L'importanza della distribuzione per un video virale, l'importanza delle piattaforme (Youtube, Vimeo, Dailymotion) e del loro uso intelligente, il SEO del video, la forza di Youtube, HTML5, adwords, CDN, video hosting e video application.
>>> Terza lezione del corso di "Video Design" nel Master in "Digital Media Management" presso lo IED - Istituto Europeo di Design di Milano. Aprile 2013.
2. Per rendere un video virale, spesso serve
prima raggiungere una certa massa critica
di visualizzazioni. Raggiunta tale soglia si
sono messe le basi per la viralizzazione
“naturale” successiva.
La distribuzione del video
PROGETTO VIRALE
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
3. Blogger
Da fonte di traffico per il brand (com'era
semplicemente in passato) a influencer in grado di
consigliare uno specifico contenuto video. Il
guadagno del blogger dipende dal coinvolgimento
(semplice link, share, articolo...) e di solito viene
esplicitato come “a pagamento”. Deve comunque
essere coerente con il suo pubblico.
La distribuzione del video
Le modalità
PROGETTO VIRALE
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
4. Social Games
I diffusissimi giochi di Facebook (es. Farmville e Cityville
di Zynga). Coinvolgono un terzo di tutti gli utenti FB nel
mondo, tutti ben targetizzati e con sessioni di gioco
lunghe anche 30 minuti e più volte al giorno. Funzionano
con il sistema del wait/invite/buy. Il brand si inserisce con
oggetti brandizzati nel gioco (virtual good), meccanismi di
reward (compila un form, rispondi a domande...), scambio
di valore (vedi il mio video fino alla fine e ottieni bonus).
La distribuzione del video
Le modalità
PROGETTO VIRALE
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
5. Mobile
Ci sono varie tipologie di visualizzazione di video adv
nelle app (in-stream video, video prima di una funzione
specifica dell'app, video nei banner...) ma c'e' il problema
dell'eccessiva varietà di formati e dei costi di connessione
per la visualizzazione di contenuti mobile come il video.
Siti di nicchia
Siti che si occupano di tematiche molto specifiche.
La distribuzione del video
Le modalità
PROGETTO VIRALE
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
6. Il più importante?
Youtube
L'attenzione alla piattaforma
Il rispetto degli utenti e l'affollamento
TIPOLOGIE DI VIDEO
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
7. Massima attenzione alla scelta del titolo, alla
descrizione, alle tag, alla nominazione delle
playlist. Il video è ospitato su una piattaforma
molto affollata ed è necessaria la massima
chiarezza nei confronti degli utenti che arriveranno
al video. Il vecchio trucco dei titoli ingannevoli
viene penalizzato comunque dal basso tempo
di visualizzazione, dai commenti e thumbs down.
Attenzione anche all'immagine di anteprima scelta.
L'attenzione alla piattaforma
Il rispetto degli utenti e l'affollamento
TIPOLOGIE DI VIDEO
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
8. Indispensabile per far si che il canale ed i suoi
video siano messi il più possibile in relazione
ad una o più tematiche e quindi possano
essere posizionati nei primi risultati della
ricerca di YouTube e di Google
in modo naturale.
L'attenzione alla piattaforma
Il SEO dei video e del canale
TIPOLOGIE DI VIDEO
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
9. SEO per proteggere il brand da video negativi che
possono scalare le visualizzazioni.
Fondamentale è avere il proprio canale branded (il
nome esatto). Il canale deve contenere video
pubblicati regolarmente e dedicati al brand. Tali
video dovrebbero essere il più possibile richiamati
da altri siti e sui social media attirando link in
entrata esterni alla piattaforma.
L'attenzione alla piattaforma
Il SEO dei video e del canale
TIPOLOGIE DI VIDEO
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
10. L'importanza del contesto, ciò che sta intorno al video!
- utilizzare un titolo che informi e sia esplicativo
(meglio rimanere sulle 8-10 parole);
- inserire nella descrizione (circa 30 parole consigliate) le informazioni
fondamentali, le classiche 5W del giornalismo: who, what, when, where e why.
Pensiamo di dover far capire quello che c'e' nel video. Se serve usiamo le
annotation per arricchire l'esperienza di visione (anche in un secondo momento);
- linkare siti collegati per argomenti, approfondimenti o storie simili a quelle
raccontate (soprattutto nel giornalismo);
L'attenzione alla piattaforma
Il SEO dei video e del canale
TIPOLOGIE DI VIDEO
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
11. - scegliere bene le tag (massima specificità rispetto agli argomenti del video)
- inserire il luogo in cui è stato realizzato il video.
- permettere l'incorporazione e tutte le azioni social degli utenti (commenti
risposte, opinioni).
- massima attenzione anche al parlato che recentemente viene indicizzato da
Youtube (quindi riuscire a inserire termini collegati al brand e alle keyword che
vogliamo presidiare, come se fossero tag vocali). Questo significa che l'audio
deve essere tecnicamente chiaro e comprensibile al software che lo scansiona.
- usare le trascrizioni.
L'attenzione alla piattaforma
Il SEO dei video e del canale
TIPOLOGIE DI VIDEO
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
12. Youtube ha un algoritmo che ha il compito di
monitorare i possibili video di successo sul portale
per metterli in evidenza il prima possibile. Questo
algoritmo ha, tra le diverse variabili, anche quella
relativa alle prime ore di vita a cui viene data molta
importanza in termini di performance.
L'algoritmo considera anche la nazione,
la categoria, il numero di share, i commenti,
i thumbs up e down, la durata della view...
L'attenzione alla piattaforma
Le prime fondamentali 24-48 ore
TIPOLOGIE DI VIDEO
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
1
13. La diffusione di un virale ha sempre una
certa dose di “mistero”, di imprevedibilità.
Non esiste una formula magica per
prevedere o creare un buon virale.
Esistono però professionalità, ricerca e creatività.
Conclusioni
PROGETTO VIRALE
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
14. Professionalità nel scegliere cosa raccontare del brand e del prodotto (non è ADV, è
un compromesso per il pubblico). Definire una strategia precisa.
Capire che cosa aspettarsi da un progetto virale.
Accettare il rischio di un fallimento (come accade da sempre nell'ADV, ma anche in
tutte le forme di comunicazione).
Tutto questo continuando a comunicare bene e coerente.
Essere disposti ad investire in tutte le fasi di un progetto virale e non solo nel video.
PROGETTO VIRALE
Conclusioni
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
15. Ricerca perché non c'e' niente di peggio che produrre un virale (o un'attività collegata
attraverso i social media per esempio) troppo simile a qualcosa di già fatto, magari
poco tempo prima.
Sapere cosa succede online è fondamentale anche per sfruttare trend già in corso.
Ricerca perché la tecnologia è una componente sempre più invasiva, ma anche utile
e in evoluzione. Non si può ignorare il progresso tecnologico e comunicativo, perché
chi guarda rischia di saperne più di noi.
PROGETTO VIRALE
Conclusioni
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
16. La creatività invece è la carta da giocare per riuscire a comunicare, a farsi notare in
mezzo all'incredibile quantità di video che vengono prodotti sia dagli utenti (UGC) sia
dai brand. Molti dei quali sono fatti solo per riempire i canali Youtube, senza un solo
motivo per essere visti se non... il pre-roll.
PROGETTO VIRALE
Conclusioni
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
17. Dopo aver capito come creare un video
che possa funzionare la domanda più
giusta potrebbe essere:
- dove caricarlo?
- perchè?
- come?
PROGETTO VIRALE
Parliamo di piattaforme
per il video
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
18. Un'alternativa tecnicamente valida a Youtube.
116 milioni di utenti unici a gennaio, occupa il
12esimo posto nella lista mondiale delle
piattaforme video, particolarmente forte
sui mercati francese e turco, in generale
in Europa e Asia.
More info
http://advertising.dailymotion.com/
PROGETTO VIRALE
Per chi non ama Youtube
Dailymotion
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
19. Una piattaforma video ma anche una community di creativi
appassionati e “coccolati” grazie ad un team e una
redazione molto orientata ai contenuti e all'experience di
navigazione e fruizione. Da poco ha lanciato il servizio “on
demand”. Ha account a pagamento (plus e pro) low price.
Mette le views in secondo piano a favore del contenuto.
More info
https://vimeo.com
PROGETTO VIRALE
Per i creativi di tutti i generi
Vimeo
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
20. Altra piattaforma per caricare video è Facebook. Tuttavia si tratta di una
soluzione poco praticata. Nonostante alcune ricerche dimostrino un più
alto engagement rate caricando su Facebook un video, questo è
comunque limitato alla piattaforma (chiusa), non ci sono tag di
contenuti ma di persona (non adatti per un brand), no c'e' SEO, perdo il
meccanismo highlights di Youtube, non ho il controllo sulla
compressione, non ho opzioni avanzate... Positivo il fatto che le
persone possano arrivare a mettere un like direttamente alla pagina di
provenienza, ma rimane il limite di Facebook della visualizzazione del
post nel feed di un numero limitato di persone.
PROGETTO VIRALE
Per chi è poco informato
Facebook
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
21. Oltre 800 milioni di utenti unici al mese
Oltre 4 miliardi di ore di video viste al mese
72 ore di video uploadate al minuto
70% del traffico proveniente da paesi extra USA
Versione localizzata in 53 nazioni e 61 lingue
...
PROGETTO VIRALE
Per la maggior parte del mondo...
Youtube
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
22. Dopo aver analizzato il mondo dei virali
dobbiamo entrare in una logica diversa.
Non infatti esistono solo i virali, sono un
avvenimento eccezionale! Anche più
importanti sono i video di tutti i giorni,
quelli fondamentali per alimentare
i canali di comunicazione e mantenere una
relazione solida con prospect e target.
PROGETTO VIRALE
Inside
Youtube
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
23. 1) La realtà dei vlogger e
il loro trasformarsi
poi in influencer
Alcuni spunti
http://www.youtube.com/yt/creators/it/
PROGETTO VIRALE
Inside
Youtube
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
24. 2) Le piccole e medie imprese,
le attività artigianali, i liberi
professionisti che usano YT
per il business
PROGETTO VIRALE
Inside
Youtube
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
25. 3) Le grandi aziende, che hanno
più possibilità economiche di alimentare
i propri canali youtube (non solo di adv)
ma hanno anche più difficoltà a creare
una relazione personale, positiva,
bilaterale.
PROGETTO VIRALE
Inside
Youtube
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
26. Permettono una più
alta personalizzazione
e funzioni avanzate.
A pagamento.
Alcuni spunti
http://www.youtube.com/user/advertise/about
Un vecchio link ancora utile
http://www.youtube.com/ytshowandtell?x=brandChannels_examples
PROGETTO VIRALE
Inside Youtube
Canali brandizzati
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
27. - Definizione
- Uno standard in evoluzione
- Fondamentale per il mobile
Alcuni esempi e risorse per approfondire
http://support.google.com/richmedia/?hl=it
http://www.richmediagallery.com/
PROGETTO VIRALE
Inside Youtube
HTML5
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
28. - Offerta costo per visualizzazione (CPV).
Formati video TrueView e AdWords per i video.
Pagamento solo quando un utente sceglie di
guardare il video.
- Combinazione di formati offerta costo per clic (CPC)
o costo per mille impressioni (CPM). Campagne
pubblicitarie con il Generatore di annunci display.
PROGETTO VIRALE
Inside Youtube
AdWords
Per approfondire
https://support.google.com/adwords/answer/2375497?hl=it
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
29. PROGETTO VIRALE
E le piattaforme proprietarie?
Video hosting platforms
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
34. Vine
PROGETTO VIRALE
Mobile application
per il video
Dove (brand)
Ritz (brand)
Ian Padgham
Video producer di Twitter
Red Vines (brand)
Jackson Holland (user)
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13
35. And next time...
Esercitazione pratica!
Dal brief al video.
PROGETTO VIRALE
What next
MODULO: VIDEO DESIGN
Lesson 3 – 27/03/13