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Corretto il 3 maggio 2024
ORGANIZZARSI BENE IN CASA
In situazioni di stress di ogni genere, quando il tempo o l'energia diminuiscono, quando si va a vivere da soli per la
prima volta o se si ha bisogno di appartarsi nella casa condivisa con la famiglia d’origine o altri inquilini, può essere
utile un documento che raccoglie tutte quelle soluzioni che l’esperienza, alcune ricerche e il buonsenso suggeriscono
con il tempo per ridurre al minimo spese, fatica, caos, disagio e dipendenza dagli altri nella vita in casa. Questa
pagina elenca queste misure e quindi non propone niente di originale e il suo obiettivo non è né insegnare ad arredare
bene la casa né consigliare come gestire ogni problema domestico al meglio, ma solo dare quelle poche informazioni
indispensabili per gestire gli aspetti fondamentali della vita in casa in modo indipendente dai genitori: può essere
considerato un promemoria su molti argomenti utile in tale frangente (riscaldamento, guasti domestici, uso appropriato
e manutenzione di lavatrice, boiler e termosifoni, contratti d’affitto, scelta dell'appartamento adatto, convivenza con
condòmini e coinquilini, soluzioni abitative d’emergenza, weekend fuori città, ecc.). Si tratta di un documento
particolarmente utile per chi non ha mai potuto e non può contare sull'aiuto dei familiari (indifferenti o incompetenti),
ha delle difficoltà comprensibili a rivolgersi ad altri per sapere ciò che sembrano quasi sapere da sempre e non ha
tempo nè energie per fare lunghe ricerche online.
** Mi scuso per il grande disordine in cui si è trovato fino ad ora l'ultimo paragrafo, ora molto più chiaro, sintetico e
nello stesso tempo completo.
- Per via dei possibili guasti, dovrete tenere in casa almeno un mocio con panno morbido in microfibra con secchio apposito (lo
trovate nei supermercati), un imbuto grande, quattro stracci assorbenti e almeno due paia di guanti di gomma da piatti. Io trovo che il
mocio sia la soluzione ideale per asciugare un pavimento allagato, anche se non necessariamente per fare le pulizie (io spolvero e
lavo il pavimento con i panni catturapolvere usa e getta).
Bisogna pretendere dall’amministratore di condominio e tenere a portata di mano i numeri del titolare della ditta condominiale
responsabile per guasti elettrici, al riscaldamento, del boiler o idraulici (in cucina ci sono parti del lavandino da cambiare
periodicamente e che, rotte, causano allagamento). Di solito la ditta è unica per ogni tipologia di problema. Se non disporrete dei
numeri di cellulare dei tecnici, vi potrà capitare che l’amministratore si rifiuti di contattare il tecnico per tempo, costringendovi ad
attendere al freddo per giorni in pieno inverno (facendovi rischiare la polmonite, senza esagerare) e provocando allagamenti.
Se dovesse capitarvi di essere lasciati al freddo perché l’amministratore si rifiuta di contattare subito i tecnici, chiamate quelli di una
ditta diversa e fateli venire subito e, contemporaneamente, sentite il sindacato per farvi rimborsare, per denunciare l’amministratore
e/o i proprietari responsabili e per ottenere i numeri di telefono della ditta del condominio.
Non accettate alibi assurdi per protrarre il ritardo (come la necessità di controllare il termostato prima di verificare il guasto nella
caldaia esterna di cui solo l’amministratore o il proprietario ha le chiavi).
Provate a farvi dare per tempo dall’amministratore o dal proprietario una copia della chiave degli spazi dove sono situate caldaia e
pompa, poiché potrebbe capitare che il tecnico venuto da voi per un’emergenza non riesca a procurarsi la chiave non trovando in
ufficio o in casa l’amministratore (l’ideale sarebbe comunque che tale tecnico ne conservasse una copia). Conservate con cura anche
il numero di cellulare dell’amministratore, oltre al suo indirizzo di posta elettronica e a quello del suo eventuale ufficio.
- In condominio il riscaldamento ideale è autonomo con impianto centralizzato, caldaia esterna (informarsi sulle nuove leggi a
riguardo) e bollette intestate ai proprietari (ciò farà sì che loro anticiperanno i soldi e che voi, in caso di necessità, possiate quindi
ottenere probabilmente delle dilazioni delle rate e ciò senza rischiare che vi stacchino il riscaldamento). L'ideale per risparmiare è
avere il termostato in ogni stanza, ma è una soluzione rara negli appartamenti in affitto.
La posizione ideale di un appartamento per risparmiare sul riscaldamento è ovviamente un piano intermedio e la peggiore il piano
terra. È meglio comunque non fissarsi troppo sul piano, perché ci sono cose che contano molto di più nella scelta di una casa, come la
zona, il tipo di condominio, che non dovrebbe contenere molte unità abitative per essere sopportabile per chi sta molto in casa, e la
posizione dell’appartamento nel condominio rispetto agli altri appartamenti e alle scale.
È molto difficile prevedere quanto si spenderà di riscaldamento all’anno, perciò è meglio che attendiate la prima bolletta e lo
verifichiate con l’esperienza, evitando domande e ricerche (in centro Italia in un piccolo bilocale si può spendere anche meno di 300
euro l’anno, ma in montagna la spesa è a volte alta come dicono). Il tecnico della ditta del vostro condominio comunque potrà forse
dirvi qualcosa in proposito.
Per la manutenzione annuale di una caldaia interna all’appartamento è meglio rivolgersi a un tecnico ogni 1-2 anni (a seconda del
combustibile utilizzato e della potenza della caldaia; è opportuna la revisione annuale per gli impianti a gasolio e/o con potenza
superiore a 35 kW) pagando il prezzo intero, senza affidarsi a una sola ditta che non sia garanzia di qualità. In occasione della pulizia
della caldaia preparare un secchio ed uno straccio, chiudere a chiave il bagno, pulire bene il lavello della cucina e preparare il libretto
della caldaia (che deve essere rilasciato dal proprietario, o rifatto).
Controllare da soli lo stato della caldaia è semplice (le istruzioni sono scritte sotto lo sportellino della caldaia stessa; del resto
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difficilmente le caldaie di oggi dànno problemi, e anche un fischio proveniente da essa è un fastidio di solito senza conseguenze).
La caldaia dentro casa emette radiazioni e rumore che per alcune persone sono o diventano davvero insopportabili e contribuiscono a
volte a creare una dolorosa e deleteria ipersensibilità agli apparecchi elettrici.
Prima di accendere il riscaldamento all’inizio della stagione fredda dovete fare manutenzione dei termosifoni, cioè sfiatarli: girate la
manopola piccola in alto laterale di ogni termosifone (ha la forma di una rotellina piccola), finché insieme all’aria uscirà acqua pulita
e tutta l'aria e a quel punto rigiratela. Per non bagnare il pavimento, ho trovato utile imbuto e secchio.
Ci sono manopole particolari che non si aprono girandole e che richiedono il tecnico del riscaldamento condominiale: almeno se
dovete sfiatare più di una volta a stagione, chiedete con insistenza ai proprietari che le sostituiscano (eventualmente chiedete
consiglio al sindacato per gli inquilini).
Lo sfiato dei radiatori è un’operazione da fare solo a riscaldamento staccato e termo ben freddo, quindi prima bisogna regolare il
termostato sotto i 10° e attendere 40 minuti.
Dovrete fare quest’operazione di pulizia di ogni termosifone anche ogni volta che quel radiatore resti costantemente freddo per un
giorno intero senza motivo o quando sentirete provenire da esso un fastidioso rumore simile ad acqua che scorre.
Se a termostato alto la casa non si scalda molto, ciò può dipendere dal fatto che la velocità della pompa o la pressione non sono
adeguate all’altezza dell’appartamento se il piano dove esso si trova è dal terzo in su: contattate il tecnico, perché controlli ed
eventualmente lo regoli.
Se dai termosifoni proviene a volte un rumore simile a un fischio o a un ronzio, ciò dipende dallo stato delle tubature, che di certo
non verranno rifatte per motivi simili.
Se il rumore d’acqua si presenterà la settimana successiva o l'indomani dallo sfiato, dovrete contattare il tecnico perché può esserci
una perdita. Se vi dicono che non si capisce quale sia il problema, insistete: so per esperienza che si può risolvere senza avere il
tecnico in casa. Mi hanno detto che esistono apparecchi che sfiatano i termosifoni in modo automatico: se la caldaia è a norma, essi
possono essere una soluzione e forse eliminano il problema, ma se la caldaia non è a norma, essa salterà se verranno applicati ai
radiatori. Se sfiatate a mano e lo fate spesso vale lo stesso, ma dovete rischiare: se la caldaia salterà e il freddo sarà in tutti gli
appartamenti del condominio spesso, i proprietari del vostro locale forse metteranno a norma la caldaia che non lo sia. In ogni caso,
non fatevi convincere a chiudere le valvole dello sfiato con la pinza e molta forza perché non sentirete il rumore solo per una
settimana scarsa e dipenderete dal tecnico per lo sfiato (il tecnico può non venire quando vi serve e comunque averlo in casa spesso è
fastidioso).
Il termosifone può perdere acqua anche dalla manopola grande dall'altro lato di quella per lo sfiato e in alto, ma non sempre il flusso
d'acqua è tale da comportare un allagamento in breve tempo di buona parte dell'appartamento: svitate la manopola grande nera e
avvitate meglio la valvola sottostante con una pinza prima di rimettere la manopola al suo posto; se ci sono ancora perdite contattate
il tecnico condominiale e intanto raccogliete l'acqua con dei sottovasi di plastica bassi rettangolari da mettere sul pavimento sotto
tutta la base del termosifone oltre che sotto la manopola.
Il primo giorno, fate girare tutta la manopola del termostato prima di regolarlo.
Dato che a volte la caldaia in estate si guasta, è meglio accendere il riscaldamento per prova prima che faccia molto freddo, per non
trovarsi ad attendere il tecnico al gelo nel weekend e oltre.
Il clic del termostato vi dice, a termo spento, quando si accende il riscaldamento che state avviando (regolando il termostato oltre i
15°) o aumentando. Una volta che il riscaldamento è in funzione, il clic del termostato scatta a temperature diverse a seconda della
temperatura dell’ambiente interno.
I termosifoni diventeranno freddi in modo automatico quando la fissata temperatura della casa sarà raggiunta e si scalderanno
appena essa scenderà sotto il livello indicato dal termostato, perciò non dovete mai mettere il termostato sotto i 15 gradi. Non dovete
quindi spegnere il riscaldamento quando uscite anche perché, se farete raffreddare la casa, pagherete di più (servirà infatti più energia
per riscaldarla una volta che sarà diventata gelida).
È meglio che lasciate il termostato a una temperatura costante, fissa, da regolare all’inizio della stagione (ad esempio 17 gradi o, se
vivete in bilocali, 15 o 16) e mantenere tale fino a primavera o eventualmente alzare un giorno di dicembre per non toccare poi più il
termostato fino alla fine dell’inverno. Se però uscite tutto il giorno quasi tutti i giorni potete abbassare un po’ il termostato la mattina
e alzarlo la sera, pur aspettando preferibilmente per farlo che il riscaldamento parta da sé. Non alzate il termostato oltre i 18 gradi per
evitare bollette ingenti. Il limite legale della temperatura consentita è 20: se alzate oltre i 20 gradi e l’impianto si guasta e si scopre
che avevate la temperatura oltre quel limite, potete incorrere in sanzioni legali. Solo il tecnico può alzare sopra i 20 e solo finchè
esegue controlli e riparazioni. Ogni stanza deve essere riscaldata giorno e notte per evitare la formazione di muffa.
- Non acquistate mai il termosifone elettrico: esso non sostituisce quello a gas, perché non può essere usato in ambienti umidi e
freddi; inoltre consuma molta energia elettrica e quindi è costosissimo anche dal punto di vista dei consumi ed è infine molto
pericoloso anche se usato in ambienti riscaldati. Eviterei termoventilatori, termoconduttori, ecc. Evitate lo scaldabagno (sono
anch'essi costosi per la spesa iniziale e per i consumi e possono essere molto dannosi o fatali). Qualsiasi mezzo elettrico di
riscaldamento in realtà andrebbe evitato per l'alta spesa di consumo e per il rischio che comporta (rischio d'incendio, ma anche di
contrarre la malattia cronica da ipersensbilità alle radiazioni, un rischio non basso per chi vi è predisposto e per chi ha il
massaggiatore elettrico o usa molto telefono e PC o vive in piccoli appartamenti dove il frigorifero sia sempre acceso e/o ci sia la
caldaia). Secondo me il camino a infrarossi favorisce lo sviluppo di malattie reumatiche, aumenta i dolori muscolari e causa sinusiti,
dato che non riscalda l'aria, ma solo pelle, oggetti e pareti. La stufa a gas necessita di una canna fumaria che sbuchi sul tetto, è
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pericolosa, comporta il fastidio di far sostituire spesso la bombola e forse non può più essere usata nei condomìni a causa della
legislazione recente che ha posto molte limitazioni. La stufa a pellet inquina molto, necessita di canna fumaria e ha costi di consumo
abbastanza alti, tanto più che il costo del pellet da un po' di tempo è aumentato. Il caminetto a bioetanolo comporta una grande spesa,
perché il bioetanolo in Italia è carissimo (pare che per riscaldare una stanza per 3 ore si spendano 2 €) e necessita di canna fumaria,
nonostante ciò che scrive chi lo vende e pubblicizza online, nei negozi e nelle riviste (gli studi recenti hanno dimostrato che il
bioetanolo è tossico perché in casa la fiamma non arriva alla temperatura giusta). Il riscaldamento a metano è ancora la scelta
migliore, eccetto un tipo recente di riscaldamento mediante una pompa e che comporta grossi lavori nel terreno e non è certo alla
portata di tutti. Il pavimento in legno non aiuta affatto a risparmiare sul riscaldamento, al contrario di quanto affermano alcuni agenti
immobiliari (il legno è isolante, ma non abbastanza). L'esistenza di un termostato indipendente di ogni stanza è cosa rarissima o
impossibile da trovare in case in affitto. Non è quindi possibile alla maggioranza oggi risparmiare sulle bollette nè scegliendo un tipo
di pavimento anzichè un altro nè attraverso un sisteme alternativo di riscaldamento nè riscaldando di più la stanza occupata lasciando
tutte le altre a riscaldamento basso. Chi vuole risparmiare non può che cercare un appartamento eccezionalmente piccolo con affitto
medio o un comune bilocale o trilocale con affitto reso particolarmente basso da qualche inconveniente (ad esempio la zona o l'essere
parzialmente o per nulla ammobiliato), meglio se a un piano intermedio o almeno a piano terra.
- Il condizionatore portatile è elettrico, ma credo che, una volta spento, la stanza si mantenga fresca per qualche ora, perciò forse non
è molto fastidioso o dannoso (finché è in funzione, potete restare chiusi in un'altra stanza). Il costo iniziale può essere anche di 300 €
(un costo molto più alto di qualsiasi mezzo portatile di riscaldamento). Il costo di consumo non è basso, ma non è nemmeno alto,
perciò chi vive in un attico e non può trasferirsi a breve né andare in vacanza a lungo ogni estate, dovrebbe forse comprarlo
specialmente se deve passare molto tempo in casa: il calore eccessivo può fare danni anche seri a ogni età, soprattutto alle donne.
Economico, da pulire spesso e non molto efficace rispetto a un Pinguino è il recente raffrescatore evaporizzativo.
- Se avete il boiler dovete considerare alcune cose: spenderete meno a tenerlo sempre acceso (servirà infatti più energia per
riscaldare l’acqua una volta che sarà diventata fredda) e a temperatura costante (io lo tengo quasi sempre al minimo e anzi lo alzo, e
di poco, solo se voglio fare la doccia più a lungo del solito). La temperatura deve poter essere regolata e l’acqua deve essere sempre
calda. Se la temperatura sale da sé fino a diventare bollente, al punto da costringervi cioè a tenere il boiler spento per accenderlo a
ogni uso (con anticipo), significa che il boiler è rotto: chiamate il tecnico condominiale per tempo non solo perché accendere e
spegnere il boiler è scomodissimo, ma perché esso rischia di esplodere, soprattutto se dimenticate di spegnerlo. Bisognerebbe che il
boiler non fosse sopra la lavatrice (le gocce o le perdite d’acqua la rovinano e per tal danno non vale la garanzia, ma se vi manca lo
spazio per fare altrimenti, lasciate la lavatrice dov'è e controllatela ogni tanto); dovete tenere l’acqua non caldissima e pronto un
secchio e della carta assorbente per asciugare eventuali perdite.
Quando un boiler gocciola molto dovete girare in senso orario le piccole manopole che sporgono sul muro sotto il boiler e chiamare
un tecnico che lo aggiusti subito o svuoti e sostituisca prima che si apra rovesciando litri d’acqua calda (e magari ustionante se la
causa della perdita è il guasto del regolatore automatico di temperatura e quindi la sua esplosione).
- Il frigorifero portatile è economico, utile e leggero. Può essere usato anche per tener caldo il cibo, ma eviterei di farlo. Fa molto
rumore ed emette radiazioni, perciò dovete tenerlo in stanze chiuse e lontane (se vivete in un bilocale, mettetelo in bagno). Non
appoggiatevi mai nulla sopra, nemmeno un foglio di carta, o si surriscalderà e funzionerà male o nel modo contrario a quello voluto.
Il congelatore è necessario solo se serve spesso la borsa del ghiaccio.
- Una lavatrice di modello recente che abbia programmi di 30° e 20 minuti di lavaggio è forse indispensabile, o almeno lo è
un'asciugatrice (far lavare le lenzuola in lavanderia non è l'ideale).
Prendete l’abitudine di usare pochissimo ammorbidente e detersivo in lavatrice (dosi alte rovinano la lavatrice, la impegnano troppo e
causano allergie), e, per disinfettare usate Napisan in polvere (e non in dadi) o, meglio, Ace gentile (che sostituisce, ovviamente
anche il detersivo e i panni salvacolore, ma di cui è meglio non abusare per evitare allergie). Evitate smacchiatori (sono inutili e a
volte macchiano: piuttosto pretrattate con bicarbonato e Ace Gentile senza sfregare troppo o rivolgetevi a una lavanderia). Non usate
mai l’ammorbidente con il coral, il raso di seta e l’intimo delicato e guardate l’etichetta dei capi prima di usarlo con gli altri tessuti.
Fate lavaggi al massimo di 50 minuti a 60° e ignorate chi dice che per eliminare gli acari o per la biancheria intima, specie se si
hanno infezioni, servono i 90° (in realtà questa temperatura non basta per eliminare del tutto acari, virus, batteri, funghi e parassiti,
ma distrugge in pochissimi lavaggi i tessuti e impegna la lavatrice per più di un’ora, infastidendo col rumore e consumando
tantissima energia elettrica). È meglio lavare a mano tutta la biancheria intima e anche tutto il resto dell’abbigliamento e dei tessuti
sul momento, senza accumularli, e usare la lavatrice solo per asciugamani, plaid e parure da letto in microfibra: per lavare a mano io
metto una cosa alla volta sotto acqua corrente calda o tiepida e strofino con i guanti di gomma e poco detersivo per bucato a mano
meglio se ipoallergenico ma soprattutto poco profumato (non quindi Winni's) e ancora meno Ace gentile, poi sciacquo bene, strizzo,
distendo il capo sul tavolo o sul letto coperto da un asciugamano bianco pulito e asciutto per togliere le pieghe e asciugo tutto disteso
bene sullo stenditoio (dove appendo anche i guanti) o appeso alle grucce. Se i tessuti non sono abbastanza leggeri da essere strizzati
abbastanza e senza danno, li metto in lavatrice e faccio fare qualche giro di centrifuga oppure, se la centrifuga non parte, li metto a
sgocciolare appesi a grucce dentro la gabbia della doccia per uno o due giorni, strizzando leggermente la mattina e la sera. Mi è
capitato di non poter usare la lavatrice per un certo periodo e ho risolto facendo così e usando grandi bobinette di carta assorbente al
posto degli asciugamani per asciugare sia il corpo che i capelli, in modo da evitare stress eccessivo e cattivi odori (si sa che gli
asciugamani trattengono i cattivi odori molto facilmente, come ogni tessuto quando si ritrova a essere inumidito e usato con troppa
frequenza). Se si lava al momento, evitando le scatole riponibiancheria, si evita la proliferazione dei batteri e dei cattivi odori e se si
lava a mano si danneggia meno ogni tessuto, il che è importante per ogni capo, ma soprattutto per l'intimo e si consuma meno acqua
ed energia.
Ricordo comunque che gli slip colorati e in materiali non naturali e anche qualsiasi tipo di salvaslip non sono adatti a chi ha infezioni
o anche solo una pelle delicata o malattie che predispongono a sviluppare allergie o vaginiti. Gli slip bianchi possono essere meglio
lavati con ace classica (ideale per macchie di sangue). Forse può essere adatto anche il detersivo Ceramol (di farmacia).
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Inoltre, io trovo che, quando si sta in casa, si stia molto meglio senza slip, almeno se si indossano abiti o gonne lunghe di giorno,
sottovesti sia di giorno che di notte (per le donne con infezioni come la candida o con la tendenza a contrarre infezioni simili,
probabilmente , forse il comportamento più salutare possibile è proprio non usare l'intimo e lavarsi spesso e solo con il getto di acqua
fredda della doccia mantenendo la pelle poi sempre asciutta).
Facendo la lavatrice nel weekend oppure la sera dopo le 20 si risparmia corrente elettrica.
Quando si affitta un appartamento si trova la lavatrice bloccata per sicurezza: per sapere come azionarla, informatevi online o presso
l’amministratore del condominio. Non azionate insieme la lavatrice e la piastra elettrica o il forno, per evitare che salti la corrente
(fatevi mostrare dall'amministratore dove sono i contatori per ridare la corrente in questi casi).
Pulite il filtro (quando la centrifuga comincia a funzionare male oppure ogni 3 mesi aprite lo sportellino in basso vicino al pavimento,
svitate e sciacquate), il tubo di scarico e la vaschetta dell’ammorbidente e del detersivo della lavatrice (io credo che comunque si
possa mettere ammorbidente e ace direttamente nel cestello e che l'ammorbidente non sia davvero necessario) e controllate bene che
le tasche degli abiti da lavare siano vuote prima di introdurli nel cesto: se la centrifuga smette di funzionare può essere per un carico
troppo pesante o per il filtro sporco. Se i panni restano fradici senza motivo, rassegnatevi a contattare un tecnico e chiedete
all'amministratore, nei forum online o al sindacato, se ai proprietari spetti tutta la spesa. Lavate pochi abiti alla volta, evitando
possibilmente di riempire il cestello (l’ideale è che non teniate affatto un cesto per gli abiti sporchi, ma che mettiate direttamente in
lavatrice quelli che necessitano del lavaggio).
- Chi ha la sfortuna di trovare nel suo appartamento appena affittato la bombola a gas, si risparmia molti disagi se compra subito su
www. E-Bay.it o, meglio, in appositi negozi online (dove si può a volte risparmiare molto e a cui rimandano alcuni dei venditori
iscritti su Ebay) o di persona da Euronics e in alcuni ipermercati (se non potete attendere; è possibile peraltro trovare sconti), una
piastra elettrica, che è economica (se a un solo fornello, anche solo 20 € con spedizione gratuita, consgna rapida e almeno 1 anno di
funzionamento o poco meno), sicura e per nulla impegnativa (quelle nere sono certamente da preferire dal punto di vista estetico,
perché, se tutte le piastre si usurano in fretta se usate in casa, la vernice di queste resiste di più e il nero rende meno appariscenti le
screpolature; ne ho trovate di nere a 20 euro anche da Euronics). Considerate che una bombola a gas significa fare entrare in casa
estranei almeno una volta ogni 3 mesi, pagando ogni volta 30 €, rischiando di trovarsi senza gas nei giorni festivi, quando è
impossibile contattare il tecnico, oltre che di essere esposti a pericolosissime fughe di gas (perdite che si avvertono quando è troppo
tardi, dato che salgono a partire dal basso). Per scegliere un supporto per posizionare la piastra in modo sicuro, potete informarvi
online o presso i negozi che vendono piastre od oggetti da campeggio (magari per telefono o, se possibile, via mail).
La piastra elettrica è forse una soluzione anche se pensate che per voi cucinare e mangiare in camera da letto sarebbe il male minore,
perché condividete casa con familiari, conoscenti o estranei con cui non siete in buoni rapporti oppure perché volete evitare la mensa
comune degli studenti universitari o del collegio e non avete alternative: molti usano il bollitore in ufficio e cuocere su un fornello
elettrico in stanza per 10 o 15 minuti cibi poco odorosi o resi tali dal limone, dalle spezie e dalla bollitura non è molto diverso dal
preparare tè e tisane (si può raccogliere il cibo dall’acqua con lo strumento apposito o scolarlo con il colapasta in un contenitore con
tappo o in un’altra pentola cui si metterà il coperchio, per svuotarla subito o in seguito); yogurt, verdura, carne e pesce possono stare
fuori sul davanzale in inverno e, nelle altre stagioni, essere consumati appena giunti a casa; le proteine e i minerali contenuti nella
frutta secca, nei legumi, nel latte, nelle uova e nei semi di girasole diminuiscono molto la necessità di mangiare carne e pesce; si può
star bene anche cucinando una sola volta al giorno, evitando i cibi crudi di odore molto forte e abituandosi ad acquistare cibi già
sgusciati, lvati, ecc. e monodose.
Per chi vive in collegio o in bilocali o con estranei o comunque vuole appartarsi nella casa dei genitori, è un enorme aiuto ricavare in
camera da letto una piccola zona giorno, separata eventualmente da un paravento di legno e carta di riso (utile soprattutto se la stanza
è piccola; ideale bianco del negozio online Stapples). Tale zona giorno della camera da letto andrebbe arredata con una libreria bassa
dove appoggiare una ulteriore lampada, un divanetto o una comoda poltrona (al limite in rattan o vimini con braccioli larghi,
schienale alto inclinato o almeno sedile molto ampio), un pouf in finta pelle o altro poggapiedi, cuscini d'arredo e poster adatti a un
luogo dove risiedere di giorno e non necessariamente intonati a ciò che si trova nella zona notte. Ho visto su una rivista questa
soluzione economica, pratica e di bell’effetto per chi desidera una poltrona comoda quanto leggera e facilmente trasportabile nei
traslochi: su una poltrona simile a quelle di Ikea in rattan e acciacio rivestito in polvere con la seduta ampia era stato steso, in modo
da ricoprirla interamente, un non più utile piumone da letto singolo rosso ripiegato a metà e credo che sia una buona idea se
all’interno della ripiegatura si inseriscono due o tre imbottiture di cuscini d’arredo 40 x 40 cm da pochi euro disposte in modo da
risultare invisibili e rendere il tutto morbido e lo schienale un po’ obbliquo. Nella zona giorno della stanza da letto potreste ricavare lo
spazio anche per un piccolo tavolino tondo in rattan o vimini con una o due sedie abbinate e un mobiletto adatto per cucinare e
riporre poche stoviglie essenziali: ciò consente di limitare lo stress di usare il salotto comune e, nei bilocali, di sostare vicino
all’ingresso disturbati dal continuo viavai per le scale condominiali o lungo il corridoio esterno. Una cassettiera è inutile (l'armadio
può bastare se ordinato) e ruba spazio, perciò non acquistatene o rimuovetela se c'è. Posizionate l'armadio molto vicino al letto e, se
potete, sceglietelo di dimensioni appena sufficienti. È utile a questo proposito anche procurarsi una chiave (in un qualsiasi negozio di
ferramenta), fermaporta (quelli più economici sono semplici cunei di plastica da 1 € in vendita in ferramenta) e/o una striscia di
gomma da tappezziere da infilare sotto la porta chiusa ed eventualmente anche sopra (così si limita l’eccesso di rumori, odori e
cambiamenti di luce). Avere una confezione di tappi per le orecchie di cera (sono validi quelli Quies) in casa è fondamentale.
- Può essere sufficiente pulire casa due volte alla settimana.
É valido il consiglio di Kondo di tenere tutto il materiale per le pulizie ordinato e raccolto nello stesso spazio e al chiuso, ad esempio
in una credenza (in bagno o in cucina se non ne trovate altrove) e di evitare di fare scorte. Io però tengo tutto sopra il mobiletto del
bagno, perché così per me è più facile pulire ogni giorno lo specchio del bagno e il WC.
Evitate di tenere in casa materiale per la pulizia delle superfici, degli abiti e delle scarpe diverso da: Ace Gentile in confezione
piccola (ha un odore meno forte e cattivo ed è più maneggievole), da diluire al momento con acqua (contrasta virus e batteri,
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igienizzando ed eliminando anche la muffa e spesso le macchie di altro genere sui muri; credo però che per il pavimento e i mobili
pregiati in legno sia meglio informarsi bene prima di utilizzare la candeggina al posto dei prodotti appositi per il legno), detersivo per
pavimenti meglio se ipoallergenico o naturale ma con profumazione gradevole e leggera (quindi non Winni's) da diluire molto;
guanti normali di gomma (economici al Lidl, consiglio quelli comuni gialli, perché quelli “sensibili” sono fastidiosi e costano di più; i
guanti trasparenti in lattice sporcano i vestiti e non sono impermeabili, perciò scegliete al limite quelli in pratica PVC, che però pure
non sono impermeabili); bastone Swiffer e panni cattura polvere rettangolari da usare per spolverare e lavare sia il pavimento che i
mobili (efficaci ed economici i panni Despar), perchè la scopa non pulisce assolutamente e il suo ricambio non è economico, mentre
l’aspirapolvere è una delle spese più inutili e più irritanti per i nervi e infine gli stracci e il mocio sono scomodi, costosi e poco
igienici, tanto che è meglio tenerli solo per emergenze allagamento a causa di guasti dell’impianto idraulico o dei termosifoni; un
secchio con mocio e guanti in gomma di riserva (per emergenze allagamento e per la manutenzione della eventuale caldaia interna
all’appartamento); eventuali panni appositi per la pulizia dei vetri (es. Aquapur) (per il vetro dello specchio del bagno io uso però la
carta assorbente in confezione risparmio); bicarbonato e succo di limone (combinazione ideale per piatti, pentole, mattonelle,
incrostazioni di frigo, fornelli, lavandini e le piccole incrostazioni sul pavimento per cui non bastasse il detergente usuale o il Vetril);
bobinette in confezioni risparmio o comuni di carta da cucina assorbente (di utilizzo più comodo e più igienico degli stracci e
dell’asciugapiatti, si può utilizzare anche per pulire le pentole al posto delle spugne, se evitate di condire i cibi nelle pentole e se,
prima di pulire la pentola incrostata, la lasciate per una o due ore riempita d’acqua e bicarbonato ancora calda); spugne grosse con un
lato ruvido e uno morbido o pagliette del Lidl o del Prix (entrambe da utilizzare occasionalmente come “usa e getta” per le pentole
più difficili da pulire e altre superfici); prodotti anticalcare spray; gel disgorgante; filo di ferro con seghetto apposito; un cacciavite;
un taglierino; un rotolo di scotch da pacchi; una pinza; una vite elettrica; olio apposito spray per eliminare attriti e cigolio delle porte
di casa e delle ante dei mobili; una spazzola adesiva per togliere i pelucchi dai cappotti e da copriletto e lenzuola; in casa usate
sneakers e anche infradito e/o ciabattine con suola lavabile (es. gomma dura); acetone o alcol (per rimuovere ad esempio colla,
residui di scotch, vernice fresca o macchie di lucido per scarpe); detersivo per lana e delicati o per bucato a mano ipoallergenico da
usare con un po' di Ace gentile o di Napisan in polvere e/o bicarbonato e un panno salva colore; carta vetrata (per rimuovere macchie
dal muro o da oggetti in legno grezzo per esempio); tradizionale lucido nero senza silicone non spray e prodotto per il camoscio per
pulire le scarpe. Trovo i WC-net da appendere all’interno del WC poco efficaci e poco duraturi e credo sia meglio evitarli e invece
pulire spesso il WC con candeggina (scopino e WC Net liquido sono inutili e il primo non è nemmeno igienico se non lo usate solo in
caso di intasamento per cestinarlo subito dopo) e arieggiare molto il bagno.
- Non usate tappetini per la doccia, perché vi si forma muffa e sono difficili da pulire, per cui non sono per nulla igienici.
- Se si intasa il WC, l'acqua non ricomincerà a scorrere se non rimuovete ciò che fa ostruzione, perciò prendete il cestino della
spazzatura e uno scopino e in cinque minuti avrete risolto il problema. C'è chi consiglia di versare acqua bollente o di schiacciare
ripetutamente l'acqua, ma sono tutte assurdità. Gettate via lo scopino dopo l'uso e acquistatene subito un altro (io lo tengo in una
credenza assieme al panno del mocio, agli stracci e ad altre cose che non uso quasi mai e considero usa e getta).
- Se il piatto della doccia o le superfici di lavandino e WC ingialliscono, spruzzate un prodotto anticalcare e lasciate agire 5 o 10
minuti.
- Tenete sempre in casa degli insetticidi per cimici, scarafaggi e ragni e delle pastiglie Vape con la macchina apposita, per le zanzare.
Controllate periodicamente la quantità rimasta e la scadenza e conservateli in unico posto, in ordine e asciutti (io li conservo nella
credenza dove tengo il materiale per le pulizie di casa e delle scarpe). Ricordate che non esistono prodotti efficaci contro le mosche.
Tappare i buchi degli scarichi di lavandino, doccia e lavello è una prevenzione contro gli scarafaggi, come tenere puliti e soprattutto
asciutti pavimento e ripiani. Una zanzariera rigida su una porta a vetri, o su una finestra che dia poco fastidio lasciare aperta,
consente di evitare o limitare l’uso del Vape contro le zanzare in estate e di lasciare il proprio gatto o cane a prendere il sole senza
temerne la fuga. Ricordate che non si può usare il Vape in stanze chiuse.
- Rimediate ai buchi o alle screpolature evidenti sul muro con lo stucco, stendendolo entro i contorni di un quadrato o di un
rettangolo e senza usare carta vetrata per livellarlo (piuttosto, è meglio usare il bordo di un cartoncino, per non lasciare graffi). Se
rimane l'alone o la parete non è bianca, coprite con quadri, specchi, poster o adesivi murali con paesaggi o con quegli oggetti
decorativi con un quadrato adesivo sul retro in vendita in alcune cartolerie e negozi online come le farfalle colorate, che sono spesso
usate anche sui vetri. Ricordate che all'esterno lo stucco può essere usato solo in estate.
- Chi, come me, non ha l'auto e ha poco denaro e odia i copridivano (si stropicciamo tantissimo ad ogni singolo utilizzo e in genere
sono di cattiva qualità o difficili da posizionare) non può rivolgersi ad un artigiano, ma può ottenere un miglioramento stendendo
sulla seduta una coperta ad una piazza ripiegata in quel pile che non ha effetto peluche e che si rivina poco nel tempo e utilizzare
molti cuscini d'arredo scelti gonfi e di ottima qualità;
- Eliminate i cigolii causati dall’attrito delle porte di casa e delle ante di armadi e credenze con l’olio apposito, acquistabile in
ferramenta e da utilizzare preferibilmente spruzzandolo direttamente sulle serrature o sui cardini o, se la porta è scorrevole, sul fondo
e ai lati. Se la porta d'ingresso non si chiude più dovete chiedere all'amministratore che vi mandi il tecnico, il quale la olierà o
sostituirà. Se la porta è vecchia e la serratura sostituita è usurata, la spesa spetta ai proprietari.
- Quasi ogni condominio ha una scala ad uso di tutti i condòmini. Se non è così, considerate per prime quelle a 3-4 pioli in legno o
plastica, in vendita al Brico oppure online (iniziate ogni ricerca online di un oggetto da acquistare da www. E-Bay.it ) a un prezzo
abbordabile. Su www.amazon.it i prezzi sono spesso molto bassi, ma serve la carta di credito. (Chiedete a un amico o parente che ce
l'ha di acquistare per voi se non l'avete).
- Per le emergenze blackout tenete in casa in un'unica scatola una pila carica con batterie di ricambio e candele grosse in cera
naturale 100 %. La pila è necessaria comunque per quando salta la corrente a causa dell’uso di troppi apparecchi elettrici oppure per
il mal tempo.
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- La soluzione per i rifiuti meno stressante, oltre che più igienica, è gettare plastica, vetro e lattine usati ogni due giorni dopo
averli riposti sciacquati in un bidoncino in terrazza, dove dovrete tenere anche quello del secco (chi non ha la terrazza può metterli
in bagno arieggiando spesso e gettando il contenuto nei bidono comunali ogni due o tre giorni); riponete il cartone in un bidoncino
in cucina a pedale. Il secco (stoffe, scarpe vecchie, panni usati per pulire) va poi nel bidone fornito dal Comune e nel luogo apposito
per il ritiro. Ricordo che il materiale elettrico va cestinato a parte, come quello tossico, ma è comodo tenere in casa un bidone
apposito per evitare di uscire ogni volta che se ne accumula un po' (informatevi in Comune per sapere dove cestinare il materiale
elettrico e per farvi dare la tessera necessaria, che è a pagamento). Mettete l’umido alimentare in un bidoncino in terrazza, sul
davanzale della cucina (fate posizionare un’asta sul davanzale o fissate il bidone al ripiano se non avete gli scuri) o al limite in
bagno se potete svuotarlo ogni sera o a giorni altrni e arieggiare il bagno di continuo (una borsetta biodegradabile può sostituire il
bidone se alle finestre avete gli scuri, specie se avete la cucina sopra il piano terra). Lumido va poi nel bidone per l’umido
condominiale o esterno e predisposto a essere ritirato dal dipendente comunale una volta alla settimana. Evitate di tenere la
spazzatura odorosa all'interno della cucina, come molti fanno solo per abitudini condizionate. Tenete l'umido del bagno in un
bidoncino di grandezza media (non quelli piccoli) a pedale in bagno: una volta riempita la borsa per tre quarti, la metterete nel
cestino dell'umido predisposto dal Comune.
- Evitando di usare la terrazza o usarla solo per i bidoni dell’immondizia, si risparmia energia, denaro e fastidi da parte dei vicini
(prima o poi càpitano), purchè prima la si liberi di oggetti inutili e la si pulisca. Asciugate la biancheria sullo stenditoio dentro casa,
alla finestra o vicino al termosifone acceso (del resto, fuori, insetti e polvere vi si posano di certo). Una camicia appesa vicino al
termosifone caldo si asciuga in una notte. Avvicinate lo stenditoio alle finestre aperte nelle stagioni in cui il termosifone rimane
spento. Il colore più conveniente per lo stenditoio è il bianco, tinta unita o con sostegno argento, perché un colore neutro è adatto a
ogni arredamento. Lo vendono negli ipermercati e su www. E-Bay.it .
- È fondamentale avere un mobiletto da bagno (meglio se in legno bianco e alto) per raccogliervi carta igienica, creme, spazzolini,
spazzole, trucchi, forbici e limette per le unghie, mollette e bandane in casa (pratiche come nient'altro – le trovate al mercato e
online), materiale per la depilazione e asciugamani (quelli in microfibra si asciugano in fretta e non si sfilacciano, al contrario di
quelli in cotone, ma assorbono più velocemente gli odori e si trovano quasi solo online): è molto più facile così tenere pulito e in
ordine. Aiuta a mantenere ordine e pulizia in bagno anche evitare di arredarlo (al massimo decoratelo con una grossa e profumata
candela e non comprate altro, nemmeno il portasapone liquido). Non utilizzate il sapone solido, perché così potete evitare di
acquistare e pulire ogni giorno l’indispensabile portasapone (del resto è meno igienico di quello liquido). Acquistate un
asciugacapelli pieghevole, così potrete riporlo in un cassetto in bagno o in camera da letto.
- Su www.staples.it vendono forse ancora le migliori librerie in legno tra quelle economiche. In uno spazio molto piccolo è da
preferire tenere una o più librerie di legno bianco alte o basse (su quelle basse è possibile appoggiare lampade e altri oggetti, perciò
queste sono da preferire se si ha bisogno di risparmiare su comodini e tavolini). Chi non trova nessuno che voglia venire in casa a
montare la libreria, può acquistare dei cubi di circa 45x45x45 cm di legno (bianco è l'ideale secondo me) da accostare e sovrapporre:
di solito i cubi sono molto meno convenienti dal punto di vista economico e sono venduti non montati, ma almeno si possono
montare più facilmente o far montare in casa d’altri, in poco tempo e sono facilmente trasportabili una volta pronti, oltre ad essere
acquistabili in momenti diversi e posizionabili sia sul pavimento che su un’ampia scrivania. È chiaro che una libreria composta di
cubi sarà da preferire se sapete di dover poter traslocare senza contare su aiuti da parte di familiari e conoscenti (non sempre c’è una
libreria negli appartamenti in affitto). Chi ha pochi libri e non ha bisogno di dar loro risalto può anche seguire il suggerimento di
Kondo e metterli nell’armadio. Tenete comunque tutti i libri in un unico posto e dopo l’uso riponeteli sempre.
- Per montare mobili, tapis roulant magnetici, ecc. pagate (ovviamente in modo informale) dei conoscenti dotati di una certa
manualità oppure chi lavora nella più vicina ferramenta, se disponibile.
- Tenete presenti la categoria "Usato" di Ebay, Secondamano.it, il gruppo "Te lo regalo se vieni a prenderlo" di Facebook.
- Evitate coperte e parure da letto che richiedono la lavanderia per la stiratura o non restano in ordine (cioè quelle diverse da lenzuola
in microfibra e coperte di pile morbido/coral o, per evitare il proliferare di acari e batteri, quei piumoni leggeri con bottoni a
pressione con cui agganciare il rivestimento in microfibra).
- Se non avete motivi particolari per dare sincera e profonda considerazione alle festività, considerate che molti le ignorano
felicemente o ne rifiutano gli apparati esteriori tradizionali, trattenendone il valore simbolico per celebrarlo solo interiormente o in
modo del tutto personale ed economico, evitando così cibi grassi e dannosi, stress e spesso molte spese.
- Se nell’appartamento affittato manca la scarpiera e non se ne trovano di economiche, riponete le scarpe con le loro scatole originali
in qualche credenza o comprate un mobiletto da bagno. Dopo l’uso esponete all’aria le scarpe, lasciatevele la notte o possibilmente
qualche ora e poi riponetele sempre nelle loro scatole. Tenete le scatole di tutte le vostre scarpe in un unico posto, comprese quelle
per la casa e quelle per la notte (evitate di tenere durante il giorno le scarpe per la notte in camera da letto e anche di tenere in bagno
quelle eventuali che usate solo dopo la doccia). Comprate solo le scarpe indispensabili.
- Evitate i tapis-roulant: quello non elettrico è faticosissimo e inadatto a chi ha problemi di salute (il piano è "in salita", con un
angolo che la rende difficile fin dai primi passi); con quello elettrico si fa troppo rumore in condominio, ci si espone a radiazioni e si
fanno lievitare le bollette; entrambi sono costosi e difficili da montare.
- Per arredare dovete poter avere dei riferimenti. La prima pagina delle riviste si può vedere in anticipo online e in alcuni
supermercati ci sono banchi pieni di riviste. Tra quelle di arredamento (è molto utile per tutti prenderne alcuni numeri per capire i
propri gusti e arredare casa senza pentimenti) suggerisco qui quelle con il termine Country nel nome. È utile anche osservare
l’arredamento nelle ultime serie di noti telefilm (ad esempio a me piace molto il divano e soprattutto la camera da letto del
personaggio della madre Lorelay nelle ultimissime serie di Gilmour Girls – quelle prima della recente ripresa). Si può trarre spunto
comunque anche dalle foto delle le ville in vendita online (specialmente quelle dei vip di Los Angeles) e quelle degli alberghi sulle
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riviste in Viaggio e bell'Europa. Non ci si stanca della propria casa e non si risente mai delle critiche altrui, se si arreda scegliendo
oggetti e colori che, a parte un minimo di qualità e armonia (reciproca e con l’uso della stanza), siano non tanto frutto di giudizi
estetici ma di considerazioni di valore affettivo (che si basino sulla rispondenza con interessi, valori ed emozioni). Finché siete
incerti sui vostri interessi e gusti, è meglio arrediate stando sul neutro, cercando marchi di qualità, comprando davvero pochissimo e
restando pronti a cestinare gli acquisti di cui vi siete pentiti non appena capite l’errore (l’ambiente ha grande influenza sull’umore e
sulla vita della maggior parte dei giovani e delle donne e del resto attraverso Internet e le riviste non si impiega un’eternità a ottenere
chiarezza sui propri interessi in generale; aiuta particolarmente a comprendere questo aspetto la lettura di Il magico potere del
riordino della Kondo).
- Credo che tutti possano tenere animali in casa con le nuove leggi. Su www. E-Bay.it e siti appositi si può acquistare tutto il
necessario (compresa la rete per evitare le fughe) e in altri siti o dal veterinario gatti e cani (e ricordate i canili). Ricordate che i gatti
richiedono poche spese e fatiche, trasmettono solitamente molta calma e affetto e aiutano a sentirsi a contatto con la natura. I gatti
comuni (Europei) vengono regalati (si dice che quelli arancioni spesso siano più calmi, mentre quelli neri siano più vivaci) e un gatto
di razza, seppure non pura, dal carattere tranquillo può costare anche non più di 150 €; anche le spese del cibo, della sabbia e del
veterinario per i vaccini non sono alte. Tenete presente, però, che gatto o cane devono essere desiderati e non solo accettati a parole
dalle persone che vivono con voi, che alcuni cani abbaiano e si agitano troppo e che sempre comportano fastidi, perlomeno per il loro
bisogno quotidiano di uscire con qualsiasi temperatura e dove si scontreranno con altri cani; considerate anche che i gatti a volte
irritano per la loro vivacità e sporcano molto per via delle perdite di pelo, perché saltano su mobili, sedie, divano e letto con le zampe
non certo igienizzate e sia per la necessità di tenere in casa la lettiera, che non comporta solo cattivo odore. Ci sono genitori che li
abbandonano lontano da casa o li uccidono con i cani da caccia, con il veleno ecc.: accolgono anche più volte in casa gatti e cani solo
perché i figli non possano dire in giro che hanno rifiutato o perché pretendono che fin da bambini i figli imparino da sè e a loro spese
a non chiedere loro nulla oppure perché li apprezzano essi stessi ma solo fintanto che sono ancora cuccioli. Considerate poi che le
modeste spese di mantenimento e quelle del veterinario possono risultare un peso rilevante se vi trovate in serie difficoltà
economiche e che inoltre può essere molto doloroso per voi vedere soffrire il vostro animale domestico in caso di malattia. Inoltre il
beneficio della sua compagnia può risultare ridotto se non avete veri amici, perché il vuoto affettivo che ciò implica può spingere a
desiderare da un animale quel che esso non può offrire: quando il desiderio di tenere un gatto, un cane o un uccellino sorge spontaneo
e si presenta spesso alla mente, può essere utile che riflettiate bene sulle sue implicazioni meno scontate, perché a volte questo
desiderio è la proiezione di un’esigenza molto più profonda e più difficile da soddisfare (il bisogno di dialogare meglio con se stessi e
con altri o quello di volersi più bene, di voler bene a qualcuno, di essere accettati incondizionatamente e amati) e quindi l’acquisto di
un animale può provocare una delusione che vi renderà difficile occuparvene oppure può rappresentare un ostacolo alla vostra
conoscenza di voi stessi (delle vostre esigenze primarie) e quindi alla vostra realizzazione: ciò che serve in questi casi non è un
animale domestico, ma una serie di titoli di buoni libri (soprattutto dei saggi, come quelli di Seneca, Jung, Fromm, Kondo, Milletre,
Martinot, Levey, Gray, Losier, Silone, De Mari, Parsi, De Beauvoir), alcune chiare informazioni scritte di utilità pratica che integrino
o migliorino quelle ricevute e un amico/a (anche una persona sola) abbastanza paziente e gentile con cui parlare con grande sincerità
e scambiare affetto e favori, anche se può aiutare molto anche l'arredamento accogliente dei propri spazi e, in certi casi, un peluche
da trasformare in simbolo dell'amore attivo per se stessi (i libri giusti, le pagine online migliori e gli oggetti ben scelti rivestono un
ruolo davvero straordinario per chi, a qualunque età, ha bisogno di assumere una modalità di esistere più serenamente ricettiva).
- È molto utile anche per stare tranquilli anche evitare di comprare il telefono fisso (se vivete con i genitori o con un coinquilino che
ce l'ha, se potete quando siete soli staccatelo; inoltre non date a nessuno dei vostri contatti quel numero e fatevi rintracciare anche dal
vostro partner solo al cellulare) e di tenere il cellulare acceso in casa , se non in certi orari e occasioni ben definiti; è inoltre da
preferire l’uso di SMS e mail (sempre piuttosto brevi e non personali) al parlare al telefono e si dovrebbe comunicare in ogni caso
solo “cose” di ordine pratico o poco significative. Per questioni personali è consigliabile incontrarsi in luoghi appartati (una zona di
campagna, il parco cittadino più ampio e ben e poco frequentato, i colli più vicini) o consegnare, di persona e in modo riservato,
lettere stampate o scritte a matita e in stampatello oppure inviare mail da indirizzi precedentemente creati con dati fittizi e da non
riutilizzare spesso e tutto ciò con ancora molta prudenza e autocontrollo: considerate i danni gravi e generali causati dalla frequente e
quasi generale violazione della privacy, che è un dato di fatto e per la quale non esistono in realtà molte possibilità di difendersi.
Sempre vigilando sulla propria privacy, una scelta prudente per chi convive con il partner o con un familiare o amico molto fidato è
per esempio concordare che chi riceve per primo una notizia spiacevole, la comunichi all’altro solo tramite biglietto scritto al mattino
prima di uscire di casa per diverse ore, lasciandolo trovare in un luogo concordato, anziché consegnandolo, e rimandando al lunedì
nel caso il problema si presenti durante la giornata di venerdì e si debba passare il finesettimana insieme: in questo modo si evitano
reazioni impulsive comuni in queste situazioni e che possono innervosire, spingere a commenti che non ci rispecchiano o a decisioni
sbagliate e che possono sempre essere udite e strumentalizzate da condomini, vicini ed altri .(in certi casi un ulteriore prudenza è
spegnere il cell per qualche ora dopo la consegna del biglietto, in cui si deve aver cura di dare tutti i dettagli possibili sulla notizia e
qualche proposta di reazione, in modo da permettere al compagno di elaborarla senza ansia in autonomia durante il giorno). Inoltre
nel caso di fastidi creati da altri per colpire il nostro compagno, è utile selezionarli, comunicandogli solo ciò che lascia una traccia ed
è grave e per cui quindi valga la pena e sia possibile reagire con un’azione legale o un’azione concreta efficaci: per esempio con il
mancato racconto di calunnie che non lasciano alcuna traccia che sia facilmente impugnabile, si permette al compagno di restare
sereno e nello stesso tempo si frustra chi lo aggredisce. Attraverso le mura si sente tutto (anche se le mura sono spesse come quelle
dei vecchi edifici) e i casi noti di gravi invadenze da parte dei condòmini sono troppi perché si possa confidare nel rispetto di chi può
udire tutto ciò che diciamo in ogni istante comodamente e anche mentre chiacchiera d’altro, mentre violare con dispositivi adatti la
privacy di case, telefoni fissi, cellulari e PC oggi è altrettanto facile, economico, frequente e comune. Comunque considerate che ogni
tanto ascoltare i vicini fa bene all’autostima: non c’è nulla che aiuti di più a vedere la gente nelle sue reali dimensioni e a mettere in
ridicolo i principali test degli psicologi ignoranti di oggi, proprio perché così è più facile essere a contatto con l’intimità e le
debolezze degli altri.
Leggeta e salvate le pagine più utili dei siti dei sindacati degli inquilini (www.unioneinquilini.it; www.sicet.it; www,sunia.it) e siti
gestiti da studenti (www.studenti.it); Riguardo a questi ultimi siti, notate in particolare come i contratti per studenti prevedono come
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chi deve o vuole lasciare casa deve trovare un sostituto – informatevi presso i sindacati sulle poche ma importanti eccezioni - o come
dividere casa sia definito per lo più dannoso non solo dal punto di vista dell’equilibrio o del benessere essenziale ma anche sotto il
profilo economico e sociale, e come a volte i “danni” della convivenza con più persone, soprattutto se estranee, siano seri e molto
duraturi. In particolare dormire in doppia è dannoso, perché spazi privati e di solitudine sono assolutamente indispensabili a tutti e
perchè poi ogni minima cattiva abitudine come il fumo e ogni malattia respiratoria o intestinale è in questi casi sempre o un fastidio
continuo o una fonte di disagi anche seri. Soprattutto in alcune città universitarie, potreste comunque dover subire le seguenti
situazioni: perdita della caparra lasciata a causa di danni all’appartamento; rischio di denuncia per oggetti rubati trovati in casa -
magari anche solo materiale segnaletico statale indispensabile preso dalla strada per bravata -; condanna a pagare la parte di affitto
degli inquilini che se ne vanno con ragioni che permettono loro di non cercare prima un sostituto e che magari lo fanno in due e senza
avvisare; bollette altissime di gas e enel a causa di pretese di consumi molto elevati per esempio relativi al riscaldamento; pesanti o
rischiose mancanze di igiene; spese obbligatorie per eventuali pulizie generali o per pasti da consumare fuori o pretese assurde sulla
divisione fino ai centesimi dei costi per ogni songolo prodotto detergente; fumo onnipresente; rumore; pretese assurde e sostenute
con molta aggressività di conoscere cose personali e invitati; telecamere abusive in bagno e anche nelle altre stanze (non solo quelle
comuni); continue intrusioni di estranei; altre serie molestie e grave diffamazione; impedimento dell’uso del bagno (un’ottima
ragione per farvi una copia della chiave del bagno appena trasferiti e per prepararvi a verificare che la stanza chiusa non sia vuota per
poi far uscire lo stronzo maltrattando le sue cose o chiamando proprietario, pronto soccorso, neuro o carabinieri a seconda della
situazione e del vostro carattere…anche per mirare a ottenere una giustificazione valida anche legalmente per trasferirvi...ma capite
che potreste risentire degli strascichi di queste iniziative a lungo).
C’è da pensare che le uniche soluzioni abitative accettabili siano le seguenti: a) vivere da soli in bilocali non ammobiliati poco
centrali, considerando che gli affitti degli appartamenti ammobiliati solo con i sanitari e poco più a volte costano molto meno di
quelli con i mobili e che, comprando online e attenendosi all’essenziale sia per arredarli che in tutti gli altri acquisti e nei consumi, si
può forse compensare il fatto di non dividere casa con altri; se la zona non è centrale si vive più tranquilli e a volte si ha un canone di
affitto ancor più basso e con un motorino elettrico è possibile muoversi senza spese di parcheggio e di consumo (basta portarsi un
parapioggia e poter servirsi al bisogno anche dell'autobus); b) condividere un piccolo bilocale simile o al limite, un trilocale al
massimo con un caro amico riservato o col partner; c) trovando edifici tranquilli oppure passando fuori casa la maggior parte del
tempo, vivere soli in monolocali (meglio se non del tutto ammobiliati) oppure prendere in affitto una grande stanza singola in collegi
del tutto laici (evitando quelli gestiti da CL e simili Movimenti) o al limite gestiti dalle suore. In alcune città ci sono altre soluzioni
abitative economiche innovative simili a ostelli, ma sono deleterie per chi è riservato e necessita di tranquillità. Quando affermo che
si può spendere pochissimo per arredare bene un appartamento non ammobiliato, ho in mente le seguenti soluzioni per evitare
acquisti di mobili costosi, spese di montaggio dei mobili e spese di trasloco (rimando al paragrafo riassuntivo in chiusura del testo).
Probabilmente accettare di vivere con più di una persona o con sconosciuti ha senso solo in caso di emergenza e mentre si attende di
trovare una di queste soluzioni abitative, concependo l’esperienza come un brevissimo intermezzo. Tenuto bene conto dei possibili
gravi e duraturi danni della convivenza con estranei o con più di una persona, bisogna anche considerare infatti che tutto è meglio che
vivere troppo tempo in famiglia o, se i rapporti familiari non sono sereni, di viverci dopo i 18 anni: l’importante è che, sempre e fin
dal primo approccio con gli studenti che dovranno essere i vostri coinquilini, abbiate aspetto fisico e guardaroba molto curati e taciate
gusti, fatti privati (dite solo - e solo se ve lo chiedono - che lavoro o studi fate, quanti anni avete, di dove siete e in che rapporti siete
con colui/colei che portate in casa) e opinioni personali - soprattutto se non conformiste - oltre che in generale vi adeguiate alle
abitudini e alle esigenze anche stravaganti del gruppo di coinquilini con prontezza e indifferenza non esibita. Ricordatevi soprattutto
di dare indicazioni precise di quanto credete di restare, di evitarli il più possibile senza essere scortesi (scortesi secondo i loro
parametri!), di non fare troppo rumore e di tenere gli ambienti comuni e personali puliti (per evitare discussioni magari potreste dare
loro dei soldi per evitare di fare la vostra parte di pulizie degli spazi comuni e cucinare e mangiare nella vostra da letto, che deve
essere singola). Comunque siate sempre disposti a cercare un sostituto per andarvene o anche a subire le sanzioni previste legalmente
per chi se ne va senza prima trovarlo, piuttosto che accettare umiliazioni, rischiare diffamazioni deleterie e durature, subire danni alla
salute e insomma vivere in un lager... E ricordate che un motivo che, almeno a volte, viene ritenuto valido per troncare senza
conseguenze un contratto d’affitto per studenti è la decisione di convivere con il proprio partner in un bilocale, perché ciò può essere
inteso come premessa indispensabile a formare una famiglia. Anche il trasferimento ad un’altra sede per motivi di studio o lavoro
può giustificare legalmente il trasferimento. Tenete presente che l’agente immobiliare, il proprietario del locale e perfino l’impiegato
SICET potrebbero non darvi informazioni né esatte né sufficienti se vi giudicano, ai primi approcci o per averlo sentito dire, debole,
stupido, nevrotico o troppo isolato e ignorante per poter difendervi. Anche la scelta di affittare stanze con uso bagno e cucina presso
famiglie private spesso è deleteria: di solito si tratta di coppie con nevrosi molto fastidiose (a volte uno dei due si lamenta dell’altro e
fa confidenze non richieste) e in ogni caso questa soluzione impone enormi limiti (orari stabiliti per l’uso della cucina e per il rientro
e impossibilità di ricevere visite e in certi casi anche di restare per il weekend) e non responsabilizza né dà la possibilità di maturare e
sentirsi indipendenti. Una cosa che si dovrebbe considerare bene è poi la legge che obbliga a pagare le tasse universitarie secondo il
reddito dei genitori quando i genitori rifiutano di pagarle, a meno che non si dimostri di vivere da soli da almeno 2 anni. Raccogliete
anche informazioni su quanto concerne l’uscita dallo stato di famiglia. Notate come non esistano contratti legali per studenti e
lavoratori insieme e come quelli irregolari siano solitamente fonte di problemi con proprietari e coinquilini in caso di trasloco. Utile
anche raccogliere informazioni su collegi adatti ai minorenni, soprattutto per chi vive in ambienti familiari ostili. Considerate bene
ciò che va notato circa i contratti d’affitto per i lavoratori. Deve essere chiaro il fatto che si necessiti di un garante in assenza di un
impiego con contratto a tempo indeterminato e di una busta paga di un certo importo; d’altra parte, si deve essere bene a conoscenza
dell’impossibilità per un locatore di non rinnovare un contratto d’affitto in assenza di condizioni particolari (il proprietario può
rescindere il contratto solo per destinarlo a parenti e deve essere dimostrato che questi parenti abiteranno l’immobile, prendendovi
residenza ufficiale e si può denunciare e richiedere i danni agli ex locatori se ciò non avviene). Lo sfratto può avvenire dopo che
l’affitto non viene pagato per più di un mese e dopo una serie di solleciti formali e trattative, per lo meno se non ci sono altri debiti
con i proprietari (sul riscaldamento, per esempio) e non può mai avvenire in assenza di danni gravi (la muffa non è mai tra questi!)
causati all’immobile, accertati dal proprietario e di cui sia dimostrata la responsabilità del conduttore in occasione di una visita
concordata che il proprietario per legge può fare… Nemmeno la vendita dell’immobile di per sé è sufficiente a motivare lo sfratto o il
mancato rinnovo del contratto. In ogni caso, prima di colpevolizzarsi se si salta una mensilità per necessità, si consideri che ci sono
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città in cui associazioni “battagliere” di inquilini anziani lottano per non essere sfrattati dalla casa di cui hanno pagato l’affitto per
tanti anni e che non possono più pagarsi a causa dell’età; si pensi poi a chi occupa casa abusivamente alla vista di tutti e vi attiva
contratti illegali di fornitura di energia ecc… Consultate i siti riguardanti problemi condominiali, gestiti da avvocati (es.
http://blog.soldionline.it/condominoaiuto): va notato come per le molestie ricevute da vicini non siano soluzioni né i dispositivi di
videosorveglianza privati (sono utili senz’altro le famose telecamere che sembrano citofoni o regolatori del riscaldamento, ma solo se
si è costretti a convivere con persone poco fidate, estranei o meno e per sapere cosa succede e nient’altro), né i colloqui con i
condomini e come si sottolinei l’importanza di mostrarsi calmi e superiori e nello stesso tempo di segnare con precisione date, orari e
luoghi di ogni molestia e di fare in modo di gestire incontri e posta insieme al convivente o a un amico; soprattutto si noti la necessità
di “diffide” tramite legali o di querele tempestive e con dati precisi alla mano una volta che si sia stati importunati ripetutamente (che
si tratti di scampanellate notturne, accuse fasulle di rumore, fogli infilati sotto la porta, imbrattamento della porta stessa, telefonate
ecc…). In generale, iscriversi al sindacato della propria città è utile e in alcune città anche economico (comunque la prima
consultazione è gratuita e loro vi diranno se conviene iscrivervi... ma la prenotazione può essere lunga e l'iscrizione va rinnovata
ogni gennaio). Avere un conto corrente è ovviamente necessario anche per i rapporti con il proprietario di casa; le Poste sono più
convenienti, alla mano e forse più sicure delle banche (informarsi su chi è stato derubato dalla banca grazie a leggi-truffa sui
trasferimenti di denaro). Chiedere però subito il Postamat/Bancomat anziché il libretto, altrimenti ci si accollerà fastidi continui e ci
si farà osservare a ogni necessità di ritirare i soldi.
Se volete, tenete presente il seguente banale elenco di che va notato e “indagato” nella ricerca di un appartamento. Nella scelta di un
appartamento l’estetica dell’ambiente e la presenza di giardino o di bella vista dovrebbero pesare, ma poco. L’importante è che vi
accertiate innanzitutto che ci sia un ascensore funzionante se l’appartamento è a un piano alto, che il bagno sia finestrato; che ci sia
una doccia con pareti in vetro che scorrono (la vasca è scomoda e pericolosa; tendine o pareti pieghevoli comportano che si bagni il
pavimento dopo ogni uso se non si fa attenzione o se si rompe l’erogatore dell’acqua, quindi disagi e, alla lunga, il rischio di rovinare
il pavimento e di attirare insetti attratti dall’umidità come gli scarafaggi), che alla finestra ci siano scuri o almeno tapparelle o tende
esterne regolabili in altezza per diminuire l’immissione di luce in casa al bisogno, che ci siano protezioni di metallo alle finestre se si
tratta di un appartamento al piano terra (almeno se esso dà direttamente sulla strada) e che ci sia almeno una finestra della casa da
dove possiate affacciarvi per prendere aria e luce senza trovarvi a pochi metri dalla finestra del vicino o dai passanti. È molto
importante anche che appuriate la necessità di spese ulteriori: osservate la presenza o assenza della lavatrice, , il suo modello recente
o vecchio e informatevi sul suo stato; notate la presenza eventuale della bombola del gas in cucina, la grandezza dell’armadio e le
buone condizioni dei suoi ripiani e dell’eventuale specchio all’interno, la presenza della scarpiera o di spazio per tenerne una o delle
soluzioni che la sostituiscano, la presenza di una libreria, di un divano decente (meno importante o irrilevante è quella
dell’attaccapanni). Osservate anche lo stato del pavimento perché non potrete rimediarvi se esteticamente è pessimo: in particolare
evitate appartamenti con pavimento in gomma, perché questo materiale si strappa e graffia, assorbe il colore di qualsiasi cosa ci
posiate sopra a lungo (ad esempio una pianta) e soprattutto perché lo sporco lo macchia in modo indelebile. Il parquet potrebbe
comportare disagi anche di natura non estetica. La presenza della caldaia all’interno dell’appartamento comporta, come già scritto più
sopra, rumore e radiazioni continue e dovete scartare gli appartamenti che la contengano se passate in casa molto tempo. Armadi
troppo grandi, mobili non necessari che per la loro mole non possono essere rimossi o una cucina molto ingombrante in un piccolo
bilocale possono disturbare molto perché non permettono di arredare come si vuole: tenetene conto, ma non considerate tutto ciò
troppo importante. L’appartamento deve essere abbastanza pulito e non ci devono essere oggetti personali dei precedenti inquilini
(c’è chi ha trovato addirittura lenzuola nel letto, WC sporchi, ripiani e specchi interni agli armadi rotti, poltrone rovinate sotto fogli di
giornale, ecc…alzate coperchi, aprite ante, sollevate eventuali lenzuola, copriletti, giornali e teli). È importantissimo osservare la
zona del condominio e la posizione del locale all’interno dell’edificio: riflettete bene sulle vostre eventuali esigenze particolari di
tranquillità e privacy, di nuovo soprattutto se avete la necessità di stare molto in casa. Considerate i seguenti punti: la grande
vicinanza di bar, gelaterie e soprattutto di locali, poiché dopo l’ora di chiusura i clienti di questi ultimi spesso restano nei pressi fino
alle 4-5 del mattino; ovviamente la grande vicinanza alla stazione o a parchi cittadini (significa liti, rumore e viavai a ogni ora del
giorno e della notte e rischio di subire aggressioni); un numero elevato di unità abitative; la presenza di studi medici nel condominio;
la posizione centrale dell’appartamento nell’edificio; la presenza di non italiani nel condominio, e ciò non per stupido razzismo, ma
perché le loro abitudini spesso sono come quelle rumorose degli italiani che vivono da sempre in case private e quartieri isolati;
piazze e negozi nelle immediate vicinanze, perché essere così in vista continuamente può non essere una condizione adatta a una vita
naturale e serena; un marcato isolamento dello stabile (può essere pericoloso e scomodo anche se si possiede l’auto); il carattere di
casa popolare o ex casa popolare, perché significa mura sottili e maggiore probabilità di avere vicini molto rumorosi e poco
equilibrati; l’assenza di tapparelle o scuri alle finestre e quella di griglie alle finestre e porte a vetri del piano terra; vicini con bambini
(significa l’impossibilità di avere silenzio); case confinanti con le tende ripiegate del tutto (segno di invadenza). Evitate di andare
nelle agenzie immobiliari se non per firmare e invece fate ricerche per telefono e online, perchè ci sono informazioni precise, foto e
possibilità di scambiare mail: se mandate mail all’agenzia scrivete solo l’essenziale (per esempio che si cerca un bilocale tra zona
centro e stazione), selezionando solo dopo aver avuto segnalazioni e dopo aver visto gli appartamenti. Consultate bene un Tuttocittà
cartaceo oltre che on line, evitando di girare per la cittaà facendovi notare e di chiedere indicazioni a passanti e soprattutto in bar e
negozi. Non scegliete mai il primo appartamento che vedete, ma aspettate di avere almeno due o tre alternative e prendete la
decisione in un momento di calma e dopo averci pensato almeno due giorni. Non considerate mai solo l'ammontare di affitto e spese
condominiali (per quanto un riscaldamento incluso in esse, cioè non autonomo è certo un problema). Fate attenzione anche
nell’evitare le agenzie: anche se sembra inverosimile, ci sono privati che cercano di far pagare delle bollette proprie agli inquilini
sulla base di truffe e registrazioni nello “Stato di Famiglia”; inoltre, ci sono privati, iscritti ad associazioni informali a quota ridotta
che danno a voce il consenso senza firme e richiedono i documenti trattenendoli una settimana per poi rifiutare di affittare, facendo
perdere molto tempo prezioso. Un consiglio scontato da confermare è che una casa tranquilla vale di certo un po’ di spesa e strada da
fare in più, specialmente se c'è ni pressi una fermata dell'autobus. Per chi sta molto in casa è meglio avere solo uno o al massimo due
appartamenti confinanti e poter evitare di stare vicino all'ingresso e alle scale per evitare di essere accerchiati dal rumore e dalle
orecchie dei condòmini e quindi un attico o un locale al piano terra di tre piccole stanze più bagno posizionato in uno degli angoli
dell' edificio e dal lato opposto rispetto alle scale e all'ascensore in un condominio con poche unità abitative è l'appartamento ideale
per la tranquillità: al caldo che in estate negli attici è eccessivo, si può rimediare più facilmente (con un pinguino nelle settimane più
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calde) che a dei vicini insopportabili, la possibilità di subire i quali aumenta nei piani intermedi; al freddo e agli insetti, problemi
tipici del piano terra, si può rimediare ugualmente meglio e inoltre non è sempre vero che al piano terra si introducano più insetti;
l'importante è evitare il piano terra se si vive in montagna (le spese del riscaldamento sarebbero altissime). Se potete permettervi solo
un bilocale sceglietelo possibilmente tale che la camera da letto occupi uno degli angoli del condominio e sia adiacente al bagno.
Soprattutto se uscite poco, evitate però il piano terra se l’appartamento non si affaccia anche su un giardino appartato e dove non
passino gli altri condomini: dovete poter arieggiare, prendere luce alla finestra e non sentirvi sempre alla portata degli occhi di tutti.
Considerate anche la posizione delle scale e dell’ascensore rispetto alle stanze dove passate la maggior parte del tempo per avere più
garanzie di privacy emeno rumore. Ovviamente un trilocale anche piccolo offre più possibilità di isolarsi rispetto a un bilocale,
mentre un bilocale con una camera da letto ampia o che possa essere resa tale facendo togliere grandi armadi e cassettiere e dove
possa essere ricavata una zona giorno comoda vicino alla finestra ne offre più di un miniappartamento costituito da due piccole
stanze con bagno o di un monolocale (quest’ultimo comunque è da evitare anche se si è soli, in ogni situazione, secondo me, almeno
se donne). Quando si è in due non si deve mai abitare un monolocale, nemmeno come soluzione provvisoria: ogni individuo ha
bisogno di isolarsi alcune ore al giorno e in ogni caso quando c'è un'influenza, una bronchite o peggio è necessario dormire in stanze
separate.
Informatevi online sulla preparazione di un trasloco (consigli riguardo l’imballo, l’acquisto del materiale, il costo dei corrieri e il
modo di evitare truffe dai servizi, online e non, di trasporti). Informatevi in proposito anche su taxi merci e sui depositi per mobili,
ricordando che per legge un trasloco dalla casa di altri – per esempio dei genitori – può essere fatto solo in presenza dell’interessato e
mai solo dagli addetti al servizio.
Raccogliete informazioni riguardo bed & breakfast economici, vicini a parchi naturali o boschi, da considerare per weekend “di
salvezza” o vacanze settimanali in mesi estivi diversi da agosto possibilmente, in luoghi tranquilli e di piccolo o medio afflusso di
turisti come i Colli o le prime montagne dell’Appennino e delle Alpi, raggiungibili con 3-4 ore di treno e 10 minuti di autobus e con
il centro del paese servito da autobus e vicinissimo al bosco e abbastanza vicino a un eventuale lago. I luoghi più rilassanti sono
quelli dove ci sono laghi (naturali o artificiali), che in Italia sono numerosi e presenti anche in zone non molto in alto. Sono utili
anche i risultati di una ricerca su alberghi economici e ostelli ben frequentati nella propria città e in quelle vicine per emergenze (di
solito gli ostelli più economici e meglio frequentati sono quelli di città provinciali; attenzione agli alberghi economici per evitare
quelli frequentati da coppiette, che spesso sono malfamati e frequentati da uomini con prostitute, ma altre volte, se ristrutturati, sono
davvero l’ideale, specie in provincia). Ricordate che negli ostelli si dorme in stanza con estranei, che non si può risiedervi di giorno e
che sono molti coloro che si informano accuratamente di chi li frequenta. Considerate bene i parchi botanici se ve ne sono nelle
vostre città, perché l'ingresso a pagamento allontana un po' certe categorie di persone particolarmente fastidiose che frequentano le
altre zone verdi della città. Se vi trovate nella necessità di stare in un Bed and breakfast per diversi giorni, considerate tutto quanto
ho già scritto circa la possibilità di fare a meno del frigorifero e di cucinare e mangiare in camera da letto (ci sono piastre elettriche a
fornello unico che ingombrano poco più di un bollitore da ufficio e un supporto sicuro per esse può essere altrettanto piccolo, leggero
e facile da trasportare in valigia; dopo un’ora o eventualmente due da ogni uso, potrete riporre tutto in valigia garantendo totale
sicurezza a voi e ai proprietari dell’albergo, che è però prudente non informare al riguardo). Ricordate che per le valigie esistono
appositi lucchetti. Raramente alcuni privati affittano stanze con uso bagno e cucina della propria casa per brevi periodi (il vantaggio è
che non c’è bisogno di trovare un sostituto per andarsene e che non c’è caos, ma non è frequente trovare in questi privati dei
coinquilini rispettosi ed equilibrati e inoltre, come nel caso già descritto dell'affitto per periodi lunghi, spesso occorre passare i
weekend fuori – “settimana corta” – e non è permesso portare ospiti in stanza ).
A chi si trova in stato di grave emergenza riguardo all’abitazione, ricordo ulteriori dettagli rilevanti, in aggiunta alle informazioni
che ho appena dato su ostelli, Bed and breakfast e offerte dei privati: solo alcune associazioni contro la violenza sulle donne offrono
ospitalità e mai per lunghi periodi e senza un colloquio preventivo con psicologi e psichiatri (non aiutano nessuno che sia stato
diffamato e al quale dei medici abbiano rifiutato aiuto sociale e perfino esami diagnostici e visite, soprattutto se poi la vittima ne ha
ottenuti altrove e sono emerse una serie di malattie organiche o prove delle violenze subite); le stazioni dei treni chiudono alcune ore
ogni notte e sono pericolose a tarda sera (specialmente per le donne), ma fino a tardi sono spesso visitate da carabinieri, frequentate
da chi deve prendere il treno, riscaldate, illuminate e dotate di bagni puliti e ad accesso economico (chiarito questo, vorrei che teneste
presente che di notte ho visto delle donne attendere con la valigia in mano la riapertura delle stazioni accanto a tassisti che le
guardavano con disprezzo e che, con ogni probabilità, non garantivano loro la minima protezione: fate il possibile per evitare
situazioni simili); le biblioteche offrono qualche ora di ospitalità gratuita tutti i giorni feriali e, anche se questa non è data dai loro
dipendenti volentieri né senza diffamare chi le frequenta spesso e ad un’età in cui dovrebbe essere al lavoro, anch’esse vanno
considerate perchè sono numerose, hanno orari molto diversi tra loro (quindi combinabili), vi si è abbastanza protetti da critiche
aperte o indirette e da altri sgarbi per via della regola che impone calma e silenzio a tutti e sono comunque una scelta molto più adatta
dei bar e dei parchi; le aule studio hanno probabilmente l’accesso riservato a chi paga le tasse universitarie e inoltre sono affollate e
situate in zone così centrali che lì non passerete inosservati (specie se ci andate spesso), ma almeno quelle nelle grandi città vanno
considerate in caso di emergenza, perchè sono riscaldate, silenziose e aperte anche di sera e nei weekend, nelle stagioni più calde
pagherei qualche euro volentieri per un pomeriggio in un orto botanico se volessi stare in disparte da qualche parte da sola senza
troppi rischi. Se per qualche giorno o settimana vi troverete nella necessità di utilizzare queste risorse, non sentitevi troppo a disagio
né troppo sfortunati: sono in molti ad averlo dovuto fare e, anche grazie a queste soluzioni provvisorie, hanno poi trovato qualcosa di
molto meno precario. In situazioni simili vi consiglio di curare molto (davvero il più possibile) il vostro abbigliamento, i vostri
capelli, la vostra igiene personale e, se siete donne, il trucco (almeno quello degli occhi) e lo stato sano, pulito e asciutto della vostra
pelle, oltre a vigilare con particolare attenzione sul vostro comportamento, sulla vostra privacy e su tutto ciò che porterete con voi.
SINTESI DEL DOCUMENTO
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La situazione di molti migliorerebbe se non si lasciasse ai genitori la decisione di informare i più giovani sui
comuni ma non sempre ovvi metodi per risparmiare al massimo, di cui qui elenco i principali:
* l'evitare ogni vizio costoso e in particolare fumo, alcolici e droghe (abitudini molto costose di per sé, spesso
causano presto – a cominciare dall'alcool almeno se si è donne e si hanno delle malattie evidenti o latenti –
notevoli problemi di peso e salute comportanti non poche spese e limitazioni);
* la scelta di usare il cellulare solo per brevi comunicazioni scritte di carattere pratico, il vigilare sui servizi attivi
periodicamente e il ricercare offerte dalle compagnie telefoniche;
* l'uso delle chiavette Internet (invece delle riviste e degli abbonamenti a spesa fissa mensile e che necessitano
della linea telefonica fissa, di accogliere in casa un tecnico e di spese di attivazione e disattivazione);
* l'uso di autobus e motorino invece che della macchina (magari scegliendo un motorino elettrico se non lo si usa
ogni giorno e a lungo e se non ci si espone già molto alle radiazioni degli altri apparecchi elettrici, perché la spesa
per i consumi è irrisoria);
* l'organizzare le proprie attività in casa o fuori casa in modo da limitare al massimo il consumo di elettricità e
riscaldamento, pur senza esagerare (il rischio perlomeno di sinusiti e malattie reumatiche è alto anche per le
persone giovani se vivono in ambienti non abbastanza caldi);
* l'intestare a se stessi e non ai proprietari il contratto con l'ENEL (altrimenti la spesa è più alta) e trovare un
contratto d'affitto che prevede che le bollette del riscaldamento siano anticipate dal proprietario al quale poi
vadano pagate a rate insieme all'affitto (in questo modo se, a causa d''imprevisti, si omette il pagamento di una o
più rate, il riscaldamento non verrà tolto);
* l'evitare possibilmente gli appartamenti in affitto ammobiliati che hanno la bombola del gas al posto del fornello
con l'allacciamento e il sostituirla con un fornello elettrico (la bombola comporta gravi rischi di esplosione –
intossicazione, può terminare nei weekend e soprattutto obbliga a ospitare spesso il tecnico perché la ricarica dura
poco);
* l'evitare possibilmente almeno gli appartamenti in affitto con il riscaldamento solo centralizzato e/o le spese
condominiali superiori a 20 €, attici (l’aria condizionata in luglio e agosto è inevitabile, costosa e poco salutare),
case con bagno non finestrato o pavimento molto danneggiato o in linoleum e infine appartamenti molto vicini a
bar e locali (in tutti questi casi le spese proliferano quanto i disagi, anche perché anche la salute viene coinvolta);
* l’evitare gli appartamenti con la caldaia interna se si sta molto in casa, perché il rumore infastidisce e le
radiazioni possono creare malattie da ipersensibilità nelle persone predisposte;
* se la caldaia è interna, il non stipulare un contratto con un singolo manutentore;
* l'abitudine di stare molto in casa sfruttando, fra l'altro, tappi di cera per orecchie efficaci (es. Quies) per i rumori
imprevisti e magari anche sedie a sdraio basse adatte agli interni per esporsi ad aria e luce alla finestra in estate
senza risultare visibili all'esterno;
* la scelta di pagare le tasse d'iscrizione al sindacato per gli inquilini solo in caso di grave necessità e dopo essersi
informati bene online al riguardo e sui problemi tipici tra condimini;
* l'evitare di ascoltare i discorsi dei condòmini e di criticarli a voce o aggredirli in altro modo, oltre che di dar loro
armi chiacchierando senza schermare nomi, fatti e date e il ricercare invece soluzioni diverse e alla lunga meno
dispendiose (uso dei tappi per le orecchie, abitudine a cambiare stanza, riorganizzazione dei propri orari, richieste
moderate attraverso l'amministratore condominiale, eliminazione di campanello e citofono e al limite
trasferimento);
* la decisione di non acquistare il termosifone elettrico (esso non sostituisce quello a gas, perché non può essere
usato in ambienti umidi e freddi; inoltre consuma molta energia elettrica e quindi è costosissimo anche dal punto
di vista dei consumi ed è infine molto pericoloso anche se usato in ambienti riscaldati; credo ciò valga anche per
termoventilatori, termo conduttori, ecc.), evitando anche lo scaldabagno (sono anch'essi costosi per la spesa
iniziale e per i consumi e possono essere molto dannosi o fatali) e tenendo presente che qualsiasi mezzo elettrico
di riscaldamento in realtà andrebbe evitato per l'alta spesa di consumo e per il rischio che comporta (rischio
d'incendio, ma anche di contrarre la malattia cronica da ipersensibilità alle radiazioni, un rischio non basso per chi
vi è predisposto e per chi ha il massaggiatore elettrico o usa molto telefono e PC o vive in piccoli appartamenti
dove il frigorifero sia sempre acceso e/o ci sia la caldaia) e per altri motivi. Per evitare spese inutili sul
riscaldamento tenete presente anche quanto segue: secondo me il camino a infrarossi favorisce lo sviluppo di
malattie reumatiche, aumenta i dolori muscolari e causa sinusiti, dato che non riscalda l'aria, ma solo pelle, oggetti
e pareti; la stufa a gas necessita di una canna fumaria che sbuchi sul tetto, è pericolosa, comporta il fastidio di far
sostituire spesso la bombola e forse non può più essere usata nei condomìni a causa della legislazione recente che
ha posto molte limitazioni; la stufa a pellet inquina molto, necessita di canna fumaria e ha costi di consumo
abbastanza alti, tanto più che il costo del pellet da un po' di tempo è aumentato; il caminetto a bioetanolo
comporta una grande spesa, perché il bioetanolo in Italia è carissimo (pare che per riscaldare una stanza per 3 ore
si spendano 2 €) e necessita di canna fumaria, nonostante ciò che scrive chi lo vende e pubblicizza online, nei
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negozi e nelle riviste (gli studi recenti hanno dimostrato che il bioetanolo è tossico perché in casa la fiamma non
arriva alla temperatura giusta); il riscaldamento a metano è ancora la scelta migliore, eccetto un tipo recente di
riscaldamento mediante una pompa e che comporta grossi lavori nel terreno e non è certo alla portata di tutti; il
pavimento in legno non aiuta affatto a risparmiare sul riscaldamento, al contrario di quanto affermano alcuni
agenti immobiliari (il legno è isolante, ma non abbastanza); l'esistenza di un termostato indipendente di ogni
stanza è cosa rarissima o impossibile da trovare in case in affitto;
* il prevedere la possibilità di dover passare alcune settimane in ostello e in alberghi molto economici e quindi
informarsi per tempo su quelli migliori, da ogni punto di vista, presenti nella propria città e nelle città vicine e sui
vari modi possibili per rendere l'esperienza più confortevole (per esempio informandosi sui fornelli elettrici neri
leggeri a un solo fuoco, su tutti i cibi sani e più ricchi di proteine e vitamine confezionati in piccole dosi e già
sgusciati, lavati ecc. e sugli orari di diverse biblioteche poco centrali, delle aule studio universitarie, dei parchi
botanici e delle stazioni dei treni);
* l’informarsi su documenti o forum appositi online e attraverso conoscenti sui rischi che si corrono convivendo
con estranei e sulla ricaduta economica di essi;
* il ripulire il filtro della lavatrice e lo strizzare gli abiti sul lavandino per ridurne il peso se la centrifuga smette di
funzionare, l'informarsi prima di tutto online sulle soluzioni degli altri problemi domestici (guasti della lavatrice
veri e propri, macchie di muffa sui muri, perdite d'acqua dalle condutture della cucina e del bagno, dal boiler o dai
termosifoni, cattivi odori, rumori e perdite di calore dai termosifoni o l'arresto della caldaia) e solo in seguito
rivolgersi alla ditta condominiale e, in casi estremi, cercare di coinvolgere anche i condòmini, volenti o nolenti,
per spingere i proprietari a risolvere un proprio problema;
* l'evitare in certi casi (per un periodo se necessario) o l'usare di sera dopo le 22 o nei weekend e poco la lavatrice,
lavando a mano intimo, calzini e altro sotto acqua corrente e detersivo ipoallergenico con profumo delicato o
assente (non quindi Winni’s) o poca candeggina classica o per capi colorati e delicati senza accumulare i capi e la
biancheria da lavare (l'importante è usare guanti e mascherina , arieggiare e far sgocciolare nella doccia per una
notte gli abiti prima di metterli sullo stenditoio);
* l'abitudine di fare attenzione agli abiti e di riporli appesi o arrotolati e poggiati in verticale per lavarli e stirarli
poco spesso e il servirsi sia di un ferro da stiro economico (mai lo steamer) sia della lavanderia;
* l'evitare di lavare ad alta temperatura lenzuola, tende e biancheria intima (non basta affatto per eliminare acari,
batteri e funghi e rovina i tessuti), di usare l’ammorbidente, di mettere il detersivo nel cassetto invece che nel
cestello e di fare più di 600 giri di centrifuga;
* l'evitare buste antiacaro e scegliere per i cuscini i nuovi materiali con imbottitura antiacaro, igienica e
anallergica;
* il pulire casa da sé con panni catturapolvere economici (in confezioni risparmio si trovano in grandi
supermercati dove i più economici sono del marchio del supermercato stesso) da usare con il bastone Swiffer e un
solo detersivo ipoallergenico per pavimenti diluito (evitate però quello Winni’s se siete ipersensibili in genere ai
profumi forti);
* l'acquisto nei discount di qualità (es. il Lidl e per il salmone anche Eurospin) della maggior parte dei prodotti
alimentari e di quegli utili oggetti che consentono particolarmente il risparmio (ad esempio le grandi e versatili
bobinette di carta assorbente e confezioni di salviette detergenti umidificate adatte alla pelle sensibile come quelle
Lupilu) e l'evitare scorte del necessario e cibi superflui e poco sani, imponendosi magari una dieta scritta anche
con l’aiuto di un familiare o del partner e cioè facendo la spesa ogni giorno e senza contare solo sulla propria
forza di volontà;
* la scelta di attività fisica e sport che non richiedono attrezzature e palestre come le passeggiate o la corsa;
* l'evitare il più possibile negozi superflui come le erboristerie e l'evitare di regola bar, rosticcerie, gelaterie,
pizzerie ecc.;
* la sana abitudine di riempire la vita coi libri delle biblioteche e con la natura poco lontana anziché con bar,
locali, discoteche, piscine, ecc. (si risparmia moltissimo sia sulle consumazioni e sul costo d'ingresso che
sull'abbigliamento e si evitano i problemi che derivano dal farsi notare troppo da chi vi lavora e da chi frequenta
spesso questi posti, problemi che hanno anche una ricaduta economica);
* la costanza nell'evitare pubblicità sulle riviste, su Internet, in Tv, alla radio, ecc.;
* il rifornirsi di abiti e oggetti per la casa soprattutto online evitando le alte percentuali di (poli)acrilico e tenendo
presente i seguenti negozi e store: Ipercoop o simili, Bricocenter, Euronics o analoghi, Posterlounge e Allposters,
Inbianco, Ikea, Staples, Amazon (soprattutto Amazon Essentials), Caleffi, E-Bay, Unigross (per l’intimo
Cotonella), sanitarie (per l’intimo Sloggi), Bonprix, OVS, Kiabi (possibilmente solo per capi eleganti perché i
tessuti non sono duraturi), Pulllove (eccetto che per i cardigan e i maglioni basic in cotone), Benetton, Sisley,
Zara, Motivi, Dresser (solo per i capi Adidas), H&M (per i blazer eleganti, che a volte si trovano identici da
OVS), Deichmann, Bata, Mango e Mohito, anche se le donne adulte taglia XS alte meno di 1,60 m dovrebbero
visionare anche i pantaloni e le t-shirt più semplici scollate e sobrie venduti online nei negozi per sedicenni e
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quattordicenni (es. Sarabanda e negozi con marchi Handcrafted Retour, Tribe Yond, Retour Denim De Luxe,
Rifle, Miniconf e altri simili 0-16 o 0-14 anni). È prudente evitare di acquistare da Pimkie, Reds e soprattutto
Promod online (quest’ultimo negozio, oltre a esporre modelli adatti a pochi ambienti e tessuti di qualità spesso
scarsa, come i primi due, ha anche il rimborso a pagamento). Limitatevi a comprare ciò che è qui sotto elencato e
fatelo quasi esclusivamente online con Paypal.
* il coprire le eventuali macchie lasciate da candeggina o stucco sulle mura con poster grandi con paesaggi,
paraventi, mobili od oggetti decorativi adesivi appositi, quando imbiancare comporta costi elevati, e il ricorrere ai
pennarelli Uniposca neri in caso di necessità (colorano il metallo e altri materiali)
* il saper evitare alla casa un aspetto squallido semplicemente disponendo bene i mobili, mantenendola ordinata e
pulita e attraverso pochissimi oggetti di ottima o almeno buona qualità scelti tra quelli anche utili, come lampade
da tavolo per il salotto (es. con paralume di vetro decorato in stile liberty o Antica Murrina, con lampadina led a
luce fredda - più salutare), cuscini d'arredo, copripiumone o copriletto, reggilibri e cornici per le foto (segnalo i
negozi non a tutti noti dell'equo-solidale e quelli Thun oltre a E-Bay e in particolare Amazon);
* riporre gli oggetti della stessa categoria/funzione nello stesso posto per evitare doppioni, il conservare solo ciò
che piace davvero e l’evitare i seguenti oggetti superflui: riviste e libri che si trovano anche in biblioteca e che non
si crede di voler rileggere dall'inizio alla fine, libri nuovi che online si trovano usati o libri particolarmente costosi
(si possono eventualmente riassumere se si tratta di saggi o si può trascrivere alcune pagine, se si tratta di
narrativa), calendari specie se grandi, sedie e stoviglie di scorta non indispensabili o per ospiti che non si prevede
di avere (gli ospiti imprevisti non esistono e per chi convive può bastare anche un solo piatto da insalata in
ceramica colorata a testa, da lavare da soli al momento sotto il getto del rubinetto senza sapone e asciugare con
carta assorbente e riutilizzare o riporre subito dopo in orizzontale sul normale ripiano di una credenza), tovaglioli
(basta la carta assorbente), specchi grandi, tavolini da salotto (quelli nani), tende, tovaglie, tappeti, coperte e
parure da letto che richiedono la lavanderia per la stiratura, non restano in ordine o fanno proliferare acari e batteri
(cioè quelle diverse dai piumoni da mezza stagione su cui cucire bottoni a pressione di merceria con cui
agganciare un copripiumone in microfibra), deodoranti per il water, deodoranti spray o con diffusore comune o
elettrico per ambienti, cuscini per sedie da cucina (specie se con seduta rivestita di paglia), cestini per la carta,
attaccapanni, sveglie diverse dal cellulare, soprammobili, lampeberger, fontane zen, asciugamani (alcuni usano le
grandi bobinette di carta assorbente per asciugare corpo e capelli, risparmiando molto sulle lavatrici ed evitando i
cattivi odori rilasciati da qualsiasi tessuto spesso umido), stereo, telefono fisso, TV, lettore DVD (bastano PC con
chiavetta Internet, tablet, cellulare o smartphone), lampadari o lampadine per essi (bastano senz’altro le lampade
da tavolo, meglio se con lampadine LED a luce fredda), portacandele (basta scegliere solo candele decorative
cilindriche e grandi), cornici per i poster (bastano le etichette biadesive; i chiodi inoltre con il tempo segano il
materiale delle cornici comuni), più di un orologio da tavolo/parete, oliere (io tengo l’olio nel lavello, su cui non
mi verrebbe mai in mente di appoggiare piatti e bicchieri), alberi di Natale (ci sono decorazioni meno costose e
ingombranti), piante vere (anche se i fiori richiedono più manualità e pazienza che denaro e l’edera in vaso
richiede pochissime attenzioni, le basse piante finte con foglie piccole o aghi – tali cioè da non accumulare
polvere – sono comunque la scelta più economica) e forse copridivano (meglio far rivestire il cuscino rovinato da
un artigiano oppure utilizzare per la seduta una coperta ad una piazza ripiegata di quel pile che non ha effetto
peluche e acquistare molti cuscini d’arredo gonfi di ottima qualità);
* tenere presenti le regole che la maggioranza segue cercando casa seppur per un periodo limitato e cioè evitare
ciò che segue: isolamento eccessivo dell’edificio; mancanza di una stanza in cui isolarsi (la solitudine è vitale e
poi è indispensabile in caso d’influenza, ecc.); bagno non finestrato; presenza di piazze, pub o simili nelle
immediate vicinanze; riscaldamento centralizzato; attico in assenza di condizionatore; mono o bilocale con caldaia
interna e condizionatore se si sta molto in casa o si è ipersensibili agli apparecchi elettrici;
* acquistare durante l'adolescenza i seguenti mobili di qualità media leggeri e possibilimente pieghevoli o
componibili bianchi come sono in genere quelli Ikea o Staples in acciaio rivestito in polvere, fibra di legno laccata
e simili materiali: scaffali bassi o librerie basse, mobiletti con un’anta bassi rialzati da terra, alcuni contenitori di
plastica trasparente bianca o in cartone plastificato da usare al posto dei cassetti se serve, letto imbottito a una
piazza e mezza economico come lo Slattun Ikea o una brandina pieghevole, tavolo da due persone con due sedie
tutto possibilmente pieghevole, armadio senza ante ma con rastrelliera e tettoia e infine scaffali stretti e alti dotati
di cassetti e un poggiapiedi comodo e discreto, tenendo presenti le poltrone con braccioli meno scomode senza
imbottitura ed economiche (ho visto su una rivista questa soluzione economica, pratica e di bell’effetto per chi
desidera una poltrona comoda quanto leggera e facilmente trasportabile nei traslochi: su una poltrona simile a
quelle di Ikea in rattan e acciacio rivestito in polvere con la seduta ampia era stato steso, in modo da ricoprirla
interamente, un non più utile piumone da letto singolo rosso ripiegato a metà e credo che sia una buona idea se
all’interno della ripiegatura si inseriscono due o tre imbottiture di cuscini d’arredo 40 x 40 cm da pochi euro
disposte in modo da risultare invisibili e rendere il tutto morbido e lo schienale un po’ obbliquo), pur ricordando
che una poltrona imbottita con schienale molto alto, seduta ampia e braccioli larghi può risultare indispensabile al
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  • 1. Corretto il 3 maggio 2024 ORGANIZZARSI BENE IN CASA In situazioni di stress di ogni genere, quando il tempo o l'energia diminuiscono, quando si va a vivere da soli per la prima volta o se si ha bisogno di appartarsi nella casa condivisa con la famiglia d’origine o altri inquilini, può essere utile un documento che raccoglie tutte quelle soluzioni che l’esperienza, alcune ricerche e il buonsenso suggeriscono con il tempo per ridurre al minimo spese, fatica, caos, disagio e dipendenza dagli altri nella vita in casa. Questa pagina elenca queste misure e quindi non propone niente di originale e il suo obiettivo non è né insegnare ad arredare bene la casa né consigliare come gestire ogni problema domestico al meglio, ma solo dare quelle poche informazioni indispensabili per gestire gli aspetti fondamentali della vita in casa in modo indipendente dai genitori: può essere considerato un promemoria su molti argomenti utile in tale frangente (riscaldamento, guasti domestici, uso appropriato e manutenzione di lavatrice, boiler e termosifoni, contratti d’affitto, scelta dell'appartamento adatto, convivenza con condòmini e coinquilini, soluzioni abitative d’emergenza, weekend fuori città, ecc.). Si tratta di un documento particolarmente utile per chi non ha mai potuto e non può contare sull'aiuto dei familiari (indifferenti o incompetenti), ha delle difficoltà comprensibili a rivolgersi ad altri per sapere ciò che sembrano quasi sapere da sempre e non ha tempo nè energie per fare lunghe ricerche online. ** Mi scuso per il grande disordine in cui si è trovato fino ad ora l'ultimo paragrafo, ora molto più chiaro, sintetico e nello stesso tempo completo. - Per via dei possibili guasti, dovrete tenere in casa almeno un mocio con panno morbido in microfibra con secchio apposito (lo trovate nei supermercati), un imbuto grande, quattro stracci assorbenti e almeno due paia di guanti di gomma da piatti. Io trovo che il mocio sia la soluzione ideale per asciugare un pavimento allagato, anche se non necessariamente per fare le pulizie (io spolvero e lavo il pavimento con i panni catturapolvere usa e getta). Bisogna pretendere dall’amministratore di condominio e tenere a portata di mano i numeri del titolare della ditta condominiale responsabile per guasti elettrici, al riscaldamento, del boiler o idraulici (in cucina ci sono parti del lavandino da cambiare periodicamente e che, rotte, causano allagamento). Di solito la ditta è unica per ogni tipologia di problema. Se non disporrete dei numeri di cellulare dei tecnici, vi potrà capitare che l’amministratore si rifiuti di contattare il tecnico per tempo, costringendovi ad attendere al freddo per giorni in pieno inverno (facendovi rischiare la polmonite, senza esagerare) e provocando allagamenti. Se dovesse capitarvi di essere lasciati al freddo perché l’amministratore si rifiuta di contattare subito i tecnici, chiamate quelli di una ditta diversa e fateli venire subito e, contemporaneamente, sentite il sindacato per farvi rimborsare, per denunciare l’amministratore e/o i proprietari responsabili e per ottenere i numeri di telefono della ditta del condominio. Non accettate alibi assurdi per protrarre il ritardo (come la necessità di controllare il termostato prima di verificare il guasto nella caldaia esterna di cui solo l’amministratore o il proprietario ha le chiavi). Provate a farvi dare per tempo dall’amministratore o dal proprietario una copia della chiave degli spazi dove sono situate caldaia e pompa, poiché potrebbe capitare che il tecnico venuto da voi per un’emergenza non riesca a procurarsi la chiave non trovando in ufficio o in casa l’amministratore (l’ideale sarebbe comunque che tale tecnico ne conservasse una copia). Conservate con cura anche il numero di cellulare dell’amministratore, oltre al suo indirizzo di posta elettronica e a quello del suo eventuale ufficio. - In condominio il riscaldamento ideale è autonomo con impianto centralizzato, caldaia esterna (informarsi sulle nuove leggi a riguardo) e bollette intestate ai proprietari (ciò farà sì che loro anticiperanno i soldi e che voi, in caso di necessità, possiate quindi ottenere probabilmente delle dilazioni delle rate e ciò senza rischiare che vi stacchino il riscaldamento). L'ideale per risparmiare è avere il termostato in ogni stanza, ma è una soluzione rara negli appartamenti in affitto. La posizione ideale di un appartamento per risparmiare sul riscaldamento è ovviamente un piano intermedio e la peggiore il piano terra. È meglio comunque non fissarsi troppo sul piano, perché ci sono cose che contano molto di più nella scelta di una casa, come la zona, il tipo di condominio, che non dovrebbe contenere molte unità abitative per essere sopportabile per chi sta molto in casa, e la posizione dell’appartamento nel condominio rispetto agli altri appartamenti e alle scale. È molto difficile prevedere quanto si spenderà di riscaldamento all’anno, perciò è meglio che attendiate la prima bolletta e lo verifichiate con l’esperienza, evitando domande e ricerche (in centro Italia in un piccolo bilocale si può spendere anche meno di 300 euro l’anno, ma in montagna la spesa è a volte alta come dicono). Il tecnico della ditta del vostro condominio comunque potrà forse dirvi qualcosa in proposito. Per la manutenzione annuale di una caldaia interna all’appartamento è meglio rivolgersi a un tecnico ogni 1-2 anni (a seconda del combustibile utilizzato e della potenza della caldaia; è opportuna la revisione annuale per gli impianti a gasolio e/o con potenza superiore a 35 kW) pagando il prezzo intero, senza affidarsi a una sola ditta che non sia garanzia di qualità. In occasione della pulizia della caldaia preparare un secchio ed uno straccio, chiudere a chiave il bagno, pulire bene il lavello della cucina e preparare il libretto della caldaia (che deve essere rilasciato dal proprietario, o rifatto). Controllare da soli lo stato della caldaia è semplice (le istruzioni sono scritte sotto lo sportellino della caldaia stessa; del resto 1
  • 2. difficilmente le caldaie di oggi dànno problemi, e anche un fischio proveniente da essa è un fastidio di solito senza conseguenze). La caldaia dentro casa emette radiazioni e rumore che per alcune persone sono o diventano davvero insopportabili e contribuiscono a volte a creare una dolorosa e deleteria ipersensibilità agli apparecchi elettrici. Prima di accendere il riscaldamento all’inizio della stagione fredda dovete fare manutenzione dei termosifoni, cioè sfiatarli: girate la manopola piccola in alto laterale di ogni termosifone (ha la forma di una rotellina piccola), finché insieme all’aria uscirà acqua pulita e tutta l'aria e a quel punto rigiratela. Per non bagnare il pavimento, ho trovato utile imbuto e secchio. Ci sono manopole particolari che non si aprono girandole e che richiedono il tecnico del riscaldamento condominiale: almeno se dovete sfiatare più di una volta a stagione, chiedete con insistenza ai proprietari che le sostituiscano (eventualmente chiedete consiglio al sindacato per gli inquilini). Lo sfiato dei radiatori è un’operazione da fare solo a riscaldamento staccato e termo ben freddo, quindi prima bisogna regolare il termostato sotto i 10° e attendere 40 minuti. Dovrete fare quest’operazione di pulizia di ogni termosifone anche ogni volta che quel radiatore resti costantemente freddo per un giorno intero senza motivo o quando sentirete provenire da esso un fastidioso rumore simile ad acqua che scorre. Se a termostato alto la casa non si scalda molto, ciò può dipendere dal fatto che la velocità della pompa o la pressione non sono adeguate all’altezza dell’appartamento se il piano dove esso si trova è dal terzo in su: contattate il tecnico, perché controlli ed eventualmente lo regoli. Se dai termosifoni proviene a volte un rumore simile a un fischio o a un ronzio, ciò dipende dallo stato delle tubature, che di certo non verranno rifatte per motivi simili. Se il rumore d’acqua si presenterà la settimana successiva o l'indomani dallo sfiato, dovrete contattare il tecnico perché può esserci una perdita. Se vi dicono che non si capisce quale sia il problema, insistete: so per esperienza che si può risolvere senza avere il tecnico in casa. Mi hanno detto che esistono apparecchi che sfiatano i termosifoni in modo automatico: se la caldaia è a norma, essi possono essere una soluzione e forse eliminano il problema, ma se la caldaia non è a norma, essa salterà se verranno applicati ai radiatori. Se sfiatate a mano e lo fate spesso vale lo stesso, ma dovete rischiare: se la caldaia salterà e il freddo sarà in tutti gli appartamenti del condominio spesso, i proprietari del vostro locale forse metteranno a norma la caldaia che non lo sia. In ogni caso, non fatevi convincere a chiudere le valvole dello sfiato con la pinza e molta forza perché non sentirete il rumore solo per una settimana scarsa e dipenderete dal tecnico per lo sfiato (il tecnico può non venire quando vi serve e comunque averlo in casa spesso è fastidioso). Il termosifone può perdere acqua anche dalla manopola grande dall'altro lato di quella per lo sfiato e in alto, ma non sempre il flusso d'acqua è tale da comportare un allagamento in breve tempo di buona parte dell'appartamento: svitate la manopola grande nera e avvitate meglio la valvola sottostante con una pinza prima di rimettere la manopola al suo posto; se ci sono ancora perdite contattate il tecnico condominiale e intanto raccogliete l'acqua con dei sottovasi di plastica bassi rettangolari da mettere sul pavimento sotto tutta la base del termosifone oltre che sotto la manopola. Il primo giorno, fate girare tutta la manopola del termostato prima di regolarlo. Dato che a volte la caldaia in estate si guasta, è meglio accendere il riscaldamento per prova prima che faccia molto freddo, per non trovarsi ad attendere il tecnico al gelo nel weekend e oltre. Il clic del termostato vi dice, a termo spento, quando si accende il riscaldamento che state avviando (regolando il termostato oltre i 15°) o aumentando. Una volta che il riscaldamento è in funzione, il clic del termostato scatta a temperature diverse a seconda della temperatura dell’ambiente interno. I termosifoni diventeranno freddi in modo automatico quando la fissata temperatura della casa sarà raggiunta e si scalderanno appena essa scenderà sotto il livello indicato dal termostato, perciò non dovete mai mettere il termostato sotto i 15 gradi. Non dovete quindi spegnere il riscaldamento quando uscite anche perché, se farete raffreddare la casa, pagherete di più (servirà infatti più energia per riscaldarla una volta che sarà diventata gelida). È meglio che lasciate il termostato a una temperatura costante, fissa, da regolare all’inizio della stagione (ad esempio 17 gradi o, se vivete in bilocali, 15 o 16) e mantenere tale fino a primavera o eventualmente alzare un giorno di dicembre per non toccare poi più il termostato fino alla fine dell’inverno. Se però uscite tutto il giorno quasi tutti i giorni potete abbassare un po’ il termostato la mattina e alzarlo la sera, pur aspettando preferibilmente per farlo che il riscaldamento parta da sé. Non alzate il termostato oltre i 18 gradi per evitare bollette ingenti. Il limite legale della temperatura consentita è 20: se alzate oltre i 20 gradi e l’impianto si guasta e si scopre che avevate la temperatura oltre quel limite, potete incorrere in sanzioni legali. Solo il tecnico può alzare sopra i 20 e solo finchè esegue controlli e riparazioni. Ogni stanza deve essere riscaldata giorno e notte per evitare la formazione di muffa. - Non acquistate mai il termosifone elettrico: esso non sostituisce quello a gas, perché non può essere usato in ambienti umidi e freddi; inoltre consuma molta energia elettrica e quindi è costosissimo anche dal punto di vista dei consumi ed è infine molto pericoloso anche se usato in ambienti riscaldati. Eviterei termoventilatori, termoconduttori, ecc. Evitate lo scaldabagno (sono anch'essi costosi per la spesa iniziale e per i consumi e possono essere molto dannosi o fatali). Qualsiasi mezzo elettrico di riscaldamento in realtà andrebbe evitato per l'alta spesa di consumo e per il rischio che comporta (rischio d'incendio, ma anche di contrarre la malattia cronica da ipersensbilità alle radiazioni, un rischio non basso per chi vi è predisposto e per chi ha il massaggiatore elettrico o usa molto telefono e PC o vive in piccoli appartamenti dove il frigorifero sia sempre acceso e/o ci sia la caldaia). Secondo me il camino a infrarossi favorisce lo sviluppo di malattie reumatiche, aumenta i dolori muscolari e causa sinusiti, dato che non riscalda l'aria, ma solo pelle, oggetti e pareti. La stufa a gas necessita di una canna fumaria che sbuchi sul tetto, è 2
  • 3. pericolosa, comporta il fastidio di far sostituire spesso la bombola e forse non può più essere usata nei condomìni a causa della legislazione recente che ha posto molte limitazioni. La stufa a pellet inquina molto, necessita di canna fumaria e ha costi di consumo abbastanza alti, tanto più che il costo del pellet da un po' di tempo è aumentato. Il caminetto a bioetanolo comporta una grande spesa, perché il bioetanolo in Italia è carissimo (pare che per riscaldare una stanza per 3 ore si spendano 2 €) e necessita di canna fumaria, nonostante ciò che scrive chi lo vende e pubblicizza online, nei negozi e nelle riviste (gli studi recenti hanno dimostrato che il bioetanolo è tossico perché in casa la fiamma non arriva alla temperatura giusta). Il riscaldamento a metano è ancora la scelta migliore, eccetto un tipo recente di riscaldamento mediante una pompa e che comporta grossi lavori nel terreno e non è certo alla portata di tutti. Il pavimento in legno non aiuta affatto a risparmiare sul riscaldamento, al contrario di quanto affermano alcuni agenti immobiliari (il legno è isolante, ma non abbastanza). L'esistenza di un termostato indipendente di ogni stanza è cosa rarissima o impossibile da trovare in case in affitto. Non è quindi possibile alla maggioranza oggi risparmiare sulle bollette nè scegliendo un tipo di pavimento anzichè un altro nè attraverso un sisteme alternativo di riscaldamento nè riscaldando di più la stanza occupata lasciando tutte le altre a riscaldamento basso. Chi vuole risparmiare non può che cercare un appartamento eccezionalmente piccolo con affitto medio o un comune bilocale o trilocale con affitto reso particolarmente basso da qualche inconveniente (ad esempio la zona o l'essere parzialmente o per nulla ammobiliato), meglio se a un piano intermedio o almeno a piano terra. - Il condizionatore portatile è elettrico, ma credo che, una volta spento, la stanza si mantenga fresca per qualche ora, perciò forse non è molto fastidioso o dannoso (finché è in funzione, potete restare chiusi in un'altra stanza). Il costo iniziale può essere anche di 300 € (un costo molto più alto di qualsiasi mezzo portatile di riscaldamento). Il costo di consumo non è basso, ma non è nemmeno alto, perciò chi vive in un attico e non può trasferirsi a breve né andare in vacanza a lungo ogni estate, dovrebbe forse comprarlo specialmente se deve passare molto tempo in casa: il calore eccessivo può fare danni anche seri a ogni età, soprattutto alle donne. Economico, da pulire spesso e non molto efficace rispetto a un Pinguino è il recente raffrescatore evaporizzativo. - Se avete il boiler dovete considerare alcune cose: spenderete meno a tenerlo sempre acceso (servirà infatti più energia per riscaldare l’acqua una volta che sarà diventata fredda) e a temperatura costante (io lo tengo quasi sempre al minimo e anzi lo alzo, e di poco, solo se voglio fare la doccia più a lungo del solito). La temperatura deve poter essere regolata e l’acqua deve essere sempre calda. Se la temperatura sale da sé fino a diventare bollente, al punto da costringervi cioè a tenere il boiler spento per accenderlo a ogni uso (con anticipo), significa che il boiler è rotto: chiamate il tecnico condominiale per tempo non solo perché accendere e spegnere il boiler è scomodissimo, ma perché esso rischia di esplodere, soprattutto se dimenticate di spegnerlo. Bisognerebbe che il boiler non fosse sopra la lavatrice (le gocce o le perdite d’acqua la rovinano e per tal danno non vale la garanzia, ma se vi manca lo spazio per fare altrimenti, lasciate la lavatrice dov'è e controllatela ogni tanto); dovete tenere l’acqua non caldissima e pronto un secchio e della carta assorbente per asciugare eventuali perdite. Quando un boiler gocciola molto dovete girare in senso orario le piccole manopole che sporgono sul muro sotto il boiler e chiamare un tecnico che lo aggiusti subito o svuoti e sostituisca prima che si apra rovesciando litri d’acqua calda (e magari ustionante se la causa della perdita è il guasto del regolatore automatico di temperatura e quindi la sua esplosione). - Il frigorifero portatile è economico, utile e leggero. Può essere usato anche per tener caldo il cibo, ma eviterei di farlo. Fa molto rumore ed emette radiazioni, perciò dovete tenerlo in stanze chiuse e lontane (se vivete in un bilocale, mettetelo in bagno). Non appoggiatevi mai nulla sopra, nemmeno un foglio di carta, o si surriscalderà e funzionerà male o nel modo contrario a quello voluto. Il congelatore è necessario solo se serve spesso la borsa del ghiaccio. - Una lavatrice di modello recente che abbia programmi di 30° e 20 minuti di lavaggio è forse indispensabile, o almeno lo è un'asciugatrice (far lavare le lenzuola in lavanderia non è l'ideale). Prendete l’abitudine di usare pochissimo ammorbidente e detersivo in lavatrice (dosi alte rovinano la lavatrice, la impegnano troppo e causano allergie), e, per disinfettare usate Napisan in polvere (e non in dadi) o, meglio, Ace gentile (che sostituisce, ovviamente anche il detersivo e i panni salvacolore, ma di cui è meglio non abusare per evitare allergie). Evitate smacchiatori (sono inutili e a volte macchiano: piuttosto pretrattate con bicarbonato e Ace Gentile senza sfregare troppo o rivolgetevi a una lavanderia). Non usate mai l’ammorbidente con il coral, il raso di seta e l’intimo delicato e guardate l’etichetta dei capi prima di usarlo con gli altri tessuti. Fate lavaggi al massimo di 50 minuti a 60° e ignorate chi dice che per eliminare gli acari o per la biancheria intima, specie se si hanno infezioni, servono i 90° (in realtà questa temperatura non basta per eliminare del tutto acari, virus, batteri, funghi e parassiti, ma distrugge in pochissimi lavaggi i tessuti e impegna la lavatrice per più di un’ora, infastidendo col rumore e consumando tantissima energia elettrica). È meglio lavare a mano tutta la biancheria intima e anche tutto il resto dell’abbigliamento e dei tessuti sul momento, senza accumularli, e usare la lavatrice solo per asciugamani, plaid e parure da letto in microfibra: per lavare a mano io metto una cosa alla volta sotto acqua corrente calda o tiepida e strofino con i guanti di gomma e poco detersivo per bucato a mano meglio se ipoallergenico ma soprattutto poco profumato (non quindi Winni's) e ancora meno Ace gentile, poi sciacquo bene, strizzo, distendo il capo sul tavolo o sul letto coperto da un asciugamano bianco pulito e asciutto per togliere le pieghe e asciugo tutto disteso bene sullo stenditoio (dove appendo anche i guanti) o appeso alle grucce. Se i tessuti non sono abbastanza leggeri da essere strizzati abbastanza e senza danno, li metto in lavatrice e faccio fare qualche giro di centrifuga oppure, se la centrifuga non parte, li metto a sgocciolare appesi a grucce dentro la gabbia della doccia per uno o due giorni, strizzando leggermente la mattina e la sera. Mi è capitato di non poter usare la lavatrice per un certo periodo e ho risolto facendo così e usando grandi bobinette di carta assorbente al posto degli asciugamani per asciugare sia il corpo che i capelli, in modo da evitare stress eccessivo e cattivi odori (si sa che gli asciugamani trattengono i cattivi odori molto facilmente, come ogni tessuto quando si ritrova a essere inumidito e usato con troppa frequenza). Se si lava al momento, evitando le scatole riponibiancheria, si evita la proliferazione dei batteri e dei cattivi odori e se si lava a mano si danneggia meno ogni tessuto, il che è importante per ogni capo, ma soprattutto per l'intimo e si consuma meno acqua ed energia. Ricordo comunque che gli slip colorati e in materiali non naturali e anche qualsiasi tipo di salvaslip non sono adatti a chi ha infezioni o anche solo una pelle delicata o malattie che predispongono a sviluppare allergie o vaginiti. Gli slip bianchi possono essere meglio lavati con ace classica (ideale per macchie di sangue). Forse può essere adatto anche il detersivo Ceramol (di farmacia). 3
  • 4. Inoltre, io trovo che, quando si sta in casa, si stia molto meglio senza slip, almeno se si indossano abiti o gonne lunghe di giorno, sottovesti sia di giorno che di notte (per le donne con infezioni come la candida o con la tendenza a contrarre infezioni simili, probabilmente , forse il comportamento più salutare possibile è proprio non usare l'intimo e lavarsi spesso e solo con il getto di acqua fredda della doccia mantenendo la pelle poi sempre asciutta). Facendo la lavatrice nel weekend oppure la sera dopo le 20 si risparmia corrente elettrica. Quando si affitta un appartamento si trova la lavatrice bloccata per sicurezza: per sapere come azionarla, informatevi online o presso l’amministratore del condominio. Non azionate insieme la lavatrice e la piastra elettrica o il forno, per evitare che salti la corrente (fatevi mostrare dall'amministratore dove sono i contatori per ridare la corrente in questi casi). Pulite il filtro (quando la centrifuga comincia a funzionare male oppure ogni 3 mesi aprite lo sportellino in basso vicino al pavimento, svitate e sciacquate), il tubo di scarico e la vaschetta dell’ammorbidente e del detersivo della lavatrice (io credo che comunque si possa mettere ammorbidente e ace direttamente nel cestello e che l'ammorbidente non sia davvero necessario) e controllate bene che le tasche degli abiti da lavare siano vuote prima di introdurli nel cesto: se la centrifuga smette di funzionare può essere per un carico troppo pesante o per il filtro sporco. Se i panni restano fradici senza motivo, rassegnatevi a contattare un tecnico e chiedete all'amministratore, nei forum online o al sindacato, se ai proprietari spetti tutta la spesa. Lavate pochi abiti alla volta, evitando possibilmente di riempire il cestello (l’ideale è che non teniate affatto un cesto per gli abiti sporchi, ma che mettiate direttamente in lavatrice quelli che necessitano del lavaggio). - Chi ha la sfortuna di trovare nel suo appartamento appena affittato la bombola a gas, si risparmia molti disagi se compra subito su www. E-Bay.it o, meglio, in appositi negozi online (dove si può a volte risparmiare molto e a cui rimandano alcuni dei venditori iscritti su Ebay) o di persona da Euronics e in alcuni ipermercati (se non potete attendere; è possibile peraltro trovare sconti), una piastra elettrica, che è economica (se a un solo fornello, anche solo 20 € con spedizione gratuita, consgna rapida e almeno 1 anno di funzionamento o poco meno), sicura e per nulla impegnativa (quelle nere sono certamente da preferire dal punto di vista estetico, perché, se tutte le piastre si usurano in fretta se usate in casa, la vernice di queste resiste di più e il nero rende meno appariscenti le screpolature; ne ho trovate di nere a 20 euro anche da Euronics). Considerate che una bombola a gas significa fare entrare in casa estranei almeno una volta ogni 3 mesi, pagando ogni volta 30 €, rischiando di trovarsi senza gas nei giorni festivi, quando è impossibile contattare il tecnico, oltre che di essere esposti a pericolosissime fughe di gas (perdite che si avvertono quando è troppo tardi, dato che salgono a partire dal basso). Per scegliere un supporto per posizionare la piastra in modo sicuro, potete informarvi online o presso i negozi che vendono piastre od oggetti da campeggio (magari per telefono o, se possibile, via mail). La piastra elettrica è forse una soluzione anche se pensate che per voi cucinare e mangiare in camera da letto sarebbe il male minore, perché condividete casa con familiari, conoscenti o estranei con cui non siete in buoni rapporti oppure perché volete evitare la mensa comune degli studenti universitari o del collegio e non avete alternative: molti usano il bollitore in ufficio e cuocere su un fornello elettrico in stanza per 10 o 15 minuti cibi poco odorosi o resi tali dal limone, dalle spezie e dalla bollitura non è molto diverso dal preparare tè e tisane (si può raccogliere il cibo dall’acqua con lo strumento apposito o scolarlo con il colapasta in un contenitore con tappo o in un’altra pentola cui si metterà il coperchio, per svuotarla subito o in seguito); yogurt, verdura, carne e pesce possono stare fuori sul davanzale in inverno e, nelle altre stagioni, essere consumati appena giunti a casa; le proteine e i minerali contenuti nella frutta secca, nei legumi, nel latte, nelle uova e nei semi di girasole diminuiscono molto la necessità di mangiare carne e pesce; si può star bene anche cucinando una sola volta al giorno, evitando i cibi crudi di odore molto forte e abituandosi ad acquistare cibi già sgusciati, lvati, ecc. e monodose. Per chi vive in collegio o in bilocali o con estranei o comunque vuole appartarsi nella casa dei genitori, è un enorme aiuto ricavare in camera da letto una piccola zona giorno, separata eventualmente da un paravento di legno e carta di riso (utile soprattutto se la stanza è piccola; ideale bianco del negozio online Stapples). Tale zona giorno della camera da letto andrebbe arredata con una libreria bassa dove appoggiare una ulteriore lampada, un divanetto o una comoda poltrona (al limite in rattan o vimini con braccioli larghi, schienale alto inclinato o almeno sedile molto ampio), un pouf in finta pelle o altro poggapiedi, cuscini d'arredo e poster adatti a un luogo dove risiedere di giorno e non necessariamente intonati a ciò che si trova nella zona notte. Ho visto su una rivista questa soluzione economica, pratica e di bell’effetto per chi desidera una poltrona comoda quanto leggera e facilmente trasportabile nei traslochi: su una poltrona simile a quelle di Ikea in rattan e acciacio rivestito in polvere con la seduta ampia era stato steso, in modo da ricoprirla interamente, un non più utile piumone da letto singolo rosso ripiegato a metà e credo che sia una buona idea se all’interno della ripiegatura si inseriscono due o tre imbottiture di cuscini d’arredo 40 x 40 cm da pochi euro disposte in modo da risultare invisibili e rendere il tutto morbido e lo schienale un po’ obbliquo. Nella zona giorno della stanza da letto potreste ricavare lo spazio anche per un piccolo tavolino tondo in rattan o vimini con una o due sedie abbinate e un mobiletto adatto per cucinare e riporre poche stoviglie essenziali: ciò consente di limitare lo stress di usare il salotto comune e, nei bilocali, di sostare vicino all’ingresso disturbati dal continuo viavai per le scale condominiali o lungo il corridoio esterno. Una cassettiera è inutile (l'armadio può bastare se ordinato) e ruba spazio, perciò non acquistatene o rimuovetela se c'è. Posizionate l'armadio molto vicino al letto e, se potete, sceglietelo di dimensioni appena sufficienti. È utile a questo proposito anche procurarsi una chiave (in un qualsiasi negozio di ferramenta), fermaporta (quelli più economici sono semplici cunei di plastica da 1 € in vendita in ferramenta) e/o una striscia di gomma da tappezziere da infilare sotto la porta chiusa ed eventualmente anche sopra (così si limita l’eccesso di rumori, odori e cambiamenti di luce). Avere una confezione di tappi per le orecchie di cera (sono validi quelli Quies) in casa è fondamentale. - Può essere sufficiente pulire casa due volte alla settimana. É valido il consiglio di Kondo di tenere tutto il materiale per le pulizie ordinato e raccolto nello stesso spazio e al chiuso, ad esempio in una credenza (in bagno o in cucina se non ne trovate altrove) e di evitare di fare scorte. Io però tengo tutto sopra il mobiletto del bagno, perché così per me è più facile pulire ogni giorno lo specchio del bagno e il WC. Evitate di tenere in casa materiale per la pulizia delle superfici, degli abiti e delle scarpe diverso da: Ace Gentile in confezione piccola (ha un odore meno forte e cattivo ed è più maneggievole), da diluire al momento con acqua (contrasta virus e batteri, 4
  • 5. igienizzando ed eliminando anche la muffa e spesso le macchie di altro genere sui muri; credo però che per il pavimento e i mobili pregiati in legno sia meglio informarsi bene prima di utilizzare la candeggina al posto dei prodotti appositi per il legno), detersivo per pavimenti meglio se ipoallergenico o naturale ma con profumazione gradevole e leggera (quindi non Winni's) da diluire molto; guanti normali di gomma (economici al Lidl, consiglio quelli comuni gialli, perché quelli “sensibili” sono fastidiosi e costano di più; i guanti trasparenti in lattice sporcano i vestiti e non sono impermeabili, perciò scegliete al limite quelli in pratica PVC, che però pure non sono impermeabili); bastone Swiffer e panni cattura polvere rettangolari da usare per spolverare e lavare sia il pavimento che i mobili (efficaci ed economici i panni Despar), perchè la scopa non pulisce assolutamente e il suo ricambio non è economico, mentre l’aspirapolvere è una delle spese più inutili e più irritanti per i nervi e infine gli stracci e il mocio sono scomodi, costosi e poco igienici, tanto che è meglio tenerli solo per emergenze allagamento a causa di guasti dell’impianto idraulico o dei termosifoni; un secchio con mocio e guanti in gomma di riserva (per emergenze allagamento e per la manutenzione della eventuale caldaia interna all’appartamento); eventuali panni appositi per la pulizia dei vetri (es. Aquapur) (per il vetro dello specchio del bagno io uso però la carta assorbente in confezione risparmio); bicarbonato e succo di limone (combinazione ideale per piatti, pentole, mattonelle, incrostazioni di frigo, fornelli, lavandini e le piccole incrostazioni sul pavimento per cui non bastasse il detergente usuale o il Vetril); bobinette in confezioni risparmio o comuni di carta da cucina assorbente (di utilizzo più comodo e più igienico degli stracci e dell’asciugapiatti, si può utilizzare anche per pulire le pentole al posto delle spugne, se evitate di condire i cibi nelle pentole e se, prima di pulire la pentola incrostata, la lasciate per una o due ore riempita d’acqua e bicarbonato ancora calda); spugne grosse con un lato ruvido e uno morbido o pagliette del Lidl o del Prix (entrambe da utilizzare occasionalmente come “usa e getta” per le pentole più difficili da pulire e altre superfici); prodotti anticalcare spray; gel disgorgante; filo di ferro con seghetto apposito; un cacciavite; un taglierino; un rotolo di scotch da pacchi; una pinza; una vite elettrica; olio apposito spray per eliminare attriti e cigolio delle porte di casa e delle ante dei mobili; una spazzola adesiva per togliere i pelucchi dai cappotti e da copriletto e lenzuola; in casa usate sneakers e anche infradito e/o ciabattine con suola lavabile (es. gomma dura); acetone o alcol (per rimuovere ad esempio colla, residui di scotch, vernice fresca o macchie di lucido per scarpe); detersivo per lana e delicati o per bucato a mano ipoallergenico da usare con un po' di Ace gentile o di Napisan in polvere e/o bicarbonato e un panno salva colore; carta vetrata (per rimuovere macchie dal muro o da oggetti in legno grezzo per esempio); tradizionale lucido nero senza silicone non spray e prodotto per il camoscio per pulire le scarpe. Trovo i WC-net da appendere all’interno del WC poco efficaci e poco duraturi e credo sia meglio evitarli e invece pulire spesso il WC con candeggina (scopino e WC Net liquido sono inutili e il primo non è nemmeno igienico se non lo usate solo in caso di intasamento per cestinarlo subito dopo) e arieggiare molto il bagno. - Non usate tappetini per la doccia, perché vi si forma muffa e sono difficili da pulire, per cui non sono per nulla igienici. - Se si intasa il WC, l'acqua non ricomincerà a scorrere se non rimuovete ciò che fa ostruzione, perciò prendete il cestino della spazzatura e uno scopino e in cinque minuti avrete risolto il problema. C'è chi consiglia di versare acqua bollente o di schiacciare ripetutamente l'acqua, ma sono tutte assurdità. Gettate via lo scopino dopo l'uso e acquistatene subito un altro (io lo tengo in una credenza assieme al panno del mocio, agli stracci e ad altre cose che non uso quasi mai e considero usa e getta). - Se il piatto della doccia o le superfici di lavandino e WC ingialliscono, spruzzate un prodotto anticalcare e lasciate agire 5 o 10 minuti. - Tenete sempre in casa degli insetticidi per cimici, scarafaggi e ragni e delle pastiglie Vape con la macchina apposita, per le zanzare. Controllate periodicamente la quantità rimasta e la scadenza e conservateli in unico posto, in ordine e asciutti (io li conservo nella credenza dove tengo il materiale per le pulizie di casa e delle scarpe). Ricordate che non esistono prodotti efficaci contro le mosche. Tappare i buchi degli scarichi di lavandino, doccia e lavello è una prevenzione contro gli scarafaggi, come tenere puliti e soprattutto asciutti pavimento e ripiani. Una zanzariera rigida su una porta a vetri, o su una finestra che dia poco fastidio lasciare aperta, consente di evitare o limitare l’uso del Vape contro le zanzare in estate e di lasciare il proprio gatto o cane a prendere il sole senza temerne la fuga. Ricordate che non si può usare il Vape in stanze chiuse. - Rimediate ai buchi o alle screpolature evidenti sul muro con lo stucco, stendendolo entro i contorni di un quadrato o di un rettangolo e senza usare carta vetrata per livellarlo (piuttosto, è meglio usare il bordo di un cartoncino, per non lasciare graffi). Se rimane l'alone o la parete non è bianca, coprite con quadri, specchi, poster o adesivi murali con paesaggi o con quegli oggetti decorativi con un quadrato adesivo sul retro in vendita in alcune cartolerie e negozi online come le farfalle colorate, che sono spesso usate anche sui vetri. Ricordate che all'esterno lo stucco può essere usato solo in estate. - Chi, come me, non ha l'auto e ha poco denaro e odia i copridivano (si stropicciamo tantissimo ad ogni singolo utilizzo e in genere sono di cattiva qualità o difficili da posizionare) non può rivolgersi ad un artigiano, ma può ottenere un miglioramento stendendo sulla seduta una coperta ad una piazza ripiegata in quel pile che non ha effetto peluche e che si rivina poco nel tempo e utilizzare molti cuscini d'arredo scelti gonfi e di ottima qualità; - Eliminate i cigolii causati dall’attrito delle porte di casa e delle ante di armadi e credenze con l’olio apposito, acquistabile in ferramenta e da utilizzare preferibilmente spruzzandolo direttamente sulle serrature o sui cardini o, se la porta è scorrevole, sul fondo e ai lati. Se la porta d'ingresso non si chiude più dovete chiedere all'amministratore che vi mandi il tecnico, il quale la olierà o sostituirà. Se la porta è vecchia e la serratura sostituita è usurata, la spesa spetta ai proprietari. - Quasi ogni condominio ha una scala ad uso di tutti i condòmini. Se non è così, considerate per prime quelle a 3-4 pioli in legno o plastica, in vendita al Brico oppure online (iniziate ogni ricerca online di un oggetto da acquistare da www. E-Bay.it ) a un prezzo abbordabile. Su www.amazon.it i prezzi sono spesso molto bassi, ma serve la carta di credito. (Chiedete a un amico o parente che ce l'ha di acquistare per voi se non l'avete). - Per le emergenze blackout tenete in casa in un'unica scatola una pila carica con batterie di ricambio e candele grosse in cera naturale 100 %. La pila è necessaria comunque per quando salta la corrente a causa dell’uso di troppi apparecchi elettrici oppure per il mal tempo. 5
  • 6. - La soluzione per i rifiuti meno stressante, oltre che più igienica, è gettare plastica, vetro e lattine usati ogni due giorni dopo averli riposti sciacquati in un bidoncino in terrazza, dove dovrete tenere anche quello del secco (chi non ha la terrazza può metterli in bagno arieggiando spesso e gettando il contenuto nei bidono comunali ogni due o tre giorni); riponete il cartone in un bidoncino in cucina a pedale. Il secco (stoffe, scarpe vecchie, panni usati per pulire) va poi nel bidone fornito dal Comune e nel luogo apposito per il ritiro. Ricordo che il materiale elettrico va cestinato a parte, come quello tossico, ma è comodo tenere in casa un bidone apposito per evitare di uscire ogni volta che se ne accumula un po' (informatevi in Comune per sapere dove cestinare il materiale elettrico e per farvi dare la tessera necessaria, che è a pagamento). Mettete l’umido alimentare in un bidoncino in terrazza, sul davanzale della cucina (fate posizionare un’asta sul davanzale o fissate il bidone al ripiano se non avete gli scuri) o al limite in bagno se potete svuotarlo ogni sera o a giorni altrni e arieggiare il bagno di continuo (una borsetta biodegradabile può sostituire il bidone se alle finestre avete gli scuri, specie se avete la cucina sopra il piano terra). Lumido va poi nel bidone per l’umido condominiale o esterno e predisposto a essere ritirato dal dipendente comunale una volta alla settimana. Evitate di tenere la spazzatura odorosa all'interno della cucina, come molti fanno solo per abitudini condizionate. Tenete l'umido del bagno in un bidoncino di grandezza media (non quelli piccoli) a pedale in bagno: una volta riempita la borsa per tre quarti, la metterete nel cestino dell'umido predisposto dal Comune. - Evitando di usare la terrazza o usarla solo per i bidoni dell’immondizia, si risparmia energia, denaro e fastidi da parte dei vicini (prima o poi càpitano), purchè prima la si liberi di oggetti inutili e la si pulisca. Asciugate la biancheria sullo stenditoio dentro casa, alla finestra o vicino al termosifone acceso (del resto, fuori, insetti e polvere vi si posano di certo). Una camicia appesa vicino al termosifone caldo si asciuga in una notte. Avvicinate lo stenditoio alle finestre aperte nelle stagioni in cui il termosifone rimane spento. Il colore più conveniente per lo stenditoio è il bianco, tinta unita o con sostegno argento, perché un colore neutro è adatto a ogni arredamento. Lo vendono negli ipermercati e su www. E-Bay.it . - È fondamentale avere un mobiletto da bagno (meglio se in legno bianco e alto) per raccogliervi carta igienica, creme, spazzolini, spazzole, trucchi, forbici e limette per le unghie, mollette e bandane in casa (pratiche come nient'altro – le trovate al mercato e online), materiale per la depilazione e asciugamani (quelli in microfibra si asciugano in fretta e non si sfilacciano, al contrario di quelli in cotone, ma assorbono più velocemente gli odori e si trovano quasi solo online): è molto più facile così tenere pulito e in ordine. Aiuta a mantenere ordine e pulizia in bagno anche evitare di arredarlo (al massimo decoratelo con una grossa e profumata candela e non comprate altro, nemmeno il portasapone liquido). Non utilizzate il sapone solido, perché così potete evitare di acquistare e pulire ogni giorno l’indispensabile portasapone (del resto è meno igienico di quello liquido). Acquistate un asciugacapelli pieghevole, così potrete riporlo in un cassetto in bagno o in camera da letto. - Su www.staples.it vendono forse ancora le migliori librerie in legno tra quelle economiche. In uno spazio molto piccolo è da preferire tenere una o più librerie di legno bianco alte o basse (su quelle basse è possibile appoggiare lampade e altri oggetti, perciò queste sono da preferire se si ha bisogno di risparmiare su comodini e tavolini). Chi non trova nessuno che voglia venire in casa a montare la libreria, può acquistare dei cubi di circa 45x45x45 cm di legno (bianco è l'ideale secondo me) da accostare e sovrapporre: di solito i cubi sono molto meno convenienti dal punto di vista economico e sono venduti non montati, ma almeno si possono montare più facilmente o far montare in casa d’altri, in poco tempo e sono facilmente trasportabili una volta pronti, oltre ad essere acquistabili in momenti diversi e posizionabili sia sul pavimento che su un’ampia scrivania. È chiaro che una libreria composta di cubi sarà da preferire se sapete di dover poter traslocare senza contare su aiuti da parte di familiari e conoscenti (non sempre c’è una libreria negli appartamenti in affitto). Chi ha pochi libri e non ha bisogno di dar loro risalto può anche seguire il suggerimento di Kondo e metterli nell’armadio. Tenete comunque tutti i libri in un unico posto e dopo l’uso riponeteli sempre. - Per montare mobili, tapis roulant magnetici, ecc. pagate (ovviamente in modo informale) dei conoscenti dotati di una certa manualità oppure chi lavora nella più vicina ferramenta, se disponibile. - Tenete presenti la categoria "Usato" di Ebay, Secondamano.it, il gruppo "Te lo regalo se vieni a prenderlo" di Facebook. - Evitate coperte e parure da letto che richiedono la lavanderia per la stiratura o non restano in ordine (cioè quelle diverse da lenzuola in microfibra e coperte di pile morbido/coral o, per evitare il proliferare di acari e batteri, quei piumoni leggeri con bottoni a pressione con cui agganciare il rivestimento in microfibra). - Se non avete motivi particolari per dare sincera e profonda considerazione alle festività, considerate che molti le ignorano felicemente o ne rifiutano gli apparati esteriori tradizionali, trattenendone il valore simbolico per celebrarlo solo interiormente o in modo del tutto personale ed economico, evitando così cibi grassi e dannosi, stress e spesso molte spese. - Se nell’appartamento affittato manca la scarpiera e non se ne trovano di economiche, riponete le scarpe con le loro scatole originali in qualche credenza o comprate un mobiletto da bagno. Dopo l’uso esponete all’aria le scarpe, lasciatevele la notte o possibilmente qualche ora e poi riponetele sempre nelle loro scatole. Tenete le scatole di tutte le vostre scarpe in un unico posto, comprese quelle per la casa e quelle per la notte (evitate di tenere durante il giorno le scarpe per la notte in camera da letto e anche di tenere in bagno quelle eventuali che usate solo dopo la doccia). Comprate solo le scarpe indispensabili. - Evitate i tapis-roulant: quello non elettrico è faticosissimo e inadatto a chi ha problemi di salute (il piano è "in salita", con un angolo che la rende difficile fin dai primi passi); con quello elettrico si fa troppo rumore in condominio, ci si espone a radiazioni e si fanno lievitare le bollette; entrambi sono costosi e difficili da montare. - Per arredare dovete poter avere dei riferimenti. La prima pagina delle riviste si può vedere in anticipo online e in alcuni supermercati ci sono banchi pieni di riviste. Tra quelle di arredamento (è molto utile per tutti prenderne alcuni numeri per capire i propri gusti e arredare casa senza pentimenti) suggerisco qui quelle con il termine Country nel nome. È utile anche osservare l’arredamento nelle ultime serie di noti telefilm (ad esempio a me piace molto il divano e soprattutto la camera da letto del personaggio della madre Lorelay nelle ultimissime serie di Gilmour Girls – quelle prima della recente ripresa). Si può trarre spunto comunque anche dalle foto delle le ville in vendita online (specialmente quelle dei vip di Los Angeles) e quelle degli alberghi sulle 6
  • 7. riviste in Viaggio e bell'Europa. Non ci si stanca della propria casa e non si risente mai delle critiche altrui, se si arreda scegliendo oggetti e colori che, a parte un minimo di qualità e armonia (reciproca e con l’uso della stanza), siano non tanto frutto di giudizi estetici ma di considerazioni di valore affettivo (che si basino sulla rispondenza con interessi, valori ed emozioni). Finché siete incerti sui vostri interessi e gusti, è meglio arrediate stando sul neutro, cercando marchi di qualità, comprando davvero pochissimo e restando pronti a cestinare gli acquisti di cui vi siete pentiti non appena capite l’errore (l’ambiente ha grande influenza sull’umore e sulla vita della maggior parte dei giovani e delle donne e del resto attraverso Internet e le riviste non si impiega un’eternità a ottenere chiarezza sui propri interessi in generale; aiuta particolarmente a comprendere questo aspetto la lettura di Il magico potere del riordino della Kondo). - Credo che tutti possano tenere animali in casa con le nuove leggi. Su www. E-Bay.it e siti appositi si può acquistare tutto il necessario (compresa la rete per evitare le fughe) e in altri siti o dal veterinario gatti e cani (e ricordate i canili). Ricordate che i gatti richiedono poche spese e fatiche, trasmettono solitamente molta calma e affetto e aiutano a sentirsi a contatto con la natura. I gatti comuni (Europei) vengono regalati (si dice che quelli arancioni spesso siano più calmi, mentre quelli neri siano più vivaci) e un gatto di razza, seppure non pura, dal carattere tranquillo può costare anche non più di 150 €; anche le spese del cibo, della sabbia e del veterinario per i vaccini non sono alte. Tenete presente, però, che gatto o cane devono essere desiderati e non solo accettati a parole dalle persone che vivono con voi, che alcuni cani abbaiano e si agitano troppo e che sempre comportano fastidi, perlomeno per il loro bisogno quotidiano di uscire con qualsiasi temperatura e dove si scontreranno con altri cani; considerate anche che i gatti a volte irritano per la loro vivacità e sporcano molto per via delle perdite di pelo, perché saltano su mobili, sedie, divano e letto con le zampe non certo igienizzate e sia per la necessità di tenere in casa la lettiera, che non comporta solo cattivo odore. Ci sono genitori che li abbandonano lontano da casa o li uccidono con i cani da caccia, con il veleno ecc.: accolgono anche più volte in casa gatti e cani solo perché i figli non possano dire in giro che hanno rifiutato o perché pretendono che fin da bambini i figli imparino da sè e a loro spese a non chiedere loro nulla oppure perché li apprezzano essi stessi ma solo fintanto che sono ancora cuccioli. Considerate poi che le modeste spese di mantenimento e quelle del veterinario possono risultare un peso rilevante se vi trovate in serie difficoltà economiche e che inoltre può essere molto doloroso per voi vedere soffrire il vostro animale domestico in caso di malattia. Inoltre il beneficio della sua compagnia può risultare ridotto se non avete veri amici, perché il vuoto affettivo che ciò implica può spingere a desiderare da un animale quel che esso non può offrire: quando il desiderio di tenere un gatto, un cane o un uccellino sorge spontaneo e si presenta spesso alla mente, può essere utile che riflettiate bene sulle sue implicazioni meno scontate, perché a volte questo desiderio è la proiezione di un’esigenza molto più profonda e più difficile da soddisfare (il bisogno di dialogare meglio con se stessi e con altri o quello di volersi più bene, di voler bene a qualcuno, di essere accettati incondizionatamente e amati) e quindi l’acquisto di un animale può provocare una delusione che vi renderà difficile occuparvene oppure può rappresentare un ostacolo alla vostra conoscenza di voi stessi (delle vostre esigenze primarie) e quindi alla vostra realizzazione: ciò che serve in questi casi non è un animale domestico, ma una serie di titoli di buoni libri (soprattutto dei saggi, come quelli di Seneca, Jung, Fromm, Kondo, Milletre, Martinot, Levey, Gray, Losier, Silone, De Mari, Parsi, De Beauvoir), alcune chiare informazioni scritte di utilità pratica che integrino o migliorino quelle ricevute e un amico/a (anche una persona sola) abbastanza paziente e gentile con cui parlare con grande sincerità e scambiare affetto e favori, anche se può aiutare molto anche l'arredamento accogliente dei propri spazi e, in certi casi, un peluche da trasformare in simbolo dell'amore attivo per se stessi (i libri giusti, le pagine online migliori e gli oggetti ben scelti rivestono un ruolo davvero straordinario per chi, a qualunque età, ha bisogno di assumere una modalità di esistere più serenamente ricettiva). - È molto utile anche per stare tranquilli anche evitare di comprare il telefono fisso (se vivete con i genitori o con un coinquilino che ce l'ha, se potete quando siete soli staccatelo; inoltre non date a nessuno dei vostri contatti quel numero e fatevi rintracciare anche dal vostro partner solo al cellulare) e di tenere il cellulare acceso in casa , se non in certi orari e occasioni ben definiti; è inoltre da preferire l’uso di SMS e mail (sempre piuttosto brevi e non personali) al parlare al telefono e si dovrebbe comunicare in ogni caso solo “cose” di ordine pratico o poco significative. Per questioni personali è consigliabile incontrarsi in luoghi appartati (una zona di campagna, il parco cittadino più ampio e ben e poco frequentato, i colli più vicini) o consegnare, di persona e in modo riservato, lettere stampate o scritte a matita e in stampatello oppure inviare mail da indirizzi precedentemente creati con dati fittizi e da non riutilizzare spesso e tutto ciò con ancora molta prudenza e autocontrollo: considerate i danni gravi e generali causati dalla frequente e quasi generale violazione della privacy, che è un dato di fatto e per la quale non esistono in realtà molte possibilità di difendersi. Sempre vigilando sulla propria privacy, una scelta prudente per chi convive con il partner o con un familiare o amico molto fidato è per esempio concordare che chi riceve per primo una notizia spiacevole, la comunichi all’altro solo tramite biglietto scritto al mattino prima di uscire di casa per diverse ore, lasciandolo trovare in un luogo concordato, anziché consegnandolo, e rimandando al lunedì nel caso il problema si presenti durante la giornata di venerdì e si debba passare il finesettimana insieme: in questo modo si evitano reazioni impulsive comuni in queste situazioni e che possono innervosire, spingere a commenti che non ci rispecchiano o a decisioni sbagliate e che possono sempre essere udite e strumentalizzate da condomini, vicini ed altri .(in certi casi un ulteriore prudenza è spegnere il cell per qualche ora dopo la consegna del biglietto, in cui si deve aver cura di dare tutti i dettagli possibili sulla notizia e qualche proposta di reazione, in modo da permettere al compagno di elaborarla senza ansia in autonomia durante il giorno). Inoltre nel caso di fastidi creati da altri per colpire il nostro compagno, è utile selezionarli, comunicandogli solo ciò che lascia una traccia ed è grave e per cui quindi valga la pena e sia possibile reagire con un’azione legale o un’azione concreta efficaci: per esempio con il mancato racconto di calunnie che non lasciano alcuna traccia che sia facilmente impugnabile, si permette al compagno di restare sereno e nello stesso tempo si frustra chi lo aggredisce. Attraverso le mura si sente tutto (anche se le mura sono spesse come quelle dei vecchi edifici) e i casi noti di gravi invadenze da parte dei condòmini sono troppi perché si possa confidare nel rispetto di chi può udire tutto ciò che diciamo in ogni istante comodamente e anche mentre chiacchiera d’altro, mentre violare con dispositivi adatti la privacy di case, telefoni fissi, cellulari e PC oggi è altrettanto facile, economico, frequente e comune. Comunque considerate che ogni tanto ascoltare i vicini fa bene all’autostima: non c’è nulla che aiuti di più a vedere la gente nelle sue reali dimensioni e a mettere in ridicolo i principali test degli psicologi ignoranti di oggi, proprio perché così è più facile essere a contatto con l’intimità e le debolezze degli altri. Leggeta e salvate le pagine più utili dei siti dei sindacati degli inquilini (www.unioneinquilini.it; www.sicet.it; www,sunia.it) e siti gestiti da studenti (www.studenti.it); Riguardo a questi ultimi siti, notate in particolare come i contratti per studenti prevedono come 7
  • 8. chi deve o vuole lasciare casa deve trovare un sostituto – informatevi presso i sindacati sulle poche ma importanti eccezioni - o come dividere casa sia definito per lo più dannoso non solo dal punto di vista dell’equilibrio o del benessere essenziale ma anche sotto il profilo economico e sociale, e come a volte i “danni” della convivenza con più persone, soprattutto se estranee, siano seri e molto duraturi. In particolare dormire in doppia è dannoso, perché spazi privati e di solitudine sono assolutamente indispensabili a tutti e perchè poi ogni minima cattiva abitudine come il fumo e ogni malattia respiratoria o intestinale è in questi casi sempre o un fastidio continuo o una fonte di disagi anche seri. Soprattutto in alcune città universitarie, potreste comunque dover subire le seguenti situazioni: perdita della caparra lasciata a causa di danni all’appartamento; rischio di denuncia per oggetti rubati trovati in casa - magari anche solo materiale segnaletico statale indispensabile preso dalla strada per bravata -; condanna a pagare la parte di affitto degli inquilini che se ne vanno con ragioni che permettono loro di non cercare prima un sostituto e che magari lo fanno in due e senza avvisare; bollette altissime di gas e enel a causa di pretese di consumi molto elevati per esempio relativi al riscaldamento; pesanti o rischiose mancanze di igiene; spese obbligatorie per eventuali pulizie generali o per pasti da consumare fuori o pretese assurde sulla divisione fino ai centesimi dei costi per ogni songolo prodotto detergente; fumo onnipresente; rumore; pretese assurde e sostenute con molta aggressività di conoscere cose personali e invitati; telecamere abusive in bagno e anche nelle altre stanze (non solo quelle comuni); continue intrusioni di estranei; altre serie molestie e grave diffamazione; impedimento dell’uso del bagno (un’ottima ragione per farvi una copia della chiave del bagno appena trasferiti e per prepararvi a verificare che la stanza chiusa non sia vuota per poi far uscire lo stronzo maltrattando le sue cose o chiamando proprietario, pronto soccorso, neuro o carabinieri a seconda della situazione e del vostro carattere…anche per mirare a ottenere una giustificazione valida anche legalmente per trasferirvi...ma capite che potreste risentire degli strascichi di queste iniziative a lungo). C’è da pensare che le uniche soluzioni abitative accettabili siano le seguenti: a) vivere da soli in bilocali non ammobiliati poco centrali, considerando che gli affitti degli appartamenti ammobiliati solo con i sanitari e poco più a volte costano molto meno di quelli con i mobili e che, comprando online e attenendosi all’essenziale sia per arredarli che in tutti gli altri acquisti e nei consumi, si può forse compensare il fatto di non dividere casa con altri; se la zona non è centrale si vive più tranquilli e a volte si ha un canone di affitto ancor più basso e con un motorino elettrico è possibile muoversi senza spese di parcheggio e di consumo (basta portarsi un parapioggia e poter servirsi al bisogno anche dell'autobus); b) condividere un piccolo bilocale simile o al limite, un trilocale al massimo con un caro amico riservato o col partner; c) trovando edifici tranquilli oppure passando fuori casa la maggior parte del tempo, vivere soli in monolocali (meglio se non del tutto ammobiliati) oppure prendere in affitto una grande stanza singola in collegi del tutto laici (evitando quelli gestiti da CL e simili Movimenti) o al limite gestiti dalle suore. In alcune città ci sono altre soluzioni abitative economiche innovative simili a ostelli, ma sono deleterie per chi è riservato e necessita di tranquillità. Quando affermo che si può spendere pochissimo per arredare bene un appartamento non ammobiliato, ho in mente le seguenti soluzioni per evitare acquisti di mobili costosi, spese di montaggio dei mobili e spese di trasloco (rimando al paragrafo riassuntivo in chiusura del testo). Probabilmente accettare di vivere con più di una persona o con sconosciuti ha senso solo in caso di emergenza e mentre si attende di trovare una di queste soluzioni abitative, concependo l’esperienza come un brevissimo intermezzo. Tenuto bene conto dei possibili gravi e duraturi danni della convivenza con estranei o con più di una persona, bisogna anche considerare infatti che tutto è meglio che vivere troppo tempo in famiglia o, se i rapporti familiari non sono sereni, di viverci dopo i 18 anni: l’importante è che, sempre e fin dal primo approccio con gli studenti che dovranno essere i vostri coinquilini, abbiate aspetto fisico e guardaroba molto curati e taciate gusti, fatti privati (dite solo - e solo se ve lo chiedono - che lavoro o studi fate, quanti anni avete, di dove siete e in che rapporti siete con colui/colei che portate in casa) e opinioni personali - soprattutto se non conformiste - oltre che in generale vi adeguiate alle abitudini e alle esigenze anche stravaganti del gruppo di coinquilini con prontezza e indifferenza non esibita. Ricordatevi soprattutto di dare indicazioni precise di quanto credete di restare, di evitarli il più possibile senza essere scortesi (scortesi secondo i loro parametri!), di non fare troppo rumore e di tenere gli ambienti comuni e personali puliti (per evitare discussioni magari potreste dare loro dei soldi per evitare di fare la vostra parte di pulizie degli spazi comuni e cucinare e mangiare nella vostra da letto, che deve essere singola). Comunque siate sempre disposti a cercare un sostituto per andarvene o anche a subire le sanzioni previste legalmente per chi se ne va senza prima trovarlo, piuttosto che accettare umiliazioni, rischiare diffamazioni deleterie e durature, subire danni alla salute e insomma vivere in un lager... E ricordate che un motivo che, almeno a volte, viene ritenuto valido per troncare senza conseguenze un contratto d’affitto per studenti è la decisione di convivere con il proprio partner in un bilocale, perché ciò può essere inteso come premessa indispensabile a formare una famiglia. Anche il trasferimento ad un’altra sede per motivi di studio o lavoro può giustificare legalmente il trasferimento. Tenete presente che l’agente immobiliare, il proprietario del locale e perfino l’impiegato SICET potrebbero non darvi informazioni né esatte né sufficienti se vi giudicano, ai primi approcci o per averlo sentito dire, debole, stupido, nevrotico o troppo isolato e ignorante per poter difendervi. Anche la scelta di affittare stanze con uso bagno e cucina presso famiglie private spesso è deleteria: di solito si tratta di coppie con nevrosi molto fastidiose (a volte uno dei due si lamenta dell’altro e fa confidenze non richieste) e in ogni caso questa soluzione impone enormi limiti (orari stabiliti per l’uso della cucina e per il rientro e impossibilità di ricevere visite e in certi casi anche di restare per il weekend) e non responsabilizza né dà la possibilità di maturare e sentirsi indipendenti. Una cosa che si dovrebbe considerare bene è poi la legge che obbliga a pagare le tasse universitarie secondo il reddito dei genitori quando i genitori rifiutano di pagarle, a meno che non si dimostri di vivere da soli da almeno 2 anni. Raccogliete anche informazioni su quanto concerne l’uscita dallo stato di famiglia. Notate come non esistano contratti legali per studenti e lavoratori insieme e come quelli irregolari siano solitamente fonte di problemi con proprietari e coinquilini in caso di trasloco. Utile anche raccogliere informazioni su collegi adatti ai minorenni, soprattutto per chi vive in ambienti familiari ostili. Considerate bene ciò che va notato circa i contratti d’affitto per i lavoratori. Deve essere chiaro il fatto che si necessiti di un garante in assenza di un impiego con contratto a tempo indeterminato e di una busta paga di un certo importo; d’altra parte, si deve essere bene a conoscenza dell’impossibilità per un locatore di non rinnovare un contratto d’affitto in assenza di condizioni particolari (il proprietario può rescindere il contratto solo per destinarlo a parenti e deve essere dimostrato che questi parenti abiteranno l’immobile, prendendovi residenza ufficiale e si può denunciare e richiedere i danni agli ex locatori se ciò non avviene). Lo sfratto può avvenire dopo che l’affitto non viene pagato per più di un mese e dopo una serie di solleciti formali e trattative, per lo meno se non ci sono altri debiti con i proprietari (sul riscaldamento, per esempio) e non può mai avvenire in assenza di danni gravi (la muffa non è mai tra questi!) causati all’immobile, accertati dal proprietario e di cui sia dimostrata la responsabilità del conduttore in occasione di una visita concordata che il proprietario per legge può fare… Nemmeno la vendita dell’immobile di per sé è sufficiente a motivare lo sfratto o il mancato rinnovo del contratto. In ogni caso, prima di colpevolizzarsi se si salta una mensilità per necessità, si consideri che ci sono 8
  • 9. città in cui associazioni “battagliere” di inquilini anziani lottano per non essere sfrattati dalla casa di cui hanno pagato l’affitto per tanti anni e che non possono più pagarsi a causa dell’età; si pensi poi a chi occupa casa abusivamente alla vista di tutti e vi attiva contratti illegali di fornitura di energia ecc… Consultate i siti riguardanti problemi condominiali, gestiti da avvocati (es. http://blog.soldionline.it/condominoaiuto): va notato come per le molestie ricevute da vicini non siano soluzioni né i dispositivi di videosorveglianza privati (sono utili senz’altro le famose telecamere che sembrano citofoni o regolatori del riscaldamento, ma solo se si è costretti a convivere con persone poco fidate, estranei o meno e per sapere cosa succede e nient’altro), né i colloqui con i condomini e come si sottolinei l’importanza di mostrarsi calmi e superiori e nello stesso tempo di segnare con precisione date, orari e luoghi di ogni molestia e di fare in modo di gestire incontri e posta insieme al convivente o a un amico; soprattutto si noti la necessità di “diffide” tramite legali o di querele tempestive e con dati precisi alla mano una volta che si sia stati importunati ripetutamente (che si tratti di scampanellate notturne, accuse fasulle di rumore, fogli infilati sotto la porta, imbrattamento della porta stessa, telefonate ecc…). In generale, iscriversi al sindacato della propria città è utile e in alcune città anche economico (comunque la prima consultazione è gratuita e loro vi diranno se conviene iscrivervi... ma la prenotazione può essere lunga e l'iscrizione va rinnovata ogni gennaio). Avere un conto corrente è ovviamente necessario anche per i rapporti con il proprietario di casa; le Poste sono più convenienti, alla mano e forse più sicure delle banche (informarsi su chi è stato derubato dalla banca grazie a leggi-truffa sui trasferimenti di denaro). Chiedere però subito il Postamat/Bancomat anziché il libretto, altrimenti ci si accollerà fastidi continui e ci si farà osservare a ogni necessità di ritirare i soldi. Se volete, tenete presente il seguente banale elenco di che va notato e “indagato” nella ricerca di un appartamento. Nella scelta di un appartamento l’estetica dell’ambiente e la presenza di giardino o di bella vista dovrebbero pesare, ma poco. L’importante è che vi accertiate innanzitutto che ci sia un ascensore funzionante se l’appartamento è a un piano alto, che il bagno sia finestrato; che ci sia una doccia con pareti in vetro che scorrono (la vasca è scomoda e pericolosa; tendine o pareti pieghevoli comportano che si bagni il pavimento dopo ogni uso se non si fa attenzione o se si rompe l’erogatore dell’acqua, quindi disagi e, alla lunga, il rischio di rovinare il pavimento e di attirare insetti attratti dall’umidità come gli scarafaggi), che alla finestra ci siano scuri o almeno tapparelle o tende esterne regolabili in altezza per diminuire l’immissione di luce in casa al bisogno, che ci siano protezioni di metallo alle finestre se si tratta di un appartamento al piano terra (almeno se esso dà direttamente sulla strada) e che ci sia almeno una finestra della casa da dove possiate affacciarvi per prendere aria e luce senza trovarvi a pochi metri dalla finestra del vicino o dai passanti. È molto importante anche che appuriate la necessità di spese ulteriori: osservate la presenza o assenza della lavatrice, , il suo modello recente o vecchio e informatevi sul suo stato; notate la presenza eventuale della bombola del gas in cucina, la grandezza dell’armadio e le buone condizioni dei suoi ripiani e dell’eventuale specchio all’interno, la presenza della scarpiera o di spazio per tenerne una o delle soluzioni che la sostituiscano, la presenza di una libreria, di un divano decente (meno importante o irrilevante è quella dell’attaccapanni). Osservate anche lo stato del pavimento perché non potrete rimediarvi se esteticamente è pessimo: in particolare evitate appartamenti con pavimento in gomma, perché questo materiale si strappa e graffia, assorbe il colore di qualsiasi cosa ci posiate sopra a lungo (ad esempio una pianta) e soprattutto perché lo sporco lo macchia in modo indelebile. Il parquet potrebbe comportare disagi anche di natura non estetica. La presenza della caldaia all’interno dell’appartamento comporta, come già scritto più sopra, rumore e radiazioni continue e dovete scartare gli appartamenti che la contengano se passate in casa molto tempo. Armadi troppo grandi, mobili non necessari che per la loro mole non possono essere rimossi o una cucina molto ingombrante in un piccolo bilocale possono disturbare molto perché non permettono di arredare come si vuole: tenetene conto, ma non considerate tutto ciò troppo importante. L’appartamento deve essere abbastanza pulito e non ci devono essere oggetti personali dei precedenti inquilini (c’è chi ha trovato addirittura lenzuola nel letto, WC sporchi, ripiani e specchi interni agli armadi rotti, poltrone rovinate sotto fogli di giornale, ecc…alzate coperchi, aprite ante, sollevate eventuali lenzuola, copriletti, giornali e teli). È importantissimo osservare la zona del condominio e la posizione del locale all’interno dell’edificio: riflettete bene sulle vostre eventuali esigenze particolari di tranquillità e privacy, di nuovo soprattutto se avete la necessità di stare molto in casa. Considerate i seguenti punti: la grande vicinanza di bar, gelaterie e soprattutto di locali, poiché dopo l’ora di chiusura i clienti di questi ultimi spesso restano nei pressi fino alle 4-5 del mattino; ovviamente la grande vicinanza alla stazione o a parchi cittadini (significa liti, rumore e viavai a ogni ora del giorno e della notte e rischio di subire aggressioni); un numero elevato di unità abitative; la presenza di studi medici nel condominio; la posizione centrale dell’appartamento nell’edificio; la presenza di non italiani nel condominio, e ciò non per stupido razzismo, ma perché le loro abitudini spesso sono come quelle rumorose degli italiani che vivono da sempre in case private e quartieri isolati; piazze e negozi nelle immediate vicinanze, perché essere così in vista continuamente può non essere una condizione adatta a una vita naturale e serena; un marcato isolamento dello stabile (può essere pericoloso e scomodo anche se si possiede l’auto); il carattere di casa popolare o ex casa popolare, perché significa mura sottili e maggiore probabilità di avere vicini molto rumorosi e poco equilibrati; l’assenza di tapparelle o scuri alle finestre e quella di griglie alle finestre e porte a vetri del piano terra; vicini con bambini (significa l’impossibilità di avere silenzio); case confinanti con le tende ripiegate del tutto (segno di invadenza). Evitate di andare nelle agenzie immobiliari se non per firmare e invece fate ricerche per telefono e online, perchè ci sono informazioni precise, foto e possibilità di scambiare mail: se mandate mail all’agenzia scrivete solo l’essenziale (per esempio che si cerca un bilocale tra zona centro e stazione), selezionando solo dopo aver avuto segnalazioni e dopo aver visto gli appartamenti. Consultate bene un Tuttocittà cartaceo oltre che on line, evitando di girare per la cittaà facendovi notare e di chiedere indicazioni a passanti e soprattutto in bar e negozi. Non scegliete mai il primo appartamento che vedete, ma aspettate di avere almeno due o tre alternative e prendete la decisione in un momento di calma e dopo averci pensato almeno due giorni. Non considerate mai solo l'ammontare di affitto e spese condominiali (per quanto un riscaldamento incluso in esse, cioè non autonomo è certo un problema). Fate attenzione anche nell’evitare le agenzie: anche se sembra inverosimile, ci sono privati che cercano di far pagare delle bollette proprie agli inquilini sulla base di truffe e registrazioni nello “Stato di Famiglia”; inoltre, ci sono privati, iscritti ad associazioni informali a quota ridotta che danno a voce il consenso senza firme e richiedono i documenti trattenendoli una settimana per poi rifiutare di affittare, facendo perdere molto tempo prezioso. Un consiglio scontato da confermare è che una casa tranquilla vale di certo un po’ di spesa e strada da fare in più, specialmente se c'è ni pressi una fermata dell'autobus. Per chi sta molto in casa è meglio avere solo uno o al massimo due appartamenti confinanti e poter evitare di stare vicino all'ingresso e alle scale per evitare di essere accerchiati dal rumore e dalle orecchie dei condòmini e quindi un attico o un locale al piano terra di tre piccole stanze più bagno posizionato in uno degli angoli dell' edificio e dal lato opposto rispetto alle scale e all'ascensore in un condominio con poche unità abitative è l'appartamento ideale per la tranquillità: al caldo che in estate negli attici è eccessivo, si può rimediare più facilmente (con un pinguino nelle settimane più 9
  • 10. calde) che a dei vicini insopportabili, la possibilità di subire i quali aumenta nei piani intermedi; al freddo e agli insetti, problemi tipici del piano terra, si può rimediare ugualmente meglio e inoltre non è sempre vero che al piano terra si introducano più insetti; l'importante è evitare il piano terra se si vive in montagna (le spese del riscaldamento sarebbero altissime). Se potete permettervi solo un bilocale sceglietelo possibilmente tale che la camera da letto occupi uno degli angoli del condominio e sia adiacente al bagno. Soprattutto se uscite poco, evitate però il piano terra se l’appartamento non si affaccia anche su un giardino appartato e dove non passino gli altri condomini: dovete poter arieggiare, prendere luce alla finestra e non sentirvi sempre alla portata degli occhi di tutti. Considerate anche la posizione delle scale e dell’ascensore rispetto alle stanze dove passate la maggior parte del tempo per avere più garanzie di privacy emeno rumore. Ovviamente un trilocale anche piccolo offre più possibilità di isolarsi rispetto a un bilocale, mentre un bilocale con una camera da letto ampia o che possa essere resa tale facendo togliere grandi armadi e cassettiere e dove possa essere ricavata una zona giorno comoda vicino alla finestra ne offre più di un miniappartamento costituito da due piccole stanze con bagno o di un monolocale (quest’ultimo comunque è da evitare anche se si è soli, in ogni situazione, secondo me, almeno se donne). Quando si è in due non si deve mai abitare un monolocale, nemmeno come soluzione provvisoria: ogni individuo ha bisogno di isolarsi alcune ore al giorno e in ogni caso quando c'è un'influenza, una bronchite o peggio è necessario dormire in stanze separate. Informatevi online sulla preparazione di un trasloco (consigli riguardo l’imballo, l’acquisto del materiale, il costo dei corrieri e il modo di evitare truffe dai servizi, online e non, di trasporti). Informatevi in proposito anche su taxi merci e sui depositi per mobili, ricordando che per legge un trasloco dalla casa di altri – per esempio dei genitori – può essere fatto solo in presenza dell’interessato e mai solo dagli addetti al servizio. Raccogliete informazioni riguardo bed & breakfast economici, vicini a parchi naturali o boschi, da considerare per weekend “di salvezza” o vacanze settimanali in mesi estivi diversi da agosto possibilmente, in luoghi tranquilli e di piccolo o medio afflusso di turisti come i Colli o le prime montagne dell’Appennino e delle Alpi, raggiungibili con 3-4 ore di treno e 10 minuti di autobus e con il centro del paese servito da autobus e vicinissimo al bosco e abbastanza vicino a un eventuale lago. I luoghi più rilassanti sono quelli dove ci sono laghi (naturali o artificiali), che in Italia sono numerosi e presenti anche in zone non molto in alto. Sono utili anche i risultati di una ricerca su alberghi economici e ostelli ben frequentati nella propria città e in quelle vicine per emergenze (di solito gli ostelli più economici e meglio frequentati sono quelli di città provinciali; attenzione agli alberghi economici per evitare quelli frequentati da coppiette, che spesso sono malfamati e frequentati da uomini con prostitute, ma altre volte, se ristrutturati, sono davvero l’ideale, specie in provincia). Ricordate che negli ostelli si dorme in stanza con estranei, che non si può risiedervi di giorno e che sono molti coloro che si informano accuratamente di chi li frequenta. Considerate bene i parchi botanici se ve ne sono nelle vostre città, perché l'ingresso a pagamento allontana un po' certe categorie di persone particolarmente fastidiose che frequentano le altre zone verdi della città. Se vi trovate nella necessità di stare in un Bed and breakfast per diversi giorni, considerate tutto quanto ho già scritto circa la possibilità di fare a meno del frigorifero e di cucinare e mangiare in camera da letto (ci sono piastre elettriche a fornello unico che ingombrano poco più di un bollitore da ufficio e un supporto sicuro per esse può essere altrettanto piccolo, leggero e facile da trasportare in valigia; dopo un’ora o eventualmente due da ogni uso, potrete riporre tutto in valigia garantendo totale sicurezza a voi e ai proprietari dell’albergo, che è però prudente non informare al riguardo). Ricordate che per le valigie esistono appositi lucchetti. Raramente alcuni privati affittano stanze con uso bagno e cucina della propria casa per brevi periodi (il vantaggio è che non c’è bisogno di trovare un sostituto per andarsene e che non c’è caos, ma non è frequente trovare in questi privati dei coinquilini rispettosi ed equilibrati e inoltre, come nel caso già descritto dell'affitto per periodi lunghi, spesso occorre passare i weekend fuori – “settimana corta” – e non è permesso portare ospiti in stanza ). A chi si trova in stato di grave emergenza riguardo all’abitazione, ricordo ulteriori dettagli rilevanti, in aggiunta alle informazioni che ho appena dato su ostelli, Bed and breakfast e offerte dei privati: solo alcune associazioni contro la violenza sulle donne offrono ospitalità e mai per lunghi periodi e senza un colloquio preventivo con psicologi e psichiatri (non aiutano nessuno che sia stato diffamato e al quale dei medici abbiano rifiutato aiuto sociale e perfino esami diagnostici e visite, soprattutto se poi la vittima ne ha ottenuti altrove e sono emerse una serie di malattie organiche o prove delle violenze subite); le stazioni dei treni chiudono alcune ore ogni notte e sono pericolose a tarda sera (specialmente per le donne), ma fino a tardi sono spesso visitate da carabinieri, frequentate da chi deve prendere il treno, riscaldate, illuminate e dotate di bagni puliti e ad accesso economico (chiarito questo, vorrei che teneste presente che di notte ho visto delle donne attendere con la valigia in mano la riapertura delle stazioni accanto a tassisti che le guardavano con disprezzo e che, con ogni probabilità, non garantivano loro la minima protezione: fate il possibile per evitare situazioni simili); le biblioteche offrono qualche ora di ospitalità gratuita tutti i giorni feriali e, anche se questa non è data dai loro dipendenti volentieri né senza diffamare chi le frequenta spesso e ad un’età in cui dovrebbe essere al lavoro, anch’esse vanno considerate perchè sono numerose, hanno orari molto diversi tra loro (quindi combinabili), vi si è abbastanza protetti da critiche aperte o indirette e da altri sgarbi per via della regola che impone calma e silenzio a tutti e sono comunque una scelta molto più adatta dei bar e dei parchi; le aule studio hanno probabilmente l’accesso riservato a chi paga le tasse universitarie e inoltre sono affollate e situate in zone così centrali che lì non passerete inosservati (specie se ci andate spesso), ma almeno quelle nelle grandi città vanno considerate in caso di emergenza, perchè sono riscaldate, silenziose e aperte anche di sera e nei weekend, nelle stagioni più calde pagherei qualche euro volentieri per un pomeriggio in un orto botanico se volessi stare in disparte da qualche parte da sola senza troppi rischi. Se per qualche giorno o settimana vi troverete nella necessità di utilizzare queste risorse, non sentitevi troppo a disagio né troppo sfortunati: sono in molti ad averlo dovuto fare e, anche grazie a queste soluzioni provvisorie, hanno poi trovato qualcosa di molto meno precario. In situazioni simili vi consiglio di curare molto (davvero il più possibile) il vostro abbigliamento, i vostri capelli, la vostra igiene personale e, se siete donne, il trucco (almeno quello degli occhi) e lo stato sano, pulito e asciutto della vostra pelle, oltre a vigilare con particolare attenzione sul vostro comportamento, sulla vostra privacy e su tutto ciò che porterete con voi. SINTESI DEL DOCUMENTO 10
  • 11. La situazione di molti migliorerebbe se non si lasciasse ai genitori la decisione di informare i più giovani sui comuni ma non sempre ovvi metodi per risparmiare al massimo, di cui qui elenco i principali: * l'evitare ogni vizio costoso e in particolare fumo, alcolici e droghe (abitudini molto costose di per sé, spesso causano presto – a cominciare dall'alcool almeno se si è donne e si hanno delle malattie evidenti o latenti – notevoli problemi di peso e salute comportanti non poche spese e limitazioni); * la scelta di usare il cellulare solo per brevi comunicazioni scritte di carattere pratico, il vigilare sui servizi attivi periodicamente e il ricercare offerte dalle compagnie telefoniche; * l'uso delle chiavette Internet (invece delle riviste e degli abbonamenti a spesa fissa mensile e che necessitano della linea telefonica fissa, di accogliere in casa un tecnico e di spese di attivazione e disattivazione); * l'uso di autobus e motorino invece che della macchina (magari scegliendo un motorino elettrico se non lo si usa ogni giorno e a lungo e se non ci si espone già molto alle radiazioni degli altri apparecchi elettrici, perché la spesa per i consumi è irrisoria); * l'organizzare le proprie attività in casa o fuori casa in modo da limitare al massimo il consumo di elettricità e riscaldamento, pur senza esagerare (il rischio perlomeno di sinusiti e malattie reumatiche è alto anche per le persone giovani se vivono in ambienti non abbastanza caldi); * l'intestare a se stessi e non ai proprietari il contratto con l'ENEL (altrimenti la spesa è più alta) e trovare un contratto d'affitto che prevede che le bollette del riscaldamento siano anticipate dal proprietario al quale poi vadano pagate a rate insieme all'affitto (in questo modo se, a causa d''imprevisti, si omette il pagamento di una o più rate, il riscaldamento non verrà tolto); * l'evitare possibilmente gli appartamenti in affitto ammobiliati che hanno la bombola del gas al posto del fornello con l'allacciamento e il sostituirla con un fornello elettrico (la bombola comporta gravi rischi di esplosione – intossicazione, può terminare nei weekend e soprattutto obbliga a ospitare spesso il tecnico perché la ricarica dura poco); * l'evitare possibilmente almeno gli appartamenti in affitto con il riscaldamento solo centralizzato e/o le spese condominiali superiori a 20 €, attici (l’aria condizionata in luglio e agosto è inevitabile, costosa e poco salutare), case con bagno non finestrato o pavimento molto danneggiato o in linoleum e infine appartamenti molto vicini a bar e locali (in tutti questi casi le spese proliferano quanto i disagi, anche perché anche la salute viene coinvolta); * l’evitare gli appartamenti con la caldaia interna se si sta molto in casa, perché il rumore infastidisce e le radiazioni possono creare malattie da ipersensibilità nelle persone predisposte; * se la caldaia è interna, il non stipulare un contratto con un singolo manutentore; * l'abitudine di stare molto in casa sfruttando, fra l'altro, tappi di cera per orecchie efficaci (es. Quies) per i rumori imprevisti e magari anche sedie a sdraio basse adatte agli interni per esporsi ad aria e luce alla finestra in estate senza risultare visibili all'esterno; * la scelta di pagare le tasse d'iscrizione al sindacato per gli inquilini solo in caso di grave necessità e dopo essersi informati bene online al riguardo e sui problemi tipici tra condimini; * l'evitare di ascoltare i discorsi dei condòmini e di criticarli a voce o aggredirli in altro modo, oltre che di dar loro armi chiacchierando senza schermare nomi, fatti e date e il ricercare invece soluzioni diverse e alla lunga meno dispendiose (uso dei tappi per le orecchie, abitudine a cambiare stanza, riorganizzazione dei propri orari, richieste moderate attraverso l'amministratore condominiale, eliminazione di campanello e citofono e al limite trasferimento); * la decisione di non acquistare il termosifone elettrico (esso non sostituisce quello a gas, perché non può essere usato in ambienti umidi e freddi; inoltre consuma molta energia elettrica e quindi è costosissimo anche dal punto di vista dei consumi ed è infine molto pericoloso anche se usato in ambienti riscaldati; credo ciò valga anche per termoventilatori, termo conduttori, ecc.), evitando anche lo scaldabagno (sono anch'essi costosi per la spesa iniziale e per i consumi e possono essere molto dannosi o fatali) e tenendo presente che qualsiasi mezzo elettrico di riscaldamento in realtà andrebbe evitato per l'alta spesa di consumo e per il rischio che comporta (rischio d'incendio, ma anche di contrarre la malattia cronica da ipersensibilità alle radiazioni, un rischio non basso per chi vi è predisposto e per chi ha il massaggiatore elettrico o usa molto telefono e PC o vive in piccoli appartamenti dove il frigorifero sia sempre acceso e/o ci sia la caldaia) e per altri motivi. Per evitare spese inutili sul riscaldamento tenete presente anche quanto segue: secondo me il camino a infrarossi favorisce lo sviluppo di malattie reumatiche, aumenta i dolori muscolari e causa sinusiti, dato che non riscalda l'aria, ma solo pelle, oggetti e pareti; la stufa a gas necessita di una canna fumaria che sbuchi sul tetto, è pericolosa, comporta il fastidio di far sostituire spesso la bombola e forse non può più essere usata nei condomìni a causa della legislazione recente che ha posto molte limitazioni; la stufa a pellet inquina molto, necessita di canna fumaria e ha costi di consumo abbastanza alti, tanto più che il costo del pellet da un po' di tempo è aumentato; il caminetto a bioetanolo comporta una grande spesa, perché il bioetanolo in Italia è carissimo (pare che per riscaldare una stanza per 3 ore si spendano 2 €) e necessita di canna fumaria, nonostante ciò che scrive chi lo vende e pubblicizza online, nei 11
  • 12. negozi e nelle riviste (gli studi recenti hanno dimostrato che il bioetanolo è tossico perché in casa la fiamma non arriva alla temperatura giusta); il riscaldamento a metano è ancora la scelta migliore, eccetto un tipo recente di riscaldamento mediante una pompa e che comporta grossi lavori nel terreno e non è certo alla portata di tutti; il pavimento in legno non aiuta affatto a risparmiare sul riscaldamento, al contrario di quanto affermano alcuni agenti immobiliari (il legno è isolante, ma non abbastanza); l'esistenza di un termostato indipendente di ogni stanza è cosa rarissima o impossibile da trovare in case in affitto; * il prevedere la possibilità di dover passare alcune settimane in ostello e in alberghi molto economici e quindi informarsi per tempo su quelli migliori, da ogni punto di vista, presenti nella propria città e nelle città vicine e sui vari modi possibili per rendere l'esperienza più confortevole (per esempio informandosi sui fornelli elettrici neri leggeri a un solo fuoco, su tutti i cibi sani e più ricchi di proteine e vitamine confezionati in piccole dosi e già sgusciati, lavati ecc. e sugli orari di diverse biblioteche poco centrali, delle aule studio universitarie, dei parchi botanici e delle stazioni dei treni); * l’informarsi su documenti o forum appositi online e attraverso conoscenti sui rischi che si corrono convivendo con estranei e sulla ricaduta economica di essi; * il ripulire il filtro della lavatrice e lo strizzare gli abiti sul lavandino per ridurne il peso se la centrifuga smette di funzionare, l'informarsi prima di tutto online sulle soluzioni degli altri problemi domestici (guasti della lavatrice veri e propri, macchie di muffa sui muri, perdite d'acqua dalle condutture della cucina e del bagno, dal boiler o dai termosifoni, cattivi odori, rumori e perdite di calore dai termosifoni o l'arresto della caldaia) e solo in seguito rivolgersi alla ditta condominiale e, in casi estremi, cercare di coinvolgere anche i condòmini, volenti o nolenti, per spingere i proprietari a risolvere un proprio problema; * l'evitare in certi casi (per un periodo se necessario) o l'usare di sera dopo le 22 o nei weekend e poco la lavatrice, lavando a mano intimo, calzini e altro sotto acqua corrente e detersivo ipoallergenico con profumo delicato o assente (non quindi Winni’s) o poca candeggina classica o per capi colorati e delicati senza accumulare i capi e la biancheria da lavare (l'importante è usare guanti e mascherina , arieggiare e far sgocciolare nella doccia per una notte gli abiti prima di metterli sullo stenditoio); * l'abitudine di fare attenzione agli abiti e di riporli appesi o arrotolati e poggiati in verticale per lavarli e stirarli poco spesso e il servirsi sia di un ferro da stiro economico (mai lo steamer) sia della lavanderia; * l'evitare di lavare ad alta temperatura lenzuola, tende e biancheria intima (non basta affatto per eliminare acari, batteri e funghi e rovina i tessuti), di usare l’ammorbidente, di mettere il detersivo nel cassetto invece che nel cestello e di fare più di 600 giri di centrifuga; * l'evitare buste antiacaro e scegliere per i cuscini i nuovi materiali con imbottitura antiacaro, igienica e anallergica; * il pulire casa da sé con panni catturapolvere economici (in confezioni risparmio si trovano in grandi supermercati dove i più economici sono del marchio del supermercato stesso) da usare con il bastone Swiffer e un solo detersivo ipoallergenico per pavimenti diluito (evitate però quello Winni’s se siete ipersensibili in genere ai profumi forti); * l'acquisto nei discount di qualità (es. il Lidl e per il salmone anche Eurospin) della maggior parte dei prodotti alimentari e di quegli utili oggetti che consentono particolarmente il risparmio (ad esempio le grandi e versatili bobinette di carta assorbente e confezioni di salviette detergenti umidificate adatte alla pelle sensibile come quelle Lupilu) e l'evitare scorte del necessario e cibi superflui e poco sani, imponendosi magari una dieta scritta anche con l’aiuto di un familiare o del partner e cioè facendo la spesa ogni giorno e senza contare solo sulla propria forza di volontà; * la scelta di attività fisica e sport che non richiedono attrezzature e palestre come le passeggiate o la corsa; * l'evitare il più possibile negozi superflui come le erboristerie e l'evitare di regola bar, rosticcerie, gelaterie, pizzerie ecc.; * la sana abitudine di riempire la vita coi libri delle biblioteche e con la natura poco lontana anziché con bar, locali, discoteche, piscine, ecc. (si risparmia moltissimo sia sulle consumazioni e sul costo d'ingresso che sull'abbigliamento e si evitano i problemi che derivano dal farsi notare troppo da chi vi lavora e da chi frequenta spesso questi posti, problemi che hanno anche una ricaduta economica); * la costanza nell'evitare pubblicità sulle riviste, su Internet, in Tv, alla radio, ecc.; * il rifornirsi di abiti e oggetti per la casa soprattutto online evitando le alte percentuali di (poli)acrilico e tenendo presente i seguenti negozi e store: Ipercoop o simili, Bricocenter, Euronics o analoghi, Posterlounge e Allposters, Inbianco, Ikea, Staples, Amazon (soprattutto Amazon Essentials), Caleffi, E-Bay, Unigross (per l’intimo Cotonella), sanitarie (per l’intimo Sloggi), Bonprix, OVS, Kiabi (possibilmente solo per capi eleganti perché i tessuti non sono duraturi), Pulllove (eccetto che per i cardigan e i maglioni basic in cotone), Benetton, Sisley, Zara, Motivi, Dresser (solo per i capi Adidas), H&M (per i blazer eleganti, che a volte si trovano identici da OVS), Deichmann, Bata, Mango e Mohito, anche se le donne adulte taglia XS alte meno di 1,60 m dovrebbero visionare anche i pantaloni e le t-shirt più semplici scollate e sobrie venduti online nei negozi per sedicenni e 12
  • 13. quattordicenni (es. Sarabanda e negozi con marchi Handcrafted Retour, Tribe Yond, Retour Denim De Luxe, Rifle, Miniconf e altri simili 0-16 o 0-14 anni). È prudente evitare di acquistare da Pimkie, Reds e soprattutto Promod online (quest’ultimo negozio, oltre a esporre modelli adatti a pochi ambienti e tessuti di qualità spesso scarsa, come i primi due, ha anche il rimborso a pagamento). Limitatevi a comprare ciò che è qui sotto elencato e fatelo quasi esclusivamente online con Paypal. * il coprire le eventuali macchie lasciate da candeggina o stucco sulle mura con poster grandi con paesaggi, paraventi, mobili od oggetti decorativi adesivi appositi, quando imbiancare comporta costi elevati, e il ricorrere ai pennarelli Uniposca neri in caso di necessità (colorano il metallo e altri materiali) * il saper evitare alla casa un aspetto squallido semplicemente disponendo bene i mobili, mantenendola ordinata e pulita e attraverso pochissimi oggetti di ottima o almeno buona qualità scelti tra quelli anche utili, come lampade da tavolo per il salotto (es. con paralume di vetro decorato in stile liberty o Antica Murrina, con lampadina led a luce fredda - più salutare), cuscini d'arredo, copripiumone o copriletto, reggilibri e cornici per le foto (segnalo i negozi non a tutti noti dell'equo-solidale e quelli Thun oltre a E-Bay e in particolare Amazon); * riporre gli oggetti della stessa categoria/funzione nello stesso posto per evitare doppioni, il conservare solo ciò che piace davvero e l’evitare i seguenti oggetti superflui: riviste e libri che si trovano anche in biblioteca e che non si crede di voler rileggere dall'inizio alla fine, libri nuovi che online si trovano usati o libri particolarmente costosi (si possono eventualmente riassumere se si tratta di saggi o si può trascrivere alcune pagine, se si tratta di narrativa), calendari specie se grandi, sedie e stoviglie di scorta non indispensabili o per ospiti che non si prevede di avere (gli ospiti imprevisti non esistono e per chi convive può bastare anche un solo piatto da insalata in ceramica colorata a testa, da lavare da soli al momento sotto il getto del rubinetto senza sapone e asciugare con carta assorbente e riutilizzare o riporre subito dopo in orizzontale sul normale ripiano di una credenza), tovaglioli (basta la carta assorbente), specchi grandi, tavolini da salotto (quelli nani), tende, tovaglie, tappeti, coperte e parure da letto che richiedono la lavanderia per la stiratura, non restano in ordine o fanno proliferare acari e batteri (cioè quelle diverse dai piumoni da mezza stagione su cui cucire bottoni a pressione di merceria con cui agganciare un copripiumone in microfibra), deodoranti per il water, deodoranti spray o con diffusore comune o elettrico per ambienti, cuscini per sedie da cucina (specie se con seduta rivestita di paglia), cestini per la carta, attaccapanni, sveglie diverse dal cellulare, soprammobili, lampeberger, fontane zen, asciugamani (alcuni usano le grandi bobinette di carta assorbente per asciugare corpo e capelli, risparmiando molto sulle lavatrici ed evitando i cattivi odori rilasciati da qualsiasi tessuto spesso umido), stereo, telefono fisso, TV, lettore DVD (bastano PC con chiavetta Internet, tablet, cellulare o smartphone), lampadari o lampadine per essi (bastano senz’altro le lampade da tavolo, meglio se con lampadine LED a luce fredda), portacandele (basta scegliere solo candele decorative cilindriche e grandi), cornici per i poster (bastano le etichette biadesive; i chiodi inoltre con il tempo segano il materiale delle cornici comuni), più di un orologio da tavolo/parete, oliere (io tengo l’olio nel lavello, su cui non mi verrebbe mai in mente di appoggiare piatti e bicchieri), alberi di Natale (ci sono decorazioni meno costose e ingombranti), piante vere (anche se i fiori richiedono più manualità e pazienza che denaro e l’edera in vaso richiede pochissime attenzioni, le basse piante finte con foglie piccole o aghi – tali cioè da non accumulare polvere – sono comunque la scelta più economica) e forse copridivano (meglio far rivestire il cuscino rovinato da un artigiano oppure utilizzare per la seduta una coperta ad una piazza ripiegata di quel pile che non ha effetto peluche e acquistare molti cuscini d’arredo gonfi di ottima qualità); * tenere presenti le regole che la maggioranza segue cercando casa seppur per un periodo limitato e cioè evitare ciò che segue: isolamento eccessivo dell’edificio; mancanza di una stanza in cui isolarsi (la solitudine è vitale e poi è indispensabile in caso d’influenza, ecc.); bagno non finestrato; presenza di piazze, pub o simili nelle immediate vicinanze; riscaldamento centralizzato; attico in assenza di condizionatore; mono o bilocale con caldaia interna e condizionatore se si sta molto in casa o si è ipersensibili agli apparecchi elettrici; * acquistare durante l'adolescenza i seguenti mobili di qualità media leggeri e possibilimente pieghevoli o componibili bianchi come sono in genere quelli Ikea o Staples in acciaio rivestito in polvere, fibra di legno laccata e simili materiali: scaffali bassi o librerie basse, mobiletti con un’anta bassi rialzati da terra, alcuni contenitori di plastica trasparente bianca o in cartone plastificato da usare al posto dei cassetti se serve, letto imbottito a una piazza e mezza economico come lo Slattun Ikea o una brandina pieghevole, tavolo da due persone con due sedie tutto possibilmente pieghevole, armadio senza ante ma con rastrelliera e tettoia e infine scaffali stretti e alti dotati di cassetti e un poggiapiedi comodo e discreto, tenendo presenti le poltrone con braccioli meno scomode senza imbottitura ed economiche (ho visto su una rivista questa soluzione economica, pratica e di bell’effetto per chi desidera una poltrona comoda quanto leggera e facilmente trasportabile nei traslochi: su una poltrona simile a quelle di Ikea in rattan e acciacio rivestito in polvere con la seduta ampia era stato steso, in modo da ricoprirla interamente, un non più utile piumone da letto singolo rosso ripiegato a metà e credo che sia una buona idea se all’interno della ripiegatura si inseriscono due o tre imbottiture di cuscini d’arredo 40 x 40 cm da pochi euro disposte in modo da risultare invisibili e rendere il tutto morbido e lo schienale un po’ obbliquo), pur ricordando che una poltrona imbottita con schienale molto alto, seduta ampia e braccioli larghi può risultare indispensabile al 13