3. Sigmund Schlomo Freud nasce il 6 maggio 1856 a Freiberg, una cittadina della
Moravia. E’ il primo figlio di Amalie Nathanson, la terza moglie di Jacob Freud,
un commerciante ebreo di lana proveniente dalla Galizia. Si maturò a 17 anni.
L'attrazione che l'antichità classica
esercitava su di lui fu uno dei motivi
conduttori di tutta la sua esistenza.
Questo suo contatto amatoriale
con l'antichità classica conferì alla
sua prosa scientifica uno smalto
d'eleganza, che contribuì
indubbiamente a renderne famosi
gli scritti, e a procurare alla futura
psicanalisi i caratteri di trasversalità
e pluridisciplinarietà, che non ne
fecero mai, fin dall'inizio, una
scienza esatta in senso positivistico.
4. Si laureò in ritardo (nel marzo 1881),
poiché la vita di studente gli
andava piuttosto stretta; non gli
piaceva infatti l'insegnamento
offerto dai docenti, che lo lasciava
talmente insoddisfatto da
obbligarlo ad approfondire e ad
esercitare il suo senso critico.
Per due anni intraprese con
successo il lavoro di ricerca, ma ne
rimase alquanto insoddisfatto, e
passò nell'Istituto di Fisiologia. In tale
istituto lavorò per sei anni, e
concluse ricerche neuro-istologiche
di rilevante importanza, che gli
aprirono le porte ad una carriera
nel settore, che tuttavia non
soddisfaceva, a causa della sua
lentezza, le sue ambizioni e il suo
desiderio di ottenere una fama
immediata e totale.
5. Neurologo,
psicoanalista e filosofo
austriaco, fondatore
della psicoanalisi, una
delle principali correnti
della moderna
psicologia.
In un primo momento si dedicò allo studio dell'ipnosi e
dei suoi effetti nella cura di pazienti psicolabili.
6. Con il termine inconscio Freud
intendeva un complesso di
processi, contenuti ed impulsi che
Molti dissensi con Freud, e
non affiorano alla coscienza del
quindi la nascita di indirizzi
soggetto e non sono quindi
alternativi (Adler, Jung e
controllabili razionalmente.
altri) nasce dalla
contestazione di un ruolo
riconosciuto da Freud alla
sessualità ritenuto
eccessivo.
7.
8. Nella nostra psiche
esiste una dimensione
inconscia e irrazionale,
in cui si annidano una
serie di istinti e desideri
il cui contenuto non si
manifesta a livello
cosciente, ma la cui
soddisfazione è
necessaria, pena il
manifestarsi di disturbi
del comportamento
più o meno gravi.
9. L'interiorità umana, quella che
tradizionalmente era definita
anima o psiche ed era ritenuta
indistintamente la sede della
razionalità, della volontà e delle
emozioni, venne perciò indagata
come un complesso di luoghi
diversi, ciascuno dotato di una sua
forza e di una sua autonomia.
10. Freud divide l’inconscio in due zone:
La prima comprende l’insieme dei
ricordi che, pur essendo
momentaneamente inconsci, possono
divenire consci con uno sforzo di
memoria. Tale è il “Preconscio”.
La seconda zona comprende quegli
elementi psichici stabilmente inconsci
che sono mantenuti tali da una forza
specifica, la “rimozione”.
11. LA FASE ORALE
Questa fase corrisponde ai primi 18 mesi
di vita del bambino, ed è la prima fase del
suo sviluppo psicosessuale. La durata della
fase orale, tuttavia, è variabile in funzione
della società e, in definitiva, del tempo
dell'allattamento comunemente usato in
essa.
In questo periodo della vita del bambino,
infatti, la sua relazione fondamentale con il
mondo esterno è di tipo nutritivo, con la
madre. La libido, cioè l'energia sessuale
del soggetto, si concentra nella bocca.
L'infante, infatti, tende a portare tutto alla
bocca, dal seno della madre agli oggetti
che lo circondano.
12. LA FASE ANALE
Questa fase corrisponde al'incirca al
periodo che va dai 18 ai 36 mesi della
vita del bambino.
Le fissazioni provocate in questa fase
(fissazioni anali) sono provocate
soprattutto dal modo in cui è stato
imposto al bambino l'uso del vasino.
Le feci sono il primo prodotto e il
bambino usa tali per comunicare
con l' esterno.
In caso di eccessiva gratificazione
nella fase anale, il bambino tenderà a
defecare in posti non opportuni e,
crescendo, sarà disorganizzato e
testardo.
13. LA FASE FALLICA
La fase fallica si sviluppa tra i 3 ed i
6 anni di vita del bambino.
In questo periodo si sviluppa il
Complesso di Edipo (indica un insieme
di desideri sessuali ambivalenti che il
bambino prova nei confronti delle
figure genitoriali) nei maschi ed il
Complesso di Elettra (quando la
bambina scopre la differenza con il
maschio, si sviluppa in lei un rancore
nei confronti della madre, poiché le
attribuisce la responsabilità di questa
mancanza) nelle femmine.
14. LA FASE LATENTE
Secondo il modello di sviluppo a fasi di
Freud, la fase latente è il quarto
periodo di sviluppo del bambino, essa
succede alla fase fallica e precede la
fase genitale. Va dai 6 anni fino alla
pubertà.
La fase latente non è una fase
psicosessuale, in essa la libido è
quot;dormientequot;.
Secondo Freud questa fase serve al
bambino per sviluppare amicizia con
membri dello stesso sesso e per
focalizzare la sua attenzione sulle
attività che caratterizzeranno il suo
sviluppo fisico (scuola e atletica).
15. LA FASE GENITALE
Questa fase inizia con la pubertà e si
protrae lungo tutto il resto della vita
dell'individuo.
In questo periodo l'individuo deve
risolvere i conflitti e le fissazioni
derivanti dalle fasi precedenti perché
altrimenti non avrà abbastanza
energia sessuale perché si sviluppi
completamente in questa fase.