1. S i a m o f o r t e m e n t e
preoccupati, e non solo da
oggi, per l'applicazione di
questo Piano dei Parcheggi,
denominato poeticamente
M.U.S.A. (Mobilità Urbana
Sostenibile e Accessibile).
Preoccupati, perché in
questo Piano non ritroviamo
una logica accettabile. Il
Comune di Novara con
M.U.S.A. vorrebbe favorire
l'accesso al centro storico.
Viceversa noi crediamo che,
facendo pagare di più i
parcheggi, succederà
esattamente il contrario.
Q u e s t o o b i e t t i v o
dell'accesso al centro
poteva essere raggiunto,se
contemporaneamente al
raddoppio da circa 2.500 a
circa 5.000 dei parcheggi a
pagamento, si fossero
raddoppiate le corse dei
bus e i km delle piste
ciclabili. In questo caso
i p o t e t i c o i c i t t a d i n i
potrebbero raggiungere il
centro tramite bus o
bicicletta, con il vantaggio di
un minore inquinamento
dell'aria. Non è finita.
Ci sono forti dubbi sulla
legittimità di questo Piano
M.U.S.A. Basta leggere il
Codice della Strada- art 7-
c o m m a 8 e d a l c u n e
sentenze della Cassazione
Civile (l'ultima è la n. 18575
d e l 0 3 / 0 9 / 2 0 1 4 ) p e r
convincersi che il Comune
di Novara con questo
nuovo Piano risulterà
inadempiente rispetto
alla legge, in quanto non
ha previsto parcheggi
liberi, segnalati con
strisce bianche, nelle
immediate vicinanze dei
parcheggi a pagamento
(strisce blu).
Qualora realizzato, questo
Piano M.U.S.A. darebbe la
stura ad una serie infinita di
contenziosi, promossi dai
cittadini colpiti dalle multe,
con un notevole aggravio
per le casse comunali.
In conclusione, temiamo
che l'ispirazione di M.U.S.A
s i a d i c a r a t t e r e
esclusivamente fiscale, cioè
l'intenzione (o la speranza?)
da parte del Comune di
incassare una nuova tassa.
Speriamo fortemente in un
ripensamento da parte di
questa Amministrazione.
F.T.
Renzi: 'Chi critica si arrenderà
davanti alla realtà'.
Ma gli infermieri quando
arrivano?
GabrieleSozzani@twitter
Stampato in proprio
Mobilità Urbana
Sostenibile Accessibile
2. Renzi in legge di Stabilita' ha
preparato una vera batosta per le
piccole partite Iva e per i giovani
precari.
Una mazzata che in queste ore, con
il cadavere della dignità del
Parlamento ancora caldo dopo
l'assassinio della discussione sulla
manovra, fa già mugugnare molti anche
nelgovernoenellamaggioranza.
Fin dal primo anno di attività, infatti,
freelance e professionisti si troveranno a
pagare un'aliquota di imposta pari al
15% e non al 5% come oggi accade.
Inoltre, sarà preclusa la possibilità di
accedere a questo regime agevolato, a
tutti coloro che avranno un fatturato
annuo superiore a 15 mila euro (20mila
perredditidalavorodipendente).
Ciò significa che, una persona che
volesse aprire una partita Iva oggi e che
avesse un fatturato appena superiore a
quella soglia sarebbe sottoposto a una
tassazionepesantissima.
Una vera e propria mazzata che ha
come finalità quella di aiutare, si', i
giovanima,probabilmente,aemigrare.
Grazie alle nostre pressioni, pare
adesso che il governo ci stia
ripensando.
Allora chiediamo ufficialmente, con
l'occasione, ancora una volta, di
prendere in considerazione la nostra
proposta già presente in legge di
Stabilità e che prevede un'aliquota unica
per i primi 5 anni di attività, pari al 5% e
pari al 15% dal sesto anno in avanti, per
TUTTE le piccole partite IVA che
abbianounfatturatofinoa40milaeuro.
CarlaRuocco,M5SCamera
L'Associazione nazionale magistrati
chiede più determinazione nel
combattere la corruzione e Renzi la
zittisce.
Sembra di essere tornati all'Italia di
qualche anno fa, quando al governo
c'era Silvio Berlusconi e gli attacchi
alla magistratura e le leggi ad
personam per difendere ladri e
corrottieranoall'ordinedelgiorno.
E in effetti anche in questo governo
Berlusconi c'entra eccome, perché
anche se non è a Palazzo Chigi, è
comunque determinante in quel patto
del Nazareno che puntella e sostiene
ilgovernoRenzi.
Un governo che di legge anti
corruzione non vuol sentir parlare.
Renzi infatti va in tv da Fazio a dire
"alla corruzione si risponde con
nuove leggi", ma poi nei fatti non fa
nulla.
All'indomani dello scandalo Mafia
Capitaleilgovernohavaratoinfattiun
disegno di legge, sapendo benissimo
che rimarrà impantanato nelle
sabbie mobili delle commissioni.
Renzi poteva agire d'urgenza con un
decreto,manonlohafatto.
Che il suo disegno di legge serva a
poco o niente lo ha ammesso pure il
procuratore nazionale antimafia
Franco Roberti, che ha detto
chiaramente che le norme
proposte dal M5S sarebbero
più efficaci. Ma il governo e
la maggioranza queste
leggi non le vogliono
votare.
Un pacchetto anticorruzione,
che contiene anche le nostre
proposte, è in Parlamento da 9 mesi e
se la maggioranza avesse voluto
trasformarlo in legge bastava portarlo in
Aulaeapprovarlo.
Il 22 aprile 2014 il M5S chiese di
calendarizzare urgentemente in Senato
la legge anticorruzione comprensiva
anche della reintroduzione del reato di
falso in bilancio, dell'inasprimento delle
pene per la corruzione e per la
concussione, e la sospensione dei
terminidiprescrizione.
Il 13 maggio scorso, il Senato proprio su
proposta del M5S votò la discussione
urgente di questo pacchetto. Il 27
maggio, il Presidente Grasso dichiarò in
Aula che l'esame sarebbe iniziato il 10
giugno.Invececosìnonèstato.
Nell'ultima capigruppo al Senato il M5S
è t o r n a t o a c h i e d e r e l a
calendarizzazione urgente di queste
proposte, ma il governo ha preferito
incardinare inAula - all'alba di sabato
mattina - la legge elettorale.
Dimostrando che questa è più urgente
dituttoilresto.
La corruzione, intanto, ci costa 13mld
l'anno,lo0,8%delPil.
Ma evidentemente a Renzi va bene
così.
La Batosta Corruzione
Corruzione, e
la legge?
&
3. La legge di stabilità
approvata in via definitiva
alla Camera è l'esempio
p i ù c h i a r o
dell'incompetenza e della
malafede del Governo
Renzi: oltre agli errori nel
testo, alle citazioni di
commi inesistenti e ai soliti
favori a destra e a sinistra,
a risaltare è la promessa
non mantenuta del taglio
alle tasse.
U n a m e n z o g n a
n a z i o n a l e c h e
a c c o m p a g n a l a
stabilità di Renzi fin
dalla culla.
Ancora oggi il premier
riesce a sostenere che
grazie al suo intervento nel
2015 si pagheranno meno
tasse, ripartiranno i
consumi delle famiglie e
l'economia.
A smentire Renzi, però,
ci pensa...Renzi! Nel
Documento di Economia e
Finanza 2014, principale
s t r u m e n t o d i
p r o g r a m m a z i o n e
economico-finanziaria del
Governo, i dati sulla
p r e s s i o n e fi s c a l e
raccontano tutta un'altra
storia, stavolta vera: il
peso delle tasse per i
cittadini italiani, nel
complesso, non diminuirà
affatto.
Se le entrate
fi s c a l i d e l
2013 si sono
assestate al
4 3 , 3 % d e l
r e d d i t o
nazionale (Pil),
e per il 2014 è
prevista una pressione
fiscale ancora al 43,3%, nel
2015 la percentuale salirà al
4 3 , 4 % , a d d i r i t t u r a i n
aumento!
Ma attenzione: come al solito
si tratta di una previsione
ottimistica, partorita dal
G o v e r n o f a c e n d o
affidamento su una crescita
del Pil 2015 che è già data in
r i b a s s o d a a g e n z i e
internazionali e fior di
economisti.
Se il Pil dell'anno prossimo
sarà in crescita di poco o
calerà ancora, la pressione
fiscale raggiungerà vette
inesplorate, soffocando ogni
speranza di sopravvivenza
per lavoratori e piccola-
media impresa.
Il giochetto meschino di
Renzi è chiaro a tutti:
tagliare tasse da una parte
(soprattutto alle grandi
imprese) per aumentarle
dall'altra. Privare gli Enti
locali di miliardi e miliardi
di risorse significa infatti
costringerli a eliminare
molti servizi vitali e ad
aumentare le trattenute ai
cittadini.
Stiamo parlando di sanità,
s c u o l a , t r a s p o r t o
pubblico, cultura: l'abc
del nostro benessere è in
pericolo.
La stabilità di Renzi
renderà più facile la vita a
pochi grandi imprenditori
( s e m p r e p r o n t i a
delocalizzare al primo
moto di protesta) e agli
amati investitori esteri,
felici di sottrarre agli
italiani un patrimonio di
aziende tartassate dalla
crisi e ormai in svendita.
Siamo di fronte ad un
assedio dei grandi contro i
piccoli: lavoratori e
piccola-media impresa
sono con le spalle al muro
e la pistola alla tempia.
Ci auguriamo che la
legge di stabilità 2015
sia anche l'ultima del
G o v e r n o R e n z i ,
esecutivo dell'euro, delle
tasse e dei grandi
interessi finanziari,
m e n t r e i p i c c o l i
annegano.
Legge di (in)stabilità
4. Leggo oggi con sorpresa su
un giornale on-line di Novara le
dichiarazioni dell'Assessore all'
Urbanistica del Comune di
Novara sul Centro Sociale di
v.le Giulio Cesare. Bisogna
ricordare che questo Centro è
stato costruito negli
anni '60 e '70 a cura
del Comune e della
Provincia di Novara,
c h e n e s o n o i
legittimi proprietari,
allo scopo di creare
u n c e n t r o d i
accoglienza per
c i t t a d i n i
economicamente
deboli. Questo Centro
copre un' area di circa
25.000 metri quadrati e
si compone di un vasto
complesso con residenze(105
piccole abitazioni), ampia sala
riunioni, bar, ecc. più piscina,
campo di calcio, area giochi,
zone verdi. Questo importante
complesso pubblico purtroppo
è stato abbandonato negli anni
dal Comune e dalla Provincia
di Novara, i quali hanno
deciso il 27.12. 2013 di
chiedere manifestazioni di
interesse per vendere
questo complesso al
migliore offerente.
Questa manifestazione di
interesse aveva come
scadenza il 28.02.2014,
cioè circa un anno fa.
Nell’intervista citata l' Assessore
dichiara di avere ricevuto ad oggi la
manifestazione d' interesse da
parte di un solo operatore privato.
A questo punto chiediamo : ora
che cosa succederà? Verrà
dilazionato il termine per la
presentazione
delle manifestazioni d' interesse?
Altri punti della dichiarazione
dell'Assessore lasciano perplessi:
ad esempio che l' acquirente dovrà
mantenere ad uso pubblico le
attuali aree verdi. Ma come, queste
aree verdi non sono già ad uso
pubblico?
Altra questione: l'acquirente
d o v r à d e d i c a r e
all'accoglienza una parte
delle nuove abitazioni.
Obiettiamo che l'intero
complesso è stato per
lunghi anni ad uso sociale e
che l' odierna fame di
alloggi suggerirebbe che
Comune e Provincia
mantenessero al Centro
questa funzione per vaste
categorie di cittadini
economicamente deboli,
per studenti universitari,
per donne sole con
prole,ecc.
In conclusione, su tutta
questa vicenda del
C e n t r o S o c i a l e
vorremmo maggiore
chiarezza, per evitare che
questa operazione di
alienazione si risolva
malauguratamente nella
s v e n d i t a d i q u e s t o
importante bene pubblico,
proprietà di tutti i cittadini
novaresi.
F.T.
Che ne sarà del
Centro Sociale?
Attenzione
ci troviamo sempre al
venerdì dalle ore 21.00
In piazza Sacro Cuore 5.
(zona viale Roma) Come sempre a Novara