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UNA TESTIMONIANZA DI MALASANITÀ
PER CAPIRE SUBITO GLI ARGOMENTI PRINCIPALI DI QUESTO INTERVENTO SCORRETELO IN FRETTA NOTANDO I
TERMINI IN MAIUSCOLO: lo scopo di questo scritto è AGEVOLARE LA PREVENZIONE, LA DIAGNOSI E LA CURA DI
ALCUNE MALATTIE TRA LORO INTERRELATE quando evitarne l'insorgere, individuarle e trattarle è reso ugualmente difficile
dalla confusione creata prima di tutto dai medici consultati. La prima parte di questa testimonianza può essere fuorviante a causa del
breve accenno a violenze e nevrosi, ma se insistete nella lettura capirete che non si tratta di una sorta di delirio paranoico e che del
resto lo scopo principale di questo scritto senza nomi e cognomi non è denunciare abusi ma segnalarne la possibilità e INDICARE
RAPIDAMENTE SOLUZIONI PER FARE RISPARMIARE TEMPO E ENERGIE ED EVITARE A PIÙ PERSONE POSSIBILE
SOFFERENZE E RISCHI INUTILI. Non sono io ma il mio compagno a inserire in Internet questo intervento e non gli ho mai
chiesto di riferirmi se vi sono commenti al riguardo e quali essi siano, ecco perché ciò che nel tempo ho modificato di ciò che ho
scritto non ne ha mai risentito nè ne risentiranno eventuali modifiche ulteriori (una scelta dettata dalla prudenza e che condivido con
altre persone che conoscono il tipo di giudizi dati in Internet). LE MODIFICHE DI QUESTO "BREVE" TESTO SONO DOVUTE
AI CAMBIAMENTI NELLE MIE CONOSCENZE, ALLE ESIGENZE DI ORDINE E CHIAREZZA O BREVITÀ E ALLA
CALMA SEMPRE CRESCENTE CON CUI RIESCO A RICORDARE ALCUNI EVENTI SPIACEVOLI.
IN QUESTA VERSIONE, RISPETTO A QUELLE DI MOLTO PRECEDENTI MA ANCHE A QUELLA DI POCHI GIORNI FA,
HO CORRETTO ALCUNE NOZIONI SBAGLIATE.
VERSIONE DEL 11 APRILE 2024
Se ho scritto questa testimonianza è soprattutto perché, come altre persone cresciute senza Internet, non ho ricevuto da alcuno né
durante la crescita né da adulta informazione per la prevenzione o per la diagnosi precisa e tempestiva e nemmeno spiegazioni e
terapie sensate per diverse malattie. Soprattutto però ho descritto questa serie di abusi di vario genere, perché so che, oltre a me, non
poche persone hanno fatto esami pericolosi come le TAC senza ragione e assunto a lungo farmaci e integratori inutili e costosi o fatto
ingiustificate terapie antibiotiche o di altro genere ma altrettanto dannose.
INTRODUZIONE: Riassumendo, quando si considera la malasanità italiana si deve riflettere soprattutto su quanto segue: I
GINECOLOGI attirano le critiche online più aspre, rancorose e meritate in assoluto per gli anni di ritardo nelle diagnosi di malattie
dolorose e/o serie per i rischi che comportano (compresa la loro evoluzione in malattie sempre o potenzialmente letali o comunque
gravi), per la prescrizione di farmaci e di interventi chirurgici pericolosi senza la dovuta informazione e per l’esecuzione di esami
dolorosi senza anestetici o perfino brutale o di test-truffa come alcuni di quelli immediati per la candida non ospedalieri o terapie
costose prive di evidenza scientifica (es. Monnalisa, radiofrequenza, ecc.), senza contare che non sono pochi i processi intentati per
negligenza o imperizia nell’assistenza al parto con esiti molto gravi e permanenti su bambini fino a quel momento sani (per anestesie
e monitoraggi mal eseguiti, ecc.); I FISIATRI (E I FISIOTERAPISTI) sono inutili e dannosi in moltissimi casi, anche se spesso i
dottori di base prescrivono visite fisiatriche quando non vogliono occuparsi di un disturbo anche molto doloroso di un paziente
(spiccano quelli delle prescrizioni di massaggi, busti o anche interventi chirurgici per scoliosi, di pilates e manipolazioni per i
fibromialgici e di agopuntura); I DERMATOLOGI a volte dicono di far controllare dopo 6 mesi un neo normalissimo, spesso
consigliano i prodotti in base a interessi economici personali nel prescrivere un certo marchio e ancora più spesso prescrivono
inefficaci e superflui interventi, integratori e creme senza cercare le cause del problema prescrivendo esami del sangue e
dell’intestino e informandosi sull’alimentazione del paziente e sui prodotti da lui usati per pelle, capelli e denti; GLI ALLERGOLOGI
a volte non fanno test completi, non dicono cosa evitare per curare o prevenire le allergie più comuni (senza avvertire lo fanno in una
busta chiusa separata dai referti contenenti i risultati dei test, così a volte le istruzioni non vengono lette dal paziente) oppure parlano
a vanvera per ragioni di mercato spingendo a spendere per alimenti senza glutine o a fare un’inutile idrocolonterapia, proprio come
fanno DIVERSI NATUROPATI; I DENTISTI sono pericolosi soprattutto quando prescrivono apparecchi per denti (es. i bite), chirurgia
per la mandibola ed estrazione di denti non cariati (es. quelli del giudizio) senza specificare nè i rischi e la durata del trattamento né
la necessità di un apparecchio finale immobilizzatore a vita oppure dando a intendere che non esistono rimedi alternativi e che le
ragioni per questi interventi e apparecchi non sono di tipo meramente estetico; NON POCHI GASTROENTEROLOGI non informano
sui sintomi delle infezioni intestinali batteriche coloro che, avendo stipsi cronica, rischiano di fraintenderli e soprattutto non
prescrivono adeguata terapia a pazienti con stipsi, colite e sindrome del reflusso gastroesofageo, nonostante la gravità delle
conseguenze a breve e lungo termine; se MOLTI PROCTOLOGI prescrivono la manometria senza alcuna motivazione clinica (per
interesse economico), alcuni di loro fanno la visita creando disagi in realtà evitabili, prescrivono una preparazione con peretta in
genere impossibile (le perette in commercio oggi sono fatte in modo da essere pressoché inutilizzabili), non prescrivono terapie
efficaci per la stipsi e a volte perfino per i disturbi anali visitati, non sono subito precisi nella diagnosi solo per spingere a una
seconda visita con loro e non informano sull'inefficacia degli antidolorifici prescritti in Italia per trattare le conseguenze della
chirurgia nella sensibile zona anale; GLI ENDOCRINOLOGI non di rado prescrivono l'Eutirox troppo facilmente provocando una
dipendenza dalle conseguenze rilevanti e che si potrebbe evitare quando i sintomi hanno cause diverse e non sono molto rilevanti; I
NEUROLOGI prescrivono spesso esami e farmaci inutili e molto dannosi e non informano sui metodi migliori per trattare il dolore
cronico; I CARDIOLOGI vanno temuti se prescrivono farmaci prima degli esami e se rinviano per un esame a un luogo diverso
dall'ospedale; GLI UROLOGI sono pericolosi soprattutto quando non si accorgono o non rilevano a voce e per iscritto che esame
delle urine e urinocoltura non sono tra loro coerenti (referto da annullare per errore di consegna), prescrivono tamponi uretrali alle
donne e non informano le donne con tenesmo e/o gonfiore e dolore in zona clitoride-uretra o vescica che questi sintomi sono propri
anche di malattie della pelle vulvare, infezioni vaginali, endometriosi o infiammazione pelvica di competenza del ginecologo e del
patologo vulvare e che chiunque lo ignori e stia soffrendo può facilmente confondere piccole perdite ematiche vaginali con quelle che
accompagnano la cistite (soprattutto se non ne ha mai avute prima); QUALUNQUE MEDICO PRESCRIVA ANTIBIOTICI E RAGGI,
PSICOFARMACI E PSICOTERAPIA OPPURE CONSIGLI QUALCOSA SU CIÒ CHE NON RIGUARDA LA SUA
SPECIALIZZAZIONE O CONSIGLI O “PRESCRIVA” SOLO A VOCE ESAMI E TERAPIE O CONSIGLI CON INSISTENZA
TERAPIE SPERIMENTALI può fare e spesso fa danni notevoli e duraturi; in generale DIVERSI MEDICI prescrivono interventi
chirurgici inutili o in centri ospedalieri non adeguati (non specializzati) e probabilmente ancora oggi non pochi non informano sui
rischi maggiori di alcuni tipi di anestesia (impedendo così al paziente di sceglierla quando possibile) e sul fatto che il testo da firmare
per il consenso informato elenca solo i rischi più probabili; la negligenza di un chirurgo può essere letale in ogni momento della sua
attività, compreso quello delle dimissioni dall’ospedale; I MEDICI DEL PRONTO SOCCORSO, COME QUELLI DELLE CASE DI
CURA E COME GLI PSICHIATRI, attribuiscono molto spesso a caso la diagnosi di somatizzazione da stress nonostante conseguenze
gravi e letali con sistematico sprezzo delle norme prescritte dai manuali di Medicina e spesso consegnano esami del sangue altrui
approfittando dell’abitudine dei pazienti di non leggere subito l’intestazione dei referti; GLI INTERNISTI, COME I MEDICI DI
BASE, spesso non solo fingono di ignorare fibromialgia e sindrome della stanchezza cronica, ma a volte non prescrivono né
consigliano esami e non rimandano agli specialisti giusti in caso di sintomi importanti di malattie serie e soprattutto non informano
sulla dieta essenziale e sana per tutti, sull’importanza degli integratori (quelli di vitamina D in inverno e quelli di B12 e acido folico
servono a tutti), sulla prevenzione delle allergie più comuni e sulle più gravi conseguenze di virus da MTS, alcolici e nicotina (in
particolare sulle donne e sugli under 18) e non curano le malattie comuni (anemia, stipsi cronica, colite, squilibrio della flora
batterica, bruxismo, cefalea, reflusso gastroesofageo, sintomi da allergia, candida, herpes labiale, tiroiditi e ipotiroidismo, su cui
qualsiasi farmacista e buon lettore in genere ne sa di più) e questo sia negli adulti che nei bambini.
Da MEDICI, INFERMIERI, IMPIEGATI E OPERATORI DI CALL CENTER si deve prevedere sempre anche i seguenti
comportamenti: modi bruschi; domande invadenti, inappropriate o insistenti; richieste illegittime (anche relative al turno, allo
spogliarsi e a dove fare la visita); cattivi consigli (un collega, un ospedale ecc.); invasione di conversazioni e spazi privati e delle
visite mediche stesse con la tecnologia e altri abusi della privacy (l’ingresso di medici e infermieri non necessari durante esami
imbarazzanti come quelli ginecologici è comune in ospedale, ma capita anche che venga aperta e passata sotto ispezione la borsa
mentre si dorme); truffe anche plateali e ripetute (ad esempio, come già accennato, è prassi o quasi consegnare esami del sangue
intestati ad altri pazienti al Pronto Soccorso e a volte lo si fa anche nelle case di cura); “accomodamenti” rischiosi (ad esempio
riguardo al dosaggio dei farmaci consegnati al Pronto Soccorso); errori causati da silenzio e passività (ad esempio sui guasti dei
computer o dei macchinari ospedalieri, su allegati di esami consegnati con errori di persona o su sbagli e abusi dei colleghi o dei
superiori); negligenza dalle conseguenze serie o umilianti (ad esempio riguardo alle necessità degli invalidi o ai permessi lavorativi, e
ci si deve aspettare anche appuntamenti rimandati di diversi giorni con un messaggio alla segreteria telefonica nonostante l’urgenza
indicata per iscritto); incompetenza (trovare medici incompetenti più ancora che indifferenti in endometriosi, lichen sclerosus
vulvare, vaginismo o fibromialgia è la regola, ma in generale sono deprimenti tutti gli interventi nei forum online di chi ha malattie
croniche o rare specialmente se femminili); menzogne plateali mirate ad accrescere le spese del paziente (anche sulla possibilità della
convenzione). DA CHI NON È NÉ MEDICO NÉ INFERMIERE ci si può comunque aspettare soprattutto dispettucci infantili ma
fastidiosi, come il tenere bloccate le porte automatiche quando il paziente sta per uscire finché si volta o torna sui suoi passi, il
rifiutare o, peggio, dare sbagliate le informazioni su come raggiungere un reparto, i bagni, l’uscita, ecc. La negligenza è frequente in
generale, ma è più prevedibile in caso di sintomi di malattie rare o che comunque comportino almeno in alcune regioni esenzione per
visite, esami e farmaci di più di una categoria: essa è il tal caso dovuta sia a indifferenza che al desiderio di far risparmiare il Sistema
Sanitario Nazionale (il fatto di non conoscere una malattia non giustifica che ci si astenga di farne notare i segni più evidenti e gravi e
di rinviare subito il paziente allo specialista del caso). Aggressioni, l’assenza di privacy e la passività sono la prassi degli IMPIEGATI
AGLI URP (soprattutto o almeno quello dell’USL che si occupa dei problemi con i medici generici) in diverse circostanze e possono
comprendere, oltre a modi volgari, richiesta dell’impiegato di accomodarsi mentre sta mangiando qualcosa e/o su una sedia
posizionata al centro della stanza e altre iniziative dello stesso ridicolmente basso livello (se esistono eccezioni non ho problemi ad
ammetterle, ma devono essere ben rare tutto considerato). Da ALCUNI AVVOCATI DELLE ASSOCIAZIONI E INDICATI COME I
PUNTI DI RIFERIMENTO NEI CASI DI MALASANITÀ può capitare, anche spostandosi in città confinanti, di sentirsi rispondere che
i medici in questione sono loro amici e concittadini e di essere indirizzati a un medico legale dello stesso studio e anch’egli
“amico”...
IN SITUAZIONI PARTICOLARI SI DEVE ASPETTARSI PERÒ ANCHE BEN ALTRO, a cominciare da ciò che segue: essere
rifiutati come pazienti da parte del medico di base (anche tramite raccomandata e senza spiegazione e perfino se tale medico è una
conoscenza molto recente); assentarsi del medico prima del proprio turno dopo che si è atteso e si è pagato la visita (almeno in
ospedale); consegna di referti che non contengono gran parte di ciò che durante la visita medica si è detto compresi una delle
diagnosi e alcuni dei sintomi ad essa connessi o la loro origine; mancata esecuzione di una o più terapie prescritte nell’impegnativa e
esecuzione al loro posto di altro (a chi non poteva difendersi per carattere e solitudine o problemi economici è successo); richieste di
pagare il ticket ad alta voce fatte senza necessità e rimproveri immotivati (il tutto fatto per le persone in attesa nella fila); mancato
riferimento da parte di segretarie dell’annullamento di una visita (nel caso delle visite private accade anche questo, ovviamente con
lo scopo di creare tensioni con il medico); aggressioni verbali o create con il numero dei medici e infermieri presenti durante una
normale visita; ispezione del contenuto della borsa anche solo se si è impossibilitati a muoversi per intervenire, oltre che mentre si
dorme; violenze fisiche (tipiche e più frequenti di quanto si immagini in genere sono penetrazione rapida e di forza durante visite
ginecologiche e la scelta di non usare fin dall’inizio un gel lubrificante in quelle proctologiche), esecuzione di test in modo arbitrario
provocante danni non indifferenti alla pelle se non pericolosa per la vita (può essere il caso anche dei test allergici cutanei con
cerotti).
CRIMINI MOLTO GRAVI SONO PIÙ INFREQUENTI, MA NON RARI e non si deve escludere quelli seguenti: farmaci iniettati
con la flebo e senza consenso soprattutto o solo durante il sonno (è facile se il paziente accetta di tenerne l’ago); farmaci dannosi
consegnati senza ricetta a mano o consigliati facendo presente che la farmacia X è disponibile ad anticiparli senza regolare ricetta
occasionalmente; falsificazioni intenzionali dei referti degli esami soprattutto durante ricoveri ospedalieri, PAC e DH (magari per
coprire errori e reati precedenti propri o di colleghi della stessa ASL e non); modifiche radicali nella cartella clinica definitiva rispetto
a quella provvisoria senza spiegazioni vitali; consigli e/o pressioni per fare interventi chirurgici non necessari e pericolosi e/o in
ospedali inadatti. Non più infrequenti, ma anzi la prassi generale sono gli abusi attraverso o contro le poche leggi su ASSISTENZA
SOCIALE e su ASO, su ricoveri obbligatori e su ”cure” psichiatriche (sono spesso coinvolti gli psichiatri sempre presenti negli
AMBULATORI MTS PER I TEST ANONIMI SULLE MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE E AL PRONTO SOCCORSO,
QUELLI OSPEDALIERI IN GENERALE, I NEUROLOGI E I VOLONTARI IN PSICHIATRIA AVVOCATI OPPURE MEDICI
SOPRATTUTTO SE GENERICI E ATTIVI ANCHE ALLA GUARDIA MEDICA E IL SABATO): nonostante le loro conseguenze
devastanti, è esattamente ciò che accade ovunque qui, perché l’Italia non ha seguito le grandi nazioni europee all’epoca della riforma
psichiatrica della fine degli anni ‘70 e si disinteressa delle affermazioni al riguardo della Commissione europea e in proposito si deve
tenere presente che nei manicomi non vengono in genere diagnosticate o ben curate le malattie fisiche e che i maltrattamenti sono tali
e tanto diversificati (contenzione in stanze buie, droghe a dosaggi elevati, terapia elettroconvulsiva tuttora) da far spesso ammalare
fisicamente in modo cronico o a volte con esiti letali perfino i giovani.
Anche se non fa parte della mia esperienza e quindi non rientra in questo riassunto, potrei concludere questo elenco degli abusi più
gravi nella sanità con il ricordare che GLI ONCOLOGI E I MEDICI CHE SI OCCUPANO DEI MALATI DI PATOLOGIE
NEURODEGENERATIVE E DI AIDS sono pericolosi quando prevedono con sicurezza entro 6 mesi una morte che non avverrà
nemmeno dopo anni e, in italia, sono oltremodo dannosi e inumani quando assecondano i colleghi più ignoranti e il ministro della
sanità senza adeguata ribellione o addirittura con indifferenza fino a lasciare la maggior parte dei malati terminali senza né un
farmaco letale né oppioidi e quindi senza alcun antidolorifico, abbandonandoli a mesi di sofferenza sempre crescente e alla morte tra
dolori costanti e letteralmente atroci.
QUANDO LE MALATTIE SONO QUASI TUTTE CONNESSE TRA LORO E IN PARTICOLARE A UN PROBLEMA
CONGENITO O SORTO PRESTO E TRASCURATO MOLTO A LUNGO E QUINDI QUANDO DELLE MALATTIE SONO
COMPRESENTI DA TEMPO, ciò accade abbastanza indipendentemente dal carattere e dalle capacità innate dell’individuo e sono
molti i problemi che possono derivare da una alimentazione molto malsana, almeno se essa arriva a provocare un costante
malfunzionamento dell’intestino: secondo diverse pagine internet - come quelle sulla colite - dispepsia e reflusso gastroesofageo,
cefalea, fibromialgia, allergie, infezioni (tipica è la candida nelle bambine), cali e malattie del sistema immunitario come anche
malattie autoimmuni (peraltro spesso compresenti in generale, non rare in giovani o bambini, spesso diagnosticate con molti anni di
ritardo e croniche come la tiroidite di Hashimoto e il lichen sclerosus vulvare) o altre molto influenzate sia da esso che dall’intestino
(es. l’endometriosi, specialmente se intestinale), ma forse anche la fibromialgia, dato che chi non la considera psicosomatica la ritiene
di competenza del reumatologo che – come già accennato online – così associa alle malattie intestinali) e, se la stipsi cronica è seria,
anche ovviamente emorroidi, ragadi e anemia (come sapete, dall’intestino dipende l’assorbimento di minerali e vitamine), insomma
tutti problemi che si possono avere dall’infanzia eccetto forse la cefalea e certamente l’endometriosi intestinale che però insorgono
non di rado quando si è molto giovane e con grandi conseguenze. Per questi motivi è importante per i bambini emanciparsi prima
possibile dalle scelte dei familiari riguardo alimentazione, igiene, comportamenti dannosi per la pelle delle zone delicate (es.
sfregamento dovuto a sport o altro) e altri fattori su cui era quasi impossibile nell’infanzia influire prima che Internet invadesse le
case o almeno le città. Anche una ipersensibilità ai farmaci potrebbe derivare in parte forse dai disordini del sistema immunitario che
dipendono da una stipsi grave. Considerate anche infine che i bambini non parlano in genere di loro iniziativa dei loro problemi e non
sanno analizzarli e che gli adolescenti sono influenzati dall’infanzia e, almeno o soprattutto se femmine, di solito molto difficilmente
parlano di feci, defecazione e simili cose, soprattutto se i familiari hanno sempre ignorato alcune manifestazioni esteriori della stipsi,
la loro alimentazione e alcuni altri loro problemi molto evidenti fisici (es. frequenti perdite di sangue dal naso, particolarmente
dannose nei bambini a causa del bisogno di ferro che si ha per la crescita) o di altra natura e non hanno mai coltivato alcun rapporto
di confidenza con loro. Chi ha avuto molte malattie nell’infanzia o ha malattie croniche è maggiormente predisposto a tumori e più
difficilmente sarà longevo.
Ora segue la testimonianza nei dettagli.
PRIMO ESTRATTO DI UN’UTILE TESTIMONIANZA ONLINE (RIGUARDO AD ALCUNI SINTOMI TIPICI DELLA
CISTITE): Credo di non aver bisogno di spiegare perché molte radiografie fanno male, ma vi ricordo che assumere, come ho fatto io
su prescrizione "medica", cicli di antibiotici senza necessità, frequenti e/o assunti per più dei 3 o 5 giorni indicati dai loro bugiardini
provoca, oltre che la RESISTENZA PERMANENTE O DURATURA A MOLTI DI ESSI che ormai io ho dal 2008-2009, anche
vaginosi, candida e rinfocolamento di virus già presenti e a volte INFIAMMAZIONE E GONFIORE VULVARI E PELVICI, stipsi,
crampi addominali (una notte del 2008 ne ho avuti di davvero forti a causa di molti antibiotici prescrittimi dal medico di base Z. e
altri medici di F.), peggioramento delle malattie infiammatorie intestinali e pelviche (per me è stato molto difficile sopportare il
frequente TENESMO nel 2008-2009 e ne ho avuto a volte ancora nel 2013) e dell'ENDOMETRIOSI e, almeno nel caso di certi
antibiotici o di certe persone, anche COLITE infettiva, celiachia e intolleranza al lattosio, mentre capita che ogni tanto che se ne ritiri
dal commercio uno in quanto cancerogeno. Peraltro se dopo un ricovero ospedaliero (a C. in P.) mi sono stati consegnati esami del
tutto insufficienti con valori alterati del tutto ignorati nella diagnosi e nella prescrizione del rilascio, dopo un ricovero ospedaliero
altrove (a F. centro) mi è stata consegnata una urinocoltura positiva a mio nome certamente falsificata con intenzione e in seguito (a
M. centro) un tampone uretrale positivo altrettanto intenzionalmente falsificato e privo delle resistenze che recenti precedenti
urinocolture avevano individuato (non avevo i sintomi tipici in entrambi i casi e nel caso del tampone non ho nemmeno preso
l'antibiotico prescrittomi e ovviamente senza conseguenze negative), per coprire errori di laboratorio accertabili (dell'ospedale di F.
dove a causa della mancata riparazione di molti cmputer guasti per mesi, mi fu consegnata una urinocoltura positiva e realtivo
antibiogramma insieme al mio esame delle urine con valori nella norma) e comportamenti criminali premeditati.
Quanto ai dannosi antibiotici, essi mi furono inutilmente e criminosamente prescritti dall'urologo U. dell'ospedale S. A. di F. dopo
aver verificato l'assenza di ematuria (non lo scrisse però nel suo referto e anzi confermò che ci fosse solo perché io l'avevo
considerata tale a causa di una precedente CISTITE e del fatto che per la prima volta avevo uno spotting e tenesmo premestruali) e
nonostante l'esame delle urine fosse in contrasto con l'urinocoltura (io non potevo capirlo di certo, ma per un medico è ben diverso),
da D. T. (medico responsabile dell'inutile PAC), dal medico generico Z. della stessa città e dalla ginecologa T. dell'ospedale di M. (fu
per il tampone uretrale citato sopra) e in altri casi mi furono consegnati a mano (uno era un campione) o comunque non regolarmente
prescritti da Z. (in un'occasione mi disse di aver avuto un contrattempo mentre veniva a portarmi la ricetta e di chiedere di
anticiparmeli alla farmacia) e anche in presenza di referti di urinocolture negative, che mi disse di assumerli prima per curare una
CISTITE che i sintomi dicevano non guarita e poi perché credeva avessi una CISTITE interstiziale (non rilevabile con l'esame delle
urine) e altre assurdità; in un'occasione, sia Z. che U. mi dissero di assumerli per il doppio dei giorni permessi e Zonotti diverso
tempo dopo mi disse di assumerne un altro per due o tre giorni in più della norma. Credo sia il caso di riflettere bene sui danni causati
da qualsiasi antibiotico assunto a caso e inoltre di considerare ora il lungo elenco di quelli prescrittimi e assunti da me nell'arco di al
massimo un anno (la maggior parte comunque in pochi mesi), perché altrimenti non si può capire bene la gravità e il carattere
criminale di queste prescrizioni: conservo almeno due ricette di antibiotici, alcune delle prescrizioni e dei referti di urinocolture, di
cui una o più con scritto "CISTITI recidivanti" non risultanti del medico generico Z. e fatte sia di sua iniziativa sia nell'ambito del
PAC del dott. D. T. succeduto al ricovero al S. A. di F., sebbene queste ultime comparissero solo nella cartella provvisoria (cartella
che pure conservo, perché portata a casa durante il PAC e fotocopiata, diversa da quella ufficiale anche per la mancanza di uno scritto
sulla visita reumatologica e sulla fibromilgia e inoltre priva sia di indicazioni sul da farsi riguardo agli ANCA elevati sia di cenni al
fatto che la visita ginecologica fu inutile anche perché interrotta da un'urgenza (che non ci sono state cistiti di sorta lo dimostra il
referto della prima, se non posso più ormai dimostrare che non ne avevo i sintomi, al contrario di ciò che credevo all’epoca, e anche
il fatto che nelle donne il tampone uretrale non viene considerato perché sempre dall’uretra l’infezione diventa in loro cistite
accertabile con esame delle urine), qualche prescrizione di antibiotici, diverse consegne a mano di antibiotici ne conservo le scatole);
conservo anche le confezioni - di cui due doppie - di Ciproxin,Genurin, Avalox, Zimox, Cedax, Keraflox, Neofurandantin, alcune
delle quali sono passate per le mani di tale medico di base, sebbene solo una sia un campione gratuito di quelli che hanno tutti i
medici (hanno di ancora probabilmente le sue impronte ben rilevabili, dato che solo lui, io e il mio compagno li abbiamo maneggiati),
e ricordo di aver preso anche Prulifloxacina e/o un altro antibiotico, del quale poco tempo dopo un altro medico generico mi disse,
probabilmente a torto ma senza che io possa averne la certezza, che si è rivelato cancerogeno. Conservo anche l'ulteriore
prescrizione, seguita a tampone uretrale sicuramente falsificato (lo so con certezza perché le resistenze agli antibiotici che ha
segnalato non corrispondono minimamente a quelle rilevate in precedenza e giustificate dai tanti antibiotici assunti) e da parte della
ginecologa T. dell'ospedale centrale di M., dell'antibiotico che non feci convertire in impegnativa, non avendo i sintomi tipici
dell'infezione urinaria e non volendo più assumerne. E se il medico generico Z. di F. ha usato impropriamente per scritto solo
l'espressione "CISTITI recidivanti", ha però espresso a voce a caso in pochi mesi anche "sospetto" di diverse altre malattie quali
CISTITE INTERSTIZIALE, CELIACHIA, TUMORE INTESTINALE, MORBO DI CROHN, TUBERCOLOSI già con altri
discussa per il mi essere positiva a un test e nulla più (arrivò al punto di farmi un'assurda impegnativa per una visita pneumologica,
senza ovviamente specificare la motivazione esatta) e ENDOMETRIOSI, usando termini che io non avevo mai sentito prima e in una
quantità tale che non sono riuscita in quel periodo nemmeno a ricordarli con esattezza - e a usarli quindi per fare delle sufficienti
ricerche online - e dimostrando così peraltro che sapeva ormai che avevo anche l'ENDOMETRIOSI e che con intenzione non mi ha
indotto a cercare esami specifici in centri specializzati (l'ENDOMETRIOSI è una malattia che, oltre a generica infiammazione
pelvica con sintomi fraintendibili come il tenesmo urinario premestruale, ha anche altri sintomi più chiari e che quasi tutti i medici
oggi conoscono non solo online, dove comunque non è certo definita un evento raro nel quadrante inferiore destro di addome e
intestino di donne come me con DOLICOCOLON, COLITE e probabilmente anche SINDROME DEL COLON IRRITABILE e cioè
con quella specie di COLITE, nota ai più come spastica, alla quale da alcune pagine Internet vengono connesse anche altre mie
malattie da me ignorate per anni quali la FIBROMIALGIA, la sindrome del REFLUSSO GASTROESOFAGEO e l'astenia cronica).
Quando gli esami del sangue rilevarono IPERLIPIDEMIE non mi informò - come del resto medici generici precedenti – dei rischi
dell'aumento di colesterolo e trigliceridi (es. ICTUS) e del fatto che per me erano maggiori a causa della tiroidite e non mi prescrisse
farmaci o integratori nè dieta apposita. Tale medico Z. - non casualmente volontario in Psichiatria e alla Guardia Medica - è infatti un
criminale e anche un mezzo squilibrato, che su iniziativa quasi sempre sua è venuto a casa mia più volte invece di vedermi in studio e
a volte in tarda serata, come sanno bene coinquilini, condomini e persone raccolte nella piazza sotto casa; come possono ricordare
ancora forse i pazienti in sala, in studio mi ha lasciato sola appena entrata in studio per molte volte di seguito a partire da un dato
momento e quindi con intenzione (doveva forse cercare di indurre sospetti sulle mie azioni in studio nel tentativo ormai tardo di
nascondere il fatto di avermi dato, con ricette e senza ricette, tanti antibiotici ingiustificati?); mi ha anche telefonato spesso, a volte
quando ero a casa facendosi richiamare dopo uno squillo ma anche quando mi trovavo in bar frequentati, approfittandosi della mia
fragilità ovviamente crescente in quel periodo, e in un'occasione mi ha telefonato sgranocchiando qualcosa a causa del nervosismo
incontrollabile creato da un incursione notturna di ignoti nel suo studio, offrendomi una scena simile a quando saltò sulla sedia tutto
agitato durante una mia visita in studio fatta quando ormai avevo ripreso il controllo e compreso bene con chi avevo a che fare e gli
parlai dell’articolo del giornale sui guasti dei computer ospedalieri a F. e di altro ancora e infine gli dissi che comprendevo bene
quanto disagio poteva creargli il suo timore di una denuncia. Il dottor Z. è riuscito a cambiare idea su di me tre volte in pochi mesi e
devo al suo primo giudizio (“tu sei solo una che è stufa di stare male, io lo so perché faccio il volontario in psichiatria” dopo i primi
incontri; cui fece seguito il “sei sveglia”dopo un mio commento su come le donne giovani in ospedale siano un po’ tutte trattate come
isteriche e a qualche risposta indiretta a sue affermazioni indirette) i dettagli che conosco sulla sua vita e sul suo modo pazzo di
giudicare (a a parte le sue luride attività in psichiatria, ricordo altre affermazioni autoincensanti come “mia moglie è laureata in
matematica, anche se adesso...”; abito in centro, nella piazza, il vero centro di F. è lì non dove c’è il castello”). Mi impedirono di
reagire in tempo con lucidità e forza i dolori crescenti e infine forti causati dagli antibiotici e la confusione creata: il metodo del
bastone e della carota è subdolo e io risentivo moltissimo in quel periodo di un recente trauma, oltre che dei disagi causati dalla scelta
dell'appartamento sbagliato provocata dalla fretta, dall'inesperienza e dai problemi economici.
Ironia volle che quando anni prima ebbi bisogno di antibiotici con urgenza non li ebbi che tardi: né chi frequentavo all’epoca né i
miei parenti mi accompagnarono al Pronto Soccorso e nemmeno dal medico di base quando ero già gonfia per una CISTE
PILONIDALE infettatasi, anche se non potevo andarci da sola a causa del dolore a meno di chiamare un’ambulanza (non è facile
farlo la prima volta per nessuno) e nonostante l’antibiotico necessario agisca solo dopo alcuni giorni dopo l’assunzione. Fu questo
ritardo e il fatto di essere infine accompagnata non all’ospedale ma dalla dottoressa di base neolaureata S. C., che purtroppo decise di
inciderla lei stessa – peraltro con strumento non sterilizzato, lo ricordo ancora –, il motivo per cui alla visita non si comprese la vera
estensione del problema e l’intervento fu fatto di lì a un anno (troppo avanti), così richiese poi medicazioni per molto più tempo del
solito e comportò maggiori rischi di infezione.
SECONDO ESTRATTO DI UN’UTILE TESTIMONIANZA ONLINE (RIGUARDO I GINECOLOGI): Tengo anche a far presente
come a me, come a tante ragazze giovani, sia stata prescritta da una ginecologa - F. nella mia città di nascita P. - la pillola
anticoncezionale senza una parola sui rischi connessi alla pillola ormonale, specie se combinata, in generale (alcuni dei quali molto
gravi e frequentissimi come i tumori alla cervice uterina, specialmente in chi ha contratto e non superato l'infezione comunissima da
HPV), senza nessun accenno all'importanza di fare movimento e leggere il bugiardino per riconoscere i sintomi della trombosi e
dell'embolia polmonare in tempo e per saper interromperne l'assunzione in caso di forte e persistente mal di testa (nessun medico mi
disse di farlo quando ebbi per mesi la CEFALEA più insopportabile e duratura mai avuta e ciò nonostante visite frequenti dal medico
di base e inoltre una visita neurologica e una fisiatrica, facendomi sentire in un inferno e facendomi rischiare l'ICTUS, come è scritto
chiaramente nel bugiardino di tutte le pillole anticoncezionali nel paragrafo dove si accenna al mal di testa con o senza aura,
bugiardino che io non lessi per gli stessi motivi per cui moltissimi non leggono i bugiardini da giovani se non sono messi sull'avviso
dalla famiglia o da amici informati, responsabili...in genere adulti) e senza alcuna attenzione per il tipo di pillola: mi fu prescritta nel
2003 su impegnativa della dott.ssa di base S. C. del mio comune di nascita V. e presi per due anni Yasmine, che è considerata una
delle pillole peggiori in commercio perché tra le più pericolose per il rischio di trombosi e gli effetti cancerogeni in generale,
compresi cioè quelli sul seno, e ciò quando si sarebbe potuto benissimo prescrivere Miranova o al limite qualche altra pillola di
seconda generazione da 20 mg di estrogeni di certo più sicure e migliori, anche se ciò so soltanto grazie a molte ricerche online, non
avendomene parlato nemmeno le ultime due ginecologhe viste nel '19, A. di B. centro e F. del comune di F., ascoltando le quali avrei
peggiorato molto l'ANEMIA con la perdita di sangue frequente sia anale sia vaginale causate da un ULTERIORE PROBLEMA
INTESTINALE di quel periodo e dall'estradiolo naturale, alimentato l'ENDOMETRIOSI con l'alta dose di estrogeni di Klaira e
Zoely, peggiorato la COLITE e rischiato una parziale incontinenza a causa di un intervento anale su una RAGADE inesistente e corso
altri rischi anche letali senza averne consapevolezza alcuna (anche tralasciando la relazione tra pillola e cancro al seno, tenendo conto
della mia situazione vanno considerati almeno trombosi, cancro alla cervice uterina e tutte le altre conseguenze dell'uso della pillola
in generale su chi non può avere una regolare attività fisica (anche leggera), di una pillola inadatta in particolare e di un intervento
chirurgico inutile, mal preparato e fatto in un ospedale non specializzato; la morte in casi di laparoscopie come queste non è affatto
rara, ma ci sono molte altre probabili conseguenze negative e non tutte temporanee, soprattutto per chi dopo ricomincia ad assumere
la pillola sospesa, tra cui l'aumento del rischio di trombosi, come potete leggere online e, credo, anche in alcuni bugiardini). E per
chiarire o far intuire le intenzioni di queste due "dottoresse", credo basti qui sottolineare che la F. ha mentito in 15 minuti quasi più di
tutti i medici che ho incontrato messi insieme e perfino su cose note alla maggioranza delle donne, mentre la A. è penentrata di forza
per farmi la visita, provocandomi un dolore così forte che mi ha spinto a prendere decisioni drastiche col prossimo che ci prova... e
ha inoltre cambiato tre volte versione sullo stato delle mie ovaie (finché non le ho detto che avevo con me un'ecografia precedente) e
dimostrato l'ignoranza più totale e sincera dell'ENDOMETRIOSI intestinale dopo aver notato la COLITE, oltre a non darmi le
alternative all'ecografia e alla laparoscopia per la diagnosi (i molto meno rischiosi clisma opaco con doppio contrasto e RMN della
pelvi al Negrar di Verona sono entrambi esami importanti sia per l’endometriosi intestinale che per quella pelvica). Tutti i ginecologi
visti precedentemente nel corso degli anni hanno, del resto, evitato di nominare l'ENDOMETRIOSI, come il fatto che avevo con
molta evidenza una malattia della pelle vulvare e potevo avere cisti ovariche o altre malattie, evitando anche di parlarmi di esami
diagnostici importanti in ginecologia (perfino della ecografia transvaginale). Già nel 2008 a F. una ginecologa vista in regime privato,
la dott.ssa C., mi aveva prescritto un'altra pillola sempre a dosaggio un po' troppo alto di estrogeni senza considerare la possibilità
che peggiorassero eventuali malattie che se ne alimentano, possibili malattie del cuore spesso asintomatiche, ecc. e attribuendo, senza
esami quindi, i sintomi da me descritti solo alla FIBROMIALGIA. E paradossalmente, ma con un comportamento in fondo in linea
con quello degli colleghi, il ginecologo B. nell'ospedale del paese dove risiedo ora (P. d. C.), senza alcuna base ha detto chiaramente
che non potevo assumere nessuna pillola anticoncezionale a causa della mia età (avevo invece solo 34 anni), difficoltà a fare
regolarmente una anche leggera attività fisica (avrebbe potuto spronarmi a fare frequenti passeggiate il primo mese di assunzione,
che è il più a rischio per la trombosi, per poi limitarle oppure avrebbe potuto prescrivermi una pillola senza estrogeni, che peraltro
avrebbe compensato il livello sotto la norma di progesterone emerso da esami di poco successivi e comunque intuibile a causa dei
miei problemi endocrinologici). Per non prescrivermi la pillola, tale ginecologo B. ha approfittato anche del fatto che dichiarai di
avere un prolasso alla mitrale per ignoranza del fatto che esso cambia nel tempo e che comunque è la sua gravità a impedire l'uso
della pillola e non la sua esistenza (un ginecologo sa invece bene tutto ciò), e ciò ha fatto dopo avere scritto che avevo un ovaio con
microcisti e grande ormai il doppio dell'altro (le cisti emerse anche nella visita successiva con A. e in seguito in una risonanza
magnetica). Secondo il mio dizionario medico il fatto che ci sono cisti ovariche in tutte le ecografie che ho fatto negli anni non basta
a giustificare la diagnosi di sindrome dell’ovaio policistico, avendo essa anche altri sintomi oltrre alle cisti e al dolore, ma se pure è
davvero così il medico avrebbe dovuto spiegarmelo, dato che da giovane questa diagnosi mi fu fatta per scritto sul referto di una
semplice ecografia delle ovaie e che esistono molti casi di sovradiagnosi per essa. B. ha anche evitato di scrivere che ho il LICHEN
SCLEROSUS finchè non gli ho parlato della biopsia fatta e pur avendolo appena visto durante la visita e ha negato irrazionalmente
che ho un virus vaginale che corrisponde forse a herpes (io e un mio ex avevamo avuto sintomi di un virus ed è stato rilevato con
esami del sangue lo zoster, ma dato che credo si tratti del virus della varicella che potrei forse aver avuto nell'infanzia, non so che
pensarne): una visita all'ospedale centrale di M. nel momento in cui si vedevano lesioni e infiammazione; ha rilevato segni di virus,
simili a quelli dell'herpes, ma i tagli vaginali molto dolorosi se irritati con il tampone sono anche un sintomo tipico del lichen, anche
se all'epoca nessuno me lo disse, e a rendermi sicura della presenza di UNO O PIÙ VIRUS LABIALI E GENITALI è più che questo
la presenza di sintomi in un mio ex ragazzo e il fatto di aver avuto in due occasioni due diversi sintomi sulla bocca mentre lo
frequentavo. Soprattutto non mi ha nemmeno nominato la CERVICITE di cui mi sembra proprio di avere avuto tutti i sintomi in
modo evidente, come non ha fatto del resto nessuno dei ginecologi che mi hanno visitato e che hanno eseguito esami pur vedendo le
perdite e ascoltando gli altri sintomi (dolore alla penetrazione e spotting premestruale), come nemmeno online i ginecologi fanno di
solito, anche se molte utenti all'ingresso vaginale che potrebbe non dipendere da vulvodinia e le tipiche perdite vaginali proprio del
genere anche da me descritto con tampone negativo e assenza di prurito e rossore vulvari evidenti (probabilmente non ho questa
malattia dato che i miei sintomi hanno già altre cause, ma ne scrivo perché non è giusto che i medici online in genere non ne parlino
nemmeno).
La ginecologa C. della città di F. a suo tempo mi consigliò anzi antimicotici orali con tampone negativo e parlò di CANDIDA,
VAGINOSI e SINDROME PREMESTRUALE ACCENTUATA DA FIBROMIALGIA senza dirmi di fare un'ecografia transvaginale,
ricercare nel sangue gli ormoni sessuali, informarmi su endometriosi e centri per la sua cura, e, come ogni altro ginecologo da me
contattato prima e dopo, su come la leucorrea diminuisca moltissimo in poco tempo indossando solo fuori casa gli slip, indossando
abitualmente pantaloni classici non aderenti su slip di cotone bianco senza salvaslip e lavati a mano con candeggina non profumata e
soprattutto con le compresse vaginali Normogin anche dimezzate e, con il tempo, non quotidiane (esse sono molto efficaci anche
sulla stipsi) dieta sempre molto sana, ma trovò il tempo per sconsigliarmi di sposarmi, come stavo per fare, dato che non potevo
avere rapporti sessuali! Del resto un medico di base di P. (il dottor B. ?, ricordo solo che fu il primo che ebbe T., il mio paesino di
nascita) nel 2004 (anno più anno meno) mi aveva detto che non mi avrebbe prescritto la pillola, dato che le donne "sono fatte per
avere figli", perciò non mi stupì molto l'arrogante e ignorante consiglio della dottoressa C. di F. (peraltro quando il medico di base in
questione disse quella memorabile sentenza io avevo alle spalle una diagnosi di ovaio policistico del 2001). Peraltro anche in
conseguenza di visite come questa per anni non ho curato il lichen, non ho in passato curato subito e in modo appropriato nemmeno il
probabile herpes labiale molto doloroso (non lo riconobbi e ne chiesi solo al telefono, così potei capire di che si trattava solo in
seguito leggendo i suoi sintomi acuti e come vengono alleviati dal ghiaccio in modo caratteristico) e non sono riuscita a sapere se
esistono cure adatte a me per l’infiammazione pelvica, che, anche se non tutti gli anni e anche in relazione dei cambi di stagione e
degli squilibri ormonali, mi causa anche per mesi dolore cronico addominale e contribuisce, insieme al lichen a provocarmi per
qualche giorno ancora qualcosa che mi ricorda il tremendo tenesmo che nel 2008 ho avuto per mesi a causa dell'infiammazione
accresciuta dai cicli di antibiotici inutili ripetuti e del lichen non trattato (secondo il mio dizionario medico la malattia infiammatoria
pelvica è una malattia diversa da questo tipo di infiammazioni, ma quando si infiammano anche i nervi dell’apparato urinario i
sintomi non sono poi molto diversi).
Ci sono stati esami prescritti con l'urgenza rimandati con una telefonata al mio telefono spento e alla fine durante la visita non fatti
con un assurdo pretesto di ottenere falsi positivi (pretesto non a caso adottato quando la dolorosa e imbarazzante visita era già
iniziata...) o approfittando della mia ignoranza su come si svolgessero (ad esempio, i citati tampone per herpes e la colposcopia
affidati ala ginecologa T. dell'ospedale di M.). Un Day Hospital a V. proposto per scritto fu di fatto annullato con la scusa di aver
sempre trovato spento il mio cellulare. Ci sono state menzogne sull'inesistenza di una terapia (quest'ultimo è il caso della dott.ssa V.
ovviamente, il "medico" che mi ha diagnosticato il LICHEN SCLEROSUS ATROFICO VULVARE, che mi ha appunto detto che non
c'erano terapie diverse da cremine idratanti e vitamine, dopo avermi dato un debole cortisonico per qualche mese e poi solo una
cremina idratante leggermente antiinfiammatoria e una costosa vitamina A e senza peraltro dirmi che anche il clitoride era coinvolto e
andava trattato ma avendo cura di dirmi invece che tale malattia col tempo diventa in genere un tumore incurabile ). Per quanto
riguarda il lichen scleroatrofico (o sclerosus), si deve ricordare che esso può causare periodicamente sintomi simili a quelli della
cistite (ma senza batteri o sangue nelle urine, come sono stati i miei) e a quelli anche evidenti al primo sguardo dell'Herpes e
probabilmente di altri virus come ne ho avuti in forma molto dolorosa tre volte, anche se nessuno mi ha chiarito che tutti i miei
sintomi coinvolgenti clitoride, uretra e pelle vulvare potevano essere dovuti anche al lichen e ad un’infiammazione pelvica nemmeno
dopo la diagnosi di esso, cosicchè per due volte, dopo un errore nella consegna dell’allegato con un’urinocoltura, dei medici in
ospedale e molte volte in un anno il medico di base da galera Z. hanno potuto indurmi - con varie motivazioni e sfruttando la mia
difficoltà ad informarmi - ad assumere cicli di antibiotici per infezioni urinarie inesistenti (i referti e i sintomi lo dimostravano) con
prescrizioni regolari e irregolarmente; inoltre il rifiuto di V. di informarmi mi ha spinto a sintomi una volta con una inutile crema
antimicotica, una volta con solo acqua fredda (all'epoca dei 10 giorni di antibiotici prescritti dal medico generico Z. per una cistite
inesistente), un'altra con una confezione di antivirali (credo siano dannosi in modo particolare proprio in caso di malattie autoimmuni
e io peraltro ne assunsi a una dose più alta di quella prescritta, perché non mi accorsi subito che l’ospedale mi consegnò una
confezione di dosaggio sbagliato). Posso essere certa di avere uno o più virus MTS a livello genitale solo perché un mio ex partner ne
ha avuto sintomi evidenti ed è troppo difficile discriminare in casi come il mio, troppo difficile perché sia giusto prescrivere
antibiotici senza leggere bene i referti, controllare l'ematuria su campioni al momento e far assumere pericolosi antivirali per virus
che vano in remissione in pochi giorni anche senza farmaci. Si deve anche considerare che il lichen degenera in tumore in molti casi
proprio come mi disse la dott.ssa V. che me l'ha diagnosticato, ma che, al contrario di ciò che lei mi disse, accade solo in assenza o di
terapia o, secondo altri ginecologi, di controlli delle lesioni precancerogene asportabili presso centro oncologico. Inoltre le terapie
sono completamente diverse da quelle che mi ha prescritto lei, che mi ha detto di stendere intorno all’ingresso vaginale – non sul
clitoride, che in realtà era la parte più colpita - un cortisonico debole e inoltre per poco e senza terapia di mantenimento, poi una
vitamina diversa da quella E di prassi e una cremina idratante ad azione antinfiammatoria molto leggera che non è che un palliativo.
Tuttora non so se è vero che il tumore causato dal lichen è incurabile come ha detto questa dottoressa da galera: non lo so solo però
nel senso che non ho trovato nulla di scritto che sia chiaro e sicuro, ma la ginecologa che mi segue in questo momento ha detto che
nessun tumore è incurabile se è preso per tempo, oltre ad aver definito la dottoressa V. lasciando in sospeso l'aggettivo che stava per
pronunciare e aver detto che il mio lichen andava curato col potente unguento cortisonico Clobasol, Lilith crema e altro ancora al
momento della diagnosi e che non averlo fatto ha provocato "il disastro" (l'attuale grave ATROFIA CON CLITORIDE
INCAPPUCCIATO, ASSENZA TOTALE DI LABBRA E RESTRINGIMENTO DEL CANALE VAGINALE). Di recente un
ginecologo mi ha detto che il Clobasol crea troppi problemi e che lui e i suoi collaboratori e colleghi non lo prescrivono per il lichen,
ma ha anche detto che un cortisonico più debole va usato in tutt’altro modo rispetto alla prescrizione della dottoressa V. Naturalmente
ha specificato anche che la situazione del presente dipende dal mio non aver fatto delle visite in seguito per anni, ma non ha potuto
ribattere quando ho detto che non ero nella situazione ideale per farle nemmeno prima dei limiti imposti dal COVID e che la
dottoressa V. non mi aveva certo dato molte motivazioni per fare dei controlli: a che pro se il tumore era inevitabile e incurabile, del
sesso non m'importa e non avevo quasi mai prurito ormai senza che irritassi io in qualche modo la zona e dato che nessun ginecologo
mi ha detto che dipendevano in parte dal lichen il vecchio tenesmo e i problemi al clitoride ogni tanto redivivi?). E nemmeno potevo
mettere facilmente in dubbio la sua affermazione che le terapie prescrittemi da lei erano adeguate e le sole esistenti, dato che le aveva
messe per iscritto in referti che sarebbero stati impugnabili legalmente se per un colpo di fortuna fossi riuscita a documentarmi per
tempo e a denunciare le sue terapie di una malattia giunta a uno stadio che potevo fotografare e dato che per di più si tratta di una
malattia rara della quale studi e quindi terapie sono ipotizzati in genere limitati. Non è difficile capire perché non ho insistito nella
ricerca personale di terapie alternative con a disposizione solo un mezzo di informazione problematico quale è Internet, dato che non
sapevo che esistevano centri specializzati in alcune città, non conoscevo l'associazione di malati di malattie rare con relativo gruppo
Facebook, trovare online medici specializzati in lichen sclerosus atrofico è difficile per tutti e al di fuori di LISCLEA le informazioni
sulle terapie e perfino sul tipo di specialista adatto nei forum sono poche, molto contraddittorie, allarmanti e per di più superate o
sconfessate. Tutto ciò ovviamente lo sapeva anche la dottoressa V. di F. quando, dopo visita, biopsia e diagnosi, decise come e quanto
mentire... Ora ho iniziato una terapia e farò tutte le terapie che potrò, se potrò, ma... Peraltro questa ginecologa vista da poco ha
contraddetto i medici del PAC del 2008-9 della città di F. (quello che ha incluso la visita con V.) anche riguardo a loro diagnosi di
Sindrome del colon irritabile: secondo lei ho una COLITE diversa e STIPSI, perché, se avessi la prima sindrome, avrei a volte anche
diarrea, sebbene il mio medico di base dica che non è sempre così e forse ha ragione, dato che ogni fisico reagisce a suo modo ai
disturbi cronici. Quel che è sicuro è che i sintomi di colite sono iniziati alla fine del 2007 insieme al dolore nel quadrante inferiore
destro dell'intestino e sono peggiorati dal 2011 insieme ai primi attacchi del dolore intensissimo precedente e accompagnante
l'evacuazione durante alcune mestruazioni di cui ho già scritto ed esperienze di DOLORE ACUTO e COLITE sono sintomi tipici di
ENDOMETRIOSI INTESTINALE secondo tutte le pagine online da me visionate, secondo un gastroenterologo e proctologo del
Negrar da me consultato poi e secondo anche chi mi ha proposto la laparoscopia (un'ulteriore conferma l'avrò da un manuale di
Medicina in futuro se la riterrò necessaria). L'ospedale e la Facoltà di Medicina della città di F. sono conosciuti come due dei migliori
centri italiani di Medicina e questo deve servire a insegnare cosa si deve pensare della buona fama quando si tratta di medici e di
futuri medici. Questo tipo di lichen è l'unico che viene anche alle bambine e non viene in genere che ignorato dai ginecologi perfino
quando cambia completamente sia colore che forma della zona vulvare e questo spiega perché nessuno fece nulla quando a 21 anni lo
vedemmo prima il mio partner di quel periodo, poi io e quindi la ginecologa cui mi ero rivolta per perdite da candida che avevo
dall'infanzia (senza immaginare che erano sintomo di infezione a causa delle teorie in proposito di mia madre) e curabili e poi per
una infiammazione dolorosa e molto pruriginosa con tante recidive. Questo lichen è anche collegato alla tiroidite di Hashimoto (chi
ha una spesso ha l'altro) e questo collima con la mia ipotesi che essa dati dall'infanzia o al massimo dall'adolescenza quando ne ebbi
alcuni sintomi tipici (questa tiroidite viene di solito durante la crescita, quando non la causa un tumore benigno. Peraltro la
dottoressa già citata che mi ha prescritto Clobasol e Lilith, M. R., ha peggiorato molto la mia condizione prescrivendomi ancora
questo cortisone quando, in parte a causa della sua insufficiente chiarezza e sincerità, mi aveva già causato dei sintomi che da molti
anni non avevo: ora la mia possibilità di movimento e le mie possibilità sono molto diminuite e per di più senza che possa rimediare
granché o essere risarcita, dato che mi sono accorta tardi che lei non aveva scritto nulla dei sintomi da me riferiti più di una volta. Lo
scrivo soprattutto per farvi capire per prima cosa che si deve sempre controllare, prima di uscire da uno studio medico, se ci è stato
dato un referto e leggerlo anche se la visita è durata 5 o 10 minuti ed è la seconda in due mesi e in secondo luogo che non si deve
continuare a prendere un farmaco per la pelle se causa sia prurito che dolore (smettere tardi non fa scomparire i sintomi ma li
diminuisce soltanto e non per sempre se il danno fatto è grave). Questa dottoressa M. inoltre mi ha detto, prima di una lunga pausa
negli incontri da lei voluta, “eh, ti sarà venuta un po’ di candida!” e non ha prescritto né esami né altro: non credo di averla, ma non
posso esserne certa, e dovete ricordare che il cortisone non si può assumere se si ha candida. Inoltre non ha scritto sul referto che mi
rimandava a un anno con terapia di cortisone una volta alla settimana sul clitoride, non ha proprio scritto la durata! Come se non
bastasse ho anche saputo che un HPV TEST da lei voluto è stato inutile (aveva già visto il referto di un recente PAP TEST che non
aveva rilevato problemi).
E di recente in una visita in regime privato, essendo la lista d'attesa piena per un anno, dalla ginecologa L. G. dell’ospedale di un noto
ospedale mi è stato detto che il PRP non è mai stato prescritto a chi non ha accettato di "farsi seguire solo da loro" (con più visite
all'anno) e che in ogni caso il team non crede di fare più per anni il PRP tradizionale, dato che ora ne stanno sperimentando una
versione nuova che non usa il sangue autologo ma – mi sembra – cordone ombelicale e di cui i rischi e i risultati non sono chiari per
ora. Dopo aver dato questa enorme delusione a me e al mio accompagnatore, che avevamo speso una grossa cifra per raggiungere la
città e pernottarvi, la ginecologa ha speso molte parole e impiegato tecniche di vendita/abuso originali (la menzogna, il ricatto e il
solito far fretta) per convincermi a partecipare ogni mese per 6 mesi allo studio sperimentale (250 Euro al mese tra spese di treno e
soggiorno per due, o poco meno se mi muovessi da sola, per 6 mesi, fate il conto) e fare un'altra visita da 150 Euro con lei dopo soli 4
mesi (non aveva visto bene il collo dell'utero con lo speculum e aveva bisogno di verificare il beneficio delle cremine), una visita
successiva con una loro specialista in endometriosi (dopo avermi spaventato parlando di danni ai reni e quindi dei rischi meno noti
della malattia, mi ha detto che avevo bisogno di questa eccellente sua collega per avere terapie rare e innovative come il solito
rischioso progestinico in salse diverse) e infine un'ulteriore visita con una loro ostetrica (lei, pur essendo ginecologa, e un'ostetrica
della mia regione non avrebbero mai potuto spiegarmi bene l'uso dei dilatatori, invece questa sua amica...). In questo ospedale si
specula così su grandi sofferenze ora che ha i guadagni assicurati grazie alla sua positiva datata recensione nelle pagine online di una
nota associazione.
TERZO ESTRATTO DI UN’UTILE TESTIMONIANZA ONLINE (RIGUARDO GLI ENDOCRINOLOGI E LE PRESCRIZIONI
DI FARMACI IN GENERALE): Se, come me, volete avere pareri diversificati sull'utilizzo di Eutirox, tenete presente che
l'ipotiroidismo non fa sempre ingrassare (per lo meno se non si assumono mai alcolici nemmeno leggeri e in piccola misura), che è
meglio non prenederlo se il TSH è inferiore a 10 e ciò anche se siete spesso stanchi (la stanchezza può dipendere da altro), perché i
farmaci ormonali indeboliscono le ghiandole al cui lavoro subentrano in parte, perché ne risentono alla lunga fegato e portafoglio e
perché potrebbe interagire male con farmaci di cui avete o avrete bisogno e tenete presente che ben di rado vi sentirete dire tutto ciò
da un medico (nessun medico mi ha mai dato nessuna di queste informazioni sull'ipotiroidismo, nemmeno il medico di base M. C. di
V. (P.), che rilevò TSH alto nei miei esami quando avevo sui 22 anni). Quanto all'IPOTIROIDISMO vorrei anche ricordare che M. C.
non mi ha detto nemmeno che esistevano terapie e che servono diversi esami (sia del sangue che, come minimo, ecografie) per
arrivare a una diagnosi e di controllo anche a causa del rischio di ictus connesso a esso in caso di iperlipidemie e so che tutto ciò
accade non di rado e che io non sono l'unica ad aver fatto con anni di ritardo l'ecografia che ha portato alla diagnosi di TIROIDITE
DI HASHIMOTO e ad aver fatto poi insufficienti controlli nonostante il rischio di noduli grandi o precancerogeni e insomma ad aver
trascurato questa malattia a causa dei medici di base pur avendo avuto in alcuni periodi trigliceridi e colesterolo alti e pur essendosi
formato un nodulo sulla mia tiroide. La tiroidite di Hashimoto insorge più di frequente soprattutto nella seconda parte dell'infanzia e
nell'adolescenza (da adulti ha altre cause, ad esempio un adenoma), si verifica ricercando ft3 e ft4 e anticorpi adeguati e non TSH
(spesso esso è normale) ed è correlata non solo all'aumento di peso (evidente soprattutto se si assumono alcolici), come nel mio caso
negli ultimi anni dell'adolescenza, ma anche all'alopecia areata (evidente nel mio caso da quando avevo 20 anni sulla tempia destra in
particolare), come si può leggere anche in un semplice dizionario medico. E voglio che sia chiaro che nessun medico mi ha detto
nemmeno che i problemi della tiroide danneggiano i tendini e che danni ai tendini e una muscolatura delle braccia poco sviluppata
favoriscono TENDINITI ed EPICONDILITI, cioè problemi che sovvengono facilmente se si lavora nei pub e che, se conosciuti e
diagnosticati molto tardi e quindi non prevenuti o curati, si ripresentano o cronicizzano, limitando molto la possibilità di lavorare pur
essendo malattie non gravi né poco comuni (nel mio caso sembra e la tiroidite non abbia agito in tal senso nonostante io abbia avuto
spesso tendiniti, ma ciò non toglie che ho corso un bel rischio). Da nessun medico ho mai saputo nemmeno del legame
dell'ipotiroidismo con l'anemia e su come prevenire e curare con farmaci (Ironforte) quest'ultima in caso di carenze alimentari o
perdite ematiche anomale (dovute a infezioni intestinali, alcolici, sforzi in stato di debolezza, flusso mestruale eccessivo,
ipertensione, malattie dell'ano ecc.) pur avendone avuto più di una volta la necessità in modo evidente, perciò dovrete fare attenzione
e pensarci da soli. Vi ricordo anche che antidolorifici e sonniferi assunti ogni giorno provocano dipendenza certa e, nel caso di certi
antidolorifici, anche proprio il dolore che dovrebbero alleviare e curare (tra i due assurdi sonniferi prescrittimi il più pericoloso fu
Rivotril, prescrittomi assurdamente per un periodo di insonnia ostinata dalla neurologa privata D. M. della mia città di nascita P.e poi
confermato dai medici del primo ricovero a C. di P., mentre gli antidolorifici più pericolosi, del quale non mi furono spiegate né la
natura né i rischi, furono il Laroxyl e l’allora classificato come oppioide Contramal (è stato tolto dall’elenco degli oppioidi molto di
recente), prescrittimi il secondo dalla dott.ssa di base M. del mio comune di nascita V. E il primo da un medico successivo), pustole
visose e persistenti sul viso da intossicazione del fegato (organo dove si svolgono processi relativi a diversi altri organi e la cui
infiammazione anche trascorsa rende molto più rischioso assumere delle terapie quotidiane a lungo termine se necessarie) e a volte
perforazione dell'intestino specie se assunti non abbastanza di rado o assieme ad altri FANS (è il caso del Toradol, secondo il
bugiardino, e che un medico mi ha consigliato di usare assieme all'Efferalgan da 1000 mg e non solo durante le mestruazioni: io non
l'ho fatto però, sebbene non possa essere certa che questo consiglio sia grave quanto appare, non sapendo nulla di come questi
farmaci vengono usati nella prassi, considerando che non esistono antidolorifici molto efficaci e poco pericolosi per l'intestino).
Ricordate che alcuni antidolorifici possono causare, alla lunga e in dosi alte, tachicardia e neuropatie insopportabili e inguaribili: uno
di essi è proprio il Laroxyl, che io ho assunto a 15 gocce al giorno per mesi e mesi perché prescittomi dal medico curante dell'epoca
del mio comune di nascita per quotidiano e molto forte mal di testa senza rimandarmi a un Centro Cefalea e poi confermato dai
medici del primo ricovero a C., così che non potei peraltro poi assumerlo al dosaggio da una a cinque gocce quando mi fu prescritto
da una reumatologa per diminuire i dolori causati dalla FIBROMIALGIA, il che per me sarebbe stato utile e poco dannoso se lo
avessi fatto occasionalmente. Anche altri farmaci ad azione centrale sono pericolosi se usati molto, soprattutto se rilassanti: è il caso
anche di quelli non catalogati come sonniferi veri e propri come il Flexiban, da me mai assunto per più di due o tre giorni consecutivi
ma prescrittomi per una terapia continua di due mesi dal dott. C., un altro medico dell'ospedale S. A. di F., in seguito sempre per
trattare la FIBROMIALGIA (da anni uso farmaci di questo genere o l'amipitrilina in dosi molto basse e solo al bisogno per i forti
dolori causati dall'uso del computer, dal mal di viaggio o da sforzi al freddo). Questo "medico" peraltro durante la visita parlò con
tono di voce normale ma lanciandomi occhiate aggressive, contando sulla debolezza che in quel periodo limitava la mia capacità di
reagire (ne deduco che il tono di voce urbano era dedicato a chi ascoltava fuori dalla stanza, con prassi tipica soprattutto degli
ospedali). Se prima di entrare nello studio, due infermieri mi avevano trattato con ostilità più apertamente, all'uscita questo medico
mi suggerì di uscire con lui usando la scala riservata, credo, all'emergenza incendio e all'uscita mi consigliò di andare al laboratorio
ospedaliero di analisi per "conoscerlo" prima di farvi gli esami prescritti (ovviamente non ci andai, ma è chiaro l'intento).
QUARTO ESTRATTO DI UN’UTILE TESTIMONIANZA ONLINE (RIGUARDO I DISTURBI GASTROENTEROLOGICI):
Infine segnalo che antiacidi e altri farmaci per lo stomaco assunti per diverso tempo, come ho fatto io su prescrizione del medico di
base M. della città del mio primo trasferimento F., causano o peggiorano ANEMIE anche più lievi e meno durature di chi vi tende per
via di diversi fattori come me (con le conseguenze note alla lunga sul cuore e il rapporto che ciò ha con la MILZA SE INGROSSATA
come era la mia – non capirò mai per quale causa – al punto che, come mi dissero, un urto ne poteva causare lo scoppio letale) e
l'epatite, ma che non assumere, come ho fatto io nell'infanzia e in generale fino ai 28 anni, l'esomeprazolo da 20 a 40 mg per cure
periodiche (di 15 giorni, secondo il bugiardino) e durante l'assunzione di FANS o caffè, in alcuni casi provoca o peggiora
GASTRITE e REFLUSSO GASTROESOFAGEO, del quale peraltro i sintomi tutti dovrebbero essere più chiari, perché troppe
persone come me, a lungo non lo hanno curato a causa di gastroscopie negative per gastrite e ne hanno trattato alcuni sintomi con
pastiglie contro il mal di gola o, in caso di conseguenti palpitazioni o bruciore agli occhi, con rimedi che nulla hanno a che vedere
con tale malattia e peggiorano il problema, oltre a far fare spese inutili. Non fate come me che ho maltrattato per ignoranza il mio
stomaco a lungo senza curarlo nell’infanzia nonostante sintomi evidenti di ACETONE e REFLUSSO GSTROESOFAGEO causati
dalla pessima alimentazione decisa dai miei familiari e abusandone in seguito per abitudini condizionate o necessità e il risultato è
che ora di rado riesco ad assumere FANS e mai caffè senza esomeprazolo, il che non è irrilevante, dato che il Gutron non si può
utilizzare spesso e ho dolori, PRESSIONE quasi sempre BASSA e in più spesso IPOTENSIONE ORTOSTATICA E
POSTPRANDIALE (due caffè alla settimana servono a tutti per alzare la pressione, oltre a essere lassativi anche se infiammano, e
l’esomeprazolo, oltre a danneggiare il fegato e favorire anemia, inibisce l’assorbimento di magnesio e potassio, importanti entrambi
per regolare energia e pressione). Chi ha problemi di stomaco e deve fare la terapia antibiotica per sradicare il BATTERIO
DELL'ULCERA, non dia per scontato che lo scritto con gli orari in cui assumere i vari antibiotici anti Helicobacter Pylori sia
compilato nel modo esatto (con me il medico di base, il primo che ebbe il mio paesino di campagna di nascita T. ha pasticciato). Chi
ha problemi di nausea o di vomito dovrebbe essere informato dal medico di base e nelle scuole sul metoclopramide e sui farmaci
efficaci sul MAL DI VIAGGIO e ciò fin dall'infanzia: i miei familiari mi hanno fatto soffrire moltissimo per ore il mal d'auto ogni
anno nella mia infanzia senza che io avessi la minima idea che esistessero dei rimedi e senza che potessi restare a casa e non
dimenticherò mai la nausea, il mal di testa, il vomito e la sofferenza psicologica che ho provato allora (non dimenticate che
braccialetti, cerotti e chewingum sono efficaci contro la nausea e chi abbia anche un forte mal di testa in viaggi di almeno un'ora
dovrebbe poter ricorrere a 5-6 gocce di Laroxyl da adulto e a poco meno da bambino, se questo farmaco non è vietato ai bambini).
Tempo fa ho letto che i problemi di stomaco trascurati possono danneggiare l’udito: se è così, forse essi hanno contribuito a creare o
hanno creato la QUALITÀ INFERIORE ALLA MEDIA DEL MIO UDITO che, fin da quando frequentavo la scuola media mi ha
creato qualche problema a scuola, come poi al lavoro (in ambienti in cui la musica è alta peggiora) e che è stato uno dei motivi
principali (insieme al mio tipo di memoria e ai miei gusti) per cui non ho insistito per imparare alcuna lingua straniera (so male
perfino l’inglese, il che limita chiunque). Alcuni tipi di lassativi (quelli non osmotici) sono dannosi, oltre che costosi e fastidiosi (a
causa del citato primo medico generico Z. della città del primo trasferimento F. ho assunto così per esempio un lassativo erboristico a
base di erbe dannoso - online siano così definiti quelli antrachinonici – e peraltro con l'accompagnamento di una frase sui rimedi "alle
malattie delle vecchine" detta nel tentativo di umiliarmi, e inoltre più volte e a sproposito il Selg; uno o due anni prima avevo assunto
per bocca una miscela di altri tre oli malsani (dannosi per fegato e pelle soprattutto) e per di più in aggiunta all’olio di vaselina e ciò
in base a una prescrizione di un gastroenterolologo/proctologo, il dott. G., visto privatamente a C., pseudoterapia su cui nessuno ebbe
da ridire - compresi i medici del ricovero del 2007 a C. di P. - e che derivò dal mio averlo consultato per ragade e blocco intestinale;
questo gastroenterologo rilevò qualcosa che mi definì solo con una perifrasi perfetta sia per prolasso anale che per marisca, qualcosa
che ho dall'infanzia (probabilmente solo emorroidi, che a quel tempo non rimanevano sempre all’esterno, o una combinazione di
emorroidi e marisca) senza dirmi che rischi comporta e di dover quindi fare dei controlli e mi prescrisse anche frequenti clisteri al
posto dei meno pericolosi e costosi microclismi e Nova fibra al posto del Macrogol, di Daflon e soprattutto dei pochi probiotici allora
in commercio (quelli in compresse vaginali Normogin sono l’unico prodotto davvero efficace sulla stipsi femminile perfino quando
le compresse sono dimezzate e, con il tempo, non quotidiane) e dello Psylloplus Gel, il quale non solo è davvero molto più
economico, ma è anche l'unico rimedio efficace e in genere consigliato grazie alla sostanza gel miscelata alle fibre e tutto ciò senza
fornirmi una dieta scritta o almeno un elenco di cibi da evitare. Per la RAGADE, che era molto dolorosa, mi fece usare Dilatan
(giusto), ma mi parlò anche d’intervento chirurgico (vanno sempre sconsigliati come primi approcci, soprattutto nei giovani!) e,
anche dopo il mio rifiuto di esso, non mi parlò dell’esistenza di Daflon, pomate e supposte per alleviare il dolore, così io non ne
chiesi a nessuno per anni e non conobbi questi rimedi, come i microclismi (all’epoca non c’erano le supposte Eva Qu), le pomate
(all’epoca c’erano l’unguento Preparazione H e altri prodotti) o gli esami coprocoltura, calprotectina, clisma opaco e risonanza delle
pelvi, ancora per diversi anni dato che nemmeno la diagnosi scritta di sindrome del colon irritabile (credo sia chiamata anche colite
spastica) dell'ospedale S. Anna di Ferrara è stata accompagnata da alcuna terapia scritta, come del resto nemmeno da informazione
sugli esami diagnostici da fare in caso di sanguinamento anomalo delle feci o di blocco intestinale molto improvviso e resistente ai
comuni interventi o di dolori addominali molto acuti durante l'evacuazione durante le mestruazioni (sintomi che ho o ho avuto e che
originano da malattie precise ma in genere diagnosticate tardi in Italia).
Una proctologa, la dott.ssa F. L. della città di T., mi ha detto di non aver visto prolasso ma qualcosa che sembra una marisca e però
non ha scritto nulla nè di essa nè dell'”escrescenza” (termine suo anche questo) cui ha dato questo nome nè di parte dei sintomi nel
referto senza che me ne accorgessi se non a casa (un errore che non faccio da tempo) e si è rifiutata sia di correggere via mail il
referto sia di rimborsarmi, così ho mantenuto per un po’ il dubbio sulla natura del problema (PROLASSO ANALE - vi somiglia - O
DI EMORROIDI ESTERNE O UNA COMBINAZIONE DI MARISCA E EMORROIDI, sempre che siano cose davvero tanto
diverse quanto se ne scrive online): segnalare l'accaduto al sito web dell'ordine dei medici della città in questione e scrivere mail o
recensioni al Centro non porta a recuperare le spese e dovrei avviare un'azione legale per avere da lei diagnosi e terapia per cui ho già
pagato quasi 200 euro comprese le spese di trasporto (sono state alte perché purtroppo mi ero ostinata a cercare un medico donna) e
la beffa è che ottenere il risarcimento o la correzione del referto è a tutti impossibile secondo quanto mi ha detto un avvocato di
recente al telefono a causa della necessità e della tariffa elevatissima dei periti anche per la controversia più semplice (se ciò che egli
mi ha detto è vero, dovrei spendere circa mille euro di perizia legale per avere un rimborso di 122 euro e forse nemmeno un
risarcimento per il tempo perso quel giorno e il peggioramento del dolore che è seguito e ha comportato spese di antiinfiammatori
orali e ad azione locale e l’aver utilizzato il deleterio cortisonico Proctolyn per ignoranza). Questa dottoressa mi ha anche prescritto
delle buste di probiotici per via orale inutili e molto costose e una manometria, dicendomi di portarle i risultati e entrambe le cose le
ha fatte secondo me solo per interesse economico, perché conosco la manometria e credo proprio che sia inutile nel mio caso
(peraltro il proctologo che ho visto in seguito in ospedale e che ha diagnosticato un PROLASSO EMORROIDARIO, oltre alle
emorroidi interne, non mi ha detto di fare questo esame, ma mi ha dato una terapia di due dosi per 20 giorni di Celevis crema). Di
certo non sono l’unica paziente con cui ha fatto questo, perché le sue segretarie conoscevano bene i tempi d’attesa in ospedale della
manometria e in generale questo esame. Comunque soprattutto mi ha visitato in una posizione per me scomoda e imbarazzante,
anziché in quella comune sdraiata sul fianco, infastidendomi con le sue parole perfino durante la penetrazione e inoltre senza usare
fin dall’inizio il lubrificante. provocando così un dolore inutile al momento e ulteriore infiammazione. Ha anche fatto domande e
commenti a sproposito e, se io fossi così ingenua da crederle, dannosi (ad esempio, mi ha suggerito di non fare i controlli periodici
prescrittimi di una tiroide su cui c’è peraltro già un nodulo, oltre a una malattia autoimmune). Di recente un proctologo diverso,
visitandomi dopo che con il Normogin i miei sintomi erano molto migliorati, non ha visto ora emorroidi prolassate ma interne con
marisca (se è tale, però, è spesso infiammata), ma almeno ne ha scritto nel referto, mi ha dato una terapia (oltre al Normogin,
Cicatridina in supposte, Propast pomata, borse di acqua tiepida, ricotta fresca di latte vaccino come pomata ulteriore e al limite
Flubason crema, per quanto su quest’ultimo abbia ormai troppi dubbi per usarlo).
QUINTO ESTRATTO DI UN’UTILE TESTIMONIANZA ONLINE (RIGUARDO LE IMPEGNATIVE, LE RICETTE E LE
PRESCRIZIONI IN GENERALE): Questa scelta di negare e di non riportare per scritto in alcun luogo diagnosi che mi riguardano è
la stata la stessa dei miei medici generici per diverso tempo. Inoltre uno di loro mi ha detto poco tempo fa che alcuni miei esami e
la diagnosi di LICHEN SCLEROSUS ERANO spariti dal suo computer e sembrava sincera. Di questa dottoressa, con cui a volte mi
sono trovata bene, non posso dimenticare che in un passato incontro ha negato il contenuto del referto della RMN addominale che
stava lei stessa leggendo, devo presumere per coloro che forse ascoltavano in sala e nell’appartamento confinante dato che per me il
discorso che contraddiceva un testo scritto non poteva essere stato fatto (forse non è irrilevante che nel condominio in cui c’è lo
studio c’è un appartamento o uno studio di un altro medico e che la RMN in questione ha rinvenuto focolai di endometriosi
nell’ovaia e/o nelle sue vicinanze e qualcosa di simile a un nodulo nell’intestino proprio nel quadrante inferiore destro addominale,
cioè nella zona dove io ho da più di 10 anni fastidi e durante alcune mestruazioni mezz’ora di dolore estremamente intenso e
resistente al Buscofen poco prima di un’evacuazione, almeno se non assumo in quei giorni e poco prima molti farmaci contrastanti la
stipsi). Durante l’ultima visita ginecologica (del 2022) la ginecologa ha rilevato anche una CISTE OVARICA CHE HA DEFINITO
ENDOMETRIOSICA NON PICCOLISSIMA (1,5 CM) nell’ovaio sinistro.
In una casa di cura di V. mi fecero fare un esame del cuore che dura 24 ore e che richiede attenta applicazione di elettrodi senza
appunto elettrodi... Considerando la piaga dei farmaci dati senza criterio, un neurologo consultato privatamente nel 2007 (non ne
ricordo il nome) mi prescrisse un antiaritmico perché avevo tachicardia, senza prima prescrivermi esami per il cuore, senza parlarmi
degli effetti molto dannosi e persistenti di simili farmaci dati senza attenzione e senza considerare la possibilità che le pulsazioni
dipendessero dai problemi di stomaco (dispepsia e REFLUSSO GASTROESOFAGEO) e di pressione bassa (come poi l'assunzione
di rimedi per questi problemi dimostrò) e purtroppo per un po' questo farmaco lo presi, al contrario di quello prescrittomi
recentemente dalla già citata cardiologa (la dott.ssa M. vista su consiglio del medico di base e in regime privato, ma impiegata anche
nell'ospedale della città...), l'ascolto dei cui consigli – scritti e non scritti – mi avrebbe portato a spendere inutilmente per esami del
sangue fatti da poco, falsare con l'antiaritmico gli esami del cuore già prenotati e quelli da lei prescritti, danneggiare con ogni
probabilità il mio cuore in realtà poi rilvelatosi sano proprio dagli esami fatti senza prendere farmaci, peggiorare molto la mia astenia
già molto limitante (tutti gli antiaritmici lo fanno) e infine ingrassare di due taglie sentendomi sempre più brutta, peggiorando le mie
malattie gastrintesinali, spendendo centinaia di euro in abiti adatti al nuovo peso e cibo in più e prendendo nuove abitudini alimentari
malsane difficilmente poi eliminabili! Da un medico ospedaliero - il dott. F. della città di P. - per trattare la FIBROMIALGIA mi è
stato proposto perfino Cymbalta, un farmaco che si da per il dolore diabetico (di entità ben diversa) e che viene anche spacciato come
antidepressivo ed è discusso per aver causato la morte di una persona sana e abbastanza giovane e diverse epatiti anche gravi in altre
persone, oltre che per i suoi effetti molto innervosenti, e ciò senza che ne avessi alcuna necessità e senza richiedere o visionare
nemmeno esami del sangue di routine (eppure il mio FEGATO ERA INGROSSATO l’anno prima e di certo non stava ancora
bene…) e senza farmi domande su passati problemi di salute, tipo di flusso mestruale, ecc. Nel 2009, credo, a M. da
un'endocrinologa ospedaliera (non ne ricordo il nome perché fu una visita inutile) mi fu anche proposto di assumere per chissà
quanto il pericoloso cortisone per trattare, con una terapia superata da tempo (come nel caso precedente con una terapia davvero
assurda), una FIBROMIALGIA che non era di certo la principale causa dei miei sintomi. Peraltro ho fatto nel corso degli anni su
prescrizione di medici di base o ospedalieri diversi esami costosi forse inutili e alcuni probabilmente utili ma su cui avrei dovuto
avere chiarimenti (quello prescrittomi dall'endocrinologa P. nel comune di C. di recente, detto "test di simulazione con ACTH" se
fatto in presenza di ACTH basso come il mio è inutile solo secondo pagine in Internet ma con motivazione, come ho già scritto, così
verosimile, che la dottoressa avrebbe dovuto contraddirla con una piccola spiegazione), esami certamente inutili e considerabili
senz'altro molto dannosi, specie nel loro insieme: inutili raggi a un piede e poi a una gamba per due contusioni banali; raggi al torace
da diversi medici di base; quando ebbi a lungo forte mal di testa mentre assumevo la pillola anticoncezionale in un periodo di stress
non indifferente dei raggi al setto nasale due volte a distanza di qualche anno per sospetto di sinusite da parte di due medici di base
sempre senza che ne avessi i sintomi caratteristici; da un neurologo dell'ospedale del citato comune dove lavoravano i miei una TAC
alla testa tra l'altro senza mezzo di contrasto e senza sintomi tipici di tumori, adenomi e latre malattie gravi che la giustificassero
(problemi di vista, equilibrio o linguaggio, dimagrimento, ecc.); di un mio medico di base, la risonanza di addome completo, essendo
adatta alla diagnosi dell'ENDOMETRIOSI solo quella delle pelvi - molto diversa - in aggiunta a clisma a doppio contrasto); inutili e
per di più malfatti per incompetenza raggi alla mandibola; cerotti per i test allergici con anche sostanze di cui mi ero già dichiarata
allergica lasciati applicati per due giorni sulla schiena, come hanno visto coinquilini e condomini essendo estate, da un allergologo
privato della città del mio primo trasferimento F. - il dott. S. nello studio della via centrale S. R. - con il risultato che ebbi
un'irritazione forte della pelle della schiena, vista anche da un medico dell'ospedale S. A. della stessa città, e rischiai conseguenze ben
più serie: questo "medico" mi aveva riconosciuto e giudicato dal coro su di me e lo dimostrò con battute da ragazzino delle medie,
facendomi cioè notare un mio inesistente accento straniero - si sapeva che avevo frequentato per qualche mese un albanese – e
chiedendomi quale fosse il mio vero colore di capelli che allora erano naturali - si sapeva che lo avevo cambiato troppo spesso negli
anni precedenti). A proposito dei raggi x al torace, una delle peggiori decisioni dalle conseguenze per me più gravi prese dai miei
familiari e dai medici con cui ho avuto a che fare è proprio l'avermi prescritto di loro iniziativa queste radiografie sempre del tutto
inutili e comunque mai indispensabili, uno dei quali quand'ero molto piccola, altri due o, credo addirittura, tre prima dei miei 30 anni
e uno a 35 (quest'ultimo con una motivazione scritta peraltro molto diversa da quella riferitami a voce dal medico generico, subito
dopo da me infatti lasciato): ho saputo solo quest'anno che i raggi al torace non vanno mai prescritti alle donne sotto i 30 e soprattutto
alle minorenni se non si tratta di esami inevitabili, perché sono estremamente cancerogeni per il seno anche a distanza di più di 40
anni. Anche se ad essere cancerogena di solito è, secondo la senologa che mi ha visitato di recente e il sito web di Lilt, più che altro
la ripetizione di tali radiografie nell'infanzia, avendo io altri fattori predisponenti, questi medici hanno aumentato probabilmente la
probabilità che io mi ammali di un tipo di tumore che si forma in una donna su 8; e si tratta inoltre di un tumore che spesso richiede
l'uso di farmaci che chi ha gravi malattie della pelle come me non può assumere. Riguardo al problema delle allergie, forse può
aiutare a difendersi dalla malasanità segnalare anche che nel corso degli anni ho fatto nella mia città di nascita P. alcune visite private
con allergologi, ma in una non mi fecero i test e nell'altra li avevano molto probabilmente fatti incompleti, dato che risultò solo
allergia al nichel, che la visita a F. non è di molto tempo successiva e che comunque in precedenza avevo fatto una visita (in ospedale
mi sembra a P., centro o meno) da cui risultavano anche le altre allergie e che non risultò sufficiente per me solo perché fui così
ansiosa e coinvolta dalla situazione generale per me insopportabile da riuscire a non vederne tutti gli allegati (a voce non mi fu fatto
alcun elenco e le stampe con l'elenco di oggetti, cibi e tinture da evitare erano stati inseriti in una busta chiusa e a parte!) e a
dimenticare nel giro di poco le precauzioni da prendere riguardo ai metalli che ricordavo da ciò che mi era stato detto a voce e che
erano insufficienti comunque essendo da integrare con le informazioni degli allegati scritti (peraltro a proposito della lacrimazione
degli occhi mi si era parlato di sintomi pseudoallergici, vale a dire psicosomatici, quando avevo lamentato ciò che invece dipendeva
in parte da allergia alle tinture e in parte da REFLUSSO GASTROESOFAGEO – e farmaci per lo stomaco e orari diversi per il cibo
lo dimostrarono poi – e da un'ipersensibilità dei sensi, sia innata che acquisita a causa della FIBROMIALGIA e del mio aver
trascurato di curare sia le mie allergie che quelle altre mie malattie che troppo spesso fecero calare i valori del mio sistema
immunitario). Allora perfino episodi di tosse secce fastidiosa e una rinite insistente possono probabilmente essere ritenuti di natura
psicosomatica (peraltro una leggera sinusite può dipendere nel mio caso anche dalla deviazione del mio setto nasale causata dalle
cattive cure odontoiatriche). Probabilmente anche a causa di tutto questo, ancora oggi reagisco con starnuti, naso chiuso, rinite e
occhi lacrimanti a detersivi per pavimenti e bucato, disinfettanti con alcol e creme profumate, con le limitazioni che potete
immaginare (se non c'è allergia, c'è però evidente IPERSENSIBILITÀ AI PROFUMI E AD ALTRE SOSTANZE DETERGENTI ED
A OGNI TRUCCO (NON POSSO TRUCCARE GLI OCCHI OGNI GIORNO). Vi ricordo anche che il cortisone va evitato sempre
se appena si può: l'allergologa A., vista forse abusivamente in regime privato nell'ospedale della città di M., a mio danno mi
prescrisse uno spray nasale al cortisone per uso quotidiano senza che ce ne fosse reale necessità e senza accennare all'innocuo
Aquasal spray nasale e ai comunque meno aggressivi spray nasali con acido ialuronico di vari marchi, se non per un uso molto
saltuario, e ciò senza parlarmi degli effetti collaterali e delle alternative meno dannose; inoltre non mi disse che pustole durature ai
lati della mandibola in genere sono di ORIGINE ALLERGICA o dovute a ipersensibilità a certi prodotti (ad esempio, detergenti per
le mani con alcol) oppure a farmaci usati ogni giorno e scompaiono solo con l'eliminazione del prodotto/farmaco scatenante e con
antistaminici orali (es. Cetirizina), cortisonici in crema come Advantan o forse Fucicort. Anche conoscere Ceramol Beta Complex e
Pasta all'acqua Sella mi sarebbe stato utile. A me non ne è mai stato detto nulla dai medici in generale e dalla gente questi problemi
sono stati considerati acne da stress. Si tende a non prescrivere Gutron perché di effetto limitato e perché porta ad avere più bisogno
di ossigeno e, se lo si fa, si dovrebbe avvertire di non usarlo ogni giorno, e mi fu prescritto un'estate, senza avvisarmi di nulla, dalla
dott.ssa di base M. del comune di nascita V., motivando con il fatto che non potevo assumere caffè a causa dei problemi di stomaco e
di una recente gastrite, come se non avessi potuto affrontare il problema della PRESSIONE BASSA utilizzando il Gutron solo a
volte, bevendo caffè poco spesso con la protezione di una compressa da 40 mg di esomeprazolo Nexium e facendo ricorso al rimedio
dell’acqua abbondante e dell’aria fresca di un condizionatore o montana. E se il mio attuale medico di base B. G., ha scritto pochi
anni fa, prima di correggersi anni dopo, sull'impegnativa per il clisma opaco con doppio contrasto una motivazione assurda, nel 2006
o 2007 il medico curante del mio comune di nascita di V., il dott. L., mi ha fatto un'impegnativa per un esame inesistente - che
conservo - in risposta alla prescrizione di uno specialista e ciò oltre ad avermi negato qualsiasi tipo di informazione adeguata e esami
obiettivi e avermi detto che la violenza che subivo dai familiari non erano affari suoi per quanto lui fosse appunto "medico di
famiglia" e non potessi da sola far nulla per risolvere nessuno dei miei problemi (secondo questo genio se ero sola era perché
"ognuno ha gli amici che si merita" e, data l'illuminante acutezza di questa affermazione, è un peccato che non mi abbia anche
spiegato la ragione per cui avrei dovuto da sola saper indovinare esami, diagnosi e terapie).
Non c'è stato dermatologo cui mi sia rivolta per il viso e i capelli - come durante la prima fase dell'adolescenza l'odiato dott. S. del
mio comune di nascita - e per la pelle vulvare – come la dott.ssa criminale V. dell'ospedale S. A. di F., da cui non sia stata presa in
giro e offesa con critiche assurde e con l'assenza di domande, esami e spiegazioni (necessari per affrontare anche l'origine delle
malattie delle labbra e della pelle del viso e della grande perdita dei capelli) o con prescrizione di creme e integratori (vari minerali
ma non ferro) inutili per corrispondere a interessi economici e non economici. Proprio a causa del grande mercato dei prodotti per la
pelle, è proprio essenziale che il medico sia imparziale e informato e segnali non solo antibiotici orali e altri rimedi aggressivi, ma i
prodotti da banco migliori per rapporto qualità-prezzo: nessun medico e, per quasi 40 anni, nessun farmacista mi hanno nominato
invece rimedi importanti per la pelle. Se ho incontrato non pochi laureati in medicina estremamente aggressivi e, come tutti in Italia,
alcuni medici criminali, devo ammettere che ricordo ancora con un rancore e un disprezzo molto intensi il citato dott. S.,che si è
divertito ad esaltare davanti a me mia madre per la deferenza che mostrava verso il marito, come se non avesse alcun dovere verso i
figli bambini e adolescenti, e ad aggredirmi definendomi addirittura aggressiva quando ero tanto giovane e sofferente: mi portarono
da lui solo dopo circa tre lunghi anni di bullismo a casa e a scuola motivato dal mio aspetto (non si trattava di acne comune e la pelle
era così lucida e facile alla dermatite seborroica - ne avevo già sulla schiena - che non poteva essere coperta nemmeno un po’ con
fondotinta) e iniziato dai primissimi giorni di scuola media, un bullismo vissuto in una così grande solitudine e così costante e
aggressivo che modificò il mio carattere e determinò il mio futuro come pochi altri eventi. I miei familiari avevano creato la
situazione acquistando per anni e tollerando abiti molto inadeguati e spesso nemmeno della mia taglia, pettinature che avrebbero
imbruttito chiunque, un’alimentazione eccezionalmente malsana, la mancanza di cure mediche per una seria malattia intestinale e
delle malattie conseguenti, l’indifferenza per ogni aggressione subita crescendo (anche quando sono stata aggredita da adulti quando
avevo la febbre alta o latri problemi evidenti) e la mancanza di nozioni almeno per gestire da sola le emozioni. Forse una mia vicina
di casa coetanea ricorderà ancora quando una domenica mia madre e mia sorella mi si avvicinarono in piazza per rimproverarmi con
tono sprezzante e ostile perché piangevo in classe, come avevano appena saputo da un mio compagno di classe che abitava in zona,
mentre per molto meno i genitori dei miei compagni si attivavano per difendere i figli cogliendo come occasioni feste di compleanno,
telefonando a casa del bullo e parlando agli insegnanti, pronti a fare cambiare scuola al figlio e naturalmente a incaricarsi di
modificare il suo aspetto con informazione e cure mediche. Questo medico si è limitato a darmi antibiotici e un latte detergente con
tonico, che peraltro non si è dimostrato adatto a me nel tempo avendo una produzione troppo alta di sebo per poter utilizzare creme
non oil free. A parte che secondo l’enciclopedia medica un’acne simile comporta il rischio d’infezione cerebrale, le allergie non
curate hanno peggiorato in modo cronico lo stato della mia pelle, rendendola fragile, ancor più dell’aver iniziato solo da adulta a
trattare i sintomi gastrointestinali e la tendenza all’anemia. Su Internet ho letto che i problemi digestivi riducono il numero di capelli
nella zona frontale e se è vero non mi è stato certo detto, ma in ogni caso per non aver curato l’anemia e in particolare nelle tre
occasioni in cui è stata più grave (due delle quali quando ero bambina e tra i 18 e i 19 anni) da quando ero giovane sono molto
stempiata al lato destro, cosa che diverrà più vistosa con l’età dato che mi hanno detto che ho anche l’ALOPECIA ereditaria. In casi
simili un dermatologo ha il dovere di fare domande precise sull’alimentazione e sui disturbi gastrointestinali e di dare informazioni
precise sulle ALLERGIE CHE HANNO UNA RICADUTA SU PELLE E CAPELLI, OLTRE CHE SU IMPORTANTI MALATTIE
DEL SISTEMA IMMUNITARIO (all’epoca avevo quasi certamente almeno l’allergia al nichel e una delle mie malatte autoimmuni,
anche se non diagnosticata, e forse l’altra, che è a questa connessa e che mi ha dato sintomi evidenti durante gli ultimi anni
dell’adolescenza) e sulla semplice prevenzione almeno con psillio, compresse vaginali di probiotici, integratori di ferro e vitamine B
e naturalmente con l’evitare orologi, bigiotteria, abiti neri aderenti o molto economici e tinture per capelli. Inoltre ogni medico che
abbia pazienti adolescenti o bambini dovrebbe – e ancor più avrebbe dovuto quando la confidenza con internet non era molto diffusa
come è oggi - dare informazioni su come trovare libri di psicologia e self-help su questo tema e inoltre sul bullismo e sui rapporti con
genitori ostili o incuranti (sarebbe bastato informarmi della loro esistenza e utilità e consigliarmi su come rintracciarli in biblioteca e
attraverso il programma delle - all’epoca - magistrali e i bollettini delle università relative). Purtroppo ho rivisto alcuni anni dopo
quest’uomo incredibilmente aggressivo e non saprei se più maschilista o misogino e fu lui il primo a parlare di psicologi,
arrabbiandosi molto ostentatamente quando mia madre gli disse che avrebbe comunque contattato al massimo una donna diversa da
quella consigliata da lui (i consigli di uomini simili vanno sempre rigettati in blocco, ma questo un’adolescente sola e fragile spesso
non lo può o almeno non lo poteva prima che internet entrasse in quasi tutte le case). Proprio a causa del grande mercato dei prodotti
per la pelle, è proprio essenziale che il medico sia imparziale e informato e segnali non solo antibiotici orali e altri rimedi aggressivi,
ma i prodotti da banco migliori per rapporto qualità-prezzo: nessun medico e, per quasi 40 anni, nessun farmacista mi hanno
nominato invece rimedi importanti per la pelle, quali Pasta all'acqua Sella, Gram emulsione acne, Sebamed clear face care gel,
Salax mousse, Ceramol DS crema, shampoo e lozione, Ceramol olio detergente, Vea detergente, Vea spray, forse Vea PF-C magra
crema e Vichy Mineral 89 Probiotic e certamente dentifricio senza menta e simili sostanze (es. Emoform) dopo 20 giorni di Fucicort
crema e 30 di uso del solo bicarbonato per lavare i denti. Così ho avuto a lungo non poco disagio e ora ho cicatrici da acne,
comedoni, rossori e screpolature al viso e cheratosi e dermatite seborroica pruriginosa cronica a schiena e addome dopo spese per
prodotti inutili o dannosi (il più dannoso è stato Streptosil crema).
Da nessun fisiatra ebbi mai il suggerimento di fare una visita reumatologica per diagnosticare con precisione i problemi che avevo
alle braccia e alle mani o quello di fare mammografia ed ecografia del seno per trovare ulteriore causa di alcuni dei dolori provocati
da sforzi delle braccia così furono diagnosticate tardissimo l’EPICONDILITE ormai cronica, causata dal lavoro nei locali e favorita
dalla tiroidite e dalla costituzione, e una CISTE DEL SENO MOLTO GRANDE e perciò facile all’infiammazione (per anni fu
scambiata per due innocue cisti minori).
Se nel 2008-2009 una fisiatra ospedaliera cercò di spingermi con la disinformazione a fare in regime privato ginnastica posturale
prescrivibile in realtà anche in convenzione, problemi ben peggiori provocò circa nel 2004 o nel 2005 un fisiatra dell'USL con lo
studio nell’edificio con il punto prelievi del mio comune di nascita impiegato anche presso l'ospedale del comune dove c'era il
negozio dei miei genitori; egli mi prescrisse inutili esercizi per la mandibola inventati lì per lì dalla fisioterapista e sulla carta una
settimana di massaggi e un altro trattamento solo per poi dire alla fisioterapista e agli infermieri dell'ospedale di C. a P. di fare altro al
loro posto, un esempio seguito dai fisioterapisti di un poliambulatorio di un comune vicino qualche anno dopo (la CEFALEA che ho
avuto è stata un dolore così insopportabile e duraturo, che ancor oggi lo ricordo come un inferno e considero queste persone capaci di
qualunque cosa). Questo fisiatra aveva notato la malaocclusione mandibolare recente (fu causata da una decisione di un dentista dello
stesso comune a partire da 2 o 3 anni prima) e sapeva che io in precedenza avevo assunto un farmaco con effetti rilassanti sui muscoli
(in questi casi può in seguito verificarsi contrazione muscolare diurna e/o notturna), ma non accennò al termine “bruxismo” e al suo
rimedio classico del bite e nemmeno ai benefici di terme vicine e rilassanti muscolari e antidolorifici non da banco, però si divertì a
colpevolizzare me – giovanissima – per aver fatto un’inutile e dannosa TAC cerebrale prescritta con impegnativa in una visita a sua
volta in convenzione e nonostante all’età che avevo io quasi tutti coloro che avevano poca confidenza con Internet non sapevano
nulla di malattie ed esami diagnostici (fu il neurologo a prescriverla in modo arbitrario e fu un medico di quel reparto a parlare a
vanvera subito dopo di tumori cerebrali, anche se non ne avevo i sintomi e a “consigliarmi” di farla privatamente per abbreviare
l’attesa). Tra l'altro da poco su un buon dizionario medico recente ho letto che un mal di testa situato all'incirca nella zona dove io
l'avevo (soprattutto tra gli occhi) insorto dopo una grande arrabbiatura (io avevo riferito questo al medico generico, che mi aveva
chiesto se il giorno prima qualcosa fosse accaduto) è spesso di origine epato-biliare e che con una cefalea è scambiata a volte un'algia
facciale di competenza del neurologo, la quale causa un dolore forte e costante com'era il mio, sebbene di solito sia localizzato in una
zona precisa solo nelle prime fasi: entrambi i tipi di dolore richiedono farmaci molto diversi da quelli fatti assumere a me e che mi
sarebbero dovuti essere prescritti anche solo come tentativo, insieme al bite e ai rimedi di varia natura e anche ai farmaci adatti per le
cefalee causate dal bruxismo e dalla tensione muscolare (questi in dosi basse e non a lungo quotidiani). Peraltro quando una TAC al
cranio sarebbe stata necessaria non è stata eseguita: in seguito a un brutto incidente in motorino a 20 anni ho perso conoscenza per
poco senza ricordarmene (il TRAUMA CRANICO fa perdere la memoria di ciò che avviene poco prima e poco dopo l'urto) e
comprendendolo in seguito quando ho ripensato al tempo che la gente impiega a circondare un ferito: il medico del Pronto Soccorso
non mi ha chiesto com'era andata ma come mai era stata chiamata l'ambulanza d'urgenza (io certo non lo feci) e a quel punto mi
chiese se ero svenuta ricevendo un bel no di risposta a causa dei tipici effetti sulla memoria di questi traumi. E vi ricordo che pochi
secondi di perdita di coscienza bastano per far pensare all'emorragia cerebrale e che si dovrebbero eseguire raggi e/o TAC di alcune
zone del cranio e tenere il paziente due giorni in osservazione, ma non fu fatto nulla e nemmeno mi si disse di tornare di corsa in
ospedale in caso di nausea o cefalea o pupille dilatate o rivolte in alto nei giorni successivi. Tanto valeva che mi incolpasse anche di
avere accettato di fare molti inutili e dannosi raggi al setto nasale in convenzione con la scusa di cercare una sinusite di cui ho saputo
in seguito che non avevo la maggior parte dei sintomi e sebbene sia evidente che il mio setto nasale è deviato. Anche solo i modi
aggressivi e critici insensati di questo fisiatra possono essere dannosi per chi ha un dolore così acuto e costante che risente anche
della tensione. Un dolore non alleviato tende a cronicizzare a causa di un apposito meccanismo cerebrale, mentre antidolorifici
quotidiani assunti per lungo tempo in quanto non risolutivi hanno pesanti effetti collaterali, tra i quali dolorose e limitanti malattie
croniche. Poiché a quella insopportabile cefalea sono legati molti degli eventi più negativi di quel periodo e successivi e ricordi che
mi tormentano ancora, sarebbero state molto rilevanti le conseguenze di un'informazione corretta per la prevenzione e la cura: vorrei
solo citare l’eliminazione della pillola anticoncezionale (causa o peggiora cefalea e predispone a ictus), un paradenti ritagliato con
una forbicina o – più efficace e di facile preparazione – il ciuccio da bimbi anti bruxismo da indossare durante il sonno da solo o con
un altro ciuccio (il bite del dentista non va consigliato a causa del costo), un giorno alla settimana o al mese o/e 15 giorni di bagni in
vasca individuale in convenzione alle piscine termali di A.T. (P.), passeggiate solitarie nei boschi o sui colli, rimedi per regolare
l’anemia e la pressione sanguigna (problemi comuni nelle giovani, causano cefalea), stretching quotidiano del polpaccio e dei lati
della parte bassa della schiena (ed eventualmente altre trazioni periodiche da parte di un ortopedico o di un fisioterapista maschio ed
esperto), uso in inverno di un tapis roulant magnetico, periodi di Flexiban per tre giorni seguito da poche gocce di Laroxyl (da una a
tre o quattro cercando di scalarle, di non assumerlo troppi giorni di seguito ma anche di farlo sempre alla stessa ora), sospensione
delle attività e degli incontri con chi frequentavo, nella mia camera da letto un divanetto comodo personale e un arredamento
rasserenante, tappi di cera Quies da usare poco, titoli di libri di psicologia/saggezza/selfhelp e l’indicazione di acquistarli online per
poi restituirli in fretta dopo gli appunti quando non disponibili in biblioteca e, dato che ero una donna e già troppo sotto stress,
sospensione della pillola anticoncezionale (in tali casi peggiora il dolore e favorisce ictus, va ribadito), trucco scarso e neutro,
pantaloni comodi – quindi classici/eleganti – in ogni contesto e taglio e acconciatura di capelli semplicissima e anche senza necessità
di parrucchiere. Conosco molti casi di malasanità con conseguenze serie dovute a decisioni di fisiatri e fisioterapisti (relative al busto,
agli interventi chirurgici, alla manipolazione, ecc.), che peraltro non fanno nemmeno prevenzione: anche per questo ho quel po’ di
SCOLIOSI che solo l’informazione evita a chi non ha mai potuto contare sui familiari.
Qua e là da diversi medici di base mi sono stati consigliati o addirittura prescritti con ricetta a caso degli integratori per chetarmi e
per ingrassare le farmacie, mai però di ferro e vitamina D (non seppi mai da alcun medico quanta necessità ne avessi a causa della
mia forma di anemia) e quasi mai di vitamina B12, B6 e acido folico, a meno che non si trovassero in complessi di vitamina B a volte
consigliatimi senza spiegazione (la relazione che alcune vitamine B hanno con l'anemia non la conobbi se non dopo i 30 anni su
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  • 1. UNA TESTIMONIANZA DI MALASANITÀ PER CAPIRE SUBITO GLI ARGOMENTI PRINCIPALI DI QUESTO INTERVENTO SCORRETELO IN FRETTA NOTANDO I TERMINI IN MAIUSCOLO: lo scopo di questo scritto è AGEVOLARE LA PREVENZIONE, LA DIAGNOSI E LA CURA DI ALCUNE MALATTIE TRA LORO INTERRELATE quando evitarne l'insorgere, individuarle e trattarle è reso ugualmente difficile dalla confusione creata prima di tutto dai medici consultati. La prima parte di questa testimonianza può essere fuorviante a causa del breve accenno a violenze e nevrosi, ma se insistete nella lettura capirete che non si tratta di una sorta di delirio paranoico e che del resto lo scopo principale di questo scritto senza nomi e cognomi non è denunciare abusi ma segnalarne la possibilità e INDICARE RAPIDAMENTE SOLUZIONI PER FARE RISPARMIARE TEMPO E ENERGIE ED EVITARE A PIÙ PERSONE POSSIBILE SOFFERENZE E RISCHI INUTILI. Non sono io ma il mio compagno a inserire in Internet questo intervento e non gli ho mai chiesto di riferirmi se vi sono commenti al riguardo e quali essi siano, ecco perché ciò che nel tempo ho modificato di ciò che ho scritto non ne ha mai risentito nè ne risentiranno eventuali modifiche ulteriori (una scelta dettata dalla prudenza e che condivido con altre persone che conoscono il tipo di giudizi dati in Internet). LE MODIFICHE DI QUESTO "BREVE" TESTO SONO DOVUTE AI CAMBIAMENTI NELLE MIE CONOSCENZE, ALLE ESIGENZE DI ORDINE E CHIAREZZA O BREVITÀ E ALLA CALMA SEMPRE CRESCENTE CON CUI RIESCO A RICORDARE ALCUNI EVENTI SPIACEVOLI. IN QUESTA VERSIONE, RISPETTO A QUELLE DI MOLTO PRECEDENTI MA ANCHE A QUELLA DI POCHI GIORNI FA, HO CORRETTO ALCUNE NOZIONI SBAGLIATE. VERSIONE DEL 11 APRILE 2024 Se ho scritto questa testimonianza è soprattutto perché, come altre persone cresciute senza Internet, non ho ricevuto da alcuno né durante la crescita né da adulta informazione per la prevenzione o per la diagnosi precisa e tempestiva e nemmeno spiegazioni e terapie sensate per diverse malattie. Soprattutto però ho descritto questa serie di abusi di vario genere, perché so che, oltre a me, non poche persone hanno fatto esami pericolosi come le TAC senza ragione e assunto a lungo farmaci e integratori inutili e costosi o fatto ingiustificate terapie antibiotiche o di altro genere ma altrettanto dannose. INTRODUZIONE: Riassumendo, quando si considera la malasanità italiana si deve riflettere soprattutto su quanto segue: I GINECOLOGI attirano le critiche online più aspre, rancorose e meritate in assoluto per gli anni di ritardo nelle diagnosi di malattie dolorose e/o serie per i rischi che comportano (compresa la loro evoluzione in malattie sempre o potenzialmente letali o comunque gravi), per la prescrizione di farmaci e di interventi chirurgici pericolosi senza la dovuta informazione e per l’esecuzione di esami dolorosi senza anestetici o perfino brutale o di test-truffa come alcuni di quelli immediati per la candida non ospedalieri o terapie costose prive di evidenza scientifica (es. Monnalisa, radiofrequenza, ecc.), senza contare che non sono pochi i processi intentati per negligenza o imperizia nell’assistenza al parto con esiti molto gravi e permanenti su bambini fino a quel momento sani (per anestesie e monitoraggi mal eseguiti, ecc.); I FISIATRI (E I FISIOTERAPISTI) sono inutili e dannosi in moltissimi casi, anche se spesso i dottori di base prescrivono visite fisiatriche quando non vogliono occuparsi di un disturbo anche molto doloroso di un paziente (spiccano quelli delle prescrizioni di massaggi, busti o anche interventi chirurgici per scoliosi, di pilates e manipolazioni per i fibromialgici e di agopuntura); I DERMATOLOGI a volte dicono di far controllare dopo 6 mesi un neo normalissimo, spesso consigliano i prodotti in base a interessi economici personali nel prescrivere un certo marchio e ancora più spesso prescrivono inefficaci e superflui interventi, integratori e creme senza cercare le cause del problema prescrivendo esami del sangue e dell’intestino e informandosi sull’alimentazione del paziente e sui prodotti da lui usati per pelle, capelli e denti; GLI ALLERGOLOGI a volte non fanno test completi, non dicono cosa evitare per curare o prevenire le allergie più comuni (senza avvertire lo fanno in una busta chiusa separata dai referti contenenti i risultati dei test, così a volte le istruzioni non vengono lette dal paziente) oppure parlano a vanvera per ragioni di mercato spingendo a spendere per alimenti senza glutine o a fare un’inutile idrocolonterapia, proprio come fanno DIVERSI NATUROPATI; I DENTISTI sono pericolosi soprattutto quando prescrivono apparecchi per denti (es. i bite), chirurgia per la mandibola ed estrazione di denti non cariati (es. quelli del giudizio) senza specificare nè i rischi e la durata del trattamento né la necessità di un apparecchio finale immobilizzatore a vita oppure dando a intendere che non esistono rimedi alternativi e che le ragioni per questi interventi e apparecchi non sono di tipo meramente estetico; NON POCHI GASTROENTEROLOGI non informano sui sintomi delle infezioni intestinali batteriche coloro che, avendo stipsi cronica, rischiano di fraintenderli e soprattutto non prescrivono adeguata terapia a pazienti con stipsi, colite e sindrome del reflusso gastroesofageo, nonostante la gravità delle conseguenze a breve e lungo termine; se MOLTI PROCTOLOGI prescrivono la manometria senza alcuna motivazione clinica (per interesse economico), alcuni di loro fanno la visita creando disagi in realtà evitabili, prescrivono una preparazione con peretta in genere impossibile (le perette in commercio oggi sono fatte in modo da essere pressoché inutilizzabili), non prescrivono terapie efficaci per la stipsi e a volte perfino per i disturbi anali visitati, non sono subito precisi nella diagnosi solo per spingere a una seconda visita con loro e non informano sull'inefficacia degli antidolorifici prescritti in Italia per trattare le conseguenze della chirurgia nella sensibile zona anale; GLI ENDOCRINOLOGI non di rado prescrivono l'Eutirox troppo facilmente provocando una dipendenza dalle conseguenze rilevanti e che si potrebbe evitare quando i sintomi hanno cause diverse e non sono molto rilevanti; I NEUROLOGI prescrivono spesso esami e farmaci inutili e molto dannosi e non informano sui metodi migliori per trattare il dolore cronico; I CARDIOLOGI vanno temuti se prescrivono farmaci prima degli esami e se rinviano per un esame a un luogo diverso dall'ospedale; GLI UROLOGI sono pericolosi soprattutto quando non si accorgono o non rilevano a voce e per iscritto che esame delle urine e urinocoltura non sono tra loro coerenti (referto da annullare per errore di consegna), prescrivono tamponi uretrali alle donne e non informano le donne con tenesmo e/o gonfiore e dolore in zona clitoride-uretra o vescica che questi sintomi sono propri anche di malattie della pelle vulvare, infezioni vaginali, endometriosi o infiammazione pelvica di competenza del ginecologo e del
  • 2. patologo vulvare e che chiunque lo ignori e stia soffrendo può facilmente confondere piccole perdite ematiche vaginali con quelle che accompagnano la cistite (soprattutto se non ne ha mai avute prima); QUALUNQUE MEDICO PRESCRIVA ANTIBIOTICI E RAGGI, PSICOFARMACI E PSICOTERAPIA OPPURE CONSIGLI QUALCOSA SU CIÒ CHE NON RIGUARDA LA SUA SPECIALIZZAZIONE O CONSIGLI O “PRESCRIVA” SOLO A VOCE ESAMI E TERAPIE O CONSIGLI CON INSISTENZA TERAPIE SPERIMENTALI può fare e spesso fa danni notevoli e duraturi; in generale DIVERSI MEDICI prescrivono interventi chirurgici inutili o in centri ospedalieri non adeguati (non specializzati) e probabilmente ancora oggi non pochi non informano sui rischi maggiori di alcuni tipi di anestesia (impedendo così al paziente di sceglierla quando possibile) e sul fatto che il testo da firmare per il consenso informato elenca solo i rischi più probabili; la negligenza di un chirurgo può essere letale in ogni momento della sua attività, compreso quello delle dimissioni dall’ospedale; I MEDICI DEL PRONTO SOCCORSO, COME QUELLI DELLE CASE DI CURA E COME GLI PSICHIATRI, attribuiscono molto spesso a caso la diagnosi di somatizzazione da stress nonostante conseguenze gravi e letali con sistematico sprezzo delle norme prescritte dai manuali di Medicina e spesso consegnano esami del sangue altrui approfittando dell’abitudine dei pazienti di non leggere subito l’intestazione dei referti; GLI INTERNISTI, COME I MEDICI DI BASE, spesso non solo fingono di ignorare fibromialgia e sindrome della stanchezza cronica, ma a volte non prescrivono né consigliano esami e non rimandano agli specialisti giusti in caso di sintomi importanti di malattie serie e soprattutto non informano sulla dieta essenziale e sana per tutti, sull’importanza degli integratori (quelli di vitamina D in inverno e quelli di B12 e acido folico servono a tutti), sulla prevenzione delle allergie più comuni e sulle più gravi conseguenze di virus da MTS, alcolici e nicotina (in particolare sulle donne e sugli under 18) e non curano le malattie comuni (anemia, stipsi cronica, colite, squilibrio della flora batterica, bruxismo, cefalea, reflusso gastroesofageo, sintomi da allergia, candida, herpes labiale, tiroiditi e ipotiroidismo, su cui qualsiasi farmacista e buon lettore in genere ne sa di più) e questo sia negli adulti che nei bambini. Da MEDICI, INFERMIERI, IMPIEGATI E OPERATORI DI CALL CENTER si deve prevedere sempre anche i seguenti comportamenti: modi bruschi; domande invadenti, inappropriate o insistenti; richieste illegittime (anche relative al turno, allo spogliarsi e a dove fare la visita); cattivi consigli (un collega, un ospedale ecc.); invasione di conversazioni e spazi privati e delle visite mediche stesse con la tecnologia e altri abusi della privacy (l’ingresso di medici e infermieri non necessari durante esami imbarazzanti come quelli ginecologici è comune in ospedale, ma capita anche che venga aperta e passata sotto ispezione la borsa mentre si dorme); truffe anche plateali e ripetute (ad esempio, come già accennato, è prassi o quasi consegnare esami del sangue intestati ad altri pazienti al Pronto Soccorso e a volte lo si fa anche nelle case di cura); “accomodamenti” rischiosi (ad esempio riguardo al dosaggio dei farmaci consegnati al Pronto Soccorso); errori causati da silenzio e passività (ad esempio sui guasti dei computer o dei macchinari ospedalieri, su allegati di esami consegnati con errori di persona o su sbagli e abusi dei colleghi o dei superiori); negligenza dalle conseguenze serie o umilianti (ad esempio riguardo alle necessità degli invalidi o ai permessi lavorativi, e ci si deve aspettare anche appuntamenti rimandati di diversi giorni con un messaggio alla segreteria telefonica nonostante l’urgenza indicata per iscritto); incompetenza (trovare medici incompetenti più ancora che indifferenti in endometriosi, lichen sclerosus vulvare, vaginismo o fibromialgia è la regola, ma in generale sono deprimenti tutti gli interventi nei forum online di chi ha malattie croniche o rare specialmente se femminili); menzogne plateali mirate ad accrescere le spese del paziente (anche sulla possibilità della convenzione). DA CHI NON È NÉ MEDICO NÉ INFERMIERE ci si può comunque aspettare soprattutto dispettucci infantili ma fastidiosi, come il tenere bloccate le porte automatiche quando il paziente sta per uscire finché si volta o torna sui suoi passi, il rifiutare o, peggio, dare sbagliate le informazioni su come raggiungere un reparto, i bagni, l’uscita, ecc. La negligenza è frequente in generale, ma è più prevedibile in caso di sintomi di malattie rare o che comunque comportino almeno in alcune regioni esenzione per visite, esami e farmaci di più di una categoria: essa è il tal caso dovuta sia a indifferenza che al desiderio di far risparmiare il Sistema Sanitario Nazionale (il fatto di non conoscere una malattia non giustifica che ci si astenga di farne notare i segni più evidenti e gravi e di rinviare subito il paziente allo specialista del caso). Aggressioni, l’assenza di privacy e la passività sono la prassi degli IMPIEGATI AGLI URP (soprattutto o almeno quello dell’USL che si occupa dei problemi con i medici generici) in diverse circostanze e possono comprendere, oltre a modi volgari, richiesta dell’impiegato di accomodarsi mentre sta mangiando qualcosa e/o su una sedia posizionata al centro della stanza e altre iniziative dello stesso ridicolmente basso livello (se esistono eccezioni non ho problemi ad ammetterle, ma devono essere ben rare tutto considerato). Da ALCUNI AVVOCATI DELLE ASSOCIAZIONI E INDICATI COME I PUNTI DI RIFERIMENTO NEI CASI DI MALASANITÀ può capitare, anche spostandosi in città confinanti, di sentirsi rispondere che i medici in questione sono loro amici e concittadini e di essere indirizzati a un medico legale dello stesso studio e anch’egli “amico”... IN SITUAZIONI PARTICOLARI SI DEVE ASPETTARSI PERÒ ANCHE BEN ALTRO, a cominciare da ciò che segue: essere rifiutati come pazienti da parte del medico di base (anche tramite raccomandata e senza spiegazione e perfino se tale medico è una conoscenza molto recente); assentarsi del medico prima del proprio turno dopo che si è atteso e si è pagato la visita (almeno in ospedale); consegna di referti che non contengono gran parte di ciò che durante la visita medica si è detto compresi una delle diagnosi e alcuni dei sintomi ad essa connessi o la loro origine; mancata esecuzione di una o più terapie prescritte nell’impegnativa e esecuzione al loro posto di altro (a chi non poteva difendersi per carattere e solitudine o problemi economici è successo); richieste di pagare il ticket ad alta voce fatte senza necessità e rimproveri immotivati (il tutto fatto per le persone in attesa nella fila); mancato riferimento da parte di segretarie dell’annullamento di una visita (nel caso delle visite private accade anche questo, ovviamente con lo scopo di creare tensioni con il medico); aggressioni verbali o create con il numero dei medici e infermieri presenti durante una normale visita; ispezione del contenuto della borsa anche solo se si è impossibilitati a muoversi per intervenire, oltre che mentre si dorme; violenze fisiche (tipiche e più frequenti di quanto si immagini in genere sono penetrazione rapida e di forza durante visite ginecologiche e la scelta di non usare fin dall’inizio un gel lubrificante in quelle proctologiche), esecuzione di test in modo arbitrario provocante danni non indifferenti alla pelle se non pericolosa per la vita (può essere il caso anche dei test allergici cutanei con cerotti). CRIMINI MOLTO GRAVI SONO PIÙ INFREQUENTI, MA NON RARI e non si deve escludere quelli seguenti: farmaci iniettati con la flebo e senza consenso soprattutto o solo durante il sonno (è facile se il paziente accetta di tenerne l’ago); farmaci dannosi consegnati senza ricetta a mano o consigliati facendo presente che la farmacia X è disponibile ad anticiparli senza regolare ricetta occasionalmente; falsificazioni intenzionali dei referti degli esami soprattutto durante ricoveri ospedalieri, PAC e DH (magari per coprire errori e reati precedenti propri o di colleghi della stessa ASL e non); modifiche radicali nella cartella clinica definitiva rispetto a quella provvisoria senza spiegazioni vitali; consigli e/o pressioni per fare interventi chirurgici non necessari e pericolosi e/o in
  • 3. ospedali inadatti. Non più infrequenti, ma anzi la prassi generale sono gli abusi attraverso o contro le poche leggi su ASSISTENZA SOCIALE e su ASO, su ricoveri obbligatori e su ”cure” psichiatriche (sono spesso coinvolti gli psichiatri sempre presenti negli AMBULATORI MTS PER I TEST ANONIMI SULLE MALATTIE A TRASMISSIONE SESSUALE E AL PRONTO SOCCORSO, QUELLI OSPEDALIERI IN GENERALE, I NEUROLOGI E I VOLONTARI IN PSICHIATRIA AVVOCATI OPPURE MEDICI SOPRATTUTTO SE GENERICI E ATTIVI ANCHE ALLA GUARDIA MEDICA E IL SABATO): nonostante le loro conseguenze devastanti, è esattamente ciò che accade ovunque qui, perché l’Italia non ha seguito le grandi nazioni europee all’epoca della riforma psichiatrica della fine degli anni ‘70 e si disinteressa delle affermazioni al riguardo della Commissione europea e in proposito si deve tenere presente che nei manicomi non vengono in genere diagnosticate o ben curate le malattie fisiche e che i maltrattamenti sono tali e tanto diversificati (contenzione in stanze buie, droghe a dosaggi elevati, terapia elettroconvulsiva tuttora) da far spesso ammalare fisicamente in modo cronico o a volte con esiti letali perfino i giovani. Anche se non fa parte della mia esperienza e quindi non rientra in questo riassunto, potrei concludere questo elenco degli abusi più gravi nella sanità con il ricordare che GLI ONCOLOGI E I MEDICI CHE SI OCCUPANO DEI MALATI DI PATOLOGIE NEURODEGENERATIVE E DI AIDS sono pericolosi quando prevedono con sicurezza entro 6 mesi una morte che non avverrà nemmeno dopo anni e, in italia, sono oltremodo dannosi e inumani quando assecondano i colleghi più ignoranti e il ministro della sanità senza adeguata ribellione o addirittura con indifferenza fino a lasciare la maggior parte dei malati terminali senza né un farmaco letale né oppioidi e quindi senza alcun antidolorifico, abbandonandoli a mesi di sofferenza sempre crescente e alla morte tra dolori costanti e letteralmente atroci. QUANDO LE MALATTIE SONO QUASI TUTTE CONNESSE TRA LORO E IN PARTICOLARE A UN PROBLEMA CONGENITO O SORTO PRESTO E TRASCURATO MOLTO A LUNGO E QUINDI QUANDO DELLE MALATTIE SONO COMPRESENTI DA TEMPO, ciò accade abbastanza indipendentemente dal carattere e dalle capacità innate dell’individuo e sono molti i problemi che possono derivare da una alimentazione molto malsana, almeno se essa arriva a provocare un costante malfunzionamento dell’intestino: secondo diverse pagine internet - come quelle sulla colite - dispepsia e reflusso gastroesofageo, cefalea, fibromialgia, allergie, infezioni (tipica è la candida nelle bambine), cali e malattie del sistema immunitario come anche malattie autoimmuni (peraltro spesso compresenti in generale, non rare in giovani o bambini, spesso diagnosticate con molti anni di ritardo e croniche come la tiroidite di Hashimoto e il lichen sclerosus vulvare) o altre molto influenzate sia da esso che dall’intestino (es. l’endometriosi, specialmente se intestinale), ma forse anche la fibromialgia, dato che chi non la considera psicosomatica la ritiene di competenza del reumatologo che – come già accennato online – così associa alle malattie intestinali) e, se la stipsi cronica è seria, anche ovviamente emorroidi, ragadi e anemia (come sapete, dall’intestino dipende l’assorbimento di minerali e vitamine), insomma tutti problemi che si possono avere dall’infanzia eccetto forse la cefalea e certamente l’endometriosi intestinale che però insorgono non di rado quando si è molto giovane e con grandi conseguenze. Per questi motivi è importante per i bambini emanciparsi prima possibile dalle scelte dei familiari riguardo alimentazione, igiene, comportamenti dannosi per la pelle delle zone delicate (es. sfregamento dovuto a sport o altro) e altri fattori su cui era quasi impossibile nell’infanzia influire prima che Internet invadesse le case o almeno le città. Anche una ipersensibilità ai farmaci potrebbe derivare in parte forse dai disordini del sistema immunitario che dipendono da una stipsi grave. Considerate anche infine che i bambini non parlano in genere di loro iniziativa dei loro problemi e non sanno analizzarli e che gli adolescenti sono influenzati dall’infanzia e, almeno o soprattutto se femmine, di solito molto difficilmente parlano di feci, defecazione e simili cose, soprattutto se i familiari hanno sempre ignorato alcune manifestazioni esteriori della stipsi, la loro alimentazione e alcuni altri loro problemi molto evidenti fisici (es. frequenti perdite di sangue dal naso, particolarmente dannose nei bambini a causa del bisogno di ferro che si ha per la crescita) o di altra natura e non hanno mai coltivato alcun rapporto di confidenza con loro. Chi ha avuto molte malattie nell’infanzia o ha malattie croniche è maggiormente predisposto a tumori e più difficilmente sarà longevo. Ora segue la testimonianza nei dettagli. PRIMO ESTRATTO DI UN’UTILE TESTIMONIANZA ONLINE (RIGUARDO AD ALCUNI SINTOMI TIPICI DELLA CISTITE): Credo di non aver bisogno di spiegare perché molte radiografie fanno male, ma vi ricordo che assumere, come ho fatto io su prescrizione "medica", cicli di antibiotici senza necessità, frequenti e/o assunti per più dei 3 o 5 giorni indicati dai loro bugiardini provoca, oltre che la RESISTENZA PERMANENTE O DURATURA A MOLTI DI ESSI che ormai io ho dal 2008-2009, anche vaginosi, candida e rinfocolamento di virus già presenti e a volte INFIAMMAZIONE E GONFIORE VULVARI E PELVICI, stipsi, crampi addominali (una notte del 2008 ne ho avuti di davvero forti a causa di molti antibiotici prescrittimi dal medico di base Z. e altri medici di F.), peggioramento delle malattie infiammatorie intestinali e pelviche (per me è stato molto difficile sopportare il frequente TENESMO nel 2008-2009 e ne ho avuto a volte ancora nel 2013) e dell'ENDOMETRIOSI e, almeno nel caso di certi antibiotici o di certe persone, anche COLITE infettiva, celiachia e intolleranza al lattosio, mentre capita che ogni tanto che se ne ritiri dal commercio uno in quanto cancerogeno. Peraltro se dopo un ricovero ospedaliero (a C. in P.) mi sono stati consegnati esami del tutto insufficienti con valori alterati del tutto ignorati nella diagnosi e nella prescrizione del rilascio, dopo un ricovero ospedaliero altrove (a F. centro) mi è stata consegnata una urinocoltura positiva a mio nome certamente falsificata con intenzione e in seguito (a M. centro) un tampone uretrale positivo altrettanto intenzionalmente falsificato e privo delle resistenze che recenti precedenti urinocolture avevano individuato (non avevo i sintomi tipici in entrambi i casi e nel caso del tampone non ho nemmeno preso l'antibiotico prescrittomi e ovviamente senza conseguenze negative), per coprire errori di laboratorio accertabili (dell'ospedale di F. dove a causa della mancata riparazione di molti cmputer guasti per mesi, mi fu consegnata una urinocoltura positiva e realtivo antibiogramma insieme al mio esame delle urine con valori nella norma) e comportamenti criminali premeditati. Quanto ai dannosi antibiotici, essi mi furono inutilmente e criminosamente prescritti dall'urologo U. dell'ospedale S. A. di F. dopo aver verificato l'assenza di ematuria (non lo scrisse però nel suo referto e anzi confermò che ci fosse solo perché io l'avevo considerata tale a causa di una precedente CISTITE e del fatto che per la prima volta avevo uno spotting e tenesmo premestruali) e nonostante l'esame delle urine fosse in contrasto con l'urinocoltura (io non potevo capirlo di certo, ma per un medico è ben diverso), da D. T. (medico responsabile dell'inutile PAC), dal medico generico Z. della stessa città e dalla ginecologa T. dell'ospedale di M. (fu per il tampone uretrale citato sopra) e in altri casi mi furono consegnati a mano (uno era un campione) o comunque non regolarmente prescritti da Z. (in un'occasione mi disse di aver avuto un contrattempo mentre veniva a portarmi la ricetta e di chiedere di anticiparmeli alla farmacia) e anche in presenza di referti di urinocolture negative, che mi disse di assumerli prima per curare una
  • 4. CISTITE che i sintomi dicevano non guarita e poi perché credeva avessi una CISTITE interstiziale (non rilevabile con l'esame delle urine) e altre assurdità; in un'occasione, sia Z. che U. mi dissero di assumerli per il doppio dei giorni permessi e Zonotti diverso tempo dopo mi disse di assumerne un altro per due o tre giorni in più della norma. Credo sia il caso di riflettere bene sui danni causati da qualsiasi antibiotico assunto a caso e inoltre di considerare ora il lungo elenco di quelli prescrittimi e assunti da me nell'arco di al massimo un anno (la maggior parte comunque in pochi mesi), perché altrimenti non si può capire bene la gravità e il carattere criminale di queste prescrizioni: conservo almeno due ricette di antibiotici, alcune delle prescrizioni e dei referti di urinocolture, di cui una o più con scritto "CISTITI recidivanti" non risultanti del medico generico Z. e fatte sia di sua iniziativa sia nell'ambito del PAC del dott. D. T. succeduto al ricovero al S. A. di F., sebbene queste ultime comparissero solo nella cartella provvisoria (cartella che pure conservo, perché portata a casa durante il PAC e fotocopiata, diversa da quella ufficiale anche per la mancanza di uno scritto sulla visita reumatologica e sulla fibromilgia e inoltre priva sia di indicazioni sul da farsi riguardo agli ANCA elevati sia di cenni al fatto che la visita ginecologica fu inutile anche perché interrotta da un'urgenza (che non ci sono state cistiti di sorta lo dimostra il referto della prima, se non posso più ormai dimostrare che non ne avevo i sintomi, al contrario di ciò che credevo all’epoca, e anche il fatto che nelle donne il tampone uretrale non viene considerato perché sempre dall’uretra l’infezione diventa in loro cistite accertabile con esame delle urine), qualche prescrizione di antibiotici, diverse consegne a mano di antibiotici ne conservo le scatole); conservo anche le confezioni - di cui due doppie - di Ciproxin,Genurin, Avalox, Zimox, Cedax, Keraflox, Neofurandantin, alcune delle quali sono passate per le mani di tale medico di base, sebbene solo una sia un campione gratuito di quelli che hanno tutti i medici (hanno di ancora probabilmente le sue impronte ben rilevabili, dato che solo lui, io e il mio compagno li abbiamo maneggiati), e ricordo di aver preso anche Prulifloxacina e/o un altro antibiotico, del quale poco tempo dopo un altro medico generico mi disse, probabilmente a torto ma senza che io possa averne la certezza, che si è rivelato cancerogeno. Conservo anche l'ulteriore prescrizione, seguita a tampone uretrale sicuramente falsificato (lo so con certezza perché le resistenze agli antibiotici che ha segnalato non corrispondono minimamente a quelle rilevate in precedenza e giustificate dai tanti antibiotici assunti) e da parte della ginecologa T. dell'ospedale centrale di M., dell'antibiotico che non feci convertire in impegnativa, non avendo i sintomi tipici dell'infezione urinaria e non volendo più assumerne. E se il medico generico Z. di F. ha usato impropriamente per scritto solo l'espressione "CISTITI recidivanti", ha però espresso a voce a caso in pochi mesi anche "sospetto" di diverse altre malattie quali CISTITE INTERSTIZIALE, CELIACHIA, TUMORE INTESTINALE, MORBO DI CROHN, TUBERCOLOSI già con altri discussa per il mi essere positiva a un test e nulla più (arrivò al punto di farmi un'assurda impegnativa per una visita pneumologica, senza ovviamente specificare la motivazione esatta) e ENDOMETRIOSI, usando termini che io non avevo mai sentito prima e in una quantità tale che non sono riuscita in quel periodo nemmeno a ricordarli con esattezza - e a usarli quindi per fare delle sufficienti ricerche online - e dimostrando così peraltro che sapeva ormai che avevo anche l'ENDOMETRIOSI e che con intenzione non mi ha indotto a cercare esami specifici in centri specializzati (l'ENDOMETRIOSI è una malattia che, oltre a generica infiammazione pelvica con sintomi fraintendibili come il tenesmo urinario premestruale, ha anche altri sintomi più chiari e che quasi tutti i medici oggi conoscono non solo online, dove comunque non è certo definita un evento raro nel quadrante inferiore destro di addome e intestino di donne come me con DOLICOCOLON, COLITE e probabilmente anche SINDROME DEL COLON IRRITABILE e cioè con quella specie di COLITE, nota ai più come spastica, alla quale da alcune pagine Internet vengono connesse anche altre mie malattie da me ignorate per anni quali la FIBROMIALGIA, la sindrome del REFLUSSO GASTROESOFAGEO e l'astenia cronica). Quando gli esami del sangue rilevarono IPERLIPIDEMIE non mi informò - come del resto medici generici precedenti – dei rischi dell'aumento di colesterolo e trigliceridi (es. ICTUS) e del fatto che per me erano maggiori a causa della tiroidite e non mi prescrisse farmaci o integratori nè dieta apposita. Tale medico Z. - non casualmente volontario in Psichiatria e alla Guardia Medica - è infatti un criminale e anche un mezzo squilibrato, che su iniziativa quasi sempre sua è venuto a casa mia più volte invece di vedermi in studio e a volte in tarda serata, come sanno bene coinquilini, condomini e persone raccolte nella piazza sotto casa; come possono ricordare ancora forse i pazienti in sala, in studio mi ha lasciato sola appena entrata in studio per molte volte di seguito a partire da un dato momento e quindi con intenzione (doveva forse cercare di indurre sospetti sulle mie azioni in studio nel tentativo ormai tardo di nascondere il fatto di avermi dato, con ricette e senza ricette, tanti antibiotici ingiustificati?); mi ha anche telefonato spesso, a volte quando ero a casa facendosi richiamare dopo uno squillo ma anche quando mi trovavo in bar frequentati, approfittandosi della mia fragilità ovviamente crescente in quel periodo, e in un'occasione mi ha telefonato sgranocchiando qualcosa a causa del nervosismo incontrollabile creato da un incursione notturna di ignoti nel suo studio, offrendomi una scena simile a quando saltò sulla sedia tutto agitato durante una mia visita in studio fatta quando ormai avevo ripreso il controllo e compreso bene con chi avevo a che fare e gli parlai dell’articolo del giornale sui guasti dei computer ospedalieri a F. e di altro ancora e infine gli dissi che comprendevo bene quanto disagio poteva creargli il suo timore di una denuncia. Il dottor Z. è riuscito a cambiare idea su di me tre volte in pochi mesi e devo al suo primo giudizio (“tu sei solo una che è stufa di stare male, io lo so perché faccio il volontario in psichiatria” dopo i primi incontri; cui fece seguito il “sei sveglia”dopo un mio commento su come le donne giovani in ospedale siano un po’ tutte trattate come isteriche e a qualche risposta indiretta a sue affermazioni indirette) i dettagli che conosco sulla sua vita e sul suo modo pazzo di giudicare (a a parte le sue luride attività in psichiatria, ricordo altre affermazioni autoincensanti come “mia moglie è laureata in matematica, anche se adesso...”; abito in centro, nella piazza, il vero centro di F. è lì non dove c’è il castello”). Mi impedirono di reagire in tempo con lucidità e forza i dolori crescenti e infine forti causati dagli antibiotici e la confusione creata: il metodo del bastone e della carota è subdolo e io risentivo moltissimo in quel periodo di un recente trauma, oltre che dei disagi causati dalla scelta dell'appartamento sbagliato provocata dalla fretta, dall'inesperienza e dai problemi economici. Ironia volle che quando anni prima ebbi bisogno di antibiotici con urgenza non li ebbi che tardi: né chi frequentavo all’epoca né i miei parenti mi accompagnarono al Pronto Soccorso e nemmeno dal medico di base quando ero già gonfia per una CISTE PILONIDALE infettatasi, anche se non potevo andarci da sola a causa del dolore a meno di chiamare un’ambulanza (non è facile farlo la prima volta per nessuno) e nonostante l’antibiotico necessario agisca solo dopo alcuni giorni dopo l’assunzione. Fu questo ritardo e il fatto di essere infine accompagnata non all’ospedale ma dalla dottoressa di base neolaureata S. C., che purtroppo decise di inciderla lei stessa – peraltro con strumento non sterilizzato, lo ricordo ancora –, il motivo per cui alla visita non si comprese la vera estensione del problema e l’intervento fu fatto di lì a un anno (troppo avanti), così richiese poi medicazioni per molto più tempo del solito e comportò maggiori rischi di infezione.
  • 5. SECONDO ESTRATTO DI UN’UTILE TESTIMONIANZA ONLINE (RIGUARDO I GINECOLOGI): Tengo anche a far presente come a me, come a tante ragazze giovani, sia stata prescritta da una ginecologa - F. nella mia città di nascita P. - la pillola anticoncezionale senza una parola sui rischi connessi alla pillola ormonale, specie se combinata, in generale (alcuni dei quali molto gravi e frequentissimi come i tumori alla cervice uterina, specialmente in chi ha contratto e non superato l'infezione comunissima da HPV), senza nessun accenno all'importanza di fare movimento e leggere il bugiardino per riconoscere i sintomi della trombosi e dell'embolia polmonare in tempo e per saper interromperne l'assunzione in caso di forte e persistente mal di testa (nessun medico mi disse di farlo quando ebbi per mesi la CEFALEA più insopportabile e duratura mai avuta e ciò nonostante visite frequenti dal medico di base e inoltre una visita neurologica e una fisiatrica, facendomi sentire in un inferno e facendomi rischiare l'ICTUS, come è scritto chiaramente nel bugiardino di tutte le pillole anticoncezionali nel paragrafo dove si accenna al mal di testa con o senza aura, bugiardino che io non lessi per gli stessi motivi per cui moltissimi non leggono i bugiardini da giovani se non sono messi sull'avviso dalla famiglia o da amici informati, responsabili...in genere adulti) e senza alcuna attenzione per il tipo di pillola: mi fu prescritta nel 2003 su impegnativa della dott.ssa di base S. C. del mio comune di nascita V. e presi per due anni Yasmine, che è considerata una delle pillole peggiori in commercio perché tra le più pericolose per il rischio di trombosi e gli effetti cancerogeni in generale, compresi cioè quelli sul seno, e ciò quando si sarebbe potuto benissimo prescrivere Miranova o al limite qualche altra pillola di seconda generazione da 20 mg di estrogeni di certo più sicure e migliori, anche se ciò so soltanto grazie a molte ricerche online, non avendomene parlato nemmeno le ultime due ginecologhe viste nel '19, A. di B. centro e F. del comune di F., ascoltando le quali avrei peggiorato molto l'ANEMIA con la perdita di sangue frequente sia anale sia vaginale causate da un ULTERIORE PROBLEMA INTESTINALE di quel periodo e dall'estradiolo naturale, alimentato l'ENDOMETRIOSI con l'alta dose di estrogeni di Klaira e Zoely, peggiorato la COLITE e rischiato una parziale incontinenza a causa di un intervento anale su una RAGADE inesistente e corso altri rischi anche letali senza averne consapevolezza alcuna (anche tralasciando la relazione tra pillola e cancro al seno, tenendo conto della mia situazione vanno considerati almeno trombosi, cancro alla cervice uterina e tutte le altre conseguenze dell'uso della pillola in generale su chi non può avere una regolare attività fisica (anche leggera), di una pillola inadatta in particolare e di un intervento chirurgico inutile, mal preparato e fatto in un ospedale non specializzato; la morte in casi di laparoscopie come queste non è affatto rara, ma ci sono molte altre probabili conseguenze negative e non tutte temporanee, soprattutto per chi dopo ricomincia ad assumere la pillola sospesa, tra cui l'aumento del rischio di trombosi, come potete leggere online e, credo, anche in alcuni bugiardini). E per chiarire o far intuire le intenzioni di queste due "dottoresse", credo basti qui sottolineare che la F. ha mentito in 15 minuti quasi più di tutti i medici che ho incontrato messi insieme e perfino su cose note alla maggioranza delle donne, mentre la A. è penentrata di forza per farmi la visita, provocandomi un dolore così forte che mi ha spinto a prendere decisioni drastiche col prossimo che ci prova... e ha inoltre cambiato tre volte versione sullo stato delle mie ovaie (finché non le ho detto che avevo con me un'ecografia precedente) e dimostrato l'ignoranza più totale e sincera dell'ENDOMETRIOSI intestinale dopo aver notato la COLITE, oltre a non darmi le alternative all'ecografia e alla laparoscopia per la diagnosi (i molto meno rischiosi clisma opaco con doppio contrasto e RMN della pelvi al Negrar di Verona sono entrambi esami importanti sia per l’endometriosi intestinale che per quella pelvica). Tutti i ginecologi visti precedentemente nel corso degli anni hanno, del resto, evitato di nominare l'ENDOMETRIOSI, come il fatto che avevo con molta evidenza una malattia della pelle vulvare e potevo avere cisti ovariche o altre malattie, evitando anche di parlarmi di esami diagnostici importanti in ginecologia (perfino della ecografia transvaginale). Già nel 2008 a F. una ginecologa vista in regime privato, la dott.ssa C., mi aveva prescritto un'altra pillola sempre a dosaggio un po' troppo alto di estrogeni senza considerare la possibilità che peggiorassero eventuali malattie che se ne alimentano, possibili malattie del cuore spesso asintomatiche, ecc. e attribuendo, senza esami quindi, i sintomi da me descritti solo alla FIBROMIALGIA. E paradossalmente, ma con un comportamento in fondo in linea con quello degli colleghi, il ginecologo B. nell'ospedale del paese dove risiedo ora (P. d. C.), senza alcuna base ha detto chiaramente che non potevo assumere nessuna pillola anticoncezionale a causa della mia età (avevo invece solo 34 anni), difficoltà a fare regolarmente una anche leggera attività fisica (avrebbe potuto spronarmi a fare frequenti passeggiate il primo mese di assunzione, che è il più a rischio per la trombosi, per poi limitarle oppure avrebbe potuto prescrivermi una pillola senza estrogeni, che peraltro avrebbe compensato il livello sotto la norma di progesterone emerso da esami di poco successivi e comunque intuibile a causa dei miei problemi endocrinologici). Per non prescrivermi la pillola, tale ginecologo B. ha approfittato anche del fatto che dichiarai di avere un prolasso alla mitrale per ignoranza del fatto che esso cambia nel tempo e che comunque è la sua gravità a impedire l'uso della pillola e non la sua esistenza (un ginecologo sa invece bene tutto ciò), e ciò ha fatto dopo avere scritto che avevo un ovaio con microcisti e grande ormai il doppio dell'altro (le cisti emerse anche nella visita successiva con A. e in seguito in una risonanza magnetica). Secondo il mio dizionario medico il fatto che ci sono cisti ovariche in tutte le ecografie che ho fatto negli anni non basta a giustificare la diagnosi di sindrome dell’ovaio policistico, avendo essa anche altri sintomi oltrre alle cisti e al dolore, ma se pure è davvero così il medico avrebbe dovuto spiegarmelo, dato che da giovane questa diagnosi mi fu fatta per scritto sul referto di una semplice ecografia delle ovaie e che esistono molti casi di sovradiagnosi per essa. B. ha anche evitato di scrivere che ho il LICHEN SCLEROSUS finchè non gli ho parlato della biopsia fatta e pur avendolo appena visto durante la visita e ha negato irrazionalmente che ho un virus vaginale che corrisponde forse a herpes (io e un mio ex avevamo avuto sintomi di un virus ed è stato rilevato con esami del sangue lo zoster, ma dato che credo si tratti del virus della varicella che potrei forse aver avuto nell'infanzia, non so che pensarne): una visita all'ospedale centrale di M. nel momento in cui si vedevano lesioni e infiammazione; ha rilevato segni di virus, simili a quelli dell'herpes, ma i tagli vaginali molto dolorosi se irritati con il tampone sono anche un sintomo tipico del lichen, anche se all'epoca nessuno me lo disse, e a rendermi sicura della presenza di UNO O PIÙ VIRUS LABIALI E GENITALI è più che questo la presenza di sintomi in un mio ex ragazzo e il fatto di aver avuto in due occasioni due diversi sintomi sulla bocca mentre lo frequentavo. Soprattutto non mi ha nemmeno nominato la CERVICITE di cui mi sembra proprio di avere avuto tutti i sintomi in modo evidente, come non ha fatto del resto nessuno dei ginecologi che mi hanno visitato e che hanno eseguito esami pur vedendo le perdite e ascoltando gli altri sintomi (dolore alla penetrazione e spotting premestruale), come nemmeno online i ginecologi fanno di solito, anche se molte utenti all'ingresso vaginale che potrebbe non dipendere da vulvodinia e le tipiche perdite vaginali proprio del genere anche da me descritto con tampone negativo e assenza di prurito e rossore vulvari evidenti (probabilmente non ho questa malattia dato che i miei sintomi hanno già altre cause, ma ne scrivo perché non è giusto che i medici online in genere non ne parlino nemmeno). La ginecologa C. della città di F. a suo tempo mi consigliò anzi antimicotici orali con tampone negativo e parlò di CANDIDA, VAGINOSI e SINDROME PREMESTRUALE ACCENTUATA DA FIBROMIALGIA senza dirmi di fare un'ecografia transvaginale,
  • 6. ricercare nel sangue gli ormoni sessuali, informarmi su endometriosi e centri per la sua cura, e, come ogni altro ginecologo da me contattato prima e dopo, su come la leucorrea diminuisca moltissimo in poco tempo indossando solo fuori casa gli slip, indossando abitualmente pantaloni classici non aderenti su slip di cotone bianco senza salvaslip e lavati a mano con candeggina non profumata e soprattutto con le compresse vaginali Normogin anche dimezzate e, con il tempo, non quotidiane (esse sono molto efficaci anche sulla stipsi) dieta sempre molto sana, ma trovò il tempo per sconsigliarmi di sposarmi, come stavo per fare, dato che non potevo avere rapporti sessuali! Del resto un medico di base di P. (il dottor B. ?, ricordo solo che fu il primo che ebbe T., il mio paesino di nascita) nel 2004 (anno più anno meno) mi aveva detto che non mi avrebbe prescritto la pillola, dato che le donne "sono fatte per avere figli", perciò non mi stupì molto l'arrogante e ignorante consiglio della dottoressa C. di F. (peraltro quando il medico di base in questione disse quella memorabile sentenza io avevo alle spalle una diagnosi di ovaio policistico del 2001). Peraltro anche in conseguenza di visite come questa per anni non ho curato il lichen, non ho in passato curato subito e in modo appropriato nemmeno il probabile herpes labiale molto doloroso (non lo riconobbi e ne chiesi solo al telefono, così potei capire di che si trattava solo in seguito leggendo i suoi sintomi acuti e come vengono alleviati dal ghiaccio in modo caratteristico) e non sono riuscita a sapere se esistono cure adatte a me per l’infiammazione pelvica, che, anche se non tutti gli anni e anche in relazione dei cambi di stagione e degli squilibri ormonali, mi causa anche per mesi dolore cronico addominale e contribuisce, insieme al lichen a provocarmi per qualche giorno ancora qualcosa che mi ricorda il tremendo tenesmo che nel 2008 ho avuto per mesi a causa dell'infiammazione accresciuta dai cicli di antibiotici inutili ripetuti e del lichen non trattato (secondo il mio dizionario medico la malattia infiammatoria pelvica è una malattia diversa da questo tipo di infiammazioni, ma quando si infiammano anche i nervi dell’apparato urinario i sintomi non sono poi molto diversi). Ci sono stati esami prescritti con l'urgenza rimandati con una telefonata al mio telefono spento e alla fine durante la visita non fatti con un assurdo pretesto di ottenere falsi positivi (pretesto non a caso adottato quando la dolorosa e imbarazzante visita era già iniziata...) o approfittando della mia ignoranza su come si svolgessero (ad esempio, i citati tampone per herpes e la colposcopia affidati ala ginecologa T. dell'ospedale di M.). Un Day Hospital a V. proposto per scritto fu di fatto annullato con la scusa di aver sempre trovato spento il mio cellulare. Ci sono state menzogne sull'inesistenza di una terapia (quest'ultimo è il caso della dott.ssa V. ovviamente, il "medico" che mi ha diagnosticato il LICHEN SCLEROSUS ATROFICO VULVARE, che mi ha appunto detto che non c'erano terapie diverse da cremine idratanti e vitamine, dopo avermi dato un debole cortisonico per qualche mese e poi solo una cremina idratante leggermente antiinfiammatoria e una costosa vitamina A e senza peraltro dirmi che anche il clitoride era coinvolto e andava trattato ma avendo cura di dirmi invece che tale malattia col tempo diventa in genere un tumore incurabile ). Per quanto riguarda il lichen scleroatrofico (o sclerosus), si deve ricordare che esso può causare periodicamente sintomi simili a quelli della cistite (ma senza batteri o sangue nelle urine, come sono stati i miei) e a quelli anche evidenti al primo sguardo dell'Herpes e probabilmente di altri virus come ne ho avuti in forma molto dolorosa tre volte, anche se nessuno mi ha chiarito che tutti i miei sintomi coinvolgenti clitoride, uretra e pelle vulvare potevano essere dovuti anche al lichen e ad un’infiammazione pelvica nemmeno dopo la diagnosi di esso, cosicchè per due volte, dopo un errore nella consegna dell’allegato con un’urinocoltura, dei medici in ospedale e molte volte in un anno il medico di base da galera Z. hanno potuto indurmi - con varie motivazioni e sfruttando la mia difficoltà ad informarmi - ad assumere cicli di antibiotici per infezioni urinarie inesistenti (i referti e i sintomi lo dimostravano) con prescrizioni regolari e irregolarmente; inoltre il rifiuto di V. di informarmi mi ha spinto a sintomi una volta con una inutile crema antimicotica, una volta con solo acqua fredda (all'epoca dei 10 giorni di antibiotici prescritti dal medico generico Z. per una cistite inesistente), un'altra con una confezione di antivirali (credo siano dannosi in modo particolare proprio in caso di malattie autoimmuni e io peraltro ne assunsi a una dose più alta di quella prescritta, perché non mi accorsi subito che l’ospedale mi consegnò una confezione di dosaggio sbagliato). Posso essere certa di avere uno o più virus MTS a livello genitale solo perché un mio ex partner ne ha avuto sintomi evidenti ed è troppo difficile discriminare in casi come il mio, troppo difficile perché sia giusto prescrivere antibiotici senza leggere bene i referti, controllare l'ematuria su campioni al momento e far assumere pericolosi antivirali per virus che vano in remissione in pochi giorni anche senza farmaci. Si deve anche considerare che il lichen degenera in tumore in molti casi proprio come mi disse la dott.ssa V. che me l'ha diagnosticato, ma che, al contrario di ciò che lei mi disse, accade solo in assenza o di terapia o, secondo altri ginecologi, di controlli delle lesioni precancerogene asportabili presso centro oncologico. Inoltre le terapie sono completamente diverse da quelle che mi ha prescritto lei, che mi ha detto di stendere intorno all’ingresso vaginale – non sul clitoride, che in realtà era la parte più colpita - un cortisonico debole e inoltre per poco e senza terapia di mantenimento, poi una vitamina diversa da quella E di prassi e una cremina idratante ad azione antinfiammatoria molto leggera che non è che un palliativo. Tuttora non so se è vero che il tumore causato dal lichen è incurabile come ha detto questa dottoressa da galera: non lo so solo però nel senso che non ho trovato nulla di scritto che sia chiaro e sicuro, ma la ginecologa che mi segue in questo momento ha detto che nessun tumore è incurabile se è preso per tempo, oltre ad aver definito la dottoressa V. lasciando in sospeso l'aggettivo che stava per pronunciare e aver detto che il mio lichen andava curato col potente unguento cortisonico Clobasol, Lilith crema e altro ancora al momento della diagnosi e che non averlo fatto ha provocato "il disastro" (l'attuale grave ATROFIA CON CLITORIDE INCAPPUCCIATO, ASSENZA TOTALE DI LABBRA E RESTRINGIMENTO DEL CANALE VAGINALE). Di recente un ginecologo mi ha detto che il Clobasol crea troppi problemi e che lui e i suoi collaboratori e colleghi non lo prescrivono per il lichen, ma ha anche detto che un cortisonico più debole va usato in tutt’altro modo rispetto alla prescrizione della dottoressa V. Naturalmente ha specificato anche che la situazione del presente dipende dal mio non aver fatto delle visite in seguito per anni, ma non ha potuto ribattere quando ho detto che non ero nella situazione ideale per farle nemmeno prima dei limiti imposti dal COVID e che la dottoressa V. non mi aveva certo dato molte motivazioni per fare dei controlli: a che pro se il tumore era inevitabile e incurabile, del sesso non m'importa e non avevo quasi mai prurito ormai senza che irritassi io in qualche modo la zona e dato che nessun ginecologo mi ha detto che dipendevano in parte dal lichen il vecchio tenesmo e i problemi al clitoride ogni tanto redivivi?). E nemmeno potevo mettere facilmente in dubbio la sua affermazione che le terapie prescrittemi da lei erano adeguate e le sole esistenti, dato che le aveva messe per iscritto in referti che sarebbero stati impugnabili legalmente se per un colpo di fortuna fossi riuscita a documentarmi per tempo e a denunciare le sue terapie di una malattia giunta a uno stadio che potevo fotografare e dato che per di più si tratta di una malattia rara della quale studi e quindi terapie sono ipotizzati in genere limitati. Non è difficile capire perché non ho insistito nella ricerca personale di terapie alternative con a disposizione solo un mezzo di informazione problematico quale è Internet, dato che non sapevo che esistevano centri specializzati in alcune città, non conoscevo l'associazione di malati di malattie rare con relativo gruppo Facebook, trovare online medici specializzati in lichen sclerosus atrofico è difficile per tutti e al di fuori di LISCLEA le informazioni
  • 7. sulle terapie e perfino sul tipo di specialista adatto nei forum sono poche, molto contraddittorie, allarmanti e per di più superate o sconfessate. Tutto ciò ovviamente lo sapeva anche la dottoressa V. di F. quando, dopo visita, biopsia e diagnosi, decise come e quanto mentire... Ora ho iniziato una terapia e farò tutte le terapie che potrò, se potrò, ma... Peraltro questa ginecologa vista da poco ha contraddetto i medici del PAC del 2008-9 della città di F. (quello che ha incluso la visita con V.) anche riguardo a loro diagnosi di Sindrome del colon irritabile: secondo lei ho una COLITE diversa e STIPSI, perché, se avessi la prima sindrome, avrei a volte anche diarrea, sebbene il mio medico di base dica che non è sempre così e forse ha ragione, dato che ogni fisico reagisce a suo modo ai disturbi cronici. Quel che è sicuro è che i sintomi di colite sono iniziati alla fine del 2007 insieme al dolore nel quadrante inferiore destro dell'intestino e sono peggiorati dal 2011 insieme ai primi attacchi del dolore intensissimo precedente e accompagnante l'evacuazione durante alcune mestruazioni di cui ho già scritto ed esperienze di DOLORE ACUTO e COLITE sono sintomi tipici di ENDOMETRIOSI INTESTINALE secondo tutte le pagine online da me visionate, secondo un gastroenterologo e proctologo del Negrar da me consultato poi e secondo anche chi mi ha proposto la laparoscopia (un'ulteriore conferma l'avrò da un manuale di Medicina in futuro se la riterrò necessaria). L'ospedale e la Facoltà di Medicina della città di F. sono conosciuti come due dei migliori centri italiani di Medicina e questo deve servire a insegnare cosa si deve pensare della buona fama quando si tratta di medici e di futuri medici. Questo tipo di lichen è l'unico che viene anche alle bambine e non viene in genere che ignorato dai ginecologi perfino quando cambia completamente sia colore che forma della zona vulvare e questo spiega perché nessuno fece nulla quando a 21 anni lo vedemmo prima il mio partner di quel periodo, poi io e quindi la ginecologa cui mi ero rivolta per perdite da candida che avevo dall'infanzia (senza immaginare che erano sintomo di infezione a causa delle teorie in proposito di mia madre) e curabili e poi per una infiammazione dolorosa e molto pruriginosa con tante recidive. Questo lichen è anche collegato alla tiroidite di Hashimoto (chi ha una spesso ha l'altro) e questo collima con la mia ipotesi che essa dati dall'infanzia o al massimo dall'adolescenza quando ne ebbi alcuni sintomi tipici (questa tiroidite viene di solito durante la crescita, quando non la causa un tumore benigno. Peraltro la dottoressa già citata che mi ha prescritto Clobasol e Lilith, M. R., ha peggiorato molto la mia condizione prescrivendomi ancora questo cortisone quando, in parte a causa della sua insufficiente chiarezza e sincerità, mi aveva già causato dei sintomi che da molti anni non avevo: ora la mia possibilità di movimento e le mie possibilità sono molto diminuite e per di più senza che possa rimediare granché o essere risarcita, dato che mi sono accorta tardi che lei non aveva scritto nulla dei sintomi da me riferiti più di una volta. Lo scrivo soprattutto per farvi capire per prima cosa che si deve sempre controllare, prima di uscire da uno studio medico, se ci è stato dato un referto e leggerlo anche se la visita è durata 5 o 10 minuti ed è la seconda in due mesi e in secondo luogo che non si deve continuare a prendere un farmaco per la pelle se causa sia prurito che dolore (smettere tardi non fa scomparire i sintomi ma li diminuisce soltanto e non per sempre se il danno fatto è grave). Questa dottoressa M. inoltre mi ha detto, prima di una lunga pausa negli incontri da lei voluta, “eh, ti sarà venuta un po’ di candida!” e non ha prescritto né esami né altro: non credo di averla, ma non posso esserne certa, e dovete ricordare che il cortisone non si può assumere se si ha candida. Inoltre non ha scritto sul referto che mi rimandava a un anno con terapia di cortisone una volta alla settimana sul clitoride, non ha proprio scritto la durata! Come se non bastasse ho anche saputo che un HPV TEST da lei voluto è stato inutile (aveva già visto il referto di un recente PAP TEST che non aveva rilevato problemi). E di recente in una visita in regime privato, essendo la lista d'attesa piena per un anno, dalla ginecologa L. G. dell’ospedale di un noto ospedale mi è stato detto che il PRP non è mai stato prescritto a chi non ha accettato di "farsi seguire solo da loro" (con più visite all'anno) e che in ogni caso il team non crede di fare più per anni il PRP tradizionale, dato che ora ne stanno sperimentando una versione nuova che non usa il sangue autologo ma – mi sembra – cordone ombelicale e di cui i rischi e i risultati non sono chiari per ora. Dopo aver dato questa enorme delusione a me e al mio accompagnatore, che avevamo speso una grossa cifra per raggiungere la città e pernottarvi, la ginecologa ha speso molte parole e impiegato tecniche di vendita/abuso originali (la menzogna, il ricatto e il solito far fretta) per convincermi a partecipare ogni mese per 6 mesi allo studio sperimentale (250 Euro al mese tra spese di treno e soggiorno per due, o poco meno se mi muovessi da sola, per 6 mesi, fate il conto) e fare un'altra visita da 150 Euro con lei dopo soli 4 mesi (non aveva visto bene il collo dell'utero con lo speculum e aveva bisogno di verificare il beneficio delle cremine), una visita successiva con una loro specialista in endometriosi (dopo avermi spaventato parlando di danni ai reni e quindi dei rischi meno noti della malattia, mi ha detto che avevo bisogno di questa eccellente sua collega per avere terapie rare e innovative come il solito rischioso progestinico in salse diverse) e infine un'ulteriore visita con una loro ostetrica (lei, pur essendo ginecologa, e un'ostetrica della mia regione non avrebbero mai potuto spiegarmi bene l'uso dei dilatatori, invece questa sua amica...). In questo ospedale si specula così su grandi sofferenze ora che ha i guadagni assicurati grazie alla sua positiva datata recensione nelle pagine online di una nota associazione. TERZO ESTRATTO DI UN’UTILE TESTIMONIANZA ONLINE (RIGUARDO GLI ENDOCRINOLOGI E LE PRESCRIZIONI DI FARMACI IN GENERALE): Se, come me, volete avere pareri diversificati sull'utilizzo di Eutirox, tenete presente che l'ipotiroidismo non fa sempre ingrassare (per lo meno se non si assumono mai alcolici nemmeno leggeri e in piccola misura), che è meglio non prenederlo se il TSH è inferiore a 10 e ciò anche se siete spesso stanchi (la stanchezza può dipendere da altro), perché i farmaci ormonali indeboliscono le ghiandole al cui lavoro subentrano in parte, perché ne risentono alla lunga fegato e portafoglio e perché potrebbe interagire male con farmaci di cui avete o avrete bisogno e tenete presente che ben di rado vi sentirete dire tutto ciò da un medico (nessun medico mi ha mai dato nessuna di queste informazioni sull'ipotiroidismo, nemmeno il medico di base M. C. di V. (P.), che rilevò TSH alto nei miei esami quando avevo sui 22 anni). Quanto all'IPOTIROIDISMO vorrei anche ricordare che M. C. non mi ha detto nemmeno che esistevano terapie e che servono diversi esami (sia del sangue che, come minimo, ecografie) per arrivare a una diagnosi e di controllo anche a causa del rischio di ictus connesso a esso in caso di iperlipidemie e so che tutto ciò accade non di rado e che io non sono l'unica ad aver fatto con anni di ritardo l'ecografia che ha portato alla diagnosi di TIROIDITE DI HASHIMOTO e ad aver fatto poi insufficienti controlli nonostante il rischio di noduli grandi o precancerogeni e insomma ad aver trascurato questa malattia a causa dei medici di base pur avendo avuto in alcuni periodi trigliceridi e colesterolo alti e pur essendosi formato un nodulo sulla mia tiroide. La tiroidite di Hashimoto insorge più di frequente soprattutto nella seconda parte dell'infanzia e nell'adolescenza (da adulti ha altre cause, ad esempio un adenoma), si verifica ricercando ft3 e ft4 e anticorpi adeguati e non TSH (spesso esso è normale) ed è correlata non solo all'aumento di peso (evidente soprattutto se si assumono alcolici), come nel mio caso negli ultimi anni dell'adolescenza, ma anche all'alopecia areata (evidente nel mio caso da quando avevo 20 anni sulla tempia destra in particolare), come si può leggere anche in un semplice dizionario medico. E voglio che sia chiaro che nessun medico mi ha detto
  • 8. nemmeno che i problemi della tiroide danneggiano i tendini e che danni ai tendini e una muscolatura delle braccia poco sviluppata favoriscono TENDINITI ed EPICONDILITI, cioè problemi che sovvengono facilmente se si lavora nei pub e che, se conosciuti e diagnosticati molto tardi e quindi non prevenuti o curati, si ripresentano o cronicizzano, limitando molto la possibilità di lavorare pur essendo malattie non gravi né poco comuni (nel mio caso sembra e la tiroidite non abbia agito in tal senso nonostante io abbia avuto spesso tendiniti, ma ciò non toglie che ho corso un bel rischio). Da nessun medico ho mai saputo nemmeno del legame dell'ipotiroidismo con l'anemia e su come prevenire e curare con farmaci (Ironforte) quest'ultima in caso di carenze alimentari o perdite ematiche anomale (dovute a infezioni intestinali, alcolici, sforzi in stato di debolezza, flusso mestruale eccessivo, ipertensione, malattie dell'ano ecc.) pur avendone avuto più di una volta la necessità in modo evidente, perciò dovrete fare attenzione e pensarci da soli. Vi ricordo anche che antidolorifici e sonniferi assunti ogni giorno provocano dipendenza certa e, nel caso di certi antidolorifici, anche proprio il dolore che dovrebbero alleviare e curare (tra i due assurdi sonniferi prescrittimi il più pericoloso fu Rivotril, prescrittomi assurdamente per un periodo di insonnia ostinata dalla neurologa privata D. M. della mia città di nascita P.e poi confermato dai medici del primo ricovero a C. di P., mentre gli antidolorifici più pericolosi, del quale non mi furono spiegate né la natura né i rischi, furono il Laroxyl e l’allora classificato come oppioide Contramal (è stato tolto dall’elenco degli oppioidi molto di recente), prescrittimi il secondo dalla dott.ssa di base M. del mio comune di nascita V. E il primo da un medico successivo), pustole visose e persistenti sul viso da intossicazione del fegato (organo dove si svolgono processi relativi a diversi altri organi e la cui infiammazione anche trascorsa rende molto più rischioso assumere delle terapie quotidiane a lungo termine se necessarie) e a volte perforazione dell'intestino specie se assunti non abbastanza di rado o assieme ad altri FANS (è il caso del Toradol, secondo il bugiardino, e che un medico mi ha consigliato di usare assieme all'Efferalgan da 1000 mg e non solo durante le mestruazioni: io non l'ho fatto però, sebbene non possa essere certa che questo consiglio sia grave quanto appare, non sapendo nulla di come questi farmaci vengono usati nella prassi, considerando che non esistono antidolorifici molto efficaci e poco pericolosi per l'intestino). Ricordate che alcuni antidolorifici possono causare, alla lunga e in dosi alte, tachicardia e neuropatie insopportabili e inguaribili: uno di essi è proprio il Laroxyl, che io ho assunto a 15 gocce al giorno per mesi e mesi perché prescittomi dal medico curante dell'epoca del mio comune di nascita per quotidiano e molto forte mal di testa senza rimandarmi a un Centro Cefalea e poi confermato dai medici del primo ricovero a C., così che non potei peraltro poi assumerlo al dosaggio da una a cinque gocce quando mi fu prescritto da una reumatologa per diminuire i dolori causati dalla FIBROMIALGIA, il che per me sarebbe stato utile e poco dannoso se lo avessi fatto occasionalmente. Anche altri farmaci ad azione centrale sono pericolosi se usati molto, soprattutto se rilassanti: è il caso anche di quelli non catalogati come sonniferi veri e propri come il Flexiban, da me mai assunto per più di due o tre giorni consecutivi ma prescrittomi per una terapia continua di due mesi dal dott. C., un altro medico dell'ospedale S. A. di F., in seguito sempre per trattare la FIBROMIALGIA (da anni uso farmaci di questo genere o l'amipitrilina in dosi molto basse e solo al bisogno per i forti dolori causati dall'uso del computer, dal mal di viaggio o da sforzi al freddo). Questo "medico" peraltro durante la visita parlò con tono di voce normale ma lanciandomi occhiate aggressive, contando sulla debolezza che in quel periodo limitava la mia capacità di reagire (ne deduco che il tono di voce urbano era dedicato a chi ascoltava fuori dalla stanza, con prassi tipica soprattutto degli ospedali). Se prima di entrare nello studio, due infermieri mi avevano trattato con ostilità più apertamente, all'uscita questo medico mi suggerì di uscire con lui usando la scala riservata, credo, all'emergenza incendio e all'uscita mi consigliò di andare al laboratorio ospedaliero di analisi per "conoscerlo" prima di farvi gli esami prescritti (ovviamente non ci andai, ma è chiaro l'intento). QUARTO ESTRATTO DI UN’UTILE TESTIMONIANZA ONLINE (RIGUARDO I DISTURBI GASTROENTEROLOGICI): Infine segnalo che antiacidi e altri farmaci per lo stomaco assunti per diverso tempo, come ho fatto io su prescrizione del medico di base M. della città del mio primo trasferimento F., causano o peggiorano ANEMIE anche più lievi e meno durature di chi vi tende per via di diversi fattori come me (con le conseguenze note alla lunga sul cuore e il rapporto che ciò ha con la MILZA SE INGROSSATA come era la mia – non capirò mai per quale causa – al punto che, come mi dissero, un urto ne poteva causare lo scoppio letale) e l'epatite, ma che non assumere, come ho fatto io nell'infanzia e in generale fino ai 28 anni, l'esomeprazolo da 20 a 40 mg per cure periodiche (di 15 giorni, secondo il bugiardino) e durante l'assunzione di FANS o caffè, in alcuni casi provoca o peggiora GASTRITE e REFLUSSO GASTROESOFAGEO, del quale peraltro i sintomi tutti dovrebbero essere più chiari, perché troppe persone come me, a lungo non lo hanno curato a causa di gastroscopie negative per gastrite e ne hanno trattato alcuni sintomi con pastiglie contro il mal di gola o, in caso di conseguenti palpitazioni o bruciore agli occhi, con rimedi che nulla hanno a che vedere con tale malattia e peggiorano il problema, oltre a far fare spese inutili. Non fate come me che ho maltrattato per ignoranza il mio stomaco a lungo senza curarlo nell’infanzia nonostante sintomi evidenti di ACETONE e REFLUSSO GSTROESOFAGEO causati dalla pessima alimentazione decisa dai miei familiari e abusandone in seguito per abitudini condizionate o necessità e il risultato è che ora di rado riesco ad assumere FANS e mai caffè senza esomeprazolo, il che non è irrilevante, dato che il Gutron non si può utilizzare spesso e ho dolori, PRESSIONE quasi sempre BASSA e in più spesso IPOTENSIONE ORTOSTATICA E POSTPRANDIALE (due caffè alla settimana servono a tutti per alzare la pressione, oltre a essere lassativi anche se infiammano, e l’esomeprazolo, oltre a danneggiare il fegato e favorire anemia, inibisce l’assorbimento di magnesio e potassio, importanti entrambi per regolare energia e pressione). Chi ha problemi di stomaco e deve fare la terapia antibiotica per sradicare il BATTERIO DELL'ULCERA, non dia per scontato che lo scritto con gli orari in cui assumere i vari antibiotici anti Helicobacter Pylori sia compilato nel modo esatto (con me il medico di base, il primo che ebbe il mio paesino di campagna di nascita T. ha pasticciato). Chi ha problemi di nausea o di vomito dovrebbe essere informato dal medico di base e nelle scuole sul metoclopramide e sui farmaci efficaci sul MAL DI VIAGGIO e ciò fin dall'infanzia: i miei familiari mi hanno fatto soffrire moltissimo per ore il mal d'auto ogni anno nella mia infanzia senza che io avessi la minima idea che esistessero dei rimedi e senza che potessi restare a casa e non dimenticherò mai la nausea, il mal di testa, il vomito e la sofferenza psicologica che ho provato allora (non dimenticate che braccialetti, cerotti e chewingum sono efficaci contro la nausea e chi abbia anche un forte mal di testa in viaggi di almeno un'ora dovrebbe poter ricorrere a 5-6 gocce di Laroxyl da adulto e a poco meno da bambino, se questo farmaco non è vietato ai bambini). Tempo fa ho letto che i problemi di stomaco trascurati possono danneggiare l’udito: se è così, forse essi hanno contribuito a creare o hanno creato la QUALITÀ INFERIORE ALLA MEDIA DEL MIO UDITO che, fin da quando frequentavo la scuola media mi ha creato qualche problema a scuola, come poi al lavoro (in ambienti in cui la musica è alta peggiora) e che è stato uno dei motivi principali (insieme al mio tipo di memoria e ai miei gusti) per cui non ho insistito per imparare alcuna lingua straniera (so male perfino l’inglese, il che limita chiunque). Alcuni tipi di lassativi (quelli non osmotici) sono dannosi, oltre che costosi e fastidiosi (a
  • 9. causa del citato primo medico generico Z. della città del primo trasferimento F. ho assunto così per esempio un lassativo erboristico a base di erbe dannoso - online siano così definiti quelli antrachinonici – e peraltro con l'accompagnamento di una frase sui rimedi "alle malattie delle vecchine" detta nel tentativo di umiliarmi, e inoltre più volte e a sproposito il Selg; uno o due anni prima avevo assunto per bocca una miscela di altri tre oli malsani (dannosi per fegato e pelle soprattutto) e per di più in aggiunta all’olio di vaselina e ciò in base a una prescrizione di un gastroenterolologo/proctologo, il dott. G., visto privatamente a C., pseudoterapia su cui nessuno ebbe da ridire - compresi i medici del ricovero del 2007 a C. di P. - e che derivò dal mio averlo consultato per ragade e blocco intestinale; questo gastroenterologo rilevò qualcosa che mi definì solo con una perifrasi perfetta sia per prolasso anale che per marisca, qualcosa che ho dall'infanzia (probabilmente solo emorroidi, che a quel tempo non rimanevano sempre all’esterno, o una combinazione di emorroidi e marisca) senza dirmi che rischi comporta e di dover quindi fare dei controlli e mi prescrisse anche frequenti clisteri al posto dei meno pericolosi e costosi microclismi e Nova fibra al posto del Macrogol, di Daflon e soprattutto dei pochi probiotici allora in commercio (quelli in compresse vaginali Normogin sono l’unico prodotto davvero efficace sulla stipsi femminile perfino quando le compresse sono dimezzate e, con il tempo, non quotidiane) e dello Psylloplus Gel, il quale non solo è davvero molto più economico, ma è anche l'unico rimedio efficace e in genere consigliato grazie alla sostanza gel miscelata alle fibre e tutto ciò senza fornirmi una dieta scritta o almeno un elenco di cibi da evitare. Per la RAGADE, che era molto dolorosa, mi fece usare Dilatan (giusto), ma mi parlò anche d’intervento chirurgico (vanno sempre sconsigliati come primi approcci, soprattutto nei giovani!) e, anche dopo il mio rifiuto di esso, non mi parlò dell’esistenza di Daflon, pomate e supposte per alleviare il dolore, così io non ne chiesi a nessuno per anni e non conobbi questi rimedi, come i microclismi (all’epoca non c’erano le supposte Eva Qu), le pomate (all’epoca c’erano l’unguento Preparazione H e altri prodotti) o gli esami coprocoltura, calprotectina, clisma opaco e risonanza delle pelvi, ancora per diversi anni dato che nemmeno la diagnosi scritta di sindrome del colon irritabile (credo sia chiamata anche colite spastica) dell'ospedale S. Anna di Ferrara è stata accompagnata da alcuna terapia scritta, come del resto nemmeno da informazione sugli esami diagnostici da fare in caso di sanguinamento anomalo delle feci o di blocco intestinale molto improvviso e resistente ai comuni interventi o di dolori addominali molto acuti durante l'evacuazione durante le mestruazioni (sintomi che ho o ho avuto e che originano da malattie precise ma in genere diagnosticate tardi in Italia). Una proctologa, la dott.ssa F. L. della città di T., mi ha detto di non aver visto prolasso ma qualcosa che sembra una marisca e però non ha scritto nulla nè di essa nè dell'”escrescenza” (termine suo anche questo) cui ha dato questo nome nè di parte dei sintomi nel referto senza che me ne accorgessi se non a casa (un errore che non faccio da tempo) e si è rifiutata sia di correggere via mail il referto sia di rimborsarmi, così ho mantenuto per un po’ il dubbio sulla natura del problema (PROLASSO ANALE - vi somiglia - O DI EMORROIDI ESTERNE O UNA COMBINAZIONE DI MARISCA E EMORROIDI, sempre che siano cose davvero tanto diverse quanto se ne scrive online): segnalare l'accaduto al sito web dell'ordine dei medici della città in questione e scrivere mail o recensioni al Centro non porta a recuperare le spese e dovrei avviare un'azione legale per avere da lei diagnosi e terapia per cui ho già pagato quasi 200 euro comprese le spese di trasporto (sono state alte perché purtroppo mi ero ostinata a cercare un medico donna) e la beffa è che ottenere il risarcimento o la correzione del referto è a tutti impossibile secondo quanto mi ha detto un avvocato di recente al telefono a causa della necessità e della tariffa elevatissima dei periti anche per la controversia più semplice (se ciò che egli mi ha detto è vero, dovrei spendere circa mille euro di perizia legale per avere un rimborso di 122 euro e forse nemmeno un risarcimento per il tempo perso quel giorno e il peggioramento del dolore che è seguito e ha comportato spese di antiinfiammatori orali e ad azione locale e l’aver utilizzato il deleterio cortisonico Proctolyn per ignoranza). Questa dottoressa mi ha anche prescritto delle buste di probiotici per via orale inutili e molto costose e una manometria, dicendomi di portarle i risultati e entrambe le cose le ha fatte secondo me solo per interesse economico, perché conosco la manometria e credo proprio che sia inutile nel mio caso (peraltro il proctologo che ho visto in seguito in ospedale e che ha diagnosticato un PROLASSO EMORROIDARIO, oltre alle emorroidi interne, non mi ha detto di fare questo esame, ma mi ha dato una terapia di due dosi per 20 giorni di Celevis crema). Di certo non sono l’unica paziente con cui ha fatto questo, perché le sue segretarie conoscevano bene i tempi d’attesa in ospedale della manometria e in generale questo esame. Comunque soprattutto mi ha visitato in una posizione per me scomoda e imbarazzante, anziché in quella comune sdraiata sul fianco, infastidendomi con le sue parole perfino durante la penetrazione e inoltre senza usare fin dall’inizio il lubrificante. provocando così un dolore inutile al momento e ulteriore infiammazione. Ha anche fatto domande e commenti a sproposito e, se io fossi così ingenua da crederle, dannosi (ad esempio, mi ha suggerito di non fare i controlli periodici prescrittimi di una tiroide su cui c’è peraltro già un nodulo, oltre a una malattia autoimmune). Di recente un proctologo diverso, visitandomi dopo che con il Normogin i miei sintomi erano molto migliorati, non ha visto ora emorroidi prolassate ma interne con marisca (se è tale, però, è spesso infiammata), ma almeno ne ha scritto nel referto, mi ha dato una terapia (oltre al Normogin, Cicatridina in supposte, Propast pomata, borse di acqua tiepida, ricotta fresca di latte vaccino come pomata ulteriore e al limite Flubason crema, per quanto su quest’ultimo abbia ormai troppi dubbi per usarlo). QUINTO ESTRATTO DI UN’UTILE TESTIMONIANZA ONLINE (RIGUARDO LE IMPEGNATIVE, LE RICETTE E LE PRESCRIZIONI IN GENERALE): Questa scelta di negare e di non riportare per scritto in alcun luogo diagnosi che mi riguardano è la stata la stessa dei miei medici generici per diverso tempo. Inoltre uno di loro mi ha detto poco tempo fa che alcuni miei esami e la diagnosi di LICHEN SCLEROSUS ERANO spariti dal suo computer e sembrava sincera. Di questa dottoressa, con cui a volte mi sono trovata bene, non posso dimenticare che in un passato incontro ha negato il contenuto del referto della RMN addominale che stava lei stessa leggendo, devo presumere per coloro che forse ascoltavano in sala e nell’appartamento confinante dato che per me il discorso che contraddiceva un testo scritto non poteva essere stato fatto (forse non è irrilevante che nel condominio in cui c’è lo studio c’è un appartamento o uno studio di un altro medico e che la RMN in questione ha rinvenuto focolai di endometriosi nell’ovaia e/o nelle sue vicinanze e qualcosa di simile a un nodulo nell’intestino proprio nel quadrante inferiore destro addominale, cioè nella zona dove io ho da più di 10 anni fastidi e durante alcune mestruazioni mezz’ora di dolore estremamente intenso e resistente al Buscofen poco prima di un’evacuazione, almeno se non assumo in quei giorni e poco prima molti farmaci contrastanti la stipsi). Durante l’ultima visita ginecologica (del 2022) la ginecologa ha rilevato anche una CISTE OVARICA CHE HA DEFINITO ENDOMETRIOSICA NON PICCOLISSIMA (1,5 CM) nell’ovaio sinistro. In una casa di cura di V. mi fecero fare un esame del cuore che dura 24 ore e che richiede attenta applicazione di elettrodi senza appunto elettrodi... Considerando la piaga dei farmaci dati senza criterio, un neurologo consultato privatamente nel 2007 (non ne
  • 10. ricordo il nome) mi prescrisse un antiaritmico perché avevo tachicardia, senza prima prescrivermi esami per il cuore, senza parlarmi degli effetti molto dannosi e persistenti di simili farmaci dati senza attenzione e senza considerare la possibilità che le pulsazioni dipendessero dai problemi di stomaco (dispepsia e REFLUSSO GASTROESOFAGEO) e di pressione bassa (come poi l'assunzione di rimedi per questi problemi dimostrò) e purtroppo per un po' questo farmaco lo presi, al contrario di quello prescrittomi recentemente dalla già citata cardiologa (la dott.ssa M. vista su consiglio del medico di base e in regime privato, ma impiegata anche nell'ospedale della città...), l'ascolto dei cui consigli – scritti e non scritti – mi avrebbe portato a spendere inutilmente per esami del sangue fatti da poco, falsare con l'antiaritmico gli esami del cuore già prenotati e quelli da lei prescritti, danneggiare con ogni probabilità il mio cuore in realtà poi rilvelatosi sano proprio dagli esami fatti senza prendere farmaci, peggiorare molto la mia astenia già molto limitante (tutti gli antiaritmici lo fanno) e infine ingrassare di due taglie sentendomi sempre più brutta, peggiorando le mie malattie gastrintesinali, spendendo centinaia di euro in abiti adatti al nuovo peso e cibo in più e prendendo nuove abitudini alimentari malsane difficilmente poi eliminabili! Da un medico ospedaliero - il dott. F. della città di P. - per trattare la FIBROMIALGIA mi è stato proposto perfino Cymbalta, un farmaco che si da per il dolore diabetico (di entità ben diversa) e che viene anche spacciato come antidepressivo ed è discusso per aver causato la morte di una persona sana e abbastanza giovane e diverse epatiti anche gravi in altre persone, oltre che per i suoi effetti molto innervosenti, e ciò senza che ne avessi alcuna necessità e senza richiedere o visionare nemmeno esami del sangue di routine (eppure il mio FEGATO ERA INGROSSATO l’anno prima e di certo non stava ancora bene…) e senza farmi domande su passati problemi di salute, tipo di flusso mestruale, ecc. Nel 2009, credo, a M. da un'endocrinologa ospedaliera (non ne ricordo il nome perché fu una visita inutile) mi fu anche proposto di assumere per chissà quanto il pericoloso cortisone per trattare, con una terapia superata da tempo (come nel caso precedente con una terapia davvero assurda), una FIBROMIALGIA che non era di certo la principale causa dei miei sintomi. Peraltro ho fatto nel corso degli anni su prescrizione di medici di base o ospedalieri diversi esami costosi forse inutili e alcuni probabilmente utili ma su cui avrei dovuto avere chiarimenti (quello prescrittomi dall'endocrinologa P. nel comune di C. di recente, detto "test di simulazione con ACTH" se fatto in presenza di ACTH basso come il mio è inutile solo secondo pagine in Internet ma con motivazione, come ho già scritto, così verosimile, che la dottoressa avrebbe dovuto contraddirla con una piccola spiegazione), esami certamente inutili e considerabili senz'altro molto dannosi, specie nel loro insieme: inutili raggi a un piede e poi a una gamba per due contusioni banali; raggi al torace da diversi medici di base; quando ebbi a lungo forte mal di testa mentre assumevo la pillola anticoncezionale in un periodo di stress non indifferente dei raggi al setto nasale due volte a distanza di qualche anno per sospetto di sinusite da parte di due medici di base sempre senza che ne avessi i sintomi caratteristici; da un neurologo dell'ospedale del citato comune dove lavoravano i miei una TAC alla testa tra l'altro senza mezzo di contrasto e senza sintomi tipici di tumori, adenomi e latre malattie gravi che la giustificassero (problemi di vista, equilibrio o linguaggio, dimagrimento, ecc.); di un mio medico di base, la risonanza di addome completo, essendo adatta alla diagnosi dell'ENDOMETRIOSI solo quella delle pelvi - molto diversa - in aggiunta a clisma a doppio contrasto); inutili e per di più malfatti per incompetenza raggi alla mandibola; cerotti per i test allergici con anche sostanze di cui mi ero già dichiarata allergica lasciati applicati per due giorni sulla schiena, come hanno visto coinquilini e condomini essendo estate, da un allergologo privato della città del mio primo trasferimento F. - il dott. S. nello studio della via centrale S. R. - con il risultato che ebbi un'irritazione forte della pelle della schiena, vista anche da un medico dell'ospedale S. A. della stessa città, e rischiai conseguenze ben più serie: questo "medico" mi aveva riconosciuto e giudicato dal coro su di me e lo dimostrò con battute da ragazzino delle medie, facendomi cioè notare un mio inesistente accento straniero - si sapeva che avevo frequentato per qualche mese un albanese – e chiedendomi quale fosse il mio vero colore di capelli che allora erano naturali - si sapeva che lo avevo cambiato troppo spesso negli anni precedenti). A proposito dei raggi x al torace, una delle peggiori decisioni dalle conseguenze per me più gravi prese dai miei familiari e dai medici con cui ho avuto a che fare è proprio l'avermi prescritto di loro iniziativa queste radiografie sempre del tutto inutili e comunque mai indispensabili, uno dei quali quand'ero molto piccola, altri due o, credo addirittura, tre prima dei miei 30 anni e uno a 35 (quest'ultimo con una motivazione scritta peraltro molto diversa da quella riferitami a voce dal medico generico, subito dopo da me infatti lasciato): ho saputo solo quest'anno che i raggi al torace non vanno mai prescritti alle donne sotto i 30 e soprattutto alle minorenni se non si tratta di esami inevitabili, perché sono estremamente cancerogeni per il seno anche a distanza di più di 40 anni. Anche se ad essere cancerogena di solito è, secondo la senologa che mi ha visitato di recente e il sito web di Lilt, più che altro la ripetizione di tali radiografie nell'infanzia, avendo io altri fattori predisponenti, questi medici hanno aumentato probabilmente la probabilità che io mi ammali di un tipo di tumore che si forma in una donna su 8; e si tratta inoltre di un tumore che spesso richiede l'uso di farmaci che chi ha gravi malattie della pelle come me non può assumere. Riguardo al problema delle allergie, forse può aiutare a difendersi dalla malasanità segnalare anche che nel corso degli anni ho fatto nella mia città di nascita P. alcune visite private con allergologi, ma in una non mi fecero i test e nell'altra li avevano molto probabilmente fatti incompleti, dato che risultò solo allergia al nichel, che la visita a F. non è di molto tempo successiva e che comunque in precedenza avevo fatto una visita (in ospedale mi sembra a P., centro o meno) da cui risultavano anche le altre allergie e che non risultò sufficiente per me solo perché fui così ansiosa e coinvolta dalla situazione generale per me insopportabile da riuscire a non vederne tutti gli allegati (a voce non mi fu fatto alcun elenco e le stampe con l'elenco di oggetti, cibi e tinture da evitare erano stati inseriti in una busta chiusa e a parte!) e a dimenticare nel giro di poco le precauzioni da prendere riguardo ai metalli che ricordavo da ciò che mi era stato detto a voce e che erano insufficienti comunque essendo da integrare con le informazioni degli allegati scritti (peraltro a proposito della lacrimazione degli occhi mi si era parlato di sintomi pseudoallergici, vale a dire psicosomatici, quando avevo lamentato ciò che invece dipendeva in parte da allergia alle tinture e in parte da REFLUSSO GASTROESOFAGEO – e farmaci per lo stomaco e orari diversi per il cibo lo dimostrarono poi – e da un'ipersensibilità dei sensi, sia innata che acquisita a causa della FIBROMIALGIA e del mio aver trascurato di curare sia le mie allergie che quelle altre mie malattie che troppo spesso fecero calare i valori del mio sistema immunitario). Allora perfino episodi di tosse secce fastidiosa e una rinite insistente possono probabilmente essere ritenuti di natura psicosomatica (peraltro una leggera sinusite può dipendere nel mio caso anche dalla deviazione del mio setto nasale causata dalle cattive cure odontoiatriche). Probabilmente anche a causa di tutto questo, ancora oggi reagisco con starnuti, naso chiuso, rinite e occhi lacrimanti a detersivi per pavimenti e bucato, disinfettanti con alcol e creme profumate, con le limitazioni che potete immaginare (se non c'è allergia, c'è però evidente IPERSENSIBILITÀ AI PROFUMI E AD ALTRE SOSTANZE DETERGENTI ED A OGNI TRUCCO (NON POSSO TRUCCARE GLI OCCHI OGNI GIORNO). Vi ricordo anche che il cortisone va evitato sempre se appena si può: l'allergologa A., vista forse abusivamente in regime privato nell'ospedale della città di M., a mio danno mi prescrisse uno spray nasale al cortisone per uso quotidiano senza che ce ne fosse reale necessità e senza accennare all'innocuo
  • 11. Aquasal spray nasale e ai comunque meno aggressivi spray nasali con acido ialuronico di vari marchi, se non per un uso molto saltuario, e ciò senza parlarmi degli effetti collaterali e delle alternative meno dannose; inoltre non mi disse che pustole durature ai lati della mandibola in genere sono di ORIGINE ALLERGICA o dovute a ipersensibilità a certi prodotti (ad esempio, detergenti per le mani con alcol) oppure a farmaci usati ogni giorno e scompaiono solo con l'eliminazione del prodotto/farmaco scatenante e con antistaminici orali (es. Cetirizina), cortisonici in crema come Advantan o forse Fucicort. Anche conoscere Ceramol Beta Complex e Pasta all'acqua Sella mi sarebbe stato utile. A me non ne è mai stato detto nulla dai medici in generale e dalla gente questi problemi sono stati considerati acne da stress. Si tende a non prescrivere Gutron perché di effetto limitato e perché porta ad avere più bisogno di ossigeno e, se lo si fa, si dovrebbe avvertire di non usarlo ogni giorno, e mi fu prescritto un'estate, senza avvisarmi di nulla, dalla dott.ssa di base M. del comune di nascita V., motivando con il fatto che non potevo assumere caffè a causa dei problemi di stomaco e di una recente gastrite, come se non avessi potuto affrontare il problema della PRESSIONE BASSA utilizzando il Gutron solo a volte, bevendo caffè poco spesso con la protezione di una compressa da 40 mg di esomeprazolo Nexium e facendo ricorso al rimedio dell’acqua abbondante e dell’aria fresca di un condizionatore o montana. E se il mio attuale medico di base B. G., ha scritto pochi anni fa, prima di correggersi anni dopo, sull'impegnativa per il clisma opaco con doppio contrasto una motivazione assurda, nel 2006 o 2007 il medico curante del mio comune di nascita di V., il dott. L., mi ha fatto un'impegnativa per un esame inesistente - che conservo - in risposta alla prescrizione di uno specialista e ciò oltre ad avermi negato qualsiasi tipo di informazione adeguata e esami obiettivi e avermi detto che la violenza che subivo dai familiari non erano affari suoi per quanto lui fosse appunto "medico di famiglia" e non potessi da sola far nulla per risolvere nessuno dei miei problemi (secondo questo genio se ero sola era perché "ognuno ha gli amici che si merita" e, data l'illuminante acutezza di questa affermazione, è un peccato che non mi abbia anche spiegato la ragione per cui avrei dovuto da sola saper indovinare esami, diagnosi e terapie). Non c'è stato dermatologo cui mi sia rivolta per il viso e i capelli - come durante la prima fase dell'adolescenza l'odiato dott. S. del mio comune di nascita - e per la pelle vulvare – come la dott.ssa criminale V. dell'ospedale S. A. di F., da cui non sia stata presa in giro e offesa con critiche assurde e con l'assenza di domande, esami e spiegazioni (necessari per affrontare anche l'origine delle malattie delle labbra e della pelle del viso e della grande perdita dei capelli) o con prescrizione di creme e integratori (vari minerali ma non ferro) inutili per corrispondere a interessi economici e non economici. Proprio a causa del grande mercato dei prodotti per la pelle, è proprio essenziale che il medico sia imparziale e informato e segnali non solo antibiotici orali e altri rimedi aggressivi, ma i prodotti da banco migliori per rapporto qualità-prezzo: nessun medico e, per quasi 40 anni, nessun farmacista mi hanno nominato invece rimedi importanti per la pelle. Se ho incontrato non pochi laureati in medicina estremamente aggressivi e, come tutti in Italia, alcuni medici criminali, devo ammettere che ricordo ancora con un rancore e un disprezzo molto intensi il citato dott. S.,che si è divertito ad esaltare davanti a me mia madre per la deferenza che mostrava verso il marito, come se non avesse alcun dovere verso i figli bambini e adolescenti, e ad aggredirmi definendomi addirittura aggressiva quando ero tanto giovane e sofferente: mi portarono da lui solo dopo circa tre lunghi anni di bullismo a casa e a scuola motivato dal mio aspetto (non si trattava di acne comune e la pelle era così lucida e facile alla dermatite seborroica - ne avevo già sulla schiena - che non poteva essere coperta nemmeno un po’ con fondotinta) e iniziato dai primissimi giorni di scuola media, un bullismo vissuto in una così grande solitudine e così costante e aggressivo che modificò il mio carattere e determinò il mio futuro come pochi altri eventi. I miei familiari avevano creato la situazione acquistando per anni e tollerando abiti molto inadeguati e spesso nemmeno della mia taglia, pettinature che avrebbero imbruttito chiunque, un’alimentazione eccezionalmente malsana, la mancanza di cure mediche per una seria malattia intestinale e delle malattie conseguenti, l’indifferenza per ogni aggressione subita crescendo (anche quando sono stata aggredita da adulti quando avevo la febbre alta o latri problemi evidenti) e la mancanza di nozioni almeno per gestire da sola le emozioni. Forse una mia vicina di casa coetanea ricorderà ancora quando una domenica mia madre e mia sorella mi si avvicinarono in piazza per rimproverarmi con tono sprezzante e ostile perché piangevo in classe, come avevano appena saputo da un mio compagno di classe che abitava in zona, mentre per molto meno i genitori dei miei compagni si attivavano per difendere i figli cogliendo come occasioni feste di compleanno, telefonando a casa del bullo e parlando agli insegnanti, pronti a fare cambiare scuola al figlio e naturalmente a incaricarsi di modificare il suo aspetto con informazione e cure mediche. Questo medico si è limitato a darmi antibiotici e un latte detergente con tonico, che peraltro non si è dimostrato adatto a me nel tempo avendo una produzione troppo alta di sebo per poter utilizzare creme non oil free. A parte che secondo l’enciclopedia medica un’acne simile comporta il rischio d’infezione cerebrale, le allergie non curate hanno peggiorato in modo cronico lo stato della mia pelle, rendendola fragile, ancor più dell’aver iniziato solo da adulta a trattare i sintomi gastrointestinali e la tendenza all’anemia. Su Internet ho letto che i problemi digestivi riducono il numero di capelli nella zona frontale e se è vero non mi è stato certo detto, ma in ogni caso per non aver curato l’anemia e in particolare nelle tre occasioni in cui è stata più grave (due delle quali quando ero bambina e tra i 18 e i 19 anni) da quando ero giovane sono molto stempiata al lato destro, cosa che diverrà più vistosa con l’età dato che mi hanno detto che ho anche l’ALOPECIA ereditaria. In casi simili un dermatologo ha il dovere di fare domande precise sull’alimentazione e sui disturbi gastrointestinali e di dare informazioni precise sulle ALLERGIE CHE HANNO UNA RICADUTA SU PELLE E CAPELLI, OLTRE CHE SU IMPORTANTI MALATTIE DEL SISTEMA IMMUNITARIO (all’epoca avevo quasi certamente almeno l’allergia al nichel e una delle mie malatte autoimmuni, anche se non diagnosticata, e forse l’altra, che è a questa connessa e che mi ha dato sintomi evidenti durante gli ultimi anni dell’adolescenza) e sulla semplice prevenzione almeno con psillio, compresse vaginali di probiotici, integratori di ferro e vitamine B e naturalmente con l’evitare orologi, bigiotteria, abiti neri aderenti o molto economici e tinture per capelli. Inoltre ogni medico che abbia pazienti adolescenti o bambini dovrebbe – e ancor più avrebbe dovuto quando la confidenza con internet non era molto diffusa come è oggi - dare informazioni su come trovare libri di psicologia e self-help su questo tema e inoltre sul bullismo e sui rapporti con genitori ostili o incuranti (sarebbe bastato informarmi della loro esistenza e utilità e consigliarmi su come rintracciarli in biblioteca e attraverso il programma delle - all’epoca - magistrali e i bollettini delle università relative). Purtroppo ho rivisto alcuni anni dopo quest’uomo incredibilmente aggressivo e non saprei se più maschilista o misogino e fu lui il primo a parlare di psicologi, arrabbiandosi molto ostentatamente quando mia madre gli disse che avrebbe comunque contattato al massimo una donna diversa da quella consigliata da lui (i consigli di uomini simili vanno sempre rigettati in blocco, ma questo un’adolescente sola e fragile spesso non lo può o almeno non lo poteva prima che internet entrasse in quasi tutte le case). Proprio a causa del grande mercato dei prodotti per la pelle, è proprio essenziale che il medico sia imparziale e informato e segnali non solo antibiotici orali e altri rimedi aggressivi, ma i prodotti da banco migliori per rapporto qualità-prezzo: nessun medico e, per quasi 40 anni, nessun farmacista mi hanno nominato invece rimedi importanti per la pelle, quali Pasta all'acqua Sella, Gram emulsione acne, Sebamed clear face care gel,
  • 12. Salax mousse, Ceramol DS crema, shampoo e lozione, Ceramol olio detergente, Vea detergente, Vea spray, forse Vea PF-C magra crema e Vichy Mineral 89 Probiotic e certamente dentifricio senza menta e simili sostanze (es. Emoform) dopo 20 giorni di Fucicort crema e 30 di uso del solo bicarbonato per lavare i denti. Così ho avuto a lungo non poco disagio e ora ho cicatrici da acne, comedoni, rossori e screpolature al viso e cheratosi e dermatite seborroica pruriginosa cronica a schiena e addome dopo spese per prodotti inutili o dannosi (il più dannoso è stato Streptosil crema). Da nessun fisiatra ebbi mai il suggerimento di fare una visita reumatologica per diagnosticare con precisione i problemi che avevo alle braccia e alle mani o quello di fare mammografia ed ecografia del seno per trovare ulteriore causa di alcuni dei dolori provocati da sforzi delle braccia così furono diagnosticate tardissimo l’EPICONDILITE ormai cronica, causata dal lavoro nei locali e favorita dalla tiroidite e dalla costituzione, e una CISTE DEL SENO MOLTO GRANDE e perciò facile all’infiammazione (per anni fu scambiata per due innocue cisti minori). Se nel 2008-2009 una fisiatra ospedaliera cercò di spingermi con la disinformazione a fare in regime privato ginnastica posturale prescrivibile in realtà anche in convenzione, problemi ben peggiori provocò circa nel 2004 o nel 2005 un fisiatra dell'USL con lo studio nell’edificio con il punto prelievi del mio comune di nascita impiegato anche presso l'ospedale del comune dove c'era il negozio dei miei genitori; egli mi prescrisse inutili esercizi per la mandibola inventati lì per lì dalla fisioterapista e sulla carta una settimana di massaggi e un altro trattamento solo per poi dire alla fisioterapista e agli infermieri dell'ospedale di C. a P. di fare altro al loro posto, un esempio seguito dai fisioterapisti di un poliambulatorio di un comune vicino qualche anno dopo (la CEFALEA che ho avuto è stata un dolore così insopportabile e duraturo, che ancor oggi lo ricordo come un inferno e considero queste persone capaci di qualunque cosa). Questo fisiatra aveva notato la malaocclusione mandibolare recente (fu causata da una decisione di un dentista dello stesso comune a partire da 2 o 3 anni prima) e sapeva che io in precedenza avevo assunto un farmaco con effetti rilassanti sui muscoli (in questi casi può in seguito verificarsi contrazione muscolare diurna e/o notturna), ma non accennò al termine “bruxismo” e al suo rimedio classico del bite e nemmeno ai benefici di terme vicine e rilassanti muscolari e antidolorifici non da banco, però si divertì a colpevolizzare me – giovanissima – per aver fatto un’inutile e dannosa TAC cerebrale prescritta con impegnativa in una visita a sua volta in convenzione e nonostante all’età che avevo io quasi tutti coloro che avevano poca confidenza con Internet non sapevano nulla di malattie ed esami diagnostici (fu il neurologo a prescriverla in modo arbitrario e fu un medico di quel reparto a parlare a vanvera subito dopo di tumori cerebrali, anche se non ne avevo i sintomi e a “consigliarmi” di farla privatamente per abbreviare l’attesa). Tra l'altro da poco su un buon dizionario medico recente ho letto che un mal di testa situato all'incirca nella zona dove io l'avevo (soprattutto tra gli occhi) insorto dopo una grande arrabbiatura (io avevo riferito questo al medico generico, che mi aveva chiesto se il giorno prima qualcosa fosse accaduto) è spesso di origine epato-biliare e che con una cefalea è scambiata a volte un'algia facciale di competenza del neurologo, la quale causa un dolore forte e costante com'era il mio, sebbene di solito sia localizzato in una zona precisa solo nelle prime fasi: entrambi i tipi di dolore richiedono farmaci molto diversi da quelli fatti assumere a me e che mi sarebbero dovuti essere prescritti anche solo come tentativo, insieme al bite e ai rimedi di varia natura e anche ai farmaci adatti per le cefalee causate dal bruxismo e dalla tensione muscolare (questi in dosi basse e non a lungo quotidiani). Peraltro quando una TAC al cranio sarebbe stata necessaria non è stata eseguita: in seguito a un brutto incidente in motorino a 20 anni ho perso conoscenza per poco senza ricordarmene (il TRAUMA CRANICO fa perdere la memoria di ciò che avviene poco prima e poco dopo l'urto) e comprendendolo in seguito quando ho ripensato al tempo che la gente impiega a circondare un ferito: il medico del Pronto Soccorso non mi ha chiesto com'era andata ma come mai era stata chiamata l'ambulanza d'urgenza (io certo non lo feci) e a quel punto mi chiese se ero svenuta ricevendo un bel no di risposta a causa dei tipici effetti sulla memoria di questi traumi. E vi ricordo che pochi secondi di perdita di coscienza bastano per far pensare all'emorragia cerebrale e che si dovrebbero eseguire raggi e/o TAC di alcune zone del cranio e tenere il paziente due giorni in osservazione, ma non fu fatto nulla e nemmeno mi si disse di tornare di corsa in ospedale in caso di nausea o cefalea o pupille dilatate o rivolte in alto nei giorni successivi. Tanto valeva che mi incolpasse anche di avere accettato di fare molti inutili e dannosi raggi al setto nasale in convenzione con la scusa di cercare una sinusite di cui ho saputo in seguito che non avevo la maggior parte dei sintomi e sebbene sia evidente che il mio setto nasale è deviato. Anche solo i modi aggressivi e critici insensati di questo fisiatra possono essere dannosi per chi ha un dolore così acuto e costante che risente anche della tensione. Un dolore non alleviato tende a cronicizzare a causa di un apposito meccanismo cerebrale, mentre antidolorifici quotidiani assunti per lungo tempo in quanto non risolutivi hanno pesanti effetti collaterali, tra i quali dolorose e limitanti malattie croniche. Poiché a quella insopportabile cefalea sono legati molti degli eventi più negativi di quel periodo e successivi e ricordi che mi tormentano ancora, sarebbero state molto rilevanti le conseguenze di un'informazione corretta per la prevenzione e la cura: vorrei solo citare l’eliminazione della pillola anticoncezionale (causa o peggiora cefalea e predispone a ictus), un paradenti ritagliato con una forbicina o – più efficace e di facile preparazione – il ciuccio da bimbi anti bruxismo da indossare durante il sonno da solo o con un altro ciuccio (il bite del dentista non va consigliato a causa del costo), un giorno alla settimana o al mese o/e 15 giorni di bagni in vasca individuale in convenzione alle piscine termali di A.T. (P.), passeggiate solitarie nei boschi o sui colli, rimedi per regolare l’anemia e la pressione sanguigna (problemi comuni nelle giovani, causano cefalea), stretching quotidiano del polpaccio e dei lati della parte bassa della schiena (ed eventualmente altre trazioni periodiche da parte di un ortopedico o di un fisioterapista maschio ed esperto), uso in inverno di un tapis roulant magnetico, periodi di Flexiban per tre giorni seguito da poche gocce di Laroxyl (da una a tre o quattro cercando di scalarle, di non assumerlo troppi giorni di seguito ma anche di farlo sempre alla stessa ora), sospensione delle attività e degli incontri con chi frequentavo, nella mia camera da letto un divanetto comodo personale e un arredamento rasserenante, tappi di cera Quies da usare poco, titoli di libri di psicologia/saggezza/selfhelp e l’indicazione di acquistarli online per poi restituirli in fretta dopo gli appunti quando non disponibili in biblioteca e, dato che ero una donna e già troppo sotto stress, sospensione della pillola anticoncezionale (in tali casi peggiora il dolore e favorisce ictus, va ribadito), trucco scarso e neutro, pantaloni comodi – quindi classici/eleganti – in ogni contesto e taglio e acconciatura di capelli semplicissima e anche senza necessità di parrucchiere. Conosco molti casi di malasanità con conseguenze serie dovute a decisioni di fisiatri e fisioterapisti (relative al busto, agli interventi chirurgici, alla manipolazione, ecc.), che peraltro non fanno nemmeno prevenzione: anche per questo ho quel po’ di SCOLIOSI che solo l’informazione evita a chi non ha mai potuto contare sui familiari. Qua e là da diversi medici di base mi sono stati consigliati o addirittura prescritti con ricetta a caso degli integratori per chetarmi e per ingrassare le farmacie, mai però di ferro e vitamina D (non seppi mai da alcun medico quanta necessità ne avessi a causa della mia forma di anemia) e quasi mai di vitamina B12, B6 e acido folico, a meno che non si trovassero in complessi di vitamina B a volte consigliatimi senza spiegazione (la relazione che alcune vitamine B hanno con l'anemia non la conobbi se non dopo i 30 anni su