Raimondo Villano - Paradigmi metodologici e tecnici delle scienze storicheRaimondo Villano
Abs: 28. R. Villano “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber”, patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; Studiorum University Ruggero II dello Stato della Florida (USA), Jean Monnet Université Europenne, Università Telematica Pegaso, Norman Academy USA-Gambia. Presentazione del Libro sotto l’Alto Patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali. Vincitore della LXXIV edizione del Premio nazionale Massimo Piccinini per la ricerca storico-scientifica conferito dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria-Mi.BACT.Presentazioni di: Ven. Balì Gran Croce di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta Ecc.mo Fra’ Franz von Lobstein, già Gran Priore di Roma; Past District Governor 2100 Italia del Rotary International e critico letterario Prof. Antonio Carosella. (Ed. Chiron Hystart, ISBN 978-88-90423536, 1^ ed. gen 2010; 1^ rist. feb 2010; 2^ rist. set. 2010; 3^ rist. mar. 2011; 4^ rist. feb. 2012 - pp. 126; 5^ rist. gen. 2013 - pp. 132).
Raimondo Villano - Paradigmi metodologici e tecnici delle scienze storicheRaimondo Villano
Abs: 28. R. Villano “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber”, patrocinio di: Pontificia Accademia Tiberina; Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria; Nobile Collegio Chimico Farmaceutico; Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali; Studiorum University Ruggero II dello Stato della Florida (USA), Jean Monnet Université Europenne, Università Telematica Pegaso, Norman Academy USA-Gambia. Presentazione del Libro sotto l’Alto Patrocinio del Ministero dei Beni e le Attività Culturali. Vincitore della LXXIV edizione del Premio nazionale Massimo Piccinini per la ricerca storico-scientifica conferito dall’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria-Mi.BACT.Presentazioni di: Ven. Balì Gran Croce di Giustizia del Sovrano Militare Ordine di Malta Ecc.mo Fra’ Franz von Lobstein, già Gran Priore di Roma; Past District Governor 2100 Italia del Rotary International e critico letterario Prof. Antonio Carosella. (Ed. Chiron Hystart, ISBN 978-88-90423536, 1^ ed. gen 2010; 1^ rist. feb 2010; 2^ rist. set. 2010; 3^ rist. mar. 2011; 4^ rist. feb. 2012 - pp. 126; 5^ rist. gen. 2013 - pp. 132).
Informazione locale e comunità. La sfida glocalLorenzo Fabbri
Le comunità locali sono davvero schiacciate dalla globalizzazione? La presentazione analizza il duplice ruolo delle comunità nella interpretazione e localizzazione di fenomeni globali e nella condivisione di esperienze locali secondo una cultura di rete.
Keynote inaugurale dei Seminari SISSCO Nuove frontiere della Public and Digital History (martedì 23 novembre 2021)
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali - UniMoRe - Modena
Il prototipo messo a punto rispetto al bene culturale San Pietro Barisano ha consistito in una rappresentazione delle stratificazioni che il tempo ha modellato su una precisa emergenza artistica, tenendo conto del reticolo cittadino confluito nelle funzioni del luogo di culto. Oltre alla cultura nel senso artistico ed estetico, si mette al centro l’umano e l’inattuale, ovvero l’interrogativo sul come l’oggetto è stato vissuto e con che sembianze si è impresso nella mente delle persone che lo hanno frequentato, che lo hanno assunto come simbolo e centro della propria quotidianità, dei ricordi e dei racconti, o che potrebbero farlo. Ci siamo chiesti in che senso il luogo rappresenta una risorsa per le persone, partendo dal presupposto che le cose non hanno un senso solo per sé ma per noi.
R. Villano - La memoria come percezione d'identità collettivaRaimondo Villano
Abs: R. Villano “Il tempo scolpito nel silenzio dell’eternità. Riflessioni sull’indagine diacronica per la memoria dell’homo faber”, Patrocinio Ministero BC e Premio Piccinini ricerca storico-scientifica Asas-Mi.BACT 2014. Saggio di filosofia della storia con profonde, coerenti e ben articolate riflessioni; si cimenta in ulteriore opera altamente civile, con elementi di riflessione di pacificazione sociale, di concorso al ravvivamento del sentimento coesivo nazionale, particolarmente bisognoso d’esser coltivato e diffuso nei tempi attuali, nonché di custodia e protezione di autentiche radici che, in sostanza, riguardano tutto il Paese (Chiron, 978-88-90423536, 2010 p. 132)
Flavia Barca Una cultura contemporanea per il bene comune 2015Flavia Barca
È arrivato il momento di identificare una visione sul rapporto tra cultura, paesaggio e futuro, ovvero un progetto pubblico sul futuro delle città e dei territori che passi attraverso il riuso dei nostri beni e spazi e attraverso lo sviluppo di nuova arte, quindi la creazione di spazi che promuovano la creatività e l’innovazione. Insomma è arrivato il momento di elaborare un progetto contemporaneo.
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Intervento di Enrica Salvatori e Gianni Bergamaschi a "I santi internauti", Seminario permanente "I santi internauti" organizzato da Gruppo di ricerca RECEPT - Laboratorio di Storia Religioni e Antropologia - sez. ReCMed
In collaborazione con AISSCA - Associazione Italiana per lo Studio della Santità, dei Culti e dell'Agiografia
Intervento a Umanisti 2.0. Come ideare e gestire un progetto di ricerca nell’era digitale
Il 16 dicembre 2021 - 14:30 a Roma Tre Dip. di Studi Umanistici
Giovedì 16 dicembre 2021, 14.30-18.00, Aula Radiciotti e in streaming
Paper in the panel AIPH21 - Comparative Experiences and Perspectives on Teaching Public History in Different Countries and Continents. AIPH 2019 S. Maria Capua a Vetere
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Introduzione allo studio della storia - 8
1. La storia oggi
si deve pensare la storia senza fideismo, avendo chiara coscienza
della pericolosità delle strutture di senso, per l’inclinazione a
generare ferrei schemi normativi
si deve essere consapevoli che senza limpidi riferimenti allo
svolgimento storico e senza la capacità di comprenderne il senso si
può tutt'al più conservare l'esistente, non certo promuoverne e
governarne il mutamento.
E’ un tratto costitutivo della nostra cultura e antropologia.
Riguarda il soggetto (individuale e collettivo), il suo costituirsi e
pensarsi come soggetto, il disporre di un’idea della storia come
vicenda coerente, leggibile e, in qualche misura, prevedibile.
giovedì 22 novembre 12
2. La storia oggi
Potere pensare il passato e il futuro come articolazioni di un
continuum logico non è qualcosa di cui si possa fare a meno. Ma
una premessa indispensabile per il costituirsi di un rapporto tra
soggetto e realtà.
Senza una idea della storia come unità di senso - senza una nuova
filosofia della storia - ci si può tutt'al più contrapporre
episodicamente a quanto non si accetta, provocando crisi locali e
ponendo ostacoli contingenti. Ma non si può mettere in moto alcun
processo di trasformazione, nel quale occorre sapere da dove si
viene e dove - e perché - si intende andare: e, soprattutto, chi si
è e che cosa si vuole.
giovedì 22 novembre 12
3. La storia è spesso un racconto finalizzato a legittimare
un ordine gerarchico fra centri di potere o fra ceti, a
spiegare perché chi ha vinto, o chi vince, o chi vincerà
aveva, ha, avrà dalla sua un percorso causale e
temporale con radici lontane e prospettive future.
Delimita le appartenenze, legittima i gruppi di potere e
le scelte politiche, individua nessi di casualità e di
derivazione dell'attualità da ciò che l'ha preceduta,
ritrova o inventa radici e tradizioni al fine di ricostruire
l'identità
giovedì 22 novembre 12
4. Uso pubblico della storia
Espressione coniata nel 1986 da Jünger Habermas che distingueva
tra lavoro scientifico dello storico e il dibattito pubblico sui mezzi
di comunicazione. In seguito la divulgazione storica connessa al
dibattito politico assume un valore tendenzialmente negativo.
Nicola Gallerano (1993) sostenne che l´uso pubblico della storia
non è una pratica da rifiutare pregiudizialmente -> non esiste
opposizione di principio tra divulgazione e attività scientifica
Propone la distinzione:
1. Uso pubblico della storia
2.Abuso politico della storia specialmente per la "storia politica"
giovedì 22 novembre 12
5. Uso pubblico della storia
LA STORIA COINCIDE COL SUO USO PUBBLICO, nel senso che è
sempre RACCONTATA e serve nella misura in cui è ACQUISITA.
Rapporto elettivo costante ma non lineare tra lo storico e il potere.
NESSUNA STRATEGIA POLITICA E' POSSIBILE SENZA UNA BASE
STORICA
Sforzo di CONTROLLO COSTANTE da parte del potere politico nei
confronti della storia e di suo USO ai propri fini:
• Monumenti * Toponomastica
• Cerimonie pubbliche * Finanziamento alla ricerca
• Definizione delle materie di insegnamento e dei programmi
• Chiusura/apertura degli archivi
• Commissioni parlamentari
giovedì 22 novembre 12
9. La storia e il pubblico
Raphael Samuel, The History Workshop Movement
(1966) -> vuole fare uscire la storia dal “ghetto”
accademico e porre lo studio della storia in relazione con
i problemi del presente, la politica e le ideologie
contemporanee. Storici impegnati ad analizzare le
problematiche sociali e politiche e capaci di diffondere le
loro idee e le loro analisi anche presso la gente comune.
giovedì 22 novembre 12
10. A cosa serve la storia?
Roy Rosenzweig e David Thelen, The Presence of the Past:
Popular uses of History in American life, 1998 http://
chnm.gmu.edu/survey/ -> inchiesta su quanto e come gli
Americani capiscono del loro passato. Lo studio della storia
non è cosa confinata nel passato perché quello che conta è
l’uso della storia nel presente (the availability of usable
pasts rather the the pastness of history) -> quale tipo di
mediazione ed autorità professionale gli storici pubblici
devono fornire in rapporto ad un uso pubblico e popolare
della storia da parte della gente comune?
giovedì 22 novembre 12
11. Storia e pubblico
Fare storia significa serve anche a indagare sulle tensioni tra
memorie individuali e collettive (gruppo, famiglia, comunità, città,
nazione) in prospettiva storica
Oggi, con la rete, si costruiscono molteplici luoghi collettivi di
memoria e di ricostruzione di identità. Si creano spazi di identità
comuni per le minoranze che non avrebbero la possibilità di
raggrupparsi [..]. Solo spostandosi nel virtuale, approdando nel
web stesso e nei siti, tali identità marginali, dimenticate,
sorpassate dalla storia, riescono a riprendere vita e consistenza
giovedì 22 novembre 12