UN’ANALISI PARTICOLARE DEI RISULTATI ELETTORALI 2014-2018-2019tramerper
Ritengo che possa essere interessante analizzare i risultati delle più recenti elezioni generali (Europee 2014 e 2019 e Politiche del 2018) prendendo in considerazione le percentuali ottenute dalle diverse liste con riferimento, oltre che ai voti validi, anche al numero degli elettori chiamati alle urne.
Le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo tra principi comuni e speci...telosaes
Tra il 22 e il 25 maggio 2014 si terranno in tutti i 28 Stati Membri dell’Unione Europea le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Esistono regole comuni e obbligatorie a tutti gli Stati ma sono molte le differenze tra paese e paese. Esse riguardano: il sistema elettorale; la possibilità di suddividere il territorio in circoscrizioni; l’attribuzione del diritto di voto e di eleggibilità; le modalità di candidatura; la possibilità per gli elettori di modificare l’ordine in lista dei candidati; la convalida dei risultati; la riassegnazione dei seggi eventualmente divenuti vacanti in corso di legislatura.
Elettori PD in Emilia Romagna: 1 su 2 resta a casa
Solo 1 elettore su 3 riconferma il voto al M5S
Boom della Lega
Metà del Paese avvolto nell'insicurezza
UN’ANALISI PARTICOLARE DEI RISULTATI ELETTORALI 2014-2018-2019tramerper
Ritengo che possa essere interessante analizzare i risultati delle più recenti elezioni generali (Europee 2014 e 2019 e Politiche del 2018) prendendo in considerazione le percentuali ottenute dalle diverse liste con riferimento, oltre che ai voti validi, anche al numero degli elettori chiamati alle urne.
Le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo tra principi comuni e speci...telosaes
Tra il 22 e il 25 maggio 2014 si terranno in tutti i 28 Stati Membri dell’Unione Europea le elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo. Esistono regole comuni e obbligatorie a tutti gli Stati ma sono molte le differenze tra paese e paese. Esse riguardano: il sistema elettorale; la possibilità di suddividere il territorio in circoscrizioni; l’attribuzione del diritto di voto e di eleggibilità; le modalità di candidatura; la possibilità per gli elettori di modificare l’ordine in lista dei candidati; la convalida dei risultati; la riassegnazione dei seggi eventualmente divenuti vacanti in corso di legislatura.
Elettori PD in Emilia Romagna: 1 su 2 resta a casa
Solo 1 elettore su 3 riconferma il voto al M5S
Boom della Lega
Metà del Paese avvolto nell'insicurezza
I partitici politici preferiti per categoria sociale. Da chi sono attratti giovani, internauti, poveri, millennials (nati a cavallo del 2000), informati, casalinghe, pensionati, operai, twitteristi e managers? (Sondaggio SWG-Labs).
L’impressione di un’Europa lontanissima dai cittadini (che tuttavia incide in maniera preponderante sulle nostre vite quotidiane) e alimenta nondimeno un certo sentimento di euroscetticismo e di convinzione che l’unione, così com’è, rappresenti un peso: oggi ben il 43% degli italiani si autodefinirebbe euroscettico. SCARICA LA RPESENTAZIONE
Osservatorio socio-politico di Lorien: Delusi dall'Europa ma senza alternativeMatteo Pietripaoli
Proseguono le rilevazioni dell’Osservatorio socio-politico di Lorien, l’ultima rilevazione è stata effettuata subito prima del w-e e Lorien Consulting ha deciso di sondare l’opinione degli italiani sulle aspettative verso le prossime elezioni europee. Emerge soprattutto un clima di profonda delusione nei confronti dell’Unione Europea, essa rappresenta per molti un sogno infranto, ma allo stato attuale rappresenta ancora un’opportunità per il nostro Paese e uscirne avrebbe conseguenze negative secondo la maggioranza degli italiani.
Il disordine crescente: l’Italia tra crisi della leadership e turbolenze inte...Ipsos
Da quest’anno Ipsos Flair, la nostra pubblicazione che dal 2011 espone il punto di vista di Ipsos sulla situazione del paese letta di volta in volta con gli occhiali dell’elettore, del cittadino, del consumatore si fa doppio. Infatti a partire da quest’anno aggiorneremo Flair due volte l’anno, occupandoci della situazione politica ed economica e dei comportamenti dei consumatori e della comunicazione.
Questo è il primo aggiornamento del 2016, dedicato allo scenario politico-economico che vede svilupparsi il disordine che avvolge il nostro paese, come avevamo suggerito nell’edizione annuale di Flair agli inizi di quest’anno.
I flussi migratori, il terrorismo e la Brexit nello scenario internazionale; la contrazione delle attese per la crescita, il calo di fiducia dei consumatori in confronto all’inizio dell’anno, la difficile situazione politica e la divisione che attraversa il paese rispetto al referendum sul piano interno. Tutto spinge verso una situazione difficile, tesa, disordinata.
Proprio per questo abbiamo voluto intitolare la prima edizione intermedia di quest’anno: Il disordine crescente: l’Italia tra crisi della leadership e turbolenze internazionali.
Il disordine crescente: l’Italia tra crisi della leadership e turbolenze inte...Francesca Petrella
Da quest’anno Ipsos Flair, la nostra pubblicazione che dal 2011 espone il punto di vista di Ipsos sulla situazione del paese letta di volta in volta con gli occhiali dell’elettore, del cittadino, del consumatore si fa doppio. Infatti a partire da quest’anno aggiorneremo Flair due volte l’anno, occupandoci della situazione politica ed economica e dei comportamenti dei consumatori e della comunicazione.
Questo è il primo aggiornamento del 2016, dedicato allo scenario politico-economico che vede svilupparsi il disordine che avvolge il nostro paese, come avevamo suggerito nell’edizione annuale di Flair agli inizi di quest’anno.
I flussi migratori, il terrorismo e la Brexit nello scenario internazionale; la contrazione delle attese per la crescita, il calo di fiducia dei consumatori in confronto all’inizio dell’anno, la difficile situazione politica e la divisione che attraversa il paese rispetto al referendum sul piano interno. Tutto spinge verso una situazione difficile, tesa, disordinata.
Proprio per questo abbiamo voluto intitolare la prima edizione intermedia di quest’anno: Il disordine crescente: l’Italia tra crisi della leadership e turbolenze internazionali.
A poche ora dal risultato del Referendum Costituzionale Ipsos propone le sua analisi post voto. Indubbiamente il fenomeno più rilevante di questa consultazione è stata la larga partecipazione dei cittadini al voto, inusuale per un referendum e paragonabile a consultazioni politiche. Gli italiani quindi hanno perfettamente colto la rilevanza di questo voto. Da un lato per le implicazioni costituzionali, l’approvazione di una legge che avrebbe cambiato profondamente il funzionamento delle Camere, dall’altro per le implicazioni politiche, rese assolutamente evidente dalla personalizzazione sul Presidente del Consiglio.
Questo ultimo aspetto ha indubbiamente favorito un voto contro: dall’analisi dei flussi risulta una strettissima correlazione tra voto politico e voto referendario. Con alcuni «tradimenti»: se infatti gli elettori del PD sono nella larghissima parte confluiti sul sì (80%), non è stato così per gli elettori centristi che hanno fatto vincere di misura il no (51%), mentre dall’altro lato emerge anche una non secondaria propensione al sì tra gli elettori di Forza Italia.
Il sì ha i suoi punti di forza nelle classi di età elevate, tra i pensionati e gli elettori con bassi titoli di studio, ma con un consenso più elevato, anche se non maggioritario, tra i laureati. In sostanza il profilo è quello, classico, dell’elettorato PD dopo la perdita dell’effetto europeo, che a sua volta riproduce il profilo dell’elettorato dell’Ulivo e prima ancora di DS e Margherita. Con tre differenze importanti: la scarsa presenza tra i ceti medi, segno di un distanziarsi di un segmento che si sente impoverito e in difficoltà, una prevalenza tra i cattolici assidui, un bassissimo appeal tra i dipendenti pubblici. Anche qui segnale di un modificarsi, oramai stabilizzato, dell’area di riferimento.
Al contrario il no è un voto giovanile, e popolare: le punte più alte sono tra i disoccupati e tra gli operai. La stessa differenziazione territoriale sottolinea questi aspetti: il voto massiccio al Sud per il no, con una partecipazione per queste zone segnatamente alta, conferma questa lettura.
È la frattura più volte sottolineata fra popolo ed élite, che abbiamo visto recentemente all’opera con la Brexit e nelle elezioni americane. I segmenti sociali più colpiti dalla crisi, le fette di elettorato deluse dalla politica del governo, hanno determinato ampiamente le sorti del voto. Senza nulla togliere agli elementi di merito, gli aspetti di disagio e rabbia sono stati prevalenti. È stato un voto sociale, non solo politico.
Oltre 54mila giovani tra i 20 e i 40 anni hanno lasciato il nostro Paese e hanno trovato un’occupazione adeguata alle loro competenze e aspirazioni in un’altra nazione.
Le realtà più gettonate sono state Gran Bretagna e Germania, ma anche Svizzera, Francia, Brasile, Usa, Argentina, Australia, Spagna e Belgio.
Nella prima parte del secolo scorso, la tecnologia nel settore agricolo ha consentito al singolo agricoltore di produrre più prodotti alimentari. Quindi sono serviti molti meno agricoltori. La tecnologia ha distrutto un quantitativo enorme di posti di lavoro (farming). Ma la stessa tecnologia ha reso gli alimenti più convenienti, così le persone hanno potuto spendere i soldi su altre cose, come televisori e nuovi prodotti. Le fabbriche hanno fatto "boom" e sono stati creati tanti posti di lavoro a livello operaio (blue collar). Anche altri settori sono cresciuti bene e l'economia di metà secolo ha visto crescere i lavori impiegatizi, come segretarie e contabili (white collar).
Il cambiamento tecnologico successivo è arrivato alla fine del secolo scorso. I robots utilizzati nelle fabbriche ed i computers negli uffici hanno automatizzato molti dei lavori impiegatizi suddetti. Negli ultimi decenni i prodotti ottenuti utilizzando l'automazione sono diventati sempre più convenienti, e come successo in agricoltura ad inizio secolo, ciò ha consentito alle persone di spendere su altre cose, in particolare servizi tipo mangiar fuori casa, salute ed educazione. Questi settori richiedono impiego di manodopera quindi hanno continuato a far aumentare l'occupazione. Ma ciò è destinato a cambiare man mano che i computer aumenteranno la loro potenza.
Presentato in occasione della decima edizione del convegno "E-commerce in Italia 2016", organizzato da Casaleggio Associati, che si è tenuta lo scorso 13 Aprile presso la Camera di Commercio di Milano.
Preoccupati, un po’ sfiduciati, ma decisi a cambiare le cose, a prendere in mano il proprio futuro. E' il "sentiment" dei Millennials, la generazione nata fra il cuore degli anni Ottanta e la fine del secolo (millennio) scorso.
1. GLI ITALIANI
AI PARTITI
INTENZIONI
DI VOTO
SBARRAMENTO
ELETTORALE
Parlamentari:
Il Pd e Fi
Soglia al 5%:
“vogliamo
rallentano
no ai piccoli
sceglierli noi” M5s rinvigorisce partiti
2
3
4
LAB
24 gennaio 2014
Tutti i diritti riservati.
LA QUOTA DI ITALIANI
CHE SI SENTE PIÙ EUROPEO
CHE ITALIANO
O SOLO EUROPEO
8%
swg.it
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facebook.com/PoliticAPP
2. GLI ITALIANI AI PARTITI
"Il parlamentare
vogliamo sceglierlo noi"
PAGINA 2
Per la scelta del candidato da eleggere al Parlamento sono state
avanzate tre ipotesi. Indichi quale ritiene più adeguata:
DATO ITALIA
CDX
CSX
M5S
NON COLLOCATI
possibilità di esprimere la preferenza
per uno dei candidati presenti nell'elenco
50
52
59
54
40
collegi uninominali, con un candidato per ogni partito
17
17
19
20
16
liste bloccate corte, 4 o 5 candidati per ogni partito
eletti in base all'ordine in cui compaiono nell'elenco
15
22
11
11
11
15
33
non sa
18
9
11
Valori espressi in %.
NOTA INFORMATIVA: Dati Archivio SWG. Periodo di esecuzione: 21-22 gennaio 2014. Metodo di
rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappr. nazionale di 1000 soggetti maggiorenni.
LAB
SCENARI DI UN’ITALIA CHE CAMBIA | 24/01/2014 | Tutti i diritti riservati.
3. INTENZIONI DI VOTO
Il Pd e Fi rallentano
mentre M5s rinvigorisce
PAGINA 3
Se si votasse oggi, a quale dei seguenti partiti darebbe il Suo voto?
Intenzioni
di voto
23/01/2014
Intenzioni
di voto
16/01/2014
Votato
24-25/02/2013
Partito Democratico
Sinistra Ecologia e Libertà
Altro partito di centro-sinistra
31,9
4,3
1,2
32,4
3,9
0,9
25,4
3,2
0,9
Totale centro-sinistra
37,4
37,2
29,5
1,5
2,6
1,6
2,4
1,8
8,8*
Unione di Centro
Scelta Civica con Monti per l'Italia
Totale centro
4,1
4,0
10,6
Forza Italia
Nuovo Centro Destra
Lega Nord
Fratelli d'Italia
La Destra
Altro partito di centro-destra
20,4
3,5
4,9
2,4
1,0
0,6
20,8
3,8
5,2
2,8
0,7
0,7
21,6**
/
4,1
2,0
0,6
0,9
Totale centro-destra
32,8
34,0
29,2
Movimento 5 Stelle
Rifondazione Comunista
Italia dei Valori
Altro partito
INDECISI + ASTENUTI
21,1
1,7
0,8
2,1
19,9
1,4
1,1
2,4
25,5
2,3***
/
2,9
40,3
38,9
/
Valori espressi in % - *comprensivo dello 0,5% di FLI - **dato riferito al Pdl - ***Rivoluzione Civile.
NOTA INFORMATIVA: Dati Archivio SWG. Data di esecuzione: 21-22 gennaio 2014. Metodo
di rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappr. nazionale di 1000 soggetti maggiorenni.
SCENARI DI UN’ITALIA CHE CAMBIA | 24/01/2014 | Tutti i diritti riservati.
LAB
4. SBARRAMENTO ELETTORALE
PAGINA 4
Basta piccoli partiti:
una soglia almeno al 5%
La legge elettorale che dovrebbe essere varata prevede una soglia di
sbarramento. Quale sarebbe secondo Lei la giusta soglia per i partiti?
DATO
MEDIO
CDX
CSX
M5S
Non
collocati
FINO AL 4%
18
17
20
21
18
5%
22
23
30
22
12
TRA 6 E 8%
19
19
18
12
14
Più DI 8%
11
18
9
12
7
NESSUNA
4
3
5
6
8
26
20
18
27
41
NON SA
Valori espressi in %.
NOTA INFORMATIVA: Dati Archivio SWG. Periodo di esecuzione: 21-22 gennaio 2014. Metodo di
rilevazione: sondaggio CAWI su un campione rappr. nazionale di 1000 soggetti maggiorenni.
LAB
SCENARI DI UN’ITALIA CHE CAMBIA | 24/01/2014 | Tutti i diritti riservati.
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