Metodologia della Ricerca Qualitativa - Tra identità e integrazione: la comun...Elena Colli
Case study from the course of Methodology of qualitative research. The aim of the study was to understand the dynamics of identity-rebuilding and integration of the iranian community of students in Milan.
Metodologia della Ricerca Qualitativa - Tra identità e integrazione: la comun...Elena Colli
Case study from the course of Methodology of qualitative research. The aim of the study was to understand the dynamics of identity-rebuilding and integration of the iranian community of students in Milan.
Il prototipo messo a punto rispetto al bene culturale San Pietro Barisano ha consistito in una rappresentazione delle stratificazioni che il tempo ha modellato su una precisa emergenza artistica, tenendo conto del reticolo cittadino confluito nelle funzioni del luogo di culto. Oltre alla cultura nel senso artistico ed estetico, si mette al centro l’umano e l’inattuale, ovvero l’interrogativo sul come l’oggetto è stato vissuto e con che sembianze si è impresso nella mente delle persone che lo hanno frequentato, che lo hanno assunto come simbolo e centro della propria quotidianità, dei ricordi e dei racconti, o che potrebbero farlo. Ci siamo chiesti in che senso il luogo rappresenta una risorsa per le persone, partendo dal presupposto che le cose non hanno un senso solo per sé ma per noi.
La forza delle storie - versione integraleeffedue86
La nostra vita è completamente immersa nel linguaggio e nelle storie e, quindi, è importante saperle ascoltare e analizzare, per migliorare diversi aspetti di noi stessi.
Come incrementare i propri affari - incontro del 28 novembrealemika
Giornata di corso tenuta dal dott. Baldi presso la Casa della Psicologia. Obiettivo dell'incontro formati vo è quello di fornire le basi per un avvio operativo della propria attività
Il prototipo messo a punto rispetto al bene culturale San Pietro Barisano ha consistito in una rappresentazione delle stratificazioni che il tempo ha modellato su una precisa emergenza artistica, tenendo conto del reticolo cittadino confluito nelle funzioni del luogo di culto. Oltre alla cultura nel senso artistico ed estetico, si mette al centro l’umano e l’inattuale, ovvero l’interrogativo sul come l’oggetto è stato vissuto e con che sembianze si è impresso nella mente delle persone che lo hanno frequentato, che lo hanno assunto come simbolo e centro della propria quotidianità, dei ricordi e dei racconti, o che potrebbero farlo. Ci siamo chiesti in che senso il luogo rappresenta una risorsa per le persone, partendo dal presupposto che le cose non hanno un senso solo per sé ma per noi.
La forza delle storie - versione integraleeffedue86
La nostra vita è completamente immersa nel linguaggio e nelle storie e, quindi, è importante saperle ascoltare e analizzare, per migliorare diversi aspetti di noi stessi.
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Memory of the events and events of the memory: how the Net can change our way...
Teramo oggetti 2012
1. ORESTE – 9 OTTOBRE 2012
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO
Un mondo di cose: scosse, oggetti e
trauma
Alessandra Micalizzi
Libera Università di Lingue e Comunicazione - IULM
Alessandra.micalizzi@iulm.it
2. Le cose che contano
Dal simbolico all’identitario/biografico:
• La biografia culturale degli oggetti (Kepytoff, 1986)
Gli oggetti come feticci culturali su cui si proietta una
socialità e una intimità che non compete loro (La Celc,a
1992)
Gli oggetti come immaginazione, comunicazione, fantasia
prefabbricata, rappresentazione (Del Giudice, 1992)
• Densità simbolica dell’oggetto: scambiabile, insostituibile
(Weiner, 1992)
• Transizionalità continua
• Oggettualità come : la qualità di presenza di un oggetto
(La Cecla, 1992)
3. Trauma, memoria e identità
collettiva
«Gli oggetti cambiano significato nei vari momenti della vita; assumono e
disegnano il senso di ciò che è accaduto; organizzano la memoria e
aiutano il pensiero in questa difficile opera. A essi possono essere affidati
compiti ancor più ambiziosi poiché possiedono la qualità di sopravvivere
nel tempo e molto spesso sopravvivono a noi stessi: ecco perché
raccogliere e conservare oggetti si accompagna a un velato e inespresso
desiderio di immortalità» (Starace, 2004, p. 83).
4. Trauma, memoria e identità
collettiva
1. gli oggetti possiedono una capacità rimemorativa
– Biografica
– Collettiva
2. Soggetti a processi di sacralizzazione e
accantonamento
3. In alcuni casi “momenti consolidati della propria
vita”: monumenti domestici
5. Trauma, memoria e identità
collettiva
Il trauma determina:
Fissazione attività cognitiva: ruminazione
Sospensione della narrazione vs urgenza narrativa
Flashbulb memories alle memorie r-episodiche
Cicatrice emotiva e cognitiva
6. La ricerca: aspetti metodologici
Obiettivi: Ricostruire
• Le caratteristiche della relazione tra i sopravvissuti e gli
oggetti, personali e di altri, e i processi di risemantizzazione
in atto a seguito della perdita improvvisa di alcune cose o il
rinvenimento di altre;
• I processi di costruzione di significato attorno agli oggetti
che per il singolo hanno un valore simbolico e rappresentativo
del vissuto traumatico;
• Il ruolo degli oggetti mediali, delle tecnologiche della
comunicazione, come canali privilegiati nel contatto con il
mondo al di là delle scosse, e le pratiche messe in atto
attorno ad essi.
7. La ricerca: aspetti metodologici
Il metodo:
- Analisi produzione autobiografica spontanea
- Conduzione di interviste narrative epistolari (3 buste)
• la prima inerente al vissuto del terremoto, volta non solo
alla raccolta del racconto di vita relativo al vissuto, ma
anche e soprattutto alla ricostruzione del ruolo degli
oggetti a partire dalle citazioni spontanee degli stessi;
• la seconda relativa alla sollecitazione della relazione con le
cose personali e di altri, prima e dopo l’esperienza
traumatica;
• la terza riguardante soprattutto la dimensione più macro
della relazione con gli oggetti, finalizzata a individuare
tracce della sedimentazione di questo vissuto come
momento collettivo della storia dell’Abruzzo e dell’Italia,
attraverso oggetti riconosciuti come simbolo del
terremoto.
8. La ricerca: aspetti metodologici
Il metodo:
- Analisi produzione autobiografica spontanea
- Conduzione di interviste narrative epistolari (3 buste)
• la prima inerente al vissuto del terremoto, volta non solo
alla raccolta del racconto di vita relativo al vissuto, ma
anche e soprattutto alla ricostruzione del ruolo degli
oggetti a partire dalle citazioni spontanee degli stessi;
• la seconda relativa alla sollecitazione della relazione con le
cose personali e di altri, prima e dopo l’esperienza
traumatica;
• la terza riguardante soprattutto la dimensione più macro
della relazione con gli oggetti, finalizzata a individuare
tracce della sedimentazione di questo vissuto come
momento collettivo della storia dell’Abruzzo e dell’Italia,
attraverso oggetti riconosciuti come simbolo del
terremoto.
9. La ricerca: overview
• Urgenza narrativa
• Presenza ingombrante del terremoto come punto di non
ritorno irreversibilità
– “il terremoto ce lo abbiamo dentro. Sembra che ci abbia lasciato in pace, ma quando
meno te lo aspetti riemerge”
• Abbandono delle maschere e riscoperta di autenticità
soprattutto nelle relazioni e sul piano identitario
– il terremoto rende assoluti
• Esperienza estrema di solidarietà: rafforzamento del
senso del NOI
10. La ricerca: l’oggettualità
Sul piano simbolico
Oggetti come simbolo di una precisa condizione
• Il terremotato: la divisa fatta di un abbigliamento
distintivo (composito, per livelli)
• Lo sfollato:
– il sacchetto azzurro con dentro la propria vita
– L’abbandono della casa: animismo
“vado a farle compagnia”
11. La ricerca: l’oggettualità
Sul piano identitario
• Gli oggetti del sé sono quelli che fanno parte di ciò
che è essenziale:
– che non il necessario
– ma ciò di cui ho un bisogno fisiologico (che ha un
valore per me)
• Il medium come “salvezza”
• Ciò che conta non sempre è ciò che resta
12. La ricerca: le funzioni degli oggetti?
• Funzione espressiva:
Gli oggetti come strumenti espressivi e connotativi della propria identità di
terremotato prima e di sfollato poi. Identità in continuo movimento –
anche fisico – e mutamento. Identità che rimanda soprattutto a una
precisa condizione.
• Funzione rimemorativa
Le cose sono capaci di raccontarci qualcosa della nostra storia passata, sia
individuale che sociale.
• Funzione integrativa
Gli oggetti come elementi di appropriazione del vissuto del terremoto. Il
rimando è chiaramente ai processi di addomesticamento della realtà
attraverso gli oggetti (Rampazi, Mandich, 2009).