3. Le reazioni emotive dei bambini alla loro
condizione di malattia, per quanto abnormi,
sono risposte comprensibili, dato che essi si
trovano a dover affrontare circostanze
straordinarie:
più che sulle conseguenze psicopatologiche
possibili è importante focalizzare l’attenzione
sulle capacità di coping e di resilience.
(Eiser, 1994)
4. La drammaticità di quest’evento non è
costituita soltanto dalla possibile prognosi
negativa, ma dalla difficoltà ad accettare
l’idea della mortalità di un bambino.
Inoltre essi percepiscono con angoscia la
propria impotenza di fronte a questa reale
minaccia di morte e vedono fallire il suo
primario compito di protezione dai pericoli.
6. Cosa serve
Riconoscere e sostenere
Le persone oltre la malattia
La complessità della condizione
Tutti gli attori coinvolti
7. Obiettivo di ogni attività di supporto ai
bambini e alle famiglie è
aiutarli a gestire il trattamento e
minimizzare il più possibile
l’interferenza della malattia nella vita
quotidiana.
Adattamento
Qualità della vita
Prevenzione del disagio
11. ARTITERAPIE
Arte nella terapia
Arte come mediatore per la
ricostruzione della personalità
Arte come mediatore relazionale
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12. Musicoterapia
È l’uso pianificato, ma creativo della
musica e degli elementi musicali (armonia,
melodia, ritmo, timbro), per affrontare i
bisogni fisici, emotivi, psicologici e spirituali
di persone di tutte le età e per favorire
l’integrazione fisica, psicologica ed emotiva
dell’individuo
In particolare con i bambini è utilizzabile la
musicoterapia attiva
13. Musicoterapia
Relazione terapeutica stabile tra
musicoterapeuta e paziente
Attraverso il canale non-verbale e l’uso
del canale corporeo-sonoro-musicale
Obiettivo: far acquisire al paziente
nuove modalità di comunicazione con
se stesso, il proprio nucleo familiare, il
mondo esterno al fine di migliorare la
qualità di vita del paziente
Benenzon, 199713
14. Musicoterapia
In alcune situazioni di non reattività
la musica riesce a ridare vita a
situazioni di enorme passività
È molto importante il contesto in cui
è usata la musica
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15. Music Learning Theory
E. E. Gordon
Presupposto: la musica può essere
appresa secondo processi analoghi a
quelli del linguaggio non verbale.
Base teorica: attitudine musicale
audiation
Metodologia: adulto competente
come guida informale
15
16. Music Learning Theory
E. E. Gordon
L’adulto comunica con il bambino
attraverso canti melodici e ritmici senza
parole e pattern tonali e ritmici,
ascoltando le risposte musicali spontanee
del bambino, rispecchiandole e
contestualizzandole nella sintassi
musicale.
Il movimento libero, percettivo ed
euristico del bambino viene favorito e
rispecchiato attraverso l’esempio diretto
dell’insegnante.
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17. Parte esperienziale
Obiettivo
Sperimentare una modalità diversa
dell'ascolto musicale.
Strumenti
La voce cantata e il corpo che è ricevente
ed emittente di sensazioni e percezioni
saranno gli strumenti utilizzati.
17
18. Parte esperienziale
Sperimenteremo insieme un ascolto di sé
e dell'altro alternativo, un dialogo che
trova il suo compimento in una relazione
musicale, invece che verbale.
Rifletteremo insieme sul potere che ha il
canto e il corpo, attraverso il suo
muoversi spontaneo ed esplorativo, di
farci entrare in relazione profonda uno
con l'altro.
18
19. 19
•Gioco, divertimento
•Attività spontanea di esplorazione di sé e del mondo
circostante
•Possibilità di sperimentare il proprio corpo
•Stimolazione cognitiva
•Tempo di scambio, relazione, piacere condiviso.
20. E. LOPEZ Psicologa - Psicoterapeuta, Pianista
C. FABARRO Insegnante didatta associata AIGAM, Flautista
F. GIONA Ricercatrice, Università “Sapienza” di Roma
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21. 21
METODI
Teoria dell’apprendimento musicale di E. E. Gordon
L’acculturazione musicale informale fornita fin
dalla più tenera età è la base per sviluppare
l’attitudine musicale.
Ambiente sonoro stimolante, ma non
obbligante;
Attenzione alla relazione;
Ascolto reciproco.
… perché la musica sia strumento
di relazione e comunicazione.
23. CONSIDERAZIONI
I bambini si sono dati la possibilità
di vivere il presente, creando uno
spazio mentale altro, oltre l’attesa e il ricordo.
I genitori che si sono coinvolti si sono resi modelli e
mediatori per i figli, hanno avuto la possibilità di
scoprire un nuovo modo di stare con loro nella
sofferenza e nell’attesa.
I professionisti ???
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24. Parte esperienziale (II)
Ascolto della musica vocale / visione
video.
Sperimentare uno stimolo sonoro
inconsueto, ascoltare le proprie reazioni,
produrre in libertà melodie e ritmi.
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