S. Orsini, S.F. Allegra l. Ioppolo - La partecipazione politica in Italia Un’analisi attraverso gli indicatori dell’indagine «Aspetti della vita quotidiana»
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Napoli, 29 ottobre 2018
Università degli Studi di Napoli Federico II
Facoltà di scienze politiche Aula 7
Complesso San Marcellino Via Rodinò, 22
A poche ora dal risultato del Referendum Costituzionale Ipsos propone le sua analisi post voto. Indubbiamente il fenomeno più rilevante di questa consultazione è stata la larga partecipazione dei cittadini al voto, inusuale per un referendum e paragonabile a consultazioni politiche. Gli italiani quindi hanno perfettamente colto la rilevanza di questo voto. Da un lato per le implicazioni costituzionali, l’approvazione di una legge che avrebbe cambiato profondamente il funzionamento delle Camere, dall’altro per le implicazioni politiche, rese assolutamente evidente dalla personalizzazione sul Presidente del Consiglio.
Questo ultimo aspetto ha indubbiamente favorito un voto contro: dall’analisi dei flussi risulta una strettissima correlazione tra voto politico e voto referendario. Con alcuni «tradimenti»: se infatti gli elettori del PD sono nella larghissima parte confluiti sul sì (80%), non è stato così per gli elettori centristi che hanno fatto vincere di misura il no (51%), mentre dall’altro lato emerge anche una non secondaria propensione al sì tra gli elettori di Forza Italia.
Il sì ha i suoi punti di forza nelle classi di età elevate, tra i pensionati e gli elettori con bassi titoli di studio, ma con un consenso più elevato, anche se non maggioritario, tra i laureati. In sostanza il profilo è quello, classico, dell’elettorato PD dopo la perdita dell’effetto europeo, che a sua volta riproduce il profilo dell’elettorato dell’Ulivo e prima ancora di DS e Margherita. Con tre differenze importanti: la scarsa presenza tra i ceti medi, segno di un distanziarsi di un segmento che si sente impoverito e in difficoltà, una prevalenza tra i cattolici assidui, un bassissimo appeal tra i dipendenti pubblici. Anche qui segnale di un modificarsi, oramai stabilizzato, dell’area di riferimento.
Al contrario il no è un voto giovanile, e popolare: le punte più alte sono tra i disoccupati e tra gli operai. La stessa differenziazione territoriale sottolinea questi aspetti: il voto massiccio al Sud per il no, con una partecipazione per queste zone segnatamente alta, conferma questa lettura.
È la frattura più volte sottolineata fra popolo ed élite, che abbiamo visto recentemente all’opera con la Brexit e nelle elezioni americane. I segmenti sociali più colpiti dalla crisi, le fette di elettorato deluse dalla politica del governo, hanno determinato ampiamente le sorti del voto. Senza nulla togliere agli elementi di merito, gli aspetti di disagio e rabbia sono stati prevalenti. È stato un voto sociale, non solo politico.
La fine dell'amore tra Berlusconi e i sondaggiDino Amenduni
È viva, in Italia, la mitologia del 'governo dei sondaggi' di Silvio Berlusconi, di un uomo che legge tabelle ogni settimana e le utilizza per prendere decisioni. Questo mito pare essere tramontato definitivamente: in questo slideshow ho raccolto 20 sondaggi che dimostrano l'impopolarità delle scelte del Governo Berlusconi da settembre 2010 a oggi e, in altri 5 sondaggi raccolti in questo intervallo, mostro come quelle scelte hanno fortemente condizionato fiducia e popolarità del Premier, facendo precipitare tutti gli indicatori.
OTTAVA GIORNATA ITALIANA DELLA STATISTICA
Il nuovo Censimento permanente della popolazione.
Un racconto continuo del Paese
Napoli, 29 ottobre 2018
Università degli Studi di Napoli Federico II
Facoltà di scienze politiche Aula 7
Complesso San Marcellino Via Rodinò, 22
A poche ora dal risultato del Referendum Costituzionale Ipsos propone le sua analisi post voto. Indubbiamente il fenomeno più rilevante di questa consultazione è stata la larga partecipazione dei cittadini al voto, inusuale per un referendum e paragonabile a consultazioni politiche. Gli italiani quindi hanno perfettamente colto la rilevanza di questo voto. Da un lato per le implicazioni costituzionali, l’approvazione di una legge che avrebbe cambiato profondamente il funzionamento delle Camere, dall’altro per le implicazioni politiche, rese assolutamente evidente dalla personalizzazione sul Presidente del Consiglio.
Questo ultimo aspetto ha indubbiamente favorito un voto contro: dall’analisi dei flussi risulta una strettissima correlazione tra voto politico e voto referendario. Con alcuni «tradimenti»: se infatti gli elettori del PD sono nella larghissima parte confluiti sul sì (80%), non è stato così per gli elettori centristi che hanno fatto vincere di misura il no (51%), mentre dall’altro lato emerge anche una non secondaria propensione al sì tra gli elettori di Forza Italia.
Il sì ha i suoi punti di forza nelle classi di età elevate, tra i pensionati e gli elettori con bassi titoli di studio, ma con un consenso più elevato, anche se non maggioritario, tra i laureati. In sostanza il profilo è quello, classico, dell’elettorato PD dopo la perdita dell’effetto europeo, che a sua volta riproduce il profilo dell’elettorato dell’Ulivo e prima ancora di DS e Margherita. Con tre differenze importanti: la scarsa presenza tra i ceti medi, segno di un distanziarsi di un segmento che si sente impoverito e in difficoltà, una prevalenza tra i cattolici assidui, un bassissimo appeal tra i dipendenti pubblici. Anche qui segnale di un modificarsi, oramai stabilizzato, dell’area di riferimento.
Al contrario il no è un voto giovanile, e popolare: le punte più alte sono tra i disoccupati e tra gli operai. La stessa differenziazione territoriale sottolinea questi aspetti: il voto massiccio al Sud per il no, con una partecipazione per queste zone segnatamente alta, conferma questa lettura.
È la frattura più volte sottolineata fra popolo ed élite, che abbiamo visto recentemente all’opera con la Brexit e nelle elezioni americane. I segmenti sociali più colpiti dalla crisi, le fette di elettorato deluse dalla politica del governo, hanno determinato ampiamente le sorti del voto. Senza nulla togliere agli elementi di merito, gli aspetti di disagio e rabbia sono stati prevalenti. È stato un voto sociale, non solo politico.
La fine dell'amore tra Berlusconi e i sondaggiDino Amenduni
È viva, in Italia, la mitologia del 'governo dei sondaggi' di Silvio Berlusconi, di un uomo che legge tabelle ogni settimana e le utilizza per prendere decisioni. Questo mito pare essere tramontato definitivamente: in questo slideshow ho raccolto 20 sondaggi che dimostrano l'impopolarità delle scelte del Governo Berlusconi da settembre 2010 a oggi e, in altri 5 sondaggi raccolti in questo intervallo, mostro come quelle scelte hanno fortemente condizionato fiducia e popolarità del Premier, facendo precipitare tutti gli indicatori.
Evento "Innovazioni metodologiche e di processo in una rilevazione multi-source su imprese e istituzioni: la Struttura delle retribuzioni e del costo del lavoro 2012" del 17 Febbraio 2015
Nell’intervento conclusivo viene illustrato come la rilevazione RCL2012 possa essere considerata un paradigma/modello intermedio definito “Register Assisted - Survey Based Statistics”, fra il paradigma tradizionale e prevalente, quello basato sulle indagini campionarie (Sample Survey Based Statistics”) e quello, affermatosi già a partire dalla metà degli anni ’90 in alcuni paesi nordici (Danimarca, Svezia, Norvegia) basato su un sistema di Registri, “Register Based Statistics”. La RCL2012 rappresenta un esempio di come nel nuovo modello prospettato dalla modernizzazione devono e possono cambiare le indagini in relazione all’esistenza di un sistema di Registri. Infatti nel caso in oggetto un insieme interdipendente di Registri, seppure ancora in forma iniziale, già esiste ed è stato ampiamente utilizzato per la realizzazione della RCL. In ultimo viene illustrato come si dovranno evolvere le rilevazioni SES2014 e RCL 2016 nel nuovo contesto.
Indicatori ambientali urbani: orientamento
alla smartness e alla gestione eco sostenibile
con D. Adamo, L. Buzzi, L. Costanzo, T. Di Sarro, A. Laganà
Istat - Direzione Statistiche socio-demografiche e ambientali
Presentazione della 5a edizione della ricerca dell’Osservatorio News-Italia: Informazione, social TV e serialità
In occasione della giornata di apertura della terza edizione del "Festival del giornalismo culturale. Promuovere la cultura conviene" (Urbino 23-24 aprile, Fano 25-26 aprile 2015) sarà presentata la ricerca dell’Osservatorio News-Italia su informazione e serialità.
- Principali risultati –
[1] La diffusione di internet come mezzo di informazione in Italia è seconda solo a quella della TV;
[2] Gran parte dell’informazione digitale viene ormai fruita attraverso smartphone e tablet;
[3] Anche la TV non è più la stessa. Sta rapidamente cambiando il modo di guardarla (schermi e pratiche) e di scegliere programmi;
[4] In questo nuovo contesto prospera la narrazione seriale, ma i gusti del pubblico sono fortemente differenziati in base all’età.
Un report per la stampa è disponibile a http://goo.gl/Vl4oBY.
Evento "Innovazioni metodologiche e di processo in una rilevazione multi-source su imprese e istituzioni: la Struttura delle retribuzioni e del costo del lavoro 2012" del 17 Febbraio 2015
Nell’intervento conclusivo viene illustrato come la rilevazione RCL2012 possa essere considerata un paradigma/modello intermedio definito “Register Assisted - Survey Based Statistics”, fra il paradigma tradizionale e prevalente, quello basato sulle indagini campionarie (Sample Survey Based Statistics”) e quello, affermatosi già a partire dalla metà degli anni ’90 in alcuni paesi nordici (Danimarca, Svezia, Norvegia) basato su un sistema di Registri, “Register Based Statistics”. La RCL2012 rappresenta un esempio di come nel nuovo modello prospettato dalla modernizzazione devono e possono cambiare le indagini in relazione all’esistenza di un sistema di Registri. Infatti nel caso in oggetto un insieme interdipendente di Registri, seppure ancora in forma iniziale, già esiste ed è stato ampiamente utilizzato per la realizzazione della RCL. In ultimo viene illustrato come si dovranno evolvere le rilevazioni SES2014 e RCL 2016 nel nuovo contesto.
Indicatori ambientali urbani: orientamento
alla smartness e alla gestione eco sostenibile
con D. Adamo, L. Buzzi, L. Costanzo, T. Di Sarro, A. Laganà
Istat - Direzione Statistiche socio-demografiche e ambientali
D. Bianchi, R. Di Gioia, I. Dreoni, E. Moretti, M. Zelano - Rappresentare e m...
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Presentazione della 5a edizione della ricerca dell’Osservatorio News-Italia: Informazione, social TV e serialità
In occasione della giornata di apertura della terza edizione del "Festival del giornalismo culturale. Promuovere la cultura conviene" (Urbino 23-24 aprile, Fano 25-26 aprile 2015) sarà presentata la ricerca dell’Osservatorio News-Italia su informazione e serialità.
- Principali risultati –
[1] La diffusione di internet come mezzo di informazione in Italia è seconda solo a quella della TV;
[2] Gran parte dell’informazione digitale viene ormai fruita attraverso smartphone e tablet;
[3] Anche la TV non è più la stessa. Sta rapidamente cambiando il modo di guardarla (schermi e pratiche) e di scegliere programmi;
[4] In questo nuovo contesto prospera la narrazione seriale, ma i gusti del pubblico sono fortemente differenziati in base all’età.
Un report per la stampa è disponibile a http://goo.gl/Vl4oBY.
APPROCCIO ALLA COMUNICAZIONE POLITICA e CAMPAGNE ELETTORALI Dario De Lucia
LA COMUNICAZIONE POLITICA PER VINCERE LE CAMPAGNE ELETTORALI
Giovedì 28 aprile – Impact Hub Reggio Emilia
La politica, locale e nazionale, cambia continuamente e richiede sempre più competenze per leggere lo scenario politico e sempre più tecniche per costruire strategie comunicative adatte a governare il momento. Con Inside Training ho potuto realizzare questo incontro indirizzato a candidati, consiglieri comunali, assessori, sindaci, staff politici, dirigenti politici o aspiranti tali, studenti di scienze politiche e scienze della comunicazione
Nella serata abbiamo affrontato i temi su come guadagnarsi i voti e la fiducia delle persone. Come comunicare al meglio i tuoi contenuti attraverso la stampa e i social network e come mantenere un rapporto con i cittadini, associazioni e stakeholder.
L’evento non è incentrato sulle teorie accademiche ma ha avuto un approccio pratico concentrandosi sulle strategia e le buone pratiche impiegate nelle campagne elettorali realizzate negli anni.
Questo il programma dell'incontro
- Il contesto politico di riferimento. Le nuove dinamiche di scelta: dai “gruppi” e dai “target” ai singoli individui. Definire i target e le basi motivazionali per aggregare il consenso.
- Il database dei contatti. Come creare, gestire e aggiornare la propria banca dati elettorale. Dalle anagrafiche, alle inclinazioni/scelte individuali.
- Organizzazione della squadra, come creare coinvolgimento. Definire i ruoli, distribuire i compiti, istituire meccanismi di controllo e verifica.
- Pianificare calendario attività. Campagne e-mail, campagne pubblicitarie, incontri pubblici, incontri con gruppi di opinione, conferenze stampa, interviste.
- Definire i contenuti: creazione dei messaggi, dei sistemi di monitoraggio, dei processi di messa a punto e revisione delle campagne.
- Andare a prendere i voti: il porta a porta, il contatto con le persone,
- Comunicare i contenuti: come utilizzare al meglio i social media, il blog e la stampa tradizionale
Comunicare la politica - ottava edizioneDino Amenduni
Raccolta di presentazioni per le mie docenze del primo semestre del 2014.
I moduli nel dettaglio:
- Cinque cose da sapere se vuoi fare politica in Italia nel 2014;
- Web 2.0: modelli teorici di riferimento;
- Campagne elettorali: dieci cose che ho imparato (fino a ora);
- Cinque domande che gli studenti ci fanno durante le docenze;
- L’evoluzione digitale della specie - la dieta mediatica degli italiani;
- Dove sono i voti degli italiani?
- Cinque buone idee di comunicazione per chi ha appena vinto le elezioni;
- Scrivere (per) la politica;
- Un'esercitazione
Nuovo libro gratuito sugli strumenti di partecipazione e democrazia diretta da introdurre nei comuni.
Dal blog di Paolo Michelotto: http://www.paolomichelotto.it/blog/2014/11/21/nuovo-libro-gratuito-sugli-strumenti-di-partecipazione-e-democrazia-diretta-da-introdurre-nei-comuni-piu-democrazia-nella-politica-comunale/
Quali sono le strategie e gli strumenti per la comunicazione politica e istituzionale? Quali le differenze? Come costruire una campagna di comunicazione politica vincente? Come trasformare e gestire la vittoria elettorale?
@ 10° National Congress of Italian Sociological Association (Firenze, 10/11/12 ottobre 2013) with Fabio Giglietto
Similar to S. Orsini, S.F. Allegra l. Ioppolo - La partecipazione politica in Italia Un’analisi attraverso gli indicatori dell’indagine «Aspetti della vita quotidiana» (20)
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
S. Orsini, S.F. Allegra l. Ioppolo - La partecipazione politica in Italia Un’analisi attraverso gli indicatori dell’indagine «Aspetti della vita quotidiana»
1. La partecipazione politica in Italia
Un’analisi attraverso gli indicatori dell’indagine «Aspetti della vita quotidiana»
Orsini S., Allegra S.F., Ioppolo L.,
27-28 Gennaio 2015
"Qualità della vita in Italia: vent'anni di studi attraverso l'indagine Multiscopo"
2. Indice
La rilevazione della partecipazione politica nell’indagine aspetti
della vita quotidiana
La partecipazione politica nel tempo
Come si trasformano i canali di informazione politica
Un canale emergente: Il web
Conclusioni
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
2
3. Una fonte rilevante di dati
L’indagine multiscopo Istat “Aspetti della vita quotidiana”
rappresenta una rilevante fonte di dati sulla
partecipazione politica in Italia:
•dal 1993 sono rilevate informazioni sulle diverse forme di
partecipazione (frequenza con cui si parla di politica,
partecipazione a dibattiti, comizi e cortei, svolgimento di
attività gratuite e finanziamento ad un partito);
•dal 1998 si rileva la frequenza con cui ci si informa di
politica e con quali mezzi e i motivi per cui non ci si
informa di politica;
•dal 2011 le modalità di informazione politica tramite
internet.
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
3
4. Le dimensioni della partecipazione politica
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
4
Barbagli M., Maccelli A., (1985) “La partecipazione politica a Bologna”
5. La partecipazione elettorale – 1993-2013
Fonte: Ministero dell’Interno
- Europee: dato di affluenza Italia-Estero
- Politiche: dato di affluenza per le elezioni della Camera dei Deputati
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
5
6. La sfiducia nella politica – Anni 1998 e 2013
Fiducia nei partiti politici
Anni 2011 e 2013
Punteggio medio (scala da 1 a 10)
Persone di 14 anni e più
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
Persone di 14 anni e più che non si informano di politica
per sfiducia nella politica italiana
(per 100 persone di 14 anni e più che non si informano di politica)
6
7. La partecipazione visibile – Anni 1993-
2013
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
Le elezioni
politiche
Le elezioni
politiche
7
Persone di 14 anni e più che nei 12 mesi precedenti l’intervista hanno: partecipato ad un comizio, ad un corteo, svolto attività
gratuita per un partito, dato soldi ad un partito. Per 100 persone di 14 anni e più.
8. La partecipazione invisibile – Anni 1993-2013
Le elezioni
politiche
Le elezioni
politiche
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
8
Persone di 14 anni e più che almeno una volta a settimana parlano o si informano di politica o che ascoltano dibattiti politici.
Per 100 persone di 14 anni e più.
9. Chi non partecipa – Anni 1998-2013
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
9
Persone di 14 anni e più che nei 12 mesi precedenti l’intervista non hanno parlato di politica, non si sono informati di politica, non
hanno seguito dibattiti, non hanno partecipato a comizi, cortei, svolto attività gratuita per un partito, dato soldi ad un partito.
Per 100 persone di 14 anni e più.
10. Le variazioni 1998-2013 per sesso e classi d’età
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
Partecipazione visibile: persone di 14 anni e più che negli ultimi 12 mesi hanno svolto almeno una attività tra partecipazione a cortei o comizi, attività
gratuite per un partito o finanziamento di un partito.
Partecipazione invisibile: persone di 14 anni e più che almeno una volta a settimana parlano o si informano di politica o che ascoltano dibattiti.
Per 100 persone di 14 anni e più dello stesso sesso e classe di età.
Numeri indice base 1998=100.
10
11. Le variazioni 1998-2013 per titolo di studio
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
Partecipazione visibile: persone di 14 anni e più che negli ultimi 12 mesi hanno svolto almeno una attività tra partecipazione a cortei o comizi, attività
gratuite per un partito o finanziamento di un partito.
Partecipazione invisibile: persone di 14 anni e più che almeno una volta a settimana parlano o si informano di politica o che ascoltano dibattiti
Per 100 persone di 14 anni e più dello stesso titolo di studio.
Numeri indice base 1998=100.
11
12. Le modalità di informazione politica – Anni 1998 e 2013
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
12
Persone di 14 anni e più per modalità con cui si informano di politica.
Per 100 persone di 14 anni e più della stessa età che si informano di politica.
13. Le modalità di informazione politica – Anni 1998-2013
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
13
Persone di 14 anni e più per modalità con cui si informano di politica.
Per 100 persone di 14 anni e più che si informano di politica.
14. Le modalità di informazione per classi di età
Anni 1998 e 2013
14La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
14-34 ANNI 2013 1998 35-54 ANNI 2013 1998 55 ANNI E PIÙ 2013 1998
Solo Tv 18,7 19,8 Solo Tv 20,8 18,7 Solo Tv 29,4 27,9
Tv e Canali informali 18,6 12,6 Tv e Canali informali 12,3 8,6 Tv e Quotidiani 13,2 18,5
Tv, Quotidiani e Canali
informali
8,6 10,1 Tv e Quotidiani 8,9 19,5 Tv e Canali informali 13,0 9,5
Tv, Quotidiani, Radio e Canali
informali
7,4 5,2 Tv, Quotidiani, Radio e Canali
informali
8,8 4,6 Tv, Quotidiani e Canali
informali
7,2 6,4
Tv, Radio e Canali informali 7,2 4,5 Tv, Quotidiani e Canali
informali
7,1 10,0 Tv, Quotidiani e Radio 5,6 8,1
Tv e Quotidiani 5,0 15,0 Tv, Quotidiani e Radio 6,9 9,3 Tv e Radio 5,1 6,7
Tv e Radio 4,3 5,0 Tv e Radio 6,2 4,7 Tv, Quotidiani, Radio e Canali
informali
4,6 2,7
Tv, Quotidiani e Radio 3,6 7,6 Tv, Radio e Canali informali 5,8 2,8 Tv, Radio e Canali informali 2,9 2,0
Solo Canali informali 3,4 1,4 Tv, Radio, Quotidiani,
Settimanali e Canali informali
2,1 1,9 Tv, Quotidiani, Settimanali e
Canali informali
1,9 1,7
Tv, Radio, Quotidiani,
Settimanali e Canali informali
1,6 1,6 Tv, Quotidiani e Settimanali 0,7 3,0 Tv, Quotidiani e Settimanali 1,6 2,6
14
Persone di 14 anni e più per modalità con cui si informano di politica.
Per 100 persone di 14 anni e più della stessa classe di età che si informano di politica.
15. L’informazione politica tramite internet web
Nel 2013, sono di 11 milioni 875 mila le persone di 14 anni e più che si
informano dei fatti della politica italiana tramite Internet, cioè il 29,3% di
chi si informa di politica e il 22,6% della popolazione di 14 anni e più.
Un termine di paragone: nel 2011 erano il 22,9% di chi si informa di
politica.
Tra le persone che si informano più frequentemente (almeno una volta a
settimana), un terzo (il 33%) si informa attraverso Internet.
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
15
16. Le differenze per sesso ed età – 2013
PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ CHE SI INFORMANO DI
POLITICA ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA
PER SESSO E CLASSE DI ETÀ
Per 100 persone di 14 anni e più dello stesso sesso e classe di età.
PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ CHE SI INFORMANO DI
POLITICA ALMENO UNA VOLTA A SETTIMANA
TRAMITE INTERNET PER SESSO E CLASSE DI ETÀ
Per 100 persone di 14 anni e più dello stesso sesso e classe di età.
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
16
Femmine Maschi
17. Le modalità di informazione tramite Internet
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
14-34 ANNI 2013 2011 35-54 ANNI 2013 2011 55 ANNI E PIÙ 2013 2011
Solo giornali, news e riviste on line 25,3 35,7 Solo giornali, news e riviste on line 42,9 51,8 Solo giornali, news e riviste on line 48,7 56,3
Giornali, news e riviste on line;
social network
16,3 13,9 Giornali, news e riviste on line;
social network
8,9 6,8 Giornali, news e riviste on line;
radio e televisione on line
8,4 8,4
Solo social network 12,1 7,5 Giornali, news e riviste on line;
radio e televisione on line
8,2 7,0 Giornali, news e riviste on line;
social network
6,9 3,8
Giornali, news e riviste on line;
social network; blog, newsgroup o
forum
5,8 6 Solo social network 6,0 2,8 Giornali, news e riviste on line; siti
di partiti politici
5,1 3,8
Social network; blog, newsgroup o
forum
3,8 3,1 Giornali, news e riviste on line;
blog, newsgroup o forum
4,3 4,0 Solo social network 3,5 2,1
Giornali, news e riviste on line;
radio e televisione on line; social
network
3,8 2,2 Giornali, news e riviste on line;
social network; blog, newsgroup o
forum
2,8 2,1 Solo siti di partiti politici 2,9 2,4
Giornali, news e riviste on line;
radio e televisione on line
3,4 4,9 Solo radio e televisione on line 2,7 4,5 Giornali, news e riviste on line;
blog, newsgroup o forum
2,6 3,5
Solo radio e televisione on line 2,7 3,5 Giornali, news e riviste on line; siti
di partiti politici
2,6 2,3 Solo radio e televisione on line 2,5 3,8
17
Persone di 14 anni e più per modalità con cui si informano di politica tramite internet.
Per 100 persone di 14 anni e più della stessa classe di età che si informano di politica tramite internet.
18. Partecipazione politica via web – Anno 2013
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
Persone di 14 anni e più che nei tre mesi precedenti l'intervista hanno usato
Internet per esprimere opinioni su temi sociali o politici per sesso e classe di età.
Per 100 persone di 14 anni e più dello stesso sesso e classe di età.
18
Persone di 14 anni e più che nei tre mesi precedenti l'intervista hanno usato
Internet per partecipare a consultazioni su temi sociali o politici per sesso e classe
di età.
Per 100 persone di 14 anni e più dello stesso sesso e classe di età.
19. Conclusioni
1. Nonostante il trend decrescente della partecipazione elettorale e la
crescente sfiducia verso i partiti politici, la partecipazione politica
risulta in crescita, in particolare quella femminile.
2. Pur rimanendo rilevante, diminuisce il ruolo dei media tradizionali nelle
scelte di informazione politica ed aumenta quello dei canali informali
soprattutto tra i più giovani: ricerca di rapporti orizzontali e reticolari?
3. La rete sembra offrire caratteristiche di partecipazione in linea con
questa evoluzione: integra mezzi tradizionali e canali emergenti
amplificandone gli effetti e intrecciando comunicazione e
partecipazione.
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
19
20. •Grazie per l’attenzione
Per maggiori informazioni
“La partecipazione politica in Italia”
Statistiche report, 29 ottobre 2014
21. La partecipazione visibile – 1998-2013
21
1998 2013
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
21
22. La partecipazione invisibile – 1998-2013
22
1998 2013
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
22
23. Le variazioni 1998-2013 per condizione occupazionale
23La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
23
24. L’esclusione dalla partecipazione politica
24
Persone di 14 anni e più escluse dalla partecipazione politica visibile e invisibile per sesso e
classe di età
Anno 2013 (per 100 persone di 14 anni e più dello stesso sesso e classe di età)
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
24
25. L’esclusione dalla partecipazione politica
25
Persone di 14 anni e più escluse dalla partecipazione politica per sesso
Anni 1998-2013 (per 100 persone di 14 anni e più dello stesso sesso e
classe di età)
Persone di 14 anni e più escluse dalla partecipazione politica per
ripartizione geografica
Anni 1998-2013 (per 100 persone di 14 anni e più della stessa
ripartizione geografica)
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
25
26. Le modalità di informazione per sesso – Anni 1998 e 2013
26La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
MASCHI 2013 1998 FEMMINE 2013 1998
Solo Tv 20,5 18,2 Solo Tv 26,8 26,0
Tv e Canali informali 12,6 9,4 Tv e Canali informali 15,7 11,1
Tv e Quotidiani 10,6 20,0 Tv e Quotidiani 8,7 15,0
Tv, Quotidiani e Canali informali 8,2 10,4 Tv, Quotidiani e Canali
informali
6,8 7,3
Tv, Radio, Quotidiani e Canali
informali
8,1 5,1 Tv, Radio, Quotidiani e Canali
informali
5,5 3,2
Tv, Quotidiani e Radio 6,9 9,8 Tv e Radio 5,4 6,3
Tv e Radio 5,2 4,6 Tv, Radio e Canali informali 5,2 3,3
Tv, Radio e Canali informali 4,9 2,9 Tv, Quotidiani e Radio 4,3 6,7
Tv, Radio, Quotidiani,
Settimanali e Canali informali
2,0 1,8 Solo Canali informali 2,2 1,0
Solo Canali informali 1,9 1,0 Tv, Radio, Quotidiani,
Settimanali e Canali informali
1,6 1,3
26
27. Le tipologie di fruizione di internet – per sesso
La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
MASCHI 2011 2013 FEMMINE 2011 2013
Solo giornali, news e riviste on line 45,0 37,2 Solo giornali, news e riviste on line 49,0 39,0
Giornali, news e riviste on line;
social network
8,0 10,1 Giornali, news e riviste on line;
social network
10,6 12,6
Solo social network 4,0 6,7 Solo social network 5,1 9,0
Giornali, news e riviste on line; radio
e televisione on line
7,1 6,5 Giornali, news e riviste on line;
radio e televisione on line
5,4 6,7
Giornali, news e riviste on line; blog,
newsgroup o forum
4,2 3,9 Giornali, news e riviste on line;
social network; blog, newsgroup o
forum
3,0 3,4
Giornali, news e riviste on line;
social network; blog, newsgroup o
forum
3,6 3,9 Giornali, news e riviste on line;
radio e televisione on line; social
network
1,6 2,8
Giornali, news e riviste on line; siti di
partiti politici
2,5 3,1
Solo radio e televisione on line
3,9 2,7
27
28. Le variazioni 1998-2013 per area geografica
28La partecipazione politica in Italia – Orsini, Allegra, Ioppolo – Roma, 27-28 Gennaio 2015
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Editor's Notes
La partecipazione elettorale fa registrare una diminuzione costante dal 1993 ad oggi.
1998-2006= il valore oscilla tra il picco massimo del 22,9% nel 1999 e il picco minimo del 20,4% nel 2001
2007-2013= gli esclusi diminuiscono e il dato si mantiene sempre sotto il 20%, ad eccezione del 2012 in cui è del 20,1%
Per le donne il cambiamento è particolarmente evidente: si va dal picco massimo del 30,5% nel 1999 al picco minimo del 22,5% nel 2013.
Dal 1998 al 2013 si registra un allontanamento dalle forme tradizionali della partecipazione politica da parte dei ragazzi tra i 14 e il 19 anni (in particolare le ragazze) e un aumento considerevole della partecipazione visibile per le donne dai 20 anni in sù, in particolare tra i 55 e i 64 anni.
La partecipazione invisibile dal 1998 al 2013 diventa molto più diffusa in tutte le fasce d’età.
In particolare aumenta tra i ragazzi di 14-19 anni e in misura considerevole tra le donne di 45 anni e più.