2. Premessa
Concorrenza diretta: all’interno di una stessa
tipologia di business (quindi tra aziende simili in
termini di approccio al mercato)
Concorrenza indiretta: tra modelli di business
diversi e tra fornitori o clienti all’interno di una
stessa filiera.
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3. I diversi modelli di business
Business - la combinazione tra:
i segmenti di clientela
le funzioni d’uso
le tecnologie
Gestione possibilmente sinergica di una pluralità di
SBU – strategic business units
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4. I segmenti di clientela
Il soggetto che di fatto “finanzia” la produzione e
l’erogazione del servizio:
il pubblico (telespettatori)
gli investitori pubblicitari
lo Stato
le altre aziende o organizzazioni pubbliche che
acquistano servizi televisivi in forme diverse dalla
pubblicità
CRITERIO DELLA PREVALENZA
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5. Criterio della prevalenza
Televisione ad accesso gratuito (free to air, free to view)
- Impresa televisiva commerciale
- Impresa televisiva di servizio pubblico
Televisione a pagamento (abbonamento, pacchetto, pay
per view)
Televisione di servizio
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6. La funzione d’uso e la tecnologia
Funzione d’uso Tecnologia
Intrattenimento Personal video recorder
Spettacolo On demand
News Desk tv, on the move tv
Educazione
E-commerce
Comunicazione interna
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8. (1) Terminale - televisore
Il primo anello è il televisore, ossia il terminale
(sempre più evoluto) che consente la visione dei
programmi.
Internet
Protagonismo produttori di hardware
Consolle per videogiochi
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9. (2) Piattaforma di fruizione - decoder
Un dispositivo hardware e
software che può essere
situato all’interno del
televisore, come nella tv
analogica e oggi (nei modelli
più recenti) nel digitale
terrestre, o esterno (decoder
o set-top box). Due tipologie
Proprietaria (Sky, Fastweb) –
LCN logical channel
numbering, EPG electronic
program guide
Aperta (smart card)
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10. (3) Sistema di erogazione - rete
La rete utilizzata dagli operatori televisivi per la
diffusione (con tecnologia analogica o digitale)
dei canali/servizi.
Satellitare
Terrestre
Connessione ADSL
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11. (4) Aggregatore canali - bouquet
Svolge il ruolo cruciale nella definizione del
servizio televisivo offerto all’utente finale.
Operatore della tv a pagamento
Consorzio di operatori televisivi
Internet
Negozi digitali
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12. (5) Aggregatore contenuti - palinsesto
Rappresentata da chi assembla i palinsesti, ossia
i singoli elementi di un servizio televisivo. Due
forme:
Forma tradizionale
Forma innovativa on demand
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13. (6) Produzione - programma
Non è
necessariamente
realizzata
dall’impresa
televisiva, ma da
essa viene inserita
nel proprio
palinsesto.
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14. (7) Ideazione - format
L’elemento logico iniziale
della catena del valore.
Ottica cross-mediale
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16. La concorrenza tra diversi modelli di
business e i suoi effetti sul mercato
Audience
Pubblicità
Contenuti
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17. La concorrenza tra diversi modelli di
business e i suoi effetti sul mercato
Focus sui
contenuti
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18. Competizione e collaborazione
all’interno della catena
Tra aziende che condividono, su livelli diversi, la
presenza all’interno di una stessa filiera si
possono determinare rapporti mutevoli, che
possono di volta in volta caratterizzarsi in forma
di cooperazione o di competizione
Co-opetition
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19. Conclusioni
Tre principali strategie realizzabili grazie a una crescita interna,
esterna (fusioni e acquisizioni) o a partnership, perseguibili
anche attraverso un’espansione sui mercati internazionali:
1. Diversificazione
2. Espansione del perimetro d’offerta in continuità con i modelli di
business praticati
3. Maggiore integrazione con altri anelli della catena del valore
Hanno un maggiore vantaggio competitivo quelle aziende che
vantano almeno uno dei seguenti asset:
1. Titolarità di diritti per contenuti di grande qualità
2. Un brand forte
3. La presenza fisica nelle case dei telespettatori
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Editor's Notes
i segmenti di clientela, che nel settore televisivo sono gli individui, le famiglie, le aziende e lo Stato Funzioni d’uso, la motivazione che induce a fruire del servizio: entertainment, informazione le tecnologie (analogica, digitale terrestre, satellitare, iptv ecc.) con cui l’azienda ha costruito la propria offerta.
il pubblico (telespettatori), cioè i fruitori finali del prodotto televisivo attraverso la modalità dell’abbonamento o della pay-per-view; gli investitori pubblicitari, ossia le aziende che acquistano spazi e visibilità all’interno dell’offerta televisiva; lo Stato, che attraverso il canone (tassa che deve essere pagata dai cittadini in possesso di un apparecchio atto alla ricezione televisiva) o altre modalità di finanziamento sostiene l’azienda per garantirne le finalità sociali; le altre aziende o organizzazioni pubbliche che acquistano servizi televisivi in forme diverse dalla pubblicità (es. piattaforma di trasmissione, produzione di contenuti ecc.).
free-to-air : ossia trasmessa in forma non criptata e quindi disponibile per chiunque abbia uno strumento di ricezione adeguato; • free-to-view : in questo caso, il segnale emesso è criptato e l’accesso a quel canale, pur essendo formalmente gratuito, è vincolato da alcune condizioni. È il caso, per esempio, dei canali offerti gratis a chi è già titolare di un abbonamento a un pacchetto (es. mtv per chi è abbonato a Sky); o il caso di canali ad accesso gratuito trasmessi in forma criptata e per la ricezione dei quali l’utente deve acquistare un’apposita carta da inserire nel decoder sostenendo, una tantum , un costo limitato. dall’ impresa televisiva commerciale , che vive esclusivamente o prevalentemente degli introiti pubblicitari. I suoi clienti di riferimento sono le aziende inserzioniste. Nel modello di business commerciale il telespettatore viene implicitamente considerato come “prodotto” da vendere: le entrate dell’azienda sono dunque direttamente commisurate alla quantità e alla qualità (caratteristiche socio-demografiche, potere d’acquisto, stili di consumo ecc.) dell’audience raggiunta dai programmi, moltiplicata per il relativo “costo contatto”. l ’impresa televisiva di servizio pubblico , quella cioè finanziata esclusivamente o prevalentemente dallo Stato. In questo modello di business l’offerta televisiva deve comprendere (almeno in parte) ciò che il cliente-collettività considera servizio di pubblica utilità. Questa esigenza condiziona in qualche modo la scelta dei programmi, la qualità dei contenuti, la completezza dell’informazione, l’accessibilità del servizio anche da parte di minoranze. Televisione di servizio . È il business delle aziende che si limitano a fornire a terzi (siano essi pay o free ) servizi televisivi su una piattaforma tecnologica e trasmissiva. Tale modello di business ha come clienti di riferimento le aziende o le organizzazioni pubbliche interessate a veicolare propri contenuti verso un pubblico più o meno ampio di stakeholder (clienti, dipendenti, intermediari ecc.).