1. L A N A S C I T A D E L L A
P S I C O L O G I A
A N A L I T I C A
Carl Gustav Jung
“La mia vita è la storia di
un'autorealizzazione
dell'inconscio”
2. Carl Gustav Jung nacque
il 26 luglio 1875 a
Kesswil, un piccolo
villaggio del cantone
svizzero della Turgovia,
situato sulla costa
svizzera del lago di
Costanza
Erano già nati gli altri
pionieri della nuova
psicologia dinamica:
Freud; Janet; Adler
4. Le origini
La famiglia di Jung
proveniva da Magonza
(Mainz), in Germania
Il patriarca della famiglia
Jung fu il medico Franz
Ignaz Jung (1759-1831)
Cattolico ebbe un
matrimonio non felice
con Sophie Ziegler Jung
Suo fratello Sigismund
(1745-1824) fu
Cancelliere della Baviera
Duomo di Magonza (Mainz)
5. Sophie Ziegler Jung
Sophie Ziegler Jung
soffriva di una malattia
mentale di natura
sconosciuta, anche se una
analisi postuma del suo
famoso pronipote evidenziò
tracce di una “melanconia
psicotica”
Vivace personalità artistica
probabilmente conobbe
Goethe da cui nacque,
accentuata dalla sua
sofferenza psichica, la
diceria che avesse avuto un
figlio dallo scrittore
Johann Wolfgang von Goethe
6. Il nonno famoso
Suo nonno Carl Gustav Jung (1794-1864)
originario di Heidelberg in Germania, fu una
figura leggendaria a Basilea
Convertito al protestantesimo si laureò in
medicina a Heidelberg e divenne Rettore
dell’Università di Basilea
Descritto come una figura di grande fascino e
autorevolezza. Attivo, brillante, spiritoso, volubile
e grande organizzatore trasformò la facoltà di
medicina di Basilea
Ebbe 13 figli da tre matrimoni; dall’ultimo con
Sophie Frey, figlia del sindaco di Basilea ebbe
Paul il padre di Carl junior
La sua fama fu accresciuta dalla “diceria” di
essere il figlio illegittimo di Goethe
Nel 1857 fondò un istituto per giovani ritardati
7. I nonni materni
Samuel Preiswerk (1799-1871)
fu un insigne teologo ed ebraista
Divenne presidente del consiglio
pastorale della chiesa di Basilea
Fu poeta, musicista e letterato,
autore nel 1838 del libro
Grammaire Hèbraique, testo di
riferimento e molto diffuso.
Dalla prima moglie ebbe un solo
figlio, dalla seconda, Augusta
Faber, tredici
I familiari riferirono che avesse
delle visioni e che parlasse con il
mondo degli spiriti
Augusta Faber (1805-1862),
seconda moglie di Samuel e
nonna di Jung, era ritenuta
possedere straordinarie capacità
parapsicologiche e che
possedesse il dono “della seconda
vita”
8. Il padre Paul
Paul Achilles Jung (1842-
1896) mostrò notevole
interesse per le lingue
classiche e per l’ebraico,
ma divenne un modesto
pastore di campagna
Era considerato un uomo
tranquillo, senza pretese, di
animo gentile,
universalmente amato dai
suoi parrocchiani, anche se
piuttosto noioso
Esercitò in diverse
parrocchie (Kesswil,
Laufen, Klein-Huningen)
vicino Basilea e divenne
infine cappellano
protestante dell’ospedale
psichiatrico Friedmatt a
Basilea.
Jung provò per il padre una
sorta di risentimento in
quanto lo riteneva
immaturo e che non aveva
sviluppato tutte le sue
capacità intellettuali.
9. La madre Emilie
Le notizie sulla madre di
Jung, Emilie Preiswerk
sono molto scarne.
In tarda età fu descritta
come una signora grassa,
brutta, autoritaria e altera.
Suo figlio parlò di una
donna con un carattere
difficile, con una doppia
personalità: a volte
estremamente sensibile,
altre di una banalità
disarmante, piena di luoghi
comuni
Emilie Preiswerk Jung
10. La famiglia di Paul Jung
Paul ed Emile ebbero tre
figli:
Paul nato nell’agosto 1873
e visse solo alcuni giorni
Carl Gustav nato il 26
luglio 1875
Johanna Gertrud nata il 17
luglio 1884; non si sposò,
visse sempre all’ombra del
fratello e morì a Zurigo il
30 maggio 1935
11. La struttura familiare (tra Freud e Jung)
Questa struttura familiare
può spiegare alcune
divergenze da Freud:
Freud aveva una madre
giovane e bella,
Jung una madre
casalinga e ambivalente
L’idea che ogni bambino
fosse innamorato della
madre e geloso del
padre doveva
sembrargli assurda.
13. La nascita e l’infanzia
Carl Gustav Jung nacque a
Kesswil, nel cantone della
Turgovia, sulle rive del lago di
Costanza, il 26 luglio 1875
Sei mesi più tardi si trasferì a
Laufen e all’età di 5 anni a
Klein-Huningen che a quel
tempo era un piccolo villaggio
di pescatori sulle rive del
Reno
All’epoca era un villaggio
rurale e andò a scuola con i
figli delle famiglie contadine
anche se si sentiva “diverso”
da loro
14. La canonica (Pfarrhaus)
Jung visse l’ infanzia e la
giovinezza nella casa di un
pastore di campagna
La canonica veniva
considerata come “una
delle cellule vitali della
cultura tedesca”
L’ambiente spazioso,
tranquillo garantiva la
contemplazione e lo studio
Numerosi figli di pastori
divennero uomini famosi
15. In: Jung CG Ricordi
Sogni Riflessioni. BUR
Biblioteca Univ. Rizzoli,
1998
“Spesso, quando ero solo, andavo a
sedermi su quella pietra e cominciava
allora un gioco fantastico, pressappoco di
questo genere: Io sto seduto sulla cima di
questa pietra e la pietra è sotto, ma anche
la pietra potrebbe dire ‘Io’ e pensare: Io
sono posata su questo pendio ed egli è
seduto su di me. Allora sorgeva il
problema: sono io quello che è seduto sulla
pietra, o io sono la pietra sulla quale egli
siede? Problema ch’era sempre il mio
assillo, e allora solevo alzarmi
chiedendomi chi, ora, fosse qualcosa. La
risposta era tutt’altro che chiara, e
brancolavo nel buio, buio che però
stranamente mi affascinava. Non nutrivo
dubbi che la pietra non fosse in qualche
oscuro rapporto con me, e potevo sederci
su per ore, affascinato dal suo enigma.”
16. Gli anni della adolescenza
All’età di 11 anni (estate del 1886)
iniziò a frequentare il ginnasio di
Basilea, incontrando notevoli
difficoltà con i compagni di
scuola
Prenderà coscienza della sua
inferiorità economica dai buchi
alle scarpe ai pantaloni consunti
ecc.
Per sfuggire a tali difficoltà all’età
di 12 anni incominciò a svenire
così spesso a scuola che i genitori
decisero di ritirarlo.
Passò, così tre mesi a casa fino a
che non sentì il padre confidare
ad un amico le difficoltà
economiche: prese così coscienza
e si mise a studiare seriamente.
Fu brillante in latino, ma
insufficiente in matematica.
All’età di 12 anni imparò cosa fosse
una nevrosi: riuscì a sconfiggere la
malattia con la forza di volontà,
malattia che era stata diagnosticata
dai medici come epilessia.
17. Crisi religiosa
Tra i 15 e 18 anni ebbe una
crisi religiosa, periodo che
fu caratterizzato da lunghe,
noiose ed inutili
conversazioni con il padre.
Giunse alla conclusione
sulla religione che può
essere sintetizzata nella
seguente frase:
“Non posso credere in ciò
che conosco, e non ho
bisogno di credere in ciò che
conosco”
Tra grandi esperienze
interiori, sogni, intuizioni e
convivenza con quelle che
egli stesso chiama
personalità n.1 (la sua
specificità storica) e
personalità n.2 (di un
illustre signore di secoli
prima) arrivò agli studi
universitari di Basilea
iscrivendosi a Medicina.
18. La scuola di medicina
Il 18 aprile 1895 dopo aver
superato gli esami di
maturità, con risultati non
certo brillanti, si iscrisse alla
Scuola di Medicina
dell’Università di Basilea,
grazie ad una borsa di studio
ottenuta dal padre.
Dopo circa un anno, il 28
gennaio 1896 il padre Paul
Jung morì dopo una grave
malattia
Completò gli studi di
medicina in 5 anni a
dimostrazione del suo
notevole impegno negli studi
19. Capo della famiglia
Dopo la morte del padre,
Gustav si trasferì insieme
alla madre e alla sorella
al mulino di Bottminger,
presso dei parenti che lo
aiutano a proseguire gli
studi.
Da questa casa
malandata si recava tutti
i giorni a piedi alla
Scuola di Medicina.
20. Attività studentesche
Trascorse, tuttavia, un
periodo goliardico e pieno
di amicizie colte e
spensierate.
Il 18 maggio 1895 fu
ammesso alla sezione di
Basilea della Zofingia, una
associazione studentesca
svizzera (già frequentata a
suo tempo dal padre Paul).
Non era interessato alle
feste e ai balli ma alle
discussioni sulla filosofia,
psicologia e occultismo
21. La scoperta dello Zarathustra
Jung fu uno studente molto
brillante: parallelamente
alla medicina studiava
anche la filosofia e in
particolare i suoi autori
preferiti, Nietzsche e Kant.
In questo periodo avvenne
l’incontro con lo
Zarathustra di Nietzsche,
definito dallo stesso Jung
come uno degli eventi più
importanti del periodo
Il libro esercitò su di lui
uno straordinario fascino e
decisivo per la nascita del
suo pensiero
22. Eventi paranormali
In questo periodo al mulino
di Bottminger, famoso per
essere "infestato”,
successero eventi
straordinari, come la
rottura improvvisa di un
tavolo, l’esplosione di una
lama di coltello.
Si interessò degli
esperimenti spiritici e alle
crisi di sonnambulismo
mediatico di Helene
Preiswerk, una cugina
della madre
Helene
Preiswerk
1881-1911
Gustav all’età di 23 anni
raccolse diversi appunti sugli
esperimenti medianici,
divorava libri sullo spiritismo
e sulla parapsicologia
23. L’incontro con la psichiatria
Sempre in quel periodo,
un’altra illuminazione lo
portò a studiare psichiatria:
l’incontro con Krafft-Ebing,
infatti, lo scosse
profondamente fino ad
accendergli il desiderio di
studiare questa materia.
Richard von Krafft-Ebing (1840 –
1902), psichiatra e neurologo austro-
tedesco, fondò e diresse una clinica
psichiatrica prima di essere chiamato,
a insegnare a Vienna.
A lui si deve l’invenzione di concetti
fondamentali della psichiatria
moderna, come quello di
rappresentazione ossessiva, di
masochismo e di sadismo.
Tra le sue opere si possono ricordare i
Grundzüge der Kriminalpsychologie
(1875), il Lehrbuch der gerichtlichen
Psychopathologie, e la
Psychopatologia sexualis, il suo
capolavoro, apparsa a Vienna nel 1886.
24. Ospedale psichiatrico di Burghölzli
Jung significa, …,
prima di tutto
“Burghölzli”,
un’istituzione
psichiatrica di
prestigio
internazionale,
una clinica
universitaria di
antiche tradizioni,
il tutto a Zurigo,
nel centro di
un’area culturale di
lingua tedesca.
(Silvia Vegetti
Finzi)
25. L’ingresso al Burghölzli
L’interesse per la psichiatria
lo convinse a svolgere la sua
nuova attività al Burghölzli di
Zurigo, definito il "convento
secolare”, l’11 dicembre 1900
Vi entrò come assistente
volontario (dopo breve
servizio militare)
Trascorse anni di formazione
molto intensa sotto la
direzione di Eugen Bleuler
Nel 1902 fu pubblicata la sua
tesi in medicina che trattava il
caso della sua giovane cugina
medium.
26. A Parigi da Janet
Non si hanno molte
notizie su questo periodo
parigino trascorso sotto
la guida di Janet di cui
seguì le lezioni alla
Salpetriere
Probabilmente non fu
uno studente
particolarmente assiduo
e passò molto del suo
tempo a visitare i luoghi
più interessanti della
capitale francese.
Pierre Janet
Parigi, 30 maggio 1859
Parigi, 27 febbraio 1947
27. Emma Rauschenbach
Il 14 febbraio 1903 sposò
Emma Rauschenbach, figlia
di un ricco industriale di
Sciaffusa (Schaffhausen,
Svizzera), sette anni dopo
essersi conosciuti
Ebbero cinque figli: Agathe
Regina, Anna Margaretha
“Gret”, Franz Karl, Marianne
"Nannerl” e Emma Helene
"Lil”
Diventerà psicoanalista
capace di leggere finemente
nelle pieghe delle future
dinamiche padre-figlio che
avvolgeranno il rapporto tra
Freud e suo marito.
30 Marzo 1882
27 Novembre 1955
28. Inizio del successo
Dal suo ritorno al Burgholzli
inizòa l’eccezionale successo
della sua carriera di psichiatra
universitario.
Il 1905 (30 anni) fu nominato
primo Oberarzt, direttore
clinico, venendo quindi subito
dopo Bleuler
Nominato capo del servizio
ambulatoriale
Conseguì il titolo di libero
docente all’università,
inaugurando un corso di
psichiatria, seguito nel 1906
da un corso di psicoterapia
con esercitazioni pratiche.
29. Adesione alla psicoanalisi
Dopo aver scambiato alcune
lettere con Freud, si schierò
completamente a favore della
psicoanalisi.
Nel 1907 si recò a Vienna per
far visita a Freud: parlarono
ininterrottamente per ben 13
ore. Di pazienti, di teorie, di
metodi per curare le nevrosi e
le psicosi.
Nel settembre 1907 partecipò
al Primo Congresso
Internazionale di Psichiatria e
di Neurologia di Amsterdam,
in qualità di portavoce di
Freud nel dibattito sull’isteria.
30. “Una banda di tagliagola”
Il Convegno di Amsterdam
cominciò la mattina del 4
Agosto 1907 con il discorso
dello psichiatra tedesco
Gustav Aschaffenburg, che
attaccò la teoria freudiana
dell'isteria e la sua enfasi sulla
sessualità. Subito dopo prese
la parola Jung, che espose i
principi della tecnica
psicoanalitica e affermò che la
sua esperienza clinica
confermava le ipotesi di
Freud. Jung continuò a
parlare oltre il tempo previsto
e non accennò a smettere, fino
a che il presidente
dell'assemblea glielo impose
Jung uscì precipitosamente
dalla stanza.
Nel pomeriggio Jung scrisse
al suo maestro definendo i
congressisti 'una banda di
tagliagole' o anche 'dei
codardi, appiccicati alle
code del più grasso che
gli sta vicino... Gente
spaventosa, capace solo
di dire un mare di
stupidaggini e assurdità.
Freud gli rispose dicendo che
bisognava continuare a
lavorare, cercando di limitare
al massimo i litigi
31. La casa di Kusnacht
Nel 1908 si fece costruire
una grande casa, da lui
stessa progettata, a
Kusnacht, sulle rive del
lago di Zurigo, sulla cui
porta egli fece scrivere :
"chiamato o non chiamato
Dio verrà”
Vi avrebbe trascorso tutto il
resto della vita
Iniziò a tenere numerose
conferenze, tra le altre alla
Clark University a
Worcester, nel
Massachussets
32. Allontanamento dal Burghölzli
e successo professionale
Probabilmente per
dissidi con Bleuler si
allontanò dal Burgholzli
e iniziò una intensa
attività privata.
Fu il primo presidente
dell’Associazione
psicoanalitica
internazionale e direttore
dello “Jahrbuch”, il
primo periodico di
psicoanalisi
33. Allieve ed amanti
Ebbe sempre più numerosi
pazienti e tra questi tante
donne allieve e amanti le
più importanti delle quali
sono Sabina Spielrein e
Toni Wolff.
Se della Spielrein scrisse a
Freud forse non sempre in
termini veritieri, su Toni
Wolff , che sarà sua musa e
amante per 40 anni, Jung
non farà mai menzione con
nessuno.
Sabina Spielrein
1885 – 1942
psicoanalista
russa
Antonia Wolf
1888-1953
34. Ammirazione e opposizione a Freud
Jung aveva avuto una forte
ammirazione per Freud e
per le sue scoperte
E Freud aveva creduto di
aver trovato in Jung il suo
successore.
Seguì un periodo di mutuo
entusiasmo
Ma a differenza del
desiderio di Freud, Jung
pretendeva una propria
autonomia, non accettando
alcune idee sul complesso
edipico e sulla libido
Clark University (1909)
Da sinistra in basso: Sigmund Freud,
Stanley Hall, C.G Jung.
Fila in alto da sinistra: Abraham Brill,
Ernest Jones, Sandor Ferenczi
35. Il viaggio in America
Freud perse la sua autorità
su Jung nel 1909 quando,
in viaggio da Brema per l'
America, raccontandosi
reciprocamente i sogni,
evitò di dare i dettagli
richiesti dal collega
zurighese con questa
motivazione: "rischierei di
perdere la mia autorità!".
In quel momento egli la
perse inesorabilmente.
Tornati dall'America, i due
gruppi, quello di Vienna e
quello di Zurigo,
cominciano ad allontanarsi
reciprocamente e ci sono
note che segnalano
l'insofferenza crescente di
Freud e dei suoi fedelissimi
verso Jung, l'eretico.
36. Trasformazioni e simboli
della libido
Nel 1912 Jung
pubblicò il suo
testo
fondamentale
Trasformazioni
e simboli della
libido
37. Dimissioni dall’Associazione Psicoanalitica
Le sempre più profonde
divergenze da Freud, lo
portarono ad abbandonare
nell’ottobre 1913
l’Associazione
Psicoanalitica
internazionale, della
direzione dello Jarbuch, e
dei legami con l’Università
di Zurigo
Seguì un periodo di 6 anni
che per molto tempo
rimasero i più oscuri della
sua vita
38. “La traversata notturna nel ventre del mostro”
Si ritirò a Bollingen per dedicarsi, in solitudine, agli
studi mitologici, religiosi, dei vangeli gnostici.
Iniziò a studiare i contenuti dell'inconscio, compresi
quelli arcaici, da cui emerse una concezione
totalmente nuova dell'inconscio stesso, nonchè del
concetto di libido, che portarono alla formulazione
dei capisaldi teorici della psicologia analitica:
l'inconscio collettivo, gli archetipi, il processo di
individuazione con le varie fasi e figurazioni simboliche.
Isolato ed allontanato dai colleghi, Jung restò
immerso nel lavoro su innumerevoli sogni, suoi e dei
suoi pazienti.
39. L’autoanalisi
Tra il 1913 e il 1919 si
sottopose ad una
profonda autoanalisi
i cui appunti
verranno raccolti e
pubblicati postumi
nel libro Ricordi,
sogni, riflessioni
(1962)
Fu un periodo di
malattia creativa in
cui utilizzò la tecnica
dell’immaginazione
autoimposta e del
disegno dei propri
sogni
40. La sua scuola
Una volta staccatosi da Freud,
Jung cominciò ad attrarre
attorno a sé un proprio
gruppo di pazienti, studenti e
analisti, tra i quali vanno
ricordati Franz Beda Riklin
(1878-1938), Emilii Medtner
(1872-1936), Linda Fierz-
David (1891-1955) e Edith
Rockfeller McCormick (1872-
1932) che con la sua ricchezza
aiutò il già ricco Jung a
sviluppare ulteriormente una
scuola analitica, formando il
“Psychologischer Club” di
Zurigo, nato nel 1913 ed
ancora attivo