1. La certezza di un aiuto nell’attimo di una carezza
PROGETTO PER ASILO NIDO
COME IL BAMBINO IMPARA A COMUNICARE CON L’ANIMALE
I bambini si avvicinano all’Animale instaurando un rapporto mimico e gestuale, dando a
quest’ultimo la possibilità di comunicare con il linguaggio non verbale, usufruendo ed
imparando così a gestire i segnali esterni di piacere o di fastidio dell’Amico a 4
zampe.Questo tipo di conoscenza è importante perché diventa fondamentale nella vita
sociale tra coetanei e adulti.
Il gioco con gli Animali guidato da un adulto esperto, rappresenta un momento educativo
fondamentale in cui i bambini possono scoprire quell’universo di emozioni e sentimenti che
solo un amico a 4 zampe può regalare.
Interagire con un coniglio già in età di prima infanzia può contribuire al raggiungimento di
processi di apprendimento più veloci ed insegnare a prendersi cura di qualcuno diverso da
sé. L’animale per il bambino è caricato di una grande valenza emotiva e le azioni per
accarezzarlo e coccolarlo originano un gradevole e sereno contatto fisico che è per
eccellenza uno dei principali fattori di comunicazione interpersonale in quanto orienta la
stimolazione della creatività, del desiderio di conoscere e delle capacità di osservazione
attraverso un percorso di conoscenza percettivo/emotivo e viceversa.
Si tende a creare un momento educativo fondamentale, uno strumento atto a favorire nei
bambini i processi cognitivi di propriocezione, scoperta, memoria, comunicazione, ricerca,
sperimentazione, superamento di forme di timidezza, controllo dell’agressività e
dell’iperattività.L’animale è divertente essendo ottimo stimolatore di sorrisi e soprattutto
non giudica.
Il coniglio da noi scelto, Diego, è speciale per la sua docile indole, tranquillità; per le ridotte
dimensioni che non soverchiano i bambini e per il suo comportamento non invadente
ritenendolo adatto anche a bambini che temono l’approccio con animali.
2. Attraverso questi laboratori il bambino impara a distinguere le azioni non verbali che
generano sensazioni di benessere da quelle che generano malessere. L’interazione con
un animale significa imparare a socializzare, a prendersi cura di ciò a cui si è affezionati,
ad osservare il mondo circostante capendo i meccanismi di azione/reazione.
L’obiettivo generale del Progetto sarà quello di favorire lo sviluppo sensoriale ed emotivo e
l’apprendimento attraverso la conoscenza degli animali e l’interazione con essi con
l’intento di suscitare nel bambino l’interesse per il mondo animale favorendo atteggiamenti
di protezione e cura, di proporre una dimensione di scoperta e di piacevolezza emotiva,
favorire il superamento di timori e ansie. La presenza di un animale abbassa i livelli di
stress, riduce la solitudine, stimola la socializzazione aumentando la fiducia in sé stessi
nel prendersi cura di loro, offrendo un legame di affettività e protezione.
SVOLGIMENTO ATTIVITA’
Attraverso la presenza del coniglio in classe e dopo l’approccio con carezze e risposte alla
naturale curiosità dei bambini, verranno sottolineati alcuni aspetti della vita animale quali:
l’ambiente in cui vive; l’alimentazione; le dimensioni; i colori e le cure di cui necessita.
Potranno essere così valutati il livello di interesse e potendo stimolare nel contempo la
partecipazione ad un lavoro di gruppo in base al programma svolto.
OBIETTIVI
Conoscenza di alcuni animali domestici:
Osservazione delle differenze: dimensioni, forme, colori;
Percezione di qualcosa che non è un “peluche” ma è vivo e si muove ed elemento
attrattivo, motivatore di attività, di giochi, di apprendimenti e di nuove conquiste
relative anche ai processi biologici dell’animale in paragone a quelli umani;
Rispetto della diversità dell’animale.
PROGRAMMAZIONE
Il programma prevede quattro incontri della durata di 45 minuti e presuppone un lavoro di
preparazione da parte degli insegnanti:
Atmosfera di interesse nei confronti dell’evento, illustrando molto semplicemente
l’animale attraverso esempi da racconti e/o fiabe;
Familiarizzazione con l’animale che sarà posto nell’ambiente scolastico in modo
tale che i bambini possano spontaneamente interagire;
3. Registrazione comportamentale dei bambini e discussione con gli insegnanti dei
dati comportamentali per valutare e calibrare nelle tre sedute successive.