Materiale presentato nel corso dell’incontro svoltosi presso l’UST di Brescia il 22 marzo 2018 dalla relatrice dott.ssa Rita Garlaschelli, Referente regionale Service learning e componente del Gruppo di Lavoro Nazionale sul SL.
Ripensare la professionalità dell’insegnante nella scuola dell’infanzia, prim...Arianna Lazzari
La presentazione si propone di offrire un contributo al dibattito sulla professionalità docente da una prospettiva inedita e relativamente poco esplorata in letteratura, quella della continuità tra i diversi gradi del sistema scolastico. Se da un lato la letteratura sulla professionalità degli insegnanti risulta essere piuttosto ricca e variegata – facendo riferimento ai molteplici paradigmi, da quello manageriale a quello del professionista riflessivo, che ne caratterizzano la ricerca empirica – dall’altro essa appare contraddistinta da una certa settorialità che delimita il campo di indagine a quello di ciascun grado scolastico in cui tale professionalità viene esercitata.
L’elaborazione di questo contributo ‘a tre voci’ nasce dunque dalla volontà comune delle autrici di riflettere sul tema della professionalità a partire da una prospettiva piuttosto inusuale, che mette in relazione gli esiti di tre ricerche empiriche i cui soggetti protagonisti sono insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. La riflessione sui risultati di tali ricerche costituisce il punto di approdo di un confronto scaturito all’interno di un percorso di dottorato che ciascuna delle tre autrici ha intrapreso all’interno Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna tra il 2008 e il 2013. Il presente contributo si propone dunque di innescare un dialogo tra le molteplici concettualizzazioni che emergono dai vissuti professionali degli insegnanti coinvolti nei tre studi con l’intento di esplorare nuove piste di ricerca e, al contempo, di creare un terreno comune che renda possibile il confronto tra queste diversi sguardi sul tema della professionalità docente.
Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...Franco Castronovo
Le slides utilizzate da Franco Castronovo nel corso dell'incontro "I presupposti teorici e la normativa di riferimento per l'inclusione", primo appuntamento provinciale del ciclo di incontri promosso dall'USR-L sul tema dell'inclusione e dei BES, tenutosi a Como presso l'ISIS Da Vinci-Ripamonti il 20 febbraio 2014.
Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus. G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Traccia dei temi trattati al workshop Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus tenuto nell'ambito di G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Introduzione agli Episodi di Apprendimento Situato (EAS)Serena Triacca
Lezione seminariale sul tema degli Episodi di Apprendimento Situato (EAS) tenuta presso l'IIS Mantegna (Brescia) in occasione della chiusura del percorso formativo sul PNSD promosso dal Team digitale dell'IIS Lunardi (Brescia).
More Related Content
Similar to [Sirem 2013] Coaching e formazione degli insegnanti. Il caso del progetto HSH Lombardia
Materiale presentato nel corso dell’incontro svoltosi presso l’UST di Brescia il 22 marzo 2018 dalla relatrice dott.ssa Rita Garlaschelli, Referente regionale Service learning e componente del Gruppo di Lavoro Nazionale sul SL.
Ripensare la professionalità dell’insegnante nella scuola dell’infanzia, prim...Arianna Lazzari
La presentazione si propone di offrire un contributo al dibattito sulla professionalità docente da una prospettiva inedita e relativamente poco esplorata in letteratura, quella della continuità tra i diversi gradi del sistema scolastico. Se da un lato la letteratura sulla professionalità degli insegnanti risulta essere piuttosto ricca e variegata – facendo riferimento ai molteplici paradigmi, da quello manageriale a quello del professionista riflessivo, che ne caratterizzano la ricerca empirica – dall’altro essa appare contraddistinta da una certa settorialità che delimita il campo di indagine a quello di ciascun grado scolastico in cui tale professionalità viene esercitata.
L’elaborazione di questo contributo ‘a tre voci’ nasce dunque dalla volontà comune delle autrici di riflettere sul tema della professionalità a partire da una prospettiva piuttosto inusuale, che mette in relazione gli esiti di tre ricerche empiriche i cui soggetti protagonisti sono insegnanti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. La riflessione sui risultati di tali ricerche costituisce il punto di approdo di un confronto scaturito all’interno di un percorso di dottorato che ciascuna delle tre autrici ha intrapreso all’interno Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna tra il 2008 e il 2013. Il presente contributo si propone dunque di innescare un dialogo tra le molteplici concettualizzazioni che emergono dai vissuti professionali degli insegnanti coinvolti nei tre studi con l’intento di esplorare nuove piste di ricerca e, al contempo, di creare un terreno comune che renda possibile il confronto tra queste diversi sguardi sul tema della professionalità docente.
Bisogni Educativi Speciali - I presupposti teorici e la normativa di riferime...Franco Castronovo
Le slides utilizzate da Franco Castronovo nel corso dell'incontro "I presupposti teorici e la normativa di riferimento per l'inclusione", primo appuntamento provinciale del ciclo di incontri promosso dall'USR-L sul tema dell'inclusione e dei BES, tenutosi a Como presso l'ISIS Da Vinci-Ripamonti il 20 febbraio 2014.
Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus. G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Traccia dei temi trattati al workshop Modelli di usi didattici delle tecnologie per l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita: ipotesi dall’esperienza del Sistema Copernicus tenuto nell'ambito di G&LLLGRUPPI & LIFELONG LIFEWIDE LEARNINGConvegno Internazionale Università di Bolzano – Facoltà di Scienze della Formazione
Introduzione agli Episodi di Apprendimento Situato (EAS)Serena Triacca
Lezione seminariale sul tema degli Episodi di Apprendimento Situato (EAS) tenuta presso l'IIS Mantegna (Brescia) in occasione della chiusura del percorso formativo sul PNSD promosso dal Team digitale dell'IIS Lunardi (Brescia).
Poster adottato nel progetto "Didattiche inclusive" per la formazione alle educatrici di nido e scuola dell'infanzia sul tema della documentazione.
Riadattato da: Malavasi, L., Zoccatelli, B. (2012), "Documentare la progettualità nei servizi e nelle scuole per l’infanzia", Junior, Bergamo, p. 30 e seguenti.
Presentazione del volume "ICT. Insegnare Con le Tecnologie. Idee per la scuol...Serena Triacca
Slide di presentazione del volume "ICT. Insegnare Con le Tecnologie. Idee per la scuola secondaria" (Junior-Spaggiari, 2015) a cura di Livia Petti e Serena Triacca nell'ambito del seminario tenutoso il 4 marzo 2016 in Università Cattolica http://goo.gl/4Q5XCb
Il Libro in rete. Leggere la Bibbia in un mondo virtuale. Disamina critica di...Serena Triacca
L'intervento è volto a fornire una disamina critica degli strumenti multimediali relativi al Testo Biblico, con riferimento a supporti e software specifici (es. ipertesti biblici, app, applicativi Web 2.0, social network...) di possibile interesse per i destinatari del Convegno (IRC).
Workshop "Gli strumenti del formatore" riservato agli studenti del II anno del CdL Scienze dell'educazione e della formazione indirizzo Formatori (Università Cattolica Brescia)
Il tutor nell’e-learning: profilo, funzioni e competenze
[Sirem 2013] Coaching e formazione degli insegnanti. Il caso del progetto HSH Lombardia
1. Convegno nazionale
14-15 Novembre 2013
Università di Bari "Aldo Moro"
Coaching e formazione
degli insegnanti
Il caso del progetto HSH Lombardia
Serena Triacca, Simona Ferrari,
Pier Cesare Rivoltella
Università Cattolica di Milano
2. La Scuola in Ospedale in Italia #1
Nasce negli anni Cinquanta
C.M. 345, 2 dicembre 1986: ratifica la nascita delle
sezioni scolastiche all’interno degli ospedali; viene
sancito il carattere “normale” della scuola in
ospedale come sezione staccata della scuola del
territorio
C.M. n. 353 del 1998 «organizzare la scuola in
ospedale significa riconoscere ai piccoli pazienti il
diritto-dovere all’istruzione e contribuire a prevenire
la dispersione scolastica e l’abbandono»
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
2
3. La Scuola in Ospedale in Italia #2
La scuola in ospedale costituisce un laboratorio di ricerca
e di innovazione. Essa per prima ha sperimentato e
validato modelli didattici improntati alla flessibilità
organizzativa e didattica, alla personalizzazione degli
interventi, all’utilizzo didattico delle tecnologie, alla
conoscenza ed uso di vari e differenziati strumenti e
linguaggi, alla particolare cura della relazione educativa,
metodologie tutte che possono trovare applicazione
efficace anche negli interventi di istruzione domiciliare.
C.M. 108 del 5 dicembre 2007
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
3
4. La scuola in Ospedale in Lombardia #1
26 sedi ospedaliere
89 insegnanti
solo in 3 sedi su 26 totali sono presenti docenti di tutti i
gradi di scuola, nelle restanti 23 prevalgono docenti di
infanzia e primaria
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
4
5. La scuola in Ospedale in Lombardia #2
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
5
6. L’insegnante di scuola in ospedale
Senso di “isolamento” (Trotta, 2003)
Sono richieste: innovatività, competenza,
sensibilità, flessibilità
Pluralità di interlocutori
Rispetto dei ritmi dell’alunno
Varietà di setting e materiali disponibili
Gruppi di studenti eterogenei per età e livelli
Aumento degenze brevi e day-hospital
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
6
7. L’insegnante «equilibrista»
…essere sempre in equilibrio tra
bambini,
genitori,
medici,
infermieri,
spostarsi
poco
agevolmente tra reparti a porte
chiuse, dribblare esami e analisi,
sentirsi sempre sull’orlo […] di
una crisi di ruolo… è difficile […]
sentirsi insegnanti perché non si
possiede un luogo fisico dove
operare…
Mantegazza, 2005
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
7
8. Richiesta dell’USR Lombardia
Ripensare la scuola in ospedale in Lombardia per valorizzare
e diffondere le migliori esperienze realizzate e progettare una
distribuzione territoriale adeguata ai bisogni reali.
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
8
10. La formazione degli insegnanti
Crisi dei classici corsi di aggiornamento, frontali e
standardizzati (Cattaneo&Rivoltella, 2010)
disponibilità di
risorse e
informazioni
negli spazi on
line
necessità di
disporre di
strumenti
operativi
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
10
11. Metodologia: il modello BLEC
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
11
12. La proposta formativa
1. Dalle pratiche al modello di intervento (ricerca)
2. Didattiche inclusive: la relazione con il bambino e il
ragazzo malato
3. Didattiche tutoriali
4. Sviluppare e condividere risorse digitali
Modulo
presenza-online-presenza
Lezione
dialogata
Lavori di gruppo
con coach
Tre e-tivity
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
Restituzione etivity: rilettura
teorica e critica
12
13. Identità del coach
Esperto: tra tutorship e consulenza
Accompagna il processo di formazione
Monitora in tempo reale la ricaduta professionale di
quanto si chiede ai corsisti di svolgere
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
13
14. Il rapporto coach/coachee
Relazione
collaborativa ed
“orizzontale”
Trovare insieme
soluzioni
Valorizzazione delle
competenze esistenti
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
14
15. Azioni del coach #1
Orienta a trovare nessi tra i contenuti degli
incontri tenuti dagli esperti e le conoscenze
possedute
Rende visibile il know-how e le buone pratiche,
restituendo sintesi delle e-tivity
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
15
16. Azioni del coach #2
Supporta scambio e confronto nei forum
territoriali, confermando l’insegnante come
professionista riflessivo
Poter accedere ad un forum in cui risolvere eventuali dubbi
o avere alcune spiegazioni su temi discussi è stato molto
fruttuoso per gestire i problemi comuni all'interno del
gruppo territoriale, dove ho lavorato a stretto contatto con i
miei colleghi. Il confronto e la discussione di idee, integrate
dagli interventi del coach, è stato utile per favorire una
dinamica interattiva e coinvolgente.
Un estratto dal project work di un insegnante
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
16
17. Azioni del coach #3
Motiva rispetto alle difficoltà didattiche e
tecnologiche, anche con messaggi privati
Valuta le attività, restituendo un feed-back che
stimoli la riflessione su processo e prodotto
Alla fine della prima e-tivity mi sentivo più consapevole
della realtà in cui lavoro: la mappa mi ha aiutato a
sviluppare una visione d'insieme e allo stesso tempo di
organizzare mentalmente in modo sistematico i diversi
attori e le relazioni tra loro.
Un estratto dal project work di un insegnante
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
17
18. Coach come punto di riferimento
Il 57% dei rispondenti (base=44) apprezza il
supporto del coach, esprimendo massima
soddisfazione (valore “6” su scala Likert 6 livelli)
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
18
19. L’apprendimento per
partecipazione guidata (Rogoff, 2003)
Docenti attori del processo formativo e non
semplici beneficiari
The term "guided" in concept guided participation
is thus means broadly, to include but go beyond
interactions that are intended as instructional. In
addiction to instructional interactions, guided
participation focuses on the side-by-side or distal
arrangements...
Rogoff, 2003
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
19
20. Metafore della formazione (Castoldi, 2001):
livello di attivazione del formando
spettatore
libro
corso
individuale
collegiale
ricerca
progetto
attore
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
20
21. Formazione come ricerca
Si tratta di un percorso di rielaborazione e sviluppo
della propria esperienza culturale e professionale
da parte del soggetto, il quale "si mette in ricerca”,
ovvero attiva un processo di costruzionedecostruzione del proprio patrimonio conoscitivo.
Castoldi, 2001
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
21
23. Convegno nazionale
14-15 Novembre 2013
Università di Bari "Aldo Moro"
Grazie!
ICT in Higher Education and Lifelong Learning
Bari, 14-15 novembre 2013
23