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Aumento di NA: Litografia a immersione

• Immergere il sistema in un fluido con indice di rifrazione maggiore di quello dell’aria
(n=1) aumenta la profondità di fuoco e la risoluzione

– Acqua: n=1.45 a 193 nm
• Problemi:

– Rigonfiamento del film dovuto all’acqua
– L’acqua deve essere purissima, senza
bolle
– Il rilascio di componenti del resist
nell’acqua deve essere controllato




• Soluzioni:

– Rivestimento trasparente sul resist per
ridurre l’interazione fra resist e acqua
– Engineering del resist per aumentare
l’idrofobicità
– Uso di additivi che non segregano alla
superficie.
Sorgenti di luce a bassa lunghezza d’onda




                           Sviluppo di sorgenti laser a
                           lunghezza d’onda sempre
                           minore
Litografia nell’UV estremo

Rispetto alla litografia ottica, la
litografia EUV è molto più
complessa.
Per ottenere radiazione
nell’EUV (in particolare a 13.4
nm) si eccita un fascio di Xe
con un laser IR. Dato che non
esistono sostanze trasparenti a
13.4 nm, non si possono
costruire le lenti. L’intero
sistema ottico deve essere fatto
di specchi.


Gli specchi convenzionali non vanno bene; si usano specchi fatti con multistrati impilati
di materiali con costanti dielettriche diverse (solitamente alternando Mo e Si o Be).
Questi specchi riflettono la luce per interferenza costruttiva, lo spessore ottico di ogni
strato deve essere pari a λ/4. La produzione di questi strati è molto costosa.
Litografia EUV




                                                    50 nm lines fabricated with EUV lithography (~1999)

                                                    30 nm features now routinely achieved


    I sistemi EUV devono usare un’ottica di riflessione invece che di rifrazione
Sfide di questa nuova tecnologia:

• Fabbricazione dell’ottica inclusi i multi-strati con precisione atomica
• Sviluppo di sorgenti potenti
• Fabbricazione di maschere di riflessione prive di difetti
• Controllo delle contaminazioni (molecolari e particolato)
• Costi
X-Ray lithography (XRL)

  Sorgente “ottimale”: sincrotrone           Maschere:
  (fascio intenso e ben collimato)
                                             in genere membrane di Si o
  --> proximity mode masks
                                             SiC ricoperte con un metallo
  Resist: solitamente PMMA                   ad alto Z
  (sensibilità bassa -->
  necesstà di alte dosi, ~ 2
  J/cm2 )
   Problema: fasci di elettroni
   generati dallo scattering di
   raggi X su maschera, resist,
   substrato, ...



       Risoluzione effettiva
       ~ decine di nm

Vantaggio: profondità di campo (fascio collimato)
--> high aspect ratio features, LIGA,...
Limiti XRL


Proximity mask




                              a



                  ξ=a.g/L
                  Δ=r.g/L         Penumbral blur
Litografia da fascio di cariche
Un fascio focalizzato di cariche accelerate può essere usato per la scrittura
(impressione) di un resist e successivo trasferimento del pattern




                                            Tecnica di scrittura “seriale” (pattern
                                            generato in sequenza) --> alti tempi di
                                            processo
                                            (in linea di principio è possibile anche litografia
                                            con maschera su area estesa, ma la
                                            realizzazione della maschera è critica)
                                            Sviluppi recenti: array di emettitori ad
                                            effetto di campo
Litografia a fascio elettronico
    Fotolitografia - ottica, UV (200nm), DUV(80nm), EUV (10nm)

                                                 λ
                                  Risoluzione

                      Sorgente – Fascio di elettroni




Per una tensione di accelerazione, Vc, di 120KV, λ = 3.36pm

Si utilizza un cannone elettronico per produrre un fascio di elettroni focalizzato
Electron beam lithography system
I sistemi a scrittura diretta usano un fascio di elettroni che viene fatto muovere
rispetto al wafer per esporre un pixel alla volta
Litografia a fascio elettronico


Cross-linking delle catene
Materiale a più alto peso molecolare
Un solvente opportuno può rimuovere le parti
a più basso peso molecolare     patterning
          resist negativo




Frammentazione delle catene
Materiale a più basso peso molecolare
Un solvente opportuno può rimuovere le parti
esposte            patterning
         resist positivo
Scrittura con fascio di elettroni
Volume di interazione - Risoluzione




La risoluzione è determinata dalle collisioni elettrone-substrato
- Forward scattering (dal resist), - Backward scattering (dal substrato)
- Elettroni secondari
Interazione fascio-solido: scattering



                                                       Simulazioni Monte-Carlo
                                                       Fasci di elettroni con energie
                                                       maggiori portano un aumento
                                                       dello scattering nel PMMA e nel
                                                       substrato



La risoluzione dipende dalle dimensioni dello spot e dallo scattering
degli elettroni incidenti
  La risoluzione viene limitata dagli elettroni riflessi e diffusi nel resist
e nel substrato, non dalla diffrazione
  Effetto di prossimità: esposizione non voluta dovuta ai processi di
scattering da parte dei punti vicini

 La risoluzione migliora per energie del fascio elevate
Fotoresist per fasci di elettroni

• PMMA (Poli Metil MetAcrilato)è il resist più comunemente usato in litografia elettronica
• Il PMMA è otticamente trasparente
Resists in EBL e risoluzione spaziale

Resists organici (es. PMMA, stessi meccanismi dei fotoresist) oppure inorganici
(es. film sottili di fluoruri, calcogenuri amorfi, AsS, AsSe,…)
Problemi EBL: scattering inelastico degli elettroni da
parte del resist (o substrato)
--> elettroni secondari, raggi-X, etc.
--> riduzione risoluzione spaziale (cfr. anche XRL)



 - Uso di resist “robusti” (ad es. inorganici) e
 compatti (film sottili policristallini o amorfi)
 - Spessori resist ridotti (per evitare fenomeni
 secondari), in genere < 100 nm
 - Uso di basse differenze di potenziale e controllo
 accurato della dose


 Risoluzione spaziale ultima fortemente influenzata
 dal processo di interazione con il resist (e
 substrato)
Nanostrutture con litografia elettronica
Immagini SEM di nanostrutture d’oro
fabbricate usando litografia a fascio di
elettroni su un resist sottile di PMMA,
seguito da evaporazione di oro e “lift-
off”
SCALPEL ( = Scattering with Angular Limitation Projection
            Electron-beam)
 Possibilità di superare i limiti dovuti al carattere seriale con tecniche di
 “proiezione”

                                                          Maschera vista dall’alto




                                                                         Sezione trasversale




          Solo gli elettroni che non vengono diffusi passano
          attraverso l’apertura e vengono proiettati sul campione
Litografia con fascio di ioni focalizzati (FIB)
Componenti FIBL :                      Specifiche:
Sorgente di ioni                       Tensione di accelerazione 3-200 kV.
Colonna (ottica)                       Densità di corrente fino a 10 A/cm2 .
Supporto mobile campione               Diametro del fascio 0.5-1.0 μm.
                                       Ioni: Ga+ , Au+ ,Si+ ,Be+ etc.

                      Il principio operativo di base di un sistema FIB è simile a quello a
                      fascio elettronico, la principale differenza è l’uso di un fascio di
                      ioni di gallio (Ga+). Il fascio di ioni è prodotto in una sorgente di
                      ioni liquido-metallo (LMIS), l’applicazione di un forte campo
                      elettrico causa l’emissione di ioni positivi da un cono liquido di
                      gallio. Si usa un insieme di aperture per impostare la corrente del
                      fascio e quindi la sua dimensione e la risoluzione dell’immagine.
                      L’energia del fascio è in genere di 30 o 50 keV e la migliore
                      risoluzione che si può ottenere è circa 5 - 7 nm. Il fascio viene
                      scansionato sul campione, che è montato in una camera sotto
                      vuoto alla pressione di circa 10-7 mbar. Quando il fascio colpisce il
                      campione vengono emessi dalla superficie elettroni e ioni
                      secondari.
                      L’intensità degli elettroni o degli ioni viene monitorata e usata per
                      generare un immagine della superficie. Gli elettroni secondari
                      sono prodotti in quantità molto maggiori rispetto agli ioni e
                      forniscono immagini di qualità e risoluzione migliore; quindi la
                      modalità con gli elettroni secondari viene usata per la maggior
                      parte delle applicazioni di imaging.
Vantaggi dei fasci di ioni:
  Sensibilità del resist migliorata
  Possono essere focalizzati meglio
  Scattering ridotto
  Permette processi ibridi quali l’ “ion-induced etching”
e l’impiantazione

 Effetti del fascio di ioni sul substrato:
 Spostamento degli atomi.
 Emissione di elettroni.
 Effetti chimici come il cambiamento di solubilità del resist.
 Sputtering degli atomi del substrato da parte degli ioni a bassa
energia.
 Si può avere un riscaldamento del resist fino a 1500° C
Tecniche di Soft Lithography
Replica Molding (REM)
Microtransfer Molding
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Nanoimprinting

   “Replica” di nanostrutture da
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Hot embossing        UV-nanoimprint
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2.2 P Litografie

  • 1. Aumento di NA: Litografia a immersione • Immergere il sistema in un fluido con indice di rifrazione maggiore di quello dell’aria (n=1) aumenta la profondità di fuoco e la risoluzione – Acqua: n=1.45 a 193 nm
  • 2. • Problemi: – Rigonfiamento del film dovuto all’acqua – L’acqua deve essere purissima, senza bolle – Il rilascio di componenti del resist nell’acqua deve essere controllato • Soluzioni: – Rivestimento trasparente sul resist per ridurre l’interazione fra resist e acqua – Engineering del resist per aumentare l’idrofobicità – Uso di additivi che non segregano alla superficie.
  • 3. Sorgenti di luce a bassa lunghezza d’onda Sviluppo di sorgenti laser a lunghezza d’onda sempre minore
  • 4. Litografia nell’UV estremo Rispetto alla litografia ottica, la litografia EUV è molto più complessa. Per ottenere radiazione nell’EUV (in particolare a 13.4 nm) si eccita un fascio di Xe con un laser IR. Dato che non esistono sostanze trasparenti a 13.4 nm, non si possono costruire le lenti. L’intero sistema ottico deve essere fatto di specchi. Gli specchi convenzionali non vanno bene; si usano specchi fatti con multistrati impilati di materiali con costanti dielettriche diverse (solitamente alternando Mo e Si o Be). Questi specchi riflettono la luce per interferenza costruttiva, lo spessore ottico di ogni strato deve essere pari a λ/4. La produzione di questi strati è molto costosa.
  • 5. Litografia EUV 50 nm lines fabricated with EUV lithography (~1999) 30 nm features now routinely achieved I sistemi EUV devono usare un’ottica di riflessione invece che di rifrazione Sfide di questa nuova tecnologia: • Fabbricazione dell’ottica inclusi i multi-strati con precisione atomica • Sviluppo di sorgenti potenti • Fabbricazione di maschere di riflessione prive di difetti • Controllo delle contaminazioni (molecolari e particolato) • Costi
  • 6. X-Ray lithography (XRL) Sorgente “ottimale”: sincrotrone Maschere: (fascio intenso e ben collimato) in genere membrane di Si o --> proximity mode masks SiC ricoperte con un metallo Resist: solitamente PMMA ad alto Z (sensibilità bassa --> necesstà di alte dosi, ~ 2 J/cm2 ) Problema: fasci di elettroni generati dallo scattering di raggi X su maschera, resist, substrato, ... Risoluzione effettiva ~ decine di nm Vantaggio: profondità di campo (fascio collimato) --> high aspect ratio features, LIGA,...
  • 7. Limiti XRL Proximity mask a ξ=a.g/L Δ=r.g/L Penumbral blur
  • 8. Litografia da fascio di cariche Un fascio focalizzato di cariche accelerate può essere usato per la scrittura (impressione) di un resist e successivo trasferimento del pattern Tecnica di scrittura “seriale” (pattern generato in sequenza) --> alti tempi di processo (in linea di principio è possibile anche litografia con maschera su area estesa, ma la realizzazione della maschera è critica) Sviluppi recenti: array di emettitori ad effetto di campo
  • 9. Litografia a fascio elettronico Fotolitografia - ottica, UV (200nm), DUV(80nm), EUV (10nm) λ Risoluzione Sorgente – Fascio di elettroni Per una tensione di accelerazione, Vc, di 120KV, λ = 3.36pm Si utilizza un cannone elettronico per produrre un fascio di elettroni focalizzato
  • 11. I sistemi a scrittura diretta usano un fascio di elettroni che viene fatto muovere rispetto al wafer per esporre un pixel alla volta
  • 12. Litografia a fascio elettronico Cross-linking delle catene Materiale a più alto peso molecolare Un solvente opportuno può rimuovere le parti a più basso peso molecolare patterning resist negativo Frammentazione delle catene Materiale a più basso peso molecolare Un solvente opportuno può rimuovere le parti esposte patterning resist positivo
  • 13. Scrittura con fascio di elettroni
  • 14. Volume di interazione - Risoluzione La risoluzione è determinata dalle collisioni elettrone-substrato - Forward scattering (dal resist), - Backward scattering (dal substrato) - Elettroni secondari
  • 15. Interazione fascio-solido: scattering Simulazioni Monte-Carlo Fasci di elettroni con energie maggiori portano un aumento dello scattering nel PMMA e nel substrato La risoluzione dipende dalle dimensioni dello spot e dallo scattering degli elettroni incidenti La risoluzione viene limitata dagli elettroni riflessi e diffusi nel resist e nel substrato, non dalla diffrazione Effetto di prossimità: esposizione non voluta dovuta ai processi di scattering da parte dei punti vicini La risoluzione migliora per energie del fascio elevate
  • 16. Fotoresist per fasci di elettroni • PMMA (Poli Metil MetAcrilato)è il resist più comunemente usato in litografia elettronica • Il PMMA è otticamente trasparente
  • 17. Resists in EBL e risoluzione spaziale Resists organici (es. PMMA, stessi meccanismi dei fotoresist) oppure inorganici (es. film sottili di fluoruri, calcogenuri amorfi, AsS, AsSe,…) Problemi EBL: scattering inelastico degli elettroni da parte del resist (o substrato) --> elettroni secondari, raggi-X, etc. --> riduzione risoluzione spaziale (cfr. anche XRL) - Uso di resist “robusti” (ad es. inorganici) e compatti (film sottili policristallini o amorfi) - Spessori resist ridotti (per evitare fenomeni secondari), in genere < 100 nm - Uso di basse differenze di potenziale e controllo accurato della dose Risoluzione spaziale ultima fortemente influenzata dal processo di interazione con il resist (e substrato)
  • 19.
  • 20. Immagini SEM di nanostrutture d’oro fabbricate usando litografia a fascio di elettroni su un resist sottile di PMMA, seguito da evaporazione di oro e “lift- off”
  • 21. SCALPEL ( = Scattering with Angular Limitation Projection Electron-beam) Possibilità di superare i limiti dovuti al carattere seriale con tecniche di “proiezione” Maschera vista dall’alto Sezione trasversale Solo gli elettroni che non vengono diffusi passano attraverso l’apertura e vengono proiettati sul campione
  • 22. Litografia con fascio di ioni focalizzati (FIB) Componenti FIBL : Specifiche: Sorgente di ioni Tensione di accelerazione 3-200 kV. Colonna (ottica) Densità di corrente fino a 10 A/cm2 . Supporto mobile campione Diametro del fascio 0.5-1.0 μm. Ioni: Ga+ , Au+ ,Si+ ,Be+ etc. Il principio operativo di base di un sistema FIB è simile a quello a fascio elettronico, la principale differenza è l’uso di un fascio di ioni di gallio (Ga+). Il fascio di ioni è prodotto in una sorgente di ioni liquido-metallo (LMIS), l’applicazione di un forte campo elettrico causa l’emissione di ioni positivi da un cono liquido di gallio. Si usa un insieme di aperture per impostare la corrente del fascio e quindi la sua dimensione e la risoluzione dell’immagine. L’energia del fascio è in genere di 30 o 50 keV e la migliore risoluzione che si può ottenere è circa 5 - 7 nm. Il fascio viene scansionato sul campione, che è montato in una camera sotto vuoto alla pressione di circa 10-7 mbar. Quando il fascio colpisce il campione vengono emessi dalla superficie elettroni e ioni secondari. L’intensità degli elettroni o degli ioni viene monitorata e usata per generare un immagine della superficie. Gli elettroni secondari sono prodotti in quantità molto maggiori rispetto agli ioni e forniscono immagini di qualità e risoluzione migliore; quindi la modalità con gli elettroni secondari viene usata per la maggior parte delle applicazioni di imaging.
  • 23. Vantaggi dei fasci di ioni: Sensibilità del resist migliorata Possono essere focalizzati meglio Scattering ridotto Permette processi ibridi quali l’ “ion-induced etching” e l’impiantazione Effetti del fascio di ioni sul substrato: Spostamento degli atomi. Emissione di elettroni. Effetti chimici come il cambiamento di solubilità del resist. Sputtering degli atomi del substrato da parte degli ioni a bassa energia. Si può avere un riscaldamento del resist fino a 1500° C
  • 24. Tecniche di Soft Lithography
  • 28. Nanoimprinting “Replica” di nanostrutture da matrice per via termomeccanica Hot embossing UV-nanoimprint