TORINO - MASTERPLAN IPOTESI DI RECUPERO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL COMPLESSO ...Stefano Lo Russo
POLO DELLA CULTURA E CAMPUS DELL’ARCHITETTURA
E DEL DESIGN - Giugno 2014
Deliberazione della Giunta Comunale di Torino numero meccanografico 2014 02991/009
Sergio Lironi - Contratto di Quartiere Savonarola a PadovaSergioLironi2
Bioarchitettura, Rigenerazione urbana e Partecipazione nell'esperienza del Programma di Recupero Urbano denominato "Contratto di Quartiere Savonarola" (1998 - 2003)
Roma dopo il 1870: Urbanistica e Architettura Parte 1/4Portante Andrea
Una carrellata che ripercorre l’evoluzione urbanistica di Roma dalla breccia di Porta Pia fino quasi ai nostri giorni.
Si parte con un “prequel”, i piani degli anni napoleonici, che contengono un po’ i semi di tutti gli sviluppi futuri. Esamineremo l’espansione della città attraverso i diversi Piani Regolatori che si sono succeduti (1873, 1883, 1909, 1931, 1942), puntualmente ignorati o elusi dagli interessi delle società immobiliari, le grandi “occasioni perse” per la città.
All’evoluzione urbanistica accompagneremo l’evoluzione del quadro architettonico, con il succedersi e sovrapporsi di stili dal neo barocco all’umbertino, dal “barocchetto romano” al liberty e al razionalismo, il tutto in una presentazione dal ritmo serrato con uso predominante di foto e video.
2016 Fundamentals of urban planning. Move from fact to law to solve social an...Luca Marescotti
Fondamenti di urbanistica. La lunga strada per passare dal fatto al diritto nella consapevolezza delle crisi sociali e ambientali del XX secolo.
Le principali lezioni dell'urbanistica del Novecento riguardano sia la pianificazione territoriale (Ruur, TVA), sia la pianificazione metropolitana (London), sia i confronti internazionali (Bauhaus, CIAM). La crescita dell'urbanismo spinge molte discipline a indagare le città e cresce la necessità di passare dai singoli episodi (il fatto) a leggi generali capaci di controllare e governare la crescita urbana.
Il processo di rigenerazione urbana dell’ex area industriale di Ostiense-MarconiGianluca Ermili
Una proposta per la rigenerazione urbana dell'ex area industriale della capitale italiana, ripercorrendo il periodo che va dalla Roma post-unitaria ai giorni nostri. Progetto svolto durante il corso di "Storia della città e del territorio" presso la Facoltà di Economia dell'Università di Roma Tre.
2. Cosa significa ‘‘urbanizzazione’’?
L'urbanizzazione è il processo di sviluppo e organizzazione che porta un centro
abitato ad assumere le caratteristiche tipiche di una città. Il termine include sia la
creazione materiale di strutture (opere di urbanizzazione), come reti di trasporti e
sistema fognario, sia i cambiamenti di comportamenti e costume della società. Il
processo riguarda i centri cittadini di nuova creazione, o centri esistenti che hanno
registrato un forte incremento di popolazione (urbanesimo); ma riguarda anche il
territorio circostante, quando avviene la diffusione della struttura urbana al di fuori dei
centri originari, fino a formare una rete di città. Le città tendono ad espandersi molto
rapidamente e quindi, ci sono problemi negativi legati a tutto ciò. Problemi come
l'inquinamento, il caos e lo stress.
3. Quando nacque l’urbanizzazione?
A differenza dell'urbanesimo, fenomeno prevalentemente
demografico che si verificò in periodi storici diversi,
l'urbanizzazione data dalla rivoluzione industriale, agli inizi del
XIX secolo. Gli impianti industriali, con tutti gli apparati
connessi (ferrovie, scali, depositi, ma anche le residenze dei
lavoratori inurbati) riplasmano la topografia urbana
occupandone una grande parte.
4. Urbanizzazione a livello mondiale.
La popolazione urbana mondiale (popolazione che risiedeva
in città con più di 20.000 abitanti), che all'inizio dell'Ottocento
era stimata intorno al 3 per cento, divenne il 13,6 per cento
all'inizio del Novecento, il 28,2 per cento nel 1950 e il 38,6
per cento nel 1970.
5. Urbanizzazione a livello europeo.
Per quanto riguarda le città europee, il fenomeno apparve in
fase di stasi o di regresso a partire dalla seconda metà degli
anni settanta, perché i motivi di ordine tecnologico che
avevano portato alla concentrazione urbana, anche tramite
leconurbazioni (cioè l'agglomerazione senza soluzioni di
continuità fra centri prima separati), sembrano, in una fase
postindustriale, non sussistere più, non essendo più così
necessaria la continuità fisica. Più complessa e meno legata
allo sviluppo industriale è stata la crescita urbana dei paesi
che hanno subito la colonizzazione europea.
6. Sono opere d'urbanizzazione primaria:
-gli spazi necessari per la sosta e il parcheggio degli autoveicoli, in
relazione alle caratteristiche degli insediamenti;
-i condotti idonei alla raccolta ed allo scarico delle acque luride
(nere) ed i relativi allacciamenti alla rete principale urbana,
compresi gli impianti di depurazione;
-la rete idrica, costituita dalle condotte per l’erogazione dell’acqua
potabile e relative opere per la captazione, il sollevamento ed
accessorio, nonché dai necessari condotti d’allacciamento alla rete
principale urbana;
-le strade a servizio degli insediamenti, compresi gli allacciamenti
alla viabilità principale dei lotti edificabili;
7. -la rete per l’erogazione e la distribuzione dell’energia elettrica
per usi domestici e industriali comprese le cabine secondarie;
-la rete del gas combustibile per uso domestico ed i relativi
condotti d’allacciamento;
-la rete telefonica, comprese le centraline telefoniche a servizio
degli edifici;
-la pubblica illuminazione comprendente le reti e gli impianti per
l’illuminazione delle aree e delle strade pubbliche e d’uso
pubblico;
-gli spazi di verde attrezzato, le aree a servizio dei singoli edifici
mantenute a verde con alberature ed eventuali attrezzature.
8. Sono opere d'urbanizzazione
secondaria
-gli asili nido;
-le scuole materne;
-le scuole dell’obbligo;
-i mercati di quartiere;
-le delegazioni comunali;
9. -le chiese ed altri edifici religiosi;
-gli impianti sportivi di quartiere;
-i centri sociali e le attrezzature culturali e sanitarie;
-le aree verdi di quartiere.