando un proprio esercito • Alessandro li punì duramente • Per organizzare il suo regno, Alessandro seguì due strade • 1. rafforzare il suo potere rendendolo autoritario • 2 fondere la componente greca-macedone e la componente persiana del regno
  • 14. I mutamenti voluti da Alessandro • Una serie di scelte rese ostili al re molti ufficiali dell’esercito e anche i nobili macedoni • Il re macedone decise di assumere il comportamento e i caratteri tipici di un monarca dell’Oriente • 327: Alessandro volle che tutti i Macedoni facessero la proscinesi, cioè che si inchinassero di fronte a lui. Per la cultura greca, questo tipo di omaggio era riservato soltanto agli dei. • Nello stesso anno, il re macedone aveva deciso di arruolare nel suo esercito 30.000 persiani. • Gli ufficiali e i soldati macedoni venivano così ridotti nel numero, al punto di perdere importanza. Il legame tra il re, l’esercito e gli Eteri si spezzava, e questo modificava le tradizioni macedoni
  • 15. Una cerimonia simbolica: le «nozze di Susa» • Alessandro riteneva che solo integrando greco-macedoni e popolazioni orientali avrebbe potuto governare in modo unitario il suo vasto dominio composto di genti molto diversi per lingua, cultura e tradizioni. • 324: a Susa Alessandro sposò una figlia e una nipote di Dario, e contemporaneamente decine di ufficiali e amici del re e 10.000 soldati veterani di guerra sposavano donne persiane. • Le «nozze di Susa» avrebbero dovuto essere il simbolo che il regno era uno solo e che avrebbe avuto una nuova classe dirigente. • In realtà alcuni soldati veterani dopo le nozze si rivoltarono contro il re. La rivolta fu pacificata da Alessandro stesso, che però mise a morte i suoi capi.
  • 16. L’ultimo periodo e la morte: 323 a.C. • Alessandro ebbe rapporti difficili anche con il mondo greco, soprattutto quando decise di far rientrare in Grecia tutti coloro che erano stati esiliati dalle diverse pòlis • E quando volle che al suo generale Efestione le città greche concedessero onori divini: i greci non consideravano dignitoso tributare onori divini a un uomo • Alessandro trascorse gli ultimi mesi di vita a Babilonia dove ricevette visite e doni da tutti i popoli del bacino del Mediterraneo, compresi Romani e Cartaginesi • Stava preparando una spedizione per conquistare l’Arabia, probabilmente per rafforzare il confine meridionale del suo impero. • Invece morì di malaria il 10 giugno 323, a 33 anni.
  • 17. L’ellenismo e i regni ellenistici
  • 18. La successione al trono di Alessandro • Dopo la morte diAlessandro, si pose il problema della successione al trono • Il figlio diAlessandro e Rossane non era ancora nato, e sarebbe stato un erede di discendenza non solo macedone • I soldati macedoni avrebbero voluto che diventasse re il fratellastro di Alessandro, Filippo Arrideo, che però aveva un ritardo mentale • I tre principali generali del re macedone - i diadochi - si divisero la guida dell’impero • I tre procedettero poi a dividere le satrapie: questa spartizione determinò nei vent’anni successivi la divisione definitiva dell’impero di Alessandro Antipatro già uomo di fiducia di Filippo II, governò i territori greci e la lega ellenica Perdicca, generale già con Filippo e molto legato a Alessandro, ebbe la guida della parte centrale dell’ex impero persiano. Dovevano obbedire a lui tutti i satrapi della regione Cratero divenne reggente del regno di Macedonia, comandante generale dell’esercito e responsabile delle finanze di tutti i possedimenti di Alessandro
  • 19. I regni ellenistici Al termine di vent’anni passati tra guerre di spartizione dell’ex impero si formarono sei territori politicamente indipendenti I principali furono, regno dei Seleucidi: fondato dal generale Seleuco, era il più grande e difficile da mantenere unito regno deiTolemei: fondato dal generale Tolomeo I, comprendeva l’Egitto regno di Macedonia, governato dagli Antigonidi Seleucidi Tolemei Antigonidi Età ellenistica: anni 323 – 31 Caratterizzata dalla diffusione della cultura ellenica[greca] in tutto il mondo allora conosciuto, chiamato ecumène L’impero di Alessandro si divise in diversi regni Non vi fu la mescolanza tra greci-macedoni e orientali
  • 20. Il monarca ellenistico e l’organizzazione del potere • Il re, in epoca ellenistica, aveva un potere assoluto e sacro • Era affiancato da un gruppo di «amici» che contribuivano alle sue decisioni, che tuttavia erano prese da lui soltanto • Il re si occupava personalmente di tutto, con la collaborazione di un primo ministro, di un responsabile delle politiche finanziarie e i «cancellieri», una sorta di ministri di rango inferiore • L’amministrazione delle diverse zone del regno era affidata a funzionari, in genere di origine greca o macedone • L’esercito era composto da mercenari, cioè soldati a pagamento: doveva difendere il regno dagli attacchi esterni e combattere nelle guerre.Tuttavia l’esercito aveva anche la responsabilità di garantire l’ordine pubblico
  • 21. In Grecia: il ruolo delle pòlis • Le pòlis continuarono a esistere durante l’età ellenistica • Alcune si riunirono in leghe per avere maggiore forza di opposizione o di contrattazione con il monarca • Le città non ebbero più la forza politica del periodoVI-IV sec.a.C. • Le pòlis cercavano di mantenere la loro autonomia e la loro libertà, ma avevano bisogno del sovrano e del suo esercito per non cedere a attacchi esterni, e quindi ottenere protezione • Il re a sua volta faceva concessioni alle pòlis – in ambito fiscale o amministrativo – per non indebolire il proprio regno • Il rapporto re – pòlis era basato su una forte contrattazione rispetto ai diritti e ai doveri
  • 22. Economia dei regni ellenistici • L’attività fondamentale era l’agricoltura • Il re possedeva vastissime proprietà terriere che venivano lavorate direttamente da braccianti salariati o schiavi. Esistevano anche affittuari di questi campi, laici oppure templi • Il regno economicamente si basava sugli affitti della terra e sulla vendita di quanto veniva prodotto nei campi del re; inoltre erano assai alte le imposte su tutte le attività. Chi sfruttava le risorse naturali come miniere, boschi e saline doveva pagare denaro. • Le guerre si concludevano sempre, se l’esercito regio vinceva, con la razzìa di diversi bottini • Il denaro serviva al monarca per pagare: l’esercito e le guerre, le spese della sua corte, i funzionari e le attività culturali • Entrate e uscite dei regni erano controllate capillarmente
  • 23. Commercio e economia monetaria • Il commercio assunse una grande importanza, anche se non tale da diminuire la centralità dell’agricoltura • Il commercio ebbe un grosso giovamento dalla scelta di Alessandro Magno che creò un’economia basata sulla moneta, sfruttando le grandi risorse di oro e argento che esistevano nell’impero persiano • Ogni area aveva la propria moneta • Siccome le transazioni commerciali avvenivano usando la moneta, si affermarono anche le banche: esse cambiavano le valute, le tenevano nei propri forzieri e le prestavano • Gli armatori, cioè i proprietari di flotte di navi che praticavano il commercio, ricevettero ingenti prestiti dalle banche per le loro attività commerciali • L’economia basata sulla moneta permetteva che i traffici commerciali si svolgessero su distanze ampie e anche che venissero costituiti nuovi mercati
  • 24. Le città ellenistiche • Le città erano i centri fondamentali del mondo ellenistico • Rispetto alle pòlis tradizionali, come Atene o Corinto, in età ellenistica si affermarono altre città: Rodi, Alessandria, Pergamo e Antiochia • Le grandi città ellenistiche avevano templi, stadi, palestre e teatri come le pòlis classiche ma erano diverse da queste • Nelle città ellenistiche le differenze sociali erano estremamente forti • Le classi sociali superiori dovevano la loro preminenza al denaro e non al prestigio dovuto alla nascita e alla capacità di combattere • Le distinzioni tra cittadino – polìtes – e straniero erano molto ridotte perché le città ellenistiche erano aperte verso il mondo esterno: uomini, merci e culture differenti Alessandria Pergamo Antiochia
  • 25. La lingua comune: koinè • Elemento unificante del mondo ellenistico era la lingua greca, chiamata koinè • Alessandro l’aveva imposta come lingua ufficiale, in quanto era la lingua usata da lui e dal suo esercito e veniva usata nei documenti ufficiali e nelle transazioni commerciali • Divenne la lingua della cultura in ogni zona dei regni ellenistici: gli scrittori che volevano diffondere le loro opere, anche se erano di origine persiana o egiziana, erano «costretti» a usare la koinè • Essi formarono una sorta di comunità internazionale, che si rivolgeva a un pubblico ampio, composto da tutte le persone colte
  • 26. Il mecenatismo dei sovrani • I sovrani erano molto attenti a finanziare la cultura, attuando il mecenatismo • Costituirono istituzioni e organizzazioni culturali in cui assumevano persone colte: scienziati, artisti e filosofi, per lavorare • A Alessandria, vera capitale culturale del mondo antico, sorsero due importanti istituzioni, il Museo e la Biblioteca • Museo («casa delle Muse) era un luogo in cui gli intellettuali operavano utilizzando le strutture messe a disposizione dal sovrano – osservatorio astronomico, orto botanico, zoo, biblioteca – e da qui potevano dialogare con altri intellettuali degli altri regni • Grazie al Museo, scienziati come Euclide e Archimede svilupparono le proprie ricerche e elaborarono le loro tesi Euclide Archimede
  • 27. Bibliografia • Domenico Musti, Introduzione alla storia greca, 2003, Laterza • M. Bettalli,A.L.D’Agata,A.Magnetto, Storia Greca, 2007, Carocci