I telematics oltre che nell’auto possono portare benefici importanti anche in altri business assicurativi: a livello internazionale primi concreti esempi nella salute e nella casa. Insurance daily n. 749 e 750
Specializzazione e innovazione per concretizzare le potenzialità dell'assicur...Matteo Carbone
Quattro leve per concretizzare questa opportunità di sviluppo della Bancassicurazione: 1) Value proposition chiare, semplici e focalizzate su "reason why" di acquisto chiare
2) Processi di vendita snelli che agevolino l'attività commerciale in filiale
3) Approccio specialistico alla gestione del business per consentire di offrire ai clienti prodotti di valore ma che garantiscano l'equilibrio tecnico dal punto di vista assicurativo
4) Ruolo della Compagnia/Fondo/Mutua come referente salute del cliente sfruttando l'innovazione digitale per soddisfare le aspettative della base clienti attraverso un approccio omnichannel che mantenga la gestione del sinistro lontano dalla filiale
Observatory on Telematics, Connected Insurance & Innovation is aimed at spreading innovation culture over the insurance market with the associates, allowing them to get a great opportunity.
Specializzazione e innovazione per concretizzare le potenzialità dell'assicur...Matteo Carbone
Quattro leve per concretizzare questa opportunità di sviluppo della Bancassicurazione: 1) Value proposition chiare, semplici e focalizzate su "reason why" di acquisto chiare
2) Processi di vendita snelli che agevolino l'attività commerciale in filiale
3) Approccio specialistico alla gestione del business per consentire di offrire ai clienti prodotti di valore ma che garantiscano l'equilibrio tecnico dal punto di vista assicurativo
4) Ruolo della Compagnia/Fondo/Mutua come referente salute del cliente sfruttando l'innovazione digitale per soddisfare le aspettative della base clienti attraverso un approccio omnichannel che mantenga la gestione del sinistro lontano dalla filiale
Observatory on Telematics, Connected Insurance & Innovation is aimed at spreading innovation culture over the insurance market with the associates, allowing them to get a great opportunity.
Una pubblicazione dedicata alle tematiche dei nostri convegni e una guida per orientarsi tra offerte, servizi e soluzioni a supporto della relazione con i canali distributivi, le reti agenziali e la clientela. In distribuzione già il primo numero, scaricabile anche dal sito www.insurancereview.it e dalla App "Insurance Review" (gratuita, nell'Edicola del vostro smartphone e tablet)
La soluzione per rendere più efficienti servizi di Gestione appuntamenti, Prenotazione di visite ed esami, Accettazione presso la struttura, Gestione pagamenti, Comunicazioni e notifiche:
Contatto multicanale con pazienti, professionisti, strutture sanitarie e aziende.
Controllo da remoto, maggiore prevenzione, facilità e immediatezza dei servizi.
Automatizzazione di comunicazioni massive e pagamenti ricorsivi.
Riduzione dei tempi di attesa, meno code agli sportelli.
Integrazione nativa con la soluzione Your Voice Digital Payments.
Servitization: alla scoperta dell’universo che si cela dietro questo concettoKEA s.r.l.
Quando si parla di servitizzazione, di integrazione a valore aggiunto fra prodotti e servizi, spesso ricorrono sempre le stesse parole chiave: assistenza remota, manutenzione preventiva / predittiva, oggetti IoT e dell’industria 4.0.
Il bel libro di Christian Kowlkowski e Wolfgang Ulaga (Service strategy in action. A practical guide for growing B2B service and solution business, 2017) ha il pregio di restituire un’immagine a tutto tondo della service economy: perché si sta affermando proprio ora? In che cosa si differenziano prodotti e servizi in termini di progettazione, erogazione, miglioramento / innovazione? Quali sono gli ostacoli alla crescita dei servizi? Come classificazione e prezzare correttamente i servizi?
Il SOMMARIO di questo numero:
- EDITORIALE Non solo una questione di Lead
- ATTUALITA' Studio, ingegno e tanta gavetta
Verso la sostenibilità di Rca e catastrofali
Campioni nelle risorse umane
- MERCATO E COMPAGNIE Banche e assicurazioni, una partneship per sicurezza e rendimento
Il soccorso della banca-assicurazione
Trasparenza ed education: nessun passo indietro
- DISTRIBUZIONE Alla base di una vera collaborazione
Accordo Gaat - UAA: uno strumento per crescere
Itas e Rsa, la diversità diventa ricchezza
- SCENARIO Previdenza, serve occupazione
Le frodi dei colletti bianchi
- OSSERVATORIO RC Auto: Le montagne russe dei listini
- MARKETING E PRODOTTI Dopo Natale la festa continua
- TECNOLOGIA & SERVIZI Auto ibrida, ritorno al futuro
- IL COMMENTO Siamo già nell'era post-solvency II?
- Le nostre RUBRICHE
Case studies mobile, alcuni esempi di applicazioni via SMS nei settori sanità...comunicando
Grazie agli SMS oggi è possibile incentivare la loyalty, incrementare la presenza del proprio marchio presso i clienti, interagire con il pubblico, ridurre il drop out (gli appuntamenti a vuoto), e i tempi di attesa delle prenotazioni. Il tutto rapidamente, senza elevati investimenti e in modo economico generando significativi vantaggi sia in termini di pro attività e volumi di fatturato che di sensibile riduzione dei costi di comunicazione e gestione dati.
ABC dei costi - Edigit International s.r.l.Nicola Amoruso
Data l'importanza che riveste l'analisi dei costi per la corretta gestione aziendale, Edigit ha deciso di mettere direttamente a disposizione delle aziende l'esperienza e gli strumenti necessari ad introdurle all'analisi dei costi. Si tratta appunto di know-how e tools di base, utili per effettuare un primo approccio al calcolo dei propri costi, una specie di ABC introduttivo alla materia per stimolare la conoscenza e l'approfondimento di argomenti fondamentali per la gestione aziendale.
SCS e i risultati ricerca “Tendenze del mercato sui processi e sistemi per la...SCS Azioninnova S.p.A.
Durante il convegno “Ripensare all’RC Auto”, sono stati presentati i risultati della ricerca “Tendenze del mercato sui processi e sistemi per la gestione dei sinistri nel ramo auto” condotta da SCS e Insurance Connect.
Tale ricerca ha coinvolto i direttori sinistri di 18 delle maggiori compagnie assicurative italiane operanti nei rami danni che coprono complessivamente l’81% della raccolta premi sui rami auto.
Guido Proietti, Manager di SCS, ha illustrato a un pubblico composto da più di 200 esperti del settore specifico i principali risultati della ricerca volta ad analizzare le tendenze del mercato rispetto a tre principali ambiti, specificatamente gli obiettivi strategici delle direzioni sinistri nei prossimi 3 anni, gli orientamenti sulla gestione operativa dei processi liquidativi e l’approccio in tema di “servizio al cliente”.
Insurers' journeys to build a mastery in the IoT usageMatteo Carbone
Insurance IoT is a social good!
Because:
🔵 Expected losses can be reduced structured programs with both real-time mitigation actions to solve a specific situation, and behavioral change mechanisms to promote safer behaviors (both in personal and commercial lines)
🔵 Rate can be matched to risks better:
- Smaller and more accurate pricing clusters allow a large part of profiles to receive a lower rate
- Even with the ability to price the individual probability of loss (cluster of one) the insurance foundation isn’t canceled (The risk of each policy will contribute to the expected losses of the portfolio; The premiums paid by many lucky policyholders will be used to pay the claims of the few unlucky policyholders who had an accident in a period of coverage)
🔵 IoT data can be used to increase the effectiveness and efficiency of the claim process, so improving the combined ratio ceteris paribus
⏩ Large part of the policyholders will pay less (and portfolios currently difficult to insure will become more insurable)
Insurance IoT (and telematics) is not about providing a discount
Insurance IoT (and telematics) is about creating economic value using the data and sharing part of this value with policyholders (and agents & brokers)
An integrated holistic adoption of the IoT paradigm is a game changer for your insurance business and a social good:
◾ it allows to improve the availability and affordability of insurance coverages
◾while allowing the sector to write a profitable business
Below you can enjoy a selection of best practices in both personal and commercial lines - written with some of the IoT Insurance Observatory members - that have already started to obtain results from their IoT business transformation journeys
IoT is a game changer for many insurance activity. An increasing number of success stories are emerging at a global level. The IoT Insurance Observatory is committed to support a profitable usage of IoT in the Insurance sector
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La soluzione per rendere più efficienti servizi di Gestione appuntamenti, Prenotazione di visite ed esami, Accettazione presso la struttura, Gestione pagamenti, Comunicazioni e notifiche:
Contatto multicanale con pazienti, professionisti, strutture sanitarie e aziende.
Controllo da remoto, maggiore prevenzione, facilità e immediatezza dei servizi.
Automatizzazione di comunicazioni massive e pagamenti ricorsivi.
Riduzione dei tempi di attesa, meno code agli sportelli.
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IoT is a game changer for many insurance activity. An increasing number of success stories are emerging at a global level. The IoT Insurance Observatory is committed to support a profitable usage of IoT in the Insurance sector
More Than an Observer - Carbone Still Igniting Industry’s IoT PassionMatteo Carbone
Insurance IoT Observatory is a seven-year-old think tank specialized on the insurance IoT with the participation of top executives from the most relevant Insurers, Reinsurers, and Tech players in the IoT insurance arena
The Observatory is about connecting people and ideas in order to spread the innovation culture throughout the insurance market with three concrete outcomes:
- a global multiclient research on the insurance IoT paradigm
- one-to-one workshops to each member
- plenary symposiums with all the members
The Observatory engage constantly hundreds of key executives involved in the IoT programs within the members of the think tank (including 3 of the top five European insurers, 5 of the top ten US P&C insurers, 2 of the top three Japanese insurers, the largest Australian insure, one of the top two Brasilian insurers and 3 of the top six global reinsurers).
Some figures about our seven editions:
- 2920 hours of one-to-one workshops over the five annual editions of the Observatory
- 34 plenary symposiums between North America and Europe
-7 international publications
The State Farm Vision - Ecosystem Capabilities for the Insurer of the Future.pdfMatteo Carbone
State Farm's vision about the platform play and the smart home strategy is a fundamental area for any personal line insurance carrier in the future. IoT is a necessary capability, not a nice to have!
Global insurance think-tank, which has put together executives from more than 50 insurance groups, Institutions and the Internet of Things ecosystem, to discuss the great potential of the most mature Insurtech trend, as well as the challenges it poses to the insurance business. The focus is on any insurance solution based on sensors for collecting data on the state of an insured risk and telematics for remote transmission and management of the data collected.
The Observatory generates and promotes innovation in the insurance sector: representing the cutting edge of global innovation; offering a strategic vision to exploit the insurance IoT full potential; stimulating research and debate between the participants.
The seven annual Observatory editions in figures:
- 2738 hours of one-to-one workshops
- 32 plenary symposiums between North America and Europe
- 87 insurance companies (including 4 of the top 5 Reinsurers, 11 of the top 15 European Insurance Groups, and 10 of the top 15 US P&C Insurance Groups)
- 51 tech players and vendors
𝗬𝗼𝘂𝗿 𝗽𝗼𝗹𝗶𝗰𝘆𝗵𝗼𝗹𝗱𝗲𝗿𝘀 𝗮𝗿𝗲 𝗿𝗲𝗮𝗱𝘆 𝗳𝗼𝗿 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝘀‼️
...𝗮𝗿𝗲 𝘆𝗼𝘂 𝘁𝗼𝗼❓
https://www.linkedin.com/posts/matteocarbone_telematics-readiness-activity-7024698841979400192-BGYc?utm_source=share&utm_medium=member_desktop
results of the survey done by Swiss Re and IoT Insurance Observatory on 10000 policyholders.
The telematics sponsors are people who are likely or very likely to recommend a telematics motor insurance app to a friend. This cluster is equally comprised of men and women and includes mostly millennials (23–41 years old) and people in Generation X (42–57 years old). They love driving and walking, but they don't shy away from using public transport. Telematics sponsors represent 54% of our sample.
The IoT Insurance Observatory mission is to promote a profitable IoT adoption in the insurance sector.
The six annual editions have aggregated more than 130 organizations.
Tech players and Insurance companies, including:
* 4 of the top 5 Reinsurers
* 11 of the top 15 European Insurance Groups
* 10 of the top 15 US P&C Insurance Groups
IoT Insurance Observatory is a six-year-old think tank specialized on the insurance IoT with the participation of top executives from the most relevant Insurers, Reinsurers, and Tech players in the IoT and telematics insurance arena
The think tank membership provides access to the most globally relevant insurance IoT knowledge, and its goal is to promote a profitable IoT adoption in the insurance industry.
From Risk Transfer to Risk Prevention - How the Internet of Things is Reshapi...Matteo Carbone
The Geneva Association and the Insurance IoT Observatory looked at the transformation of traditional insurance risk transfer to technology-driven risk mitigation and prevention services.
Risk prevention is an IoT-based uses case able to create a positive impact to all the stakeholders: avoiding the accidents to the policyholders, improving the insurance bottom line, and generating positive externalities to the society
A (false) myth I have heard frequently at conferences is that insurers are not yet able to use IoT data to take smart actions
Instead, there are different success stories about-based risk prevention in different insurance business lines bit.ly/RiskPreventionPaper
One of the best practices in changing driver behaviors is Discovery Limited
Having seen the early steps of this approach, since it’s launch on 1 June 2011, and the journey over the following years, I’ve been always impressed by their innovation journey
Each annual product review has been a thought-provoking presentation: I consider myself extremely luck for this opportunity to learn directly from Anton and Francois and all the team
#Insurtech case histories are frequently fascinating storytelling and make people feel self-satisfied, instead in this paper you will find facts and figures about prevented accidents and profitable auto #insurance portfolios
I love this #telematics story...concrete and fact based!
The world is now hyperconnected. Insurance of the future will use data to enhance customer experiences, impact core insurance processes, create new knowledge and improve sustainability. There are already pioneers in this space, and their stories demonstrate the powerful and increasing role of IoT data in better risk prevention
A new insurance paradigm for the hyperconnected worldMatteo Carbone
IoT adoption is a strategic choice that requires a multi-year commitment to develop the specialistic insurance IoT competencies and the leadership competencies needed to transform the way business is currently being done.
Although IoT has not yet been systematically addressed by the large majority of insurers, several early adopters have already concretely demonstrated the potential of using this technology in the insurance sector.
These successful player journeys show IoT’s extraordinary potential to generate value for insurers, policyholders, and even the entire society.
Insurance IoT is a new way of thinking about the activity of assessing, managing, and transferring risks. This new way of thinking for the insurance business fits with a world that is going to be more and more hyperconnected, a trend that insurers can neither stop or ignore.
The IoT Insurance Observatory is a four year old think tank specialized in insurance IoT
The Observatory generates and promotes innovation in the insurance sector: representing the cutting edge of global innovation; offering a strategic vision to exploit the insurance IoT full potential; stimulating research and debate between the participants.
Tecnologia nelle polizze salute e casa insurance daily
1. MARKETING
Tecnologia nelle polizze salute
I telematics oltre che nell’auto possono portare benefici importanti anche in altri business assicurativi: a
livello internazionale primi concreti esempi nella salute e nella casa.
(PRIMA PARTE)
L’integrazione della tecnologia nella value proposition assicurativa si sta affermando come uno dei principali trend di
evoluzione del settore e le iniziative “digital” rappresentano ormai da alcuni anni una delle priorità nell’agenda di tutti i gruppi
assicurativi. A oggi, però, hanno spesso portato solo a miglioramenti limitati della capacità di competere delle compagnie.
Le best practice internazionali mostrano come per ottenere benefici concreti sia necessario focalizzare l’innovazione su chiari
obiettivi strategici, identificando come concretamente l’adozione di una soluzione tecnologica possa permettere di cogliere
un’opportunità o risolvere una criticità del proprio business.
OTTIMIZZARE LE FRANCHIGIE AGGREGATE
Un’interessante esempio in quest’ottica è rappresentato dalla compagnia americana Oscar, start-up che in meno di due anni
ha raccolto fondi per più di 300 milioni di dollari con una valutazione della compagnia che ha superato 1,5 miliardi di dollari.
La compagnia ha innovato radicalmente la customer experience delle polizze salute individuali, indirizzando gli sforzi di
innovazione sui temi chiave per la profittabilità del business rimborso spese mediche negli Stati Uniti: il raggiungimento della
franchigia aggregata frontale da parte dell’assicurato e la limitazione dell’utilizzo di visite di emergenza. Oscar ha creato una
nuova value proposition assicurativa basata su un’applicazione per smartphone con al proprio interno un motore di ricerca
evoluto (con anche ricerca naturale per sintomi) che consente all’assicurato di identificare e confrontare le strutture mediche
all’interno del network convenzionato. In questo modo il cliente viene supportato nell’ottimizzare le spese che sostiene
direttamente prima di raggiungere la franchigia aggregata, ritardandone quindi il momento del raggiungimento e in questo
modo riducendo l’ammontare delle spese pagate (sinistri) dalla compagnia per la restante parte dell’anno. Riguardo il secondo
aspetto, la compagnia ha introdotto un sistema di chat e call back con uno specialista che l’assicurato può liberamente
scegliere all’interno del network, offrendo una comoda alternativa che riduce in parte le prestazioni di emergenza non
realmente necessarie.
ASSICURAZIONE SALUTE E CONNECTED HEALTH
Partendo da queste riflessioni, con differenti realtà assicurative mi è capitato negli ultimi mesi di ragionare su come replicare
nel business salute l’esperienza già fatta con il motor telematics. Esiste ormai una diffusa consapevolezza dei benefici degli
approcci basati su black box e di come il ritorno sull’investimento in questa tecnologia possa essere massimizzato dalle
compagnie attraverso una riflessione ampia, che non consideri solo gli aspetti di underwriting della polizza auto ma si estenda
sugli aspetti di servizio al cliente, sugli aspetti di controllo dei sinistri e di fidelizzazione dei clienti. I benefici conseguibili sulla
value chain assicurativa attraverso device di mHealth e wearable sono identificabili facendo un parallelo con quanto avvenuto
nell’assicurazione auto.
WEARABLE PER IL CONTENIMENTO DEL RISCHIO
Il primo ambito è la selezione del rischio, intesa sia come capacità di autoselezione e di dissuasione di comportamenti
rischiosi, sia come integrazione delle variabili statiche tradizionalmente usate con un set di informazioni telematics, raccolte
per un periodo di tempo limitato unicamente per supportare la fase di underwriting. La creazione di value proposition
incentrate sull’utilizzo di wearable rende il prodotto attrattivo per individui attenti a queste tematiche (più giovani e sani rispetto
alla clientela tipica dei prodotti salute) generando un effetto di auto selezione paragonabile a quello che ha caratterizzato
l’avvio delle esperienze motor telematics. Un esempio interessante di creazione di un prodotto attrattivo per clienti più attivi è
la sopra citata Oscar, che da qualche mese regala, a tutti i propri assicurati, un contapassi collegato all’applicazione mobile:
ogni giorno l’applicazione presenta al cliente un obiettivo personalizzato, a fronte del cui raggiungimento viene accreditato al
cliente un dollaro. In tal modo, mensilmente il cliente può ricevere fino a venti dollari come cashback dalla compagnia.
LE APP MEDICHE COME VALORE AGGIUNTO
La seconda area di generazione di valore è quella dei servizi a valore aggiunto. L’utilizzo dei dati rilevati rappresenta
un’opportunità incredibile per erogare nuovi servizi sulla salute e per offrire ai clienti una migliore customer experience: si
pensi anche solo alla geolocalizzazione delle strutture del network di medici e cliniche convenzionate legato a una polizza
rimborso spese mediche. Uno degli esempi di maggior successo internazionale riguardo i servizi a valore aggiunto è
l’australiana Medibank che ha integrato nelle sue polizze salute, attraverso un’app per smartphone, servizi informativi e di
advice sia medici (come sta facendo in Italia il Fondo assistenza e benessere attraverso la partnership con l’app Consiglio
dal medico) sia wellness, generando attraverso questo bundle di servizi ricavi incrementali pari a più del 10% dei premi della
compagnia. Questo player australiano ha anche creato un’applicazione per i non clienti che permette di accedere a
scontistiche wellness, sfruttando quindi la proposizione di servizi a valore aggiunto per l’acquisizione di nuovi clienti su cui
successivamente fare cross-selling con un’offerta assicurativa.
LA CUSTOMER EXPERIENCE E IL CONTROLLO DEGLI ESBORSI
Questa capacità di erogare servizi salute con un elevato valore percepito dai clienti può consentire anche alla compagnia di
incrementare l’efficacia dei propri processi di indirizzo sul network convenzionato, aspetto fondamentale per il controllo del
loss ratio di un prodotto rimborso spese mediche, mantenendo livelli elevati di customer experience. Il loss control
rappresenta infatti la terza area di creazione di valore, come nel business auto. Nel salute possono essere concretizzati
benefici economici significativi già nel breve, sfruttando la telemedicina per ottimizzare l’esborso per determinati sinistri, o per
legare il rimborso all’effettiva aderenza al percorso di cura. L’ambizione a tendere è quella di arrivare a disporre di approcci di
early warning che intercettino stati di salute alterati e permettano di intervenire in ottica preventiva.
2. Discovery, in Sudafrica, ha sperimentato con successo questo approccio: con l’obiettivo di ridurre il loss ratio del cluster di
assicurati diabetici (in larga parte sinistri legati a complicazioni per mancanza di controllo) fornisce uno strumento per la
misurazione della glicemia collegato ad una app e ne premia l’utilizzo nell’ambito del programma Vitality.
PREMIARE I COMPORTAMENTI SALUTARI
Vitality rappresenta la best practice internazionale nel quarto asse di creazione di valore: l’indirizzo del omportamento dei
clienti attraverso un sistema di loyalty che premia i comportamenti poco rischiosi.
La compagnia sudafricana ha integrato, nel suo complessivo sistema di reward, dei device per la misurazione dell’attività
fisica e ha inserito il loro utilizzo tra i comportamenti incentivati. L’esperienza fatta in differenti Paesi da Discovery nell’engage
dei clienti su comportamenti salutari attraverso approcci di gamification, mostra l’efficacia dell’approccio in termini di appeal
commerciale, di capacità di acquisizione di clienti meno rischiosi e di riduzione nel tempo del profilo di rischio del singolo
cliente.
L’ultimo ambito su cui ragionare per massimizzare i benefici conseguibili dall’integrazione di wearable e polizze salute è
rappresentato dal pricing basato sul rischio individuale, ovvero il monitoraggio costante del livello di esposizione al rischio
durante il periodo di copertura. L’opportunità è arrivare a costruire tariffe legate al monitoraggio attraverso device delle
condizioni di salute, dello stile di vita e del contesto. Come avvenuto nell’auto telematics, questo sarà un traguardo
raggiungibile solo dopo alcuni anni di raccolta di questi dati e di analisi attuariale delle serie storiche, insieme alle informazioni
riguardanti i sinistri.
Assicurazione casa e connected home
L’automazione e la domotica presentano delle potenzialità interessanti in termini di valutazione del
rischio e loss control. In più paesi si stanno sperimentando formule simili alle black box nella Rc Auto
(SECONDA PARTE)
L’assicurazione casa è un’ulteriore area in cui a livello internazionale si sta sperimentando l’integrazione di una polizza con
dei sensori.
In questo comparto è possibile osservare già oggi una replica di quanto avvenuto più di dieci anni fa sull’auto: primi esempi di
polizze telematiche con uno sconto frontale tra il 10% e il 25% sul premio assicurativo, a fronte da un lato dell’istallazione
nella casa del cliente di un box con dei sensori e, dall’altro lato, del pagamento di un canone
per i servizi e il comodato d’uso della tecnologia. Questo approccio, adottato sia negli Stati Uniti, da State Farm e Usaa, sia in
Italia, da Intesa Sanpaolo Assicura e Bnp Paribas Cardif, si fonda principalmente su due delle cinque leve di creazione di
valore: primo il loss control (con focus su rischi legati all’allagamento, all’incendio e al furto) e, in secondo luogo l’associazione
di servizi a valore aggiunto alla polizza assicurativa, riguardo i quali le due compagnie americane si sono spinte fino al mettere
a disposizione dei clienti un ampio ventaglio di servizi (erogati da partner selezionati) legati all’ecosistema della casa, e che si
estendono fino agli aspetti di assistenza medica.
Un interessante e innovativo esempio di utilizzo della tecnologia per l’assessment e la selezione del rischio in polizze
abitazione, è stato implementato dalla compagnia australiana Suncorp, con un taglio retail, e dal gruppo Ace, con un focus
invece sulle esigenze assicurative della clientela private. Entrambe queste realtà attraverso una partnership con la startup
Trōv (applicazione per smartphone che consente di censire e organizzare le informazioni riguardo gli oggetti personali,
incluse fotografie e ricevute di acquisto) hanno fatto evolvere il proprio approccio assuntivo ai rischi sul contenuto della casa.
Domotica e valutazione del rischio individuale
La domotica oggi è un segmento in forte crescita anche in Italia ed è arrivato a rappresentare un terzo del fatturato generato
dall’Internet of Things nel nostro paese, secondo recenti dati del Osservatorio del Politecnico di Milano.
Se pensiamo alle possibilità di monitoraggio offerte dagli oggetti interconnessi delle soluzioni orizzontali di domotica
(con termostati, rilevatori fumo/acqua, sensori negli elettrodomestici e negli altri oggetti della casa, sensori sugli accessi e
allarmistica antifurto, sensori sulla struttura dell’abitazione) per una compagnia di assicurazioni sarebbe possibile avere
un’evidenza puntuale del livello e quantità di esposizione al rischio: dalle tempistiche e modalità di utilizzo dell’abitazione fino
allo stato dell’immobile e condizioni a cui è esposto (umidità, vibrazioni meccaniche, ecc.). Questo può consentire alla
compagnia di arrivare a costruire polizze con pricing basato sul rischio individuale adottando logiche tariffarie
comportamentali, come già avvenuto nel motor, che potrebbero anche dischiudere nuove opportunità di crescita, ad esempio
l’assicurazione delle seconde case usate solo per le vacanze, e oggi raramente assicurate. Questo scenario di espansione di
soluzioni con una diffusa presenza di oggetti interconnessi con l’abitazione, se adeguatamente approcciato dalle compagnie
assicurative rivedendo i propri processi per sfruttare il potenziale dei dati rilevati, può portare anche significativi benefici in
termini di loss control: alcuni studi hanno stimato una potenzialità di dimezzare l’attuale portata dei sinistri.
Scatole nere e scatole bianche
Per concretizzare questa opportunità, è fondamentale per le compagnie essere in grado di interfacciarsi con i differenti oggetti
interconnessi: disporre di una piattaforma digitale aperta che sfrutti i molteplici sensori dell’ampio (e in evoluzione) ecosistema
della casa, così come quelli dell’ecosistema salute per quanto riguarda le soluzioni analizzate nel precedente nostro
intervento su questo giornale. Ciò rappresenta per il settore assicurativo una sfida tecnologica caratterizzata da un livello di
complessità superiore rispetto a quanto affrontato fino ad oggi nel motor, per continuare con il parallelo sviluppato
precedentemente. Il cambio di paradigma, rispetto all’esperienza fin qui fatta con la black-box auto, non riguarda solo gli
aspetti fondamentali dell’architettura tecnologica, come il data gathering o i metodi per standardizzare dati provenienti da fonti
eterogenee, ma si estende alle scelte strategiche sul modello di business. Per le compagnie infatti diventa necessario definire
il proprio livello di ambizione in termini di ruolo nell’ecosistema e il modo per cooperare con altri player, al fine di creare
soluzioni e servizi intorno a un integrato set di bisogni del cliente. In quest’ottica può essere letto il percorso intrapreso dalla
compagnia statunitense American Family Insurance, la quale, in partnership con Microsoft, ha lanciato un acceleratore per
start-up focalizzate sulla home automation.
Matteo Carbone, Manager Bain & Company
(Articolo pubblicato da Insurance Daily in due parti, il 30 giugno e il 1 luglio 2015)