Dalle App di servizio alle App di relazione: come cambia il rapporto medico-p...Giuseppe Fattori
In base ai risultati dell'indagine i Social Media risultano essere largamente utilizzati a livello personale e le informazioni sulla salute trovate nel web sono spesso condivise con il medico.
Tuttavia, le risposte rilevano in generale la percezione di una scarsa propensione da parte dei professionisti sanitari nei confronti di queste tecnologie: i materiali recuperati da Internet non sembrano essere utili per l'infettivologo ed i social sono ritenuti di poca utilità sia come fonte di informazioni sia come strumento di comunicazione con il medico. Questi risultati riflettono alcune barriere nel rapporto tra i sanitari e l'uso dei social media dovute sia all'affidabilità delle informazioni presenti in rete sia alla tutela della privacy. Inoltre, lo scarso uso di blog e forum evidenzia come l'uso dei social non sembra funzionale ad alimentare una comunità di "peer" intesa come comunità di mutuo aiuto, come invece succede in altre patologie (diabete, cancro,
ecc.). Approfondimenti qualitativi con le associazioni che hanno partecipato al progetto hanno evidenziato la presenza in Italia di blog/forum "chiusi" e rivolti a popolazioni specifiche, a testimonianza dello stigma proprio di questa patologia.
Dalle App di servizio alle App di relazione: come cambia il rapporto medico-p...Giuseppe Fattori
In base ai risultati dell'indagine i Social Media risultano essere largamente utilizzati a livello personale e le informazioni sulla salute trovate nel web sono spesso condivise con il medico.
Tuttavia, le risposte rilevano in generale la percezione di una scarsa propensione da parte dei professionisti sanitari nei confronti di queste tecnologie: i materiali recuperati da Internet non sembrano essere utili per l'infettivologo ed i social sono ritenuti di poca utilità sia come fonte di informazioni sia come strumento di comunicazione con il medico. Questi risultati riflettono alcune barriere nel rapporto tra i sanitari e l'uso dei social media dovute sia all'affidabilità delle informazioni presenti in rete sia alla tutela della privacy. Inoltre, lo scarso uso di blog e forum evidenzia come l'uso dei social non sembra funzionale ad alimentare una comunità di "peer" intesa come comunità di mutuo aiuto, come invece succede in altre patologie (diabete, cancro,
ecc.). Approfondimenti qualitativi con le associazioni che hanno partecipato al progetto hanno evidenziato la presenza in Italia di blog/forum "chiusi" e rivolti a popolazioni specifiche, a testimonianza dello stigma proprio di questa patologia.
Stress lavoro correlato - Cos'è e come si misuraElisa Corsa
“Lo stress è una condizione fisiologica che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro” (Accordo <europeo sullo stress lavorativo, 2004)
Flavio Trolese (panter.ch) will dive into controlling and reporting. After an introduction to "the easy way" of controlling & financial reporting, he is going to share his experiences developing a controlling app, explaining why lots of solutions do not fit and why you should definitely code your own time tracking app.
Web 2.0 e Facebook: dalla pagina alla Strategia Social MarketingWalter Del Prete
Le slide della seconda giornata di "Le vie del commercio", corso di web marketing organizzato dalla Confesercenti e tenuto da Walter Del Prete di e-leva srl. Si parla di Web 2.0, Facebook e strategie social.
Stress lavoro correlato - Cos'è e come si misuraElisa Corsa
“Lo stress è una condizione fisiologica che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentano in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro” (Accordo <europeo sullo stress lavorativo, 2004)
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Web 2.0 e Facebook: dalla pagina alla Strategia Social MarketingWalter Del Prete
Le slide della seconda giornata di "Le vie del commercio", corso di web marketing organizzato dalla Confesercenti e tenuto da Walter Del Prete di e-leva srl. Si parla di Web 2.0, Facebook e strategie social.
Uno sguardo ai nuovi mezzi di comunicazione in rapporto alle malattie rare. Concentrarsi all'educazione al digitale e al monitorare le giuste informazioni.
La comunicazione e la promozione della salute sui social media: esistono evid...Eugenio Santoro
Intervento di Eugenio Santoro al convegno Comunicare e promuovere la Salute ai Tempi dei Social Media #salutesocial, IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, 24 maggio 2016 http://www.marionegri.it/it_IT/home/archivio_news_focus/archivio_news/News_2016/Comunicare+e+promuovere+la+salute+ai+tempi+dei+social+media/135852,News.html
Comunicazione sanitaria ai tempi dei social network sitesAlessandro Lovari
Slide dell'intervento al corso di formazione organizzato dalla Regione Emilia Romagna sul tema "I social media per la comunicazione in Sanità", in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti. Le slide contengono i risultati dell'Osservatorio su social media e ASL dell'Università di Sassari, cattedra di comunicazione pubblica, Dipartimento PolComIng.
Nel 2008 l'Associazione Airt, per la ricerca sulla Timidezza e le Fobie Sociali, ha condotto la presente ricerca presso il Liceo Classico Rinaldini di Ancona. La ricerca è stata presentata al Convegno del 22 Novembre 2008, organizzato dalla stessa Airt, dal titolo LA RELAZIONE FAMILIARE DIFFICILE. Presentata dal Dr. Walter La Gatta, psicoterapeuta - Ancona.
Marketing Sociale tra nuovi media e salute: ripensare nuove strategie di comu...Giuseppe Fattori
Analisi sulla possibilità di utilizzare un approccio di marketing sociale nell’ambito della prevenzione dell’uso e abuso di sostanze utilizzando discipline che si sono mostrate in altri campi efficaci nel condizionare l’acquisizione di comportamenti positivi ed utili
per la promozione e conservazione dello stato di salute delle persone.
Altrettanto importante è la riflessione sul fatto che i giovani sono forti utilizzatori di strumenti web 2.0: ciò può rappresentare una opportunità in termini di comunicazione e coinvolgimento dei giovani in merito alla promozione del benessere e alla prevenzione dei comportamenti a rischio cogliendo il vantaggio offerto dallo sviluppo dei media digitali, dei social network, delle connessioni digitali e dei dispositivi mobili.
Quale sanità per il cittadino. Nuova domanda di empowerment. Giuseppe Fattori
Il tema del Change Management in sanità si pone come un argomento strategico
nell’ambito dei processi di deospedalizzazione e di presa in carico del processo
assistenziale da parte del territorio.
In questo contesto assume valore abilitante l’utilizzo delle piattaforme digitale
nel più ampio scenario della connected care, che chiama in causa processi di integrazione
aziendale e territoriale come aspetti di formazione di nuove competenze
da parte dei professionisti sanitaria.
Formare per l’innovazione, sostenere i processi di continuità assistenziale, mettere
a sistema le soluzioni di sanità digitale sono elementi che possono promuovere
la nuova geografia delle reti assistenziali
Taking Action Against HIV Stigma and DiscriminationGiuseppe Fattori
Worldwide, people living or associated with HIV and AIDS are subject to stigma
and discrimination. They may lose their employment and livelihoods, property,
social status, children and friends. They may be given substandard care or even
refused care at health facilities.
L'abuso e il maltrattamento nel periodo adolescenziale a cura del dott. Bozz...dott. Domenico Bozzi
L’UNICEF ha messo in luce come i bambini subiscano violenze nel corso di tutte le fasi dell'infanzia e dell’adolescenza, in contesti diversi, e spesso per mano di persone di cui si fidano e con le quali interagiscono quotidianamente.
Similar to Social networking technologies as an emerging tool for hiv prevention (20)
Il Marketing Sociale e l’Interazione Uomo/Ambiente - G.Fattori - ISS/ESMAGiuseppe Fattori
Il
presente convegno ha lo scopo di diffondere una corretta conoscenza del marketing sociale in ambito nazionale, e di proporne l’utilizzo per la prevenzione delle problematiche relative all’interazione uomo/ambiente Tale interazione ha
da sempre comportato conseguenze che si ripercuotono negativamente sia sull’integrità degli ecosistemi che sulla salute e sulla qualità della vita delle persone L’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con i suoi 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ha pertanto evidenziato la necessità di adottare nuovi modelli di sviluppo intersettoriali che integrino aspetti ambientali, economici, sanitari e sociali Inoltre, è necessario un approccio al cambiamento comportamentale, che indirizzi le persone ad adottare azioni responsabili, sostenibili e sicure Ed infatti il marketing sociale si configura come uno degli strumenti
più efficaci a favorire la scelta libera e consapevole di comportamenti salutari Esso ha come scopo quello di
creare un ambiente favorevole al cambiamento e si avvale di strumenti valutativi, al fine di eliminare quelle barriere di tipo cognitivo, culturale, ambientale e socio economico
che impediscono l’assunzione dei comportamenti proposti.
Il convegno è organizzato, per la prima volta in Italia, in collaborazione con ESMA European Social Marketing Association
Il Marketing Sociale nella promozione della salute - Giuseppe FattoriGiuseppe Fattori
Nel momento in cui si stanno avviando il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e il PNP (Piano Nazionale di Prevenzione) basati in gran parte sui principi di OneHealth abbiamo bisogno di nuovi strumenti per affrontare le sfide che ci aspettano in anni particolarmente complessi.
Il Marketing sociale, con solide basi “evidence”, è uno di questi ed è centrale per gestire il cambiamento che vogliamo realizzare.
Perché la politica sociale ha bisogno del Marketing Sociale. G.Fattori, J.FrenchGiuseppe Fattori
Nel momento in cui si stanno avviando il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e il PNP (Piano Nazionale di Prevenzione) basati in gran parte sui principi di OneHealth abbiamo bisogno di nuovi strumenti per affrontare le sfide che ci aspettano in anni particolarmente complessi.
Il Marketing sociale, con solide basi “evidence”, può essere uno di questi per gestire il cambiamento che vogliamo realizzare
Marketing Social Good. Citizen Centric Social Policy DesignGiuseppe Fattori
This paper sets out are some of the key insights and principles about why effective social behavioural design needs to incorporate marketing principles. The paper explores how social marketers, politicians and other stakeholders can build strategies that are enhanced by marketing principles and methodology into all social policy.
The key thesis of the paper is that social marketing can help inform social policy strategy, selection and implementation through a process of citizen centric policy development and delivery.
Without this understanding social interventions risk continued sub optimal delivery and a growing tendency of total rejection by citizens.
Objectives: reflecting upon which incentives social marketing and health education are based on, and their differences
and interconnections becomes essential to promote healthy lifestyles and ensure a free and sustainable future.
Methods: in order to promote health, it is necessary to use all the incentives that contribute to achieving this end.
Health education, social marketing and laws (expression of the policy) are to be considered the functional medium
of health promotion to be used generally or individually, according to the targets/contexts.
Results: the methods used to promote health are work in progress, the Community Based Prevention Marketing is
such an expression.
Conclusions: considering health as a resource for everyday life means externalizing it from what is seen as the sole
responsibility of the health system. Health should become the purpose of actions which, through cross-sector
synergies, concern the different components of civil society, particularly political agendas
TikTok e la salute pubblica: una proposta di ricercaGiuseppe Fattori
TikTok is a short video sharing social media
platform that has grown rapidly since its
launch, amassing over 1 billion monthly
global users as of September 2021.1 Users on
TikTok create and engage with algorithm-suggested
content related to their interests on
a variety of subjects, including health-related
or implicated topics. The global growth of
TikTok, while offering an engaging experience
for users and approach to connecting to
diverse people, is accompanied by concerns,
such as the quality of health advice offered in
videos and sensitive content. In this commentary,
we argue that public health is served
by paying urgent attention to the potential
health-related
implications and opportunities
of TikTok and suggest a research agenda
to inform decision-makers,
health providers,
researchers and the public.
Compilation of Social Marketing Evidence of Effectiveness - International Soc...Giuseppe Fattori
The following list of key evidence citations for Social Marketing was compiled with the Support of the International Social Marketing Association (ISMA) and all its affiliated national and regional associations around the world. This list was compiled by asking leading Social Marketing experts from the fields of academia, policy and practice to recommend evidence citations that they have found most persuasive and helpful. Descriptive and qualitative studies of social marketing practice have not been included, but some of the review do comment on the utility of applying social marketing principles and concepts. To keep the review manageable, reviews and meta reviews of individual intervention elements of social marketing, such as communication campaigns, have not been included. A full list of those who contributed to this paper can be found in appendix one
Salute per tutti: miti, speranze e certezze della Primary Health Care. A cura...Giuseppe Fattori
L’idea di scrivere un libro a più mani nasce sostanzialmente da
due considerazioni che sono l’esito dell’effetto congiunto della
pandemia da Covid-19 e della, forse ancor più grave, crisi climatica:
due fenomeni complessi, apparentemente disgiunti, che stanno
condizionando pesantemente le nostre vite e che sono destinati a far
sentire a lungo i loro effetti sul piano biologico, sociale, economico
ed ecologico.
Dunque, la prima considerazione discende dalla consapevolezza che
uomo, natura e società sono un tutt’uno e che la concezione classica
(meccanicistica) della scienza basata sullo studio analitico delle
parti, per quanto importante e tuttora valida, non è in grado, da
sola, di capire e di gestire i problemi complessi, di natura sistemica,
che affliggono la nostra società. Un problema non da poco perché il
cambiamento del modello di interpretazione della realtà implica una
revisione profonda del nostro modo abituale di osservare il mondo
e di prendere le decisioni.
La seconda considerazione riguarda la constatazione dell’incapacità
degli attuali servizi territoriali di far fronte ai nuovi bisogni di
prevenzione e di cura e la conseguente necessità di avviare con
urgenza un radicale cambiamento nel modo di intendere e di
promuovere la salute e di garantire cure efficaci per tutti.
Sulla base di questi presupposti, abbiamo cercato quindi di
spiegare in poche parole e con qualche semplice esempio in che
cosa consiste la visione sistemica e come essa richieda un diverso
metodo di approccio ai problemi che caratterizzano il nostro tempo,
in particolare per quanto riguarda i temi relativi alla salute, alla
prevenzione e alla Primary Health Care.
La rivoluzione digitale porta con sé novità
e trasformazioni che stanno cambiando
anche la “galassia salute”. Le
nuove piattaforme trasformano il modo
in cui i cittadini e gli operatori sanitari
interagiscono quotidianamente; usate
in modo corretto rappresentano una
nuova opportunità per costruire comunità
sostenibili e riorientare i comportamenti.
Il BPA è considerato un interferente endocrino, vale a dire una sostanza in grado di danneggiare la salute alterando l'equilibrio endocrino, soprattutto nella fase dello sviluppo all’interno dell’utero e nella prima infanzia.
Gli studi sperimentali, ed anche un numero crescente di studi epidemiologici (vale a dire sull’incidenza di determinate malattie nella popolazione umana), indicano che il BPA ha effetti estrogenici, quindi in grado di “mimare” l’azione degli estrogeni (ormoni “femminili”) che hanno una vasta influenza sulla funzione riproduttiva, ma anche su altre funzioni dell’organismo.
Il BPA, pertanto, può alterare lo sviluppo dei sistemi riproduttivo, nervoso ed immunitario.
Nell'adulto la tossicità del BPA sembra modesta tuttavia, il feto e il neonato, a causa delle loro ridotte dimensioni e minori capacità di metabolizzare, potrebbero risultare molto più vulnerabili.
L’aumento del rischio di obesità e di tumore mammario sono effetti particolarmente preoccupanti identificati recentemente dalla ricerca sperimentale.
I risultati degli studi sul BPA sono talora contraddittori: tuttavia, l’agenzia europea per le sostanze chimiche (European Chemicals Agency, ECHA) ha considerato che le evidenze sono complessivamente sufficienti per considerare il BPA in grado di danneggiare la funzione riproduttiva (2014) e agire come un interferente endocrino (2017).
A causa dei numerosi usi della sostanza, in campo alimentare e non, la popolazione è esposta al Bisfenolo A. In particolare il BPA può passare in piccole quantità dai recipienti che lo contengono ai cibi e alle bevande, soprattutto se i materiali non sono perfettamente integri e sono utilizzati ad alte temperature.
In Italia il progetto PREVIENI sul biomonitoraggio degli interferenti endocrini, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha dimostrato l'esposizione diffusa nella popolazione.
Gli effetti sulla salute dell'inquinamento atmosferico rimangono una preoccupazione per la salute pubblica in tutto il mondo. L'esposizione all'inquinamento atmosferico ha molti effetti negativi sostanziali sulla salute umana. A livello globale, sette milioni di morti erano attribuibili agli effetti congiunti dell'inquinamento dell'aria domestica e ambientale. I soggetti con malattie respiratorie croniche come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e l'asma sono particolarmente vulnerabili agli effetti dannosi degli inquinanti atmosferici. L'inquinamento atmosferico può indurre l'esacerbazione acuta della BPCO e l'insorgenza dell'asma, aumentare la morbilità respiratoria e la mortalità. Gli effetti sulla salute dell'inquinamento atmosferico dipendono dai componenti e dalle fonti degli inquinanti, che variavano a seconda del paese, delle stagioni e dei tempi.
Marketing e comunicazione sociale per la promozione della salute - Istituto S...Giuseppe Fattori
Il workshop intende promuovere l’approccio del marketing e della comunicazione sociale, per aumentare l’efficacia delle iniziative volte a tutelare la salute dei cittadini. Tale iniziativa intende sottolineare la centralità della comunicazione efficace nella promozione della salute e nella ricerca scientifica, in quanto la diffusione di informazioni utili sulla salute - attraverso i mezzi di comunicazione multimediali e di massa - aumenta la consapevolezza su specifici aspetti della salute individuale e collettiva e sull’importanza della salute per lo sviluppo.
Marketing e comunicazione sociale per la promozione della salute - Istituto S...
Social networking technologies as an emerging tool for hiv prevention
1. Social Networking Technologies as an Emerging
Tool for Hiv Prevention
Sean D. Young, William G. Cumberland, Sung-Jae Lee, Devan Jaganath,
Greg Szekeres and Thomas Coates
Annals of Internal Medicine 2013, 159:318-324
Sintesi a cura di Alessia Canale, Giuseppe Fattori. Ottobre 2013
Another
tweet
in the wall
& Pink Floyd modified
2. Il Social Network strumento emergente per prevenire l’HIV
Annals of Internal Medicine 2013;159:318-324.
Obiettivo dello studio è determinare se le comunità dei social network possono aumentare il test HIV tra gli
uomini afro-americani e latini che hanno rapporti sessuali con altri uomini (MSM).
L’intervento consiste nell’assegnazione in modo casuale di 16 peer leader a gruppi Facebook (con
adesione volontaria) ai quali fornire informazioni su HIV o su sani stili di vita per più di 12 settimane. I
partecipanti, monitorati, possono richiedere un kit di prova gratuito per eseguire il test Hiv a casa e
compilano dei questionari. Fanno seguito 12 settimane di follow up.
Conclusione: le comunità sui social network sono strumenti efficaci per aumentare il test HIV a domicilio
tra le popolazioni a rischio.
Tra gli afroamericani e i latini a Los Angeles, come nel resto degli Stati Uniti, si rilevano alti tassi di casi di
HIV.
Dal 1981, la maggior parte di questi casi sono stati attribuiti agli uomini che hanno rapporti sessuali con altri
uomini (MSM). I ricercatori hanno proposto di utilizzare nuove strategie per aumentare la prevenzione
dell'HIV e l’adesione al test Hiv tra MSM afro-americani e latini, attraverso il modello peer leader della
comunità on line. Questi interventi hanno consentito l’incremento dell'uso del preservativo e la diminuzione
dei rapporti anali non protetti.
Affrontare le popolazioni a rischio tra gli utenti di Internet è particolarmente importante perché coloro che
cercano il sesso su Internet possono essere più esposti al rischio di Hiv. L’uso dei social network è
cresciuto esponenzialmente, soprattutto tra gli afro-americani e i latini MSM. Queste reti sono quindi
piattaforme potenzialmente utili per gli interventi di peer volti alla prevenzione dell'HIV. Tuttavia, questo
approccio non è stato sistematicamente testato.
Questo intervento di 12 settimane intendeva dimostrare se i partecipanti che hanno ricevuto informazioni
sulla prevenzione dell'HIV via Facebook avevano più probabilità di richiedere un kit per il test HIV a
domicilio rispetto a quelli che hanno ricevuto informazioni sulla salute in generale.
I partecipanti sono stati reclutati in parte su Internet e sui Social Network e in parte da organizzazioni locali
attraverso screening per l'ammissibilità.
II partecipante tipo doveva essere uomo afro americano o latino, di almeno 18 anni , in possesso di un
account Facebook, domiciliato a Los Angeles, che ha avuto rapporti sessuali con un uomo negli ultimi 12
mesi.
I 112 partecipanti iscritti che rispondevano ai requisiti sopra elencati, sono stati assegnati casualmente a 2
gruppi di intervento e controllo.
I peer leader, opportunamente formati, sono stati assegnati in modo casuale al gruppo HIV (intervento ) e
al gruppo generale (controllo).
Per ogni gruppo sono stati previsti 28 componenti e 4 peer leader.
Nel corso di ognuna delle 12 settimane di studio i peer leader hanno tentato di comunicare con i loro
assegnati su Facebook attraverso l'invio di messaggi, chat e post in bacheca. Oltre alla generale
conversazione, i peer leader nel gruppo di intervento erano incaricati di informare in merito alla
prevenzione dell'HIV e al test, mentre quelli del gruppo di controllo avevano il compito di sensibilizzare
sui sani stili di vita.
Per monitorare i contenuti dell'intervento e la fedeltà degli utenti, i peer leader restituivano ogni settimana
"fogli risposta" che indicavano se e quali i partecipanti avevano risposto a loro tentativi di contatto, su quale
argomento e il tipo di impegno. Ogni 4 settimane i partecipanti avrebbero potuto richiedere un kit di test Hiv
a domicilio. Ogni partecipante ne ha ricevuto uno durante le 12 settimane di studio.
Ogni kit comprendeva un numero di identificazione personale associato a ciascun partecipante. In seguito,
i kit di prova sono stati restituiti insieme ai dati sulle percentuali dei partecipanti parte del follow- up. In
seguito al follow up i partecipanti hanno completato un questionario con 92 item che si è concentrato
su caratteristiche demografiche, uso di internet e dei social media, comportamenti di salute in generale e
abitudini sessuali. In una prima fase si voleva verificare il cambiamento di comportamento dall’inizio dello
3. studio al follow up. In un secondo momento i ricercatori si aspettavano di misurare la riduzione dei partner
sessuali attraverso i social network.
La partecipazione e l'impegno sono stati elevati in tutti i periodi di valutazione sia nel gruppo d’intervento
che in quello di controllo.
Questo studio è importante per diverse ragioni: i Social Network possono cambiare i comportamenti di
salute e aumentare l’adesione al test HIV tra le popolazioni a rischio; la piattaforma social rappresenta
un’opportunità per prevenire l’Hiv ed entrare in possesso del kit del test a domicilio; si include la verifica del
cambiamento di comportamento rispetto all’Hiv.
La partecipazione attiva di MSM afro-americani e latini mostra che l’uso dei social network sta crescendo
tra i gruppi di minoranza ed è una coinvolgente piattaforma per la prevenzione dell'HIV tra le popolazioni a
rischio.
Gli afro-americani e i latini che parlano inglese usano i social quasi 1,5 volte più rispetto alla popolazione
generale adulta. Inoltre, gay, lesbiche e bisessuali usano i social network più spesso degli eterosessuali.
Poiché i social network diventano sempre più diffusi, i dati sottolineano la necessità di valutare queste
tecnologie innovative per la prevenzione dell'HIV e il coinvolgimento dei gruppi a rischio.