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L A N A S C I T A D E L L A
P S I C O L O G I A
A N A L I T I C A
Carl Gustav Jung
“La mia vita è la storia di
un'autorealizzazione
dell'inconscio”
 Carl Gustav Jung nacque
il 26 luglio 1875 a
Kesswil, un piccolo
villaggio del cantone
svizzero della Turgovia,
situato sulla costa
svizzera del lago di
Costanza
 Erano già nati gli altri
pionieri della nuova
psicologia dinamica:
Freud; Janet; Adler
LA FAMIGLIA
D’ORIGINE
Illustri antenati
Le origini
 La famiglia di Jung
proveniva da Magonza
(Mainz), in Germania
 Il patriarca della famiglia
Jung fu il medico Franz
Ignaz Jung (1759-1831)
Cattolico ebbe un
matrimonio non felice
con Sophie Ziegler Jung
 Suo fratello Sigismund
(1745-1824) fu
Cancelliere della Baviera
Duomo di Magonza (Mainz)
Sophie Ziegler Jung
 Sophie Ziegler Jung
soffriva di una malattia
mentale di natura
sconosciuta, anche se una
analisi postuma del suo
famoso pronipote evidenziò
tracce di una “melanconia
psicotica”
 Vivace personalità artistica
probabilmente conobbe
Goethe da cui nacque,
accentuata dalla sua
sofferenza psichica, la
diceria che avesse avuto un
figlio dallo scrittore
Johann Wolfgang von Goethe
Il nonno famoso
 Suo nonno Carl Gustav Jung (1794-1864)
originario di Heidelberg in Germania, fu una
figura leggendaria a Basilea
 Convertito al protestantesimo si laureò in
medicina a Heidelberg e divenne Rettore
dell’Università di Basilea
 Descritto come una figura di grande fascino e
autorevolezza. Attivo, brillante, spiritoso, volubile
e grande organizzatore trasformò la facoltà di
medicina di Basilea
 Ebbe 13 figli da tre matrimoni; dall’ultimo con
Sophie Frey, figlia del sindaco di Basilea ebbe
Paul il padre di Carl junior
 La sua fama fu accresciuta dalla “diceria” di
essere il figlio illegittimo di Goethe
 Nel 1857 fondò un istituto per giovani ritardati
I nonni materni
 Samuel Preiswerk (1799-1871)
fu un insigne teologo ed ebraista
 Divenne presidente del consiglio
pastorale della chiesa di Basilea
 Fu poeta, musicista e letterato,
autore nel 1838 del libro
Grammaire Hèbraique, testo di
riferimento e molto diffuso.
 Dalla prima moglie ebbe un solo
figlio, dalla seconda, Augusta
Faber, tredici
 I familiari riferirono che avesse
delle visioni e che parlasse con il
mondo degli spiriti
 Augusta Faber (1805-1862),
seconda moglie di Samuel e
nonna di Jung, era ritenuta
possedere straordinarie capacità
parapsicologiche e che
possedesse il dono “della seconda
vita”
Il padre Paul
 Paul Achilles Jung (1842-
1896) mostrò notevole
interesse per le lingue
classiche e per l’ebraico,
ma divenne un modesto
pastore di campagna
 Era considerato un uomo
tranquillo, senza pretese, di
animo gentile,
universalmente amato dai
suoi parrocchiani, anche se
piuttosto noioso
 Esercitò in diverse
parrocchie (Kesswil,
Laufen, Klein-Huningen)
vicino Basilea e divenne
infine cappellano
protestante dell’ospedale
psichiatrico Friedmatt a
Basilea.
 Jung provò per il padre una
sorta di risentimento in
quanto lo riteneva
immaturo e che non aveva
sviluppato tutte le sue
capacità intellettuali.
La madre Emilie
 Le notizie sulla madre di
Jung, Emilie Preiswerk
sono molto scarne.
 In tarda età fu descritta
come una signora grassa,
brutta, autoritaria e altera.
 Suo figlio parlò di una
donna con un carattere
difficile, con una doppia
personalità: a volte
estremamente sensibile,
altre di una banalità
disarmante, piena di luoghi
comuni
Emilie Preiswerk Jung
La famiglia di Paul Jung
 Paul ed Emile ebbero tre
figli:
 Paul nato nell’agosto 1873
e visse solo alcuni giorni
 Carl Gustav nato il 26
luglio 1875
 Johanna Gertrud nata il 17
luglio 1884; non si sposò,
visse sempre all’ombra del
fratello e morì a Zurigo il
30 maggio 1935
La struttura familiare (tra Freud e Jung)
 Questa struttura familiare
può spiegare alcune
divergenze da Freud:
 Freud aveva una madre
giovane e bella,
 Jung una madre
casalinga e ambivalente
 L’idea che ogni bambino
fosse innamorato della
madre e geloso del
padre doveva
sembrargli assurda.
L A V I T A
Carl Gustav Jung
La nascita e l’infanzia
 Carl Gustav Jung nacque a
Kesswil, nel cantone della
Turgovia, sulle rive del lago di
Costanza, il 26 luglio 1875
 Sei mesi più tardi si trasferì a
Laufen e all’età di 5 anni a
Klein-Huningen che a quel
tempo era un piccolo villaggio
di pescatori sulle rive del
Reno
 All’epoca era un villaggio
rurale e andò a scuola con i
figli delle famiglie contadine
anche se si sentiva “diverso”
da loro
La canonica (Pfarrhaus)
 Jung visse l’ infanzia e la
giovinezza nella casa di un
pastore di campagna
 La canonica veniva
considerata come “una
delle cellule vitali della
cultura tedesca”
 L’ambiente spazioso,
tranquillo garantiva la
contemplazione e lo studio
 Numerosi figli di pastori
divennero uomini famosi
In: Jung CG Ricordi
Sogni Riflessioni. BUR
Biblioteca Univ. Rizzoli,
1998
 “Spesso, quando ero solo, andavo a
sedermi su quella pietra e cominciava
allora un gioco fantastico, pressappoco di
questo genere: Io sto seduto sulla cima di
questa pietra e la pietra è sotto, ma anche
la pietra potrebbe dire ‘Io’ e pensare: Io
sono posata su questo pendio ed egli è
seduto su di me. Allora sorgeva il
problema: sono io quello che è seduto sulla
pietra, o io sono la pietra sulla quale egli
siede? Problema ch’era sempre il mio
assillo, e allora solevo alzarmi
chiedendomi chi, ora, fosse qualcosa. La
risposta era tutt’altro che chiara, e
brancolavo nel buio, buio che però
stranamente mi affascinava. Non nutrivo
dubbi che la pietra non fosse in qualche
oscuro rapporto con me, e potevo sederci
su per ore, affascinato dal suo enigma.”
Gli anni della adolescenza
 All’età di 11 anni (estate del 1886)
iniziò a frequentare il ginnasio di
Basilea, incontrando notevoli
difficoltà con i compagni di
scuola
 Prenderà coscienza della sua
inferiorità economica dai buchi
alle scarpe ai pantaloni consunti
ecc.
 Per sfuggire a tali difficoltà all’età
di 12 anni incominciò a svenire
così spesso a scuola che i genitori
decisero di ritirarlo.
 Passò, così tre mesi a casa fino a
che non sentì il padre confidare
ad un amico le difficoltà
economiche: prese così coscienza
e si mise a studiare seriamente.
 Fu brillante in latino, ma
insufficiente in matematica.
All’età di 12 anni imparò cosa fosse
una nevrosi: riuscì a sconfiggere la
malattia con la forza di volontà,
malattia che era stata diagnosticata
dai medici come epilessia.
Crisi religiosa
 Tra i 15 e 18 anni ebbe una
crisi religiosa, periodo che
fu caratterizzato da lunghe,
noiose ed inutili
conversazioni con il padre.
 Giunse alla conclusione
sulla religione che può
essere sintetizzata nella
seguente frase:
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che conosco, e non ho
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conosco”
 Tra grandi esperienze
interiori, sogni, intuizioni e
convivenza con quelle che
egli stesso chiama
personalità n.1 (la sua
specificità storica) e
personalità n.2 (di un
illustre signore di secoli
prima) arrivò agli studi
universitari di Basilea
iscrivendosi a Medicina.
La scuola di medicina
 Il 18 aprile 1895 dopo aver
superato gli esami di
maturità, con risultati non
certo brillanti, si iscrisse alla
Scuola di Medicina
dell’Università di Basilea,
grazie ad una borsa di studio
ottenuta dal padre.
 Dopo circa un anno, il 28
gennaio 1896 il padre Paul
Jung morì dopo una grave
malattia
 Completò gli studi di
medicina in 5 anni a
dimostrazione del suo
notevole impegno negli studi
Capo della famiglia
 Dopo la morte del padre,
Gustav si trasferì insieme
alla madre e alla sorella
al mulino di Bottminger,
presso dei parenti che lo
aiutano a proseguire gli
studi.
 Da questa casa
malandata si recava tutti
i giorni a piedi alla
Scuola di Medicina.
Attività studentesche
 Trascorse, tuttavia, un
periodo goliardico e pieno
di amicizie colte e
spensierate.
 Il 18 maggio 1895 fu
ammesso alla sezione di
Basilea della Zofingia, una
associazione studentesca
svizzera (già frequentata a
suo tempo dal padre Paul).
 Non era interessato alle
feste e ai balli ma alle
discussioni sulla filosofia,
psicologia e occultismo
La scoperta dello Zarathustra
 Jung fu uno studente molto
brillante: parallelamente
alla medicina studiava
anche la filosofia e in
particolare i suoi autori
preferiti, Nietzsche e Kant.
 In questo periodo avvenne
l’incontro con lo
Zarathustra di Nietzsche,
definito dallo stesso Jung
come uno degli eventi più
importanti del periodo
 Il libro esercitò su di lui
uno straordinario fascino e
decisivo per la nascita del
suo pensiero
Eventi paranormali
 In questo periodo al mulino
di Bottminger, famoso per
essere "infestato”,
successero eventi
straordinari, come la
rottura improvvisa di un
tavolo, l’esplosione di una
lama di coltello.
 Si interessò degli
esperimenti spiritici e alle
crisi di sonnambulismo
mediatico di Helene
Preiswerk, una cugina
della madre
Helene
Preiswerk
1881-1911
 Gustav all’età di 23 anni
raccolse diversi appunti sugli
esperimenti medianici,
divorava libri sullo spiritismo
e sulla parapsicologia
L’incontro con la psichiatria
 Sempre in quel periodo,
un’altra illuminazione lo
portò a studiare psichiatria:
l’incontro con Krafft-Ebing,
infatti, lo scosse
profondamente fino ad
accendergli il desiderio di
studiare questa materia.
Richard von Krafft-Ebing (1840 –
1902), psichiatra e neurologo austro-
tedesco, fondò e diresse una clinica
psichiatrica prima di essere chiamato,
a insegnare a Vienna.
A lui si deve l’invenzione di concetti
fondamentali della psichiatria
moderna, come quello di
rappresentazione ossessiva, di
masochismo e di sadismo.
Tra le sue opere si possono ricordare i
Grundzüge der Kriminalpsychologie
(1875), il Lehrbuch der gerichtlichen
Psychopathologie, e la
Psychopatologia sexualis, il suo
capolavoro, apparsa a Vienna nel 1886.
Ospedale psichiatrico di Burghölzli
Jung significa, …,
prima di tutto
“Burghölzli”,
un’istituzione
psichiatrica di
prestigio
internazionale,
una clinica
universitaria di
antiche tradizioni,
il tutto a Zurigo,
nel centro di
un’area culturale di
lingua tedesca.
(Silvia Vegetti
Finzi)
L’ingresso al Burghölzli
 L’interesse per la psichiatria
lo convinse a svolgere la sua
nuova attività al Burghölzli di
Zurigo, definito il "convento
secolare”, l’11 dicembre 1900
 Vi entrò come assistente
volontario (dopo breve
servizio militare)
 Trascorse anni di formazione
molto intensa sotto la
direzione di Eugen Bleuler
 Nel 1902 fu pubblicata la sua
tesi in medicina che trattava il
caso della sua giovane cugina
medium.
A Parigi da Janet
 Non si hanno molte
notizie su questo periodo
parigino trascorso sotto
la guida di Janet di cui
seguì le lezioni alla
Salpetriere
 Probabilmente non fu
uno studente
particolarmente assiduo
e passò molto del suo
tempo a visitare i luoghi
più interessanti della
capitale francese.
Pierre Janet
Parigi, 30 maggio 1859
Parigi, 27 febbraio 1947
Emma Rauschenbach
 Il 14 febbraio 1903 sposò
Emma Rauschenbach, figlia
di un ricco industriale di
Sciaffusa (Schaffhausen,
Svizzera), sette anni dopo
essersi conosciuti
 Ebbero cinque figli: Agathe
Regina, Anna Margaretha
“Gret”, Franz Karl, Marianne
"Nannerl” e Emma Helene
"Lil”
 Diventerà psicoanalista
capace di leggere finemente
nelle pieghe delle future
dinamiche padre-figlio che
avvolgeranno il rapporto tra
Freud e suo marito.
30 Marzo 1882
27 Novembre 1955
Inizio del successo
 Dal suo ritorno al Burgholzli
inizòa l’eccezionale successo
della sua carriera di psichiatra
universitario.
 Il 1905 (30 anni) fu nominato
primo Oberarzt, direttore
clinico, venendo quindi subito
dopo Bleuler
 Nominato capo del servizio
ambulatoriale
 Conseguì il titolo di libero
docente all’università,
inaugurando un corso di
psichiatria, seguito nel 1906
da un corso di psicoterapia
con esercitazioni pratiche.
Adesione alla psicoanalisi
 Dopo aver scambiato alcune
lettere con Freud, si schierò
completamente a favore della
psicoanalisi.
 Nel 1907 si recò a Vienna per
far visita a Freud: parlarono
ininterrottamente per ben 13
ore. Di pazienti, di teorie, di
metodi per curare le nevrosi e
le psicosi.
 Nel settembre 1907 partecipò
al Primo Congresso
Internazionale di Psichiatria e
di Neurologia di Amsterdam,
in qualità di portavoce di
Freud nel dibattito sull’isteria.
“Una banda di tagliagola”
 Il Convegno di Amsterdam
cominciò la mattina del 4
Agosto 1907 con il discorso
dello psichiatra tedesco
Gustav Aschaffenburg, che
attaccò la teoria freudiana
dell'isteria e la sua enfasi sulla
sessualità. Subito dopo prese
la parola Jung, che espose i
principi della tecnica
psicoanalitica e affermò che la
sua esperienza clinica
confermava le ipotesi di
Freud. Jung continuò a
parlare oltre il tempo previsto
e non accennò a smettere, fino
a che il presidente
dell'assemblea glielo impose
 Jung uscì precipitosamente
dalla stanza.
 Nel pomeriggio Jung scrisse
al suo maestro definendo i
congressisti 'una banda di
tagliagole' o anche 'dei
codardi, appiccicati alle
code del più grasso che
gli sta vicino... Gente
spaventosa, capace solo
di dire un mare di
stupidaggini e assurdità.
 Freud gli rispose dicendo che
bisognava continuare a
lavorare, cercando di limitare
al massimo i litigi
La casa di Kusnacht
 Nel 1908 si fece costruire
una grande casa, da lui
stessa progettata, a
Kusnacht, sulle rive del
lago di Zurigo, sulla cui
porta egli fece scrivere :
"chiamato o non chiamato
Dio verrà”
 Vi avrebbe trascorso tutto il
resto della vita
 Iniziò a tenere numerose
conferenze, tra le altre alla
Clark University a
Worcester, nel
Massachussets
Allontanamento dal Burghölzli
e successo professionale
 Probabilmente per
dissidi con Bleuler si
allontanò dal Burgholzli
e iniziò una intensa
attività privata.
 Fu il primo presidente
dell’Associazione
psicoanalitica
internazionale e direttore
dello “Jahrbuch”, il
primo periodico di
psicoanalisi
Allieve ed amanti
 Ebbe sempre più numerosi
pazienti e tra questi tante
donne allieve e amanti le
più importanti delle quali
sono Sabina Spielrein e
Toni Wolff.
 Se della Spielrein scrisse a
Freud forse non sempre in
termini veritieri, su Toni
Wolff , che sarà sua musa e
amante per 40 anni, Jung
non farà mai menzione con
nessuno.
Sabina Spielrein
1885 – 1942
psicoanalista
russa
Antonia Wolf
1888-1953
Ammirazione e opposizione a Freud
 Jung aveva avuto una forte
ammirazione per Freud e
per le sue scoperte
 E Freud aveva creduto di
aver trovato in Jung il suo
successore.
 Seguì un periodo di mutuo
entusiasmo
 Ma a differenza del
desiderio di Freud, Jung
pretendeva una propria
autonomia, non accettando
alcune idee sul complesso
edipico e sulla libido
Clark University (1909)
Da sinistra in basso: Sigmund Freud,
Stanley Hall, C.G Jung.
Fila in alto da sinistra: Abraham Brill,
Ernest Jones, Sandor Ferenczi
Il viaggio in America
 Freud perse la sua autorità
su Jung nel 1909 quando,
in viaggio da Brema per l'
America, raccontandosi
reciprocamente i sogni,
evitò di dare i dettagli
richiesti dal collega
zurighese con questa
motivazione: "rischierei di
perdere la mia autorità!".
 In quel momento egli la
perse inesorabilmente.
 Tornati dall'America, i due
gruppi, quello di Vienna e
quello di Zurigo,
cominciano ad allontanarsi
reciprocamente e ci sono
note che segnalano
l'insofferenza crescente di
Freud e dei suoi fedelissimi
verso Jung, l'eretico.
Trasformazioni e simboli
della libido
Nel 1912 Jung
pubblicò il suo
testo
fondamentale
Trasformazioni
e simboli della
libido
Dimissioni dall’Associazione Psicoanalitica
 Le sempre più profonde
divergenze da Freud, lo
portarono ad abbandonare
nell’ottobre 1913
l’Associazione
Psicoanalitica
internazionale, della
direzione dello Jarbuch, e
dei legami con l’Università
di Zurigo
 Seguì un periodo di 6 anni
che per molto tempo
rimasero i più oscuri della
sua vita
“La traversata notturna nel ventre del mostro”
 Si ritirò a Bollingen per dedicarsi, in solitudine, agli
studi mitologici, religiosi, dei vangeli gnostici.
 Iniziò a studiare i contenuti dell'inconscio, compresi
quelli arcaici, da cui emerse una concezione
totalmente nuova dell'inconscio stesso, nonchè del
concetto di libido, che portarono alla formulazione
dei capisaldi teorici della psicologia analitica:
 l'inconscio collettivo, gli archetipi, il processo di
individuazione con le varie fasi e figurazioni simboliche.
 Isolato ed allontanato dai colleghi, Jung restò
immerso nel lavoro su innumerevoli sogni, suoi e dei
suoi pazienti.
L’autoanalisi
Tra il 1913 e il 1919 si
sottopose ad una
profonda autoanalisi
i cui appunti
verranno raccolti e
pubblicati postumi
nel libro Ricordi,
sogni, riflessioni
(1962)
Fu un periodo di
malattia creativa in
cui utilizzò la tecnica
dell’immaginazione
autoimposta e del
disegno dei propri
sogni
La sua scuola
 Una volta staccatosi da Freud,
Jung cominciò ad attrarre
attorno a sé un proprio
gruppo di pazienti, studenti e
analisti, tra i quali vanno
ricordati Franz Beda Riklin
(1878-1938), Emilii Medtner
(1872-1936), Linda Fierz-
David (1891-1955) e Edith
Rockfeller McCormick (1872-
1932) che con la sua ricchezza
aiutò il già ricco Jung a
sviluppare ulteriormente una
scuola analitica, formando il
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Carl Gustav
Jung

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La depressione nella donna
 

Carl Gustav Jung prima parte

  • 1. L A N A S C I T A D E L L A P S I C O L O G I A A N A L I T I C A Carl Gustav Jung “La mia vita è la storia di un'autorealizzazione dell'inconscio”
  • 2.  Carl Gustav Jung nacque il 26 luglio 1875 a Kesswil, un piccolo villaggio del cantone svizzero della Turgovia, situato sulla costa svizzera del lago di Costanza  Erano già nati gli altri pionieri della nuova psicologia dinamica: Freud; Janet; Adler
  • 4. Le origini  La famiglia di Jung proveniva da Magonza (Mainz), in Germania  Il patriarca della famiglia Jung fu il medico Franz Ignaz Jung (1759-1831) Cattolico ebbe un matrimonio non felice con Sophie Ziegler Jung  Suo fratello Sigismund (1745-1824) fu Cancelliere della Baviera Duomo di Magonza (Mainz)
  • 5. Sophie Ziegler Jung  Sophie Ziegler Jung soffriva di una malattia mentale di natura sconosciuta, anche se una analisi postuma del suo famoso pronipote evidenziò tracce di una “melanconia psicotica”  Vivace personalità artistica probabilmente conobbe Goethe da cui nacque, accentuata dalla sua sofferenza psichica, la diceria che avesse avuto un figlio dallo scrittore Johann Wolfgang von Goethe
  • 6. Il nonno famoso  Suo nonno Carl Gustav Jung (1794-1864) originario di Heidelberg in Germania, fu una figura leggendaria a Basilea  Convertito al protestantesimo si laureò in medicina a Heidelberg e divenne Rettore dell’Università di Basilea  Descritto come una figura di grande fascino e autorevolezza. Attivo, brillante, spiritoso, volubile e grande organizzatore trasformò la facoltà di medicina di Basilea  Ebbe 13 figli da tre matrimoni; dall’ultimo con Sophie Frey, figlia del sindaco di Basilea ebbe Paul il padre di Carl junior  La sua fama fu accresciuta dalla “diceria” di essere il figlio illegittimo di Goethe  Nel 1857 fondò un istituto per giovani ritardati
  • 7. I nonni materni  Samuel Preiswerk (1799-1871) fu un insigne teologo ed ebraista  Divenne presidente del consiglio pastorale della chiesa di Basilea  Fu poeta, musicista e letterato, autore nel 1838 del libro Grammaire Hèbraique, testo di riferimento e molto diffuso.  Dalla prima moglie ebbe un solo figlio, dalla seconda, Augusta Faber, tredici  I familiari riferirono che avesse delle visioni e che parlasse con il mondo degli spiriti  Augusta Faber (1805-1862), seconda moglie di Samuel e nonna di Jung, era ritenuta possedere straordinarie capacità parapsicologiche e che possedesse il dono “della seconda vita”
  • 8. Il padre Paul  Paul Achilles Jung (1842- 1896) mostrò notevole interesse per le lingue classiche e per l’ebraico, ma divenne un modesto pastore di campagna  Era considerato un uomo tranquillo, senza pretese, di animo gentile, universalmente amato dai suoi parrocchiani, anche se piuttosto noioso  Esercitò in diverse parrocchie (Kesswil, Laufen, Klein-Huningen) vicino Basilea e divenne infine cappellano protestante dell’ospedale psichiatrico Friedmatt a Basilea.  Jung provò per il padre una sorta di risentimento in quanto lo riteneva immaturo e che non aveva sviluppato tutte le sue capacità intellettuali.
  • 9. La madre Emilie  Le notizie sulla madre di Jung, Emilie Preiswerk sono molto scarne.  In tarda età fu descritta come una signora grassa, brutta, autoritaria e altera.  Suo figlio parlò di una donna con un carattere difficile, con una doppia personalità: a volte estremamente sensibile, altre di una banalità disarmante, piena di luoghi comuni Emilie Preiswerk Jung
  • 10. La famiglia di Paul Jung  Paul ed Emile ebbero tre figli:  Paul nato nell’agosto 1873 e visse solo alcuni giorni  Carl Gustav nato il 26 luglio 1875  Johanna Gertrud nata il 17 luglio 1884; non si sposò, visse sempre all’ombra del fratello e morì a Zurigo il 30 maggio 1935
  • 11. La struttura familiare (tra Freud e Jung)  Questa struttura familiare può spiegare alcune divergenze da Freud:  Freud aveva una madre giovane e bella,  Jung una madre casalinga e ambivalente  L’idea che ogni bambino fosse innamorato della madre e geloso del padre doveva sembrargli assurda.
  • 12. L A V I T A Carl Gustav Jung
  • 13. La nascita e l’infanzia  Carl Gustav Jung nacque a Kesswil, nel cantone della Turgovia, sulle rive del lago di Costanza, il 26 luglio 1875  Sei mesi più tardi si trasferì a Laufen e all’età di 5 anni a Klein-Huningen che a quel tempo era un piccolo villaggio di pescatori sulle rive del Reno  All’epoca era un villaggio rurale e andò a scuola con i figli delle famiglie contadine anche se si sentiva “diverso” da loro
  • 14. La canonica (Pfarrhaus)  Jung visse l’ infanzia e la giovinezza nella casa di un pastore di campagna  La canonica veniva considerata come “una delle cellule vitali della cultura tedesca”  L’ambiente spazioso, tranquillo garantiva la contemplazione e lo studio  Numerosi figli di pastori divennero uomini famosi
  • 15. In: Jung CG Ricordi Sogni Riflessioni. BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 1998  “Spesso, quando ero solo, andavo a sedermi su quella pietra e cominciava allora un gioco fantastico, pressappoco di questo genere: Io sto seduto sulla cima di questa pietra e la pietra è sotto, ma anche la pietra potrebbe dire ‘Io’ e pensare: Io sono posata su questo pendio ed egli è seduto su di me. Allora sorgeva il problema: sono io quello che è seduto sulla pietra, o io sono la pietra sulla quale egli siede? Problema ch’era sempre il mio assillo, e allora solevo alzarmi chiedendomi chi, ora, fosse qualcosa. La risposta era tutt’altro che chiara, e brancolavo nel buio, buio che però stranamente mi affascinava. Non nutrivo dubbi che la pietra non fosse in qualche oscuro rapporto con me, e potevo sederci su per ore, affascinato dal suo enigma.”
  • 16. Gli anni della adolescenza  All’età di 11 anni (estate del 1886) iniziò a frequentare il ginnasio di Basilea, incontrando notevoli difficoltà con i compagni di scuola  Prenderà coscienza della sua inferiorità economica dai buchi alle scarpe ai pantaloni consunti ecc.  Per sfuggire a tali difficoltà all’età di 12 anni incominciò a svenire così spesso a scuola che i genitori decisero di ritirarlo.  Passò, così tre mesi a casa fino a che non sentì il padre confidare ad un amico le difficoltà economiche: prese così coscienza e si mise a studiare seriamente.  Fu brillante in latino, ma insufficiente in matematica. All’età di 12 anni imparò cosa fosse una nevrosi: riuscì a sconfiggere la malattia con la forza di volontà, malattia che era stata diagnosticata dai medici come epilessia.
  • 17. Crisi religiosa  Tra i 15 e 18 anni ebbe una crisi religiosa, periodo che fu caratterizzato da lunghe, noiose ed inutili conversazioni con il padre.  Giunse alla conclusione sulla religione che può essere sintetizzata nella seguente frase:  “Non posso credere in ciò che conosco, e non ho bisogno di credere in ciò che conosco”  Tra grandi esperienze interiori, sogni, intuizioni e convivenza con quelle che egli stesso chiama personalità n.1 (la sua specificità storica) e personalità n.2 (di un illustre signore di secoli prima) arrivò agli studi universitari di Basilea iscrivendosi a Medicina.
  • 18. La scuola di medicina  Il 18 aprile 1895 dopo aver superato gli esami di maturità, con risultati non certo brillanti, si iscrisse alla Scuola di Medicina dell’Università di Basilea, grazie ad una borsa di studio ottenuta dal padre.  Dopo circa un anno, il 28 gennaio 1896 il padre Paul Jung morì dopo una grave malattia  Completò gli studi di medicina in 5 anni a dimostrazione del suo notevole impegno negli studi
  • 19. Capo della famiglia  Dopo la morte del padre, Gustav si trasferì insieme alla madre e alla sorella al mulino di Bottminger, presso dei parenti che lo aiutano a proseguire gli studi.  Da questa casa malandata si recava tutti i giorni a piedi alla Scuola di Medicina.
  • 20. Attività studentesche  Trascorse, tuttavia, un periodo goliardico e pieno di amicizie colte e spensierate.  Il 18 maggio 1895 fu ammesso alla sezione di Basilea della Zofingia, una associazione studentesca svizzera (già frequentata a suo tempo dal padre Paul).  Non era interessato alle feste e ai balli ma alle discussioni sulla filosofia, psicologia e occultismo
  • 21. La scoperta dello Zarathustra  Jung fu uno studente molto brillante: parallelamente alla medicina studiava anche la filosofia e in particolare i suoi autori preferiti, Nietzsche e Kant.  In questo periodo avvenne l’incontro con lo Zarathustra di Nietzsche, definito dallo stesso Jung come uno degli eventi più importanti del periodo  Il libro esercitò su di lui uno straordinario fascino e decisivo per la nascita del suo pensiero
  • 22. Eventi paranormali  In questo periodo al mulino di Bottminger, famoso per essere "infestato”, successero eventi straordinari, come la rottura improvvisa di un tavolo, l’esplosione di una lama di coltello.  Si interessò degli esperimenti spiritici e alle crisi di sonnambulismo mediatico di Helene Preiswerk, una cugina della madre Helene Preiswerk 1881-1911  Gustav all’età di 23 anni raccolse diversi appunti sugli esperimenti medianici, divorava libri sullo spiritismo e sulla parapsicologia
  • 23. L’incontro con la psichiatria  Sempre in quel periodo, un’altra illuminazione lo portò a studiare psichiatria: l’incontro con Krafft-Ebing, infatti, lo scosse profondamente fino ad accendergli il desiderio di studiare questa materia. Richard von Krafft-Ebing (1840 – 1902), psichiatra e neurologo austro- tedesco, fondò e diresse una clinica psichiatrica prima di essere chiamato, a insegnare a Vienna. A lui si deve l’invenzione di concetti fondamentali della psichiatria moderna, come quello di rappresentazione ossessiva, di masochismo e di sadismo. Tra le sue opere si possono ricordare i Grundzüge der Kriminalpsychologie (1875), il Lehrbuch der gerichtlichen Psychopathologie, e la Psychopatologia sexualis, il suo capolavoro, apparsa a Vienna nel 1886.
  • 24. Ospedale psichiatrico di Burghölzli Jung significa, …, prima di tutto “Burghölzli”, un’istituzione psichiatrica di prestigio internazionale, una clinica universitaria di antiche tradizioni, il tutto a Zurigo, nel centro di un’area culturale di lingua tedesca. (Silvia Vegetti Finzi)
  • 25. L’ingresso al Burghölzli  L’interesse per la psichiatria lo convinse a svolgere la sua nuova attività al Burghölzli di Zurigo, definito il "convento secolare”, l’11 dicembre 1900  Vi entrò come assistente volontario (dopo breve servizio militare)  Trascorse anni di formazione molto intensa sotto la direzione di Eugen Bleuler  Nel 1902 fu pubblicata la sua tesi in medicina che trattava il caso della sua giovane cugina medium.
  • 26. A Parigi da Janet  Non si hanno molte notizie su questo periodo parigino trascorso sotto la guida di Janet di cui seguì le lezioni alla Salpetriere  Probabilmente non fu uno studente particolarmente assiduo e passò molto del suo tempo a visitare i luoghi più interessanti della capitale francese. Pierre Janet Parigi, 30 maggio 1859 Parigi, 27 febbraio 1947
  • 27. Emma Rauschenbach  Il 14 febbraio 1903 sposò Emma Rauschenbach, figlia di un ricco industriale di Sciaffusa (Schaffhausen, Svizzera), sette anni dopo essersi conosciuti  Ebbero cinque figli: Agathe Regina, Anna Margaretha “Gret”, Franz Karl, Marianne "Nannerl” e Emma Helene "Lil”  Diventerà psicoanalista capace di leggere finemente nelle pieghe delle future dinamiche padre-figlio che avvolgeranno il rapporto tra Freud e suo marito. 30 Marzo 1882 27 Novembre 1955
  • 28. Inizio del successo  Dal suo ritorno al Burgholzli inizòa l’eccezionale successo della sua carriera di psichiatra universitario.  Il 1905 (30 anni) fu nominato primo Oberarzt, direttore clinico, venendo quindi subito dopo Bleuler  Nominato capo del servizio ambulatoriale  Conseguì il titolo di libero docente all’università, inaugurando un corso di psichiatria, seguito nel 1906 da un corso di psicoterapia con esercitazioni pratiche.
  • 29. Adesione alla psicoanalisi  Dopo aver scambiato alcune lettere con Freud, si schierò completamente a favore della psicoanalisi.  Nel 1907 si recò a Vienna per far visita a Freud: parlarono ininterrottamente per ben 13 ore. Di pazienti, di teorie, di metodi per curare le nevrosi e le psicosi.  Nel settembre 1907 partecipò al Primo Congresso Internazionale di Psichiatria e di Neurologia di Amsterdam, in qualità di portavoce di Freud nel dibattito sull’isteria.
  • 30. “Una banda di tagliagola”  Il Convegno di Amsterdam cominciò la mattina del 4 Agosto 1907 con il discorso dello psichiatra tedesco Gustav Aschaffenburg, che attaccò la teoria freudiana dell'isteria e la sua enfasi sulla sessualità. Subito dopo prese la parola Jung, che espose i principi della tecnica psicoanalitica e affermò che la sua esperienza clinica confermava le ipotesi di Freud. Jung continuò a parlare oltre il tempo previsto e non accennò a smettere, fino a che il presidente dell'assemblea glielo impose  Jung uscì precipitosamente dalla stanza.  Nel pomeriggio Jung scrisse al suo maestro definendo i congressisti 'una banda di tagliagole' o anche 'dei codardi, appiccicati alle code del più grasso che gli sta vicino... Gente spaventosa, capace solo di dire un mare di stupidaggini e assurdità.  Freud gli rispose dicendo che bisognava continuare a lavorare, cercando di limitare al massimo i litigi
  • 31. La casa di Kusnacht  Nel 1908 si fece costruire una grande casa, da lui stessa progettata, a Kusnacht, sulle rive del lago di Zurigo, sulla cui porta egli fece scrivere : "chiamato o non chiamato Dio verrà”  Vi avrebbe trascorso tutto il resto della vita  Iniziò a tenere numerose conferenze, tra le altre alla Clark University a Worcester, nel Massachussets
  • 32. Allontanamento dal Burghölzli e successo professionale  Probabilmente per dissidi con Bleuler si allontanò dal Burgholzli e iniziò una intensa attività privata.  Fu il primo presidente dell’Associazione psicoanalitica internazionale e direttore dello “Jahrbuch”, il primo periodico di psicoanalisi
  • 33. Allieve ed amanti  Ebbe sempre più numerosi pazienti e tra questi tante donne allieve e amanti le più importanti delle quali sono Sabina Spielrein e Toni Wolff.  Se della Spielrein scrisse a Freud forse non sempre in termini veritieri, su Toni Wolff , che sarà sua musa e amante per 40 anni, Jung non farà mai menzione con nessuno. Sabina Spielrein 1885 – 1942 psicoanalista russa Antonia Wolf 1888-1953
  • 34. Ammirazione e opposizione a Freud  Jung aveva avuto una forte ammirazione per Freud e per le sue scoperte  E Freud aveva creduto di aver trovato in Jung il suo successore.  Seguì un periodo di mutuo entusiasmo  Ma a differenza del desiderio di Freud, Jung pretendeva una propria autonomia, non accettando alcune idee sul complesso edipico e sulla libido Clark University (1909) Da sinistra in basso: Sigmund Freud, Stanley Hall, C.G Jung. Fila in alto da sinistra: Abraham Brill, Ernest Jones, Sandor Ferenczi
  • 35. Il viaggio in America  Freud perse la sua autorità su Jung nel 1909 quando, in viaggio da Brema per l' America, raccontandosi reciprocamente i sogni, evitò di dare i dettagli richiesti dal collega zurighese con questa motivazione: "rischierei di perdere la mia autorità!".  In quel momento egli la perse inesorabilmente.  Tornati dall'America, i due gruppi, quello di Vienna e quello di Zurigo, cominciano ad allontanarsi reciprocamente e ci sono note che segnalano l'insofferenza crescente di Freud e dei suoi fedelissimi verso Jung, l'eretico.
  • 36. Trasformazioni e simboli della libido Nel 1912 Jung pubblicò il suo testo fondamentale Trasformazioni e simboli della libido
  • 37. Dimissioni dall’Associazione Psicoanalitica  Le sempre più profonde divergenze da Freud, lo portarono ad abbandonare nell’ottobre 1913 l’Associazione Psicoanalitica internazionale, della direzione dello Jarbuch, e dei legami con l’Università di Zurigo  Seguì un periodo di 6 anni che per molto tempo rimasero i più oscuri della sua vita
  • 38. “La traversata notturna nel ventre del mostro”  Si ritirò a Bollingen per dedicarsi, in solitudine, agli studi mitologici, religiosi, dei vangeli gnostici.  Iniziò a studiare i contenuti dell'inconscio, compresi quelli arcaici, da cui emerse una concezione totalmente nuova dell'inconscio stesso, nonchè del concetto di libido, che portarono alla formulazione dei capisaldi teorici della psicologia analitica:  l'inconscio collettivo, gli archetipi, il processo di individuazione con le varie fasi e figurazioni simboliche.  Isolato ed allontanato dai colleghi, Jung restò immerso nel lavoro su innumerevoli sogni, suoi e dei suoi pazienti.
  • 39. L’autoanalisi Tra il 1913 e il 1919 si sottopose ad una profonda autoanalisi i cui appunti verranno raccolti e pubblicati postumi nel libro Ricordi, sogni, riflessioni (1962) Fu un periodo di malattia creativa in cui utilizzò la tecnica dell’immaginazione autoimposta e del disegno dei propri sogni
  • 40. La sua scuola  Una volta staccatosi da Freud, Jung cominciò ad attrarre attorno a sé un proprio gruppo di pazienti, studenti e analisti, tra i quali vanno ricordati Franz Beda Riklin (1878-1938), Emilii Medtner (1872-1936), Linda Fierz- David (1891-1955) e Edith Rockfeller McCormick (1872- 1932) che con la sua ricchezza aiutò il già ricco Jung a sviluppare ulteriormente una scuola analitica, formando il “Psychologischer Club” di Zurigo, nato nel 1913 ed ancora attivo
  • 41. Fine prima parte Carl Gustav Jung