SIntesi delle fasi di un percorso di alternanza scuola lavoro per allievi con disabilità nell'intero percorso della scuola secondaria di secondo grado.
Alternanza scuola lavoro alcune riflessioniDonato Bellino
Per poter sostenere i costi e trarre il profitto necessario anche per gli investimenti e lo sviluppo, l’impresa deve cambiare la propria prospettiva passando da una innovazione di tipo chiuso (closed innovation) verso una forma più aperta di innovazione (open innovation).
In questo contesto, bene si inserisce la partecipazione delle PMI ad un progetto di Alternanza Scuola Lavoro. Sono, pertanto, esaminarti i principali vantaggi di una Impresa nel partecipare a progetti di alternanza scuola lavoro
La Buona Scuola - alternanza scuola-lavoro tecnici e licei - tutte le novitàSilvia Gadda
Con la riforma della scuola (La Buona Scuola, legge 117/2015, Renzi Giannini) stage ed esperienze di lavoro diventano obbligatorie nelle superiori (scuola secondaria di secondo grado). 400 ore minimo nel triennio per gli istituti tecnici, 200 ore nel triennio dei licei.
2023-02-20_formazione-tutor-docenti_infanzia-primariaLuca Salvini - MI
Formazione dei tutor dei docenti in periodo di formazione e di prova annuale. MIM USR per la Toscana. Intervento dell'ispettore Luca Salvini. Incontro fase2 USR-UNIFI per tutor infanzia e primaria.
Alternanza scuola lavoro alcune riflessioniDonato Bellino
Per poter sostenere i costi e trarre il profitto necessario anche per gli investimenti e lo sviluppo, l’impresa deve cambiare la propria prospettiva passando da una innovazione di tipo chiuso (closed innovation) verso una forma più aperta di innovazione (open innovation).
In questo contesto, bene si inserisce la partecipazione delle PMI ad un progetto di Alternanza Scuola Lavoro. Sono, pertanto, esaminarti i principali vantaggi di una Impresa nel partecipare a progetti di alternanza scuola lavoro
La Buona Scuola - alternanza scuola-lavoro tecnici e licei - tutte le novitàSilvia Gadda
Con la riforma della scuola (La Buona Scuola, legge 117/2015, Renzi Giannini) stage ed esperienze di lavoro diventano obbligatorie nelle superiori (scuola secondaria di secondo grado). 400 ore minimo nel triennio per gli istituti tecnici, 200 ore nel triennio dei licei.
2023-02-20_formazione-tutor-docenti_infanzia-primariaLuca Salvini - MI
Formazione dei tutor dei docenti in periodo di formazione e di prova annuale. MIM USR per la Toscana. Intervento dell'ispettore Luca Salvini. Incontro fase2 USR-UNIFI per tutor infanzia e primaria.
Presentazione di Massimo Faggioli, Dirigente di ricerca area “miglioramento” dell’Indire, relativa al suo intervento “Il miglioramento scolastico nel Sistema Nazionale di Valutazione” al convegno internazionale “Migliorare la scuola” (Napoli, 14-15 Maggio 2015) organizzato dall’Indire.
Presentation by Massimo Faggioli.
Corso di formazione per docenti neoassunti 2017/2018 per l'ambito territoriale 02, Valdarno, della Regione Toscana. San Giovanni Valdarno.
Ispettore Luca Salvini.
Presentazione della Dott.ssa Annamaria Leuzzi, Dirigente Ufficio IV del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del MIUR relativa al suo intervento al convegno internazionale "Migliorare la scuola"(14-15 Maggio 2015) organizzato dall'Indire.
Seminario IN: presentazione della rete dell'IC di VerdellinoAntonio Todaro
Presentazione del progetto di Rete sulle Indicazioni Nazionali "Progettare il curriculo per qualità ed equità della formazione", scuola capofila IC di Verdellino.
Seminario organizzato da Rete S:O.S. a Bergamo, il 28 aprile 2015 presso il Liceo Mascheroni di Bergamo
Una sintesi di quanto previsto dalla legge 107/15 sulla formazione del personale docente della scuola italiana con accenni alla Carta del docente e alla Valorizzazione del merito
I vostri figli non sono i vostri figli
Essi non vengono da voi ma attraverso voi
Essi non vi appartengono benché viviate insieme
Potete amarli ma non costringerli ai vostri pensieri
Poiché essi hanno i loro pensieri
Potete custodire i loro corpi ma non le anime loro
Poiché abitano case future, che neppure in sogno potete visitare
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano
(Gibran Kahil Gibran )
Il Piano Individuale di Transizione (P.I.T.) nasce nell’ambito degli studi che l’Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ha dedicato alla transizione dalla scuola al lavoro.
Si tratta di uno strumento che intende facilitare il passaggio dei giovani con disabilità dalla scuola alla vita professionale.
I principali obiettivi che si propone di perseguire sono:
• coinvolgere attivamente la persona con disabilità nella costruzione del percorso in modo che possa assumere un ruolo propositivo nella pianificazione del proprio futuro;
• costruire una rete in cui vi sia stretta interrelazione tra i diversi soggetti coinvolti, ivi compresi i settori professionali;
• delineare e valorizzare le attitudini, conoscenze, esperienze, abilità dello studente;
• cooperazione tra gli enti coinvolti;
• determinare le responsabilità di ciascuno per assicurare un’efficace collaborazione;
• far sperimentare ai ragazzi reali condizioni di lavoro;
• garantire a tutti la possibilità di una formazione pratica nel rispetto della diversità delle esigenze;
• tarare le iniziative formative sulla base delle richieste del mondo del lavoro;
• attraverso la cooperazione tra i diversi soggetti arrivare ad una valutazione obiettiva delle capacità di uno studente con disabilità;
• aiutare i giovani con disabilità ad individuare i propri obiettivi e ad identificare il ruolo che vogliono occupare nella società (adattato da testo dell’Ufficio Internazionale per il lavoro, 1998).
Presentazione di Massimo Faggioli, Dirigente di ricerca area “miglioramento” dell’Indire, relativa al suo intervento “Il miglioramento scolastico nel Sistema Nazionale di Valutazione” al convegno internazionale “Migliorare la scuola” (Napoli, 14-15 Maggio 2015) organizzato dall’Indire.
Presentation by Massimo Faggioli.
Corso di formazione per docenti neoassunti 2017/2018 per l'ambito territoriale 02, Valdarno, della Regione Toscana. San Giovanni Valdarno.
Ispettore Luca Salvini.
Presentazione della Dott.ssa Annamaria Leuzzi, Dirigente Ufficio IV del Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del MIUR relativa al suo intervento al convegno internazionale "Migliorare la scuola"(14-15 Maggio 2015) organizzato dall'Indire.
Seminario IN: presentazione della rete dell'IC di VerdellinoAntonio Todaro
Presentazione del progetto di Rete sulle Indicazioni Nazionali "Progettare il curriculo per qualità ed equità della formazione", scuola capofila IC di Verdellino.
Seminario organizzato da Rete S:O.S. a Bergamo, il 28 aprile 2015 presso il Liceo Mascheroni di Bergamo
Una sintesi di quanto previsto dalla legge 107/15 sulla formazione del personale docente della scuola italiana con accenni alla Carta del docente e alla Valorizzazione del merito
I vostri figli non sono i vostri figli
Essi non vengono da voi ma attraverso voi
Essi non vi appartengono benché viviate insieme
Potete amarli ma non costringerli ai vostri pensieri
Poiché essi hanno i loro pensieri
Potete custodire i loro corpi ma non le anime loro
Poiché abitano case future, che neppure in sogno potete visitare
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano
(Gibran Kahil Gibran )
Il Piano Individuale di Transizione (P.I.T.) nasce nell’ambito degli studi che l’Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ha dedicato alla transizione dalla scuola al lavoro.
Si tratta di uno strumento che intende facilitare il passaggio dei giovani con disabilità dalla scuola alla vita professionale.
I principali obiettivi che si propone di perseguire sono:
• coinvolgere attivamente la persona con disabilità nella costruzione del percorso in modo che possa assumere un ruolo propositivo nella pianificazione del proprio futuro;
• costruire una rete in cui vi sia stretta interrelazione tra i diversi soggetti coinvolti, ivi compresi i settori professionali;
• delineare e valorizzare le attitudini, conoscenze, esperienze, abilità dello studente;
• cooperazione tra gli enti coinvolti;
• determinare le responsabilità di ciascuno per assicurare un’efficace collaborazione;
• far sperimentare ai ragazzi reali condizioni di lavoro;
• garantire a tutti la possibilità di una formazione pratica nel rispetto della diversità delle esigenze;
• tarare le iniziative formative sulla base delle richieste del mondo del lavoro;
• attraverso la cooperazione tra i diversi soggetti arrivare ad una valutazione obiettiva delle capacità di uno studente con disabilità;
• aiutare i giovani con disabilità ad individuare i propri obiettivi e ad identificare il ruolo che vogliono occupare nella società (adattato da testo dell’Ufficio Internazionale per il lavoro, 1998).
Il Protocollo è il risultato di un percorso di ricerca effettuato da un gruppo di lavoro interistituzionale rappresentativo di tutto il territorio della provincia di Bleluno e si pone come una guida agevole ed immediata per tutti coloro che sono impegnati nella gestione di percorsi di Alternanza Scuola Lavoro rivolti ad allievi con disabilità.
2. 2° ANN0 Percorsi o laboratori per la costruzione delle competenze di base MONITORAGGIO DELLE COMPETENZE Programmazione Alternanza Scuola-Lavoro 3° ANN0 Percorsi o laboratori per la costruzione delle competenze di base MONITORAGGIO DELLE COMPETENZE oppure valutazione 2 requisiti per l’accesso all’alternanza scuola-lavoro e avvio dell’esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro MONITORAGGIO DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 1° ANN0 ANALISI 1 DELLE COMPETENZE IN ENTRATA Ipotesi di pianificazione del percorso riunione gruppo operativo novembre 5° ANN0 Percorsi o laboratori per la costruzione delle competenze di base oppure Avvio dell’esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN USCITA VALUTAZIONE IPOTESI FUTURE 4° ANN0 Percorsi o laboratori per la costruzione delle competenze di base oppure esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro MONITORAGGIO DELL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO MONITORAGGIO DELLE COMPETENZE 1. L’analisi delle competenze viene effettuata attraverso l’utilizzo della griglia elaborata dal gruppo di lavoro del progetto (vedi allegato n.1) 2. La valutazione dei pre-requisiti viene effettuata utilizzando l’apposita griglia predisposta dal gruppo di lavoro (vedi allegato n. 2 ) Intervento con un esperto di orientamento