3. LA LUCE
La luce è un’onda elettromagnetica
che si propaga nel vuoto.
L’insieme dei colori che formano
la luce visibile è chiamato spettro e
l’intervallo di frequenze campo
visibile.
Tutti i corpi in grado di emettere
onde elettromagnetiche sono una
sorgente di luce. La propagazione
della luce è rettilinea, è per questo
che si parla di raggi luminosi.
4.
5. La luce è la radiazione,
compresa in un intervallo
molto limitato dello
spettro elettromagnetico,
che l’occhio umano
riesce a vedere.
A differenza
delle:
1)radiazioni
ultraviolette,
2) l’infrarosso, 3) i raggi X,
4) i raggi
Gamma,
che l’occhio umona non
è in grado di apprezzare.
6. ALCUNE
INFORMAZIONI
SULLA LUCE
Il termine luce è riferito alla porzione dello spettro elettromagnetico visibile dall'occhio umano,
compresa tra 400 e 700 nanometri di lunghezza d'onda, ossia tra 790 e 434 THz di frequenza.
Questo intervallo coincide con il centro della regione spettrale della luce emessa dal Sole che
riesce ad arrivare al suolo attraverso l'atmosfera. I limiti dello spettro visibile all'occhio umano non
sono uguali per tutte le persone, ma variano soggettivamente e possono raggiungere i 720
nanometri, avvicinandosi agli infrarossi, e i 380 nanometri avvicinandosi agli ultravioletti.
La presenza contemporanea di tutte le lunghezze d'onda visibili, in quantità proporzionali a quelle
della luce solare, forma la luce bianca.
7. La luce, come tutte le onde
elettromagnetiche, interagisce con la
materia.
I fenomeni che più comunemente
influenzano o impediscono
la trasmissione della luce attraverso
la materia sono: l'assorbimento,
la diffusione, la riflessione speculare
o diffusa, la rifrazione e la diffrazione.
La riflessione diffusa da parte delle
superfici, da sola o combinata con
l'assorbimento, è il principale
meccanismo attraverso il quale gli
oggetti si rivelano ai nostri occhi, mentre
la diffusione da parte dell'atmosfera è
responsabile della luminosità del cielo.
8. COME FUNZIONA LA VISIONE DEI COLORI?
I nostri occhi sono in grado di percepire oltre 200
diverse sfumature di colore, di differenziare con
precisione le sfumature più particolari e di
riconoscere oltre 20 livelli di saturazione e 500
livelli di luminosità.
Il risultato è letteralmente davanti ai nostri occhi.
Ogni giorno riceviamo dai colori migliaia di
stimoli; un mondo di tonalità incredibili che
spesso ci lascia senza fiato.
Ma com’è possibile tutto questo? Perché il cielo
talvolta appare blu o rosso, oppure altre volte
ancora grigio?
9. I BASTONCELLI E I
CONI
• I nostri occhi possiedono due diversi
tipi di cellule sensoriali: i bastoncelli
e i coni.
• Queste due cellule fotorecettrici
presenti nella retina si dividono il
lavoro ed eseguono attività diverse.
• I bastoncelli ci consentono di
percepire i cambiamenti di luminosità
fino a una determinata intensità di
luce, sono essenziali per la visione al
crepuscolo e notturna e ci
permettono di vedere quello che ci
circonda, sia in condizioni di luce
normale, che di luce scarsa.
• I coni si occupano invece della
percezione dei colori
10. I CONI
Queste cellule sono presenti
nell’occhio in tre diverse tipologie e
ognuna reagisce a diverse
lunghezze d’onda:
1. i coni per la luce blu (o coni-S,
dove S sta per “short”, che
reagiscono alle lunghezze
d’onda più brevi)
2. i coni per la luce verde (o coni-M,
dove M sta per “medium”, che
reagiscono alle lunghezze
d’onda medie)
3. i coni per la luce rossa (o coni-L,
dove L sta per “long”, che
reagiscono alle lunghezze
d’onda più lunghe)
11. MA COSA ARRIVA AL NOSTRO CERVELLO?
Lo stimolo luminoso viene trasformato in stimolo
elettrico che, con l’aiuto del nervo ottico, viene
inviato all’encefalo (questo è il luogo dove le
informazioni tonali vengono separate dalle
informazioni inerenti il colore).
Le informazioni raccolte dagli occhi vengono
interpretate dal cervello con lo scopo rifinito
dall’evoluzione della nostra specie.
12. INGANNO VISIVO
Il nostro cervello
mette in atto una
simulazione
ricostruttiva, sotto il
controllo di una
determinante
genetica, delle
interazioni tra noi e
l’ambiente materiale
che ci circonda e in
base alle nostre
conoscenze e alle
nostre esperienze
Tale interpretazione,
non va solo a
ricostruire le parti
mancanti, ma, grazie
proprio
all'esperienza
vissuta, mette in atto
una serie
impressionanti di
compensazioni che
creano un vero e
proprio “inganno
visivo” relativo a luce