Approvala "La Buona Scuola". Assunzioni dei docenti da un lato e nuovi propositi per aggiornare le offerte formative con più inglese, più economia e alternanza scuola-lavoro dall'altro. Il Preside Leader Educativo ed altro..
Approvala "La Buona Scuola". Assunzioni dei docenti da un lato e nuovi propositi per aggiornare le offerte formative con più inglese, più economia e alternanza scuola-lavoro dall'altro. Il Preside Leader Educativo ed altro..
L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI:
Il modello di intervento della Provincia di Roma
Roma, 15 novembre 2011 ore 16.00-18.00
Provincia di Roma, Sala Mons. Di Liegro
Via IV Novembre 119/a Roma
Presentazione a cura dell'IISS "via Domizia Lucilla"
prof. Roberto Ambrosino
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta e del ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, un decreto legge dal titolo “L’Istruzione riparte” che punta a garantire un miglior avvio del nuovo anno scolastico e accademico. Ma anche a gettare le basi per la scuola e l’università del futuro, restituendo ai settori della formazione centralità e risorse.
Sono previsti interventi sul personale scolastico (dai dirigenti, ai docenti di sostegno), sui libri di testo (nell’ottica di un maggiore risparmio, ma anche dell’innovazione), misure a favore del welfare studentesco (borse per trasporti e mensa, accesso al wireless a scuola). Centrali anche la lotta alla dispersione scolastica, la formazione dei docenti, il potenziamento e l'innovazione dell'offerta formativa e il rilancio dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Leggi il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri sul sito del Governo.
I vostri figli non sono i vostri figli
Essi non vengono da voi ma attraverso voi
Essi non vi appartengono benché viviate insieme
Potete amarli ma non costringerli ai vostri pensieri
Poiché essi hanno i loro pensieri
Potete custodire i loro corpi ma non le anime loro
Poiché abitano case future, che neppure in sogno potete visitare
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano
(Gibran Kahil Gibran )
Il Piano Individuale di Transizione (P.I.T.) nasce nell’ambito degli studi che l’Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ha dedicato alla transizione dalla scuola al lavoro.
Si tratta di uno strumento che intende facilitare il passaggio dei giovani con disabilità dalla scuola alla vita professionale.
I principali obiettivi che si propone di perseguire sono:
• coinvolgere attivamente la persona con disabilità nella costruzione del percorso in modo che possa assumere un ruolo propositivo nella pianificazione del proprio futuro;
• costruire una rete in cui vi sia stretta interrelazione tra i diversi soggetti coinvolti, ivi compresi i settori professionali;
• delineare e valorizzare le attitudini, conoscenze, esperienze, abilità dello studente;
• cooperazione tra gli enti coinvolti;
• determinare le responsabilità di ciascuno per assicurare un’efficace collaborazione;
• far sperimentare ai ragazzi reali condizioni di lavoro;
• garantire a tutti la possibilità di una formazione pratica nel rispetto della diversità delle esigenze;
• tarare le iniziative formative sulla base delle richieste del mondo del lavoro;
• attraverso la cooperazione tra i diversi soggetti arrivare ad una valutazione obiettiva delle capacità di uno studente con disabilità;
• aiutare i giovani con disabilità ad individuare i propri obiettivi e ad identificare il ruolo che vogliono occupare nella società (adattato da testo dell’Ufficio Internazionale per il lavoro, 1998).
L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI DISABILI:
Il modello di intervento della Provincia di Roma
Roma, 15 novembre 2011 ore 16.00-18.00
Provincia di Roma, Sala Mons. Di Liegro
Via IV Novembre 119/a Roma
Presentazione a cura dell'IISS "via Domizia Lucilla"
prof. Roberto Ambrosino
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta e del ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza, un decreto legge dal titolo “L’Istruzione riparte” che punta a garantire un miglior avvio del nuovo anno scolastico e accademico. Ma anche a gettare le basi per la scuola e l’università del futuro, restituendo ai settori della formazione centralità e risorse.
Sono previsti interventi sul personale scolastico (dai dirigenti, ai docenti di sostegno), sui libri di testo (nell’ottica di un maggiore risparmio, ma anche dell’innovazione), misure a favore del welfare studentesco (borse per trasporti e mensa, accesso al wireless a scuola). Centrali anche la lotta alla dispersione scolastica, la formazione dei docenti, il potenziamento e l'innovazione dell'offerta formativa e il rilancio dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica.
Leggi il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri sul sito del Governo.
I vostri figli non sono i vostri figli
Essi non vengono da voi ma attraverso voi
Essi non vi appartengono benché viviate insieme
Potete amarli ma non costringerli ai vostri pensieri
Poiché essi hanno i loro pensieri
Potete custodire i loro corpi ma non le anime loro
Poiché abitano case future, che neppure in sogno potete visitare
Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano
(Gibran Kahil Gibran )
Il Piano Individuale di Transizione (P.I.T.) nasce nell’ambito degli studi che l’Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali ha dedicato alla transizione dalla scuola al lavoro.
Si tratta di uno strumento che intende facilitare il passaggio dei giovani con disabilità dalla scuola alla vita professionale.
I principali obiettivi che si propone di perseguire sono:
• coinvolgere attivamente la persona con disabilità nella costruzione del percorso in modo che possa assumere un ruolo propositivo nella pianificazione del proprio futuro;
• costruire una rete in cui vi sia stretta interrelazione tra i diversi soggetti coinvolti, ivi compresi i settori professionali;
• delineare e valorizzare le attitudini, conoscenze, esperienze, abilità dello studente;
• cooperazione tra gli enti coinvolti;
• determinare le responsabilità di ciascuno per assicurare un’efficace collaborazione;
• far sperimentare ai ragazzi reali condizioni di lavoro;
• garantire a tutti la possibilità di una formazione pratica nel rispetto della diversità delle esigenze;
• tarare le iniziative formative sulla base delle richieste del mondo del lavoro;
• attraverso la cooperazione tra i diversi soggetti arrivare ad una valutazione obiettiva delle capacità di uno studente con disabilità;
• aiutare i giovani con disabilità ad individuare i propri obiettivi e ad identificare il ruolo che vogliono occupare nella società (adattato da testo dell’Ufficio Internazionale per il lavoro, 1998).
SIntesi delle fasi di un percorso di alternanza scuola lavoro per allievi con disabilità nell'intero percorso della scuola secondaria di secondo grado.
Il Protocollo è il risultato di un percorso di ricerca effettuato da un gruppo di lavoro interistituzionale rappresentativo di tutto il territorio della provincia di Bleluno e si pone come una guida agevole ed immediata per tutti coloro che sono impegnati nella gestione di percorsi di Alternanza Scuola Lavoro rivolti ad allievi con disabilità.