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La Rivoluzione
Economica
si fa a tavola

       La Rivoluzione Economica si fa a Tavola
        Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
La
Rivoluzione

è nelle tue
   scelte
        La Rivoluzione Economica si fa a Tavola
        Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
SOSTENIBILITA’

Negozio vs Supermercato
   Legumi vs Carne
 Sfuso vs Confezionato
   Locale vs Esotico
   Crudo vs Pronto




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Water Footprint

La produzione di
carne è altamente
 energivor
         a
Energivora



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                    Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
Il Frigo
    pieno
  contro calamità naturali,
      tempeste di neve,
guerre nucleari, attacchi alieni


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                     Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
Il Frigo pieno
è la prima causa dello

    Spreco
    Alimentare
    Domestico

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• Produzione
    • Trasporto
• Trasformazione
   • Stoccaggio
      •Vendita
    • Consumo




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• Produzione
    • Trasporto
• Trasformazione
   • Stoccaggio
      •Vendita
   60-65%
  • Consumo
   •35-40%



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EUROP
A
89 milioni di tons/a
179 Kg/pp

ITALIA
8,8 milioni tons/a
27 Kg/pp
515€/a               La Rivoluzione Economica si fa a Tavola
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1/3                                        XX
  della
produzione
 totale
                                                      X
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In Italia
sprechiamo soldi
pubblici, acqua e
  anche cibo.

 Buttiamo via il
10% del totale
   europeo…

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37 miliardi €
 sfamerebbero 44
 milioni di persone
il 3% del P.I.L.
   finisce nella
   pattumiera

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170 milioni tons
Anidride Carbonica
    derivato da
 alimenti non
  consumati
        .

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Perché
Sprechiamo?
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•lista della spesa
•marketing aggressivo 3x2
•importanza estetica
•stabilire uno status sociale
•doggy bag
•persuasione pubblicitaria

•etichetta
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.?
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Istituto Superiore di Sanità
tabella chiarificatrice per consumo dopo
          la data di scadenza:
    latte, uova, latticini – MAI
 affettati confezionati, yogurt – 2
                  gg
 pasta, bibite, prodotti in scatola
     legumi secchi - 1 / 2 mesi
      pesce surgelato – 1 anno


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Restano invenduti nei
retrobottega dei punti
vendita 240mila tons di
alimenti per un valore di oltre
1 miliardo di euro, che
potrebbero sfamare 600.000
cittadini con 3 pasti al giorno
per un anno.

Fonte Coldiretti




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600 ipermercati
250 chilogrammi
           Motivi:

scadenza / estetica
  10 miliardi sett. agricolo
1,2 miliardi ind. alimentare
 1,5 miliardi distribuzione

12,7 miliardi euro/anno



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Ce lo possiamo permettere

        noi?
  Se lo può permettere il

   pianeta?

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L’Unione Europea ha proclamato il 2014
Anno Europeo contro gli Sprechi Alimentari


Last Minute Market società "spin-off" dell'Università di Bologna che da oltre dieci
anni si occupa di sprechi alimentari e curata da Andrea Segrè, preside della Facoltà di
Agraria all'Università Alma Mater di Bologna.



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    Cosa possiamo
      fare noi?

    Ingredienti per
     migliorare il
        mondo

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Meno carne
Km 0
Orto in casa
Doggy Bag
Rubinetto
Cibo e Detersivi
sfusi
Autoprodurre

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5 regole per
prevenire
gli sprechi:
   -Compra meno
    -Evita le 3x2
   -Usa gli avanzi
-Surgela gli avanzi
 - Acquista fresco

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Ridurre lo spreco è
imperativo ecologico
 lo spreco può fare del bene


  Ma, come?

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Recuperare
Riutilizzare
 Rigenerare
  Riciclare
Ridistribuire
 Rieducare
  Ridurre
Riprogettare

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Hasta
la Cocina
 siempre




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La rivoluzione economica si fa a tavola

  • 1. La Rivoluzione Economica si fa a tavola La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 2. La Rivoluzione è nelle tue scelte La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 3. SOSTENIBILITA’ Negozio vs Supermercato Legumi vs Carne Sfuso vs Confezionato Locale vs Esotico Crudo vs Pronto La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 4. Water Footprint La produzione di carne è altamente energivor a Energivora La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 5. Il Frigo pieno contro calamità naturali, tempeste di neve, guerre nucleari, attacchi alieni La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 6. Il Frigo pieno è la prima causa dello Spreco Alimentare Domestico La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 7. • Produzione • Trasporto • Trasformazione • Stoccaggio •Vendita • Consumo La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 8. • Produzione • Trasporto • Trasformazione • Stoccaggio •Vendita 60-65% • Consumo •35-40% La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 9. EUROP A 89 milioni di tons/a 179 Kg/pp ITALIA 8,8 milioni tons/a 27 Kg/pp 515€/a La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 10. 1/3 XX della produzione totale X La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 11. In Italia sprechiamo soldi pubblici, acqua e anche cibo. Buttiamo via il 10% del totale europeo… La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 12. 37 miliardi € sfamerebbero 44 milioni di persone il 3% del P.I.L. finisce nella pattumiera La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 13. 170 milioni tons Anidride Carbonica derivato da alimenti non consumati . La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 14. Perché Sprechiamo? La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 15. •lista della spesa •marketing aggressivo 3x2 •importanza estetica •stabilire uno status sociale •doggy bag •persuasione pubblicitaria •etichetta La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 16. La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 17. .? La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 18. Istituto Superiore di Sanità tabella chiarificatrice per consumo dopo la data di scadenza: latte, uova, latticini – MAI affettati confezionati, yogurt – 2 gg pasta, bibite, prodotti in scatola legumi secchi - 1 / 2 mesi pesce surgelato – 1 anno La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 19. Restano invenduti nei retrobottega dei punti vendita 240mila tons di alimenti per un valore di oltre 1 miliardo di euro, che potrebbero sfamare 600.000 cittadini con 3 pasti al giorno per un anno. Fonte Coldiretti La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 20. 600 ipermercati 250 chilogrammi Motivi: scadenza / estetica 10 miliardi sett. agricolo 1,2 miliardi ind. alimentare 1,5 miliardi distribuzione 12,7 miliardi euro/anno La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 21. Ce lo possiamo permettere noi? Se lo può permettere il pianeta? La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 22. L’Unione Europea ha proclamato il 2014 Anno Europeo contro gli Sprechi Alimentari Last Minute Market società "spin-off" dell'Università di Bologna che da oltre dieci anni si occupa di sprechi alimentari e curata da Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria all'Università Alma Mater di Bologna. La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 23. 1 Cosa possiamo fare noi? Ingredienti per migliorare il mondo La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 24. Meno carne Km 0 Orto in casa Doggy Bag Rubinetto Cibo e Detersivi sfusi Autoprodurre La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 25. 5 regole per prevenire gli sprechi: -Compra meno -Evita le 3x2 -Usa gli avanzi -Surgela gli avanzi - Acquista fresco La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 26. Ridurre lo spreco è imperativo ecologico lo spreco può fare del bene Ma, come? La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 27. Recuperare Riutilizzare Rigenerare Riciclare Ridistribuire Rieducare Ridurre Riprogettare La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 28. Hasta la Cocina siempre La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012
  • 29. La Rivoluzione Economica si fa a Tavola Facoltà di Economia – Bari 24 maggio 2012

Editor's Notes

  1. “ Ogni volta che facciamo la spesa, votiamo” diceva e Francesco Gesualdi del Centro nuovo modello di sviluppo degli anni 90. Sono certo che fare sedersi a tavola sia un atto politico, oltre che sociale, civile ed economico.
  2. Come si opera una scelta Rivoluzionaria? Facendo attenzione a cosa si mangia: DOVE E COME viene prodotto il bene COME E’ CONFEZIONATO DOVE LO ACQUISTO COME RAGGIUNGO il negozio A CHI APPARTIENE il negozio
  3. Sembra retorica ma vi assicuro che ho incontrato difficoltà a spiegarlo anche ai più convinti Ecologisti: Negozio vs Supermercato Alimento economia locale e reale senza intermediari e multinazionali coinvolte Legumi vs Carne prima di tutto per un fatto salutistico e poi perché la produzione di carne è fortemente ENERGIVORA Sfuso vs Confezionato non voglio comprare del packaging che, oltre a far lievitare il prezzo, è, nella maggior parte dei casi, solo un mezzo di marketing e serve poco a proteggere il prodotto. Inoltre è altamente inquinante per la sua produzione e per il suo smaltimento Locale vs Esotico Preferisco una pesca locale ad un ananas che è maturata nelle stive della nave che l’ha portata in italia in un giro del mondo durato anche fino a 3 mesi con tutte le implicazioni delle emissioni ed inquinanti necessari al suo trasporto Crudo vs Pronto Preferisco cucinare io e sapere cosa ci metto dentro. Il corpo è mio, la salute pure
  4. Un esempio di quanto sia Energivora la produzione di carne. Qui vediamo quanta acqua occorre per produrre una porzione di 200gr di carne e quanta ce ne vuole per la stessa porzione di legumi.
  5. La teoria del “frigo pieno” è il mio retaggio storico. Vengo da una famiglia che ha vissuto la guerra e il dopoguerra è stato duro. Il FRIGO PIENO rappresenta, per molte famiglie e anche per le nuove famiglie/ singles/ studenti ecc la frontiera dell’appagamento, la sicurezza di avere da mangiare e stare tranquilli.
  6. Queste le fasi di vita del prodotto Produzione Trasporto Trasformazione Stoccaggio Vendita Consumo
  7. I dati sono scioccanti se consideriamo che 79 milioni di individui, solamente all’interno dell’UE, vivono al di sotto della soglia della povertà
  8. Significa che ogni 3 mele che compri, una la butterai ogni mezza dozzina di uova, 2 uova marciranno
  9. Cosa significa sprecare? Consumare inutilmente, senza frutto ; usare in modo che determinate qualità o quantità di una cosa vadano perdute o non vengano utilizzate .   significa in particolare: “non utilizzare proficuamente o nel modo giusto”. Le “isole ecologiche” come si chiamano oggi le discariche, sono piene di prodotti di ogni genere ancora integri, commestibili o funzionanti, scartati a causa di qualche difetto, anche estetico, del tutto irrilevante, oppure sacrificati per fare spazio al “nuovo che avanza” nell’effimera civiltà dell’usa e getta.  
  10. Una delle ragioni principali dello spreco è la crescente distanza tra i luoghi dove si produce il cibo e quelli in cui lo si  consuma. Mentre in passato, molte persone producevano il proprio cibo, ora i prodotti che costituiscono il nostro pasto provengono da diversi – e spesso molto lontani-  luoghi del mondo.   Parallelamente e strettamente associata con questa tendenza, è il coinvolgimento di un numero crescente di attori e di interessi lungo la filiera alimentare. Gli agricoltori, l'industria della trasformazione, il settore del marketing, il trasporto, i commercianti, i supermercati, ed i consumatori sono tutti coinvolti. Lo spreco è un fallimento del mercato e della politica - così come una questione di educazione e sensibilizzazione - che non va trascurato.
  11. Oltre al danno ambientale causato dal cibo non utilizzato, vanno poi considerate, come ulteriore nocivit à , le notevoli spese per il trattamento e lo smaltimento degli alimenti/rifiuti. È necessario procedere verso una società più etica ed ecologica.
  12. Secondo la tabella chiarificativa dell’Istituto Superiore di Sanità il latte e le uova sembrano essere gli unici alimenti che non vanno mai consumati dopo la data di scadenza. Dal giorno successivo a quello indicato le alterazioni microbiologiche rendono il prodotto sempre più deteriorato e dunque può far male a chi lo consuma. Possono essere consumati anche fino a due giorni dopo la data di scadenza: yogurt , nonostante la perdita di fermenti lattici , e gli affettati confezionati; più lunga è l’attesa per pasta, bibite, tonno in scatola e legumi secchi che possono essere mangiabili anche 1-2 mesi dopo la scadenza, mentre ad esempio per quanto riguarda il pesce surgelato , se correttamente conservato, è possibile mantenerlo in freezer anche un anno.
  13. Solo in Italia restano invenduti nei retrobottega dei punti vendita 240mila tons di alimenti per un valore di oltre 1 miliardo di euro, che potrebbero sfamare 600.000 cittadini con tre pasti al giorno per un anno.  Fonte Coldirett
  14. Al giorno, ognuno dei 600 ipermercati della penisola butta 250 chilogrammi cibo, perché vicino alla data di scadenza o per ragioni estetiche. Questo costa al Paese più di dieci miliardi di euro nel settore agricolo, 1,2 miliardi nell'industria alimentare e 1,5 miliardi nella distribuzione. Per un totale di quasi 12,7 miliardi di euro l'anno. buttiamo un terzo del cibo. Sensibilizzare non basta: occorre organizzazione e creatività, le proposte del no profit
  15. Il punto è: Ce lo possiamo permettere noi? Se lo può permettere questo pianeta ridotto ad assorbire immondizia? Se lo possono permettere le foreste che distruggiamo e le popolazioni che sterminiamo per produrre cibo? Se lo possono permettere le persone che riduciamo in stato di schiavitù, anche nel nostro Paese? Se lo possono permettere le 8 milioni 272 mila italiani che vivono sotto la soglia della povertà?
  16. Gli Stati membri dovrebbero quindi introdurre corsi scolastici e universitari che spieghino come conservare, cucinare e scartare correttamente gli alimenti. Inoltre gli imballaggi, sempre per evitare sprechi di cibo commestibile, dovranno essere prodotti in confezioni di varie misure e i cibi vicini alla data di scadenza dovranno essere venduti a prezzi scontati, per favorire le persone economicamente disagiate. Il target è la diminuzione degli sprechi del 50% entro il 2025.
  17. Intanto dobbiamo avere una condotta più ecologica ed etica. Siamo parte di un ecosistema e non siamo esseri isolati e autosufficienti.
  18. 1. Consumare meno carne, più  verdure  Diminuite il consumo di  carne  o meglio  diventate vegetariani : minore assunzione di proteine animali con un grosso giovamento per la salute ma anche per l'ambiente, in quanto l'industria del bestiame è una delle maggiori cause di inquinamento. Essere vegetariano è una "filosofia di vita" che può durare nel tempo o anche solo per una fase della vita. E se poi proprio non riuscite a rinunciare alla carne, potete decidere di diminuirne il consumo a vantaggio delle verdure che come è risaputo contrastano l'insorgere di varie forme tumorali. 2. Scegliete prodotti a Km 0   Prediligete i  prodotti locali . Preferite il  cibo a chilometri 0 , l'ambiente vi ringrazierà in quanto ridurre gli spostamenti del cibo porta anche a una riduzione dell'emissione di anidride carbonica. Inoltre, qualunque sia la vostra dieta cercate di mangiare cibi di stagione. Sono maggiormente reperibili e meno costosi. Per abbattere i costi potete rivolgervi ai  GAS, i Gruppi di Acquisto Solidale . Questi gruppi si organizzano per fare una spesa "collettiva" e permettono a chi vi aderisce di mangiare prodotti genuini, dal minimo impatto ambientale, locali e di stagione. Con un giovamento per l'ambiente, la salute, il gusto e non ultimo il portafogli.   3. Coltivare un orto Fatevi l' orto . Molti sognano un angolo verde, distende i nervi e vi permette di mangiare realmente biologico: niente pesticidi o agenti chimici. Un passatempo decisamente green e se non avete spazio non temete su greenMe.it troverete tante idee per coltivale il vostro  orto anche in piccoli spazi . Inoltre, potreste cominciare utilizzando dell'ottimo  compost ...da voi realizzato.   5. Riempire la  doggy bag  al ristorante Richiedere al cameriere gli avanzi del vostro pasto e  portarli a casa nella cosiddetta doggy bag   6. Chiedere l’acqua del rubinetto al bar Ricordate che in Italia la produzione e la distribuzione di bottiglie di  acqua minerale  generano ogni anno più di  5 milioni di tonnellate di  gas serra , vale a dire quanto una  centrale a carbone  di medie dimensioni. A questo dato bisogno sommare anche il costo, in termini di  CO2 , delle bottiglie di  plastica  in cui l’acqua viene generalmente commercializzata. E nonostante il consumo di acqua minerale sia  economicamente molto più svantaggioso  rispetto a quello di acqua del rubinetto (si calcola che il costo sia di circa mille volte più elevato,  senza che ciò implichi controlli di qualità più frequenti o più accurati ), l’Italia ne detiene il primato europeo. Siete proprio certi di voler contribuire a questo record? Probabilmente no: non vi resta, quindi, che farvi coraggio e richiedere al barista un bel bicchiere di acqua del rubinetto.   7. Più sfuso, meno rifiuti Riducete le buste di plastica e packaging prediligendo  prodotti sfusi  o qualche piccola accortezza in più nel  reparto frutta e verdura dei supermercati. 8. Autoprodurre . Pane, pasta, biscotti, dolci, focacce.- sono sempre più buone e sapete cosa ci mettete dentro.  
  19. 1 Compra meno, se pensi che non puoi mangiare tutto 2 Evita le offerte promozionali illusorie e cerca di acquistare quantità limitate dei prodotti. 3 Se hai avanzi nel frigo, cerca di riutilizzarli nella preparazione di altri piatti. - Consiglio per la verdura: per evitare che in frigo ammuffisca, cerca di tenerla sempre nella parte basse del frigorifero. 4 Utilizza al meglio il congelatore, se ne possiedi uno: surgela i tuoi avanzi di cibo, potranno essere utilizzati come porzioni monopasto. 5 Prova ad acquistare meno e più spesso prodotti freschi.
  20. Se adottiamo comportamenti che tendono a ridurre lo spreco ci indirizziamo verso una razionalizzazione del nostro stile di vita seguendo un’ottica pro-ambiente. Meno spreco vuol dire meno rifiuti, meno danni all’ambiente, meno inquinamento, insomma più “eco”. L’equazione è meno spreco più ecologia ci porta ad una nuova società, vivibile. Ridurre lo spreco deve quindi divenire un imperativo ecologico, un diktat da seguire, che non ne porterà alla sua eliminazione ma sicuramente ad una sua contrazione, perché paradossalmente lo spreco, o almeno una sua parte, può fare del bene.
  21. Lo spreco alimentare può diventare una risorsa e un'opportunità: riutilizzare e riciclare dovrebbero diventare le nuove parole chiave del 21 ° secolo. Dobbiamo spostare l'attenzione dalla quantità alla qualità, dai bisogni indotti alle necessità reali, tenendo presente che ogni nostra azione - e quindi anche le nostre scelte alimentari - hanno impatti ambientali, economici e nutrizionali, sociali e civili.  
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