Le novità sulla certificazione energetica degli edifici in regione Piemonte. DM 26/06/15, Normativa nazionale e regionale. Aggiornamento norme tecniche UNI 11300.
PRIMA APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGEVOLAZIONI RELATIVE AGLI ONERI GENERALI DI SISTEMA PER LE IMPRESE A FORTE CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
Certificazione energetica: quadro legislativo e normativo, bilancio energetic...Gruppo EDEN
Certificazione energetica degli edifici in Italia e in Emilia Romagna:
- quadro legislativo e normativo aggiornato alla nuove Specifiche Tecniche UNI TS 11300:2014
- bilancio energetico del sistema edificio impianto
- sistemi di classificazione
- modelli di Attestato di Prestazione Energetica APE
Versione ridotta della presentazione preparata per il seminario dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Modena - 6 Novembre 2014
Relatori: ing. Sonia Subazzoli e ing. Emanuele Pifferi
Studio Associato Gruppo EDEN
www.ediliziaenergetica.it
www.facebook.com/gruppoeden
Contributo dei ponti termici nel calcolo della prestazione energetica di un e...Gruppo EDEN
Novità introdotte dalla revisione del 2 ottobre 2014 delle norme UNI TS 11300 per quanto riguarda il calcolo dei Ponti Termici. Esempi di Abachi e Atlanti dei Ponti Termici utilizzabili da Norme UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211. Esempi di calcolo della trasmittanza lineica con il Software Termo.
Con la revisione del 2014 della norma UNI TS 11300-1 è stata tolta la possibilità di calcolare i ponti termici in modo forfettario e da Appendice A della norma 14683. La presentazione illustra come calcolare la trasmittanza lineica dei ponti termici seguendo le indicazioni delle norme UNI TS 11300, UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211.
Viene inoltre mostrato l'utilizzo dell'Atlante dei ponti termici elaborato dal CENED, gratuito, per il calcolo delle trasmittanze lineiche per i ponti termici più comuni in Italia.
Per scaricare gratuitamente gli Atlanti dei Ponti Termici, vedere esempi di calcolo della trasmittanza lineica: www.ediliziaenergetica.it/documentazione-tmp/approfondimenti
Le novità sulla certificazione energetica degli edifici in regione Piemonte. DM 26/06/15, Normativa nazionale e regionale. Aggiornamento norme tecniche UNI 11300.
PRIMA APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGEVOLAZIONI RELATIVE AGLI ONERI GENERALI DI SISTEMA PER LE IMPRESE A FORTE CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
Certificazione energetica: quadro legislativo e normativo, bilancio energetic...Gruppo EDEN
Certificazione energetica degli edifici in Italia e in Emilia Romagna:
- quadro legislativo e normativo aggiornato alla nuove Specifiche Tecniche UNI TS 11300:2014
- bilancio energetico del sistema edificio impianto
- sistemi di classificazione
- modelli di Attestato di Prestazione Energetica APE
Versione ridotta della presentazione preparata per il seminario dell'Ordine degli Architetti della Provincia di Modena - 6 Novembre 2014
Relatori: ing. Sonia Subazzoli e ing. Emanuele Pifferi
Studio Associato Gruppo EDEN
www.ediliziaenergetica.it
www.facebook.com/gruppoeden
Contributo dei ponti termici nel calcolo della prestazione energetica di un e...Gruppo EDEN
Novità introdotte dalla revisione del 2 ottobre 2014 delle norme UNI TS 11300 per quanto riguarda il calcolo dei Ponti Termici. Esempi di Abachi e Atlanti dei Ponti Termici utilizzabili da Norme UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211. Esempi di calcolo della trasmittanza lineica con il Software Termo.
Con la revisione del 2014 della norma UNI TS 11300-1 è stata tolta la possibilità di calcolare i ponti termici in modo forfettario e da Appendice A della norma 14683. La presentazione illustra come calcolare la trasmittanza lineica dei ponti termici seguendo le indicazioni delle norme UNI TS 11300, UNI EN ISO 14683 e UNI EN ISO 10211.
Viene inoltre mostrato l'utilizzo dell'Atlante dei ponti termici elaborato dal CENED, gratuito, per il calcolo delle trasmittanze lineiche per i ponti termici più comuni in Italia.
Per scaricare gratuitamente gli Atlanti dei Ponti Termici, vedere esempi di calcolo della trasmittanza lineica: www.ediliziaenergetica.it/documentazione-tmp/approfondimenti
Evoluzione normativa contabilizzazione calore (decreto 102 e norma uni 10200)Claudio Gori
L'intervento prende in rassegna l'evoluzione normativa che ha portato all'obbligo di contabilizzazione calore, introducendo il focus sulla certificazione del dato.
Reverse charge: i nuovi confini individuati, descritti, interpretati.
Sono escluse dall’applicazione del meccanismo le attività di pulizia specializzata di impianti e macchinari industriali, in quanto questi strumenti non rientrano nella nozione di edifici
Aspetti energetici nel sistema edificio-impiantoConsorzio Q-RAD
Convegno "Sistemi radianti nella riqualificazione efficiente", presentazione del Prof. Michele De Carli dell'Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Ingegneria Industriale. Normative ed esempi di valutazione degli aspetti energetici del sistema edificio-impianto
Prospettive energetiche e sistemi di incentivazioneConsorzio Q-RAD
Convegno "Sistemi radianti nella riqualificazione efficiente", Firenze 8 ottobre 2016. Presentazione dell'Ing. Alessandro Mazzari. Incentivi e detrazioni per sistemi radianti
Presentazione illustrata nel corso dell'incontro con le Associazioni di Categoria sulle modalità e sulle tempistiche di pubblicazione e aggiornamento del Catalogo degli apparecchi domestici.
Novità in materia di emissioni in atmosfera avv. Attilio Balestreri – B&P Avv...Martina Petrucci
La disciplina nazionale in tema di emissioni in atmosfera, aggiornata già con il d.lgs. 46/2014, ha subito a cavallo tra il 2017 ed il 2018 importanti modifiche che hanno riguardato aspetti centrali per la gestione dei profili emissivi (profili autorizzativi, valori limite, modalità di campionamento e controllo, prescrizioni operative e gestionali). Si tratta di un complessivo “restyling” della disciplina (avviato, non certo concluso), purtroppo frammentato – come spesso accade in Italia – in numerosi e diversificati provvedimenti di difficile coordinamento.
Tra le numerose e puntuali modifiche apportate nei diversi interventi normativi recenti meritano approfondimento, innanzitutto, quelle introdotte con il d.lgs. 183/2017. Oltre a dettagliare nell’ambito del d.lgs. 152/2006 la disciplina dei “medi impianti di combustione” (di derivazione comunitaria) e ad aggiornare le disposizioni sugli impianti termici civili (anche in questo caso introducendo i “medi impianti termici civili”), il decreto ha effettuato – come previsto dalla legge-delega 170/2016 – un complessivo riordino della disciplina in materia di emissioni in atmosfera nell’ottica di: a) razionalizzare le procedure autorizzative; b) dettare una disciplina della componente odorigena; c) aggiornare i riferimenti tecnici; d) valorizzare il sistema dei monitoraggi e controlli (del Gestore e delle Autorità); e) aggiornare l’apparato sanzionatorio; f) definire ulteriori disposizioni di dettaglio (ad. es. grandi impianti di combustione; COV; riduzione della polverosità e delle emissioni diffuse).
Di rilievo poi l’art. 18 della Legge europea per il 2017 (167/2017) con cui sono state aggiornate la disciplina dell’AIA (valorizzando, in particolare, le ricadute sanitarie), le disposizioni sugli impianti di incenerimento e coincenerimento dei rifiuti, la disciplina delle emissioni di COV e talune discipline settoriali (grandi impianti di combustione, impianti di produzione di biossido di titanio, ecc.).
Non da ultimo, meritano accenno le recenti previsioni del d.lgs. 81/2018 – anch’esso di recepimento di disposizioni comunitarie – che prefigura futuri interventi delle Autorità (da dettagliare in disposizioni attuative) al fine di complessivamente aggiornare i sistemi di monitoraggio delle emissioni e degli impatti, definire piani e programmi nazionali e strutturare un compiuto sistema di scambio di informazioni nel settore.
Nel complesso, dunque, numerose novità normative focalizzate, tuttavia, su comuni obiettivi specifici e da cui si possono dunque trarre importanti spunti “di sistema” e risvolti di diretta portata operativa.
È questo l’obiettivo dell’intervento in cui, partendo dall’analisi delle novità normative sin qui citate, lette anche alla luce del recente panorama giurisprudenziale, se ne fornirà una valutazione complessiva al fine di individuare spunti pratici e operativi per una efficace gestione delle emissioni in atmosfera negli stabilimenti.
Questa seconda relazione fornisce le informazioni sui risultati del meccanismo incentivante, analizzando le richieste di concessione inviate al GSE e ammesse con contratto attivato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015
Este documento describe diferentes tipos de computadoras clasificadas por su movilidad. Las computadoras de escritorio están diseñadas para usarse en una ubicación fija como en el hogar u oficina, mientras que las computadoras portátiles como las notebooks, netbooks y tablets son móviles y pueden usarse en diferentes lugares. Dentro de las computadoras portátiles, las notebooks son más potentes pero también más pesadas, las netbooks son más livianas pero menos poderosas, y las tablets interactúan con los dedos y no requieren teclado físico
Este documento resume los principales espacios naturales de la Tierra dividiéndolos en zonas cálida, templada y fría. En la zona cálida se encuentran los ecosistemas ecuatoriales, tropicales y desérticos, con selvas, manglares y sabanas respectivamente. En la zona templada hay paisajes oceánicos, mediterráneos y continentales con bosques, maquis y praderas. Finalmente, en la zona fría se ubican los climas y paisajes polares y de alta montaña, con flora
This document discusses two separate topics:
1) A study of the sedimentation process in rectangular channels used in cassava starch production in Colombia. The study evaluated particle size distribution and changes in slurry concentration. Particle sizes greater than 10 micrometers were efficiently retained while sizes between 6.7-8.8 micrometers were discharged into local water bodies.
2) A study of the relationship between age of sexual debut and sexual behavior in Spanish adolescents. Those who had their debut before age 15 reported more partners and types of sex than older groups, and lower condom use, posing increased health risks.
A.G. Peltz Group is a leading provider of roller compacted concrete (RCC) paving systems in the United States, having placed over 4 million yards since 1999. The company specializes in RCC, cement treated base, soil-cement, and pervious pavement. Major projects include RCC at automobile plants and ports, with experience on projects exceeding 1 million yards. The company also provides RCC consulting services including design, mix design, specifications, and training.
Este documento describe los principales elementos de un motor, incluyendo el bloque de cilindros, las camisas, la culata y el carter. El bloque de cilindros aloja los cilindros, el cigüeñal y los sistemas de refrigeración y lubricación. La culata delimita la cámara de combustión y los conductos de gases, y debe permitir el funcionamiento de las válvulas. El carter cierra la parte inferior del motor y almacena el aceite para la lubricación.
Evoluzione normativa contabilizzazione calore (decreto 102 e norma uni 10200)Claudio Gori
L'intervento prende in rassegna l'evoluzione normativa che ha portato all'obbligo di contabilizzazione calore, introducendo il focus sulla certificazione del dato.
Reverse charge: i nuovi confini individuati, descritti, interpretati.
Sono escluse dall’applicazione del meccanismo le attività di pulizia specializzata di impianti e macchinari industriali, in quanto questi strumenti non rientrano nella nozione di edifici
Aspetti energetici nel sistema edificio-impiantoConsorzio Q-RAD
Convegno "Sistemi radianti nella riqualificazione efficiente", presentazione del Prof. Michele De Carli dell'Università degli Studi di Padova, Dipartimento di Ingegneria Industriale. Normative ed esempi di valutazione degli aspetti energetici del sistema edificio-impianto
Prospettive energetiche e sistemi di incentivazioneConsorzio Q-RAD
Convegno "Sistemi radianti nella riqualificazione efficiente", Firenze 8 ottobre 2016. Presentazione dell'Ing. Alessandro Mazzari. Incentivi e detrazioni per sistemi radianti
Presentazione illustrata nel corso dell'incontro con le Associazioni di Categoria sulle modalità e sulle tempistiche di pubblicazione e aggiornamento del Catalogo degli apparecchi domestici.
Novità in materia di emissioni in atmosfera avv. Attilio Balestreri – B&P Avv...Martina Petrucci
La disciplina nazionale in tema di emissioni in atmosfera, aggiornata già con il d.lgs. 46/2014, ha subito a cavallo tra il 2017 ed il 2018 importanti modifiche che hanno riguardato aspetti centrali per la gestione dei profili emissivi (profili autorizzativi, valori limite, modalità di campionamento e controllo, prescrizioni operative e gestionali). Si tratta di un complessivo “restyling” della disciplina (avviato, non certo concluso), purtroppo frammentato – come spesso accade in Italia – in numerosi e diversificati provvedimenti di difficile coordinamento.
Tra le numerose e puntuali modifiche apportate nei diversi interventi normativi recenti meritano approfondimento, innanzitutto, quelle introdotte con il d.lgs. 183/2017. Oltre a dettagliare nell’ambito del d.lgs. 152/2006 la disciplina dei “medi impianti di combustione” (di derivazione comunitaria) e ad aggiornare le disposizioni sugli impianti termici civili (anche in questo caso introducendo i “medi impianti termici civili”), il decreto ha effettuato – come previsto dalla legge-delega 170/2016 – un complessivo riordino della disciplina in materia di emissioni in atmosfera nell’ottica di: a) razionalizzare le procedure autorizzative; b) dettare una disciplina della componente odorigena; c) aggiornare i riferimenti tecnici; d) valorizzare il sistema dei monitoraggi e controlli (del Gestore e delle Autorità); e) aggiornare l’apparato sanzionatorio; f) definire ulteriori disposizioni di dettaglio (ad. es. grandi impianti di combustione; COV; riduzione della polverosità e delle emissioni diffuse).
Di rilievo poi l’art. 18 della Legge europea per il 2017 (167/2017) con cui sono state aggiornate la disciplina dell’AIA (valorizzando, in particolare, le ricadute sanitarie), le disposizioni sugli impianti di incenerimento e coincenerimento dei rifiuti, la disciplina delle emissioni di COV e talune discipline settoriali (grandi impianti di combustione, impianti di produzione di biossido di titanio, ecc.).
Non da ultimo, meritano accenno le recenti previsioni del d.lgs. 81/2018 – anch’esso di recepimento di disposizioni comunitarie – che prefigura futuri interventi delle Autorità (da dettagliare in disposizioni attuative) al fine di complessivamente aggiornare i sistemi di monitoraggio delle emissioni e degli impatti, definire piani e programmi nazionali e strutturare un compiuto sistema di scambio di informazioni nel settore.
Nel complesso, dunque, numerose novità normative focalizzate, tuttavia, su comuni obiettivi specifici e da cui si possono dunque trarre importanti spunti “di sistema” e risvolti di diretta portata operativa.
È questo l’obiettivo dell’intervento in cui, partendo dall’analisi delle novità normative sin qui citate, lette anche alla luce del recente panorama giurisprudenziale, se ne fornirà una valutazione complessiva al fine di individuare spunti pratici e operativi per una efficace gestione delle emissioni in atmosfera negli stabilimenti.
Questa seconda relazione fornisce le informazioni sui risultati del meccanismo incentivante, analizzando le richieste di concessione inviate al GSE e ammesse con contratto attivato dal 1 gennaio al 31 dicembre 2015
Este documento describe diferentes tipos de computadoras clasificadas por su movilidad. Las computadoras de escritorio están diseñadas para usarse en una ubicación fija como en el hogar u oficina, mientras que las computadoras portátiles como las notebooks, netbooks y tablets son móviles y pueden usarse en diferentes lugares. Dentro de las computadoras portátiles, las notebooks son más potentes pero también más pesadas, las netbooks son más livianas pero menos poderosas, y las tablets interactúan con los dedos y no requieren teclado físico
Este documento resume los principales espacios naturales de la Tierra dividiéndolos en zonas cálida, templada y fría. En la zona cálida se encuentran los ecosistemas ecuatoriales, tropicales y desérticos, con selvas, manglares y sabanas respectivamente. En la zona templada hay paisajes oceánicos, mediterráneos y continentales con bosques, maquis y praderas. Finalmente, en la zona fría se ubican los climas y paisajes polares y de alta montaña, con flora
This document discusses two separate topics:
1) A study of the sedimentation process in rectangular channels used in cassava starch production in Colombia. The study evaluated particle size distribution and changes in slurry concentration. Particle sizes greater than 10 micrometers were efficiently retained while sizes between 6.7-8.8 micrometers were discharged into local water bodies.
2) A study of the relationship between age of sexual debut and sexual behavior in Spanish adolescents. Those who had their debut before age 15 reported more partners and types of sex than older groups, and lower condom use, posing increased health risks.
A.G. Peltz Group is a leading provider of roller compacted concrete (RCC) paving systems in the United States, having placed over 4 million yards since 1999. The company specializes in RCC, cement treated base, soil-cement, and pervious pavement. Major projects include RCC at automobile plants and ports, with experience on projects exceeding 1 million yards. The company also provides RCC consulting services including design, mix design, specifications, and training.
Este documento describe los principales elementos de un motor, incluyendo el bloque de cilindros, las camisas, la culata y el carter. El bloque de cilindros aloja los cilindros, el cigüeñal y los sistemas de refrigeración y lubricación. La culata delimita la cámara de combustión y los conductos de gases, y debe permitir el funcionamiento de las válvulas. El carter cierra la parte inferior del motor y almacena el aceite para la lubricación.
CEIm magazine, rivista del Comitato Elettrotecnico Italiano inerente a questioni energetiche, sicurezza sul lavoro e trasformazione digitale in ambito industriale ed edile. Edizione di ottobre 2021.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato le nuove Faq relative alle novità introdotte dalla recente normativa sull'Attestato di prestazione energetica degli edifici
1. News 14/SSL/2016
Lunedì, 04 Aprile 2016
Prestazioni energetiche edifici, pubblicate nuove parti della UNI/TS 11300
Per garantire l’aggiornamento dei sistemi di calcolo, le norme si applicheranno tra
90 giorni.
Sono state pubblicate le nuove parti della norma UNI/TS 11300, relative alle
prestazioni energetiche degli edifici. Lo fa sapere il Comitato Termotecnico Italiano
(CTI) spiegando che si tratta:- della revisione della Parte 4 (fonti rinnovabili e altri
metodi di generazione).- della Parte 5 (calcolo dell’energia primaria e della quota
da fonti rinnovabili), che sostituisce la “Raccomandazione CTI 14:2013”;- della Parte
6 (fabbisogni energetici di ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili); La UNI/TS
11300-4 calcola il fabbisogno di energia per la climatizzazione invernale e la
produzione di acqua calda sanitaria nel caso vi siano sottosistemi di generazione
che forniscono energia termica utile da energie rinnovabili o con metodi di
generazione diversi dalla combustione a fiamma di combustibili fossili trattata nella
UNI/TS 11300-2. Si considerano i seguenti sottosistemi per produzione di energia
termica e/o elettrica:- impianti solari termici;- generatori a combustione alimentati a
biomasse;- pompe di calore;- impianti fotovoltaici;- cogeneratori.Sono inoltre
considerate le sottostazioni di teleriscaldamento. La UNI/TS 11300-5 fornisce metodi
di calcolo per determinare in modo univoco e riproducibile applicando la
normativa tecnica citata nei riferimenti normativi:- il fabbisogno di energia primaria
degli edifici sulla base dell’energia consegnata ed esportata;- la quota di energia
da fonti rinnovabili.La presente specifica tecnica fornisce inoltre precisazioni e
metodi di calcolo che riguardano, in particolare:1) le modalità di valutazione
dell’apporto di energia rinnovabile nel bilancio energetico;2) la valutazione
dell’energia elettrica esportata; 3) la definizione delle modalità di compensazione
dei fabbisogni con energia elettrica attraverso energia elettrica prodotta da
rinnovabili;4) la valutazione dell’energia elettrica prodotta da unità cogenerative.
La UNI/TS 11300-6 fornisce dati e metodi per la determinazione del fabbisogno di
energia elettrica per il funzionamento di impianti destinati al sollevamento e al
trasporto di persone o persone accompagnate da cose in un edificio, sulla base
delle caratteristiche dell'edificio e dell'impianto. I suddetti metodi di calcolo
tengono in considerazione solo il fabbisogno di energia elettrica nei periodi di
2. movimento e di sosta della fase operativa del ciclo di vita. È dunque completo il
pacchetto normativo a supporto della Legge 90/2013 (di conversione del DL
63/2013 che ha recepito in Italia la Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica
nell’edilizia) e dei relativi decreti attuativi: le Linee guida nazionali per la
certificazione energetica degli edifici (DM 26 giugno 2015), Metodologie di calcolo
delle prestazioni e requisiti minimi (DM 26 giugno 2015), Schemi per la relazione
tecnica di progetto (DM 26 giugno 2015). Sempre ieri sono state pubblicate nuove
norme della serie nazionale UNI 10349 suidati climatici relativi al riscaldamento e
raffrescamento degli edifici: - la UNI 10349-1 riguarda le medie mensili per la
valutazione della prestazione termo-energetica dell’edificio e metodi per ripartire
l’irradianza solare nella frazione diretta e diffusa e per calcolare l’irradianza solare su
di una superficie inclinata. La UNI 10349-1 fornisce, per il territorio italiano, i dati
climatici convenzionalinecessari per la verifica delle prestazioni energetiche e
termoigrometriche degli edifici, inclusi gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva
e invernale ad essi asserviti. La norma fornisce inoltre metodi di calcolo per:1.
ripartire l’irradianza solare oraria nella frazione diretta e diffusa;2. calcolare l’energia
raggiante ricevuta da una superficie fissa comunque inclinata ed orientate; - l
rapporto tecnico UNI/TR 10349-2 riguarda i dati di progetto. Il rapporto tecnico
fornisce, per il territorio italiano, i dati climatici convenzionali necessari per la
progettazione delle prestazioni energetiche e termoigrometriche degli edifici, inclusi
gli impianti tecnici per la climatizzazione estiva ed invernale ad essi asserviti. I dati di
progetto contenuti nel rapporto tecnico sono rappresentativi delle condizioni
climatiche limite, da utilizzare per il dimensionamento degli impianti tecnici per la
climatizzazione estiva e invernale e per valutare il rischio di surriscaldamento estivo; -
infine, la UNI 10349-3 riguarda le differenze di temperatura cumulate (gradi giorno)
ed altri indici sintetici. La norma fornisce metodi di calcolo e prospetti di sintesi
relativi a indici sintetici da utilizzarsi per la descrizione climatica del territorio. La UNI
10349-3 completa la UNI EN ISO 15927-6 fornendo la metodologia di calcolo per la
determinazione, sia nella stagione di raffrescamento, sia nella stagione di
riscaldamento degli edifici, dei gradi giorno, delle differenze cumulate di umidità
massica, della radiazione solare cumulata su piano orizzontale e dell’indice sintetico
di severità climatico del territorio. Gli indici possono anche essere utilizzati per una
prima verifica di massima degli impianti. Ai fini degli adempimenti previsti dai disposti
legislativi, per garantire il necessario aggiornamento dei sistemi di calcolo della
prestazione energetica degli edifici, il CTI ricorda che tali norme tecniche si
applicano a decorrere da 90 giorni dalla data della loro pubblicazione. (Articolo di
Rossella Calabrese) Fonte: edilportale.it
3. Interpello: il pos deve essere redatto prima dell’inizio dei lavori
La Commissione Interpelli risponde ad un quesito sull'applicazione dell’art. 28,
comma 3-bis, del D.Lgs. 81/2008. Le nuove imprese edili possono rimandare la
valutazione dei rischi e la trasmissione del Piano Operativo di Sicurezza?
Fino ad oggi era abbastanza usuale che le nuove imprese edili utilizzassero il comma
3-bis dell’articolo 28 del D.Lgs. 81/2008 – un comma aggiunto al Testo Unico dal
D.Lgs. 106/2009 e poi modificato dalla legge n. 161 del 30 ottobre 2014 -
per posporre l’elaborazione del documento di valutazione dei rischi e del Piano
Operativo di Sicurezza (POS):
Articolo 28 - Oggetto della valutazione dei rischi
(...)
3-bis. In caso di costituzione di nuova impresa, il datore di lavoro è tenuto
ad effettuare immediatamente la valutazione dei rischi elaborando il
relativo documento entro novanta giorni dalla data di inizio della propria
attività. Anche in caso di costituzione di nuova impresa, il datore di
lavoro deve comunque dare immediata evidenza, attraverso idonea
documentazione, dell'adempimento degli obblighi di cui al comma 2,
lettere b), c), d), e) e f), e al comma 3, e immediata comunicazione al
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. A tale documentazione
accede, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
(...)
Ma un’importante risposta della Commissione Interpelli ad un quesito inviato dalla
Federazione Sindacale Italiana dei Tecnici e Coordinatori della Sicurezza
( Federcoordinatori), che PuntoSicuro pubblica in anteprima, potrebbe spingere le
imprese edili a realizzare e trasmettere subito la valutazione dei rischi e il Piano
operativo di sicurezza, strumento essenziale per la prevenzione degli infortuni.
Stiamo parlando del recente Interpello n. 3/2016 del 21 marzo 2016 che ha, infatti,
per oggetto la “risposta al quesito relativo all'applicazione dell’art. 28, comma 3-bis,
del d.lgs. n. 81/2008”.
Federcoordinatori aveva infatti inviato alla Commissione Interpelli, prevista dall’art.
12 del D.Lgs. 81/2008, un quesito in merito alle “modalità con cui deve essere
redatto il Piano Operativo di Sicurezza per imprese di nuova costituzione, alla luce di
quanto previsto dall'art. 28 comma 3-bis del d.lgs. n. 81/2008 che prevede che per
4. tali imprese il datore di lavoro è tenuto ad effettuare immediatamente la
valutazione dei rischi elaborando il relativo documento entro novanta giorni dalla
data di inizio della propria attività”.
E in particolare la federazione sindacale ha chiesto il parere della Commissione per
sapere se “il principio enunciato dal sopracitato art. 28, comma 3-bis del d.lgs. n.
81/2008, circa la possibilità di posticipare la redazione del DVR, sia applicabile
anche al POS”.
Come sempre, per rispondere al quesito la Commissione Interpelli fa
alcune premesse normative.
Dopo aver ricordato il contenuto dell'art. 28, comma 3-bis, del D.Lgs. n. 81/2008, da
noi riportato a inizio articolo, si segnala anche il contenuto dell’art. 89, comma 1,
lett. h), sempre del d.lgs. n. 81/2008, che definisce il " piano operativo di sicurezza”:
Articolo 89 - Definizioni
1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente capo si intendono per:
(...)
h) piano operativo di sicurezza: il documento che il datore di lavoro
dell’impresa esecutrice redige, in riferimento al singolo cantiere
interessato, ai sensi dell’articolo 17 comma 1, lettera a), i cui contenuti
sono riportati nell’ALLEGATO XV;
(...)
Fatte queste doverose premesse, la Commissione fornisce le seguenti indicazioni.
Il principio enunciato dall'art. 28, comma 3-bis del d.lgs. n. 81/2008, circa la
possibilità di redigere il DVR entro 90 giorni dall'inizio della nuova attività, “non è
applicabile al POS sia perché non espressamente previsto dalla legge sia perché la
sua mancata redazione, prima dell'inizio dei lavori, impedirebbe al coordinatore per
l'esecuzione di verificare ‘l'idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare
come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento di
cui all'articolo 100, assicurandone la coerenza con quest’ultimo[...]’ (art. 92, co 1,
lett. b), d.lgs. n. 81/2008), obbligo sanzionato penalmente”.
E, conclude la Commissione, è opportuno evidenziare che, “in caso di costituzione
5. di nuova impresa, l'art. 28, comma 3-bis del d.lgs. n. 81/2008, anche se consente
l'elaborazione del DVR entro 90 giorni dall'inizio della nuova attività, obbliga il datore
di lavoro ad effettuare immediatamente la valutazione dei rischi” e a dare
‘immediata evidenza, attraverso idonea documentazione, dell'adempimento degli
obblighi di cui al comma 2, lettere b), c), d), e) e f), e al comma 3, e immediata
comunicazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza’.
In relazione alla rilevanza della risposta fornita dalla Commissione Interpelli, per
concludere l’articolo di presentazione dell’Interpello abbiamo rivolto qualche breve
domanda a Fabrizio Lovato, presidente di Federcoordinatori.
Quella della Commissione Interpelli era una risposta scontata?
Fabrizio Lovato: No, non era assolutamente scontata ed è invece una risposta
chiara della quale non possiamo che ringraziare la Commissione e il suo presidente
Giuseppe Piegari. È importante che il Ministero si sia espresso su questo tema...
Ricordiamo la situazione che ha originato il quesito...
F.L.: Molte nuove imprese, che a volte vengono costituite in brevissimo tempo,
anche in un giorno, mandano i documenti al coordinatore alla sicurezza e avvisano
che devono entrare in cantiere a lavorare. Ma se il coordinatore chiede la
documentazione relativa alla valutazione, al POS, rispondono che, a norma
dell’articolo 28 del TU, si hanno 90 giorni per trasmetterla...
Dunque molte nuove imprese partono con i lavori senza avere un POS...
F.L.: Sì, per molte imprese spesso la documentazione di sicurezza è l’ultimo dei
problemi... Ma senza valutazione del rischio non sai che dispositivi di protezione far
utilizzare ai lavoratori, non sai che formazione fare, ... Invece è necessario subito
un piano operativo di sicurezza per poter tutelare la sicurezza e salute dei lavoratori.
E la risposta della Commissione Interpelli, sulla non applicabilità dell’art. 28, comma
3-bis, è ora chiara e inequivocabile. (Articolo di Tiziano Menduto)
Fonte: puntosicuro.it
Lavori usuranti, prorogato il termine per l’invio della comunicazione annuale.
La Nota direttoriale del 31 marzo 2016 prot.n. 33/1874 informa i datori di lavoro che
potranno compilare il modello LAV_US fino al 30 aprile 2016.
6. Si ricorda che la comunicazione prevista dall’articolo 6 del Decreto Ministeriale
del 20 settembre 2011, interessa tutte le lavorazioni usuranti.
Fonte: clicllavoro.it
7. Si ricorda che la comunicazione prevista dall’articolo 6 del Decreto Ministeriale
del 20 settembre 2011, interessa tutte le lavorazioni usuranti.
Fonte: clicllavoro.it