2. E mormora e urla, sussurra, ti
parla e ti schianta,
evapora in nuvole cupe e di nero
e cade e rimbalza e si muta in
persona od in pianta
diventa di terra, di vento, di
sangue e pensiero.
(Francesco Guccini)
Thursday, February 9, 12
3. Introduzione
Obiettivi
3
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
4. Introduzione
Obiettivi
• Nella lezione si introdurrà la trattazione delle piene fluviali secondo
la teoria dell’idrogramma istantaneo unitario.
• Si parla delle ipotesi di linearità ed invarianza
• Si introduce il concetto di tempo di residenza
3
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
5. Introduzione
Cos’e’ una piena ?
1400
1200
1000
Portate m^3/s
800
600
400
200
0
1990 1995 2000 2005
Anno
4
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
6. Introduzione
Cos’e’ una piena ?
1400
1200
1000
Portate m^3/s
800
600
400
200
0
1990 1995 2000 2005
Anno
5
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
8. Introduzione
La risposta idrologica in un bacino
Previsione delle precipitazioni
Calcolo del deflusso superficiale
Aggregazione del deflusso
Propagazione del deflusso
7
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
9. Introduzione
La risposta idrologica in un bacino
•Supponiamo nota la distribuzione delle precipitazioni e la loro
natura
•Supponiamo risolto il problema della determinazione del deflusso
efficace
Aggregazione del deflusso
Propagazione del deflusso
8
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
10. Introduzione
Durante eventi di piena
•L’evapotraspirazione si può ignorare (ciò che è rilevante è incluso
nelle condizioni iniziali)
•si può semplificare il meccanismo di produzione del deflusso
superificiale (e supporre di conoscere il coefficiente di deflusso)
•la celerità dell’onda di piena si può tenere (come prima
approssimazione) costante
•Gran parte dell’idrogramma di piena è spiegata dalla geometria e
dalla topologia del bacini (oltre che dalla variabilità spazio-temporale
delle precipitazioni)
9
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
11. Evidenze Empiriche
Leopold & Maddock 1953:
Relazioni tra Aree e Portata
Q = V ⇥ w ⇥ d =) m + b + f = c
10
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
12. Evidenze Empiriche
Leopold & Maddock 1953:
Relazioni tra Aree e Portata
Portata fluviale
Q = V ⇥ w ⇥ d =) m + b + f = c
10
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
13. Evidenze Empiriche
Leopold & Maddock 1953:
Relazioni tra Aree e Portata
Portata fluviale
Velocita piena
Q = V ⇥ w ⇥ d =) m + b + f = c
10
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
14. Evidenze Empiriche
Leopold & Maddock 1953:
Relazioni tra Aree e Portata
Portata fluviale
Velocita piena
Larghezza
dell’alveo
Q = V ⇥ w ⇥ d =) m + b + f = c
10
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
15. Evidenze Empiriche
Leopold & Maddock 1953:
Relazioni tra Aree e Portata
Portata fluviale
Velocita piena
Larghezza
dell’alveo
Profondità
dell’alveo
Q = V ⇥ w ⇥ d =) m + b + f = c
10
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
16. Implicazioni
La celerità dell’onda di piena è costante
(in prima approssimazione)
Segue anche dalla teoria della
minima dissipazione di energia
- Rodriguez-Iturbe et al., Energy dissipation, runoff production and the
three-dimensional structure of river networks, WRR, 1992
- Rodriguez-Iturbe and Rinaldo, Fractal River Basin, CUP 1997
- Rinaldo et al., Channel Networks, Rev. Earth and Plan. Sciences, 1998
11
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
17. Implicazioni
IMPLICAZIONI DELLA (QUASI) COSTANZA DELLA
VELOCITA’
• La prima implicazione è che l’energia potenziale dell’acqua tende ad
essere tutta dissipata in breve spazio.
•La seconda implicazione è che la scabrezza varia verso valle in modo
da mantenere quasi costante la velocità dell’acqua
12
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
18. Introduzione
Previsione delle piene
HISTORICAL HIGHLIGHT
• Rational Method, Mulvany (1850)
• Unit Hydrograph, Sherman (1932)
• Stanford Watershed Model, Crawford and Linsley (1966)
• HEC-1 Model, Hydrologic Engineering Center (1968)
• NWS River Forecasting Model, NWS (1973)
• GIUH, Rodrigue-Iturbe and Valdes (1979)
• Topmodel, Beven and Kirkby (1979)
• Systeme Hydrologique Europeen, Abbott et al. (1986)
• Arno Model, Todini (1988)
13
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
19. IUH
Metodi per l’aggregazione del
deflusso superficiale - IUH
Discutiamo qui di una forma moderna della teoria
dell’idrogramma istantaneo unitario
14
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
20. IUH
Metodi per l’aggregazione del
deflusso superficiale - IUH
Discutiamo qui di una forma moderna della teoria
dell’idrogramma istantaneo unitario
Portata alla sezione di chiusura
14
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
21. IUH
Metodi per l’aggregazione del
deflusso superficiale - IUH
Discutiamo qui di una forma moderna della teoria
dell’idrogramma istantaneo unitario
Idrogramma istantaneo unitario
Portata alla sezione di chiusura
14
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
22. IUH
Metodi per l’aggregazione del
deflusso superficiale - IUH
Discutiamo qui di una forma moderna della teoria
dell’idrogramma istantaneo unitario
Precipitazione efficace
Idrogramma istantaneo unitario
Portata alla sezione di chiusura
14
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
23. IUH
15
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
24. IUH
Pioggia efficace
Jeff
15
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
25. IUH
Pioggia efficace
Jeff
Aggregazione dei deflussi
IUH
Onda diffusiva
15
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
26. IUH
Pioggia efficace
Jeff
Aggregazione dei deflussi
IUH
Onda diffusiva
Portata
15
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
27. IUH: linearità
Caratteristiche dell’idrogramma
istantaneo unitario
E’ lineare perchè, se si moltiplica per n la
precipitazione efficace, la portata aumenta di
proporzionalmente.
Jef f ( ) = n Jef f ( )
16
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
28. IUH: linearità
Caratteristiche dell’idrogramma
istantaneo unitario
E’ lineare perchè, se si moltiplica per n la
precipitazione efficace, la portata aumenta di
proporzionalmente.
17
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
29. IUH: invarianza
Caratteristiche dell’idrogramma
istantaneo unitario
Invarianza temporale
tempo
precipitazione
Portata
Out[465]=
tempo
18
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
30. IUH: linearità e invarianza
Caratteristiche dell’idrogramma
istantaneo unitario
tempo
precipitazione
Portata
Out[409]=
tempo
19
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
31. IUH: linearità e invarianza
Caratteristiche dell’idrogramma
istantaneo unitario
tempo
precipitazione
Portata
Out[413]=
tempo
20
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
32. IUH: linearità e invarianza
Caratteristiche dell’idrogramma
istantaneo unitario
tempo
precipitazione
Portata
Out[414]=
tempo
21
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
33. IUH: linearità e invarianza
Caratteristiche dell’idrogramma
istantaneo unitario
Linearità e Invarianza
tempo
precipitazione
Portata
Out[409]=
+ Out[413]=
+ Out[414]=
tempo
22
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
34. IUH: linearità e invarianza
Caratteristiche dell’idrogramma
istantaneo unitario
Linearità e Invarianza
tempo
precipitazione
Portata
Out[422]=
tempo
23
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
35. IUH: linearità e invarianza
Caratteristiche dell’idrogramma
istantaneo unitario
Linearità e Invarianza
tempo
precipitazione
Portata
Out[426]=
tempo
24
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
36. IUH: unitarietà
Caratteristiche dell’idrogramma
istantaneo unitario
e’ la funzione impulso o “delta di Dirac”
25
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
40. IUH: impulso costante
Metodi per l’aggregazione del
deflusso superficiale - IUH
Se la precipitazione è di intensità costante, p, in
un intervallo temporale di durata tp , allora
che diviene
29
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
41. IUH: impulso costante
L’integrale dell’idrogramma unitario ha una
forma ad S
Ed è chiamato S-Hydrograph (qui rappresentato moltiplicato per l’area contribuente totale)
30
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
42. IUH: impulso costante
L’integrale dell’idrogramma ha una forma ad S
IUH(t)
Out[395]=
t
S(t)
1
Out[396]=
t
31
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
43. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Lo IUH(t) può essere interpretato come una distribuzione di tempi di residenza
Rodriguez-Iturbe e Valdes, 1979; Gupta e Waymire, 1980
32
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
44. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Lo IUH(t) può essere interpretato come una distribuzione di tempi di residenza
Rodriguez-Iturbe e Valdes, 1979; Gupta e Waymire, 1980
t1
33
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
45. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Lo IUH(t) può essere interpretato come una distribuzione di tempi di residenza
Rodriguez-Iturbe e Valdes, 1979; Gupta e Waymire, 1980
t2
34
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
46. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Lo IUH(t) può essere interpretato come una distribuzione di tempi di residenza
Rodriguez-Iturbe e Valdes, 1979; Gupta e Waymire, 1980
t3
35
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
47. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Lo IUH(t) può essere interpretato come una distribuzione di tempi di residenza
Rodriguez-Iturbe e Valdes, 1979; Gupta e Waymire, 1980
t4
36
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
48. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Lo IUH(t) può essere interpretato come una distribuzione di tempi di residenza
Rodriguez-Iturbe e Valdes, 1979; Gupta e Waymire, 1980
t5
37
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
49. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
t1
t2
t3
t4
t5
38
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
50. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Lo IUH(t) può essere interpretato come una distribuzione di tempi di residenza
Rodriguez-Iturbe e Valdes, 1979; Gupta e Waymire, 1980
v(t) = vk Ik (t)
k
39
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
51. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
v(t) = vk Ik (t)
k
Il volume v(t) rappresenta inoltre un rapporto tra casi favorevoli (volumi
presenti all'interno del bacino) e casi totali (il numero totale di eventi
possibili), cioè il numero totale di volumi , ed è pertanto, nel limite di un
numero di volumi infinito la probabilità che i volumi siano interni al bacino.
Piu’ precisamente, v(t) è numericamente uguale alla probabilità, P[T >t], che il
tempo di residenza dell'acqua all'interno del bacino sia superiore al tempo
corrente, t.
40
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
52. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Allora il bilancio di massa all’interno del bacino considerato risulta essere:
dv dP [T > t]
= = (t) IUH (t)
dt dt
41
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
53. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Allora il bilancio di massa all’interno del bacino considerato risulta essere:
dv dP [T > t]
= = (t) IUH (t)
dt dt
La variazione di volume d’acqua nel tempo eguaglia la
probabilità di superamento del tempo di residenza
41
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
54. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Allora il bilancio di massa all’interno del bacino considerato risulta essere:
dv dP [T > t]
= = (t) IUH (t)
dt dt
42
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
55. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Allora il bilancio di massa all’interno del bacino considerato risulta essere:
dv dP [T > t]
= = (t) IUH (t)
dt dt
Variazione di volume (nel tempo) all’interno del
bacino
42
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
56. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Allora il bilancio di massa all’interno del bacino considerato risulta essere:
dv dP [T > t]
= = (t) IUH (t)
dt dt
Variazione di volume (nel tempo) all’interno del
bacino
Ciò che entra - ciò che esce
42
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
57. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Allora il bilancio di massa all’interno del bacino considerato risulta essere:
dv dP [T > t]
= = (t) IUH (t)
dt dt
43
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
58. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Allora il bilancio di massa all’interno del bacino considerato risulta essere:
dv dP [T > t]
= = (t) IUH (t)
dt dt
Precipitazione
efficace istantanea ed unitaria
43
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
59. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Allora il bilancio di massa all’interno del bacino considerato risulta essere:
dv dP [T > t]
= = (t) IUH (t)
dt dt
Precipitazione
efficace istantanea ed unitaria
Portata in uscita corrispondente
ad una precipitazione in entrata
istantanea ed unitaria
43
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
60. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Integrando risulta allora
t t
P [T > t] = (t)dt IUH (t)dt
0 0
Ovvero
t
P [T < t] = IUH (t)dt
0
dalle definizioni segue allora che lo S hydrograph è una probabilità (il che ne
spiega compiutamente la forma).
44
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
61. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Integrando risulta allora
t t
P [T > t] = (t)dt IUH (t)dt
0 0
Ovvero
t
P [T < t] = IUH (t)dt
0
dalle definizioni segue allora che lo S hydrograph è una probabilità (il che ne
spiega compiutamente la forma).
45
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
62. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Integrando risulta allora
t t
P [T > t] = (t)dt IUH (t)dt
0 0
Ovvero
Questo vale 1 per
definizione
t
P [T < t] = IUH (t)dt
0
dalle definizioni segue allora che lo S hydrograph è una probabilità (il che ne
spiega compiutamente la forma).
45
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
63. IUH: tempi di residenza
Metodi per l’aggregazione del deflusso superficiale
- IUH -> GIUH
Derivando ambo i membri dell’equazione risulta allora
pdf (t) = IU H(t)
che è quanto volevamo dimostrare
46
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
64. IUH: tempi di residenza
Il problema successivo è quello di capire che cosa è
la distribuzione di probabilità
e come si può determinare nei casi di interesse
47
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
65. Esempi
Metodi per l’aggregazione del
deflusso superficiale - Osservazioni
I - Assumendo per vera la teoria che si è sviluppata, tutto passa per la
determinazione di una densità di probabilità. In genere, considerazioni di
natura dinamica portano ad identificare non una distribuzione, ma una
famiglia di distribuzioni, per esempio:
1
IUH(t) = e t/
dove λ e’ un parametro NON determinato apriori ma a posteriori, dopo una
operazione di “calibrazione”
48
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
66. Esempi
Distribuzione Uniforme
• Se x1=0 e x2=tc allora, la probabilità (lo S-Hydrograph) è :
t
0 < t < tc
P [T < t; tc ] = tc
1 t tc
• tc è detto tempo di corrivazione e il modello idrologico che ne risulta è il
modello “cinematico”.
49
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
67. Esempi
Distribuzione Uniforme
1.0
0.8
P[T<t;uniforme(0,1)]
0.6
0.4
0.2
0.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0
Tempo di residenza [h]
tempo di corrivazione 50
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
68. Esempi
Distribuzione Uniforme
1.0
0.8
P[T<t;uniforme(0,1)]
0.6
0.4
0.2
0.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0
Tempo di residenza [h]
tempo di corrivazione 51
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
69. Esempi
Idrogramma “cinematico”
durata della precipitazione
Osservazioni:
1.0
I volumi di precipitazione
Discharge for unit Area and unit precipitation
0.8
efficace crescono con
la durata con un
0.6
andamento in
accordo alle curve di
0.4
possibilità
pluviometrica
0.2
0.0
0 1 2 3 4
tempo di corrivazione Time [h]
52
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
70. Esempi
Idrogramma “cinematico”
Osservazioni:
1.0
• Per durate di precipitazione inferiori al tempo di
Discharge for unit Area and unit precipitation
0.8
corrivazione la portata sale linearmente e
0.6
ha un picco per alla fine della
precipitazione. La portata di picco perdura
0.4
sino al tempo di corrivazione e poi decresce
0.2
0.0
• Per durate di precipitazioni superiori al tempo 0 1 2 3 4
di corrivazione la portata di picco si Time [h]
raggiunge comunque al tempo di
corrivazione e perdura sino al termine della
precipitazione per poi descrescere.
53
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
71. Esempi
Distribuzione Esponenziale
1
pdf (t; ) = e t/
H(t)
dove è il tempo medio di residenza
54
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
72. Esempi
Distribuzione Esponenziale
P [T < t; ] = (1 e t/
)
e il modello che ne risulta è quello noto come modello dell’invaso
lineare.
55
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
73. Esempi
Distribuzione Esponenziale
1.0
0.8
0.6
P[T<t;exp(1)]
0.4
0.2
0.0
0 1 2 3 4
Tempo di residenza [h]
56
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
74. Esempi
Distribuzione Esponenziale
1.0
0.8
Probabilit.. Esponeziale
0.6
0.4
0.2
0.0
0 1 2 3 4
Tempo di residenza [h]
57
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
75. Esempi
Idrogramma “dell’invaso lineare”
Osservazioni: durata della precipitazione
1.0
I volumi di precipitazione
Discharge for unit Area and unit precipitation
efficace crescono con
0.8
la durata
0.6
0.4
0.2
0.0
0 1 2 3 4
Time [h]
58
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
76. Esempi
Idrogramma “dell’invaso lineare”
Osservazioni:
1.0
I volumi di precipitazione,
Discharge for unit Area and unit precipitation
0.8
com e la durata, sono
costanti.
0.6
0.4
0.2
0.0
0 1 2 3 4
Time [h]
durata della precipitazione
59
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
79. Introduzione
Obiettivi
62
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
80. Introduzione
Obiettivi
• Si introduce il concetto di idrogramma istantaneo unitario
geomorfologico.
• Si discute della partizione del bacino in parti idrologicamente simili
• Si introducono le teorie dello GIUH basate sulla funzione di
ampiezza
62
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
81. Introduzione
Metodi per l’aggregazione del deflusso
superficiale - Osservazioni
Il carattere statistico dell’idrogramma unitario ha due conseguenze rilevanti:
I - Un problema di rappresentatività del campione statistico (ovvero della
definizione di una struttura areale minima in cui il sistema sia ergodico).
Tecnicamente si parla di REA Rapresentative Elementary Area. In ogni caso le
incertezze nella previsione sono tanto maggiori quanto più piccolo è il
sistema
63
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
82. Introduzione
GIUH
Tre sono gli elementi principali dell'analisi geomorfologica dei bacini:
1. La dimostrazione dell'equivalenza rigorosa tra funzioni di distribuzione dei
tempi di residenza all'interno di un bacino e idrogramma istantaneo unitario,
mostrata nel capitolo precedente;
2. La partizione del bacino in unità idrologicamente distinte e la traduzione
formale delle relazioni esistenti tra queste parti (usualmente denominate “stati”)
ciascuna caratterizzata da una propria distribuzione dei tempi di residenza in
quella che usualmente si identifica con l'acronimo GIUH (idrogramma istantaneo
unitario geomorfologico, Instantaneous Geomorphic Unit Hydrograph). Questa
operazione consiste essenzialmente nella scrittura formale dell'equazione di
continuità per un bacino spazialmente articolato e complesso.
64
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
83. Introduzione
GIUH
3.La determinazione della forma funzionale delle singole
distribuzioni dei tempi di residenza in base a considerazioni
sull'idraulica dei moti in ambiente naturale e alle caratteristiche
geometriche che regolano il moto.
65
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
84. Introduzione
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
La ripartizione del bacino parte dell’identificazione del reticolo idrografico
66
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
85. Una partizione dei bacini idrografici
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
Prosegue con la identificazione delle aree drenanti in ciascuna porzione di
area.
67
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
86. Una partizione dei bacini idrografici
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
68
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
87. L’identificazione dei percorsi
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
Nel bacino precedente sono identificate cinque aree scolanti (Ai) e di
conseguneza cinque percorsi delle acque:
A1 c1 c3 c5
A2 c2 c3 c5
A3 c3 c5
A4 c4 c5
A5 c5
Ogni percorso e’ suddiviso in tratti e i ci rappresentano tratti di canale tra
due successivi affluenti.
69
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
88. L’identificazione dei percorsi
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
L’area scolante:
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
A1 c1 c3 c5
70
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
89. L’identificazione dei percorsi
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
Il tratto di rete di testa:
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
A1 c1 c3 c5
71
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
90. L’identificazione dei percorsi
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
il primo tratto di canale:
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
A1 c1 c3 c5
72
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
91. L’identificazione dei percorsi
GIUH - Partizione del bacino in aree
idrologicamente simili
Nella scelta della partizione vi è, naturalmente
un certo arbitrio nella tasselazione del bacino,
ma la scelta, in generale dovrebbe essere fatta
su motivate questioni dinamiche e/o
geomorfologiche. La suddivisione appena
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
attuata, in particolare, assume che:
•il deflusso nei versanti sia descritto da una
distribuzione dei tempi di residenza distinta dal
deflusso nei canali
•Che il deflusso nei versanti dipenda dall’area
scolante
•Che il deflusso nei canali dipenda dalla
lunghezza dei canali.
73
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
92. L’identificazione dei percorsi
La linearità implica l’IUH complessivo
=
+ +
+ +
si ottiene dalla somma dei singoli IUH 74
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
93. La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
La partizione assume anche che i tempi di
residenza in ogni “stato” identificato in ogni
percorso possano essere “composti”. Il tempo di
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
residenza totale (come variabile aleatoria) nel
percorso in figura è allora assegnato come:
T1 = TA1 + Tc1 + Tc3 + Tc5
75
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
94. La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
T1 non è un numero ma una variabile che può
assumere diversi valori, a seconda dei valori
campionati nei processi componenti (A1, C1,
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
C3,C5). Di questa variabile, si può pero’
conoscere la distribuzione, nell’ipotesi di
indipendenza stocastica dei singoli eventi. In
questo caso:
pdfT1 (t) = (pdfA1 pdfc1 pdfc3 pdfc5 )(t)
76
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
95. La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
pdfT1 (t) = (pdfA1 pdfc1 pdfc3 pdfc5 )(t)
Quella sopra è una scrittura formale che dice:
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
La distribuzione dei tempi di residenza del
percorso è uguale alla convoluzione delle
distribuzioni dei tempi di residenza nei singoli
stati.
77
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
96. La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
L’operazione di convoluzione, assegnate due distribuzion, i.e. pdfA1(t) e
pdfC1(t) è definita da:
t
pdfA1 ⇥C1 (t) := (pdfA1 ⇥ pdfc1 )(t) = pdfA1 (t ) pdfc1 ( )d
⇤
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
Se consideriamo una terza distribuzione, i.e. pdfC3(t)
pdfA1 C1 C3 (t) := (pdfA1 pdfc1 pdfc1 )(t) =
t
pdfA1 ⇥C1 (t ⇤
) pdfc3 ( )d
⇤ ⇤
⌅
78
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
97. La distribuzione dei tempi di residenza in un singolo percorso
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
Ecco tutti i percorsi. Una delle ipotesi su
cui si fonda l’idrogramma istantaneo
unitario è quello di considerare che il
contributo dei singoli percorsi si ottenga
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
come sovrapposizione lineare (somma) dei
singoli contributi:
N
GIUH(t) = pi pdfi (t)
i=1
dove N e’ il numero di percorsi, pdfi(t) la
distribuzione dei tempi di residenza relativi
a ciascun percorso e pi la probabilità che i
volumi di precipitazione cadano nel percorso i-esimo
79
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
98. Tutto insieme !
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
N
GIUH(t) = pi pdfi (t)
i=1
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
nel caso di precipitazioni uniformi p i
coincide con la frazione di area relativa al
percorso i-esimo.
80
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
99. Tutto insieme !
GIUH - Composizione dei tempi di residenza
Rinaldo, Geomorphic Flood Research, 2006
81
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
100. Tutto insieme !
GIUH
L’espressione complessiva dello GIUH è dunque:
N
GIUH(t) = pi (pdfAi .... ACN )(t)
i=1
E la portata all’uscita:
t
Q(t) = A GIUH(t ) Jef f ( )d
0
82
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
101. Quali pdf, in pratica ?
GIUH
L’identificazione delle pdfs
Aree scolanti (o versanti):
pdfA (t; ) = e t
H(t)
Dove è l’inverso del tempo di residenza
nell’area (diverse formule possono essere
assegnate nei casi pratici per stimarlo).
83
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
102. Quali pdf, in pratica ?
GIUH
L’identificazione delle pdfs
Canali:
pdfC (t; u, L) = (L u t)
Dove L è la lunghezza del canale fino
all’uscita ed u la celerità dell’acqua nel canale
84
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
103. Quali pdf, in pratica ?
GIUH
La composizione
Canali:
Z t
pdfA⇤C (t; , u, L) = e (t ⌧ )
H(t ⌧ ) (L u ⌧ ) d⌧
0
Svolto l’integrale sfruttando le proprietà dell Delta di Dirac, si
ottiene:
pdfA⇥C (t; , u, L) = e (t u/L)
H(t L/u)
Che è una famiglia triparametrica di distribuzioni.
85
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
104. Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph
La partizione del bacino basata sulla
funzione di ampiezza
LA FUNZIONE DI AMPIEZZA è il numero di siti posti a distanza uguale
dall’uscita misurando la distanza lungo la rete
Kirkby, 1967; Rinaldo, Rigon e Marani, Geomorphological dispersion, Water Resour. Res., 1991
86
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
105. Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph
Modello Cinematico
Kirkby, 1967; Rinaldo, Rigon e Marani, The geomorphological dispersion, Water Resour. Res., 1991
87
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
106. Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph
LA FUNZIONE DI AMPIEZZA -
WGIUH
La funzione di ampiezza riscalata, Rinaldo
et al., 1995
88
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
107. Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph
Analisi Idrologica
Rinaldo et al., Can one gauge the shape of a basin ?, Water Resour. Res., 1995
Distanze riscalate - Cismon
Cismon: distanze riscalate per deflusso superficiale e
subsuperficiale per saturazione del bacino del 40%.
89
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
108. Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph
Analisi Idrologica
Distanze riscalate - Cismon
Istogramma della funzione di ampiezza per il delusso superficiale relativo a una
saturazione del bacino del 40%.
90
S. Franceschi e A. Antonello
Thursday, February 9, 12
112. Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph with Diffusion
Aggiungendo la Diffusione
94
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
113. Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph with Diffusion
Aggiungendo la Diffusione
Dall’approccio cinematico all’approccio diffusivo
Mesa e Mifflin, 1986; Rinaldo et al., 1991
95
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
114. Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph with Diffusion
Aggiungendo la Diffusione
L’idrogramma istantaneo ottenuto a partire dalla
funzione di ampiezza riscalata dipende da 4
parametri:
1/2 - Le 2 celerità (del deflusso nei versanti -uh - e nei
canali - uc)
3 - Il coefficiente di diffusione D
4 - La frazione di area satura all’inizio dell’evento, q
96
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
115. Results with Peakflow
Buoni risultati
Fort Cobb, OK USA
05/26/2008
After Perathoner, 2011
97
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
116. Results with Peakflow
Risultati meno buoni*
Little Washita, OK
19/06/2007
After Perathoner, 2011
* Sul Little Washita ne abbiamo avuti anche di buoni 98
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
117. Results with Peakflow
Risultati meno buoni
Passirio, Italy
23/07/2008
After Perathoner, 2011
99
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
118. Results with Peakflow
Osservazioni
Il grande trucco è stato che: il coefficiente di runoff è stato assegnato a
posteriori:
Fort Cobb <- 0.14
Little Washita <- 0.7
Passirio <- 0.2
100
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
119. Width (function) Geomorphological Instantaneous Unit Hydrograph with Diffusion
Nota
Ogni modello idrologico ha parametri che sono i
coefficienti e gli esponenti delle equazioni del
modello
Questi parametri devono essere stimati per un dato
bacino e per ogni “segmento computationale” del
modello.
I parametri sono stimati attraverso qualche relazione
con caratteristiche fisichedel bacino, oppure
tentando di riprodurre variando i parametri la
risposta un insieme di dati misurati. Questa è,
appunto la calibrazione del modello
101
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
121. Le portate massime
ed effetti geomorfologici
Hokusai
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
122. Peakflow
Obiettivi
104
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
123. Peakflow
Obiettivi
• Fatte alcune ipotesi semplificative
• Si usa la teoria dell’idrogramma istantaneo unitario per calcolare le
portate massime.
• Si discutono gli elementi teorici del modello Peakflow
104
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
124. LE PRECIPITAZIONI
sono assegnate attraverso le curve di possibilità pluviometrica
1.0
Tr = 10 anni
0.8
0.6
1h
3h
P[h]
6h
12h
0.4
24h
0.2
h1 h3 h6 h12 h24
0.0
0 50 100 150
Precipitazione [mm]
105
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
125. LE PRECIPITAZIONI
h(tp , Tr ) = a(Tr ) n
tp
Linee Segnalitrici di Possibilita' Pluviometrica
160
140
120
100
h [mm]
80
60
0.5 1.0 2.0 5.0 10.0 20.0
t [ore]
106
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
126. LE PRECIPITAZIONI
h(tp , Tr ) = a(Tr ) n
tp
durata “della
precipitazione”
Linee Segnalitrici di Possibilita' Pluviometrica
Altezza pluviometrica
160
140
120
100
h [mm]
80
60
0.5 1.0 2.0 5.0 10.0 20.0
t [ore] 107
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
127. LE PRECIPITAZIONI
h(tp , Tr ) = a(Tr ) n
tp
durata “della
coefficiente locale precipitazione”
Linee Segnalitrici di Possibilita' Pluviometrica
Altezza pluviometrica
160
140
120
100
h [mm]
80
60
0.5 1.0 2.0 5.0 10.0 20.0
t [ore] 107
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
128. LE PRECIPITAZIONI
esponente
h(tp , Tr ) = a(Tr ) n
tp
durata “della
coefficiente locale precipitazione”
Linee Segnalitrici di Possibilita' Pluviometrica
Altezza pluviometrica
160
140
120
100
h [mm]
80
60
0.5 1.0 2.0 5.0 10.0 20.0
t [ore] 107
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
129. LE PRECIPITAZIONI
Linee Segnalitrici di Possibilita' Pluviometrica
160
140
120
100
h [mm]
80
60
0.5 1.0 2.0 5.0 10.0 20.0
t [ore]
108
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
130. LE PRECIPITAZIONI
Linee Segnalitrici di Possibilita' Pluviometrica
160
140
120
Intensità della
100
h [mm]
precipitazione
80
60
0.5 1.0 2.0 5.0 10.0 20.0
t [ore]
108
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
131. Peakflow
Metodi per l’aggregazione del
deflusso superficiale - IUH
Nel nostro caso, avendo scelto di usare una
precipitazione di intensità costante come pioggia
di progetto e assunto che la pioggia efficace sia
proporzionale alla precipitazione, allora
109
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
132. Peakflow
H(x) è nota come funzione di
Heaviside o funzione a gradino
0 x<0
H(x) =
1 x 0
110
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
133. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA
Che cosa ci dice l’IUH sulla portata massima ?
Basta fare dQ/dt = 0 !
Z
d Q(t, tp ) d t
= IUH(t ⌧ ) H(t, tp )d⌧
dt dt 0
⇢
1 0 t tp
H(t, tp ) :=
0 otherwise
111
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
134. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA
Dopo un po’ di passaggi algebrici, la portata di picco
si ottiene risolvendo l’equazione:
IU H(t) = IU H(t tp)
da cui deriva il tempo di picco t*
Henderson, 1963
112
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
135. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA
t*
113
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
136. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA
IUH(t)
t*
113
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
137. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA
IUH(t - tp)
IUH(t)
t*
113
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
140. PeakFlow
LA MASSIMA TRA LE MASSIME
PORTATE
Tuttavia, a ben osservare, la portata è anche una
funzione di tp. Per t > tp
t
Q(t; Tr , tp ) = a(Tr ) n 1
tp IUH(t)dt
t tp
Come conseguenza, la portata di picco, varia al variare
della durata della precipitazione (che vari con il tempo
di ritorno, è in un certo senso ovvio)
114
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
141. PeakFlow
LA MASSIMA TRA LE MASSIME
PORTATE
Tuttavia, a ben osservare, la portata è anche una
funzione di tp. Per t > tp
t
Q(t; Tr , tp ) = a(Tr ) n 1
tp IUH(t)dt
t tp
L’intensità di precipitazione decresce all’aumentare di
tp, ma l’integrale aumenta. Per cui vi vi è un tempo
critico di precipitazione per cui si ottiene la massima tra
le portate di picco.
115
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
142. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA- un po’ più
matematicamente
La massima portata di picco si ottiene considerando il tempo di picco
come funzione della durata tp nell’equazione:
t := t ⇤
tp
116
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
143. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA- un po’ più
matematicamente
La massima portata di picco si ottiene considerando il tempo di picco
come funzione della durata tp nell’equazione:
Precipitazione
t := t ⇤
tp
116
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
144. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA- un po’ più
matematicamente
La massima portata di picco si ottiene considerando il tempo di picco
come funzione della durata tp nell’equazione:
Precipitazione
Variazione della precipitazione con la durata
t := t ⇤
tp
116
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
145. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA- un po’ più
matematicamente
La massima portata di picco si ottiene considerando il tempo di picco
come funzione della durata tp nell’equazione:
Area del bacino
Precipitazione
Variazione della precipitazione con la durata
t := t ⇤
tp
116
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
146. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA- un po’ più
matematicamente
La massima portata di picco si ottiene considerando il tempo di picco
come funzione della durata tp nell’equazione:
Area del bacino
S-Hydrograph al tempo t*
Precipitazione
Variazione della precipitazione con la durata
t := t ⇤
tp
116
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
147. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA- un po’ più
matematicamente
La massima portata di picco si ottiene considerando il tempo di picco
come funzione della durata tp nell’equazione:
Area del bacino
S-Hydrograph al tempo t*
Precipitazione
Variazione della precipitazione con la durata
Ritardo del tempo di picco
t := t ⇤
tp
116
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
148. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA- un po’ più
matematicamente
Se:
Allora:
E t* si ottiene da:
117
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
149. PeakFlow
LA PORTATA MASSIMA
Si può dimostrare che, sotto ipotesi di celerità costante dell’onda di piena,
l’area contribuente al picco di piena
non dipende dalla celerità nei canali!
(nel caso cinematico)
118
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12
153. Credits and License
Questa presentazione è stata scritta da:
• Riccardo Rigon (Università di Trento)
La citazione corretta è: Rigon, The modern theory of IUH Real Books of Hydrology,
Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale, Università di Trento, 2012.
p-peakflowTheory è rilasciato con licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike
3.0 Unported License. Tale licenza si può trovare al sito http://creativecommons.org/
licenses/by-sa/3.0/deed.it
122
Riccardo Rigon
Thursday, February 9, 12