Come interagire con le imprese per ottenere fondi o partnership? In attesa della riforma del terzo settore qualche utile consiglio di comunicazione e fundraising per le organizzazioni non profit per orientarsi nel mondo delle imprese.
Comunicare tra profit e non profit | Volontariato e Imprese | Corso CSV Napoli
1. 1CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
VOLONTARIATO E IMPRESA
COMUNICARE
TRA PROFIT E NON PROFIT:
LE SOLUZIONI
SEMINARIOCSVNAPOLI | 19-20MARZO2015 | MARINARIPOLI
3. 3CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1. Presentarcicomepartnerattivieaffidabilidacoinvolgereesupportare
2. Parlarelaloro“lingua”
3. Darequalcosaincambio
3 CONSIGLI PER COMINCIARE...
4. 4CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1. Partiamo da noi: Comunicare in modo efficace
2. Chi sono loro: Capire come pensano le imprese e cosa vogliono
3. Come realizzare progetti con le imprese: Corporate Fundrasing
4. Come interagire con le imprese
5. Documento Buona Causa, Business Plan, Piano Comunicazione
6. Esercitazioni e simulazioni
TABELLA DI MARCIA
5. 5CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COMUNICARE
IN MODO EFFICACE
...ALCUNI CONSIGLI DA SEGUIRE
6. 6CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Esisteavoltelafalsacredenzache“comunicare”rappresentiqualcosadi
intangibile,astrattoequindiqualcosadiminorvalorerispettoal“fare”,
rispettoalleattivitàconcretechesipossonosvolgereperilbenecomune.
• Nonècosìperchénonc’èunacontrapposizioneesclusivatrail“dire”eil
“fare”...ognidireèancheunfare[Austin].
• L’etimolatinodellaparola«comunicazione»è«communicatio»,ovvero
mettereincomune,renderepartecipel’altro.Quindioltreacosa
comunicareèimportantecomelocomunichiamo,èimportanteriuscireafar
comprendereilnostromessaggio,raggiungereilnostro obiettivo e per farlo
è necessario entrare in relazione con l’altro.
L’IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE
7. 7CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Perchéraggiungendogliobiettivi«immateriali»,gli«obiettividicomunicazione»
possiamoraggiungere:inostriobiettivi«materiali»:
• Presentareservizieiniziative
• Raccoglierefondi
• CrearePartnership
masoprattuttoquelli«filantropici»:
• Curare,proteggere,valorizzareilbenecomune.
PERCHÉ COMUNICARE?
8. 8CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COMUNICAZIONE INTERNA
• condividere la missione con tutti i membri dell’organizzazione
• valorizzareillavorodeivolontari
COMUNICAZIONEESTERNA
• creare relazioni durature
• ottenere maggiore visibilità
• sensibilizzare e fidelizzare
• rendere partecipe l’opinione pubblica
• creare consenso intorno alla causa dell’organizzazione
• creare e consolidare una buona reputazione
OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE
9. 9CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
ÈGIUSTO
• Pianificare(pianocomunicazione,analisistrategica)
• Sceglierequalicontenuticomunicare
• Scegliereilmixmediamiglioreperraggiungereilfineprefissato
Comunicarecostantementeconidonatoriconcontenutioideeoriginali
ÈSBAGLIATO
• Pensarechesiagiustocomunicaretutto!Sifinisceconilcomunicaretroppo!
• Incoerenzatraicontenutipresenisuidiversimedia
• Nonutilizzareicontattichesiraccolgononeltempo
COME RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI
10. 10CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1. Consapevolezza
2. Condivisione
3. Cuore e Ragione
4. Fattore Tempo
5. Viralità
10 CONSIGLI DA SEGUIRE
PER COMUNICARE E RACCOGLIERE FONDI
6. Sapersi presentare
7. Farsi vedere
8. Saper chiedere
9. Farsi ricordare
10. Saper ringraziare
15. 15CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
A Settembre 2014
AGIRE - Agenzia Italiana per la Risposta
alle Emergenze - approfittando
della popolarità dell’hashtag
#primogiornodiscuola, ha lanciato un
appello sui social network spiegando
che “è il #primogiornodiscuola … ma
non per tutti!“ AGIRE fa rifermento alla
crisi umanitaria in Medioriente.
4. FATTORE TEMPO (Tempestività)
16. 16CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Sfrutta il web, i social media
e soprattutto la rete relazionale
dei tuoi donatori.
Il donatore può diventare un
testimonial e se sensibilizzato
diventerà egli stesso
promotore della tua causa.
Così moltiplicherai i tuoi sforzi e
incrementerai i risultati.
Un esempio è l’Ice Bucket Challenge.
5. VIRALITÀ
18. 18CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Scegli una call-to-action semplice da seguire.
• Scegli il momento giusto.
• Aggiungi una sanzione per chi non partecipa.
• Coinvolgi testimonial celebri.
• Sfrutta la visibilità ottenuta.
• Non perdere di vista il risultato.
5. VIRALITÀ (regole)
[ IDEA PARTNERSHIP ] Perchè non coinvolgere un’azienda di
comunicazione/agenzia web per elaborare un’azione virale?
19. 19CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Fonte: Picilli R., Raise The Wind
6. SAPERSI PRESENTARE
20. 20CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Fonte: Picilli R., Raise The Wind
7. FARSI VEDERE
21. 21CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Fonte: Picilli R., Raise The Wind
8. SAPER CHIEDERE
22. 22CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
9. FARSI RICORDARE
L’ Inghilterra ricorda le sue vittime di guerra con il “Remembrance Day”
25. 25CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Sono organizzazioni di persone e di beni che hanno per finalità
la produzione e/o lo scambio di beni o servizi.
• Hanno uno scopo economico - profit - ossia conseguire un reddito,
un divario positivo fra il ricavo ottenuto dai beni o servizi venduti e il costo
delle risorse impiegate nella produzione. E’ il premio per il rischio d’impresa
• L’impresa è un sistema dinamico che opera in stretto collegamento con
sistemi più ampi: il mercato e l’ambiente. Concorre quindi alla ricerca di
vantaggi competitivi in un ambiente caratterizzato da vincoli ed opportunità.
COSA SONO LE IMPRESE?
26. 26CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
ISTITUZIONI
FINANZIARIE
IMPRESA
GRUPPI
POLITICI
SINDACATI
ASSOCIAZIONI
DICATEGORIA
SOCIETÀ
CIVILE
COMUNITÀ
LOCALE
GRUPPI DI
OPINIONE
GOVERNO
CENTRALE E
LOCALE
ASSOCIAZIONI
CONSUMATORI
MEDIA
CONCORRENTI CLIENTI
FORNITORI PROPIETARI
DIPENDENTI
Stakeholder primari
influenza diretta
nel breve periodo
Stakeholder secondari
incidono sul clima sociale
e sulle relazioni
aziendali nel
lungo
periodo
GLI INTERLOCUTORI DELLE IMPRESE
27. 27CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COSA E COME PENSANO GLI IMPRENDITORI?
POTERE
PRESTIGIO
PROFITTO
economiche VALORI ECONOMICI
etiche
Finalità
Tempo
VALORI ETICI
breve lungo
29. 29CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Una buona reputazione consente di:
• instaurare relazioni durature e profittevoli con i clienti, che di conseguenza
dimostreranno maggior propensione all’acquisto;
• impressionare positivamente tutti gli stakeholder (produttori, fornitori,
media, comunità locali e istituzioni), ottenendo un vantaggio competitivo;
• innalzare il posizionamento presso i target di riferimento nella logica di
aumentare l’interesse degli influencer, modificando positivamente la
percezione nell’audience.
LA REPUTAZIONE D’IMPRESA
30. 30CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• La reputazione è un indicatore di legittimità sociale che genera
un vantaggio competitivo e un potenziale di attrazione
di nuovi consumatori e fidelizzazione di quelli esistenti
• È un prodotto comunicativo derivante dalla interazione tra
comunicazione esterna, comportamenti di fatto e
significati espressi dalle reti relazionali dell’impresa.
• Ci vogliono 20 anni per costruire una buona reputazione,
bastano 5 minuti per rovinarla. [Warren Buffet]
LA REPUTAZIONE D’IMPRESA
31. 31CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
LE IMPRESE
HANNO L’OBIETTIVO
DI CREARE VALORE
NON SOLO ECONOMICO
MA ANCHE SOCIALE.
32. 32CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Il fenomeno della Corporate Social Responsability (CSR) o Responsabilità
Sociale d’Impresa (RSI) ha cominciato a diffondersi in Europa negli anni ‘80.
• Dal 2000 la CSR è anche un tema dell’Agenda UE (Consiglio UE - Lisbona)
intesa come uno degli strumenti strategici per realizzare in Europa una
società più competitiva e socialmente coesa.
• Nel 2001 e poi nel 2011 la Commisione Europea definisce la responsabilità
delle imprese considerando il loro impatto (sociale, etico, ambientale) sulla
società.
CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY
33. 33CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Un’impresa è socialmente responsabile ogniqualvolta si dota di approcci
e strumenti per integrare nella propria gestione gli aspetti relativi a
tematiche ambientali, di etica, del rispetto dei diritti umani e dei diritti dei
consumatori, con il duplice obiettivo di massimizzare la creazione di valore
condiviso con gli stakeholders e di prevenire o mitigare gli impatti negativi
della propria attività.
• Ciò si traduce nell’adozione di una politica aziendale che sappia conciliare
gli obiettivi economici con quelli sociali, etici e ambientali del territorio di
riferimento, in un’ottica di sostenibilità futura.
CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY
34. 34CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
GLI OBIETTIVI DELLE IMPRESE ‘RESPONSABILI’
SVILUPPO
ECONOMICO
Principio Triple
Bottom Line
PERFORMANCE
AMBIENTALE
INCLUSIONE
SOCIALE
35. 35CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Dimensione interna
• Gestione delle risorse umane
• Salute e sicurezza del lavoro
• Informazione e coinvolgimento degli stakeholder primari
Dimensione esterna
• Realizzazione di partnership con la comunità
• Campagne di marketing sociale
• Iniziative di finanza socialmente responsabile
• Innovazione di prodotto o servizio in ottica sociale o ambientale
LE AZIONI DELLE IMPRESE ‘RESPONSABILI‘
37. 37CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• L’aumento della “concorrenza” tra le organizzazioni non profit e di
volontariato, la costante diminuzione dei fondi e delle risorse pubbliche
destinate al terzo settore spingono ad avere un approccio sempre più
professionale nel rapporto con le imprese che dal canto loro possono
essere interessate a migliorare la propria reputazione grazie alla
partecipazione a progetti sociali.
• Con la crisi in atto anche le imprese “chiudono i rubinetti“? Ciò significa
che le erogazioni liberali sono più difficili da ottenere ma si apre la strada
a progetti più complessi di partnership, dove è importante la cura
dell’aspetto relazionale sopra ogni cosa.
...UN TERRENO FERTILE PER IL NON PROFIT
38. 38CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
CORPORATE FUNDRASING
... ALLA RICERCA DI UNA PARTNERSHIP
39. 39CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
QUALI INTERLOCUTORI SCEGLIERE
• Imprese (locali, nazionali, multinazionali)
• Fondazioni di impresa
• Associazioni di categoria
• Studi professionali
• Liberi professionisti
40. 40CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COME SELEZIONARE
Le imprese vengono individuate attraverso tre parametri
• Collegamenti
• Etica
• Interesse
• Capacità
41. 41CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Collegamenti
I collegamenti possono essere: Affettivi, Geografici, Settoriali.
• imprese con dirigenti e amministratori, membri dell’organizzazione
• imprese che hanno già sostenuto l’organizzazione
• imprese con le quali sono in atto rapporti tra i rispettivi consigli di
amministrazione o gli organi direttivi
• imprese in cui lavorano membri dell’organizzazione
• imprese attive sul territorio vicino alle sedi dell’organizzazione
42. 42CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Etica
Valutare “l’eticità” dell’azienda rispetto ai comportamenti verso:
• i dipendenti,
• l’ambiente,
• le condizioni di lavoro,
• la qualità dei prodotti.
Se avete relazioni con le aziende dotatevi di un Codice Etico.
43. 43CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Interesse
L’interesse dell’impresa nei confronti dell’organizzazione, dei suoi progetti,
dell’evento è essenziale:
• per la mission
• per il piano di comunicazione
• per l’impatto territoriale
44. 44CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Capacità
Individuare le imprese che hanno la capacità di erogare una donazione
adeguata al progetto immaginato.
• Analisi dei bilanci economici
• Analisi dei siti internet
• Analisi dei bilanci sociali
• Media
45. 45CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
TARGET
• imprese che producono beni e servizi usati dalla ONP o collaterali alla sua
mission e al progetto proposto
• imprese con le quali la ONP ha in comune un certo target
• imprese che vogliono aumentare il proprio livello di conoscenza/
apprezzamento presso il target di riferimento dell’ONP
• imprese desiderose di promuoversi, di creare un’immagine (reputazione)
migliore, di elevare la notorietà dei brand nelle comunità in cui operano
• imprese intenzionate a introdurre o promuovere nuovi prodotti o servizi
• imprese che festeggiano anniversari (es. anniversario di fondazione)
• imprese attive nella stessa nicchia di mercato
46. 46CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
FONTI DI RICERCA
• mappa relazionale dei membri dell’organizzazione
• testate di settore, economiche e generiche
• bilanci sociali
• elenchi presso associazioni di categoria, camera di commercio
• siti internet
• attraverso brainstorming
... occorre sviluppare una forte curiosità
47. 47CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COSA CHIEDERE ALL’AZIENDA?
• Per identificare strategie mirate è importante pensare alle aziende
considerandone i 3 elementi chiave:
1. persone (ogni uomo d’azienda, a qualsiasi livello, è una persona
chiamata a svolgere un compito professionale per cui viene remunerato,
con l’obiettivo di promuovere gli interessi dell’impresa);
2. budget (Il budget è lo strumento della programmazione aziendale:
evidenzia gli obiettivi economico-finanziari da realizzare in un intervallo
breve (un anno) e li traduce in programmi operativi dettagliati)
3. risorse (magazzini, uffici, fotocopiatrici, computer, prodotti, trasporti, ...).
48. 48CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
COSA CHIEDERE ALL’AZIENDA?
• Finanziamento di un progetto
• Donazione
• Sponsorizzazione
• Formazione
• Consulenza
• Logistica
• Prodotti
• Materie prime
• Servizi
• Pubblici di riferimento
• PR
• Comunicazione
• Pubblicità Personale
• Altro...
49. 49CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
QUALI APPROCCI UTILIZZARE?
APPROCCIO
STAKEHOLDER
APPROCCIO
COMMERCIALE
PARTNERSHIP
APPROCCIO
FILANTROPICO
50. 50CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
APPROCCIO FILANTROPICO
Perchè le imprese fanno donazioni filantropiche?
• PerResponsabilitàSocialed’Impresa:perdarequalcosaincambioallasocietà
• Per tradizione aziendale
• Per motivazioni personali e/o sensibilità alla causa
• Per agevolazioni fiscali
Perchè è stato chiesto loro!!!
51. 51CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
APPROCCIO FILANTROPICO
• Donazioni in denaro: Donazioni finalizzate agli scopi istituzionali della
ONP o al sostegno e promozione di un progetto/campagna specifici.
• Donazioni in natura: Cessione gratuita di beni o servizi prodotti dall’impresa
(si pensi al caso di un’azienda tessile che regala l’abbigliamento) oppure di
beni strumentali non più utilizzati (computer o automezzi).
• Campagne di Natale: Biglietti augurali, Calendari /gadget natalizi, Lettere
augurali (destinazione del budget aziendale dedicato alla regalistica)
56. 56CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
APPROCCIO COMMERCIALE
Cos’è la Sponsorizzazione?
• Lasponsorizzazionecommercialedescriveunrapportocommercialedi
mutuobeneficiotradueopiùsoggettiedèregolatodaunaccordoformale
traleparti (AttenzioneènecessarialaP.IVA)
• L’azienda chiede ad un’ONP di poter associare il proprio marchio con
quello dell’organizzazione, riconoscendo a quest’ultima un compenso per
la prestazione. (Scambiodinaturacontrattuale)
• Le ONLUS possono perdere la loro qualifica se operano con il contratto
di sponsorizzazione.
NONPERLEODV
57. 57CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Cause Related Marketing (CRM)
Cos’è il Cause Related Marketing (CRM)?
• IlCRMèl’attivitàconlaqualeun’aziendaconun’immagine,unprodottoo
serviziodavendere,costruisceunarelazioneounapartnershipconunaopiù
causeperilraggiungimentodiunBENEFICIOCOMUNE.
• Al centro delle operazioni di CRM si trova sempre il protagonista
del processo di acquisto “IL CLIENTE” che, anche se attratto
dall’abbinamento del prodotto con la causa e dalla positività del
“pacchetto” proposto, rimane comunque consumatore e diviene
donatore solo indirettamente.
!
58. 58CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Cause Related Marketing (CRM)
• Pubblicitàsocialmenteorientata:L’impresalegalapropriaimmagineauna
causasocialeoalnomediun’ONPoperandoun’attivitàdisensibilizzazione
conunmessaggiopubblicitariodifortevalenzasocialeel’ausiliodiunoopiù
massmedia(TV,radio,giornali,Internet,social,ecc.),alfinediconnotarsi
comesocialmenteresponsabile.
• Promozioni al consumatore: L’impresa mira a orientare le preferenze
della clientela comunicando che al momento dell’acquisto del prodotto
o dell’utilizzo del servizio, una certa somma di denaro (spesso una
percentuale del prezzo di vendita) verrà destinata al sostegno di un’ONP o
di specifi ci progetti.
!
59. 59CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
- Cause Related Marketing (CRM)
• Programmidiraccoltapuntisociale:Spessoadottatedalleimpresedella
GrandeDistribuzione,sonocampagne“programmafedeltà”nellequali,
alsuperamentodapartedelclientedellesogliedipuntipreviste,l’azienda
effettuaunadonazioneasostegnodiunaopiùcausesociali.
• Facilitazione delle donazioni al pubblico: L’impresa mette a disposizione
del pubblico strumenti funzionali a piccole donazioni a favore di ONP
(salvadanaio nel punto vendita, proposta libera dell’aumento del prezzo di
vendita con destinazione del differenziale a cause sociali, ecc.).
• Licenza:L’ONPconcedel’usodelpropriologoperlacommercializzazionedi
unprodottoincambiodiuncorrispettivoeconomico.
!
60. 60CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
I CONFINI DELLA DONAZIONE!
Leorganizzazionidivolontariatopossonofinanziarsisoloconleentratepreviste
dallanormativanazionale:
a)contributidegliaderenti;
b)contributidiprivati;
c)contributidelloStato,dientiodiistituzionipubblichefinalizzati
esclusivamentealsostegnodispecificheedocumentateattivitàoprogetti;
d)contributidiorganismiinternazionali;
e)donazionielascititestamentari;
f)rimborsiderivantidaconvenzioni;
g)entratederivantidaattivitàcommercialieproduttivemarginali.
NOSPONSORIZZAZIONI
66. 66CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
CORPORATE FUNDRASING
... COME INTERAGIRE CON LE IMPRESE
67. 67CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1. ANALISIDELL’INTERLOCUTORE
1. PIANIFICAZIONEDELLAPROPOSTA
2. MAILING(primocontatto)
3. RECALL(secondocontatto)
4. FACETOFACE(contattofinale)
5. FIDELIZZAZIONE
COME AVVICINARSI AD UN’AZIENDA
68. 68CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1.ANALISI DELL’INTERLOCUTORE
1-ANALISI
Raccogliere qualche dato sull’azienda:
• analizzare il sito web
• analizzare il bilancio sociale o il
rapporto annuale
• raccogliere le newsletter delle
associazioni di categoria
• attenzione ai media
2-TELEFONATA
• Chiedi se hanno una politica di
intervento nel sociale e se te la
possono inviare
• Chiedi il nome e la carica precisa
della persona responsabile delle
partnership con le ONP
• Chiedi qual è il periodo migliore
dell’anno
69. 69CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
2-IL FORMATO
Scegliere il formato più corretto
rispetto all’iniziativa da promuovere
presso l’azienda selezionata:
• lettera + allegati cartecaei
• lettera + CD
• Presentazione su slide
• Linkavideodiiniziativeprecedenti.
2.PIANIFICAZIONE DELLA PROPOSTA
1-LA PROPOSTA
Preparareidocumentidipresentazione
delprogettochedescrivonoinmodo
chiaroecoinvolgentelecaratteristiche
dell’iniziativaechiarisconoibenefit
reciproci,nonchèl’efforteconomico.
• La proposta (breve e sintetica)
• Il Documento Buona Causa
• Il Business Plan
70. 70CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1-LA LETTERA
• Scegliere il destinatario corretto per l’invio della email
• Scegliere l’interlocutore corretto per l’intestazione della lettera
• Deve catturare l’attenzione
• Deve essere una sintesi della proposta, deve riprendere gli elementi
chiave e i benefici per la potenziale azienda partner
3.MAILING
71. 71CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1-LA TELEFONATA
• Scegliere l’interlocutore corretto e lavorare sulla relazione
• Cercare di parlare con chi può decidere (direzione marketing, relazioni
esterne, AD, titolare)
RISCHI
• Filtro della segreteria
• Perdere il contatto all’interno dell’azienda
4. RECALL
72. 72CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1-L’INCONTRO
È fondamentale:
• conoscersi bene: mission e valori
• analisi punti di forza e di debolezza
• conoscere perfettamente il proprio progetto: la buona causa
• conoscere la situazione economica e il budget del progetto
Prevenire ogni possibile domanda
Occorre dimostrare l’affidabilità della propria organizzazione
5. FACE TO FACE
73. 73CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
DA EVITARE
• Un approccio emotivo
• Un approccio “spannometrico”
• Un approccio basato sulla copertura totale delle spese
• Un approccio “lagnone”
PERCHÈ
• Caduta dell’immagine
• Dequalifica del progetto e della mission
• Richiesta economica non adeguata alle reali potenzialità dell’azienda
5. FACE TO FACE
74. 74CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
1-RINGRAZIARE
• Lettera di ringraziamento
• Telefonata di ringraziamento
• Video di ringraziamento
• Manufatto di ringraziamento
6. FIDELIZZAZIONE
2-RENDICONTARE
• Relazione Annuale
• Bilancio Sociale
• Resoconto singola iniziativa
3-MANTENERE RELAZIONE
• Invito agli eventi
• Invio della newsletter
• Auguri di Natale (speciali)
76. 76CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Si parte presentando l’organizzazione titolare del progetto con il Documen-
to Buona Causa (DBC) riassume e raccoglie una serie di informazioni utili
per permettere all’organizzazione non profit di rappresentare sé stessa di
fronte ai propri pubblici di riferimento.
• La Buona Causa deve essere Fattibile, Distintiva, Semplice, chiara, concisa,
Motivante.
• Il documento può contenere immagini, grafici, infografiche,
è più efficace se racconta una storia (storytelling)
DOCUMENTO BUONA CAUSA
77. 77CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Mission e Valori
• Storia dell’organizzazione
• Obiettivi strategici: Dove stiamo andando? Chi intendiamo aiutare?
• Obiettivi operativi: Come intendiamo raggiungere gli obiettivi strategici?
• Sostenitori dell’organizzazione negli anni
• Programmi, servizi e strutture
• Organigramma
• Stakeholders
• Dati economici dell’organizzazione
DOCUMENTO BUONA CAUSA
79. 79CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
La seconda parte della presentazione è dedicata al progetto e si configura
come un Business Plan. E’ l’analisi di marketing e di comunicazione del
progetto, ne evidenzia le caratteristiche distintive, i plus, i motivi che
dovrebbero convincere i potenziali imprenditori a condividere il progetto.
1. Presentazione del Progetto
2. Piano marketing e di comunicazione
3. Piano organizzativo
4. Piano economico
5. Timing e Controllo
IL PROGETTO
80. 80CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Descrivere il problema o l’esigenza “nuova” che si è posta (Scenario)
• Comeintendiamorispondereaquestaesigenza(Obiettivi;Target;Strategie)
• Specificare se ci sono altri soggetti coinvolti nel progetto, in che ruolo
• I punti di distintività rispetto ad iniziative analoghe sul territorio
• Analisi SWOT - Punti di forza, Punti di debolezza, Minacce, Opportunità
• Modalità di promozione e comunicazione del progetto
• Definizione delle azioni, dei materiali utili, delle persone da coinvolgere
• Pianifi cazione temporale per lo sviluppo del progetto
• Quanto costa tutto questo?
IL PROGETTO
81. 81CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Quali meccanismi di fundrasing intendiamo attivare?
Descrivere le modalità per partecipare alla realizzazione del progetto.
• Erogazioni liberali
• Partnership
• Sponsorizzazioni
IL PROGETTO
82. 82CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• La credibilità dell’organizzazione.
• La fattibilità del progetto.
• L’opportunità che il progetto rappresenta per l’impresa.
• Il ritorno sociale e/o economico per l’azienda.
• Lanecessitàdellapartecipazionedell’impresa
IL PIANO DEVE EVIDENZIARE...
83. 83CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
• Semplicità, chiarezza e incisività
• Passione ed entusiamo
• Numeri
• Foto, immagini, infografiche
GLI INGREDIENTI FONDAMENTALI:
84. 84CSV NAPOLI, 19-20 MARZO 2015
Questa presentazione è disponibile su:
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Per info e chiarimenti scrivetemi:
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE!