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NARRATIVA
              COME SASSO NELLA CORRENTE di Mauro Corona
              In una stanza immersa nella penombra un donna, giunta all'autunno della vita, si
              muove lentamente appoggiandosi a un bastone. Intorno a lei sculture di ogni
              tipo. La donna le sfiora e insegue il ricordo di un uomo. Un uomo schivo,
              selvatico, che però ha saputo rendere eterno nel legno il sentimento che li ha
              uniti. Ogni statua evoca un episodio della vita avventurosa che quell'uomo ha
              vissuto e amava condividere con lei, le difficoltà di un'infanzia di povertà e
              abbandoni, in cui la più grande gioia era stare con i fratelli e i nonni attorno al
fuoco, la sera, imparando a intagliare legno, o sentire la vibrante intensità della natura durante
una battuta di caccia. Ogni angolo arrotondato delle sculture fa affiorare in maniera
dirompente l'orgoglio e la rabbia di quel giovane che, crescendo, aveva voglia di farcela da
solo, cancellando le ombre del passato che lo tormentavano. Ma quei profili, quelle figure che
ancora profumano di bosco, raccontano anche che l'amore può trovare pieno compimento
solamente nella trasfigurazione, nel sogno, perché l'unica via per non rovinare quel sentimento
vero e cristallino è allontanarlo dalle mani dell'uomo che, nella sua intrinseca incapacità di
essere felice, finirebbe inevitabilmente per sprecarlo. Dai boschi che Mauro Corona ci ha
insegnato ad ascoltare e ad amare si leva in questo romanzo una voce nuova, per molti versi
inaspettata, a tratti dolente ma non perciò men energica.

             ABBRACCIO MORTALE di Cate Tiernan
             Nastasya è una ragazza un po' troppo dark. Labbra un po' troppo viola e capelli
             un po' troppo neri come i suoi neri pensieri. Nastasya è un po' troppo vecchia e un
             po' troppo giovane. È nata nel 1551. Pochi conoscono il suo segreto, pochi sanno
             che è immortale tranne quelli come lei. Reyn, per esempio. Più bello dell'oscurità
             che la ragazza avverte dentro di sé, più attraente del male che le loro famiglie si
             sono inflitte in un antico tempo senza tempo, nella fredda e inospitale Islanda,
             quando il Carnefice d'Inverno seminava morte e distruzione. Ma oggi Nastasya
conosce River, la saggia immortale, ed entra nella sua speciale comunità, dove s'insegna che a
volte l'ombra è la nostra unica luce. E a volte l'amore aspetta. A volte no.

              SULLE ALI DI UN ANGELO di Becca Fitzpatrick
              Nutrita dall'odio e dal disprezzo, la guerra fra Nephilim e angeli caduti rischia di
              travolgere gli essere umani. E anche se le incomprensioni fra Nora e Patch sono
              finite, per i due giovani amanti le prove diventano sempre più difficili. Il
              momento che a lungo hanno cercato di rimandare, quello in cui è necessario
              affrontare i segreti nascosti nel passato di entrambi, è arrivato. Insieme sono
              chiamati a una sfida apparentemente impossibile: riunire due mondi
              inconciliabili, da secoli in lotta fra loro e disposti a tutto pur di vincere. Nessuna
remora, nessuna pietà. Patch e Nora, che per nascita o per forza combattono nei due
schieramenti opposti, sono costretti a scegliere se cedere al tradimento o dimenticare un
amore che trascende i confini fra cielo e terra. Armati solo della propria fede l'uno nell'altra, la
ragazza e il suo angelo sono chiamati a una battaglia disperata contro ciò che ha il potere di
distruggere tutto quello per cui hanno lottato.

              IL MARCHIO DEL DIAVOLO di Glenn Cooper
              Roma, 1139. Inquieto, un uomo alza gli occhi alla volta celeste. Seguendo le
              indicazioni dei suoi predecessori, è arrivato nella Città Eterna per assistere
              all'eclissi che mostrerà un allineamento astrale unico. All'ora stabilita, la luna a
              poco a poco si dissolve nell'oscurità, rivelando 112 stelle. È il segno che l'uomo
              aspettava: ancora 112 papi, poi, sulle rovine della Chiesa, sorgerà un nuovo
              mondo. Roma, 2000. Incredula, una giovane archeologa fissa il cielo. Poche ore
              prima, il Vaticano le ha ordinato d'interrompere gli scavi nelle catacombe di San
Callisto, mettendo così fine alla sua carriera accademica. E adesso lei giace sull'asfalto, in una

                                                 1
pozza di sangue. Tuttavia, nell'istante in cui l'aggressore le ha conficcato il pugnale nel petto,
Elisabetta ha notato un dettaglio agghiacciante. Un dettaglio impossibile da dimenticare.
Roma, oggi. Sconcertata, una suora studia i simboli astrologici tracciati sul muro. Ma quello
non è il solo enigma custodito dall'antico colombario di San Callisto. Intorno a lei, infatti, ci
sono decine di scheletri caratterizzati da un'anomalia inquietante: la stessa anomalia del
sicario che, anni prima, aveva cercato di ucciderla. Decisa a far luce sul mistero, suor
Elisabetta entra in possesso di un rarissimo esemplare del Dottor Faust di Marlowe e intuisce
che quei versi sono il codice per svelare il cerchio diabolico che lega passato, presente e
futuro. Perché il papa è morto, il conclave è alle porte e la profezia sta per compiersi...

                LA CASA DEGLI AMORI IMPOSSIBILI di Cristina Lopez Barrio
                In un paesino della Castiglia di fine Ottocento, tra il profumo dei boschi e lo
                scorrere lento del fiume, vive Clara Laguna, la ragazza più bella che si sia mai
                vista. Il suo tempo è scandito dal calore del sole e dal ritmo delle stagioni,
                immutabile da sempre. Finché un giorno, in quel villaggio sperduto, arriva l'uomo
                che le sconvolgerà l'esistenza: è un cacciatore andaluso, che cavalca fiero per le
                strade polverose, senza degnare i paesani di uno sguardo. Solo Clara cattura i
                suoi occhi e lo incatena all'amore. Neanche lei può sottrarsi al fascino
dell'elegante forestiero, ma la sua felicità è presto soffocata da una funesta predizione. Fin
dall'inizio della stirpe, le donne della famiglia Laguna sono condannate a sopportare il peso di
una terribile maledizione, e una dopo l'altra soffrono per amore e danno alla luce soltanto
femmine che perpetueranno la crudele eredità. E così è. Dopo che Clara gli rivela di essere
incinta, il giovane cavaliere la abbandona, lasciandole solo la casa rossa che era stata il loro
nido. Accecata dalla rabbia, la ragazza apre la casa a tutti gli uomini che la desiderano, e
quando partorisce una bambina sa che la sventura sarà eterna. Sennonché, dopo generazioni
condannate ad amori tragici, nasce il primo maschio. Sarà la fine della maledizione? Una storia
commovente, dove il realismo magico si tinge di sfumature castigliane da cui sgorgano
immaginazione e poesia.

              LA GRANDE FESTA di Dacia Maraini
              È un linguaggio profondo e complesso quello con cui ci parlano coloro che
              abbiamo amato e non sono più con noi, ineffabile come il paese che abitano. I
              sogni e i ricordi sono il solo passaggio per questo luogo in cui le epoche della vita
              si confondono, "un'isola sospesa sulle acque, dai contorni sfumati e frastagliati".
              Così, attraverso il filtro essenziale della memoria e del sogno, Dacia Maraini ci
              racconta in questo libro intenso e intimo come Bagheria coloro che ha amato, che
              l'hanno amata e che vivono ora solo attraverso i ricordi: "nel giardino dei pensieri
lontani" rievoca e incontra la sorella Yuki, il padre Fosco, Alberto Moravia, Giuseppe Moretti -
l'ultimo compagno scomparso prematuramente per una malattia crudele - l'amico carissimo
Pasolini e un'inedita e fragile Maria Callas. Perché il racconto ha il potere di accogliere e
abbracciare come in una grande festa le persone amate, restituendo al momento della fine,
che oggi sempre più si tende a negare, a nascondere, quel sentimento estremo di bellezza e
consolazione che gli è proprio. Dacia Maraini ci regala una storia sincera e struggente, un
ritratto memorabile di sé che mescola affetti privati e pubblici, felicità e dolore.

              UN’ EREDITA’ DI AVORIO E AMBRA di Edmund de Waal
              Un'elegante vetrina nella casa londinese di Edmund de Waal contiene 264
              sculture giapponesi di avorio, o legno, non più grandi di una scatola di fiammiferi,
              raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante. La vetrina è aperta,
              e i piccoli figli di de Waal possono estrarre i netsuke così si chiamano i minuscoli
              oggetti - e giocarci. Come facevano, ha scoperto l'autore, i piccoli figli di Viktor e
              Emmy von Ephrussi, suoi bisnonni, nel boudoir della madre, in un fastoso palazzo
              viennese della Ringstrasse, un secolo fa. Prima che Hitler entrasse in trionfo a
Vienna e avessero inizio le persecuzioni e i saccheggi nelle case degli ebrei. Ebrei di Odessa
erano appunto gli Ephrussi, commercianti di cereali e poi banchieri ricchi e famosi quanto i
Rothschild, con ville e palazzi sparsi in tutta Europa. Quello di Vienna, dove i netsuke arrivano
nel 1899 da Parigi - dono di nozze ai cugini di Charles Ephrussi, famoso collezionista,
mecenate, storico dell'arte, amico di Renoir, Degas, Proust - conteneva tante e tali opere


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d'arte che i minuscoli oggetti sfuggirono all'attenzione dei razziatori nazisti. Affascinato
dall'eleganza, dalla precisione, dalle straordinarie qualità tattili delle sculture, l'autore decide di
ricostruire la storia dei loro passaggi da una città all'altra, da un palazzo all'altro, da una mano
all'altra. Ricostruisce così anche la storia romanzesca della sua famiglia.

               CORPI ESTRANEI di Cynthia Ozick
               La fine di un breve matrimonio ha congelato la vita di Bea Nightingale,
               lasciandola sola: una donna di mezz'età con il suo lavoro di insegnante in un
               quartiere povero di New York negli anni cinquanta. Ma un invito del fratello è il
               pretesto per lasciare quell'esistenza monotona e volare a Parigi alla ricerca del
               nipote, fuggito da casa. Forse anche per la ritrovata libertà, una volta incontrato
               il ragazzo, Bea decide di non riportarlo indietro, ma anzi di difenderlo dal padre
               troppo protettivo. E tuttavia, la generosità travolgente e vitale della donna avrà
effetti contrastanti: coloro che cerca di aiutare finiranno per restare feriti, e Bea si troverà
sospinta ancora una volta tra le braccia dell'ex marito che credeva di aver lasciato
definitivamente nel passato.

               SONO CONTRARIO ALLE EMOZIONI di Diego De Silva
               Cosa accade quando Vincenzo Malinconico, re dei rimuginatori, si perde
               definitivamente nel rimuginio? Se sei uno che prende sul serio i pensieri, che fa
               continuamente bilanci su quello che fa, anche mentre lo fa, ti basta un niente per
               lanciarti nelle domande più peregrine, quali: le emozioni che proviamo
               nell'ascoltare le canzoni che amiamo sono vere? Proviamo davvero quello che
               sentiamo? Cos'è quel piccolo freddo che ci assale dopo aver visto un film che ci
               ha commosso il cuore e il cervello? E da dove nasce il desiderio improvviso di
prendersi un cane? E perché davanti a una notizia di malasanità ci monta dentro
un'indignazione democratica, anche se l'ultima volta che siamo scesi in piazza è stato per
aggiungere un grattino alla macchina? Nei tentativi di analisi amorose fai-da-te per ricomporre
il senso di una storia finita, nelle recensioni estemporanee di brani, eventi, persone, nella
ricerca vaga di un centro di gravita - anche se non è permanente va bene lo stesso -, le
riflessioni prendono corpo in un libro agile dove la scrittura si palesa al lettore in una delle sue
versioni più artigianali ed efficaci: quella di strumento per capire come la pensiamo sulle cose.

              SORELLA di Rosamund Lupton
              Cinque anni separano Beatrice Hemming, la primogenita, da Tess, sua sorella.
              Cinque anni segnati dalla condivisione di un lutto incancellabile - la morte di Leo,
              il fratellino portato via da una malattia genetica - e da un abisso di forme di vita,
              personalità e aspetto fisico tra le due sorelle. Account director in un'agenzia
              newyorchese, con elegante appartamento nella Grande Mela, Bea è sempre stata
              la sorella matura e importante, la maggiore capace di sgridare la sorellina minore
              capricciosa e irresponsabile e di condurla sulla retta via. Tess, invece, è sempre
stata una bellissima, impulsiva, solare creatura. Una ragazza impaziente di vivere che, in nome
dei suoi sentimenti, non ha esitato un solo istante ad avventurarsi in una relazione clandestina
con uno dei suoi tutor al college d'arte londinese in cui studia, un professore, per giunta, che
ha quindici anni più di lei ed è sposato da tempo. Quando apprende, perciò, dalla madre che
Tess è irrintracciabile al lavoro e a casa da ben quattro giorni, Bea prende il primo volo per
Londra, ma non si angustia più di tanto. Certo, sua sorella è incinta e il tutor, il padre del
nascituro, si è chiuso in un ipocrita "riserbo", tuttavia Bea sa che Tess non è una ragazza cosi
avventata da mettere a repentaglio la sua vita e quella del suo bambino. Qualche giorno dopo
che ha messo piede a Londra, una terribile notizia raggiunge, però, Bea. La polizia la informa
di aver rinvenuto il cadavere di Tess a Hyde Park...

             DA PARIGI ALLA LUNA di Adam Gopnik
             Corrispondente da Parigi per il "New Yorker", in questa sorta di diario
             sentimentale Adam Gopnik ripercorre i cinque anni trascorsi nella ville lumière
             insieme alla moglie Martha e al piccolo Luke. Con gli occhi dell'americano a Parigi,
             esplora e osserva la città fin nei suoi angoli più intimi, cogliendo appieno la
             dicotomia tra la pomposità della cultura ufficiale e "la più splendida civiltà dei

                                                  3
luoghi comuni mai esistita": quell'amalgama unico e irripetibile creato dai café, dai parchi, dai
musei, dall'alta moda, dalla luce sui tetti e dalla ritrosa cortesia degli abitanti. O dalla cucina
intesa come un rito che ha inizio con la spesa mattutina. In pagine pervase dall'ironia e dalla
sottile tensione tra due culture che si guardano con reciproco sospetto e ineffabile attrazione,
Gopnik racconta quanto sia complicato procurarsi un tacchino per il giorno del Ringraziamento
durante uno sciopero generale, o un appartamento in affitto ai tempi di uno scandalo
immobiliare; di come gli addobbi natalizi francesi risultino incomprensibili a un newyorkese, o
di come lo stesso newyorkese finisca per promuovere una rivolta fra i clienti di una brasserie
minacciata dalla globalizzazione. Come in una chiacchierata tra vecchi amici, l'autore di "Una
casa a New York" ci fa riscoprire una città romantica, ingarbugliata, fragile, ma anche
moderna, concreta e, soprattutto, orgogliosamente viva.

               I MIMI di V. S. Naipaul
               Singh, giovane coloniale di origine indiana, lascia alla fine della seconda guerra
               mondiale la nativa Isabella, isola incastonata nello smalto turchese dei Caraibi,
               per andare a studiare a Londra, da cui, al termine dei corsi universitari, ripartirà
               con una moglie bianca e una valigia piena delle schegge dei suoi sogni. Tornato a
               casa, e diventato un imprenditore di successo, Singh decide di entrare in politica
               in un momento cruciale per la sua piccola patria, da poco avviata verso
               l'indipendenza. Ma, mentre è di nuovo a Londra per chiedere sussidi finanziari e
aiuto politico alla ex potenza coloniale, i compagni di partito approfitteranno della sua assenza
per escluderlo dal potere. A Singh, condannato a un duplice fallimento, non resta che fuggire i
miasmi della sua terra, contaminata fin nell'essenza, per ritirarsi in un piccolo albergo alla
periferia della metropoli inglese, dove si dedicherà alla stesura delle sue memorie, riflettendo
sull'ominoso destino cui il cittadino coloniale pare votato. E giungerà all'inquietante quanto
amara conclusione che il coloniale può soltanto rassegnarsi a essere una copia sfocata del
colonizzatore: i mimi del Terzo Mondo sono condannati a perpetuare, in una tragica parodia,
gesti non loro e a patire fino in fondo i tormenti di un morbo immedicabile - quello della
marginalità.

              GRIDA DA MOLTO LONTANO di Ake Edwardson
              Sulle rive di un lago nei dintorni di Goteborg viene scoperto un cadavere. Una
              donna apparentemente priva di una storia e di un passato. I soli indizi a
              disposizione del commissario Winter e della sua squadra sono uno strano segno
              rosso su un albero vicino al luogo del ritrovamento e la certezza che la giovane
              ha avuto un figlio. Le settimane passano e l'angoscia cresce ma, nel cuore
              dell'estate soffocante che si è abbattuta sulla città, nessuno reclama il corpo della
              vittima né giungono denunce di persone scomparse. Nelle ore umide della notte,
con la musica struggente di John Coltrane in sottofondo, Erik Winter inizia una specie di
dialogo intimo e virtuale con la morta che lo costringerà a viaggiare in un passato terribile. E
amore, angoscia e malinconia si mescolano in un cocktail dolceamaro che bagna l'autunno in
cui, finalmente, la matassa dell'intrigo si dipanerà.

              1Q84 di Haruki Murakami
              1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce,
              come unica soluzione per non mancare all'appuntamento che l'aspetta, di uscire
              dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco
              frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione: "Non si lasci ingannare
              dalle apparenze. La realtà è sempre una sola". Negli stessi giorni Tengo, un
              giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d'ispirazione,
              riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il
              romanzo di un'enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un premio
letterario. Ma "La crisalide d'aria" è un romanzo fantastico tanto ricco di immaginazione quanto
sottilmente inquietante: la descrizione della realtà parallela alla nostra e di piccole creature che
si nascondono nel corpo umano come parassiti turbano profondamente Tengo. L'incontro con
l'autrice non farà che aumentare la sua vertigine: chi è veramente Fukada Eriko? Intanto
Aomame (che pure non è certo una ragazza qualsiasi: nella borsetta ha un affilatissimo
rompighiaccio con cui deve uccidere un uomo) osserva perplessa il mondo che la circonda:

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sembra quello di sempre, eppure piccoli, sinistri particolari divergono da quello a cui era
abituata. Finché un giorno non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta di essere
l'unica persona in grado di attraversare la sottile barriera che divide il 1984 dal 1Q84. Ma
capisce anche un'altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi.

              L’ISOLA PRIGIONE di Ottavio Cappellani
              Un delitto efferato sulla plaja di Catania. Un giovane turista scandinavo viene
              trovato morto, dilaniato, irriconoscibile. Tanto che si pensa sia stato sbranato da
              una muta di cani. Ma le indagini della polizia lasciano emergere una verità
              sconvolgente: le impronte sul corpo del giovane sono prodotte da denti umani,
              appartenenti a un solo individuo. E poche ore dopo, in diretta televisiva, una
              cronista viene sbranata da un suo simile... Sull'isola si diffonde il panico, la fobia
per la presenza dei "cannibali" provoca disordini. Interviene l'esercito - anzi gli eserciti -, ma
non è chiaro per difendere chi da chi, o da cosa; si parla di guerra civile, ma di nuovo non si sa
di chi contro chi. La popolazione viene "invitata" a evacuare l'isola. E per quelli che decidono di
restare, c'è solo paura. È in questo scenario irreale eppure, drammaticamente, verosimile, che
sono destinati a incontrarsi i tre protagonisti di questo romanzo: Michela, bella, irrequieta e
solitaria guardia forestale; Gabriele, aspirante documentarista in cerca di una storia
sensazionale dove mostrare "roba vera spacciata per finta"; Turuzzieddu, ragazzino siciliano fin
nel profondo del dialetto, che il potere dei "mostri" l'ha sentito nelle grida di suo padre e sua
madre. Nessuno di loro sa quanto coraggio dovrà dimostrare, nessuno sospetta che nell'isola
abbandonata alla ferinità più ancestrale l'amore e la fiducia si riveleranno le sole possibilità di
sopravvivenza.

              MARE AL MATTINO di Margaret Mazzantini
              "Pensava soltanto a quello. Riportare la sua vita a quel punto. Nel punto dove si
              era interrotta. Si trattava di unire due lembi di terra, due lembi di tempo. In
              mezzo c'era il mare. Si metteva i fichi aperti sugli occhi per ricordarsi quel sapore
              di dolce e di grumi. Vedeva rosso attraverso quei semi. Cercava il cuore del suo
              mondo lasciato". Farid e Jamila fuggono da una guerra che corre più veloce di
              loro. Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere terra di tempesta, lei che
              è stata araba fino a undici anni. Sono due figli, due madri, due mondi. A
guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, oppure una lastra di cristallo
che si richiude sopra le cose. Ma sulla terra resta l'impronta di ogni passaggio, partenza o
ritorno che la scrittura, come argilla fresca, conserva e restituisce. Un romanzo di promesse e
di abbandoni, forte e luminoso come una favola.

              LA VOCE DEL DESTINO di Marco Buticchi
              Oggi è un'anziana clochard costretta a vivere per le strade di Parigi, ma il suo
              passato le ha regalato fama e successo. Qualcuno la vuole morta, ed è solo
              l'intervento di Oswald Breil e Sara Terracini a salvare la vita di Luce de Bartolo. Ma
              qual è il segreto che custodisce, così potente da sconvolgere l'ordine mondiale?
              Chi è davvero quella donna? La sua storia inizia nell'Argentina fra le due guerre e
              racconta un'amicizia straordinaria, quella fra Luce e una tra le donne più ammirate
di tutti i tempi: Eva Duarte. Mentre Luce diventa il soprano più famoso al mondo, Eva sposa il
colonnello Juan Domingo Perón: nasce così il mito intramontabile di Evita. Le due amiche
incontrano grandi soddisfazioni, ma anche tragedie e violenze che sembrano sgorgare dalla
fonte stessa del male: il nazismo. Un'ideologia che trova la sua forza simbolica in un oggetto
dal potere immenso: la leggendaria lancia di Longino, la cui punta trafisse il costato di Cristo. Il
Reich sopravvive alla sconfitta, ed è proprio in Argentina che il male nazista intreccia le proprie
trame oscure di rinascita con l'ascesa di Perón, per poi estendere i propri tentacoli sino a
raggiungere le stanze più inviolabili: quelle delle alte sfere del Vaticano e della finanza più
spregiudicata. E il male nazista oggi è pronto a risollevare la testa. Perché si scateni, manca
soltanto una chiave: quella in possesso di una donna sopravvissuta con coraggio e
determinazione a tutto ciò che il destino le ha riservato.




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LA BUONA SOCIETA’ di Amor Towles
             È la notte di capodanno del 1937 all'Hotspot, un night club del Greenwich Village a
             New York. In fondo a una pista da ballo piccola e vuota, un quartetto jazz suona
             stancamente. A un tavolo appartato dell'Hotspot, tuttavia, Evelyn Ross e Katey
             Kontent ostentano senza problemi la loro giovanile e spensierata avvenenza.
             Evelyn, bionda naturale, capelli lunghi fino alle spalle, è una di quelle tipiche
             bellezze del Midwest che volgono a un certo punto le spalle alla casa paterna per
avventurarsi nella grande metropoli newyorchese. Katey è un'attraente giovane donna di
buone letture che, per sbarcare il lunario, sbriga la corrispondenza nello studio legale Quiggin
&C Hale. Le due ragazze si sono scolate già una buona dose di gin e, visto che hanno in borsa
una decina di centesimi ciascuna e in testa l'idea di continuare a bere, si apprestano a fare gli
occhi dolci al contrabbassista o al barista di turno quando si verifica l'"apparizione". Dritto, alto
un metro e settantacinque, capelli castani e occhi azzurri, cravatta nera e bellissimo cappotto
appoggiato al braccio, un giovane uomo compare sulla soglia. Il giovane è Theodore Grey,
detto Tinker, banchiere a Wall Street, con appartamento al 211 Central Park West. In una
parola, l'uomo del destino per le due ragazze, colui che le condurrà nella "buona società"
newyorchese della fine degli anni Trenta, prima di precipitare nel baratro di una guerra i cui
venti spirano già in Europa.

               IL RESPIRO DEL GHIACCIO di Brian Freeman
               Sembrano mani che premono per entrare, le foglie schiacciate dal vento contro il
               vetro dell'auto. Ma è solo l'effetto della nebbia, che avvolge tutto intorno a Kasey
               e fa brutti scherzi alla sua mente. È solo il senso di colpa. È solo il panico. Perché
               Kasey sa di essersi persa, finendo per sbaglio in quel sentiero sperduto tra i
               campi. Perché sa che un'agente di polizia non dovrebbe avere paura, e invece, in
               quella regione in cui da settimane le donne vivono con un'arma sempre con sé,
               l'unica cosa che in quel momento la rassicura è la pistola posata sul sedile
accanto a lei. Ma soprattutto perché sa che, se si trova lì, è per un terribile errore commesso.
Di nuovo mani che sbattono contro il finestrino, ma ora hanno il volto di una donna, occhi
terrorizzati, e una voce: "Fammi entrare, per favore". Non è più un'allucinazione, è realtà, e
Kasey non può tornare indietro. Sarà una lunga notte. Anche per i genitori di Callie Glenn, una
bambina di soli undici mesi, sparita dalla culla in cui dormiva nella ricca villa in riva al lago.
Nessuna richiesta di riscatto, nessun sospetto. Soltanto la consapevolezza che, con il passare
delle ore, si affievoliscono le probabilità di ritrovarla. A farsi carico di questa corsa contro il
tempo è il detective Jonathan Stride. Una doppia corsa contro il tempo, perché Stride indaga
anche sulla recente scomparsa di tre donne della zona. Di loro non è più stata rinvenuta alcuna
traccia, solo i segni di colluttazioni violente sul luogo del rapimento.

              SEDUZIONE FATALE di Paul Harper
              Una coppia clandestina si incontra in un albergo. Le regole sono semplici: niente
              nomi, niente dettagli personali, nessun discorso sulle loro vite fuori da li. Per Lore
              Cha - moglie di un imprenditore della Silicon Valley - è tutto molto eccitante,
              elettrizzante. A Lore, quegli incontri segreti e l'esplorazione di nuovi piaceri
              sensuali sembrano esattamente il diversivo di cui aveva bisogno. Ogni dettaglio di
              quelle serate è estremamente gratificante e proprio come se l'era immaginato.
              Anche troppo. Il problema è esattamente questo: Philip Krey riesce a intuire ogni
suo pensiero. Prima ancora che lei ce l'abbia chiaro in testa. E a mettere in atto le sue più
oscure e inconfessate fantasie. All'altro capo della città, anche Elise Currin, moglie di un
businessman parecchio in vista, ha una storia con Krey. E anche lei, lentamente, percepisce di
avere a che fare con un uomo che non solo è attento e intuitivo, ma che pare avere accesso
diretto alla sua mente e alle sue fantasie. Quando emerge che le due donne hanno in comune
la stessa psicanalista, comincia a delinearsi uno scenario delicato e inquietante, sul quale non
può che essere chiamato a indagare un personaggio tranquillo e riservato come Marten Fané.
Paul Harper è lo pseudonimo dello scrittore David Lindsey.




                                                 6
LA SETTIMA ANIMA di Silvana Giacobini
                 Gli occhi del mondo sono puntati su Roma. Marya Grant, donna splendida
                 quanto chiacchierata dagli occhi smeraldo e la fama da mantide, sta per arrivare
                 alla Festa Superstar del Cinema mentre un convegno interreligioso radunerà in
                 città i rappresentanti di tutte le principali confessioni. Il rischio di un attentato è
                 molto alto. Per questo il vicequestore aggiunto Silvia Giorgini è stata incaricata
                 di mettere a punto un piano di sicurezza che blindi la città. E per far fronte
                 all'emergenza, Silvia chiede la collaborazione dell'amica Chiara Bonelli, la
giornalista di Telestella dotata di poteri paranormali, che già altre volte l'ha aiutata a risolvere
intricati casi investigativi. Ma proprio con la città presidiata dalle forze dell'ordine, due prelati -
un monsignore e il suo segretario - vengono barbaramente uccisi. Così le due donne sono
chiamate a indagare tra gli oscuri corridoi del Vaticano e l'alta società della capitale, dove si
muovono ecclesiastici corrotti, imprenditori ricattabili e grandi famiglie dai torbidi segreti.
Chiara però non può dimenticare il suo Dono, la capacità visionaria che la mette in contatto
telepatico con figure del passato. Questa volta l'esperienza è ancora più sconvolgente: la
giovane donna si trova, all'improvviso, proiettata nella Roma imperiale, popolata da gladiatrici
costrette a misurarsi nell'agone del Colosseo, ex schiavi divenuti spietati aguzzini e vestali
votate alla schiavitù sacra del tempio...

              PENSAVO DI SCAPPARE CON TE di Francesco Gungui
              Alice non dice mai quello che pensa. Non l'ha mai fatto. Da quando è nata tiene i
              suoi pensieri per sé. Non dice quello che pensa ai suoi genitori che si stanno
              separando, a Martina che è scappata di casa, a Chiara che mangia
              nevroticamente tutto quello che le passa davanti agli occhi, a Mary che si veste
              come una bambolina sexy anche per andare dal giornalaio; non lo dice a suo
              fratello, al vicino di casa, alla sua insegnante. Soprattutto non lo dice a Luca,
              perché scoprire i suoi pensieri vorrebbe dire conoscere i suoi sentimenti e
              adesso ha troppa paura di dove tutto ciò potrebbe portarla. Alice non dice mai
quello che pensa, fino al giorno dell'incidente, quando, in auto insieme alla sua famiglia,
precipita da un ponte a quasi cinquanta metri da terra e si risveglia in ospedale. "Si chiama
sindrome frontale" le spiegano. "In pratica, dici tutto quello che pensi, non hai più filtri." Alice
pensa troppo, ma i suoi pensieri li ha sempre tenuti per sé. Ora tutto sta per cambiare.

             LE ANIME FORTI di Jean Giono
             È la metà del Novecento, in un piccolo borgo della campagna francese: la servitù al
             castello di Percy trascorre la notte a vegliare il defunto padrone e, come
             puntualmente accade in quest'angolo sperduto della Francia, a banchettare e a
             sparlare liberamente. Tra sussurri e imprecazioni, allusioni e pettegolezzi, spicca la
             voce di Thérèse, ottantanove anni, un marito e tre figli ormai persi, tre nuore che
             detesta e dei nipoti che la lasciano indifferente. La sua vita è stata una lunga
catena di eventi da raccontare e di personaggi da rievocare, perfetti per una fredda e lunga
notte di veglia... Tutto comincia nel lontano 1882 quando Thérèse fugge col maniscalco Firmin
dal castello di Percy. Vi era arrivata ragazza, poiché la madre desiderava per lei un'educazione
pari a quella di una zia che sapeva ricamare, stirare e rammendare la biancheria fine. E
certamente sarebbe diventata come la zia dalle mani di fata se non si fosse invaghita di Firmin.
Ai suoi occhi un bell'uomo, robusto e gentile come una ragazza, e a quelli della sua famiglia un
povero orfano senza arte né parte e maniscalco per modo di dire, visto che si limitava a tenere
ferme le zampe dei cavalli mentre il padrone li ferrava. La fuga si risolve nel solo modo
possibile alla fine del XIX secolo: un matrimonio celebrato in silenzio e l'approdo in un nuovo
paese: Chàtillon, dove Firmin trova lavoro presso il locale maniscalco e Thérèse in una grande
locanda.


              PENSA UN NUMERO di Anders Bodelsen
              Piccolo-borghesi si nasce. Criminali si diventa. Una fredda sera di dicembre, nei
              sobborghi di Copenaghen, Flemming Borck, prima di lasciare lo sportello della
              banca dove lavora da lunghi, monotoni anni e tornare alla sua grigia vita da
              scapolo senza speranze, scopre in maniera del tutto casuale il piano di un

                                                   7
rapinatore che da giorni fa la posta al suo sportello travestito da Babbo Natale. E se fosse
l'occasione della sua vita? Quando arriva il fatidico momento, il cassiere non si fa trovare
impreparato e grazie a un geniale stratagemma intasca il grosso del bottino. Né la banca, né la
polizia, né i colleghi sospettano di essere stati raggirati dall'inedito malvivente, ma purtroppo
Sorgenfrey, lo squilibrato rapinatore, sì. Scatta così una serrata caccia ai ladri tra doppi giochi
e tripli inseguimenti, in cui Flemming, pericolosamente affiancato dall'interessata femme fatale
Alice, scopre di aver superato un rischioso confine, e di non poter più tornare indietro. Azione e
humour in un giallo psicologico di atmosfere retrò che ha i solidi ingranaggi dei grandi classici
del genere.

             LA VERA STORIA DI CARLO MARTELLO di Paolo Villaggio
             Quella di venerdì 14 dicembre 1962 era una notte buia e tempestosa. Paolo
             Villaggio e Fabrizio De André, ancora sconosciuti, stavano perdendo tempo in
             compagnia di altri fannulloni. Complici un topo e la fame, l'atmosfera di torpore
             che avvolgeva la combriccola si infiammò parecchio. Fu quando la pace tornò a
             regnare che, come per magia, nacque "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di
             Poitiers". A cinquant'anni di distanza, dopo essere diventato uno dei più grandi
attori comici del Novecento, una leggenda vivente che ha fatto ridere, e anche piangere,
milioni di spettatori al cinema, nei teatri e in televisione. Villaggio torna sul vecchio testo, più
attuale che mai, per farlo esplodere in un romanzo esilarante e affilato, raccontandoci, infine,
la vera storia di Carlo Martello. Scopriremo così quanto fosse codardo il re carolingio, e quanto
poco fosse diverso da lui il suo nemico, quello sbruffone di Abd al-Rahman, governatore di al-
Andalus. Il Medioevo fantastico di Villaggio ci apparirà allora molto simile ai nostri giorni,
perché, da quando esiste il mondo, poco è cambiato: i ricchi continuano a compiere soprusi, a
concupire le donne con il denaro e a schiacciare deboli e poveri, cui non resta che subire e
magari sbeffeggiarli con la satira o denunciarli nelle canzoni; un tempo ci pensavano giullari e
menestrelli, oggi ci sono i comici e i cantautori. Non è un caso che la copertina di questo libro
sia stata disegnata, come omaggio all'autore, da Dario Fo.

              QUANDO VIENI A PRENDERMI? Di Alessandro Cattelan
              Santiago ha una trentina d'anni e un contratto di lavoro di quelli che il capo può
              chiamarti da un giorno all'altro e dirti che non hanno più bisogno di te. Santiago
              ha anche un amore, Amanda. L'ha conosciuta per caso e ha fatto tutto il possibile
              per tenersela stretta. Una volta, su uno scoglio al tramonto le ha anche chiesto:
              "Vuoi sposarmi?", perché l'atmosfera sembrava quella giusta. Poi le ha detto:
              "No, scherzavo" e lei non gli ha più parlato per giorni. Le vuole molto bene, certo,
              lei è bella, dolce, intelligente, però... Santiago ha una vita che stenta a prendere
forma, rimane confusa, e appena sembra assumere una direzione (e non tutte le altre) gli fa
paura. E allora basta una scintilla, un'occasione, per decidere di mollare tutto, il proprio Paese,
il proprio lavoro, la propria donna e partire. Dove? L'importante è che sia lontano, quanto
basta per perdersi e, magari, ritrovarsi. Santiago inizia un viaggio rocambolesco ed
emozionante, come quando in Giappone lavora in un locale come "elargitore di complimenti"
per donne trascurate dai mariti. O quando in Australia incontra Linda, bella da farti
rimpiangere di non aver scelto con maggiore cura i vestiti prima di uscire. A volte però si sente
solo, come quelle valigie che girano abbandonate sul nastro trasportatore dell'aeroporto, e
quando lascia passare anche un solo pensiero su Amanda gli altri entrano tutti senza
permesso, come le auto alle rotonde quando hai tu la precedenza...

            LA SCENA PERDUTA di A. Yehoshua
            Indebolito dall'età nel fisico ma non nello spirito, Yair Moses è un regista israeliano
            invitato a Santiago per una retrospettiva sui suoi film. Lo accompagna Ruth,
            protagonista di gran parte delle sue pellicole, di volta in volta definita "compagna",
            "musa", "personaggio". Ad accoglierlo, però, vi saranno alcune sorprese: la
            rassegna è organizzata da un religioso appassionato di cinema e si concentra sui
            suoi primi titoli, pellicole cosi datate che lo stesso regista fatica a ricordarne il
contenuto (facendo assomigliare le proiezioni a stranianti viaggi nella memoria, a metà tra la
seduta psicanalitica e la confessione religiosa). Inoltre nella stanza d'albergo è appeso un
quadro che lo turba profondamente: una versione del celebre tema iconologico della "carità

                                                 8
romana" in cui la giovane Pero allatta il padre Cimone, chiuso in carcere e condannato a morire
di fame. Il dipinto ricorda al regista una scena simile che sarebbe dovuta apparire in uno dei
suoi film. Ruth, però, si era rifiutata di girarla: l'avallo di Moses alla decisione dell'attrice aveva
causato la loro rottura con lo sceneggiatore, Shaul Trigano, la mente creativa alla base dei loro
successi (e all'epoca compagno della donna). Una rottura tanto dolorosa quanto irrimediabile.
Almeno fino ad oggi: Moses scopre che dietro l'organizzazione della rassegna c'è proprio
Trigano.

           L’ESTATE ALLA FINE DEL MONDO di Fabio Geda
           Nell'estate del 1999 un nonno e un nipote si incontrano per la prima volta, dopo che
           una lunga serie di incomprensioni li ha tenuti distanti. Il nonno, ebreo, nato il
           diciassette novembre 1938, giorno in cui in Italia vengono promulgate le leggi
           razziali, ha trascorso la propria vita senza sentirsi autorizzato a esistere. Andato in
           pensione al termine di una brillante carriera come consulente, si ritira nella borgata
di montagna dove durante la guerra si era rifugiato con la sua famiglia e dove vuole morire. Il
ragazzino, un preadolescente sensibile ed estroverso, appassionato di fumetti, che viene
affidato a lui perché il padre, malato, deve sottoporsi a una delicata terapia, entra in quella che
potrebbe essere la sua ultima stagione in modo perentorio e imprevisto. Così, mentre sulle rive
del lago artificiale in cui si specchia il paesino il giovane verrà in contatto con il proprio passato
e con il proprio futuro, il nonno riceverà, tramite lui, quell'iniziazione gioiosa alla vita che la
Storia gli aveva negato, riuscendo, forse, al crepuscolo del secolo, a non essere più un
fantasma.

              IL FIUME DELL’OPPIO di Amitav Ghosh
              È il settembre del 1838 quando una terribile burrasca si abbatte sulla Ibis, la
              goletta a due alberi in viaggio verso Mauritius con il suo carico di "coolie", di
              "delinquenti". Come un uccello mitologico in balia del vento, con il bompresso
              come un grande becco e le vele come due enormi ali spiegate, la Ibis resiste
              miracolosamente alla furia dell'uragano. Nel fracasso della tempesta, tuttavia, tra
              lampi, tuoni e marosi, una scialuppa si allontana lestamente dalla goletta. E una
              barca di fuggitivi e a bordo reca due lascari, i leggendari marinai che parlano una
lingua tutta loro, e tre coolie che dovrebbero scontare la loro pena a Mauritius: Kalua l'ex
lottatore strappato ai campi di papaveri indiani, Ah Fatt, il figlio di un ricco mercante di
Bombay e di una donna cinese, Neel, il raja di Raskhali che ha sperperato la sua ricchezza,
indebitandosi con i mercanti inglesi e finendo galeotto nella stiva della nave inglese. Qualche
giorno dopo attracca a Mauritius un brigantino anch'esso male in arnese dopo una traversata
segnata da disgrazie e tragedia: il Redruth di Fitcher Penrose, il cacciatore di piante. A Port
Louis, però, Fitcher ha di che rallegrarsi. Nel porto di Mauritius fa, infatti, bella mostra di sé
uno dei più venerati orti botanici del mondo in cui hanno prestato la loro opera lo scopritore
della buganvillea e quello del pepe nero. Secondo volume della trilogia della Ibis.

              A PIEDI NUDI SULLA TERRA di Folco Terzani
              Un baba, un sadhu, è un uomo che ha rinunciato: la sua città è la giungla, il suo
              tetto è una grotta, il suo letto la terra, la sua acqua quella del fiume, il suo cibo le
              offerte spontanee. Il sadhu non vuole possedere niente, tiene acceso il fuoco, si
              dedica all'esecuzione dei riti che scandiscono la giornata in accordo con i ritmi
              della natura. A volte si illumina in un sorriso: e comunica con il divino. Baba
              Cesare - l'asceta italiano protagonista di questo libro -, dopo essersi ribellato a
              un'esistenza ordinaria, si è avvicinato al mondo dei sadhu indiani. Il suo percorso
è molto diverso da quello che potremmo immaginare noi occidentali, abituati ai "processi di
beatificazione" con i quali si cercano tracce di ascesi nelle vite di chi sfiora la santità. Dal
mondo senza frontiere degli anni Settanta, attraversato dai magic bus che portavano in India
passando per la Turchia, l'Iran, l'Afghanistan, il Pakistan, il suo cammino di uomo avventuroso
e assetato di vita ci conduce fino a oggi, alle nazioni chiuse e blindate dei nostri tempi.
L'incontro tra Folco Terzani e Baba Cesare dà vita a un libro unico - romanzo di avventure,
viaggio spirituale, inchiesta su un mondo svelato nel suo fascino controverso, dialogo sul senso
ultimo della vita.



                                                  9
IL DIAVOLO VOLA A HOLLYWOOD di Lauren Weisberger
             Brooke non ha mai creduto nell'amore a prima vista. E invece, in una sera come
             tante, a un concerto nel Village ha incontrato Julian, o meglio, ha sentito la sua
             voce calda e suadente mentre si esibiva sul palco del locale, e non è più riuscita a
             toglierselo dalla mente. Qualche anno dopo, Brooke e Julian sono sposati e
             innamorati come il primo giorno. Certo la vita di Brooke non è una passeggiata,
             dato che deve lavorare venti ore al giorno per permettere al marito di realizzare il
             suo sogno di incidere un disco, anche se per ora è riuscito a ottenere solo uno
stage alla Sony. Ma il mondo dello spettacolo, si sa, è imprevedibile e, nel giro di poche
settimane, Julian si trova a cantare in un famoso programma televisivo e l'America pare non
poter più fare a meno di lui. Dal canto suo Brooke, che per il successo di Julian ha sacrificato
tutto e che ora potrebbe godersi favolose notti in alberghi cinque stelle nel cuore di Hollywood,
non sembra poi così soddisfatta della nuova situazione. Anche perché quell'uomo sexy che
campeggia sulle copertine delle più importanti riviste non le sembra neanche lontanamente
simile al marito con cui ha condiviso gli ultimi anni. Ora sta a lei capire se vale la pena farsi
tentare dal diavolo e vivere al massimo il successo hollywoodiano oppure tornare alla sua
vecchia vita, scaldata non dai riflettori ma da un amore vero.



                    Le immagini e i contenuti sono tratti dal sito www.ibs.it




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Narr 3-2012

  • 1. NARRATIVA COME SASSO NELLA CORRENTE di Mauro Corona In una stanza immersa nella penombra un donna, giunta all'autunno della vita, si muove lentamente appoggiandosi a un bastone. Intorno a lei sculture di ogni tipo. La donna le sfiora e insegue il ricordo di un uomo. Un uomo schivo, selvatico, che però ha saputo rendere eterno nel legno il sentimento che li ha uniti. Ogni statua evoca un episodio della vita avventurosa che quell'uomo ha vissuto e amava condividere con lei, le difficoltà di un'infanzia di povertà e abbandoni, in cui la più grande gioia era stare con i fratelli e i nonni attorno al fuoco, la sera, imparando a intagliare legno, o sentire la vibrante intensità della natura durante una battuta di caccia. Ogni angolo arrotondato delle sculture fa affiorare in maniera dirompente l'orgoglio e la rabbia di quel giovane che, crescendo, aveva voglia di farcela da solo, cancellando le ombre del passato che lo tormentavano. Ma quei profili, quelle figure che ancora profumano di bosco, raccontano anche che l'amore può trovare pieno compimento solamente nella trasfigurazione, nel sogno, perché l'unica via per non rovinare quel sentimento vero e cristallino è allontanarlo dalle mani dell'uomo che, nella sua intrinseca incapacità di essere felice, finirebbe inevitabilmente per sprecarlo. Dai boschi che Mauro Corona ci ha insegnato ad ascoltare e ad amare si leva in questo romanzo una voce nuova, per molti versi inaspettata, a tratti dolente ma non perciò men energica. ABBRACCIO MORTALE di Cate Tiernan Nastasya è una ragazza un po' troppo dark. Labbra un po' troppo viola e capelli un po' troppo neri come i suoi neri pensieri. Nastasya è un po' troppo vecchia e un po' troppo giovane. È nata nel 1551. Pochi conoscono il suo segreto, pochi sanno che è immortale tranne quelli come lei. Reyn, per esempio. Più bello dell'oscurità che la ragazza avverte dentro di sé, più attraente del male che le loro famiglie si sono inflitte in un antico tempo senza tempo, nella fredda e inospitale Islanda, quando il Carnefice d'Inverno seminava morte e distruzione. Ma oggi Nastasya conosce River, la saggia immortale, ed entra nella sua speciale comunità, dove s'insegna che a volte l'ombra è la nostra unica luce. E a volte l'amore aspetta. A volte no. SULLE ALI DI UN ANGELO di Becca Fitzpatrick Nutrita dall'odio e dal disprezzo, la guerra fra Nephilim e angeli caduti rischia di travolgere gli essere umani. E anche se le incomprensioni fra Nora e Patch sono finite, per i due giovani amanti le prove diventano sempre più difficili. Il momento che a lungo hanno cercato di rimandare, quello in cui è necessario affrontare i segreti nascosti nel passato di entrambi, è arrivato. Insieme sono chiamati a una sfida apparentemente impossibile: riunire due mondi inconciliabili, da secoli in lotta fra loro e disposti a tutto pur di vincere. Nessuna remora, nessuna pietà. Patch e Nora, che per nascita o per forza combattono nei due schieramenti opposti, sono costretti a scegliere se cedere al tradimento o dimenticare un amore che trascende i confini fra cielo e terra. Armati solo della propria fede l'uno nell'altra, la ragazza e il suo angelo sono chiamati a una battaglia disperata contro ciò che ha il potere di distruggere tutto quello per cui hanno lottato. IL MARCHIO DEL DIAVOLO di Glenn Cooper Roma, 1139. Inquieto, un uomo alza gli occhi alla volta celeste. Seguendo le indicazioni dei suoi predecessori, è arrivato nella Città Eterna per assistere all'eclissi che mostrerà un allineamento astrale unico. All'ora stabilita, la luna a poco a poco si dissolve nell'oscurità, rivelando 112 stelle. È il segno che l'uomo aspettava: ancora 112 papi, poi, sulle rovine della Chiesa, sorgerà un nuovo mondo. Roma, 2000. Incredula, una giovane archeologa fissa il cielo. Poche ore prima, il Vaticano le ha ordinato d'interrompere gli scavi nelle catacombe di San Callisto, mettendo così fine alla sua carriera accademica. E adesso lei giace sull'asfalto, in una 1
  • 2. pozza di sangue. Tuttavia, nell'istante in cui l'aggressore le ha conficcato il pugnale nel petto, Elisabetta ha notato un dettaglio agghiacciante. Un dettaglio impossibile da dimenticare. Roma, oggi. Sconcertata, una suora studia i simboli astrologici tracciati sul muro. Ma quello non è il solo enigma custodito dall'antico colombario di San Callisto. Intorno a lei, infatti, ci sono decine di scheletri caratterizzati da un'anomalia inquietante: la stessa anomalia del sicario che, anni prima, aveva cercato di ucciderla. Decisa a far luce sul mistero, suor Elisabetta entra in possesso di un rarissimo esemplare del Dottor Faust di Marlowe e intuisce che quei versi sono il codice per svelare il cerchio diabolico che lega passato, presente e futuro. Perché il papa è morto, il conclave è alle porte e la profezia sta per compiersi... LA CASA DEGLI AMORI IMPOSSIBILI di Cristina Lopez Barrio In un paesino della Castiglia di fine Ottocento, tra il profumo dei boschi e lo scorrere lento del fiume, vive Clara Laguna, la ragazza più bella che si sia mai vista. Il suo tempo è scandito dal calore del sole e dal ritmo delle stagioni, immutabile da sempre. Finché un giorno, in quel villaggio sperduto, arriva l'uomo che le sconvolgerà l'esistenza: è un cacciatore andaluso, che cavalca fiero per le strade polverose, senza degnare i paesani di uno sguardo. Solo Clara cattura i suoi occhi e lo incatena all'amore. Neanche lei può sottrarsi al fascino dell'elegante forestiero, ma la sua felicità è presto soffocata da una funesta predizione. Fin dall'inizio della stirpe, le donne della famiglia Laguna sono condannate a sopportare il peso di una terribile maledizione, e una dopo l'altra soffrono per amore e danno alla luce soltanto femmine che perpetueranno la crudele eredità. E così è. Dopo che Clara gli rivela di essere incinta, il giovane cavaliere la abbandona, lasciandole solo la casa rossa che era stata il loro nido. Accecata dalla rabbia, la ragazza apre la casa a tutti gli uomini che la desiderano, e quando partorisce una bambina sa che la sventura sarà eterna. Sennonché, dopo generazioni condannate ad amori tragici, nasce il primo maschio. Sarà la fine della maledizione? Una storia commovente, dove il realismo magico si tinge di sfumature castigliane da cui sgorgano immaginazione e poesia. LA GRANDE FESTA di Dacia Maraini È un linguaggio profondo e complesso quello con cui ci parlano coloro che abbiamo amato e non sono più con noi, ineffabile come il paese che abitano. I sogni e i ricordi sono il solo passaggio per questo luogo in cui le epoche della vita si confondono, "un'isola sospesa sulle acque, dai contorni sfumati e frastagliati". Così, attraverso il filtro essenziale della memoria e del sogno, Dacia Maraini ci racconta in questo libro intenso e intimo come Bagheria coloro che ha amato, che l'hanno amata e che vivono ora solo attraverso i ricordi: "nel giardino dei pensieri lontani" rievoca e incontra la sorella Yuki, il padre Fosco, Alberto Moravia, Giuseppe Moretti - l'ultimo compagno scomparso prematuramente per una malattia crudele - l'amico carissimo Pasolini e un'inedita e fragile Maria Callas. Perché il racconto ha il potere di accogliere e abbracciare come in una grande festa le persone amate, restituendo al momento della fine, che oggi sempre più si tende a negare, a nascondere, quel sentimento estremo di bellezza e consolazione che gli è proprio. Dacia Maraini ci regala una storia sincera e struggente, un ritratto memorabile di sé che mescola affetti privati e pubblici, felicità e dolore. UN’ EREDITA’ DI AVORIO E AMBRA di Edmund de Waal Un'elegante vetrina nella casa londinese di Edmund de Waal contiene 264 sculture giapponesi di avorio, o legno, non più grandi di una scatola di fiammiferi, raffiguranti divinità, personaggi di ogni tipo, animali, piante. La vetrina è aperta, e i piccoli figli di de Waal possono estrarre i netsuke così si chiamano i minuscoli oggetti - e giocarci. Come facevano, ha scoperto l'autore, i piccoli figli di Viktor e Emmy von Ephrussi, suoi bisnonni, nel boudoir della madre, in un fastoso palazzo viennese della Ringstrasse, un secolo fa. Prima che Hitler entrasse in trionfo a Vienna e avessero inizio le persecuzioni e i saccheggi nelle case degli ebrei. Ebrei di Odessa erano appunto gli Ephrussi, commercianti di cereali e poi banchieri ricchi e famosi quanto i Rothschild, con ville e palazzi sparsi in tutta Europa. Quello di Vienna, dove i netsuke arrivano nel 1899 da Parigi - dono di nozze ai cugini di Charles Ephrussi, famoso collezionista, mecenate, storico dell'arte, amico di Renoir, Degas, Proust - conteneva tante e tali opere 2
  • 3. d'arte che i minuscoli oggetti sfuggirono all'attenzione dei razziatori nazisti. Affascinato dall'eleganza, dalla precisione, dalle straordinarie qualità tattili delle sculture, l'autore decide di ricostruire la storia dei loro passaggi da una città all'altra, da un palazzo all'altro, da una mano all'altra. Ricostruisce così anche la storia romanzesca della sua famiglia. CORPI ESTRANEI di Cynthia Ozick La fine di un breve matrimonio ha congelato la vita di Bea Nightingale, lasciandola sola: una donna di mezz'età con il suo lavoro di insegnante in un quartiere povero di New York negli anni cinquanta. Ma un invito del fratello è il pretesto per lasciare quell'esistenza monotona e volare a Parigi alla ricerca del nipote, fuggito da casa. Forse anche per la ritrovata libertà, una volta incontrato il ragazzo, Bea decide di non riportarlo indietro, ma anzi di difenderlo dal padre troppo protettivo. E tuttavia, la generosità travolgente e vitale della donna avrà effetti contrastanti: coloro che cerca di aiutare finiranno per restare feriti, e Bea si troverà sospinta ancora una volta tra le braccia dell'ex marito che credeva di aver lasciato definitivamente nel passato. SONO CONTRARIO ALLE EMOZIONI di Diego De Silva Cosa accade quando Vincenzo Malinconico, re dei rimuginatori, si perde definitivamente nel rimuginio? Se sei uno che prende sul serio i pensieri, che fa continuamente bilanci su quello che fa, anche mentre lo fa, ti basta un niente per lanciarti nelle domande più peregrine, quali: le emozioni che proviamo nell'ascoltare le canzoni che amiamo sono vere? Proviamo davvero quello che sentiamo? Cos'è quel piccolo freddo che ci assale dopo aver visto un film che ci ha commosso il cuore e il cervello? E da dove nasce il desiderio improvviso di prendersi un cane? E perché davanti a una notizia di malasanità ci monta dentro un'indignazione democratica, anche se l'ultima volta che siamo scesi in piazza è stato per aggiungere un grattino alla macchina? Nei tentativi di analisi amorose fai-da-te per ricomporre il senso di una storia finita, nelle recensioni estemporanee di brani, eventi, persone, nella ricerca vaga di un centro di gravita - anche se non è permanente va bene lo stesso -, le riflessioni prendono corpo in un libro agile dove la scrittura si palesa al lettore in una delle sue versioni più artigianali ed efficaci: quella di strumento per capire come la pensiamo sulle cose. SORELLA di Rosamund Lupton Cinque anni separano Beatrice Hemming, la primogenita, da Tess, sua sorella. Cinque anni segnati dalla condivisione di un lutto incancellabile - la morte di Leo, il fratellino portato via da una malattia genetica - e da un abisso di forme di vita, personalità e aspetto fisico tra le due sorelle. Account director in un'agenzia newyorchese, con elegante appartamento nella Grande Mela, Bea è sempre stata la sorella matura e importante, la maggiore capace di sgridare la sorellina minore capricciosa e irresponsabile e di condurla sulla retta via. Tess, invece, è sempre stata una bellissima, impulsiva, solare creatura. Una ragazza impaziente di vivere che, in nome dei suoi sentimenti, non ha esitato un solo istante ad avventurarsi in una relazione clandestina con uno dei suoi tutor al college d'arte londinese in cui studia, un professore, per giunta, che ha quindici anni più di lei ed è sposato da tempo. Quando apprende, perciò, dalla madre che Tess è irrintracciabile al lavoro e a casa da ben quattro giorni, Bea prende il primo volo per Londra, ma non si angustia più di tanto. Certo, sua sorella è incinta e il tutor, il padre del nascituro, si è chiuso in un ipocrita "riserbo", tuttavia Bea sa che Tess non è una ragazza cosi avventata da mettere a repentaglio la sua vita e quella del suo bambino. Qualche giorno dopo che ha messo piede a Londra, una terribile notizia raggiunge, però, Bea. La polizia la informa di aver rinvenuto il cadavere di Tess a Hyde Park... DA PARIGI ALLA LUNA di Adam Gopnik Corrispondente da Parigi per il "New Yorker", in questa sorta di diario sentimentale Adam Gopnik ripercorre i cinque anni trascorsi nella ville lumière insieme alla moglie Martha e al piccolo Luke. Con gli occhi dell'americano a Parigi, esplora e osserva la città fin nei suoi angoli più intimi, cogliendo appieno la dicotomia tra la pomposità della cultura ufficiale e "la più splendida civiltà dei 3
  • 4. luoghi comuni mai esistita": quell'amalgama unico e irripetibile creato dai café, dai parchi, dai musei, dall'alta moda, dalla luce sui tetti e dalla ritrosa cortesia degli abitanti. O dalla cucina intesa come un rito che ha inizio con la spesa mattutina. In pagine pervase dall'ironia e dalla sottile tensione tra due culture che si guardano con reciproco sospetto e ineffabile attrazione, Gopnik racconta quanto sia complicato procurarsi un tacchino per il giorno del Ringraziamento durante uno sciopero generale, o un appartamento in affitto ai tempi di uno scandalo immobiliare; di come gli addobbi natalizi francesi risultino incomprensibili a un newyorkese, o di come lo stesso newyorkese finisca per promuovere una rivolta fra i clienti di una brasserie minacciata dalla globalizzazione. Come in una chiacchierata tra vecchi amici, l'autore di "Una casa a New York" ci fa riscoprire una città romantica, ingarbugliata, fragile, ma anche moderna, concreta e, soprattutto, orgogliosamente viva. I MIMI di V. S. Naipaul Singh, giovane coloniale di origine indiana, lascia alla fine della seconda guerra mondiale la nativa Isabella, isola incastonata nello smalto turchese dei Caraibi, per andare a studiare a Londra, da cui, al termine dei corsi universitari, ripartirà con una moglie bianca e una valigia piena delle schegge dei suoi sogni. Tornato a casa, e diventato un imprenditore di successo, Singh decide di entrare in politica in un momento cruciale per la sua piccola patria, da poco avviata verso l'indipendenza. Ma, mentre è di nuovo a Londra per chiedere sussidi finanziari e aiuto politico alla ex potenza coloniale, i compagni di partito approfitteranno della sua assenza per escluderlo dal potere. A Singh, condannato a un duplice fallimento, non resta che fuggire i miasmi della sua terra, contaminata fin nell'essenza, per ritirarsi in un piccolo albergo alla periferia della metropoli inglese, dove si dedicherà alla stesura delle sue memorie, riflettendo sull'ominoso destino cui il cittadino coloniale pare votato. E giungerà all'inquietante quanto amara conclusione che il coloniale può soltanto rassegnarsi a essere una copia sfocata del colonizzatore: i mimi del Terzo Mondo sono condannati a perpetuare, in una tragica parodia, gesti non loro e a patire fino in fondo i tormenti di un morbo immedicabile - quello della marginalità. GRIDA DA MOLTO LONTANO di Ake Edwardson Sulle rive di un lago nei dintorni di Goteborg viene scoperto un cadavere. Una donna apparentemente priva di una storia e di un passato. I soli indizi a disposizione del commissario Winter e della sua squadra sono uno strano segno rosso su un albero vicino al luogo del ritrovamento e la certezza che la giovane ha avuto un figlio. Le settimane passano e l'angoscia cresce ma, nel cuore dell'estate soffocante che si è abbattuta sulla città, nessuno reclama il corpo della vittima né giungono denunce di persone scomparse. Nelle ore umide della notte, con la musica struggente di John Coltrane in sottofondo, Erik Winter inizia una specie di dialogo intimo e virtuale con la morta che lo costringerà a viaggiare in un passato terribile. E amore, angoscia e malinconia si mescolano in un cocktail dolceamaro che bagna l'autunno in cui, finalmente, la matassa dell'intrigo si dipanerà. 1Q84 di Haruki Murakami 1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce, come unica soluzione per non mancare all'appuntamento che l'aspetta, di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione: "Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è sempre una sola". Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d'ispirazione, riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il romanzo di un'enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un premio letterario. Ma "La crisalide d'aria" è un romanzo fantastico tanto ricco di immaginazione quanto sottilmente inquietante: la descrizione della realtà parallela alla nostra e di piccole creature che si nascondono nel corpo umano come parassiti turbano profondamente Tengo. L'incontro con l'autrice non farà che aumentare la sua vertigine: chi è veramente Fukada Eriko? Intanto Aomame (che pure non è certo una ragazza qualsiasi: nella borsetta ha un affilatissimo rompighiaccio con cui deve uccidere un uomo) osserva perplessa il mondo che la circonda: 4
  • 5. sembra quello di sempre, eppure piccoli, sinistri particolari divergono da quello a cui era abituata. Finché un giorno non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta di essere l'unica persona in grado di attraversare la sottile barriera che divide il 1984 dal 1Q84. Ma capisce anche un'altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi. L’ISOLA PRIGIONE di Ottavio Cappellani Un delitto efferato sulla plaja di Catania. Un giovane turista scandinavo viene trovato morto, dilaniato, irriconoscibile. Tanto che si pensa sia stato sbranato da una muta di cani. Ma le indagini della polizia lasciano emergere una verità sconvolgente: le impronte sul corpo del giovane sono prodotte da denti umani, appartenenti a un solo individuo. E poche ore dopo, in diretta televisiva, una cronista viene sbranata da un suo simile... Sull'isola si diffonde il panico, la fobia per la presenza dei "cannibali" provoca disordini. Interviene l'esercito - anzi gli eserciti -, ma non è chiaro per difendere chi da chi, o da cosa; si parla di guerra civile, ma di nuovo non si sa di chi contro chi. La popolazione viene "invitata" a evacuare l'isola. E per quelli che decidono di restare, c'è solo paura. È in questo scenario irreale eppure, drammaticamente, verosimile, che sono destinati a incontrarsi i tre protagonisti di questo romanzo: Michela, bella, irrequieta e solitaria guardia forestale; Gabriele, aspirante documentarista in cerca di una storia sensazionale dove mostrare "roba vera spacciata per finta"; Turuzzieddu, ragazzino siciliano fin nel profondo del dialetto, che il potere dei "mostri" l'ha sentito nelle grida di suo padre e sua madre. Nessuno di loro sa quanto coraggio dovrà dimostrare, nessuno sospetta che nell'isola abbandonata alla ferinità più ancestrale l'amore e la fiducia si riveleranno le sole possibilità di sopravvivenza. MARE AL MATTINO di Margaret Mazzantini "Pensava soltanto a quello. Riportare la sua vita a quel punto. Nel punto dove si era interrotta. Si trattava di unire due lembi di terra, due lembi di tempo. In mezzo c'era il mare. Si metteva i fichi aperti sugli occhi per ricordarsi quel sapore di dolce e di grumi. Vedeva rosso attraverso quei semi. Cercava il cuore del suo mondo lasciato". Farid e Jamila fuggono da una guerra che corre più veloce di loro. Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere terra di tempesta, lei che è stata araba fino a undici anni. Sono due figli, due madri, due mondi. A guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, oppure una lastra di cristallo che si richiude sopra le cose. Ma sulla terra resta l'impronta di ogni passaggio, partenza o ritorno che la scrittura, come argilla fresca, conserva e restituisce. Un romanzo di promesse e di abbandoni, forte e luminoso come una favola. LA VOCE DEL DESTINO di Marco Buticchi Oggi è un'anziana clochard costretta a vivere per le strade di Parigi, ma il suo passato le ha regalato fama e successo. Qualcuno la vuole morta, ed è solo l'intervento di Oswald Breil e Sara Terracini a salvare la vita di Luce de Bartolo. Ma qual è il segreto che custodisce, così potente da sconvolgere l'ordine mondiale? Chi è davvero quella donna? La sua storia inizia nell'Argentina fra le due guerre e racconta un'amicizia straordinaria, quella fra Luce e una tra le donne più ammirate di tutti i tempi: Eva Duarte. Mentre Luce diventa il soprano più famoso al mondo, Eva sposa il colonnello Juan Domingo Perón: nasce così il mito intramontabile di Evita. Le due amiche incontrano grandi soddisfazioni, ma anche tragedie e violenze che sembrano sgorgare dalla fonte stessa del male: il nazismo. Un'ideologia che trova la sua forza simbolica in un oggetto dal potere immenso: la leggendaria lancia di Longino, la cui punta trafisse il costato di Cristo. Il Reich sopravvive alla sconfitta, ed è proprio in Argentina che il male nazista intreccia le proprie trame oscure di rinascita con l'ascesa di Perón, per poi estendere i propri tentacoli sino a raggiungere le stanze più inviolabili: quelle delle alte sfere del Vaticano e della finanza più spregiudicata. E il male nazista oggi è pronto a risollevare la testa. Perché si scateni, manca soltanto una chiave: quella in possesso di una donna sopravvissuta con coraggio e determinazione a tutto ciò che il destino le ha riservato. 5
  • 6. LA BUONA SOCIETA’ di Amor Towles È la notte di capodanno del 1937 all'Hotspot, un night club del Greenwich Village a New York. In fondo a una pista da ballo piccola e vuota, un quartetto jazz suona stancamente. A un tavolo appartato dell'Hotspot, tuttavia, Evelyn Ross e Katey Kontent ostentano senza problemi la loro giovanile e spensierata avvenenza. Evelyn, bionda naturale, capelli lunghi fino alle spalle, è una di quelle tipiche bellezze del Midwest che volgono a un certo punto le spalle alla casa paterna per avventurarsi nella grande metropoli newyorchese. Katey è un'attraente giovane donna di buone letture che, per sbarcare il lunario, sbriga la corrispondenza nello studio legale Quiggin &C Hale. Le due ragazze si sono scolate già una buona dose di gin e, visto che hanno in borsa una decina di centesimi ciascuna e in testa l'idea di continuare a bere, si apprestano a fare gli occhi dolci al contrabbassista o al barista di turno quando si verifica l'"apparizione". Dritto, alto un metro e settantacinque, capelli castani e occhi azzurri, cravatta nera e bellissimo cappotto appoggiato al braccio, un giovane uomo compare sulla soglia. Il giovane è Theodore Grey, detto Tinker, banchiere a Wall Street, con appartamento al 211 Central Park West. In una parola, l'uomo del destino per le due ragazze, colui che le condurrà nella "buona società" newyorchese della fine degli anni Trenta, prima di precipitare nel baratro di una guerra i cui venti spirano già in Europa. IL RESPIRO DEL GHIACCIO di Brian Freeman Sembrano mani che premono per entrare, le foglie schiacciate dal vento contro il vetro dell'auto. Ma è solo l'effetto della nebbia, che avvolge tutto intorno a Kasey e fa brutti scherzi alla sua mente. È solo il senso di colpa. È solo il panico. Perché Kasey sa di essersi persa, finendo per sbaglio in quel sentiero sperduto tra i campi. Perché sa che un'agente di polizia non dovrebbe avere paura, e invece, in quella regione in cui da settimane le donne vivono con un'arma sempre con sé, l'unica cosa che in quel momento la rassicura è la pistola posata sul sedile accanto a lei. Ma soprattutto perché sa che, se si trova lì, è per un terribile errore commesso. Di nuovo mani che sbattono contro il finestrino, ma ora hanno il volto di una donna, occhi terrorizzati, e una voce: "Fammi entrare, per favore". Non è più un'allucinazione, è realtà, e Kasey non può tornare indietro. Sarà una lunga notte. Anche per i genitori di Callie Glenn, una bambina di soli undici mesi, sparita dalla culla in cui dormiva nella ricca villa in riva al lago. Nessuna richiesta di riscatto, nessun sospetto. Soltanto la consapevolezza che, con il passare delle ore, si affievoliscono le probabilità di ritrovarla. A farsi carico di questa corsa contro il tempo è il detective Jonathan Stride. Una doppia corsa contro il tempo, perché Stride indaga anche sulla recente scomparsa di tre donne della zona. Di loro non è più stata rinvenuta alcuna traccia, solo i segni di colluttazioni violente sul luogo del rapimento. SEDUZIONE FATALE di Paul Harper Una coppia clandestina si incontra in un albergo. Le regole sono semplici: niente nomi, niente dettagli personali, nessun discorso sulle loro vite fuori da li. Per Lore Cha - moglie di un imprenditore della Silicon Valley - è tutto molto eccitante, elettrizzante. A Lore, quegli incontri segreti e l'esplorazione di nuovi piaceri sensuali sembrano esattamente il diversivo di cui aveva bisogno. Ogni dettaglio di quelle serate è estremamente gratificante e proprio come se l'era immaginato. Anche troppo. Il problema è esattamente questo: Philip Krey riesce a intuire ogni suo pensiero. Prima ancora che lei ce l'abbia chiaro in testa. E a mettere in atto le sue più oscure e inconfessate fantasie. All'altro capo della città, anche Elise Currin, moglie di un businessman parecchio in vista, ha una storia con Krey. E anche lei, lentamente, percepisce di avere a che fare con un uomo che non solo è attento e intuitivo, ma che pare avere accesso diretto alla sua mente e alle sue fantasie. Quando emerge che le due donne hanno in comune la stessa psicanalista, comincia a delinearsi uno scenario delicato e inquietante, sul quale non può che essere chiamato a indagare un personaggio tranquillo e riservato come Marten Fané. Paul Harper è lo pseudonimo dello scrittore David Lindsey. 6
  • 7. LA SETTIMA ANIMA di Silvana Giacobini Gli occhi del mondo sono puntati su Roma. Marya Grant, donna splendida quanto chiacchierata dagli occhi smeraldo e la fama da mantide, sta per arrivare alla Festa Superstar del Cinema mentre un convegno interreligioso radunerà in città i rappresentanti di tutte le principali confessioni. Il rischio di un attentato è molto alto. Per questo il vicequestore aggiunto Silvia Giorgini è stata incaricata di mettere a punto un piano di sicurezza che blindi la città. E per far fronte all'emergenza, Silvia chiede la collaborazione dell'amica Chiara Bonelli, la giornalista di Telestella dotata di poteri paranormali, che già altre volte l'ha aiutata a risolvere intricati casi investigativi. Ma proprio con la città presidiata dalle forze dell'ordine, due prelati - un monsignore e il suo segretario - vengono barbaramente uccisi. Così le due donne sono chiamate a indagare tra gli oscuri corridoi del Vaticano e l'alta società della capitale, dove si muovono ecclesiastici corrotti, imprenditori ricattabili e grandi famiglie dai torbidi segreti. Chiara però non può dimenticare il suo Dono, la capacità visionaria che la mette in contatto telepatico con figure del passato. Questa volta l'esperienza è ancora più sconvolgente: la giovane donna si trova, all'improvviso, proiettata nella Roma imperiale, popolata da gladiatrici costrette a misurarsi nell'agone del Colosseo, ex schiavi divenuti spietati aguzzini e vestali votate alla schiavitù sacra del tempio... PENSAVO DI SCAPPARE CON TE di Francesco Gungui Alice non dice mai quello che pensa. Non l'ha mai fatto. Da quando è nata tiene i suoi pensieri per sé. Non dice quello che pensa ai suoi genitori che si stanno separando, a Martina che è scappata di casa, a Chiara che mangia nevroticamente tutto quello che le passa davanti agli occhi, a Mary che si veste come una bambolina sexy anche per andare dal giornalaio; non lo dice a suo fratello, al vicino di casa, alla sua insegnante. Soprattutto non lo dice a Luca, perché scoprire i suoi pensieri vorrebbe dire conoscere i suoi sentimenti e adesso ha troppa paura di dove tutto ciò potrebbe portarla. Alice non dice mai quello che pensa, fino al giorno dell'incidente, quando, in auto insieme alla sua famiglia, precipita da un ponte a quasi cinquanta metri da terra e si risveglia in ospedale. "Si chiama sindrome frontale" le spiegano. "In pratica, dici tutto quello che pensi, non hai più filtri." Alice pensa troppo, ma i suoi pensieri li ha sempre tenuti per sé. Ora tutto sta per cambiare. LE ANIME FORTI di Jean Giono È la metà del Novecento, in un piccolo borgo della campagna francese: la servitù al castello di Percy trascorre la notte a vegliare il defunto padrone e, come puntualmente accade in quest'angolo sperduto della Francia, a banchettare e a sparlare liberamente. Tra sussurri e imprecazioni, allusioni e pettegolezzi, spicca la voce di Thérèse, ottantanove anni, un marito e tre figli ormai persi, tre nuore che detesta e dei nipoti che la lasciano indifferente. La sua vita è stata una lunga catena di eventi da raccontare e di personaggi da rievocare, perfetti per una fredda e lunga notte di veglia... Tutto comincia nel lontano 1882 quando Thérèse fugge col maniscalco Firmin dal castello di Percy. Vi era arrivata ragazza, poiché la madre desiderava per lei un'educazione pari a quella di una zia che sapeva ricamare, stirare e rammendare la biancheria fine. E certamente sarebbe diventata come la zia dalle mani di fata se non si fosse invaghita di Firmin. Ai suoi occhi un bell'uomo, robusto e gentile come una ragazza, e a quelli della sua famiglia un povero orfano senza arte né parte e maniscalco per modo di dire, visto che si limitava a tenere ferme le zampe dei cavalli mentre il padrone li ferrava. La fuga si risolve nel solo modo possibile alla fine del XIX secolo: un matrimonio celebrato in silenzio e l'approdo in un nuovo paese: Chàtillon, dove Firmin trova lavoro presso il locale maniscalco e Thérèse in una grande locanda. PENSA UN NUMERO di Anders Bodelsen Piccolo-borghesi si nasce. Criminali si diventa. Una fredda sera di dicembre, nei sobborghi di Copenaghen, Flemming Borck, prima di lasciare lo sportello della banca dove lavora da lunghi, monotoni anni e tornare alla sua grigia vita da scapolo senza speranze, scopre in maniera del tutto casuale il piano di un 7
  • 8. rapinatore che da giorni fa la posta al suo sportello travestito da Babbo Natale. E se fosse l'occasione della sua vita? Quando arriva il fatidico momento, il cassiere non si fa trovare impreparato e grazie a un geniale stratagemma intasca il grosso del bottino. Né la banca, né la polizia, né i colleghi sospettano di essere stati raggirati dall'inedito malvivente, ma purtroppo Sorgenfrey, lo squilibrato rapinatore, sì. Scatta così una serrata caccia ai ladri tra doppi giochi e tripli inseguimenti, in cui Flemming, pericolosamente affiancato dall'interessata femme fatale Alice, scopre di aver superato un rischioso confine, e di non poter più tornare indietro. Azione e humour in un giallo psicologico di atmosfere retrò che ha i solidi ingranaggi dei grandi classici del genere. LA VERA STORIA DI CARLO MARTELLO di Paolo Villaggio Quella di venerdì 14 dicembre 1962 era una notte buia e tempestosa. Paolo Villaggio e Fabrizio De André, ancora sconosciuti, stavano perdendo tempo in compagnia di altri fannulloni. Complici un topo e la fame, l'atmosfera di torpore che avvolgeva la combriccola si infiammò parecchio. Fu quando la pace tornò a regnare che, come per magia, nacque "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers". A cinquant'anni di distanza, dopo essere diventato uno dei più grandi attori comici del Novecento, una leggenda vivente che ha fatto ridere, e anche piangere, milioni di spettatori al cinema, nei teatri e in televisione. Villaggio torna sul vecchio testo, più attuale che mai, per farlo esplodere in un romanzo esilarante e affilato, raccontandoci, infine, la vera storia di Carlo Martello. Scopriremo così quanto fosse codardo il re carolingio, e quanto poco fosse diverso da lui il suo nemico, quello sbruffone di Abd al-Rahman, governatore di al- Andalus. Il Medioevo fantastico di Villaggio ci apparirà allora molto simile ai nostri giorni, perché, da quando esiste il mondo, poco è cambiato: i ricchi continuano a compiere soprusi, a concupire le donne con il denaro e a schiacciare deboli e poveri, cui non resta che subire e magari sbeffeggiarli con la satira o denunciarli nelle canzoni; un tempo ci pensavano giullari e menestrelli, oggi ci sono i comici e i cantautori. Non è un caso che la copertina di questo libro sia stata disegnata, come omaggio all'autore, da Dario Fo. QUANDO VIENI A PRENDERMI? Di Alessandro Cattelan Santiago ha una trentina d'anni e un contratto di lavoro di quelli che il capo può chiamarti da un giorno all'altro e dirti che non hanno più bisogno di te. Santiago ha anche un amore, Amanda. L'ha conosciuta per caso e ha fatto tutto il possibile per tenersela stretta. Una volta, su uno scoglio al tramonto le ha anche chiesto: "Vuoi sposarmi?", perché l'atmosfera sembrava quella giusta. Poi le ha detto: "No, scherzavo" e lei non gli ha più parlato per giorni. Le vuole molto bene, certo, lei è bella, dolce, intelligente, però... Santiago ha una vita che stenta a prendere forma, rimane confusa, e appena sembra assumere una direzione (e non tutte le altre) gli fa paura. E allora basta una scintilla, un'occasione, per decidere di mollare tutto, il proprio Paese, il proprio lavoro, la propria donna e partire. Dove? L'importante è che sia lontano, quanto basta per perdersi e, magari, ritrovarsi. Santiago inizia un viaggio rocambolesco ed emozionante, come quando in Giappone lavora in un locale come "elargitore di complimenti" per donne trascurate dai mariti. O quando in Australia incontra Linda, bella da farti rimpiangere di non aver scelto con maggiore cura i vestiti prima di uscire. A volte però si sente solo, come quelle valigie che girano abbandonate sul nastro trasportatore dell'aeroporto, e quando lascia passare anche un solo pensiero su Amanda gli altri entrano tutti senza permesso, come le auto alle rotonde quando hai tu la precedenza... LA SCENA PERDUTA di A. Yehoshua Indebolito dall'età nel fisico ma non nello spirito, Yair Moses è un regista israeliano invitato a Santiago per una retrospettiva sui suoi film. Lo accompagna Ruth, protagonista di gran parte delle sue pellicole, di volta in volta definita "compagna", "musa", "personaggio". Ad accoglierlo, però, vi saranno alcune sorprese: la rassegna è organizzata da un religioso appassionato di cinema e si concentra sui suoi primi titoli, pellicole cosi datate che lo stesso regista fatica a ricordarne il contenuto (facendo assomigliare le proiezioni a stranianti viaggi nella memoria, a metà tra la seduta psicanalitica e la confessione religiosa). Inoltre nella stanza d'albergo è appeso un quadro che lo turba profondamente: una versione del celebre tema iconologico della "carità 8
  • 9. romana" in cui la giovane Pero allatta il padre Cimone, chiuso in carcere e condannato a morire di fame. Il dipinto ricorda al regista una scena simile che sarebbe dovuta apparire in uno dei suoi film. Ruth, però, si era rifiutata di girarla: l'avallo di Moses alla decisione dell'attrice aveva causato la loro rottura con lo sceneggiatore, Shaul Trigano, la mente creativa alla base dei loro successi (e all'epoca compagno della donna). Una rottura tanto dolorosa quanto irrimediabile. Almeno fino ad oggi: Moses scopre che dietro l'organizzazione della rassegna c'è proprio Trigano. L’ESTATE ALLA FINE DEL MONDO di Fabio Geda Nell'estate del 1999 un nonno e un nipote si incontrano per la prima volta, dopo che una lunga serie di incomprensioni li ha tenuti distanti. Il nonno, ebreo, nato il diciassette novembre 1938, giorno in cui in Italia vengono promulgate le leggi razziali, ha trascorso la propria vita senza sentirsi autorizzato a esistere. Andato in pensione al termine di una brillante carriera come consulente, si ritira nella borgata di montagna dove durante la guerra si era rifugiato con la sua famiglia e dove vuole morire. Il ragazzino, un preadolescente sensibile ed estroverso, appassionato di fumetti, che viene affidato a lui perché il padre, malato, deve sottoporsi a una delicata terapia, entra in quella che potrebbe essere la sua ultima stagione in modo perentorio e imprevisto. Così, mentre sulle rive del lago artificiale in cui si specchia il paesino il giovane verrà in contatto con il proprio passato e con il proprio futuro, il nonno riceverà, tramite lui, quell'iniziazione gioiosa alla vita che la Storia gli aveva negato, riuscendo, forse, al crepuscolo del secolo, a non essere più un fantasma. IL FIUME DELL’OPPIO di Amitav Ghosh È il settembre del 1838 quando una terribile burrasca si abbatte sulla Ibis, la goletta a due alberi in viaggio verso Mauritius con il suo carico di "coolie", di "delinquenti". Come un uccello mitologico in balia del vento, con il bompresso come un grande becco e le vele come due enormi ali spiegate, la Ibis resiste miracolosamente alla furia dell'uragano. Nel fracasso della tempesta, tuttavia, tra lampi, tuoni e marosi, una scialuppa si allontana lestamente dalla goletta. E una barca di fuggitivi e a bordo reca due lascari, i leggendari marinai che parlano una lingua tutta loro, e tre coolie che dovrebbero scontare la loro pena a Mauritius: Kalua l'ex lottatore strappato ai campi di papaveri indiani, Ah Fatt, il figlio di un ricco mercante di Bombay e di una donna cinese, Neel, il raja di Raskhali che ha sperperato la sua ricchezza, indebitandosi con i mercanti inglesi e finendo galeotto nella stiva della nave inglese. Qualche giorno dopo attracca a Mauritius un brigantino anch'esso male in arnese dopo una traversata segnata da disgrazie e tragedia: il Redruth di Fitcher Penrose, il cacciatore di piante. A Port Louis, però, Fitcher ha di che rallegrarsi. Nel porto di Mauritius fa, infatti, bella mostra di sé uno dei più venerati orti botanici del mondo in cui hanno prestato la loro opera lo scopritore della buganvillea e quello del pepe nero. Secondo volume della trilogia della Ibis. A PIEDI NUDI SULLA TERRA di Folco Terzani Un baba, un sadhu, è un uomo che ha rinunciato: la sua città è la giungla, il suo tetto è una grotta, il suo letto la terra, la sua acqua quella del fiume, il suo cibo le offerte spontanee. Il sadhu non vuole possedere niente, tiene acceso il fuoco, si dedica all'esecuzione dei riti che scandiscono la giornata in accordo con i ritmi della natura. A volte si illumina in un sorriso: e comunica con il divino. Baba Cesare - l'asceta italiano protagonista di questo libro -, dopo essersi ribellato a un'esistenza ordinaria, si è avvicinato al mondo dei sadhu indiani. Il suo percorso è molto diverso da quello che potremmo immaginare noi occidentali, abituati ai "processi di beatificazione" con i quali si cercano tracce di ascesi nelle vite di chi sfiora la santità. Dal mondo senza frontiere degli anni Settanta, attraversato dai magic bus che portavano in India passando per la Turchia, l'Iran, l'Afghanistan, il Pakistan, il suo cammino di uomo avventuroso e assetato di vita ci conduce fino a oggi, alle nazioni chiuse e blindate dei nostri tempi. L'incontro tra Folco Terzani e Baba Cesare dà vita a un libro unico - romanzo di avventure, viaggio spirituale, inchiesta su un mondo svelato nel suo fascino controverso, dialogo sul senso ultimo della vita. 9
  • 10. IL DIAVOLO VOLA A HOLLYWOOD di Lauren Weisberger Brooke non ha mai creduto nell'amore a prima vista. E invece, in una sera come tante, a un concerto nel Village ha incontrato Julian, o meglio, ha sentito la sua voce calda e suadente mentre si esibiva sul palco del locale, e non è più riuscita a toglierselo dalla mente. Qualche anno dopo, Brooke e Julian sono sposati e innamorati come il primo giorno. Certo la vita di Brooke non è una passeggiata, dato che deve lavorare venti ore al giorno per permettere al marito di realizzare il suo sogno di incidere un disco, anche se per ora è riuscito a ottenere solo uno stage alla Sony. Ma il mondo dello spettacolo, si sa, è imprevedibile e, nel giro di poche settimane, Julian si trova a cantare in un famoso programma televisivo e l'America pare non poter più fare a meno di lui. Dal canto suo Brooke, che per il successo di Julian ha sacrificato tutto e che ora potrebbe godersi favolose notti in alberghi cinque stelle nel cuore di Hollywood, non sembra poi così soddisfatta della nuova situazione. Anche perché quell'uomo sexy che campeggia sulle copertine delle più importanti riviste non le sembra neanche lontanamente simile al marito con cui ha condiviso gli ultimi anni. Ora sta a lei capire se vale la pena farsi tentare dal diavolo e vivere al massimo il successo hollywoodiano oppure tornare alla sua vecchia vita, scaldata non dai riflettori ma da un amore vero. Le immagini e i contenuti sono tratti dal sito www.ibs.it 10