1. T E R A P IA T E O R IA
P E R S O N A L IT A '
T E O R IA
S V IL U P P O
S IG M U D F R E U D
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2. Il termine psicoanalisi compare per la prima
volta nel 1896 in uno scritto di Freud “L’eredità
e l’eziologia della nevrosi”
e si sostituisce ad una serie di
altri termini come analisi psichica
analisi ipnotica usati da Freud
per definire un insieme di accorgimenti
terapeutici rivolti al trattamento
di disturbi psichici.
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3. Freud nacque a Friburgo,
in Moravia nel 1856 e all’età di 4 anni la
sua famiglia si trasferì a Vienna dove
Freud visse
fino all’età di 80 anni.
Si laureò in medicina ma essendo il primo
di 8 figli a causa
di disagi economici familiari dovette
lasciare da parte
la sua ambizione di diventare un
ricercatore ed avviare l’attività di medico.
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4. “Un uomo che è stato il preferito
indiscusso di sua madre mantiene
per tutta la vita la sensazione di essere
il conquistatore, quella fiducia nel successo
che a volte porta al successo reale”
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9. Freud descrive la sua teoria come “una sorta di economia dell’energia
nervosa” che può essere chiamata:
energia psichica, energia pulsionale, libido, tensione
L’energia nervosa si accumula e può essere distribuita, scaricata, come
l’energia fisica, non si distrugge ma si trasforma in angoscia e viene
traslocata in una struttura fisica
che causa un sintomo come la paralisi, si trasforma in un pensiero ossessivo
e cosi via…
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10. Cos’è una pulsione
La pulsione è una rappresentazione psicologica innata di una fonte interna di eccitazione
Freud (1920) classifico le pulsioni in:
Pulsione di vita
(Eros)
Pulsione di morte
(Thanatos)
Le energia che caratterizza tale pulsione è definita LIBIDO
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12. L’ Es è l’istanza basilare e più primitiva, rappresenta i fondamenti biologici
elementari della personalità.
L’Es è la “parte oscura, inaccessibile della nostra personalità
un caos, un crogiuolo di eccitamenti ribollenti”
(Freud, 1932).
Essa è la fonte delle energie istintive e obbedisce solo al principio del
piacere, sua unica meta è la soddisfazione e l’evitamento del dolore.
Questa istanza psichica è la prima a svilupparsi nel bambino.
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13. L’Es continua ad operare per tutta la nostra vita soprattutto nei nostri
sogni notturni ma anche nei sogni ad occhi aperti,
nell’immaginazione e nei comportamenti impulsivi
L’Es è chiamato:
Il bambino viziato della personalità!!!
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14. L’Io è l’istanza razionale e realistica
funziona a livello conscio
Lo sviluppo dell’ Io trae origine dell’incapacità dell’Es di produrre
costantemente l’oggetto desiderato
esso funziona secondo il principio di realtà e tende ad evitare punizioni
o danni.
Compare nella seconda infanzia.
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15. All’inizio c’è l’Es che fa le sue richieste che non sempre però vengono
soddisfatte:
Il bambino impara che c’è una differenza tra
le immagini e la realtà,
fra il sé e il mondo esterno
L’Io è la strada maestra verso il mondo reale
(pensiero del processo secondario)
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16. L’Io è al servizio di tre maestri tirannici:
Es
Super Io
Mondo esterno
L’Io deve fare da mediatore tra
mondo interno e mondo esterno
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17. Meccanismi di difesa
L’Io affronta i problemi in modo realistico quando non può difendersi dall’angoscia
con metodi razionali, impiega mezzi illusori, i meccanismi di difesa che hanno
l’obiettivo di tutelare l’equilibrio psichico.
Questi meccanismi sono messi in atto da tutte le persone e non solo dai nevrotici e
divengono un tratto psicologico.
Tutti i meccanismi di difesa hanno due caratteristiche in comune:
1.negano, falsificano o deformano la realtà
2.operano fuori della consapevolezza del soggetto, cioè nell’inconscio.
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18. I meccanismi di difesa sono funzioni dell’Io destinate a
proteggere il soggetto dalle richieste istintuali dell’Es.
I meccanismi di difesa si formano nel corso dell’infanzia
quando si presenta una minaccia proveniente dal mondo
interno e più raramente dalla realtà esterna. Il soggetto
utilizza strategie appropriate funzionali all’ evitamento
dell’ansia.
Diventano patologici quando le difese sono troppo rigide,
inefficaci, non variegate, compromettendo la flessibilità,
l’armonia e l’adattamento del funzionamento mentale.
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19. Meccanismi di difesa
Negazione: è il più primitivo, consiste nel rifiutarsi di credere all’esistenza di
qualcosa di inaccettabile. Può essere presente anche in
soggetti affetti da malattie gravi o letali, nei
disturbi del comportamento alimentare, nelle
tossicodipendenze e nei tentativi di suicidio
Rimozione: è molto elementare e consiste nel rimuovere nell’inconscio idee e
tensioni penose.
In effetti tale meccanismo le mette in ombra, non le cancella del tutto e un
contenuto rimosso può essere spostato su un contenuto simbolicamente
appropriato. Ad es. un figlio che ha rimosso sentimenti ostili verso il padre
potrà esprimere tali sentimenti verso altri simboli dell’autorità.
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20. Proiezione: tale meccanismo permette di attribuire ad un altro un istinto
inaccettabile e che non vogliamo riconoscere come nostro. Ad es. “sono
andato male a scuola perché gli insegnanti sono stupidi”. La paura di una
punizione che viene dall’esterno è più accettabile e meno pericolosa
rispetto a quella del proprio Super Io.
Formazione reattiva: l’Io maschera emozioni inaccettabili con il suo opposto. Ad
es. l’odio sostituito con l’amore.
Regressione: l’individuo attraverso questo meccanismo torna ad un livello di
sviluppo precedente. La regressione può essere determinata da disillusioni,
momenti di difficoltà, sentimenti spiacevoli (ansia, colpa, depressione,
frustrazione), eventi di natura fisica (malattia, affaticamento).
Sublimazione: l’energia pulsionale viene utilizzata in attività socialmente
accettate. La creatività artistica e intellettuale è un classico e tradizionale
esempio di sublimazione. E un processo normale e non patologico,
considerato come l’unico meccanismo difensivo realmente «riuscito»
poiché va a costituire tratti di personalità assolutamente sani e integrati.
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21. SUPER-IO
Il Super-io è l’ultima istanza a svilupparsi e segue le leggi della
morale e dell’etica;
esiste solo nella specie umana.
Si forma quando il bambino risolve il suo complesso edipico e sviluppa la
sia identificazione con i propri genitori
Si sviluppa dopo i 3-4 anni
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22. APPROCCIO TOPOGRAFICO
Ciascuno di noi è una luna e ha una faccia in ombra che
non mostra mai a nessuno…
Mark Twain
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23. L’approccio topografico
Inconscio
Preconscio
Conscio
Si riferisce a pensieri e sentimenti che sono repressi e
per questo sconosciuti. Questo materiale non è in grado di
aprirsi un varco alla coscienza se non in particolari
condizioni.
Può diventare conscio in quanto non è ostacolato in
maniera attiva dalla coscienza. È più vicino al conscio che
all’inconscio.
È sinonimo di quanto una persona è consapevole in quel
momento. È uno “stato quanto mai fuggevole” poiché i
pensieri possono rapidamente passare dal preconscio al
conscio.
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24. Approccio stadiale
Freud sullo sviluppo umano sostiene che:
i primissimi anni di vita sono i più importanti per la formazione
della personalità.
Lo sviluppo è segnato da quattro stadi distinti e da un periodo di
latenza.
Ogni stadio è definito nei termini della parte del corpo su cui
sono centrate le pulsioni. Il passaggio da uno stadio all’altro
stadio è biologicamente determinato.
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25. Stadio orale (0-1)Le esperienze orali rappresentano per il bambino il piacere e l’odio per il
mondo
Il piacere viene dalle soddisfazioni delle pulsioni orali:
succhiare,masticare, mordere gratificano
Il bambino può sperimentare il dolore se vi è frustrazione e angoscia.
Ad esempio se l’oggetto preferito non è presente nel momento in cui lo
desidera
Oppure quando la mamma interrompe l’allattamento notturno oppure al
passaggio dal seno al biberon e alla tazza
Per fronteggiare le frustrazioni il bambino sviluppa modalità proprie
Freud sostiene che il modo in cui il bambino si sviluppa durante lo stadio orale
pone le fondamenta per la sua personalità di adulto.
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26. Stadio anale (1-3)
Gli interessi si spostano da uno stadio orale ad uno stadio anale
Anche questo stadio può provocare soddisfazione oppure frustrazione
Es.il vasino, l’eccessiva richiesta della pulizia
L’adulto può diventare, sporco, disordinato, avaro
Oppure
Eccessivamente pulito, ordinato, controllato
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27. Stadio fallico (3-5)
Il principale interesse per il bambino è rappresentato dal possesso del
fallo e per la bambina dalla sua assenza
“Complesso di Edipo”
L’angoscia si supera con l’identificazione e l’interiorizzazione nel genitore
dello stesso sesso
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28. LATENZA (5 –pubertà)
Il bambino dirige le sue attenzioni alle attività scolastiche e
ai giochi con altri pari
Si sviluppano abilità cognitive, si assimilano i valori culturali
L’Energia sessuale viene incanalata verso interessi sociali
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29. Stadio genitale (adolescenza)
Gli impulsi sessuali ricompaiono con vigore e sono diretti verso la
sessualità adulta.
L’amore è altruistico e si struttura un IO forte che gli permette di
affrontare il mondo adulto
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30. Fasi dello sviluppo psicosessuale
FASE ETÀ ZONA
EROGENA
COMPITO DI SVILUPPO CARATTERISTICHE
ORALE 0-1 Bocca,labbra Svezzamento Immediata
soddisfazione degli
impulsi domina l’ES
ANALE 2-3 Ano Igene personale Piacere nel ritenere le
feci, la personalità
comprende l’Es e Io
FALLICA 4-5 Genitali Complesso Elettra/Edipo Manipolazione dei
genitali
Es,Io SuperIO
LATENZA 6-11 Nessuna Meccanismi di difesa Perdita interesse
sessuale
Identificazione stesso
sesso
GENITALE 12+ Genitali Intimità sessuale Interesse per le
modalità sessuali
adulte
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32. Il presupposto teorico di tale metodo riguardava il fatto che Freud
sosteneva che ogni evento psicologico avesse un significato:
se un pensiero conduce ad un altro pensiero c’è un motivo.
Spesso Freud riscontrò, che i pensieri dei pazienti si riferivano al loro periodo
di fanciullezza e in particolare a ricordi sessuali di quel periodo,
inizialmente Freud pensò che tali esperienze fossero veramente state
vissute da parte dei pazienti successivamente si rese conto che erano
fantasie o percezioni distorte.
“Chi tace con le labbra chiacchiera con le punta delle dita, si tradisce tutti i
pori. Perciò il compito di rendere coscienti le cose più nascoste
dell’anima è perfettamente realizzabile”(Freud, 1901).
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33. I sogni permettono di esplorare l’inconscio perché in essi emergono i contenuti repressi o
rimossi che non arrivano alla coscienza.
Del sogno occorre distinguere:
Il contenuto manifesto che riguarda l’esperienza cosciente fatta durante il sogno che può essere
ricordata al risveglio;
Il contenuto latente comprende pensieri e desideri inconsci che rappresentano il significato del
sogno;
Il lavoro onirico che trasforma, deformandolo, il contenuto latente in manifesto.
Il contenuto onirico comprende:
- Le impressioni della notte;
- I pensieri e le preoccupazioni della vita
- Gli impulsi dell’Es
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34. Durante la relazione tra paziente e terapeuta si sviluppa un particolare
tipo di relazione che Freud definisce “un ritorno di una persona
importante della sua infanzia, del suo passato e trasferisce su di lui
sentimenti e reazioni che certamente erano destinati a quel
modello”, (Freud,1940).
Il trasfert è una tecnica utile: per l’analista in quanto lo aiuta meglio a
definire il tipo di relazioni che il paziente intratteneva con il
genitore;per il paziente per aiutarlo nella guarigione.
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