1. un racconto breve di sergio benassai
dedicato alle/gli operatrici/ori del
settore rifiuti
IL SOGNO DI RIFIUTINO E L’APRISCATOLE
Rifiutino non sapeva più dove sbattere la testa: il MUD, il SISTRI, l’ADR, l’iscrizione all’albo, il
consulente, le blackbox, i tokens, l’aggiornamento del software … per non parlare dell’IMU,
dell’IVA, dell’IRAP, dell’IRPEF … e poi le altre spese: il supermercato, le bollette, la benzina, il
mutuo, la paghetta ai figli, una sera in pizzeria, il regalo per il matrimonio del cognato, ecc..
Sul tavolo le carte, le bollette, i moduli di versamento. Per dimenticarle aveva provato a sfogarsi sul
web; e, poiché era (si riteneva) una persona ammodo, niente siti porno, niente poker, ma un po’ di
news, un videogioco, e magari una visita a SISTRIforum attivo dove almeno condividere
preoccupazioni e maledizioni, magari condite con un po’ di sana ironia.
Ma quella sera non era una serata buona: apre SISTRIforumattivo e gli vien fuori il predicozzo di
un certo “ing” che gli dice che si deve dare da fare, che deve organizzarsi, che deve proporre, ecc.
ecc.
Eccheppalle !
Quasi quasi meglio la iosotutto “Aureliabrancia” che ti spiega come dalla preistoria si è evoluta la
storia (quella dei rifiuti e quella delle analisi di laboratorio, quella della classificazione e quella
delle normative, ecc.) per arrivare al casino di adesso !
E magari Rifiutino rimpiange Mastroalf & Company, quando, nonostante gli strali di “ing”,
occupavano il sito con battutacce, ricette, previsioni del tempo, ecc.
In conclusione: Rifiutino spenge il PC, mette tutte le carte in una cartella senza nome (ma lui sa che
ha un nome: DA FARE !) e va a dormire.
Dormire: sembra facile !
Non credendo alla conta delle pecorelle come sonnifero, prova a lasciar liberi i pensieri di vagare
dove vogliono. E quelli, malvagi, lo circondano di montagne di rifiuti, proprio di quelli che domani
deve registrare, spedire, trasportare, smaltire.
Immerso, quasi soffocato, da quei rifiuti, alla fine si addormenta e ….. e sogna.
Sogna e si trova in un’osteria del Varesotto con Bossi (con Bossi ? ma come ? Rifiutino è di
Frosinone ! eccheccentra: i sogni son sogni) a discutere di come bisogna dire basta a Roma ladrona
e che bisogna fare una Lega dei rifiuti che abbandoni le ecoballe della Campania al loro destino e si
2. metta d’accordo, in una visione federalista, con lo Schleswig-Holstein nella prospettiva di un
Anschluss (tipo l’annessione dell’Austria alla Germania nel 1938).
Beh: mica male come idea … vedi te dov’è arrivato Bossi dopo la serata in osteria del 1989 !
Buona idea: tra l’altro nell’osteria del Varesotto si beve del buon vino e non quella bevanda
ammazza fegato che piace a quel rompipalle di “ing” ….
Ma … improvvisamente … la porta dell’osteria si apre … entra “ing”, con in mano una bottiglia di
Glen Grant e dice:
“Ma bravi ! Eccovi qua a sbevazzare Valpolicella … e mi meraviglio di te … Rifiutino, che a
Frosinone avete dei vini eccezionali … l’Elvira, la Lacrima rossa …”
A sentir nominare la Lacrima rossa Rifiutino si commuove e …. cambia sogno …
La scena è cambiata.
Il sogno adesso si è spostato a Roma dove Isamonfroni scende dal camion di Ornellacrippa pavesato
di scritte “SISTRI no grazie” per consegnare una petizione al Ministero dell’ambiente.
Si apre la porta del Ministero e Rifiutino vede Isamonfroni inghiottita da una porta su cui c’è scritto
“Perdete ogni speranza voi che entrate”, firmato: Selex (patrocinio del Ministero dell’ambiente).
Rifiutino si trova di fronte un’unica porta che reca la scritta “Reclami”.
“Splendido” sogna Rifiutino, ed entra.
Lo accoglie un funzionario che dice:
“Era ora ! Guardi quanti reclami ci sono in attesa di rispondere ! Risponda !”
Rifiutino li scorre e dice:
“Ma li ho scritti io !”
E il funzionario:
“E allora si risponda !”
e scompare in una nube di aerosol infiammabili, tossici e nocivi.
Rifiutino si rende conto di sognare, ma non sa se anche questa consapevolezza è un sogno e quindi
va avanti col sogno.
E’ sul lettino di Freud (l’importante è che ci sia il lettino, che Freud o un qualunque psicoanalista ci
sia o non ci sia non ha importanza) e si sta psicanalizzando.
Ma non riesce a trovare nei suoi ricordi infantili nessun desiderio incestuoso … gli vengono in
mente solo le parole di mamma: “e smettila di sporcare dappertutto, che poi dopo non so dove
buttare tutti i rifiuti”.
Ma ecco che da una chiesa vicina sente suonare le campane a morto.
Chi è morto ?
Improvvisamente compare Sato (quello che sapeva tutto già prima che accadesse) e gli annuncia: il
SISTRI è morto!
3. Ed ecco (siamo nella chiesa) comparire una bara con la scritta “SISTRI” e, intorno, una schiera di
prefiche che piangono. Riconosce la Prestigiacomo, la Marcegaglia, la Grossi (l’amministratrice
delegata di Selex).
L’orazione funebre la fa un deputato che così declama:
“Siamo qui per l’ultimo saluto al SISTRI, la cui breve vita ha comunque lasciato un’impronta
indelebile nel nostro paese. Sia di monito a tutti noi il suo sacrificio, compiuto per adempiere alla
nobile missione di garantire un cospicuo finanziamento all’industria strategica italiana, della quale
Finmeccanica è un fulgido esempio, e, nel contempo, di permettere ad Admin di dare un fulgido
esempio di come gestire un forum …”
Un improvviso boato. Dalla folla dei fedeli (fedeli ????) raccolti in chiesa si leva un grido: “Giù le
mani da SISTRIforum attivo !”
Gli addetti si affrettano a portar fuori la bara, ma ecco che interviene Greta1978: “Ma il cadavere
del SISTRI l’avete classificato come UN 3077 Materia pericolosa per l’ambiente, solida, n.a.s. ?”
No, anche l’ADR, no !
E Rifiutino si sveglia.
Si sveglia e, per fortuna, si dimentica immediatamente tutto quello che ha sognato.
Bagno, colazione, ma … ora .. ora si tratta di tornare alla realtà.
La vita è un casino.
L’Italia è un casino.
Il suo lavoro è un casino.
E allora ?
Allora bisogna provvedere.
Rifiutino si siede davanti al PC, apre una pagina word e comincia a scrivere:
“Programma” in times new roman, grassetto, carattere 20, centrato.
“Premessa” in times new roman, sottolineato, carattere 14, allineato a sinistra.
E quindi il testo (in times new roman, normale, carattere 12, giustificato), che è:
Vista la situazione bisogna darsi da fare.
Non possiamo solo lamentarci, ma dobbiamo agire positivamente.
Ma il sistema (politico, sociale, economico) sembra immodificabile. E’ come se i principi, i
contenuti, gli effetti del sistema, così come sono, fossero contenuti in una scatola chiusa e quindi
inaccessibili, immodificabili.
E allora cosa si deva fare ?
Bisogna aprire la scatola !
E come si apra una scatola ?
Con l’apriscatole !
Ecco: l’apriscatole !
E dov’è l’apriscatole ?
Rifiutino si ricorda improvvisamente di un testo letto poco tempo fa.
In quel testo si diceva:
1) siamo alla fine della civiltà occidentale; il futuro sarà nelle mani dei BRICS (Brasile, Russia,
India, Cina, Sudafrica)
4. 2) si deve comunque gestire il declino della civiltà occidentale
3) per garantirsi un declino non traumatico si devono ridurre le influenze delle cause del declino, e
cioè la finanziarizzazione dell’economia, l’iperconsumismo, la crescita del divario fra ricchi e
poveri, la degradazione dell’ambiente
Benissimo, ma qual’è l’apriscatole nel mio campo (quello dei rifiuti) ?
Pensa che ti ripensa, Rifiutino arriva alla seguente conclusione: l’apriscatole sta in un diverso
modello di sviluppo (beni più durevoli, meno imballaggi, riciclo e riuso prima di arrivare al rifiuto),
in una partecipazione attiva anche alle scelte strategiche e normative (farsi sentire nel parlamento
italiano e in quello europeo), nell’assunzione di responsabilità (non si può sempre dire che quello
che succede è sempre colpa di qualcun altro), nella solidarietà (vedi SISTRIforum attivo dove ci si
aiuta a vicenda senza chiedere compensi), ecc.
QUI SI FERMA IL RACCONTO, perché le ulteriori, più dettagliate, conclusioni rischiano di essere
quelle di “ing” invece che quelle di Rifiutino (o già lo sono anche quelle generali ?) e quindi
l’apriscatole si trasformerebbe in un rompiscatole !