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Sputtering
Sputtering: cariche (accelerate) prodotte da plasma, tipicamente di gas inerte,
prodotto in continua (DC) o con radiofrequenza (RF)




                                                              RF
                DC
Sputtering (e bombardamento con cariche)
Particelle cariche (ioni o elettroni) vengono accelerati verso la superficie di un target
solido --> desorbimento (via numerosi processi) --> vaporizzazione (non solo
elementare)




Punti di forza principali:
- efficienza anche con materiali “refrattari”, es. ceramiche ed alcuni metalli con alta Tvap
- alti rate di crescita (fino a diversi μm/h)
Magnetron sputtering




                  Campi magnetici aumentano la
                  ionizzazione dovuta alle collisioni


Principali svantaggi dello sputtering:
- presenza di gas ambiente (per il plasma) --> scarsa purezza
- possibilità backscattering --> danneggiamento del film
- scarsa efficacia di atomizzazione --> scarso controllo della crescita
Confronto vaporizzazione/sputtering
Ablazione e deposizione laser impulsata (PLAD)
                     Interazione fascio laser impulsato/bulk solido
                     --> ablazione (vaporizzazione) localizzata del
                     materiale

                           Processo impulsato e tempi caratteristici
Principali laser a eccimeri usati per PLD


     Laser medium           ArF      KrF     XeCl      XeF
  Wavelength (nm)          193 nm   248 nm   308 nm   351 nm
  Pulse energy (mJ)         400      600      400      320
 Average power (W)          10       16       11        8
Gas lifetime (106 pilse)    0.4       1       10        2




 Laser tipici nell’UV:
 - eccimeri (XeCl 308nm, KrF 248nm, ArF 193nm,…)
 - Nd-YAG 1064 nm (III o IV armonica nell’UV)
 - impulsi: ~ 10 ns (ma anche sub-ns)
 - fluenza: 1-5 J/cm2 (cioè centinaia di MW/cm2 )
Peculiarità PLAD

Ulteriori vantaggi PLAD:
- elevato tasso di ablazione per laser shot
- elevata energia cinetica particelle ablate          Energia trasferita dal laser al target

- elevata direzionalità
- possibilità reazioni collisionali (gas ambiente)

                                                             Formazione plasma




                                                                   Reattività




                                                     Molta energia trasferita al film in crescita
Limiti PLAD
      PLAD diffusa in ambito di laboratorio per film di materiali “difficili” (es. ceramiche
      supercoduttrici, ferroelettriche, ferromagnetiche, ossidi,...)
      Può essere usata anche per formare nanoparticelle (CNT, Si-nanocrystals,…)




Alcuni svantaggi PLAD:
- Ricoprimento di superfici piccole (~ cm2)
- scarsa omogeneità superficiale e
formazione di droplets
-difficile diffusione industriale
- scarsa resa complessiva
Tecniche chimiche: Chemical Vapor Deposition (CVD)




Nella CVD un gas precursore del materiale depositato viene immesso nel reattore.
Quando le molecole vengono in contatto con la superficie, si decompongono e
alcuni dei reagenti aderiscono alla superficie.
CVD isè la crescita di film da fase vapore/gas via reazioni chimiche nel gas e sul
substrato:

                    e.g. SiH4(g) →Si(s) + 2H2(g)




La CVD è il metodo di deposizione più usato nella manifattura di IC
Possibile schema di
crescita di diamante
per CVD
Atomic Layer Deposition
1-2. Viene introdotto nella camera ZrCl4 gassoso. Aderisce alla superficie, ma ha la
proprietà di non aderire a se stesso. Quindi il processo si arresta quando è cresciuto
un intero strato.
2.b. Il gas (ZrCl4) in eccesso viene rimosso dalla camera.
3-4. Viene introdotto nella camera H2O gassoso. L’O reagisce con il Zr, formando ZrO2
mentre il rimanente H e Cl rimangono nel gas. Ulteriore ossigeno non può aderire
sull’ossigeno. Quindi si ottiene un perfetto monostrato di ZrO2.
4.b. I gas rimanenti (H, Cl e H2O in eccesso) vengono pompati via.
5. Si ritorna al punto 1, o si termina il processo.
Deposizioni da soluzione (CSD, MOD)

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3.2 P Filmsottili2

  • 1. Sputtering Sputtering: cariche (accelerate) prodotte da plasma, tipicamente di gas inerte, prodotto in continua (DC) o con radiofrequenza (RF) RF DC
  • 2. Sputtering (e bombardamento con cariche) Particelle cariche (ioni o elettroni) vengono accelerati verso la superficie di un target solido --> desorbimento (via numerosi processi) --> vaporizzazione (non solo elementare) Punti di forza principali: - efficienza anche con materiali “refrattari”, es. ceramiche ed alcuni metalli con alta Tvap - alti rate di crescita (fino a diversi μm/h)
  • 3. Magnetron sputtering Campi magnetici aumentano la ionizzazione dovuta alle collisioni Principali svantaggi dello sputtering: - presenza di gas ambiente (per il plasma) --> scarsa purezza - possibilità backscattering --> danneggiamento del film - scarsa efficacia di atomizzazione --> scarso controllo della crescita
  • 5. Ablazione e deposizione laser impulsata (PLAD) Interazione fascio laser impulsato/bulk solido --> ablazione (vaporizzazione) localizzata del materiale Processo impulsato e tempi caratteristici
  • 6. Principali laser a eccimeri usati per PLD Laser medium ArF KrF XeCl XeF Wavelength (nm) 193 nm 248 nm 308 nm 351 nm Pulse energy (mJ) 400 600 400 320 Average power (W) 10 16 11 8 Gas lifetime (106 pilse) 0.4 1 10 2 Laser tipici nell’UV: - eccimeri (XeCl 308nm, KrF 248nm, ArF 193nm,…) - Nd-YAG 1064 nm (III o IV armonica nell’UV) - impulsi: ~ 10 ns (ma anche sub-ns) - fluenza: 1-5 J/cm2 (cioè centinaia di MW/cm2 )
  • 7. Peculiarità PLAD Ulteriori vantaggi PLAD: - elevato tasso di ablazione per laser shot - elevata energia cinetica particelle ablate Energia trasferita dal laser al target - elevata direzionalità - possibilità reazioni collisionali (gas ambiente) Formazione plasma Reattività Molta energia trasferita al film in crescita
  • 8. Limiti PLAD PLAD diffusa in ambito di laboratorio per film di materiali “difficili” (es. ceramiche supercoduttrici, ferroelettriche, ferromagnetiche, ossidi,...) Può essere usata anche per formare nanoparticelle (CNT, Si-nanocrystals,…) Alcuni svantaggi PLAD: - Ricoprimento di superfici piccole (~ cm2) - scarsa omogeneità superficiale e formazione di droplets -difficile diffusione industriale - scarsa resa complessiva
  • 9. Tecniche chimiche: Chemical Vapor Deposition (CVD) Nella CVD un gas precursore del materiale depositato viene immesso nel reattore. Quando le molecole vengono in contatto con la superficie, si decompongono e alcuni dei reagenti aderiscono alla superficie.
  • 10. CVD isè la crescita di film da fase vapore/gas via reazioni chimiche nel gas e sul substrato: e.g. SiH4(g) →Si(s) + 2H2(g) La CVD è il metodo di deposizione più usato nella manifattura di IC
  • 11. Possibile schema di crescita di diamante per CVD
  • 12.
  • 13. Atomic Layer Deposition 1-2. Viene introdotto nella camera ZrCl4 gassoso. Aderisce alla superficie, ma ha la proprietà di non aderire a se stesso. Quindi il processo si arresta quando è cresciuto un intero strato. 2.b. Il gas (ZrCl4) in eccesso viene rimosso dalla camera. 3-4. Viene introdotto nella camera H2O gassoso. L’O reagisce con il Zr, formando ZrO2 mentre il rimanente H e Cl rimangono nel gas. Ulteriore ossigeno non può aderire sull’ossigeno. Quindi si ottiene un perfetto monostrato di ZrO2. 4.b. I gas rimanenti (H, Cl e H2O in eccesso) vengono pompati via. 5. Si ritorna al punto 1, o si termina il processo.