Este documento presenta un plan de marketing que incluye la definición de marketing, el concepto de mercado, un análisis DAFO, el marketing-mix propuesto y algunas páginas web relevantes. El marketing se define como la gestión del comercio y los negocios a través de un análisis del mercado. El plan propone vender todos los días con rebajas los domingos, fijar los precios entre 10 y 20 euros y utilizar internet y la prensa para la publicidad.
Este documento presenta un plan de marketing que incluye la definición de marketing, el concepto de mercado, un análisis DAFO, el marketing-mix propuesto y algunas páginas web relevantes. El marketing se define como la gestión del comercio y los negocios a través de un análisis del mercado. El plan propone vender todos los días con rebajas los domingos, fijar los precios entre 10 y 20 euros y utilizar internet y la prensa para la publicidad.
Un excursus su decadentismo e simbolismo, con uno sguardo più aperto sulle realtà dell'epoca. Un powerpoint adatto allo studio e alla spiegazione dell'argomento in questione.
La mostra Memoria Variabile presenta lavori video, fotografie e installazioni dei seguenti autori:
Vincenzo Agnetti, Maggie Cardelús, Martina Della Valle, Rä di Martino, Laurent Fiévet, Meri Gorni, Paolo Inverni, Vladimir Kupriyanov, Lena Liv, Fabio Mauri, Marcelo Moscheta, Davide Mosconi, Daniel Pitín, Catherine Poncin, Kurt Ralske, Moira Ricci, Sylvie Romieu, Eric Rondepierre, Indre Serpytyte, Mirko Smerdel, Aldo Tagliaferro, Dubravka Vidović, Ciro Vitale, Roger Welch.
@ Galleria Milano
a cura di Gigliola Foschi e Carla Pellegrini
1.
Destinazione
editoriale
Rivista letteraria
Titolo D’Annunzio, la vita per la bellezza
Introduzione Sin dalla pubblicazione delle sue prime opere, Gabriele D’Annunzio è
sempre stato capace di destare meraviglia, stupore e scandalo, tanto da
crearsi addosso una patina di invidia e di rancori dura a sparire. Questi
sentimenti di malcelato disprezzo nei confronti di questo autore trovano
spesso una ragione ancora più forte di esistere nella scelta di aderire alle
idee del Fascismo. Nondimeno Gabriele D’Annunzio è uomo del suo
tempo: vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, l’autore è attore e
artefice di quelle che sono le idee diffuse tra gli intellettuali del suo tempo,
quel variegato sistema di idee e paure che viene chiamato Decadentismo.
Tesi Per i motivi sopra elencati, riguardo all'opera di Gabriele Rapagnetta, in
arte D'Annunzio, è da tempo aperto un controverso dibattito. In sostanza,
la questione che si pone è la seguente: quello dannunziano è reale
Estetismo?
Al riguardo, con questo saggio verrà sostenunta una tesi ben precisa,
ovvero che in D’Annunzio la scelta vitalistica o superomistica, finanche
quella divistica, sono forme di espressione di un bisogno: la difesa della
bellezza nella sua purezza, messa in pericolo dalla moderna società di
massa.
Argomentazi
one 1
Una prima chiara dimostrazione di questa tesi viene fornita da D’Annunzio
in un suo romanzo, Il piacere, pubblicato nel 1889 e sin da subito
considerato uno dei manifesti dell’Estetismo europeo. Protagonista del
romanzo è Andrea Sperelli, un dandy che rinfranca il proprio spirito nella
ricerca della bellezza della forma, applicata ad ogni campo della vita
sociale. Per Sperelli forma più alta della bellezza è quella della parola,
tanto che per il personaggio (come per l’autore) “Un pensiero esattamente
espresso in un verso perfetto è un pensiero che già esisteva preformato
nella oscura profondità della lingua. Estratto dal poeta, séguita ad esistere
nella conscienza degli uomini. [...] Quando il poeta è prossimo alla
scoperta d'uno di tali versi eterni, è avvertito da un divino torrente di gioia
che gli invade d'improvviso tutto l'essere.” Insomma la bellezza è piacere,
non solo nell’atto del suo conseguimento, ma nella pratica stessa della sua
ricerca.
Argomentazi
one 2
L’azione politica di D’Annunzio va quindi vista in questa prospettiva: non
un qualcosa che abbia senso di per sé, ma come l’atto di ricerca di una
forma di azione che sia ad un tempo bellezza, o che ne sia difesa, e che in
questo modo si giustifichi. Al riguardo possiamo quindi affermare che
l’impegno di Gabriele Rapagnetta (il vero cognome del nostro autore)
prima con la destra, poi con la sinistra, e infine vicino al Fascismo, sia il
tentativo estremo (e mal riuscito) di difesa di una bellezza avvertita come
ormai divorata dal mercato, dalla società di massa e dalle loro esigenze,
una bellezza elitaria certo e anacronistica, ormai al suo tramonto (Barbéri
Squarotti 1982).
Antitesi Nondimeno occorre riconoscere come il continuo tentativo del nostro
autore di porsi al centro dell’attenzione dei media e del pubblico metta in
dubbio la sua reale vocazione estetizzante, lasciando piuttosto immaginare
2. il prevalere dello smisurato io del poeta nei confronti di ogni altra istanza
(Gioanola 1997)
Confutazione Ma sia l’esito delle vicende di D’Annunzio, sia i risultati delle sue opere
migliori smentiscono questa tesi. Partendo da queste ultime, la ricerca
della perfezione formale in opere dai tratti più intimi come i migliori
componimenti di Alcyone o le pagine più ispirate di Nottuno mostrano
come, pur nelle alterne fortune e ispirazioni, la ricerca della bellezza
formale sia il tratto costante dell’opera dannunziana. Tratto tipico dell’intera
vita dell’autore, che anche quando si ritirerà dalle vicende politiche e
pubbliche, si rinchiuderà nella sua splendida e variegata villa presso
Gardone Riviera, monumento al suo estro e al suo gusto.
Conclusione In conclusione possiamo affermare come sia il personaggio di Andrea
Sperelli ne Il piacere o le pagine migliori di Alcyone e di Notturno,
dimostrino quanto il tratto tipico dell’opera letteraria di D’Annunzio sia la
ricerca estetica e formale. Tratto che contraddistingue la vita stessa del
poeta, nella sua vita pubblica come in quella privata, fino alla morte.
Bibliografia AAVV., Enciclopedia italiana, Treccani 2015
G. Barbéri Squarotti, Invito alla lettura di Gabriele D'Annunzio, Mursia,
Milano 1982
G. D'Annunzio, Il piacere, 1889
G. D'Annunzio, Alcyone, 1903
G. D’Annunzio, Notturno, 1921
E. Gioanola, Introduzione al Novecento, Colonna, Milano 1997