2. L’Autismo
L'autismo, Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum
Disorders), è un disordine dello sviluppo neurologico altamente variabile che
inizialmente appare durante l'infanzia e in genere segue un percorso costante
senza che vi sia una remissione. Gli individui autistici possono avere alcuni
aspetti della propria vita gravemente compromessi, ma altri possono essere
normali o addirittura migliori.
Caratteristiche
I sintomi iniziano lentamente a manifestarsi a partire
dall'età di sei mesi, fino ad essere più espliciti dall'età di
due o tre anni e continuando ad aumentare fino all'età
adulta, anche se spesso in una forma meno evidente.
La condizione si distingue non da un singolo sintomo, ma
da una triade di sintomi caratteristici: deficit
nell'interazione sociale, deficit nella comunicazione,
interessi e comportamenti limitati e ripetitivi.
3. La Musicoterapia
“La musicoterapia è una tecnica mediante la
quale varie figure professionali, attive nel campo
dell’educazione, della riabilitazione e della
psicoterapia, facilitano l’attuazione di progetti di
integrazione spaziale, temporale e sociale
dell’individuo, attraverso strategie di
armonizzazione della struttura funzionale
dell’handicap, per mezzo dell’impiego del
parametro musicale; tale armonizzazione viene
perseguita con un lavoro di sintonizzazioni
affettive, le quali sono possibili e facilitate grazie
a strategie specifiche della comunicazione non
verbale”
4. Caratteristiche
Questa terapia ha la sua maggior efficacia
nei soggetti nella fascia infantile (9-12
mesi) in quanto questi non hanno ancora la
capacità comprensiva, neanche minima, del
linguaggio e tramite i suoni e la musica si
riesce ad interagire con loro ma soprattutto
a trasmettergli informazioni ed a portarli
all’educazione.
La musica, dal punto di vista terapeutico,
diviene attiva stimolazione multisensoriale,
cognitiva, relazionale ed emozionale
impiegata come prevenzione, sostegno e
recupero. Essa può offrire nei casi in cui
l’ascolto viene integrato dalla
partecipazione attiva del corpo come ad
esempio cantare, ritmare, muoversi
ritmicamente, etc., una riattivazione delle
abilità personali, delle capacità espressive e
relazionali del bambino stesso.
L'uso della musica a scopi terapeutici è
documentato in numerose civiltà dal
mondo antico ad oggi, prevalentemente
all'interno di un modello di pensiero
“magico-religioso” o sciamanico. Il concetto
di musicoterapia come disciplina scientifica
si sviluppa solo all'inizio del XVIII secolo, il
primo trattato di musicoterapia risale alla
prima metà del Settecento a cura di un
medico musicista londinese Richard
Brocklesby; mentre i primi esperimenti di
musicoterapia in Italia furono attuati
nel Morotrofio di Aversa nel 1843 a cura
di Biagio Gioacchino Miraglia.
Storia
5. I principi della terapia musicale
1. Il paziente è parte attiva della terapia
2. La centralità del rapporto di fiducia e
l'accettazione incondizionata rispetto al
paziente
3. L'adattamento e la personalizzazione
della tecnica volta per volta
4. Lo scambio reciproco di proposte tra
paziente e musico terapeuta
5. Lo stabilimento di un legame tra il
musicoterapeuta e il paziente grazie al suono
6. La musicoterapia come strumento
d’aiuto per i bambini autistici
Diversi studi hanno dimostrato che il bambino autistico mostra una certa propensione
verso la musica e che il suono e il ritmo possono migliorare le loro capacità comunicative e
il loro comportamento verso se stessi e verso gli altri.
L’intervento musicale con i bambini autistici può avere diverse finalità e può essere
organizzato in diversi modi:
1. L’ascolto di brani musicali di ogni epoca e stile e che consistono nell’osservare la
reazione del bambino alla melodia
2. L’unione dei suoni musicali con le parole
3. Desiderio di riprodurre con la propria voce la melodia
7. I modelli di musicoterapia
La musicoterapia integrata unisce musicoterapia attiva, recettiva e altre tecniche, come il
training autogeno, lo yoga, le tecniche di visualizzazione o la fantasia guidata. Il canto, la
danza, l’uso di strumenti rappresentano, dunque, delle metodologie in mano al bambino
per sentirsi a proprio agio, nelle sue espressioni corporee e linguistiche, per esprimere e
percepire le proprie emozioni e i propri stati d’animo attraverso una “tecnica non
verbale”.
• Musicoterapia attiva: prevede l'utilizzo di strumenti musicali che non richiedono una
preparazione tecnico-musicale specifica e che possono essere utilizzati in maniera
spontanea dai membri del gruppo
• Musicoterapia recettiva: basata sull'ascolto della musica e sulla rielaborazione in
gruppo delle emozioni ed immagini che l'ascolto genera in ciascun partecipante del
gruppo