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19 maggio 2014
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2
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I dati di crescita PIL pubblicati la scorsa settimana dimostrano, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto stia costando all'Eurozona la strategia attendista attuata finora.
Secondo le prime stime, il PIL dell'area euro è cresciuto in totale di solo 0.2%/trimestre. L'inverno mite dalle nostre parti - specularmente a quanto è avvenuto in parte degli
Stati Uniti - ha rafforzato il settore immobiliare tedesco, mentre ha rallentato i consumi di energia danneggiando in parte i dati francesi e italiani, che nel trimestre registrano
rispettivamente zero crescita e -0.1%. Escludendo la Germania, che registra una crescita nel trimestre di 0.8%, il resto dell'area euro è in stagnazione. La forza dell'euro,
da sola, ha portato un freno dello 0.2% al dato trimestrale. L'Italia, dopo un +0.1% registrato nell'ultimo trimestre del 2013, torna tristemente a rivedere il segno meno che ci
accompagna in 10 dei 12 trimestri degli ultimi tre anni. Da quanto si evince dalla nota dell'ISTAT, pesa soprattutto un rallentamento nel settore industriale. A questo
aggiungiamo l’effetto pausa degli Stati Uniti, che rappresentano il terzo nostro partner commerciale, oltre al già citato minore consumo di energia. Il rallentamento, se
finiranno queste motivazioni congiunturali, potrà invertirsi il prossimo trimestre (ci attendiamo un +0.2%), ma questo potrebbe non essere sufficiente ad darci il giusto ritmo
per tendere ad una crescita dello 0.8% nel 2014, stimata dal governo e fondamentale per far tornare i conti del fiscal compact e del DEF. Non stupisce quindi che la nostra
crescita di 0.3% più bassa delle attese abbia provocato un forte allargamento degli spread, solo parzialmente recuperato venerdì. Il giovedì nero dello spread periferico è
stato fomentato dalle prese di beneficio dopo il forte rally da inizio anno da parte di chi ne ha beneficiato: pochi lo avevano previsto, e gli scarsi volumi ne hanno accentuato
l'inversione. Ma in settimana arrivano due buone notizie dai paesi periferici: il Portogallo esce ufficialmente e senza linea di credito dal programma di aiuti, mentre il rating
irlandese è stato rialzato da Moody's di due notch a Baa1.
Ad ogni buon conto la battuta di arresto di Francia, Italia ma anche Finlandia e Paesi Bassi rende sempre più evidente l'esigenza di maggiore incisività nella gestione
politico-economica del Vecchio continente: a partire dall'avvitamento della crisi del debito, la Germania è cresciuta del 3.1% mentre il resto dell'area euro ha visto il PIL
contrarsi del -1.9%. E così non nascondiamo che i dati della scorsa settimana rendono ancora più impellente l'interventismo BCE alla riunione di inizio giugno. Se infatti
prima ritenevamo che le stime di inflazione pubblicate a inizio giugno avrebbero dovuto fornire una chiara evidenza per poter agire in modo marcato, ci troviamo ora a
pensare che solo un dato particolarmente ottimista potrà impedire al Board BCE di intervenire con forza.
Per la riunione di giugno, quindi, la BCE potrebbe accompagnare al taglio de i tassi (auspicabilmente tra 0.1% e 0.2%) altre misure, in ordine decrescente di probabilità: un
nuovo LTRO a 3-4 anni, a tasso fisso e mirato (sullo stile del Funding for Lending inglese); la fine della sterilizzazione del programma SMP; portare sotto zero i tassi di
deposito. Un nuovo LTRO a tassi straordinariamente bassi (e fissi) potrebbe iniettare nel sistema, se fosse condizionale al 5% dei prestiti a privati e imprese come è
avvenuto nel Regno Unito, circa 477 miliardi, più del doppio dei 230 miliardi che stimiamo siano necessari per riportare le aspettative di inflazione verso il 2% nel medio
termine. Se la BCE terminasse di sterilizzare gli acquisti del programma SMP (2010-2012), potrebbe iniettare altri 165 miliardi nel sistema, che andrebbero a diminuire
presto con la scadenza dei titoli sottostanti. Infine portare sotto zero i tassi di deposito, sulla scorta di quanto è avvenuto fino ad aprile in Danimarca, potrebbe indebolire
l'euro e rafforzare il restringimento degli spread. L'arsenale a disposizione della BCE è vario e ben guarnito, e si fa sempre più forte la possibilità che il Board preferisca
annunciare un pacchetto di più misure. Non abbiamo citato l'eventualità di un programma di acquisti stile Quantitative Easing, per il quale potremmo aspettare qualche
mese in più, e se nel frattempo funziona il "cocktail di farmaci" in preparazione a giugno, magari non verrà mai attivato.
Lasciamo l’Europa e diamo uno sguardo a cosa fanno, o non fanno, i mercati azionari, che finora hanno restituito una delle partenze d’anno più noiose del decennio. La
quota 1900 dell'indice S&P 500 è stata finalmente raggiunta durante la scorsa settimana, dopo mesi di movimenti laterali. I mercati non hanno brindato e sembrano
mancare di una grande forza in questo maggio carico di eventi, ma dietro l'apparente apatia degli indici si nasconde una grande rotazione nei vari settori, che sta portando i
gestori di fondi a mantenere una certa cautela che si rispecchia in una detenzione pari al 5% di liquidità, livello più alto raggiunto da giugno 2012, al picco della crisi in
Eurozona. Questa cautela non sembra assolutamente ingiustificata vista la portata delle questioni geopolitiche sul tavolo: in India Narendra Modi e il suo partito
nazionalista BJP hanno stravinto le elezioni generali, rivoluzionando l’agenda del secondo gigante asiatico, mentre l’Ucraina e l’UE si apprestano a tornare ai seggi.
Inaspettatamente, torna a salire la tensione nella vicina Libia. La primavera si fa sempre più calda.
Commento alla settimana
FTSE MIB -3,47% DAX Francoforte 0,50% CAC 40 Parigi -0,47% FTSE 100 Londra 0,61% SMI Zurigo 2,04%
S&P 500 -0,03% Nasdaq 0,46% Nikkei -0,73% Hang Seng HK 3,89% Bovespa Brasile 1,65%
BTP 2 anni (ITA) -0,16% BTP 5 anni (ITA) -0,34% BTP 7 anni (ITA) -0,60% BTP 10 anni (ITA) -0,89% BTP 30 anni (ITA) -2,13%
Bund 2 anni (GER) 0,10% Bund 5 anni (GER) 0,51% Bund 7 anni (GER) 0,73% Bund 10 anni (GER) 1,12% Bund 30 anni (GER) 2,85%
T-Bill 2 anni (USA) 0,05% T-Bill 5 anni (USA) -0,19% T-Bill 7 anni (USA) -0,20% T-Bond 10 anni (USA) 0,89% T-Bond 30 anni (USA) 2,23%
EONIA 0,17% Euribor 3m 0,32% BOT 3m 0,45% Euribor 6m 0,41% BOT 6m 0,50%
BOT 1 anno 0,62% BTP 2 anni 0,83% BTP 5 anni 1,75% BTP 10 anni 3,06% Spread BTP-Bund 10 anni 1,73%
Perf. Alternativo Oro (USD/oncia) 0,36% Petrolio WTI (USD/barile) 2,03% Petrolio Brent (USD/barile) 1,72% Hedge Fund HFRX -0,25% Indice mat. Prime CRB 0,45%
Perf. Valute Euro - Dollaro 1,3694 -0,47% Euro - Sterlina 0,8145 -0,25% Euro - Franco CH 1,2223 -0,23% Euro - Yen 138,9989 -0,82% Euro - Renminbi 8,5361 -0,38%
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Performance
Azionario
Performance
Obbligazionario
Rendimenti
obbligazionari
Chiusura dati al
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Weekly Corner: la guerra multipolare, versione 2.0
Qualche mese addietro, opportunamente, segnalammo come fosse in atto una strisciante guerra non dichiarata.
Fortunatamente, non ci riferivamo ad un improvviso focolaio in qualche angolo del mondo, sebbene dopo qualche settimana sia esplosa la questione
ucraina.
Ad ogni buon conto, oggi rivolgiamo la nostra attenzione, ancora una volta, alla "currency war", ovvero ad un velato ma - a tratti - evidente tentativo da
parte delle principali autorità politico-finanziarie di condizionare l'andamento esterno della propria divisa, al fine di incrementare la propria competitività.
Nella scorsa occasione, il G 20 dichiarò che non vi era alcun tentativo in tal senso, cercando di chiudere la questione pacificamente.
In effetti, nei giorni seguenti, la Fed si preoccupava di rendere noto che avrebbe proseguito nella riduzione del suo programma di acquisti quantitativi, o
tapering se preferite, mentre diversi mercati emergenti erano impegnati nel tenere a galla le proprie divise.
Ultimamente, nonostante le banche centrali siano impegnate nelle smentite, gli investitori segnalano una sorta di "guerra fredda" che starebbe
combattendosi sotto l'algida superficie del comunicato del G20.
La debolezza del dollaro, aiutata dall'incertezza di quando i tassi di interesse USA verranno aumentati, ha riacceso le antiche abitudini, ovvero il "carry
trade“ che - complice la bassa volatilità - ha di nuovo quali protagoniste le valute emergenti, ripresesi dallo sconquasso del 2013.
Di converso, la forza della valuta unica europea, che comincia a creare più di una preoccupazione per gli uomini di Francoforte, ha costretto Draghi ha
pronunciarsi in modo più netto, aprendo ad una azione incisiva per giugno e creando notevoli aspettative, che ci auguriamo, vivamente, non vengano
disattese; la Bank of England ne ha approfittato per rimarcare lo stesso principio, senza passare per l'unica voce in campo.
I forex traders segnalano che mosse evidenti si notano anche in Asia, dove la banca centrale coreana, nei giorni scorsi, avrebbe comprato USD/KRW
(Won koreano) per limitarne l'ascesa e pare che anche i colombiani hanno espresso più di una preoccupazione, twittando che la banca centrale
potrebbe intervenire in acquisto di USD, ma sono in buona compagnia di brasiliani e indiani, tanto per citare i paesi principali.
Eswar Prasad, senior fellow della Brookings Institution, afferma che tali tensioni siano inevitabili, in quanto i banchieri centrali con la loro maggiore
"trasparenza“ comunicativa (come la forward guidance) in realtà cercano di indebolire le proprie divise e i paesi emergenti temono fortemente di
rimanere imbrigliati in questo pericoloso gioco.
Il tutto in un contesto di crescita globale, come varie volte segnalato, che non appare particolarmente vivace ma - anzi - con preoccupanti battute
d'arresto e con un processo disinflazionistico che sembra assai pervicace e comune un po' a tutti, che rende quindi anche preferibile avere una divisa
debole per far ripartire un po‘ di inflazione.. ma non tutti possono lo stesso obiettivo.
Cerchiamo di guardare avanti... se la BCE, il prossimo mese, prende misure "straordinarie“ gli effetti sarebbero immediati e ci sono già “voci di corridoio”
che la Banca nazionale svizzera (SNB) potrebbe rispondere con delle contromisure portando, ad esempio, il floor a 1,25 o ridurre i tassi.
Anche lo yen e'sotto i riflettori, dopo il recente apprezzamento seguito all'indebolimento di inizio anno che potrebbe indurre le autorità ad agire di
conseguenza.
Meno chiaro, come sempre, è quanto si possa ottenere da simili strategie perché a fronte della SNB dettasi pronta a stampare finché ce n’è bisogno,
altre potrebbero essere decisamente meno determinate.
Graeme Wheeler, Governatore della banca centrale neozelandese, è riuscito la scorsa settimana ad indebolire il Dollaro neozelandese, ma considerato
che il paese si trova all'inizio di una fase di politica monetaria restrittiva, la strada si fa in salita, decisamente.
In un mercato con un turnover giornaliero da quattro trilioni di dollari al giorno, a volte la trama si fa più imprevedibile di un buon serial TV. Alla prossima
puntata…
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One-pager mercati
Indici azionari, obbligazionari, commodity e volatilità
Nota importante
N.B. Le variazioni percentuali degli indici obbligazionari comprendono sia la variazione
in conto capitale che la cedola (per la quota parte relativa al periodo). Le performances
del Real Estate (sx) riportano gli indici (in Europa e Stati Uniti) relativi alle società REIT
(Real Estate Investment Trust) di grande capitalizzazione dei rispettivi continenti. Non
sono quindi espressione diretta dei prezzi immobiliari e mantengono una certa
correlazione con il mercato azionario. Gli indici VIX e VDAX esprimono, sin dal 1993,
l’andamento della volatilità implicita delle opzioni sull’indice USA S&P 500 e DAX
tedesco. Misurano cioè le aspettative di volatilità del mercato nei successivi 30 giorni.
Le variazioni percentuali in € tengono conto dei rapporti di cambio a inizio e fine del
periodo preso in considerazione.
1 sett. 1 mese YTD 1 sett. 1 sett. (€) YTD YTD (€)
Euro - Dollaro 1,3694 -0,47% -0,88% -0,36% 1,30 ITA govern. 1 - 3 anni 387,2
Euro - Sterlina 0,8146 -0,25% -0,98% -1,93% 0,80 ITA govern. 3 - 5 anni 526,8
Euro - Yen 138,99 -0,82% -1,58% -3,96% 143,00 ITA govern. 5 - 7 anni 654,2
Euro - Fr. Svizzero 1,2225 -0,23% 0,33% -0,40% 1,24 ITA govern. 7 - 10 anni 716,0
Euro - Yuan Cina 8,5360 -0,38% -0,70% 2,59% 7,90 ITA govern. > 10 anni 685,5
Euro - Dollaro Canada 1,4873 -0,85% -2,26% 1,86% 1,24 EUR govern. 1 - 3 anni 166,5
Euro - Rublo Russo 47,5914 -0,47% -4,29% 5,24% 35,10 EUR govern. 3 - 5 anni 193,1
Euro - Real Brasile 3,0329 -0,62% -2,17% -6,61% 2,34 EUR govern. 5 - 7 anni 214,8
Euro - Dollaro HK 10,6160 -0,42% -0,96% -0,42% - EUR govern. 7 - 10 anni 223,1
Euro - Dollaro NZ 1,5873 0,00% -0,90% -5,03% 1,60 EUR govern. > 10 anni 249,3
Euro - Dollaro Australia 1,4632 -0,47% -0,79% -5,09% 1,35 JPMorgan EUR 1 - 3 anni 224,0
JPMorgan EUR 1 - 10 anni 213,3
USA govern. 1 - 3 anni 252,7 0,07% 0,54% 0,40% 0,76%
1 sett. 1 sett. (€) YTD YTD (€) USA govern. 3 - 5 anni 328,7 0,28% 0,75% 1,36% 1,72%
FTSE/Mib Milano 20649 USA govern. 5 - 7 anni 382,9 0,49% 0,96% 2,78% 3,15%
Dax Frankfurt 9629 USA govern. 7 - 10 anni 416,6 0,71% 1,18% 4,78% 5,16%
Cac 40 Paris 4456 USA govern. > 10 anni 552,3 1,86% 2,34% 11,90% 12,30%
Eurostoxx 50 3173
FTSE London 6856 0,61% 0,84% 1,58% 3,58%
Swiss Mkt. Zurich 8684 2,04% 1,79% 5,86% 6,29% 1 sett. 1 sett. (€) YTD YTD (€)
S&P 500 - US 1878 -0,03% 0,43% 1,60% 1,96% Petrolio (WTI) (barile) 102,0 2,03% 2,51% 3,66% 4,03%
Nasdaq Comp - US 4091 0,46% 0,93% -2,06% -1,71% Oro (oncia) 1293,5 0,36% 0,83% 7,28% 7,67%
Nikkei 225 14097 -0,73% 0,09% -13,47% -9,90% Argento (oncia) 19,4 1,10% 1,57% -0,50% -0,14%
Hang Seng Index 22713 3,89% 4,36% -2,55% -2,13% Platino (oncia) 1466,1 2,54% 3,02% 7,06% 7,44%
RTS Russia 1262 2,37% 4,25% -12,53% -16,88% Rame (USD cent/libbra) 316,1 1,95% 2,43% -6,93% -6,60%
Shanghai - Cina 2027 0,76% 1,14% -4,23% -6,64% Mais (USD cent/bushel) 483,5 -4,73% -4,28% 10,64% 11,04%
Bovespa - Brazil 53976 1,65% 2,03% 4,79% 12,21% Frumento (USD cent/bushel) 674,3 -6,68% -6,24% 9,32% 9,71%
MSCI Mondo 415 0,28% 0,75% 1,53% 1,89%
1 sett. 1 sett. (€) YTD YTD (€)
Global Hedge Fund Ind. 1132,5 -0,25% 0,21% -0,28% 0,07%
Global GS Comm. Index 652,9 0,86% 1,33% 3,25% 3,62%
REIT Stati Uniti 2606,3 0,50% 0,97% 14,88% 15,29%
REIT Europa 747,6
Indice VIX(Stati Uniti) 12,4
Indice VDAX (Europa) 15,8
Chiusura dati al
19,91%
0,03% 0,99%
0,14% 4,05%
0,58%
1,38%
4,21%
6,32%
7,91%
7,45%
11,38%
0,28%
Commodities
valore
attuale
variazione
Indici obbligazionari
valore
attuale
variazione
-0,19%
-0,41%
3,19%
5,63%
-0,64%
-0,93%
-1,60%
0,00%
11,30%
0,99%
0,08%
0,17%
-0,36% 2,05%
-3,47%
0,50%
-0,47%
8,86%
0,81%
3,73%
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variazione
Cambi vs euro
valore
attuale
variazione Target GIC
1 anno
Indici azionari
valore
attuale
Altri Indici
valore
attuale
variazione
-1,60%
-3,72%
1,02%
8,82%
-9,33%
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Weekly Outlook 5
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Andamento storico indici azionari
1,000
1,100
1,200
1,300
1,400
1,500
1,600
1,700
1,800
1,900
2,000
S&P 500
1,500
1,700
1,900
2,100
2,300
2,500
2,700
2,900
3,100
3,300
3,500
EuroStoxx 50
10,000
12,000
14,000
16,000
18,000
20,000
22,000
24,000
FTSE MIB
800
850
900
950
1,000
1,050
1,100
MSCI Emerging Markets
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Performance settori azionari e dividend yield
Note: Indici settoriali dell’indice MSCI World. Le performance del mese e anno
si riferiscono a un mese e un anno solare precedente la rilevazione
La tabella riporta la differenza tra il dividend
yield stimato di alcuni indici azionari ed il
rendimento dei titoli governativi a 10 anni del
paese corrispondente. Un delta positivo,
generalmente, indica una maggiore convenienza
dei titoli azionari e viceversa
Dividend yield
Rendimento Bond
10 anni
Differenza
FTSE/Mib Milano 2,70% 3,06% -0,36%
Dax Frankfurt 2,75% 1,33% 1,42%
Cac 40 Paris 3,05% 1,79% 1,26%
FTSELondon 4,07% 2,56% 1,50%
Sw iss Mkt. Zurich 3,09% 0,74% 2,35%
IBEX 35 Madrid 4,35% 2,95% 1,40%
S&P500 - US 1,97% 2,52% -0,55%
Dow Jones 2,19% 2,52% -0,33%
Nikkei 225 1,72% 0,58% 1,14%
Chiusura dati al 18/05/14 18:13
-0.6% -0.4% -0.2% 0.0% 0.2% 0.4% 0.6% 0.8% 1.0%
Energia
Materie Prime
Industriali
Consumi discrez.
Health Care
Finanziari
Tecnologia
Telecom
Utilities
settimana
-1% 0% 1% 2% 3% 4%
Energia
Materie Prime
Industriali
Consumi discrez.
Health Care
Finanziari
Tecnologia
Telecom
Utilities
mese
0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18%
Energia
Materie Prime
Industriali
Consumi discrez.
Health Care
Finanziari
Tecnologia
Telecom
Utilities
anno
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Heat map indici azionari
Note
Il Relative Strength Index (RSI), o indice di forza relativa, è un indicatore tecnico di momentum che oscilla tra 0 e 100 e sintetizza l’andamento e la forza dei rialzi e dei ribassi degli indici azionari negli ultimi 14
giorni lavorativi. Generalmente, un dato inferiore a 30 segnala un mercato “ipervenduto” (in verde) e un dato superiore a 70 segnala invece un mercato “ipercomprato” (in rosso).
Mercato / Paese
Valore
attuale
indice
Trailing P/E RSI 14 giorni
Volatilità 30
giorni
Stime
Dividend
Yield
settimana 1 mese 3 mesi 6 mesi YTD 1 anno 3 anni 5 anni
Media annua
a 5 anni
Mercato / Paese
FTSE MIB (Milano) 20649 15,5 40,2 24,4% 2,7% -3,47% -4,46% 1,03% 10,0% 8,86% 17,29% -4,23% 2,36% 0,47% FTSE MIB (Milano)
FTSE Italia All-Share 21963 15,7 39,1 23,1% 2,7% -3,62% -4,69% 1,00% 9,9% 8,71% 17,57% -1,55% 6,25% 1,22% FTSE Italia All-Share
SMI (Zurigo) 8684 16,7 71,5 8,9% 3,1% 2,04% 3,68% 3,25% 4,6% 5,86% 4,87% 32,41% 57,92% 9,57% SMI (Zurigo)
DAX (Francoforte) 9629 13,4 54,2 16,0% 2,7% 0,50% 2,33% -0,32% 4,7% 0,81% 14,66% 30,86% 94,15% 14,19% DAX (Francoforte)
FTSE 100 (Londra) 6856 14,1 63,3 9,0% 4,1% 0,61% 3,48% 0,87% 2,4% 1,58% 1,97% 15,11% 52,95% 8,87% FTSE 100 (Londra)
CAC 40 (Parigi) 4456 15,0 51,0 12,3% 3,0% -0,47% 0,55% 2,65% 4,3% 3,73% 11,37% 10,64% 36,07% 6,35% CAC 40 (Parigi)
Ibex 35 (Madrid) 10479 16,7 52,5 16,6% 4,3% -0,08% 1,81% 4,23% 8,8% 5,67% 22,10% 0,98% 12,17% 2,32% Ibex 35 (Madrid)
Paesi Bassi 400 14,4 50,2 10,1% 3,0% -0,59% 0,71% -0,49% 1,0% -0,56% 8,55% 13,89% 52,37% 8,79% Paesi Bassi
Svezia 1382 16,1 59,2 12,9% 3,7% 2,05% 3,02% 3,30% 6,4% 3,69% 11,08% 18,52% 75,13% 11,86% Svezia
Portogallo 2920 20,8 34,5 17,7% 3,0% -3,99% -4,41% -0,13% 9,4% 8,23% 12,78% 3,20% 16,64% 3,13% Portogallo
Irlanda 4654 17,1 31,1 16,9% 1,6% -4,58% -5,15% -6,49% 5,4% 2,53% 16,22% 56,15% 69,47% 11,13% Irlanda
Danimarca 704 18,2 54,4 16,0% 1,9% 1,05% 3,28% 2,99% 19,2% 14,44% 27,52% 52,03% 139,96% 19,13% Danimarca
Belgio 3098 14,9 46,4 11,1% 3,8% -1,45% -0,46% 3,11% 8,3% 5,96% 13,39% 14,03% 49,04% 8,31% Belgio
Austria 930 12,9 33,9 13,5% 3,0% -2,71% -2,41% -7,24% -6,1% -3,93% -3,47% -13,85% 22,72% 4,18% Austria
Slovenia 749 10,1 52,3 18,7% 5,4% 0,28% -1,99% 5,96% 16,3% 14,21% 21,72% -2,93% -25,62% -5,75% Slovenia
DJ EuroStoxx 50 3173 14,3 50,0 14,3% 3,5% -0,36% 0,54% 1,66% 4,1% 2,05% 12,59% 9,76% 28,99% 5,22% DJ EuroStoxx 50
MSCI Europa 495 14,3 52,8 9,8% 3,5% 0,02% 1,40% 1,18% 5,8% 2,56% 15,76% 13,11% 56,90% 9,43% MSCI Europa
Russia 1262 3,1 64,4 29,0% 3,7% 2,37% 5,15% -3,37% -13,3% -12,53% -10,20% -32,12% 30,25% 5,43% Russia
Polonia 50859 14,3 43,5 10,2% 3,8% 0,81% -1,27% -4,89% -7,2% -0,83% 10,37% 4,33% 67,78% 10,90% Polonia
Repubblica Ceca 986 14,3 40,3 11,4% 5,2% -1,81% -1,98% -5,00% -3,0% -0,26% 0,37% -21,34% 7,81% 1,52% Repubblica Ceca
Turchia 75009 6,2 59,6 18,1% 2,2% -0,73% 2,09% 18,34% 0,5% 10,63% -18,40% 17,69% 122,80% 17,38% Turchia
Dow Jones 16491 14,8 50,3 10,9% 2,2% -0,55% 0,50% 2,81% 3,3% -0,51% 7,40% 30,83% 94,59% 14,24% Dow Jones
S&P 500 1878 15,9 51,4 11,8% 2,0% -0,03% 0,70% 2,69% 5,0% 1,60% 12,62% 39,76% 106,78% 15,64% S&P 500
Nasdaq 4091 20,0 47,0 17,2% 1,4% 0,46% -0,12% -3,48% 4,0% -2,06% 16,91% 44,89% 135,83% 18,72% Nasdaq
Canada 14515 15,8 48,2 8,1% 2,8% -0,13% 0,10% 2,80% 8,0% 6,56% 15,08% 6,53% 43,70% 7,52% Canada
Messico 41899 19,7 62,3 11,0% 1,8% 0,62% 2,47% 4,73% 3,1% -1,94% 0,22% 18,77% 72,11% 11,47% Messico
Brasile 53976 11,1 62,9 18,4% 4,1% 1,65% 3,58% 14,47% 1,8% 4,79% -2,15% -13,46% 5,12% 1,00% Brasile
Argentina 6879 14,8 61,4 22,2% 1,0% 0,47% 6,65% 15,48% 32,6% 27,60% 86,18% 103,17% 348,60% 35,01% Argentina
Cile 3969 17,0 66,6 10,4% 2,6% 1,67% 1,89% 9,01% 4,3% 7,30% -6,80% -17,59% 29,96% 5,38% Cile
Venezuela 2186 ND 24,0 26,8% 3,6% -4,53% -11,60% -20,81% 1,4% -20,13% 186,34% 2697,22% 4837,32% 118,12% Venezuela
Colombia 13662 15,4 54,7 11,6% 3,0% 0,91% -1,29% 8,30% 1,8% 4,52% 2,39% -3,21% 48,10% 8,17% Colombia
Nikkei 225 (Tokyo) 14097 15,9 42,3 20,7% 1,7% -0,73% -2,89% -4,54% -6,8% -13,47% -6,88% 46,52% 51,73% 8,70% Nikkei 225 (Tokyo)
Topix (Tokyo) 1159 12,9 45,6 19,0% 2,0% -0,55% -1,22% -4,88% -6,3% -11,00% -7,51% 39,33% 31,75% 5,67% Topix (Tokyo)
Hang Seng (HK) 22713 10,5 58,1 14,9% 3,8% 3,89% -0,21% 0,21% -4,0% -2,55% -1,60% -1,94% 29,46% 5,30% Hang Seng (HK)
Shanghai 2027 8,0 44,2 14,4% 3,0% 0,76% -3,40% -5,42% -7,6% -4,23% -11,23% -29,13% -24,29% -5,41% Shanghai
Shenzen 1019 17,0 39,1 17,8% 1,1% 0,16% -6,43% -11,91% -3,3% -3,62% 1,68% -14,86% 13,24% 2,52% Shenzen
Singapore 3263 14,4 57,3 8,8% 3,2% 0,46% 0,27% 5,63% 2,2% 3,00% -5,41% 2,84% 44,34% 7,62% Singapore
Corea del Sud 2013 ND 64,3 8,4% 1,1% 2,91% 0,46% 3,63% -0,9% 0,10% 1,34% -3,92% 40,98% 7,11% Corea del Sud
Malesia 1883 16,7 68,8 5,0% 3,2% 1,10% 1,65% 2,95% 4,2% 0,88% 6,45% 21,98% 84,01% 12,97% Malesia
Indonesia 5032 16,1 73,6 14,1% 2,0% 3,51% 2,75% 9,56% 14,4% 17,72% -2,22% 30,36% 166,78% 21,68% Indonesia
Thailandia 1405 13,7 56,1 10,8% 3,3% 1,90% -0,28% 6,38% -0,5% 8,20% -13,68% 30,42% 152,53% 20,35% Thailandia
Pakistan 28883 8,4 58,1 12,8% 4,8% 1,36% -0,64% 12,44% 21,3% 14,34% 40,64% 143,15% 308,66% 32,52% Pakistan
India 7203 14,9 79,4 15,0% 1,4% 5,02% 6,25% 17,07% 16,1% 14,26% 16,42% 32,70% 66,80% 10,77% India
Vietnam 529 ND 39,0 32,6% 3,8% -2,39% -6,34% -8,41% 4,9% 4,93% 8,59% 19,03% 32,08% 5,72% Vietnam
Taiwan 8888 14,8 52,8 9,4% 2,7% -0,01% -0,87% 3,63% 7,6% 3,22% 6,22% -0,05% 33,55% 5,96% Taiwan
ASX 200 (Sidney) 5479 15,4 53,1 9,4% 4,3% 0,33% 0,45% 1,31% 2,4% 2,37% 5,76% 15,19% 43,53% 7,50% ASX 200 (Sidney)
Nuova Zelanda 5186 18,5 55,3 9,7% 4,2% 0,65% 1,62% 5,54% 6,7% 9,48% 12,80% 45,31% 85,83% 13,19% Nuova Zelanda
Globale MSCI Mondo 415 14,8 55,3 7,5% 2,6% 0,28% 0,91% 2,33% 3,8% 1,53% 9,79% 20,29% 72,37% 11,50% MSCI Mondo Globale
Chiusura dati al
Pacifico
Eurozona
Est-Europa
Medio
Oriente
Nord
America
America
Latina
Asia
Eurozona
P E R FO R M A N C E M E R C A T I (price appreciation in valuta locale)
Est-Europa
Medio
Oriente
Nord
America
America
Latina
Asia
Pacifico
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Weekly Outlook 8
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Evoluzione storica degli indici azionari
In questa tabella sono riportati gli indici delle principali piazze finanziarie comparati con il loro massimo di sempre (e la data in cui hanno
raggiunto questo valore) e con il minimo storico toccato al termine della crisi finanziaria del 2008. Il grafico a destra riporta la distanza degli
indici – in percentuale – dai minimi (in verde) e massimi (in arancio) storici.
-75%
-25%
25%
75%
125%
175%
Indice Attuale
massimo
assoluto
storico
massimo
storico alla
data del
delta %
rispetto al
max
minimo dal 9
marzo 2009
delta %
rispetto al
min
FTSE/Mib Milano 20.649 50.109 06/03/2000 -58,79% 12.363 67,03%
Dax Frankfurt 9.629 9.754 13/05/2014 -1,28% 3.692 160,81%
Cac 40 Paris 4.456 6.922 04/09/2000 -35,62% 2.519 76,89%
Eurostoxx 50 3.173 5.464 06/03/2000 -41,94% 1.810 75,29%
FTSE London 6.856 6.930 30/12/1999 -1,07% 3.542 93,54%
Swiss Mkt. Zurich 8.684 9.531 01/06/2007 -8,90% 4.308 101,59%
IBEX35 Madrid 10.479 15.946 08/11/2007 -34,29% 5.956 75,93%
S&P 500 - US 1.878 1.897 13/05/2014 -1,03% 677 177,57%
Nasdaq Comp - US 4.091 5.049 10/03/2000 -18,98% 1.269 222,44%
Nikkei 225 14.097 38.916 29/12/1989 -63,78% 7.055 99,81%
Hang Seng Index 22.713 31.638 30/10/2007 -28,21% 11.345 100,21%
Bovespa - Brazil 53.976 73.517 20/05/2008 -26,58% 36.741 46,91%
RTS Russia 1.262 2.488 19/05/2008 -49,27% 619 103,90%
C hiusura dati al 18/ 05/ 14 18:14
Deutsche Bank
Weekly Outlook 9
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Titoli governativi: rendimenti annuali lordi
in valuta locale e performance nella settimana
Rendimenti in val. locale Italia Germania Francia Stati Uniti Portogallo Spagna Regno Unito Svizzera Canada Giappone Australia
3 mesi 0,45% 0,01% 0,13% 0,02% 0,43% 0,24% 0,34% 0,96% 0,04%
6 mesi 0,50% 0,08% 0,12% 0,05% 0,48% 0,37% 0,38% 0,97% 0,03%
1anno 0,62% 0,08% 0,13% 0,08% 0,61% 0,61% 0,37% -0,02% 0,99% 0,07% 2,56%
2 anni 0,83% 0,09% 0,23% 0,36% 1,31% 0,75% 0,68% -0,07% 1,04% 0,08% 2,68%
3 anni 1,16% 0,13% 0,27% 0,81% 1,44% 1,05% 1,05% 1,13% 0,10% 2,79%
4 anni 1,38% 0,26% 0,48% 1,94% 1,35% 1,60% 0,04% 1,33% 0,13% 2,99%
5 anni 1,75% 0,45% 0,70% 1,55% 2,60% 1,59% 1,86% 0,13% 1,54% 0,18% 3,16%
6 anni 2,02% 0,63% 0,88% 2,93% 1,86% 1,93% 0,23% 1,69% 0,22% 3,29%
7 anni 2,42% 0,83% 1,11% 2,08% 3,18% 2,20% 2,21% 1,86% 0,33% 3,43%
8 anni 2,65% 1,04% 1,33% 2,45% 2,28% 0,47% 0,41% 3,43%
9 anni 2,95% 1,20% 1,58% 2,86% 2,43% 2,15% 0,50% 3,56%
10 anni 3,06% 1,33% 1,79% 2,52% 3,73% 2,95% 2,56% 0,74% 2,26% 0,58% 3,62%
15 anni 3,59% 1,81% 2,44% 3,51% 3,08% 1,06% 0,95% 3,72%
20 anni 3,83% 2,12% 2,57% 3,65% 3,23% 1,25% 2,77% 1,45%
30 anni 4,18% 2,26% 2,82% 3,35% 4,09% 3,36% 1,35% 2,80% 1,69%
Euro vs altre valute, YTD -0,36% -1,93% -0,40% 1,86% -3,96% -5,09%
Perf. settimanale Italia Germania Francia Stati Uniti Portogallo Spagna Regno Unito Svizzera Canada Giappone Australia
3 mesi 0,01% 0,00% 0,01% -0,01%
6 mesi 0,01% 0,02%
1anno -0,02% -0,09% 0,00% -0,06%
2 anni -0,16% 0,10% 0,08% 0,05% -0,45% -0,11% 0,10% -0,04% 0,04% 0,01%
3 anni -0,19% 0,19% 0,06% -0,42% -0,06% 0,23% 0,07% -0,03% 0,01%
4 anni -0,26% 0,36% 0,27% -0,85% -0,01% 0,53% 0,03% 0,23% -0,02% 0,09%
5 anni -0,34% 0,46% -0,05% -1,18% -0,01% 0,67% -0,01% 0,39% 0,20%
6 anni -0,44% 0,61% 0,52% -1,55% -0,04% 0,69% 0,09% 0,46% 0,01% 0,41%
7 anni -0,60% 0,73% 0,58% -0,19% -1,83% -0,11% 0,86% 0,34% 0,62% 0,09% 0,47%
8 anni -0,73% 0,93% 0,73% -0,19% 0,86% 0,53% 0,12% 0,61%
9 anni -0,92% 1,05% 0,92% -0,31% 0,95% 0,85% 0,15% 0,70%
10 anni -0,89% 1,12% -0,20% -1,54% -0,32% 1,01% 0,71% 0,87% 0,92%
15 anni -0,79% 1,37% 1,35% -0,47% 1,17% 0,70% 0,23% 1,31%
20 anni -1,42% 1,82% 1,49% -0,66% 1,30% 1,11% 1,47%
30 anni -2,13% 2,85% 2,07% -0,19% -1,37% 1,48% 1,96%
Euro vs altre valute, settimana -0,47% -0,25% -0,23% -0,85% -0,82% -0,47%
C hiusura dat i al 18 / 0 5/ 14 18 :14
Deutsche Bank
Weekly Outlook 10
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Titoli governativi: curve dei rendimenti
2 anni 5 anni 10 anni 30 anni 2 anni 5 anni 10 anni 30 anni
Italia 0,83% 1,75% 3,06% 4,18% Italia - - - -
Germania 0,09% 0,45% 1,33% 2,26% Germania -0,74% -1,29% -1,73% -1,92%
Francia 0,23% 0,70% 1,79% 2,82% Francia -0,60% -1,04% -1,27% -1,36%
Spagna 0,75% 1,59% 2,95% 4,09% Spagna -0,09% -0,16% -0,11% -0,09%
Chiusura dati al 18/05/14 18:14
Rendimenti Spread (vs. Italia)
-0.5%
0.0%
0.5%
1.0%
1.5%
2.0%
2.5%
3.0%
3.5%
4.0%
4.5%
3 mesi 6 mesi 1 anno 2 anni 3 anni 5 anni 7 anni 10 anni 15 anni 30 anni
Germania USA Euribor3M Eonia ITALIA
Deutsche Bank
Weekly Outlook
2Y 5Y 10Y Attuale YTD
EUROPA
Austria AA+ S Aaa S 0,12 0,51 1,56 -18 0,25 0,00 EUR 1,00 76 2,80 -1,43 2,9 5,8
Belgio AAu S Aa3 S 0,20 0,73 1,93 -2 0,25 0,00 EUR 1,00 102 1,20 -2,60 0,6 8,5
Finlandia AAA N Aaa S 0,12 1,64 0,25 0,00 EUR 1,00 57 -0,50 -2,10 1,1 9,5
Francia AAu S Aa1 N 0,23 0,70 1,79 -9 0,25 0,00 EUR 1,00 93 -0,50 -3,00 0,6 12,6
Germania AAAu S Aaa S 0,09 0,45 1,33 -31 0,25 0,00 EUR 1,00 80 2,30 0,00 1,3 6,7
Grecia B- S Caa3 6,78 0,25 0,00 EUR 1,00 175 -5,50 -12,70 -1,3 27,5
Irlanda BBB+ P Baa1 S 0,48 1,26 2,67 51 0,25 0,00 EUR 1,00 124 -0,70 -7,20 0,3 11,7
Italia BBBu N Baa2 S 0,83 1,75 3,06 98 0,25 0,00 EUR 1,00 133 -0,50 -3,00 0,6 12,6
Paesi Bassi AA+u S Aaa S 0,14 0,57 1,64 -16 0,25 0,00 EUR 1,00 73 -0,30 -2,50 1,2 8,7
Polonia A- S A2 S 2,76 3,33 3,76 -1 2,50 0,00 PLN 4,19 48 3,30 -4,30 0,3 13,5
Portogallo BBu S Ba2 *+ # 1,31 2,60 3,73 188 0,25 0,00 EUR 1,00 128 1,20 -4,90 -0,1 15,1
Regno Unito AAAu N Aa1 S 0,68 1,86 2,56 -17 0,50 0,00 GBP 0,81 91 3,10 -5,80 1,6 6,8
Russia BBB- N Baa1 *- # 8,31 8,64 8,93 -64 8,25 0,00 RUB 47,62 8 0,90 3,30 7,3 5,4
Spagna BBB- S Baa2 P 0,75 1,59 2,95 83 0,25 0,00 EUR 1,00 94 0,60 -7,10 0,4 25,9
Slovenia A- S Ba1 S 1,09 2,25 3,50 151 0,25 0,00 EUR 1,00 72 1,20 -14,70 0,4 13,9
Svezia AAAu S Aaa S 0,57 1,12 1,83 -37 0,75 0,00 SEK 8,99 42 3,10 -1,10 0,0 8,6
Svizzera AAAu S Aaa S -0,07 0,13 0,74 -20 0,00 0,00 CHF 1,22 34 1,90 1,80 0,0 3,2
Turchia BB+u N Baa3 N 8,99 9,27 9,23 -105 10,00 5,50 TRY 2,8731 37 4,68 -1,29 9,4 10,2
Ungheria BB S Ba1 N 3,97 4,98 30 2,50 -0,50 HUF 305,2 80 3,50 -2,20 -0,1 8,3
AMERICHE
Stati Uniti AA+u S Aaa S 0,36 1,55 2,52 -8 0,25 0,00 USD 1,37 133 2,30 -2,90 2,0 6,3
Canada AAA S Aaa S 1,04 1,54 2,26 -35 1,00 0,00 CAD 1,49 86 2,50 -1,23 1,5 6,9
Brasile BBB- S Baa2 S 11,98 12,14 12,25 11,00 1,00 BRL 3,03 59 1,93 -3,22 -3,2 5,0
Messico BBB+ S A3 S 3,94 4,83 5,88 -19 3,50 0,00 MXN 17,67 38 0,70 -2,76 3,5 5,0
Venezuela B- N Caa1 N 12,98 17,38 1,72 VEB 8616,0 34 1,00 2,26 52,7 7,2
ASIA/PACIFICO
Australia AAAu S Aaa S 2,68 3,16 3,72 -19 2,50 0,00 AUD 1,46 33 2,80 -1,43 2,9 5,8
Cina AA- S Aa3 S 3,75 4,05 4,19 -17 6,00 0,00 CNY 8,55 22 7,40 -1,86 1,8 4,1
Corea del Sud A+ S Aa3 S 2,83 3,08 3,39 9 2,50 0,00 KRW 1404,5 36 3,90 1,50 3,7
Giappone AA-u N Aa3 S 0,08 0,18 0,58 -14 0,10 0,00 JPY 139,00 226 3,00 -6,69 1,6 3,6
Hong Kong AAA S Aa1 S 0,35 1,18 1,93 -54 0,50 0,00 HKD 10,62 36 2,50 3,90 3,1 3,1
India BBB-u N Baa3 S 8,60 8,80 8,84 44 8,00 0,25 INR 80,62 52 4,70 -5,90 6,7
Indonesia BB+ S Baa3 S 7,17 7,50 7,84 -52 7,50 0,00 IDR 15651 24 5,21 -1,14 6,3
Malesia A- A3 P 3,68 4,01 -37 3,00 0,00 MYR 4,44 55 6,20 -4,53 3,5 3,1
Singapore AAAu S Aaa S 0,37 1,25 2,23 -37 0,08 0,05 SGD 1,71 106 5,10 9,55 1,2 2,1
Thailandia BBB+ S 2,08 2,97 3,40 30 2,00 -0,25 THB 44,51 46 0,60 -1,22 0,9
C hiusura dati al
Valuta
S&P Moody's
Rating Rendimenti titoli di Stato (%) CDS 5Y
(bps)
EUR Swap
5Y spread
Tassi banca centrale
(%)
18/ 05/ 14 18:14
Cambio vs
EUR
Debito /
PIL (%)
Crescita
annua PIL
(%)
Deficit /
PIL (%)
Inflaz.
annua (%)
Tasso
disocc.
(%)
11
19/05/2014 00:45:27
Fondamentali macroeconomici
Note
Sono indicati i rating in hard currency delle emissioni a lungo termine. Eventuali “credit watch” sono segnalati da asterisco, mentre è indicato con P un “credit
outlook” positivo e con N un “credit outlook” negativo.
Deutsche Bank
Weekly Outlook 12
19/05/2014 00:45:27
Valute
Note
Sono indicate le performance dell’Euro nei confronti delle altre principali valute e il valore delle stesse valute vs. Euro (il valore che si otterrebbe dalla detenzione
di valuta estera vs. Euro), nonché la volatilità. Nel grafico è indicata la performance da inizio anno (YTD) e inizio mese (MTD) comprensiva di una stima di
rendimento obbligazionario (“carry”) nella valuta di investimento.
USD GBP AUD NOK SEK CAD CHF JPY NZD
1,3694 0,8145 1,4632 8,1259 8,9899 1,4873 1,2224 139,00 1,5873
Perf. Euro vs. Valuta -0,36% -1,93% -5,09% -2,60% 1,59% 1,86% -0,40% -3,96% -5,03%
Perf. Valuta vs. Euro 0,36% 1,93% 5,33% 2,68% -1,58% -1,83% 0,41% 4,12% 5,41%
Volatilità 260 giorni 6,22% 5,95% 10,12% 8,51% 6,98% 6,99% 3,52% 9,10% 9,62%
Perf. Euro vs. Valuta -1,25% -0,91% -2,03% -1,46% -0,31% -2,17% 0,12% -1,95% -1,37%
Perf. Valuta vs. Euro 1,28% 0,91% 2,06% 1,53% 0,30% 2,21% -0,13% 1,99% 1,39%
Volatilità 30 giorni 4,13% 3,78% 6,51% 4,66% 5,53% 6,39% 1,54% 4,94% 6,01%
C hiusura dati al 18/05/ 14 18:15
Livello attuale
YTD
MTD
92
94
96
98
100
102
104
106
108
d-13 g-14 f-14 m-14 a-14
USD Dollaro USA AUD Dollaro Australiano NOK Corona Norvegese
SEK Corona svedese CAD Dollaro canadese CHF Franco svizzero
JPY Yen giapponese NZD Dollaro neozelandese GBP Lira sterlina britannica
Deutsche Bank
Weekly Outlook 13
19/05/2014 00:45:27
Il Global Investment Committee (GIC) rappresenta il punto di partenza di tutte le nostre strategie di investimento. Il Comitato, composto da dodici
membri tra portfolio manager e strategisti Deutsche Bank, delinea la politica di indirizzo globale attraverso un processo sistematico, strutturato e
dinamico. Di seguito riportiamo il dettaglio puntuale e storico delle indicazioni di Asset Allocation del GIC.
Data la sua impostazione bilanciata e universale, l’Asset Allocation qui descritta deve essere utilizzata come pura base di riferimento e,
naturalmente, adattata alle esigenze e profilo di rischio specifici di ogni investitore.
Poiché l’allocazione deve tenere conto di un’allocazione globale, il portafoglio è denominato in dollari statunitensi. L’esposizione valutaria e la
scelta di duration possono variare da cliente a cliente. La componente di liquidità si intende con una duration di 12-18 mesi.
L’Asset Allocation del Global Investment Committee
Asset Class
Liquidità 5,0%
Obbligazionario governativo 18,0%
Obligazionario corporate Investment grade 16,0%
High yield 4,0%
Obbligazionario paesi emergenti 7,0%
Azionario paesi industrializzati USA 19,0%
Europa 13,0%
Giappone 5,5%
Azionario paesi emergenti Asia ex-JP 8,0%
America Latina 1,5%
Alt. Materie prime 3,0%
100%
Valute e duration
USD 88,5%
EUR 9,0%
JPY 2,5%
Duration Componente obbligazionaria Anni 4,4
Totale
Obbl.
Azi.
Valute
47,0%
3,0%
50,0%
100%
Deutsche Bank
Weekly Outlook 14
19/05/2014 00:45:27
(S) = Stima Global Investment Committee
Nota importante
Le performance passate non sono una garanzia per il futuro,
e nessuna assicurazione può essere data che queste previsioni
possano essere raggiunte. Si tratta di obiettivi basati su analisi,
assunzioni, stime, opinioni e modelli ipotetici che potrebbero
risultare non corretti.
Le previsioni del Global Investment Committee
Livello indici azionari attuale 3 mesi (S) 1 anno (S)
USA (S&P 500) 1878 5,2%
Euroz. (Eurostoxx 50) 3173 7,2%
Germania (DAX) 9629 5,4%
Regno Unito (FTSE 100) 6856 4,3%
Giappone (MSCI JP) 715 16,2%
Asia Emer. (MSCI $) 565 0,8%
America Lat. (MSCI $) 3388 -10,6%
Tassi banche centrali attuale 1 anno (S)
Stati Uniti 0,25% 0,25%
Eurozona 0,25% 0,25%
Regno Unito 0,50% 0,50%
Giappone 0,10% 0,10%
Rendimenti gov. 10 anni attuale 3 mesi (S) 1 anno (S)
USA 2,52% 3,55%
Eurolandia (Bund) 1,33% 2,25%
Regno Unito (Gilt) 2,56% 3,50%
Giappone 0,58% 0,90%
Cambi attuale 3 mesi (S) 1 anno (S)
EUR - Dollaro 1,3694 1,30
EUR - Franco Svizzero 1,2223 1,24
EUR - Sterlina 0,8145 0,80
EUR - Yen Giap. 139,00 143,00
USD - Yen Giap. 101,500 110,00
USD - Renminbi 6,233 6,00
Commodity (in $) attuale 3 mesi (S) 1 anno (S)
Petrolio (WTI) (barile) 102,0 94,0
Oro (oncia) 1293 1400
PIL in % 2013 2014 (S) 2015 (S)
Mondo 3,10% 3,70% 3,80%
Stati Uniti 1,80% 2,80% 3,20%
Eurozona -0,40% 0,90% 1,50%
Regno Unito 1,40% 2,70% 2,80%
Giappone 2,00% 1,50% 1,50%
Cina 7,50% 7,20% 7,00%
Inflazione in % 2013 2014 (S) 2015 (S)
Stati Uniti 1,30% 1,50% 1,80%
Eurozona 1,30% 1,00% 1,30%
Regno Unito 2,70% 2,40% 2,60%
Giappone 1,20% 1,50% 1,00%
Cina 2,80% 2,00% 2,50%
Deutsche Bank
Weekly Outlook
19/05/2014 00:45:27 2010 DB Blue template
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Il documento non ha carattere di offerta, invito ad offrire, o di messaggio promozionale finalizzato all’acquisto, alla vendita o alla sottoscrizione di
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Inoltre, esso non è inteso a raccomandare o a proporre una strategia di investimento in merito a strumenti finanziari. In particolare il presente
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investimento, la situazione finanziaria o le competenze di specifici investitori.
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potranno considerarsi responsabili per le eventuali perdite o danni di qualsivoglia natura che dovessero derivare dal fatto che si sia fatto
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delle sue caratteristiche e dei suoi obiettivi di investimento, e a tale scopo non dovrà basarsi, prioritariamente o esclusivamente, sul presente
documento.
Deutsche Bank SpA non rilascia alcun parere in relazione alla situazione legale o fiscale dell’investitore. Si consiglia pertanto di consultare il
proprio legale e/o consulente fiscale per verificare la propria situazione.
Le analisi e le stime contenute nel presente documento costituiscono valutazioni aggiornate alla data della sua produzione e possono essere
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che le analisi conservino la loro validità.
Eventuali risultati passati riportati in questo documento non costituiscono un indicatore di risultati futuri. Pertanto Deutsche Bank S.p.A. non
fornisce alcuna garanzia di realizzazione degli scenari prefigurati.
Società del Gruppo Deutsche Bank AG potrebbero (i) porre in essere transazioni in maniera non congruente con le opinioni riportate nel presente
documento, (ii) negoziare in contropartita diretta le categorie di strumenti (o derivati collegati) menzionate nel presente documento, e/o (iii)
assumere posizioni di proprietà nelle categorie di strumenti (o derivati collegati) menzionati nel presente documento.
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soggetta a restrizioni e pertanto le persone alle quali dovesse pervenire tale documento si dovranno informare sull’esistenza di tali restrizioni ed
osservarle.
Fonti: Deutsche Bank S.p.A., Società del Gruppo Deutsche Bank AG, Bloomberg Finance LP
Note: i dati e i commenti sono aggiornati al 18/05/2014 se non indicato diversamente. Le informazioni contenute nel presente documento si basano
su fonti ritenute attendibili, tuttavia non è stata effettuata una verifica indipendente del contenuto di questo documento. Conseguentemente,
nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita, né alcun affidamento può essere fatto riguardo alla precisione, completezza o
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  • 2. Deutsche Bank Weekly Outlook 2010 DB Blue template 2 19/05/2014 00:45:27 2010 DB Blue template I dati di crescita PIL pubblicati la scorsa settimana dimostrano, se mai ce ne fosse stato bisogno, quanto stia costando all'Eurozona la strategia attendista attuata finora. Secondo le prime stime, il PIL dell'area euro è cresciuto in totale di solo 0.2%/trimestre. L'inverno mite dalle nostre parti - specularmente a quanto è avvenuto in parte degli Stati Uniti - ha rafforzato il settore immobiliare tedesco, mentre ha rallentato i consumi di energia danneggiando in parte i dati francesi e italiani, che nel trimestre registrano rispettivamente zero crescita e -0.1%. Escludendo la Germania, che registra una crescita nel trimestre di 0.8%, il resto dell'area euro è in stagnazione. La forza dell'euro, da sola, ha portato un freno dello 0.2% al dato trimestrale. L'Italia, dopo un +0.1% registrato nell'ultimo trimestre del 2013, torna tristemente a rivedere il segno meno che ci accompagna in 10 dei 12 trimestri degli ultimi tre anni. Da quanto si evince dalla nota dell'ISTAT, pesa soprattutto un rallentamento nel settore industriale. A questo aggiungiamo l’effetto pausa degli Stati Uniti, che rappresentano il terzo nostro partner commerciale, oltre al già citato minore consumo di energia. Il rallentamento, se finiranno queste motivazioni congiunturali, potrà invertirsi il prossimo trimestre (ci attendiamo un +0.2%), ma questo potrebbe non essere sufficiente ad darci il giusto ritmo per tendere ad una crescita dello 0.8% nel 2014, stimata dal governo e fondamentale per far tornare i conti del fiscal compact e del DEF. Non stupisce quindi che la nostra crescita di 0.3% più bassa delle attese abbia provocato un forte allargamento degli spread, solo parzialmente recuperato venerdì. Il giovedì nero dello spread periferico è stato fomentato dalle prese di beneficio dopo il forte rally da inizio anno da parte di chi ne ha beneficiato: pochi lo avevano previsto, e gli scarsi volumi ne hanno accentuato l'inversione. Ma in settimana arrivano due buone notizie dai paesi periferici: il Portogallo esce ufficialmente e senza linea di credito dal programma di aiuti, mentre il rating irlandese è stato rialzato da Moody's di due notch a Baa1. Ad ogni buon conto la battuta di arresto di Francia, Italia ma anche Finlandia e Paesi Bassi rende sempre più evidente l'esigenza di maggiore incisività nella gestione politico-economica del Vecchio continente: a partire dall'avvitamento della crisi del debito, la Germania è cresciuta del 3.1% mentre il resto dell'area euro ha visto il PIL contrarsi del -1.9%. E così non nascondiamo che i dati della scorsa settimana rendono ancora più impellente l'interventismo BCE alla riunione di inizio giugno. Se infatti prima ritenevamo che le stime di inflazione pubblicate a inizio giugno avrebbero dovuto fornire una chiara evidenza per poter agire in modo marcato, ci troviamo ora a pensare che solo un dato particolarmente ottimista potrà impedire al Board BCE di intervenire con forza. Per la riunione di giugno, quindi, la BCE potrebbe accompagnare al taglio de i tassi (auspicabilmente tra 0.1% e 0.2%) altre misure, in ordine decrescente di probabilità: un nuovo LTRO a 3-4 anni, a tasso fisso e mirato (sullo stile del Funding for Lending inglese); la fine della sterilizzazione del programma SMP; portare sotto zero i tassi di deposito. Un nuovo LTRO a tassi straordinariamente bassi (e fissi) potrebbe iniettare nel sistema, se fosse condizionale al 5% dei prestiti a privati e imprese come è avvenuto nel Regno Unito, circa 477 miliardi, più del doppio dei 230 miliardi che stimiamo siano necessari per riportare le aspettative di inflazione verso il 2% nel medio termine. Se la BCE terminasse di sterilizzare gli acquisti del programma SMP (2010-2012), potrebbe iniettare altri 165 miliardi nel sistema, che andrebbero a diminuire presto con la scadenza dei titoli sottostanti. Infine portare sotto zero i tassi di deposito, sulla scorta di quanto è avvenuto fino ad aprile in Danimarca, potrebbe indebolire l'euro e rafforzare il restringimento degli spread. L'arsenale a disposizione della BCE è vario e ben guarnito, e si fa sempre più forte la possibilità che il Board preferisca annunciare un pacchetto di più misure. Non abbiamo citato l'eventualità di un programma di acquisti stile Quantitative Easing, per il quale potremmo aspettare qualche mese in più, e se nel frattempo funziona il "cocktail di farmaci" in preparazione a giugno, magari non verrà mai attivato. Lasciamo l’Europa e diamo uno sguardo a cosa fanno, o non fanno, i mercati azionari, che finora hanno restituito una delle partenze d’anno più noiose del decennio. La quota 1900 dell'indice S&P 500 è stata finalmente raggiunta durante la scorsa settimana, dopo mesi di movimenti laterali. I mercati non hanno brindato e sembrano mancare di una grande forza in questo maggio carico di eventi, ma dietro l'apparente apatia degli indici si nasconde una grande rotazione nei vari settori, che sta portando i gestori di fondi a mantenere una certa cautela che si rispecchia in una detenzione pari al 5% di liquidità, livello più alto raggiunto da giugno 2012, al picco della crisi in Eurozona. Questa cautela non sembra assolutamente ingiustificata vista la portata delle questioni geopolitiche sul tavolo: in India Narendra Modi e il suo partito nazionalista BJP hanno stravinto le elezioni generali, rivoluzionando l’agenda del secondo gigante asiatico, mentre l’Ucraina e l’UE si apprestano a tornare ai seggi. Inaspettatamente, torna a salire la tensione nella vicina Libia. La primavera si fa sempre più calda. Commento alla settimana FTSE MIB -3,47% DAX Francoforte 0,50% CAC 40 Parigi -0,47% FTSE 100 Londra 0,61% SMI Zurigo 2,04% S&P 500 -0,03% Nasdaq 0,46% Nikkei -0,73% Hang Seng HK 3,89% Bovespa Brasile 1,65% BTP 2 anni (ITA) -0,16% BTP 5 anni (ITA) -0,34% BTP 7 anni (ITA) -0,60% BTP 10 anni (ITA) -0,89% BTP 30 anni (ITA) -2,13% Bund 2 anni (GER) 0,10% Bund 5 anni (GER) 0,51% Bund 7 anni (GER) 0,73% Bund 10 anni (GER) 1,12% Bund 30 anni (GER) 2,85% T-Bill 2 anni (USA) 0,05% T-Bill 5 anni (USA) -0,19% T-Bill 7 anni (USA) -0,20% T-Bond 10 anni (USA) 0,89% T-Bond 30 anni (USA) 2,23% EONIA 0,17% Euribor 3m 0,32% BOT 3m 0,45% Euribor 6m 0,41% BOT 6m 0,50% BOT 1 anno 0,62% BTP 2 anni 0,83% BTP 5 anni 1,75% BTP 10 anni 3,06% Spread BTP-Bund 10 anni 1,73% Perf. Alternativo Oro (USD/oncia) 0,36% Petrolio WTI (USD/barile) 2,03% Petrolio Brent (USD/barile) 1,72% Hedge Fund HFRX -0,25% Indice mat. Prime CRB 0,45% Perf. Valute Euro - Dollaro 1,3694 -0,47% Euro - Sterlina 0,8145 -0,25% Euro - Franco CH 1,2223 -0,23% Euro - Yen 138,9989 -0,82% Euro - Renminbi 8,5361 -0,38% 18/05/2014 18:07 Performance Azionario Performance Obbligazionario Rendimenti obbligazionari Chiusura dati al
  • 3. Deutsche Bank Weekly Outlook 2010 DB Blue template 3 19/05/2014 00:45:27 2010 DB Blue template Weekly Corner: la guerra multipolare, versione 2.0 Qualche mese addietro, opportunamente, segnalammo come fosse in atto una strisciante guerra non dichiarata. Fortunatamente, non ci riferivamo ad un improvviso focolaio in qualche angolo del mondo, sebbene dopo qualche settimana sia esplosa la questione ucraina. Ad ogni buon conto, oggi rivolgiamo la nostra attenzione, ancora una volta, alla "currency war", ovvero ad un velato ma - a tratti - evidente tentativo da parte delle principali autorità politico-finanziarie di condizionare l'andamento esterno della propria divisa, al fine di incrementare la propria competitività. Nella scorsa occasione, il G 20 dichiarò che non vi era alcun tentativo in tal senso, cercando di chiudere la questione pacificamente. In effetti, nei giorni seguenti, la Fed si preoccupava di rendere noto che avrebbe proseguito nella riduzione del suo programma di acquisti quantitativi, o tapering se preferite, mentre diversi mercati emergenti erano impegnati nel tenere a galla le proprie divise. Ultimamente, nonostante le banche centrali siano impegnate nelle smentite, gli investitori segnalano una sorta di "guerra fredda" che starebbe combattendosi sotto l'algida superficie del comunicato del G20. La debolezza del dollaro, aiutata dall'incertezza di quando i tassi di interesse USA verranno aumentati, ha riacceso le antiche abitudini, ovvero il "carry trade“ che - complice la bassa volatilità - ha di nuovo quali protagoniste le valute emergenti, ripresesi dallo sconquasso del 2013. Di converso, la forza della valuta unica europea, che comincia a creare più di una preoccupazione per gli uomini di Francoforte, ha costretto Draghi ha pronunciarsi in modo più netto, aprendo ad una azione incisiva per giugno e creando notevoli aspettative, che ci auguriamo, vivamente, non vengano disattese; la Bank of England ne ha approfittato per rimarcare lo stesso principio, senza passare per l'unica voce in campo. I forex traders segnalano che mosse evidenti si notano anche in Asia, dove la banca centrale coreana, nei giorni scorsi, avrebbe comprato USD/KRW (Won koreano) per limitarne l'ascesa e pare che anche i colombiani hanno espresso più di una preoccupazione, twittando che la banca centrale potrebbe intervenire in acquisto di USD, ma sono in buona compagnia di brasiliani e indiani, tanto per citare i paesi principali. Eswar Prasad, senior fellow della Brookings Institution, afferma che tali tensioni siano inevitabili, in quanto i banchieri centrali con la loro maggiore "trasparenza“ comunicativa (come la forward guidance) in realtà cercano di indebolire le proprie divise e i paesi emergenti temono fortemente di rimanere imbrigliati in questo pericoloso gioco. Il tutto in un contesto di crescita globale, come varie volte segnalato, che non appare particolarmente vivace ma - anzi - con preoccupanti battute d'arresto e con un processo disinflazionistico che sembra assai pervicace e comune un po' a tutti, che rende quindi anche preferibile avere una divisa debole per far ripartire un po‘ di inflazione.. ma non tutti possono lo stesso obiettivo. Cerchiamo di guardare avanti... se la BCE, il prossimo mese, prende misure "straordinarie“ gli effetti sarebbero immediati e ci sono già “voci di corridoio” che la Banca nazionale svizzera (SNB) potrebbe rispondere con delle contromisure portando, ad esempio, il floor a 1,25 o ridurre i tassi. Anche lo yen e'sotto i riflettori, dopo il recente apprezzamento seguito all'indebolimento di inizio anno che potrebbe indurre le autorità ad agire di conseguenza. Meno chiaro, come sempre, è quanto si possa ottenere da simili strategie perché a fronte della SNB dettasi pronta a stampare finché ce n’è bisogno, altre potrebbero essere decisamente meno determinate. Graeme Wheeler, Governatore della banca centrale neozelandese, è riuscito la scorsa settimana ad indebolire il Dollaro neozelandese, ma considerato che il paese si trova all'inizio di una fase di politica monetaria restrittiva, la strada si fa in salita, decisamente. In un mercato con un turnover giornaliero da quattro trilioni di dollari al giorno, a volte la trama si fa più imprevedibile di un buon serial TV. Alla prossima puntata…
  • 4. Deutsche Bank Weekly Outlook 4 19/05/2014 00:45:27 One-pager mercati Indici azionari, obbligazionari, commodity e volatilità Nota importante N.B. Le variazioni percentuali degli indici obbligazionari comprendono sia la variazione in conto capitale che la cedola (per la quota parte relativa al periodo). Le performances del Real Estate (sx) riportano gli indici (in Europa e Stati Uniti) relativi alle società REIT (Real Estate Investment Trust) di grande capitalizzazione dei rispettivi continenti. Non sono quindi espressione diretta dei prezzi immobiliari e mantengono una certa correlazione con il mercato azionario. Gli indici VIX e VDAX esprimono, sin dal 1993, l’andamento della volatilità implicita delle opzioni sull’indice USA S&P 500 e DAX tedesco. Misurano cioè le aspettative di volatilità del mercato nei successivi 30 giorni. Le variazioni percentuali in € tengono conto dei rapporti di cambio a inizio e fine del periodo preso in considerazione. 1 sett. 1 mese YTD 1 sett. 1 sett. (€) YTD YTD (€) Euro - Dollaro 1,3694 -0,47% -0,88% -0,36% 1,30 ITA govern. 1 - 3 anni 387,2 Euro - Sterlina 0,8146 -0,25% -0,98% -1,93% 0,80 ITA govern. 3 - 5 anni 526,8 Euro - Yen 138,99 -0,82% -1,58% -3,96% 143,00 ITA govern. 5 - 7 anni 654,2 Euro - Fr. Svizzero 1,2225 -0,23% 0,33% -0,40% 1,24 ITA govern. 7 - 10 anni 716,0 Euro - Yuan Cina 8,5360 -0,38% -0,70% 2,59% 7,90 ITA govern. > 10 anni 685,5 Euro - Dollaro Canada 1,4873 -0,85% -2,26% 1,86% 1,24 EUR govern. 1 - 3 anni 166,5 Euro - Rublo Russo 47,5914 -0,47% -4,29% 5,24% 35,10 EUR govern. 3 - 5 anni 193,1 Euro - Real Brasile 3,0329 -0,62% -2,17% -6,61% 2,34 EUR govern. 5 - 7 anni 214,8 Euro - Dollaro HK 10,6160 -0,42% -0,96% -0,42% - EUR govern. 7 - 10 anni 223,1 Euro - Dollaro NZ 1,5873 0,00% -0,90% -5,03% 1,60 EUR govern. > 10 anni 249,3 Euro - Dollaro Australia 1,4632 -0,47% -0,79% -5,09% 1,35 JPMorgan EUR 1 - 3 anni 224,0 JPMorgan EUR 1 - 10 anni 213,3 USA govern. 1 - 3 anni 252,7 0,07% 0,54% 0,40% 0,76% 1 sett. 1 sett. (€) YTD YTD (€) USA govern. 3 - 5 anni 328,7 0,28% 0,75% 1,36% 1,72% FTSE/Mib Milano 20649 USA govern. 5 - 7 anni 382,9 0,49% 0,96% 2,78% 3,15% Dax Frankfurt 9629 USA govern. 7 - 10 anni 416,6 0,71% 1,18% 4,78% 5,16% Cac 40 Paris 4456 USA govern. > 10 anni 552,3 1,86% 2,34% 11,90% 12,30% Eurostoxx 50 3173 FTSE London 6856 0,61% 0,84% 1,58% 3,58% Swiss Mkt. Zurich 8684 2,04% 1,79% 5,86% 6,29% 1 sett. 1 sett. (€) YTD YTD (€) S&P 500 - US 1878 -0,03% 0,43% 1,60% 1,96% Petrolio (WTI) (barile) 102,0 2,03% 2,51% 3,66% 4,03% Nasdaq Comp - US 4091 0,46% 0,93% -2,06% -1,71% Oro (oncia) 1293,5 0,36% 0,83% 7,28% 7,67% Nikkei 225 14097 -0,73% 0,09% -13,47% -9,90% Argento (oncia) 19,4 1,10% 1,57% -0,50% -0,14% Hang Seng Index 22713 3,89% 4,36% -2,55% -2,13% Platino (oncia) 1466,1 2,54% 3,02% 7,06% 7,44% RTS Russia 1262 2,37% 4,25% -12,53% -16,88% Rame (USD cent/libbra) 316,1 1,95% 2,43% -6,93% -6,60% Shanghai - Cina 2027 0,76% 1,14% -4,23% -6,64% Mais (USD cent/bushel) 483,5 -4,73% -4,28% 10,64% 11,04% Bovespa - Brazil 53976 1,65% 2,03% 4,79% 12,21% Frumento (USD cent/bushel) 674,3 -6,68% -6,24% 9,32% 9,71% MSCI Mondo 415 0,28% 0,75% 1,53% 1,89% 1 sett. 1 sett. (€) YTD YTD (€) Global Hedge Fund Ind. 1132,5 -0,25% 0,21% -0,28% 0,07% Global GS Comm. Index 652,9 0,86% 1,33% 3,25% 3,62% REIT Stati Uniti 2606,3 0,50% 0,97% 14,88% 15,29% REIT Europa 747,6 Indice VIX(Stati Uniti) 12,4 Indice VDAX (Europa) 15,8 Chiusura dati al 19,91% 0,03% 0,99% 0,14% 4,05% 0,58% 1,38% 4,21% 6,32% 7,91% 7,45% 11,38% 0,28% Commodities valore attuale variazione Indici obbligazionari valore attuale variazione -0,19% -0,41% 3,19% 5,63% -0,64% -0,93% -1,60% 0,00% 11,30% 0,99% 0,08% 0,17% -0,36% 2,05% -3,47% 0,50% -0,47% 8,86% 0,81% 3,73% 18/05/14 18:07 variazione Cambi vs euro valore attuale variazione Target GIC 1 anno Indici azionari valore attuale Altri Indici valore attuale variazione -1,60% -3,72% 1,02% 8,82% -9,33%
  • 5. Deutsche Bank Weekly Outlook 5 19/05/2014 00:45:27 Andamento storico indici azionari 1,000 1,100 1,200 1,300 1,400 1,500 1,600 1,700 1,800 1,900 2,000 S&P 500 1,500 1,700 1,900 2,100 2,300 2,500 2,700 2,900 3,100 3,300 3,500 EuroStoxx 50 10,000 12,000 14,000 16,000 18,000 20,000 22,000 24,000 FTSE MIB 800 850 900 950 1,000 1,050 1,100 MSCI Emerging Markets
  • 6. Deutsche Bank Weekly Outlook 6 19/05/2014 00:45:27 Performance settori azionari e dividend yield Note: Indici settoriali dell’indice MSCI World. Le performance del mese e anno si riferiscono a un mese e un anno solare precedente la rilevazione La tabella riporta la differenza tra il dividend yield stimato di alcuni indici azionari ed il rendimento dei titoli governativi a 10 anni del paese corrispondente. Un delta positivo, generalmente, indica una maggiore convenienza dei titoli azionari e viceversa Dividend yield Rendimento Bond 10 anni Differenza FTSE/Mib Milano 2,70% 3,06% -0,36% Dax Frankfurt 2,75% 1,33% 1,42% Cac 40 Paris 3,05% 1,79% 1,26% FTSELondon 4,07% 2,56% 1,50% Sw iss Mkt. Zurich 3,09% 0,74% 2,35% IBEX 35 Madrid 4,35% 2,95% 1,40% S&P500 - US 1,97% 2,52% -0,55% Dow Jones 2,19% 2,52% -0,33% Nikkei 225 1,72% 0,58% 1,14% Chiusura dati al 18/05/14 18:13 -0.6% -0.4% -0.2% 0.0% 0.2% 0.4% 0.6% 0.8% 1.0% Energia Materie Prime Industriali Consumi discrez. Health Care Finanziari Tecnologia Telecom Utilities settimana -1% 0% 1% 2% 3% 4% Energia Materie Prime Industriali Consumi discrez. Health Care Finanziari Tecnologia Telecom Utilities mese 0% 2% 4% 6% 8% 10% 12% 14% 16% 18% Energia Materie Prime Industriali Consumi discrez. Health Care Finanziari Tecnologia Telecom Utilities anno
  • 7. Deutsche Bank Weekly Outlook 7 19/05/2014 00:45:27 Heat map indici azionari Note Il Relative Strength Index (RSI), o indice di forza relativa, è un indicatore tecnico di momentum che oscilla tra 0 e 100 e sintetizza l’andamento e la forza dei rialzi e dei ribassi degli indici azionari negli ultimi 14 giorni lavorativi. Generalmente, un dato inferiore a 30 segnala un mercato “ipervenduto” (in verde) e un dato superiore a 70 segnala invece un mercato “ipercomprato” (in rosso). Mercato / Paese Valore attuale indice Trailing P/E RSI 14 giorni Volatilità 30 giorni Stime Dividend Yield settimana 1 mese 3 mesi 6 mesi YTD 1 anno 3 anni 5 anni Media annua a 5 anni Mercato / Paese FTSE MIB (Milano) 20649 15,5 40,2 24,4% 2,7% -3,47% -4,46% 1,03% 10,0% 8,86% 17,29% -4,23% 2,36% 0,47% FTSE MIB (Milano) FTSE Italia All-Share 21963 15,7 39,1 23,1% 2,7% -3,62% -4,69% 1,00% 9,9% 8,71% 17,57% -1,55% 6,25% 1,22% FTSE Italia All-Share SMI (Zurigo) 8684 16,7 71,5 8,9% 3,1% 2,04% 3,68% 3,25% 4,6% 5,86% 4,87% 32,41% 57,92% 9,57% SMI (Zurigo) DAX (Francoforte) 9629 13,4 54,2 16,0% 2,7% 0,50% 2,33% -0,32% 4,7% 0,81% 14,66% 30,86% 94,15% 14,19% DAX (Francoforte) FTSE 100 (Londra) 6856 14,1 63,3 9,0% 4,1% 0,61% 3,48% 0,87% 2,4% 1,58% 1,97% 15,11% 52,95% 8,87% FTSE 100 (Londra) CAC 40 (Parigi) 4456 15,0 51,0 12,3% 3,0% -0,47% 0,55% 2,65% 4,3% 3,73% 11,37% 10,64% 36,07% 6,35% CAC 40 (Parigi) Ibex 35 (Madrid) 10479 16,7 52,5 16,6% 4,3% -0,08% 1,81% 4,23% 8,8% 5,67% 22,10% 0,98% 12,17% 2,32% Ibex 35 (Madrid) Paesi Bassi 400 14,4 50,2 10,1% 3,0% -0,59% 0,71% -0,49% 1,0% -0,56% 8,55% 13,89% 52,37% 8,79% Paesi Bassi Svezia 1382 16,1 59,2 12,9% 3,7% 2,05% 3,02% 3,30% 6,4% 3,69% 11,08% 18,52% 75,13% 11,86% Svezia Portogallo 2920 20,8 34,5 17,7% 3,0% -3,99% -4,41% -0,13% 9,4% 8,23% 12,78% 3,20% 16,64% 3,13% Portogallo Irlanda 4654 17,1 31,1 16,9% 1,6% -4,58% -5,15% -6,49% 5,4% 2,53% 16,22% 56,15% 69,47% 11,13% Irlanda Danimarca 704 18,2 54,4 16,0% 1,9% 1,05% 3,28% 2,99% 19,2% 14,44% 27,52% 52,03% 139,96% 19,13% Danimarca Belgio 3098 14,9 46,4 11,1% 3,8% -1,45% -0,46% 3,11% 8,3% 5,96% 13,39% 14,03% 49,04% 8,31% Belgio Austria 930 12,9 33,9 13,5% 3,0% -2,71% -2,41% -7,24% -6,1% -3,93% -3,47% -13,85% 22,72% 4,18% Austria Slovenia 749 10,1 52,3 18,7% 5,4% 0,28% -1,99% 5,96% 16,3% 14,21% 21,72% -2,93% -25,62% -5,75% Slovenia DJ EuroStoxx 50 3173 14,3 50,0 14,3% 3,5% -0,36% 0,54% 1,66% 4,1% 2,05% 12,59% 9,76% 28,99% 5,22% DJ EuroStoxx 50 MSCI Europa 495 14,3 52,8 9,8% 3,5% 0,02% 1,40% 1,18% 5,8% 2,56% 15,76% 13,11% 56,90% 9,43% MSCI Europa Russia 1262 3,1 64,4 29,0% 3,7% 2,37% 5,15% -3,37% -13,3% -12,53% -10,20% -32,12% 30,25% 5,43% Russia Polonia 50859 14,3 43,5 10,2% 3,8% 0,81% -1,27% -4,89% -7,2% -0,83% 10,37% 4,33% 67,78% 10,90% Polonia Repubblica Ceca 986 14,3 40,3 11,4% 5,2% -1,81% -1,98% -5,00% -3,0% -0,26% 0,37% -21,34% 7,81% 1,52% Repubblica Ceca Turchia 75009 6,2 59,6 18,1% 2,2% -0,73% 2,09% 18,34% 0,5% 10,63% -18,40% 17,69% 122,80% 17,38% Turchia Dow Jones 16491 14,8 50,3 10,9% 2,2% -0,55% 0,50% 2,81% 3,3% -0,51% 7,40% 30,83% 94,59% 14,24% Dow Jones S&P 500 1878 15,9 51,4 11,8% 2,0% -0,03% 0,70% 2,69% 5,0% 1,60% 12,62% 39,76% 106,78% 15,64% S&P 500 Nasdaq 4091 20,0 47,0 17,2% 1,4% 0,46% -0,12% -3,48% 4,0% -2,06% 16,91% 44,89% 135,83% 18,72% Nasdaq Canada 14515 15,8 48,2 8,1% 2,8% -0,13% 0,10% 2,80% 8,0% 6,56% 15,08% 6,53% 43,70% 7,52% Canada Messico 41899 19,7 62,3 11,0% 1,8% 0,62% 2,47% 4,73% 3,1% -1,94% 0,22% 18,77% 72,11% 11,47% Messico Brasile 53976 11,1 62,9 18,4% 4,1% 1,65% 3,58% 14,47% 1,8% 4,79% -2,15% -13,46% 5,12% 1,00% Brasile Argentina 6879 14,8 61,4 22,2% 1,0% 0,47% 6,65% 15,48% 32,6% 27,60% 86,18% 103,17% 348,60% 35,01% Argentina Cile 3969 17,0 66,6 10,4% 2,6% 1,67% 1,89% 9,01% 4,3% 7,30% -6,80% -17,59% 29,96% 5,38% Cile Venezuela 2186 ND 24,0 26,8% 3,6% -4,53% -11,60% -20,81% 1,4% -20,13% 186,34% 2697,22% 4837,32% 118,12% Venezuela Colombia 13662 15,4 54,7 11,6% 3,0% 0,91% -1,29% 8,30% 1,8% 4,52% 2,39% -3,21% 48,10% 8,17% Colombia Nikkei 225 (Tokyo) 14097 15,9 42,3 20,7% 1,7% -0,73% -2,89% -4,54% -6,8% -13,47% -6,88% 46,52% 51,73% 8,70% Nikkei 225 (Tokyo) Topix (Tokyo) 1159 12,9 45,6 19,0% 2,0% -0,55% -1,22% -4,88% -6,3% -11,00% -7,51% 39,33% 31,75% 5,67% Topix (Tokyo) Hang Seng (HK) 22713 10,5 58,1 14,9% 3,8% 3,89% -0,21% 0,21% -4,0% -2,55% -1,60% -1,94% 29,46% 5,30% Hang Seng (HK) Shanghai 2027 8,0 44,2 14,4% 3,0% 0,76% -3,40% -5,42% -7,6% -4,23% -11,23% -29,13% -24,29% -5,41% Shanghai Shenzen 1019 17,0 39,1 17,8% 1,1% 0,16% -6,43% -11,91% -3,3% -3,62% 1,68% -14,86% 13,24% 2,52% Shenzen Singapore 3263 14,4 57,3 8,8% 3,2% 0,46% 0,27% 5,63% 2,2% 3,00% -5,41% 2,84% 44,34% 7,62% Singapore Corea del Sud 2013 ND 64,3 8,4% 1,1% 2,91% 0,46% 3,63% -0,9% 0,10% 1,34% -3,92% 40,98% 7,11% Corea del Sud Malesia 1883 16,7 68,8 5,0% 3,2% 1,10% 1,65% 2,95% 4,2% 0,88% 6,45% 21,98% 84,01% 12,97% Malesia Indonesia 5032 16,1 73,6 14,1% 2,0% 3,51% 2,75% 9,56% 14,4% 17,72% -2,22% 30,36% 166,78% 21,68% Indonesia Thailandia 1405 13,7 56,1 10,8% 3,3% 1,90% -0,28% 6,38% -0,5% 8,20% -13,68% 30,42% 152,53% 20,35% Thailandia Pakistan 28883 8,4 58,1 12,8% 4,8% 1,36% -0,64% 12,44% 21,3% 14,34% 40,64% 143,15% 308,66% 32,52% Pakistan India 7203 14,9 79,4 15,0% 1,4% 5,02% 6,25% 17,07% 16,1% 14,26% 16,42% 32,70% 66,80% 10,77% India Vietnam 529 ND 39,0 32,6% 3,8% -2,39% -6,34% -8,41% 4,9% 4,93% 8,59% 19,03% 32,08% 5,72% Vietnam Taiwan 8888 14,8 52,8 9,4% 2,7% -0,01% -0,87% 3,63% 7,6% 3,22% 6,22% -0,05% 33,55% 5,96% Taiwan ASX 200 (Sidney) 5479 15,4 53,1 9,4% 4,3% 0,33% 0,45% 1,31% 2,4% 2,37% 5,76% 15,19% 43,53% 7,50% ASX 200 (Sidney) Nuova Zelanda 5186 18,5 55,3 9,7% 4,2% 0,65% 1,62% 5,54% 6,7% 9,48% 12,80% 45,31% 85,83% 13,19% Nuova Zelanda Globale MSCI Mondo 415 14,8 55,3 7,5% 2,6% 0,28% 0,91% 2,33% 3,8% 1,53% 9,79% 20,29% 72,37% 11,50% MSCI Mondo Globale Chiusura dati al Pacifico Eurozona Est-Europa Medio Oriente Nord America America Latina Asia Eurozona P E R FO R M A N C E M E R C A T I (price appreciation in valuta locale) Est-Europa Medio Oriente Nord America America Latina Asia Pacifico 18/05/14 18:14
  • 8. Deutsche Bank Weekly Outlook 8 19/05/2014 00:45:27 Evoluzione storica degli indici azionari In questa tabella sono riportati gli indici delle principali piazze finanziarie comparati con il loro massimo di sempre (e la data in cui hanno raggiunto questo valore) e con il minimo storico toccato al termine della crisi finanziaria del 2008. Il grafico a destra riporta la distanza degli indici – in percentuale – dai minimi (in verde) e massimi (in arancio) storici. -75% -25% 25% 75% 125% 175% Indice Attuale massimo assoluto storico massimo storico alla data del delta % rispetto al max minimo dal 9 marzo 2009 delta % rispetto al min FTSE/Mib Milano 20.649 50.109 06/03/2000 -58,79% 12.363 67,03% Dax Frankfurt 9.629 9.754 13/05/2014 -1,28% 3.692 160,81% Cac 40 Paris 4.456 6.922 04/09/2000 -35,62% 2.519 76,89% Eurostoxx 50 3.173 5.464 06/03/2000 -41,94% 1.810 75,29% FTSE London 6.856 6.930 30/12/1999 -1,07% 3.542 93,54% Swiss Mkt. Zurich 8.684 9.531 01/06/2007 -8,90% 4.308 101,59% IBEX35 Madrid 10.479 15.946 08/11/2007 -34,29% 5.956 75,93% S&P 500 - US 1.878 1.897 13/05/2014 -1,03% 677 177,57% Nasdaq Comp - US 4.091 5.049 10/03/2000 -18,98% 1.269 222,44% Nikkei 225 14.097 38.916 29/12/1989 -63,78% 7.055 99,81% Hang Seng Index 22.713 31.638 30/10/2007 -28,21% 11.345 100,21% Bovespa - Brazil 53.976 73.517 20/05/2008 -26,58% 36.741 46,91% RTS Russia 1.262 2.488 19/05/2008 -49,27% 619 103,90% C hiusura dati al 18/ 05/ 14 18:14
  • 9. Deutsche Bank Weekly Outlook 9 19/05/2014 00:45:27 Titoli governativi: rendimenti annuali lordi in valuta locale e performance nella settimana Rendimenti in val. locale Italia Germania Francia Stati Uniti Portogallo Spagna Regno Unito Svizzera Canada Giappone Australia 3 mesi 0,45% 0,01% 0,13% 0,02% 0,43% 0,24% 0,34% 0,96% 0,04% 6 mesi 0,50% 0,08% 0,12% 0,05% 0,48% 0,37% 0,38% 0,97% 0,03% 1anno 0,62% 0,08% 0,13% 0,08% 0,61% 0,61% 0,37% -0,02% 0,99% 0,07% 2,56% 2 anni 0,83% 0,09% 0,23% 0,36% 1,31% 0,75% 0,68% -0,07% 1,04% 0,08% 2,68% 3 anni 1,16% 0,13% 0,27% 0,81% 1,44% 1,05% 1,05% 1,13% 0,10% 2,79% 4 anni 1,38% 0,26% 0,48% 1,94% 1,35% 1,60% 0,04% 1,33% 0,13% 2,99% 5 anni 1,75% 0,45% 0,70% 1,55% 2,60% 1,59% 1,86% 0,13% 1,54% 0,18% 3,16% 6 anni 2,02% 0,63% 0,88% 2,93% 1,86% 1,93% 0,23% 1,69% 0,22% 3,29% 7 anni 2,42% 0,83% 1,11% 2,08% 3,18% 2,20% 2,21% 1,86% 0,33% 3,43% 8 anni 2,65% 1,04% 1,33% 2,45% 2,28% 0,47% 0,41% 3,43% 9 anni 2,95% 1,20% 1,58% 2,86% 2,43% 2,15% 0,50% 3,56% 10 anni 3,06% 1,33% 1,79% 2,52% 3,73% 2,95% 2,56% 0,74% 2,26% 0,58% 3,62% 15 anni 3,59% 1,81% 2,44% 3,51% 3,08% 1,06% 0,95% 3,72% 20 anni 3,83% 2,12% 2,57% 3,65% 3,23% 1,25% 2,77% 1,45% 30 anni 4,18% 2,26% 2,82% 3,35% 4,09% 3,36% 1,35% 2,80% 1,69% Euro vs altre valute, YTD -0,36% -1,93% -0,40% 1,86% -3,96% -5,09% Perf. settimanale Italia Germania Francia Stati Uniti Portogallo Spagna Regno Unito Svizzera Canada Giappone Australia 3 mesi 0,01% 0,00% 0,01% -0,01% 6 mesi 0,01% 0,02% 1anno -0,02% -0,09% 0,00% -0,06% 2 anni -0,16% 0,10% 0,08% 0,05% -0,45% -0,11% 0,10% -0,04% 0,04% 0,01% 3 anni -0,19% 0,19% 0,06% -0,42% -0,06% 0,23% 0,07% -0,03% 0,01% 4 anni -0,26% 0,36% 0,27% -0,85% -0,01% 0,53% 0,03% 0,23% -0,02% 0,09% 5 anni -0,34% 0,46% -0,05% -1,18% -0,01% 0,67% -0,01% 0,39% 0,20% 6 anni -0,44% 0,61% 0,52% -1,55% -0,04% 0,69% 0,09% 0,46% 0,01% 0,41% 7 anni -0,60% 0,73% 0,58% -0,19% -1,83% -0,11% 0,86% 0,34% 0,62% 0,09% 0,47% 8 anni -0,73% 0,93% 0,73% -0,19% 0,86% 0,53% 0,12% 0,61% 9 anni -0,92% 1,05% 0,92% -0,31% 0,95% 0,85% 0,15% 0,70% 10 anni -0,89% 1,12% -0,20% -1,54% -0,32% 1,01% 0,71% 0,87% 0,92% 15 anni -0,79% 1,37% 1,35% -0,47% 1,17% 0,70% 0,23% 1,31% 20 anni -1,42% 1,82% 1,49% -0,66% 1,30% 1,11% 1,47% 30 anni -2,13% 2,85% 2,07% -0,19% -1,37% 1,48% 1,96% Euro vs altre valute, settimana -0,47% -0,25% -0,23% -0,85% -0,82% -0,47% C hiusura dat i al 18 / 0 5/ 14 18 :14
  • 10. Deutsche Bank Weekly Outlook 10 19/05/2014 00:45:27 Titoli governativi: curve dei rendimenti 2 anni 5 anni 10 anni 30 anni 2 anni 5 anni 10 anni 30 anni Italia 0,83% 1,75% 3,06% 4,18% Italia - - - - Germania 0,09% 0,45% 1,33% 2,26% Germania -0,74% -1,29% -1,73% -1,92% Francia 0,23% 0,70% 1,79% 2,82% Francia -0,60% -1,04% -1,27% -1,36% Spagna 0,75% 1,59% 2,95% 4,09% Spagna -0,09% -0,16% -0,11% -0,09% Chiusura dati al 18/05/14 18:14 Rendimenti Spread (vs. Italia) -0.5% 0.0% 0.5% 1.0% 1.5% 2.0% 2.5% 3.0% 3.5% 4.0% 4.5% 3 mesi 6 mesi 1 anno 2 anni 3 anni 5 anni 7 anni 10 anni 15 anni 30 anni Germania USA Euribor3M Eonia ITALIA
  • 11. Deutsche Bank Weekly Outlook 2Y 5Y 10Y Attuale YTD EUROPA Austria AA+ S Aaa S 0,12 0,51 1,56 -18 0,25 0,00 EUR 1,00 76 2,80 -1,43 2,9 5,8 Belgio AAu S Aa3 S 0,20 0,73 1,93 -2 0,25 0,00 EUR 1,00 102 1,20 -2,60 0,6 8,5 Finlandia AAA N Aaa S 0,12 1,64 0,25 0,00 EUR 1,00 57 -0,50 -2,10 1,1 9,5 Francia AAu S Aa1 N 0,23 0,70 1,79 -9 0,25 0,00 EUR 1,00 93 -0,50 -3,00 0,6 12,6 Germania AAAu S Aaa S 0,09 0,45 1,33 -31 0,25 0,00 EUR 1,00 80 2,30 0,00 1,3 6,7 Grecia B- S Caa3 6,78 0,25 0,00 EUR 1,00 175 -5,50 -12,70 -1,3 27,5 Irlanda BBB+ P Baa1 S 0,48 1,26 2,67 51 0,25 0,00 EUR 1,00 124 -0,70 -7,20 0,3 11,7 Italia BBBu N Baa2 S 0,83 1,75 3,06 98 0,25 0,00 EUR 1,00 133 -0,50 -3,00 0,6 12,6 Paesi Bassi AA+u S Aaa S 0,14 0,57 1,64 -16 0,25 0,00 EUR 1,00 73 -0,30 -2,50 1,2 8,7 Polonia A- S A2 S 2,76 3,33 3,76 -1 2,50 0,00 PLN 4,19 48 3,30 -4,30 0,3 13,5 Portogallo BBu S Ba2 *+ # 1,31 2,60 3,73 188 0,25 0,00 EUR 1,00 128 1,20 -4,90 -0,1 15,1 Regno Unito AAAu N Aa1 S 0,68 1,86 2,56 -17 0,50 0,00 GBP 0,81 91 3,10 -5,80 1,6 6,8 Russia BBB- N Baa1 *- # 8,31 8,64 8,93 -64 8,25 0,00 RUB 47,62 8 0,90 3,30 7,3 5,4 Spagna BBB- S Baa2 P 0,75 1,59 2,95 83 0,25 0,00 EUR 1,00 94 0,60 -7,10 0,4 25,9 Slovenia A- S Ba1 S 1,09 2,25 3,50 151 0,25 0,00 EUR 1,00 72 1,20 -14,70 0,4 13,9 Svezia AAAu S Aaa S 0,57 1,12 1,83 -37 0,75 0,00 SEK 8,99 42 3,10 -1,10 0,0 8,6 Svizzera AAAu S Aaa S -0,07 0,13 0,74 -20 0,00 0,00 CHF 1,22 34 1,90 1,80 0,0 3,2 Turchia BB+u N Baa3 N 8,99 9,27 9,23 -105 10,00 5,50 TRY 2,8731 37 4,68 -1,29 9,4 10,2 Ungheria BB S Ba1 N 3,97 4,98 30 2,50 -0,50 HUF 305,2 80 3,50 -2,20 -0,1 8,3 AMERICHE Stati Uniti AA+u S Aaa S 0,36 1,55 2,52 -8 0,25 0,00 USD 1,37 133 2,30 -2,90 2,0 6,3 Canada AAA S Aaa S 1,04 1,54 2,26 -35 1,00 0,00 CAD 1,49 86 2,50 -1,23 1,5 6,9 Brasile BBB- S Baa2 S 11,98 12,14 12,25 11,00 1,00 BRL 3,03 59 1,93 -3,22 -3,2 5,0 Messico BBB+ S A3 S 3,94 4,83 5,88 -19 3,50 0,00 MXN 17,67 38 0,70 -2,76 3,5 5,0 Venezuela B- N Caa1 N 12,98 17,38 1,72 VEB 8616,0 34 1,00 2,26 52,7 7,2 ASIA/PACIFICO Australia AAAu S Aaa S 2,68 3,16 3,72 -19 2,50 0,00 AUD 1,46 33 2,80 -1,43 2,9 5,8 Cina AA- S Aa3 S 3,75 4,05 4,19 -17 6,00 0,00 CNY 8,55 22 7,40 -1,86 1,8 4,1 Corea del Sud A+ S Aa3 S 2,83 3,08 3,39 9 2,50 0,00 KRW 1404,5 36 3,90 1,50 3,7 Giappone AA-u N Aa3 S 0,08 0,18 0,58 -14 0,10 0,00 JPY 139,00 226 3,00 -6,69 1,6 3,6 Hong Kong AAA S Aa1 S 0,35 1,18 1,93 -54 0,50 0,00 HKD 10,62 36 2,50 3,90 3,1 3,1 India BBB-u N Baa3 S 8,60 8,80 8,84 44 8,00 0,25 INR 80,62 52 4,70 -5,90 6,7 Indonesia BB+ S Baa3 S 7,17 7,50 7,84 -52 7,50 0,00 IDR 15651 24 5,21 -1,14 6,3 Malesia A- A3 P 3,68 4,01 -37 3,00 0,00 MYR 4,44 55 6,20 -4,53 3,5 3,1 Singapore AAAu S Aaa S 0,37 1,25 2,23 -37 0,08 0,05 SGD 1,71 106 5,10 9,55 1,2 2,1 Thailandia BBB+ S 2,08 2,97 3,40 30 2,00 -0,25 THB 44,51 46 0,60 -1,22 0,9 C hiusura dati al Valuta S&P Moody's Rating Rendimenti titoli di Stato (%) CDS 5Y (bps) EUR Swap 5Y spread Tassi banca centrale (%) 18/ 05/ 14 18:14 Cambio vs EUR Debito / PIL (%) Crescita annua PIL (%) Deficit / PIL (%) Inflaz. annua (%) Tasso disocc. (%) 11 19/05/2014 00:45:27 Fondamentali macroeconomici Note Sono indicati i rating in hard currency delle emissioni a lungo termine. Eventuali “credit watch” sono segnalati da asterisco, mentre è indicato con P un “credit outlook” positivo e con N un “credit outlook” negativo.
  • 12. Deutsche Bank Weekly Outlook 12 19/05/2014 00:45:27 Valute Note Sono indicate le performance dell’Euro nei confronti delle altre principali valute e il valore delle stesse valute vs. Euro (il valore che si otterrebbe dalla detenzione di valuta estera vs. Euro), nonché la volatilità. Nel grafico è indicata la performance da inizio anno (YTD) e inizio mese (MTD) comprensiva di una stima di rendimento obbligazionario (“carry”) nella valuta di investimento. USD GBP AUD NOK SEK CAD CHF JPY NZD 1,3694 0,8145 1,4632 8,1259 8,9899 1,4873 1,2224 139,00 1,5873 Perf. Euro vs. Valuta -0,36% -1,93% -5,09% -2,60% 1,59% 1,86% -0,40% -3,96% -5,03% Perf. Valuta vs. Euro 0,36% 1,93% 5,33% 2,68% -1,58% -1,83% 0,41% 4,12% 5,41% Volatilità 260 giorni 6,22% 5,95% 10,12% 8,51% 6,98% 6,99% 3,52% 9,10% 9,62% Perf. Euro vs. Valuta -1,25% -0,91% -2,03% -1,46% -0,31% -2,17% 0,12% -1,95% -1,37% Perf. Valuta vs. Euro 1,28% 0,91% 2,06% 1,53% 0,30% 2,21% -0,13% 1,99% 1,39% Volatilità 30 giorni 4,13% 3,78% 6,51% 4,66% 5,53% 6,39% 1,54% 4,94% 6,01% C hiusura dati al 18/05/ 14 18:15 Livello attuale YTD MTD 92 94 96 98 100 102 104 106 108 d-13 g-14 f-14 m-14 a-14 USD Dollaro USA AUD Dollaro Australiano NOK Corona Norvegese SEK Corona svedese CAD Dollaro canadese CHF Franco svizzero JPY Yen giapponese NZD Dollaro neozelandese GBP Lira sterlina britannica
  • 13. Deutsche Bank Weekly Outlook 13 19/05/2014 00:45:27 Il Global Investment Committee (GIC) rappresenta il punto di partenza di tutte le nostre strategie di investimento. Il Comitato, composto da dodici membri tra portfolio manager e strategisti Deutsche Bank, delinea la politica di indirizzo globale attraverso un processo sistematico, strutturato e dinamico. Di seguito riportiamo il dettaglio puntuale e storico delle indicazioni di Asset Allocation del GIC. Data la sua impostazione bilanciata e universale, l’Asset Allocation qui descritta deve essere utilizzata come pura base di riferimento e, naturalmente, adattata alle esigenze e profilo di rischio specifici di ogni investitore. Poiché l’allocazione deve tenere conto di un’allocazione globale, il portafoglio è denominato in dollari statunitensi. L’esposizione valutaria e la scelta di duration possono variare da cliente a cliente. La componente di liquidità si intende con una duration di 12-18 mesi. L’Asset Allocation del Global Investment Committee Asset Class Liquidità 5,0% Obbligazionario governativo 18,0% Obligazionario corporate Investment grade 16,0% High yield 4,0% Obbligazionario paesi emergenti 7,0% Azionario paesi industrializzati USA 19,0% Europa 13,0% Giappone 5,5% Azionario paesi emergenti Asia ex-JP 8,0% America Latina 1,5% Alt. Materie prime 3,0% 100% Valute e duration USD 88,5% EUR 9,0% JPY 2,5% Duration Componente obbligazionaria Anni 4,4 Totale Obbl. Azi. Valute 47,0% 3,0% 50,0% 100%
  • 14. Deutsche Bank Weekly Outlook 14 19/05/2014 00:45:27 (S) = Stima Global Investment Committee Nota importante Le performance passate non sono una garanzia per il futuro, e nessuna assicurazione può essere data che queste previsioni possano essere raggiunte. Si tratta di obiettivi basati su analisi, assunzioni, stime, opinioni e modelli ipotetici che potrebbero risultare non corretti. Le previsioni del Global Investment Committee Livello indici azionari attuale 3 mesi (S) 1 anno (S) USA (S&P 500) 1878 5,2% Euroz. (Eurostoxx 50) 3173 7,2% Germania (DAX) 9629 5,4% Regno Unito (FTSE 100) 6856 4,3% Giappone (MSCI JP) 715 16,2% Asia Emer. (MSCI $) 565 0,8% America Lat. (MSCI $) 3388 -10,6% Tassi banche centrali attuale 1 anno (S) Stati Uniti 0,25% 0,25% Eurozona 0,25% 0,25% Regno Unito 0,50% 0,50% Giappone 0,10% 0,10% Rendimenti gov. 10 anni attuale 3 mesi (S) 1 anno (S) USA 2,52% 3,55% Eurolandia (Bund) 1,33% 2,25% Regno Unito (Gilt) 2,56% 3,50% Giappone 0,58% 0,90% Cambi attuale 3 mesi (S) 1 anno (S) EUR - Dollaro 1,3694 1,30 EUR - Franco Svizzero 1,2223 1,24 EUR - Sterlina 0,8145 0,80 EUR - Yen Giap. 139,00 143,00 USD - Yen Giap. 101,500 110,00 USD - Renminbi 6,233 6,00 Commodity (in $) attuale 3 mesi (S) 1 anno (S) Petrolio (WTI) (barile) 102,0 94,0 Oro (oncia) 1293 1400 PIL in % 2013 2014 (S) 2015 (S) Mondo 3,10% 3,70% 3,80% Stati Uniti 1,80% 2,80% 3,20% Eurozona -0,40% 0,90% 1,50% Regno Unito 1,40% 2,70% 2,80% Giappone 2,00% 1,50% 1,50% Cina 7,50% 7,20% 7,00% Inflazione in % 2013 2014 (S) 2015 (S) Stati Uniti 1,30% 1,50% 1,80% Eurozona 1,30% 1,00% 1,30% Regno Unito 2,70% 2,40% 2,60% Giappone 1,20% 1,50% 1,00% Cina 2,80% 2,00% 2,50%
  • 15. Deutsche Bank Weekly Outlook 19/05/2014 00:45:27 2010 DB Blue template Informazioni importanti Questo documento è stato elaborato da Deutsche Bank SpA esclusivamente a scopo informativo. Il documento non ha carattere di offerta, invito ad offrire, o di messaggio promozionale finalizzato all’acquisto, alla vendita o alla sottoscrizione di strumenti/prodotti finanziari di qualsiasi genere. Inoltre, esso non è inteso a raccomandare o a proporre una strategia di investimento in merito a strumenti finanziari. In particolare il presente documento non costituisce in alcun modo una raccomandazione personalizzata; lo stesso è stato predisposto senza considerare gli obiettivi di investimento, la situazione finanziaria o le competenze di specifici investitori. Le informazioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute attendibili. Tuttavia Deutsche Bank SpA e le sue società controllanti, controllate e collegate, nonché i suoi amministratori, collaboratori e/o dipendenti, non assumono alcuna responsabilità in relazione al presente documento né relativamente alle informazioni in esso contenute e non accettano alcuna responsabilità per eventuali errori od omissioni né potranno considerarsi responsabili per le eventuali perdite o danni di qualsivoglia natura che dovessero derivare dal fatto che si sia fatto affidamento su tale documento. Ciascun investitore dovrà pertanto assumere le proprie decisioni di investimento in modo autonomo, tenuto conto delle sue caratteristiche e dei suoi obiettivi di investimento, e a tale scopo non dovrà basarsi, prioritariamente o esclusivamente, sul presente documento. Deutsche Bank SpA non rilascia alcun parere in relazione alla situazione legale o fiscale dell’investitore. Si consiglia pertanto di consultare il proprio legale e/o consulente fiscale per verificare la propria situazione. Le analisi e le stime contenute nel presente documento costituiscono valutazioni aggiornate alla data della sua produzione e possono essere soggette a variazioni senza preavviso né comunicazione. Si consiglia di effettuare una verifica con il proprio Relationship Manager per assicurarsi che le analisi conservino la loro validità. Eventuali risultati passati riportati in questo documento non costituiscono un indicatore di risultati futuri. Pertanto Deutsche Bank S.p.A. non fornisce alcuna garanzia di realizzazione degli scenari prefigurati. Società del Gruppo Deutsche Bank AG potrebbero (i) porre in essere transazioni in maniera non congruente con le opinioni riportate nel presente documento, (ii) negoziare in contropartita diretta le categorie di strumenti (o derivati collegati) menzionate nel presente documento, e/o (iii) assumere posizioni di proprietà nelle categorie di strumenti (o derivati collegati) menzionati nel presente documento. Il contenuto di questo documento non può essere modificato in alcun modo, né esso può essere copiato, trasmesso o distribuito senza l’approvazione preventiva scritta di Deutsche Bank SpA. Il presente documento, o copia o parti di esso, non possono essere portati, trasmessi ovvero distribuiti negli Stati Uniti, Canada, Australia e Giappone o ad alcuna persona ivi residente in tali o altri Paesi nel quale la diffusione sia consentita solo previa autorizzazione da parte delle competenti autorità. La distribuzione di questo documento in altre giurisdizioni può essere soggetta a restrizioni e pertanto le persone alle quali dovesse pervenire tale documento si dovranno informare sull’esistenza di tali restrizioni ed osservarle. Fonti: Deutsche Bank S.p.A., Società del Gruppo Deutsche Bank AG, Bloomberg Finance LP Note: i dati e i commenti sono aggiornati al 18/05/2014 se non indicato diversamente. Le informazioni contenute nel presente documento si basano su fonti ritenute attendibili, tuttavia non è stata effettuata una verifica indipendente del contenuto di questo documento. Conseguentemente, nessuna dichiarazione o garanzia, espressa o implicita, è fornita, né alcun affidamento può essere fatto riguardo alla precisione, completezza o correttezza delle informazioni e delle opinioni contenute in questo documento.